libro delle poesie

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Rubr i c adel l aPoes i a


Le verdi spighe Oggi ancora vedo in questo vasto campo mare di verdi spighe, tutta la Tua umanità , Padre, steli simili l’un l’altro che si piegano in dolci onde e poi onde nel Tuo soffio inesauribile, fecondo, crescono e maturano lentamente, fiduciosamente nella Tua provvidenza, al ritmo delle stagioni al ritmo di quella Crescita che continuamente


ci risolleva e conduce avanti. Allora ascolto e canto le verdi spighe di questo campo di questo mare oceano nel Tuo cuore potente che ama instancabilmente si dona a me, a te, alla nostra vita perchÊ ogni uomo cosÏ gioisca nella sua pienezza d’esistenza.

SZ


1° maggio 2018

Festa del lavoro

“Lavoro”, cosa suscita in me questa parola? Senz’altro fatica, impegno quotidiano: “della fatica delle tue mani ti nutrirai” (Salmo 128), poi esperienza, professionalità, entusiasmo, creatività, scelta…per chi, oggi, riesce ad averne uno con salario equo e dignitoso. Mi viene in mente anche ”ora et labora” di san Benedetto, dove il lavoro manuale assieme al nutrimento spirituale portano ad una vita sobria, semplice e comunitaria, vera rivoluzione per la società consumistica odierna. “Lavoro” è una parola che connetto ancora al mondo maschile, retaggio di una cultura dominante e di ciò che ho vissuto in famiglia. Se guardo nel dizionario, leggo: “impiego di energia per il conseguimento di un determinato fine”. È solo una questione di energia? Cosa significa eseguire un lavoro “a regola d’arte”? Essere efficaci e non solo efficienti? È significativo nel testo a cura di Ester Rizzo, “Le Mille, i primati delle donne” il ruolo femminile nel lavoro e la società: sembra una conquista ed una affermazione continua, progressiva, più diffusa e generalizzata solo dal secolo scorso con tuttavia traguardi ancora da espandere e consolidare. Come sappiamo, il lavoro rimane un diritto sancito dalla Costituzione, che la società dovrebbe sempre ed in ogni modo garantire e tutelare per tutte e tutti i suoi cittadini. Inoltre pensando al progresso tecnologico dei vari settori lavorativi,


nell’Enciclica “Laudato sì’” di Papa Francesco, al capitolo 128, è affermato: “Rinunciare ad investire sulle persone per ottenere un maggior profitto immediato è un pessimo affare per la società”. Si tratta sempre di una relazione della persona, con se stessa e con altre persone in una finalità e un senso che possono essere intesi in modo profondo come continuazione partecipata e responsabile alla grande Opera della Creazione, del Creato. SZ


11 Luglio 2018 Desidero sentire questa relazione, questo legame con Te Signore, questo legame con il mio cuore, la parte meravigliosa di me in Te. Poter andare in profondità verso la mia sorgente di leggerezza, purezza, freschezza, levità ma anche di concretezza, realtà, verità. Toccare questa sorgente in me di Te, del mondo, nel proprio mistero e stare lì, immergermi, impregnarmi come un nuovo battesimo di Vita feconda, generativa d’amore gratuito nell’Eterno. SZ


AbbĂ , Padre fame, fame di parole, di senso, di Bellezza, di parole buone, vere e benedette, piene, amorevoli e benevoli come dolce carezza. mangiare parole di Vita assimilarne la sostanza e nutrire cuore e mente come a lauto banchetto ed incarnare poi spiritualitĂ terrestre. SZ


“Casa sulla roccia”1 Mi sembra, a volte, scartare col giudizio pietre solo diverse per erigermi monolito di granito del mio io Fragilità, inganno: pure questa sono io.

Ma se accolgo, scelgo finitezza d’amore nello slancio paziente del Vivente in me, 1

Cf. Matteo 7, 24-27


è pietra, su pietra dell’altro che progredisco, costruisco la mia casa nelle sue fondamenta. Posso allora essere pienamente me stessa come “casa sulla roccia” che non teme dure intemperie.

