Il Sistema

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IL SISTEMA

Da “Una notte in paradiso” a Sken®: generatore di identità temporanee


Sociologia dei media Prof. Ciastellardi a.a. 2019 / 2020 gruppo 04_penta Coppi Rosa Ferrari Matilde Giacomuzzo Chiara

Licari Giorgia Mauri Francesca Papini Fabiola


INDICE


INDICE

IntroduzionE.........................6 Analisi..............................8 a. Italo Calvino, Fiabe italiane b. Una notte in paradiso c. Analisi del testo Traduzione Transmediale.............16 a. analisi netnografica b. societĂ liquida c. casi studio_societĂ d. dati personali e. casi studio_dati Scenario............................25 a. Analisi distopica Artefatto...........................29 a. Sken b. Packaging, Starterkita c. Brand identity d. Elaborati grafici Bibliografia e sitografia...........52


INTRODUZIONE


INTRODUZIONE

Una notte in paradiso La fiaba ha come protagonisti due grandi amici, uno vivo e l’altro morto da poco, il quale però ritorna dal Paradiso per il matrimonio del compagno, dopo avergli promesso di fargli da compare d’anello. Finiti i festeggiamenti, il giovane sposo decide per curiosità di seguire l’amico, che lo guida attraverso gli ambienti del Paradiso più sorprendenti. Dopo qualche ora, lo sposo si accorge del tempo trascorso e saluta l’amico, ma una volta uscito dalla tomba non riconosce più il suo paese, ora pieno di palazzi, automobili e aeroplani. Il sagrestano, vedendolo spaesato, lo conduce dal Vescovo, che si ricorda di un’antica storia raccontatagli: una sposa morta dal dolore per la scomparsa del marito. Si scopre che la vicenda risale a trecento anni fa e che corrisponde alla storia del giovane, che però muore nell’istante in cui sta per raccontare al Vescovo le bellezze appena ammirate in Paradiso.

IL SISTEMA: SKEN® Ispirandoci ad uno degli elementi stilistici emersi da questa fiaba, ovvero la mancanza di nomi propri e il continuo cambio di “identità” dei personaggi, abbiamo provato ad immaginare una realtà in cui nessuno possiede un nome personale con cui essere identificato: Il Sistema prevede una società verticale divisa in dieci classi sociali, in cui ognuno affida al Governo il comple-

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to controllo sulla propria identità, proteggendo i propri dati sensibili. Nomi e cognomi sono generati randomicamente dal dispositivo SKEN®, da cui dipende l’identità dell’individuo, in continuo cambiamento. I tempi con cui il dispositivo provvede al cambio di identità variano a seconda della classe sociale di appartenenza, e i cittadini sono spinti a compiere buone azioni nei confronti del Governo per avanzare nella piramide sociale. Il dispositivo SKEN® è consegnato a tutti i neo-maggiorenni appena entrati a far parte de Il Sistema, confezionato in uno starter-kit che include l’oggetto completo di batteria, manuale d’uso, mappa e certificato di revisione.


ANALISI


ANALISI

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Italo Calvino, Fiabe Italiane

Italo Calvino Italo Calvino è stato uno dei maggiori scrittori del secondo Novecento. La sua opera spazia dai romanzi e i racconti sulla guerra e sulla Resistenza, fino allo sperimentalismo a cui lo scrittore approda negli ultimi decenni. Autore principalmente di racconti e romanzi, Italo Calvino si interessò anche al mondo del teatro, del cinema, della musica e dell’arte. Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba, ma quando ha solo tre anni la famiglia torna in Italia, a Sanremo. Nel 1944 partecipa alla guerra partigiana, esperienza che lascerà traccia nelle sue prime opere. Nel dopoguerra Italo Calvino inizia a militare nel Partito Comunista Italiano e si iscrive alla Facoltà di Lettere a Torino, città in cui si trasferisce. Intanto collabora con la casa editrice Einaudi, dove entra in contatto con i maggiori scrittori dell’epoca e con la quale pubblica nel 1947 il suo primo romanzo: Il sentiero dei nidi di ragno. Nel 1952 Italo Calvino pubblica Il visconte dimezzato, che insieme a Il Barone rampante e Il Cavaliere inesistente forma la trilogia de I Nostri antenati. Tra il 1953 e il 1954 lavora assiduamente a un progetto nuovo che lo appassiona particolarmente: le Fiabe italiane, rimaneggiamento e raccolta di antiche fiabe popolari, pubblicate nel novembre del 1956. Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi, dove inizia a frequentare il gruppo di scrittori dell’Oulipo. Tra

la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, Italo Calvino pubblica le sue opere più importanti: Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar. Lo scrittore muore improvvisamente nel 1985, mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere quell’anno ad Harvard, ma che usciranno solo postume.

Opere principali Il sentiero dei nidi di ragno, Torino, Einaudi, 1947 Il visconte dimezzato, Torino, Einaudi, 1952 Fiabe italiane, raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti, Torino, Einaudi, 1956 Il barone rampante, Torino, Einaudi, 1957 Ti con zero, Torino, Einaudi, 1967 Gli amori difficili, Torino, Einaudi, 1970 Le città invisibili, Torino, Einaudi, 1972 Palomar, Torino, Einaudi, 1983

Fiabe italiane Italo Calvino nel 1956 si cimenta nell’imponente scrittura delle Fiabe italiane. Calvino lavorò avendo presente il modello costituito dai Grimm nell’Ottocento e raccogliendo 200 racconti provenienti da tutta Italia, li sottopose a rimaneggiamenti e attente modifiche, per cui il risultato è un’opera con valenza letteraria più che documentaria. Il lavoro di Calvino risente della parzialità delle raccolte ottocentesche (molti i testi della tradizioni siciliana, veneta e toscana, mentre molto più scarne le testimonianze di altre regioni), ma impegnò personalmente

l’autore in una riflessione linguistica e filologica davvero notevole. «Le favole italiane sono prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita che porta in se un auspicio o una condanna, al distacco della casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano. E in questo sommario disegno, c’è tutto: dalla persecuzione dell’innocente al suo riscatto, alla fedeltà a un impegno, alla purezza di cuore come virtù basilari che portano alla salvezza e al trionfo, alla bellezza come segno di grazia, l’infinita metamorfosi di ciò che esiste» (Italo Calvino, introduzione).

Una notte in paradiso Il quarantesimo racconto contenuto nella raccolta di fiabe parla di due amici, uno dei quali risorge dal regno dei morti, va a trovare l’altro appena sposato e lo porta con sé in Paradiso. Ma, una volta finita la passeggiata e giunto il momento di ritornare nel mondo dei vivi, lo sposo si rende conto che quella in cui è ritornato non è più la città a cui era abituato. è ambientata in Friuli Venezia Giulia, più precisamente a Cormons in provincia di Udine. Una storia messa per iscritto da Calvino basandosi sul racconto di Giovanni Minèn, l’organista parrocchiale. Questa leggenda segue i grandi motivi medievali: la Morte, l’Aldilà, il Tempo; ma qui in mezzo all’antico sgomento fa capolino anche la Storia, con quel paese che diventa città moderna: tram, aerei, etc.


ANALISI

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Una notte in paradiso

Una notte in paradiso C’erano una volta due grandi amici che dal bene che si volevano avevano fatto questo giuramento: chi si sposa per primo dovrà chiamare l’amico per compare d’anello (1), anche se si trovasse in capo al mondo. Dopo un po’, uno dei due amici muore. L’altro, dovendosi sposare, non sapeva come fare, e chiese consiglio al confessore. «Brutto affare – disse il pievano (2) – tu la tua parola devi mantenerla. Invitalo anche se è morto. Va’ alla tomba e digli quello che gli devi dire. Sta poi a lui venire o no». Il giovane andò alla tomba e disse: «Amico, è venuto il momento; vieni a farmi da compare d’anello!». S’aperse la terra e saltò fuori l’amico. «Sì che vengo, devo pur mantenere la promessa, perché se non la mantengo mi tocca stare chissà quanto tempo in Purgatorio». Vanno a casa, e dopo in chiesa per lo sposalizio. Poi ci fu il banchetto di nozze e il giovane morto cominciò a raccontare storie d’ogni genere, ma di quel che aveva visto all’altro mondo non ne faceva una parola. Lo sposo non vedeva l’ora di fargli delle domande ma non ne aveva il coraggio. Alla fine del banchetto, il morto s’alza e dice: «Amico, visto che t’ho fatto questo piacere, dovresti venire ad accompagnarmi un pezzetto». «Certo, perché no? però, senti, solo un momentino, per-

ché, sai, è la prima notte con la sposa …». «Ma sì, come vuoi». Lo sposo diede un bacio alla sposa. «Vado fuori un momento e torno subito», e uscì col morto. Chiacchierando del più e del meno arrivarono alla tomba. S’abbracciarono. Il vivo pensò: «Se non glielo domando ora non glielo domando più», si fece coraggio e gli disse: «Senti, vorrei chiederti una cosa, a te che sei morto: di là, come si sta?». «Io non posso dire nulla – fece il morto. – Se vuoi sapere vieni anche tu in Paradiso». La tomba s’aperse, e il vivo seguì il morto. E si trovarono a essere in Paradiso. Il morto lo condusse a vedere un bel palazzo di cristallo con le porte d’oro e dentro gli angeli che suonavano e facevano ballare i beati, e San Pietro che suonava il contrabbasso. Il vivo stava a bocca aperta e chissà quanto sarebbe rimasto lì se non avesse avuto da vedere tutto il resto. «Vieni in un altro posto, adesso!», gli disse il morto e lo portò in un giardino in cui gli alberi invece di foglie avevano uccelli di tutti i colori che cantavano. «Andiamo avanti, cosa fai lì incantato!», e lo portò in un prato in cui ballavano gli angeli, allegri e dolci come innamorati. «Ora ti porto a vedere una stella!». Sulle stelle non si sarebbe mai stancato di guardare; i fiumi invece che d’acqua erano di vino e la terra era di formaggio. Tutto a un tratto si riscosse: «Di’, compare, sarà già qualche ora che sono quassù. Bisogna che torni dalla sposa che sarà in pensiero». «Sei già stufo?». «Stufo? Sì: stesse a me …». «E ce ne sarebbe ancora da vedere!». «Lo credo, ma è meglio che vada». «Bene, come vuoi», e il morto lo riaccompagnò fino alla

tomba e poi sparì. Il vivo uscì dalla tomba, e non riconosceva più il cimitero. Era tutto pieno di monumenti, statue, alberi alti. Esce dal cimitero e invece di quelle casette di sassi tirate su alla meglio, vede dei gran palazzi, e tranvai, automobili, aeroplani. «Dove diavolo sono? Ho sbagliato strada? Ma com’è vestita questa gente?». Domanda a un vecchietto: «Galantuomo, questo paese è …?». «Sì, si chiama così, questa città». «Bene, non so perché, non mi ritrovo. Sapete dirmi dov’è la casa di quello che si è sposato ieri?». «Ieri? Mah, io faccio il sagrestano (3), e posso dire che ieri non s’è sposato nessuno!». «Come? Io, mi son sposato!», e gli raccontò che aveva accompagnato in Paradiso il suo compare morto. «Ti sogni – disse il vecchio. – Questa è una vecchia storia che raccontano: dello sposo che ha seguito il compare nella tomba e non è più tornato, e la sposa è morta dal dolore». «Ma no, lo sposo sono io!». «Senti, l’unica è che tu venga a parlare qui col nostro Vescovo». «Vescovo? Ma qui in paese c’è solo il pievano». «Che pievano? Sono tanti di quegli anni che qui ci sta il Vescovo». E lo portò dal Vescovo. Il Vescovo, quando il giovane gli raccontò cosa gli era successo, si ricordò di una storia sentita da ragazzo. Prese i libri, cominciò a sfogliarli: trent’anni fa, no; cinquant’anni fa, no; cento, no; duecento, no. E continua a scartabellare (4). Alla fine, su una carta tutta rotta e bisunta, trova proprio quei nomi. «È stato trecent’anni fa. Quel giovane è scomparso nel


ANALISI

Una notte in paradiso

cimitero e la sua sposa è morta di dolore. Leggi qui se non ci credi!». «Ma sono io!». «E sei stato all’altro mondo! Raccontami, raccontami qualcosa!». Ma il giovane diventò giallo come la morte e cadde in terra. Così morì, senza poter raccontare nulla di quel che aveva visto.

