federica stagni portfolio
federica stagni portfolio
Arch. Federica Stagni Perugia, 08/06/1985 federica.stagni@hotmail.it phone. 0039-3479794590 P.IVA 03378690543 Via S. Giovanni di Prugneto 5/U, 06133, Perugia, Italy
Curriculum Vitae ESPERIENZA PROFESSIONALE 08/2016 – in corso
- Interior design di un appartamento a Perugia dal rilievo all’esecutivo dei mobili.
04/2016 – 09/2016
- Collaborazione con Metex Design Group (Assisi) http://metexdesign.com/en Collaborazione alla progettazione per l’interior design di un luxury Hotel Sheraton in Turchia. Presentazione Concept, esecutivi per mockup stanze, progettazione kindergarden.
05/2015 – 03/2016
- Collaborazione con Camerana&Partners (Torino) http://www.camerana.com/ Redazione del Piano Particolareggiato della marina di Messina. Collaborazione alla progettazione per il concorso del nuovo parco tecnologico connesso al deposito di rifiuti radioattivi nazionale indetto da Sogin
01/2014 – 03/2015
- Collaborazione con C+S Architects http://web.cipiuesse.it Lavoro di ricerca e “mappatura delle potenzialità” sulle scuole del comune di Treviso attraverso lo studio dei collegamenti culturali, ludici e per le attività sportive. Redazione di progetti pilota per il Comune come indicazione per interventi futuri. Progettazione preliminare compresa presentazione degli elaborati grafici ed esecuzione dei modelli in scala di una scuola media e centro culturale a Vaprio d’Adda, una tomba monumentale ad Asolo, ed un masterplan per una città in Nigeria. Lavoro di raccolta dati e presentazione del workshop Hybridicity ad Alghero
2014
- Ristrutturazione di un interno a Milano dal rilievo all’esecutivo dei mobili e relative pratiche https://issuu.com/federicastagni/docs/casa_m_interno_a_milano (presentazione) http://divisare.com/projects/279358-Diego-Collini-Architetto-Federica-Stagni-Casa-M-interno-a-Milano
2013
- Collaborazione con tecnoproget srl http://www.tecnoprogetarredamentonegozi.it/ Modellazione 3d e renderizzazione
- Collaborazione con Arch. Mattia Marchesi Progettazione preliminare di un complesso residenziale a Perugia. Disegno d’interni dell’area pubblica per l’Hotel Tiferno di Città di Castello. - Collaborazione con Arch. Alessio Palandri Esecuzione elaborati grafici per il concorso di idee per la realizzazione di un parcheggio in località Longea (TN) http://divisare.com/projects/236112-Alessio-Palandri-parcheggio-multipiano-Moena
COMPETENZE PROFESSIONALI Ottime capacità relazionali e di lavoro di gruppo. Progettazione e composizione architettonica e urbana, progettazione del paesaggio e arte dei giardini, rilievo architettonico, restauro e risanamento conservativo. Restituzione grafica e renderizzazione fotorealistica. Disegno grafico e a mano libera. Esecuzione di modelli in scala.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2013
- Abilitazione all’esercizio della professione
2012
- Laurea Magistrale in Architettura classe 4/s, Università degli Studi di Firenze Tesi di laurea: Schindler Award 2012, Bern “Lust zum wander” Relatori: Prof. Giorgio Verdiani, Prof. Andrea Volpe http://issuu.com/federicastagni/docs/federica_stagni_tesi
2011
- Tirocinio presso Marchesi Enzo di Marchesi Maurizio (SAS), via del ferro 06134 (Pg)
2010
- Laboratorio di sintesi finale in architettura e composizione, Prof. Fabrizio Arrigoni https://sites.google.com/site/laboratorioarrigoni/ - Laboratorio di arte dei giardini, Prof. Mariella Zoppi http://www.mariellazoppi.eu/index.php
2009
- Laboratorio di architettura e composizione IV, Prof. Fabrizio Rossi Prodi http://www.rossiprodi.it/
2005
- Laboratorio di tecnologia dell’architettura, Prof. Carlo Terpolilli http://www.ipostudio.it/
2004
- Iscrizione all’ Università degli Studi di Firenze - Diploma presso il Liceo Scientifico G.Galilei di Perugia
MOSTRE 2016
- Fuorisalone del mobile di Milano. Mostra Salon des Refusés Architectural Drawings. opera: Città stratificate. A cura di FUZZ Atelier, P7, Galleria Tulpenmanie. EX MACELLO Viale Molise 62
2015
- Casa M, interno a Milano, Stripe Festival, Fermo.