SZ


Che “terreno” siamo? Oggi durante un’omelia, ho percepito cosa significa essere un “buon terreno” per la Parola del Signore e del sacerdote. Il mio atteggiamento era attento ma teso per capire, seguire, selezionare, giudicare più che accogliere e sentire in modo “disarmato”; diventavo terreno poco adatto, dove il seme cade ma viene “portato via” dal proprio io ansioso, distratto, forzato: sembra non resti nulla…parole al vento… Ognuno dovrebbe trovare la sua modalità di ascolto “passivamente attivo” della Parola, un atteggiamento riposato, aperto, libero, per lasciarsi raggiungere, toccare anche con stupore: così la Parola può parlare al proprio essere, al proprio cuore. Per seguire i progressi del rispetto riguardo il nostro ambiente, si potrebbe dire che il nostro terreno dovrebbe essere “bio”, senza i “concimi chimici” dell’io dominante, una presenza lucida ma naturale, senza forzature varie. Allora il nostro terreno, la nostra persona può nutrirsi della Parola del Salvatore, come di un’omelia, possiamo sentirci “visitati”; potrà lentamente sedimentarsi nel nostro profondo per poi essere restituita nella vita concreta d’ogni giorno attraverso una naturale, pienamente umana scelta d’amorevolezza, quella di Gesù, di Maria. 6 gennaio 2018

SZ


Come passeri‌ Come i passeri del Buon Dio e i gigli dei suoi campi di poco ha bisogno la mia felicità semplice e naturale assieme a zolle e nuvole nella danza del creato ad immagine di Te. SZ


Colloquio mistico Ecco i rintocchi del pendolo della sala: mezzanotte non ho sonno, sono ancora alzata “…Padre, mi sento su di una soglia, ho quasi coraggio…” In lontananza, un temporale e aria fresca che attraversa la porta finestra della mia stanza Ancora estate ma questa pioggia di settembre ci porta lentamente verso un’altra stagione con nel cuore


qualche progetto, incontri, relazioni

“…Padre, vorrei pregare…” Sento ancora il rombo del tuono Adesso potrei forse riuscire a dormire od invece cercare di capire cosa domani vorrò fare Se continuare nell’abitudine pur creativa o fidandomi, osare nuove vie, ma ancora avanzare e sentire la Vita in me nel suo tempo in divenire. SZ


Dono d’Amore Ecco, sono sulla soglia e posso piano entrare in punta di piedi nel Tuo progetto così certo d’Amore con emozione senza esclusione in punta di piedi come in una danza la più inebriante la più liberante


in punta di piedi danzare la Vita nel Tuo dono sÏ certo d’Amore. SZ


Efficienti o efficaci? Al giorno d’oggi si invoca spesso l’efficienza soprattutto nei vari settori lavorativi della società; ma l’essere efficaci dal didentro più che efficienti solo con il proprio io razionale, può fare la differenza di spessore e calore umano del proprio agire, altrimenti poco evidenti e sentiti. L’essere efficaci dal didentro attinge alla nostra interiorità come ad una sorgente, al nostro profondo, alla consapevolezza delle nostre attitudini e doni regalati dalla Vita, che non possiamo che mettere a frutto e condividere con le persone, i nostri fratelli. Efficaci dal didentro implica vivere amorevolezza e pazienza, gusto dell’applicazione che vivificano il nostro agire e le nostre relazioni. Essere efficaci dal didentro s’impara con l’esperienza della propria crescita e riuscita umana che accompagna l’azione e che non dà solo soddisfazione ma felicità semplice e vera che nutre noi stessi e diventa generativa per l’ambiente nel quale viviamo. Maria in questo è modello santo e piena concretezza di realizzazione efficace nel suo amore di tenerezza e benedizione. Settembre 2017

SZ


Forsizia “Pioggia d’oro� di giallo splendente su lunghi rami flessuosi nel giardino del mondo in questo limpido mattino del mese di marzo e che vedo per un attimo in me, nel mio grembo magnifica evidenza di gioia fiorita come un mattino di Pasqua. SZ


Emmaus Tra le Tue mani il gesto semplice e rilevante dello spezzare il pane. Offerta e condivisione nel dono significante. Spezzare il proprio pane offrendolo a me, in Te, a noi. Offrire il proprio SĂŠ pieno, totale universale e personale in un gesto di disappropriazione

gratuito d’Amore:


offerta dell’essere, di senso di pace nell’ordinarietà quotidiana del giorno. E gioia calma, serena profonda in questo spezzare, che lasciandosi così amare, magnifica la vera realtà dell’Umano in questo mondo. SZ


Figliolanza Padre, aiutami a sentirmi figlia Tua benedetta, prediletta come ogni fratello, ogni sorella; aiuta il mio sentire a vivere la gioia piena della figliolanza e l’importanza di questa relazione in evoluzione che vivifica la vita di incontri e vicinanza. Ăˆ cosĂŹ semplice, cosĂŹ grandioso il risultato


pur nella sofferenza della consapevolezza dell’umano cosÏ provato nell’immanente presente.

