Le attività partecipative per la scuola primaria

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LE ATTIVITÀ PARTECIPATIVE PER LA SCUOLA PRIMARIA

L’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy ONLUS

(RFK Italia), ente formatore riconosciuto dal Ministero

dell’Istruzione (Dir. 170/2016) e attiva nel campo

dell’educAzione ai diritti umani dal 2007, mette a disposizione delle scuole italiane di ogni ordine e grado diversi percorsi

educativi che hanno come base di partenza due manuali:

L’approccio è quello dell’apprendimento in situazione, ovvero l’accompagnamento di

studentesse e studenti nella piena comprensione del fenomeno attraverso attività partecipative, calibrate a seconda del grado e dell’ordine di scuola.

Le attività educative di RFK Italia sono oggetto di protocolli d'intesa con diversi enti pubblici e privati.

OFFERTA FORMATIVA

DIRITTI UMANI:

RFK Italia collabora con gli attivisti dei diritti umani. Le loro storie, anche attraverso il manuale educativo "Speak Truth to Power-Coraggio senza confini" ci aiutano a ispirare docenti, studenti e la comunità a essere "il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo" (Mahatma Gandhi).

CONTRASTO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO:

Grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato e altri enti, RFK Italia propone percorsi annuali di conoscenza, consapevolezza e contrasto al bullismo e cyberbullismo.

SOSTENIBILITÀ:

Oggi non si parla più solo di "diritti umani", ma di "diritti planetari": attraverso giochi di ruolo affianchiamo le classi nella conoscenza dell'importanza dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030 e proponiamo azioni quotidiane per raggiungerli.

PROPONIAMO LA SEGUENTE PROGETTUALITÀ:

SCUOLAINFANZIA:

laboratorio di 30’ su bisogni/desideri -diritti/doveri; laboratorio di disegni sulla pace con Colors for Peace.

SCUOLAPRIMARIA

progetto su dirittie sostenibilità dalla Ialla V, partendo dalla riflessione delrapporto tra “dirittie doveri”attraverso la Costituzione Italiana, la Dichiarazione Universale deiDirittiUmani, la Dichiarazione dei DirittidelFanciullo, la Carta diNizza e l’Agenda 2030.

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

DISEGNAMO LA PACE!

Laboratorio di disegni con “I

Colori per la Pace”. I disegni

verranno esposti al Parco della

Pace di Sant’Anna di Stazzema in occasione delle celebrazioni del 12 agosto e nelle varie location internazionali di Colors For Peace.

DIRITTI AI DIRITTI:

attraverso la riflessione sui bisogni, i desideri, i diritti e i doveri che sono prerogative di ogni essere umano “a prescindere dalla condizione di nascita”, verrà realizzato un laboratorio sulla filiera produttiva del cioccolato che spesso impiega manodopera minorile. Obiettivo dell’attività è stimolare al consumo consapevole, attraverso la comprensione delle filiere produttive che spesso non arricchiscono, ma impoveriscono le popolazioni

fragili e sull’importanza dell’istruzione per garantire l’uguaglianza.

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

MI CURO DI TE: attraverso una riflessione sull’ambiente e la sua importanza per la vita umana e animale, le bambine e i bambini verranno stimolati alla “cura ” . L’ambiente è un sistema aperto che si rigenera: ciò che è scarto per una specie, è nutrimento per un ’altra. Non solo: ogni essere vivente è un universo a sé stante: ogni pianta, esattamente come ogni essere umano, ha bisogno di cure diverse e ha tempi di crescita diversi. Ai bambini verrà affidata la piantumazione e la cura di una piantina, anche attraverso l’utilizzo di scarti alimentari e verrà chiesto loro di averne cura e di osservarne i tempi di crescita.

Contestualmente verranno stimolati a mantenere l’ambiente pulito e a forme di economia circolare.

Le piante, come tutti gli esseri viventi hanno bisogno di acqua, una risorsa sempre più a rischio e da tutelare. Attraverso eventi stimolo, uso di app, siti web, i bambini saranno avviati ad attività di ricercaazione sull’impronta idrica, con particolare attenzione al consumo di acqua legata alla loro alimentazione (water foodprint). Alcune di queste attività coinvolgeranno anche i loro familiari.

L’obiettivo è quello di offrire degli spunti di riflessioni finalizzati ad attenzionare anche i più piccoli

sull’importanza del nostro stile di vita a tutela dei diritti umani e del pianeta.