2009
- Esposizione al Festival della creatività, Firenze, Progetto “instant loft”.
CONCORSI E PREMI 2015
-1° Premio di Architettura Fermo Immagine come migliore opera di interior design.
2013
- Concorso di idee per la realizzazione di un parcheggio di testata in località Longea (TN) - Concorso di idee in due gradi Senior City, Cortina d’Ampezzo (BL)
SEMINARI E WORKSHOP 2007
- “ Convegno Nazionale. Dal rilevamento fotogrammetrico ai data base fotografici” SIFET, Arezzo Rilievo con metodologia Laser Scanner di Piazza Sant’Agostino per Leica geosystems.
2012
- Laboratorio di carnet de voyage con Stefano Faravelli in Villa La Valverde (VR) http://www.stefanofaravelli.it/
PUBBLICAZIONI 2015
- Casa m https://www.homify.it/librodelleidee/25054/come-arredare-casa-unendo-antico-e-contemporaneo
2014
- Da oggi a Longea, Moena in divenire
COMPETENZE INFORMATICHE - Microsoft Word: oooo - Adobe Photoshop: ooooo - Autocad 2d, Autocad 3d: ooooo - V-ray: ooo
- Microsoft Excel: ooo - Adobe InDesign: oooo - 3ds Max: ooo - DOCFA: ooo
COMPETENZE LINGUISTICHE italiano: lingua madre
francese: liv. B2
inglese: liv. B2
- Power Point: oooo - Adobe Illustrator: oo - Cinema 4d: ooo
concorsi
CONCORSO DI IDEE IN DUE GRADI SENIOR CITY CORTINA D’AMPEZZO (BL) 2013
Progettisti Roberto Moschini, Federica Stagni, Diego Collini Dati Tecnici Cliente: Fondazione Cortina d’Ampezzo per anziani ONLUS Superficie del lotto: 4.640 mq Cubatura: 12.800 mc Numero di piani fuori terra: 5 Numero di posti auto: 50 Costo di costruzione: 3.800.000 euro
unità abitativa aggregazioni
spostamenti
rotazioni
percorsi
coperture
Il progetto della casa per anziani a Cortina d’Ampezzo si basa sull’attenta lettura delle esigenze, comuni e private, delle persone che vi abiteranno e sul rapporto con il contesto naturale. Nelle sue linee fondamentali l’edificio, che si adagia lungo il pendio seguendo il dislivello del terreno, rielabora in chiave contemporanea l’architettura tradizionale del luogo attraverso la sintesi delle forme e la semplicità delle materie che la determinano nell’intento di preservare le caratteristiche del contesto. La necessità di suddividere l’opera in due blocchi da realizzarsi in tempi differenti ne definisce le rotazioni e gli incastri. Il primo corpo di fabbrica, che comprende 20 unità abitative per anziani autosufficienti e i relativi servizi, un ambulatorio, gli spazi comuni per le attività collettive, riposa sui versanti Nord ed Est del lotto disponendosi ad L cosi da avere i fronti principali rivoti a meridione verso il centro storico di Cortina. A questo successivamente si potrà sommare, nel versante a Sud del lotto, un ulteriore corpo di 10 appartamenti e la palestra così da definire una C aperta verso valle. La composizione volumetrica e degli ambienti sfrutta al meglio l’irraggiamento solare, infatti gli spazi privati degli appartamenti con le grandi vetrate e le terrazze si aprono a sud e ad est mentre gli ambienti di collegamento si affacciano verso ovest insieme alla serra e al belvedere.
