Asti e2.0 novembre 2015

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ASTI www.rivistae20.com

Al Teatro Alfieri, sta per aprirsi il sipario sull’importante premio

Novembre 2015

ASTI D’APPELLO 2015 EVENTI MUSICA TEATRO ARTE TEMPO LIBERO



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ell’Astigiano, come da ormai consolidata tradizione, il mese di novembre sarà caratterizzato da un gran numero di eventi enogastronomici. Del resto, la grande attenzione verso ciò che si porta in tavola, magari in occasione di pranzi o ceni conviviali con amici e parenti, è una delle storiche peculiarità di questi territori. Così mentre le colline, meritatamente insignite del titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco, si ammantano con le intense sfumature dei colori autunnali, gli astigiani si organizzano per celebrare alcuni dei prodotti d’eccellenza di questi territori. Quali la Barbera, vino un tempo “povero” che si sta conquistando sempre più consensi all’insegna di produzioni di qualità eccelsa, che verranno celebrate a Costigliole d’Asti. Mentre altri due importanti centri, ovvero Nizza Monferrato e Moncalvo, ospiteranno altre manifestazioni amatissime quali la “Fiera di San Carlo”, giunta alla sua 499esima edizione, e la “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco del

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Monferrato”. Restando in ambito enogastronomico, è infine assolutamente doveroso citare la terza edizione del “Bagna Cauda Day”, che guarda ambiziosamente ben oltre i confini regionali e nazionali, come scoprirete sfogliando le pagine dedicate. Ma, naturalmente, non di solo cibo e vino (sia pur entrambi eccellenti) vive l’uomo, per cui in questo numero vi parleremo anche di eventi artistici di grande rilievo quali la mostra “Asti Contemporanea”; delle sorprendenti esibizioni live di alcuni cantanti di caratura nazionale; dei molteplici protagonisti delle principali Stagioni teatrali, che entreranno tutte nel vivo, e dell’attesissima finale del Premio Asti d’Appello, che offrirà “una seconda possibilità” ad opere giunte ad un passo dalla vittoria di altri importanti Premi Letterari nazionali quali lo Strega e il Campiello. Infine, un po’ di relax tra le mura di casa, con un focus su uno dei più attesi videogames in uscita e sull’arrivo in Italia del colosso televisivo Netflix.

Pertanto, per scoprire cosa vi offrirà il mese, non vi resta che leggerci e seguirci, on line, attraverso il sito www.rivistae20.com e/o i social network su cui siamo presenti. Gabriele Massaro

Direttore Responsabile: Gabriele Massaro Redazione: Luca Botto, Carlo Russo, Laura Spada, Sergio Penna, Ezio Cippa, Cristina Russo, Ermes Casagrande Pubblicità: Paolo Raviola Grafica e impaginazione: Elvetika snc Fotografie: Archivio Editore: Elvetika snc - Alba (CN) Contatti: Tel. +39 335 6933634 Info e segnalazioni: info@elvetika.net Stampato presso Alma Tipografica, Via Frabosa, 29/B, 12089 Villanova Mondovì (CN); 0174 599790 www.rivistae20.com


Eventi

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ECCO I “MAGNIFICI NOVE”

che si contenderanno l’Asti d’Appello 2015

La finale del Premio Letterario, che offre una nuova ribalta a opere classificatesi a ridosso dei vincitori nei maggiori Premi nazionali, si svolgeranno domenica 29

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ra i molti meriti artistici attribuibili, direttamente e non, a Paolo Conte, avvocato-chansonnier di fama internazionale, figura anche l’aver riportato in auge il Premio Asti d’Appello. Creato intorno alla metà degli anni ‘60 del secolo scorso da Francesco Argiró, all’epoca direttore dell’Ente Provinciale del Turismo di Asti, il concorso letterario assegnò per alcuni anni un premio di due milioni di lire all’opera di narrativa giudicata la più valida tra quelle già candidate con probabilità di successo ai diversi Premi letterari e non premiata nella scelta finale. Vincitore dell’ultima edizione - quella del 1968, prima che anche la manifestazione venisse “travolta” dalle contestazioni di piazza che infiammarono quel periodo - fu Anna Banti, con il romanzo “Noi credevamo”, da cui decenni dopo Mario Martone ha tratto

un film di grande successo. Il ricordo di quell’esperienza rimase comunque indelebile per alcuni giovani lettori dell’epoca, tra cui appunto Paolo Conte, che sul finire dello scorso decennio lanciò l’idea di riproporre il Premio in edizione riveduta e corretta. Ovvero, per sottolineare in modo al contempo autorevole ed ironico l’analogica con l’iter processuale, la giura tecnica che, in concorso con quella popolare, assegna il premio

non è composta da letterati, ma bensì da uomini di legge. I quali, dopo aver ascoltato con attenzione le “arringhe” con cui gli autori in gara presentano la propria opera, sono chiamati ad esprimere le proprie preferenze. Le quali, sommate alle valutazioni delle due giurie popolari (una composta dai membri dell’associazione Premio Asti d’Appello e l’altra da studenti delle scuole secondarie e da un gruppo di detenuti del carcere di Quarto)


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secondo un rapporto matematico tra numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, contribuiscono a decretare il vincitore, cui spetta un assegno da 10.000 euro. Vista la rilevanza culturale degli autori che si sono aggiudicati le prime cinque edizioni di questo rinnovato Premio - ovvero Dunja Badnjevic e Elena Loewenthal ex aequo nel 2009, Antonio Pennacchi nel 2010, Federica Manzon nel 2011, Francesca Melandri nel 2012, Lidia Ravera nel 2013 e Michele Mari lo scorso anno - è più che legittima al curiosità di sapere chi, tra i “magnifici nove” autori in gara, si aggiudicherà l’edizione 2015. Per scoprirlo, toccherà necessariamente attendere il pomeriggio di domenica 29 novembre quando, nella splendida cornice del Teatro Alfieri, si svolgerà la finale del Premio, condotta

anche quest’anno dal giornalista e scrittore Massimo Cotto. Ricordiamo gli scrittori (e i rispettivi romanzi) in gara: dal Premio Bagutta Nicola Lagioia con “La ferocia” (Einaudi), romanzo che successivamente si è aggiudicato il prestigioso Premio Strega; dal Premio Bergamo Giorgio Falco con “La gemella H” (Einaudi); dal già citato Premio Strega Mauro Covacich con “La sposa” (Bompiani); dal Premio Bancarella Simona Spàraco con “Se chiudo gli occhi” (Giunti), dal Premio Cortina Giuseppe Festa con “L’Ombra del Gattopardo” (Salani), dal Premio Viareggio Paola Capriolo con “Mi ricordo” (Giunti) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi - ‘piazzatosi’ anche al Premio Cortina), dal Premio Campiello Carmen Pellegrino con “Cade la terra” (Giunti) e infine dal Premio Scerbanenco

Roberto Costantini con “Il male non dimentica” (Marsilio). Opere ed autori molto diversi tra di loro, accomunate però da un’indubbia qualità e dall’essere arrivate ad un passo dall’aggiudicarsi uno dei grandi Premi Letterari nazionali. E, pertanto, meritevoli di una “prova d’appello” fornita loro dal vasto novero di appassionati lettori (e, in quanto membri dell’associazione Asti d’Appello, giurati) astigiani. Senza trascurare che, a completare la già ricchissima giornata, contribuirà anche l’esibizione musicale “Fortissimo nel mio cuore! - Franz Schubert, l’ultimo anno” che vedrà sul palco lo scrittore e storico della musica Sandro Cappelletto (nel ruolo di voce narrante) e il Quartetto d’archi dell’Accademia Perosi, formato da Matteo Ruffo ed Elisa Schack (violini), Angelo Conversa (viola), Alessandro Copia (violoncello), con la partecipazione di Stefano Blanc (violoncello). Che, con la musica e con le parole, racconteranno la nascita, il mistero, il fascino del “Quintetto in do maggiore per due violini, viola e due violoncelli, op. 163”, brano che mette le ali alla fantasia e che è impossibile dimenticare. Per maggiori informazioni e dettagli sull’evento culturale: info@premioastidappello.org Asti Teatro Alfieri, via al Teatro 2 Domenica 29 novembre 2015 www.premioastidappello.org www.bibliotecastense.it


Eventi

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Da Asti, la BAGNA CAUDA andrà alla conquista del mondo! In appena due edizioni, il “Bagna Cauda Day” ha ottenuto riscontri sempre crescente. Tanto che, quest’anno, la manifestazione approderà in locali sparsi in tutti i continenti

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ia pur con due sole edizioni alle spalle, BCD (acronimo che, giocando ironicamente tra l’inglese e il piemontese, sta ad indicare al contempo il “Bagna Cauda Day” ed la “Bagna Cauda d’aj”, ossia d’aglio) si è già saputo conquistato un posto di tutto rispetto nel novero delle manifestazioni eno-gastronomiche più interessanti dell’autunno. Tant’è che sono già oltre 100 i locali (cantine storiche, ristoranti, vinerie e chi più ne ha più ne metta) che ad Asti, in Piemonte, in Italia e... nel mondo hanno fornito la propria adesione all’edizione 2015 dell’iniziativa, promossa dall’associazio-

ne “Astigiani” e la cui finalità è organizzare eventi legati al recupero della memoria delle terre astigiane. E quale altro simbolo gastronomico può assolvere questo importante

compito meglio della bagna cauda? Fermo restando che, pur avendo raggiunto davvero tutto il globo (tra i locali che vi parteciperanno figurano il

“Barbetta Restaurant” di New York, “Carisma Restaurant” e “Grano Restaurant” di Toronto, il Waterfront Cafe and Lodge” dell’isola di Tonga e il “Wine Bar Uva” di Shangai), il baricentro di questa terza edizione rimarrà fieramente astigiano. A riprova di ciò, una settimana prima della manifestazione vera e propria (dalla sera di venerdì 20 a quella di domenica 22, per un totale di cinque appuntamenti), sabato 14 e domenica 15 novembre il Foro Boario di Nizza Monferrato ospiterà una gustosa (in tutti i sensi) anteprima, battezzata “Nizza è Bagna Cauda”. Per il resto le caratteristiche peculiari di questa


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liardico dell’iniziativa, ciascun commensale verrà omaggiato con il “bavAGLIOne” in tessuto con il logo del Bagna Cauda Day, arricchito dal disegno originale “La cauda è musica” ideato dal pittore Giancarlo Ferraris. Non mancheranno anche la “carta di circolazione del bagnacaudista” con ricetta, galateo, storia e celebri testimonianze e l’originale “palloncino salva alito” per misurare e conservare il profumo della bagna cauda, e scacciare la paura dell’altro palloncino (ovvero l’etilometro). Senza dimenticare che, visto il successo ottenuto negli scorsi anni, verrà riproposto anche il kit del dopo bagna cauda con dentifricio “Baciamisubito” magnesia, cola, fondente, amaro, ecc. Inoltre, fedeli allo slogan “Bagna Cauda Day per chi non ha la puzza sotto il naso!”, si rinnoverà anche, nelle serate di venerdì 20 e sabato 21 novembre, il “Barbera Kiss”, bacio di mezzanotte in programma in piazza San Secondo e in qualsiasi altra piazza i bagnacaudisti au a c da vorranno ritrovarsi. Correlato al “Barbera Kiss”, vi sarà un apposito concorso su Instragram: per parteciparvi, basterà inserire a corredo della l’hashtag #baciamisubito. I vincitori, verranno premiati con cantinette special edition offerte dal “Consorzio della Barbera d’Asti e 2015 Vini del Monfer20 - 21 - 22 NOVEMBRE AD ASTI, IN PIEMONTE, NEL MONDO rato”. Sempre Seguici su www.bagnacaudaday.it - Scopri quali sono i locali aderenti e telefona per prenotare guardando al d

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Disegno originale di Giancarlo Ferraris che apparirà sui bavaglioloni del BAGNA CAUDA DAY 2015

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terza edizione saranno quelle, confermatissime, delle due precedenti. Ovvero ciascuno dei locali partecipanti proporrà la Bagna Cauda alla propria maniera, riportata anche sul sito www.bagnacauday.it all’insegna dell’ormai rodato sistema semaforico: rosso per la bagna cauda cucinata secondo la ricetta classica, giallo per quella “eretica” con poco aglio o verde per quella “atea” senz’aglio. Quel che non cambierà, invece, sarà il prezzo: fissato a 25 euro a testa per ciascuno dei locali partecipanti, senza alcuna distinzione dall’osteria al locale stellato. Il prezzo comprende la bagna cauda con verdure classiche di stagione, un dolce tipico e un caffè, mentre i vini, scelti autonomamente da ciascun ristoratore, costeranno 8 euro a bottiglia e molti produttori saranno presenti per un incontro diretto con i bagnacaudisti. Va poi doverosamente ricordato che, coerentemente con lo spirito sanamente go-

mondo dei social network, non possiamo dimenticare di segnalare che il BCD, pur mirando a rinverdire una tradizione gastronomica tanto antica, guarda con simpatia alle nuove tecnologie. È infatti presente su Facebook (Bagna-Cauda-Day), Twitter (@bagnacaudaday), il già citato Instagram (@bagnacaudaday) e Pinterest (Bagna Cauda Day). Su tutte le citate piattaforme, si potranno utilizzare gli hashtag: #bagnacaudaday; #bagnacaudaday2015; #siamotuttinellabagna; #baciamisubito. Anteprima “Nizza è Bagna Cauda” Sabato 14 e domenica 15 novembre, Foro Boario di Nizza Monferrato “Bagna Cauda Day” Da sabato 20 a domenica 22 novembre ad Asti e in molti altri locali nel mondo www.bagnacaudaday.it


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Eventi

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“DAL NOSTRO INVIATO AL FRONTE.

