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“POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1. COMMA 2, NE PD”

Fatima e la cultura delle manipolazioni. materna Bonta’. 6 maggio Festa del Voto a pioVe di sacco rideFinizione impegno dell’amministrazione e cittadinanza riguardante il Voto del 6 maggio. maggio il mese di maria. terra santa (reportage).

Anno LXIII -04

Maggio 2017


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SOMMARIO

eco del santuario delle grazie PERIODICO DI CULTURA E DEVOZIONE MARIANA Anno LXIII - n. 04 Maggio 2017

Fatima e la cultura delle manipolazioni (Don Giovanni Battista) III° Materna bontà (Carla Tiengo) III° -------------------------------------------------------------------------------6 Maggio 2017 Festa del Voto a Piove di Sacco (Susanna Zancanaro ) IV° -------------------------------------------------------------------------------Ridefinizione impegno dell’Amministrazione e cittadinanza riguardante il Voto del 6 Maggio (Don Giorgio De Checchi) V° -------------------------------------------------------------------------------I Veri aspetti Caritas (Paola Zatta) VI° ------------------------------------------------------------------------------------------pagine centrali a cura ed. paoline

-------------------------------------------------------------------------------Maggio il mese di Maria (Maurizio Pengo ) VII° -------------------------------------------------------------------------------Terra Santa (reportage) (Don Franco Callegari) VIII°-IX° -------------------------------------------------------------------------------Cronache in Santuario X°

S.MESSA:

Orario delle celebrazioni in Santuario

La Madonna delle Grazie del Bellini (1430-1516) - Particolare

Direzione e Amministrazione: SANTUARIO DELLE GRAZIE Piove di Sacco (Padova) C.C.P. 92805332 Telefono 049 5840327

www.madonnadellegraziepiovedisacco.it

S. ROSARIO

mail: scrivi@madonnadellegraziepiovedisacco.it Santa Messa in diretta via internet, tutte le domeniche alle ore 8,00 e alle 10,00 www.madonnadellegraziepiovedisacco.it

OFFERTE PER ABBONAMENTO: D’amicizia Sostenitore Estero Una copia Arretrati

€ 20,00 € 30,00 € 35,00 € 2,00 € 2,50

direttore capo redattore: don Battista crivellaro direttore responsabile don gino Brunello

impaginazione, grafica e design Federico meneghello

Autorizzazione Trib. PD n. 188 del 7/7/1960

Finito di stampare in piove di sacco il 20.05.2017 2

CONFESSIONI

• • • •

Giorni festivi 8,00 - 10,00 - 16,00 Festiva al sabato ore 18 (17 inv.) Giorni feriali ore 17 (16 inv.) Al giovedì ore 20.30 Al primo Sabato del mese ore 7,30

• ogni giorno prima delle S. Messe • ogni domenica ore 15.30 prima della S.Messa delle ore 16,00 • durante il mese di Maggio ogni sera alle ore 20.30 eccetto sabato e domenica (in Cappellina) • ogni giorno mezz’ora prima e dopo la S. Messa • al sabato mattina e pomeriggio • alla domenica mezz’ora prima della S. Messa • in altri momenti della giornata richiedendo al Sacerdote

In Santuario c’è la disponibilità dei Sacerdoti, di accogliere i fedeli per un dialogo, per un consiglio,o un momento di ascolto. Don Franco Lunedì ore 10,30-12,00 Giovedì ore 17,00-19,00 Don Battista Martedì ore 10,30-12,00 Venerdì ore 17,00-19-00


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Fatima e la cultura delle manipolazioni ura iale a tca r o it d ’e L Battis di Don

Il n. 5/2017 del mensile CITTA’

