Respice agosto settembre 2016

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...dal 1955

Eco del Santuario delle Grazie Piove di Sacco (Pd)

“POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1. COMMA 2, NE PD”

PARLARE DI AMORE? PICCOLI SCRIGNI. SAN CAMILLO DE LELLIS. RIFLESSIONI SULLA PAROLA DI VITA DI SETTEMBRE 2016. CAMPO FAMIGLIE 2016. LA NATIVITA’ DI MARIA.

Anno LXII -07

Agosto Settembre 2016


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SOMMARIO

ECO DEL SANTUARIO DELLE GRAZIE PERIODICO DI CULTURA E DEVOZIONE MARIANA Anno LXII - n. 07 Agosto Settembre 2016

Parlare d’amore? (Don Giovanni Battista) III° Tra i Monti (Carla Tiengo) III° -------------------------------------------------------------------------------San Camillo De Lellis (Sante Rodella) IV° -------------------------------------------------------------------------------Riflessioni sulla parola di vita di Settembre 2016 (Luisa) V° -------------------------------------------------------------------------------Pagine centrali a cura ed. Paoline

-------------------------------------------------------------------------------Campo famiglie 2016 (Don Giovanni Battista) (Massimo Durello) VI° -------------------------------------------------------------------------------Tè letterario e Paolo Tieto (Zita Chinaglia) VII° La presenza accanto a mia madre (Susanna Zancanaro) VII° -------------------------------------------------------------------------------Natività di Maria ( Maurizio Pengo) VIII°- IX° -------------------------------------------------------------------------------Cronache in Santuario X°

Nuovo Orario delle celebrazioni in Santuario (Dal Mese di Luglio 2016) • • • •

S. ROSARIO

• ogni giorno prima delle S. Messe • ogni domenica ore 15.30 prima della S.Messa delle ore 16,00 • durante il mese di Maggio ogni sera alle ore 20.30 eccetto sabato e domenica

La Madonna delle Grazie del Bellini (1430-1516) - Particolare

Direzione e Amministrazione: SANTUARIO DELLE GRAZIE Piove di Sacco (Padova) C.C.P. 92805332 Telefono 049 5840327

www.madonnadellegraziepiovedisacco.it

mail: scrivi@madonnadellegraziepiovedisacco.it Santa Messa in diretta via internet, tutte le domeniche alle ore 8,00 e alle 10,00 www.madonnadellegraziepiovedisacco.it

OFFERTE PER ABBONAMENTO: D’amicizia Sostenitore Estero

Una copia Arretrati

€ 20,00 € 30,00 € 35,00 € 2,00 € 2,50

Direttore: Don Battista Crivellaro

Direttore Responsabile Don Gino Brunello

Autorizzazione Trib. PD n. 188 del 7/7/1960

Finito di stampare in Piove di Sacco il 20.09.2015

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Giorni festivi 8,00 - 10,00 - 16,00 Festiva al sabato ore 18 (17 inv.) Giorni feriali ore 17 (16 inv.) Al giovedì ore 20.30 Al primo Sabato del mese ore 7,30

S.MESSA:

CONFESSIONI

(in Cappellina) • ogni giorno mezz’ora prima e dopo la S. Messa • al sabato mattina e pomeriggio • alla domenica mezz’ora prima della S. Messa • in altri momenti della giornata richiedendo al Sacerdote

Affezionati lettori, Vi ricordiamo che con ottobre si è aperta la campagna abbonamenti per Respice Stellam relativa all’anno 2017. Vi ricordiamo che l’abbonamento comprende 10 numeri della rivista dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017. Per il rinnovo C.p.p. 92805332 oppure rivolgendosi al Santuario Tel.049 5840327 Don Giovanni Battista La redazione


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cura le a ta a i r is to L’edi on Batt di D

Parlare di Amore?

