Solare B2B - giugno 2015

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GIUGNO 2015 _ ANNO VI _ NUMERO 6

LA RIVISTA DEI PROFESSIONISTI DELL’ENERGIA SOLARE

EDITORIALE

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Seguire lo spostamento del mercato Dove nasce quello strano e profondo disallineamento tra il sentiment del mercato e i dati reali sulla nuova potenza fotovoltaica installata in Italia? Il caso è veramente bizzarro. I principali player del mercato (produttori e distributori) dichiarano vendite in crescita rispetto allo scorso anno. Anche il clima generale che si respira è quello di una piccola ripartenza. Ma i numeri sono impietosi: i dati comunicati da Gaudi (con grave ritardo!) dicono che nel primo quadrimestre i nuovi impianti hanno totalizzato solo 78 MW. Il confronto con lo scorso anno non lascia adito a dubbi sul trend del mercato, anche se i 148 MW realizzati nei primi quattro mesi del 2014 avevano beneficiato delle spinte residue di ciò che rimaneva dell’ultimo Conto Energia. A questo punto è difficile aspettarsi una ripresa significativa dei nuovi impianti fotovoltaici. Lasciando perdere le stupidaggini di chi si sbilancia in superficiali forecast che attribuiscono all’Italia 1 GW di nuova potenza solare nel 2015, diventa difficile anche collocarsi in quella forbice tra 400 e 500 MW che l’autorevole voce dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano aveva individuato per l’anno in corso. Il disallineamento di cui parlavamo nasce quindi da un altro fenomeno che va seguito con attenzione: il progressivo spostamento del business del fotovoltaico dalle nuove installazioni ad altre attività come il revamping e l’O&M. Ancora l’Energy & Strategy Group ha calcolato quanto sia stato il valore di queste attività nel corso del 2014. E il risultato è in qualche modo sorprendente. Se il mercato primario, cioè quelle delle nuove installazioni, ha generato investimenti per un valore di 658 milioni di euro, le attività di Operation & Maintenance hanno invece totalizzato servizi per 358 milioni di euro. A questi si aggiungono 215 milioni di euro per servizi assicurativi e 1.213 milioni per la vendita dell’energia prodotta. L’O&M ha quindi raggiunto un giro d’affari pari alla metà di quello relativo alle nuove installazioni. Ciò permette di stimare un mercato complessivo di circa 1 miliardo di euro (escludendo servizi assicurativi e vendita energia che lo porterebbero a 2,4 miliardi). A questo valore andrebbero aggiunti anche tutti quei segmenti riferiti all’efficienza e al risparmio energetico che non sono direttamente legati al fotovoltaico, ma che in qualche modo cominciamo ad essere gestiti dalla filiera del fotovoltaico: da distributori, da installatori e qualche volta anche da produttori. Insomma, bisogna abituarsi a guardare e a leggere il mercato con occhi nuovi, e non solo con il metro della nuova potenza fotovoltaica installata. Ma questo chiede un cambiamento di atteggiamento a tutti i player. La vera domanda da farsi riguarda quindi la capacità del canale di seguire questa trasformazione e quindi restare agganciati a un business che si muove con dinamiche nuove e non sempre facili.

• EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO •

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L’EFFICIENZA ENERGETICA CAMBIA L’OFFERTA DEI DISTRIBUTORI

Non solo fotovoltaico. Sono sempre più numerosi (e agguerriti) i player che hanno inserito nel proprio assortimento anche pompe di calore, led, solare termico, caldaie a condensazione, climatizzazione e sistemi di gestione dei flussi di energia. Ecco quali sono le loro strategie. MERCATO PAG. 26

MODULI: COME CAMBIA IL MIX

Anche se il modulo policristallino tradizionale rimane il re incontrastato del mercato, i produttori stanno diversificando la propria offerta puntando anche su altri segmenti. Tra i nuovi trend, il principale è quello legato all’alta efficienza, ma ci sono anche player che scommettono su thin film, pannelli ibridi e prodotti per il revamping. EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO PAG. 40

POMPE DI CALORE: PROVA DI INTEGRAZIONE

ALLA GUIDA DEL CAMBIAMENTO

Intervista a Tommaso Lascaro, fondatore e presidente di C.D.N.E. - La Casa Delle Nuove Energie Per il 2015 gli operatori stimano una crescita delle vendite pari al 30%. Buona parte di questo incremento arriverà dal canale del fotovoltaico, che vede nelle pompe di calore un abbinamento perfetto, in grado di offrire più vantaggi alla clientela: aumentare il livello di energia autoconsumata e abbattere i consumi per il riscaldamento.

Davide Bartesaghi bartesaghi@solareb2b.it Twitter: @dbartesaghi

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INCHIESTA PAG. 16

LA PRIMA EDIZIONE DEL “RENEWABLE ENERGY REPORT”

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CASE HISTORY: L’IMPIANTO DA 88 KWP CON 176 MICROINVERTER

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MANTENIMENTO INCENTIVI: IL GSE FA DISCUTERE


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