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BENVENUTI
Cari partecipanti e visitatori, è per noi un piacere darvi il benvenuto alla ventunesima edizione della 500 Miglia Touring. Un evento che di anno in anno sta crescendo, diventando così un punto di riferimento per appassionati di auto d’epoca e super car provenienti da tutta Europa. Anche quest’anno vogliamo portare i nostri equipaggi alla scoperta delle bellezze del nostro territorio; un Paese ricco di storia, arte e cultura senza dimenticare le prelibatezze enogastronomiche. Quest’anno abbiamo deciso di intraprendere un percorso totalmente diverso rispetto agli ultimi anni: tutto ciò è costato un sacrificio non indifferente per la nostra “macchina organizzativa”. Abbiamo iniziato già prima dell’estate a prendere i contatti con le amministrazioni comunali, le strutture ricettive che ci accoglieranno e a macinare chilometri sulle strade italiane per cercare percorsi incantevoli da offrire ai nostri partecipanti. Grande novità di questa edizione è anche l’arrivo a Brescia la sera di giovedì 25 Aprile con il pernottamento in città. La Leonessa d’Italia è una terra meravigliosa che merita di essere ancor più scoperta e valorizzata. Per quest’anno, insomma, di sfide ne abbiamo accolte tante e in buona parte le abbiamo già vinte con la fiducia dei nostri partecipanti: basta pensare che in soli due mesi abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni per aver abbondantemente superato i 120 equipaggi iscritti. Tante altre sfide ci aspettano sul percorso ma siamo sicuri che l’impegno organizzativo verrà premiato. Auguriamo allora a tutti i partecipanti dei giorni meravigliosi da vivere in un clima di serenità e familiarità. Nel contempo invitiamo gli amici, i simpatizzanti e tutti i curiosi a venire a trovarci sulle strade della nostra manifestazione che potrete approfondire nelle pagine di questa rivista.
Giovanni Riva
I PARTECIPANTI ALLA 500 MIGLIA
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IL PERCORSO
Da sempre la 500 Miglia Touring porta i suoi partecipanti alla scoperta di luoghi affascinanti. Attraversando pianure e strade di montagna osservando le bellezze che il territorio offre, percorrendo strade che passano dai centri storici e dai borghi, la grande novità di questa 21esima edizione sarà proprio il suo percorso. Saranno infatti 5 le regioni che attraverseremo: la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Liguria. L’arrivo degli equipaggi nel cuore di Brescia è previsto già nel pomeriggio di giovedì 25 Aprile in piazza Vittoria. In serata, alle 19.30 circa, ci sarà la sfilata sul red carpet con la presentazione di tutti gli equipaggi partecipanti e un prestigioso tour per le vie del centro storico toccando i luoghi più significativi tra cui corso Magenta, piazzale Arnaldo, via Musei, san Faustino e il castello per poi fare ritorno in piazza Vittoria. La partenza del tour vero e proprio è prevista alle 8.30 di venerdì 26 Aprile da piazza Vittoria. Prima sosta significativa a Mantova, nella splendida piazza Sordello (alle ore 11.00 circa). La carovana poi proseguirà fino a Ferrara dove sosterà per il pranzo nell’incantevole cornice del castello estense (l’arrivo è previsto alle 13.00 circa). Dopo il pranzo si ripartirà alla volta di Cervia dove si arriverà alle 18.00 circa nei pressi della Torre san Michele – Piazza Andrea Costa. Le automobili sosteranno in piazza fino alle 19.30 circa per poi dirigersi negli hotel assegnati agli equipaggi. La giornata di sabato prenderà il via alle 8.30 dal Lungomare Grazia Deledda, percorrendo il centro di Cervia e attraversando le saline per giungere a Castrocaro Terme per una sosta nell’area mercatale alle 10.00. Suggestivo sarà il passaggio da Firenze percorrendo poi le colline dell’entroterra toscano fino a Montecatini terme per una sosta nel piazzale delle terme alle 16.30. La tappa serale sarà a Forte dei Marmi con l’arrivo alle 18.30 in piazza Garibaldi e la sosta notturna. Domenica mattina si ripartirà da piazza Garibaldi alle 8.00, costeggiando il lungo mare e avventurandosi poi nell’entroterra per giungere poi a Pontremoli, in piazza Italia, alle 10.00 circa per una sosta. Il serpentone proseguirà poi sulle strade del passo della Cisa che, con i suoi paesaggi mozzafiato, condurrà nella pianura padana fino a Cremona per poi raggiungere Bordolano per il pranzo. L’ultima tranche del percorso attraverserà la bassa bresciana fino a fare ritorno nel cuore della città, in piazza Vittoria - alle 18,30 circa, per la conclusione della passeggiata e la premiazione degli equipaggi.
119 CORDA/AZZONI - MILANO FERRARI CALIFORNIA T - 2015
3 DAINI/CALUBINI - MONTICHIARI (BS) MG TD - 1950
99 VROEGH/VROEGH - OOSTVOORNE (NL) MERCEDES ROAD STAR CLK - 1999
41 TONSI/TONSI - PISOGNE (BS) ALFA ROMEO SPIDER - 1969
109 TONI/SIRAGUSA - MONTICHIARI (BS) LAMBORGHINI MURCIELAGO LP640 COUPE - 2005
55 NAVEZ/NAVEZ/NAVEZ - MINUSIO (CH) ALFA ROMEO MONTREAL - 1974
50 SABADINI/GHIDINI - VILLA CARCINA (BS) FIAT 500 L - 1972
103 PROCKL/ELLESPERGER - ARNSTORF (GE) BMW Z8 - 2000
Direttore Sanitario: Dott. Gabriele Tabaracci
OSSIGENO-OZONO TERAPIA L’Ossigeno Ozono Terapia si contraddistingue dalle altre terapie mediche poiché garantisce innocuità e sicurezza date l’assenza di effetti collaterali e di controindicazioni. Sempre più pazienti si rivolgono agli ozonoterapeuti per il trattamento di patologie in cui la medicina o la chirurgia non sono state risolutive o risultano essere non gradite al paziente, trovando in tale terapia una valida alternativa a farmaci e interventi invasivi. Tale pratica medicale è riconosciuta dal Ministero della Salute. Per utilizzare l’Ozono occorrono conoscenza ed esperienza, al fine di poter sfruttare appieno le molteplici caratteristiche terapeutiche di questo gas. Il suo effetto terapeutico è efficace e duraturo: utilizzato alle corrette concentrazioni e secondo le adeguate vie di somministrazione, esso attiva infatti i processi riparativi dei tessuti, fino alla possibile normalizzazione. Fondamentale l’approccio con il Paziente: una valutazione approfondita è necessaria per una diagnosi certa. La terapia con l’Ozono mira all’eliminazione delle cause che producono il problema e dei sintomi che molto spesso recedono, fino alla loro scomparsa e al raggiungimento di uno stato di benessere duraturo. I campi di applicazione medica dell’ozono sono numerosi: l’elenco delle patologie è disponibile al sito www.sanrocco.net. Dott. Gabriele Tabaracci
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Ossigeno-Ozono Terapia Past President Nuova FIO (Federazione Italiana Ossigeno-Ozono)
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Martina Cambiaghi Assessore allo Sport e Giovani
Un evento, prima che una gara, per riscoprire percorsi e paesaggi meno conosciuti, angoli di città solitamente chiusi al traffico e luoghi di ristoro di qualità… La “500 Miglia Touring” 2019 è sicuramente una di quelle manifestazioni che riescono a coniugare in maniera eccellente vari aspetti della nostra cultura in un mix di emozioni uniche. Sport automobilistico, tradizione, riscoperta del territorio e valorizzazione delle eccellenze gastronomiche in una sola manifestazione. Infine il mio plauso a chi, con sacrificio e abnegazione, mantiene vive queste opere d’arte su 4 ruote. Un ringraziamento agli organizzatori per il grande lavoro svolto e un augurio a tutti i partecipanti, che lo Sport sia per tutti perché lo Sport è di tutti. Un cordiale saluto.