L’amore non è una parola,

l’amore non si definisce. Ne parla Papa Francesco in ‘Amoris Laetitia’(AL), ma voglio cimentarmi a parlarne senza usare la parola. è necessario non fermarsi ad un annuncio meramente teorico e sganciato dai problemi reali delle persone” (AL 201) Vorrei neanche “scrivere”su amore perché mi pare di tradire la sostanza, di svilirne il valore e godere della verbosità. “ La parola ‘amore’ che è una delle più utilizzate, molte volte appare sfigurata” (AL 89). Allora lascio a te, che mi leggi, di dire

a te stesso quali sono i momenti nella tua vita in cui veramente ti trovi bene, senti di aver fatto tutto quello che potevi per te e per gli altri, ti senti nella pienezza e godi. Interrogati su ciò che è genuino dentro di te, butta via tutte le incrostazioni, i condizionamenti, accetta te stesso senza illuderti, senza pretese e sta in pace. Guarda con simpatia tutti coloro che ti stanno attorno, perché anche in essi, forse nascosto, c’è qualcosa di originale, di limpido. Sii te stesso, non scimmiottare, dà il tuo

i n g i r c S i Piccol

Camminare lungo i filari

aspirando memorie e attimi di storia di tarda estate. Carezza lieve percorre le foglie rossastre, filastrocche familiari animano mani zelanti che curiose s’intrufolano tra i pampini raccogliendo

contributo al bene di tutti con semplicità. Dar di gomito per passare avanti, agire con scaltrezza indica povertà d’animo e incapacità di donarsi e contrasta con la generosità e il giusto apprezzamento del prossimo. Don Giovanni Battista

i grappoli maturi. Come gemme i frutti brillano al sole festoso e generosi offrono i loro chicchi superbi: piccoli scrigni palpitanti d’energia, che sull’altare si trasformerà nel Sangue Prezioso

Carla Tiengo

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San Camillo de Lellis Il personaggio

L

a chiesa cattolica lo festeggia il 14 luglio, data della sua morte e della nascita a vita piena. Nasce il 1550 in Abruzzo in una circostanza miracolosa, dato che la madre lo partorisce oltre i sessant’anni di età. La madre Camilla, dolcissima, gli sopravvive per altri 13 anni. Il padre Giovanni era un capitano di ventura, un mercenario della guerra, assoldato all’esercito spagnolo, espressione di una nazione che a quei tempi dominava il mondo e anche una parte rilevante della penisola italiana …. ; persona rissosa, amorale, che non sa trasmettere esempi positivi al figlio. Camillo aveva la stessa indole del padre, le stesse inclinazioni e come il genitore sposa la carriera di mercenario della guerra. Trascorre la giovinezza nella completa dissolutezza, una esistenza vuota , ma una malattia gli impedisce di continuare la carriera militare e rimane ricoverato come infermo tra gli infermi a Manfredonia nell’ospedale di San Giacomo degli incurabili per 4 anni. La sua vita ha una svolta, diventa malato tra gli ammalati, debole tra i deboli e paradossalmente la malattia gli dona quella forza che precedentemente gli mancava. La forza di amarsi, di scavare in sé stesso, di proiettarsi negli altri, di 4

Santuario a Milano della Madonna della Salute dedicato anche a San Camillo de Lellis

revisionare quel cristianesimo superficiale e tradizionale in cui era stato educato. Scorge il volto di Dio per la prima volta e ne rimane irradiato da una luce che non si spegne, la sua vocazione diviene la cura agli infermi, a coloro che hanno maggiormente bisogno del prossimo, di una parola, di un sorriso, di una terapia... E il rude e dissoluto ex - militare impara a sorridere, a dire parole di conforto e si improvvisa infermiere, medico. Da guarito, una guarigione soprattutto interiore, diventa organizzatore, fonda luoghi di cura per gli ammalati, il suo scopo è essere al servizio di chi si trova impedito fisicamente e psicologicamente dalla malattia... Sono guarito io, devono guarire tutti….. Un personaggio moderno il grande san Camillo, che si rendeva conto di come la società, pur cristiana, emargina il malato, il bisognoso di conforto. Per l’antico ebraismo la malattia era una punizione divina; Gesù invece presta una grande attenzione per le

