N
AG 20 ° GI 1 3 OGI 7 UG N O
M
Periodico bimestrale - Sped. a.p. 45% - Art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 - Filiale di Forlì - Contiene I.P. Direttore Responsabile: Giovanni Cioria - Aut. Trib. di Rimini n. 185 del 16/8/80 e del 26/8/92 Red. e Amm. Riccione - Via Montebianco 27 - Tel. 0541 643884 Stampa: La Pieve Poligrafica Editore Villa Verucchio - Grafica: Composet Riccione
Anno XXXV - n°3 -
MAGGIO/GIUGNO 2017
Famija Arciunesa www.famijarciunesa.org redazione@famijarciunesa.org
5 CANDIDATI PER 1 POLTRONA CHI SARÀ SINDACO DI RICCIONE 2017-2022?
PH.: Gianni Zangheri
la Squadra
www.spendibeneonline.com
Giulio &Linda
orario continuato dalle 8.00 alle 19.30
via Finale Ligure, 1 Centro Punta de l’Est Tel. 0541/644616 fax 0541/648238 47838 RICCIONE (RN) info@spendibeneonline.com
PUNTA DE L’EST • RICCIONE
Solo profumi originali
Tessera punti
Eventi speciali
Operazioni “spaccaprezzo”
Personale specializzato
Vetrina novità
Angolo prove
Ambiente accogliente
Luce solare ai banchi
10 banchi trucco
80 mq dedicati
il piacere di un’emozione quotidiana
l’Altra Profumeria
progetto grafico Giuseppe Mazzotti
*Promozione valida fino al 30/06/2017. Scopri i dettagli in negozio.
OGNI ANNO DI SCUOLA È UN’AVVENTURA DA RACCONTARE.
BIGLIETTO “GRAZIE MAESTRA”
MEMORY BOX
A partire da € 15,90
A partire da € 0,90
RITAGLIA QUESTO COUPON E PORTALO IN NEGOZIO INSIEME ALLE TUE FOTO.
5
VALE EURO DI SCONTO SU UN PRODOTTO A TUA SCELTA.
FOTOLIBRO ANNO SCOLASTICO
A partire da € 8,50
CUSCINI
A partire da € 14,90
PhotoSì Riccione Store
Via Carpegna 22 (zona Artigianale) tel. 0541 609191 - www.store.photosi.com Lun. 15,30 - 19,00 - Dal Mar. al Ven. 9,00 - 13,00 | 15,30 - 19,00 - Sab. 9,00 - 13,00
Promozione valida su un ordine minimo di 10 euro fino al 30/06/2017
amministrazione comunale
di Nives Concolino
FEBBRAIO 2017
2
Cronistoria di una defenestrazione
cade il Sindaco, arriVa il commiSSario... Si Va al Voto Ore 19 di giovedì 23 febbraio 2017: tredici consiglieri comunali su ventiquattro con un’operazione bipartisan sfiduciano Renata Tosi, sindaco di Riccione dal 9 giugno 2014. Per la prima volta il Comune viene commissariato e si anticipa il ritorno alle urne all’11 giugno 2017, due anni e quattro mesi prima del previsto. S’interrompe così bruscamente la legislatura della giunta, che dopo circa settant’anni aveva soppiantato l’ininterrotto governo di sinistra. La sfiducia avviene in forma del tutto inedita per Riccione, ossia nello studio notarile di Rimini dove certificano le proprie dimissioni i consiglieri di Unione Civica (Fabio Mercatelli, Lele Montanari e Filippo Urbinati, ex Noi Riccionesi, Francesco Montalto e Michele Mingucci, ex Fi), Oltre Riccione (Fabio Ubaldi, William Casadei, Daniela Marchetti e Ulrike Bonfini, già appartenenti al Pd), Partito Democratico (Cinzia Bauzone, Alberto Arcangeli, Tommaso Pazzaglini) e Patrizia Fabbri di Forza Italia.
portato alla destituzione della Tosi erano annunciati dalla giunta sin dall’inizio litigiosa. Da una parte i continui bisticci tra il sindaco e Tirincanti, dall’altra i contrasti con Giovanni Bezzi (Lista Bezzi per Riccione), presidente dell’Istituzione per la Cultura, arrivato perfino a rassegnare le dimissioni, poi ritirate. Infine l’alterco con i cinque consiglieri, fuoriusciti da Noi Riccionesi e Fi, come dichiarato più volte pubblicamente: “Non più disposti, a rimanere fuori dai giochi politici e ad accettare le linee dettate dal segretario Natale Arcuri (Nanà), sindaco ombra”. Come gruppo più numeroso, quello che poi ha formato Unione civica, chiedevano l’assessorato all’Urbanistica “Per Lo stratagemma trova compimento alla partecipare attivamente alla vita ammisvelta, nell’ultimo giorno utile per votare nistrativa”. a giugno, e a poche ore da un sofferto La Tosi però non ha ceduto a quello che e concitato consiglio comunale, che laper lei era “un ricatto”, i diverbi hanno sciava intravvedere una burrasca. Alprevalso, nessuno è riuscito (o ha voluto) trimenti, sempre in caso di sfiducia, il vestire i panni del sarto, finchè la stoffa Comune sarebbe rimasto commissariato troppo lacerata, si è del tutto strappata. fino al termine della legislatura per altri D’altra parte i dissidenti con l’appoggio due anni e mezzo. del Pd, già dal consiglio del 21 febbraio Dietro le quinte la regia del vicesindaco in particolare con l’approvazione dell’orLuciano Tirincanti, da lungo tempo in dine del giorno di Oltre Riccione sul partensione con il sindaco Tosi, accusata di cheggio dell’ospedale, hanno dato prova governare con pochi intimi e di essersi di essere in grado di mandare in frantumi arroccata. A nulla valgono gli hastag e il governo locale. Cosa che si supponeva i post frenetici dei sostenitori della Tosi, accadesse in consiglio, in sede di votache urlano al “tradimento”, mentre gli zione del bilancio comunale. avversari parlano di “liberazione della Destituito il sindaco, il 24 febbraio arriva città”. Sono giorni di fuoco, che scoril commissario prefettizio, tuttora in carirono tra scontri e polemiche al vetrioca. Si tratta del viceprefetto Immacolata lo. La Tosi, secondo sindaco donna di Delle Curti che, su provvedimento del Riccione (la prima è stata la socialista Prefetto, riceve i poteri spettanti a sinGiulia Galli dal 1949 al 1951 ), eletta daco, giunta e consiglio comunale. Nata come candidata civica del centro destra il 9 dicembre 1958, laureata in Giuricon il 53% dei voti al ballottaggio, non sprudenza ed abilitata alla professione internde tornare a casa. A poche ore anforense la Delle Curti è stata sub Comnuncia così la sua ricandidatura. Il clima missario prefettizio a Lusciano, Succivo, RIPARATORE AUTORIZZATO GM nonché politico, in particolare nell’ex maggioranSparanise, Arienzo OPEL e Aversa, Assistenza: Via Emilia 11 Riccione za, è sempre più avvelenato da accuse commissario straordinario a Villa LiterVendita e esposizione: reciproche di tradimenti, rimproveri e no, Piedimonte Matese, Sant’Angelo di Via Emilia 24 - Tel/Fax 0541 643527 polemiche che scrivono una delle pagine Alife, Castello Matese, Valle di Maddae-mail: bettiriccardo@libero.it più nere e tristi della politica riccioneloni e San Gregorio Matese. Sarà lei ad se. I protagionisti non perdono tempo, accompagnare la città alle elezioni che per tutti i gruppi, infatti, a breve parte nelle scorse amministrative hanno intela campagna elettorale. I fatti che Installazione hanno ressato 28.376 elettori in 31 sezioni. e assistenza
Betti Riccardo
Per raggiungere la maggioranza, decisiva è stata la firma di quest’ultima consigliera, tanto più che altri colleghi non si erano presentati, così pure i Cinque Stelle. Vincenzo Cicchetti a proposito sottolinea: “Eravamo impegnati fuori Riccione, altrimenti avremmo firmato anche noi”.
CENTRO REVISIONI AUTO e MOTO impianti GPL e Metano LANDI RENZO
Betti Riccardo RIPARATORE AUTORIZZATO OPEL GM Assistenza: Via Emilia 11 - Riccione Vendita e esposizione: Via Emilia 24 - Tel/Fax 0541 643527 e-mail: bettiriccardo@libero.it
CENTRO REVISIONI AUTO e MOTO Installazione e assistenza
impianti GPL e Metano LANDI RENZO
CASA ANGELINI è una friggitoria d’asporto Da noi il principe della casa è il Pesce E per i tuoi bimbi troverai degli ottimi filettini di Pollo
Viale Gramsci, 59 c - 47838 Riccione (RN) PER PRENOTAZIONI: T. 0541 601138 · M. 391 7013524 www.casaangelini.it - info@casaangelini.it
FRAGRANTE CROCCANTE L E G G E R O Perchè utilizziamo olio di arachidi filtrato ad ogni servizio e cambiato ogni giorno.
4 ASSOCIAZIONE CULTURALE PER RICCIONE
Lettera aperta del “babbo” di Riccione all’ex Sindaco Cara Renata, dopo aver incassato la “sfiducia” della maggioranza dei Consiglieri comunali che, come un bisturi chirugico ha troncato di netto il tuo cammino alla guida della città, avrai sicuramente avuto modo di riflettere e stilare un bilancio di questi due anni e mezzo. In qualità di presidente di Famija Arciunesa, associazione che negli anni della sua attività, grazie alla partecipazione di centinaia di soci e sostenitori, ha avuto meriti quali: • Donati 500.000 euro a Ospedale, famiglie bisognose e Associazioni di solidarietà • Pubblicazione di 50 libri di dialetto e storia locale • Distribuzione gratuita di duemilioniquattrocentomila copie di questa rivista • Ideato e realizzato decine di manifestazioni culturali ed aggregative anche io ho stilato un bilancio dei rapporti intercorsi con la tua Amministrazione. E, sinceramente, devo dire che è NEGATIVO! Tu ci ha BOICOTTATO, spesso IGNORATO e MAI ritenuti DEGNI DI RISPOSTA alle lettere depositate presso il protocollo... mentre sbandieravi ai quattro venti:
“VOGLIO ESSERE IL SINDACO DI TUTTI I RICCIONESI! ECCO UNA SINTESI Caldarroste IN VIALE CECCARINI Al grido di “Mai più gazebo in Viale Ceccarini”, F.A. e Onlus quali A.I.S.M. - I.O.R. - A.I.L. - non hanno più avuto il permesso di fare raccolta fondi nel Viale del passeggio. Sono state relegate in un angolo di P.le Vincenzo Ceccarini (Palazzo del Turismo) dove i contributi si sono ridotti dell’80%. L’offerta di Uova pasquali, Mele, Piantine e Caldarroste è stata definita “NON DECOROSA”. Nelle 4 domeniche di Ottobre, F.A. con la vendita delle caldarroste, ricavava in media un utile di 3.000 euro che veniva donato per progetti di solidarietà. Azzerati!
Festeggiamenti del Compleanno di Riccione Comune autonomo – 19 ottobre 1922 Dal 1989 F.A. ha festeggiato il Compleanno della Perla verde nei quartieri,Teatro del Mare, Play Hall, Palacongressi e Oltremare, offrendo torta, spumante e intrattenimento a migliaia di cittadini. Le ultime 15 edizioni sono state a COSTO ZERO per le casse comunali mentre l’utile è stato dato in beneficenza. Nel 2014, a Oltremare, strapieno di 2.500 adulti e 500 bambini, mi hai detto: “Così non va bene, il Compleanno DEVE farlo il Comune”. E così hai fatto! Con questi risultati: 2015 – Sala del Consiglio - 54 presenti - costo per la città 1.600 euro – donazione ZERO 2016 – Villa Mussolini – 200 presenti - costo non quantificabile in quanto inserito in coda al Tour delle targhe: Donazione ZERO - Festeggiato, chissà perchè, una settimana dopo!
5 ASSOCIAZIONE CULTURALE PER RICCIONE
PRESEPE ANImATO DI mAuRIZIO VETERANI All’ARbORETO CICCHETTI Invitata all’apertura del Dicembre 2014 hai declinato dicendo: “Tanto da lì se ne deve andare via”. Nel 2016 per giustificarne la chiusura hai detto in Consiglio comunale, in un primo tempo, che il Comune non poteva PIu’ permettersi di pagare l’energia elettrica per farlo funzionare- mentre è sempre stato pagato da F.A. (contratto e fatture disponibili in sede), e in un secondo tempo che non c’erano condizioni di sicurezza, mentre il tutto è stato realizzato secondo le norme di legge, con tanto di maniglioni antipanico, estintori, vernici ignufughe, bassa tensione, su progettazione di ditta specializzata di Rimini (documentazione in sede di F.A.). Di conseguenza F.A. si è ben guardata dal chiedere il rinnovo dell’uso della ex-serra, in scadenza dopo 10 anni e ha chiesto, con lettera indirizzata al Sindaco e agli uffici interessati, la restituzione della cauzione di 1.000 euro versata nel 2004. NESSuNA RISPOSTA. Dopo sei mesi altra lettera, pure protocollata. SilenZio. Qualche mese fa abbiamo incaricato uno studio legale per poter ottenere quanto ci spetta!
18 luGlIO 2015 - 40° ANNIVERSARIO DEll’APERTuRA DEl PARCO DEllA RESISTENZA Per tempo abbiamo proposto all’Amministrazione di posare una targa ricordo recante la storia del nostro “polmone verde” nell’ingresso su Viale Montebianco. Presentato il progettino, tutto a SPESE NOSTRE! Anche qui NESSuNA RISPOSTA. SFRATTO DEllA SEDE SITuATA NEll’EX CASA DEllA mICIA, All’INTERNO DEl PARCO DEllA RESISTENZA In attesa di un bando “di là da venire” ci è stato intimato, nel termine perentorio di 30 giorni, di uscire e traslocare! Avremmo dovuto spostare documenti e materiali accumulati in quasi 30 anni, staccare le utenze (perchè a F.A. sono intestate energia elettrica, gas, acqua e telefono), per poi partecipare al bando stesso e in caso di vincita rimettere tutto a posto! Un’assurdità, un agire senza logica. Questo avrebbe significato interrompere l’attività, sprecare energie e soprattutto gettare al vento tanti soldi. Così ci siamo dovuti rivolgere ancora una volta allo studio legale che, esaminati gli incartamenti, ha riscontrato il nostro diritto a rimanere sino al 2020. ma ti sembra possibile che una Associazione senza fini di lucro debba rivolgersi alla legge per difendersi da un’Amministrazione che vorrebbe impedirle di continuare a fare solidarietà e cultura? Giuseppe lo magro, presidente di Famija Arciunesa Nato in Viale Ceccarini 72 anni fa con H274 nel codice fiscale
Il CalZolaIo Riccione di
SI RIPARANO: • Scarpe Uomo, Donna, Sportive, Ballo • Borse, Zaini, Giubbotti, Cerniere • Accessori da equitazione
ASSORTIMENTO: Lacci, Solette, Plantari
RICCIONE • VIA SICILIA 45/A • TEL. 331 8136577 (presso Centro Commerciale “Le Fontanelle” - Chiuso il Lunedì)
I 5 candidati sindaco 2017-2022
interviste di Nives Concolino
6
Carlo Conti, nato a Rimini l’ 11 agosto 1974, convive ed è padre di una bambina, dal 1999 manager sportivo, è stato assessore allo Sport e al Demanio dal 2014 al marzo 2017. E’ candidato sindaco del Patto Civico Riccione. Perchè si è candidato a sindaco? “Perché questa è la mia città e potermi impegnare per il luogo dove vivo da sempre è un onore. Riccione deve ritrovare l’unità e il clima collaborativo che l’hanno fatta grande. Veniamo da due fallimenti, quello della Tosi, che non ha saputo tramutare le proprie energie in azione di governo, e quello del Pd che, negli ultimi dieci/quindici anni aveva intristito e burocratizzato la città”. Cosa prevede il suo programma? “Una Riccione proiettata nel futuro, aperta a giovani, imprese e creatività. Una città nella quale coesione sociale e qualità dei servizi si traducono in qualità di vita per residenti e turisti e nella quale la notte rispettosa e organizzata non deve far paura”. Ci indica almeno cinque priorità? “Un’amministrazione pro-impresa con e tutor per chi investe. Sviluppo del turismo balneare, sportivo, enogastronomico e altro. Recupero dei giovani che sono le famiglie del domani, poi programmazione e condivisione totale degli eventi. Terzo, lotta all’erosione, anche sperimentale, e nuovo Piano di spiaggia che consenta a tutti gli operatori di offrire il massimo dei servizi. Quarto, progetti concreti e sostenibili: mitigazione d’impatto del Trc, restyling del porto e unione dei tratti del lungomare, Parco dello sport, rifacimento di Piazza Unità. Quinto, coesione sociale attraverso ogni strumento fiscale, assistenziale ed educativo, garantendo sempre la sicurezza dei cittadini”. Sull’ambiente quale impegno assume, cosa ritiene più urgente? “Preservare e migliorare la qualità delle nostre acque, intervenendo sugli scarichi abusivi, interventi puntuali per il decoro urbano e per una migliore raccolta dei rifiuti”. Come agire per il bene di Riccione, coinvolgendo i riccionesi? “Istituiremo delle consulte con le associazioni”.
Andrea Delbianco, nato a Riccione il 31 gennaio 1977, divorziato con figlia, di professione consulente finanziario, è il candidato a sindaco del M5S, certificato dallo staff pentastellato. Perchè si è candidato a sindaco? “Perchè credo che la mia città meriti e possa fare molto più di quello che fa. Dev’essere gestita con un’ottica diversa da quella degli ultimi anni, anche perché il mondo è cambiato, mentre Riccione è rimasta ferma. Penso di dare il mio contributo nel M5S, che ha caratteristiche di libertà più uniche che rare, non ha vincoli e per questo stimola e fa affiorare le migliori idee”. Cosa prevede il programma? “Miriamo a un programma di lungo respiro e a cambiare la città, ma non con le logiche dell’imposizione, come per Trc. Nostra regola ferrea è la condivisione dei progetti con i singoli quartieri, per i quali pensiamo a quote di bilancio partecipato. Si ascoltano le persone, gli umori, le idee, poi si decide cosa fare. Scelte strategiche, perché Riccione ha tante anime”. Ci indica almeno cinque priorità? “Innanzitutto lo sviluppo economico corretto in base alle istanze e tipicità delle zone, il riposizionamento della città nei cambiamenti economici, sociali, climatici e ambientali del futuro. Secondo, fare di Riccione una fucina di cultura, capace di esportare le sue idee, mentre ora le importa. Terzo, serve un piano generale di definizione urbanistica, che stimoli anche la mobilità lenta. Quarto, la sicurezza, faremo in modo che nei quartieri ci siano presidi di forze dell’ordine. Quinto, Palas e Trc esistono, nel caso non dovessero funzionare, prepariamo un “piano b” per non avere cattedrali nel deserto”. Sull’ambiente quale impegno assume, cosa ritiene più urgente? “Seguiremo l’esempio di Cattolica che sta studiando delle politiche alternative per l’affidamento di alcuni servizi strategici, anche in tema ambientale”. Come agire per il bene di Riccione, coinvolgendo i riccionesi? “Rispettando le tipicità delle singole zone, perchè quello che va bene a una, non è detto che vada bene all’altra. Intendiamo aprire una fase di consulta generale e specifica alle esigenze dei quartieri”.
di Gianluca Casadei
LABORATORIO ORAFO RIPARAZIONI OROLOGI E GIOIELLI Riccione Viale San Martino 50/b Tel. 0541 69 00 94 lucaoromoda@gmail.com
dal 1987 NOMINATION SECTOR LIU-JO JEAN D’EVE CASIO CITIZEN
...per la tua Estate dorata!
