Portfolio

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federico giusti

PORTFOLIO

2017-2020




FEDERICO GIUSTI JUNIOR ARCHITECT phone/ email/ date of birth/ place of birth/ nationality/ address/

+39 347 037 2412 federico.giusti.13@gmail.com 13/01/1995 Camposampiero (PD) Italian Piazza Europa, 6, 35010, Cadoneghe (PD)

language/

Italian native English B2 French B1

skills/

Photoshop Illustrator InDesign AutoCAD 2D AutoCAD 3D QGis Microsoft Word Microsoft PowerPoint Microsoft Excel


/CURRICULUM work experience/ july -august 2017 Comune Ponte San Nicolò: Settore Uso e Assetto del Territorio

tirocinio formativo curricolare

july 2013 Università di Padova: Ufficio orientamento

tirocinio formativo

education/ 2017 - 2020 Politecnico di Torino

laurea magistrale

2014 - 2017 IUAV di Venezia

laurea triennale

2009 - 2014 Liceo Scientifico “E. Curiel”

maturità scientifica

workshops/ november 2018 - may 2019 August Tales

international workshop

july 2017 WaVE 2017 w/ Giancarlo Mazzanti

international workshop

july 2016 WaVE 2016 w/ Guilherme Machado Vaz

international workshop

july 2015 WaVE 2015 w/ José Maria Sanchez Garcìa

international workshop



/INDEX

1. nuova casa di quartiere / torino

atelier progettazione 1 / 2017

2. airbnb / venezia

atelier progettazione 2 / 2018

3. rebuilding facilities / raqqa

international workshop / 2017

4. marine park facilities / zakynthos

international workshop / 2019

5. certosa restoration / vigodarzere

graduation thesis / 2020



/UNIVERSITY PROJECTS selected works/ 1. nuova casa di quartiere / torino

atelier progettazione 1 / 2017

2. airbnb / venezia

atelier progettazione 2 / 2018


L I N K I N VA L L E T T E

project

Il quartiere Le Vallette è uno dei quartieri di Torino nati dopo la seconda guerra mondiale per rilanciare l’economia italiana tramite opere edilizie e nel contempo riuscire a fornire alloggi popolari e lavoro a una grande fetta di popolazione disoccupata e senza dimora che arrivava sia dal sud Italia che dall’estero. La sua posizione isolata rispetto al centro della città, che rende il quartiere una sorta di satellite autosufficiente, ha contribuito a costruire una fama negativa della zona, che già soffre di mancanza di servizi e sta vivendo un progressivo spopolamento. L’obiettivo è di progettare una nuova casa di quartiere, più funzionale ed efficiente rispetto a quella attuale, in modo da garantire un determinato numero di servizi e poter diventare un polo attrattore capace di attirare nella piazza Eugenio Montale, centro del quartiere, nuove persone, attività ed eventi per rigenerare e rivitalizzare l’intera area. Oltre ai servizi base di anagrafe e poste, dopo un’attenta analisi si è deciso di andare a collocare una biblioteca, un ristorante e varie aule che possano ospitare le più disparate attività, da quelle fisiche a quelle culturali e sociali, riprogettando l’intera area centrale dalla piazza al parco adiacente. Il progetto costruisce un nuovo spazio pubblico variegato e aperto a grandi possibilità, in cui, nonostante alcune linee guida, viene lasciata la libertà agli abitanti di utilizzarlo nel modo che ritengono più opportuno in base alle loro esigenze, rendendolo un luogo di collegamento e di aggregazione.


N U O VA C A S A D I Q U A R T I E R E

torino

/atelier progettazione 2017




sezione casa di quartiere

sezione casa di quartiere

prospetto edificio servizi

sezione edifici servizi


assonometria


AL CANAL

project

“Al Canal” è una residenza temporanea a Mestre, che accoglie gli utenti per brevi o lunghi periodi e offre numerosi servizi anche alla comunità cittadina. Esso è situato in un’area con una forte presenza industriale da una parte e il tessuto della città consolidata, più denso e regolare, dall’altra. Il progetto si inserisce in questo contesto come un taglio, sottolineato dall’importante presenza del canale, che spezza le geometrie consolidate e si apre verso il contesto lagunare e le sue attrazioni naturalistiche. Il canale artificiale è infatti il nodo cruciale del progetto poichè, essendo navigabile e collegato al sistema di canali esistenti, offre ai turisti un’alternativa al classico turismo culturale diretto a Venezia. Gli utenti possono perciò giungere all’hotel non solo tramite i mezzi di trasporto più comuni, ma anche via acqua, e godere della vista del bosco naturale dove crescono rigogliose le specie locali e sostano gli uccelli durante la migrazione. Le sponde del canale diventano man mano più artificiali, creando un gradiente dal naturale all’artificiale, fino ad assimilare le forme regolari degli edifici, volutamente semplici, ma imponenti e monumentali, originati da parallelepipedi, la cui geometria viene rotta dal passaggio del canale. L’ossimoro tra naturalità e artificialità che il progetto propone è una caratteristica pregnante del sistema lagunare, che nel corso della storia ha subito numerose trasformazioni dovute alla presenza dell’uomo. Tale ossimoro è presente anche negli edifici di “Al Canal”, che esternamente seguono un linguaggio rigido e formale, ma internamente prendono l’aspetto di una grotta naturale.


