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puntati sul futuro di Moleskine grazie al nostro GenZ board»
Con 25 anni ai piani alti di Procter&Gamble e dieci ai vertici di brand come Diesel e Baccarat, Daniela Riccardi guida oggi lo sviluppo di Moleskine, il brand degli iconici taccuini, con10 milioni di clienti fedeli nel mondo. Una nuova sfida per la manager, che siede anche nel board di Kering
DI CARLA MERCURIO
Nel suo curriculum figurano 25 anni in Procter&Gamble: cosa le ha lasciato questa esperienza?
È stato un percorso di crescita costante a contatto con culture, situazioni di business e di mercato diverse, fino alla presidenza della Greater China, un business da 3 miliardi di dollari e 8mila persone da gestire: l’apoteosi di tutto quello che ho imparato.
Successivamente è stata nominata ceo di Diesel, poi di Baccarat e, dal 2020, di Moleskine. Quale il filo conduttore?
Parliamo di brand con un significato e una storia: icone nel loro ambito, come lo sono Diesel nel mondo del casualwear, Baccarat nell’universo dei cristalli, con oltre 250 anni di storia, e Moleskine.
Cosa la appassiona di Moleskine?
È un marchio con una storia bellissima. Il legendary notebook di grandi artisti di inizio Novecento. Un valore recuperato da tre italiani visionari (Maria Sebregondi, Francesco Franceshi e Fabio Rosciglione, ndr), che lo hanno trasformato in un brand iconico noto in tutto il mondo, in grado di vantare una loyalty di oltre il 90%. Non un semplice taccuino ma il “libro ancora da scrivere”.
In un mondo in cui si usano sempre più i device digitali, come si colloca Moleskine?
dere nota con una penna e poi di rivedere il testo scritto sul device. Un progetto che spingiamo.
Come evolvono i vostri notebook?
Ci piace giocare con i colori, con i concetti culturali, artistici e di design. Emblematiche l’Asian Collection, realizzata da tre fashion designer da Giappone, Corea e Cina o le colab con marchi italiani come Missoni o K-Way. Stiamo spingendo inoltre sul concetto di regalo e abbiamo lanciato i planner undated, che si possono iniziare quando si vuole. Altra novità sono i prodotti spiralati, con la spirale “sostenibile” in sughero e carta pressata.
Oltre ai taccuini c’è di più?
La nostra offerta comprende solo prodotti in sintonia con il dna del brand. Come gli strumenti di scrittura oppure gli zaini, che richiamano i viaggi di Bruce Chatwin, tra i precursori di Moleskine. Per quest'anno, inoltre, abbiamo in programma una colab con un brand al momento top secret.
Dove sono distribuiti i vostri prodotti?
Il marchio è insegna di 55 monomarca tra Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Usa ed è presente in un network di circa 30mila door nel mondo, soprattutto bookstore. Le proposte sono vendute anche tramite il sito del marchio e nei grandi portali online, per un business che vale in totale il 15/20% del giro d'affari.
In termini di fatturato?
Il brand fa capo al gruppo belga D’Ieteren, una realtà quotata; per questo non possiamo rivelarlo. Rientriamo nel novero delle mid-size company, con un turnover tra i 150 e i 200 milioni di euro. Un'azienda con headquarters in Italia e uffici a Parigi, Londra, Germania, Stati Uniti, Giappone, Cina e Singapore, presente in Australia, Medio Oriente o Africa, tramite propri distributori.
Nella foto, i nuovi articoli Moleskine con spirale sostenibile in sughero e carta pressata. Spiega Riccardi:. «Usiamo carta realizzata con materiali in arrivo da foreste correttamente gestite e da altre fonti controllate. Promuoviamo il ruolo delle donne e difendiamo le minoranze in ambito aziendale. Insieme alla Fondazione Moleskine, inoltre, sosteniamo comunità in condizioni svantaggiate».
L'estro dell’individuo, la creatività o la fase di brainstorming in un progetto, che sia un testo, un disegno, uno schema, trovano migliore espressione se trasmesse su carta. Pensiamo quindi che l’uso dei computer e degli smartphone non pregiudichi quello della carta, ma anzi le due cose possono andare hand in hand. Del resto continuiamo a crescere, forti di almeno dieci milioni di clienti "very loyal" nel mondo.
A tale proposito avete un prodotto ad hoc. Il taccuino magico Smart, che permette di pren-
Vantate da anni una community ufficiale, MyMoleskine, e varie comunità spontanee. Di recente lei ha fondato un team speciale... Si tratta del mio GenZ board, una squadra formata da 20 giovani da tutto il mondo, che hanno a disposizione un loro budget e a cui ho affidato il compito di rendere il marchio sempre più rilevante e interessante e di diffondere la sua conoscenza nel mondo. Hanno portato Moleskine con un evento alla Bocconi, poi al Politecnico di Milano e a Oxford e presto saremo alla Harvard University, con un progetto che presenterò io stessa.
Cosa consiglia alle donne, in un momento in cui si parla di women empowerment? Importante è fare una scelta consapevole. Capire che tipo di vita si desidera e lavorare per centrare gli obiettivi. Io volevo realizzarmi, sentirmi apprezzata e ho seguito il mio istinto. Ho avuto la fortuna di trovare un marito che mi ha sempre supportato ed è stato un viaggio bellissimo, per noi e i nostri due figli.