87 GUERRA/MARINI – PONTEVICO (BS) MERCEDES BENZ 280 SL – 1990
51 FOCHI/FERRARI – BASILICANOVA (PR) ALFA ROMEO ALFETTA 1.8 - 1972
Emilio Del Bono
Sindaco di Brescia Passione e territorio. La chiave per comprendere i 21 anni di attività della “500 Miglia Touring” è racchiusa in queste due semplici parole. La passione per le auto storiche e l’amore per il territorio, infatti, sono la formula vincente grazie alla quale, ormai dal 1999, tanti appassionati possono riscoprire il piacere della guida attraverso le bellezze del nostro straordinario Paese. Un’alchimia che nasce coniugando turismo, enogastronomia e cultura dei motori, alla ricerca di paesaggi ed emozioni sempre più entusiasmanti. Attraverso gli scorci di tante località incantevoli della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Toscana e della Liguria i partecipanti, alla guida di eleganti vetture d’epoca, potranno godere di uno scenario di grande impatto, un susseguirsi di grandi città d’arte come Firenze, Ferrara e Mantova, borghi suggestivi, località di mare e monti ancora innevati. Un panorama mozzafiato, impreziosito dalle raffinate livree di bolidi senza tempo e dal rombo di motori che hanno segnato la storia dell’automobilismo. La maratona della “500 Miglia Touring”, ne sono certo, saprà stregare tutti anche quest’anno. Non posso far altro, quindi, che complimentarmi con gli organizzatori per aver saputo ancora una volta proporre un percorso innovativo e, al contempo, nel solco della tradizione. Auguro ai partecipanti di poter assaporare ogni istante di questa corsa e di poter condividere questa esperienza straordinaria nello spirito di amicizia che da sempre contraddistingue questa splendida manifestazione.
84 RICCIARDI/BERTOLINI - SERIATE (BG) PORSCHE CABRIOLET 964 - 1990
105 GATTI - TREVIGLIO (BG) MERCEDES SL 500 - 2002
58 GRASSO/GRASSO - NEGRAR (VR) ALFA ROMEO SPIDER 1.6 JUNIOR - 1975
52 MEYBOOM/MEYBOOM - ZWARTEWAAL (NL) ALFA ROMEO GTV 2000 - 1972
11 FORGIOLI/PAVONI - ROÈ VOLCIANO (BS) FIAT 1200 TRASFORMABILE - 1957
1 COLOMBO/ARIENTI - ROBECCHETTO CON INDUNO (MI) LANCIA AUGUSTA 1250 - 1935
22 BELLMANN/WEITL - ARNSTORF (DE) MERCEDES BENZ 190 SL - 1961
8 GUARISCO/TAINO - ALFIANELLO (BS) MERCEDES BENZ 190 - 1956
BRESCIA LA LEONESSA D’ITALIA
Il coraggio ed il valore dei bresciani durante le “10 giornate” ne onorarono il nome agli occhi di tutta Italia. Lo stesso generale Nugent fu ferito a morte durante gli scontri e, colpito dall’eroismo dei bresciani, lasciò in eredità alle famiglie tutto il patrimonio che aveva accumulato nella sua permanenza in città. Il generale Hayanau nelle sue memorie scrisse: “Avessi avuto io tremila di questi inferociti ed indemoniati bresciani Parigi sarebbe stata mia in breve tempo”. Ma a consacrare Brescia come Leonessa d’Italia (benchè lo stemma cittadino sia un leone) sarà nientemeno che Giosuè Carducci: nelle sue “Odi Barbare” infatti il grande poeta richiama la definizione coniata prima di lui da Aleardo Aleardi e nei versi finali del libro V celebrando il coraggio delle 10 Giornate recita:
Lieta del fato Brescia raccolsemi, Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d’Italia beverata nel sangue nemico. Le origini di Brescia sconfinano nella leggenda: vi è chi ne fa risalire le origini a Ercole, chi ne fa risalire la fondazione di Troe che, scappando da Troia in fiamme, giunse presso il luogo dove ora sorge Brescia e lì fondò Altilia, vale a dire l’altra lilio e quindi l’altra Troia. Ma la leggenda che, secondo la storiografia, più probabilmente contiene un fondo di verità è quella che si riferisce a Cidno, re dei Liguri, che nella tarda età del bronzo invase la pianura Padana e, giunto presso il colle Cidneo (al centro dell’attuale Brescia), ne fortificò la cima, nel punto in cui oggi sorge il castello. Altri ancora sostengono che i primi abitanti del territorio bresciano furono gli Etruschi, che si stanziarono nella pianura cispadana.
IL CORPO BANDISTICO DI BORGOSATOLLO ALLA PARTENZA DELLA 500MIGLIA TOURING Il Corpo Bandistico sorto nel 1907 per volontà di Don Pietro Troncatti è la più antica Associazione culturale di Borgosatollo. Il Corpo Bandistico è stato diretto sino al 2007 dal Maestro Giuseppe Sottini che ha dedicato oltre 50 anni a questa associazione, portandola ad un notevole successo nei Concorsi Nazionali (Brescia, Cascina, Riva del Garda) a cui ha partecipato aggiudicandosi più volte il I° e II° premio nelle varie categorie. L’attuale Presidente Remo Pelizzari è anche responsabile della direzione dei servizi civili religiosi e istituzionali, dal 2007 la direzione è stata affidata al maestro trentino, compositore di fama internazionale Franco Puliafito: sotto la sua direzione nel Settembre del 2010 il corpo bandistico ha partecipato alla giornata di classificazione conquistando la categoria superiore, unica nel panorama bresciano e con poche pari a livello nazionale. La scuola di musica e la banda giovanile dedicate alla memoria di Beppe Chiaf vera linfa vitale della Banda sono dirette dal M° Davide Sottini e contano oramai più di cento allievi. Numerose le prestigiose collaborazioni in stages e concerti con musicisti e direttori del calibro di: Fulvio Creux (2009), Andreé Waignein (2010), Josè Rafael Vilaplana (2014) Ronald Johnson (2015) e con i
solisti di fama internazionale come Gianni Alberti, Paolo De Gaspari, Mario Ciaccio e Anca Vasile. L’esperienza musicale più importante dell’ultimo decennio è stata sicuramente quella con il M° Hardy Mertens, uno dei massimi compositori mondiali, che è stato presente più volte a Borgosatollo nel 2009, 2010, 2012 e 2013. Nel 2016 il M° Mertens è stato insignito della cittadinanza onoraria dal Comune di Borgosatollo per l’impegno e la vicinanza costante all’associazione. Nel 2013 il corpo bandistico di Borgosatollo ha partecipato al Concorso più importante al mondo il WMC di Kerkrade, lo splendido risultato: I° premio e medaglia d’oro nella seconda categoria. E’ stata un’esperienza unica che ha portato Borgosatollo nell’olimpo della musica internazionale. Il progetto “Brescia città della musica” è l’evento più importante delle ultime stagioni musicali, ha visto la produzione di un DVD registrato presso i principali ambienti e monumenti di Brescia. Il Corpo Bandistico Borgosatollo è disponibile per Concerti in teatro e all’aperto, oltre che per manifestazioni civili e religiose, il suo organico conta oltre 60 strumentisti ed il repertorio è tra i più completi, spazia dalla musica originale per banda alla musica classica e moderna.
La tua salute al primo posto
Luca Zaia Presidente della Regione del Veneto È con piacere che porgo i saluti della Regione del Veneto ai partecipanti e agli appassionati della “500 miglia Touring”, evento motoristico di pregio che, dal 1999, riporta in strada l’antico rombo di motori destinati all’eternità, perché hanno contribuito a scrivere pagine fondamentali nell’evoluzione delle quattro ruote. La kermesse può oramai vantare un respiro sempre più internazionale, costituendo un classico, quanto atteso, appuntamento nella Primavera sportiva delle località interessate da questa particolare tre giorni itineranti, capace di configurarsi anche come importante volano per la valorizzazione della storia, della cultura e della tradizione dei territori toccati. Rivolgo, quindi, il mio personale plauso alla dedizione dimostrata dagli organizzatori nella pianificazione di ogni singolo aspetto legato a questa caratteristica gara. Gli sforzi così profusi verranno, anche quest’anno, apprezzati dai cultori delle auto d’epoca. Sono certo che non rimarranno delusi da questa XXIª edizione, imperdibile ancora prima di giungere ai nastri di partenza. Sicuro della calorosa accoglienza che i Veneti sapranno riservare al passaggio dei piloti, desidero augurare buon divertimento a tutti.