Planivolumetrico
0
25 m
Casa rurale ampezzana, 1800
linee guida compositive
prima fase
Profilo interno alla corte
sintesi compositiva
senior city, 2013
seconda fase
Planimetria
Il giardino Lo spazio verde è stato progettato seguendo le linee guida degli Healing Garden, giardini terapeutici atti a migliorare lo stato di benessere dei loro utenti. Oltre ad uno spazio esterno per la fisioterapia, collegato alla palestra, è stato introdotto il tema dell’orticoltura al fine di attivare percorsi di terapia con il verde, ampliando così le possibilità di fruizione del giardino nei periodi estivi e sfruttandone gli effetti curativi. Le diverse aree sono volte a soddisfare le esigenze di socializzazione, riflessione, esercizio fisico in modo da garantire il benessere dei fruitori.
esploso assonometrico
Unità abitative
livello +2
Tutti gli alloggi sono dimensionati per due persone,
7 alloggi sottotetto adibito ad alloggio impiati, vani tecnici, raccolta delle acque livello +1 10 + 2 alloggi livello +0
con una superficie complessiva per unità di 50 mq. Ogni appartamento si compone di un grande ambiente formato da ingresso, cucina e soggiorno aperto sulla terrazza, un bagno e una camera da letto. Le dimensioni dei vani e la disposizione degli arredi permettono,
ingresso
anche a persone con mobilità ridotta, libertà di movi-
portineria / amministrazione
mento, mentre l’istallazione di porte interne scorrevoli
poliambulatorio
riduce l’ingombro degli infissi rendendo più accessibili
attività collettive wintergarten belvedere 3 + 5 alloggi livello -1 3 alloggi livello -1 area di sosta coperta ambulanza h 3,60 parcheggio interrato, 34 posti auto 20 + 10 cantine private depositi e magazzini collettivi vano raccolta rifiuti differenziati centrale termica deposito cippato locale asciugatura lavanderia livello -2 palestra spogliatoi e servizi deposito spazio esterno pavimentato
gli spazi.
relazioni Coerenza con l’ambiente tramite l’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali, rendendo così il progetto, attraverso il tempo, parte integrante del contesto paesaggistico di Cortina.
riferimenti Il forte contrasto tra il legno e la struttura muraria che lo sorregge porta a considerare il tema della casa rurale ampezzana rielaborando il disegno per tracciare una sintesi formale e strutturale dell’intervento.
particolari Le coperture costituiscono elemento di rilevante interesse figurativo. La falda rappresenta uno dei caratteri principali del progetto, i richiami stilistici hanno portato all’utilizzo delle scandole su buona parte dell’involucro.
CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO DI TESTATA IN LOCALITĂ LONGEA (TN) 2013
Progettisti Alessio Palandri Collaboratori Plinio Vanni, Federica Stagni, Diego Collini, Matteo Cecconi Strutture Maurizio Pierattini
Esploso assonometrico
vista d’insieme collegamenti verticali percorso pedonale
locale impianti
quota rif. 25 m
casse automatiche area ristoro locale per vasche di accumulo idrico impianto antincendio
deposito collegamenti verticali bike-sharing quota rif. 17.80 m area parcheggio
collegamenti verticali collegamenti verticali
quota rif. 11.60 m
locale impianti area parcheggio
collegamenti verticali collegamenti verticali
quota rif. 8.20 m
locale impianti
area parcheggio
collegamenti verticali collegamenti verticali
quota rif. 4,80 m
L’idea che sta alla base del progetto è la sovrapposizione di due percorsi che non interferiscono fra loro: uno carrabile e uno pedonale. Il primo unisce la strada comunale ex ss 48 delle Dolomiti a via Ischia, il secondo raccorda il percorso pedonale in direzione Soraga con quello verso il centro di Moena. Il tratto pedonale non intersecando mai la strada carrabile si sviluppa in piena autonomia conferendo qualità spaziale e percettiva alla passeggiata. Dall’interazione di questi due tracciati prende forma il volume contenente il parcheggio ed i servizi connessi. L’ edificio risulta costituito da due elementi principali: - un semplice volume sviluppato in lunghezza che fronteggia il torrente Avisio contenente i posti auto con i relativi spazi di manovra e le rampe di ingresso, di uscita e di accesso ai vari piani, - un percorso pedonale sulla copertura che collega il tratto a nord (direzione Soraga) con quello a sud verso il centro di Moena. In mezzo a questi due elementi si trovano i servizi connessi al parcheggio: casse automatiche, area ristoro, area bike sharing, deposito biciclette, servizi igienici, area impianti. Il volume contenente il parcheggio si configura sul fronte lungo il torrente come un lungo e basso parallelepipedo rivestito di legno a cui in parte è sovrapposta una struttura in acciaio caratterizzata da un sistema di tiranti in acciaio che sorreggono tre lunghe file di fioriere.