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ANALISI

Una notte in paradiso, analisi del testo

Una notte in paradiso C’erano una volta due grandi amici che dal bene che si volevano avevano fatto questo giuramento: chi si sposa per primo dovrà chiamare l’amico per compare d’anello (1), anche se si trovasse in capo al mondo. Dopo un po’, uno dei due amici muore. L’altro, dovendosi sposare, non sapeva come fare, e chiese consiglio al confessore. «Brutto affare – disse il pievano (2) – tu la tua parola devi mantenerla. Invitalo anche se è morto. Va’ alla tomba e digli quello che gli devi dire. Sta poi a lui venire o no». Il giovane andò alla tomba e disse: «Amico, è venuto il momento; vieni a farmi da compare d’anello!». S’aperse la terra e saltò fuori l’amico. «Sì che vengo, devo pur mantenere la promessa, perché se non la mantengo mi tocca stare chissà quanto tempo in Purgatorio». Vanno a casa, e dopo in chiesa per lo sposalizio. Poi ci fu il banchetto di nozze e il giovane morto cominciò a raccontare storie d’ogni genere, ma di quel che aveva visto all’altro mondo non ne faceva una parola. Lo sposo non vedeva l’ora di fargli delle domande ma non ne aveva il coraggio. Alla fine del banchetto, il morto s’alza e dice: «Amico, visto che t’ho fatto questo piacere, dovresti venire ad accompagnarmi un pezzetto». «Certo, perché no? però, senti, solo un momentino, per-

ché, sai, è la prima notte con la sposa …». «Ma sì, come vuoi». Lo sposo diede un bacio alla sposa. «Vado fuori un momento e torno subito», e uscì col morto. Chiacchierando del più e del meno arrivarono alla tomba. S’abbracciarono. Il vivo pensò: «Se non glielo domando ora non glielo domando più», si fece coraggio e gli disse: «Senti, vorrei chiederti una cosa, a te che sei morto: di là, come si sta?». «Io non posso dire nulla – fece il morto. – Se vuoi sapere vieni anche tu in Paradiso». La tomba s’aperse, e il vivo seguì il morto. E si trovarono a essere in Paradiso. Il morto lo condusse a vedere un bel palazzo di cristallo con le porte d’oro e dentro gli angeli che suonavano e facevano ballare i beati, e San Pietro che suonava il contrabbasso. Il vivo stava a bocca aperta e chissà quanto sarebbe rimasto lì se non avesse avuto da vedere tutto il resto. «Vieni in un altro posto, adesso!», gli disse il morto e lo portò in un giardino in cui gli alberi invece di foglie avevano uccelli di tutti i colori che cantavano. «Andiamo avanti, cosa fai lì incantato!», e lo portò in un prato in cui ballavano gli angeli, allegri e dolci come innamorati. «Ora ti porto a vedere una stella!». Sulle stelle non si sarebbe mai stancato di guardare; i fiumi invece che d’acqua erano di vino e la terra era di formaggio. Tutto a un tratto si riscosse: «Di’, compare, sarà già qualche ora che sono quassù. Bisogna che torni dalla sposa che sarà in pensiero». «Sei già stufo?». «Stufo? Sì: stesse a me …». «E ce ne sarebbe ancora da vedere!». «Lo credo, ma è meglio che vada». «Bene, come vuoi», e il morto lo riaccompagnò fino alla

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tomba e poi sparì. Il vivo uscì dalla tomba, e non riconosceva più il cimitero. Era tutto pieno di monumenti, statue, alberi alti. Esce dal cimitero e invece di quelle casette di sassi tirate su alla meglio, vede dei gran palazzi, e tranvai, automobili, aeroplani. «Dove diavolo sono? Ho sbagliato strada? Ma com’è vestita questa gente?». Domanda a un vecchietto: «Galantuomo, questo paese è …?». «Sì, si chiama così, questa città». «Bene, non so perché, non mi ritrovo. Sapete dirmi dov’è la casa di quello che si è sposato ieri?». «Ieri? Mah, io faccio il sagrestano (3), e posso dire che ieri non s’è sposato nessuno!». «Come? Io, mi son sposato!», e gli raccontò che aveva accompagnato in Paradiso il suo compare morto. «Ti sogni – disse il vecchio. – Questa è una vecchia storia che raccontano: dello sposo che ha seguito il compare nella tomba e non è più tornato, e la sposa è morta dal dolore». «Ma no, lo sposo sono io!». «Senti, l’unica è che tu venga a parlare qui col nostro Vescovo». «Vescovo? Ma qui in paese c’è solo il pievano». «Che pievano? Sono tanti di quegli anni che qui ci sta il Vescovo». E lo portò dal Vescovo. Il Vescovo, quando il giovane gli raccontò cosa gli era successo, si ricordò di una storia sentita da ragazzo. Prese i libri, cominciò a sfogliarli: trent’anni fa, no; cinquant’anni fa, no; cento, no; duecento, no. E continua a scartabellare (4). Alla fine, su una carta tutta rotta e bisunta, trova proprio quei nomi. «È stato trecent’anni fa. Quel giovane è scomparso nel


ANALISI

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Una notte in paradiso, analisi del testo

cimitero e la sua sposa è morta di dolore. Leggi qui se non ci credi!». «Ma sono io!». «E sei stato all’altro mondo! Raccontami, raccontami qualcosa!». Ma il giovane diventò giallo come la morte e cadde in terra. Così morì, senza poter raccontare nulla di quel che aveva visto.

Note compare d’anello: testimone di nozze che ha il compito di porgere le fedi nuziali agli sposi

(1)

(2) pievano: prete titolare di una pieve, ovvero, nel Medioevo, una circoscrizione ecclesiastica minore

(3) sagrestano: persona incaricata della custodia e della pulizia di una chiesa

(4) scartabellare: sfogliare in fretta le pagine di un libro alla ricerca di qualche informazione

Legenda tempo nomi comunicare azione non detto


ANALISI

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Una notte in paradiso, analisi del testo

scandire realmente il tempo della narrazione: il passare del tempo è indefinito, sia per il protagonista che per il lettore.

Personaggi Aspetti linguistici Il linguaggio utilizzato è prevalentemente quello dell’epoca in cui l’autore ha vissuto, quindi riferito alla prima metà del Novecento, anche se alcuni termini ed espressioni come “sposalizio”, “galantuomo”, “pievano”, “scartabellare” si potrebbero ricondurre ad epoche antecedenti (le prime versioni letterarie del racconto risalgono al principio del secolo XIII). A livello narrativo, l’autore utilizza un linguaggio informale nella parte di descrizione del Paradiso, mentre nel resto del racconto la narrazione è più tradizionale, rigida e formale. Questa lieve dicotomia potrebbe idealmente rappresentare il mondo reale come parte più formale, statica, noiosa, mentre il Paradiso, descritto in modo molto più dettagliato, è la parte nuova, inedita, divertente e accattivante del racconto.

Pattern della narrazione Il tempo della narrazione risulta lineare per la prima parte del racconto, ovvero fino al momento in cui lo sposo decide di accompagnare l’amico nell’aldilà. Dopodiché, la narrazione diventa veloce e accattivante, il tempo sembra passare in un attimo: infatti il giovane, una volta ritornato nel mondo dei vivi, si rende conto che sono passati 300 anni. È quindi centrale il concetto di relatività del tempo, in quanto sono presenti moltissimi avverbi di tempo e riferimenti temporali, ma senza

I personaggi principali della storia sono i due amici, che vengono chiamati con appellativi ogni volta diversi ma dei quali non è mai rivelata l’identità. Oltre a questi, troviamo all’interno del racconto altri personaggi marginali come la sposa, il pievano, il sagrestano e il vescovo, oltre alle figure “extraterrestri” che troviamo in Paradiso, ovvero gli angeli, i beati e San Pietro.

Ruoli e generi I ruoli dei vari personaggi sono ben definiti ma diversi in base alle situazioni in cui si trovano, dato che appunto nessuno di loro viene chiamato con il suo nome proprio. Il protagonista della storia, ovvero l’uomo appena sposatosi, è “l’amico”, “il giovane”, “lo sposo”, “il vivo”, “il compare”, mentre il suo compagno, che può essere considerato come l’aiutante del protagonista, è “l’amico”, “il morto”, “il compare”. Gli altri personaggi hanno un ruolo marginale nella storia, mentre non esiste un personaggio antagonista: possiamo supporre che il vero “cattivo” sia il tempo, responsabile della morte del protagonista.

Relazioni L’unica relazione su cui si focalizza l’autore è quella tra i due amici, mentre quella tra i due sposi è largamente trascurata, tanto che il protagonista sceglie di accompagnare l’amico nell’aldilà anziché passare la prima notte

di matrimonio con la moglie. L’amico morto rappresenta infatti una figura molto importante: è la sua guida nell’aldilà (“lo condusse”, “lo portò”, “lo accompagnò”): non può andare da solo, è sempre accompagnato e consigliato dal compagno, che gli sta vicino per tutta la durata del viaggio.

