B Realizzazioni
B.2
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Uffici a barra
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B.2.2 - De Brug Località: Progetto: Cronologia: Committente: Superficie:
Rotterdam, Paesi Bassi JHK Architecten e Dura Vermeer 2005 Unilever 15.000 mq
La richiesta dello sviluppatore immobiliare era quella di progettare e costruire un edificio per uffici di 15.000 mq e di circa 150 abitazioni all’interno del sito della fabbrica Unilever. Alla gara per sviluppare il progetto furono invitati quattro gruppi di progettisti, tra i quali solo quello formato da JHK Architecten e Dura Vermeer si distinse per la proposta, basata sul localizzare l’edificio degli uffici sopra quello storico della Unilever e liberando più suolo possibile per potervi posizionare le residenze. Gli uffici De Brug (brug in olandese significa ponte) sono, infatti, costruiti a mezz’aria: quella che sembrerebbe voler essere solo una provocazione del progettista si trasforma in concreta realtà. Ciò che ha spinto il progettista è l’intenzione di massimizzare l’utilizzo di uno dei territori più antropizzati al mondo: il gesto progettuale sembra realmente centrare l’obiettivo senza dover ricorrere strettamente a una tipologia a torre.
Fig. B.2.2.5 - Pianta del secondo livello del blocco uffici.
Fig. B.2.2.6 - Pianta del terzo livello del blocco uffici. Fig. B.2.2.1 - Vista dell’edificio dalla sponda opposta del canale.
Fig. B.2.2.7 - Prospetto laterale.
Fig. B.2.2.2 - Planimetria generale.
Fig. B.2.2.3 - Accesso agli uffici dal viale lungo il canale.
Fig. B.2.2.8 - Sezione longitudinale. Fig. B.2.2.9 - Il blocco uffici scavalca una serie di edifici esistenti.
Fig. B.2.2.4 - La testata sud-est dell’edificio si affaccia direttamente sul canale.
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I cittadini di Rotterdam, spettatori di una continua trasformazione della propria città con l’inserimento di una moltitudine di edifici, spesso verticali, spesso spettacolari, non avevano certamente ancora apprezzato un edificio posto a mezz’aria. I quattro piani degli uffici attraversano la copertura dell’edificio storico recuperato e si estendono verso le sponde del fiume Maas, rendendo l’oggetto architettonico unico e fortemente identificabile. Nonostante il suo peso, pari a 7.500 t, la struttura con cui è disegnato e da cui è sorretto si configura come estremamente leggera. I progettisti si sono rifatti a tecniche sia progettuali che realizzative normalmente utilizzate per i ponti in acciaio. L’assemblaggio della struttura è avvenuto sul posto, ma non nella posizione planimetrica finale: dopo che le componenti dell’edificio sono state costruite in officina e montate nell’area del cantiere, tutto è stato spostato nella posizione definitiva grazie a potenti sistemi progettati e gestiti dalla Mammoet, società specializzata in movimentazioni eccezionali. La gestione del cantiere e delle fasi di lavorazione ha, infatti, comportato un’attenta ricerca
Fig. B.2.2.10 - La testata verso il canale.
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