Planivolumetrico
viabilitĂ carrabile e pedonale esistente viabilitĂ carrabile di progetto percorsi pedonali di progetto 20
40
80
Planimetria quota 22.8 m 8.20 m 0.00 m 22.50 m
17.80 m
1.11 m
17.80 m
22.80 m
11.60 m
25.00 m 25.50 m
15.00 m
20.80 m
21.80 m 17.80 m 15.00 m 15.00 m
17.65 m 8.20 m
Planimetria quota 17.65 m
0.00 m 17.80 m 1.11 m 17.80 m
17.65 m
11.60 m
17.80 m 15.00 m 15.00 m
17.65 m
Planimetria quota 11.60 m
8.20 m 0.00 m
1.11 m
11.45 m
11.60 m
Profilo sud-est
Profilo nord
Profilo nord-ovest
Sezione nord
laboratori accademici
TESI DI LAUREA SCHINDLER AWARD 2012_BERN Lust zum wandern
Relatore Prof. Giorgio Verdiani Correlatore Prof. Andrea Volpe
Stato: Svizzera Cantone: Berna Superficie:56,1 kmq Latitudine: 46° 57I 09II N Longitudine: 007° 26I 23 II E Altitudine: 540 m s.l.m. Popolazione (città): 131.000 ab Popolazione (agglomerato): 349.096 ab Lingua: tedesco
Il tema del progetto che verrà analizzato è il premio Schindler, un concorso concettuale architettonico per studenti finalizzato a ridisegnare aree urbane sulla base delle esigenze di tutti gli abitanti, a prescindere dall’età, dallo status sociale e dalle capacità fisiche. L’azienda Schindler, specializzata nella progettazione e vendita di sistemi di elevazione, promuove questo premio biennale dal 2004 con lo scopo di sviluppare, nelle scuole di architettura europee, la sensibilità verso i bisogni delle persone diversamente abili. Lo scenario scelto dalla giuria per il premio Schindler 2012 è situato ai margini del centro storico della città di Berna, in una zona che ha poco a che vedere con il vicinissimo patrimonio storicoculturale, dove il sistema delle infrastrutture sia carrabili che ferroviarie ha preso il sopravvento rispetto al tessuto urbano compatto del centro storico.
Area di progetto Il sito scelto per il concorso Schindler 2012 è situato a nord-ovest della città vecchia, nell’area esterna alle fortificazioni del XVII secolo, dove un tempo si facevano gli addestramenti militari. Oggi a ricordarci l’antica funzione del luogo è solo un tratto della cinta muraria antica che termina sul lungofiume con la Torre del sangue “blutturm”, e i nomi di alcune strade e piazze. Livellate le fortificazioni, l’area diventò disponibile per una serie di nuove funzioni, oggi ancora presenti ma non più in uso come inizialmente previsto: Eilgut, lo scalo merci ferroviario, è oggi una piccola stazione di smistamento con un deposito, e un parcheggio per i dipendenti delle ferrovie, la Reithschule, ex scuola di equitazione è oggi un centro sociale autonomo per culture alternative mentre Tierspitar, l’ospedale veterinario è divenuto la sede della Facoltà di Matematica dell’ Università di Berna. Essendo un importante accesso dal lato nord e da est della città le infrastrutture hanno preso il sopravvento dopo l’abbattimento della cinta muraria. Con la costruzione del ponte ferroviario nel 1858 e del ponte Lorraine nel 1930 le regole per lo sviluppo urbano della città sono state drasticamente alterate favorendo così la negligenza urbana. Oggi la zona, tagliata dal viadotto ferroviario, è uno strano mix di funzioni e terreno incolto, un punto d’incontro della cultura attivista e frange di ritiro.
