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Moda e digitale insieme per creare valori durevoli

Sette panel, una trentina di relatori, un pubblico di circa 300 addetti ai lavori: la Ceo Roundtable di Fashion a Palazzo Parigi ha fotografato un mercato che richiede velocità supersonica e, al tempo stesso, profondità nel comprendere dinamiche dove nulla si deve mai dare per scontato

In una fase come quella che stiamo attraversando non basta parlare genericamente di valore. Il vero tema è il valore durevole, che resiste alle tempeste e ai cambiamenti imprevedibili perché intorno all’heritage - una forza della moda e del lusso made in Italy - ha saputo costruire un ecosistema multiforme, fatto di tante sfaccettature appartenenti non più solo al mondo fisico, ma anche e sempre di più a quello digitale. Per questo la 13esima edizione della Ceo Roundtable di Fashion magazine, con il nostro direttore e ceo Marc Sondermann a moderare tutti i panel, è stata dedicata al cosiddetto business acumen, la capacità di cogliere l’attimo, seppur complesso, e tradurne gli input in una crescita a lungo termine. Come ha ribadito Sondermann a margine del convegno, che ha portato sul palco di Palazzo Parigi a Milano relatori di alto livello della moda e della tecnologia, gli ultimi dieci anni sono stati per il fashion e il lusso di vertiginosa accelerazione in tutti gli aspetti - gestionale, creativo, strategico e di tempistiche -, grazie soprattutto a una tecnologia che ha acceso la miccia del cambiamento, alimentandolo giorno dopo giorno, sfida dopo sfida. Se all’inizio abbracciare il digitale e assorbirlo nella quotidianità aziendale e distributiva sembrava un’impresa da visionari, oggi si tratta di una necessità a cui nessun brand può sottrarsi. Indicativo il fatto che, anche questa volta, la platea del nostro summit sia stata numerosa e partecipe: di tecnologia e digitale si deve parlare e tanto, per capire, immagazzinare informazioni, trovare le risposte alle domande ancora aperte. Il treno (o sarebbe meglio dire astronave?) è in viaggio, ma anziché una stazione d’arrivo esistono affascinanti tappe ancora da raggiungere: i passeggeri sono gli imprenditori, che viaggiano nello stesso vagone dei partner tecnologici. Il confronto costruttivo è tutto e il successo della Ceo Roundtable, nel suo iter ormai pluriennale, ne è la riprova.

L’ECCELLENZA DEL PRODOTTO CONTA, MA NON BASTA Innovazione e made in Italy: tempo di grandi ambizioni

Il saper fare è molto, ma non è tutto. Servono intuizione, flessibilità e, a volte, fare un passo di lato per dare spazio al nuovo. Il punto di vista di Claudio Marenzi (Herno), Mario Filippi Coccetta (Fabiana Filippi), Irene Rossetto (BigCommerce) e Luca Cassina (Planet)

DI ANDREA BIGOZZI

Si amplia la schiera di estimatori del made in Italy a livello internazionale, con Stati Uniti e Cina in testa, ma per tenere saldo il podio occorrono strategie mirate ad ampio raggio. «Il prodotto non basta più e per crescere occorre valorizzare le caratteristiche distintive di un’azienda, avendo il coraggio di farle conoscere al mondo esterno», ha esordito nel panel di apertura Claudio Marenzi, presidente di Herno. «C’è voglia e bisogno del nostro saper fare e dello stile di vita italiano - ha aggiunto - e questo è un enorme vantaggio competitivo, che ci fa superare le inefficienze della burocrazia. Ma su alcuni fronti, come la tecnologia che è sempre più al centro della scena, non possiamo rimanere indietro». In quest’ottica anche i capi azienda devono porsi delle domande e, se necessario, saper fare un passo di lato. «Essere al centro di ogni decisione non è efficiente», ha osservato Marenzi, condividendo con la platea del summit la decisione di aver ceduto al suo braccio destro Gabriele Baldinotti la carica di ceo di Herno, mantenendo quella di presidente, per concentrarsi sullo sviluppo di Montura, brand acquisito due anni fa. «Adottando un modello di leader assoluto - ha sottolineato - difficilmente si riescono a portare a bordo manager importanti, specie nei settori high tech e innovazione». «Il mercato non è semplice, ma l’importante è avere un posizionamento alto e onesto.

Michael Kliger:

«Il nostro faro è il lusso aspirazionale di clienti fidelizzati»

Kliger ha paragonato Mytheresa a un hotel superlusso, dove tutto deve essere perfetto per far sì che i clienti scelgano sempre questa destinazione e non altre

Il 3% dei consumatori più ricchi copre il 35% delle vendite totali di Mytheresa, comunque collocate nell’alto di gamma: una clientela che paga molto ma che pretende molto. Da queste considerazioni è partito Michael Kliger, ceo della realtà nata nel 2006 sulla base di un negozio fisico tuttora attivo a Monaco di Baviera, nel suo intervento alla Ceo Roundtable. «Il cliente è al centro di tutto - ha ribadito - e per lui dobbiamo essere di costante aspirazione, attraverso marchi forti e un servizio