SZ


Firmamento Il mio canto alla Vita è in Te firmamento che porto dentro e scopro lentamente amando me in Te Oggi il mio cielo è sereno senza burrasca all’orizzonte e se poi anche succede bufera passa e calma di bonaccia ancora ritorna


per essere, cantare questo mio Tuo firmamento che ogni donna, uomo persona porta in sĂŠ dentro. SZ


Il tempo interiore C’è fretta in me non trovo il mio tempo il Tuo tempo attiva lentezza interiore pacatezza il tempo dello Spirito nel mio spazio di consapevolezza. Per questo ti chiedo O Signore che riesca, col Tuo aiuto in questo mattino a trovare ed abitare il tempo del silenzio


nel mio profondo per un’azione giusta essenziale, di senso ed essere nella mia piena misura di questo giorno.

SZ


Il vincastro2 Forte, sicura di libero vincolo amoroso di fedeltĂ sempiterna, sole che non tramonta, raddrizzo la mia schiena e fronte chiara volto aperto, offerto cammino, percorro strada maestra

2

Cfr. Salmo 23


Vita in divenire di meraviglia e di scoperta. SZ


Incommensurabile Amore Incommensurabile Amore per me, o Signore, e per ogni Tua creatura! Pazzia d’Amore che chiama a Sé pazientemente, nuovamente, discretamente lasciando ogni libertà d’ascolto, d’accoglienza, di scelta. Quale incontro sorprendente e meraviglioso poter sentire piccolo seme


di questo Tuo grande Amore! Averne cura, quotidianamente nelle nostre relazioni per portare con Te, in Te a maturazione e vivo compimento una potenzialità d’amore per sempre.

SZ

29 luglio 2017


Incontrare per avanzare Nasce in me desiderio di andare verso la gente cosĂŹ, semplicemente con espressioni, realizzazioni parte di un pensiero, sentire interiore che mi costituisce porta tassello di veritĂ dinamismo che fa avanzare la nostra “lunga Carovana venuta dalle frontiere


dell’animalità…”3 Incontrare avanzare assieme nella responsabilità della propria Vita intrisa di bellezza, scintilla di luce unica, personale, profonda ed universale.

SZ

3

Cf. André Rochais, fondatore in Francia della Scuola Internazionale di Formazione e Ricerca PRH (Personalità e Relazioni Umane)


LA CREATURA NEL CREATO Giornata nazionale per la Custodia del creato 1° settembre 2018 Dal “Messaggio congiunto di Papa Francesco e del Patriarca ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli per la Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato”, datato 1° settembre 2017, vorrei condividere con voi parte di questo documento con qualche riflessione al riguardo. Partendo da Genesi 1, 28 è scritto, riferito all’uomo e alla donna: «Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”.»


“Il potere che Dio conferisce all’uomo sul creato è trasmesso tramite una benedizione: è quindi esclusa ogni forma di violenza… L’uomo ha diritto di servirsi del creato, ma deve anche prendersene cura” (Bibbia, ed. Paoline, pag 35) La parola “soggiogare” per essere qui capita, va inserita in un contesto storico culturale e teologico preciso: l’interpretazione odierna è cresciuta, rinnovandosi. Infatti nel documento del Papa e del Patriarca si legge: “la terra ci viene affidata come dono sublime e come eredità della quale tutti condividiamo la responsabilità…” e “..la dignità e la prosperità umana sono profondamente connesse alla cura nei riguardi dell’intera creazione”..con “un invito per tutta l’umanità ad adoperarsi per uno sviluppo sostenibile e integrale”. Un uomo Creatura responsabile, dunque, non per dominare prepotentemente o abusivamente la Natura ma averne cura, valorizzarla e servirsene, ma con vero rispetto e saggezza, in quanto egli è elemento vivo e pensante del “suo” Creato, in una dimensione che vuole essere armoniosa e pienamente integrata. E noi, come ci colloquiamo nei confronti di questa Natura, di questo Creato? Come si pongono coloro che hanno responsabilità nella gestione e sviluppo del territorio, urbano, industriale ecc…? Ognuno può fare la sua parte, cominciando dai piccoli gesti quotidiani nel gestire tutto ciò che riguarda il nostro stile di vita, che possiamo scegliere sobrio, intelligente. In questo possiamo guardare a Maria, chiedere la sua fiduciosa amorevolezza verso creature e creato per essere vittoriosi nei confronti della routine consumistica dei nostri giorni; possiamo allora dare importanza “alla solidarietà e al servizio” che può manifestarsi in modo reale, concreto quando parte da un benessere personale consapevole, responsabile e, in modo naturale, va verso la condivisione e la fratellanza. SZ