situazioni di malattia. Nel 1583, si fa sacerdote, avvalendosi della preziosa amicizia di San Filippo Neri. Nel 1591 fonda” l’Ordine dei chierici regolari ministri degli infermi”, ovviamente riconosciuto dalla Chiesa. E l’Ordine, come una rete capillare si propaga per tutta la penisola italiana e oltre. Camillo con i suoi compagni aveva espletato la professione religiosa dei voti solenni, impegnandosi a seguire qualsiasi genere di ammalati, soprattutto i contagiosi. Muore a Roma, dove svolgeva la sua attività da anni nel 1614, malato da tempo, ma sempre solerte e indomito a seguire e confortare gli infermi. Nel 1746 viene canonizzato da papa Benedetto XIV.: Il suo corpo è venerato nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma. Viene considerato il protettore dei medici e del personale ospedaliero in genere. A Milano la chiesa della Madonna della Salute è dedicata anche a San Camillo., devotissimo a Maria Sante Rodella


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Riflessioni dalla parola di vita di Settembre 2016 “Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio” (1 Cor 3, 22-23)

Aluglio sono stata ad una Mariapoli

vacanze a Falcade nel Bellunese con il movimento dei focolari. Con noi, fra tanti amici, c’era Mario De Siati, uno dei primi componenti del Gen Rosso: sotto la sua guida abbiamo, con gioia, cantato la gloria di Dio. Ho avuto così modo di riscoprire una canzone che mi ha fatto molto riflettere e dato una grande gioia per una nuova consapevolezza di appartenenza. E noi, popolo di Dio in vacanza assieme vivevamo questa appartenenza proprio come cantavamo con quella canzone da titolo “tutto è vostro e voi siete di Dio”: eravamo tutti di Dio. Poi, in questo mese di settembre con grande stupore, che è sempre gioia, l’ho ritrovata perché è proprio la frase da vivere assieme che ci viene proposta. Paolo ci ricorda che ciò che ci lega in unità, ciò che lega la comunità dei cristiani nella diversità dei vari carismi è l’appartenenza a Dio. “Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio” Che dono immenso Dio ci fa! E noi, a volte, anziché essergli grati, ci lamentiamo per quanto non abbiamo e ci rivolgiamo a Lui solo per chiedere. Guardiamoci invece intorno per scoprire il bene e il bello che ci circonda e per i doni che ci fa ogni giorno!

Tutto è vostro e voi siete di Dio Tutte le stelle della notte le nebulose e le comete il sole su una ragnatela è tutto vostro e voi siete di Dio. Tutte le rose della vita

E ringraziamo anche per la fiducia che Dio ci d i m o s t r a mettendo tutto nelle nostre mani; dimostriamogli che siamo consapevoli della responsabilità che questo comporta. Nel fare questo mettiamoci tanta premura e tenerezza, la stessa che Gesù ha per noi (“voi siete di Cristo”), che è la stessa che il Padre ha per Gesù (“Cristo è di Dio”). “Tutto è vostro”: il mondo intero e ogni essere umano! Prendiamoci cura della terra: “La terra grida”, e “non possiamo arrenderci o essere indifferenti alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli ecosistemi, spesso provocate dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici” dice il Papa. Prendiamoci cura di ogni essere umano e impariamo a gioire con chi è nella gioia e piangere con chi è nel pianto. Impariamo a raccogliere ogni gemito, ogni divisione, ogni dolore, ogni violenza, come qualcosa che ci appartiene, condividendola, fino a trasformarla in Amore, perché tutto ci è donato affinché lo riportiamo a Cristo, pienezza di vita, e a Dio, meta finale. Così facendo ridaremo ad ogni cosa e ad

il grano, i prati, i fili d’erba il mare, i fiumi, le montagne è tutto vostro e voi siete di Dio. Tutte le musiche e le danze, i grattacieli, le astronavi i quadri, i libri, le culture è tutto vostro e voi siete di

