Portfolio federica r melis 2015

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Progettazione di un Padiglione e del suo allestimento con tema la violenza sulle donne / Un viaggio per rinascere

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UN VIAGGIO PER RINASCERE

laboratorio di Allestimento 2012/2013 Politecnico di Milano votazione 28/30

Un museo aziendale per NIVEA / niveAROUND

pergolato

giardino

ingresso

corte

NIVE

02AROUND

laboratorio di metaprogetto 2012/2013 Politecnico di Milano votazione 30/30

corte

ingresso

ingresso

Esposizione sugli oggetti storici del Design della comunicazione portatile ambientata al Castello del Valentino Torino / I make comuniACTION

I MAKE COMUNICACTION

laboratorio di Design dell’esporre 2008/2009 Politecnico di Torino votazione 30L/30

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INDICE

EXHIBIT DESIGN

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Computer portatile Macbook Air Computer portatile Walkman 2008 Mac Portable Sony Walkman 1989 1979 Computer “portatile” IBM Model 5100 1975

Lettore cd portatile Philips az6811 1988

Macchina da scrivere portatile Valentine 1969

Lettore mp3 iPod nano 2007

Macchina da scrivere portatile Royal Quiet DeLuxe 1941

Televisore portatile Algol Brionvega 1964

Macchina fotografica Polaroid Swinger 1965 Fotocamera digitale Canon G10 2009

Smart phone iPhone 2008

Cinepresa Crown 8 507 1970

Cordless Pla radio #15 1980

Telefono cellulare Startac Motorola 1997


BEYOND

interventi progettuali urbani di spatial design allineati alla logica dell’azione a medio termine, interventi spaziali, scenografici e allestitivi / La Spezia “BEYOND” laboratorio di Sintesi finale 2013/2014 Politecnico di Milano votazione 27/30

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LA SPEZIA

SPATIAL DESIGN

Design per i beni culturali: merchandising per il sistema delle residenze reali in Piemonte / Luci a corte laboratorio di progettazione 3 2009/2010 Politecnico di Torino votazione 28/30

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LUCI A CORTE

PRODUCT DESIGN

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OLTRE LE QUINTE, DIETRO IL SIPARIO

ELABORATO DI TESI

OLTRE LE QUINTE, DIETRO IL SIPARIO Valorizzazione del sapere artigianale del Teatro alla Scala

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Progettazione e rappresentazione tramite render dell’idea progettuale per stand fieristici.

STAND FIERISTICI

Collaborazione presso Alllestimenti Ranaldi srl Settembre / Ottobre 2015

07

EXHIBIT DESIGN & RENDER

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01

EXHIBIT DESIGN

UN VIAGGIO PER RINASCERE Più dei tramonti, più di un volo di un uccello la cosa più meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Jack Folla Le riflessioni svolte nel corso del Laboratorio di Allestimento riguardanti il tema “violenza sulla donna” hanno portato alla progettazione di un padiglione e un percorso allestitivo di tipo ascensionale con il fine di trasmettere un messaggio di speranza. Abbiamo pensato a un percorso fruibile in modo libero che, svolgendosi tra spazi esterni e interni, li pone in continua relazione e li definisce. A livello architettonico si è scelto di seguire il rigore di una griglia geometrica, dal punto di vista degli spazi curati per la mostra abbiamo cercato di dar vita a un complesso sistema di emozioni e significati che ruotano attorno al tema principale, mettendo al centro l’esperienza del visitatore. Pur essendo in relazione tra loro, l’aspetto architettonico e quello allestitivo sono stati pensati in un’area di azione a più ampio raggio, ipotizzandone un possibile e diverso utilizzo futuro e, soprattutto, una funzione rispondente alle esigenze del parco in cui il progetto è stato contestualizzato.

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Partendo dall’utilizzo di una rigorosa griglia geometrica che ci ha permesso di definire sin dal principio le diverse aree funzionali caratterizzanti il progetto, si è deciso di suddividere l’area a disposizione in due corpi di fabbrica distinti, ma in dialogo tra loro.

I padiglioni sono caratterizzati da ampie vetrate che si aprono verso l’interno dell’area di progetto e da fessure di luce nei lati in relazione con l’ambiente che li circonda; gli spazi esterni, pensati per diventare zona di sosta e contatto sociale, oltre che adibiti allo svolgimento delle performance teatrali scelte, sono protetti da coperture aggettanti che, come un guscio protettivo, avvolgono lo spazio.

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L’allestimento Un pannello curvo introduce l’allestimento della prima area allestitiva: un sunto metaforico del tema proposto che permette al visitatore di immergersi ed interagire con le opere successivamente presentate. Abstract metaforico del ciclo dell’abuso, composto da 4 fasi che si ripetono nello stesso ordine seguendo una progressione precisa. Fase della tensione. La vittima ha paura di un eventuale scoppio d’ira e cerca di modificare il proprio comportamento per scongiurarlo. Fase dell’Incidente o abuso vero e proprio. L’aggressore tenta di dominare la vittima contro la sua volontà tramite violenza psicologica, economica, sessuale, fisica. Fase della Riconciliazione, o fase della luna di miele. La fine apparente della violenza, l’aggressore prova o finge di provare sensi di colpa o rimorsi, promette cambiamenti. Fase della calma o latenza. Quando la relazione sembra calma e serena e porta a una nuova riattivazione del ciclo. Nella parte finale del primo padiglione abbiamo pensato di inserire il concetto del labirinto tramite due installazioni che vogliono riflettere psicologicamente i protagonisti delle vicende di violenza: l’uomo “Abuser” e la donna “Vittima”. Il visitatore viene condotto al secondo padiglione che si propone di ultimare il viaggio intrapreso: se il ciclo dell’abuso e il labirinto mentale volevano spiegare in modo approfondito il concetto della violenza, ora si vuole consegnare un messaggio di rinascita e speranza tramite spunti di riflessione e, soprattutto, risposte concrete.