La forma del vento Al Nazaret, una domenica nuvolosa in minaccia di pioggia a trovare la nonna scambiare qualche parola ascoltare con poco o niente da fare nella sua stanza personale LÏ, dalla finestra vedo verdi larici bianchi, iniziano a muovere i rami a ondeggiare, si è alzato il vento


Osservo con calma il loro movimento e divento poco a poco partecipe di quella danza con tutta la mia persona Verdi larici bianchi fluttuano, cantano, danzano come una lode ad un Essere Creatore Ed io danzo interiormente nella forma del vento assieme a loro danzo nei larici bianchi al mio Signore, movimento inebriante di vera pace interiore Sensazione grande, a distanza di tempo il ricordo quasi mi abita ancora. SZ


La premura O Maria di Nazareth la tua premura oggi ha sorpreso ogni mia attesa

prontamente vedi e provvedi in una risposta di gioia vera

Il seme piantato nella terra di cuore provato diventa opportunitĂ


di Vita nuova che può germogliare

E la tua provvidenza fiduciosa di Madre nutre la mia fiducia di persona semplice che prova ad amare.

SZ


La stanza Cerco la mia stanza luogo mio profondo dove ritrovarmi abitare, sostare luogo fonte di Sorgente insita in ogni persona

stanza splendore comunione di vera luce interiore

dove la porta un po’ aperta della sofferenza accolta della povertà espressa


lascia libera via a meraviglia suscitata Amore risentito valore proprio percepito

il vivo segreto emergere della Vita.

SZ

agosto 2018


La Vita inclusiva Quanta vita si muove in me, Padre, Vita per essere, per fare proporre, inventare, sperimentare, Vita che è energia e relazione, chiamata ad andare avanti avanti assieme ad altri con idee, intuizioni, desiderio di trovare soluzioni

Vita che si propaga in risonanze sempre più vicine sempre più lontane perché adesso sento e so


che la vita vera è inclusiva e non lascia indietro nessuno

supera esclusioni, divisioni e nelle differenze, nelle somiglianze accoglie, accetta, tutela ognuno per il diritto al proprio canto.

SZ


L’icona Ora vorrei dipanare nel mio scrivere preghiera pensando all’icona osservata questa mattina su nel cielo. Vi era nebbia tutt’intorno a nascondere il paesaggio ma il sole delle dieci splendeva qui sorprendentemente, grande luna opalescente grande ostia luminosa nitidamente, perfettamente ritagliata su nel cielo:


corpo celeste, elevazione pane d’amore trasfigurazione di una realtà. Il mio sguardo si attarda contempla; l’icona si vela, scompare… Forse la preghiera sgorgherà più avanti…

SZ


Lo sguardo nel respiro Madre santissima tenerissima nel tuo sguardo riposo le membra la fatica che sarà del giorno

E tuo figlio Gesù Cristo nel suo soffio in me accanto così vicino di delizia


Fluisce la Vita nell’impegno ad amare ogni voce ogni persona vivo respiro dell’oggi quotidiano. SZ


Lode al Cuore Lode al cuore nel giorno che inizia per andare, fare, incontrare, vivere nella fiducia

E quell’Amore per noi si manifesta in relazioni di semplice calore, di pace che si espande

CosĂŹ si nutre la Vita


del proprio cuore del tuo, fratello, nel Suo Sacratissimo vivo d’Eterno.

SZ


Madre, mamma Seduta su di una sedia a rotelle riposi, attendi silenziosa il volto come terra lo sguardo ancora presente a volte vivo, intelligente

la bocca tace ma ancora capace di un sorriso, un saluto qualche bacetto se avvicino la guancia e un piccolo gesto carezzevole


madre oggi, festa del voto diciamo assieme una preghiera tengo la tua mano la tua persona silenziosa ascolta

ringrazio Maria di poter starti ancora accanto.

SZ


Mercoledì d’aprile Desiderio in me di poesia, della Tua poesia, Signore

Mi chiami all’incontro d’alleanza per assieme realizzare canto sinfonico del giorno dove il mio corpo proteso incontra Vita, persone, in pace, slancio di resurrezione, sguardo orante di Maria. SZ


“Di giorno il Signore mi dona il suo amore e di notte il suo canto è con me” Salmo 42

Di calma pace si permea la mia persona

mi avvolge movimento nel cantare il Tuo nome

e avanzare assieme ai fratelli nell’andare di giorno in giorno

riposare quando viene la sera ancora in un canto lieve d’amore. SZ


Musica d’insieme Ăˆ melodia e canto appena sussurrato appena percettibile

melodia e canto di presenza accanto come brezza leggera che lenisce, consola porta sollievo, rincuora

E possiamo capire ascoltare, sentire melodia e canto di questo Amore non senza pianto


che pervade, echeggia in tutto il Creato

anima la vita ed ogni Vita nel suo umano spirituale splendore.