NUOVA è uscito in maggio con questo titolo di copertina “Fatti inventati e false notizie”. Il servizio interno a pag.10 sviluppa così: ‘Talvolta si alterano i fatti e si pretende che siano veri inventando avvenimenti di sana pianta o manipolandoli ’. L’articolista si domanda: quando un fatto diventa notizia? Dipende dagli uffici stampa, dalle agenzie. Se queste fonti sono oneste e perseguono il bene comune, non ci sono problemi; se invece queste fonti si prefiggono di far circolare notizie false per conto di governi, istituzioni economiche, culturali o religiose per influenzare l’opinione pubblica, la domanda diventa scottante. Vale per tutti il caso relativo al programma nucleare dell’Iran: vari organismi hanno garantito che l’Iran avrebbe ottenuto presto la bomba atomica, invece attraverso ispezioni dell’ONU si è accertato che il programma iraniano non aveva nessuna possibilità di arrivare in breve tempo ad un armamento atomico. E’ il fenomeno della post-verità, cioè una cosa è vera perché lo dico io e perché ci credono coloro che hanno fiducia in me. Sono tentato di mettere a confronto quello che commentavano fra loro i Veggenti di

Notizie false - notizie vere?

Fatima sulla strada di casa “Una Signora tanto bella!” e quello che ha riferito Santa Giacinta Marto a sua mamma “oggi ho visto la Madonna”. Il fatto c’era ma non è diventato notizia e non aveva di certo l’intenzione di influenzare l’opinione pubblica. Ma più di tutto mi permetto di accostare il clima che si crea nelle agenzie di stampa che appoggiano gli scopi delle istituzioni e dei governi , al clima che c’era a Fatima con i tre Pastorelli davanti alla Madonna. “Abbiamo una Madre!” dice Papa Francesco; è venuta a ricordarci la luce di Dio che dimora in noi. Fatima è soprattutto questo manto di luce che ci copre. E’ un clima limpido, di rispetto per tutti, senza secondo fini, anzi “ il cielo mette in

moto qui una vera mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia” don giovanni Battista

Scivola teneramente la carezza sincera stringendo al cuore la propria creatura. Momenti di succulenti dolcezze che mutano uragani in lievi brezze, che indugiano discretamente su sogni innocenti. Si ricompongono nella valigia del tempo esaltando i sentimenti: comprensione e insegnamento, infinito perdono e materna bontà per i figli in ogni stagione della vita. Carla Tiengo

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Il personaggio

Ecco, credo sia doveroso porsi qualche

domanda riguardo questa solenne festa piovese che si celebra annualmente, la prima settimana di maggio, nel ricordo della tragica peste del 1631, perché è con il voto alla Beata Vergine da parte del Consiglio Comunale, del Clero e delle Confraternite, di recarsi al Santuario in processione con santa messa e offerta dei ceri, che il paese fu protetto dalla peste, nonostante molte morti, in quello stesso anno. Qualche domanda sia per consolidare e rendere attuale una fedeltà che unisce la cittadinanza, sia per trovare il senso di una invocazione di grazia da chiedere ancora ai giorni nostri. Qual è dunque, la “peste” di oggi, per la quale chiedere grazia alla Madonna? I problemi sociali ed umani sono tanti e complessi ma, per esempio, si parla sempre più delle dipendenze che coinvolgono i giovani e anche persone di altre fasce d’età: dipendenza dall’alcool, dalle droghe, dal gioco d'azzardo, dal sesso, dal cibo ma anche più recentemente, da cellulare, Internet, dai social network; dipendenze che influenzano abitudini e comportamenti nelle relazioni personali che diventano così facilmente disarmoniche, superficiali, forse semplicemente perché solo esteriori e legate all’apparire. Chi non ha quel seducente “giocattolo”, a volte costoso, che sta in tasca, nel palmo di una mano, e ci connette con tutto il mondo? La sua utilità è innegabile e non serve demonizzarlo perché, in realtà, dipende solo dall’uso che se ne fa; e così anche per la rete, il web; dipende da noi, dall’uomo, diventare, più o meno consapevolmente, super connessi, super comunicativi… Con quanti messaggi al giorno, all’ora? Quanti contatti virtuali in poco tempo? Una vera bulimia tecnologica, in certi casi, che può diventare patologica. Cerchiamo avidamente visibilità, conferme esteriori ed

