RESPICE DI MAGGIO 2011

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Iniziazione Cristiana

La Comunità Grembo che genera alla Fede “L’INIZIAZIONE CRISTIANA SI FONDA SULLA NATURA STESSA DELL’UOMO L’UOMO PORTA IN SE’ IL DESIDERIO DI DIO. NECESSITA’ DELLA PREGHIERA. Considerazione del papa Benedetto XVI

L’uomo è per sua natura religioso. Il desiderio di Dio è iscritto nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è stato creato da Dio e per Dio. L’immagine del Creatore è impressa nel suo essere ed egli sente il bisogno di trovare una luce per dare una risposta alle domande che riguardano il senso profondo della realtà; risposta che egli non può trovare in se stesso, nel progresso, nella scienza… Gli uomini attendono dalle varie religioni la risposta ai reconditi enigmi della condizione umana, che ieri come oggi turbano profondamente il cuore dell’uomo e la natura dell’uomo che sono il senso e il fine della nostra vita, il bene e il peccato, l’origine e lo scopo del dolore, la via per raggiungere la vera felicità, la morte, il giudizio… L’uomo sa che non può rispondere da solo al proprio bisogno fondamentale di capire e fa l’esperienza di non bastare a se stesso. L’uomo porta in sé una sete di infinito, una nostalgia di eternità, una ricerca di bellezza, un desiderio di amore, un bisogno di luce e di verità che lo spingono verso l’Assoluto, porta in sé il desiderio di Dio. E l’uomo sa, in qualche modo, di potersi rivolgere a Dio, sa di poterlo pregare. Questa attrazione verso Dio è l’anima di ogni preghiera. Per cui pregare significa “sentire che il senso del mondo è fuori del mondo.” Tuttavia solo nel Dio che si rivela trova pieno compimento il cercare dell’uomo. La preghiera che è apertura ed elevazione del cuore a Dio, diviene così rapporto personale con Lui. E anche se l’uomo dimentica il suo Creatore, il Dio

vivo e vero non cessa di chiamare per primo l’uomo al misterioso incontro della preghiera. Il passo dell’uomo è sempre una risposta. Dobbiamo imparare a sostare maggiormente davanti a Dio, a Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, impariamo a riconoscere nel silenzio, nell’intimo di noi stessi, la sua voce che ci chiama e ci riconduce alla profondità della nostra esistenza, alla fonte della vita, per farci andare oltre il limite della nostra esistenza. Guardando alla storia recente, è fallita la previsione di chi preannunciava la scomparsa delle religioni ed esaltava una ragione assoluta, staccata dalla fede, una ragione che avrebbe scacciato il mondo del sacro, restituendo all’uomo la sua libertà e la sua autonomia da Dio. Non c’è stata alcuna grande civiltà, dai tempi più lontani fino ai nostri giorni che non sia stata religiosa. La preghiera è presente in ogni religione ed è il luogo della tensione verso l’infinito, l’Invisibile, l’Inatteso, l’Ineffabile. Don Franco

UN GRANDE GRAZIE A tutti coloro che hanno reso possibile il pranzo sul viale malgrado la pioggia. Il gruppo dei volontari di tante parrocchie, uniti un cuor solo e un’anima sola non si sono arresi e hanno moltiplicato il loro serivizio e così si sono moltiplicati l’amore e la gioia di tutti. La Madonna ci ha visti non rassegnati, ma pronti con il suo ECCOMI alla volontà di Dio. Questo è stato il punto più importante che non dobbiamo dimenticare per la vita di ogni giorno; l’ECCOMI rimanga sempre in mezzo a tante difficoltà!

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Il personaggio

Papa Giovanni Paolo II: Beato Ognuno di noi conosce poco o tanto, bene o male, il predecessore di Papa Benedetto XVI. Non sono necessarie precisazioni storiche o note bibliografiche: Papa Giovanni Paolo II infatti vive nei nostri cuori ed il suo ricordo è acceso e limpido. Egli ha saputo donare qualcosa di speciale a ciascuno di noi perché ne potessimo far tesoro e potessimo condividerlo con chi ci sta attorno. Karol Wojtyla, durante il suo pontificato ha regalato una ventata d’aria fresca non solo alla Chiesa Cristiana Cattolica, ma al mondo intero! Papa Giovanni Paolo II è stato inoltre sentinella di una nuova epoca, testimone di fede, preghiera, devozione alla Madre di Gesù, amante della sapienza e della vita semplice, ha fatto innamorare i giovani di Dio ed ha portato nel nuovo millennio una Chiesa desiderosa di mettere nuove radici nel nostro mondo!