SZ


Nel cuore del Padre Esistere nel cuore del Padre nel tuo cuore, Madre ed essere certa di sentire, riconoscere questo Amore che nutre, alimenta una sorgente salvifica, primordiale da liberare, raccontare che non abbandona nemmeno nella tormenta e nel tempo veglia, provvede come angelo custode nella grazia donata del giorno


per esprimere, vivere, cantare questo Amore in te, in me “già e non ancora” fecondo.

SZ


Non crucciarti… “Non crucciarti per il passato per quello che è stato né per quello che sarà, la tua Vita è oggi nella realtà di questo istante

Sii dunque a te presente amorevole, perseverante nella fiducia viva, costante nella gioia

Il resto, vedrai, naturalmente significante si svolgerà


Opportunità è la Vita Vivila con lealtà e fedeltà”

Non chiedo altro Padre, se non essere così in Te per quel dono d’Amore di vera e appagante umanità.

SZ


“Pane nostro quotidiano” “Non di solo pane vive l’uomo…”4 Sì Padre, ma in mancanza di quel pane difficilmente posso trarre nutrimento dalla Tua parola. Ma quanto siamo ancora egoisti privilegiati e dominatori nella ripartizione delle nostre risorse alimentari e quanto spreco, consumo esagerato nonostante sia ancora marcata e diffusa la malnutrizione! Il cambiamento inizia anche da me 4

Matteo 4, 4


dal valore che posso dare ad un panino, buono per il mio stomaco e le mie papille ma buono anche come dono della terra e frutto della fatica del lavoro di molte persone; cibo che va rispettato condiviso, offerto alla grande mensa della Civiltà. Così, posso saziarmi anche della Tua parola, Padre, e d’amore e di gioia fare esultare la mia Umanità.

SZ

Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2016


Pietra rinverdita Come l’acqua di mare salata scava costantemente e trasforma giorno per giorno in naturale bellezza la roccia bianca delle falesie

cosĂŹ il mio pensiero, rivolto verso Te Padre, chiama il Tuo Amore Splendore a modellare, trasformare pazientemente e sapientemente il mio dolore, pietra, sasso che sento ora nel mio petto,


per dargli forma di cuore

e con la Tua Tenerezza percepita, toccarlo ed infondergli rinnovato palpito di Vita come pietra vera rinverdita.

SZ


Poesia semplice

a tutte le mamme e i papà

Gratuitamente il sole arde scorre il torrente resta la terra il seme germoglia il fiore sboccia matura il frutto e l’albero cresce canta il fringuello sul ramo verde

Il bambino gioca all’aria aperta in gratuità d’amore vuole crescere


Piccolo sole non chiede altro se non d’esistere con altri splendere.

SZ


Preghiera di Dio alla sua creatura5 Ti ho pensato e ti ho voluto fin dagli albori della Vita. Tu sei prezioso ai miei occhi. Ti ho fatto come un prodigio perché ti amo e desidero il tuo bene, la tua pienezza e felicità. Sii tenace e coraggioso, la vita è dura, ma hai tutte le risorse per farcela e tutto quello che ti necessita per riuscire la tua umanità ed essere felice. Non volere di più. Ama la Vita, le persone, te stesso come io amo te. Vivi in condivisione i tuoi doni e accetta con benevolenza i tuoi limiti. Gusta la gioia delle cose semplici e della normalità che tu puoi fare nuova ogni giorno con la tua unicità.

5

Liberamente ispirata ad alcuni Salmi


Rispetta la Vita perchÊ è sacra come sacro sei tu, e non permettere che nessuno venga a profanare quello che ho voluto e creato per Amore.

SZ


Preghiera 1 Che io riesca, Signore, a vivere il mio essere in docilitĂ per accogliere la Tua fragranza che si riversa in me in abbondanza.

Che io sappia trovare il tempo di stare nel momento per ascoltare il palpito della Vita in ogni istante importante perchĂŠ presenza di coscienza.

E perdonare senza giudicare chiedere scusa e ringraziare a mani aperte, cuore solerte.


Vivere fratellanza e comunanza al di là di riserve, divisioni e con l’anima della nostra Terra e il Tuo vivo Amore assaporare pace nell’Eterno.

SZ


Pulchra Rose bianche Biancarosa accanto a margherite e piccoli convolvoli ai piedi e sull’altare

unico inno unico canto una domenica di settembre ancora estiva

materno abbraccio di tenerezza


di te Pulchra O Maria.