ogni persona la sua dignità e il suo significato più profondo. «Credemmo e chiedemmo e ci diede tutto da portar a Lui ed Egli ci darà il Cielo: noi il creato, Egli l’Increato» (Chiara Lubich estate 1949). «E quale il mio ultimo desiderio, ora e per ora? Vorrei che l’Opera di Maria [il Movimento dei Focolari], alla fine dei tempi, quando, compatta, sarà in attesa di apparire davanti a Gesù abbandonato-risorto, possa ripetergli – facendo sue le parole che sempre mi commuovono del teologo francese Jacques Leclercq: “… il tuo giorno, mio Dio, io verrò verso di Te… Verrò verso di Te, mio Dio (…) e con il mio sogno più folle: portarti il mondo fra le braccia”» (Chiara Lubich, Il grido, Città Nuova, Roma 2000, p. 129-130). Mi piace, mi dà sicurezza e gioia sapere di essere un tassello di quest’Opera di Maria che Chiara, alla fine dei tempi, presenterà compatta davanti a Gesù abbandonato-risorto per ridonare a Dio tutto ciò che ci ha donato. Luisa

Dio. Tutte le volte che perdono quando sorrido, quando piango quando mi accorgo di chi sono è tutto vostro e voi siete di Dio. 5


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Campo-famiglie 2016 28/8- 02/09/2016 Casa S.ChiaraS .Vito di Cadore

Corre l’anno del

giubileo della misericordia; Pàpa Francesco ha da poco pubblicato l’enciclica ‘Amoris laetitia’. Organizzando un campo-famiglie diventa d’obbligo soffermarsi a riflettere, approfondire e vivere questi due aspetti fondamentali della nostra sequela di Gesù: la misericordia e la gioia dell’amore. Dopo l’esperienza dell’anno scorso nella

Eravamo in due, risalivamo dal

laghetto, passando per il bosco. Io stavo davanti, mentre lui camminava a pochi passi dietro di me. Da qualche minuto avevamo smesso di parlare, il sentiero era più ripido. Il pomeriggio volgeva al tramonto e tra i rami filtravano gli ultimi bagliori di luce. D’improvviso mi disse:” tu, sei soddisfatto delle scelte che hai fatto nella tua vita ?”. Quando un ragazzo di quattordici anni, rivolge ad un adulto di quarantadue una domanda di questo genere, l’adulto sa, deve sapere, che la sua risposta non potrà essere banale, perché il ragazzo se 6

Casa S. Chiara a S. Vito di Cadore, migliorando un po’ l’organizzazione delle giornate, abbiamo potuto dare spazio alla preghiera, alla riflessione e alla distensione godendo della bellezza della natura. Abbiamo aperto la pagina della misericordia con un’esperienza di Mons. Riboldi in visita alle carceri di massima sicurezza ove era detenuta una ragazza terrorista: sua madre ottenne il colloquio con la figlia: ‘Figlia mia’, ‘Mamma’. La voce giungeva attraverso il microfono, ma l’abbraccio di cui sentivano il bisogno rimase bloccato da una vetrata che le separava; non è stato possibile il contatto caloroso, ma la misericordia ha varcato tutti i limiti di sicurezza. Nella seconda tappa Albino Luciani vescovo a Vittorio Veneto, citato da Papa Francesco, ci ha fatto entrare nel cuore del Padre che aspetta sempre il

figlio uscito di casa; al ritorno è possibile l’abbraccio. Il peccato allora diventa quasi un gioiello da regalare al padre per procurargli la gioia di perdonare. E che dire dell’ospedale da campo? E’ la misericordia spicciola, quella da usare subito quando qualcuno sbaglia evitando di dare giudizio: Chi sono io per giudicare?, e incoraggiando perché è sempre possibile rialzarsi e ricominciare. Alla base della misericordia ci deve essere soprattutto un umile concetto di se stessi sapendo che tutti possiamo sbagliare: usare il rigore con chi cade è uscire dalla logica di Dio che è amore e vuole la salvezza di ogni persona. Abbiamo contemporaneamente travasato la ‘gioia dell’amore’ insieme con la misericordia nella realtà della famiglia, in particolare nel rapporto tra i coniugi: la parola più ricorrente è stata “pazienza”. Don Giovanni Battista