100 anni di guerre nei reportage dei cronisti La Stampa” Prosegue, presso Palazzo Mazzetti, la mostra che narra la guerra attraverso le preziose testimonianze degli inviati speciali del prestigioso quotidiano torinese

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onostante in un secolo i mezzi di comunicazione abbiano subito un’incredibile evoluzione, il racconto dei conflitti può avvenire, oggi come cent’anni fa, in un solo modo: ovvero “vivendoli” personalmente sulla propria pelle. È ciò che fanno gli inviati di guerra, giornalisti caratterizzati da grande coraggio e altrettanta professionalità, che si spingono lì dove i contrasti sono più feroci. Persone come l’astigiano Domenico Quirico - inviato speciale del quotidiano torinese “La Stampa”, per il quale ha raccontato tanti conflitti in tutto il mondo - che ha ideato e curato la mostra “Dal nostro inviato al fronte - 100 anni di guerre nei reportage dei cronisti de La Stampa”, ospitata fino al 6 dicembre prossimo presso i saloni di Palazzo Mazzetti. Dove hanno trovato ospitalità le riproduzioni delle prime pagine che il quotidiano ha dedicato,

in oltre 100 anni, ai conflitti che hanno insanguinato il mondo. Un lungo e dettagliatissimo excursus caratterizzato da un terribile comune denominatore, il fatto che, come ha asserito lo stesso Quirico «La guerra, nel suo tremendo nucleo, non è cambiata rispetto all’antichità. In guerra gli uomini perdono ogni maschera ed è compito del giornalismo di guerra raccontare tutto questo». Compito che gli inviati speciali di cui sono stati riprodotti gli articoli hanno assolto nel migliore dei modi e che l’esposizione, fortemente improntata alla multimedialità, restituisce anche attraverso allestimenti in cui si possono ammirare da vicino le vecchie macchine fotografiche, le macchine da scrivere dai tasti consunti dal tempo e i taccuini su cui gli inviati prendevano appunti, spesso sotto una pioggia di bombe. “Strumenti” di un giornalismo per certi versi mitico, affianca-

ti da moderne soluzioni quali delle postazioni in cui vedere video-interviste ai protagonisti delle vicende narrate o ascoltare, dalla voce di alcuni attori, le ricostruzioni delle telefonate con le quali l’inviato dettava l’articolo al collega in redazione. La mostra è visitabile, dal martedì alla domenica, in orario 10.30 - 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30); biglietto d’ingresso intero 5 euro; ridotto 3 euro; ingresso gratuito per titolari della Torino+Piemonte Card e Abbonati Musei Torino Piemonte, minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti per classe, disabili con un accompagnatore, guide turistiche, giornalisti con tesserino, forze dell’ordine e membri ICOM. Fino al 6 dicembre Asti, Palazzo Mazzetti, corso Vittorio Alfieri 357 www.palazzomazzetti.it


Arte

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ASTI “SI RACCONTA”

attraverso una mostra antologica ospitata presso Palazzo Mazzetti Oltre settanta opere, suddivise tematicamente nei saloni del Palazzo, per illustrare l’evoluzione della città dagli anni ‘40 ad oggi attraverso l’arte contemporanea

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in dalla fine degli anni ‘40 del secolo scorso, la città di Asti ha sempre dimostrato un grande interesse per l’arte contemporanea, con mostre, premi ed un collezionismo radicato. Dimostrato, nei fatti, ad esempio dalla “Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea e di Scenografia” (inaugurata nel 1949 per celebrare il bicentenario della nascita di Vittorio Alfieri) e dalla prima edizione del “Premio Alfieri” (1950). Una naturale propensione al bello e al racconto, tramite l’estro artistico, della società in cui si vive, che viene ora celebrata dalla mo-

stra “ASTI CONTEMPORANEA. Collezioni private”, esposizione collettiva curata da Maria Federica Chiola con un testo critico di Raffaella A. Caruso. L’esposizione - promossa da Fondazione Palazzo Mazzetti e Città di Asti, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Asti - sarà ospitata, fino al 29 novembre, presso il centralissimo Palazzo Mazzetti (corso Vittorio Alfieri, 357) e rappresenterà un’ottima occasione per ripercorrere la storia dell’arte italiana, a far data dal secondo dopoguer-

ra, attraverso una settantina di opere provenienti dalle collezioni astigiane. Nello specifico, la mostra vedrà l’esposizione al pubblico di settantadue opere realizzate da cinquantuno artisti, tra i quali spiccano per importanza nomi quali Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Mimmo Rotella, Afro, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Valentino Vago, Getulio Alviani, Giorgio Griffa, Alighiero Boetti e Paolo Cotani. Nelle loro creazioni, suddivise in sale organizzate per anni e per temi, rivivrà la storia dell’arte italiana dal dopo-


guerra al boom economico e ai nuovi linguaggi, attraverso gli occhi del collezionismo di soli prestatori astigiani, le cui opere si sono rivelate espressione della valenza del territorio attraverso arte e cultura. Del resto, come scrive Raffaella A. Caruso nel testo critico in catalogo “Raccogliere un’opera d’arte, farla propria, permetterle di dialogare con sue simili, creare connessioni impreviste, ambientare il lavoro in contesti spesso improbabili, significa espandere la possibilità di comunicazione dell’opera stessa, concorrere a una funzione educativa nel proprio contesto sociale, migliorare nel bello la propria qualità di vita, restituire ai posteri uno spaccato della società con una personalissima sensibilità, spesso precorrere i tempi, anticipare le tendenze, poter dire vent’anni dopo io c’ero”. Il filo rosso della mostra - che la curatrice ha interpretato graficamente scomponendo il logo di Palazzo Mazzetti e che ricorre negli allestimenti (tramite alcune pareti pitturate di rosso e nell’opera in realtà aumentata “Fil-Rouge”, realizzata per l’occasione dall’artista Aidan) e nel catalogo - rappresenta il persistere di un’idea che, sin dall’origine, intendeva identificare Palazzo Mazzetti come luogo d’arte e cultura. «Un sottile filo rosso - spiega l’architetto Maria Federica Chiola - da subito parte del progetto e chiaro nella mente, che ha tenuto insieme tutti gli elementi, quadri e pensieri, fino alla realizzazione del percorso. Da architetto so che non esiste mai un progetto che venga realizzato come inizialmente pensato: c’è come una provvidenziale forza che guida e raccoglie tutte le energie». A completare

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La mostra celebra la naturale propensione al bello e al racconto, tramite l’estro artistico, della società in cui si vive

il ricco percorso espositivo, contribuiscono tre opere (realizzate da Giuseppe Capogrossi, Antonio Corpora e Giuseppe Santomaso) dalle quali, partendo da una selezione operata dallo storico dell’arte Giulio Carlo Argan, nel 1960 l’arazzeria Scassa ha realizzato arazzi destinati all’arredo della nave transoceanica Leonardo da Vinci. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, in orario 10.30-18.30 (ultimo ingresso alle 17.30), acquistando il biglietto d’ingresso al Museo Civico di Palazzo Mazzetti (5 euro a persona). Va altresì ricordato che, sempre presso il secolare palazzo cittadino, prosegue altresì la mostra giornalistica “Dal nostro inviato al fronte”, visitabile fino al 6 dicembre prossimo. Per ulteriori informazioni e dettagli sulle esposizioni e, più in generale, sulle attività di Palazzo Mazzetti consultare il sito www.palazzomazzetti. it, inviare una mail a info@palazzomazzetti.it o telefonare al numero 0141/530403 Palazzo Mazzetti, Asti Fino al 29 novembre Info: 0141/530403 www.palazzomazzetti.it info@palazzomazzetti.it


Arte

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IL MUSEO DIOCESANO ospiterà la presentazione del recupero di tre importanti opere

Un’anta ligna del XVIII secolo, una pala d’altare datata 1628 e una statua settecentesca, restaurate nel corso degli ultimi due anni grazie a fondi dell’8x1000 e a contributi privati

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erranno presentate al pubblico, presso lo “Spazio San Giovanni” alla presenza del vescovo di Asti S.E. mons. Francesco Ravinale, tre importanti opere d’arte restaurate nel corso degli ultimi due anni. Nell’occasione, la dottoressa Paola Nicita (storico dell’arte e responsabile di zona della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico del Piemonte) e i restauratori che hanno portato a termine i lavori illustreranno la storia delle opere in questione e le varie fasi del restauro. La prima opera è un’anta lignea del XVIII secolo, contenente due formelle intagliate della seconda metà del XV secolo, realizzate dallo scultore Baldino da Surso (inizio sec. XV - 1478). L’intervento sull’anta, che presentava notevoli danni strutturali sia sul telaio che sulle formelle quattrocentesche, è consistito nella rimozione degli strati pittorici applicati nel corso dei secoli per recuperare così l’originale superficie in legno a vista;

successivamente sono state risanate e stuccate le fenditure presenti sulle formelle di Baldino. La seconda opera riportata all’antico splendore è una pala d’altare proveniente dalla chiesa di San Rocco (un tempo sede della confraternita della SS. Trinità) di frazione San Marzanotto e raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Francesco, Giovanni Battista e Defendente. La tela, datata 1628, doveva essere originariamente collocata nella cappella intitolata ai santi Francesco e Defendente della chiesa parrocchiale di San Marziano, come si può ricavare da diversi documenti seicenteschi, e fu trasferita solo alla fine del Settecento nella confraternita. L’iscrizione dipinta ai piedi della tela riporta la data di realizzazione del dipinto e il nome del committente, Francesco Petrino Cotto, che fu sindaco di San Marzanotto nel 1622. L’analisi stilistica dell’opera attribuisce la mano dell’ignoto autore alla scuola del Moncalvo.

Mentre il restauro è stato condotto dal prof. Giuseppe Lucia di Settime. Il dipinto rimarrà esposto al pubblico presso il Museo Diocesano nei mesi di novembre e dicembre, prima di venire riportato a San Marzanotto. L’ultima opera restaurata è una statua settecentesca, in legno dipinto, del Cristo alla Colonna, realizzata da Carlo Giuseppe Plura per la confraternita di San Rocco di Asti e collocata nel Museo Diocesano San Giovanni dopo la grande mostra di Palazzo Mazzetti “Il Teatro del Sacro” (2009) dedicata alla scultura lignea astigiana del XVII e XVIII Secolo. La scultura presentava sollevamenti e cadute di pellicola pittorica, dovuti probabilmente a repentini mutamenti dei valori di temperatura e umidità ambientale. 6 novembre, ore 17 Museo Diocesano di San Giovanni (via Natta 36), Asti http://museo.sicdat.it


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Disegno originale di Giancarlo Ferraris che apparirà sui bavaglioloni del BAGNA CAUDA DAY 2015

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20 - 21 - 22 NOVEMBRE AD ASTI, IN PIEMONTE, NEL MONDO Seguici su www.bagnacaudaday.it - Scopri quali sono i locali aderenti e telefona per prenotare


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LA BIBLIOTECA FALETTI APRE LO SPAZIO “FOTOBAR”

Calendario Arte

Inaugurata lo scorso 29 ottobre, “Fotobar” è una parete per le immagini che la Biblioteca Astense Giorgio Faletti ha espressamente voluto dedicare ai fotografi non professionisti. Uno spazio volutamente conviviale, nel quale gli utenti della biblioteca possono possono incontrare il mondo delle immagini e della scrittura istantanea che la luce fissa nelle fotografie. Per questo si è deciso di attrezzare un’intera parete dell’area ristoro, in modo che coloro che si concedono una pausa per un caffè possano ritrovarsi in un ambiente che propone allo sguardo ulteriori sensazioni, al di là della logica, spesso formale, delle mostre o delle esposizioni. Il nuovo spazio è stato inaugurato da una mostra personale di Claudia Fresu, le cui immagini di artisti esibitisi nelle nostre terre resteranno esposte per un mese. Pur molto giovane, la Fresu ha già partecipato ad allestimenti di varie mostre d’arte, tra le quali l’importante mostra antologica “Razmataz” di Paolo Conte, proposta in molte città italiane ed estere, e l’esposizione della rassegna dei suoi studi per il drappo del Palio 2007 presso il Battistero di San Pietro di Asti. Tra le sue esposizioni fotografiche: “Barcelona Arte y Revolucion”, reportage sul movimento degli Indignados; “Arte en la calle”; “AnffasStile”, rassegna fotografica sugli spettacoli teatrali dei ragazzi dell’Anffas di Asti; oltre ad alcune sue foto degli ultimi spettacoli di Giorgio Faletti che sono attualmente esposte a Milano nell’ambito della mostra “Gli Eclettici”. Gli artisti interes-

sati a seguire l’esempio della Fresu ed esporre le loro opere possono contattare la Biblioteca, presentando una selezione di 15 immagini in bianco e nero o a colori in alta definizione (300dpi) e in formato 20 x 30 centimetri, su supporto digitale (CD o DVD). Le immagini devono illustrare un progetto oppure svolgere un tema o presentare una specifica ricerca o, ancora, raccontare uno specifico fatto, un avvenimento, una storia. Per ulteriori informazioni: info@bibliotecastense.it