I 5 candidati sindaco 2017-2022 Morena Ripa, nata a Rimini il 30 Gennaio 1969, coniugata, di professione avvocatessa è la candidata a sindaco del Movimento Fare con Flavio Tosi. Proveniene dal M5S, per il quale è stata attiva consigliera comunale per due anni, otto mesi e venti giorni. Perchè si è candidata a sindaco? “La mia esperienza in Consiglio è stata molto positiva, mi ha fatto comprendere che spendersi di persona nei ruoli istituzionali colma la voglia e la volontà di attivazione e coinvolgimento come cittadina”. Cosa prevede il suo programma? “Nessuno sconvolgimento, proporrò un programma di buon senso, affidandomi al modello di Flavio Tosi che in dieci anni ha fatto rinascere Verona. Quindi buone pratiche, best practice, modelli di buon governo. Serve una crescita ragionata e programmata”. Ci indica cinque priorità? “Al centro le persone: il vivere la città, lavorare e divertirsi in città. Le nostre imprese sono vive e sane, chiederò loro cosa potrò fare per migliorarle e aumentare i posti di lavoro. Poi il turismo, serve ampliare l’offerta, servono infrastrutture. Stiamo studiando fattibilità, costi e le risorse pubbliche per disporre di un velodromo ciclistico”. Terzo, la famiglia e i suoi percorsi, la mia massima idea è costituire un Forum della Famiglia. Quarto il Trc, funzionamento e costi di gestione non sono un tema locale, chiederò ai deputati e senatori di Fare”. Sull’ambiente che impegno assume, cosa ritiene più urgente? “Inquinamento da elettrosmog e presenza dell’inceneritore. Sull’elettrosmog qualcosa è stato fatto, ma noi continueremo, per il termovalorizzatore si può fare ancora tanto. Guardo le esperienze estere: no best practice, i migliori risultati si hanno nel Nord Europa, dove le dinamiche hanno ribaltato una situazione di assoluto disagio in una eccellenza osservata da tutto il mondo”. Come agire per il bene di Riccione, coinvolgendo i riccionesi? “Cosa posso Fare per te? Questa frase non sarà uno slogan, sarà il mio atteggiamento nei confronti di cittadini, imprese e corpi intermedi”. Renata Tosi, nata a Rimini l’8 maggio 1967, vedova, impiegata in uno studio notarile, è la candidata a sindaco di Noi Riccionesi, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Popolo della famiglia e Lista civica Renata Tosi. Consigliere comunale dal 2004 al 2014 è stata sindaco di Riccione dal 9 giugno 2014 al 24 febbraio 2017. Perchè si è ricandidata a sindaco? “L’interruzione anticipata della legislatura è stato un gravissimo errore e un enorme danno per la città. Non solo per il modo con cui si è consumato. Un vero e proprio tradimento. C’era e c’è un lavoro da finire, programmi ambiziosi che vanno portati a termine per il bene della città”. Cosa prevede il suo programma? “Una città bella e giusta. Una città bella è ordinata, pulita, elegante, funzionante, creativa, dinamica e capace di dare identità ai luoghi. Una città giusta è solidale, aperta, accogliente, rispettosa, sicura, trasparente, capace di fare comunità e di superare gli egoismi”. Ci indica cinque priorità? “Innanzitutto l’urbanistica, deve tornare a pensare alla forma della città. Puntiamo su qualità di interventi, norme semplici ed efficaci. Secondo, rilanciare il turismo attraverso l’identità del territorio, carattere, eccellenze e capacità d’accogliere, nonché attraverso la cura della qualità urbana e ambientale e la programmazione qualitativa degli eventi. Terzo, il consolidamento di quanto abbiamo fatto di buono per sicurezza sociale e ambientale. Quarto, mantenere una finanza pubblica equa, trasparente ed efficace che sostiene famiglie e attività imprenditoriali e investe nel futuro. Quinto, la famiglia, nessuna deve rimanere sola, continueremo a farlo con maggiori risorse e più impegno”. Sull’ambiente che impegno assume , cosa ritiene più urgente? “La salvaguardia dell’ambiente, del verde e della qualità della vita. I parchi vecchi e nuovi (Parco degli Olivetani) lo dimostrano. Daremo ancora più forza e corpo a interventi che salvaguardino la qualità dell’aria e dell’acqua”. Come agire per il bene di Riccione, coinvolgendo i riccionesi? “Continueremo a dedicare ascolto e attenzione alle categorie economiche e ai cittadini, ai loro bisogni e richieste. Lo faremo con un dialogo sempre più serrato”. Sabrina Vescovi, nata a Rimini il 30 gennaio 1970, laureata in giurisprudenza, imprenditrice e mamma, è la candidata a sindaco del Pd, Immagina Riccione e SiAmo Riccione. Perché si è candidata sindaco? “Per passione verso la partecipazione civica e dare quindi sostanza alle parole. Riccione deve rimettersi in cammino d’innovazione, occorre ridarle il rango che merita. Vederla in decadenza e veder spegnere la vivacità che l’ha sempre contraddistinta, mi preoccupa molto”. Cosa prevede il suo programma? “Innanzitutto il mondo dell’impresa, perché il turismo è il volano indiscusso della nostra economia, il benessere sociale di questa città. Occorre ridargli slancio riqualificando il patrimonio pubblico e privato e mettendo gli operatori nelle condizioni di intervenire con supporto rapido ed efficace, politico e amministrativo. Poi il sostegno agli esclusi, il benessere sociale ed economico delle famiglie e l’ospedale”. Ci indica cinque priorità? “La riqualificazione delle strutture in decadenza, come il Savioli Spiaggia, e dell’intera area portuale. Poi la musica, bisogna rivedere il regolamento, cercando un equilibrio, perché questa città ha bisogno di connotarsi come località vivace, altrimenti perde l’identità culturale. Terzo la spiaggia, occorre destagionalizzare attraverso “Mare d’inverno” con progetti di alto profilo. Immagina Riccione ne ha presentati alcuni semplici, come il Palazzo della cultura al PalaTurismo, e altri più ambiziosi come il Riccione city sport 2022. Bisogna lavorare in rete e fare di Riccione una St. Moritz della riviera romagnola, bella, elegante e innovativa. Riapriremo l’Arboreto Cicchetti, la sua chiusura è stata un errore macroscopico, e riassegneremo le sedi alle associazioni di volontariato sfrattate”. Sull’ambiente che impegno assume, quali urgenze? “Bisogna intervenire con azioni correttive a difesa della balneazione delle acque in sinergia e collaborazione con gli enti preposti. Stessa cosa per la difesa della costa. Il nostro mare dev’essere al centro delle nostre attenzioni”. Come agire per il bene di Riccione, coinvolgendo i riccionesi? “La città ha bisogno di pacificazione sociale. Di remare tutti nella stessa direzione. Obiettivo: il rilancio della città”.
7
erosione marina
8
di Nives Concolino
Dopo le campane ecco i parallelepipedi Non solo campane. Per salvaguardare il nostro mare dall’erosione, parte una nuova sperimentazione . Si tratta di una barriera, la “WMesh”, composta da moduli prefabbricati in cemento armato prodotti dalla Edil Impianti2 di Santarcangelo con materiali certificati CE. I grandi parallelepipedi saranno sistemati nello specchio d’acqua antistante la colonia Enel, sul litorale sud. In contemporanea si continua a sperimentare la barriera formata dalle dieci campane della Reef Ball Italia, l’anno scorso calate in mare con il supporto del Gps, (Global Positioning System) davanti alla colonia Bertazzoni. Questi ultimi manufatti in calcestruzzo traforati sono leggermenti affondati, ma secondo i tecnici ciò non significa che il risultato sia negativo, la prova che ha la durata di diciotto mesi, infatti, “potrebbe essere stata in parte disturbata dal movimento della sabbia per via del maxiripascimento”, come sostengono anche diversi operatori di spiaggia. Quindi la sperimentazione continua con l’aggiunta di altre tre/ quattro campane, da sistemare accanto a quelle predisposte l’8 giugno 2016 su due file da cinque, di fianco alla barriera soffolta in sacchi di sabbia. I nuovi manufatti verranno allineati alla fila che si affaccia sul mare aperto, l’altra a monte, formata a circa 100 metri dalla linea della battigia, non dovrebbe essere modificata. In quanto alla WMesh, è attesa entro questa primavera, ossia appena arriveranno le ultime autorizzazioni che con-
cluderanno l’iter burocratico. Nello specifico in mare verranno calati tre “moduli” in cemento armato che compongono una barriera permeabile soffolta con una geometria che ha più funzioni. E’ infatti in grado di dissipare una consistente parte dell’energia del moto ondoso, di favorire lo scorrimento della sabbia verso la riva e di contrastarne il ritorno. Come ricordano i tecnici, la WMesch è stata testata da diverse università italiane, compreso il Politecnico di Bari, che ha effettuato delle prove in una vasca di grandi dimensioni. I moduli permeabili verranno posti in perpendicolare, rispetto alla colonia Enel a una cinquantina di metri dalla barriera soffolta verso il mare aperto. Entro
maggio si terrà un convegno di Blennius con gli esperti del settore, che dovrebbero trarre le prime conclusioni sulla sperimentazione delle campane, sia dal punto di vista statico che biologico. A seguire queste prove sono anche la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, l’Università di Bologna- Ravenna, Regione e Arpae Daphne. Nel frattempo con l‘aiuto dei sub è stato riscontrato che le strutture della Reff Ball hanno dato buoni risultati sul fronte del ripopolamento della flora e della fauna marina che in questi anfratti hanno trovato un ideale habitat naturale. Potrebbe servire ad avviare lo snorkeling, che può diventare una vera e propria attrazione turistica.
A proposito del giornale “Famija Arciunesa” ASSOCIAZIONE CULTURALE PER RICCIONE
QuEllI CHE PARlANO PERCHè DEVONO FAR “SuDARE” lA lINGuA
I “quaquaracqua”, purtroppo, non popolano solo i romanzi di Sciascia ma schiamazzano nella quotidianità e, ogni tanto, si soffermano maliziosamente sulla nostra associazione insinuando questo o quello... purchè la si possa mettere in ambigua luce. Ultimamente ci vengono “attribuite sovvenzioni comunali” per la pubblicazione del bimestrale che state leggendo. Tanto per la cronaca: 17.000 copie, cinque volte l’anno, gratuitamente nelle case dei riccionesi. Ci vediamo così costretti a “sprecare” spazio, che avremmo volentieri dedicato a qualcosa di più interessante, per ribadire che: queSto Giornale Si REGGE ESCluSIVAmENTE GRAZIE Al CONTRIbuTO DEGlI INSERZIONISTI PubblICITARI; cogliamo al balzo l’occasione per ringraziarli della fiducia e fedeltà che ci accordano. Per ogni numero in uscita ci diamo da fare per coprirne le spese e l’utile viene impiegato nei progetti-dono. Il bImESTRAlE F.A. NON RICEVE DENARO DA ENTI O PRIVATI SOTTO NESSuNA FORmA. In questa maniera l’Associazione rimane indipendente e la redazione non ha “debiti di riconoscenza” verso chicchessia e può esprimere i suoi pareri secondo coscienza. Il giornale è aperto a tutti. Chiunque può veder ospitati i suoi scritti nel rispetto delle leggi sulla stampa. A F.A. interessa il bene di Riccione, città che vorremmo sempre più bella e sempre più a misura d’uomo, per la felicità dei suoi abitanti, attuali e futuri.
REDAZIONE Direttore Responsabile: Giovanni Cioria • Capo Redattore: Giuseppe Lo Magro • Redazione: Nives Concolino, Maria Grazia Tosi • Hanno collaborato a questo numero: Ass.Naz. Carabinieri di Riccione, Liliana Galli, Dante Tosi (archivio), Albo Casadei (archivio), Silvano Amadori, Luigi Casadei, Fabio Severi, Roberto Betti, Trento Conti, Lorenzo Scola, Edmo Vandi, Bruno Bezzi • Foto: Pico e Gianni Zangheri • Pubblicità: Tel. 338 4304667 • Grafica e impaginazione: Studio Grafico Composet Riccione: 0541 606680 • Stampa: La Pieve Poligrafica Editore Villa Verucchio S.r.l.
ASSOCIAZIONE CULTURALE PER RICCIONE
Dialetto e Solidarietà
10
“la rungaja” dona 2.800 euro Risorta dopo sette anni di oblio la Compagnia dialettale “La Rungaja” ha portato in scena, a cavallo del 2016/17, la commedia “Lofe, sbrèmble e palotle” di Giuseppe Lo Magro. Supportata da Famija Arciunesa che ha curato gli aspetti organizzativi, economici e scenici, è salita sul palco per 5 volte (4 a Riccione – SpazioTondelli e 1 a Misano Adriatico Cinema Teatro Astra) accolta da un discreto numero di spettatori che non ha lesinato in risate ed applausi, massime gratificazioni per gli attori. Nel più puro spirito solidale il gruppo ha poi destinato l’utile delle “fatiche teatrali” alla beneficenza. Le 4 serate riccionesi hanno dato un utile di 2.400 euro ripartiti equamente tra A.I.S.M.; Centro 21; A.R.O.P. e Associazione Madonna del Mare. La serata misanese, con utile di 400 euro è stata dedicata a Io Centro di Misano.
la “formazione” di quei mattacchioni de “la Rungaja”. Da sin. seduti: Enrica Tosi brandi, marzia boschetti, Gianni Piccioni, laura Clementi, maria Antonella Colangelo, miriam bacchini. In piedi: Giuseppe lo magro, Alberto malaguti, Alessandro Formilli, Ferdinando Gabellini, Iglis Serafini, Paolo Del bello, Paolo manenti.
Ecco qua la carrellata della consegna degli assegni effettuato da una rappresentanza de “la Rungaja” composta da: marzia boschetti, Enrica Tosi brandi, maria Antonella Colangelo, laura Clementi e Paolo Del bello.
A.I.S.m. Onlus
A.I.S.m. Onlus Associazione Italiana sclerosi Multipla Stefania montanari (Vice pres.) e Annalisa Crestani (Segretaria) Sede di Viale Abruzzi
A.R.O.P. Onlus
A.R.O.P. Onlus Associazione riminese oncologia Pediatrica le volontarie Ester Forlucci e Roberta Cecchini laboratorio al C.d.Q. Fontanelle Viale Sicilia Centro 21 Onlus le mamme volontarie: marina Cicchetti, Sabrina muccioli, Rita masiero Sede di Viale limentani
Centro 21 Onlus
Associazione madonna del mare Onlus Il pres. Giorgio Galavotti e la v.pres. Annalisa Casadei Sede di S.S. n. 16 Adriatica
Associazione madonna del mare Onlus
LA TUA CASA ELEGANTE E SICURA
Alu&wood Schuco Infissi
SEDE E PRODUZIONE: Riccione Via del Progresso 15/17. SHOW ROOM: Rimini Via Flaminia 142, (zona Le Befane) ALU&WOOD Serramenti www.aluewoodserramenti.com 0541 601428
marineria riccionese
12
Restauro della Saviolina. Varo entro luglio Radicale operazione di restyling per la Saviolina, storica imbarcazione riccionese del 1928. Da mesi è nel Cantiere Gori a Rimini, dove tra l’altro è stata sottoposta a un trattamento aggiuntivo per distruggere una colonia di termiti che ha divorato il legno, compromettendo il suo ritorno in mare. La brutta scoperta è stata fatta mentre l’imbarcazione veniva sverniciata, sicchè oltre a sostituire il fasciame fradicio, si è profilato il rifacimento di tutte le ordinate dello scheletro della barca, divorate dai vermi. Costoso l’intervento che ammonta a 80mila euro. Proprio per racimolare questa cifra, come spiega Stefano Giuliodori, presidente dimissionario del Club Nautico, che gestisce l’imbarcazione per conto del Comune, è stato avviato il crowdfunding, ossia un finanziamento collettivo. Chi offrirà un contributo economico, riceverà un credito d’imposta del 65 per cento con le condizioni e i limiti massimali previsti dalla normativa. Oltretutto, trattandosi di un bene storico ufficialmente riconosciuto, in quanto nel 1998 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali l’ha definito “monumento di interesse nazionale”, il restauro è stato iscritto ad Art Bonus. Nel frattempo il Comune si è impegnato a contribuire con 20mila euro. La stessa cifra è stata chiesta a Tonino Bernabè presidente Romagna Acque, mentre altri 40mila euro dovrebbero arri-
30 anni fa
vare da Sgr di Rimini su interessamento di Sebastiano Masetti”. Quanto basta per rimettere in sesto questo gioiello della marineria riccionese con la speranza di riprendere al più presto le gite gratuite con la guida dell’archeologo Stefano Medas e del professore Carlo Volpe. Sono loro a raccontare agli ospiti la storia della mitica imbarcazione, a partire dal suo affodamento durante la Seconda Guerra mondiale per salvarla dalle truppe tedesche e il suo ruolo negli anni in cui appartenne alla famiglia Savioli, che le diede il nome attuale. “L’intervento di recupero, che segue quello altrettanto importante di sedici anni fa, è sostanziale – sottolinea- Giuliodori che si occupa della Saviolina con il responsabile Mario Gnoli – consentirà alla barca di affrontare i prossimi venti/ trent’anni, ma occorre procedere con celerità. L’intenzione è quella di averla pronta per la Festa della Madonna del Mare, prevista in luglio. E’ una grande impresa, ma noi ce la metteremo tutta”. Un particolare, l’imponente progetto di restauro della Saviolina, costruita dal maestro d’ascia Guido Rondolini, e nata come “Nino Bixio” è intanto visibile sul sito dell’Art Bonus del Ministero (http://artbonus.gov.it/117-9la-saviolina-imbarcazione-storica). Per il varo è prevista una grande festa, sarà una sorta di preludio al novantesimo compleanno, in programma per il 2018.
dal Notiziario del Comune n° 5/6 1987
Le navi militari “Vittorio Veneto” e “Aliseo” in visita a Riccione Com’è ormai simpatica tradizione, anche quest’anno navi della Marina Militare Italiana hanno fatto visita a Riccione. Dal 21 al 24 luglio 1987, l’Incrociatore «Vittorio Veneto» comandato dal Capitano di Vascello Manlio Gallicela e la Fregata «Aliseo» affidata al Capitano di Fregata Bruno Branciforte, hanno sostato nello specchio di mare antistante la nostra città. Il programma, come da protocollo, ha visto il Sindaco Terzo Pierani recarsi in visita ufficiale sulle navi, dopodiché i due Comandanti, con i
L'incrociatore «Vittorio Veneto» stazza 7.500 tonn. - oltre 500 persone di equipaggio.
rispettivi ufficiali, hanno restituito la visita a terra recandosi anche a deporre corone d’alloro al monumento dedicato «Ai Caduti del Mare», realizzato recentemente sul Piazzale Nenni. Parole di reciproca simpatia si sono scambiati i rappresentanti della città di Riccione e i Comandanti delle due prestigiose unità della Marina Italiana, mentre gli oltre 700 componenti degli equipaggi hanno fruito di un programma di svago e intrattenimento predisposto in loro onore. Fregata «Aliseo» stazza 2.700 tonn. - equipaggio 200 persone circa.
il giarDino Dei giusti
13
Una proposta dell’Ass. Naz. Carabinieri di Riccione Il titolo di Giusto tra le Nazioni, coniato da Yad Vashem per riconoscere e commemorare le azioni dei non ebrei che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante la Shoah, è oggi universalmente utilizzato in diverse città europee e comuni italiani. Sono nate associazioni e vengono istituiti giardini per ricordare uomini e donne di ogni etnia, cultura, religione, che con le loro azioni, e spesso a costo della propria vita, si sono opposti a qualsiasi forma di violenza, genocidio e totalitarismo. La giornata dedicata alla memoria dei Giusti si celebra il 6 marzo, data della morte di Moshe Bejski, un ebreo scampato alla deportazione grazie all’intervento di Oskar Schindler. Proprio Moshe Bejski fu l’ideatore e l’artefice del Giardino dei Giusti di Gerusalemme e, in ideale continuità con il suo gesto, il Comune di Milano, nel 2003, ha realizzato il primo di essi in Italia seguito poi da tante altre Città. Tali iniziative mirano a indicare e valorizzare un principio di grande valore educativo per tutta la cittadinanza, e in particolare per le generazioni che si preparano alla vita adulta: quello della responsabilità personale. Tutte le componenti della società civile hanno la responsabilità di mettere in atto processi educativi che abbiano a cuore la crescita morale e spirituale dei giovani e sappiano indicare, attraverso alcune figure esemplari, che la scelta del bene è possibile. I Giusti non sono eroi, persone dotati di capacità fuori del comune, ma esseri umani normali che hanno saputo conservare integra la propria statura umana e morale anche in situazioni di grave condizionamento politico, ideologico, culturale. Per queste ragioni istituire nella città di Riccione un “Giardino dei Giusti” non risponde a un mero intento retorico, ma all’esigenza di porre nel cuore della nostra comunità un segno significativo di speranza e di civiltà. Il progetto viene proposto dall’Arma dei Carabinieri di Riccione nella persona del Comandante Cap. Marco Califano, dall’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Riccione, nella persona del Presidente Ten. P. Giorgio Ricci ed è stato condiviso con il Dirigente Scolastico Prof. Paride Principi e alcuni docenti del Liceo “Volta-Fellini”. Da un esame della mappa del territorio del Comune di Riccione, si è considerato che la zona più adatta alla collocazione del Giardino dei Giusti possa essere individuata all’interno del Parco della Resistenza. La scelta della zona indicata è motivata dalla presenza di un grande
Veduta aerea del Parco della Resistenza.
numero di alberi, ai piedi dei quali di anno in anno verranno poste le targhe con i nomi dei Giusti e i loro paesi di provenienza. La posizione, inoltre, è molto favorevole anche per la sua vicinanza alle principali scuole di Riccione e per la presenza di un vasto spazio in cui accogliere gruppi in visita, soprattutto in occasione della celebrazione della Giornata Europea dei Giusti. Per la scelta dei nomi è necessario istituire una Commissione formata da persone di prestigio che rappresentino le principali istituzioni e realtà della Città, con il mandato di giudicare nella massima imparzialità chi abbia il diritto ad essere ricordato come Giusto tra le Nazioni. Si auspica vivamente che la proposta trovi nell’Amministrazione Comunale e nelle istituzioni preposte alla cultura e all’educazione, una piena condivisione degli ideali e degli intenti da cui essa trae origine; pertanto, oltre all’autorizzazione ad utilizzare la zona del Parco della Resistenza sopra indicata e il coinvolgimento attivo nella concreta realizzazione del Giardino dei Giusti, si spera che il Comune di Riccione diventi lui stesso promotore e protagonista dell’iniziativa, come già accaduto a Milano. Associazione Nazionale Carabinieri Riccione
GARANZIE PER IL VIVERE DINAMICO
RICCIONE PAESE
Viale lazio 25
Tel 0541 69 06 02 Fax 0541 69 11 72 www.assiamica.com assiamica@gmail.com AssiChat 335 7060799
VERIFICA IL NOSTRO SERVIZIO DI COMPARAZIONE SICURA RCA POLIZZA CICLOMOTORE SOSPENDIBILE PER I NOSTRI ASSICURATI
Dipingere libri di storia Riccione
CURIO ITà senzaeta’ di Maria Grazia Tosi
Curiosa la prestigiosa sequenza di premi che la nostra città, già da prima della guerra, ha ideato, organizzato e portato avanti con tenacia ed ambizione; qualcuno più conosciuto qualcuno meno, ma tutti fondamentali per profilare un’identità locale fatta non solo di effimero svago, e che poco cela della naturale attitudine all’organizzazione di eventi che oltre ad impegno e spettacolarità vantano in sé una buona dose di quella che si può definire la leggerezza dell’intelligenza. SCENEGGIATURA DI UN COMPLEANNO Opportuno partire dal Premio Riccione per il Teatro, che quest’anno compie ben 70 anni… il più longevo concorso italiano di drammaturgia. Assegnato con cadenza biennale e giunto ora alla 54a edizione, è aperto a tutte le forme dI scrittura per la scena, comprese traduzioni, trasposizioni e adattamenti. Le iscrizioni terminano il 5 giugno, mentre la proclamazione dei vincitori si terrà il 23 settembre. Il concorso, organizzato dall’associazione Riccione Teatro in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, ATER e Comune di Riccione, assegnerà al vincitore un premio di 5000 euro, e per sostenere gli autori under-30 verrà attribuito il 12° Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, con un riconoscimento di 3000 euro al
testo più meritevole. In memoria sempre di Tondelli, uno storico compagno di viaggio del Premio e che due anni fa ha dato il nome (Spazio Tondelli) al nostro precedente Teatro del Mare, viene inoltre confermata la menzione speciale “Franco Quadri”, riconoscimento di 1000 euro all’opera che meglio coniughi scrittura teatrale e ricerca letteraria. Fuori concorso un Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, assegnato a una personalità o a una compagnia capace di aprire prospettive inedite al mondo del teatro attraverso progetti e spettacoli che si distinguono per il coraggio, l’originalità e lo stile. Alla guida di una
Riccione, una città da premio
qualificata giuria fatta di autori, attori, critici e studiosi del teatro, è confermato Fausto Paravidino, drammaturgo, attore e regista, giovanissimo vincitore del Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli nel 1999. Per un compleanno così ‘colto’ sono tanti i momenti interessanti che si stanno preparando, grazie alla massima cura del presidente Daniele Gualdi, dell’estro propositivo del direttore artistico Simone Bruscia e a tutto il laborioso staff organizzativo. Tornando a 7 decenni fa, la prima celebrazione del Premio si tenne al dancing Savioli, il 16 agosto 1947, a meno di due anni dalla fine della seconda guerra mondiale; in quella serata memorabile, mentre la folla dei curiosi assiepati all’ingresso bloccava il viale Dante, giurati come la scrittrice Sibilla Aleramo e Cesare Zavattini proclamavano i primi vincitori. Al tempo il concorso prevedeva anche una sezione letteraria, e ad aggiudicarsela fu un esordiente destinato a cambiare la storia della letteratura italiana: il ventitreenne Italo Calvino. FIGLI DI UN PREMIO ECLETTICO Sotto la medesima direzione e a cadenza biennale, dal 1985 il Premio Riccione per il Teatro si alterna col Riccione TTV Festival, che nel 2016 ha visto la sua 23esima edizione.