la ricorderà e ne farà uso. Capii che mi serviva del tempo. Evasivo, risposi :”mi stai chiedendo se potendo tornare indietro, con il senno di poi, rifarei le stesse scelte?” … “lo sai che questa è una domanda inutile !”. E lui :“ no, non se cambieresti le tue scelte, ma solo se sei soddisfatto di quelle che hai fatto”. Restai in silenzio, dopo qualche istante ripresi: “allora non mi devi chiedere se sono contento delle mie scelte, ma se sono contento del mio presente, dato che questo, il mio presente è il frutto di tutte le mie scelte precedenti”. Lui: “Si, più o meno una cosa del genere” Gli dissi, con tutto l’amore di un genitore senza figli: “Allora ti dico che io

sono strafelice di essere qui, a parlare in questo bosco, a quest’ora, con te. E per nulla al mondo vorrei essere in altro posto in questo momento”. Lo sentii annuire alle mie spalle. Continuai: “E siccome, se sono qui è per le scelte che ho fatto nella mia vita – giuste o sbagliate, felici o infelici – ti dico si, io sono soddisfatto di tutte le mie scelte, vicissitudini, dolori e prove della mia vita, perché tutto questo mi ha condotto qui, ad essere accanto a te ora”. Non mi girai e neppure lui disse più nulla, finché non arrivammo a Casa Santa Chiara, che era quasi buio. Massimo Durello


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Tè letterario per ricordare il prof. Paolo Tieto ad un anno dalla sua scomparsa.

Domenica 11 Settembre 2016

Ore 17,00 Tè letterario per ricordare il prof. Paolo Tieto ad un anno dalla sua scomparsa. Chi era il prof. Tieto? Quante pagine ci vorrebbero per descrivere una persona come lui! Lui come persona, lui come insegnante, lui come storico, lui come ricercatore culturale, lui come scrittore, lui come amico, lui come……..La sua semplicità, umiltà, il suo sapere lo hanno reso popolare e apprezzato da tanti. Stava con i ricchi ma stava anche con i poveri, non c’era differenza perchè la cultura è per tutti. Quando l’associazione chiedeva i suoi

interventi ha sempre accettato con entusiasmo tant’è che proprio a maggio del 2015 (quindi già malato) ci ha tenuto un corso “Conosci il tuo Santuario”. Abbiamo avuto la buona idea di registrare le serate così le sue lezioni non andranno perdute! L’associazione Madonna delle Grazie, ha ritenuto quindi di dedicargli un pomeriggio letterario come segno di ringraziamento per quanto ha dato in tutti questi anni. L’invito è stato accolto da tantissime persone così da riempire il chiostro e dare il giusto lustro. La presentatrice ANNACHIARA VITALIANI ha reso il pomeriggio piacevolissimo con le sue introduzioni lasciando poi spazio ai

La presenza accanto a mia madre Siedi silenziosa accanto a me che lavo i piatti, la tua sedia vicino davanti alla porta finestra, girata verso la stanza, silenziosa e presente

lettori ed ai musicisti. I racconti scelti tra i testi del professore, sono stati letti con passione da Natalia Friso e Massimiliano Sabbion. La band BRENTA BLUES ha dato il suo tocco musicale sempre simpatico. I volontari dell’Associazione si sono adoperati per servire il tè con i pasticcini e completare la bellezza di un pomeriggio ricco di sole che con il tramonto ha dato nuova colorazione al chiostro già bello di per sé. I fiori sono stati sostituiti da veri capolavori di manualità con la carta dando vivacità al chiostro anche se già in autunno. Infine bisogna ringraziare tutti i collaboratori, volontari e professionisti perché hanno prestato il loro servizio in forma completamente gratuita. Zita Chinaglia

con tenerezza e dolcezza come solo gli anziani sanno manifestare ed un tuo “grazie” ed un tuo “tesoro” sono solo ristoro e nutrimento per il mio cuore bucato ma non di meno riconoscente ed ancora innamorato. Susanna Zancanaro