On the road: Sulla strada Anche noi giovani M.d.G. (Madonna delle Grazie) siamo voluti essere presenti all’evento che passerà alla storia! Non siamo voluti mancare alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. E così è stato: sabato 30 aprile alle ore 22 eravamo

stata dalla nostra parte, alle otto e mezzo abbiamo iniziato ad avanzare ed in men che non si dica siamo arrivati molto avanti; alcuni di noi son arrivati in Piazza San Pietro, altri si sono fermati un po’ più indietro, vicino alle transenne nella speranza che passasse Papa Benedetto a bordo della sua papamobile… altri ancora sono rimasti più indietro… ma tutti pronti a vivere una Santa Messa tutta speciale, tutta solenne, tutta tutta bella e carica di emozione!

Ma tu, Perchè...??? Per quale motivo hai scelto di fare tutta quella strada per andare a vedere la messa di beatificazione di Papa Karol Wojtyla quando potevi benissimo seguirla da casa e magari vedere più di

in attesa del pullman che ci avrebbe portati fino a Roma per prendere parte all’evento! Siamo partiti carichi di energia, sapevamo infatti che ce ne sarebbe servita molta non appena scesi dall’autobus per arrivare fino a Piazza San Pietro. All’alba eravamo già in metropolitana, ma per quanto presto fosse, via della Conciliazione era irraggiungibile: sembrava fossimo destinati a rimanere ammassati in mezzo alla folla senza vedere nulla. Ci chiedevamo “riusciremo mai ad avanzare e vedere qualcosa?”. Erano solo le sei e mezzo di mattina e non sapevamo già più cosa fare! La pazienza però è

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quel che sei riuscito a vedere? È una bella domanda, la stessa che le mie gambe mi hanno fatto tornando a casa alla sera. Era


qualcosa da fare, senza stare lì troppo a pensarci su. Credo che lo stesso Giovanni Paolo abbia, con la sua vita, spronato ognuno di noi a fare ciò che andava fatto; ed io non ho voluto mancare all'appuntamento.

Perché un giovane come te è interessato alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II? Era il Papa di tutti ma allo stesso tempo il Papa

dei giovani!!!! Un comunicatore in qualunque gesto, un esempio di bontà. Parlava dal cuore, e questo veniva capito da noi giovani; ho visto in tutto il suo pontificato quelle vele nuove che devono trainare la chiesa nel futuro. Noi giovani siamo le vele, Dio il capitano della nave. Quando sei giovane e quando hai così tanti dubbi sulla tua vita, è di vitale importanza sapere che a guidarti nelle scelte è un buon capitano!!!

Eccomi... ... La domanda che con insistenza mi ponevo era la seguente: “Come è possibile che anche dopo la sua morte, un Papa possa chiamare a raccolta tantissime persone di qualsiasi età che vogliono testimoniare ancora una volta la fede in Gesù Cristo attraverso la Sua figura?” Essere anch'io là, presente, in mezzo a questa miriade di persone, mi faceva provare sensazioni indescrivibili e... riconducibili al mio ECCOMI. C'ERA IL MIO PAPA CHE STAVA CHIAMANDO. I momenti di sconforto non sono mancati, certo. Arrivare in piazza San Pietro è stato difficile: le lunghe attese, gli spintoni ricevuti, la gente che ti stava continuamente addosso.. e poi è arrivato l'ok per

percor rere la via della Conciliazione. Passo dopo passo sentivo crescere in me, sempre di più, il desiderio di incontrarmi con Gesù. Il momento più esaltante si è verificato all'inizio, nel momento di esposizione del sangue di Giovanni Paolo II! La fatica, il caldo, il sonno, la stanchezza, non esistevano più e d'altronde seguire il Raggio come insegna il nostro parroco Don Franco implica anche fatica... ma che soddisfazione alla fine dell'esperienza che ho vissuto. Grazie Giovanni Paolo II, grazie Papa dei miei anni giovanili: cercherò sempre di ritornare a pregare sulla tua tomba, a San Pietro.