“ASTSITE” VALORIZZA IL PATRIMONIO PAESAGGISTICO ATTRAVERSO L’ARTE CONTEMPORANEA

Nato due anni fa con l’intento di valorizzare il paesaggio storico e il patrimonio culturale attraverso l’arte contemporanea, il progetto ArtSite coinvolge annualmente artisti di diversa provenienza, chiamati a realizzare opere in siti specifici. L’edizione 2015, inaugurata lo scorso 10 ottobre, in occasione dell’undicesima “Giornata del contemporaneo”promossa dall’Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, vede il coinvolgimento di 20 artisti che espongono le loro opere in quattro località della provincia di Asti (nello specifico a Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Agliano Terme e Calosso) in quel Monferrato riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. «Con ArtSite Monferrato vogliamo suggerire un percorso di piacere all’insegna dell’arte e delle produzioni del territorio - ha dichiarato il curatore della mostra Domenico Maria Papa - Il paesaggio è fatto di natura, ma anche di produzioni dell’uomo. L’arte è lo strumento migliore per comprenderlo a fondo». La mostra sarà visitabile, fino al 22 ottobre, presso le varie location coinvolte. Maggiori

dettagli collegandosi al sito http://artsitemonferrato.it Varie location di Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Agliano Terme e Calosso Fino al 22 novembre

“WILDLIFE PHOTO & ARTS”, GLI ANIMALI IMMORTALATI NEL LORO HABITAT

Uccelli, grandi felini della savana, piccoli animali da tutto il mondo. Immortalati nelle immagini che compongono la mostra “Wildlife Photo & Arts”, ospitata presso il Castello di Moncucco Torinese fino al 29 novembre prossimo. L’esposizione è visitabile ad ingresso libero, tutti i sabato e le domeniche, dalle 10 alle 19; visite infrasettimanali per gruppi su prenotazione. Per maggiori informazioni contattare il numero 340/7649738, inviare una mail a fmoglia@naturecolors.it o collegarsi al sito www.naturecolors.it L’evento è patrocinato dal Comune di Moncucco Torinese. Fino al 29 novembre Castello di Moncucco Torinese

MOSTRA SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE IN OCCASIONE DEL CENTENARIO

La “Grande Guerra”, caratterizzata da migliaia di morti che purtroppo non fu monito per scongiurare successivi conflitti altrettanto sanguinosi, sarà al centro di una mostra che il Comune di Tigliole ha articolati in pannelli con documentazione fotografica e proiezione di filmati. Tre gli appuntamenti, tutti presso il Centro Incontri di via Umberto I°: domenica primo novembre, dalle 15.30 alle 18.30; sabato 7 novembre dalle 16 alle 18.30 ed infine, domenica 8 novembre, dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 18.30 Fino all’8 novembre Tigliole, Centro Incontri, via Umberto I°



Teatro

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Dalla prosa alla danza la Stagione teatrale nicese vi sorprenderà ancora

Presentato il cartellone del Teatro Sociale: sette appuntamenti, due dei quali fuori abbonamento, che forniranno un quadro completo del panorama artistico contemporaneo

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on cinque spettacoli in abbonamento, in programma presso lo storico cine-teatro Sociale, e due fuori abbonamento che verranno ospitati dall’altrettanto importante (non solo per i nicesi) Foro Boario di piazza Garibaldi, la Stagione teatrale di Nizza Monferrato completa un ricchissimo e variegato quadro artistico “dipinto” dall’associazione Arte e Tecnica, che

cura le Stagioni astigiane. Ma veniamo al cartellone, che si aprirà martedì 24 novembre con la messa in scena di “L’albergo del libero scambio”, che il talentuoso Davide Carnevali (vincitore del 52° Premio Riccione per il Teatro) ha adattato dall’omonimo classico firmato dal grande Georges Feydeau. Ovvero uno dei più grandi autori francesi, vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento,

capace di una scrittura pungente e sfacciata, distintosi per aver saputo mettere in luce, con pungente ironia, i difetti della società del suo tempo. Il testo vede protagonisti Marcella, moglie insoddisfatta di un imprenditore e tutt’altro che immune al corteggiamento di un architetto, anch’esso sposato, con il quale si dà appuntamento all’albergo che dà il titolo. Qui i due vengono sorpresi dal commissario della Buon Costume e, per salvare le apparenze, forniscono false generalità: quelle dei legittimi consorti, scatenando una serie di imprevisti ed equivoci. La sera di venerdì 11 dicembre il Foro Boario si ammanterà di atmosfere natalizie grazie all’esibizione, fuori abbonamento, del Parma Brass Quintet che, supportato dalle voci di Fabrizio Berta e Elena Giardina, proporrà un concerto carico di atmosfere del go-


spel e di brani della tradizione natalizia. Tornando invece alla prosa, martedì 26 gennaio Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu, Barbara Terrinoni saranno protagonisti, con la partecipazione straordinaria di due attori rodati quali Nino Formicola e Nini Salerno, della commedia “Forbici & Follia”, per la regia di Marco Rampoldi. Il quale, per definire lo spettacolo, tratto da un testo di Paul Portner, cita «Un gioco di contrasti e di tante possibili verità. Forbici&Follia è un salone da coiffeur, di una città italiana. Anzi… della città in cui si rappresenta lo spettacolo. Forbici&Follia è il racconto di un gioco come tutti altri. Anzi… del giorno in cui si svolge la rappresentazione. Il giorno in cui la tranquilla vita di pettegolezzi che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere a tutti i clienti maschi, e i piccoli sogni della sua aiutante - che ha, forse, una relazione con un equivoco antiquario - viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra, ed è la proprietaria di tutto l’edificio». Martedì 9 febbraio la Stagione aprirà invece alla danza, con lo spettacolo “In Chopin”, coreografato e interpretato da Marco De Alteriis e altri cinque bravissimi ballerini che daranno vita alle note del grande compositore. Serata “astigiana”, venerdì 12 febbraio, con “Aristofane e la pace”, commedia spassosa e onirica proposta, fuori abbonamento al Foro Boario, dal Teatro degli Acerbi. Si rientrerà al Sociale, martedì primo marzo 2016, per applaudire Massimo Ghini, regista ed interprete principale (con Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro,

Gea Lionello, Luca Scapparone e Alessandro Giuggioli) di “Un’ora di tranquillità”, commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti. Infine, giovedì 10 marzo 2016, ultimo appuntamento di Stagione con “L’amico del cuore”, testo scritto e diretto da Vincenzo Salemme che, nel 1996, ne trasse anche il suo esordio cinematografico. All’origine del testo - che vedrà protagonisti Biagio Izzo, Mario Porfito e la prorompente Julija Majarčuk - vi è un atto unico che l’autore partenopeo rappresentò per la prima volta nel 1991. Lo spettacolo, evoluzione di

quell’idea artistica, viene proposto nella forma attuale, con immutato successo, dal 1995. Guardando infine alla voce costi, l’abbonamento ai cinque spettacoli costa 65 euro (60 i ridotti, 45 euro l’abbonamento speciale under 25), mentre i singoli biglietti hanno un costo di 16 euro (13 il ridotto, 11 il ridotto under 25). Posto unico per gli spettacoli fuori abbonamento al costo di 12 euro (10 i ridotti). Per ulteriori informazioni e dettagli segreteria@arte-e-tecnica.it Teatro Sociale, Nizza Monferrato Dal 24 novembre 2015 al 10 marzo 2016 www.arte-e-tecnica.it



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Il classico eduardiano

“SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ”aprirà la Stagione di Moncalvo

La tragicommedia, una delle opere più note e amate del grande autore napoletano, verrà portata in scena, sabato 14 novembre, dalla Compagnia partenopea “I Melannurca”

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petterà alla Compagnia “I Melannurca” aprire gli appuntamenti in abbonamento della Stagione Teatrale Moncalvese. Il gruppo partenopeo proseguirà il percorso volto a portare in scena nei maggiori teatri nazionali le opere di grandi autori napoletani quali Viviani, Scarpetta, Gaetano ed Olimpia Di Maio e l’immortale Eduardo de Filippo. Proporranno proprio uno dei lavori più celebri del grande Eduardo, ossia “Sabato, domenica e lunedì”. Scritta nel 1959, i tre atti di questa commedia corrispondono alle tre giornate del titolo. Notissima al grande pubblico anche perché portata in tv dallo stesso autore (una prima volta negli anni ‘60 e una seconda nel decennio successivo), questa commedia ha visto cimentarsi anche l’immenso Laurence Olivier e gli interpreti dell’inglese Old Vic Theatre di Londra, diretti da Franco Zeffirelli. Lo spettacolo vedrà protagonisti i membri della famiglia Priore. Il sabato, mentre Rosa

prepara un ricco ragù in vista del consueto pranzo domenicale, nel marito Peppino si fa strada il tarlo della gelosia. Si sente trascurato e si convince che Luigi, vicino di casa e amico di famiglia, sia troppo cortese nei confronti della moglie. La domenica, mentre sono tutti (compresi Luigi e la moglie) seduti a tavola per il pranzo, Peppino non riesce più a trattenersi ed esterna davanti a tutti la presunta tresca tra Rosa e il vicino. Il lunedì è invece il giorno dei ripensamenti, gli animi si sono placati e la vita di tutti i personaggi torna ad un’apparente normalità. Anche se, in realtà, qualcosa di nuovo e positivo è avvenuto... È evidente che, ancora una volta, al centro del teatro di Eduardo vi sia la famiglia, raccontata in un grande e tragicomico affresco di quel che poteva essere un nucleo familiare degli anni ‘60, con generazioni diverse che vivono gomito a gomito. «Una commedia - commenta Antonio Giuliano, regista ed interprete del

protagonista Peppino - ancora oggi attualissima. Forse anche perché la facilità del tema trattato tocca il cuore del pubblico, che si immedesima». È altresì interessante notare che - come per la caffettiera napoletana di “Questi fantasmi” - Eduardo abbia voluto utilizzare un’altro simbolo della gastronomia partenopeo (il ragù napoletano, descritto con minuzia tale da consentire quasi di prendere appunti) come filo conduttore. Quasi una personalissima “madeleine proustiana” anche se, come recitava nostalgicamente, il grande Eduardo: «‘O rraù ca me piace a me m’ ‘o ffaceva sulo mammà...» I biglietti, che hanno costi variabili tra i 15 euro (platea e prima galleria centrale) e gli 11 euro (seconda galleria centrale, ridotto prima galleria laterale), potranno venire acquistati la sera stessa dalle ore 19. Teatro Comunale di Moncalvo Sabato 14 novembre, ore 21


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“Quello che parla strano” aprirà il ciclo cabarettistico

“RIDIASTI”

Maurizio Lastrico, celebre per le apparizioni a “Zelig”, proporrà sul palco dell’Alfieri le sue improbabili endecasillabi dantesche e delle divertenti “storie condensate”

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iplomatosi nel 2006 presso la prestigiosa Scuola del Teatro Stabile di Genova, con il quale ha poi collaborato in varie produzioni teatrali, Maurizio Lastrico è un attore poliedrico, che si divide tra impegni teatrali, televisivi e cinematografici. Dopo aver esordito su emittenti nazionali nel 2007, nell’ambito di “Camera Cafè”, dove ha interpretato il personaggio del catatonico, ha raggiunto il grande successo proponendo, prima a “Zelig Off” e successivamente a “Zelig”, le sue personalissime riletture della Divina Commedia, riveduta e corretta per trattare i temi della nostra quotidianità. Nell’estate del 2010 ha cominciato la tournée dello spettacolo “Quando fai qualcosa in giro dimmelo”, che lo ha visto calcare i palchi di molti teatri italiani in un crescendo di risate e meritati applausi. E, pur continuando ad essere uno dei protagonisti più amati del cabaret televisivo di Canale 5, nel 2013