Accesso alla riva del fiume Uno degli obiettivi principali dell’intervento è stato quello di ridefinire il pendio boscoso e la valle del fiume come punto iniziale o finale dei suggestivi percorsi escursionistici che portano intorno alla penisola migliorandone l’accesso. Il nuovo ponte pedonale che unisce le sponde del fiume è formato da un elemento orizzontale congiunto nella parte centrale ad un elemento ad arco. Il forte legame, ricercato con l’orto botanico, introduce il tema caratterizzante i percorsi che risalgono il pendio, quello dei “giardini d’inverno” che ospitano piante esotiche e sculture, rendendo dinamica la passeggiata che risale il pendio anche nei mesi più freddi. Una larga scalinata si immerge nel fiume tra il nuovo ponte e la torre “Blutturm” (oggi adibita a locale che di sera ospita piccoli concerti dal vivo) a voler enfatizzare la presenza dei resti delle antiche fortificazioni e invita i nuotatori, che in estate si lasciano trasportare dalla corrente.
abaco piantumazione nuovo parco Martinshang
abaco piantumazione aiuole e parterre
abaco piantumazione pareti verticali
abaco piantumazione giardini d’inverno
giardini d’inverno I giardini d’inverno sono spazi adibiti ad accogliere piante esotiche e agrumi nel periodo invernale, ma anche luoghi di sosta e riposo lungo il percorso del lungofiume. Possono ospitare anche le sculture esterne e gli allestimenti temporanei del Knstmuseum e sono connessi tramite un ponte pedonale che attraversa l’Aare al Giardino botanico sulla sponda opposta del fiume. Le serre sono disposte tra i percorsi lungo la scarpata di 30 metri, che dalla quota dell’area di progetto porta al lungofiume. La struttura è costituita da un telaio in acciaio che supporta le vetrate e si ancora alle pareti trasversali cieche che contengono gli impianti. Le vetrate, apribili in estate, lasciano passare i raggi del sole, generando il riscaldamento passivo; il tetto a falde garantisce la massima intensità di luce anche in inverno.
profilo nord-ovest parallelo al ponte Lorraine
profilo sud-ovest
Riqualificazione urbana La grande distesa di infrastrutture che si è venuta a formare negli anni ha reso la zona dello Schützenmatt arida e inospitale. Il progetto vuole restituire ai cittadini spazi culturali e di socializzazione sicuri e fruibili da chiunque in accordo con l’inserimento di una struttura per il “centro di sostituzione” in una posizione più idonea rispetto a quella attuale, meno nascosta e lontana dall’accesso alla riva del fiume. Il primo gesto formale è stato quello di chiudere l’isolato del centro storico all’angolo con il ponte Lorraine con un edificio a corte permeabile verso Schützenmatt che ospita varie funzioni. Il centro termale semi-ipogeo affaccia, insieme alla torre di risalita del lungofiume e al bar ristorante, sulla piccola piazza all’estremità sud-est del belvedere, a termine della prospettiva dalla strada che ricalca la traccia delle antiche mura fra l’edificio a torre preesistente e il Museo di Belle Arti. Di fianco all’ingresso del centro termale parte una scalinata che sale per 4 m e porta alla corte dove il sistema di portici interni ripara gli accessi dell’hotel, degli uffici e la passeggiata tra i negozi che guardano anche lungo Holderstrasse per rivitalizzare la passeggiata principale che lega le istituzioni culturali. Il belvedere collega il Museo di Belle Arti alla Reitschule determinando un chiaro asse tra le due preesistenze sottolineato dalla pavimentazione che invade la strada a chiarire la netta prevalenza del sistema pedonale rispetto a quello carrabile. All’insegna del principio della coesistenza a bassa velocità, il sistema delle infrastrutture carrabili è stato
drasticamente semplificato, introducendo una rotonda, all’incrocio tra Neubrückstrasse e Westtangente. Schützenmattstrasse è stata chiusa al traffico ed è diventata la nuova passeggiata pedonale del belvedere, mentre il traffico che da Holderstrasse porta verso nord-ovest è stato spostato sulla nuova Neubrückstrasse che costeggia la facciata laterale della Reitschule. In questo modo Schützenmatt non è più il residuo del sistema di infrastrutture caotico e disordinato ma uno spazio pubblico a servizio delle istituzioni culturali che gli gravitano intorno e si estende fin dentro le loro corti. Proseguendo il belvedere, oltre la Reitschule, si arriva al secondo accesso al lungofiume, il cammino diventa sinuoso e si collega al complesso universitario a nord dell’area di progetto. Il percorso pedonale arriva sino alla piccola piazza della nuova biblioteca pubblica, progettata insieme ad un edificio per appartamenti e un nuovo parco al posto del vecchio scalo ferroviario Eilgut.