Allestimento interno area performativa - immersiva

Area dedicata

Servizi

performance

bookshop

Servizi

Allestimento esterno

Allestimento interno

Reception - deposito

area espositiva

area informativa - immersiva

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/ desk / / fase1 / La tensione /

/ Ingresso / / frammenti video /

parete ostacolo bande elastiche tese

/ fase3 / La calma apparente / silhouette che si specchiano deformazione della realtà

radiografie dell’artista nell’atto di urlare

/ fase1 / La tensione /

parete ostacolo bande elastiche tese

/ ingresso /

/ fase2 / L’incidente /

/ desk / / opere pittoriche /

silhouette che si specchiano deformazione della realtà

/ labirinto mentale / Abuser /

/dipinti / emozioni umane /

/ fase3 / La calma apparente /

/spazio immersivo /“Una donna in rinascita”/

/informazioni parità di genere /

/ tablet / documentari /

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02

EXHIBIT DESIGN

NIVEAROUND Ciò che NIVEA è ripercorrendo la sua storia, filtrata attraverso la comunicazione e la storia dei prodotti, nonché dei rapporti con la società: attraverso questo percorso si vuole sottolineare il contesto sociale e culturale nel quale Nivea si è sviluppata, facendo emergere i mutamenti che la famiglia ha subito in tutti questi anni e come Nivea ha risposto alle nuove abitudini e alle nuove esigenze del pubblico, rimanendo sempre al passo coi tempi.

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NIVEA COME SPECCHIO DELLA FAMMIGLIA

ENTERTAINMENT CENTRE

SCIENCE-TECNOLOGY CENTRE

MUSEO DEL DISTRETTO PRODUTTIVO

ARCHIVIO D’IMPRESA

MUSEO AZIENDALE TIPOLOGIE MUSEO SITO

COLLEZIONE D’IMPRESA PARCO TEMATICO

MUSEO DI MARCA

MUSEO ESPERIENZIALE MODELLI

METODO INTERATTIVO METODO NARRATIVO METODOPARTECIPATIVO

MUSEO DELL’IMPRENDITORE MUSEO DI PRODOTTO E CATEGORIA MERCEOLOGICA

ORDINAMENTO SCIENTIFICO NIVEA E SOCIETÀ APPROCCIO CON IL PUCCBLICO

NIVEA E SOCIETÀ CORRISPONDENZA

CAMPAGNE PUBBLICITARIE

1910

1920

PRODOTTI 1930

1950

NIVEA E SOCIETÀ GADGET pallone gonfiabile calendario solare 1960

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1970


TARGET

ANALISI

AZIENDAL E MUSEO

NIVEA

studiosi/ricercatori

bambini teenager

esperti del settore FAMIGLIA dipendenti

giovani donne scolaresche/studenti

donne mature

turismo

giovani uomini consumatori del Brand

uomini maturi

Nuclei familiari in cui l’iniziativa è mossa dagli adulti (ruolo dell’accompagnatore), i quali desiderano avvicinare i propri figli ad una nuova realtà, un arricchimento culturale durante la fase di formazione e di crescita.

LOCATION MILANO LA FAMIGLIA PROTAGONISTA

TRADIZIONE

CASCINA CUCCAGNA PORTA ROMANA

FACILMENTE RAGGIUNGIBILE

ingresso

AREA DELLA CASCINA corte

corte

ingresso

ingresso

La zona scelta per l’allestimento è in parte interna, con l’impiego di tre sale, e il cortile adiacente. La cascina ha già dedicate altre zone per eventi ed esposizioni, ma non ritenute adatte perchè non fruibili da persone non normodotate. Si è così scelta l’unica area diponibile a pian terreno.

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SPAZIO ESPOSITIVO OSTELLO

giardino

SPAZIO DI INCONTRO LABORATORI

pergolato

CUCINA/BAR

M3 Porta Romana Lodi TIBB tram 9 filobus 90 91 92 bus 62 77

SERVIZI

BOTTEGA

Via Cuccagna 2/4 angolo via Muratori

POSIZIONE STRATEGICA


PERCORSO TEMATICO La nascita di Beiersdorf La famiglia Nivea

Cura di sè: Nivea Creme

Prima vacanza al mare: Linea Solari

La famiglia cresce: Linea Baby

Il mondo mamma

Un viaggio di famiglia

Allestimento itinerante

La corrispondenza

Ingresso: LA FAMIGLIA NIVEA In prossimità dell’ingresso dell’allestimento sono presenti le sagome autoportanti della nostra famiglia Nivea, che tramite l’ausilio di altoparlanti integrati anticipano la loro funzione all’interno dell’allestimento e la storia che ci andranno a raccontare. A parete sono presenti grafiche storiche dell’azienda Beiersdorf con i relativi dati storici.

Per accompagnare i visitatori lungo tutto il percorso, e aiutarli nella comprensione dei temi e dei collegamenti ci siamo affidati all’uso di sagome autoportanti raffiguranti i membri di un ipotetica “famiglia Nivea”. Queste sagome sono costituite da due lastre di plexiglass, il cui contorno raffigura la silhouette del personaggio, al cui interno e inserita una grafica fissa con le diverse informazioni.

Livelli di fruizione

grafica

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interazione

ludico

silhouette


SALA 1, INTERNO Cura di sè: Nivea Creme

Espositore interattivo dei Packaging storici della Nivea Creme, al tocco proiettano sulla parete un ingrandimento del pack e un evento importante di quel determinato anno.

A paret sono esposte i manifesti pubblicitari storici, a terra è stato riprodotto oversize il tipico vasetto della Nivea Creme, sollevando la tipica pellicola d’alluminio si svela la presenza di un schermo con video.

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A

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2 1 : 100

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SALA 2, INTERNO Prim Vacanza al mare: Linea Solari

Esposizioni delle storiche campagne Nivea sui prodotti solari e le diverse evoluzioni.

C

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prospetto BB

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A

Nel centro della sala è presente la famose Apecar come espositore dei packaging dei solari, a lato ancorati a soffitto i gadget gonfiabili storici di Nivea.

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344 410

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m prospetto DD

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C

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prospetto CC


SALA 3, INTERNO La famiglia cresce: Linea Baby

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Nell’area bagno sono state inserite delle pareti leggere nelle quali vengono rappresentati con prespaziati in pvc gli outline dello stile del bagno per ogni decennio rappresentato, inoltre è possibile accedere a un armadietto nel quale saranno posizionati i prodotti Nivea, potendo così evidenziare l’evoluzione e l’aumento della gamma.

prospetto FF D B

E

60 120

80 210

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La seconda metà dello spazio è interamente dedicato ai bambini con tappeti elastici e postazioni per il disegno, che verranno raccolti ed esposti nel retro delle silhoette presenti in ogni sala.