è nuovamente in giro per i teatri italiani con il nuovo spettacolo “Facciamo che io ero io”, prodotto da Bananas srl e con la prestigiosa regia di Gioele Dix, che ottiene ottimi riscontri di pubblico e critica. È pertanto più che legittima la curiosità per ciò che proporrà al pubblico dell’Alfieri nel suo nuovo spettacolo “Quello che parla strano”, da lui diretto ed interpretato. La costante del suo lavoro è la continua ricerca di interazione con il pubblico. La sua sperimentazione sul linguaggio parlato e scritto nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città. Recitando i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che come di consueto mescoleranno abilmente il tono alto e quello basso, raccontando con

ironia di incidenti quotidiani, della sfortuna che non si dimentica mai di noi e del caos che si diverte a distruggere sistematicamente i rari momenti di tranquillità, Maurizio Lastrico traccerà un ritratto, divertito e divertente, nel quale sarà facile riconoscersi. Proporrà, inoltre, le sue “storie condensate”, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto, e non mancherà di celebra l’opera omnia del grande (e immaginario) poeta napoletano Tino Capuozzo. Biglietti a 22 euro per platea, barcacce e palchi; 19 euro per il loggione (+ diritti di prevendita). I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del teatro, dal martedì al venerdì con orario 10-17 e, il giorno dello spettacolo, con orario 10-17 e 19-21. Per ulteriori informazioni 0141/399057 - 0141/399040 Teatro Alfieri, Asti Venerdì 13 novembre, ore 21


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VITTORIO SGARBI incontra il genio di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio

Con questo spettacolo-lezione d’arte, lo scrittore, polemista e personaggio televisivo inaugurerà “Solo in scena”, nuova sezione della Stagione teatrale cittadina

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’incontro tra due figure “turbolente” quali Michelangelo Merisi detto il Caravaggio ed il critico d’arte e storico d’arte, personaggio televisivo, scrittore, polemista Vittorio Sgarbi era, in qualche modo, inevitabile. La figura del pittore “maledetto”, la cui fama è universale non soltanto per via della straordinarietà del suo talento, ma anche per la vita breve e caotica che ha vissuto, non poteva non affascinare il professor Sgarbi, che sul tema ha realizzato anche un libro, “Il punto di vista del cavallo”, edito da Bompiani. “Caravaggio è doppiamente contemporaneo – scrive Sgarbi nel volume – È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Ca-

ravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”. La figura del pittore lo ha conquistato a tal punto da averlo spinto a realizzare e dirigere un’appuntamento teatrale nell’ambito del quale, supportato da musiche ed immagini, guiderà il pubblico alla scoperta del grande artista. Una lectio magistralis, che si preannuncia coinvolgente (e travolgente) come ogni altro contesto in cui Sgarbi ha “raccontato l’arte”, che

approderà all’Alfieri di Asti lunedì 23 novembre. Con “Caravaggio” - da lui scritto, diretto e interpretato – Vittorio Sgarbi rinsalderà ulteriormente il suo legame con la città, che già lo vide direttore artistico di un’indimenticabile edizione di “Asti Teatro” e promotore di una bella personale del pittore astigiano Luciano Berruti, inaugurando nel contempo “Soli in scena”, nuova sezione del già ricchissimo ventaglio culturale della Stagione astigiana che nei prossimi mesi vedrà altri illustri personaggi impegnati in imperdibili monologhi. I biglietti per lo spettacolo, disponibili al costo di 18 euro per platea, barcacce, palchi; 13 euro per il loggione, sono acquistabili presso la biglietteria del teatro, dal martedì al venerdì con orario 10-17 e, il giorno dello spettacolo, con orario 10-17 e 19-21. Teatro Alfieri, Asti Lunedì 23 novembre, ore 21


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Il ciclo di

“PAROLE D’ARTISTA”

si aprirà con un classico pirandelliano Portando in scena un adattamento di “Il berretto a sonagli”, Malosti, artefice del Teatro di Dioniso, si confronterà per la prima volta con un’opera di Luigi Pirandello

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i rinnoverà, anche in questo scorcio d’autunno, l’ormai apprezzatissimo appuntamento con “Parole d’artista”, stagione in residenza affidata, nell’ambito della Stagione teatrale dell’Alfieri, al torinese Teatro di Dioniso. Progetto, nato e si è sviluppato intorno alla figura artistica dell’attore e regista Valter Malosti, consolidatosi in seguito grazie all’incontro con numerosi artisti, tra cui spiccano l’attrice Michela Cescon, importante presenza progettuale fino al 2006, e la danzatrice e coreografa Michela Lucenti, fondamentale partner artistica nelle ultime produzioni della Compagnia (“Disco Pigs”, “Nietzsche Ecce Homo”, “Macbeth” e “Shakespeare/Venere e Adone”). Va detto che, nonostante sia ormai interprete e regista teatrale “di lungo corso” e da sempre impegnato in un lavoro sospeso tra tradizione e ricerca alla scoperta di un teatro sensibile, dove l’emozione e il corpo dell’attore

vogliono essere il punto focale del fare teatro, Malosti non si era finora mai confrontato con opere di Luigi Pirandello. Un vero e proprio “moloch” del teatro mondiale con il quale il poliedrico artista, attivo in teatro e al cinema, ha deciso di confrontarsi ora, rivisitando come già accaduto con il felice lavoro tratto da “La scuola delle mogli” di Molière, di cui questo nuovo lavoro vuol essere un ideale seguito da punto di vista poetico una delle opere più amate dell’autore siciliano. Ovvero “Il berretto a sonagli” (titolo che si riferisce al berretto portato dai buffoni di corte, copricapo della vergogna ostentata di fronte a tutti), opera che affronta un tema molto caro al drammaturgo agrigentino, ovvero la gelosia. Devastante sentimento che coglie Beatrice, convinta che il marito la tradisca con la moglie del suo segretario. Resa cieca a tal punto da arrivare a sporgere denuncia ed architettare un piano per cogliere in flagrante

i due presunti amanti. Che, effettivamente colti insieme ed arrestati, vengono ben presto rilasciati poiché non vi è prova tangibile dell’avvenuto tradimento. Il che, in ogni caso, non salva Ciampa, marito della presunta adultera, da venire additato in tutto il paese con l’epiteto di “cornuto”. Ma sarà proprio lui, saggio e mite scrivano, a trovare un’inaspettata soluzione. Che Malosti, regista e interprete principale dello spettacolo, sviluppa nel solco di una riuscitissima farsa nera. I biglietti (20 euro per platea, barcacce e palchi; 15 euro il loggione) sono acquistabili presso la biglietteria del teatro, dal martedì al venerdì con orario 10-17 e, il giorno dello spettacolo, con orario 10-17 e 19-21. Per ulteriori informazioni 0141/399057 - 0141/399040 Teatro Alfieri, Asti Venerdì 27 novembre, ore 21


Con il sostegno di:

CittĂ di Nizza Monferrato


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Aperto il bando d’iscrizione alla quarta edizione del Premio

FRED BUSCAGLIONE Ci si può iscrivere al concorso, rivolto a cantautori “post contemporanei”, esclusivamente collegandosi al portale www.sottoilcielodifred.it. In palio ricchi premi in denaro e la possibilità di vedere il proprio brano inserito un una compilation

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d oltre mezzo secolo dalla sua tragica scomparsa (un incidente d’auto avvenuto il 3 febbraio 1960, quando il cantautore aveva appena 38 anni) la figura umana e artistica di Fred Buscaglione è ancora amatissima da tanti appassionati di musica. Ed è proprio in quest’ottica che, nel 2010, l’associazione Culturale F.E.A. ha avuto l’idea di organizzare un Premio, a cadenza biennale, a lui dedicato. La scelta di dedicare un premio proprio al cantautore torinese non è affatto casuale, poiché Buscaglione è stato un artista che non è mai sceso a compromessi e che ha dovuto affrontare una lunga gavetta di concerti prima di trovare il successo. Allo stesso tempo è anche il simbolo di un’epoca, gli anni ‘50, in cui esisteva una

filiera culturale corta, caratterizzata da luoghi quali piole fumose e bocciofile in cui questa cultura poteva esprimersi. Non a caso molti degli eventi di “Sotto il Cielo di Fred” si tengono sin dalla prima edizione proprio all’interno di questo tipo di locali, intesi come luoghi rappresentativi di un modello di cittadinanza attiva tipica degli anni ‘50 e che il festival prende come punto di riferimento per la rinascita di una cultura maggiormente partecipata, in contrasto con la globalizzazione dilagante dei giorni

nostri. Una precisa scelta di campo che ha ottenuto ottimi riscontri, tant’è che nelle prime tre edizioni il Premio è già riuscito ad affermarsi come una delle più interessanti e dinamiche manifestazioni italiane dedicate alla canzone d’autore, tanto che nel corso della terza edizione ha collezionato ben 622 iscritti, configurandosi come il contest


musicale con più partecipanti del 2013 a livello nazionale. Il nuovo bando di concorso, cui ci si può iscrivere (gratuitamente) esclusivamente sul web, collegandosi al portale www. sottoilcielodifred.it, è rivolto a tutti coloro che lo stesso regolamento del Premio definisce “cantautori post-contemporanei”, ovvero musicisti - singoli o gruppi - che si fanno portavoce della nuova canzone italiana con un approccio originale e moderno. La prerogativa è quella dell’utilizzo della lingua madre nei testi, con la speranza di riscontrare un approccio aperto alla contaminazione di generi e stili. Il concorso guarda quindi ad autori che raccontino i nostri tempi con sagacia, consapevolezza e carisma, e che sappiano tenere un palco e conquistare il pubblico. Tra tutti gli iscritti, verranno selezionati dieci semifinalisti che avranno la possibilità di esibirsi dal vivo nella fase finale del concorso, che avrà luogo a Torino nel marzo 2016. Nove semifinalisti verranno selezionati da un’apposita giuria tecnica, composta da musicisti ed esperti del settore, mentre il decimo verrà indicato dal voto popolare sul sito. Quattro i premi in palio, come di consueto molto prestigiosi: il Primo Premio con-

sisterà in un assegna da 3.000 euro più un tour in 5 dei festival partner dell’evento; il Premio della Critica da 1.500 euro più un tour in 10 dei festival partner dell’evento; il Premio Tempesta Dischi che consiste nell’inserimento di una propria traccia nella compilation realizzata a cadenza annuale dalla più importante etichetta indipendente italiana; il Premio King Kong - Radio 1, che permetterà di presentare il proprio progetto musicale all’interno della celebre trasmissione condotta da Silvia Boschero. Va infine ricordato

che questa nuova edizione del Premio segue di qualche mese la pubblicazione della compilation “Sotto il Cielo di Fred - un tributo a Fred Buscaglione”, realizzata per finanziare il Premio, a cui hanno partecipato, manifestando il proprio sostegno alla rassegna, artisti della scena musicale indipendente del calibro di Brunori sas, Dente, Bugo, Lo Stato Sociale, Perturbazione e molti altri ancora. www.sottoilcielodifred.it Iscrizioni aperte fino al 15 novembre


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ULTIMI TRE APPUNTAMENTI CON LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “CINECIBO”

L’Expo milanese da poco conclusosi ha riportato l’attenzione su indispensabili risorse mondiali quali il cibo e l’alimentazione, che sono anche le grandi eccellenze del nostro paese. L’Italia, con la sua cultura per la buona tavola e la dieta mediterranea, era infatti il luogo ideale per far riscoprire e approfondire un argomento semplice ma vitale nella vita degli esseri umani. Questa riscoperta è avvenuta attraverso vari mezzi: dibattiti, degustazioni, conferenze, mostre e anche il cinema, i cui personaggi, fin dai tempi di Maciste, sono sempre stati delle buone forchette anche sul grande schermo. Proprio partendo da queste incontrovertibili considerazioni, il cinema Lumière ha ideato la rassegna “CineCibo”: sei appuntamenti (tre nel mese di ottobre e altrettanti a novembre) che celebrano il connubio fra pellicola e pastasciutta, culinaria e decima musa, panoramiche e bei panorami, tradizioni del territorio e arte del racconto, vini pregiati e mirabili visioni. Nello specifico, lunedì 9 novembre verrà proiettato “Food, inc.”. Il documentario, candidato all’Oscar 2010, tratta il tema con sguardo critico della produzione e del mercato alimentare, principalmente quella su grande scala, che esiste e prospera negli Stati Uniti. Il lunedì successivo sarà la volta di “Il vento fa il suo giro”, film, diretto nel 2005 da un allora esordien-

te Giorgio Diritti, interamente girato in Valle Maira, una delle valle occitane della provincia di Cuneo, ed interpretato da attori non professionisti. Infine, lunedì 23, verrà proiettata la commedia “Pranzo di Ferragosto”, esordio registico del produttore Gianni De Gregorio che lo ha scritto, diretto ed interpretato insieme a un cast di arzille vecchiette che il protagonista si trova a dover ospitare appunto il 15 agosto. Tutte le proiezioni saranno precedute da una breve presentazione del critico Umberto Ferrari. Biglietto singolo 5 euro. Per ulteriori informazioni: 0141/413630, 333/5931921, lumiereasti@gmail.com Cinema Lumiere - corso Dante 188, Asti Lunedì 9, 16 e 23 novembre alle ore 21

dall’associazione “L’Erca” che, con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Nizza Monferrato, hanno sviluppato un cartellone quantomai variegato nonostante sia stato composto da sole tre date. Come detto, l’epilogo della rassegna è in programma domenica 29, quando il Foro Boario di piazza Garibaldi ospiterà “Vita da Orchi”. Lo spettacolo, che riprende le vicende di Shrek, noto personaggio del cinema d’animazione, è un musical proposto dalla Compagnia La Bohème. La definizione “d’autore” è consona poiché la Compagnia propone una storia universalmente conosciuta dai più piccoli, ma che saprà sorprendere anche i genitori che li accompagneranno. Ed è comunque legato al territorio, perché prodotto e portato in scena da una compagnia piemontese: La Bohème, è infatti una delle migliori espressioni della F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori). Il biglietto per assistere alla rappresentazione ha un costo di 10 euro per gli adulti, ridotti a solo un euro per i bimbi e i ragazzi accompagnati da adulti. Per maggiori informazioni: spassocarrabile@libero. it; www.facebook.com/events/452169761656490/ Foro Boario di Nizza Monferrato Domenica 29 novembre alle 16.30