Scenari Il nome del paese in cui si svolge la vicenda non è esplicitato, anche se sappiamo che il racconto originario proviene dalla piccola cittadina di Cormons, in Friuli, per cui è probabile che sia proprio quello il paese descritto, o qualche altro luogo vicino. Non abbiamo descrizioni particolareggiate dei luoghi nella parte “reale” del racconto, fino a quando il protagonista si ritrova nel futuro: “Era tutto pieno di monumenti, statue, alberi alti. Esce dal cimitero e invece di quelle casette di sassi tirate su alla meglio, vede dei gran palazzi, e tranvai, automobili, aeroplani.” Al contrario, per quanto riguarda la descrizione dei luoghi del Paradiso, l’autore ci fornisce una descrizione molto dettagliata dI ciò che immagina: “un bel palazzo di cristallo con le porte d’oro”, “un giardino in cui gli alberi invece di foglie avevano uccelli di tutti i colori che cantavano”, una stella su cui “i fiumi invece che d’acqua erano di vino e la terra era di formaggio”. Anche dal punto di vista sonoro lo scenario del Paradiso è ben definito: “gli angeli che suonavano e facevano ballare i beati, e San Pietro che suonava il contrabbasso”, “uccelli di tutti i colori he cantavano”.


ANALISI

Una notte in paradiso, analisi del testo

Aspetti grafici, evocativi ed emozionali Ciò che traspare dalle emozioni del protagonista è un costante senso di inadeguatezza: all’inizio decide di andarsene dalla sua stessa festa di matrimonio, preferisce stare nel mondo dei morti che in quello dei vivi, pur essendo un giorno speciale per lui; poi dice frettoloso all’amico: “Di’, compare, sarà già qualche ora che sonoquassù. Bisogna che torni dalla sposa che sarà in pensiero”; in fine, ritrovatosi in un tempo storico che non gli appartiene, prova un profondo senso di smarrimento, disorientamento e non appartenenza alla propria città: “Dove diavolo sono? Ho sbagliato strada? Ma com’è vestita questa gente?”.

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TRADUZIONE TRANSMEDIALE


TRADUZIONE TRANSMEDIALE

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Analisi netnografica

ti coloro che hanno avuto piacere di aiutarci in questa ricerca: le 23 risposte erano di un pubblico compreso fra i 23 e i 28 anni principalmente donne (78,3%) che non avevano mai letto la fiaba Una notte in paradiso di Italo Calvino (99%). Nella seconda sezione era possibile leggere il testo della fiaba - calcolando un tempo medio di lettura di tre minuti. Il racconto è stato riportato per intero così che i partecipanti potessero venire a contatto con la storia senza alcun filtro e, di conseguenza, rispondere alle domande da un punto di vista estraneo a un fine progettuale. La terza sezione era costituita da una serie di domande a trabocchetto e non per studiare come l’assenza di informazioni specifiche in merito alla temporalizzazione, caratterizzazione e spazializza-

zione fossero rilevanti per i lettori. Ciò che è emerso è che sebbene in molti abbiano notato questa mancanza, ciò non è stato motivo di fastidio nella lettura o di incomprensione del messaggio. Ma soprattutto, è emerso che l’assenza dei nomi propri dei personaggi è un dato secondario e irrilevante per il lettore. Quindi è opportuno chiedersi: come sarebbe e come funzionerebbe una società senza nomi? Questo interrogativo è stato posto anche ai partecipanti nella quarta ed ultima sezione del primo questionario attraverso due quesiti: come ti identificheresti in una realtà senza nomi? Come potrebbe funzionare? Qui di seguito sono riportate alcune delle risposte più esaustive.

“Questo sondaggio nasce dalla necessità di far conoscere e analizzare la favola, tradotta e trascritta da Italo Calvino all’interno della sua opera Fiabe italiane. Siete invitati a leggere il racconto e successivamente a rispondere alle domande riportate in fondo. Non è un test o una verifica, vi chiediamo però la massima serietà per non alterare i risultati. Prendete questo tempo come un attimo di pausa e riflessione, buon divertimento.”

Come ti identificheresti in una realtà senza nomi?

Come potrebbe funzionare?

Il ragazzo col cappello e l’orecchino

Ognuno si identifica tramite un tratto caratteristico

Non riuscirei a identificarmi

Male

Soprannomi

Bene

Dal lavoro che svolgo o dalla zona dove abito

Funzionerebbe solo in un contesto piccolo

Il tono di voce

Umore e personalità

Questa è stata la premessa del primo questionario, che è stato pensato diviso in quattro sezioni. In quella iniziale, si richiedeva ai partecipanti di inserire i loro dati generali: nome, età e sesso (dando la possibilità di non specificarlo a chi non volesse). Attraverso queste informazioni, è stato delineato il profilo medio di tut-

In base alla provenienza

Cercherei di localizzare l’accento

Con una caratteristica evidente fisica/comportamentale

Non saprei

Con i ruoli o l’aspetto

Concordando dei nomi

A livello superficiale, tramite passioni e abitudini; a livello profondo tramite i tratti caratteriali

Diventerebbe una realtà fluida, in cui si è meno delineati come soggetti e in cui si è più facilmente sostituibili con qualcuno di simile.

Analisi netnografica La ricerca diretta da noi condotta è stata realizzata attraverso la diffusione di due questionari online rivolti a un gruppo di partecipanti non selezionato. I format sono stati inviati random dal momento che lo scopo non era quello di focalizzarsi su un target specifico, bensì comprendere: nel primo quali aspetti della fiaba erano in grado di rimanere impressi nell’immaginario dei lettori - soprattutto in tutti quelli che non avevano mai letta la fiaba (99% dei partecipanti) - e nel secondo cercare di approfondire il rapporto fra l’utente e il concetto di nome.


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Analisi netnografica

Nonostante lo spaccato fra visione positiva e negativa, sono emersi dei tratti comuni tra le varie risposte: il ruolo sociale, la provenienza o il luogo in cui si vive, le caratteristiche fisiche o comportamentali ci permettono di identificare e di definire una persona. Qual è allora la funzione del nome nella società ad oggi? Ad esempio, in Italia assume un valore sociale e civile soltanto al compimento della maggiore età: possiamo firmare i documenti, intestarci delle proprietà, aprire un conto bancario, rispondere delle nostre azioni a livello penale, etc. Il valore del nome di una persona scompare superando questo aspetto burocratico? Per rispondere a questa domanda abbiamo ritenuto opportuno svolgere un secondo questionario, questa volta mirato a quel target di coetanei che avevano già mostrato un interesse a riguardo. Il secondo test, sempre attraverso la diffusione online, ha raccolto 173 risposte e le domande costituenti erano improntate nel cercare di definire l’identità senza l’uso di nome e cognome, ma attraverso delle caratteristiche - fisiche o comportamentali a discrezione del partecipante - proprio come accade nella nostra fiaba. “Immagina di vivere in un mondo in cui nessuno possiede un nome. Come ti identificheresti? Come ti relazioneresti con chi ti sta intorno? Un test veloce veloce, rapido e indolore!” Il nome dato a questo secondo questionario è Senza Titolo perché si vuole comunicare sin da subito l’oggetto della questione: descriversi, raccontarsi, comunicare senza il proprio nome. Lo scopo è quello di delineare le qualità attraverso cui si identificano gli altri, ma anche quelle che permettono agli altri di identificarsi.

Per chiarire questo passaggio, qui di seguito la spiegazione della struttura del questionario e le risposte più pertinenti a scopo progettuale. Anche in questo caso, è stato ritenuto opportuno organizzare il questionario in più sezioni. La prima riguarda le generalità dei partecipanti, che sono invitati a presentarsi e a descriversi rispondendo a due quesiti: chi sei? Come sei? Alla prima domanda molti hanno risposto attraverso l’età, la professione o le ambizioni per il futuro. Alla seconda, invece, maggiore attenzione è stata rivolta ai pregi e ai difetti del proprio carattere, specialmente al modo di porsi in contesti sociali come l’essere estroversi, timidi, socievoli, etc. La seconda sezione si focalizzava sul rapporto del singolo partecipante con il proprio nome: cambieresti il tuo nome? Hai soprannomi? Se sì quanti? Per arrivare alla terza ed ultima sezione incentrata non più sul rapporto con il proprio nome, ma su quello con i nomi degli altri: ti è mai capitato di associare un nome a una faccia? Se si in base a cosa? Le percentuali ottenute in merito a quest’ultima domanda sono le seguenti: il 45% non so spiegarmelo/involontariamente, il 27% tratti somatici e il 23% associazioni con persone conosciute. Ciò che è emerso dalle risposte e dai feedback dei partecipanti è il fatto che domande riguardo l’identità provocano confusione nella nostra mente: abbiamo una collocazione all’interno della società in cui viviamo grazie al nostro nome, ma nel momento in cui ci poniamo in relazione con noi stessi o con gli altri questo sembra perdere valore. L’assenza del nome non viene notata e si pone l’attenzione su qualità interne o esterne di noi stessi che, in qualche modo, raccontano e comunicano di noi.

La complessità e la curiosità ci hanno spinto a incentrare il nostro progetto su un artefatto comunicativo che fosse una conseguenza estremizzata di questa problematica: in una società in cui il nome sembra non contare nulla, tutto può cambiare ed essere riorganizzato. Indipendentemente dal nome che utilizzerò o con cui mi porrò agli altri ogni giorno, l’identità del singolo rimane sempre la stessa. Sebbene il nome del singolo individuo possa sembrare superfluo a livello concettuale, in realtà ogni giorno ci permette di svolgere un gran numero di azioni: viaggiare, ritirare denaro, registrare un contratto, avere un posto di lavoro, etc. Il nome è in grado di marcare ogni giorno la sua funzionalità burocratica ed istituzionale nella società, seppur collegato a un concetto così complesso come quello dell’identità.


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Società liquida

Società liquida Nel 1900 viene coniata l’espressione società liquida dal noto sociologo , filosofo e accademico polacco Zygmunt Bauman, per analizzare criticamente la società contemporanea. Riflettendo sul passaggio da modernità a post-modernità e le questioni etiche relative, lo studioso ritenne opportuno paragonarle rispettivamente allo stato solido e a quello liquido: se nell’epoca moderna la questione principale era quella di costruire un’identità e stabilizzarla, nel postmoderno tutto cambia dal momento che si rende necessario evitare qualsiasi tipo di parametro fisso. Un tempo, ogni classe sociale aveva i propri percorsi di carriera, una traiettoria tracciata senza ambiguità. Oggi occorre fare delle scelte, avere una tripla fiducia: in se stessi, negli altri e nella società. Questa società è fluida, nel senso che non è in grado di mantenere a lungo una forma e muta continuamente. Nella post-modernità, secondo Bauman, tutto è permeato dalla liquidità, intesa come la caratteristica base dei liquidi: fluidi che non possono mantenere una forma perché non hanno una coesione interna. Il mondo di oggi non ha né la struttura nè la solidità. La condizione umana nella società liquida è caratterizzata dalla percezione che nulla è destinato a durare. Definire la nostra identità risulta sempre più complesso: non è qualcosa di immutabile, ma è costituita da

fattori cruciali come le decisioni, le azioni, i desideri, le ambizioni, etc. Troppo flessibile è divenuta la realtà in cui viviamo perché si possa costruire qualcosa di stabile e duraturo nel tempo. A far da sfondo a questa instabilità esistenziale c’è una realtà, una società e uno Stato animato dal disordine sociale, politico ed economico “costretto” a vedere come unica arma a sua disposizione quella di dover mantenere l’equilibrio e l’ordine attraverso il controllo del popolo. A questo proposito molti dei dati dati relativi alla nostra persona, tra cui il nome, vengono utilizzati oggigiorno per monitorare le nostre attività, le nostre scelte, le nostre inclinazioni, ma non solo.