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344 410

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SALA 4, ESTERNO Mondo mamma

Nel primo modulo esterno è presente un installazione ludica per i bambini, che sono chiamati a ricomporre un puzzle oversize che rappresenta l’immagine di una campagna pubblicitaria Nivea.

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D

Sono presenti anche postazioni per gli adulti, con com sedute che richiamano il Brand e un video proiettato su i trattamenti e i prodotti offerti da Nivea per il mondo femminile.

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prospetto BB

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prospetto CC 0 1

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SALA 5, ESTERNO Un viaggio in famiglia

In questo secondo modulo si vuole far scoprire i diversi prodotti Nivea che sono presenti nei diversi paesi e non commercializzati in Italia con le loro diverse peculiaritĂ . Inoltre, sempre per il divertimento dei bambini, percorre per tutto lo spazio un banda magnetica che invita a posizionare sotto il giusto paese simboli o bandiere magnetiche.

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SALA 6, ESTERNO La corrispondenza

In questo modulo sono esposte a parete le corrispondenze storiche del Brand e sospese su fili metallici ancorati a soffitto le attuali corrispondenze dei visitatori del museo aziendale. La sala è munita di piani d’appoggio per la stesura delle lettere.

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SALA 7, ESTERNO niveAROUND

In quest’ultimo modulo, itinerante, sono esposti i manifesti pubblicitari di altri paesi e sono presenti delle piccole cupole monoposto ancorate a soffitto nelle quali sono trasmessi video pubblicitari sempre di altri paesi.

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B

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in questa ultima sala si ritrovano anche tutte le silhoette della Nostra famiglia Nivea per salutare, con ultime informazioni sul brand, il visitatore.

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EXHIBIT DESIGN

I make comunicACTION La mostra iMake comunicACTION ha l’intento di realizzare un’esposizione sugli oggetti della comunicazione portatile. Gli oggetti sono stati disposti in tre aree tematiche principali: UDITO, VISTA e TATTO. In ogni area il visitatore può interagire in modo diverso con l’oggetto esposto perchè ha la possibilità di utilizzarlo. Gli oggetti sono in grado di emozionare e rimandare alla memoria, ma l’individuo tende a dimenticarli facilmente e a sostituirli con nuovi.

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Location / comunicazione Castello del Valentino Viale Mattioli, 39 - Torino È un edificio storico di Torino, situato nell’omonimo Parco del Valentino sulle rive del fiume Po. La mostra sarà allestita della sala delle colonne. Sono stati riportati alcuni esempi della comunicazione studiata per sponsorizzare la mostra. Riprende il tema della sensorialità e lo sfondo nero vuole ricondurre alla scelta allestitiva della semioscurità all’interno della sala.

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Ordinamento scientifico

Walkman Sony Walkman 1979

Computer portatile Macbook Air Computer portatile 2008 Mac Portable

1989 Computer “portatile� IBM Model 5100 1975

Lettore cd portatile Philips az6811 1988

Macchina da scrivere portatile Valentine 1969

Lettore mp3 iPod nano 2007

Macchina da scrivere portatile Royal Quiet DeLuxe 1941

Televisore portatile Algol Brionvega 1964

Macchina fotografica Polaroid Swinger 1965 Fotocamera digitale Canon G10 2009

Smart phone iPhone 2008

Cinepresa Crown 8 507 1970

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Cordless Pla radio #15 1980

Telefono cellulare Startac Motorola 1997


Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna.

Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY. Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna. A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

24 lo (Zanuso lo paragonò ad un il suo padrone), dalla manig dalla bril ante scocca in plas arancione sole, nero notte e

SEZIONE D-D Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

PIANTA ARREDATA Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei inter

A Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

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Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

D A lavorare con Giuseppe Bri di Brionvega, era un team di tecnologia e di forme. Dal 2 acquisito il ramo dell’aziend e relatilva licenza di utilizzo distribuire sul mercato nuovi

C A lavorare con Giuseppe Bri di Brionvega, era un team di tecnologia e di forme. Dal 2 acquisito il ramo dell’aziend e relatilva licenza di utilizzo distribuire sul mercato nuovi

C Algol è caratterizzato dallo (Zanuso lo paragonò ad un il suo padrone), dalla manig dalla bril ante scocca in plas arancione sole, nero notte e

Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna. A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna.

Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

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Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna.

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M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

VISTA 1

A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

VISTA 2 4

SEZIONE A-A 1

M .Zanuso e R. Sapper Brionvega 1964

Disegni tecnici allestimento

SEZIONE C-C

Algol è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna.

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.

Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

B

VISTA 4

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SEZIONE B-B

VISTA 3

fuori scala

A lavorare con Giuseppe Brion, imprenditore milanese a capo di Brionvega, era un team di specialisti che discuteva di tecnologia e di forme. Dal 2004 SIM2 Multimendia ha acquisito il ramo dell’azienda dedicato alla produzione audio e relatilva licenza di utilizzo del marchio per realizzare e distribuire sul mercato nuovi prodotti o riedizioni.

Algol è carat erizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo paragonò ad un cagnolino fedele che guarda il suo padrone), dalla maniglia arrotondata estraibile e dalla bril ante scocca in plastica in tre varianti cromatiche: arancione sole, nero notte e grigio luna.

Con le sue forme inconfondibili, è uno dei prodotti rappresentativi degli anni Sessanta, il TV Algol è esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di NY.

Nel 1964 Marco Zanuso e Richard Sapper progettanAlgol per Brionvega, un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano.


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Espositore composto da un basamento e una teca superiore per l’esposizione degli oggetti. Il basamento è composto da 4 lastre in plexiglass opaco arancione con angoli smussati a 45° per l’assemblaggio. La teca superiore è in plexiglass trasparente. Questo avrà una serie di forature per schermo e tastiera e una per il passaggio del cavo delle cuffie. La teca appoggerà su una lastra orizzontale all’interno del basamento, e sarà fissato ad esso tramite chiusura con chiave.