Solo così le opportunità non mancheranno mai»: questa la riflessione di Mario Filippi Coccetta, presidente e fondatore di Fabiana Filippi, che recentemente si è fatto affiancare da un ceo, Aldo Gotti. «Aziende come la nostra - ha aggiunto - devono essere riconosciute per un prodotto di altissima qualità, in grado di durare in uno scenario che cambia continuamente. In parallelo, il Covid prima e la guerra in Ucraina poi hanno insegnato a noi imprenditori a essere più aperti e flessibili. Se il conflitto ha interrotto il dialogo con la Russia, abbiamo seguito i consumatori russi a Dubai, dove molti di loro si sono trasferiti». Anche Filippi Coccetta si è riallacciato al discorso innovazione: «Il prodotto va valorizzato attraverso l’experience, fortemente condizionata dagli strumenti tecnologici». Su

Irene Rossetto BigCommerce questo tema è intervenuta Irene Rossetto, country director di BigCommerce, piattaforma open SaaS per brand B2C e B2B: «Per vincere in competitività - ha affermato - occorre saper attrarre in azienda nuovi talenti. I migliori, in area tech e oltre, non andranno dove la tecnologia è vissuta dal management come un campo di battaglia e questo va tenuto in considerazione per proiettarsi nel futuro». Inoltre, tornando al discorso sul ruolo del capo azienda, la country director di BigCommerce ha osservatp che «è una figura che deve fare business, lavorare sul prodotto, esplorare i mercati. Non può venire risucchiato dalla tecnologia e quello che deve fare è stare al

«In un’era in cui gli orizzonti sono molto vasti funziona la strategia “alla Lego”, mattoncino su mattoncino: a ogni cliente la sua soluzione»

Luca Cassina Planet «Per essere davvero competitivi occorre attrarre in azienda nuovi talenti. Il capo azienda non può essere risucchiato dalla tecnologia» passo con le novità. Al resto ci pensiamo noi, in un’ottica di semplificazione». Fondamentale, fra le tante priorità, individuare il partner giusto per le vendite online: «Chi sceglie BigCommerce - ha puntualizzato la manager - sa di poter contare su una realtà agile e flessibile. In un momento sfidante come l’attuale è impensabile che certe aziende spendano gran parte del loro budget IT solo per tenere in piedi la macchina. Consigliamo ai clienti di investire in innovazione in maniera mirata: solo così si crea valore». A nome di Planet (azienda che fornisce soluzioni integrate per i pagamenti, inclusi i servizi per il rimborso Iva) ha parlato il president retail Luca Cassina. «Anche se forniamo soluzioni completeha spiegato il manager - i nostri clienti devono poter scegliere anche quelle singole. In un’era in cui ci si muove su orizzonti molto vasti la strategia giusta è quella “alla Lego”: costruire un business credibile e sostenibile, mattoncino su mattoncino». Ma quali potrebbero essere le leve di sviluppo futuro del made in Italy? «Da un lato il revenge tourism, con i cinesi in testa, che tornano a comprare con un basket di spesa molto superiore alla media e al passato - ha risposto Cassina -. Dall’altro la tecnologia, capace di creare collegamenti indispensabili tra online e negozio fisico. Generare emozioni e, al contempo, moltiplicare i servizi, a partire dalle opzioni di pagamento, è un’opportunità unica».  di altissimo livello». Kliger ha paragonato MyTheresa a un hotel cinque stelle, in cui tutto deve funzionare alla perfezione. «Acquisire nuovi clienti costa e l’investimento deve essere ripagato dalla fidelizzazione. Il business non si fa con chi compra un paio di volte - ha precisato -. Non è con gli acquisti occasionali o con il successo a breve termine che si costruisce la crescita». Da notare che a dare slancio ai numeri dell’ultimo quarter sono stati appunto i top client, aumentati di oltre il 28%, con un incremento del gmv (gross merchandise value) per top customer del 6,7%. «Abbiamo a che fare con persone spesso molto occupate - ha proseguito Kliger - che non hanno tempo da perdere e cercano un acquisto gratificante, esperienziale, semplice e veloce. Il customer journey non deve avere intoppi, dall’inizio alla consegna. Occorre essere sia emozionali, sia efficienti». Un approccio favorito dal fatto che Mytheresa è nato nel retail fisico, dove la relazione è fondamentale. «Non a caso - ha affermato il ceo - spesso organizziamo focus group e customer meeting per raccogliere in diretta dati e informazioni preziose sugli utenti». Quanto al presunto divario tra canali - negozio fisico vs negozio virtuale -, «a mio parere non esiste. Semplicemente vince chi sa fare bene il proprio mestiere, in una fase in cui è il consumatore che decide cosa, dove e come comprare». Il top manager ha concluso il suo intervento facendo il punto sull’ultimo trienno, gli strascichi che ha lasciato e le prospettive future: «La pandemia - ha detto - è stata un’enorme sfida, hanno chiuso parecchi negozi fisici e l’e-commerce ha avuto un’impennata. Siamo entrati in una fase diversa, di crescita che definirei regolare». Per il fiscal year 2023 MyTheresa prevede un gmv nella forbice tra gli 845 e gli 860 milioni di euro, in aumento tra il 13% e il 15%, e vendite nette che dovrebbero salire a 750/765 milioni di euro (tra il +9% e il +11%). (a.b.)

«Nel mercato cross-border, mentre alcuni mercati sono in stallo se ne aprono altri: bisogna saperli sfruttare al meglio»

Joeri Groenewoud Global-E

VINCERE IN SCENARI CAMALEONTICI

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