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6 maggio 2017 Festa del voto a Piove di Sacco

Il Parroco Don Giorgio De Checchi in occasione della festa del Voto consegna al Sindaco Davide Gianella il documento di ridefinizione dell’impegno pres o.

un’importanza personale che nutre principalmente la propria individualità spesso narcisistica nonostante un’apparente socievolezza… Ma il mondo non gira attorno a noi… e un certo culto dell’io o un’onnipotenza senza un riferimento più alto, diventano una “calamità relazionale”. Ma allora, in questa forma di dipendenza e “schiavitù” moderna come quella del cellulare, di Internet…che mina le relazioni autentiche, qual è la vera connessione se non quella con il proprio mondo interiore, il proprio cuore, il proprio sentire profondo? Qual è il contatto di caloroso spessore se non quello del guardarsi negli occhi parlandosi, trovare il tempo di stare nel momento ascoltandosi, non in modo virtuale e frettoloso ma umano, di carne, da persona a persona? Questa, forse, la nuova “peste”, o comunque una delle “pesti” di oggi e la grazia quindi da chiedere ancora alla Madonna, riguardo ciò che “mangia”,

“divora” il nostro tempo e la nostra vera umanità, è di poter ritrovare la capacità di relazionarci in modo Umano, semplice ed unico nelle somiglianze, consapevolmente scelto e responsabile e direi, volutamente limitato, per non ritrovarci in balia di una solitudine angosciante per un vuoto interiore dove si è costruito poco o niente di vero, di essenziale, di Vivo; la grazia di capire cosa nutre veramente la nostra persona, il nostro animo, il nostro essere e ci fa crescere in modo armonico, solido, coerente perché “connessi”, uniti ad un riferimento interiore di positività e ricchezza che non viene mai meno ma che bisogna imparare a scoprire e valorizzare con pazienza, tenacia, coraggio e desiderio di verità su di sé, aperti al proprio divenire, con un senso di fratellanza, solidarietà: un credo d’Amore.

susanna zancanaro


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ministrazione e m ’a ll de o gn pe im Ridefinizione o nte il Voto cittadin da ar gu ri za an in cittad del 6 maggio.