Seduta composta da un basamento, un cuscino sovrastante e un faretto per l’illuminazione. Il primo è composto da lastre di plexiglass arancione trasparenti con angolo smussati a 45 gradi (per l’assemblaggio che avverrà con colle per vetro o siliconiche). Nella parte superiore del basamento si trova un foro per l’alloggiamento di un faretto dicroico che illuminerà la seduta.

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Seduta “Udito”

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Seduta monoblocco in schiuma poliuretanica priva di struttura interna, completamente in poliuretano coon un foro per permettere il passaggio dei cavi che alimentano dei faretti a led che spuntano da un cuscino imbottito e rivestito di ecopelle, come se fossero dei bottoni di luce. Basamento in legno multistrato appoggiato a terra su dei piedini

Tavolo Algol 35

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Tavolino composto da lastre in plexiglass verde trasparente, con angoli smussati a 45 gradi per l’assemblaggio, che verrà effettuato tramite colle per vetro o siliconiche.

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cavalletti / cubo per cinepresa

Cubo composto da lastre in plexiglass verde trasparente, con angoli smussati a 45 gradi per l’assemblaggio, che verrà effettuato tramite colle per vetro o siliconiche.

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Espositori cordles e motorola

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Il basamento è composto da 4 lastre in plexiglass magenta trasparente con angoli smussati a 45 gradi per l’assemblaggio (con colle per vetro o siliconiche). La teca superiore è in plexiglass trasparente, assemblato con la stessa tecnica del basamento. La teca appoggerà su una lastra orizzontale all’interno del basamento, e sarà fissato ad esso tramite chiusura con chiave. L’oggetto al suo interno, raggiungibile tramite un foro circolare per far passare le mani, sarà illuminato da un paletto in metallo contenente un faretto dicroico.

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Espositore composto da un basamento e una teca superiore per l’esposizione degli oggetti. Il basamento è composto da una lastra di pochi centimetri in alluminio pressopiegato. La teca superiore è in plexiglass trasparente ed appoggerà su una lastra orizzontale con funzione di doppio fondo, e sarà fissato al basamento per incastro col le guide laterali. L’oggetto al suo interno, raggiungibile tramite un foro circolare per far passare le mani, sarà illuminato da un paletto in metallo contenente un faretto dicroico.

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Espositore i-Phone

Espositore macchine da scrivere

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Espositore composto da un basamento e una lastra di appoggio superiore. E’ interamente composto da plexiglass magenta opaco, una lastra per il basamento inferiore con spigoli per la sua chiusura a 45 gradi e una per la copertura superiore. La modalità di incollaggio sarà sempre la medesima con colle per vetro o siliconiche.

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Espositore composto da un basamento e una lastra di appoggio. E’ interamente composto da plexiglass azzurro trasparente,3 lastre per il basamento con spigoli per la sua chiusura a 45 gradi e una per appaggiare l’oggetto esposto. Quest’ulitma andrà ad incastrarsi all’interno delle guide opportunamente sagomate sui lati delle 3 lastre del basamento, e poi incollata con colle per vetro o siliconiche. La parte inferiore di appoggio di queste lastre avrà una rientranza per consentire l’alloggiamento di una striscia di led per l’illuminazione.

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Ambientazione sala con luce naturale

Ambientazione sala in semi oscuritĂ 30


04

SPATIAL DESIGN

LA SPEZIA / BEYOND La struttura della città moderna si sta sgretolando velocemente sotto la spinta dello sviluppo planetario e il nostro landscape sia fisico sia mentale si deforma. Un occasione per interventi progettuali urbani di spatial design allineati alla logica dell’azione a medio termine, interventi spaziali, scenografici e allestitivi, legati a soluzioni che favoriscono anche l’uso di un sistema aperto di componentistica ambientale. La città contemporanea può così adeguarsi più facilmente, rispetto ad alcune categorie d’uso - soprattutto quelle legate alla fruizione veloce e fluida di servizi da parte dei cittadini - alle continue richieste di un suo adattamento comportamentale e funzionale, per mezzo d’interventi più leggeri, micro-invasivi, interstiziali, giovandosi in questo delle potenzialità sperimentali del design tipiche degli interventi di medio-breve durata. Il LABORATORIO svilupperà ipotesi di progetto di Spatial Design legate all’approccio interpretativo DIRT la dove “Dirt” non è visto come un elemento negativo, ma come elemento investigativo per molteplici potenzialità di progetto, fertili, adattabili, in grado di ospitare la differenza pur mantenendo la coesione. Dirt è un “design tool”. La prospettiva DIRT mette in luce, infatti, le connessioni sociali, i processi, le idee più sperimentali, i substrati fisici e i network urbani. DIRT può diventare una concreta matrice di progettazione.

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Mapping The logic that we followed to identify the zone for our intervention has brought us away from the historical center and from the waterfront. Our attention has been catched by an hybrid area, half residential and half industrial (in which green spaces and places of diversion are assembled). The analysis corresponds to a path, established with the purpose to cross the hybrid zone in direction of the sea. Approacing the harbour, there are many infrastructures like large roads and off limited areas wich cut off the access to the seaside, making impossible to feel the presence of the sea. Through the observation of the environment’s characteristics, three fundamental sites have been individualized. Besides the dirt conditions (of residual green / presence of infrastructures / disuse / not accessibility), the greatest problem results the cutted relation to the sea.

Mapping / recording machine The first device we used to record informations is a pyramid of mirrors , with the aim to have a simultaneous vision of a very fragmented reality as La Spezia is. The second is a roll of thermal paper, used to pick up data from different points on the length of the path. With the colorimetrical analysis we have been able to axtract the different areas that we met on our way trought the city using the main color related to each of them. industrial area

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residentia l

green space

residentia l + green space


Spatial Design In the axonometry we analyzed many different aspects inside the target area like the different type of green, the functions, the main public buildings and the main roads talking about the areas that they serve.