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Casi studio

Lithopy / Esposizione

Privacy is theft / Progetto editoriale

Every second / Fotografia

Lithopy è il progetto con cui la Repubblica Ceca ha partecipato alla XXII Triennale di Milano nel 2019. Sociologi, designer, attori e molti altri hanno lavorato per ideare una società parallela e distopica mossa dalla critica contro l’uso improprio di bitcoins e di litio.

Privacy is theft è un progetto realizzato presso l’ArtCenter College of Design di Pasadena (USA). Un libro che parla dell’ “era della sorveglianza”: la tecnologia ci sta facendo avvicinare sempre di più a un mondo intelligente e invadente, in cui è possibile sapere tutto di ogni individuo.

Agence France Presse è un’agenzia di stampa mondiale che cattura l’equivalente di 3.000 foto al giorno, in tutto il mondo, corrispondenti a circa un evento al secondo. In questo teaser vuole invitare i suoi clienti a visualizzare le ultime 24 ore di notizie in tempo reale in una esperienza fotografica interattiva.

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Interactive photo experience


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Casi studio

Underline / Progettazione grafica

No wifi / Survival kit

Black Mirror / Serie tv

Le TIC (Information and Communications Technology) promuovono una serie di abitudini quando interagiamo con le informazioni che comportano un livello inferiore di conoscenza, rendendoci una società superficiale. Il progetto è un sistema di informazione analogico che prende come base media tradizionali come un giornale, un file o lettere.

Un kit di sopravvivenza in caso di assenza di Internet ideato nel 2015 presso la Moholy-Nagy University of Art and Design. Un progetto nato e sviluppato come critica alla società a noi contemporanea: focalizzata sul mondo web, che sta dimenticando la realtà analogica e l’interazione fra le persone.

Serie antologica che esplora le peggiori paure legate alla tecnologia, con storie che attingono ai disagi collettivi del mondo moderno. “Zitto e balla” e “Caduta libera” sono due episodi della terza stagione che estremizzano due concetti contemporanei: l’utilizzo della nostra immagine catturata da un device (in questo caso la webcam di un pc) e i social networks.

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Thriller psicologico / Distopia


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Dati personali

telefono) e quelli che consentono la geolocalizzazione, fornendo informazioni sui luoghi frequentati e sugli spostamenti.

Dati personali I dati personali sono le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, etc. In questi distinguiamo: a) i dati che permettono l’identificazione diretta - ad esempio i dati anagrafici - e i dati che permettono l’identificazione indiretta - ad esempio il codice fiscale o il numero di targa; b) i dati c.d. “giudiziari”, cioè quelli che possono rivelare l’esistenza di determinati provvedimenti giudiziari soggetti ad iscrizione nel casellario giudiziale o la qualità di imputato o di indagato; c) i dati c.d. “sensibili”, cioè quelli che rivelano l’origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l’appartenenza sindacale, relativi alla salute o alla vita sessuale. Il Regolamento (UE) 2016/679 (articolo 9) ha incluso nella nozione anche i dati genetici, i dati biometrici e quelli relativi all’orientamento sessuale. Con l’evoluzione delle nuove tecnologie, altri dati personali hanno assunto un ruolo significativo, come quelli relativi alle comunicazioni elettroniche (via Internet o

Perché vengono raccolti i dati personali? I dati personali vengono solitamente raccolti per fornire una migliore esperienza a utenti e visitatori. Per quanto riguarda la comunicazione, avendo più informazioni sui profili che visitano un sito o usano un servizio, è possibile proporre contenuti diversi che siano più o meno rilevanti per i diversi gruppi e personalizzare quindi l’esperienza con attività di marketing e remarketing. Stiamo parlando ad esempio di tutte le informazioni raccolte attraverso moduli di registrazione a un servizio o una newsletter. Il GDPR (General Data Protection Regulation, o RGPD nella sigla italiana) è un nuovo Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali e mira ad armonizzare le regole sulla raccolta e il trattamento dei dati personali. Istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 27 aprile 2016, questo Regolamento disciplina il trattamento dei dati personali indipendentemente dal fatto che questo sia effettuato o meno nell’Unione europea, sia quando svolto dai titolari o responsabili stabiliti in UE o in un luogo soggetto al diritto di uno Stato membro dell’UE in virtù del diritto internazionale pubblico (per esempio l’ambasciata o la rappresentanza consolare di uno Stato membro), sia quando il titolare o il responsabile non è stabilito nell’Unione Europea ma le attività di trattamento riguardano: l’offerta di beni o la prestazione di servizi ai suddetti interessati nell’Unione Europea, indipendentemente dall’obbligatorietà di un pagamento dell’interessato; il monitoraggio del loro comportamento nella misura in cui tale comporta-

mento ha luogo all’interno dell’Unione Europea. Nato nel 2016, è in vigore dal 2018; secondo la Commissione Europea “i dati personali sono qualunque informazione relativa a un individuo, collegata alla sua vita sia privata, sia professionale o pubblica. Può riguardare qualunque dato personale: nomi, foto, indirizzi email, dettagli bancari, interventi su siti web di social network, informazioni mediche o indirizzi IP di computer”. Il Regolamento (UE) 2016/679 ha ampliato i diritti riconociuti all’interessato con riferimento ai dati che lo riguardano, rendendoli maggiormente incisivi in una realtà permeata sempre più dal ricorso alle nuove tecnologie e all’utilizzo della rete.


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Sonde - microchip temporale

Wikileaks

Cambridge Analytica

Sonde è la seconda traccia dell’album “Microchip Temporale” dei Subsonica in collaborazione con Willie Peyote. Un’edizione aggiornata dell’album pubblicato nel 1999 dalla band con il nome “Microchip Emozionale”. “Sanno tutto di te / qui c’è tutto di te / sanno tutto di te / Confondersi / disperatamente dispersi / nascondersi / clandestinamente immergersi. Con la mano li puoi salutare / sotto un transito satellitare / ogni forma di conversazione / è ormai intima intercezione”.

Wikileaks è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario) e poi li carica sul proprio sito web. Un esempio: con codice Vault 7, Wikileaks rese note prove a testimonianza del fatto che agenzie di intelligence americane detengono strumenti atti all’intercettazione della maggioranza di informazioni che avvengono sulla rete.

Cambridge Analytica, centro di elaborazione dati, è protagonista dello scandalo per il tracciamento di dati sensibili di utenti Facebook in occasione delle elezioni americane del 2016. Lo scopo era di prevedere la personalità di un dato campione fortemente influenzabile, in modo da creare contenuti ad hoc attraverso un algoritmo di tipo comportamentale.

Canzone

Furto dati

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The Great Hack - Privacy privata Serie tv

Questa serie tv tratta di argomenti relativi all’appropriazione di dati e al conseguente condizionamento degli utenti. In occasione dei sondaggi elettorali americani, fu elaborato un modello tramite l’analisi di 5000 dati sensibili. Ciò comportò il tracciamento per prevedere personalità di ogni adulto statunitense e di come influenzarlo. Essendo che la personalità determina ogni nostro comportamento, compagnie di analisi di metadati si sono mosse in tale direzione proponendo contenuti correlati a dati profanati di ogni elettore. In tal caso, tramite Facebook la fetta di elettorato considerata influenzabile (gli indecisi ed esitanti) fu bombardata con video per favorire l’attuale presidente Donald Trump a discapito di Hillary Clinton. Anche solo un 5/6% fa la differenza per le elezioni e così è stato per quelle d’America. Si fa riferimento a un fatto realmente accaduto citato precedentemente: Cambridge Analytica, Elezioni America 2016.


SCENARIO


SCENARIO

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Sistema, vengono controllati attraverso Sken, uno strumento elettronico che permette di generare un’identità temporanea.

Realtà distopica Ispirandoci alle fasi di ricerca del design speculativo e in particolar modo alla manipolazione dei dati sensibili, è stato delineato uno scenario immaginario, ma al tempo stesso plausibile. Per contribuire alla credibilità del progetto e per coinvolgere maggiormente l’utente, è stato necessario riflettere su contesti futuri possibili, plausibili, probabili e preferibili, decidendo infine di contestualizzarlo in un futuro non troppo lontano dal mondo odierno e da oggetti e tecnologie oggi conosciuti. Per lo stesso motivo si è evitato di definire luogo e tempo, scegliendo di introdurre solo il contesto sociale. A partire dalla necessità comune di sentirsi al sicuro in una società in cui la manipolazione dei dati avviene in modo subdolo, viene a configurarsi una realtà distopica in cui il governo offre ai cittadini la tutela dei propri dati in cambio della cessione degli stessi. Affidando al governo nome e cognome, i cittadini sono liberi di vivere serenamente senza doversi più preoccupare di proteggere questi, ma assicurando al Sistema il completo controllo sulle proprie identità. Chi si rifiuta di cedere i propri dati, perde ogni diritto all’interno della società e viene etichettato come “senza nome”. Non appartenendo più a nessuno, i nomi perdono di importanza e diventano così temporanei, pur non scomparendo del tutto: infatti, per essere funzionali al