Appuntamento dedicato al rapporto tra arti sceniche, video e nuove tecnologie e nato nel 1985 da un’idea di Franco Quadri, il festival nell’autunno scorso ha rinnovato la formula, schiudendo lo sguardo alla musica, alla danza e ai nuovi linguaggi artistici in generale e proponendo nel programma un’originale passerella di ‘cinema che racconta il teatro’, in collaborazione con la rassegna Cinema d’Autore del Comune di Riccione e con Giometti Cinema. Appuntamenti che hanno affollato le sale del Cinepalace ma anche la Villa Lodi Fè, sede storica di Riccione Teatro… per interessanti proiezioni, concerti, conversazioni e non solo.
14
La rassegna ha chiuso con una performance del bravo attore Elio Germano accompagnato dalle musiche di Teho Teardo, spettacolo che contemporaneamente ha inaugurato ufficialmente anche “La bella stagione” 2016/17, cartellone teatrale della Città di Riccione (26 serate, 7000 spettatori) nella sala dello Spazio Tondelli; anch’esso progetto di Riccione Teatro, che ha visto nei mesi scorsi un avvicendarsi non solo di nomi famosi come Fabrizio Bentivoglio e Nancy Brilli, ma anche musicisti d’avanguardia, il teatro per bambini, quello dialettale, approfondimenti culturali e performance di danza. A proposito di danza… dalle recenti edizioni del TTV è nato Pina Bausch a Roma, film documentario di Graziano Graziani prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia che l’aprile scorso è stato presentato in anteprima a Roma, in un Teatro Argentina che ha visto il tutto esaurito, e un pubblico di grandi nomi dell’arte e dello spettacolo. “Riccione Teatro è un’associazione ormai storica – spiega il direttore artistico Bruscia -, un ente solido e responsabile, ma mi piace pensarlo e viverlo così… come un arcipe-
15 lago dell’immaginario, dove tutto accade. Dove la realtà può confondersi con la fantasia. Nell’universo Riccione Teatro trovano spazio tante isole, tutte collegate tra loro, teatro e cinema, letteratura e grafica, illustrazione e fotografia, sperimentazione e ricerca, speranze e sogni. Pier Vittorio Tondelli, scrittore decisivo del nostro tempo, figura garbata e rivoluzionaria, ci ricorda che è necessario osare, sempre. Noi proviamo a farlo, senza temere l’Utopia”. UNA PIOGGIA DI STELLE “Il Premio Riccione-5000 lire per una novella cinematografica”, prese vita nel luglio del ’39 (la guerra la stroncò al suo secondo anno), per opera del Comune e dall’Azienda di soggiorno, sollecitati da Vittorio Mussolini, giovane appassionato della produzione cinematografica, e con il patrocinio del Ministero della Cultura Popolare. Tra la giuria Vittorio Mussolini stesso e Frangiotto Pullé, medico e ‘pioniere’ di Riccione. Rappresentò un evento altamente innovativo e mondano soprattutto considerati i tempi decisamente particolari, diventando in quel lontano luglio il momento più importante dell’estate quando arrivarono conosciuti divi del cinema e del teatro italiano, che sbarcarono all’aeroporto di Miramare e vennero ospitati al Grand Hotel. Furono chiusi il viale Dante, il Giardini e il Virgilio e il pubblico si accomodò sui terrazzi e nel giardino del nuovo Palazzo del Turismo. Non fu facile gestire un evento così affollato… ma quello fu niente: quando sulla elegante festa sopraggiunsero nubi scure di pioggia si scatenò il delirio. Un vento impetuoso fece volare scenografie, consumazioni dai tavoli e abbellimenti vari, e in un fuggi fuggi generale, signori in smoking e signore in abito da sera, allarmati e bagnati, cercarono riparo nelle sale chiuse del Palazzo per spostarsi poi in quelle del Grand Hotel. Impresa di grande risonanza quindi che restò nella memoria di tanti… e non solo per un cielo riccionese pieno di Stelle! DIVINA SERATA Tante stelle… ma mai quante quelle che per 25 anni col “Gran Premio per il mondo dello Spettacolo” sfilarono al dancing Savioli: arrivavano su graziose carrozze addobbate di drappeggi e fiori, che partendo dal Savioli Spiaggia e dal Grand Hotel giungevano lentamente tutte in fila in un viale Dante stipato dei bagnanti che a metà agosto riempivano le nostre spiagge. Era il 1957 quando il regista Renato Murazzani, l’Azienda di Soggiorno e il Savioli diedero il via a quella spettacolare kermesse dedicata alle star del mondo dello spettacolo, riuscendo a concentrare in una serata i più famosi nomi del teatro, della cultura, della musica, del cinema: Vittorio De Sica, Totò, Gina Lollobrigida, Mina, Pier Paolo Pasolini, Ugo Tognazzi, Monica Vitti, Giulietta Masina, Anna Magnani… sono
solo alcune delle personalità che facevano impazzire non solo i privilegiati clienti del locale ma anche e ancor di più la folla che li aspettava fuori, che si accalcava elettrizzata di vedere da vicino i proprio big e magari accaparrarsi un autografo o una stretta di mano. Furono serate memorabili che lasciarono un’impronta indelebile nella storia del nostro turismo.
PROFESSIONE REPORTER Per aprire invece la stagione estiva 2017 ecco anche quest’anno i DIG Awards, premi internazionali dedicati al giornalismo d’inchiesta video che saranno assegnati sempre a Riccione durante il prossimo DIG Festival, in programma dal 23 al 25 giugno, alla sua terza edizione. In realtà tre edizioni che hanno raccolto appieno l’eredità del precedente Premio Ilaria
Alpi che per 20 anni ha lavorato in favore di un’informazione fedele agli eventi, ed è stato capace di trasformare una giornalista, la Alpi, in un simbolo vivo, professionale e umano. La nuova associazione DIG (Documentari Inchieste Giornalismi) parte da lì, continuando a sostenere, insegnare e premiare quel tipo di giornalismo. Come già accaduto nel 2016, dedicherà particolare attenzione alle forme più innovative di quella professione, dai reportage digitali alle esperienze più interessanti di “hacking journalism” (quelle, cioè, capaci di portare alla luce notizie e scandali di portata internazionale attraverso
sofisticati strumenti informatici). Anche quest’anno il festival non si limiterà a proclamare i vincitori dei sei DIG Awards ma presenterà e proietterà tutti i lavori dei finalisti; si ospiteranno mostre e incontri pubblici, e seminari di formazione per i giornalisti iscritti all’Albo. Una competizione internazionale di livello altissimo, che rende la manifestazione un’occasione unica di scambio d’idee tra i migliori reporter a livello europeo e mondiale, che utilizzano il video per investigare su temi di attualità di grande rilevanza sociale, economica, ambientale e politica… spesso sconvolgenti per la loro verità.
16
Assemblea Generale dei soci di Famija Arciunesa per eleggere il C.d.A. 2017-2020
ASSOCIAZIONE CULTURALE PER RICCIONE
aVViSo (Vale come invito personale ai soci) "da Tonino"
I Soci sono invitati all’Assemblea Generale che avrà luogo presso la sede sociale, in via Montebianco 27 nel parco pubblico (ex casa colonica della «Micia») per discutere e deliberare sul seguente:
ordine del Giorno Piazzale De Gasperi 3 Tel. 0541-693128 RICCIONE
GARAGE MUCCIOLI
CENTRO REVISIONI
eleZione del nuoVo conSiGlio di amminiStraZione PER Il TRIENNIO 2017/2020 L’Assemblea si riunirà il giorno 24/06/2017 in prima convocazione alle ore 16,00; qualora il numero dei presenti non raggiungesse la maggioranza degli iscritti, l’Assemblea tornerà a riunirsi il 08/07/2017 col medesimo OdG. ora e luogo, e sarà valida qualunque sia il numero dei soci presenti.
candidature a conSiGliere I soci in REGOlA COl TESSERAmENTO PER Il 2017 che ritengono di poter svolgere la carica di CONSIGlIERE PER Il PROSSImO TRIENNIO 2017/20 possono proporsi a candidati a tale carica comunicando il loro intendimento alla sede, nei giorni Martedi, Giovedi e Sabato dalle 16.30 alle 18.30 oppure telefonando al 0541/ 643884 inderogabilmente ENTRO Il 24 mAGGIO 2017. Il C.d.A. uscente: Giuseppe lo magro (Presidente); Giovanni Olivieri (Vice Presidente); Antonio batarra (Tesoriere); Antonio Cianciosi (Segretario) Gianni Zangheri, Cristina Dabbeni, Paolo Santovito, Silvia Dabbeni, Riccardo Angelini (Consiglieri)
AUTO&MOTO Conc. Motorizzazione n° 0025 del 16/10/03
RICCIONE Via Adriatica, 179 Tel/Fax 0541 610764 garagemuccioli@gmail.com
Riccione • Via dell’Artigianato 2 Tel. 0541 600110 • Fax 0541 606712 www.ediltuttoriccione.it • info@ediltuttoriccione.it
Laterizi Materiale da cava porfidi Autobloccanti Lavorazione e posa di ferro per c.a. produzione manufatti trasporto conto terzi prestazione autogru ritiro macerie
riconoscimenti
17
di ni.co.
A Linus il 19° Premio Baleani E’ Linus, direttore di Radio Deejay, il vincitore del diciannovesimo Premio Baleani. Il particolare riconoscimento, in passato conferito ad artisti come Martina Colombari e Paolo Cevoli, nonché a noti operatori del posto, come Frangiotto Angelini, Giorgio Casadei , Luciano Luzzi e tanti altri che si sono spesi per il bene della città, è stato assegnato dal Consorzio d’area di via-
dell’A14 ndr) ho sempre la sensazione di tornare a casa”. Ha poi sottolineato: “E’ curioso, questo premio arriva proprio nel trentesimo anniversario della prima volta che sono venuto a Riccione, che è metà della mia vita. Era il 1987 e dovevo lavorare solo una stagione come deejay. Chi svolge questa attività in genere è come un marinaio con una fidanzata in ogni discoteca, io
Bar Ristorante Pizzeria
RANCH SALOON
LUNGOMARE DELLA REPUBBLICA TEL. 0541 605 211 RICCIONE
le Ceccarini lo scorso 9 aprile, giorno delle Palme, nella piazzetta del Faro gremita di persone. Il premio per Linus è arrivato nel trentennale del suo sodalizio con Riccione, diventato casa sua a tutti gli effetti. “E’ vero mi sento più a casa qui che a Milano, forse perché sono un ragazzo di provincia e la città non mi è mai stata comoda - ha ribadito per l’occasione - . Quando invece ho cominciato a venire a Riccione, ho ritovato i meccanismi e le dinamiche di quand’ero bambino, ecco perché nel momento in cui arrivo qui con il telepass, e quindi non sento la mia voce (che in genere in automatico da il benvenuto agli ospiti della città al casello
BOTTEGA IMBIANCHINO S.r.l
MAIOLI
invece ho trovato una ragazza (Carlotta Medas), me la sono sposata e sono rimasto qui. Questo non depone molto a favore della mia immagine come deejay, ma sono contento di aver messo radici a Riccione e di essere qua ogni estate”. Il premio, istituito dal compianto gioielliere Enzo Baleani, è stato consegnato da Michele Bruno vicepresidente del comitato d’area di Viale Ceccarini, affiancato dalle sorelle Baleani, Polly, Anna e Lucia e della madre Rita. La colonna sonora dell’evento, conclusosi con la benedizione delle palme da parte del parroco don Valerio Celli, è stata affidata al coro de Le allegre Note, diretto dal maestro Fabio Pecci.
POLLERIA MACELLERIA
TUTTO PER TINTEGGIATURE E VERNICIATURE INTERNE ED ESTERNE PRODOTTI NATURALI ECO COMPATIBILI
CARNE EQUINA
Viale ROMAGNA 1 Tel. 0541 64 36 68 RICCIONE RN
Viale Ruffini 15 Tel./Fax 0541 690 412 RICCIONE
viabilità
di Nives Concolino
18
Sfondato Viale Bellini, traffico snellito Se ne parlava da anni, ma ora lo sfondamento di Viale Bellini, con il sottopassaggio che bypassa la ferrovia, collegandosi ai viali Dei Mille e Rimini, è diventato realtà. Come fanno sapere da Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini - Pmr srl consortile (già Agenzia Mobilità), questo intervento complementare è l’ultimo di una serie delle così dette “opere d’arte” previste dal Trc. Il tunnel, costato circa un milione e 200mila euro, a carico di AM, si affiancherà al vecchio di Viale Parini sull’opposto del rio Melo. Servirà soprattutto a scaricare il traffico nei giorni e nelle ore di punta, ma potrà essere usato in sicurezza anche dai pedoni e dai ciclisti. Imponente l’intervento che ha richiesto la costruzione di un enorme monolite, costruito all’esterno sul
lato mare di viale Bellini, e poi spinto tra il 7 e il 10 aprile sotto la strada ferrata con particolari mezzi meccanici, definiti spingitubo. L’operazione, concordata con i respontabili di Rfi, Rete ferroviaria italiana, è stata compiuta nelle ore notturne per non compromette il traffico ferroviario che di giorno è abbastanza intenso. La ditta incaricata dovrebbe ultimare tutti i lavori entro l’estate. In contemporanea si interviene su altri punti del Trc, soprattutto nel tratto terminale, accanto alla stazione ferroviaria e in altri tratti del percorso, dove bisogna ultimare l’asfaltatura, nonché al ponte di viale dei Mille e viale Emilia. Poi Am procederà con l’installazione dei pali elettrificati.
Più sicurezza con la ciclopedonale di Oltremare I residenti l’attendevano da oltre otto anni. La pista ciclopedonale ai piedi di Oltremare, nei pressi del casello autostradale di Riccione, è ora punto di riferimento per pedoni e ciclisti che da Raibano devono raggiungere la zona artigianale e il resto della città e viceversa. L’opera da 600mila euro, che comprende anche la rotonda in corrispondenza del prolungamento di viale Fossombrone (lato Aquafan), è stata realizzata a spese del Gruppo Costa Edutainment, proprietario del parco Oltremare, con la collaborazione tecnica del Comune. Lungo 650 metri e largo 3, il percorso si snoda tra la rotatoria davanti allo svincolo autostradale e quella di viale Ascoli Piceno. Hanno così trovato compimento le opere di urbanizzazione previste nell’ultimo stralcio del Piano particolareggiato di iniziativa pubblica di Oltremare. “Questo investimento – ha sottolineato Beppe Costa, presidente e amministratore dell’omonimo gruppo nell’avviare l’opera - migliora la fruizione della città e consente di raggiungere Oltremare e Aquafan in sicurezza, nel pieno rispetto dell’ambiente”. Per i pedoni e per i ciclisti, infatti, percorrere quel tratto di strada (viale Berlinguer che poi diventa viale Dell’Ecologia) era pericolosissimo, anche perché i veicoli in quel tratto marciano a gran velocità.
Viale Frosinone.
Attraversamento pedonale pericoloso Da tanto tempo si sente parlare della “imminente” sistemazione di Viale Frosinone, dove c’è l’ingresso ai reparti dell’ Ospedale Giovanni Ceccarini. Ma intanto i pericoli per chi transita sulle strisce pedonali sono all’ordine del giorno. Consideriamo che viene usato, per la maggior parte dei casi, da anziani, da malati e da persone appena dimesse, quindi assai a disagio con inciampi nel terreno e ostacoli visivi. La foto evidenzia chiaramente il dissesto stradale, la vernice sparita la siepe, i paletti... e spesso ci si trovano anche auto parcheggiate male. Non si riesce a renderlo più visibile e sicuro?
sottopasso viale ceccarini
19
di Giuseppe Lo Magro
Ma non si poteva fare meglio? Se fosse vivo Bartali lancerebbe il suo immarcescibile “ Gli è tutto da rifare!” Non ne senti contento uno... intendiamo di quei cittadini che a piedi o in bici percorrono il nuovo sotto passaggio su Viale Maria Ceccarini che collega la zona a mare con quella a monte e viceversa. Il problema che salta agli occhi è l’uscita su Viale XIX Ottobre. Molto pericolosa in quanto basta affacciarsi ed essere sulla strada... sfiorati dalle auto! D’accordo...ci sono le strisce... il dissuasore... il triangolo di pericolo... che avvertono gli automobilisti... ma è anche vero che può essere sufficiente una minima distrazione per trovarsi in guai seri. Speriamo in bene! Il traffico dei mezzi su ruote è rallentato dai continui attraversamenti e non osiamo immaginare quante code (oltretutto inquinanti) si formeranno nei giorni festivi della stagione estiva. Poi ci si chiede perchè l’uscita-entrata è finita a metà strada tra Viale e Stazione. Per chi va a prendere il treno c’è da attraversare una prima volta lì e una seconda più avanti... e siamo curiosi di vedere come avverrà al momento del completamento della linea TRC con la rotonda davanti alla Stazione. Sarà meglio invitare i passeggeri della linea ferrata a transitare su Viale Spalato.
Infine c’è il malcontento dei gestori delle attività commerciali su Viale dei Mille. Prima erano visibili al cento per cento... ora sono privati del transito di
probabili clienti. Ma era proprio impossibile fare un bel sottopasso diritto che sbucasse oltre Viale XIX Ottobre? Tutti questi problemi non ci sarebbero stati!
AVVISO PER I NOSTRI LETTORI In caso non riceviate la rivista Famija Arciunesa a casa vostra potete ritirarne una copia presso la sede di Famija Arciunesa Via Montebianco 27 il Martedì, Giovedì e sabato dalle 16,30 alle 18,30.
