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Due richieste al nuovo governo

Dopo la battaglia per la modifica del regolamento europeo sul commercio e la riproduzione di animali esotici, Aipa chiede al prossimo esecutivo più controlli su chi importa illegalmente esemplari e un maggior coinvolgimento e attenzione sui temi che riguardano un settore che dà lavoro a decine di migliaia di famiglie.

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di Di Marco Alvise Pan, segretario Aipa

La legge delega 53/2021 passata inosservata nel 2021, sia alla Camera che al Senato, dopo il fuorviante recepimento del regolamento europeo 2016/429 - che è stato modificato promuovendo il concetto di regolamentazione anziché il divieto di importazione, detenzione, commercio e riproduzione di animali selvatici ed esotici - ha posto le basi per il lavoro congiunto tra governo e associazioni di settore; un risultato ottenuto grazie all’impegno intavolato nelle commissioni e nei tavoli di lavoro con le maggiori associazioni di settore tra cui anche Aipa. L’argomento animali esotici, bersaglio costante di alcuni enti da tutta Europa, condiziona l’opinione pubblica con notizie fuorvianti e antiscientifiche che oltre a mettere a rischio un settore da centinaia di migliaia di posti di lavoro, crea i presupposti per compromettere soprattutto la salute degli animali. Nella fattispecie, quelli coinvolti vengono inseriti nelle “liste di proscrizione” casualmente, coinvolgendo come da regolamento tutte le specie non autoctone. Delle 12.000 riconosciute in Europa, infatti, solo il 10-15% è considerata invasiva e causa danni alla flora e alla fauna locale. In Italia, se fosse passato il divieto, sarebbero stati a rischio circa 50 milioni di animali presenti nelle nostre case, dai più comuni pappagalli alla maggior parte dei pesci d’acquario.

TUTELARE IL SETTORE / Dal nuovo governo ci aspettiamo innanzitutto risposte concrete a garanzia delle migliaia di aziende operanti nel settore. L’ideologia non può e non deve affossare i migliaia di posti di lavoro di un settore sano e minuziosamente controllato e soprattutto sostenuto con dati chiari e certi. Giusto il concetto di regolamentazione passato nelle varie commissioni parlamentari e del Senato; tuttavia auspichiamo che vengano interpellati gli organi di settore prima dell’approvazione di altri provvedimenti per continuare a tutelare il mercato, gli animali e le persone come abbiamo sempre fatto. Dal nuovo governo auspichiamo anche un intervento importate sul fronte dei controlli al fine di perseguire chi non è in regola con le norme nazionali e/o comunitarie; ci riferiamo in modo esplicito a coloro che introducono nel nostro Paese animali e/o prodotti in forma irregolare. Inoltre auspichiamo un aiuto sul fronte dei costi energetici che colpiranno tutte le nostre aziende a partire dall’autunno.

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