La società è verticale ed è divisa in dieci classi sociali che corrispondono a dieci distretti che affacciano su un nucleo centrale che costituisce il governo. All’interno del Pentagono si identificano diversi edifici, primo fra tutti il Palazzo Sken, sede del governo dedicata appunto al dispositivo di identità temporanea. Accanto a questo si trova l’Industria Sken che accoglie le officine in cui i dispositivi vengono fabbricati. Nella parte nord del Pentagono si trovano invece i palazzi adibiti ai diversi Ministeri tra cui: - il Ministero del Nome, preposto all’Autorità Garante e alla tutela dei dati personali - il Ministero dei Neofiti, che sovrintende alla promozione e alla conservazione di Sistema - il Ministero della Cooperazione Distrettuale (CD), che regola i rapporti tra i vari distretti - il Ministero per la Salvaguardia dell’Ordine Pubblico (SOP) preposto all’amministrazione degli organi giudiziari, tra cui il Tribunale. Infine, troviamo tre diversi uffici a disposizione dei cittadini, tra cui lo Sportello Reclami, il Centro Assistenza e il Centro di Controllo Distrettuale (CCD). L’assegnazione della classe sociale è ereditaria, ma non imprescindibile: le attività che consentono ai cittadini di aspirare ad avanzare di distretto sono diverse, tra cui la beneficienza (per cui è richiesta una quota associativa annua), la partecipazione attiva alle attività sociali distrettuali, una buona immagine (a partire da un aspetto curato, fino alla cordialità e alla solidarietà dimostrata in situazioni pubbliche e private), la collabo-

razione per l’ordine pubblico (attraverso la segnalazione di infrazioni e/o reati) e l’osservanza delle regole da parte dei figli in caso di minorenni. Al contrario, l’astensione da attività sociali di ogni genere, la mancata collaborazione nei confronti dell’Autorità Garante e l’accettazione di ogni forma di criminalità mettono a rischio lo stato sociale del cittadino. Avanzando nella società, il cittadino acquisisce diversi benefici, ad esempio la frequenza con cui generare la propria identità temporanea: coloro che vivono nei distretti più bassi hanno l’obbligo di generare quotidianamente la loro identità, ma avanzando si ha la possibilità di bloccare il nome assegnato per un periodo maggiore. Unica eccezione è costituita dai minorenni, che fino ai 18 anni hanno la possibilità di mantenere lo stesso nome e cognome. Una volta raggiunta la maggiore età, viene inviata una box col sigillo governativo che costituisce lo starter kit per entrare a far parte di Sistema. Il giovane viene introdotto alla società attraverso il Manifesto che racconta come nell’anno 0 sia stato fondato Il Sistema e gli vengono illustrate tutte le normative che da quel momento in poi dovrà osservare. In una società simile, fortemente piramidale, in cui tutto spinge al successo e al miglioramento del proprio stile di vita, l’individuo viene premiato se conforme all’immagine dello Stato stesso. Il governo che si viene a formare è fortemente dittatoriale ma strumentalizza la verticalizzazione della società e un forte apparato di comunicazione per distrarre i cittadini da ciò che li sta controllando, facendo credere loro di averli alleggeriti delle loro preoccupazioni. Emblema del potere che la società esercita sull’individuo è il dispositivo Sken®, da cui dipende e a cui deve la sua stessa identità.


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È NATO IL SISTEMA Il Governo ha firmato per le nuove norme-sicurezza per la pace e la tranquillità dei cittadini. Dopo anni di dispute e controversie stamattina è stato firmato il decreto che sancisce la nascita de Il Sistema. La decisione è stata presa all’unanimità da tutti i rappresentati del Livello 0 che, con un comunicato stampa ufficiale, hanno assicurato ai cittadini che si tratta del metodo migliore per la tutela dei loro dati personali. Il Sistema nasce infatti per stoppare il trattamento personale dei propri dati, in particolare del NOME e del COGNOME, per evitare che minacce esterne minino la tranquillità dei cittadini. I dati presi in custodia dal governo saranno custoditi in un bunker di massima sicurezza a cui nessuno potrà più accedere. D’ora in avanti tutti i cittadini dai 18 anni di età devono presentarsi agli uffici amministrativi responsabili per firmare il contratto di cessione dei propri dati personali, in cambio gli verrà assegnato un token elettronico che genererà randomicamente i dati con le tempistiche stabilite dal livello di appartenenza. I livelli verranno assegnati secondo un punteggio che tiene conto di: reddito, stato sociale, fedina penale, attività svolte riguardanti il sociale e beneficienza svolta durante la campagna elettorale a favore de Il Sistema. Per quanto riguarda i cittadini minorenni essi manterranno il nome di nascita fino al compimento dei 18 anni, momento in cui cederanno il proprio nome per entrare a far parte del sistema attivamente come forza lavoro, partendo dal livello di appartenenza dei genitori. La scala dei punteggi attraverso cui si può avanzare o retrocedere nei livelli comprende: qualità del lavoro svolto, interesse verso gli altri cittadini del sistema, fede nel sistema, attività svolte al mantenimento ottimale del sistema, beneficienza svolta a favore del sistema. Ogni cittadino verrà affidato a un ufficio amministrativo di zona dove saranno eletti dei rappresentanti governativi col fine di controllare il mantenimento della pace. A tal fine, delle speciali pattuglie verranno organizzate per evitare che individui indesiderati (senza-nome) distruggano tale tranquillità. Al momento sono in corso grandi manifestazioni di coloro che si rifiutano di aderire alle nuove norme-sicurezza, schiere di oppostori si sono infatti riversati nelle strade per opporsi a Il Sistema. I massimi livelli hanno assicurato che gli scontri durenno poco. Alla fine del processo di raccolta dati infatti coloro che non credono nel sistema verranno allontanati dai cittadini normali e perderanno ogni status sociale.


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Dichiarazione ufficiale degli obblighi e dei doveri dei cittadini. Questo è il vostro governo che vi parla. Tutti i cittadini dovranno seguire le norme e i divieti indicati da questo comunicato ufficiale. Altri avvisi, non governativi, che suggeriscano altri comportamenti da adottare saranno d’ora in avanti considerati illegali e da bandire, e i loro autori verranno perseguiti secondo la Legge. Tutti i cittadini devono presentarsi all’ufficio ministeriale di zona per la cessione dei dati personali, chi non l’avesse già fatto ha l’obbligo di effettuarlo al più presto, pena l’allontanamento e lo status di senza-nome. Le seguenti norme hanno lo scopo di mantenere semplice e serena la vita di tutti i cittadini, il loro infrangimento comporta una pena sancita dalla legge.

Obblighi

Divieti

Progressione

Regressione

- Tutti i cittadini devono cedere i diritti sui propri dati personali, in particolar modo Nome e Cognome. - Tutti i cittadini devono essere muniti di token elettronico per la generazione casuale del nome. - Tutti i cittadini devono impegnarsi a generare, attraverso il token, i loro nuovi dati con le tempistiche stabilite dal suo livello. -Tutti i cittadini hanno la responsabilita del proprio token, eventuali danni e smarrimenti vanno segnalati immediatamente all’ufficio amministrativo più vicino, che provvederà a indagare sull’accaduto e all’eventuale sostituzione del generatore. - Al compimento dei 18 anni, tutti i cittadini devono presentarsi all’ufficio generale per effettuare la rinuncia ai propri dati e per ricevere il token. - Dai 18 anni di età i cittadini sono tenuti a rispettare tutte le norme per la salvaguardia dei dati.

- È severamente vietato a tutti i cittadini utilizzare il propro nome di nascita sia in spazi pubblici che privati, i trasgressori saranno perseguiti secondo la Legge. - È severamente vietato tenere alcuna traccia del proprio nome originale, o di quelli imposti precedentemente dal Sistema. In particolar modo è vietato : tatuarsi e tatuare i nomi di nascita propri o di altri cittadini. Coloro che già possiedono tali marchi devono recarsi immediatamente negli uffici sanitari incaricati per effettuare la rimozione, possedere articoli personalizzati con le iniziali o il nome intero del proprietario.

Il Sistema prevede la possibilità di progressione all’interno dei vari livelli attraverso azioni che portano al beneficio di tutti gli abitanti del Sistema. I cittadini potranno progredire attraverso: - Azioni di beneficienza fatte a favore del governo, il pagamento della quota associativa, la partecipazione alle attività sociali promosse dal Sistema, e la presenza ad assemblee o comizi obbligatori. La mancata presenza a quest’ultimi comporterà una riduzione del punteggio. - Il mantenimento di un aspetto sempre curato e rispettoso, la cordialità verso altri sia in ambienti pubblici che domestici, la solidarietà verso gli altri cittadini. - La collaborazione con i rappresentanti dell’ordine pubblico, il rispetto delle regole e il mantenimento di quest’ultimo da parte dei figli (nel caso in cui siano minorenni). Inoltre tutti i cittadini hanno il dovere di segnalare qualsiasi azione che non rispetti le norme sopra indicate. Nel caso di segnalazioni accertate positivamente, verranno assegnati dei punti al cittadino che ha effettuato l’avviso. La quantità di punti assegnati verrà valutata in base all’importanza del reato segnalato.

Il mancato mantenimento delle norme sopra indicate comporta l’immediata perdita di punti in relazione alla gravità dell’atto. In particolar modo si regredisce nel caso in cui: - Non si partecipi ad attività sia sociali che culturali approvate e promosse dal Govermo. - Il cittadino mostri un aspetto poco curato e decoroso in particolare in spazi pubblici. - Il cittadino non collabori con coloro atti al mantenimento dell’ordine pubblico, mostri un comportamento antisociale e sovversivo. Sono da aborrare ogni forma di tolleranza verso la criminalità e coloro che non rispettano le norme. Nel caso in cui un minore non rispetti le direttive de il Sistema verranno detratti i punti dai genitori o chi ne fa le veci.

Il Sistema ricompensa chi confinda in esso, fin quando le norme verrano rispettate saranno assicurate a tutti i cittadini pace e tranquillità. Il token è la chiave per la serenità, salvaguardalo.

CONFIDA NEL GOVERNO, CONFIDA NEL SISTEMA, CONFIDA NELLE NORME


ARTEFATTO


ARTEFATTO

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Sken®

Sken® Il nostro artefatto principale è un generatore di identità da utilizzare, secondo le tempistiche prestabilite dal Distretto a cui l’individuo appartiene, per generare una nuova identità. Tutti coloro che fanno parte de Il Sistema accettano di cedere i loro dati a favore di una comunità sicura e pacifica, perché come viene sottolineato nel Manuale d’uso “Sken® garantisce Sicurezza”. Un oggetto nato dal bisogno di colmare quell’instabilità che caratterizza il concetto di identità, ma anche di estremizzare l’appropriazione dei dati sensibili della persona che ad oggi avviene quasi inconsapevolmente. Sken® è stato pensato come un oggetto da portare sempre con sè: leggero, facilmente trasportabile, di dimensioni ridotte (9x9x9cm) e pronto all’uso. Prodotto in serie dall’Industria Sken e mandato ai nuovi membri de Il Sistema al raggiungimento della maggiore età all’interno dello Starter Kit, rappresenta il compagno ideale della nostra quotidianità per non sentirci mai soli, il simbolo di adesione a una comformità sociale, il talismano da trattare con cura per evitare le sanzioni. L’essere un prodotto standardizzato ha imposto la sua forma cubica, scelta per ottimizzare la produzione e lo stoccaggio all’interno dell’Industria Sken ma che risulta anche comoda per poggiarlo su qualsiasi superficie all’interno della propria abitazione o per portarlo sempre con sè all’interno di una borsa o di uno zaino.