DA NOI CONTA SOLO LA QUALITà
Riccione - Via Giulio Cesare, 32 - Cell. 331 7670907 Cornetteria Il Capriccio
bagnini di casa nostra
20
di Maria Grazia Tosi
Primo Franchini e il suo “occhio sul mare” Uno dei tanti bagnini, Primo, che hanno scritto la storia della balneazione riccionese, e che grazie ai suoi quasi 50 anni di gestione della sua zona spiaggia, la 42, sa raccontare una storia interessante e tutta sua, magari simile ad altre ma che riporta alla luce, come sempre accade, un qualcosa in più che comunque a tutti appartiene e che è bello documentare. Come ha ottenuto la spiaggia, e perché a Riccione sud quando lei abitava a Riccione nord? “Dopo 10-12 anni di servizio come salvataggio, l’Azienda di Soggiorno che gestiva l’assegnazione di pezzi di litorale allora veramente grandi distese desertiche, secondo una prassi che da diversi anni era già in atto, individuava 7-8 spazi e altrettanti cittadini desiderosi di gestirli. Faceva una sorta di sorteggio con biglietti nei bussolotti, dietro il risultato del quale si abbinavano le due cose. Era il 1970 e avrei molto desiderato riceverne una in zona Marano, dove abitavo con la mia famiglia… invece ottenni quella in zona Abissinia, proprio davanti alla ex Colonia Bertazzoni. Il proprietario privato di quel tempo non ne era affatto contento, perché sosteneva che in quel lembo di spiaggia non ci doveva andare proprio nessuno. Ma naturalmente, avendo io ottenuto l’assegnazione regolare, piano piano cominciai a ripulire ed organizzare la zona. Impresa non semplice, perché in quel lembo di spiaggia c’erano i “cóch”, una zona ricca di piccoli laghetti che si formavano con la pioggia tra le alte dune di sabbia e dove tanti andavano a cacciare animali d’acqua come le anatre o le allodole che passavano di lì”. Fu un avvio difficoltoso inaugurare una spiaggia in un’area al tempo decentrata? “Non è stato facile all’inizio. Ma con tanta volontà ho incominciato a sistemare: risanando l’area, costruendo il capanno da bagnino con le mie mani e poi ho inaugurato la spiaggia 42. Un inizio con 12 lettini, 19 sdrai e 6 cabine di legno che mi aveva regalato Aldo della
RISCALDAMENTO ARREDO BAGNO CONDIZIONAMENTO
RICCIONE
Via del Progresso 8 Tel. 0541 602 701 Fax 0541 604253
www.fratellirighetti.it
zona 104. C’era tutta la mia famiglia che stava in spiaggia, mia moglie Giovanna e tre figlie piccole più nonna Nazzarena che faceva le sabbiature. Una zona di Riccione dove nel ‘71 non c’era anima viva, cosa che con gli anni è per fortuna cambiata grazie alla costruzione di alberghi e abitazioni, e per la quale è stata fondamentale la realizzazione del piccolo lungomare a confine con la sabbia che ha aperto lo spazio e permesso ai turisti di passeggiare sino ai confini di Misano. Lungomare che ora crea un po’ di problemi di sicurezza in quanto non è solo pedonale ma ci passano troppe bici che in questi anni hanno fatto cadere tanta gente”. Come molti riccionesi portava avanti anche altre attività? “In inverno ho fatto per tantissimi anni il muratore, lavorando con importanti imprese edili della zona; e in estate non gestivo solo la spiaggia, ma di sera lavoravo anche al ristorante La Fattoria. Ora faccio soltanto il bagnino
e mia figlia Stella è entrata con me nella gestione della zona. Lei, e le altre mie due figlie, sono nate praticamente al mare, come succede quasi sempre per le famiglie che hanno una spiaggia. Di fatto era molto importante anche il ruolo non lavorativo di mia moglie, che diventava prezioso per mantenere i giusti rapporti con la clientela, dove l’accoglienza tipica romagnola assumeva, e ancora oggi assume, un ruolo fondamentale. Abbiamo ospitato sino a tre generazioni di bagnanti: quelli che erano dei bambini sono ancora nostri clienti e oggi vengono da noi coi nipotini”. E’ orgoglioso della sua spiaggia… e cosa offre ai turisti? “E’ una bella spiaggia, e ne siamo molto orgogliosi. Abbiamo palestra, campi da Beach-tennis e bocce, ping-pong, biliardino, parco giochi con gli animatori, zona nursery e uno spazio apposito per i cani, cosa che sempre di più i turisti richiedono. Poi le mie tende sono più grandi: 2 metri e 30 invece dei classici 180-190 cm., così le famiglie si sistemano molto più comodamente. Allestiamo delle feste e qualche volta offriamo piadina e Nutella di pomeriggio e cocomerata al mattino”. La clientela estiva è cambiata nel corso dei decenni o no? “In 46 anni di attività ho riscontrato che i clienti sono molto più esigenti, pretendono le tele delle brandine assolutamente perfette, la sabbia sempre pulitissima, una bella posizione della brandina e la massima attenzione nel dare loro una tenda con i vicini giusti: una coppia di adulti mai farla accomodare a confine con famiglie con tanti bambini! E comunque fare questo mestiere non è poi così tanto semplice come sembra; io ad esempio al sorgere del sole sono già in spiaggia, per controllare e pulire. C’è il meteo sempre da seguire e segnalare alla clientela quando è il momento di tornarsene a casa o comunque uscire dall’acqua. Il bravo bagnino deve avere costantemente un occhio sul mare…”.
21
lA “mNèSTRA ARmIDIèDA” Elaborazione di Liliana Galli
Una muliga ad tèmp fa in gnera i frigo e gnènca i freezer, e spès a mizdé o la sera e magnè us impruvisèva... sa quèl ch’us truvèva. L’arzdora Sina la dis ma Tore e su marid pscador: “Cus ca magnam og?” Tore: “A ciap e muscoun e a vagh a véda su iè qualche sipa tal nase” Sina: “Me a vagh tla sèca a coj un pògn ad purace”. E isé i fa. Quand i artorna ma chèsa i trova tla cusèina la nona Mariòcia cla sgranèla i bsarèl capèd tl’ort. E la Sina la dis: “Purace, sipa e bsarèl... s’un ov ad quadritèin a fac una mnèstra da lichis i baf!” RICETTA PER 4 PERSONE Ingredienti 240 gr. di quadrettini di pasta fresca 1 Seppia media grandezza 1 kg. di Vongole 600 gr. di Piselli freschi 2 cucchiai abbondanti di Salsa di Pomodoro ¼ di bicchiere di Vino bianco fermo 1 Spicchio d’aglio Peperoncino, Pepe, Sale q.b. Olio d’oliva extra vergine q.b. Preparazione Lavare bene le vongole. Aprirle in tegame con abbondante acqua che servirà, una volta filtrata, a fare il brodo. Sgusciarle. Pulire la seppia e tagliarla a piccoli pezzi. Sgranare i piselli. Soffriggere in tegame olio e aglio, unire la seppia, lasciare cuocere per 10 minuti con una spruzzata di vino bianco. Unire vongole, salsa di pomodoro e cuocere per altri 10 minuti a fuoco lento con coperchio. Poi aggiungere i piselli e brodo delle vongole. Fare bollire fino a cottura dei piselli e infine cuocere assieme i quadrettini. un buon bicchiere di trebbiano fresco... e buon appetito!
OTTICA FRANCOLINI RICCIONE PAESE Prova gratuita dell’efficienza visiva
Grondaie e Coperture
Occhali progressivi con garanzia adattamento Occhiali da sole graduati Contattologia
Insieme dal1975 Corso F.lli Cervi 62, 0541 697629
Ottica Francolini Riccione
Misano Adriatico - Tel./Fax 0541 61 57 77 via Larga 38 - zona artigianale
auto d’epoca
22
di G.L.M.
Sl’in è rèsse... lin si pis! Se non sono rosse... non ci piacciono! Le casualità della nostra esistenza creano spesso situazioni di cambiamento della quotidianità facendoci imboccare strade altrimenti sconosciute. A volte il percorso è disagevole, altre piacevole. Vale il secondo caso per questa piccola storia. In una tiepida giornata di primavera due amici si incontrano per un caffè e per quattro chiacchiere sulla loro comune passione: le auto d’epoca... purchè aventi la carrozzeria di colore rosso. Poi decidono di andare a pranzo accompagnati dalle rispettive consorti. L’appuntamento è sul Piazzale Dante Tosi, sul molo di ponente del porto di Riccione, per una degustazione di pesce nostrano. Al termine del pranzo, si avviano al parcheggio e notano una piccola folla di curiosi attorno ai loro veicoli. Tra questi vi sono anche tre signori... che si rivelano essere possessori di auto d’epoca... rigorosamente rosse! Presentazioni di rito, simpatia istantanea nello scam-
bio di esperienze... accordo per una gita collettiva la domenica successiva con pranzo in un ristorante delle colline riccionesi. E tra una forchettata di tagliatelle e un sorso di sangiovese spunta la frase: “Perchè non diamo continuità alla
cosa? Creiamo un gruppo... lo chiamiamo Amici delle Rosse!” In pochissimo tempo, col classico passaparola, altri appassionati si aggregano entusiasti. Ora gli “Amici delle Rosse” sono 25 (a maggior quota riccionesi con “infiltrazioni” di appassionati dei dintorni) e scorrazzano per i viali di Riccione e per le strade d’Italia, perchè spesso e volentieri organizzano monocromatici tour in città famose per l’arte e per...l’enogastronomia. Il ritrovo classico prima delle loro escursioni è, ovviamente, la Piazzetta Tosi, dove si schierano quasi ogni domenica mattina, rimirandosi narcisisticamente sulla lucente corrozzeria vicina.
“Sun padel Riccione”. Lo sport per tutti! Il paddle è uno sport nato in Sud America e nel 1993 è diventato primo sport in Argentina quando si è giunti a praticarlo su 35.000 campi da gioco. Più recentemente il Paddle è sbarcato in Europa attraverso la Spagna dove c’è stato un analogo successo. In Italia il Paddle è lo sport del momento con una crescita esponenziale di giocatori, tesserati e campi da gioco, in quanto più facile del tennis ma altrettanto tecnico e più ragionato di una partita a scacchi. Il Paddle si gioca in doppio, due contro due, con una racchetta corta e piena (simile a quella del beach tennis), la rete è bassa (simile a quella del tennis) e il campo da gioco è delimitato da una recinzione metallica sul laterale e da pareti in vetro sul lato corto. Valgono i colpi a rimbalzo, come nel tennis, ma anche quelli dopo il contatto con i vetri e le recinzioni, come nello squash. Questa caratteristica di ibridare gli sport di racchetta già esistenti valorizzandone il lato bello di ciascuno lo rendono divertentissimo ed unico. La racchetta corta lo rende immediato e “facile”; la varietà dei colpi è infinita e la durata dello scambio è elevata, ma a differenza del tennis la potenza non è tutto e per questo diventa accessi-
bile a sportivi di tutte le età. Ci si sente tornare bambini a rincorrere una pallina che può percorrere le traiettorie più bizzarre. “Ha riaperto per Pasqua lo storico circolo sul lungomare Villa Mussolini con i due campi da tennis in terra rossa e con i tre campi da Paddle che per il secondo anno consecutivo implementato l’attività per tutti gli amanti dello sport della racchetta. Il circolo Villa Mussolini, guidato dal presidente Antonia Barnabè, si è affilliato da quest’anno alla Federazione Italiana Tennis, e promette una stagione da brividi con tanti appuntamenti per agonisti e non. Per attrarre tennisti sul lungomare nella bassa stagione sono in corso 3 tornei di tennis federali tra aprile e maggio: un singolare maschile di terza
categoria, un quarta categoria maschile ed uno femminile di quarta categoria. Inoltre per la prima volta nella Perla verde sbarca la Coppa Italia di paddle che verrà praticata i sabati mattina fino a metà Giugno. Altra data importante per il Paddle Nazionale è la tappa del circuito SLAM, uno degli 8 tornei più importanti d’Italia, che per il secondo anno la federazione ha assegnato alla Riviera di Rimini sui campi del Misano sporting e di Villa Mussolini a metà Giugno. Oltre ai tanti tornei agonistici Open e di categoria che si susseguiranno, ci saranno anche appuntamenti settimanali per amatori, serata benefiche, clinic specialistici con atleti e tecnici professionisti, e tanti altri momenti di sport e convivialità. Non mancherà l’attenzione alle racchette del futuro, infatti tanto spazio sarà dato alla scuola tennis guidata da Massimo Tonti e Davy Arcangeli e a quella di padel seguita dal campione Hugo Sconochini e dall’atleta messicano Mauricio Lopez. Corsi collettivi mattutini, PADDLEScuola i bambini, formule personalizzate per agonisti, lo staff del Villa Mussolini è pronto ad accogliervi per trascorrere un’estate divertente all’insegna dello sport. “WE LOVE PADDLE”.
&
salute benessere con
23
Donne e gravidanza: come affrontare con serenità un progetto di “nuova vita”
dott. Giuseppe battagliarin - ginecologo Dottore, mettere al mondo un bambino rappresenta per la donna un progetto importante e impegnativo. Quali mutamenti subisce il corpo? “Sappiamo che le manifestazioni che nascono dall’interazione tra patrimonio genetico umano e ambiente determinano un mutamento del corpo e della mente e, con loro cambiano anche la postura, il com-portamento, le abitudini e gli stili di vita. Questo mutamento è ancor più critico se analizziamo il tema della riproduzione della specie con particolare riferimento alla differenza di genere. Dall’adolescenza in poi il corpo del maschio risponde ad una continuità endocrina che resterà costante fino alla senescenza mentre il corpo della donna, dalla comparsa dei flussi mestruali, risponde a stimoli ormonali caratterizzati da una ritmica ciclicità. Infatti il sistema endocrino e l’apparato riproduttivo di una donna subiscono, nell’età fertile, delle modificazioni che potenzialmente ogni mese le consentono di iniziare una gravidanza”. Ci può indicare i possibili problemi fisici che possono insorgere con l’inizio della riproduttiva? “Anzitutto, l’inizio dei cicli mestruali può coincidere con la comparsa di dolori al cingolo pelvico o in regione lombosacrale che possono interessare anche la regione addominale o altre volte irradiarsi alle natiche e alla radice delle cosce.
P R E S I D I O P O L I A M B U L AT O R I A L E O RT O PEDICO E FISIOTERAPICO
Il meccanismo di insorgenza trova spesso una spiegazione nel rilascio di prostaglandine che causano una vasocostrizione del circolo del basso addome, con conseguente insorgenza di dolore pelvico a cui si accompagna anche l’azione delle stesse sostanze sulla muscolatura liscia dell’utero, delle tube, dell’apparato digerente con conseguente dolore di tipo spastico (intermittente). Per fortuna non tutte le donne ne sono afflitte ma talune vedono notevolmente ridotta la loro libertà di portare avanti le quotidiane occupazioni durante il periodo mestruale. Una volta escluse le più comuni patologie che ne possono essere la causa quali processi infettivi, infiammatori o endometriosi è possibile ricorrere a terapie somatiche quali stretching, terapie posturali, applicazione di fonti di calore nelle zone più dolenti, esecuzione di esercizi specifici, agopuntura o osteopatia. Talvolta le prime avvisaglie della comparsa del dolore lombo sacrale compaiono in gravidanza e, a differenza di quanto comunemente si crede, ne sono più affette le donne giovani. I dolori pelvici o di tutto il cingolo pelvico o lombo sacrali possono disturbare il sonno o limitare la libertà di movimento. Le terapie farmacologiche vengono riservate alle forme acute con intenso dolore e riduzione della mobilità, ma gli antinfiammatori non steroidei hanno importanti controindicazioni sia per il feto che per la madre e non possono essere usati per più di 48-72 ore. Da qui la necessità di ricorrere a terapie che correggano la postura disturbata dalla lordosi (curvatura anteriore della colonna) che caratterizza la gravidanza, all’esecuzione quotidiana di esercizi personalizzati e a sedute di osteopatia per interrompere il circolo di cronicizzazione del dolore”. Come affrontare con serenità il percorso? Importante è l’approccio preventivo che si avvale, dopo attenta raccolta della storia della donna e delle sue abitudini, FISIOTERAPIA IDROKINESITERAPIA - PISCINA 33° PALESTRA VIBRA TERAPIA ATTIVITÀ POSTURALE INTEGRATA PUNTO PRELIEVI SPORT E BENESSERE ATTIVITÀ PER LE FUTURE MAMME E BEBÈ AMBULATORI SPECIALISTICI
della modifica degli stili di vita prima del concepimento o nel primo trimestre della gravidanza. L’obesità è una causa importante di dolore all’apparato muscolo scheletrico che non deve mai essere trascurata e per la quale necessita un approccio terapeutico integrato. Gli incontri di accompagnamento al parto che si avvalgono dell’immersione in acqua, elemento dalle infinite virtù, hanno un efficace ruolo preventivo per far apprendere tecniche di rilassamento e di controllo dei più comuni disturbi che insorgono a partire dalla colonna vertebrale e non solo. L’accoglienza sarà l’atto di avvio di un nuovo percorso in EXIS, offerto per dare risposta a quanto il percorso pubblico non sempre può garantire. Si aprirà anche uno spazio per tutte le donne che, nel dopo parto, potranno vedere insorgere o riacutizzarsi il “low back pain”, come definito dalla letteratura anglossassone oppure sentiranno un bisogno di consigli e di sostegno all’allattamento che da sempre rappresenta la vera ricetta di prevenzione verso le più comuni patologie immunitarie e metaboliche del nuovo nato.
Il percorso offerto presso il Centro Medico Fisioterapico e Riabilitativo Exis sarà di tipo multidisciplinare dove medici, ostetriche, osteopati, fisioterapisti e altri specialisti collaboreranno per mantenere o restituire uno stato di benessere psico-fisico alle donne e alle mamme.
RICCIONE
Via Carpi, 18 - Playhall Tel. 0541 607761 Tel. 0541 645753 Fax. 0541 663974 Cell. 334 1228997 www.exisriccione.it info@exisriccione.it exisriccione
ORARIO CONTINUATO: Da Lunedì a Venerdì 7.30 - 20.00 Sabato 7.30 - 13.30 PUNTO PRELIEVI: Analisi del sangue e tamponi tutte le mattine dalle 7.30 alle 10.00
150 ANNI FA NASCEVA LA 1867 - Don Carlo Tonini porta nella Bambino sveglio Parroco intraprendente Carlo, figlio di Francesco Tonini e Rosa Marcatelli, vede la luce il 12 agosto 1805, a Rimini. Sono tempi di carestia, con conflitti in ogni angolo della Penisola che portano ovunque le scorribande di eserciti, dediti al saccheggio e ai crimini più efferati. La sua famiglia, composta dai genitori e quattro figli (due femmine e due maschi – lui è il secondogenito) è assai povera e si disgrega a pochi anni dalla sua nascita a seguito della morte di Francesco e Rosa, probabilmente per l’insorgere di malattie legate a stenti e malnutrizione. A soli nove anni Carlo si ritrova orfano ed è tolto dalla strada grazie all’intervento del parroco don Gaetano Frioli che riesce a farlo entrare in seminario. Carlo si applica negli studi ecclesiastici, meritandosi la nomina a parroco della parrocchia San Martino di Riccione a soli 27 anni. Vi resta sino al 1837 poi è richiamato a Rimini. Ritorna a Riccione nel 1848 per sostituire un parroco autore di scandali meritevoli di espulsione e processo. Vi rimane per 30 anni filati, sino alla sua morte nel 1878. Don Carlo Tonini ritrova la popolazione riccionese in crescita, dedita ad attività non eccessivamente remunerative ma tali da toglierla dall’indigenza. Nel borgo, sorto sulla via Flaminia, ci sono locande e stalle per il cambio dei cavalli, grazie ai commerci che dal nord vogliono espandersi al sud; sulla fascia costiera discreti ricavi vengono dai trasporti via mare e dalla piccola pesca; nell’entroterra grazie alla bonifica di varie paludi (vedi
Colombarina) i “casanoli” hanno lavoro continuativo. Poi, in poco tempo, si verificano importanti cambiamenti: i commerci non sono più fluidi causa atti di brigantaggio e mettono in crisi i gestori di locande e stalle; vari naufragi scuotono le certezze dei proprietari di barche; non ci sono più bonifiche e la campagna offre solo lavori per brevi periodi. In più ci si mette anche la ferrovia che dirotta le merci su altre vie escludendo Riccione. Don Carlo non ci sta, a lui non basta curare le anime dei suoi parrocchiani, vuole aiutarli a risollevarsi economicamente, vuole che il progresso li raggiunga, vuole per loro una vita senza stenti. I suoi primi interventi riguardano: la presentazione di un progetto di palificazione del Rio Melo; varie dichiarazioni per far godere i marinai dei benefici del Legato Martinelli; favorire gli approvvigionamenti di neve per le conserve del pesce; l’auten-
ticazione delle firme degli illustri riccionesi che richiedevano a Rimini l’illuminazione stradale e l’allargamento di Viale Viola. Don Carlo non è però tipo da soffermarsi su di un unico problema, anche perchè la sua naturale curiosità lo porta a tenersi continuamente informato su quanto avviene nel mondo circostante. E non gli sfugge quel “miracolo” del vapore che, con apposito marchingegno, spinge le ruote facendo avanzare vagoni pieni di gente e merci. Legge di progetti per nuove strade e nuovi collegamenti grazie alla linea ferroviaria. E legge di medicina e di nuovi studi per la cura della scrofolosi, malattia che attanaglia migliaia di bambini della pianura padana che vivono in ambienti insalubri e con regimi nutritivi poveri. Legge che la miglior terapia sono i bagni di mare e di sole; in luoghi dove regnano l’aria buona e la ricchezza di iodio. Treno più scrofolosi; ecco la formula per dare lavoro ai riccionesi. Occorre avere una fermata che porti i bambini bisognosi di terapie... ci sarà da ospitarli, da condurli al mare, da sorvegliarli... e dietro a loro arriveranno parenti, amici...curiosi... Il suo è quasi un pellegrinaggio in varie città italiane; dà fondo a tutte le conoscenze per raggiungere personaggi influenti così da perorare la “sua causa”. Sicuramente fu molto persuasivo visto che l’1 gennaio 1862 il treno omnibus effettuò la prima fermata come prova. Il numero dei futuri passeggeri avrebbe fatto pendere la bilancia o sul sopprimerla o sul renderla definitiva. Don Carlo ne sapeva una più del diavolo e non lasciò passar giorno che la tratta Riccione- Rimini e ritorno non vedesse transitare almeno un passeggero. Era lui che tra una messa e una benedizione, a proprie spese, saliva sul treno sobbarcandosi il suo bel viaggetto a dimostrazione della necessità della fermata. Che divenne regolare nel 1865, col treno rispettoso della sosta al casello 120. La prima stazione di Riccione sorgeva in corrispondenza del passaggio a livello che divideva a metà Via Viola (ora Viale Maria Ceccarini), ed era situata sul lato mare contrariamente ad oggi che è sul lato monte in corrispondenza di Viale Diaz. SCROFOLOSI - È un insieme di manifestazioni ghiandolari, ossee, cutanee e mucose dovute all’azione del virus tubercolare. Si tratta generalmente di forme di tubercolosi attenuata che colpiscono l’infanzia. La cura è rivolta specialmente a migliorare le condizioni di vita, di ambiente, di nutrizione (arsenico, iodio, ecc.). Sono molto utili le cure climatiche al mare e l’elioterapia.