85 STEFANETTO/GAMBAROTTO CASTELFRANCO VENETO (TV) ALFA ROMEO DUETTO 2000 - 1990
59 MUTTI/RINALDI – MONTICHIARI (BS) VOLKSWAGEN MAGGIOLINO - 1975
69 GALLETTA/GUETTA - FIRENZE ALFA ROMEO ALFETTA GTV 2000 - 1982
112 FULGINITI/AMBROSINI - TORINO BENTLEY AZURE - 2007
110 SENNI/CARLUCCIO - COLLEBEATO (BS) PORSCHE BOXSTER S - 2005
120 LOMBARDI/BENAZZI - SERIATE (MI) ALFA 4C SPIDER1750 - 2015
64 DE VRIES/DE VRIES - OOSTVOORNE (NL) ALFA ROMEO SPIDER JUNIOR- 1978
15 SASSELLA/MAURI - CASATENOVO (LC) JAGUAR XK150 - 1958
46 VAVASSORI/LAINI - FORESTO SPARSO (BG) CITROEN DS 20 CABRIO - 1970
80 GINEBRI/MAGGINI - VITERBO ALFA ROMEO SPIDER DUETTO - 1988
MANTOVA
GIOELLO DEL RINASCIMENTO Situata nel Sud-Est della Lombardia, quasi al confine con l’Emilia Romagna e il Veneto, Mantova è uno dei più bei gioielli rinascimentali presenti sul territorio italiano. Mantova è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2008 insieme alla città d’arte di Sabbioneta. Profondamente legata al nobile casato dei Gonzaga che ne fece, dal 1328 al 1707, una città-corte di grandissimo splendore, la città si estende come una piccola penisola in tre specchi d’acqua artificiali creati anticamente a difesa della città e ricavati dai meandri del fiume Mincio: il lago Superiore, il lago di Mezzo e il lago Inferiore. Questa particolarità rende del tutto unica la cittadina lombarda, che sembra quasi nascere dall’acqua come una novella Venezia dell’entroterra. Quanti apprezzano la signorilità e l’armonia del Rinascimento ameranno di certo inoltrarsi per le stradine del centro di Mantova. Fra i luoghi più belli di Mantova si consiglia di visitare nella zona orientale della città, immerso nel verde, Palazzo Te. La villa, capolavoro di Giulio Romano, fu concepita come luogo di ozio e di mondanità per il principe Federico II Gonzaga. Fra le sale interne meritano particolare attenzione la Sala dei Giganti, quella di Amore e Psiche e quella dei Cavalli. Da visitare anche il Duomo, noto anche come Cattedrale di San Pietro, che racchiude in sé elementi di differenti stili architettonici come il campanile romanico, la fiancata destra gotica e la facciata neoclassica e settecentesca. Molto celebre la Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti, che ospita al suo interno opere di grandissimo valore come quelle del Mantegna, del Correggio, di Giulio Romano e dei suoi allievi. Accanto ai due palazzi troviamo la quattrocentesca Torre dell’Orologio caratterizzata dalle ore contrassegnate da numeri romani e da altre indicazioni come i segni zodiacali, le ore planetarie, i giorni della Luna e la posizione degli astri.
OSTIGLIA I BINARI MORTI
Le prime idee di una linea che collegasse Ostiglia a Treviso risalgono al 1887 per collegare Bologna al confine con l’Austria in caso di conflitto. Tuttavia, l’Italia preferì in quel periodo accantonare il progetto per evitare di compromettere i buoni rapporti con l’Austria e con la Germania. L’idea fu ripresa da alcuni parlamentari, quali Leone Wollemborg e Gian Giacomo de Féllisent nel 1908 i quali evidenziarono i vantaggi strategici militari, economici e commerciali di tale linea soprattutto per i territori interessati. Nel 1911 la direzione delle ferrovie fu autorizzata ad eseguire lo studio definitivo per il progetto dell’Ostiglia-Treviso. Nel 1914 il Governo dichiarò che la ferrovia avrebbe avuto uno scopo principalmente militare. La linea venne usata dai tedeschi per la deportazione degli ebrei grazie al suo tracciato orientato verso il confine nord-orientale e alla lontananza da grandi centri abitati. Nel 1944 l’esercito alleato iniziò a bombardare tutta la linea. In particolare l’ultimo tratto aperto, da Grisignano di Zocco a Treviso, fu danneggiato al punto da non essere più riutilizzato dopo la guerra. Da qui iniziò il declino della linea. I ponti vennero ricostruiti, così come le stazioni. Ma ormai, mutilata dell’ultimo tratto, non durò ancora molti anni. Nel 1965 venne chiusa la tratta Ostiglia-Legnago. Da allora, alcuni comuni supportati da associazioni e comitati locali, hanno proposto la realizzazione di una pista ciclo-pedonale.
Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia-Romagna È un piacere accogliere la XXI edizione della ormai classica 500 Miglia Touring in Emilia-Romagna, una terra da sempre legata alle corse e dove il rombo dei motori è di casa. Basti pensare alla Motor Valley, un marchio ormai famoso in tutto il mondo, che vanta 4 autodromi internazionali, 6 centri di formazione specializzati, 7 case costruttrici, 11 musei emozionanti, 19 suggestive collezioni e 188 team sportivi. Qui sono nati marchi leggendari delle due e quattro ruote, patrimonio di genialità ricerca, tecnologia, produzione artigianale e industriale che si fa onore nei circuiti della Formula Uno e della Moto Gp. E proprio qui, in Emilia-Romagna, abbiamo dato vita a Muner, l’Università internazionale dei motori, che formerà i super ingegneri del futuro, mettendo insieme i 4 Atenei e le grandi case costruttrici della regione: Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, HaasF1Team, HPE COXA, Magneti Marelli, Maserati, Pagani, Scuderia Toro Rosso. Nello spirito della 500 Miglia Touring, tra motori e scoperta dei territori attraversati, le tappe previste in Emilia-Romagna potranno far conoscere meglio (insieme alle tante bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche della nostra regione) anche le eccellenze dell’enogastronomia che, con il numero più alto di prodotti Dop e Igp in tutta Europa, rappresentano un altro nostro fiore all’occhiello. Benvenuti quindi a tutti i partecipanti nella nostra terra di motori, scelta lo scorso anno dalla guida Lonely Planet come “best destination in Europe”, dove l’accoglienza e la passione sono di casa.
47 LAMESCH/SEBASTIAN - ERKRATH (DE) KARMANN GHIA - 1971
97 GHEDA/PADERNO - BRESCIA PORSCHE BOXSTER - 1997
56 CAMILLI/PIAZZA - VIDOR (TV) FERRARI DINO 246 GTS- 1974
29 RIZZARDINI/PAVONI - VOBARNO (BS) FIAT 850 COUPÈ - 1966
79 ZINI/BREVI - CAPRIOLO (BS) JAGUAR DAIMLER - 1987
2 ORSATTI/LAZZARONI - CAZZAGO S. M. (BS) WILLYS OVERLAND CJ2A - 1948
53 BONTEMPI/ANDREOLI - CONCESIO (BS) MAGGIOLINO KARMANN - 1972
92 BIRAGHI/DEGIACOMI - NAVE (BS) MERCEDES SL 3200 - 1993
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Tiziano Tagliani Sindaco di Ferrara
A nome della città che rappresento, ho il piacere di rivolgere un caloroso saluto agli organizzatori e a tutti i partecipanti della XXI edizione denominata “500 Miglia Touring”. Attraversando le nostre località, scoprirete quanto un paesaggio possa divenire capolavoro dell’interazione armoniosa tra il patrimonio naturale e quello storico. L’atmosfera che attornia il nostro territorio è da sempre fulcro stimolatore di bellezza, ed evoca allo stesso tempo periodi storici tra i più significativi dell’architettura italiana. Le rosse cortine in laterizio che circondano la nostra città, la famosa “Cinta Muraria”, opera maestosa studiata anche dal grande Michelangelo Buonarroti quale esempio di valente arte militare, testimonia l’importante passato e il considerevole ruolo che ebbe Ferrara tra il medioevo e il rinascimento. La nostra città è rinomata per la sua razionalità ed originalità e identificata, con assoluta concordanza di pensiero, come la prima città moderna d’Europa. Questo riconoscimento lo si deve all’ingegno del grande architetto ed urbanista Biagio Rossetti, protagonista geniale del Rinascimento e indubbio precursore dei tempi. Ammirerete al vostro passaggio le basiliche, i monasteri, i musei unici nel suo stile,i palazzi e tanto altro ancora. Personalmente sono sempre stato certo che “Il bello ha la forza di richiamare il bello”, e che qualsiasi evocazione sia storica, culturale o legata come in questo specifico evento al contesto storico automobilistico ci consente al meglio di comprendere con grande potenzialità espressiva, l’ effettivo valore dei beni tramandati e di quanto appaiano chiari e necessari i gesti nati dalla passione di tutte quelle persone che si adoperano per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio. Il rombo del motore, la forma insolita della carrozzeria, un dettaglio curioso dove lo sguardo rapito si posa… è l’emozione che si rinnova. Ferrara Vi accoglierà a braccia aperte.
FERRARA
IL PALIO PIÙ ANTICO Viene assegnato al Palio di Ferrara il primato di palio più antico del Mondo: nel 1259, infatti, per festeggiare Azzo VII “Novello d’Este”, Marchese della città, si corse il primo Palio della storia di Ferrara. Le corse si disputarono ininterrottamente fino al 1600 e si tenevano per sottolineare avvenimenti particolari. Le corse dei cavalli, degli asini, delle donne e degli uomini, alle quali chiunque poteva iscriversi, dovevano effettuarsi in quelle ricorrenze alla presenza delle autorità cittadine. Il premio per il vincitore era appunto un palio, cioè un panno di stoffa; al secondo ed al terzo classificato venivano dati in premio una porchetta e un gallo. Le gare ripresero solo nel 1933 e hanno continuato ad animare la vita della città di Ferrara sino ad oggi. L’edizione “moderna” del Palio di Ferrara si corre stabilmente l’ultima domenica di maggio, in memoria del Palio corso nel 1471, per festeggiare l’allora Marchese Borso d’Este allorché ricevette da Papa Paolo II l’investitura a primo Duca di Ferrara. Il Palio di Ferrara è un momento particolare ed importante per la città che si veste dei colori delle contrade le quali scendono in Piazza per guadagnare il palio. Era tradizione che le associazioni cittadine o qualche comunità del contado offrissero al proprietario del cavallo il drappo in segno di vittoria. Altre corse si tenevano tradizionalmente nelle “delizie” estensi, insieme a battute di caccia, giostre e tornei.