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SEGMENT_1

SEGMENT_2 Via Parma Corso Nazionale Corso Poggiolini Via Naef

PARK / PRI VATE GARDEN RESIDUAL GREEN / BUILDINGS

SEGMENT_3 Via del Canaletto Via della Pianta

PUBLIC SER VICES / IN BETWEEN AREA STREWN BUILDINGS

DUALITY / WORK- FA MI LY HYBRID AREA / INFRASTRUCTURES

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Residential area

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Quantitative Data For the data analysis we have divided the route into four segments , highlighting what kind of area it is and what kind of flows are characterized. The first segment includes in itself the first dirt : This is an area mostly residential , palaces , small houses and private gardens . We have cataloged ‘ dormitory area ‘ because human activity is quiet and routine .

ATTENTION POINT / SHARED SPACE AND SERVICES / NETWORKING AREA GATHERING PLACE / CONNECTION AREA / REFUGE AREA / STOPOVER AREA / NETWORKING AREA

New Behaviours The itinerary examination has underlined conflicting features that lead up us to reflect upon new possible behaviours. The focal point is the “in between” placement of the path itself relating different spaces typical of this region: hills and sea, even if marked by strong symbols, don’t communicate through them and are only perceived; invisible obstructions (non functional places) or materical one ( metallic barrier by container) are break point almost insormountable.

20%

COMMUNITY FLU X

FLEXIBLE SPACE / CONNECTION AREA

MULTI-SENSORY AREA / REDISCOVER CONTACT WITH THE NATURE

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dirt traces Word flows describe the dirt traces seen and underline the three punctual areas summarizing the features the whole itinerary that connect hills and sea, strong entity just perceived in this area. Important break point are the undefined places at the periphery and the container obstruction overlooking the seafront: beetween them there is a group of elements that make the site a promiscuous space, with various function and as much undefined areas, cut in a diagonalway by a strong infrastructure, the overpass as additional layer of analysis. The first site is a green forgotten spot , bypassed, avoided, with no specific

function: a residual green place,with a intrinsic quality that colud express a collected area. Manteining the existing flow, we try to underline the link among important buildings: between the multiflex and the sport hall, stands out a narrow in between area, valuable as connection. We reach a third area, set under the overpass that cross Via del Molo, access to seafront. It’s a promiscuous space, used as illegal dumb, focus of a whole hybrid area adding up the residential function to the industrial/ harbour one. A strong symbol that allow us to perceive the sea that is denied by container obstruction, our planning challenge.

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PRODUCT DESIGN

LUCI A CORTE Una delle declinazioni più attuali del design per i beni culturali vede il progetto quale chiave per la messa in luce di patrimoni storici e artistici, in questo caso il circuito delle Residenze Reali in Piemonte, e della cultura materiale del territorio, qui interpretata dalle competenze ed eccellenze dell’artigianato locale. Una collezione di merchandising museale e di attrezzature per l’arricchimento del servizio offerto dalle Residenze Reali.

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TECNICI / DETTAGLI 5

Questa lampada è pensata per richiamare la simbologia barocca attraverso un segno non grafico ma luminoso. La particolare proprietà della diffusione della luce, convogliata lungo i bordi del plexiglass è la protagonista del nostro progetto. Il risultato è una lampada da tavolo versatile in quanto può all’occorrenza contenere degli oggetti grazie all’uso della tecnologia ledstrip che non scalda il materiale. È orientabile in tre diverse posizioni, per avere l’idea di una lampada sempre nuova. L’assenza di decorazioni e la decisione di mantenere un segno elegante e minimalista dà la possibilità all’utente di sceglierne l’uso. È inoltre possibile scegliere all’acquisto il colore della lampada, in base ai colori disponibili della tecnologia led.

RENDER /

particolari del materiale e della rifrazione 42


06

ELABORATO DI TESI

DIETRO LE QUINTE, OLTRE AL SIPARIO Con il presupposto di utilizzare la scenografia come strumento narrativo, la tesi ha l’obiettivo di comunicare, trasmettere e valorizzare il patrimonio e il sapere artigianale dei laboratori – atelier del Teatro alla Scala attraverso un allestimento di beni materiali e immateriali. L’ipotesi di progetto nasce dalla lettura del bando di gara proposto dal comune di Milano relativo alla concessione in uso degli spazi ex Ansaldo di via Tortona, 54 – edifici 12A, 13, 31, 32 - con il fine di “promuovere e sviluppare attività culturali e imprenditoriali in ambito creativo e restituire alla città uno spazio che ospiti attività e progetti”. La fase di ricerca si è incentrata sul rapporto tra il teatro e il design, focalizzandosi successivamente su due ambiti specifici, quello urbano e quello allestitivo. Inizialmente si è posta l’attenzione all’evoluzione dell’apparato scenografico con uno sguardo critico verso gli elementi progettuali; questa analisi storica è stata affiancata da una ricerca di casi studio rappresentativi delle diverse modalità con cui il teatro esce dai suoi confini tradizionali e genera un approccio di tipo scenografico. Questo, avvalendosi di uno spazio narrativo o performativo a partire dai beni di partenza, ha permesso di applicare il contenuto teorico della tesi agli elaborati progettuali.

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Il percorso progettuale ha visto come prima tappa l’analisi dell’area di interesse : luogo storico della Milano moderna, lo stabilimento Ansaldo si estende per 70.000 mq ed è compreso tra le vie Bergognone, Tortona e Stendhal. Risulta ben collegato al resto della città attraverso la presenza di numerose modalità di trasporto pubblico (stazione, metropolitana, bus) ed è caratterizzata da un distretto molto giovane e dinamico del Fuorisalone ospitando, nella settimana del design, numerose installazioni ed eventi. L’area ha, soprattutto, un notevole potenziale di sviluppo in ambito culturale: ospita il Museo delle Culture di David Chipperfield, la Collezione di marionette dei Fratelli Colla, l’OCA - Officine Creative Ansaldo e, appunto, i Laboratori del Teatro alla Scala. Si è definito come motivo di interesse la presenza degli atelier e del patrimonio storico – artistico ad essi legato. Via Savona