Una grande festa Per me l’esperienza è durata 23 ore; in questo breve tempo ho vissuto emozioni fortissime unito a tante altre persone provenienti da ogni angolo del mondo. Era bello vedere ognuno con i propri modi rendere omaggio al nuovo beato! Canti, bandiere, applausi e preghiere innalzate per questa santa causa, ed io felicissimo di averle colte e vissute. Avrei tanto desiderato riuscire, dopo la grande cerimonia, pregare e rende omaggio alle sue spoglie in S. Pietro, ma a causa del viaggio (touch & escape – toccata e fuga) siamo dovuti ripartire dopo la S. Messa. Porto comunque nel cuore un ricordo bellissimo di questa grande festa.

I giovani M.d.G Erica – Nicola – Marco – Paolo

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Dal Santuario

Perché di generazione in generazione si scriva una storia di misericordia Festa del Voto Al Santuario delle Grazie di Piove di Sacco, 6 maggio 2011 Nelle prime parole dell'Ave Maria, che sono le parole dell'Angelo dell'annunciazione alla “piena di grazia”, si nasconde il mistero della Misericordia di Dio che si china sulla giovanissima Vergine per ricolmarla della sua santità. Anche la Carta del Notaio Gaspare Beccari che verbalizzava la Delibera del 27 aprile 1631 del Consiglio della spettabile comunità Piovese motiva con la misericordia divina il Voto allora formulato, perché « il ricorrer in ogni tempo, non solo di tribolazione, ma di ogni altro stato ancora, alla divina misericordia e clemenza del Signor Iddio è cosa necessaria a cadaun buon cristiano ». Vorrei che anche questa festa e celebrazione del Voto ci aiutasse a riscoprire la misericordia come sapienza e stile di vita in ogni ambito della vita sociale: dalla famiglia alle relazioni che si stabiliscono nel lavoro, nelle istituzioni e nell'amministrazione di una città moderna, nella gestione delle responsabilità e dei “poteri” dati a ciascuno, piccolo o grande che sia, nei servizi dovuti e nella solidarietà verso i poveri e gli ultimi... Per l'intercessione di Maria, il Dio della misericordia benedica anzitutto le nostre case, perché siano scuola di misericordia: nei gesti della gratuità, che sono i gesti della mitezza e della pazienza, riscoprendo che a partire dalla nostra vita tutto ci è donato per essere gestito in dono; nelle opere di misericordia, imparate al catechismo che comprendono anche l'ospitare i senza tetto; nei gesti e nelle parole del perdono che risana e medica. È l'amore di misericordia gratuito e disinteressato che nella coppia dà forza per concedere il perdono se uno ha sbagliato o per chiedere perdono. Quanta poca misericordia ci si dona nelle case perché non si prega e mancando la preghiera manca anche l'esperienza della misericordia che da Dio si riceve, manca la misura dei “nostri debiti” verso il Padre nostro e verso il nostro prossimo. Quante famiglie (e i bambini in esse) sono in sofferenza perché ciascuno senza misericordia vede prima di tutto i suoi diritti e sorvola sui propri doveri. Dobbiamo imparare da Maria a cantare che la misericordia di Dio si trasmette attraverso storie di generazione e di famiglie, allorché ciascuno sa tessere orditi e storie di misericordia, imparando ad aprire gli occhi sui bisogni dei piccoli e degli ultimi, ad offrire la mano che solleva, a curvarsi e prendersi cura del debole, ad aprire il cuore se non la casa.

L'importante è che le generazioni presenti non facciano muro alla misericordia del buon Dio e consentano invece che i tempi e le storie della terra che abitiamo siano scanditi da una misericordia che deve trasmettersi di generazione in generazione. Mons. Franco Costa