SZ


“ poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti” Salmo 1 Padre, sul cammino dell’uomo vegli e, ne sono certa, sulla vita di ognuno

poiché piove e il sole splende su ogni Tua creatura

e per ciascuno offri opportunità d’incontro d’amore il Tuo Amore


nel proprio cuore

L’acqua leviga anche la pietra più dura nel tempo il Tuo tempo d’incommensurabile premura.

SZ


“La salvezza viene dal Signore: sul tuo popolo la tua benedizioneâ€? Salmo 3 Padre, posso sentire, percepire la gratuitĂ del Tuo Amore e dinanzi a questa meraviglia sosto, protesa

Siamo redenti in salvifico splendore avvolti in grazia di benedizione sebbene spesso non vediamo non conosciamo


la dignitĂ , la bellezza alla quale ci chiami

Ora, attiva attesa di consapevolezza nel profondo umano

lieve respiro di tenerezza al cuore donato.

SZ


“Il Signore fa prodigi per il suo fedele” Salmo 4 Nella mia finitezza giorno per giorno percepisco attorno a me gratuità d’Amore

rivelazione di Provvidenza discreta, sorprendente che cuore attento vede, riconosce

come madre di dolce premura balsamo di conforto


amorevole cura

come sposo di tenera promessa di vera pienezza e felicitĂ .

SZ


“È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto” Salmo 9 Che uomini sono mai questi, oggi? Quando penso alla Siria, a Damasco, Aleppo o Palmira, a conflitti che cancellano dalla storia città di profonda memoria, popolazioni inermi che vivono in quei luoghi

Padre, non è forse la Tua creatura fiera nella sua rabbia d’onnipotenza a voler cancellare in se stessa


il ricordo di un nome?

Tu gridi profondamente nell’animo di questa gente da tempo martoriata il cui nome rimane inciso su cumuli di pietre

Ma resterà un bambino “padre dell’uomo” e un adulto a custodire assieme nel cuore un aquilone colorato da far volare un mattino provvidenzialmente nuovo in un lembo d’azzurro e brezza sulla propria terra.

SZ


“Sorge da un estremo del cielo e la sua orbita raggiunge l’altro estremo: nulla si sottrae al suo calore” Salmo 19

Padre, come l’Alfa verso l’Omega si compie il Tempo abbracciando l’andare dell’uomo il suo tempo che diviene nell’incontro sorprendente di uno sguardo

Ogni creatura si permea di calore di vita, di energia


Feconda alleanza sorge ogni giorno sempre nuova in Te d’Eterno.

SZ


“perché egli non ha disprezzato né disdegnato l’afflizione del povero” Salmo 22

Padre, Tu sei Amore solo Amore vulnerabile gratuità dono assoluto d’Amore

Possiamo sentire tutto questo nel profondo della nostra umana povertà pur grandezza di finitezza dei nostri doni delle nostre qualità


E nell’afflizione che talvolta prevale trovare pace, sollievo l’essere generativo al centro del nostro cuore

Ricerca di noi stessi lasciandoci incontrare e cosĂŹ semplicemente amare.

SZ


“il Signore è mio pastore non manco di nulla” Salmo 23

Sono pastore di me stessa in semplice bellezza di dono d’amore

In docilità alla mia coscienza scelgo esistenza fratellanza condivisione in questo puro dono d’amore

E si libera vita


vera abbondanza naturale misura per donna, uomo persona viva in Te di gioia sicura.

SZ


“Signore, amo la casa dove tu dimori” Salmo 26

Il mio corpo come prodigio

come casa di cui ho cura dove risiede l’Altro e mio respiro

dove s’incarnano qualità, valori, azioni l’essere, i gesti, l’amore che ha radice oltre


e nella mia persona.

SZ


“Il tuo volto, Signore, io cerco” Salmo 27

Portando il mio volto incontro volto dell’altro e cerco nei suoi occhi stelle del Tuo sguardo

Ogni volto diverso personale nei suoi tratti pagina offerta, unica aperta, rivelata


del grande libro del Tuo amore.

SZ


“Il Signore benedirà il suo popolo con la pace” Salmo 29 Padre, lungo la notte ad ogni alba benedici di pace le Tue creature

ed io posso, in questo giorno dire bene in Te del fratello, di me come canto inno profondo


Pace vera d’ogni cammino d’ogni destino d’Amore scelto.

SZ


“Hai mutato il mio lamento in danza” Salmo 30 A modo mio vorrei a volte le situazioni

ma posso capire con Te discernere modalità diversa paziente d’amore

Suscita gioia nuovo buon umore

risoluzione


che avanza come una danza viva evoluzione.