Nell’iter critico sono stati analizzati diversi casi studio relativi alle modalità di esposizione di costumi e scenografie del Teatro alla Scala: si vuole evidenziare come l’approccio tradizionalmente utilizzato si serva di cornici architettoniche che esaltano la teatralità (Roberto Capucci al Teatro Farnese) oppure affidi ai singoli manufatti la capacità di raccontare e raccontarsi (Il costume veste la musica a Palazzo Morando) combinando linguaggi artistici diversi (Il dissoluto punito alla Triennale di Milano). L’ipotesi progettuale vede, invece, l’utilizzo di un ex spazio industriale neutro e asettico, caratterizzato da navate lunghe e regolari e scandito dalla presenza di massicci pilastri : parte del piano terra e il piano ammezzato sono stati dedicati ai servizi (aree relax – lettura, bar, bookshop, sala conferenze, archivio, zona performance libera), la mostra permanente, suddivisa in due macro temi principali - scenografia e costumi – è stata conseguentemente distribuita tra il piano terra e il piano primo, infine uno spazio per mostre spinoff è stato ricavato in una navata del piano terra. In corrispondenza degli spazi espositivi, due aree laboratoriali sono accessibili indipendentemente dalla mostra e offrono un programma di workshop ed eventi aperto alla città.

TEATRO ALLA SCALA Laboratori Atelier Ansaldo via Bergognone, 34 Milano Via Tortona

Area di progetto Edificio 12A | 13 piano terra | servizi + mostra permanente piano ammezzato | servizi piano primo | mostra permanente + lab area

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STAGIONI ANALIZZATE Diretto da Regia di Prima rappresentazione

MACRO CATEGORIE SCENOGRAFIA COSTUMI COMUNICAZIONE

legenda Allestimento Selezione archivio

In fase di progettazione sono stati definiti gli ordinamenti scientifici di 9 rappresentazioni storiche del Teatro alla Scala di cui sette opere (Carmen, Don Carlos, Aida, Otello, Don Giovanni, La traviata, Un ballo in maschera ) e quattro balletti ( Don Chisciotte, Giselle): il materiale, rintracciato principalmente nell’Archivio La Scala (www. archiviolascala.org), è stato poi analizzato e selezionato in apposite schede in cui le date delle stagioni principali e i macro temi di ricerca – scenografie, costumi e comunicazione – suddivisi a loro volta in materiali di fase

progettuale (bozzetti, schizzi, maquettes, fotografie del processo artigianale), testimonianze (fotografie, video, note, dati, notizie) e artefatti veri e propri, hanno permesso di schematizzarli in una griglia di lettura immediata. Nelle suddette schede, che raccolgono quindi il materiale presente nell’allestimento e nelle aree di archivio, sono stati evidenziati gli elementi che fanno effettivamente parte della mostra.

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PROGETTO L’ipotesi progettuale vede l’utilizzo di un ex spazio industriale neutro e asettico, caratterizzato da navate lunghe e regolari e scandito dalla presenza di massicci pilastri : parte del piano terra e il piano ammezzato sono stati dedicati ai servizi (aree relax – lettura, bar, bookshop, sala conferenze, archivio, zona performance libera); la mostra permanente, suddivisa in due macro temi principali - scenografia e costumi – è stata conseguentemente distribuita tra il piano terra e il piano primo, infine uno spazio per mostre spinoff è stato ricavato in una navata del piano terra. In

corrispondenza degli spazi espositivi, due aree laboratoriali sono accessibili indipendentemente dalla mostra e offrono un programma di workshop ed eventi aperto alla città. Si è pensato di caratterizzare maggiormente lo spazio con una struttura di pannelli modulari in legno, sviluppabile sia in orizzontale (pedane) che in verticale (pareti): presente sia negli spazi dedicati ai servizi pubblici, sia all’interno dell’allestimento, vuole ricordare le assi del palcoscenico creando una suggestione materica immediata.

elementi tridimensionali

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PIANO TERRA | AREA SERVIZI

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L’accesso principale alle aree interessate dall’ipotesi progettuale si trova in via Bergognone angolo via Tortona. Una volta attraversato l’ingresso al cortile comune ai vari edifici, l’entrata agli spazi avviene attraverso la seconda porta dell’edificio 12 A al piano terra rialzato. Varcata la soglia ci si trova subito in un’area dedicata allo svago e al ristoro, da dove è possibile individuare la reception / guardaroba in fondo al cono visivo, in una posizione strategica per il raggiungimento delle aree espositive permanenti e per quella temporanea dello spin-off. Subito alla sinistra dell’ingresso sono presenti dei gradini e una rampa che permettono l’accesso all’area dedicata ai servizi. Quest’ultima è stata concepita per assolvere alle esigenze dei fruitori, fornendo zone lettura/ relax e postazioni più isolate dedicate allo studio o ad attività di interesse culturale. La prima zona che s’incontra si trova ancora sotto il controsoffitto che delimita lo spazio del bar, dove è riproposto un tavolo simile al bancone del bar, in posizione parallela a questo ma divisi da una parete attrezzata alle necessità delle diverse zone. Il resto della navata, delimitata da un lato dai pilastri e dall’altro da una parete finestrata, è a sua volta suddivisa in due zone distinte. Quella a ridosso dei pilastri è dedicata all’esposizione di libri e volumi, alla lettura e al relax ed è delimitata sotto da una struttura a pedana e sopra da un controsoffitto che rende gli spazi più a portata d’uomo – essendo i soffitti da 8m molto alti-. Questo spazio è caratterizzato da nicchie ricavate tra i pilastri dove è stato pensato un sistema di mensole flessibili per l’alloggiamento dei libri e una pedana a tre livelli completata da sedute flessibili, modificabili in fase di utilizzo. La seconda zona è dedicata a delle isole studio - da 10 e 8 posti - con illuminazione integrata e racchiuse tramite un telaio ligneo che supporta un telo polimerico opalino. Queste postazioni sono più raccolte per isolare il fruitore dall’ambiente circostante.