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Noi volontari del Centro di

Ascolto fatichiamo un po’ a raccontare vicende e riportare qui esperienze personali vissute nei vari incontri: sono parte di cammini difficili, dolorosi, che vengono spesso da situazioni pesanti. Meritano però tutto il rispetto e la riservatezza in quanto sono solo persone, come noi, che vivono una quotidianità preoccupante, generata da problemi di salute, da situazioni Facciamo il punto, sui volontari e fruitori famigliari complesse o perdita del lavoro con conseguenze Di fronte alle sfide e alle contraddizioni del nostro tempo per un mancato guadagno. la Caritas ha il difficile, ma fondamentale compito, di fare In questo lavoro di vicinanza, di ascolto dell’altro, prestiamo attenzione alle in modo che il servizio caritativo diventi impegno di criticità, ma nello stesso tempo ognuno di noi, cioè che l’intera comunità Cristiana diventi cerchiamo di individuare dei punti di soggetto di carità. (Papa Francesco). forza, per cui la persona che ci interroga, trovi essa stessa le risorse necessarie ad di lavoro in più alla settimana, i figli uno età. Uno dei due ha seri problemi di uscire dalla situazione in cui si è trovata, per volta si sono diplomati e sono riusciti comportamento derivati da un disagio o in altre situazioni che sia la comunità a trovare un lavoro prima l’uno e poi un psicologico. Ci rendiamo conto che non sono in grado di curarlo in quanto cristiana a stringersi intorno e a non sono cure previste dal trovare un possibile aiuto. servizio sanitario locale. Ne E’ motivo di grande soddisfazione parliamo ad alcuni amici, con la quando constatiamo la consueta riservatezza, ed un disponibilità di sperimentare, gruppo parrocchiale ed una insieme, percorsi nuovi che signora ci fanno pervenire portano gradualmente dalla un’offerta importante. La somma consapevolezza del problema alla messa a disposizione permetterà conseguente presa di coscienza. a questa famiglia di affrontare le Ricordo con piacere Gloria, con 2 spese necessarie per oltre un Centro di consegna pacchi alimentiari figli adolescenti e la separazione anno di cure. vestiario generi di prima necessità di S.Anna dal marito in atto, con un Questi due fatti sono solo un lavoretto precario part time, altro. Un sabato mattina Gloria è esempio di come la “provvidenza” ci spesso fuori casa, con arretrati di affitto passata da noi che avevamo preparato assista in molti modi e con tanta e in seria difficoltà per il pagamento di per lei il consueto pacco alimenti del fantasia; è incredibile ai nostri occhi utenze. Ci siamo prodigati per pagare mese, e con un gran sorriso ci comunica capire come poche ore di disponibilità l’utenza dell’acqua e di energia elettrica di non aver più bisogno dell’aiuto in possano muovere energie tanto belle e abbiamo proposto la fornitura di un quanto la situazione finanziaria era quanto utili. paio di borse alimentari al mese. Quanto risparmiava al supermercato migliorata, e raggiante si è resa pure Siamo lieti? Si, ogni volta che riusciamo sarebbe servito a sanare piano piano il disponibile a contribuire, qualora ne ad essere, tutti insieme, seminatori di speranza! debito con il proprietario avessimo avuto la necessità. E ancora, abbiamo incontrato una dell’appartamento. La cosa è durata circa 3 anni. Gloria non si è data per famiglia con grossi problemi derivati paola zatta vinta, è riuscita a ottenere qualche ora dalla perdita del lavoro del capo famiglia, con moglie e 2 figli in tenera

s..... a t i r a C i t t e p s a I veri

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MAGGIO: IL MESE DI MARIA

Ave Maria… Ave Maria… Ave Maria...

Nel mese di maggio il nome di Maria echeggia ovunque, specialmente in queste sere primaverili, nei piccoli gruppi di persone che si ritrovano all’imbrunire presso i capitelli votivi che punteggiano la campagna, in chiesa o negli antichi oratori pubblici e privati per recitare il rosario. Le statue e gli altarini dedicati alla Vergine sono ornati di fiori freschi e profumati. Con semplicità e grande raccoglimento, meditando i misteri della vita di Cristo, si rende omaggio alla Madonna e si prega con fervore usando il linguaggio dell’infanzia, fatto di poche parole, sempre le stesse, ma ripetute e sussurrate dolcemente. È il linguaggio dell’amore, che si addice a Maria, la donna amata per eccellenza. E i fiori, oltre che un ornamento esteriore, rappresentano le buone azioni offerte al Signore per mezzo di sua Madre, le piccole virtù da coltivare. Nell’educazione religiosa dei bambini, fra Otto e Novecento, si insegnava a fare qualche piccolo sacrificio, delle piccole rinunce in onore di Maria, dei “fioretti”. Oggi il rapporto con Dio è un po’ cambiato, forse si è fatto più maturo, ma la venerazione di Maria è rimasta un elemento imprescindibile per un vero cristiano. E così anche la recita quotidiana del rosario nel mese di maggio ha conservato la sua freschezza, è un’esperienza bella, una pratica da vivere, da raccomandare, assolutamente da non perdere. Quanta

devozione nel recitare, alla fine, la Salve Regina, le Litanie, le invocazioni e le giaculatorie imparate dalle nostre