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Cantando Maggio I cori ospiti nel nostro Santuario Nel mese di Maggio, mese dedicato alla Madonna, sono organizzate nel Santuario della Madonna delle Grazie delle Serate di Musica nelle quali si sono esibiti i cori con i loro repertori. L'evento denominato "Cantando Maggio" è stato promosso dall' " Associazione Madonna delle Grazie" e dal comune di Piove di Sacco, ed ha visto sia la rassegna delle più importanti corali parrocchiali della Saccisica che la presenza straordinaria del coro internazionale Argentina. Sabato 7 Maggio, data inizio dell'evento, si sono esibite le corali della Saccisica: "Corale Nova" di Legnaro e Casalserugo, diretta dal maestro Angelo Rizzante, con l’organista Flavia Fabris; il "Coro Altipiano" di Brugine, diretto da Paolo Salmistraro; e la "Corale della Saccisica" di Codevigo con la "Schola cantorum San Leonardo" di Pontecasale di Candiana, dirette dal maestro Antonio Cecchinato (l’accompagnamento all’organo di Alberta Tresoldi). La rassegna dei cori parrocchiali è continuata Sabato 14 Maggio con le musiche dei repertori delle corali della Saccisica : "Schola cantorum" di Liettoli, diretta da Carla Gobbi e con Emiliano Candian all’organo; la "Corale San Michele arcangelo" di Candiana, diretta dal maestro Roberto Fontolan (all’organo Francesco Trincanato); e la "Corale Madonna della salute" di Celeseo, diretta dal maestro Florinda Prandin con Fernando Polato all’organo. Domenica 15 maggio a richiesta di molti spettatori, è ritornato il "Coro Gospel" che con complessi arrangiamenti e forza vocale hanno animato la serata, con armonie e virtuosismi vocali. Il coro nato nel 2009 da un progetto di Franco Nesti, cantante jazz e contrabbassista, è il risultato di un laboratorio musicale intenzionato ad avvicinarsi e diffondere la musica Gospel riscoprendo in particolari brani significativi ma poco conosciuti. Giovedì 19 Maggio è stato invece contraddistinto dall'arrivo dall'Argentina del "Coro Veneto di Rosario Argentina", che con direttore Miguel Angel Solagna hanno ricreato allegre, romantiche e nostalgiche melodie del loro repertorio. Il coro nato nel 1990 è composto da emigrati veneti nella città di Rosario (città poco distante da Buenos Aires, Argentina). L'obbiettivo che unisce il gruppo è quello di far rivivere e diffondere all'estero le melodie venete formando un coro internazionale capace di unire le tradizioni venete con i canti argentini e religiosi. Oggi il presidente del coro è Carlo Zagolin concittadino piovese nato all'ombra del Santuario e poi espatriato in Argentina. Sabato 21 maggio l’appuntamento conclusivo ha visto le melodie di tre gruppi della Saccisica: "La corale parrocchiale di Campagnola", diretta da Orazio Friso; "La corale della Madonna delle Grazie", diretta da Caterina Patella con Alberta Tresoldi all’organo; e infine la "Corale del Duomo di San Martino di Piove di Sacco", diretta da Gianni Pasqualotto, con Vanni Carraro all’organo. Mara

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Pranzo sul Viale 2011

Che Peccato! Dopo un lungo periodo di siccità, proprio oggi, piove a dirotto! Oggi era stato preparato il pranzo con Maria, un evento tanto atteso: ha coinvolto molte persone che hanno lavorato volontariamente per la buona riuscita dell’iniziativa e tantissimi invitati. Cosa fare con la pioggia? Con la consapevolezza che nulla viene per caso, non ci si abbatte, ma ci si riorganizza con nel cuore un amore e un servizio più grandi e si trova la soluzione per tutti. PIU’ FATICA, MA PIU’ GIOIA IN TUTTI! Che meraviglioso esempio di operatività gratuita il Pranzo sul Viale! Già, il Viale! Dobbiamo imparare ad amarlo di più, così come amiamo il nostro Santuario perchè è un sito di valenza spirituale e culturale. Dobbiamo imparare a proteggerlo con maggiore decisione da ogni intervento che in nome della modernità lo minaccia di mutilazioni e di stravolgimenti. Dobbiamo portarlo in eredità ai nostri figli come un percorso destinato alla pregiera, alla riflessione, all’incontro con le persone. Dobbiamo far sì che siano possibili altri pranzi lungo il Viale negli anni a venire. Solo se riusciremo a far sentire a tutti la forza del nostro amore riusciremo a compiere questa missione. Il lavoro è molto...sapremo essere coraggiosi e determinati? Certamente a Gesù e a Maria piacerà il nostro impegno. Paola