La struttura esterna è un cubo in plastica opaca (d), attraverso cui è possibile intravedere al suo interno una piramide capovolta (c) su cui è incisa il logo de Il Sistema e in cui è racchiuso il cuore pulsante del prodotto: la batteria che alimenta lo schermo LCD (a) che è possibile vedere dal lato superiore e cambiare interfaccia premendo il tappo (b) - a sua volta connesso alla parte inferiore attraverso quattro molle perimetrali. Questa composizione logica nasconde una seconda lettura più profonda. Sken® è il simbolo dello scenario da noi progettato: la struttura portante (il Governo) è in plastica opaca e mi permette di intravedere al suo interno una piramide (Il Sistema) in plastica nera, che cela definitivamente la mia vista e mi impedisce di vedere ciò che alimenta lo schermo che deciderà il mio nome (adesione alla perdita di diritto dei dati personali, motore de Il Sistema). Lo schermo LCD è di 1,8 pollici ed è stato realizzata con un’interfaccia SPI (Serial Peripheral Interface), un sistema di comunicazione dove la trasmissione avviene tra un dispositivo detto master e uno o più slave. È stato scelto in quanto permette lo scambio di dati tra dispositivi montati sulla stessa sheda elettronica (o schede elettroniche vicine fra loro). Su di esso il neofita avrà la possibilità di leggere: il livello di appartenenza, e(10 opzioni) il nome (2000 opzioni) e cognome (2000 opzioni) generati temporaneamente. Nel selezionare i nomi e i cognomi da inserire nel sistema è stata svolta un’indagine sui nomi e sui cognomi maggiormente in voga, successivamente scremati eliminando quelli molto simili tra loro e cercando di mantenere un equilibrio fra i due sessi.

a

b

c

d


ANALISI

1. abelarda 2. achille 3. ada 4. adela 5. adelaide 6. adelaido 7. adele 8. adriana 9. adriano 10. agata 11. agato 12. agnese 13. agnesio 14. agostina 15. agostino 16. aimone 17. alba 18. albano 19. albarosa 20. alberta 21. alberto 22. albina 23. albino 24. aldo 25. alessandra 26. alessandria 27. alessandro 28. alessia 29. alfano 30. alfea 31. alfeo 32. alfio 33. alfonsa 34. alfonso 35. alfreda 36. alfredo 37. alice 38. allegra 39. allegro 40. almarosa 41. altea 42. alteo 43. alvaro 44. amalia 45. amanda 46. ambra 47. ambretta 48. ambrogia 49. ambrogio 50. ambrosia 51. amelia 52. amelio 53. amorosa 54. amoroso

Italo Calvino, Fiabe Italiane 55. ampeglio 109. bertino 56. ampelia 110. berto 57. ampelio 111. bertoldo 58. anastasia 112. betta 59. anastasio 113. bianca 60. andrea 114. bruna 61. angela 115. brunella 62. angelo 116. brunello 63. anita 117. bruno 64. anna 118. calvina 65. antonella 119. calvino 66. antonello 120. camilla 67. antonia 121. camillo 68. antonio 122. candida 69. aria 123. candido 70. arianna 124. carina 71. ariosto 125. carino 72. armanda 126. carla 73. armando 127. carlo 74. arsenia 128. carlotta 75. arsenio 129. carmela 76. artemide 130. carmelo 77. arturo 131. carmen 78. ascania 132. carmine 79. ascanio 133. carola 80. asdrubale 134. carolina 81. asia 135. celesta 82. assunta 136. celeste 83. assunto 137. celestina 84. attilia 138. celestino 85. attilio 139. cesare 86. augusta 140. cesareo 87. augusto 141. cesarina 88. aurelia 142. cesarino 89. aurelio 143. cherubina 90. aurora 144. cherubino 91. azzurra 145. chiara 92. azzurro 146. christian 93. barbara 147. christina 94. barbaro 148. cinzia 95. bartolomea 149. cinzio 96. bartolomeo 150. clara 97. battista 151. clarice 98. beatrice 152. clarissa 99. belardo 153. claudia 100. benedetta 154. claudio 101. benedetto 155. clelia 102. beppe 156. clelio 103. berenice 157. clemente 104. bernardina 158. clementina 105. bernardino 159. clio 106. bernardo 160. clizia 107. berta 161. clizio 108. bertina 162. clotilde

163. 164. 165. 166. 167. 168. 169. 170. 171. 172. 173. 174. 175. 176. 177. 178. 179. 180. 181. 182. 183. 184. 185. 186. 187. 188. 189. 190. 191. 192. 193. 194. 195. 196. 197. 198. 199. 200. 201. 202. 203. 204. 205. 206. 207. 208. 209. 210. 211. 212. 213. 214. 215. 216.

clotildo coletta concetta concetto consuela consuelo cornelia cornelio corrada corrado costanza costanzo cristiana cristiano cristina curzia curzio dafne daiana dalia dalila dalio daliso damiana damiano daniel daniela daniele daniella daniello danila danilo dante daria dario david davide dazeglio dazelio deana debora deborah delfina delfino delia delinda delio delizia delizio delma denis denisa deonisia deonisio

217. 218. 219. 220. 221. 222. 223. 224. 225. 226. 227. 228. 229. 230. 231. 232. 233. 234. 235. 236. 237. 238. 239. 240. 241. 242. 243. 244. 245. 246. 247. 248. 249. 250. 251. 252. 253. 254. 255. 256. 257. 258. 259. 260. 261. 262. 263. 264. 265. 266. 267. 268. 269. 270.

desdemona desio diamanta diamantina diana dianora diega diego diletta diletto dimitra dimitri diodora dolorata dolores domenica domenico domitilla domitillo donata donatantonio donatella donatello donato dorotea doroteo duccia duccio eda edelberto edmonda edmondo edoarda edoardo edvige edvigio efigenia egea egeo egida egide egidia egidio egista egisto elba elda elena elenia elenio eleno eleonarda eleonardo eleonora

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ester ettora ettore ettorina ettorino eufelia eufelio eufemia eufemio eugenia eugenio eustacchia eva evarista evaristo evelina evelino ezechiela ezechiele ezelinda ezelindo ezia ezio fabbiola fabia fabiana fabiano fabio fabiola fabriana fabriano fabrizia fabrizio faenza faenzo fatima fatimo fausta faustina faustino fausto favio febe fedela fedele federica federico federiga federigo fedrica fedrico felice felicia felicita

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379. fenice 380. fenicia 381. fenisio 382. fenolia 383. feralda 384. feraldo 385. ferdinanda 386. ferdinando 387. fernalda 388. fernaldo 389. fernanda 390. fernando 391. festina 392. festino 393. fiamma 394. fiammetta 395. fidea 396. fidelia 397. fidelma 398. fidenzia 399. fidenzio 400. fidia 401. fidio 402. filiberta 403. filiberto 404. filidea 405. filideo 406. filimena 407. filippa 408. filippo 409. filomena 410. filomeno 411. fiordalba 412. fiordalice 413. fiordaliso 414. fiordelice 415. fiore 416. fiorella 417. fiorello 418. fiorenza 419. fiorenzo 420. fioridea 421. flaminia 422. flaminio 423. flavia 424. flavio 425. flor 426. flora 427. floralba 428. floreana 429. florella 430. florenza 431. floriana .....


ANALISI 433. 434. 435. 436. 437. 438. 439. 440. 441. 442. 443. 444. 445. 446. 447. 448. 449. 450. 451. 452. 453. 454. 455. 456. 457. 458. 459. 460. 461. 462. 463. 464. 465. 466. 467. 468. 469. 470. 471. 472. 473. 474. 475. 476. 477. 478. 479. 480. 481. 482. 483. 484. 485. 486.

florinda florindo fortuna fortunata fortuno fosca fosco franca francesca francesco franchetta franco frida frido fruttuosa fruttuoso fulgida fulgido fulvia fulviana fulviano fulvio furio fusca fusco futura gabriela gabriele gabriella gaetana gaetano gaia gaio galatea galeano gelinda gelindo gelmina gelmino gelsa gelso georgia georgio geraldo gerarda gerardina gerardino gerardo geremia germana germando germania germanico germano

Italo Calvino, Fiabe Italiane 487. germondo 537. gianfrancesco 488. gerolama 538. gianfranco 489. gerolamo 539. giangastone 490. geromina 540. giangiacomo 491. geromino 541. giangiorgia 492. gertrude 542. giangiorgio 493. gervasa 543. gianlorenzo 494. gervasio 544. gianluca 495. gervaso 545. gianlucia 496. gessica 546. gianluigi 497. gesualda 547. gianluigia 498. gesualdo 548. gianna 499. gettulia 549. giannandrea 500. gettulio 550. giannangela 501. getulia 551. giannangelo 502. getulio 552. giannantonia 503. getullio 553. giannantonio 504. gheraldo 554. giannetta 505. gherarda 555. giannetto 506. gherardo 556. gianni 507. giacchino 557. giannino 508. giachino 558. giano 509. giacinta 559. gianpaola 510. giacinto 560. gianpaolo 511. giacobba 561. gianpiera 512. giacobbe 562. gianpiero 513. giacoma 563. gianpietro 514. giacomo 564. gianvito 515. giada 565. giasone 516. giambatti566. gidio sta 567. gigetta 517. giammarco 568. gigetto 518. giammaria 569. giglio 519. giammario 570. gigliola 520. giammauro 571. gigliolo 521. giampaola 572. gilardo 522. giampaolo 573. gilberta 523. giampiera 574. gilberto 524. giampiero 575. gilda 525. giampietro 576. gildo 526. giana 577. gilfredo 527. gianandrea 578. gina 528. gianantonio 579. ginepra 529. gianbatti580. ginepro sta 581. ginevra 530. giancarla 582. ginevro 531. giancarlo 583. gino 532. giandome584. gioacchina nico 585. gioacchino 533. gianfelice 586. giobattista 534. gianfilippo 587. giobbe 535. gianfranca 588. gioconda 536. gianfran589. giocondo cesca 590. gioela

591. gioele 592. gioia 593. giona 594. giordana 595. giordano 596. giorgia 597. giorgiana 598. giorgio 599. giosue 600. giovambattista 601. giovanbattista 602. giovanna 603. giovanni 604. giove 605. giovenale 606. giovenzio 607. giovina 608. giovino 609. giralda 610. giraldo 611. girardo 612. girlando 613. girolama 614. girolamo 615. gismonda 616. gismondo 617. giuda 618. giuditta 619. giuditto 620. giudo 621. giugliano 622. giulia 623. giuliana 624. giuliano 625. giulietta 626. giulio 627. giuseppa 628. giuseppe 629. giuseppina 630. giuseppino 631. giusta 632. giustina 633. giustiniana 634. giustiniano 635. giustino 636. giusto 637. gloria 638. gloriana 639. gloriano 640. goffreda 641. goffredo 642. golia

643. 644. 645. 646. 647. 648. 649. 650. 651. 652. 653. 654. 655. 656. 657. 658. 659. 660. 661. 662. 663. 664. 665. 666. 667. 668. 669. 670. 671. 672. 673. 674. 675. 676. 677. 678. 679. 680. 681. 682. 683. 684. 685. 686. 687. 688. 689. 690. 691. 692. 693. 694. 695. 696.