L’EDIZIONE 2015 DI “NIZZA D’AUTORE” SI CHIUDERÀ RACCONTANDO UNA “VITA DA ORCHI”

NUOVO CICLO PER LE “LETTURE DEL LUNEDÌ” A CURA DI FRANCESCO VISCONTI

Appuntamento conclusivo, domenica 29 novembre alle 16.30, per l’edizione 2015 di “Nizza d’Autore”, rassegna curata e promossa dalla Pro loco di Nizza Monferrato, dalla Compagnia Teatrale “Spasso Carrabile” e

Si rinnova, anche per la Stagione teatrale 2015/2016, l’apprezzato appuntamento con “Le letture del lunedì” a cura di Francesco Visconti. Il ciclo di 12 incontri, il cui tema sarà “Le stagioni dell’amore” e che vedrà come sempre alternarsi ospi-


ti a sorpresa, si presenterà in veste nuova. Gli appuntamenti in programma saranno altresì di supporto promozionale alla stagione teatrale, ospitando anche, quando possibile, alcuni dei protagonisti del cartellone. Il progetto potrebbe addirittura sfociare in uno spettacolo di teatro-canzone da mettere in scena una volta terminati gli incontri, approfondendo i temi che sono risultati più graditi al pubblico. Il calendario degli appuntamenti, tutti ad ingresso libero, è il seguente: 9, 16, 23, 30 novembre; 14 dicembre; 11, 18 25 gennaio; 1, 8, 15, 22 febbraio. Asti, Sala Pastrone, via al Teatro 2 Tutti i lunedì del mese, ore 18.30

“GLI ALTRI” ANDRANNO IN SCENA AL TEATRO ALFIERI

Il Comune di Asti e le associazioni “Alzheimer Asti Onlus” e “NIG - Nuove Idee Globali” hanno messo a punto una nuova rassegna che, attraverso il teatro, mirerà a sottolineare l’importanza dei diritti delle persone con disabilità e a sensibilizzare di conseguenza la cittadinanza astigiana sulle problematiche sociali. “Gli altri”, questo il titolo scelto per la rassegna, debutterà con la messa in scena di “La parola smarrita”, spettacolo scritto e diretto dall’attore e formatore teatrale Alessio Bertoli. Ne saranno pro-

tagonisti, oltre lo stesso Bertoli, Barbara Forlai, Lorenzo Martinelli, Elena Maro, Fiorenza Alineri, Roberto Amisano e Margherita Piubelli. Lo spettacolo si gioverà inoltre dell’amichevole partecipazione di Marco Berry, Fabrizio Rizzolo ed Eva Santana. Prevendita biglietti, dal martedì al venerdì, in orario 10-17, presso il botteghino dell’Alfieri (tel. 0141/399057) Per ulteriori informazioni 334/6064197 Asti, Teatro Alfieri Giovedì 19 novembre alle 21.15

LA “MEZZA STAGIONE” COSTIGLIOLESE SI APRIRÀ CON UNA DIVERTENTE RILETTURA DELLA FIABA DI “HANSEL & GRETEL”

La Mezza Stagione del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti torna per la tredicesima volta. Un posto di cultura a dimensione famigliare. Il Comune di Costigliole d’Asti ed il Teatro degli Acerbi, grazie al fondamentale aiuto della Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale Multidisciplinare, delle Fondazioni CRAsti e CRT e di importanti sponsor privati del territorio proporranno un ricco programma, con novità e grandi nomi e titoli del teatro italiano e internazionale. Inoltre, la Fondazione TRG - Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte collaborerà per alcuni appuntamenti dedicati ai bambini ed alle famiglie. Tra le novità di quest’anno, che approfondiremo nell’ambito dei prossimi numeri, il capodanno a teatro, con il nuovo scoppiettante spettacolo di commedia dell’arte veneta di Stivalaccio Teatro “Romeo e Giulietta. L’amore saltimbanco” ed un ricco brindisi finale. Ma guardiamo con maggior attenzione allo spettacolo che, la se-

27 ra di sabato 28, aprirà la rassegna. Ovvero la tradizionale fiaba dei Grimm “Hansel & Gretel”, proposta nell’inedita versione “Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni” della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. In sostanza, un classico della narrativa popolare riletto attraverso il gioco del “teatro nel teatro” e dell’antica arte dei due protagonisti, due vecchi e leggendari burattinai, i Merendoni appunto. Eredi di un’antica famiglia di burattinai italiani, i due si trasformeranno per noi nei protagonisti della fiaba dei fratelli Grimm, Hansel e Gretel, che un bel giorno vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande imbroglio perché i loro genitori li vogliono abbandonare. Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni, in una fiaba in cui tutti i personaggi fingono e dicono bugie. Alla fine anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare pur di riuscire a salvarsi la pelle. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? Lo spettacolo è una riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione, ma se la finzione è condivisa da tutti allora può essere un gioco meraviglioso in cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro. La serata sarà, pertanto, un’ottima occasione per passare il sabato sera a teatro con tutta la famiglia, assistendo a una bellissima fiaba.


Live

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IL “PALCO 19” apre le sue porte ad una ricchissima programmazione autunnale

Nella quale troveranno spazio esibizioni live di cantanti affermati quali Tricarico e Ivan Cattaneo, ma anche di artisti emergenti come gli “Etruschi from Lakota”

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ito in pieno centro storico, nei locali che ospitarono il glorioso cinema-teatro Politeama, il “Palco 19” è diventato nel breve volgere di pochi anni un punto di riferimento per le serate degli astigiani, poiché propone un giusto mix tra divertimento (ospitando band e dj set) e cocktail di qualità. Periodicamente, ospita altresì esibizioni di artisti di caratura nazionale - tra i molti, citiamo Negrita, Eugenio Finardi, Nomadi - in un’ampia sala capace di contenere 650 persone (850 considerando anche i due ordini di palchi). Nei giorni scorsi i responsabili della struttura hanno presentato la programmazione autunnale che, coerentemente con la vocazione del locale, prevede alcune interessanti serate live. Scendendo nel dettaglio, il mese verrà aperto, venerdì 6 novembre, dal live dei “5° Ele-

mento”; martedì 13 saliranno sul palco Sonik & Neja, con la partecipazione straordinaria di Paolino direttamente da Radio 105. Uno degli appuntamenti di maggior rilievo del mese, però, sarà quello in programma venerdì 20 novembre, quando il “Palco 19” ospiterà il live di Francesco Tricarico. I brani del nuovo disco, che l’artista presenterà nell’oc-

casione al pubblico astigiano, ne confermano la personalità fuori dagli schemi, che tocca con sensibilità le più profonde corde dell’anima ma allo stesso tempo regala testi visionari, sfumati di immaginazione e leggera ironia. In apertura il cantautorato delicato di Indaco e quello satirico di Lorenzo Malvezzi. A seguire dj set a cura di Andy,


guest dj d’eccezione accompagnato dal vocalist Davide Visconti. Sabato 21, nell’ultimo appuntamento live del mese, si svolgerà invece una lunga “Notte dei dj” che vedrà cimentarsi ai piatti Roberto Ferrari, Roby Scaglione, Sergio Flash e un ospite per ora misterioso. La serata del 4 dicembre sarà invece caratterizzata da un ritorno alla disco music anni ‘70, proposta dai Divina in un loro travolgente spettacolo live. La sera successiva, 5 dicembre, si farà invece un salto in avanti di una decade, grazie alla “Serata anni ‘80” presentata da Simonetta Mirabelli. Ne saranno protagonisti due capisaldi di quel periodo: Ivan Cattaneo e Gianni Drudi, le cui canzoni zeppe di doppi sensi furono rese famose da un programma della Gialappa’s Band, accompagnati in apertura da un giovane ed altrettanto ironico cantautore che risponde al nome di Luca Bussoletti. Una serata all’insegna di grandi successi e della nostalgia, con due artisti che hanno caratterizzato la seconda metà degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 in modo importante, sia dal punto di vista musicale per i clamorosi successi discografi-

ci, che da quello artistico. Giovedì 10 dicembre - nell’ambito di una serie di eventi organizzati sul territorio piemontese dalla CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2015 - il locale ospiterà il convegno “Turismo for All. vince l’autonomia”. Le tematiche legate al tema del Turismo per Tutti, in un’ottica di piena accessibilità e accoglienza, saranno affrontate da alcuni personaggi di rilievo nazionale ed internazionale. Il programma della giornata includerà, oltre al convegno pomeridiano, uno spettacolo serale all’insegna della condivisione e piena partecipazione dei differenti attori coinvolti. Si arriverà così alla serata di venerdì 11 dicembre, quando si esibiranno gli Oxxa, una delle più rinomate cover band italiane. Sabato 12, invece, si rinnoverà l’appuntamento con “The Hangover Party”, serate nate dalla collaborazione tra Indi(e)avolato, Palco 19 e Dance Calling. Il nuovo appuntamento vedrà ospiti della rassegna gli Etruschi From Lakota, uno dei migliori gruppi emergenti della realtà musi-

cale indipendente. In apertura del live, spazio ad Appino, già frontman degli Zen Circus, che presenterà il suo secondo album solista “Grande Raccordo Animale”. Come di consueto, a seguire musica elettronica di qualità con il dj set a cura della crew Dance Calling. Venerdì 18 dicembre divertimento assicurato con il cantante ed animatore Flavio Supernova. Il locale, naturalmente, non mancherà poi di offrire intrattenimento anche a Natale, con un “Christmas Party” arricchito dalle scelte musicali del dj Roby Milani, e di Capodanno con un grande cenone arricchito dal live della party band Flexsound. Per ogni altra informazione sul locale e sulla programmazione www.palco19.com/


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AL DIAVOLO I FINE SETTIMANA! Con un alternarsi di esibizioni di emergenti e volti noti

Da Ferradini all’intelligenza artificiale: anche a novembre il Diavolo Rosso ospiterà cultura Il centralissimo locale astigiano, gestito da una associazione senza scopo di lucro, ha calendarizzato un programma ricchissimo di appuntamenti e idee Giovedì, venerdì e domenica. Sono le tre serate, come i più assidui frequentatori del locale sanno bene, in cui il Diavolo Rosso di piazza San Martino propone appuntamenti live con alcuni dei più interessati talenti emergenti del panorama musicale italiano. Vediamo quindi il programma di novembre, che si aprirà domenica 1 con l’esibizione di Michelangelo Giordano, cantautore calabrese che, in un viaggio musicale tra tradizione e contemporaneità, proporrà brani di denuncia ed impegno, trattati ora con ironia ed ora in modo crudo e spietato. Giovedì 5 salirà sul palco Flavio Giurato, nome storico della musica cantautorale italiana, quella atipica, che rompe gli schemi. L’artista presenterà il suo nuovo CD, uscito da qualche mese, che segue i precedenti

tre album da tempo fuori catalogo e richiestissimi tra gli amatori. Venerdì 6 serata tutta da ballare con le proposte di dj Paola, mentre domenica 8 il locale astigiano ospiterà il tour incrociato di Sabrina Napoleone e Cristina Nico, cantautrici genovesi di forte impatto, organizzatrici del festival “Lilith”. Il programma della settimana successiva verrà aperto, giovedì 12, da Saba Anglana: cantante, attrice ed autrice nata a Mogadiscio da da padre italiano e mamma etiope, che presenterà il nuovo album “Zarraf!”. Venerdì 13, incuranti della superstizione, il sound dei “Bagna Cauda Dance” accompagnerà la cena organizzata nell’ambito della terza edizione del “Bagna Cauda Day”, mentre domenica 15 novembre il locale astigiano aprirà alla mu-

sica classica con l’esibizione d Svetlana Pekarskaya. Nel suo curriculum, oltre ad esibizioni soliste e in diverse formazioni cameristiche nelle più importanti sale da Concerto in Russia, Israele, U.S.A. ed Europa, anche le collaborazioni con il grande violinista M. Vengerov e con Artistic Manager of Metropolitan S. Brown. “Prendi una donna, dille che l’ami, scrivile canzoni d’amore...” Il nome di Marco Ferradini è indubitabilmente associato, ancora oggi, all’enorme successo conseguito con “Teorema”. Ma il lavoro di ricerca svolto negli anni dal cantautore comasco va ben oltre quella hit e lo dimostra con “Teorema e altri racconti”. Un omaggio al lavoro musicale di Herbert Pagani, artista eclettico protagonista della musica italiana negli anni Sessanta, che Fer-


radini ha pensato con canzoni in fila come perle di collana, ciascuna con un messaggio ed una personalità. L’artista le illustrerà al pubblico del Diavolo Rosso la sera di giovedì 19 novembre. Venerdì 20 si cambierà decisamente ritmo, grazie alla selezione musicale che vedrà in consolle DJ Margiotta, resident dj/entertainer del “Jazz Club” di Torino che proporrà Electro-Swing, Ballroom Jazz, Soul, Funk, R&B, Latin, Retrò Pop, rare remixes ed il meglio delle produzioni in vinile a 33 e 45 giri. Chiusura di settimana, domenica 22, con “Dalla babona al gianino”, elogio in musica agli esseri più perseguitati con Fabio Fassio, Elena Romano, Gianpiero Malfatto e Matteo Ravizza. Gli ultimi tre appuntamenti del mese, in calendario il 26, 27 e 29 novembre, vedranno protagonisti, nell’ordine, la “Iso Big Band”, Bianco e il professor Giuseppe Boccignone. I primi, il cui acronimo sta per “Improbabile Small Orchestra”, sono un gruppo astigiano attivo dal dicembre 2013 che ha in repertorio jazz, funky e soul.