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Pranzo sul Viale 2011

Pranzo lungo il Viale 2011 Quest’anno la pioggia era stata chiamata dalle previsioni meteo ben una settimana prima, ma lo spirito del pranzo lungo il viale della Madonna delle Grazie non sembrava risentirne. Tutti già dal sabato precedente si sono messi disposizione per il lavoro di volontari (capannone, cucina, animazione,e quant’altro) la frase ricorrente era : “ ..e se piove?!” Ma tutti avevano nel cuore il brutto pensiero, ma nel viso il sorriso e quindi continuavano a lavorare. La mattina del quindici maggio si presenta torva dal punto di vista meteorologico. S’iniziano i preparativi o no? E la gente verrà?.. Stranamente dopo la processione delle sette tutti continuavano a dire: “si va avanti, la macchina è partita, velocemente si pensa ad un piano per accogliere le mille persone previste e… Ecco il piano B cioè sistemare quanto possibile le persone in Santuario nel chiostro e nel patronato e alle rimanenti consegnare il pranzo per asporto. Durante la messa delle undici la pioggia fuori scrosciava ma alla gente non pareva importare, mi è sembrato che si gustassero la S. Messa con serenità e devozione, e le parole di don Franco che invitava alla pace a impegnarsi e non lasciarsi abbattere dal male del Mondo sono state provvidenziali. Nessuno dei volontari si è lasciato abbattere da una giornata no… e nessuno dei partecipanti si è lasciato scoraggiare: chi ha trovato posto si è fermato per il pranzo condiviso, chi non si è fermato ha ritirato il pranzo presso la cucina e ha condiviso a casa ciò che per loro era stato preparato. Sono stati serviti sotto la pioggia circa milleduecento pasti. Tutto quello che è stato realizzato in questa giornata del Pranzo sul viale, ha dell’incredibile, per me il vero piano B è la condivisione, il servizio, l’armonia che si viene a creare tra i volontari al lavoro e le persone che si accolgono, forse Maria ha voluto dirci che si va avanti nel bene sempre !!! Nonostante tutte le difficoltà che possono presentarsi ogni giorno , vivere l’attimo presente come fosse l’unico attimo di vita, dare il meglio di noi così come Lei ha fatto: E’ proprio questo che si è verificato il 15 Maggio nella parrocchia Madonna delle Grazie. Grazie Maria, ci hai messo alla prova e abbiamo imparato, ancora una volta da Te, come si fa il bene senza guardare al male.

Patrizia

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Cronache

1° Maggio 2011: Prima Comunione in Santuario Grande gioia nella parrocchia Madonna delle Grazie il primo Maggio 201; il gruppo del catechismo dei Fratelli di Gesù ha ricevuto per la prima volta la Santa comunione, ed è avvenuto in un giorno veramente speciale per tutta la chiesa del mondo, infatti in S. Pietro a Roma nello stesso giorno Papa Giovanni Paolo II veniva proclamato Beato!!! I quattordici bambini si erano ben preparati, con le loro famiglie impegnate nel cammino di fede, per vivere questo momento al meglio, una tavola quale mensa eucaristica era stata preparata al centro del Santuario e tutti attorno, bambini e genitori hanno condiviso la S. Messa . Si sono accostati al Sacramento della Comunione con Gesù, col Fratello, con la Parola, Dopo un bel percorso di preparazione catechistica nel quale si capiva la gioia e il desiderio di essere degni di ricevere Gesù con l’animo aperto e puro , impegnandosi a fare “atti d’amore”e dunque essere attenti nella vita quotidiana ad aiutare il prossimo sia a scuola che in famiglia e a casa e svolgere il proprio dovere con prontezza mettendo in pratica

“l’Eccomi” di MARIA. L’augurio che è venuto da Don Franco nell’Omelia per i Fratelli di Gesù e le loro famiglie è stato quello di non dimenticarsi di essere” diventati di Cristo”, perché il dono che hanno ricevuto, non è di qualcosa, ma di Qualcuno: è Cristo stesso che si dona , è il suo corpo che viene dato nelle nostre mani per essere mangiato. Vuole essere dentro di noi vuole vivere giorno per giorno con noi, vuole che lo portiamo dappertutto, vuole che siamo noi ora il suo Corpo, vuole che diventi il suo comandamento AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI. Così non solo faremo la comunione ma saremo persone di comunione”. L’augurio delle catechiste è che i bambini si ricordino sempre che Gesù ci ama immensamente perché non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici ed è ciò che ha fatto Gesù per tutti noi, quindi di rivolgersi sempre a Lui con la preghiera, nella gioia e nella tristezza così saranno accompagnati nella vita da un amico fedele e sempre potranno contare su Gesù.

Affidati alla Madonna Venerdì 29 aprile presso il patronato del santuario, Maria Clara Doardo ha festeggiato il suo primo anno di vita. Assieme ai nonni, a papà Davide, mamma Michela e il fratellino Simone che la affidano alla protezione della “Madonna delle Grazie”.

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