AIRBNB

venezia

/atelier progettazione 2018



piante piani tipo

sezione prospettica


esploso


sezione tecnologica


viste di progetto




/WORKSHOPS selected works/ 1. rebuilding facilities / raqqa

international workshop / 2017

2. marine park facilities / zakynthos

international workshop / 2019


PIXEL

project

L’idea di progetto nasce dalle origini delle civiltà fluviali, e quindi dalla localizzazione della città di Al Raqqah: essa si è insediata, come molte altre, ai margini del fiume Eufrate e poi si è sviluppata verso nord. Il piano di azione è strettamente collegato al tema della memoria; il fiume si inserisce tramite una canalizzazione sotterranea a delta, che affiora in quei nuclei cittadini dove i bombardamenti e le azioni della guerra hanno raso al suolo interi edifici e quartieri: è in tali vuoti che andremo ad agire tramite una strategia che unisce l’acqua agli spazi verdi. Le zone produttive e di vendita verranno aggregate ai luoghi della collettività quali piazze e aree gioco per cercare di propiziare fenomeni di convivenza di diverse attività tra loro apparentemente contraddittorie. L’acqua affiora nei luoghi della memoria tramite elementi modulari e dà origine ad un fenomeno di cooperazione sociale in quanto saranno i cittadini, attraverso un gioco e delle regole, a progettare e disegnare gli spazi di cui usufruiranno in futuro. In questo modo la cittadinanza diventa partecipe nella ricostruzione della città tramite l’utilizzo di materiali prefabbricati componibili tra di loro per rispondere alle diverse esigenze degli abitanti. Il punto di partenza è una griglia formata da moduli di dimensioni 5 x 5 metri. Le matrici base sono composte da due elementi principali: acqua e verde, che combinati tra di loro caratterizzano lo spazio in modo differente. Il gioco consiste nell’accostamento di questi moduli, che si declinano in maniera differente a seconda della matrici a contatto tra loro e della funzione a cui sono riferite. La partecipazione attiva dei cittadini è parte integrante del nostro progetto: essi sono coinvolti in prima persona nella costruzione della città.


R E B U I L D I N G FA C I L I T I E S

raqqa

/international workshop 2017


assonometria


allestimento


T H E PAV I L I O N S

project

Il Parco Marino di Zante è un’area protetta emblema del tema della protezione ambientale in Grecia. L’obiettivo del progetto è quello di proteggere le spiagge di nidificazione delle tartarughe e preservare un delicato sistema ambientale vittima del turismo di massa, attraverso un approccio sostenibile. Dopo un attento sopralluogo, in cui sono stati realizzati alcuni modelli urbanistici utilizzando i materiali locali (sabbia, conchiglie), si è iniziato a pensare ad una strategia a grande scala che potesse mettere in relazione tanti piccoli interventi alla microscala, facendoli lavorare in sinergia per dare risposte alle tante criticità evidenziate. La proposta dell’inserimento di padiglioni polifunzionali cerca di rispondere alla problematica del controllo dei flussi di persone per non danneggiare le specie animali autoctone: sono stati infatti analizzati i movimenti umani e animali per individuare il miglior collocamento per i cluster di padiglioni, che possono fornire importanti supporti funzionali sia ai turisti che ai lavoratori della zona, senza mettere in pericolo l’ecosistema. La forma dei padiglioni deriva dai dispositivi attualmente utilizzati per segnalare la presenza dei nidi delle tartarughe; forma che è stata poi astratta e declinata fino alla configurazione finale. Dato l’alto valore naturalistico della zona, i padiglioni presentano delle forature e un’altezza tale da non impedire la vista delle colline circostanti e del mare cristallino, elementi centrali del Parco Marino.


M A R I N E PA R K FA C I L I T I E S z a k y n t h o s /international workshop 2019


pianta

The Pavilions: Plan

1:500


sezione n-s

sezione e-o



/GRADUATION THESIS

1. certosa restoration / vigodarzere

graduation thesis / 2020


PENDING LANDSCAPES

project

La Regione Veneto è una delle regioni europee più visitate ogni anno, complici il suo grandissimo patrimonio culturale e la ricchezza naturalistica e ambientale che spazia dalla montagna al mare. Accanto ad alcuni poli attrattivi molto conosciuti, esistono moltissimi luoghi e percorsi interni dimenticati, che possiedono però un potenziale molto alto, dato, ad esempio, dalla presenza di numerose ville venete lungo il corso dei principali fiumi che vi scorrono. La tesi sviluppa uno studio territoriale su scala regionale, evidenziando lo stato dell’arte dell’ambiente naturale e antropico, ponendo particolare attenzione sull’ambito agricolo, in particolar modo legato alla produzione vinicola. Un’importante analisi del turismo della regione è stata effettuata per indirizzare lo studio e la ricerca verso forme alternative di turismo a basso impatto ambientale. Elaborate le dovute considerazioni, è stato scelto come caso studio il fiume Brenta e, in dettaglio, la Certosa di Vigodarzere.Le specificità intrinseche ed estrinseche del manufatto lo rendono un ideale caso studio e “progetto pilota” per una possibile, ma non univoca, linea di intervento sul patrimonio diffuso che ormai rischia di cadere nell’oblio. La tesi si pone quindi l’obiettivo di esplorare, tramite il recupero e la valorizzazione di percorsi considerati marginali, nuove strategie di promozione e salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico della regione in funzione di una rigenerazione culturale ed economica che possa restituire a quei luoghi dimenticati la giusta importanza e la giusta visibilità a livello nazionale e internazionale. L’inserimento di questo studio nell’ambito del cosiddetto “turismo sostenibile” può costituire uno spunto di riflessione per promuovere la coesione sociale delle piccole comunità e favorirne lo sviluppo economico, risvegliando la consapevolezza del grande potenziale sopito di questi territori interstiziali.


C E R T O S A R E S T O R AT I O N

vigodarzere

/graduation thesis 2020


pianta


prospetto ovest

sezione sui chiostri

sezione n-s

sezione e-o


esploso


dettaglio stanza


viste stagionali


assonometria





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