RAVENNA CAPITALE DEL MOSAICO
Ravenna è celebre in tutto il mondo per i suoi mosaici che sono l’eredità della gloria bizantina di cui la città è stata capitale, in essa si conserva il più ricco patrimonio mondiale di mosaici antichi dei secoli V e VI. L’arte del mosaico ravennate si traduce nella sua concretezza nella presenza di numerose botteghe artigianali, di cui il centro cittadino è pieno. Ben otto dei suoi monumenti sono stati dichiarati dall’Unesco “patrimonio dell’umanità” per la suprema maestria artistica dell’arte del mosaico, un patrimonio di 1500 anni di storia. La Basilica di San Vitale del VI secolo, con i due grandi mosaici che rappresentano Giustiniano e Teodora; il Mausoleo di Galla Placidia, del V secolo, con la volta mosaicata di blu; i famosi Battisteri, quello Neoniano e quello degli Ariani; la Cappella Arcivescovile dove i mosaici riproducono la fauna delle pinete ravennati. Due sono le basiliche dedicate a Sant’Apollinare, patrono della città, una in centro, Sant’Apollinare Nuovo con la stupenda teoria delle Vergini e dei Martiri, e a pochi chilometri Sant’Apollinare in Classe con il magnifico catino absidale; entrambe le basiliche hanno un campanile cilindrico (X-XI secolo) alto circa 40 metri. Maestoso è anche il Mausoleo di Teodorico fatto costruire dal re goto nel 520 d.C. Da segnalare la zona dantesca che comprende la Chiesa di San Francesco e la Tomba di Dante Alighieri. A Ravenna è tuttora vivissima l’arte del mosaico, nei mercatini, nei negozi e nelle gallerie si possono acquistare mosaici moderni originali, o riproduzioni di mosaici antichi
121 DUBALDO/GAZZOLA - PIACENZA PORSCHE 718 BOXTFR - 2016
62 MARCHETTI/MARCHETTI – PALAZZOLO S/O (BS) PORSCHE 911 SC – 1978
16 ARIENTI/GRIGOLI – DESENZANO (BS) FIAT H LUSSO – 1959
123 CALEGARI/CALEGARI – HOUILLES (FR) BMW I8 – 2016
106 WULLEMS/RAM – OOSTVOORNE (NL) MERCEDES BENZ SL 500 – 2002
32 FRAIRE/MAZZUCCHETTI – CAS. TORINESE (TO) FIAT 600 ABARTH - 1966
26 BONATTI - POZZOLENGO (BS) FIAT 850 – 1965
45 PALEARI/FARINA - CARATE B.ZA (MB) ALFA ROMEO GTAM – 1970
MILANO MARITTIMA E GLI INDUSTRIALI MILANESI
Correva l’anno 1907 quando un gruppo di industriali milanesi e gli amministratori di Cervia si misero intorno a un tavolo per parlare della costruzione di una nuova città. Da una parte, i milanesi cercavano di costruire un luogo ad immagine e somiglianza di Milano, un posto dove in estate la buona borghesia si potesse trasferire senza sconvolgere loro abitudini e stile; dall’altra, gli amministratori di Cervia che si trovano tra le mani questo terreno con case abbandonate e relitti - a ridosso del mare - insalubre ed oneroso da bonificare. Ecco che l’accordo è fatto, nel 1911 nasce la “Società Anonima di Milano Marittima per lo sviluppo della spiaggia di Cervia”. Del nome c’è poco da dire, Milano Marittima, indica proprio quello che volevano i milanesi, una Milano con affaccio sul mare. Il progetto della città viene affidato al pittore e cartellonista (non ad un architetto), Giuseppe Palanti che riprende il modello di “città giardino” di Ebenezer Howard. Così la città nasce prima sulla carta, nel genio di un pittore che comincia a pensarla e a disegnarla come ad un insieme di villini circondati dalla pineta che cresce rigogliosa, ognuno con il suo ingresso diretto alla spiaggia. Uno dei primi villini a sorgere è proprio quello del Palanti: un piccolo gioiello di bellezza ed efficenza.
Gianni Grandu
Assessore allo sport del comune di Cervia Siamo particolarmente onorati di ospitare a Cervia la 500 Miglia Touring giunta alla sua ventunesima edizione. Cervia quest’anno è stata scelta come tappa di un percorso che vede attraversare luoghi, città e paesaggi di bellezza straordinaria del nostro Paese. Saranno infatti cinque le regioni toccate dalla 500 Miglia Touring: la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Liguria. Le centinaia di vetture, testimonianze della storia del design e dell’automobile, sono le protagoniste di questo evento che coniuga sport, eleganza, tradizione, innovazione e spettacolo. La 500 Miglia Touring è un’importante manifestazione che contribuisce a far conoscere Cervia in Italia e all’estero, offrendo l’opportunità con le sue migliaia di presenze di allungare la nostra stagione turistica. Anche la vostra scelta è una conferma che ripaga l’impegno che profondiamo da molti anni per offrire una città, aperta, cordiale, stimolante, caratterizzata dalla oramai tradizionale ospitalità e in grado di proporre un sistema ricettivo di servizi e strutture all’avanguardia sia pubblici che privati, per eventi di rilievo internazionale. Rivolgo agli organizzatori e ai partecipanti un cordiale benvenuto a Cervia, che è pronta ad accogliervi con grande affetto e gratitudine.
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CERVIA
LA CITTÀ DEL SALE Dichiarate “Riserva Naturale dello Stato e Zona Umida di Importanza Internazionale” le Saline di Cervia donano sin dall’antichità un sale prezioso e dalle innumerevoli proprietà benefiche. Autentico patrimonio storico e naturalistico della città di Cervia, le sue antiche Saline hanno a lungo rappresentato oggetto di contesa, oggi protetto e tutelato da un Parco Naturale. Da questo territorio così ricco di attrattive nasce il prezioso sale locale, un prodotto di eccellenza dalle innumerevoli proprietà che lo rendono particolarmente apprezzato tanto in cucina, quanto come ingrediente per efficaci trattamenti benessere. Se Cervia viene soprannominata “città del sale” è proprio per il suo legame indissolubile con il sale e le sue saline che sin dall’antichità hanno fornito un sale dalle caratteristiche eccellenti. Oltre ad essere delizioso in cucina, per il suo sapore più “dolce” e delicato e la ridotta quantità di elementi amari come i solfati di magnesio e calcio, rappresenta un vero e proprio elisir di bellezza e di salute. L’elevata presenza di minerali come iodio, zinco, ferro e rame lo rende ricchissimo di proprietà benefiche note ed apprezzate sin dall’antichità che, non a caso, ne fanno uno dei protagonisti dei trattamenti proposti dalle Terme di Cervia e dai numerosi centri benessere cittadini. I trattamenti a base di sale delle saline locali rappresentano il fiore all’occhiello dell’offerta che Cervia dedica al relax ed al benessere. Le numerose strutture cittadine sfruttano le caratteristiche di questo prezioso elisir che, grazie alla sua particolare composizione, vanta elevate proprietà anticellulite ed anti ritenzione idrica alleviandone i sintomi e gli inestetismi. I trattamenti a base di sale di Cervia, inoltre, contribuiscono a contrastare fastidi articolari e reumatismi a ridurre i disturbi causati da traumi fisici e ad abbassare il livello di acidità dell’organismo e riequilibrare il ph della pelle.
