PORTFOLIO
CV Fabio Tidili 27/04/1989 Cagliari, via Corsica 62 +39 3890808897 fabio.tidili@live.it
Studi 2009-2014 laurea triennale in Scienze dell’Architettura 95/110 2014-2016 laurea magistrale in Architettura 110/110L
Esperienze lavorative
Programmi/Software autodesk autocad autodesk revit adobe photoshop adobe illustrator adobe indesign office word office excel sketchup docet thermocee acca termus/primus arcon 7
2012-2014
Architetto SIACGI, Studio di Ingegneria Ambientale, Civile, Gestionale e dell’Informazione
2015-2016
Architetto Studio architetto Mario Casciu
25/05/2016 - 21/09/2016
Architetto presso AET telecomunicazioni
25/05/2016 - 21/09/2016
02/03/2017 - 31/07/2018
Architetto
Studio di Ingegneria e Architettura iaM3d
Architetto
Imma Spa
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00_Cagliari, Ca. ReuseCagliari 01_Monserrato, Ca. Casa delle associazioni
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04_Cagliari, Riqualificazione waterfront
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05_Cagliari, via dei Conversi, Orti urbani
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06_Cagliari, via Roma, Molo SanitĂ nel porto di Cagliari
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interior Cagliari, Ca,
Proposta d’interni per piccolo trilocale sito a Cagliari.
Cagliari, Ca,
Proposta d’interni per due zone della casa di un quadrilocale sito a Cagliari, il salone e il bagno.
Cagliari, Ca,
Proposta d’interni per nuovo locale nel centro storico di Cagliari, due diverse soluzioni cromatiche.
academic
works Monserrato, Ca, Casa delle associazioni.
Monserrato è un piccolo centro adiacente alla città di Cagliari. L’area dell’intervento ha interessato la vecchia parte del cimitero pubblico novecentesco. Uno spazio inedificato in un continuum edilizio privo di identità e pregio. Le norme di inedificabilità che lo hanno vincolato ben oltre la sua dismissione ci hanno restituito soltanto la sagoma di quello che era un tempo, Un quadrato perfetto di 78x78 metri di lato con il suo asse d’accesso perpendicolare alla maggiore via di collegamento tra il paese e il suo agro. Il progetto riprende per forma il principio delle vecchie case campidanesi, con l’edificato ai lati e il chiostro centrale, all’interno infatti del lotto quadrato abbiamo i quattro lati edificati, uno spazio espositivo, uno spazio per le associazioni del piccolo centro cittadino, la biblioteca è sala congressi. Al centro del chiostro il teatro circolare all’aperto, ad una differente quota rispetto al edificato, la copertura della gradinate funge anche da quinta scenica, isola lo spettatore da tutto ciò che lo circonda.
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fig.1, vista interna, con particolare del teatro all’ aperto. fig.2, schemi compositivi fig.3, masterplan fig.4, schemi compositivi
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fig 5, pianta livello 0 fig 6, sezioni
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fig. 7, vista esterna portico
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fig.8, assonometria
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Monserrato, Ca, Urbanit, forme spaziali di mediazione tra città compatta e parco urbano L’area dell’intervento ha interessato la zona adiacente al Policlinico di Monserrato, un area con una forte presenza di aree agricole e piccole abitazioni, dislocate in modo casuale nel territorio.Il nostro progetto ha cercato di creare un ordine su questa vasta area. Il principio su cui abbiamo sviluppato il progetto prevedeva il mantenimento dei caratteri principali che definiscono il preesistente delle campagne di monserrato, quali gli assi principali, l’orientamento dei campi e della cittadella universitaria. Sono stati mantenuti due assi principali e introdotto un terzo asse in modo da creare un collegamento tra la fermata della metropolitana e le zone delle residenze. Una volta suddiviso il territorio in fasce abbiamo collocato il parco produttivo nella parte più vicina alla Cittadella Universitaria creando una connessione tra le due strutture, mentre le residenze sono state collocate lungo gli assi principali individuati all’inizio.Sia il parco produttivo che le residenze hanno annessi i campi i campi agricoli, affinché il paesaggio non risulti mutato mantengono l’orientamento storico del territorio. A fungere da elementi di collegamento vi sono i parchi lineari che si sviluppano a fasce
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fig.9, vista volo d’uccello fig.10, masterplan area di progetto
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fig.11, zoom aree produttive e residenziali, piĂš sezione zoom fig.12 vista area produttiva fig.13, vista area residenziale
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Cagliari Le Lame, riqualificazione urbana L’area dell’intervento ha interessato il quartiere “popolare” di Sant’ elia, area isolata all’interno della città di Cagliari. Uno degli obiettivi principali che concorrono alla riqualificazione del quartiere si trova nel raggiungimento della continuità col resto della città, non solo dal punto di vista fisico e infrastrutturale, ma anche dal punto di vista sociale. Le infrastrutture infatti creano la prima forte barriera che isola il quartiere e lo separa dalla parte restante , presentandolo quasi come un satellite; la forte ghettizzazione inoltre non ha fatto altro che peggiorare le problematiche legate all’emarginazione sociale e culturale, tasso di criminalità e povertà. Il progetto prevede il ripensamento dei collegamenti, il riposizionamento dei servizi e la ridefinizione del verde..