goliarda goliardo gordiana gordiano gorizia goriziano gorizio gottarda gottardo gracco gradisca gradisco gradita gradito grazia graziadio graziana graziano graziella graziello grazio graziosa grazioso gregoria gregorio greta grimalda grimaldo griselda grisostomo gualtiera gualtieri guarina guarino guccio guenda guendalina guerriera guerriero guglielma guglielmo guido guidobaldo gusmana gusmano gustava gustavo iacopo iago iana iano icaro ida idalba

697. 698. 699. 700. 701. 702. 703. 704. 705. 706. 707. 708. 709. 710. 711. 712. 713. 714. 715. 716. 717. 718. 719. 720. 721. 722. 723. 724. 725. 726. 727. 728. 729. 730. 731. 732. 733. 734. 735. 736. 737. 738. 739. 740. 741. 742. 743. 744. 745. 746. 747. 748. 749. 750.

idalberto idalmo idea idelberto idelfonso idelma idelmina idelmino idelmo idia idiana idiano ifigenia igea igeo igidio igilda iginia iginio ignazia ignazio igor ilaria ilario ilaro ildebrando ildegarda ildegardo ileana ileano ilenia iliana illeana illiano illide illidio illuminata illuminato ilva imelda imeldo immacolata immacolato imperia imperio india innocentina innocentino innocenzo iolanda iolando iones iorio iosella

751. 752. 753. 754. 755. 756. 757. 758. 759. 760. 761. 762. 763. 764. 765. 766. 767. 768. 769. 770. 771. 772. 773. 774. 775. 776. 777. 778. 779. 780. 781. 782. 783. 784. 785. 786. 787. 788. 789. 790. 791. 792. 793. 794. 795. 796. 797. 798. 799. 800. 801. 802. 803. 804.

iosto iovanni ippazia ippazio ippolita ippolito irene ireno ires iria iride irido irina irino iris irlanda irlando irma irmina irmino isa isabella isabello isacco isaia iselda iseldo isella israele israella istria isvaldo italina italino italo ivan ivana ivano ivo ivonia ivonio ivonne ivrea ivreo jacopa jacopo jana jano jennifer jessica jolanda julia juri katia

805. 806. 807. 808. 809. 810. 811. 812. 813. 814. 815. 816. 817. 818. 819. 820. 821. 822. 823. 824. 825. 826. 827. 828. 829. 830. 831. 832. 833. 834. 835. 836. 837. 838. 839. 840. 841. 842. 843. 844. 845. 846. 847. 848. 849. 850. 851. 852. 853. 854. 855. 856. 857. 858.

lando lara lario latina latino laura laurenza laurenzo lauro lavinia lavinio lazzara lazzaro lea lella lello leonarda leonardo leone leonia leonida leonilda leonilde leonildo leopolda leopoldo lesbia letizia letizio leva levante levi lia liberatore libertina libertino licia lico lina linda lindo lino lisa livia livio lodovica lodovico lola loredana loredano lorenzo loretta loretto loria

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ARTEFATTO

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Sken®

La piramide nera contiene al suo interno la batteria che ha lo scopo di alimentare la scheda elettronica, così che lo schermo possa rimanere acceso ininterrottamente. Nel prototipo la batteria utilizzata è di 9 Volt ed è certificata da un’etichetta riportante il logo e i colori identificati de Il Sistema. Nello Starter Kit inviato al domicilio del nuovo membro sono presenti due batterie da 9 Volt (una nel prodotto pronto all’uso, l’altra di riserva), sarà poi compito del singolo procurarsi le dovute scorte.

namento. Sulla superficie esterna di (c) è presente un mini pulsante. A contatto avvenuto tra pulsante e (b), avviene la generazione di Nomi e Cognomi. (c) è contenuto in (d) tramite fissaggio a colla. (d) prevede due fori per l’incastro di (b) con aggiunta di 4 molle perimetrali poste ad angolo per favorire ed accompagnare la pressione della mano su (b).

(e)

b

a

c

d

Le parti che compongono il generatore di identità temporanee sono: (a)Display LCD da 1.8 pollici con interfaccia SPI (b) Tappo chiusura in polimero termoindurente con 4 molle ancorate perimetralmente (c) Piramide ribaltata con logo Sistema, ancorata con colla a componente D, contenente Elegoo Nano V3.0 Scheda di Microcontrollore CH340 ATmega328P (d) Contenitore cubico con 2 fori per incastro componente C (e) Batteria 9 Volt

e

®

®

Le fasi di montaggio sono le seguenti: (a) si ancora a (b) dall’interno attraverso un sistema di incollaggio. (c) contiene il sistema Arduino preposto alla generazione di Nomi e Cognomi. Il sistema Arduino è alimentato grazie a una batteria di 9 volt che ne garantisce il funzio-

Nel momento in cui il nuovo membro de Il Sistema riceve Sken®, è tenuto ad eseguire delle procedure specifiche per la corretta accensione e l’ordinario accesso alla comunità. Qui di seguito gli step da seguire: (1) Recarsi al Centro di Controllo Distrettuale (CCD) per cedere i propri dati personali. Sarà stretta responsabilità del CCD, garante per la tutela dei dati personali. (2) Una volta ricevuto Sken®, procedere con la prima generazione di Nome e Cognome e verificarne la corretta funzionalità. (3) Eventuali danni o smarrimenti sono da segnalare allo Sportello Reclami più vicino accreditato esclusivamente dal Sistema. A seconda del livello di appartenenza, esplicitato di default nel display di Sken®, l’individuo deve generare il Nome e Cognome a seconda delle tempistiche previste e associate al livello. Una descrizione più approfondita nell’uso di Sken® e dello Starter Kit è possibile consultarla all’interno del Manuale d’Uso appositamente progettato per contenere: introduzione all’uso, informazioni di sicurezza, manutenzione, avviso di garanzia, sanzioni e assistenza clienti riportato in seguito. Una guida illustrata e scritta per guidare il nuovo membro de Il Sistema nell’inserimento della comunità. Infine, nella pagina successiva è possibile vedere alcuni dei render del modello 3D di Sken®.


ARTEFATTO

Render

SkenÂŽ, render

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ARTEFATTO

Starter kit Il Sistema prevede l’invio e la ricezione presso il proprio domicilio di appartenenza di uno Starter Kit contenente i seguenti materiali:

1 2 3 4 5 6

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Sken®, starerit

Gli step per iniziare la procedura di generazione di nomi e cognomi temporanei sono i seguenti: 1. Assicurarsi che vi sia tutto il necessario all’interno dello Starter Kit come illustrato nella sezione precedente (vedi Contenuto Starter Kit). Tutti gli Starter Kit non conformi saranno considerati illegati e da bandire. Eventuali irregolarità sono da segnalare presso lo Sportello Reclami affinché gli autori dell’infrazione vengano perseguiti secondo Il Sistema. 2. Sken® viene consegnato pronto per l’uso con la batteria di 9 Volt già inserita. Verificare l’integrità dell’intero prodotto al fine di avviare la procedura al meglio. In

Packaging Certificato di revisione

Ricorda che Il Sistema ricompensa chi confida in Esso, fin da quando le norme verranno rispettate pace e tranquillità saranno assicurate a tutti i cittadini. Sken® garantisce la tua Sicurezza. 5

2

Mappa Manuale d’uso Sken® Batteria

L’utente è tenuto ad assicurarsi dell’avvenuta ricezione del Kit d’uso e dell’autenticità del contenuto de Il Sistema. Secondo il regolamento esplicitato sul Manifesto al compimento del 18esimo anno d’età o oltre ogni individuo entrerà a far parte della comunità. Lo Starter Kit prevede un’etichetta esplicitamente indirizzata a un individuo tramite il riconoscimento di: > codice alfanumerico composto da una lettera e 4 numeri (ex: C0009) > data di nascita dell’individuo (ex: 3.04.01)

caso si riscontrassero problematiche, bisogna immediatamente contattare i Centri di Assistenza convenzionati con Il Sistema. 3. Premere la parte superiore di Sken® e sulla schermata appariranno: livello di appartenenza, nome e cognome generati da mantenere secondo la tempistica stabilita.

6 1

3

4


ARTEFATTO

Sken®, starerit

Packaging Il packaging dello Starter Kit è una scatola in cartone alveolare di dimensioni 24,5x26,5x10cm. La sua semplicità è coerente con il progetto: si presenta come un qualsiasi pacco consegnato nelle nostre case da un fattorino di una qualsiasi azienda. Pulito, essenziale, ma soprattutto anonimo: si tratta di un kit standard che dal Governo viene inviato ogni giorno a tutti coloro che raggiungo la maggiore età ed entrano a far parte de Il Sistema. A renderlo riconoscibile ci sono delle icone standard inerenti all’imballaggio o all’oggetto contenuto, il logo de Il Sistema e due etichette. La prima è posta nella parte superiore della scatola e riporta i codici corrispondente al domicilio e al destinatario, nonché delle informazioni base in merito al contenuto. La seconda, invece, è situata nel retro e fornisce al nuovo membro tutti i contatti necessari in caso di problemi con i prodotti o con l’avvio della procedura. Nel lato destro è possibile vedere un QR code che rimanda a questo Booklet descrittivo del progetto. All’interno della scatola è possibile trovare, protetti da delle chips in polistirolo, i contenuti prima citati.

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ARTEFATTO

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Sken®, starerit

Etichetta / lato superiore

n¡Oggetti 2 Grandezza 26x24x10cm Periodo 16/12/19

Etichetta / retro CONTATTI_ISTITUZIONI Industria sken Corriere sken ASSISTENZA EMAIL 2019 Il Sistema, il logo del Sistema e di sken® sono marchi del Sistema e delle Istituzioni consociate.

sportello reclami

sportelloreclami@sistema.com


ARTEFATTO

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Sken®, starerit

Etichetta / batteria

Adesivi / icone imballaggio L’imballaggio deve essere posto al riparo dall’acqua e dall’umidità.

®

®

Il pacco deve essere sempre trasportato, manipolato e immagazzinato in modo tale che la freccia sia sempre rivolta verso l’alto.

Il prodotto deve essere maneggiato con cura.

Merce fragile.

®

® Logo certificato identificativo de Il Sistema.


ARTEFATTO

Manuale d’uso

Sken®, starerit

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ARTEFATTO

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Sken®, starerit

Certificato di revisione Questa garanzia contrattuale si applica solo al prodotto Sken così come originariamente fornito e non si applica ad alcun componente o apparecchiatura di terzi non accreditata da Il Sistema. Il Sistema garantisce all’utente che Sken® sarà esente da difetti di materiale e di manodopera in normali condizioni di utilizzo. Salvo quanto diversamente previsto dalla legge applicabile, la garanzia dura illimitatamente ed è prevista una revisione periodica del generatore di identità ogni (1) o (2) anni. Le revisioni periodiche saranno memorizzate grazie al Certificato di Revisione fornito nello Starter Kit.

cod. A0001

consegna 16/12/19

® In conformità alle norme de Il Sistema, sei tenuto a revisionare periodicamente Sken® recandoti negli appositi Centri di Assistenza autorizzati. La revisione è prevista ogni anno e saranno registrate grazie al certificato di revisione. In caso di non adempimento, Il Sistema provvederà all’applicazione di sanzioni secondo il regolamento.

