Ancora sulla teoria della produzione. Nel quinto capitolo abbiamo affrontato e risolto il problema di scelta di una impresa che utilizza un solo fattore produttivo per produrre un solo bene, con impianti decisi in precedenza. Nella realtà l’impresa dispone di solito di diverse tecnologie produttive, ossia di diverse combinazioni di fattori che producono la stessa quantità di bene.
Immaginiamo ad esempio una impresa edile, che può utilizzare sia lavoro specializzato (L) che lavoro non specializzato (N) per la costruzione di abitazioni. I due tipi di lavoro sono intercambiabili, anche se i lavoratori specializzati hanno una produttività media superiore a quella dei lavoratori non specializzati. L’impresa potrebbe calcolare, ad esempio, che per la costruzione di una abitazione sono necessarie 1000 ore di lavoro specializzato, oppure 3000 ore di lavoro non specializzato. L’impresa potrebbe anche utilizzare un misto delle due tipologie di lavoro, ad esempio 500 ore di lavoro specializzato e 700 ore di lavoro non specializzato. Possiamo rappresentare tutte le combinazioni delle due tipologie di lavoro su di un grafico, ottenendo una curva definita isoquanto della produzione, come quella rappresentata in figura 9.1. Il termine “isoquanto”, stessa quantità, ci ricorda che le combinazioni di fattori lungo questa curva combinate insieme danno luogo alla stessa quantità di prodotto finale. 73