SZ


“anche il passero trova la casa, la rondine il nido‌â€? Salmo 84

Quanti uomini, donne e anche ragazzi profughi raminghi in cammino attraverso continenti, mari, montagne in ricerca di terra di pace lavoro, dignitĂ una dimora dove vivere e stare! Fratelli quasi come nuovi deportati che sconvolgono piani sociali ed interpellano uomini di potere. Come fiumi in piena avanzano a volte per inerzia verso una qualche meta


suscitando nei propri simili la cura per un domani che tenga ancora viva la loro speranza.

SZ


Sera Un nome sulle labbra dolcezza della sera il pendolo richiama l’ora

Cuore e respiro di calma inversione la luce della scrivania

Tace il silenzio: “resta nella pace di questo puro momento”

Una mano tiene la fronte con l’altra scorre l’inchiostro,


registro la sensazione

La traccia di Te nel mio profondo vive in questa stanza

Non è più l’orgoglio ma semplice Vita scritta su questo foglio e che abita nel petto di una figlia Tua diletta.

SZ


Siamo ormai noi l’evangelo Cristo non ha più mani, ha soltanto le nostre mani per fare oggi le sue opere.

Cristo non ha più piedi, ha soltanto i nostri piedi per andare oggi agli uomini.

Cristo non ha più voce, ha soltanto la nostra voce per parlare oggi di sé.

Cristo non ha più forze, ha soltanto le nostre forze per guidare gli uomini a sé.


Cristo non ha più vangeli che essi leggano ancora, ma ciò che facciamo in parole e in opere è l’evangelo che lo Spirito sta scrivendo.

Anonimo Fiammingo del XV secolo


Soffio

Adesso qualcosa in me preme attende per esprimersi trovare spazio librarsi

librarsi in canto per dire amore, realtĂ speranza Vita che prende forma gioia

sensazione, canzone


che vuole risuonare nel Tuo soffio lieve diffuso come fossi strumento a fiato per musica ricevuta, solfeggiata, donata e risentire assieme il canto, l’incanto della partitura del Tuo creato.

SZ


Solitudine Sto bene in questa solitudine della sera a leggere meditazioni della DelbrĂŞl

Riposo in questa solitudine, accanto l’angelo di ceramica ruvida come la terra

Sento dolce questo momento in cui vivo il tempo d’amore e di pace


la Tua pace qui ora in me.

SZ


Sporge una rosa

Sporge una rosa a sera inoltrata protesa su stelo stacca dalla pianta sbocciata tenue il colore sorpresa che chiama il mio sguardo

Prontamente mi chino a sentire se profuma e nelle narici dona una gioia


Piccola grande meraviglia e piena gratitudine di Te vivo Amore Vita.

SZ


Terra di terra‌ Terra di terra Acqua di acqua Fuoco di fuoco Sale di sale Pane di pane Vita ferita e redenta Incarnata e fecondata Liberata e pacificata Nell’Amore di Cristo Re.

SZ


Un volto cerco Vedo il mondo nel volto di quei bimbi Volto unico guarda, sorride palpita e vive respirando l’intero cosmo Acqua terra cielo fuoco volto sacro del profondo Chinati su quel volto siamo noi particelle raccolte Ci avvicendiamo nel trovare senso all’esistenza nostra e intrisi di materia, di energia generiamo ancora la vita d’ineffabile tragica misteriosa armonia. SZ

poesia suscitata da due foto di ragazzi, “Napoli 1981”, di A. Baruffaldi e dalla lettura di “Hymne de l’univers” di P. Teilhard de Chardin


Un Amore Un Amore che cerca te cerca me scava pietra, la spezza anche e la trasforma come duttile pietra viva che canta parla di bellezza e gaiezza di condivisione, servizio e comunione nel mondo nel giorno di questo mattino che ci è donato per essere presenza


semplice, vera d’esistenza uomo, donna di testimonianza.

SZ


Una prosa poetica per il crepuscolo dei giorni Che sorprendente mistero è ogni vita d’uomo, inserita in un cosmo di così immenso respiro! Ma viviamo di superficie, perennemente distratti, senza vera attenzione per le nostre intuizioni, le nostre sensazioni, i segni di cui facilmente dubitiamo perché di fretta in fretta consumiamo i nostri giorni. Ecco allora sintomi di depressione, ingannevoli passioni, sconcerto e delusioni, amarezze e confusioni… Solo verso il crepuscolo dei giorni, vicino al nostro passaggio, cerchiamo di raccogliere in noi ricordi d’infanzia al catechismo, e la nostra tiepida fede adulta assopita, mai veramente nutrita. Opportunità vanificata, forse del tutto smarrita, persa… Ma fino all’ultimo tuo respiro l’Amore del Padre ti cerca, ti chiama, ti è vicino come premura materna di conforto che riconduce, se glielo permetti, la tua mente al tuo cuore dove proprio lì vive la Vita sorgiva dell’Amore eterno, della luce vera che mai tramonta. 24 agosto 2018

SZ


Festività d’Ognissanti Crisantemi “fiori d’oro” bianchi, gialli rami chiari verde edera tutt’intorno

ikebana orientale nell’anfora di questo giorno

per i santi, pure noi in Cuore mondo.