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Otto Settembre Natività di Maria La Chiesa Cattolica fa memoria

della nascita di Maria celebrando la festa dell’8 settembre che in alcune località prende anche il nome di festa di Maria Nascente o di Maria Bambina La festa della Natività di Maria è fissata da secoli all’8 settembre, data in cui a Gerusalemme nel IV secolo fu consacrata la basilica costruita sopra la casa di sant’Anna, Madre della Madonna, presso la Piscina Probatica dove la tradizione situava

Maria Bambina

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La Nascita della Vergine di Giot

la casa natale della Vergine. Da Gerusalemme la festa si estese poi a Costantinopoli e a tutto l’Oriente. La festa della Natività di Maria in

Oriente è la prima delle dodici feste mariane maggiori dell’anno liturgico anche perché nell’impero bizantino l’anno ecclesiastico e civile iniziava il primo settembre. A Roma si iniziò a celebrare questa festività dall’anno 688 per iniziativa del papa Sergio I, originario della Siria, che peraltro morì proprio l’8 settembre dell’anno 701 ed è venerato come santo. La storia della nascita di Maria non è raccontata nei Vangeli. Quello che sappiamo è tratto dal cosiddetto Protovangelo di Giacomo (testo apocrifo del II sec. d.C.). Vi sono narrate le vicende di Anna e Gioacchino, i genitori di Maria e delle loro insistenti preghiere a Dio per ottenere un figlio. Dopo un ritiro di quaranta giorni nel deserto,


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Giotto

Gioachino ottenne la grazia e al suo ritorno ebbe l’annuncio che la moglie Anna era in dolce attesa. Le storie di Gioachino, di Anna e di Maria sono mirabilmente raffigurate anche nel famosissimo ciclo di affreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova. Il significato teologico della festa è molto profondo e consiste nel riconoscere che Dio Padre fin dall’origine dei tempi aveva prestabilito che una donna diventasse madre del Figlio suo e tempio dello Spirito Santo. Ed è proprio con Maria che si attua il suo eterno disegno d’amore. Il suo “sì” ha fatto di Lei la prima dei redenti. Il brano del vangelo che la liturgia della chiesa propone in questa festa è la cosiddetta “Genealogia di Gesù” secondo Matteo che culmina

nell’espressione «Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo». Con la nascita di Maria dunque giunge a compimento il tempo propizio perché si compia l’incarnazione del Verbo nella storia degli uomini. In Lei avviene l’incontro tra l’umano e il divino. Maria è la creatura che diventa la dimora prescelta del Creatore. Con Lei, madre di Cristo e madre della Chiesa, ha inizio l’umanità nuova. È Lei la nuova Eva, è Lei l’aurora della salvezza. La natività di Maria è un evento così eccezionale, in funzione della nascita di Gesù, che Maria gode dello straordinario privilegio di essere festeggiata dalla Chiesa sia per la “nascita al cielo” (15 agosto) che per la nascita terrena (8 settembre). Un privilegio che, oltre naturalmente a Cristo, Maria condivide solo con Giovanni Battista, del quale si ricorda la nascita il 24 giugno e il martirio il 29 agosto.