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PIANO TERRA | ALLESTIMENTO “valorizzazione del patrimonio e del saper fare dei laboratori di scenografia del Teatro alla Scala”

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Le riflessioni sul tema della valorizzazione del patrimonio artigianale scaligero hanno portato all’ipotesi progettuale di due allestimenti permanenti collocati all’interno degli edifici dell’ex acciaieria Ansaldo, gli stessi che ospitano i laboratori del Teatro alla Scala, nel cuore di Milano. La prima esposizione che si incontra al piano terra dell’edificio 13 ha come tematica portante “la scenografia”, con l’allestimento dei documenti storici dell’archivio del Teatro alla Scala in uno spazio performativo, che invita il visitatore ad interagire con elementi di scena come argani, carrucole e rocchetti che assumono il ruolo di espositori e allo stesso tempo si rivelano per il loro impiego nell’ambito teatrale. Data la conformazione dello spazio e degli accessi - l’ingresso coincide con l’uscita -, il percorso risulta essere stabilito, a senso unico e circolare. Il visitatore è condotto attraverso tematiche specifiche del progetto scenografico-teatrale, che si dispiegano in maniera parallela nelle due navate dello spazio espositivo. Dopo un breve video introduttivo, la prima area che si

incontra nel percorso di visita coincide con le fasi iniziali del progetto scenografico: la messa in scena di maquette e bozzetti. Segue l’area dedicata alle rappresentazioni bidimensionali, che si identificano principalmente nei fondali. Nella zona parallela viene affrontato il tema delle realizzazioni tridimensionali, sia di elementi decorativi di scena - di medie e grandi dimensioni - che di quinte volumetriche, con un focus sulle diverse fasi produttive. Il percorso termina con un’ultima area laboratoriale, che si rifà nella disposizione e negli arredi ai laboratori Scaligeri riguardanti la rappresentazione più artistica, con la possibilità da parte del visitatore di partecipare a workshop sulla decorazione di fondali e sulla scultura di alcuni elementi tridimensionali. Infine si incontrano quattro postazioni video immersive, ognuna dedicata alle sezioni dei laboratori di scenografia: falegnameria, meccanica, decorazione e scultura.

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PIANO TERRA | SPIN-OFF : ALLESTIMENTO TEMPORANEO “Le figure femminili del Teatro alla scala: dal palcoscenico al retro scena.”

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Tematica dell’esposizione è la figura femminile del Teatro alla Scala, interpretata sia dalle grandi figure artistiche che sono passate per il palcoscenico del teatro,( scegliendo due figure di cantanti liriche: Renata Tebaldi e Maria Callas; e due ballerine: Carla Fracci e Alessandra Ferri) e i grandi personaggi femminili di Opere e balletti impersonati dalle artiste selezionate (Tebaldi: Desdemona -Otello-, Violetta - La Traviata-, Aida; Callas: Aida, Violetta, Carmen, Elisabetta - Don Carlos-; Fracci / Ferri : Giselle e Giulietta e poi rispettivamente Odile e Odette del lago dei cigni). Parallelamente viene indagato una seconda variante che vede protagonista dello spazio espositivo la figura femminile del retroscena, appartenente

al backstage che con il suo operato contribuisce alla riuscita dello spettacolo. La navata è stata divisa in tre sezioni longitudinali, una centrale con allestimento più volumetrico e ai lati una comunicazione tramite dispositivi video e grandi fotografie a parete. Al centro si è ricreata una struttura costituita da una pedana e un controsoffitto che delimitano l’area di interesse e allo stesso tempo le conferiscono fisicità; l’intento è quello di riproporre uno spazio che possa ricondurre ad un palcoscenico, proprio per il motivo che questa lunga passerella è destinata all’esposizione delle figure femminili della “ribalta”. 54


Si è fatta la scelta di esporre le installazioni che rappresentano le artiste in ordine cronologico per anni di carriera : Tebaldi, Callas, Fracci e Ferri, intervallate alle rappresentazioni dei personaggi dell’Opera e del balletto da loro interpretati con l’esposizione di costumi e reperti fotografici storici. I costumi sono posizionati sopra a una pedana terminante con un pannello (perpendicolare) rivestito con un film specchiante per permettere la visione a 360° e l’interazione da parte del visitatore che avrà la possibilità di impersonare il personaggio riflettendosi con “addosso i costumi”. L’assenza dei reperti sartoriali è colmata dall’inserimento di pannelli di supporto alla comunicazione fotografica dell’archivio raffigurante le artiste nei panni dei personaggi selezionati, sul retro sono inoltre integrate le informazioni riguardanti entrambe le figure dell’indagine.A ciascun’artista è dedicata un installazione multimediale cilindrica in Barrisol ® dove verranno proiettati

frammenti video della loro carriera. Infine i costumi del balletto, nell’area finale della passerella, saranno esposti appesi alla struttura del controsoffitto comunicando così la leggerezza e le specifiche caratteristiche sartoriali. Sul lato destro dell’area espositiva rispetto all’ingresso si susseguono alcuni dispositivi video (tablet) in cui è possibile visionare singolarmente i video della serie “I mestieri in Rosa” realizzati dal Teatro alla Scala ( la ballerina, la scenografa, la maschera, la corista, la violinista, l’attrezzista, la sarta) intervallati da grandi fotografie raffiguranti operatrici all’opera. Il lato opposto è ancora dedicato a questa tematica dove si alternano postazioni multiple per la visione di video (con durata maggiore), proiettati nello spazio compreso dai pilastri, e grandi pannelli dedicati ancora a informazioni e a reperti fotografici.

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PIANO AMMEZZATO | AREA SERVIZI

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In corrispondenza dell’area dedicata ai servizi collocata al primo piano, si è pensato di destinare l’intera superficie disponibile del piano ammezzato ad ulteriori spazi pubblici. Caratterizzata da una fila centrale di pilastri che la suddivide metaforicamente in due zone tematiche (svago - studio) permette di rilassarsi, studiare, recitare, ma anche approfondire, informarsi, partecipare a conferenze e dibattiti. Una volta varcato l’ingresso il visitatore può scegliere, in base alle proprie esigenze di quale spazio usufruire: il primo contiene un’ampia zona ristoro centrale, un doppio spazio dedicato alla lettura e allo svago caratterizzato da nicchie ricavate tra i pilastri, una pedana a tre livelli completata da

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sedute flessibili, modificabili in fase di utilizzo e da un’area dedicata a performance libere e quindi attrezzata con una struttura - palcoscenico, sedie libere, specchi, abiti e oggetti sparsi, un camerino. Nell’altra navata può, invece, accedere all’archivio scaligero tramite diverse postazioni multimediali - immagini e documenti - e un’area immersiva caratterizzata da un’installazione a pavimento che permette all’utente di sdraiarsi e assistere alla proiezione su tre pareti di opere e balletti scelti. Un’ultima zona, chiusa da due pareti, contiene l’area dedicata alle conferenze: la struttura in questo caso è stata sviluppata a ricreare i tradizionali gradoni.

