3 minute read
Contributi
Le proposte di Acad al nuovo governo
L’associazione pone l’accento sui rincari dei costi energetici e fa notare quanto questi influiscano soprattutto sulle toelettature e anche sui pet shop. Per l’esecutivo non mancano richieste più specifiche, incentrate su un pieno riconoscimento del settore del pet care e su una riorganizzazione, anche fiscale, di un comparto dalle molteplici sfaccettature.
Advertisement
di Alessandro Cazzaniga, segreteria di Acad Confocommercio
Nelle settimane che hanno preceduto le elezioni politiche dello scorso 25 settembre, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli insieme ai rappresentanti dei territori e delle federazioni che compongono il sistema confederale, ha incontrato i leader delle principali forze politiche per ascoltare i programmi, gli orientamenti, le idee e, soprattutto, per presentare il dossier con le proposte del mondo del terziario. Il documento, intitolato “Le ragioni delle imprese, la responsabilità della politica. Le proposte del terziario per la prossima legislatura”, tocca ben undici aree di intervento, molte delle quali estremamente rilevanti anche per il settore del pet care.
BOLLETTE / Diverse le tematiche affrontate nel dossier, tra le quali spicca per urgenza quella relativa all’innalzamento dei costi energetici, per contrastare i quali sono stati auspicati rapidi interventi finalizzati a sterilizzare gli oneri generali di sistema, rafforzare e rendere più inclusivi i crediti d’imposta anche per imprese non “energivore” e non “gasivore” e mantenere l’aliquota Iva al 5% per il metano. Sul fronte del fisco Confcommercio chiede una riforma dell’Irpef che contempli una riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, una semplificazione degli adempimenti e la conferma del principio di progressività anche attraverso un utilizzo accorto delle detrazioni e delle deduzioni d’imposta. Tra le richieste, il mantenimento del regime forfettario di tassazione in favore dei piccoli imprenditori e dei lavoratori autonomi con ridotto volume di ricavi o compensi. E ancora una graduale abrogazione dell’Irap e contrasto all’inflazione anche attraverso la riduzione delle aliquote Iva sui beni di largo e generale consumo. Molti i temi toccati anche in materia di lavoro, dalla contrattazione collettiva al salario minimo, dagli ammortizzatori sociali alle politiche attive, passando per una riforma del reddito di cittadinanza, con più netta distinzione fra interventi di contrasto alla povertà e interventi finalizzati all’occupabilità, rafforzandone le condizionalità.
COMPETITIVITÀ / Un focus particolare anche sul mondo dei professionisti, per i quali vengono richiesti interventi per favorirne la competitività, la crescita e maggiori incentivi per quanto concerne sanità integrativa, sostegno alla genitorialità e welfare per la conciliazione vita-lavoro. Tutti argomenti fortemente condivisi dal presidente Acad Confcommercio Davide D’Adda che pone l’accento sui rincari dei costi energetici e fa notare quanto questi influiscano soprattutto sulle toelettature (le quali fanno un forte uso di gas ed energia elettrica a causa dell’utilizzo di acqua calda, phon e soffiatori per l’asciugatura dei cani) ma anche per i pet shop (in particolare modo quelli con un reparto acquariologia e rettilari che necessitano di motori e riscaldatori sempre in funzione) ma anche per pensioni, asili e allevamenti alle prese con il riscaldamento delle strutture. Oltre ciò non mancano richieste più specifiche, incentrate su un pieno riconoscimento del settore del pet care e su una riorganizzazione, anche fiscale, che tenga conto delle peculiarità di un settore dalle molteplici sfaccettature e degli operatori, spesso poco tutelati in periodi di crisi come quelli attuali. Saprà il nuovo governo recepire le istanze provenienti dal mondo imprenditoriale e accompagnare il Paese in questo complesso scenario economico-sociale? La nostra segreteria rimane a disposizione per informazioni e richieste.