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Contraffazione dei farmaci veterinari e vendite online: un danno per tutti

Si tratta di un fenomeno conosciuto da tempo, contrastato per quanto possibile dagli organi di controllo, in questo caso i NAS, e dalle stesse Imprese produttrici.

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di Roberto Cavazzoni, direttore Federchimica Aisa, Associazione Nazionale Imprese della Salute Animale

Per capire quali farmaci siano oggi oggetto di contraffazione dobbiamo analizzare il quadro normativo delle vendite online. La norma vigente, che riprende ciò che era già in essere dal 2006, non consente la vendita online di farmaci veterinari soggetti a obbligo di prescrizione. Teniamo presente che tutti i farmaci per gli animali che producono alimenti sono soggetti all’obbligo di prescrizione; invece, alcune categorie di prodotti per gli animali da compagnia e le specie minori sono vendibili sia fisicamente nei canali classici quali farmacie, parafarmacie, pet shop, GDO, sia attraverso la rete. Da ricordare, inoltre, che è possibile vendere solamente prodotti che hanno ricevuto un’autorizzazione in Italia e che hanno tutte le informazioni per il consumatore in italiano, scatola e foglietto illustrativo. La contraffazione nel passato ha interessato per lo più il settore degli animali che producono alimenti, con possibili implicazioni dirette sulla salute del consumatore. Si trattava di episodi, territorialmente circoscritti, spesso scoperti, in quanto il farmaco utilizzato dagli allevatori non aveva gli effetti terapeutici previsti. Negli ultimi vent’anni, però, la presenza dei prodotti contraffatti ha fatto “un salto” grazie a Internet e le vendite online. Stiamo parlando di farmaci per gli animali da compagnia e per le specie minori quali rettili, anfibi, uccelli da gabbia e da voliera. Anche nel 2022 siamo riusciti a intercettare e segnalare alle autorità diversi siti, locati soprattutto all’estero, che offrivano prodotti contraffatti. Parliamo soprattutto di antiparassitari a uso esterno, spray o pipette che proteggono i nostri animali dai parassiti. I volumi di vendita di questi prodotti sono molto importanti, hanno una alta rotazione delle

Il Logo Identificativo Nazionale determina l’attendibilità del venditore online. Cliccando sul logo si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove sarà possibile verificare nell’elenco se quel venditore online è registrato

scorte e quindi sono attrattivi per chi mette in atto questi comportamenti criminali. Al giorno d’oggi è facile imbattersi in offerte allettanti per questi prodotti, su siti di dubbia provenienza, con una presentazione del prodotto identica in tutto e per tutto a quello originale: non sempre è facile per il consumatore distinguere la bontà dell’offerta, per cui spesso si lascia convincere da un risparmio importante e porta a termine l’acquisto. Ma come è possibile per le imprese produttrici accorgersi della presenza sul territorio di prodotti contraffatti? Ne possiamo avere evidenza solo quando un proprietario di animali da compagnia chiama il servizio di farmacovigilanza dell’impresa spiegando che il prodotto non ha funzionato (nella migliore delle ipotesi) o che ha generato effetti collaterali non previsti. Facendosi dare tutte le informazioni dal proprietario, quali luogo e data di acquisto e lotto del prodotto, le industrie farmaceutiche sono in grado di risalire a tutto il percorso distributivo di quella confezione e determinare se il venditore ha acquistato un prodotto originale. Questo grazie alla totale tracciabilità dei farmaci veterinari che è diventata obbligatoria dal 2019. Il danno generato da un acquisto non sicuro sulla rete genera, come per tutte le contraffazioni, un duplice effetto negativo. Da un lato, è difficile quantificare esattamente l’impatto economico per le imprese produttrici di farmaci veterinari, sicuramente non trascurabile. Molto più grave è invece l’impatto che questi farmaci contraffatti possono avere sugli animali. Nessuno conosce esattamente il contenuto di un prodotto contraffatto: se fosse solo acqua distillata non ci sarebbero effetti nocivi, ma purtroppo non è sempre così. Il nuovo regolamento europeo dei farmaci veterinari, in vigore da gennaio 2022, prevede che coloro i quali vogliano vendere questi prodotti via web debbano certificarsi e iscriversi in un registro presso il Ministero della Salute. Verrà loro concesso l’applicazione di un logo identificativo nazionale. Se il venditore online, da cui si sta per effettuare l’acquisto, espone il Logo Identificativo Nazionale, è facile verificarne l’attendibilità: basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare nell’elenco se quel venditore online è registrato. In caso affermativo, si può essere certi che il medicinale veterinario che si sta per acquistare proviene da una fonte legale. Tutti i dettagli, nonché la forma del Logo Identificativo Nazionale, sono reperibili sul sito web del Ministero della Salute. Per proteggere in maniera adeguata la salute degli animali è opportuno non acquistare medicinali da rivenditori non presenti nel registro nazionale italiano o di un altro stato europeo.

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