RICCIONE DEI BAGNI AL MARE “PERLA VERDE” 106 BIMBI SCROFOLOSI Comitato riccionese per gli Ospizi marini Don Tonini è un rullo compressore. In breve tempo raccoglie le adesioni di autorevoli rappresentanti di Riccione e crea il Comitato per gli Ospizi marini così composto: Presidente Dott. Giovanni Giorgio (medico); Vice Presidente Don Carlo Tonini (arciprete); Cassiere Conte Giacinto Martinelli; Membri Dott. Luigi Tonini (chirurgo), Antonio Pozzi (farmacista), Federico Leoni (maestro di musica); Segretario Aurelio Monticelli. Viene contattato l’esperto Dottor Verardini del Comitato bolognese per gli Ospizi marini e gli si espone il progetto di ospitare i bambini emiliani affetti da scrofola per curarli “nel saluberrimo paese di Riccione, posto sul mare”. La serietà della proposta è tale da venir accettata senza remore. scaglione dei malati inviati alla cura marina nella stessa estate fu di 56 persone, cosicchè in quell’anno più di cento furono quelli che godettero dei benefici del mare. La solerte opera del Comitato Riccionese fu molto apprezzata dai dirigenti dell’istituzione bolognese ed il Verardini nel suo rapporto scrive che il Comitato stesso si era «attirate le lodi e la gratitudine da tutti i componenti le spedizioni fatte, i quali tuttora ne serbano e serberanno perenne ricordanza». Riteniamo utile precisare che l’accordo fra i due Comitati avvenne per la spesa, ritenuta assai mite, di L. 2,30 giornaliere per individuo. I dirigenti il Comitato per gli Ospizi Marini di Bologna ed altre persone venute a visitare i piccoli curandi ebbero modo di osservare la bellissima distesa del lido riccionese e di apprezzarne le salubri caratteristiche.
do il breviario, fin sulle dune ove s’intratteneva sorvegliando i piccoli ospiti. E non di rado si vide costretto ad entrare in acqua, pur vestito, per recuperare al largo qualche imprudente in difficoltà. II fatto che i bambini non fossero allora tutti agglomerati in speciali locali, ma divisi presso molte famiglie, venne riguardato come un notevole vantaggio per la loro salute e per «la maggiore sopraveglianza e decenza, la conservata educazione del cuore, la più casalinga». Ed il Verardini definisce questa distribuzione “quasi una colonizzazione di piccoli esseri che s’immedesimavano in varie famiglie, le quali gareggiavano a renderli contenti a bene nutrirli, a distrarli, a educarli, a procurar loro con attenzioni paterne il ricupero della primitiva salute od almeno un miglioramento delle loro sofferenze”. Il secondo
Tratto da: “Il Don, il Conte e il Giardiniere
GIUSEPPE LO MAGRO
GIUSEPPE LO MAGRO
Con il contributo delle aziende: CONCESSIONARIA
Installazione - Manutenzione - Assistenza
SPAGNOLI SPAGNOLI ASCENSORI ASCENSORI
RIMINI
RICCIONE
servizi assicurativi bancari
Dalle fondamenta al tetto !
RICCIONE
RICCIONE
RICCIONE
Il DON, IL CONTE E IL GIARDINERE
Pertanto, come inizio, il Comitato Bolognese si accordò con quello di Riccione per l’invio di un primo scaglione di cinquanta bambini, fra femmine e maschi, nell’estate del 1867. Detti bambini, sotto la diretta sorveglianza del Comitato Riccionese, furono collocati a gruppi scelti secondo la malattia e l’età presso le famiglie del paese, mancando ancora un ospizio sul lido. Furono fissati esatti criteri perchè ai bambini venisse somministrato un vitto adatto ed abbondante e stabilite le norme per il trasporto al mare e per la vigilanza durante i bagni e lo svolgimento della cura. Alcuni vecchi abitanti ci hanno descritto come i bambini venissero trasportati dal paese al mare per l’angusta strada detta «Viola» su carri trainati da buoi, seduti su panche, riparati da una tenda, mentre Don Tonini li seguiva lentamente, leggen-
il Don ilConte e il Giardiniere Vita morte e miracoli di Carlo Tonini Giacinto Martinelli Giuseppe Angelini Pionieri del turismo riccionese
PASSEGGIANDO
di Giuseppe Lo Magro
Giardini Montanari... o Giardini Longo? Lo spazio compreso tra gli attuali Viali Milano, Giardini e Ariosto è chiamato Giardini Montanari, ed è caratterizzato da prato verde, siepi, alberi, sentieri lastricati o asfaltati, campo di pattinaggio, chiosco bar e, in certi periodi dell’anno, ravvivato dai colori di giostre per bimbi. Fino al 1933 era occupato dall’ospizio marino Romagnolo di proprietà del sodalizio Lugi Casati, Vincenzo Ceccarini, Fortunato Del Bianco, Francesco Papini e Giovanni Saviotti, che fu demolito l’anno successivo per dare vita ai Giardini pubblici di Marina centro. Nel 1940 il Comune acquistò quei terreni ed altri adiacenti per attuare un piano di risanamento urbano che comprendeva anche l’ampliamento di Villa Mussolini. Nel dopoguerra presero il nome di Giardini Longo per poi essere dedicati a fine 2002 a Luigino Montanari, storico albergatore riccionese; con un piccolo tocco di “giallo” in quanto sembra che tale intitolazione sia solo “sulla parola” non avendo avuto il crisma dell’ufficialità con l’attuazione dei passi burocratici necessari. Che sia colpa della “ufficiosità” che la “targa” con la dedica (vedi foto) versi in condizioni a dir poco pietose? Sporcizia e
guano ne ricoprono le lettere (una manca all’appello) e, detto in parole povere,...chi ha avuto la balzana idea di quella pietra sbroccolata immersa nella terra che sembra abbandonata da chi voleva disfarsene e non ha trovato la discarica? E attenti a non uscire dal sentiero per osservare una delle sculture in pietra...potreste inciampare in quell’escrescenza aliena! Ah, ecco, avevamo dimenticato di dire che i Giardini ospitano, dal 1991, una Mostra di Sculture all’aperto. L’idea fu dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Riccione; denominata “La Pietra e il Mare” era a carattere internazionale e dopo alcuni anni proseguì al Parco della Resistenza. Ebbene, quelle sculture se ne stanno lì recando le inesorabili tracce del tempo che scorre e nessuno che si premuri di curarne l’aspetto. Avete presente quelle macchine che si chiamano idropulitrici?. Basterebbe una volta all’anno! E pensate che si possa conoscere il nome dell’autore e il titolo dell’opera? In qualche caso c’è una minuscola targhetta alla base, annerita e inzaccherata, quindi illeggibile, ammenochè non ci si sdrai a pancia sotto nell’erba. Come consolazione, in antitesi con altri parchi cittadini, qui il verde gode di solerte manutenzione.
26
Riccione Sport City 2022
27
Progetto per festeggiare i 100 anni della Perla verde “Riccione Sport City 2022” è un progetto di riqualificazione e valorizzazione della “cittadella dello sport”, ma anche molto di più. Un luogo che immagina nuovi stili di vita indossati con entusiasmo e fantasia da sportivi, genitori, bambini, vicini di casa e intere comunità. La lista civica Immagina Riccione pensa ad una Riccione a misura d’uomo, compatibile e di buon senso dove lo sviluppo sostenibile diventa opportunità di rilancio della città. Riccione Sport City 2022 è un perimetro dove all’interno trovano sede percorsi in sicurezza per pedoni, biciclette e zone 30. Un’area con due ingressi, uno su Via Romagna e l’altro su Via Emilia autentiche porte per i “fori italici” riccionesi. Strategico il ponte ciclopedonale su via Carpi che mette in collegamento in sicurezza gli impianti sportivi, con il parco della Resistenza, i Lungomari e il Centro Studi. Un’idea che guarda la nuova Legge regionale sullo sport che mette sul tavolo 20 milioni di contributi. Servono progetti, questo lo è. Un intervento che diventa cartolina della città. Riccione ha uno scrigno di scelte lungimiranti capaci di regalarci una serie di infrastrutture sportive uniche. A Riccione molti hanno fatto sport e sono cresciuti attraverso la pratica sportiva, fin dall’età scolastica. Un’attività che ci ha cresciuto, ci ha spinto a migliorarci rispettando tutti quelli impegnati nella medesima sfida. E chi è venuto prima di noi ci ha lasciato tanto. A noi il compito di valorizzarlo, di linkarlo, metterlo in rete attraverso “Riccione Sport City 2022”, un sogno che con buon senso e lo sguardo all’orizzonte vuole unire la zona degli impianti sportivi con il Parco della Resistenza, il più importante polmone verde di Riccione. Un luogo unico per la città dove ritrovarsi e guardare con uno sguardo nuovo al domani. “Riccione Sport City 2022” è una suggestione che diventa alfabeto del “buon cittadino”, ci suggerisce, ci ispira e quasi ci obbliga all’utilizzo della mobilità lenta attraverso le sue piste ciclabili, i suoi camminamenti ed i suoi luoghi di aggregazione. Ci spinge all’attività fisica nelle sue palestre a cielo aperto, ad una corretta alimentazione, alla ricerca dello “star bene”. Un modo di essere di ogni giorno e di ogni ora. “Riccione Sport City 2022” è un’attenta interconnessione in sicurezza degli impianti sportivi con i centri studio e le zone turistiche, ma anche diminuzione di traffico veicolare, condivisione di scelte responsabili, aumento di senso di sicurezza e di benessere psicofisico. Una opportunità di crescita per i nostri figli oggi “scortati” fino a scuola o alle palestre, campi, piscine. Per far vivere pure a loro, in
sicurezza, il tragitto casa-sport, una vera e propria avventura iniziatica per scoprire la città in autonomia, facendo crescere la propria autostima, in una parola crescendo. Tutto questo per capire fino in fondo chi siamo, da dove veniamo e in quale direzione ci vogliamo muovere, con la voglia di spegnere le 100 candeline di Riccione con un ritrovato sorriso grande così.
la nostra storia 90 anni fa
28
da “Una rotta nel vento” di Dante Tosi
Il tranway Rimini-Riccione
L’idea di costruire una linea tranviaria tra Rimini e Riccione risale al 1888. Ne fu ideatore e progettista l’ing. Biffi che presentò alle autorità uno studio di fattibilità di una linea tranviaria lungo il litorale. Il progetto prevedeva la posa di un binario a scartamento ridotto lungo un sentiero in terra battuta tracciato sulla spiaggia sul quale far scorrere carrozze belvedere trainate da cavalli. Da quella prima proposta -invero poco affidabile in diversi suoi aspetti- l’idea del tranwai per congiungere il centro marina di Rimini con il centro marina di Riccione si riaffacciò più volte per l’insistenza di privati operatori economici e di pubblici amministratori, in quanto presupposto per lo sviluppo balneare della riviera. Tralasciamo le diverse tappe percorse per la realizzazione dell’impianto sul territorio di Rimini, per esaminare le vicende relative alla sua ultima tratta che più da vicino ci riguarda. Una delle ragioni che impedivano il completamento della linea tranviaria Rimini-Riccione era la mancanza di ponti per attraversare il Marano e il Rio Melo. L’impegno della nuova amministrazione fu coerente e determinato, in poco tempo (diremmo a tambur battente) furono costruiti i ponti carrozzabili sul Marano (24 agosto 1924) e sul Melo (16 agosto 1925) aprendo la strada dal confine fino al centro di Riccione. Il Comune nell’ottobre del 1926 accese un mutuo di 300.000 lire con la cassa di Risparmio di Rimini per finanziare l’opera, consistente nella costruzione di binari nel tratto dal confine al terminale posto in viale Dante, all’incrocio con viale Ceccarini, per farvi arrivare e partire le vetture del tram elettrico della linea Rimini-Riccione. Il
Podestà Silvio Lombardini con un manifesto annunciò ai riccionesi l’inaugurazione dell’opera, per Domenica 26 giugno 1927. I festeggiamenti iniziarono con la cerimonia ai confini del Comune dove Mons. Mauri elargì la benedizione: “ In nome di Dio, per il progresso, lo sviluppo e la solidarietà di Rimini e Riccione”. La prima vettura, ornata di bandiere e colma di autorità, proseguì lungo la litoranea, accolta festosamente dalla popolazione e dai villeggianti, fino a Fogliano, poi deviò sul viale Dante per arrivare al terminale ove l’attendeva una folla festosa. La signorina Maria Riccioni aiutata per la bisogna dal cav. Amati, tenne a battesimo l’importante realizzazione pubblica rompendo la bottiglia di champagne
contro il ferro dei respingenti della vettura; dando inizio ai festeggiamenti. Parlarono il Podestà di Rimini, dott. Bisognani, il Podestà di Riccione, cav. Silvio Lombardini, e il Prefetto di Forlì. Tutti inneggiarono all’opera civile che sicuramente porterà dei vantaggi ai due Comuni e al rapido sviluppo che il grande litorale attraversa. “Avviando - come sottolinea Il Popolo di Romagna - la fabbricazione, in modo che nel volgere di pochi anni tutto il tratto di arenili a mare e a monte della litoranea sarà arricchita di abitazioni, di esercizi commerciali, di ospizi, di alberghi, a godimento di una magnifica e ampia spiaggia di sabbie fini davanti a un mare limpido e sottile, sito ideale per esercitare il turismo balneare.”
Don Mauri benedice la vettura ai confini tra Rimini e Riccione.
la nostra storia 90 anni fa
da “La Perla verde” di Albo Casadei
29
Aspettando il tram. Quello che non disse la cronaca ufficiale Estate 1927. E’ il giorno dell’inaugurazione della linea tranviaria RiminiRiccione. Bandiere che sventolano sui pennoni degli edifici laterali, gonfalone della città portato dal vigile Franco, ex maggiore dei bersaglieri, uomini in divisa in rappresentanza dell’ordine politico e militare; partecipazione della scuola che si trova lì di fianco a dieci metri dal capolinea, alunni che cantano, folla che applaude... Turisti che vanno al mare, ecc. ecc. Viale Dante sembra l’imbocco della piazza del mercato, del venerdì, quand’è gremita di tedeschi. La banda intona gli inni della patria e della rivoluzione. I fanciulli eseguono cori, le autorità ripassano mentalmente gli immancabili discorsi che si concluderanno fra scroscianti evviva, battimani, e inneggianti «alalà». Tutti si agitano, in quell’ansia che fa sembrare più lunga l’attesa. Soltanto le rotaie restano immobili, quasi indifferenti, timidamente affacciate al margine di viale Ceccarini... Romeo Fabbri, detto «Brisculèin» e l’indimenticabile Alfredo Cecchini, detto «Cèch», autisti di piazza, si prestano per combinare uno scherzo - piuttosto pepato, per essere sinceri -, al collega Vittorio Fabbri detto «Saraca». Tutto studiato e predisposto da tempo. I due entrano nel vecchio garage Fiat di «Memmo» (ancora in viale Corridoni), dove qualcuno è pronto a travestirli, truccarli e trasformarli in una coppia di montanari austriaci, appartenenti a uno di quei piccoli ducati dove i sudditi del principotto sono una dozzina di figli, qualche servo, e alcune famiglie di servi della gleba: contadini e pastori. Cèch, barba e baffoni, faccia rubiconda da bevitore di birra, non fa una grinza, nella sua truccatura. Brisculèin, gonna lunga, grembiuli e grembiulini, ottima fattrice dai fianchi robusti, è la sposa gentile e sottomessa, la quale, borsa di vernice, velluto nero a girocollo, scarpe alla montanara, parrucca da vichinga sotto la cuffia bordata di merletti, lo si direbbe, addirittura una... bella donna! Così trasformati si fanno accompagnare da un pseudo interprete nell’albergo Amati, gestito dalla simpatica «Mariòcia, la cugnida ad Fato!». Si fermano al bar dove bevono, è ovvio, la birra, intanto che l’accompagnatore spiega: — La coppia straniera, prima di scendere in questo albergo, desidera un taxi per fare un breve giro a Miramare di Rimini.— «Ja, Miramare von Rimini!» conclude Cèch. Il direttore, certo Serra di Cesena, del tutto ignaro, fa venire l’autovettura di Saraca; vi introduce i potenziali clienti e con sorrisi ed inchini da capocomico,
che la prammatica e le circostanze rendono inderogabili, richiude lo sportello pronunciando un affascinante «aufwiedersehen!» Sussurra qualcosa all’autista il quale pronto ingrana la marcia e via... Miramare dista non più di cinque minuti, che però diventano quindici con il percorso di qualche viale nella direzione maremonte-mare. - Nein, Nein, Riccione ist schòner - esclama in falsetto Brisculéin. - Ja - risponde Saraca. E fanno ritorno. Il sanguigno sposo, intanto, incomincia a dar segni di impazienza e le sue effusioni sono tali per cui la sposa azzarda qualche inutile gesto repulsivo. Tutto fila liscio come un’olio. Il tassista non si turba per quella scena che nella sua professione
e chiudere all’istante l’antipatica questione. Tutti continuano a ridere, non esclusi alcuni rappresentanti delle autorità e della «forza». Ma ecco che a far mutare gli umori, arriva in bicicletta è fiul ad Camèl, Mario Magnani, detto «Gnagna», il quale con il fiato a singhiozzo, sovrastando ogni clamore, incomincia a gridare: “Sa stèv a fè iché!? A ni savù d’Ia disgrèzia? - Che cosa è successo? - intervengono simultaneamente il maresciallo dei carabinieri, Quilichini ed altri. “A ni savù gnint?” - Continua Gnagna - “Sòbte dop Miramare, entrand tè nost teritorie, al rudaje d’un scambie li s’è sbulunè; e tram le scap di binèrie, l’ha impunt è mus giò te fos e u s’é arbèlt!...
vede ripetersi con una certa frequenza. A Riccione, nel frattempo, amici e colleghi attendono curiosi di vedere come sarebbe finita. Quando Saraca si arrestò al punto di partenza, e fece scendere i due sposi, il suo giovane figlio Vasco, probabilmente messo al corrente dalla soffiata del solito guastafeste, facendosi largo tra i presenti gridò: “Pezzo d’un coglione, ti sei fatto menare per il naso! Non te ne sei accorto che quei due erano Cèch e Brisculéin?”. E tutti a sganasciarsi dalle risa, mentre la coppia fasulla è già scomparsa, inghiottita dalla folla. Saraca ingoia il rospo, poi si riprende. Entra nel Caffè Amati, affronta il direttore e da lui che gli aveva passato la chiamata e l’ordine, si fa pagare la corsa. Onde evitare uno scandalo e la figuraccia, sconveniente a un uomo della sua posizione di maestro d’albergo e gran direttore, il signor Serra preferisce pagare
Un disastre!... Me a vagh ilà giò” - conclude. Poi inforca la bicicletta, e via, sparisce veloce. Alcune autorità, maresciallo in testa, entrano nella vettura di Saraca la quale, strombazzando, si immette nella litoranea ripartendo a tutta birra verso Miramare, per la seconda... beffa, mentre il tram in arrivo aveva già effettuato la deviazione di Fogliano avanzando con trionfale marcia sulla dirittura di viale Dante, con bandierine svolazzanti dai finestrini e gagliardetti incrociati sul muso, per giungere al capolinea dove le autorità più rappresentative brillarono per loro assenza. C’era, in compenso la banda che eseguiva un ricco repertorio di inni; c’erano i bambini delle scuole che cantavano per proprio conto; c’erano molti cittadini che battevano le mani. E c’ero anch’io, alunno di quarta con la mia buona maestra Edvige Frìoli...
beneficenza
30
di Silvano Amadori
Pranzo della Solidarietà in Via Sicilia Anche quest’anno per l’occasione della festa della Donna (Domenica 12 Marzo), l’Associazione “Gli Amici della Briscola” del Buon Vicinato di Viale Sicilia ha organizzato il pranzo della Solidarietà. Il Centro tutti gli anni nell’ambito delle attività sociali ricreative, individua Associazioni bisognose che operano sul nostro territorio e contribuisce a devolvere somme di denaro ricavate dalle tante iniziative ideate e portate a compimento. Così la somma di 2.000 euro è stata destinata alla Associazione A.R.O.P onlus che si occupa del sostegno ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Rimini, all’A.I.M.A che si occupa dei malati di Alzhemer e all’A.I.P Ass. Italiana Parkinson. La cerimonia di consegna è avvenuta durante il pranzo alla presenza dei responsabili delle Associazioni stesse. La dettagliata
spiegazione delle varie problematiche che le malattie provocano, è stato veramente un momento molto toccante. Dopo le rituali foto ricordo e la degu-
stazione di una prelibata torta Mimosa, il pranzo è terminato con l’omaggio floreale a tutte le Donne. Una commovente giornata da stampare nella memoria.