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24 DUSI/MENEGOTTI – VERONA MERCEDES BENZ 190 SL – 1962
75 GIRELLI – DESENZANO (BS) ALFA ROMEO DUETTO – 1984
31 IDER/POLOTTI – PADENGHE (BS) JAGUAR E. TYPE – 1966
104 GUALTIERI/SCALVINI – VILL. SERENO (BS) PORSCHE BOXSTER S – 2000
95 RICCHETTI – LENO (BS) FIAT BARCHETTA – 1996
101 PARIS/PARIS – FRANCIA JAGUAR XKR CAB. QDV – 1999
23 GABBIONI/CORTI – LURAGO D’ERBA (CO) RENAULT FLORIDE DECAPOTTABILE – 1961
124 RIOS/DE VRIES - OOSTVOORNE (NL) FIAT 12B SPIDER – 2018
Marianna Tonellato Sindaco di Castrocaro Terme Castrocaro Terme e Terra del Sole vi danno il benvenuto! Qui si respira aria buona, la natura è generosa ed i nostri percorsi vi permetteranno di scoprire un paesaggio mozzafiato, nelle morbide colline dell’Appennino Tosco Romagnolo. A guardia del paese troverete l’imponente fortezza millenaria di Castrocaro, da un lato, e la città-fortezza “ideale” di Terra del Sole voluta da Cosimo I dei Medici, dall’altra. Due gemme preziose conservate nello scrigno di un unico paese. Le eccellenze architettoniche fanno da cornice ad un paese che esprime tutt’oggi un forte legame con le tradizioni rurali, valorizzando una enogastronomia ricca di prodotti tipici e ricette riconducibili alla migliore esperienza culinaria romagnola. E per rilassarvi dopo una lunga giornata... non potrete che sperimentare le nostre acque della salute, salsobromoiodiche e sulfuree che offrono un’esperienza terapeutica esclusiva, nell’elegante complesso Art Decò delle Terme. Vi aspettiamo a braccia aperte!
CASTROCARO TEMRE STORIA DELLE SORGENTI TERMALI
Nel corso dei secoli le Terme hanno vissuto alterne vicende, sospese tra realtà e mito. Conosciute e utilizzate a fini terapeutici sin dall’antichità, si pensi alla valenza non solo curativa ma anche socio culturale dei bagni in epoca romana, nel passato le risorse termali hanno dovuto fronteggiare ostacoli e avversioni, anche di autorevole origine. Dalle proibizioni dei medici che durante il Medioevo vedevano nella balneazione il pericolo di trasmissione della peste, alle prescrizioni della chiesa che condannavano le Terme per ragioni morali. A Castrocaro l’uso terapeutico di acque e fanghi vanta natali assai remoti. Come attesta l’originaria denominazione della città, Salsubium (nome composto da uber e salsus, a testimonianza di un territorio ricco di acque salse), un tempo le acque termali sgorgavano un po’ ovunque. Generate dalla spontanea risalita di acque sotterranee e dal naturale deflusso di falde idriche. La tradizione scritta attesta le proprietà terapeutiche delle argille già nel XV secolo. Polverosi testi in cui storia e leggenda si sposano dando vita a un’aneddotica dai risvolti persino comici.
FIRENZE MUSEO A CIELO APERTO
Firenze è una delle destinazioni italiane più interessanti e ricche d’atmosfera; città evocativa del passato, è considerata nel mondo intero come il centro di nascita del Rinascimento, culla dell’architettura e dell’arte, con il suo centro storico ricco di chiese, monumenti, palazzi rinascimentali dalla bellezza mozzafiato tanto elogiati da poeti di ogni tempo. Firenze possiede un eccezionale patrimonio artistico, gloriosa testimonianza della sua secolare civilizzazione. Cimabue e Giotto, i padri della pittura italiana, vissero qui, così come Arnolfo e Andrea Pisano, riformisti dell’architettura e della scultura; Brunelleschi, Donatello e Masaccio, fondatori del Rinascimetno; Ghiberti e i Della Robbia; Filippo Lippi e l’Angelico; Botticelli e Paolo Uccello; i geni universali Leonardo da Vinci e Michelangelo. I loro lavori, così come quelli di generazioni di artisti fino ai maestri di questo secolo, sono contenuti nei musei della città. A Firenze, grazie a Dante, naque la lingua italiana; si affermarono gli studi letterari con Petrara e Boccaccio; rivissero gli ideali dell’Umanesimo e la filosofia ed i valori della civilizzazione classica; con Machiavelli nacque la scienza politica moderna; con Guicciardini, la prosa storica e con Galileo, la moderna scienza sperimentale. Fin dai tempi di Carlo Magno Firenze fu città universitaria. Oggi ospita molti istituti specializzati ed è centro culturale internazionale. Le Accademie, le scuole d’arte, gli istituti scientifici ed i centri culturali contribuiscono all’intensa attività della città. Mantiene intatto il fascino di un tempo ma non rimane fossilizzata nella storia, circondata a nord e ad est dalla catena montuosa degli Appennini e a sud dalle dolci colline del Chianti, offre un ventaglio di possibilità che spaziano dalle eccellenze enogastronomiche, con la famosa bistecca di manzo “alla fiorentina” o l’eccezionale vino Chianti Docg, all’artigianato, con le botteghe legate agli antichi lavori che ancora sopravvivono al passare dei secoli, fino all’alta moda, con le straordinarie collezioni di Palazzo Pitti, centro nevralgico cittadino per esposizioni, sfilate ed eventi legati all’abbigliamento e al tessile. Firenze è questo e tanto altro ancora, una città brulicante di gente e allo stesso tempo molto vivibile.
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LA FIORENTINA
“BEEF STEAK PLEASE!”
La storia della bistecca alla fiorentina è antica quanto la città da cui deriva il suo nome. Il nome risale alla cosiddetta festa di San Lorenzo (durante la quale la città era tutta illuminata e si usava arrostire la carne di vitello) che si tiene il 10 Agosto e alla famiglia dei Medici. All’epoca dei Medici Firenze era sempre piena di turisti e si racconta anche che, in occasione della festa di San Lorenzo, ai mercanti e agli aristocratici anglo-sassoni che chiedevano: “beef steak please!”, veniva offerta la carne arrostita. Sebbene si tratti di uno dei piatti fiorentini per antonomasia, l’etimologia della bistecca alla fiorentina ha proprio origini anglosassoni. Proprio gli inglesi chiamandola beef-steak, ossia fetta di manzo, diedero il nome a quella che noi, oggi, chiamiamo bistecca. In particolare la bistecca corrisponde alla costola di bue o meglio una braciola col suo osso all’interno. L’osso a forma di “T” è ricoperto da filetto e controfiletto ma una vera bistecca alla fiorentina deve essere di manzo, vitellone per la precisione e possibilmente di provenienza chianina e frollata per un periodo che va dai 15-20 giorni alle 4-8 settimane al massimo. La Chianina si presta particolarmente per questo taglio, per la sua marezzatura (la percentuale tra parte grassa e magra) ed è quindi ottima per cucinare una bistecca alla fiorentina. Ovviamente questo tipo di taglio si sposa ottimamente con la griglia, ottenendo un risultato ottimo e ineguagliabile al palato, ragion per cui è amata in tutto il mondo.
GIUSEPPE BELLANDI Sindaco di Montecatini Terme
Ho molto apprezzato la filosofia con cui avete centrato lo spirito di questa importante e suggestiva manifestazione che vede percorrere con le Vostre splendide vetture d’epoca le vie della nostra bellissima Italia. Nostalgia sÏ, ma anche tanto divertimento e tanta amicizia, buona avventura!
113 VROEGH/VAN SOELEN - OOSTVOORNE (NL) BMW 135 CONVERTIBLE – 2009
81 MADAFFARI/BARONCHELLI – DELLO (BS) ALFA ROMEO 75 – 1988
30 GHIDINELLI/BACCOLI – SABBIO CHIESE (BS) ALFA ROMEO SPIDER OSSO D.S. – 1966
12 PERREGRINI/NAVEZ - ASCONA (TI-CH) MERCEDES BENZ 190 SL – 1957
117 ADUSTINI/NARDI – CAERANO S. MARCO (TV) PORSCHE PANAMERA 4S – 2014
43 GAMARINO/GAMARINO - BRESCIA LANCIA FULVIA COUPE - 1970
57 PELLEGRINELLI/FANTONI – DARFO B.T. (BS) MAGGIOLINO – 1974
115 PROCKL/HLAWATSCH – THALFANG (DE) FERRARI 458 SPIDER – 2013
MONTECATINI TERME LE ACQUE TERMALI
Le acque termali di Montecatini probabilmente erano già conosciute e sfruttate al tempo dei Romani, secondo quanto riferisce Alessandro Bicchierai nel suo: “Dei Bagni di Montecatini” (1788) durante lavori di recupero furono infatti trovate nel cratere delle Terme Leopoldine alcune statuette votive romane. I primi studi sull’utilizzo delle acque risalgono all’inizio del 1400 e sono ad opera del medico montecatinese Ugolino Simoni (1348-1425). Nel 1417 lo stesso Ugolino Simoni con l’opera “Tractatus de Balneis” decanta le proprietà miracolose del Bagno Nuovo (l’odierno Tettuccio) e per primo ne descrive con precisione le possibilità di utilizzo terapeutico. Già nel 1477 le Terme sono organizzate con impianti efficienti. Queste acque, ricche di sali minerali che rientrano nella tipologia salso-solfate-alcaline, sarebbero estremamente benefiche per i problemi legati all’intestino e al fegato. Le terme di Montecatini si suddividono in acque forti (Leopoldina), medie (Regina) e deboli (Tettuccio e Rinfresco). Oltre che per i bagni e i fanghi sono acque ideali per le cure idropiniche, consistenti cioè nel bere abbondanti quantità di acqua.