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

CHE GENERE DI MONDO! Il lavoro verterà sulla piena comprensione della “differenza di genere ” affermare la parità dei diritti. Riconoscere le diverse istanze che ogni essere umano porta in sé è condizione imprescindibile per affermare la parità dei diritti di tutti e di ciascuno. L’istruzione di qualità, inclusiva e lungo tutto l’arco della vita aiuta ad affermare la parità di genere e a ridurre le disuguaglianze, ma tutto è correlato all’accesso a standard di salute alti e inclusivi.

Verranno proposti dei giochi di ruolo su sesso e genere: dopo aver spiegato che il sesso è quello biologico e il genere è una convenzione sociale, verranno dette delle azioni e verrà chiesto ai bambini e alle bambine di dire se sono connesse al sesso o al genere. Verrà poi proposto un gioco di ruolo sulla parità di genere.

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

CHE GENERE DI MONDO!

Il lavoro verterà sulla piena comprensione della “differenza di genere ” per affermare la parità dei diritti. Riconoscere le diverse istanze che ogni essere umano porta in sé è condizione imprescindibile per affermare la parità dei diritti di tutti e di ciascuno. L’istruzione di qualità, inclusiva e lungo tutto l’arco della vita, aiuta ad affermare la parità di genere e a ridurre le disuguaglianze, ma tutto è correlato all’accesso a standard di salute alti e inclusivi. Verranno proposti dei giochi di ruolo su sesso e genere.

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

Il lievito madre: metafora della cura

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

LA GESTIONE DEL CONFLITTO:

attraverso la comprensione dell’importanza dei partenariati per mantenere la pace, verrà proposto un gioco di ruolo sulla mediazione per la gestione delle risorse. Dopo un brainstorming sulle cause dei

conflitti, la classe verrà divisa in due squadre, che rappresenteranno due nazioni confinanti che si contendono una risorsa, simboleggiate da caramelle, cioccolatini o adesivi. Ogni squadra dovrà proporre all’altra delle soluzioni affinché le risorse possano essere godute da entrambe evitando l’escalation del conflitto. Obiettivo dell’attività è

quella di imparare a gestirei conflitti e comprendere che la mediazione è (quasi) sempre la strada migliore!

IL FOCUS DELL'ATTIVITÀ

•La ripartizione delle risorse da parte del primo Stato è avvenuta democraticamente, tenendo conto delle possibili reazioni dell’altro Stato di fronte a eventuali ingiustizie.

•Il secondo Stato ha deciso, sempre democraticamente, come avrebbe reagito di fronte a eventuali ingiustizie e ha elaborato una controproposta.

I MINISTRI DEGLI ESTERI

Uno dei due Stati, scelti a sorte, ha

assegnato le risorse ripartendole con l’altro, secondo criteri definiti dai propri cittadini.

L'ATTIVITÀ DI MEDIAZIONE

Il leader ha trascritto le proposte dei cittadini e ha registrato

l’esito della votazione

LA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE

Il leader ha diretto e coordinato le attività dei cittadini impegnati nel calcolo e nella distribuzione delle risorse tra i due Stati.

Lavoro sulle Competenze Trasversali.

LA DIVISIONE DELLE RISORSE

•Il Leader del primo Stato ha consegnato le risorse al Leader dell’altro Stato.

•Il secondo Stato ha valutato se l’offerta è

stata gradita e ha deciso se e come impostare la trattativa per una diversa assegnazione.

LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE

•Le risorse definitive di ciascuno Stato sono state equamente ripartite tra i cittadini in modo che ne sia rimasta una quantità da assegnare attraverso una nuova fase di discussione e decisione.

LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE AGGIUNTIVE

Ogni Stato ha eseguito la nuova decisione relativa alla distribuzione delle risorse residue gestendo, se necessario, le contestazioni interne della minoranza (perché i cittadini dell’altro Stato si sono ripatiti tra loro le risorse e noi le abbiamo regalate ad altri?)

ATTIVITÀFINALEDIMETACOGNIZIONE

I LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA:

IL COMUNE A MISURA DI BAMBINO:

la legge 176/1991 ratifica la Convenzione dei Diritti del Fanciullo del 1989, che ha segnato una tappa importante per l’affermazione dei diritti fondamentali delle bambine e dei bambini e per il loro riconoscimento come agenti di cambiamento. L’articolo 9 della Convenzione attesta il diritto dei minori di partecipare alle delibere e di far conoscere le loro opinioni: lavorando sulla Costituzione, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la Carta di Nizza e Agenda 2030, unendo attività di outdoor education per fare ricognizione degli spazi cittadini che necessitano di interventi, i bambini si faranno attori del cambiamento e potranno presentare le proprie istanze agli amministratori locali.

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