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PIANO PRIMO | ALLESTIMENTO “Costumi e accessori del Teatro alla Scala”

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Bozzetto e taglio

veloce

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tappe interattive e descrive nel dettaglio, attraverso video, documenti e costumi, le tecniche sartoriali più rilevanti. L’area successiva rappresenta il confronto tra un personaggio femminile, Carmen, e un personaggio maschile, Don Giovanni : in entrambi i casi si possono ammirare i costumi delle stagioni principali, interpellare i totem interattivi per approfondire la conoscenza dei protagonisti e ascoltare alcuni brani selezionati all’interno dell’installazione tessile che fa da ponte tra i due. Il percorso prosegue in uno spazio di minore dimensione, costituito da un’unica navata che permette al visitatore di entrare all’interno di un cannocchiale visivo. Con un approccio allestitivo diverso si rappresentano due balletti , Giselle e Don Chisciotte, in successione attraverso un percorso dinamico che permette di visualizzare al meglio i costumi appesi e di interagire con i totem di approfondimento. Un pannello interattivo introduce l’area degli accessori; per quantità sono stati scelti i copricapi riccamente dettagliati dell’opera Aida: l’utente, attraverso il totem, può scegliere di quale categoria dei numerosi personaggi vuole ascoltare la storia. Il percorso termina con un climax materico immersivo in cui le proiezioni di stagioni storiche di Aida si alternano con alcuni costumi delle stesse, via via più numerosi fino ad arrivare alla conclusione con un vero e proprio spettacolo dell’abilità artigianale scaligera. Terminato il percorso, un’area laboratoriale permette al visitatore, alle scolaresche, ma anche agli esterni di partecipare a workshop organizzati e riprende nella disposizione delle postazioni di lavoro sia le fasi descritte nell’allestimento sia l’ambiente reale del padiglione Caramba.

In corrispondenza della zona allestita al piano terra, al piano primo dell’edificio 13 di via Bergognone , si trova l’allestimento permanente relativo ai “Costumi e Accessori del Teatro alla Scala”. In fase di progettazione la maggior difficoltà riscontrata è stata quella di dover allestire sia beni materiali di piccola scala – costumi e accessori- nelle grandi aree dell’ex Ansaldo, sia beni immateriali – le tecniche e l’arte artigianale - del reparto di sartoria che necessita di strumenti semplici. Per questo motivo, si è pensato di suddividere il percorso in sei aree tematiche (opera, artigianato, confronto tra personaggio maschile e femminile, balletto, accessori e spettacolo) in cui il visitatore può, di volta in volta, sentirsi parte del racconto attraverso un iter che gli permetta da una parte di interagire con alcuni elementi (ad esempio i personaggi rappresentati dagli accessori di Aida) e dall’altra di mettere subito in pratica ciò che sta imparando. Nell’allestimento sono, infatti, presenti dei punti nodali interattivi (totem e video) che il visitatore può interpellare grazie a un sistema di tag rfid integrato nel suo biglietto di visita : se alcuni di questi permettono di scegliere quale tematica si vuole approfondire, altri comportano azioni immediate quali disegnare, eseguire delle piccole tecniche di sartorie, accostare pattern e dettagli decorativi, scegliere i tessuti. Il processo sartoriale viene in questo modo vissuto in prima persona: i costumi e gli accessori esposti, visibili a 360° assumono un valore aggiunto in quanto collocati in corrispondenza dei focus artigianali. Inoltre, sfruttando il proprio biglietto come una sorta di “taccuino digitale”, l’utente può in un secondo momento connettersi a un’area personale del sito e ripercorrere la propria visita soffermandosi maggiormente su alcuni contenuti e approfondendo alcuni temi. Il percorso risulta quindi definito dall’azione del singolo che, pur attraversando consecutivamente gli spazi, può muoversi liberamente in essi: se nella prima parte dell’allestimento l’andamento risulta essere concentrico in quanto stabilisce come punto di partenza le aree di focus artigianale in corrispondenza dei pilastri, nella seconda parte cambia approccio a costituire un climax emozionale. I costumi dei balletti vengono sospesi a indicare le loro caratteristiche principali di leggerezza e flessibilità, gli accessori – i copricapi di Aida – sono distribuiti in ordine sparso su elementi verticali, e infine, gli ultimi costumi, relativi all’opera Aida, costituiscono una sorta di spettacolo. Per accedere alla mostra permanente si attraversa una sala vuota, sui muri della quale sono proiettate immagini della vita lavorativa all’interno del padiglione Caramba accompagnate dal rumore delle macchine da cucire, voci e risate delle sarte, che introducono alle suggestioni del percorso. La prima area, dedicata allo studio del bozzetto e alla figura del tagliatore, è preceduta da un video introduttivo e completata da una zona di approfondimento dell’evoluzione sartoriale e del personaggio de La traviata, Violetta Valery. Dietro una parete due video- finestre permettono al visitatore di vedere ciò che sta succedendo in tempo reale all’interno del padiglione. L’area dedicata al focus artigianale prevede tre 59


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PIANO PRIMO | ALLESTIMENTO “Costumi e accessori del Teatro alla Scala”

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veloce

lento

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AS


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PIANO PRIMO | AREA LABORATORI

OT

/B

64

AS


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EXHIBIT DESIGN & RENDER

STAND FIERISTICI Ideazione e rappresentazioni di stand fieristici per fiere internazionali. Risposta alle esigenze del cliente e suddivisione dello spazio secondo le funzioni da assolvere.

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Proposta per il Wire Tube 2016 | Dusseldorf GmbH 04 - 08 Aprile 2016 | Q8 Oils

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Proposta vetrine per Salone Nautico 2015

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Proposta espositore per caramelle | Serra + La Suissa | fiera 2016

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GRAZIE PER L’ A T T E N Z I O N E fe de rica.m el i s.desi gn@g m a i l .com 3409258251

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