4 minute read
Approfondimenti
A cosa serve un’associazione datoriale?
La funzione di un organo come Acad Confcommercio è quello di ascoltare, aiutare e sostenere i lavoratori della categoria rappresentata. Un vantaggio per tutti, non solo per gli associati, che può portare sempre a traguardi importanti per gli operatori di una categoria.
Advertisement
di Davide D’Adda, presidente di Acad
Molto spesso mi sento chiedere, da colleghi operatori del mercato, quale sia il beneficio di iscriversi a un’associazione datoriale. La risposta, a dire il vero, è piuttosto semplice: il riconoscimento della categoria. Ma cosa si intende per “riconoscimento di una categoria”? In particolar modo delle categorie varie e variegate che comprendono il macro-settore degli operatori del mercato pet? Questa è una risposta più articolata e complessa da dare. Un terreno nel quale per anni varie associazioni si sono imbattute, se ne sono fatte portabandiera e ne sono rimaste impantanate, troppo prese a organizzare giornate di stage o a concludere affari commerciali con aziende. Tale tipo di impegno si dimostra di fatto più orientato a provvedere alla crescita del numero degli associati (e dei bilanci associativi) che non a fare l’interesse dell’associato stesso. Impegnarsi per il riconoscimento di una categoria significa pensare alle tutele del settore che l’associazione datoriale rappresenta. Compito arduo. Significa armarsi di santa pazienza, parlare con gli associati, sentire le lamentele e le versioni dei singoli, farle proprie e portarle in discussione con i rappresentanti politici locali, regionali o nazionali, spesso poco inclini ad aprire le porte dei loro uffici.
VANTAGGI PER TUTTI / Dopo svariati incontri, se chi rappresenta l’associazione ha giocato bene le proprie carte, si arriva a una risoluzione del problema, una vittoria che poi l’associazione regala a tutti i professionisti del settore. Perché non esistono leggi fatte apposta per nessuno, esistono problematiche di un settore per le quali un’associazione si muove e quando ottiene un risultato positivo lo volge a favore anche di chi non è associato. Questo è stato evidente durante i due lockdown della primavera 2020 e marzo 2021, quando il lavoro svolto da Acad Confcommercio ha portato alla ripresa delle attività di toelettatura in Lombardia, Toscana e poi, a cascata, in altre regioni, a beneficio di tutti gli operatori della categoria, che fossero soci Acad o no. Le tutele non riguardano solo il diritto al lavoro, ma anche la salvaguardia della salute. Solo nelle ultime settimane mi sono state segnalate diverse problematiche. Una collega alcuni mesi fa è stata operata al cuore con l’introduzione di uno stent coronarico, i medici le hanno detto che non sarebbe più potuta stare in piedi per ore (aspetto per altro usuale per una toelettatrice). Pertanto la collega si è rivolta all’Inail per la richiesta di invalidità vista l’impossibilità di continuare a svolgere il tanto amato lavoro. La risposta è stata negativa perché la professione non è riconosciuta e quindi non esistono parametri utili per considerarla “attività usurante”.
RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONE / Un altro collega ha dovuto ricorrere a una visita da un angiologo per un problema di vene varicose. Dopo più di 40 anni di lavoro “in piedi”, dovrà essere operato perdendo giorni di lavoro. Un toelettatore con più di 60 anni troverà molto difficile far valere la propria professione fra le attività usuranti e rischia di perdere alcuni diritti. Perché un medico esaminatore della commissione, ad esempio, potrà conoscere bene cosa fa un parrucchiere, ma potrebbe non comprendere l’attività di un toelettatore. No, non è un incubo ma la realtà di una professione che non ha identità, in cui le invalidità rischiano di non essere riconosciute perché la professione non è classificata.
TUTELA DEI DIRITTI / Egle Rosa, vice presidente di Acad Confcommercio spiega: «Negli incontri di alcune associazioni, si continua a parlare del pelo del cane, del taglio, delle linee della tal razza, ma difficilmente di diritti, tutele e salvaguardia della professione e degli operatori di questo settore. A chi dovrebbero interessare gli argomenti sulle tutele se non a noi che facciamo questa professione? Ho letto di toelettatori arrabbiati per il green-pass, che urlano che le associazioni non li tutelano, ma quanti sono i toelettatori iscritti alle associazioni? In quali commissioni sono entrati i toelettatori? In nome di cosa altri dovrebbero fare gli interessi di un toelettatore se non sa né argomentare né difendersi e meno che mai si impegna in prima persona?». L’importanza di una associazione datoriale è racchiusa in queste dichiarazioni. Acad Confcommercio ascolta, aiuta e dove serve interviene e sostiene il lavoratore nelle sue richieste e tutele. Ma non ci si può aspettare che qualcuno risolva i problemi di uno sconosciuto, non si può inveire contro le associazioni se non si partecipa al cambiamento.
ALLEANZA / Un’associazione, per definizione, è un sodalizio, un’alleanza, un’unione tra persone accomunate da un sentimento, un’idea o una necessità. Solo la vera e produttiva collaborazione tra operatori del settore e associazione può portare al raggiungimento degli obiettivi di riconoscimento e tutela, diversamente, ogni lamentela urlata al vento (o sui social) rimane un capriccio improduttivo. D’altronde dell’italico vizio ne parlava anche Totò nel film “Totò contro Maciste”: «Tebani, abbiamo lance, spade, frecce, mortaretti, tricchi tracche e castagnole. E con queste armi potenti, dico armi potenti, noi spezzeremo i reni a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e ai suoi fratelli! Valoroso soldato tebano, mio padre da lassù ti guarda e ti protegge. Armiamoci, e partite! …io vi seguo dopo!»
Acad Confcommercio Corso Venezia 51 - Milano Tel / 02 7750216 Mail / acad@unione.milano.it