da Alpenegg fino al quartiere Altenberg sulla sponda opposta del fiume. La torre dell’ascensore collega la piazza della biblioteca con il livello dei percorsi che attraversano la collina Martin e una passerella pedonale conduce direttamente nel cuore del quartiere Alpenegg. La grande distesa di binari, tralicci e rimesse, ormai inutilizzati, appartenenti all’ex scalo merci ferroviario, lascia il posto al nuovo parco che prosegue la collina Martin nella sua discesa verso la Reitschule e copre un’area di 8000 mq. Un secondo asse, parallelo a quello del belvedere, parte dalla torre e traccia la linea di contenimento del terreno del nuovo parco urbano costeggiando l’edifico delle abitazioni che si attesta alla facciata laterale della Reitschule, lungo Neubrückstrasse. Una sfilata di vetrine accompagna la passeggiata verso la stazione nella via interna che si viene a formare tra l’edificio e il parco. L’edificio del centro di sostituzione è lo spettatore indiretto di questo sistema di connessioni pubbliche e culturali e ne è allo stesso tempo il cardine. È l’unico volume che entra in contatto con il grande segno del viadotto ferroviario che attraversa l’area di progetto avvolgendone la struttura. Il progetto, nel complesso, mira ad attribuire all’area un forte carattere culturale e ricreativo, cercando di attrarre diverse categorie di utenti integrando anche un edificio che ospita una funzione ritenuta “scomoda” per l’immagine della città e garantisce a chiunque di superare con facilità gli scoscesi pendii che caratterizzano la zona
profilo sud-est parallelo al ponte ferroviario
profilo nord-ovest parallelo al ponte Lo
profilo perpendicolare al ponte Lorraine verso sud-ovest
profilo parallelo al ponte Lorraine sulla biblioteca
profilo perpendicolare al ponte Lorraine verso no
orraine
ord-est
Drogenanlaufstelle Centro di sostituzione Gli edifici fatiscenti all’angolo con il ponte Lorraine sono sede del “centro di sostituzione”. L’opinione pubblica avrebbe voluto spostarlo lontano dal centro storico ma l’esperienza del passato di Berna e altre città ci mostrano, tuttavia, che questo ridurrebbe l’efficienza dei servizi offerti, pertanto è stato previsto il trasferimento delle sedi del Drogenanlaufstelle in un nuovo edificio all’interno dell’area di progetto insieme all’integrazione del centro per alcolisti Alkistübli nelle nuove strutture. L’edificio è stato pensato in considerazione alle esigenze sia dei fruitori della struttura che degli abitanti della zona. Il volume avvolge i pilastri del viadotto al piano terra formando una corte triangolare aperta verso la piazza dello Schützenmatt. La loggia interna, che durante gli eventi organizzati dal centro di sostituzione diventa il nodo principale di distribuzione, serve tutti gli accessi più riservati e fa di filtro tra lo spazio semi-pubblico della corte interna e l’edificio. Gli accessi principali sono collocati sulle punte del triangolo che forma il volume del piano terra e sono caratterizzati da una leggera rotazione della facciata. Il corpo a sud-est, parallelo al ponte Lorraine, si affaccia su Bollwerk e si sviluppa verticalmente di ulteriori quattro piani per confrontarsi con le facciate degli edifici storici e mitigare la ferrovia.