Nei paesi cattolici sono moltissime le chiese intitolate alla Natività di Maria. Fra tutte la più grande e la più famosa è senza dubbio il Duomo di Milano, consacrato nel 1572 da San Carlo Borromeo. In ambito lombardo, peraltro, fin dal Settecento si è diffusa in maniera particolare la devozione a Maria Bambina. Nel più famoso e frequentato dei santuari mariani del Veneto, la Basilica di Monte Berico, si celebra con la massima solennità la Natività di Maria che è la patrona principale della città e della diocesi di Vicenza. Alla Natività è dedicato anche quello che è considerato il cuore mariano del Polesine: il Santuario del Pilastrello di Lendinara. Ma la festa commemorativa della nascita della Madonna, così corrispondente al senso religioso dei fedeli, nel corso dei secoli si è diffusa ovunque ed è amata e celebrata da tutto il popolo cristiano. Maurizio Pengo

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CRO NAC HE IN SAN TUA RIO

Domenica 14 agosto alle ore 10

Ferrara Maria e Lino hanno celebrato il loro 50° anniversario di matrimonio accompagnati da Don Davide Zaffin di Cazzago.

Sabato 20 agosto alle ore 11 hanno celebrato le

loro nozze i Sigg. Fraiese Massimo e Bricito Maria Accompagnati da Don Leopoldo Voltan

Il matrimonio è certamente

il

sacramento e la scelta di vita più impegnativa per due persone che si vogliono bene. Consiste in una promessa lunga tutta una vita che si fa proprio davanti al Signore e alla comunità. E così noi, Anna e Andrea, il 27 agosto 2016 ,abbiamo deciso di fare questo importante passo insieme alle persone a noi più care e in un luogo che ci è entrato di recente nel cuore: il Santuario della Madonna delle Grazie. E non parliamo solo dell’architettura, della bellezza di questo Santuario ma per tutti i sentimenti e le esperienze fatte in questo luogo per noi diventato “magico”. Anche se è diventata la nostra Parrocchia da solo un paio di anni, per noi è la nostra seconda casa. Con il gruppo “Maria nei Vangeli”, un gruppo di persone fantastiche impegnate in molte attività di volontariato, abbiamo realizzato un bellissimo musical sulla storia di Maria che conta già moltissime repliche in importanti teatri della provincia e non solo. Il regalo più grande che ci hanno fatto è stato quello di partecipare al nostro matrimonio, con la loro amicizia, il loro affetto, ma anche le loro belle voci 10

allietando con bellissimi canti la nostra cerimonia. E quindi con i nostri familiari, i nostri amici più cari, i nostri colleghi di lavoro, ma soprattutto con la “Grande famiglia di Maria nei Vangeli”, il nostro matrimonio è stato un momento

meraviglioso, un giorno da ricordare per tutta la vita ma soprattutto si è rafforzato un sentimento di amicizia e condivisione che porteremo sempre nel nostro cuore.

Anna e Andrea


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“CHI CREDE IN ME,ANCHE SE MORTO, VIVRÀ”. GV. 11, 25

Diocleziana Donolato Ved.Meneghello

21.08.1916

20.12.2001

Manuele Peraro

18.04.1974

05.08.2016

"La morte non estinguerà la luce, ma semplicemente spegnerà la lampada perché è arrivata l'alba"

Rabindranath Tagore

i d o m i t t a Un Speranza

In seguito ad un improvviso ricovero

ospedaliero, la nostra cara amica Catia Bassan, veniva sottoposta ad un delicato intervento chirurgico durato diverse ore. In quel momento critico ci siamo rivolti con grande fiducia alla nostra cara Madonna delle Grazie, che ha esaudito le nostre preghiere. Vogliamo ringraziare la Santa Vergine con filiale affetto per la incessante protezione Grazie

Savioli Gaetano

1940

Maria Lain Ved.Finotto

Alessandro Spinello

2016

Anna Maria Carrisi in Maniero

28.01.1929

02.12.2012

29.09.1989

14.09.2016

Marinella Giuliato

19.08.1957

06.11.1979

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L’interno del Santuario

L’entrata dal Chiostro

L’altare dedicato a Maria

Il Chiostro interno

Vista Esterna del Santuario

La Chiesa prima degli anni 50

Vista esterna del Santuario negli anni 60


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