Se molti donano sangue, il sangue c’e’ per tutti, compreso te Il giorno 17 febbraio scorso é stata convocata l’assemblea degli associati Avis per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 e previsionale 2017 e per il rinnovo delle cariche sociali valide nel quadriennio 2017/2020. Ecco la nuova composizione del consiglio:
Presidente: Casadei Luigi. Vice Presidenti: Benelli Nazzarena, Mingucci Matteo. Segretario: Montoli Piera. Tesoriere: Gironi Luigina. Consiglieri: Calò Tommaso, Tosi Brandi Enrica, Rattini Primo, Nanni Enrica, Lorenzoni Mercedes, Azzaroli Gianni, Dosaggio Marco, Giulianelli Lorenzo, Benedetti Paolo, Bertani Gian Piero, Vescovi Nadia, Capelli Giancarlo. Revisori: Zangheri Valentina, Bordoni Marco, Fiscarelli Fiorella Nel corso dell’assemblea nella relazione finale sono stati evidenziati i risultati raggiunti nel precedente quadriennio con un aumento della raccolta di unità di sangue grazie all’accrescimento dei soci donatori. E’ stata attivata la procedura “donazione con appuntamento” sia telefonico che telematico, che ha permesso di ridurre i tempi di attesa; accolta favorevolmente dai soci donatori. Inoltre la chiamata alla donazione con appuntamenti consequenziali alle necessità contingenti, ossia in base al gruppo sanguigno ed agli emocomponenti necessari nel periodo. Altro obiettivo raggiunto è stato l’accorpamento dei punti di raccolta di Misano e Coriano presso quello di Riccione, diventando così unico per le tre sedi comunali. Numerose le iniziative nelle scuole elementari con “Solidarietà a colori” e la campagna di sensibilizzazione rivolta agli
studenti delle scuole superiori che ci vedrà impegnati anche nel prossimo quadriennio, ampliando il progetto anche nelle altre scuole del nostro territorio. Con l’occasione ringraziamo donatori, volontari, consiglieri Avis, personale infermieristico e medico e il professore Nicola Pastore per l’iniziativa giovani studenti e i Conad Boschetto, Fontanelle e Romagna di Riccione che insieme a Geat, supportano l’iniziativa “Solidarietà a colori”con la relativa stampa dei nostri calendari. Ricordiamo che destinando il 5 x mille alla nostra Associazione codice fiscale 91034600402 ci offrite la possibilità di acquistare apparecchiature ed organizzare eventi per diffondere il valore della “Solidarietà di Sangue”... Per il consiglio il Presidente Casadei Luigi
le poesie Di Dante tosi
31
Viale ceccarini
incontri
Magia... similmente a nave attracca “Viale Ceccarini” nel tunnel verde dei pini, solenne allungata agli ormeggi dei moli levantini negozi.
Coi sandali in mano, nel discontinuo parlare, intercalate dal frangere delle onde, tu mi precedi trepida, nelle acque sottili della riva intiepidita nel tramonto;
II fluire ininterrotto sul ponte ornato di coperta rituali anomale onde sospinge dall’una all’altra sponda campioni d’umanità variopinta.
valicando un moscone lasciato traverso la battigia dal bagnino che indugia
Inesausti flutti di volti anonimi, risalire e discendere l’immensa variegata tolda ricca di seducenti offerte di oggetti e di equivoche arti. La notte fresca di brezze ferma il tempo e gli umori, confusione di voci e di suoni s’insinuano nei rosa comenti del selciato, e riflessi.
colle reti e i segnali, che furtivo esce a calare col favor della sera; e ti fermi e m’aspetti
bAGNANTE D’INVERNO Visione straordinaria d’inverno, la sorella di Dino usciva di casa venendo giù tra le dune, al mare.
che curioso indugiavo intorno a una grossa medusa arenata sulla sabbia, morta, coi suoi filamenti dispersi.
E, quale rito pagano, togliersi l’accappatoio, ondina leggiadra di giovane indiana dai lunghi capelli, entrare nell’acqua e nuotare traverso le onde.
La notte non ha piu misura e il centellinar non è carpito agli impegni del giorno di questa breve feria comune, agognata un anno a Riccione.
Noi, dal capanno di Italo, furtivi guardarla andare visione intrigante di sogno, che tal ci sembrava ancora più bello nelle movenze della giovane amante del mare.
Fin che sorgono i segni dal mare al confine del cielo che s’impinguano di tenui colori allo schiarirsi del velo che ancora il sole trattiene. Mentre la nave d’incanto levitar e scivolar solenne a penetrare le acque silenti ognora nei vapori del letto, che s’apran amorose amanti. Ecco, il sole color di rubino che s’inflamma nei tuoi occhi; ecco, il sole stemperato corallo che ogni cosa trascolora intorno: magia che fa nascere il giorno!
F.lli Calli e Savini s.n.c.
TESSUTI PER ARREDO Riccione (zona art.) Via Montefeltro 18/20 Tel./Fax 0541 601 007
C.so F.lli Cervi 109 (ang. Ruffini) Tel/Fax 0541 600 030 RICCIONE
Pattinaggio artistico riccione • PATTINODROMO via carpi 15 • CENTRO SPORTIVO GIARDINI via Milano 2 tra verde e storia LIBRI per l’infanziA
IN ESTATE IL PATTINAGGIO ARTISTICO RICCIONE E’ UNA GRANDE VACANZA! PROMOZIONE CORSI ESTIVI - PATTINI - MUSICA - GIOCHI. Insegnanti qualificati con cartellino Tecnico Federale vi aspettano per PROVE GRATUITE PER AVVICINARVI A QUESTO MERAVIGLIOSO SPORT Si tengono corsi estivi per il mese di Maggio - Giugno - Luglio Per informazioni: Pattinodromo di via Carpi (pattino a rotelle) martedì o giovedì dalle 15,00 alle 18,00 o Tensostruttura vicino alla Piscina Comunale (pattino in linea) sabato dalle 14,30 alle 16,00
INFO: www.pattinaggioriccione.it - 0541 643559 - 339 7658575
Il Pattinaggio Artistico Riccione vola a MADRID “XX Trofeo Internazionale Gruppi e Quartetti”. Medaglia d’ORO per “Un cielo pieno di Stelle” con Sabrina Gugnali, Sofia Lepri, Giorgia Marchionna, Alessia Tonti. BRONZO per “The Power of Life” con Magda e Martina Guadagnoli, Camilla Lafiata e Sofia Zanca
OTTAVIANI INFISSI LAVORAZIONE FERRO E ALLUMINIO
VIA CARPEGNA 12 / Tel. e Fax 0541 605 827 RICCIONE
RISTORANTE PIZZERIA CRISTALLO
Riccione (RN) - viale Dante, 36 Tel. 0541605404 - Fax 0541606663 www.ristorantecristallo.it info@ristorantecristallo.it
lettere alla redazione
di Fabio Severi
33
Una famiglia ecologica Si trovavano all’ombra di pini marittimi in una piazzetta di Riccione paese. Lui si chiamava Vetro e nonostante suo nonno fosse una grande campana verde piena di oblò per l’introduzione delle bottiglie, era sempre verde ma piuttosto piccolo e con un solo oblò sulla testa. Se per le bottiglie il foro era sufficientemente grande, per fiaschi, bottiglie magnum fiaschette da 5 litri, ecc, non c’era alcuna possibilità di entrata. Per lastre di vetro (qualche finestra può sempre rompersi) non era possibile l’introduzione e la raccolta poteva avvenire soltanto rompendo la lastra in frammenti più piccoli, operazione questa certamente pericolosa. Suo fratello, Organico, di colore marrone, era simile per forma e statura ma anziché un oblò sulla testa aveva un vero sportello. Attraverso lo sportello si immettevano facilmente rifiuti di alimenti ed erba e spesso quest’ultima lo riempiva velocemente costringendo il deposito di
sacchetti a terra. Lei era Carta, grande, azzurra con una apertura su ogni lato, adatta a introdurvi i giornali e altra carta pulita nonché scatole e cartoni di vario genere. Il dubbio in verità c’era riguardo, ad esempio, alle scatole del trasporto pizza e confezioni varie non perfettamente pulite: che fare? Le aperture, poi, erano esattamente nella misura della borsa distribuita dal Comune e l’aumento di spessore dovuto ai rifiuti cartacei, le aveva inevitabilmente deformate.
“Il giardino dei pensatori” (Biblioteca Comunale Viale Lazio)
Accanto alla sede della Cultura solo cartacce, erbacce, croste di sporco... Perchè non amiamo il bene pubblico?
Plastica era una loro figlia. Grande come la mamma, di colore giallo e dotata di
due aperture su ogni lato per l’introduzione di bottiglie di plastica, sacchetti e lattine. Anche qui, per rendere più facile la raccolta casalinga, era a disposizione una borsa il cui ingombro era assolutamente identico alle aperture. Questo determinava una difficoltà nell’introduzione, perché la borsa, a causa del contenuto, aumentava di volume e non si infilava nell’apertura. Col tempo e i tentativi ripetuti le aperture si erano deformate e i profili ed elementi in gomma distrutti. Perché inserire quelle aperture sui coperchi? C’era anche un’altra figlia, un po’ particolare di colore verde-azzurrino e senza aperture evidenti. Era il risultato infelice di un chirurgo plastico imbecille.
L’apertura, in verità, c’era ma era comandata da una leva che doveva essere sbloccata tramite la lettura ottica di un codice posto su una speciale chiave. Questa complicazione e il fatto di con-
sentire la raccolta di qualsiasi tipo di rifiuto le avevano dato il nome di “Indifferenziata”. Il problema, per lei, stava nel fatto che la cassetta di introduzione poteva essere adatta a piccoli rifiuti come ad esempio tubetti di dentifricio, spazzolini, penne a sfera, guanti in lattice, lamette da barba, piccoli vasi di coccio, ecc., ma non per rifiuti più grandi come scarpe, padelle, vasi in ceramica, cassette di legno, ombrelli ecc.
Tutto questo, nonché la necessaria chiave spesso dimenticata a casa, portavano all’abbandono dei rifiuti attorno al cassonetto. In molti rimpiangevano la sua parente che l’aveva preceduta. Quella era grande, aveva un coperchio la cui apertura era facilitata da una leva a pedale e poteva contenere veramente di tutto: essa sì che era veramente “Indifferenziata”. Il giorno del loro arrivo, nuovi, puliti e lucidi, si erano pavoneggiati mostrandosi a passanti e offrendo la loro raccolta. Ora, dopo neanche tanto tempo, erano sporchi, deformati e ridotti loro stessi a…. rifiuti.
29 MAGGIO APERTURA PISCINE ESTERNE GIUGNO 1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì 30 31 Giovedì
ORARI APERTURA PISCINE
GARE
21° Trofeo Internazionale Italo Nicoletti di nuoto
8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/19:00
Campionato Italiano di salvamento estivo
8:30/19:00 solo vasche esterne 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/19:00 8:30/19:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 Chiuso Chiuso Chiuso Chiuso
49° Campionati Nazionali di nuoto giovani Uisp
8:30/20:00 Chiuso Chiuso Chiuso Chiuso
1 Domenica 2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica 9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica 16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica 23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato 29 Domenica 30 Lunedì 31 Sabato
8:30/20:00 13:30/20:00 vasca tuffi e 34 mt 13:30/19:00 vasca tuffi e 34 mt 13:30/19:00 vasca tuffi e 34 mt
LUGLIO
Campionati Italiani Master FIN di nuoto
ORARI APERTURA PISCINE
Chiuso vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 esterna - 11/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20
GARE
Campionati Italiani Master FIN di syncro
vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20 vasca 34 - 8:30/20 vasca 50 - 8:30/20
Campionati Italiani Master FIN di tuffi
8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 vasca tuffi e 50 mt esterna 8:30/20:00 vasca tuffi e 50 mt esterna 8:30/20:00 vasca tuffi e 50 mt esterna 8:30/20:00 vasca tuffi e 50 mt esterna 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00 8:30/20:00
Campionati Italiani Master FIN di pallanuoto
ESTATE ‘17 gioca
estate 2017 VILLAGGIO VACANZE per bambini dai 4 ai 13 anni Dal 12 giugno giochi all'aria aperta in piscina all'insegna del divertimento!
3 luglio - 11 agosto Piscine all’aperto Ingresso giornaliero
€ 6,90
Nuoto libero Relax Area bimbi
Attività motorie
Abbonamenti ad ingressi illimitati validi per il periodo 29 maggio - 3 settembre
AQUAWELLNESS € 250 INFO: 0541 644410
NUOTO LIBERO per i SOCI
€ 155
w w w. p o l c o m r i c c i o n e . c o m
per i NON SOCI
€ 170 polisportiva riccione
www.taekwondoriccione.com
36
since 1978
Da Roma a Fano sempre sul podio! Roma (Fiano Romano). Il 25 e 26 marzo si è svolto il campionato nazionale Csen di Taekwondo in cui partecipavano società provenienti da tutta Italia, ma il Taekwondo Riccione del maestro Betti ha saputo subito distinguersi confermando i suoi 13 atleti tutti sul podio! Poomsae (tecnica). Categoria poomsae individuale: ARGENTO: Alessandro Nicoletti Master 1, Maurizio Sanchi Master 2. BRONZO: Marcello Bernardi. Categoria poomsae Team Master: ORO: Nicoletti, Sanchi, Bernardi. Sparring (combattimento): 7 ORO, 2 ARGENTO, 1 BRONZO ORO: Cat. Cadetto - B Matteo Berni ARGENTO: Cat. Cadetto - A Mattia Marchionni ORO: cat. Cadetto - A Federica Migani ARGENTO: Cat. Junior Paolo Giovanardi BRONZO: Cat. Junior Martina Bagli ORO: Filippo Barbari ORO, Doralice Marzialetti ORO: Cat. Senior Alice Betti, Filippo Migani, Senior Linda Sacripanti. Fano. A distanza di un solo mese il 22-23 aprile l’evento Open Fano ha raggiunto il massimo di iscrizioni, infatti anche l’Asd Taekwondo Riccione portava ben 27 atleti tra adulti e bambini, arrivando come 3ª società classificata per numero di partecipanti e podi conquistati. Poomsae (tecnica) individuale: ORO: Filippo Barbari, Doralice Marzialetti, Linda Sacripanti. ARGENTO: Stella Maria Lishchynska, Maurizio Sanchi. BRONZO: Marcello Bernardi. NON MEGADLIATI: Thomas Andreani, Diego Bartoletti, Dylan Lo Buono, Alessandro Nicoletti. Poomsae coppia: ORO: Linda Sacripanti, Marcello Bernardi Poomsae team: ORO: Sanchi, Bernardi, Nicoletti Sparring (combattimento): ORO: Francesco Campanelli, Alessandro Magnani, Rebecca Comandini, Lorenzo Briscolini, Matteo Berni, Luca Anastasio, Filippo Barbari, Martina Bagli, Federica Migani. ARGENTO: Pietro Cavalli, Alessandro Gambuti, Riccardo Nagy, Achille Noera, Lara Bagli, Mattia Marchionni, Luna Uguccioni. BRONZO: Ettore Achilli. NON MEGADLIATI: Mathias Messina.
Finale persa per Luna reduce da un problema di salute fino al sabato dove ha voluto partecipare a tutti i costi vista la condizione fisica non adatta. 2 gare 2 successi. Grande soddisfazione per il preparatore e maestro Roberto Betti e il D.T. Geo Ottaviani. Preparazione in palestra, determinazione e concentrazione ha portato ad ottimi risultati vincendo anche molti incontri per KO tecnico o di superiorità di punteggio. Bravissimi tutti! Soprattutto chi ha intrapreso il percorso agonistico per la prima volta, arricchendo ancor più il nostro fantastico gruppo! Scuola EX Fornace corso TAEKWONDO Lunedì 16:50 (bambini 5-8 anni) - 17:45 (bambini 9-13 anni) 18:45 (ragazzi 14-17 anni) - 19:35 (agonisti-adulti) - 20:35 (adulti) Mercoledì 17:45 (bambini 9-13 anni) - 18:45 (ragazzi 14-17 anni) 19:35 (agonisti-adulti) Venerdì 16:50 (bambini 5-8 anni) - 17:45 (bambini 9-13 anni) 18:45 (ragazzi 14-17 anni) - 19:35 (agonisti-adulti) - 20:35 (adulti) Giovedì 20:00 (corso agonisti) Scuola via Martinelli Scuola via Martinelli corso DIFESA DA STRADA Martedì 20:00 (ragazzi 15 anni-adulti)
Insegnanti D.T. Ottaviani Geo 7° Dan M. Betti Roberto 6° Dan Istr. Uguccioni Luna 4° Dan Istr. Sacripanti Linda 4° Dan
Tutti i pregi della tavola nel rispetto della tradizione romagnola
prenotazioni_0541 692 306_fax 0541 692868_info@canastariccione.com cucina sempre aperta menù in all languages
NOVITÀ ASSOLUTA: Pizze al kamut, 10 cereali e integrale Una manna per gli sportivi!
A.S.D. UNIONE CALCIO RICCIONE Segreteria: via Flaminia 8 (presso casa delle associazioni Sportive) tel. 333 3517066 • 339 2395564 • Fax 0541 644826
Riccione Calcio
Unione Calcio Riccione
Trionfo dell’Unione Calcio Riccione Per la seconda volta consecutiva l’A.S.D. Unione Calcio RICCIONE ha vinto il proprio campionato di competenza. Lo scorso anno dominò in terza categoria con larghissimo margine sulle immediate inseguitrici e quest’anno, dopo un lungo periodo al secondo posto, ha poi preso il largo conquistando la vittoria in seconda categoria, con cifre da record, con la conseguente promozione in prima categoria. Grande merito a tutta la squadra: Giacomo Tacchi, Alessandro Righetti, Giacomo mulazzani, Soleymane Ndao, Antonio Galesi, Francesco Cavoli, Alessandro bastianelli, Alessandro Pivi, luca Ricci, Roberto Casadio, Gabriele Cardini, Diona Diagne, Simone Glorioso, Nicola montanari, Antonio Rufino,
STEAK HOUSE - BEER - RESTAURANT - PIZZA Via Parini, 3 - Tel. 0541 607920 - Riccione www.birrahops.com
Pier Caffè Via Ruffini 15 • Tel. 0541 600 858 RICCIONE
Paolo basile, Romarjo Isufi, marco Ciandrini, luca Cugnigni, Enrico Facchini,Riccardo bontempi, Eber Gabellini, Carlo Soleri, Tullio Candido. A questi vanno aggiunti quelli che durante la stagione hanno cambiato squadra. Ottimo il lavoro svolto dal mister Daniele Daino e dal Direttore Sportivo Giampaolo Pascucci. Da segnalare il grande appoggio dato dai dirigenti Maurizio Della Chiara e Andrea Sorci, oltre ai collaboratori Ivan Baldiserra e
Via Respighi angolo via Rota, 1 - Cattolica Tel. 0541 962 186
www.pannaecioccolato.net Via Lungorio 1 • Tel. 0541 694 606 RICCIONE
Carmine Schiano. Un particolare ringraziamento agli sponsor con in testa CAFFE' PASCUCCI, ai soci e ai tifosi. E A TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO AI SUCCESSI DELL’UNIONE CALCIO RICCIONE! Il Presidente Rodolfo Bacchini
Ritz Caffè Riccione Via Flaminia 1 Tel. 0541 413 006 RICCIONE
Piazzale Roma, 3 Riccione Tel. 0541 605656 Fax 0541 691262 www.mediterraneoriccione.com
Carrozzeria Fabbri di Fabbri Gabriele & Luca S.n.c.
Via Circonvallazione 24 Tel. 0541 600 211 - RICCIONE carrozzeriafabbrigabriele@gmail.com
www.fordmazzoli.it
MUSICA folcloristica
38
di Trento Conti
Pimpante serata delle fisarmoniche al “Nautilus”
STAR BENE STAR BENE STAR BENE STAR BENE
STAR BENE
Martedì 7 marzo 2017, dalle ore 20,30 presso il Centro Sociale “Nautilus” in Via Lazio, 18 a Riccione, si è svolta l’undicesima edizione della tradizionale “Serata delle fisarmoniche”, ormai diventata un annuale appuntamento fra i migliori musicisti e gli appassionati di questo strumento che hanno risposto numerosi all'avvenimento. Infatti di fronte ad una platea affollata fino all'inverosimile, la serata, magistralmente presentata da “Fidel”, è iniziata con intervento del Presidente del Centro Sociale Franco Baratti dopo aver raccontato la crescita dell’iniziativa, ha ricordato gli artisti che nel tempo hanno partecipato alla rassegna e si sono alternati sul palco. Poi la serata è entrata nel vivo con l'esibizione dei fisarmonicisti: Ottavio Scalbi, Salvatore Berardi, Giorgio Baciocchi, Giancarlo Rocchi, Pino Borghesi, Cesare Succi, Dante Messori, Vittorio Suzzi, Mario Pasqualini, Loris Giovannini, Lazzaro Giovannini, Stefano Fabbri, Stefano Cimarelli, Gianni Cobbato, Emiliano Salvadori, Severino Arceci, Marco Ubaldini e Giovanni Monti che hanno ricevuto innumerevoli applau-
si ed entusiastiche ovazioni. Al termine il pubblico in delirio, ha preteso dagli artisti intervenuti, un'ulteriore esibizione e quindi Giovannini, Cobbato, Arceci, Cimarelli, Ubaldini, Messori e Monti
hanno improvvisato un gruppo orchestrale eseguendo alcuni brani che hanno mandato in visibilio la platea. Prossimo appuntamento il 2018 per la dodicesima edizione! Arrivederci a quella data.