La facciata dialoga con l’architettura del contesto che evidenzia la parte basamentale degli edifici rispetto all’intonaco dei piani superiori mentre gli abbaini si confondono tra i tetti di Berna. La grande vetrata di testa che guarda verso il fiume Aare e il quartiere Altenberg, si sviluppa per tutta l’altezza dell’edificio e illumina i distributivi mentre sul lato opposto, verso sud-ovest, i montanti sorreggono una cascata di vetro opaco che lascia filtrare la luce ma garantisce la privacy dei fruitori della struttura. La parte dell’edificio che guarda il viadotto ferroviario è coperta da una sottile struttura di metallo che accompagna le rampicanti lungo la parete fino alla loggia interna alla corte per ottimizzare l’isolamento termico e acustico. La distribuzione interna degli ambienti è volta a soddisfare le esigenze di controllo degli spazi da parte del personale della struttura. Il progetto prevede poi degli spazi commerciali al piano terra lungo Bollwerk e all’ultimo piano un caffè letterario, funzioni che si integrano bene con il rinnovato aspetto culturale della zona attirando diverse categorie di utenti.
01_pianta piano terra d01_atrio uffici d02_locali tecnici d03_caffè d04_area ristorante d05_alkistßbli d06_atrio d07_registrazione d08_dispensario siringhe d09_sicurezza d10_daylounge clienti d11_negozio abiti di seconda mano d12_lavanderia d13_uffici d14_infermeria n01_negozio
02_pianta piano primo d15_sala per clienti registrati d16_zona riservata al personale d17_spogliatoi d18_ufficio “la Strada” d19_ufficio ”il Pinto” d20_magazzino
03_pianta piano secondo d21_caffè d22_belvedere d23_ufficio d24_ufficio d25_sala conferenze 16 pers. d26_sala conferenze 8 pers.
04_pianta piano terzo d27_ufficio d28_ufficio d29_sala conferenze 16 pers. d30_sala conferenze 8 pers.
05_pianta piano quarto c01_caffè letterario
profilo a-a
profilo b-b
profilo c-c
LABORATORIO DI SINTESI CENTRO CULTURALE ISLAMICO FIRENZE 2010
Prof. Fabrizio Arrigoni Con Diego Collini
La spiccata capacità del popolo mussulmano di assorbire l’architettura dei luoghi in cui si insedia ci permette di inserire nel contesto fiorentino, un progetto determinato da una organizzazione spaziale che riprende e sviluppa in chiave contemporanea il sistema dei complessi monastici. Corti, giardini, edifici, sono disposti mediante una comprensibile e logica organizzazione tale da coinvolgere l’intero progetto nella medesima trama. Le proporzioni dei vuoti e dei pieni ricalcano fedelmente quelle consolidate nel tessuto storico di Firenze dove la successione degli spazi e delle corti determinano ambienti sempre più privati. Le piazze sono il punto di incontro tra progetto sociale e urbano, luoghi di interazione tra la comunità islamica e la città.