Bianco, nome d’arte scelto dal torinese Alberto Bianco, è un cantautore che attraverso i suoi brani sa raccontare le sfumature, con l’onestà di un viaggiatore. Le sue canzoni sono racconti da ascoltare con il naso per aria, cullati dal suono di parole che restano in testa e non sbiadiscono più. Ma, senz’ombra di dubbio, l’appuntamento più curioso di tutto il mese resta quello di domenica 29 quando, nell’ambito

della serie di incontri “Pint of science”, Giuseppe Boccignone introdurrà al tema “Il diavolo nella macchina: Intelligenza, emozioni e coscienza negli agenti artificiali”. Dopo aver conseguito la laurea in Fisica presso l’Università di Torino, il professor Boccignone è entrato a far parte della Direzione Olivetti Ricerca di Ivrea. Successivamente ha svolto attività di ricerca ed insegnamento all’estero ed attualmente è Professore Associato presso il Dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano. Autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste e in atti di congressi internazionali sui temi della visione computazionale e dell’apprendimento automatico nelle macchine, ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali e nazionali. Infine è membro dell’International Association for Pattern Recognition. Asti, Diavolo Rosso piazza San Martino, 4 Ogni giovedì, venerdì e domenica sera del mese www.diavolorosso.it


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Andrà alla bellissima LAURA TORRISI il premio “Montechiaro e i suoi tarfufi a...” L’attrice siciliana e il cabarettista Antonio Ornano sono i due ospiti più attesi dell’ormai tradizionale appuntamento con la “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco del Monferrato”

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l programma della “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco del Monferrato”, in programma a Montechiaro domenica 8, si preannuncia come di consueto davvero molto ricco ed interessante. Tanto da aprirsi molto presto, alle 8 di mattina, quando in vicolo Annunziata verrà inaugurata la mostra “Tartufarte – L’arte del gusto il gusto dell’arte”. Alle 9.30, in piazza della Torre, si apriranno invece le iscrizioni alla Fiera Nazionale e, nella zona del centro storico, gli ambulanti disporranno le proprie proposte dando vita a un mercato dei prodotti tipici. Alle 10, in Sala Brosio, verrà invece inaugurata la mostra-revival “L’evoluzione della Fiera da comunale, regionale a nazionale”, con rassegna stampa, manifesti e fotografie a partire dal 1988. In contemporanea, nel centro storico, partirà il corteo con sbandieratori, musici e damigelle di “Montechiaro al Palio di Asti. Altro appuntamen-

to musicale alle 10.30, quando la cantante Sonia de Castelli, protagonista di tante serate qui in Piemonte, introdurrà al pubblico la “Curva Street Band” di Santhia. Alle 10.45 si svolgerà invece la Santa Messa del Trifolau. Attesissimo, poi, l’appuntamento delle 12 quando, oltre a premiare i migliori esemplari di Tartufo Bianco del Monferrato esposti, verrà assegnato come ogni anno il premio speciale “Montechiaro e i suoi tarfufi a...” Nelle passate edizioni il premio è stato assegnato a donne bellissime quali Maria Grazia Cucinotta e Belen Rodriguez e anche quest’anno l’organizzazione della Fiera non si smentisce: infatti verrà consegnato all’attrice Laura Torrisi. Che, dopo essere stata tra le protagoniste di una delle prime edizioni del “Grande Fratello”, ha saputo affermarsi come interprete cinematografica (“Una moglie bellissima”, dove fu diretta da Leonardo Pieraccioni,

che ne fu poi marito) e televisiva (“L’onore e il rispetto”, “Il peccato e la vergogna”, “Il bello delle donne”). Dopo la premiazione della Torrisi, la giornata proseguirà con il pranzo al tartufo con il Comune, la Pro loco ed i ristoranti locali, mentre alle 14.30 Faber Teater porterà in scena “Il baule degli animali – Sei storie di viaggi e amicizia”, spettacolo per ragazzi (età consigliata dai 3 ai 7 anni) liberamente ispirato a racconti di Alberto Moravia, Esopo, Mauro Corona, William Holzwarth e Wolf Erlbruch. Infine, a partire dalle 15.30, la piazza del Municipio ospiterà l’esibizione ad ingresso gratuito del cabarettista Antonio Ornano, l’improbabile entomologo che si è fatto conoscere dal grande pubblico televisivo con le sue partecipazioni a “Zelig”. Domenica 8 novembre Montechiaro d’Asti comune.montechiarodasti.at.it



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Ventitreesima edizione per l’evento “BARBERA, il gusto del territorio” Tre giorni di grande festa nel corso dei quali Costigliole d’Asti celebra le proprie Eccellenze, non soltanto nel pur rilevantissimo ambito eno-gastronomico

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ome tradizione vuole, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre un intero paese si muove sulle onde delle sue splendide colline e tra i sapori del Barbera, suo vino principe. Ci riferiamo a Costigliole d’Asti, che sta apparecchiando il tavolo per la folla di visitatori che ogni anno arriva in occasione dell’evento “Barbera, il gusto del territorio”, atto conviviale dal menu particolarmente esaltante, in programma fino al 2 novembre. In un susseguirsi di appuntamenti che guidano l’attenzione verso la Cantina comunale dei vini, il magnifico castello Asinari, la Chiesa della Confraternita di San Gerolamo e, per la prima volta, la Chiesa della Misericordia. Una miscela di ingredienti che colorano e animano un paesaggio (oggi meritatamente Patrimonio dell’Umanità Unesco) e che porgono i sapori dei vini e dei distillati, del tartufo sulle piazze e tra i piatti della cucina tradizionale nei tanti ristoranti

del territorio, la fotografia, il teatro, la musica e tanta accoglienza. Ad iniziare dalle 11 di venerdì 30 ottobre, quando la Cantina dei Vini ha ospitato ben 200 etichette di Barbera prodotte da oltre 100 aziende locali, cui si aggiungono i distillati di “Pianeta Grappa”. Mentre sabato mattina la cantina del Castello, che ospita la scuola internazionale di cucina ICIF, ha ospitato la degustazione guidata “Barbera e cibo: matrimonio d’amore o d’interesse?”condotta dalla nota sommelier Laura Pesce. Nello stesso pomeriggio, il castello ha rivissuto la sua nobile storia attraverso i balli in abiti ottocenteschi. Senza dimenticare la possibilità contemplare il Museo d’Arte Sacra alla Chiesa della Confraternita di San Gerolamo e il fascino devozionale della Chiesa della Misericordia.Domenica 1 novembre sarà invece la Giornata del Tartufo, mentre proseguono le mostre e le degustazioni e alle ore 12 è previsto il momento

ufficiale dell’affissione della targa Unesco al castello Asinari: un atto importante che certifica il grande riconoscimento raggiunto da questa terra e dal suo paesaggio vitivinicolo. Questa 23esima edizione della rassegna, intende proprio porre l’attenzione su questo attestato d’eccellenza dal valore mondiale, che festeggia in questi giorni il primo anno e che ha un grande valore per il lavoro svolto dagli agricoltori del paese e per lo sviluppo turistico. L’evento terminerà, come tradizione, il lunedì 2 novembre, con le degustazioni riservate ad operatori e ristoratori, in programma dalle ore 14.30 alle ore 19. Per maggiori informazioni contattare il Comune (0141/962202; commercio@costigliole.it; www. comune.costigliole.at.it) o la Cantina dei Vini (0141/961661, www. cantinavinicostigliole.it. Costigliole d’Asti Dal 30 ottobre al 2 novembre


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Nizza Monferrato celebra

IL PATRONO

con la 499ª edizione della “Fiera di San Carlo” La manifestazione, la più importante tra quelle tematiche in programma nella Valle Belbo, trae origine da un atto di liberalità datato anno del Signore 1516

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a “Fiera di San Carlo”, evento autunnale sempre molto atteso, quest’anno festeggerà la 499ª edizione. La manifestazione – la più importante tra quelle in programma nella Valle Belbo, in grado di garantire rilievo ad uno dei settori fondamentali per l’economia locale, la cultura contadina e la tradizione popolare – trae origine nell’anno 1516, quando il Marchese del Monferrato Guglielmo IX Paleologo, con atto di liberalità, permise ai nicesi di dare vita alla festa. L’abbinamento della fiera con San Carlo risale invece a circa un secolo dopo, quando il Santo divenne patrono della cittadina in seguito al “miracolo della Lampada”, datato 1613. Quando, narra la leggenda, la lampada votiva dedicata a San Carlo Borromeo si accese spontaneamente, pur priva di stoppino: un segnale che i nicesi, sotto assedio, interpretarono come un’imminente svolta positiva per la città. Anche se i festeggiamenti

veri e propri sono in programma domenica 1° novembre, le celebrazioni sono già iniziate sabato 31 ottobre, quando è stato consegnato il premio “il Campanòn”. Ma, come detto, la giornata clou sarà quella del primo, quando per le vie e le piazze di Nizza Monferrato si svolgerà il Mercatone della Fiera, con i negozi e gli esercizi di ogni settore commerciale che resteranno aperti per l’intera giornata. Mentre in piazza del Municipio verrà organizzata la Giornata del Tartufo e del Cardo Gobbo, incentrata sull’esposizione del prezioso tubero e del famoso spadone ricurvo nicese, e non mancheranno bancarelle di olio e aglio, per completare il tema della Bagna Cauda. Mentre in via Carlo Alberto - detta anche via Maestra - verranno posizionate le bancarelle dei produttori agricoli, e ambulanti con prodotti alimentari. Inoltre i volontari di “NizzaTurismo” proporranno visite guidate al Campanòn. Sarà possibile

visitare il Municipio, l’Oratorio della Santissima Trinità, la Chiesa Vicariale di San Giovanni in Lanero, il Palazzo Baronale Crova e il Foro Boario di piazza Garibaldi. Mentre a Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale “La Signora in Rosso”; si svolgerà, dalle 12 alle 24, una lunga “Maratona della bagna cauda”. Resta poi da ricordare che domenica 8 novembre, presso l’Auditorium della Trinità, l’accademia culturale “L’Erca” conferirà il premio “Erca d’Argento 2015” al funzionario regionale Gallo Lorenzo Mariano e il premio “N ‘Amis del me pais” alla storica dell’arte Chiara Alberta Lanzi. Infine, fino al 9 novembre compreso, grandi e piccini potranno divertirsi con le attrazioni del luna park di piazza Garibaldi. Domenica 1 e domenica 8 novembre Nizza Monferrato www.comune.nizza.asti.it



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SABATO 7 NOVEMBRE “LIBRI IN NIZZA”: INCONTRI CON GLI AUTORI E APPROFONDIMENTI CULTURALI

L’ Associazione Davide Lajolo, il Comune di Nizza Monferrato, l’assessorato comunale alla Cultura organizzano la quarta edizione della manifestazione “Libri in Nizza”. Il tema scelto, ovvero “Cibo per la mente”, punta a richiamare le tematiche di Expo 2015 attraverso l’esplorazione dei diversi linguaggi del libro: dalla letteratura al cinema, dalla musica al museo, dall’arte allo sport e al turismo. Il tutto con il prezioso contributo di scrittori, critici ed esponenti culturali dell’attualità. Tra i volti noti che prenderanno parte all’iniziativa segnaliamo il musicista Felice Reggio; il campione di ciclismo Francesco Moser, autore con Davide Mosca di un volume che ripercorre la sua vita e la sua epopea sportiva; gli scrittori Marco Balzano e Fabio Genovesi e l’attore e scrittore Gene Gnocchi e il sostituto procuratore antimafia Nicola Gratteri. Ogni volume presentato, sarà accompagnato da uno specifico vino, offerto dal “Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato” 7-8 novembre Foro Boario, Nizza Monferrato