LUCCA
LE SUE MURA
Le mura di Lucca, costruite tra la metà del Cinquecento e i primi anni del XVII secolo, sono il maggior esempio in Europa di mura costruite secondo i principi della fortificazione alla moderna che si siano conservate fino ad oggi, ma sono anche un’oasi verde che circonda in un abbraccio tutto il centro storico, dove cittadini e turisti vanno a passeggio, a correre o in bicicletta. Un posto ideale per le famiglie con i bambini, ma anche per le coppie di innamorati, che possono vedere Lucca dall’alto. Quella attualmente esistente è la quarta cinta muraria, l’ultima tra quelle di cui Lucca nel corso dei secoli si è munita. La prima fu quella romana del II secolo a.C., la seconda quella medievale terminata nel 1270, mentre alla terza si lavorò intervenendo sul precedente tracciato tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo seguente. Intorno al Cinquecento però la tecnologia militare fece passi da gigante, gli eserciti cominciarono a utilizzare armi a tiro dritto, artiglierie che avrebbero potuto non essere fermate dalle mura e così, nel 1544, dopo estenuanti dibattiti, fu avviato un cantiere che ebbe vita lunga e tormentata. I lavori furono diretti da esperti provenienti da diverse città italiane (in particolare da Urbino) e da tecnici fiamminghi e terminarono definitivamente più di un secolo dopo, nel 1650.
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BRUNO MURZI
Sindaco di Forte dei Marmi E’ con grande piacere che do il benvenuto alla 500 miglia Touring, prestigiosa manifestazione che quest’anno passerà per la prima volta da Forte dei Marmi. Sono certo che la nostra cittadina saprà accogliere i partecipanti riservando loro il meglio della ospitalità. La posizione fortunata di Forte dei Marmi che si sviluppa interamente sul lungomare, la rende attraente non solo dal punto di vista turistico, ma da sempre luogo di richiamo per manifestazioni sportive. Gli appassionati di auto d’epoca che vi giungeranno potranno scoprire questo piccolo gioiello affacciato sul mar Tirreno che nel tempo ha saputo preservare tenacemente il proprio patrimonio ambientale, custodendo gelosamente il verde delle pinete e dei suoi giardini, il rigoglioso entroterra, le lunghe spiagge, la maggior parte delle quali ancora gestite dalle vecchie famiglie che di generazione in generazione si sono tramandate il mestiere e la passione. Ma sopra ogni cosa, Forte dei Marmi ha cercato di mantenersi sempre custode del tempo, del proprio e di quello di chi vi arriva. E dunque ai partecipanti, auguro di godere di questo tempo, riuscendo a cogliere ogni istante e scenario che la nostra cittadina saprà donarvi durante il vostro passaggio.
76 CHIARI/TAN – COLONE (BS) FERRARI MONDIAL – 1985
118 SANCHIOLI/GATTI - OPERA (MI) FERRARI CALIFORNIA T 4000 – 2015
111 GNOCCHI/BORRA – GUSSAGO (BS) FERRARI F430 F1 – 2007
66 LO PRESTI/VALENTINO – COLOGNE (BS) MG B TOURER CABRIO – 1979
61 RAVASI/BELLOTTI – BOSISIO (LC) ALFA ROMEO DUETTO – 1977
78 BROGNOLI/GHIGNONE – ORZINUOVI (BS) MERCEDES SL – 1986
6 PROCKL/ELLESPERG - ARNSTORF (DE) JAGUAR XK 140 OTS - 1955
28 NAVEZ/PERREGRINI - SVIZZERA ALFA ROMEO GIULIA SPIDER VELOCE - 1965
FORTE DEI MARMI UN’ELEGANTE LOCALITÀ Forte dei Marmi, elegante località balneare tra le più ricercate destinazioni turistiche del Tirreno, è meta ideale per le famiglie e per chiunque desideri ritrovare il proprio tempo, immergendosi in una natura che è stata tutelata e preservata come patrimonio prezioso. Il nome della città si lega a quello di Michelangelo Buonarroti e alla via della marina che il grande artista fece costruire nel 1516 per trasportare i marmi estratti dalle Apuane. La cittadina presenta un paesaggio unico e incantevole a cominciare dalle lunghe spiagge di sabbia finissima color oro alle cui spalle si stagliano le maestose Alpi Apuane, il verde delle pinete, dei giardini, dei parchi e dei viali alberati. E così, chi arriva a Forte dei Marmi, può davvero abbandonarsi a rilassanti passeggiate a piedi o in bicicletta per raggiungere ogni luogo, dal mare al centro, con le sue boutique di moda, le raffinate vetrine delle grandi firme internazionali, il rinomato mercato del Forte, gli ottimi ristoranti all’aperto (tra cui ben quattro stellati) e i bar dove gustare deliziose colazioni e aperitivi. Forte dei Marmi è anche cultura: arte, musica e mostre. Gli eventi si snodano principalmente tra il Fortino granducale sorto nel ‘700, il Pontile, antico caricatore di marmi e Villa Bertelli, complesso sito a Vittoria Apuana, di fine 800 che comprende anche un bellissimo parco. Il territorio si presta, in ogni periodo dell’anno, proprio per la sue caratteristiche, anche climatiche, ad accogliere gli amanti dello sport, offrendo moltissime opportunità, dalla vela, al surf, canoa, nuoto, tennis, golf, ciclismo e running.
DA PONTREMOLI A LUCCA SULLA VIA FRANCIGENA
Un viaggio molto vario, attraverso una Toscana originale e poco conosciuta. Partirete da Pontremoli, nel cuore della Lunigiana, la terra della Luna, patria delle “statue stele”, un territorio verdissimo punteggiato da bellissimi castelli, per scendere fino al mare della Versilia. Qui proverete l’emozione di camminare per ore lungo la spiaggia sabbiosa, e durante l’estate potrete farvi qualche bel bagno o fermarvi a prendere il sole, prima di proseguire verso le colline dell’interno. Potrete visitare gli atelier degli artisti di Pietrasanta, l’Atene italiana, adagiata ai piedi delle Alpi Apuane, da cui viene estratto il marmo più famoso del mondo, e infine arriverete a Lucca, che custodisce nelle mura rinascimentali uno dei centri storici più vasti e affascinanti della Toscana.
122 PORTAS – MILANO FERRARI F12 – 2016
114 PROCKL/WUNDERLICH - ARNSTORF (DE) MERCEDES BENZ SLAMG – 2011
93 COCUZZA/PUTZULU – VERONA PORSCHE 911 - 1994
44 MOLTENI/BABINI – BOSISIO P. (LC) ALFA ROMEO GIULIA TI – 1970
5 MENEGHINELLO/DI MARTINO – LUZZARA (RE) CADILLAC CONVERTIBLE SERIE 62 - 1953
4 FELTES/FELTES - SAVELBORN (LUX) JAGUAR HERITAGE – 1953
91 FRIGERIO/CORTI – BOSISIO (LC) ALFA ROMEO DUETTO SPIDER – 1993
36 ROLANDO/PANZIERA – MANGO (CN) MERCEDES BENZ 250 SL – 1967
Lucia Baracchini Sindaco di Pontremoli
È con grande piacere ed orgoglio che porgo il saluto del Comune di Pontremoli a tutti i partecipanti e agli organizzatori della XXI edizione della 500miglia Touring che per la prima volta giunge sul nostro amatissimo territorio. Un’occasione unica per tutti coloro che si avventureranno in questa bellissima iniziativa che avranno così l’occasione di poter visionare a bordo delle suggestive auto d’epoca un susseguirsi di paesaggi, colori e vedute che la nostra Italia sa regalare. Il Comune di Pontremoli è così lieto di poter essere parte di questa kermesse di grande valore internazionale e di poter mettere a disposizione tutte quelle che sono le nostre peculiarità, la vastità di vedute che la nostra terra possiede: l’Appennino Tosco Emiliano che dall’alto vigila imponente, le nostre verdi e ricche montagne, sullo sfondo la suggestione delle Apuane e tutto intorno un paesaggio incantato che ancora originale, nel senso letterale del termine, ci consente di vivere una quotidianità calata all’insegna della pace e della rigenerazione. Chi grazie alla 500miglia Touring attraverserà questa poliedricità di territori, oltre a vivere un’esperienza unica riuscirà quindi a carpire, territorio dopo territorio, Regione dopo Regione, un po’ di conoscenza da tutto ciò che vedranno e respireranno, tratti di altissimo valore dal punto di vista culturale, emozioni che la strada, il significato del cammino nel senso più autentico del termine, sa donare a chi lo intraprende senza aspettarsi in cambio nulla, ma solo vivendolo ed assaporandolo in ogni sua parte. L’augurio che oggi voglio rivolgere a tutti è quindi quello di vivere fino in fondo queste bellissime tre giornate e di assorbire ogni piccolo dettaglio che questa parte d’Italia permette a chi la incontra di conoscere. Buon’esperienza a tutti!