Gambe gonfie e ritenzione idrica La ritenzione idrica è l’accumulo di liquido nel corpo che si può notare soprattutto nelle gambe, braccia, viso e pancia. Stare seduti per tante ore è una causa frequente di gambe e caviglie gonfie. Il motivo è che i muscoli sono inattivi e non in grado di pompare i fluidi verso il cuore. Stare in piedi per un periodo lungo è una situazione simile. A causa della forza di gravità, il fluido nel corpo si ammassa nei tessuti della parte inferiore delle gambe, e non essendo spinto verso il cuore provoca gonfiore. Le donne possono soffrire di questa malattia a causa della sindrome premestruale o della gravidanza. Anche gli sbalzi ormonali o l’assunzione di estroprogestinici (pillola anticoncezionale) farmaci per depressione, diabete, ipertensione, cortisonici, provocano un accumulo eccessivo di fluidi nel corpo con cellulite. Se le valvole nelle vene delle gambe sono indebolite, c’è un ritorno insufficiente di sangue al cuore che causa la ritenzione. Questa patologia è nota come insufficienza venosa cronica. L’edema e il gonfiore possono anche essere dovuti ad altre patologie come: malattie renali, disturbi cardiaci, malattie epatiche, gotta, ipotiroidismo, etc. Si dice che la mancanza di esercizio fisico sia una causa della ritenzione idrica. Quando si fa esercizio, si aiutano le vene della gamba a lavorare contro la gravità e a riportare il sangue al cuore. Anche la mancanza di proteine nella dieta è una delle cause della ritenzione idrica.
Parafarmacia
Esperienza, Competenza e Professionalità
Riccione Punta De L’Est - Via Emilia 35 - Tel. 0541 660190 e-mail: algavalo@alice.it
di Scola dr Lorenzo
Le proteine sono essenziali per la regolazione del bilancio idrico del corpo. Quando si mangiano alimenti ad alto contenuto di sodio si verifica la ritenzione idrica. Molte persone non sanno che il deficit di vitamina B1 (tiamina) può provocare la ritenzione idrica localizzata alle caviglie. Bisogna consumare una quantità sufficiente di acqua. Quando il corpo è disidratato, si causa un edema poiché il corpo conserva l’acqua per usi ulteriori. Come nel periodo che precede il ciclo mestruale, anche durante la menopausa ci può essere molta ritenzione a causa degli squilibri ormonali. Quanta e quale acqua bisogna bere? La cosa importante è bere acqua con poco sodio, il corpo è in grado di regolare i liquidi in base al fabbisogno. Si consiglia di bere circa 1,5/2 litri d’acqua anche in inverno. Tra i rimedi di erboristeria, ci sono delle creme o pomate a base di centella asiatica, ippocastano, vite rossa, rusco, ed aggiungerei anche arnica, che hanno un’azione anti-edema e si possono spalmare sulle zone gonfie. Senza usare diuretici farmaceutici, esistono compresse naturali a base di tarassaco, centella, vite rossa, mirtillo, betulla, etc. che sono molto efficaci a contrastare la ritenzione, senza produrre effetti collaterali. Inoltre una terapia manuale come il linfodrenaggio manuale permette di sgonfiare gli arti inferiori. Bisogna smettere col fumo e ridurre l’alcool. Aumentare l’assunzione di agrumi e verdure acquose. Poiché la frutta e la verdura sono risorse ottime di acqua, sono estremamente utili nel fornire un effetto diuretico al corpo, aumentando la capacità di bilanciamento dei fluidi. Il sodio o il sale sono dei fattori chiave per il gonfiore del corpo. Quindi, gli alimenti ricchi di potassio (K) (Albicocca, Avocado, Banana, Kiwi) sono estremamente benefici nel bilanciare la quantità necessaria di sodio ed eliminare i liquidi in eccesso dal corpo. Consultatevi con il vostro farmacista/erborista di fiducia.
scuola in ospedale
39
di Maria Grazia Tosi
Un progetto che fa star bene Per una volta la scuola non risulta un obbligo ma un divertimento. Questo quanto constatato dalle promotrici del progetto “Gioco e studio in ospedale” attivato presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini; progetto rivolto ai bambini ospedalizzati e dove si mette in pratica un piacevole modo di socializzazione ed apprendimento… col sorriso sulle labbra. Un’esperienza coinvolgente, raccontano le insegnanti che ci si sono impegnate dal 2014, e che permette di instaurare facilmente con bambini di diverse età un rapporto empatico ed affettivo. Un modo per regalare loro un po’ di ‘normalità’ ed evasione dal ricovero e dalla malattia, favorendo attività ludicodidattiche gradite e accattivanti, migliorando così la qualità della loro esistenza in una situazione di estrema difficoltà fisica ed emotiva. Tramite conversazioni, letture, ascolto, disegno, ritaglio, origami, attività linguistica e matematica, le insegnanti cercano di stimolare e motivare la voglia di impegnarsi e di mettersi costantemente alla prova cercando di far accrescere la fiducia in loro stessi. Le attività si svolgono in una grande stanza comune o nelle singole camere, e sono una decina le insegnanti volontarie che con competenza ed entusiasmo portano avanti tale progetto; insegnanti di Rimini, di Cattolica, di Forlì e quattro di Riccione, Loretta Masi, Rosanna Piva, Silvia Villa e Maria Iole Pelliccioni. Ma come è nata questa preziosa iniziativa? Facciamolo raccontare dalla Pelliccioni, anche coordinatrice, che di scuola si è sempre occupata ricoprendone ruoli d’importanza. “Innanzitutto devo raccontare l’antefatto, che parte con la storia della malattia di Jenny, una ragazzina riccionese che mi ha coinvolto in prima persona e non poteva essere diver-
samente: era stata un’alunna della scuola elementare di San Lorenzo, facente capo alla Direzione del Terzo Circolo Didattico mia sede di servizio per tutto il tempo della scuola elementare. Ho ritrovato poi Jenny, ai primi tempi della malattia, come studentessa del Liceo Valgimigli di Rimini allorché ne ero appena diventata la dirigente. E’ stata proprio lei a farmi capire quanto fosse importante il legame con la scuola, e quanto potere di positività questo fosse in grado di infondere: l’aveva percepito lei stessa attraverso i contatti con i suoi insegnanti che avvenivano volontariamente sia a casa che in ospedale. Un legame che la sua famiglia ha mantenuto vivo anche quando Jenny non c’era più, attraverso la proposta di concorsi a tema nelle varie classi, con una commissione che si è ritrovata ad ogni edizione de “Il Sorriso di Jenny” a selezionare i migliori testi da premiare ; occasioni utili anche per scambiarsi idee sulla realtà scolastica e su quella ospedaliera, sui bambini, i loro bisogni e le loro famiglie. Ed è proprio in quel contesto
Riccione - Viale D’Annunzio, 133 Tel. 0541 646006 - Bus Stop n. 41 otticabacchini@libero.it
che la psicologa del reparto Dott.ssa Samanta Nucci ha focalizzato l’attenzione sul tema della scuola in ospedale, che però non disponeva dei numeri di legge per essere costituita dal Ministero. Io ero appena andata in pensione, e forte dei buoni rapporti professionali con l’Ufficio Scolastico Provinciale e con insegnanti con cui conservavo rapporti di amicizia e stima, ho pensato che avrei potuto individuare un primo gruppo di volontari A.R.O.P. Onlus, associazione di volontariato nata a Rimini per sostenere i bambini affetti da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza e della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Il progetto “Gioco e studio in ospedale” è pertanto il risultato dell’incontro e delle volontà scaturite tra diversi Enti e associazioni, che hanno incrociato ruoli e competenze diverse e complementari; e le volontarie, abbigliate di camice e mascherina, per due volte a settimana almeno, una volta ‘sterilizzate’ ne diventano parte vitale”.
40
libri di casa nostra
Quando si navigava con i trabaccoli è una preziosa raccolta di annotazioni sui costumi, i gerghi, i tipi di navigazione delle genti di mare dell’Adriatico. Con precisione e leggerezza, Brizzi riporta immagini, voci, odori e colori tipici delle marinerie di Rimini, Riccione, Cattolica, Pesaro, Fano, Bellaria, Cervia, Ravenna. Il volume si divide in tre parti. Il Trattato dei trabaccoli descrive le barche tradizionali per la pesca e il trasporto di materiali (vele, manovre, rotte, venti, pericoli) e rievoca la vita dei pescatori in mare, nei porti, nelle osterie. Nei Diari di spiaggia e di costa l’Autore scandisce i periodi dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza, dal primo incontro con il mare nella Riccione degli anni ’20 all’audace formazione nautica a bordo dei trabaccoli, fino alla cruda rievocazione della sua esperienza di medico in tempo di guerra presso l’ospedale di Riccione. Il glossario finale rende più comprensibile la fitta terminologia marinaresca. Riccardo Emilio (Dino) Brizzi, nato a S. Giovanni in Persiceto nel 1920, neurochirurgo e docente universitario, ha sempre ricercato nell’ambiente dei pescatori e dei naviganti le occasioni per le sue esperienze, approfondendo le tecniche di navigazione con le imbarcazioni tradizionali, la storia della navigazione e della cartografia, l’archeologia navale. Ha collaborato con Gianni Quondamatteo alla stesura di Romagna Civiltà e del Dizionario romagnolo. È autore del trattato di navigazione fluviale “I bucintori della sabbia”.
“Senza paura” è un romanzo liberamente ispirato a una vicenda realmente accaduta, quella che ha coinvolto I. C. di Misano e S. C. di Riccione, oltre a famigliari, amici e conoscenti degli stessi. Il libro racconta la storia di un amore travagliato, reso tale non da inarrivabili aspettative o dalle peculiarità caratteriali dei ragazzi che lo vivranno, ma dall’improvviso emergere di una malattia spietata, con la quale i protagonisti si troveranno a dover fare i conti. Francesco è un ragazzo con aspirazioni semplici. Nella sua giovane età sono racchiusi pregi e difetti della generazione a cui appartiene, nonché i problemi che la stessa è costretta ad affrontare nella società contemporanea. È iscritto all’università, e in attesa di giungere all’agognata laurea e realizzarsi nell’ambito professionale di suo interesse, cerca un impiego stagionale che gli consenta di tenersi occupato durante l’estate. Trovando il lavoro, troverà anche l’amore. Per Ilenia, una ragazza sincera e schietta, cinque anni più grande di lui. All’inizio, forse proprio per via di questa differenza d’età, sarà lei la colonna portante della loro relazione. Determinata e risoluta, apparirà come la figura centrale della storia d’amore che giorno dopo giorno, insieme, proveranno a costruire. Un amore che sembrerà non poter terminare mai. Inaffondabile, invincibile, immune a qualunque agente esterno. Finché un episodio traumatico sconvolgerà l’esistenza di entrambi. E qui ci fermiamo... altrimente non lo leggerete... In vendita a Riccione: Libreria Bianca & Volta - Via Cilea, 16 Profilo Facebook dell’autore www.facebook.com/matteocapelli83
storielle di... vedovi
41
di Giuseppe Lo Magro
E desidérie
Il desiderio
I ha apèina splì la pora Lina e Toni e piègn la su spuslina. Una lacrima la cór sora e vis e spera ch'la sia già te Paradis.
Hanno appena seppellito la Lina e Antonio piange la sua sposina. Una lacrima gli corre sul viso e spera che sia già in Paradiso.
Insèn i ha pas na masa d'an da e prèim bès a tot i malan. E guèrda te mermara biènch “A vria t'artunas, t'am mènch”.
Assieme hanno passato molti anni dal primo bacio a tutte le malattie. Così osserva il marmo bianco “Vorrei tu tornassi, mi manchi”.
Un fa tèmp a fnì che pensamènt dabas e véd un strèn muvimènt e un pènsa sigur m'una zuchira cla schèva un bus tla tèra nira
Non fa tempo a finire la pensata in basso vede una strana mossa e non pensa certo a un grillo talpa che scava un buco nella terra nera.
Quanto dolore?
Ui fròla che lia la vò scapè fura e la lavora per arvéda l'èria pura. “Oh, burdèla, smèt po' da bacilè nu movte, me a giva per scarzè”
Gli frulla che lei vuole uscire fuori e lavora per rivedere l'aria pura. “Oh, ragazza, smetti di trafficare non muoverti, dicevo per scherzare”.
d’un cantoun, l’è un mèl ch’ut ariva ti
“Cus cus prova quand ut mor la mèj da sèch?” E dis Cesco ma Mariulin vèdve da tre dé. “Come sbat un ghèmte t’un spigul dint, ut fa véda al stèle mo e pasa t’un lézne... e dèp tat sint piò ligir”. Quanto dolore?
E cunséglie
Il consiglio
“Che cosa si prova quando ti muore la
Brace sbandunède sora i lanzul cavél sparnazèt, mai fat un dul la Dalgisa la ha poch da campè e un pensier in testa da realizè.
Braccia abbandonate sulle lenzuola capelli scarmigliati, mai un lamento la Dalgisa ha ormai poco da vivere e un pensiero in testa da realizzare.
Francesco a Mariolino vedovo da tre
E su marid Mèngo l'è ilé dasdé ui carèza la mèna come tòt i dé. Lia, s'un fil ad fièd las'arc-manda “Da an avém a servizie la Nanda.
Suo marito Domenico è lì seduto le carezza la mano come tutti i giorni. Lei con un filo di voce si raccomanda. “Da anni abbiamo a servizio la Nanda.
Brèva dona, la vò bèn mi burdèl drèinta chèsa lan ha mai fat tridèl. Lan è propria vecia, la va tla cisa la ha cunservè la balosa tla burnisa.
Brava donna, vuole bene ai bambini dentro casa non ha mai fatto danni. Non è proprio vecchia, va in chiesa ha conservato intatta la sua verginità.
Tzì tòt canut, 'tvè vèrs i cinquènta arspòste sa lia e me a mòr cuntènta” “La spòsa a la circh me, se't permèt gièvna e putèna. Bèda a tri i zampét!”.
Sei già canuto, vai verso i cinquanta risposati con lei e io muoio contenta.” “La sposa la cerco da solo, se permetti giovane e puttana. Te pensa a morire.”
moglie improvvisamente?” Domanda giorni. “Come sbattere un gomito nello spigolo di un angolo, è un male che ti fa vedere le stelle ma passa in un attimo... e dopo ti senti tanto leggero”.
À LA CARTE INGREDIENTI SPECIALI PER UN GRANDE SERVIZIO DI STAMPA REPARTO PRESTAMPA
REPARTO STAMPA
REPARTO CONFEZIONE
Via Dell’Artigianato, 23 - 47826 Villa Verucchio (RN) - Tel. 0541.678632 - Fax 0541.678003 - www.lapievepoligrafica.it
la pagina di edmo vandi
42
Correva l’anno 1954…
Art: De Grandis
Correva l’anno 1954, l’estate appena in archivio quando un gruppetto di giovani riccionesi, terminati i bollori che avevano caratterizzato l’ecatombe di straniere (specie nei fantasiosi racconti) decise di far visita a tutte le bionde teutoniche alle quali la sola settimana trascorsa a Riccione, tra gite in moscone, pomeriggi a San Marino e serate al Dancing Florida con nottate illuminate dalle discrete luci della spiaggia, non erano sicuramente state esaustive, per cui telefonate e corrispondenze epistolari, con tanto di “Ich liebe Dich”, erano di quotidiana frequenza. Per cui fu deciso di far visita a quelle dislocate più vicino, vale a dire Monaco di Baviera, non perché erano le prime in classifica ma perché la vicinanza era la più adatta alle striminzite finanze di quel tipo di gioventù. Due FIAT 1100 messe a disposizione malvolentieri da genitori piccoli commercianti, una verde oliva metallizzata e l’altra nera, per complessivi sette occupanti smaniosi di rivivere le emozioni estive. Capo-carovana Adolfo (in arte Rudy) autoproclamatosi tale in quanto il più “grande” con i suoi 22 anni e anche perché era già stato l’anno prima nella capitale bavarese. Le autostrade erano ancora di là da venire per cui si calcolò trattarsi di un viaggio sulle 12-14 ore. Partenza alla mezzanotte in punto per arrivare all’agognato traguardo all’ora di pranzo o poco dopo. Il viaggio fu tutt’altro che una passeggiata. Mancando l’autostrada si possono immaginare i disagi. Strade comunali e provinciali, attraversamenti di città, semafori, cartelli indicatori ingannevoli (Rudy, la“Guida” poco prima di Verona si ostinò a seguire poco più di un viottolo che si concluse nell’aia di un contadino accolti da una muta di cani e
inseguiti da un omaccione munito di forcone). E poi la lentezza estenuante delle colonne di Tir lungo le interminabili salite dell’Alto Adige e le code alle frontiere del Brennero e di Kufstein, per cui l’ingresso a Monaco avvenne circa alle sei del pomeriggio. Prime delucidazioni linguistiche di Rudy il quale chiarì che Hotel Regina si legge Reghina, ma quell’hotel a 5 stelle non era certamente il nostro. L’alloggiamento fu alla Pension Tirol nella Prylmayerstrasse, con lavandino in camera e bagno comune in corridoio, dove trovammo la titolare, Frau Schmitzberger con il compagno italiano di Bari, Gino (per noi subito Ghino) disposti a chiudere un occhio sulle ospitate femminili. Tuttavia, nonostante l’intensa attività di interscambio italo-tedesca, ci fu anche tempo per un ridotto spiraglio di tempo di tipo turistico: la visita al quartiere latino di Schwabing, la passeggiata nell’Englischen Garten con l’immancabile birra al Chinesischen Turm, la sorpresa delle gelaterie italiane (Venezia, Cadore) lungo
la Leopoldstrasse aperte anche in inverno (da noi allora niente gelato da metà settembre a metà maggio) il Wuerstel bianco nella baldoria del Matheserbrau e il naso all’insù per ammirare i pupazzetti girevoli della Marienplatz. Ma la magia delle notti riccionesi si rivelò presto ben lontana. La birra non sostituiva il Moscato San Marino, i Krapfen non valevano le “Fragole con panna”, lo schiamazzo dei tromboni dell’Oktoberfest e le dondolate a braccetto sotto gli asfissianti tendoni erano tutt’altra cosa delle musiche di Franco e i G-5 al Florida o Righi-Saitto con Flò Sandon’s e Gino Latilla al Savioli dove regnava l’intima assistenza del violino di Pasquale Tesoro e la luna che disegnava sentieri d’argento sulle onde appena increspate dell’Adriatico. Spendemmo gli ultimi Pfennig nei tipici cuoricini bavaresi di Panforte da portare alle nostre morosine di Riccione (che rifiutarono sdegnate!). Questo racconto è stato pubblicato su: La Stampa di Torino il 10.9.2016.
I rasunamènt per capì la vita La prima volta che tat spòs ta né savevie la sghènda ta n’è scuse. In pulética l’è cumè si fòs te lèt. Is gira da una pèrta a cl’elta finché j’ha trov la pusizioun giòsta. I parìnt iè cumè i stivèl, piò iè strèt e piò i fa mèl.
Signor, fam véda un burdèl t’un Risturènt che bèda a magnè senza tnì la testa ad puntoun te TABLET... e dèp arcojme po’ azchènt ad cl’Alma Benedèta!
Us fa prèst a fè terd! J’èc i dis quel che tsì, la bèca quel che tsì dvènt. Una volta u s’andèva du cut pisèva, ades du che ui é e PARKEG.
dal 1976
Più di 40 anni in continua evoluzione ESPERIENZA CONSOLIDATA AL VOSTRO SERVIZIO
CONCESSIONARIO DI ZONA CALDAIE E CONDIZIONATORI ASSISTENZA E INSTALLAZIONE
presenta:
TZERRA
Caldaia di massima sintesi IN SOLI 27 KG. CONCENTRA LA MIGLIOR TECNOLOGIA DEL FUTURO Cogliamo l’occasione per ricordare di controllare per la vostra sicurezza e nel rispetto dell’ambiente la vostra CALDAIA e il CONDIZIONATORE. Siamo a vostra completa disposizione per chiarimenti.
CHIAMA: 0541 602044 S E R V I Z I O A S S I S T E N Z A A U T O R I Z Z AT O M U LT I M A R C H E Riccione - Via Empoli 31 (Centro Servizi Jimmy Monaco) Tel. 0541 602044 - Fax 0541 691182 info@michelottisantini.it
calcio di ieri e di oggi
La squadra calcistica dei dipendenti comunali
Foto: Pico
Questa la squadra calcistica dei Dipendenti Comunali datata 1966 protagonista di numerosi Tornei Intercomunali. Da sin. in piedi: Augusto Fabbri (Plos) in borghese perché squalificato; Silvio Capelli (Tojo) Dirigente/Factotum; Mario Masi; Lele Montanari; Franco Fabbri, Giorgio Angelini, Enrico Villa, Arnaldo Cesarini, Italo Nicoletti (Presidente). Accosciati: Serafino Montanari, Galli, Andrea Tomasini, Andreani, Edmo Vandi, Aristide Galassi (Bitti), Arnaldo Signorini. Speaker Ufficiale: Angelo Gnocco (Sordomuto). Molti purtroppo non ci sono più e a Loro va il nostro affettuoso e accorato ricordo. Il pubblico della tribunetta di Viale Lazio era sempre assicurato in quanto si diceva: “Andèm a vedi j’Impieghèd Cumunèl che finalmènt i suda!” (Andiamo a vedere gli Impiegati Comunali che finalmente sudano!). L’arbitro di quei tempi era Giugno Rastelli che quando gli urlavano: “Arbitro cornuto!” la moglie in tribuna si risentiva e litigava con tutti.