SZ


Cuore diamante interiore Come diamante è in parte questo cuore splende in se stesso cattura, riflette ma non si nutre della luce che ha attorno

Difesa di un cuore in un “no” lontano cristallizzato pur sensibile che d’amore solo tenue bagliore sente e riceve


Quale prodigio per ricomporre struttura resistente? Quale soffio per trasformare con pazienza dal didentro cuore diamante interiore?

Lieve, dolce energia tenera amorevolezza di madre accolta, risentita piano dall’essere piccolo, disarmato non piÚ arrabbiato

e cantare la vita, palpitare nuovamente, pienamente all’unisono, vivente nel cuore grande del Creato.

SZ


La pace in noi Ancora vorrei sentire quella pace la Tua Pace Signore in mezzo a noi oggi percepita accanto a mia madre

Pace avvolgente vera, reale diffusa nella stanza in amorevole vicinanza tra di noi


Forse la percepivi anche tu avendotela fatta notare

nutre bellezza mitezza nel sorriso nello sguardo di cuore vivo per te per me in noi.

SZ


Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno

Salmo 85

Fratello verso te ho mani aperte

benevolenza lucida, fiduciosa

sguardo franco vita che si dona

incontro nell’abbraccio del Padre


Profumo di pioggia legno di rosa note di pace.

SZ


E danzando canteranno: “Sono in te tutte le mie sorgentiâ€? Salmo 87 Nella finitezza mi chiami vulnerabilitĂ Ti dono Amore mi sana La mia tenera argilla lentamente prende forma gioia di meraviglia in sensibile vigore. SZ


Saziaci al mattino con il tuo amore Salmo 90 Ancora prima del suo sorgere si rischiara l’azzurro del cielo a est prepara alba nuova accompagnata dal canto di dolcezza memoria Che la pace di questo mattino ricolmi il nostro giorno d’incontri, relazioni di presenza che si dona In me guida, sostegno e conforto roccia di vulnerabile forza. SZ


Tu domini l’orgoglio del mare, tu plachi le sue onde tempestose

Salmo 89

Mare interiore sentire in subbuglio tempesta orgoglio senza festa domina il mio cuore

Sofferenza resta l’esprimo a bassa voce dinanzi a presenza colma d’ascolto

Soffio d’Amore


giunge a sorpresa tocca il mio cuore che adesso canta bontĂ rivelata pace interiore.

SZ


“Il suo agire è splendido e maestoso” Salmo 111

Magnificenza stasera O mio Signore, colori di luce nel cielo

Sale d’ardore il mio canto magnifica l’amore che sempre viene

Ascolto questa vita che dispiegarsi solo chiede

È sensazione fine, leggera


in misura d’abbondanza che vivifica le mie membra in quieta esultanza

Rapisco allora stelle le poso una ad una su tepore cosĂŹ mite di viva pelle piuma.

sz


Una prosa poetica per il crepuscolo dei giorni Che sorprendente mistero è ogni vita d’uomo, inserita in un cosmo di così immenso respiro! Ma viviamo di superficie, perennemente distratti, senza vera attenzione per le nostre intuizioni, le nostre sensazioni, i segni di cui facilmente dubitiamo perché di fretta in fretta consumiamo i nostri giorni. Ecco allora sintomi di depressione, ingannevoli passioni, sconcerto e delusioni, amarezze e confusioni… Solo verso il crepuscolo dei giorni, vicino al nostro passaggio, cerchiamo di raccogliere in noi ricordi d’infanzia al catechismo, e la nostra tiepida fede adulta assopita, mai veramente nutrita. Opportunità vanificata, forse del tutto smarrita, persa… Ma fino all’ultimo tuo respiro l’Amore del Padre ti cerca, ti chiama, ti è vicino come premura materna di conforto che riconduce, se glielo permetti, la tua mente al tuo cuore dove proprio lì vive la Vita sorgiva dell’Amore eterno, della luce vera che mai tramonta. 24 agosto 2018

SZ


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