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Il Castello del Piagnaro Il Castello del Piagnaro è situato sulla collina che domina il centro storico di Pontremoli ed è elemento integrante del sistema difensivo della città assieme alle mura e alle torri che difendevano il borgo medievale. Sorto intorno all’anno mille con funzioni di difesa e di controllo stradale ha rappresentato l’ultimo baluardo della difesa dei cittadini di Pontremoli in svariate occasioni; il suo nome deriva dalle “piagne”, lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti e ancora oggi visibili all’interno della struttura. A lungo utilizzato con funzione militare e come caserma, fu adibito a scuola e successivamente ad abitazione privata; dopo un periodo di abbandono è stato completamente recuperato negli ultimi 30 anni grazie a numerose campagne di restauro. Il complesso architettonico attuale, frutto di numerose ricostruzioni e ampliamenti, è caratterizzato da un imponente mastio (inizi del XV secolo) che, collocato nella parte più alta del rilievo, domina l’intera fortificazione e mostra ancora traccia dell’antico ingresso sopraelevato con ponte levatoio. Di fronte al mastio sorge un imponente corpo di fabbrica, utilizzato in passato come caserma. La restante parte del Castello è caratterizzata da strutture difensive sei-settecentesche, attrezzate per l’uso di artiglierie e armi da fuoco, con un’ampia corte circondata possenti bastioni muniti di rampe di collegamento e garitte angolari. Al suo interno è collocato il Museo delle Statue Stele lunigianesi A.C. Ambrosi e un punto di accoglienza per i pellegrini che percorrono la Via Francigena.
Il Museo delle Statue Stele è stato recentemente protagonista di un restauro e di un nuovo allestimento ad opera dell’Architetto Guido Canali. La sua raccolta, di grandissima suggestione, espone e racconta uno dei fenomeni più importanti della megalitica europea. Le Statue Stele, figure umane maschili e femminili rappresentate in forme astratte, furono scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio a.C. e rappresentano ancora oggi un enigma in parte irrisolto. Queste immagini preistoriche e protostoriche sono caratterizzate dalla testa “a cappello di carabiniere” e dal volto a forma di U, classificate dagli archeologi in tre gruppi tipologici (A, B, C); furono realizzate tra l’età del rame e l’età del ferro e hanno attraversato i secoli per giungere fino a noi, subendo nel tempo occultamenti volontari, riusi e reimpieghi che ne hanno spesso modificato la forma e la funzione. Oggi le Statue Stele sono a tutti gli effetti il simbolo identitario della Lunigiana, la valle del fiume Magra lungo la quale sono distribuiti tutti i ritrovamenti. Il Museo delle Statue Stele è il più rappresentativo in Italia per numero di esemplari raccolti e per la documentazione sui siti di rinvenimento, sulla materia prima utilizzata e sulle tecniche di lavorazione.
96 SONCINI/GHISINI – CASTIGLIONE D. STIVIERE FIAT BARCHETTA – 1996
68 ANDREOLI/SENIGA/BOVENTI - BRESCIA ROLLS ROYCE SILVER SPUR – 1982
19 MERIGHETTI/CONTI – NAVE (BS) ALFA ROMEO 2000 TOURING SPIDER – 1959
72 PENNESTRI/GRASSELLI - CES. BOSCONE (MI) ALFA ROMEO SPIDER DUETTO – 1983
67 GUERRIERI/TERRAZZINO – LOVERE (BG) LANCIA BETA SPIDER – 1981
39 PIROVANO/ALBORGHETTI – BULCIAGO (LC) ALFA ROMEO DUETTO OSSO D. S. – 1969
48 VIVIANI/VIVIANI – BEDIZZOLE (BS) ALFA ROMEO SPIDER DUETTO – 1971
70 TABARACCI/TABARACCI – SALO (BS) PORSCHE 911 SC CABRIOLET – 1982
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PASSO DELLA CISA
TRA MASSA CARRARA E PARMA
Il passo della Cisa è un valico appenninico situato ad un’altitudine di circa 1041 m s.l.m. tra le province di Parma e Massa-Carrara. Esso separa l’Appennino ligure dall’Appennino tosco-emiliano e permette i collegamenti tra l’alta val Taro e la Lunigiana. Data la sua particolare posizione e grazie al fatto che in inverno era uno dei pochi passi aperti sul crinale, storicamente fu oggetto di dispute per il controllo delle merci che vi transitavano dirette al mare. Al tempo dell’espansione romana verso le Gallie fu probabilmente il passo che la via Emilia Scauri superava per aggirare l’Appennino ligure fino a Derthona (Tortona). La strada fu costruita dal censore Marco Emilio Scauro nel 109 a.C. Dopo Derthona ridiscendeva verso Vada Sabatia (Vado Ligure) dopo aver nuovamente superato l’Appennino ligure al passo di Cadibona. Nel XVI secolo segnava il confine tra il Ducato di Parma e Piacenza ed il Granducato di Toscana, dopo aver delimitato il confine fra le terre dei Longobardi e dei Bizantini.
25 CRISTI/CAMADINI – REZZATO (BS) MERCEDES BENZ SL 230 – 1964
14 GAFFURI/FRANCHINI – REZZATO (BS) PORSCHE 356 SUPER – 1957
37 BELLANDI/RINALDI - MONTICHIARI (BS) VOLKSWAGEN MAGGIOLINO – 1967
83 GELMI/DELLE DONNE – BAGNOLO MELLA (BS) LANCIA DELTA 16V – 1989
27 SERLINI/SERLINI - SVIZZERA LANCIA FLAVIA 1965
88 ORSATTI/ZINI/COPPI/GARBELLI – NAVE (BS) FORD LIMOUSINE LINCOLN TOWN – 1991
7 MARCIANO/ALBORGHETTI – BRESCIA AUSTIN AEALEY 100 BN4 – 1955
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Semirimorchio ribaltabile centinato e motrice scarrabile
Autotrasporti Luterotti Antonio srl SEDE LEGALE: Via Eleonora Duse, 18 - 25125 Brescia SEDE AMMINISTRATIVA: Via Preferita, Traversa I, 13 - 25014 Castenedolo (BS) Tel. +39 030 2302322 - Fax. +39 030 2311460 - info@luterotti.it
Ristorante & Relais “Villa
Ristorante & Relais Villa Zaccaria Via Maggiore, 50, 26020 Bordolano (CR) ITALY Tel +39 0372 95860 info@ristorantevillazaccaria.it
Zaccaria�
38 ZANINI/FINARDI – VIADANA (MN) FIAT 124 AS SPYDER – 1968
49 BALDARESCHI/BALDARESCHI - BERGAMO FIAT 124 SPORT – 1971
102 TANGHETTI/TANGHETTI - BRESCIA PORSCHE CARRERA 4 – 1999
10 ALBINI/MAFFIOLI – BRESCIA JAGUAR MARK I - 1956
77 BELLANDI/BELLANDI - MONTICHIARI (BS) MERCEDES SL 280 – 1985
82 BONOMETTI/ERRIGO – NAVE (BS) FORD SIERRA COSWORTH – 1989
89 ZAMBANINI/ZANONI – RIVA DEL GARDA ALFA ROMEO SPIDER IV SERIE – 1992
108 BRICCHETTI/BRICCHETTI - BRESCIA PORSCHE 996 CARRERA CABRIOLET 4S PURE ORANGE EXLUSIVE – 2004
Gianluca Galimberti Sindaco di Cremona
Questa manifestazione porta in sé alcune caratteristiche belle e interessanti, in particolare il desiderio di scoprire le tradizioni del nostro paese, il suo cibo e vino buoni, la sua cultura, i suoi paesaggi, insomma le sue bellezze. E Cremona è davvero bellissima! È ricchissima di eventi e proposte per cittadini e visitatori. In questa edizione i partecipanti la attraverseranno, ma potranno spero comunque percepire la sua forza e la sua energia. Ovviamente non basta per conoscere la nostra città e allora dico a tutti: tornate ancora a riempirvi gli occhi della bellezza della nostra arte, ad ascoltare la grandezza della nostra storia che oggi si sta rinnovando con rafforzata energia in progetti bellissimi legati al violino, alla musica, al barocco, alla liuteria, al suo fiume, alla cultura, alla formazione, al sapere. Venite ancora a mangiare i piatti squisiti di una tradizione agroalimentare fortissima che sempre più si sta consolidando con le scelte strategiche di un territorio che sa guardare al suo futuro. Grazie dunque alla 500 Miglia Touring per l’opportunità che ci dà, per la passione che è viva nella sua attività e in questa manifestazione, per l’amore per il nostro pese e le sue città, che condividiamo e cerchiamo di trasformare in esperienze culturali e in progetti per il bene delle nostre comunità.