CASTAGNOLE DELLE LANZE CELEBRA VINI E TARTUFI LOCALI

Fin dal nome della manifestazione, ovvero “Vintrifula”, è evidente come l’amministrazione comunale di Castagnole delle Lanze intenda celebrare al contempo due delle più ri-

nomate eccellenze del proprio territorio. Pertanto, sabato 7 novembre, i ristoranti del paese proporranno menu tipici a base di tartufo, con piatti annaffiati da ottimi vini locali (prenotazioni direttamente presso i ristoranti). Mentre domenica 8, oltre naturalmente a reiterarsi l’appuntamento gastronomico presso i ristoranti, le vie del centro storico ospiteranno, dalle 10, stand gastronomici e streed food a base di tartufo. Si potrà altresì curiosare tra i banchi del mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici locali, facendosi piacevolmente intrattenere da musicisti ed artisti di strada. 7-8 novembre Castagnole delle Lanze

TARTUFI PROTAGONISTI ANCHE A SAN DAMIANO D’ASTI

Anche San Damiano celebrerà, da sabato 7 a lunedì 9 novembre, il re indiscusso delle tavole autunnali. L’edizione 2015 della “Fiera Regionale del Tartufo e dei Santi” si aprirà, alle 18.30 di sabato 7, con degustazioni a tema organizzate presso il “palatartufo” di piazza Libertà. Domenica 8, la Fiera aprirà alle 9.30 e sarà visitabile per tutta la giornata. Alle 12 sono in programma le premiazioni dei migliori tartufi presentati, mentre le degustazioni di tartufi e vini inizieranno alle 12.30 Nel corso della giornata vi sarà spazio anche per un’esposizione di macchine agricole e una mostra mercato di animali d’affezione e da cortile. Senza dimenticare l’appuntamento, in programma alle 15.30 in piazza Giovanni XXIII con un gruppo di sbandieratori. La fiera proseguirà, da mattina a sera, anche nella giornata di lunedì 9. Fino al 9 novembre San Damiano d’Asti

PERDETE IL CONTROLLO CON “CINQUANTA SFUMATURE DI BAGNA”

Con una buona dose d’ironia, la Pro loco del paese ha deciso di intitolare la propria rassegna gastronomica incentrata sull’amatissima bagna cauda... “Cinquanta sfumature di bagna”, con chiaro riferimento alla saga bestseller firmata da E. L. James. Nel caso della manifestazione cortandonese, i piaceri saranno prettamente gastronomici, con la possibilità di gustare la bagna cauda per tutto il mese: il sabato a cena e la domenica a pranzo. Necessaria però la prenotazione chiamando i numeri 333/9423658 (Pina) o 331/6352508 (Silvia) oppure inviando una mail a prolococortandone@gmail.com Tutti i fine settimana del mese (7 e 8; 14 e 15; 21 e 22; 28 e 29 novembre) Cortandone

LA PRO LOCO DI PENANGO PREPARERÀ UNA “GRAN BAGNA CAUDA”

La Pro loco del paese vi invita presso i locali della ex scuola dove, a partire dalle 20.30, sarà possibile gustare una “gran bagna cauda” con il seguente menu, proposto a 20 euro: lingua in salsa, gran bagna cauda, agnolotti del plin in brodo, coppa di


gelato, frutta di stagione, acqua, vino, caffè e amari. Ai bambini sotto i 10 anni la cena sarà offerta dall’organizzazione. 7 novembre Penango, locali della ex scuola (via Don Bosco 1)

QUINTA EDIZIONE PER LA “GRANDE BAGNA CAUDA” DI VILLA SAN SECONDO

La Pro loco di Villa San Secondo propone, presso il salone della propria sede, la quinta edizione della “grande bagna cauda”. Manifestazione gastronomica, caratterizzata da un sontuoso menu che, a 25 euro a persona, comprende ovviamente la bagna cauda con verdure miste, anolini in brodo, bollito misto accompagnato da bagnet verd e contorno di verdure, sorbetto al limone, dolci della casa. Il tutto annaffiato da Barbera d’Asti e Cortese del Piemonte. Oltre, ovviamente, a acqua, vino e caffè. Per maggiori informazioni e prenotazioni (gradite) contattare i numeri 349/1770233 o 338/3100242 oppure inviare una mail a info@ prolocovillasansecondo.it 7-8 novembre ore 12.30 Villa San Secondo, sede della Pro loco (piazza IV Novembre)

ULTIMI APPUNTAMENTI PER L’EDIZIONE 2015 DI “SAPORI D’AUTUNNO”

Sta per volgere al termine l’edi-

zione 2015 di “Sapori d’autunno”, ormai tradizionale appuntamento nel corso del quale i cuochi della Pro loco cucinano, per le cene del sabato (ore 20.30) e i pranzi domenicali (ci si siederà a tavola alle 12.30), varie prelibatezze a cena (il sabato) e a pranzo (la domenica). Nel dettaglio, in questo fine settimana il menu sarà incentrato sulla bagna cauda (proposta a 25 euro a persona nell’ambito di un menu ricco di prelibatezze), mentre quello del 14 e 15 novembre sarà all’insegna di un “Polenta party” (20 euro a persona). Va inoltre ricordato che, nel corso di ogni pranzo e cena (tutte in programma presso la sede della Pro loco medesima), verrà estratto a sorte un fortunato che si aggiudicherà una magnum di Barbera d’Asti. Per partecipare alla manifestazione è necessario prenotarsi chiamando i numeri 335/8131486; 0141/92694 o 333/5322908 oppure inviare una mail a proloco@ comune.grana.it Grana 7, 8, 14 e 15 novembre

DOMENICA 8 NOVEMBRE CANELLI CELEBRA LE TRADIZIONI CON LA FIERA DEL TARTUFO E L’ANTICA FIERA DI SAN MARTIN

La Fiera del Tartufo e l’antica Fiera di San Martin costitui-

39 scono un prezioso ponte di continuità che permette al passato di germogliare e dare frutto nel presente. Canelli ne è consapevole, e ancora una volta si presenta all’appuntamento con le sue tradizioni più autentiche e con le sue più genuine mitologie. L’Antica Fiera di San Martino, citata già negli Statuti Medioevali canellesi, vede la partecipazione di circa 150 bancarelle che prendono posizione nel centro storico alle prime luci dell’alba offrendo i più svariati generi di merci. Nella stessa giornata si svolge la Fiera Regionale del Tartufo, uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici della zona, che si svolge nel piazzale antistante l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e lungo corso Libertà, che unisce il centro storico al piazzale dell’Enoteca. Tutta l’area sarà chiusa al traffico e animata con più di 60 bancarelle di prodotti enogastronomici particolarmente rappresentativi. L’area antistante l’Enoteca Regionale sarà dedicata ai tartufi, tartufai sia liberi cercatori che ai commercianti ed ai prodotti che più si sposano con il tartufo. In quest’area troveranno posto anche Associazioni e Enti e produttori del territorio che offriranno i propri prodotti. Canelli, centro storico

“FÈ SAN MARTEN” IN FRAZIONE CASTIGLIONE

La Pro loco della piccola ma attivissima frazione Castiglione vi invita a partecipare alla festa patronale di San Martino. Evento enogastronomico nel corso del quale si potranno gustare caldarroste, vin brulè, soma d’aij (teste d’aglio), assistere a spettacoli rivolti a un pubblico quantomai eterogeneo e curiosare tra


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i banchi del mercatino dell’ecoscambio, dove troveranno spazio oggetti nuovi, o comunque in buono stato, non più utilizzati. Asti, frazione Castiglione

SABATO 14 NOVEMBRE SCURZOLENGO PROPONE UNA GIORNATA INCENTRATA SULLA BAGNA CAÒDA D.O.C

Il nuovo circolo “Amici di Scurzolengo” ha deciso di dedicare l’intera giornata (ovvero il pranzo e la cena) alla tipica bagna cauda piemontese. Per cui, al costo complessivo di 20 euro, si potrà gustare bagna cauda con verdure varie e carne cruda albese, cappelletti in brodo e frutta di stagione. Accompagnati da acqua, vino, caffè e “pusacaffè”. Prenotazion entro mercoledì 11 novembre chiamando il numero 340/6985935 Scurzolengo

LA PRO LOCO DI VIGLIANO DEDICA UN WEEK END AL GRAN FRITTO MISTO ALLA PIEMONTESE

Questa sera a cena e domani a pranzo (ore 12.30) il salone polivalente del paese ospiterà un saporito evento enogastronomico organizzato dalla Pro loco del paese e incentrato su uno dei piatti più amati della tradizione regionale: il gran fritto misto alla piemontese. Il menu prevede (a 20 euro vini esclusi): insalata russa, fritto misto (composto da bistecche di vitello e pollo, fegato, cervella, polpette, salciccia, amaretti, frittura dolce, carote e bagnet), raviolini in brodo e bunet della Bela Rusin. Nel corso della

cena e del pranzo domenicale non mancheranno poi musica, divertimento e tante sorprese. Necessaria la prenotazione, entro il 12 novembre, al numero 347/2740315 14-15 novembre ore 12.30 Vigliano d’Asti, Salone polivalente del Centro Sportivo Comunale

DOMENICA 15 NOVEMBRE MERCATINO DELL’ANTIQUARIATO E DELL’AGRICOLTURA

Si rinnova, come avviene costantemente ogni terza domenica di tutti i mesi, l’appuntamento con il mercatino dell’antiquariato e dell’agricoltura (manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale, dall’Associazione Pro Loco - Sezione Mercatino dell’Antiquariato e dal Circolo Filatelico Numismatico), ospitato presso la centrale piazza Garibaldi. Un appuntamento amatissimo dagli appassionati poiché con la sua storia e le vecchie cose esposte (oggetti, mobili, ecc.) coinvolge centinaia di persone provenienti da diverse regioni. Nizza Monferrato, piazza Garibaldi

SESTA EDIZIONE PER LA “FIERA DEL TARTUFO” DI MOMBARUZZO

Anche il Comune di Mombaruzzo celebrerà il tartufo con un evento in programma la terza domenica del mese. La sesta edizione della “Fiera del Tartufo” si svolgerà presso i locali e il cortile dell’ex asilo San Luigi, che ospiteranno prodotti tipici e biologici dell’agricoltura locale, con assaggi e vendita diretta; una mostra avicola ornamentale; esposizioni di prodotti artigianali e bovini e una colazione contadina. Nel corso della giornata vi sarà poi una sfilata di trattori d’epoca, con dimostrazione della sfogliatura del granturco; si potrà visitare il Museo

del territorio, mostre di fotografia e pittura ed inoltre ascoltare un inedito “concerto di campane” a cura della Associazione Campanari del Monferrato. Si svolgeranno altresì passeggiate naturalistiche con asini e cavalli in miniatura e prove di tiro con l’arco. E, nel corso della giornata, non mancheranno esibizioni di teatr di strada, oltre alla possibilità di ballare musiche occitane tradizionali e altre musiche popolari francesi e dei paesi balcanici. Per ulteriori informazioni e dettagli: 0141/77002; 349/1149477; 338/3776365 o www.comunemombaruzzo.at.it Mombaruzzo, ex asilo San Luigi (via Roma) e centro paese

DOMENICA 29 NOVEMBRE LA FIERA REGIONALE DEL TARTUFO DI CASTELNUOVO DON BOSCO COMPIE UN QUARTO DI SECOLO

La centralissima piazza Don Bosco ospiterà la venticinquesima edizione della Fiera Regionale del Tartufo, manifestazione nel corso della quale sono in programma una mostra mercato del prezioso tubero; la premiazione dei migliori tartufi esposti ed un concorso enologico. Inoltre, nel corso della giornata, il centro del paese sarà arricchito dalla presenza di stand enogastronomici, degustazioni prodotti tipici, un ricco pranzo presso gli stand delle Pro loco della Comunità Collinare “Alto Astigiano”, sfilata della Banda Musicale Municipale ed infine una festa dei “piccoli lettori” in programma presso la Biblioteca. Il giorno successivo, è invece in programma la tradizionale Fiera commerciale di Sant’Andrea, cui prenderanno parte circa 250 banchi mercatali Castelnuovo Don Bosco, centro paese


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Cinema e TV

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approda in Italia: cambierà il nostro modo di guardare la tv? Il network statunitense, presente ormai in oltre 50 Paesi nel mondo, ha già lanciato il guanto di sfida a Mediaset e Sky. A tutto vantaggio della pluralità di scelta