Il recinto che cingeva le architetture arabe oggi non riveste più l’antica funzione ad esso attribuita ma viene reinterpretato mediante l’utilizzo di alti setti che all’occorrenza perdono consistenza trasformandosi in esili profilati metallici, aprendo in questo modo, il progetto verso l’esterno. Il lotto, insistente tra via dell’Isolotto e via dell’Argingrosso si affaccia sull’Arno, di fronte al parco delle Cascine. L’intento, in primo luogo, di ricollegare un’area inutilizzata al resto della città impone un radicale ripensamento del sistema dei percorsi, attraverso un forte arretramento della strada carrabile e l’introduzione di un nuovo ponte pedonale, continuità e connessione con il verde e la città, gettando le basi per il progetto di un parco fluviale su scala urbana. La vicinanza del fiume ha imposto una particolare attenzione al rapporto tra progetto e acqua, se da un lato gli edifici arretrano rispettando il parco fluviale, dall’altro l’acqua entra nel tessuto planimetrico disegnando un sistema di vasche armoniosamente inserite nel verde. Il sistema pedonale si articola su tre livelli: quello della passeggiata sul lungofiume, del parco, che calca l’impronta della vecchia strada, e del progetto, dove dal ponte si arriva direttamente nella piazza delle funzioni pubbliche distribuite da una grande loggia.
percorsi e accessi
costruito
moschea m01 - sahn m02 - aula della preghiera m03 - matroneo m04 - accesso lavacri m05 - vasca m06 - serra m07 - minareto
galleria espositiva g01 - foyer di ingresso g02 - banco informazioni g03 - guardaroba g04 - bookshop g05 - esposizioni temporanee g06 - collezione permanente g07 - servizi
hammam d01 - ingresso uomini d02 - ingresso donne
fondi commerciali - uffici f01 - negozio f02 - servizi f03 - uffici
centro culturale - madrasa c01 - foyer di ingresso c02 - sala polifunzionale c03 - aule c04 - ufficio imam c05 - uffici c06 - servizi c07 - magazzino biblioteca b01 - foyer di ingresso b02 - banco informazioni b03 - guardaroba b04 - emeroteca b05 - sala lettura b06 - sala riunioni b07 - deposito libri b08 - servizi b09 - sala informatica b10 - loggia della lettura
verde
auditorium a01 - foyer di ingresso a02 - reception a03 - guardaroba a04 - sala a05 - servizi a06 - palco a07 - magazzini a08 - caffetteria
residenze r01 - foresteria - residenza imam r02 - spazi comuni r03 - appartamenti r04 - appartamenti duplex piazze - percorsi p01 - loggia p02 - piazza p03 - percorsi pedonali p04 - belvedere p05 - lungofiume p06 - piazza del mercato p07 - strada carrabile p08 - ingresso parcheggio sotterraneo p09 - uscita parcheggio sotterraneo p10 - ponte pedonale verde - acqua v01 - scarpata fiorita v02 - giardino delle fontane v03 - vasca dei papiri v04 - giardini tematici v05 - parco v06 - giardino del roseto v07 - orti v08 - pineta v09 - viale alberato v10 - giardino degli aranci v11 - vasche d’acqua
planimetria piano terra
profilo a-a
profilo b-b
profilo c-c
planimetria piano primo
particolare costruttivo delle gelosie
moschea
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE IV PROGETTARE CITTÁ, PISA 2009
Prof. Fabrizio Rossi Prodi
inquadramento
esploso
uffici
residenze piscina
uffici auditorium
stazione
planivolumetrico
ARTE DEI GIARDINI RIPENSARE PIAZZA OBERDAN FIRENZE 2010
Prof. Mariella Zoppi
profilo a-a
profilo b-b
profilo c-c
profilo d-d
planimetria
viburnum odoratissimus
tilia cordata
cyperus papyrus
LABORATORIO DI INTERNI PADIGLIONE TEMPORANEO WINE TOWN PIAZZA INDIPENDENZA FIRENZE 2011
Prof. Antonio D’Auria
planimetria quota 0
planivolumetrico
profilo sud-ovest
sezione a-a
profilo nord-ovest
sezione b-b
disegni d’architettura, grafica
bar a Todi 2013 software: Autocad 3d, 3d studio max, v-ray
Studio su proiezioni ortogonali e prospettiva Farnsworth House, Ludwig Mies van der Rohe Plano, Illinois, 1951 . 2011 software: autocad 2d, photoshop
Instant loft 2009 software: cinema 4d, photoshop
Rilievo d’architettura 2008 software: laser scanner, autocad photoshop, archis
rilievo con tecnologia laser scanner
fotoraddrizzamento
fil di ferro
federica.stagni@hotmail.it