71 GREGORI/MOLINARI – BRESCIA VOLKSWAGEN MAGGIOLINO – 1982
94 MASSERDOTTI/BAGOZZI - CONCESIO (BS) FIAT 124 DS – 1995
54 MARCONI/BRERA – DESENZANO (BS) MERCEDES 350 SL – 1972
34 DUROSINI/MAGRI – CARPENEDOLO (BS) MERCEDES PAGODA 230 SL – 1966
20 BOCCHI/BOCCHI - PONTOGLIO (BS) MG - MGA - 1960
73 VILLA/MESSA – DESENZANO DEL GARDA ALFA ROMEO AERODINAMICA – 1983
74 CHANEVA/STANGA – BRESCIA FIAT 124 EUROPA SPIDER – 1983
0 LAMBORGHINI HURACÁN POLIZIA DI STATO – ROMA
9 ALBORGHETTI/ALBORGHETTI – RODENGO (BS) FIAT 1100 TV – 1956
33 RAFFELLI/ZANARDELLI – CONCESIO (BS) FIAT 600 D – 1966
60 OMODEI/BETTENZANA – BRESCIA TRIUPH SPITFIRE 1500 – 1977
90 BAGOZZI/MANENTI – CONCESIO (BS) MERCEDES SL 300 – 1992
107 FENOTTI/FRATI – CAINO (BS) MERCEDES SL 500 – 2003
86 BRICCHETTI/BETTELLI PORSCHE 964 CARRERA 4 CABRIO – 1990
21 MISSARELLI/BELLERI – PIAN CAMUNO (BS) VOLVO PV 544 – 1960
65 GHEDA/GIANGROSSI – BRESCIA FIAT 128 AS – 1978
CARROZZERIA
MERIGHETTI
www.carrozzeriamerighetti.it
CREMONA
LA CITTÀ DEL TORRAZZO
Il Torrazzo di Cremona, situato accanto al duomo, è il simbolo della città; è il secondo campanile storico più alto d’Italia. Da una lapide murata alla base del Torrazzo di Cremona si legge quella che per molto tempo è stata ritenuta l’altezza del medesimo (250 braccia e due once cremonesi, che corrispondono a circa 110 metri). Scavi archeologici condotti agli inizi degli anni ottanta del Novecento hanno dimostrato la presenza di strutture sottostanti la torre da ricollegare a un’area cimiteriale posta nei pressi dell’antica cattedrale o a strutture romane antecedenti. La tradizione popolare vuole la sua prima edificazione nel 754. Si sono comunque distinte quattro fasi nello sviluppo della costruzione della torre: una prima, risalente al terzo decennio del XIII secolo, fino alla terza cornice marcapiano; una seconda al 1250-1267, fino al cornicione sottostante la quadrifora; una terza, verso il 1284, come raccordo per la quarta fase, rappresentata dalla guglia marmorea (ghirlanda) terminata entro il 1309. Nel Torrazzo, al quarto piano, è stato in seguito incastonato uno degli orologi astronomici più grandi del mondo; il quadrante ha un diametro di 8,20 m. Costruito da Francesco e Giovan Battista Divizioli (padre e figlio) tra gli anni 1583-1588, l’orologio rappresenta la volta celeste con le costellazioni zodiacali attraversate dal moto del Sole e della Luna. È in grado di rappresentare molti fenomeni astronomici tra cui le fasi lunari, i solstizi e gli equinozi, l’ingresso del Sole nelle costellazioni, la posizione dei nodi lunari e le eclissi. Il torrazzo ospita un concerto di 7 campane intonate in scala di Lab2 maggiore, fuse tutte nel 1744 dal fonditore milanese Bartolomeo Bozzio. È inoltre presente un’ottava campana detta “campana delle ore”, fusa nel 1581, che emette la nota Re bemolle3. Attualmente (2016) le 7 campane suonano poco a causa dell’instabilità della torre.
IL PULLMAN AZZURRO
L’educazione stradale con la Polizia di Stato
Un’aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della Stradale diventano “maestri di sicurezza” per i più piccoli. Lezioni di sicurezza stradale a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati per imparare le regole della sicurezza giocando. Un vero e proprio mezzo di crescita per le campagne informative della Polizia Stradale che è presente durante numerosi eventi in giro per l’Italia, portando un messaggio importantissimo del quale la Polizia Stradale si è sempre fatta portavoce. Un impegno, quello del corpo da sempre al fianco dei cittadini in transito sulle strade della Penisola, che è stato assunto in forma immediata. Il pullman ha già percorso, in 5 anni di vita, diversi chilometri, diventando punto d’incontro per 4mila ragazzi ogni anno nelle piazze delle più importanti città italiane. Nell’aula multimediale i ragazzi imparano giocando le nozioni principali dell’educazione stradale. L’educazione alla sicurezza stradale ed in particolare l’educazione della fascia più giovane, quella che approccia l’età adolescenziale e post adolescenziale, una fascia di età che le statistiche ci dicono essere particolarmente flagellata dall’inesperienza e dall’esuberanza su strada. La presenza del Pullman Azzurro nei vari eventi ha sempre attirato grande attenzione di pubblico, di tutte le età ma soprattutto dei ragazzi che, visitandolo, hanno potuto ricevere da parte dei poliziotti della Stradale una serie di messaggi sulla cultura della sicurezza che sicuramente li accompagnerà tutta la vita, anche attraverso percorsi, giochi a tema, filmati e test di ogni genere.
LA XX EDIZIONE 20 - 21 - 22 Aprile 2018
Il gruppo di vincitori della XX edizione
A vincere l’edizione 2018 è stato l’equipaggio numero 8, quello composto da Vincenzo e Paolo Bricchetti, con una Austin Healey 100/4 BN 1 del 1955
Secondo classificato l’equipaggio composto da Alessandro e Andrea Senni alla guida di una Porsche Boxter S del 2005
Terzo classificato l’equipaggio numero 81, composto da Walter Gheda e Adele Paderno, con una Porsche 911 Cabriolet del 1988
Un ringraziamento speciale all’amico Andrea Ghisini
“Coppa delle dame” al primo equipaggio femminile composto da Lisa Zambanini e Roberta Zanoni
DINO DECCA Il ricordo di un amico
DINO DECCA è nato a Pralboino il 18 gennaio 1935. Allievo di Emilio Rizzi, di Emilio Pasini, si è poi diplomato presso l’Istituto “P. Toschi” di Parma. Dal lontano 1952, anno del suo esordio in pubblico, ha allestito numerose mostre personali a Brescia, a Siena, ad Arezzo, a Roma, Cremona e Parigi alternandole a numerose partecipazioni a collettive fra le quali ben note quelle in seno al Gruppo dei “Pittori della Realtà”. Alterna paesaggio con la figura ed ha eseguito ritratti a note personalità quali: Marion e Thíbaut d’Orlèans, Michèl Morgan, Mons. Mario Castellano - arcivescovo di Siena, Alexandre - famoso coiffeur parigino, la Sig.ra Marisa Madioni - moglie del noto critico. Ha inoltre dipinto lo stendardo per il palio di Siena (1972) ora al Museo civico della città toscana e alcune pale d’altare, fra le quali la Trasfigurazione per la chiesa di Castelletto di Leno (1968). Pittore discusso (e polemico), ha nella tradizione la fonte della ispirazione, nella abilità grafica il pregio e il limite. Alterna oli con disegni a tecnica mista, non trascurando anche la incisione. Nei paesaggi predilige l’estate, con la assolata campagna, i covoni offerenti toni caldi di colore; o l’inverno, in cui il biancore della neve sfuma in lontananza effusa; nei disegni prevale la figura: visi e corpi di giovani donne, rughe, carni sfatte di anziani che, ricreate “realisticamente”, danno alla composizione simboli di vita. Così gli animali prediletti, cani, cavalli, colti nella quiete domestica o nello spasimo di uno sforzo immane… Tecnica mista che nella scia accademica riesce a dare al pittore l’esatto modo di esprimersi. Decca ha vissuto a Flero, comune che deve alla sua il contributo determinante alla nascita e all’affermazione della Scuola d’Arte attiva nel nome di Angelo Fiessi. Dino Decca ha disegnato il logo della prima edizione del “Giro storico di Lombardia – 500 Miglia touring” (foto in alto) che si è svolto nella primavera del 1999. E’ stata forse una delle sue ultime opere in quanto scomparso il 31 ottobre di quell’anno. (fonte: cfr www.dizionariopittoribresciani.it)
18 RECCAGNI/VIANELLI – PASSIRANO (BS) ALFA ROMEO GIULIETTA SPIDER – 1959
35 VOLVO 122 S - 1966
AUTORIPARAZIONI
FUOCHI OFFICINA MULTIMARCHE
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