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gomberiamo subito il campo da equivoci: di rivoluzioni epocali, in ambito televisivo, se ne possono contare sulle dita di una mano. Il passaggio dal bianco e nero al colore, l’inizio delle trasmissioni su scala nazionale delle tv private, lo sviluppo delle trasmissioni delle piattaforme satellitari (da Tele + e Stream” al colosso Sky) e la pluralità di scelta resa possibile dallo switch tra segnale analogico e digitale terrestre. Pertanto vi consigliamo di diffidare di chi racconta l’approdo in Italia del network Netflix come di una rivoluzione copernicana. Il servizio è attivo da troppo poco acerbo (per l’esattezza, è attivo dal 22 ottobre scorso) e la ‘library’ (ovvero il catalogo dei contenuti) ancora parziale per poter già affermare che sia destinato a cambiare il modo in cui gli italiani guardano la tv. Tutto ciò premesso, l’arrivo della società che contribuì in modo determinate al fallimento

del gigante “Blockbuster”, offrendo via web (dal 1997 inviando per posta i dvd prenotati sul sito e, dal 2008, direttamente attraverso la rete) quel che la catena di videoteche affittava su supporti fisici, perfeziona due peculiarità che i servizi “on demand” già esistenti (ovvero Premium Play e Sky On Line, sezioni virtuali dei rispettivi gruppi televisivi) non hanno saputo promuovere a sufficienza e ne introduce una tutta nuova. Come i concorrenti, ma meglio Andando per punti: offre la possibilità di dedicarsi ad intense sessioni di “binge watching”, ovvero immergersi in maratone di visione di 5-10 episodi alla volta della propria serie televiva. Netflix, infatti, rende disponibili immediatamente tutti gli episodi delle serie a catalogo (13 episodi a stagione per quelle prodotte da loro, numero variabile per quelle acquistate da altri produttori). E

lo fa, elemento tutt’altro che secondario, vista la qualità tutt’altro che eccelsa delle connessioni internet disponibili in Italia, ottimizzando lo streaming (ovvero il flusso dei dati che consentono alle immagini di andare in onda) in maniera davvero sorprendente. Anche chi non dispone di connessioni ultra veloci, può comunque vedere le proprie serie tv (o film, documentari, ecc.) preferite senza fastidiose interruzioni: al più, nel caso l’ampiezza di banda diminuisca, la qualità d’immagine si deteriorerà per qualche secondo, sgranando, ma molto difficilmente s’interromperà. Pertanto, va dato atto agli ingegneri del colosso Usa di aver svolto davvero un eccellente lavoro di ottimizzazione. Un ampio catalogo Il mercato italiano è troppo rilevante (e i dirigenti di Netflix troppo accorti) per venir preso sottogamba. Pertanto, nono-


stante alcuni dei punti di forza del loro catalogo mondiale qui da noi siano ad appannaggio dei concorrenti (ad esempio “House of Cards” in esclusiva su Sky o “Orange is the new black” che, per quanto concerne le stagioni inedite, rimarrà ancora per un paio d’anni esclusiva Mediaset), Netflix ha comunque deciso di proporre fin da subito al pubblico italiano un ampio catalogo. Si va da collaudati classici quali “Dr. House”, “Prison Break”, “Californication” a serie inedite come la supereroistica “Daredevil”; l’allucinato “Sense 8”, sviluppato dai creatori di “Matrix” Lana e Andy Wachowski; il “Marco Polo” con Pierfrancesco Favino; il viaggio tra Colombia e USA, sulle tracce di fiumi di cocaina, raccontato in “Narcos”; le divertenti sit-com “Unbreakable Kimmy Schmidt” e “Grace and Frankie”, con due grandi attrici come Jane Fonda e Lily Tomlin nei panni di due signore ormai anziane costrette a reinventarsi una vita dopo l’outing gay dei rispettivi mariti e molto altro ancora. Mentre manca, purtroppo, “Better call Saul”, serie derivata dal cult “Breaking Bad” e attuale fiore all’occhiello del catalogo Netflix negli Stati Uniti. Tra i film, oltre a una buona scelta di classici (meno folto, almeno per ora, il numero di produzioni più recenti), va doverosamente segnalato la struggente storia di un bimbo soldato africano che Cary Fukunaga, regista della prima stagione di “True Detective”, racconta in “Beasts of no Nations”, film appositamente prodotto da Netflix per venir trasmesso direttamente dal network. Mentre, sul fronte dei documentari, l’azienda vanta accordi in esclusiva con alcuni dei più importanti produttori mondiali di genere. Corposo anche il catalogo di produzioni d’animazione rivolte

ai più piccoli, per i quali può essere anche creato un profilo che impedisce l’accesso a contenuti non adatti a loro. Da segnalare, infine, che il network ha già iniziato ad investire anche in Italia, acquisendo i diritti di “Suburra” (in catalogo in molti Paesi in cui è presente il gruppo, visibile in Italia da marzo 2016) e stanziando il denaro necessario per produrre una serie tratta dal film di Sollima attualmente nelle sale. Innovazione e semplicita’ Tutto questo, naturalmente, ha un costo. Che, però, è sorprendentemente basso. Si parte da 7,99 euro/mese per il pacchetto base (streaming in qualità standard, ovvero niente HD, e contenuti visibili su un solo dispositivo alla volta), si passa al pacchetto standard (9,99 euro/mese) con contenuti visibili contemporaneamente su due dispositivi e immagini in HD, per arrivare al pacchetto premium (11,99 euro/ mese) con streaming in qualità UltraHD (che necessita, pertanto, di un televisore di ultima generazione per venir goduta pienamente) e streaming contemporaneo su quattro dispositivi. Ed eccoci giunti al punto accennato prima, ovvero la peculiarità inedita (per il mercato italiano) che caratterizza Netflix. Il fatto che, per avere libero accesso a tutto questo, e a quant’altro si andrà ad aggiungere nel corso del mesi, non è necessaria alcuna installazione. Poiché il servizio è interamente incentrato sulla fruizione di dati via web, l’unica condizione strettamente necessaria per usufruirne è disporre di una connessione internet. Una volta registrati sul sito www.netflix.com (incombenza che non richiede più di tre passaggi e cinque minuti di tempo, compreso l’indicare le nostre preferenze di spettatori, affin-

43 ché un apposito algoritmo possa segnalarci di volta in volta quali produzioni simili potrebbero interessarci), tutto il catalogo è immediatamente disponibile alla fruizione. Possibile su qualsiasi dispositivo disponga di connessione alla rete. Quindi personal computer, smartphone, tablet, lettori blu-ray con accesso al web, Smart TV di ultima generazione, consolle come la PlayStation 4 o la X-Box One. Oltre, che, grazie ad un accordo con Tim e Vodafone, attraverso i “set-top-box” commercializzati dai due gestori, che addebiteranno il costo d’abbonamento a Netflix direttamente in bolletta. Comunque, nel caso non disponiate d’altro che una connessione internet, un pc ed un televisore, non disperate: tramite alcuni supporti detti ‘donglÈ (il più noto dei quali è il “Chromecast”, prodotto da Google, in vendita presso tutti i principali centri commerciali a circa 40 euro), da collegare ad una porta HDMI del televisore, sarà possibile “far dialogare” il pc ed il televisore. In conclusione, non resta altro che ricordare il fatto che, per il momento, il primo mese di fruizione viene offerto gratuitamente. Una promozione che, molto probabilmente, spingerà tanti ad approcciarsi a Netflix.


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BATMAN: ARKHAM KNIGHT

Degno capitolo conclusivo per le avventure videoludiche dell’uomo pipistrello In occasione dell’arrivo nei negozi della versione PC dell’ultimo videogame con protagonista il Crociato Incappucciato, torniamo a parlare di questo titolo, capitolo finale di una saga che ha saputo affascinare ed avvincere molti videogiocatori I precedenti capitoli Il primo episodio della serie era intitolato “Batman: Arkham Asylum”. Per chi non lo sapesse l’Arkham Asylum è il manicomio (asylum in inglese) di Gotham City, luogo di detenzione per tutti i criminali “dalla spiccata personalità” contro cui il nostro combatte ad ogni albo/film/cartone animato. Iniziava, per l’appunto, con Batman che vi trasportava, dopo l’ennesimo scontro concluso a suo favore, Joker, la sua nemesi. Nel corso del gioco si scopre che sia il suo arresto che l’incendio al carcere di Black Gate (carcere per criminali comuni) erano tutti passi preparatori per l’immane rivolta nel manicomio che porterà alla semidistruzione dell’isola su cui sorge e alla sconfitta del medesimo Joker, non prima che egli abbia sottratto la formula del venom,

una droga dagli effetti molto particolari, all’altro supercattivo Bane, dipendente e creatore del venom stesso, per farne un’arma e abusarne in ogni modo possibile. La principale caratteristica, oltre all’elevata giocabilità, la grafica dettagliata e la storia avvincente, fu il veder giungere nelle case dei videogiocatori appassionati di fumetti un titolo degno di tal personaggio, con un uso coinvolgente di quei bat-aggeggi che noi bimbi troppo cresciuti vorremmo tanto per le mani. Segreti da scoprire, bozzetti da sbloccare e sessioni di gioco slegate dalla storia narrata, sia in modalità combattimento, definibile una rissa uno contro tutti, che in modalità predatore, semplificando molto una sorta di nascondino al contrario, aggiungevano altra carne al fuoco per

un piatto decisamente ricco e saporito. Il secondo titolo, “Batman: Arkham City”, non fu da meno, ampliando il territorio di gioco da una (seppur grossa, ma comunque di dimensioni standard) isola a tre interi quartieri di Gotham City, trasformati per l’occasione e per motivi di trama in carcere/manicomio/luogo d’esilio per gli indesiderati della città. Qui Batman deve vedersela nuovamente con il Joker, stavolta stranamente altalenante nei suoi atteggiamenti ma sempre votato al caos e alla rovina fine a se stessa, e contro l’unico avversario che sa chi si nasconde sotto la maschera del pipistrello, il dottor Hugo Strange. Introdottosi sotto mentite spoglie (leggi: Bruce Wayne viene arrestato e incarcerato), l’eroe indaga nuovamente sull’afflusso nel


carcere di armi e droghe. Il tutto finirà con un colpo di scena che, ai tempi, convinse Mark Hamill - da noi noto più come Luke Skywalker, ma anche doppiatore storico del Joker - a ritornare sulle decisioni prese e a doppiare il personaggio per un’ultima volta: Joker muore avvelenato dalle sue stesse droghe. In ordine di uscita troviamo poi “Batman: Arkham Origin” in cui abbiamo un cambio di ambientazione temporale; siamo sempre a Gotham ma nel Natale del primo anno di “esercizio” del nostro eroe, in cui incontra nemici ed amici che lo accompagneranno per il resto della sua carriera. L’epilogo della saga Si arriva dunque a noi, in “Batman: Arkham Knight”, in un periodo di innaturale tranquillità, per gli standard di Gotham City, al seguito della morte, si vocifera per mano dello stesso uomo pipistrello, del Joker. Ad aprire le danze è proprio la cremazione del cattivo, supervisionata dal commissario Gordon, e al successivo incontro di questi con Batman, in cui si scopre che un altro dei simpaticissimi mattacchioni che vivono in questa ridente cittadina, lo Spaventapasseri, ha deciso di fare dono ai suoi concittadini del suo speciale gas psicotropo e fare impazzire tutti di paura. Raccontare oltre sulla trama sarebbe un torto enorme a chi volesse giustamente provare questo valevole gioco. Le innovazioni, in merito alla giocabilità, non sono poi molte, squadra che vince non si cambia, però sono di succose dimensioni: oltre ad usare il mantello del-

la bat-tuta e il bat-rampino, per muoverci nelle strade di una Gotham ancora più grande delle precedenti potremo usare la Batmobile! Dopo una sua fugace apparizione nel primo titolo, la possiamo finalmente guidare e possiamo utilizzarne tutti gli optional hi-tech. Potremo anche trasformarla in carro armato, nell’eventualità di un poco piacevole incontro con i droni schierati contro di noi proprio da quel Cavaliere di Arkham del titolo. Ad essa saranno dedicate alcune situazioni create apposta dall’Enigmista, ennesimo antagonista, sempre teso alla dimostrazione della superiorità mentale e tecnica sua rispetto a Batman, che oltre a nascondere trofei in giro per la città vi sottoporrà a prove di intelligenza e abilità (e anche di pazienza, sopportare i suoi dileggi diverrà sempre più difficile mano a mano che proseguirete nel gioco, onore a Daniele Demma, il doppiatore) Altra succosa novità, avendo contro un vero esercito su un enorme campo di battaglia, il nostro avrà la possibilità, in determinate situazioni, di chiedere manforte ad alcuni dei suoi collaboratori storici, ovvero Nightwing, Robin e Catwoman, ognuno controllabile e con un set di mosse proprio. Questo, oltre alla possibilità di scambiare il personaggio controllato durante gli scontri, i summenzionati “tutti contro

45 uno” che per l’occasione diventano dei “tutti contro due”, ci consente grazie a un successivo aggiornamento del gioco di affrontare le sfide anche con questi personaggi, aumentandone il livello di difficoltà. Per il capitolo finale della serie e, molto probabilmente, della saga videoludica a lui dedicata, Rocksteady confeziona per Batman un abito di gran gala, tecnicamente di prim’ordine, anche se la versione pc è stata ritardata a causa di numerosi errori di programmazione, e con una trama tesa ed avvincente con colpi di scena da togliere il fiato e condita con tanti riferimenti ai vari aspetti, personaggi e sottotrame della serie a fumetti. Un titolo che, come i suoi predecessori, dovrebbe stare di diritto nella ludoteca di ogni appassionato videogiocatore. Anche se non vi consiglio la versione pc che, nonostante le numerose correzioni, contiene e conterrà imbarazzanti problemi, molti dei quali sono stati dichiarati come irrisolvibili.

Marco Parodi



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