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fig.14, vista nuove aree parcheggi, gioco fig.15, masterplan area di progetto
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRO CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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Facoltà di ingegneria e Architettura Corso di laurea in Architettura, anno 2014/2015 Laboratorio di progettazione 2, docente Barbara Cadeddu, studenti: Alessia Assorgia, Giuseppe Bigio, Giacomo Garau, Silvia Scavo, Fabio Tidili, Eleonora Ur
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fig. 16, sezione prospettica fig. 17, zoom masterplan fig. 18, vista servizi nella testata dei blocchi fig. 19, vista all’interno dei fablab aree coworking
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Cagliari Proposta riqualificazione waterfront di Cagliari Cagliari, città che si sviluppa morfologicamente dai colli al mare, dai bastioni del quartiere storico di castello alla quota zero dell’aerea portuale. Nella storia come oggi, proprio il porto di Cagliari ha sempre avuto un ruolo chiave nella sua economia, nelle attività commerciali e in quelle turistiche, rendendola una delle città maggiori dell’area mediterranea. Tenendo conto di questo fattore e dell’estensione costiera cittadina, il progetto spinge lo sviluppo della città in una direzione piú propriamente marittima, col ridisegno di un fronte mare lungo 4 km. In particolare ci siamo soffermati su la parte centrale del waterfront, l’intervento restituisce una linearità omogenea grazie al disegno di un percorso pedonale e di una relativa pensilina, che collega e unisce con un gesto unico i diversi quartieri che attraversa. Il potenziamento del carattere marittimo è dato sia dal progetto di aree pubbliche che rendano usufruibile con diverse attività le aree adiacenti alla linea dell’acqua, che dall’incremento di servizi come in centro nautico in previsione di un ampliamento del piccolo porto di Su Siccu. Inoltre la riqualificazione dell’area del vecchio padiglione Nervi con la collocazione di servizi turistici e notturni, creando degli spazi per lo spettacolo e diversi servizi di ristorazione e svago
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fig.20, vista lungomare area “Su siccu� fig.21, masterplan area progetto fig.22, sezioni fig.23, zoom masterplan
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fig.24, viste area intervento
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Cagliari, via dei Conversi Proposta riqualificazione area dismessa ai piedi di Monte Urpinu Proposta di riqualificazione del area adiacente al Parco di Monte Urpinu, attraverso la collocazione di orti urbani e la creazione di una fascia pedonale che colleghi la parte di via dei conversi con l’entrata al parco di via Vidal. L’area sovrastante la strada e tutt’oggi completamente abbandonata, con l’introduzione degli orti urbani dati in concessione per concorso pubblico ai cittadini l’area si rivalorizzerebbe acquistando valore e incentivando la cooperazione dei cittadini per la manutenzione del lotto, inoltre l’introduzione di nuovi percorsi pedonali e ciclabili faciliterebbe l’accesso al parco anche dal quartiere di Genneruxi.
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fig.25, foto area intervento fig.26, planimetria fig.27, sezione fig.28, vista progetto
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Cagliari, via Roma tesi: teatri e citta Il porto antico di Cagliari è una vasta area non definita rimasta ai margini della città a causa prevalentemente della sezione stradale a più corsie che lo separa dal fronte di via Roma. Ad oggi il porto è privo di servizi e funzioni aperte ai cittadini, non mancano aree in disuso, ed è attraversato da una passeggiata incompleta che mal collega la città al water front. Il laboratorio di tesi affronta il tema di riconfigurazione di quest’area diventata un margine abbandonato della città, attraverso la definizione di un luogo a vocazione scenica che si propone non solo come spazio culturale e di aggregazione sociale, ma anche come polo attrattivo per la città, che abbatte conseguentemente i limiti di via Roma in modo da restituire la vicinanza della città al suo mare. L’area del porto scelta per il progetto è il Molo Sanità sul quale oggi è presente l’ex Stazione Marittima: un padiglione ormai privo di funzioni e abbandonato a se stesso. Il progetto si configura come una proposta per far interagire il molo con la città, in una soluzione urbanistica concreta che riconsegna al centro urbano una parte della città abbandonata a se stessa per troppi anni.
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fig.29, vista da Via Roma al molo fig.30, masterplan di progetto, da destra Via Roma, il sovrapasso e l’area di progetto
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fig.31, planimetria quota zero
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fig.31, planimetria quota -7.20m, l’area del teatro e commerciale
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fig.32, assonometria area di progetto
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5 Assonometria
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fig.33, viste interne progetto
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fig.34, viste interne progetto
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fig.35, vista dal mare, come traguardo visivo la palazzata di via Roma, incorniata dalla verticalitĂ e orizzontalitĂ dei setti.
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fabio.tidili@live.it