TIMBRO REVISIONE ANNUALE:

NOTE:.................................................. ....................................................... ....................................................... ....................................................... 2019 Il Sistema, il logo del Sistema e di Sken®sono marchi del Sistema e delle Istituzioni consociate.


ARTEFATTO

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Sken®, starerit

Layout Mappa La mappa si presenta come un piccolo origami di dimensioni 18x18cm che una volta ripiegato su se stesso diventa 9x9cm a riprendere le dimensioni di Sken®.

Sul fronte è presente una pianta generale de Il Sistema che presenta i dieci distretti numerati, uno dei quali è evidenziato perché segna lo stato sociale di partenza del destinatario dello starter kit. Sul retro dell’origami è riportato un ingrandimento del Pentagono distrettuale in cui vengono indicati i diversi edifici e le funzioni che svolgono. La dimensione e la praticità della mappa sono pensati in modo da renderla tascabile e di facile utilizzo. Di seguito vengono illustrati i passaggi per l’origami:


ARTEFATTO

Fronte

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Sken®, starerit

Retro

l f

g h

i e

a

Palazzo SKEN®

b

Industria SKEN®

c

Sportello reclami

d

centro assistenza

e

Centro di Controllo

f

tribunale

g

ministero del nome

h

ministero dei neofiti

i

ministero della cooperazione distrettuale (CD)

d c b a

sede di Il Sistema officina in cui avviene la fabbricazione di SKEN® ufficio a disposizione dei cittadini per eventuali problemi con SKEN® ufficio a disposizione dei cittadini in caso di rottura o perdita di SKEN® sede dell’Autorità Garante per la tutela dei dati personali sede degli organi giustiziari dicastero preposto all’Autorità Garante e alla tutela dei dati personali dicastero che sovrintende alla promozione e alla conservazione del Sistema

dicastero che ha il compito di regolare i rapporti tra i vari distretti

l

ministero della salvaguardia dell’ordine pubblico (SOP)

dicastero preposto all'amministrazione degli organi giudiziari


ARTEFATTO

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Brand Identity

ogni volta che se ne ha bisogno attraverso la pressione su un pulsante. Ogni codice è unico, non possono esistere duplicati e nel generare uno nuovo quello precedente viene eliminato definitivamente.

Naming e font Il Sistema è il nome del progetto in quanto, ispirandoci all’assenza di nomi propri e al continuo cambiamento di identità nella nostra fiaba, abbiamo provato ad immaginare una realtà in cui nessuno possiede un nome personale. Questo vagare, influenzato anche da molti aspetti critici della società a noi contemporanea, ci ha portate a progettare una società verticale divisa in Distretti (classi sociali) in cui ognuno affida al Governo i propri dati personali in cambio di Sicurezza. Una società ideale ma non così lontana da alcune delle notizie che leggiamo ogni giorno: cedere i nostri dati se da un lato ci offre dei vantaggi, dall’altro fa perdere a questi il loro vero valore. Abbiamo provato ad estremizzare questo concetto, e il risultato è stato un sistema gerarchico e verticale da cui è impossibile distaccasarsi se non da emarginato. Il nome Il Sistema appariva, dunque, il più idoneo possibile. Il nostro artefatto si chiama Sken® e appare nelle spiegazioni come un marchio registrato. L’idea del naming era quella di comunicare autorità e fermezza, ma doveva essere al tempo stesso anche qualcosa di facile da ricordare e rimanere impresso nella mente. Da qui l’idea: Sken® è acronimo di Sistema toKEN, dove il primo si riallaccia al naming del progetto e il secondo alla funzione del nostro artefatto. Infatti, proprio come il token bancario, è in grado di generare un nuovo codice

Attraverso la scelta del font, abbiamo cercato di creare una comunicazione basata sui concetti di autorità, tecnologia e standardizzazione. La conseguenza è stata la scelta delle font: Big Shoulders Displays (Semibold) per i titoli e per il logotipo, Platelet (Regular) per i sottotitoli e/o paragrafi e infine un carattere di facile lettura sans serif Fira Sans (Light e Light Italic).


ANALISI

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Brand Identity

Big Shoulders Display

Platelet

abcdefghijklmn opqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMN OPQRSTUVWXYZ 0123456789

a o A O 0

b p B P 1

c q C Q 2

d r D R 3

e s E S 4

f t F T 5

Fira Sans g u G U 6

h v H V 7

i w I W 8

j x J X 9

k y K Y

l m n z L M N Z

abcdefghijklmn opqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMN OPQRSTUVWXYZ 0123456789


ARTEFATTO

Brand Identity

Logo Il logo da noi scelto per Il Sistema è un pentagono con una stella all’interno, ripreso nella mappa come struttura per la suddivisione negli 11 Distretti, tra cui il pentagono centrale sede del Governo e degli enti istituzionali. Il pentagono è una figura geometrica a cinque lati che ha una lunga storia sia nel mondo dell’arte sia in quello esoterico. Fin dall’antichità si era notato che, collegando tramite segmenti i 5 vertici di un pentagono in tutti i modi possibili, si otteneva la figura di una stella a 5 punte. Questo simbolo, che viene chiamato pentagramma, veniva usato come amuleto in tutte le più antiche civiltà e, dopo la svastica, è forse uno dei più antichi simboli della storia umana. Nonostante i vari significati e ruoli assunti nel corso dei secoli, rappresenta una figura di congiunzione di Microcosmo e Macrocosmo, anche se spesso viene collogato a istituzioni macabre. La bivalenza di questo simbolo ben si coniugava con il nostro progetto e l’idea de Il Sistema: una realtà in grado di unire tutti gli uomini, di farli sentire partecipi di una comunità, ma che al tempo stesso ha il potere attraverso il controllo dei loro dati di governarli e sottometterli a una comformità sociale non sempre positiva.

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ARTEFATTO

Moodboard

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ARTEFATTO

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Comunicazione

Messaggio Riguardo i poster pubblicitari e le cartoline di propaganda va fatta un’introduzione alle scelte grafiche. A prima vista gli elaborati ricordano spot appartenenti alla seconda metà del Novecento, e quindi in linea teorica lontani da Sken®; in realtà si è deciso di dargli questa forte caratteristica grafica per rendere immediato il paradosso. Il mondo che viene da noi raccontato è colmo di messaggi positivi, stili di vita invidiabili e “ideali” che corrispondono all’immaginario di una società fiorente. Analizzandoli a fondo, tuttavia, si scopre il lato critico di questa società. Il paradosso viene ripreso anche a livello cromatico: nello sfondo sono presenti colori pastello, mentre i soggetti sono caratterizzati da cromie saturate.

Poster Per quanto riguarda i poster, sono stati pensati come pubblicità esterne. Qui il messaggio che si vuole lanciare è che Sken® ti rende migliore, ti cambia, ti distingue e che è una scelta per sempre, e si è voluto inserire all’interno di ipotetiche scene di vita quotidiana ricreate e scattate da noi. Attraverso colori accesi e accattivanti, e forti contrasti cromatici l’osservatore viene immediatamente rapito e incuriosito dai poster. A questo punto entra in gioco il messaggio di Sken®, studiato per essere esplicito e diretto, veicolato attra-

verso gli slogan e la sua onnipresenza, che seppur sfocato o in secondo piano è sempre al fianco del proprietario: una sorta di protesi del proprio Io. Seppur come già detto il messaggio dei poster è diretto e immediato, c’è un secondo messaggio che non viene percepito esplicitamente ma che influenza ancor di più il cittadino. Il Governo non viene mai definito come una dittatura ma se si analizzano gli slogan si vede come viene esplicitato che il Sistema riesce a cambiarti, a trasformarti agendo attivamente sulla tua persona mentre tu rimani passivo e sereno. Anche la costante presenza di Sken® in ogni momento della giornata lo rende più simile a un collare, uno strumento di controllo rispetto che ad un veicolatore di libertà.

100;0;0;0

6;8;70;0

13;43;25;1

0;174;239

252;228;104

214;155;160

41;0;63;0

4;53;68;0

42;12;7;0

157;208;133

236;142;93

144;192;218


ARTEFATTO

Comunicazione

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ARTEFATTO

Comunicazione

Cartoline La scelta di avere come target principale le casalinghe, soprattuto per quanto riguarda le cartoline, è legata alla parodia degli stereotipi propri delle pubblicità a cui ci siamo ispirate. La campagna è rivolta a coloro che da sempre sono viste come chi detta le regole e lo stile di vita da adottare all’interno del nucleo famigliare, e quindi le prime da convincere che lo stile di Sken® sia il migliore. Da qui la scelta di ambientare gli scatti in contesti domestici.

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ARTEFATTO

Riviste

Comunicazione

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ARTEFATTO

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Elaborati grafici

Formati elaborati grafici

cartoline 10x15cm

mappa cittĂ 9x9cm

etichette cm

scheda di revisione 9x9cm

manuale token 9x9cm

riviste 44x28cm

poster 45x65cm


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

bibliografia Italo Calvino, Fiabe Italiane, Einaudi, 1956 Zygmunt Bauman, Modernità Liquida, 1999 George Orwell, 1984, Mondadori 1950

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Garante per la protezione dei dati personali https://www.garanteprivacy.it/home/modulistica-e-servizi-online Grafica/Manifesto/Foto Enrico Pitzianti, Io sono Pipo e l’idea del corpo, Esquire, 25 November 2018 https://www.esquire.com/it/ cultura/arte-design/a25107518/iosonopipo-palmisano-arte/ Nosedie-Airport Scene, Black mirror, episodio 1 stagione 3, youtube, 2018 https://www.youtube.com/watch?v=YrpK90bHO2U GCDSXBARILLA, Dinner’s Ready, regia di Nadia Lee Cohen, Youtube, 16 October 2019 https://www.youtube.com/watch?v=0fdHLN6G9Hc IosonoPipo profile, Instagram https://www.instagram.com/iosonopipo/?hl=it Heyraud, Marketing&AD Factory, 14 October 2018 http://www.fubiz.net/2015/11/07/jell-o-edito-

Maurizio Di Iorio, fotografie http://www.mauriziodiiorio.com/ Token Amazon, Introduction of Amazon Echo, Youtube, 20 September 2015 https://www.youtube.com/watch?v=6V5I8HHFTNQ Ikea Italia, “Siamo fatti per cambiare”, Youtube, 21 October 2019 https://www.youtube.com/watch?v=NYSijcOZya4 Ikea Italia, Spot Ikea, Youtube, 18 october 2016 https://www.youtube.com/watch?v=WRhD-hiNk_8 Volvo, Made vy People, Youtube, 21 January 2016 https://www.youtube.com/watch?v=DUDx6NEqdJQ


FINE


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