Riccione in Curva Mare del Manuzzi di Cesena
Oltre 130 tifosi del club Marea Bianconera di Riccione, affiliato al Coordinamento Cesena Calcio, la sera del 21 febbraio 2017 ha organizzato una festa presso un ristorante dei dintorni. Erano presenti anche 4 calciatori ed il team manager Fiorenzo Treossi. Tra cori e giochi l’amico Mauro Vanucci ha composto una bellissima opera dedicata appositamente alla Romagna, e alla squadra, momento che ha commosso tutta la platea. Seguiteci sulla pagina FB “Marea Bianconera” Cesena club Riccione.
Quarant’anni di attività, esperienza e professionalità Installazione • Manutenzione • Assistenza Tecnica
PIATTAFORME ELEVATRICI MINI ASCENSORI PER CASE PRIVATE (NON OCCORRE COLLAUDO)
Rappresentanza e concessione
ASCENSORI • MONTACARICHI MONTAUTO • SERVOSCALA SPAGNOLI ASCENSORI di Spagnoli Domenico e C. s.n.c.
Via Barolo, 7 - 47838 RICCIONE (Rn) - Tel. 0541 60 30 14 - Fax 0541 60 49 66 info@spagnoliascensori.com
Amarcord
di Bruno Bezzi
(5ª e ultima parte)
45
Pippo il ferroviere (settembre 1944) All’alba del dodici settembre uscimmo dalla “tana”. A noi si aggregò una signora di cui non ricordo il nome e saltando i filari delle vigne ci avvicinammo al fiume. Poco dopo però fummo individuati e, da un casello della ferrovia, un tedesco ci prese a fucilate. La signora, che era l’ultima della fila, venne colpita ad un braccio. Mio padre la sorresse, ma non interrompemmo la fuga. Nel saltare uno dei tanti filari di viti, mi si sfilò uno zoccolo che cadde nel fosso. Mi fermai per recuperarlo, era accanto al corpo di un tedesco morto. Raccolsi lo zoccolo senza battere ciglio, mentre mia mamma, preoccupata, mi sollecitava di far presto. Raggiungemmo il fiume e su un ponte di barche appaiate l’una all’altra, attraversammo il Rio Melo che in quel punto non era largo più di tre o quattro metri. Raggiunta l’altra sponda, ci trovammo nella terra di nessuno. Il difficile doveva ancora venire. Mio padre spezzò una canna e vi legò, in cima, la sua canottiera bianca. Raggiungemmo un rifugio scavato sotto il terrapieno della vecchia fornace. Nel rifugio c’era una decina di persone anziane che, nonostante avessero la salvezza a “portata di mano”, si guardavano bene dal superare quell’ostacolo. Mio padre lasciò a loro la signora ferita e prendendomi in braccio, si arrampicò su per il dirupo seguito da mia madre. Arrivati quasi sulla sommità, mi issò sopra la sua testa in modo che i soldati vedessero che c’era un bambino con in mano una bandiera bianca. Tra grida minacciose, tenendoci sotto tiro, i soldati fecero cenno di avvicinarci. Ci accovacciammo accanto alla trincea di quello che sembrava il capo. Erano militari del Royal Canadian Regiment. Fummo perquisiti, poi un graduato prese in consegna mio padre che, tra due soldati, fu portato via. Mia mamma ed io, invece, fummo accompagnati negli scantinati delle scuole elementari di Riccione Paese. Finalmente conoscemmo da vicino i “Liberatori” degli italiani. A dire il vero, noi c’eravamo liberati da soli. L’intesa stipulata tra Roma e Berlino nel 1936 ebbe in Europa un notevole impatto politico, ma dal punto militare fu una debacle. Dopo l’8 settembre 1943, fu chiaro che l’Asse ItaliaGermania non era più in grado di opporsi allo strapotere bellico delle potenze alleate che avanzavano inesorabilmente lungo la penisola. L’apparato bellico sostenuto principalmente dagli Stati Uniti d’America, apparve subito una potentissima macchina da guerra. Man mano che le truppe Alleate avanzavano, il supporto logistico che seguiva, era di una imponenza impressionante. Riparavano strade, gettavano ponti, costruivano ex novo aeroporti, riattivavano linee ferroviarie. Tutto in tempi brevi e di notevole affidabilità. Le grandi città industriali del Nord, da tempo, avevano conosciuto le devastanti incursioni aeree degli alleati, mentre la riviera romagnola inizialmente ne fu risparmiata. Un giorno, con la nonna Teresina e mia mamma, andammo con il calesse a Covignano di Rimini a perorare la causa per il rilascio dello zio Gigi, che era stato arrestato per non aver consegnato alle autorità il suo fucile da caccia. Mentre nonna e mamma erano dentro il palazzo del Federale, io ero rimasto fuori sul calesse
a giocherellare con la frusta e con la paziente cavallina. Ad un tratto dal colle su cui mi trovavo vidi arrivare uno stormo di Fortezze volanti che, a ondate, scaricavano su Rimini grappoli di bombe. Esplodendo al suolo sollevavano nuvole altissime di fumo. Mentre Rimini per la sua viabilità ferroviaria e stradale era un punto nevralgico di notevole interesse strategico, Riccione, fortunatamente, non costituiva altrettanta attrattiva dal punto di vista bellico. Tuttavia qualche interesse doveva averlo, se, quasi ogni notte “ronzava” sul suo cielo un aeroplano che metteva in apprensione i riccionesi. Ricordo che poco prima del suo arrivo suonava l’allarme aereo. Di corsa fuggivamo nel rifugio scavato sulla spiaggia vicino a casa. Quando udivamo lo scoppio della bomba, significava che “Pippo il ferroviere” (così era stato battezzato) aveva sganciato il suo ordigno, per cui di lì a poco avrebbe lasciato la zona per tornare alla base di partenza. Cessato l’allarme anche noi rientravamo a casa. Il principale obiettivo di Pippo era quello di colpire il ponte ferroviario (da qui il nome) che distava in linea d’aria qualche centinaio di metri da casa nostra. Su Pippo oggi si raccontano tante storie, fino a farne quasi una leggenda; ma una cosa è certa, egli conduceva una guerra psicologica sulla popolazione civile, dimostrando di essere in grado di colpire ovunque e chiunque. Decollava all’imbrunire da qualche aeroporto del Sud Italia, per essere sull’obiettivo designato a notte fonda. I riccionesi, ormai, lo conoscevano bene. Le sue missioni si svolgevano quasi esclusivamente nelle notti senza luna, per cui, calendario alla mano, per non essere presi di sorpresa, anticipavano l’ingresso nei rifugi. Una volta non avendo sentito lo scoppio della bomba, passammo l’intera notte nel rifugio. Al mattino scoprimmo che Pippo il suo “dovere” l’aveva fatto, ma l’ordigno fece cilecca, per cui non scoppiò. Fu una fortuna per mio zio Silvio. Quella notte la bomba cadde davanti alla sua porta di casa, in via Dante di fronte al mitico dancing Savioli, facendo un grosso buco nell’asfalto. Lo zio Silvio, come molti altri, si era ormai abituato a Pippo e alle sue incursioni notturne, per cui, per una sorta di fatalismo, rinunciava ad andare nel rifugio. A guerra finita, essendo diventato pilota militare, credo di poter dare con cognizione di causa, un giudizio sull’operato di Pippo il Ferroviere. Ritengo, che egli come pilota non fosse “un’aquila”. Infatti tutti i suoi tentativi di colpire il ponte andarono sempre falliti. In ciò, forse, influì anche la paura di essere centrato da qualche sporadico colpo di mitraglia. In seguito, molti anni dopo la fine della guerra, lessi su qualche giornale che un Pippo inglese sarebbe venuto a visitare i luoghi dove aveva operato durante il conflitto. La notizia però non ebbe un seguito, forse perché la sua presenza in città non sarebbe stata ritenuta opportuna. La gente di Riccione però non aveva affatto dimenticato Pippo il Ferroviere e tantomeno, per colpa sua, le nottate trascorse nei rifugi e i danni arrecati, per cui, se anche venne a Riccione, probabilmente se ne andò in tutta fretta da insalutato ospite.
commedie dialettali
di G.L.M.
46
Due filmati anni ‘80 per ricordare Rodolfo Ciotti Rodolfo Ciotti è stato un grande personaggio di Riccione. Uomo di personalità eclettica, non incasellabile in pochi aggettivi, perchè vero crogiuolo di espressioni antitetiche. Ciotti era orgoglioso, spaccone, meticoloso, ambizioso, permaloso, altruista, cuore d’oro, estroverso, disponibile, pasticcione, curioso, irruento, sanguigno, limpido, mattacchione... Nato nel 1919, ha sofferto la fame in gioventù, ha superato indenne la IIª Guerra mondiale, si è inventato mille e uno mestieri (sfogliate “Le storie di Dolfo” di Dante Tosi- ed. Famija Arciunesa e strabuzzerete gli occhi) prima di raggiungere una tranquillità esistenziale consona alle sue esigenze. E nella raggiunta tranquillità si è potuto dedicare alla frenesia dei suoi hobbies, all’intensa attività di volontario della solidarietà e....alle recite dialettali da primo attore. Il 1978 segna la data del suo esordio, alla soglia dei sessant’anni, interpretando Bonfanti Romualdo detto “Pidriul” al Cinema Teatro
palco? Purtroppo della commedia Pidriul e i su fiul del 1978 si è perso il filmato quindi solo due serate sono andate in onda, con le proiezioni di Scapazoun un è un quajoun e di L’è fadiga magnè e pèn sènza muliga avvenute il 23 e 30 marzo u.s. nella sala dell’Associazione di promozione sociale “Nautilus” in viale Lazio. A tal proposito un sentito grazie al presidente Franco Ba-
ratti e al direttivo del Nautilus per averci ospitato gratuitamente nello spirito collaborativo che contraddistingue le due associazioni cittadine. Un grazie super caloroso invece va a Secondo Casadei che ha curato l’aspetto tecnico delle proiezioni senza nulla pretendere e il terzo grazie lo riserviamo a Ottavio Casadei che fu il cameraman di tutte le riprese delle rappresentazioni de “I Arciunis”. In ultimo la gioia del ritrovarsi per altri attori di allora....Luciano Luzzi, Anna Giannini, Giorgio Biagini, Enzo
Africa nella commedia Pidriul e i su fiul di Giuseppe Lo Magro, con la Compagnia “I Arciunis”. Non fece fatica ad entrare nella parte perchè il personaggio Pidriul era quello che l’interprete Ciotti era nella vita e la fatica si limitò ad imparare le battute. Per anni, ovunque andasse, fu chiamato con quel soprannome. E ne era orgoglioso perchè significava che il personaggio aveva avuto successo. Seguirono poi le interpretazioni di “Scapazoun” in Scapazoun un è un quajoun e “Sparagnin” in L’è fadiga magnè e pèn senza muliga. Con enorme successo delle commedie e del primo attore Rodolfo Ciotti. A quasi trent’anni di distanza Famija Arciunesa ha pensato ad un “Amardord Ciotti”. E quale migliore memoria poteva essere del proiettare le sue “gesta” sul
Gulmanelli, Maurizio Benelli, Davide Veschi, che hanno raccolto l’invito di Famija Arciunesa e si sono seduti, stavolta in platea, per rivedersi e dividere l’emozione con un soddisfatto ed orgoglioso Paolo Ciotti (figlio di Dolfo). Chissà se, nell’intimità del buio in sala, qualche lacrimuccia ha fatto la sua comparsa?
La Zirudèla
47 di Giuseppe Lo Magro
L'òs de gal Carlèt l'era un bel giovne antigh ma te post de ciarvèl l'eva e bligh. Un fèva che còr drì ma ogni sutèna un gn'era èlt pensier tota la stmèna.
A vagh da l'ortopedich, tl'uspidèl. Ui n'è oun brèv che cura tòt i mèl. E giòsta spale ghèmte garèt znòc s'un mi sistema lò a dvènt un fnòc.
E bsegnaria truvè l'os che vaga giòst sinà us rés-cia da cumbinè trambòst.” “Ai pèns me: A ciap la còsa m'un gal che ènca ma lò ui pis d'andè a caval.”
Ma una sera ui capita una roba trésta te piò bèl e su fradlèin e sbasa la testa. Ul fa s'un gran pèz ad dona da paradis ouna che tla su claséfica la valeva dis.
“Dutor, lò um ha da mèt in caregèda sinà la mi vita la è proria arvinèda. Um fròla e ciarvèl come un ciacasas ma un funzia e mi fradlèin giò da bas.
“Addirittura e scambie s'un animèl, um sa ch'ut ha dè ad volta e ciarvèl! S'ut fa e “rigetto” e va tòt a putène, dèp un gnè modi d'armètie al mène.
“Nu tla ciapa, e fa cilèca ènca e cunej. At darò l'ariut quand starè un po' mej.” Mo la è rtorna ma chèsa s'un fat mus che lò us saria splì sòbte t'un bèl bus.
E giardinier ma la piènta e mèt e tutor e lia in quatre e quatròt la ciapa vigor. Isé ho pèns: Drèinta ai stichém un os e lò u la smèt da fèm fnì dreinta te fos.”
L'è mej fè prèima un esperimènt s'una cavia cla prova l'inserimènt.” “La cavia l'è una balosa, an mi fid e mi ròb l'è mas-ce dla testa a i pid.
Us è vrucì tota la nota tra i lanzul, l'era rdòt com un trid ad pardansul. Pò e gal e fa chicchirichi la matèina tla su testa las cènd la lampadèina.
Um guèrda stranid, um ha ciap per mat e pènsa che me a sò oun che fa i cuat. “ Un trapiènt tl'organe dla riproduzioun l'è un'impresa, un l'ha mai fat nisoun.
Me a sò un po' birb e contra e rigèt come la vòipa am magnarò un galèt oun al dé, isé us abitua me su udor e me a sarò sempre drì a fè l'amor.”
L'osso del gallo Carletto era un bel ragazzotto scapolo ma nel posto del cervello aveva il sesso. Non faceva che correre dietro le sottane non c'era altro pensiero tutta la settimana.
“Vado dall'ortopedico, all'ospedale. Ce n'è uno bravo che cura tutti mali. Spalle, gomiti, caviglie e ginocchia se non ce la fa lui divento finocchio”.
Bisognerebbe trovare un osso giusto altrimenti si rischia un bel trambusto”. “Faccio io: Prendo la coscia d'un gallo che anche a lui piace andare a cavallo”.
Ma una sera gli capita una cosa triste sul più bello il fratellino abbassa la testa, lo fa con un pezzo di donna da paradiso una che nella sua classifica valeva dieci.
“Dottore, mi rimetta in carreggiata altrimenti la mia vita è rovinata. Frulla il cervello da schiacciasassi ma non funziona il “robo” in basso.
“Addirittura scambio con un animale, mi sa che ti ha dato di volta il cervello! Se ti fa il rigetto poi va tutto a puttane, e non c'è modo di rimetterci le mani.
“Non avvilirti fa cilecca pure il coniglio. Avrai la rivincita quando starai meglio”. Ma è ritornata a casa con un fatto muso che lui si sarebbe seppellito in un buco.
Il giardiniere alla pianta mette il tutore e in quattro e quattr'otto prende vigore. Ho pensato: Dentro ci ficchiamo l'osso e lui la smette di farmi finire nel fosso”.
E' meglio fare prima un esperimento con una cavia che prova l'inserimento”: “La cavia è una femmina, non mi fido il “robo” è maschio dalla testa ai piedi.
Si è arrotolato la notte tra le lenzuola era ridotto come trito di prezzemolo. Poi il gallo fa chicchirichi la mattina e nella testa si accende la lampadina.
Sguardo stranito, mi ha preso per matto pensa che io sia uno che fa solo lamenti. “Un trapianto nell'organo da riproduzione è un'impresa, non l'ha fatto mai nessuno.
Io sono furbo e così contro il rigetto come la volpe mangerò un galletto uno al dì, così si abitua al suo odore e io starò sempre a fare all'amore”.
Concessionaria Opel Rimini - Via Flaminia 341 - Rimini - tel 0541- 374312 - www.marcar.it
AGENZIA GENERALE DI RICCIONE
Agenti Generali Procuratori LEARDINI PIERANGELO - ZAGHINI ALESSANDRO
Orario di Apertura 9:00 - 12:30 / 15:30 - 18:30
SENTIAMO IL CALORE DI CASA PERCHÉ OGNI MOMENTO È PROTETTO. SABATO CHIUSO
Tel. 0541.605 652 - Fax 0541.606 742 E-mail: riccione.fo52828@agenzia.unipolsai.it
Giorgio e Valeria
COMMERCIO&SERVIZI BAR+RISTORANTI
Divisione
NT
RI
E
CL
Scopri di più, chiedi al tuo Agente!
FRANCHIGI
O I E F O R NI T
ME N Contenuti esclusivi per te su
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione della polizza leggere il Fascicolo Informativo disponibile in Agenzia e sul sito www.unipolsai.it
Lunedì a Venerdì 9.00 - 12.30 e •15.30 18.30 XXXXXXXXXX Xxxxxx-xx XXXXXXX Xxx Xxxxxxxxxxx, XX • Xxx. XXX XXXXXXX • Xxx XXX XXXXXX Chiuso Giovedì pomeriggio e Sabato Messaggio pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo da richiedere in agenzia e agli intermediari autorizzati e consultabile sul sito internet www.unipolsai.it.
Via Missori, 2 (angolo Via dei Mille) - Riccione (Rn) Tel. 0541 605652 - Fax 0541 606742 E-mail: riccione.fo52828@agenzia.unipolsai.it www.leardinizaghiniassicura.it
SIL
X L @ V O
R
P32057
IB O
I
Hai un bar o un ristorante? UnipolSai COMMERCIO&SERVIZI protegge, aiuta, risolve. Perché insieme alle garanzie assicurative, come alluvione e terremoto, ti offre il sistema di sorveglianza UNIBOX L@VORO e la Centrale Operativa pronta ad assisterti 24 ore su 24. Sicurezza e serenità senza paragoni per il tuo business. SCARICA L’APP UNIPOLSAI. Accedi in mobilità a tutti i tuoi servizi.
www.unipolsai.it
ALESSANDRO ZAGHINI e PIERANGELO LEARDINI VIENI IN AGENZIA E CHIEDI SUBITO AL TUO AGENTE! Agenti Generali Procuratori
zero
RA TE
*
IE
NE
NO
tasso
I
I TI AZ ENDAL DA
PROTEZIONE DIGITALE
I AN
ORK ARTIG I TW
RIPARAZIONE
DIRETTA
UN
SE E SC
a cui tieni di più, anche quando sei fuori casa. Con UnipolSai VITA SMART garantisci ai tuoi cari un sostegno economico su cui contare. Perchè crediamo che se tuteli il futuro delle persone a cui vuoi bene, ti godi di più anche il presente.
EARRVDIZCIHHEIT-TI GU FE DYI S OV
RADA! SHT AC
Vuoi offrire sicurezza Garanziepiù su misura, Servizi hi-tech UNIBOX C@SA ai tuoi cari? e Assistenza h24. Per proteggere con la domotica avanzata quello
O
CASA & SERVIZI
UIO HAI UNN LB UB IA
La 1^ polizza che integra PREVENZIONE, PROTEZIONE, ASSISTENZA!
TI ASPETTIAMO IN AGENZIA!
SEDI SECONDARIE:
XXXXXX XXXXXXXXX X.X.X. MISANO ADRIATICO Agenzia di XXXXXXX • Via Xxxxxxxx, XX Tel. XXXXVia XXXXX • Fax44 XXXX XXXXX Marconi - 0541 613730 Xxxxxxxx.unXXXX@agenzia.unipolsai.it
MORCIANO DI ROMAGNA Via D. Forlani 80 - Tel. 0541 857676
* Offerta soggetta a limitazioni. Per tutti i dettagli rivolgersi all’agenzia. Il pagamento del premio di polizza tramite finanziamento a tasso zero (TAn 0,00%, TAEG 0,00%) di Finitalia S.p.A., da restituire in 5 o 10 rate mensili in base all’importo del premio di polizza (minore o maggiore di 240,00 €). Esempio: importo totale del premio 500,00 € – TAn 0,00% – Commissioni di acquisto 0,00% – importo totale dovuto dal cliente 500,00 € in 10 rate da 50 €cadauna. Tutti gli oneri del finanziamento saranno a carico di unipolSai Assicurazioni S.p.A.
RIMINI Via XX Settembre 81 - Tel. 0541 1835072
Operazione subordinata ad approvazione di Finitalia S.p.A. intermediario finanziario del Gruppo unipol. Prima di aderire all’iniziativa, consultare le Informazioni europee di base sul credito ai consumatori (SECCI) e l’ulteriore documentazione prevista dalla legge disponibili in agenzia e sul sito www.finitaliaspa.it.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione della polizza leggere il Fascicolo Informativo disponibile in agenzia e sul sito www.unipolsai.it.
NUOVA SEDE ZONA ARTIGIANALE VIA DEL COMMERCIO, 8 RICCIONE
I NOSTRI SERVIZI OFFICINA IMPIANTI IRRIGAZIONE PRODOTTI GIARDINAGGIO ROBOT RASAERBA POMPE/ACCESSORI FORNITURE CUCINE
FORNITURE PULIZIA GRUPPI ANTINCENDIO ASSISTENZA GRU EDILI MACCHINE SU MISURA IMPIANTI DEPURAZIONE
www.elettromeccanicaceccaroli.com - 0541-605848