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In autunno ritorna “Incontriamoci in Acad”

Dopo un biennio pesante per la pandemia e con un 2022 segnato dal dramma della guerra, è importante per imprenditori, negozianti e toelettatori riunirsi per discutere dei problemi del settore e confrontare le diverse esperienze. E anche per far arrivare la propria voce alle istituzioni.

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di Davide D’Adda, presidente Acad Confocommercio

Non si può certo dire che dal principio del 2020 fare l’imprenditore sia stato semplice, sempre ammesso che lo fosse prima, ma certo con l’inizio della pandemia - tra chiusure imposte, calo della clientela e cambio delle abitudini dei pet parents - i fatturati dei pet shop ne hanno risentito. La speranza era tutta riposta nel 2022. Dopo un anno di vaccini finalmente disponibili, con il timore dei lockdown oramai accantonato e un Pil in forte crescita, c’erano le premesse per sperare in una ripresa. Ma non si poteva immaginare la guerra iniziata a febbraio. Ecco quindi i prezzi che si impennano; prima i carburanti, poi le materie prime e infine i generi alimentari. E poi le bollette di luce e gas che diventano insostenibili per famiglie e imprese. Le lamentele si alzano un po’ da tutti i settori, soprattutto quelli che più utilizzano energia elettrica o gas: ristorazione, alberghiero, industriale, alimentare, i trasporti. Non una voce si è alzata, invece, dal settore dei pet shop. Non un accenno ai costi delle bollette, non una discussione sugli aumenti, non un’ammissione di difficoltà. I social e le chat di negozianti, allevatori e toelettatori sono sempre uguali: foto di nuove cucciolate, dei prodotti in vendita, consigli su nuovi shampoo e le immancabili foto del “prima&dopo”. Ho parlato con alcuni degli operatori del settore pet care ma solo qualcuno si mostra preoccupato e comunque rassegnato alla situazione. Per quale motivo il settore rimane fermo e immobile e non riesce a sviluppare una discussione? Possibile che gli aumenti energetici non influiscano sul bilancio delle attività? Quando gli operatori diventeranno veri imprenditori? Gli ambiti che si muovono e si lamentano riescono a interessare e stimolare le loro associazioni di categoria nel farsi portavoce presso il governo, sensibilizzando lo stesso a mettere in atto contromisure per calmierare i prezzi o interventi “una tantum” a sostegno delle imprese. Le associazioni servono anche a questo, ad accogliere le lamentele, i desiderata e le urgenze di un comparto. Acad Confcommercio, come prima e unica associazione datoriale del mondo del pet care, è a disposizione per raccogliere le richieste e le preoccupazioni degli operatori, facendosi carico delle esigenze da portare ai tavoli del governo. Acad è sempre a disposizione per ascoltare e accogliere imprenditori volenterosi di confrontarsi e discutere di idee, paure, progetti nelle giornate di “incontriamoci in Acad” che ripartiranno con l’autunno. Queste giornate sono aperte sia ad aziende associate che a quelle che non lo sono. Lo scopo è i mettere in contatto tra loro imprenditori di ambiti e zone diverse, accomunati dalla volontà di confronto e discussione sui temi caldi del settore, il tutto sotto il cappello di Acad Confcommercio. La formula di queste giornate ha già avuto successo nelle prime tre edizioni svoltesi tra inverno e primavera 2022; sono aperte a un numero ristretto di partecipanti sia per il rispetto delle norme anti-Covid ancora vigenti, sia per dar modo a ognuno di intervenire, senza che la discussione degeneri in un meeting elettorale. Per partecipare basta contattare la nostra segreteria e lasciare i propri recapiti così da poter essere ricontattati e inseriti nella prima giornata utile disponibile.

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