nonne. Quanta partecipazione nel seguire le riflessioni che ogni anno si rinnovano con i suggerimenti dei nostri vescovi. Quest’anno ad esempio, nella ricorrenza dei cento anni dalle apparizioni della Madonna a Fatima, che ebbero inizio il 13 maggio 1917, le meditazioni sono ispirate agli scritti di suor Lucia, una dei tre pastorelli. Nelle nostre parrocchie il mese di maggio si chiude il 31 con una bella processione, la partecipazione di tanta gente e un ricco repertorio di canti mariani. In questo giorno, peraltro, cade l’unica festa mariana prevista dall’anno liturgico nel mese di maggio, la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta. È la Vergine in cammino che guida anche il nostro cammino e ci è sempre accanto. Si potrebbe anche definire la festa del Magnificat. Maria, la serva del Signore, perfeziona la sua umiltà davanti a Dio completandola con la carità verso il prossimo. È sempre Lei a ricordarci che

non è possibile amare Dio che non vediamo, se non amiamo il prossimo che vediamo. Sarebbe inutile cercare quando è nato il mese mariano che è diffuso sia nelle Chiese d’Oriente che d’Occidente: esso non è il frutto dell’intuizione di una singola persona, ma è l’esito di un’esigenza del cuore di tutto un popolo, semplice e innamorato di Maria. Affidiamoci a Lei con fiducia. atto di aFFidamento a maria. Maria, Madre di Gesù e Madre mia, io, piccolo figlio tuo, mi consacro totalmente a te, per vivere una vita santa, per essere tuo piccolo servo, perché tu, dolce Madre, possa contare sempre su di me, e possa aiutarti a portare a compimento in me il disegno d'amore che il Padre ha su ognuno di noi. Donami, o Madre di Gesù e Madre mia, la grazia di essere sempre fedele alla Chiesa e al Santo Padre, e, unito a te, amare e adorare il Signore Gesù. Amen Chiediamo la benedizione alla Madonna Rimirateci, o Maria, con quegli occhi di pietà, soccorreteci, o Regina, con la vostra carità e degnatevi di impartirci la vostra santa benedizione. Amen maurizio pengo

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Terra Santa Reportage

Mi chiedevo sorvolando in aereo e

atterrando in Palestina : “ma la terra è quella che ho visto in tante altre parti, come mai proprio questo fazzolettino di colline è stato scelto per accogliere il Figlio di Dio”? Eppure proprio lì ha voluto rimanere per 33 anni. Il 1° aprile giorno dell’anniversario siamo andati a celebrare la Messa nel cenacolo. Come mai lì, in quella stanzetta al piano superiore, quel pane spezzato è diventato per la prima volta il Corpo di Gesù e quel vino versato il Sangue di Gesù, come avviene ogni volta che celebro la Messa ? Eppure in quella stanzetta, il luogo più sacro per la fede cristiana, ora disadorna, squallida e abbandonata, “dove non è possibile nessun atto di culto perché sta sopra un santuario ebraico”, oltre il miracolo della Eucaristia, avviene la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti ancora insieme nella preghiera. Lì la presenza di Gesù si è come riaccesa: un qualcosa di più luminoso, di più profondo si è fatto sentire dentro di me.. E’ un qualcosa che mi sprona a credere e aprire ancora una volta il mio cuore. E’ stato un credere nuovo che mi faceva dire proprio Qui è avvenuta l’Ultima Cena quando Gesù si è 8

Il nostro Direttore Don Battista, don Franco e don Caterino festeggiano il PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA assieme ai 12 sacerdoti della loro classe. Ecco una riflessione di don Franco, giunto a Roma senza passaporto e tuttavi contro il tempo, grazie alla prontezza e alla abnegazione di Patrizia e Sofia parrocchia. Presa la decisione alle 10 di sera, partite alle 5 del mattino dopo, c Vaticano dov’era l’alloggio, nel momento in cui gli altri Sacerdoti (in forse d. F

offerto in sacrificio. Qui è presente gesu’ ora nella Messa che assieme celebriamo quasi furtivamente. Rimango stupito, in contemplazione … E' un voler solo dire grazie. Qui c’è tutta la mia vita di prete (50 anni ); c’è tutta una realtà che vive nel cristo risorto alla quale Faccio parte con tutta la cHiesa e l’umanita’. E' la nostra fede, quella che mi fa incontrare Maria che riceve l’annuncio dell’Angelo Gabriele e porta nel grembo il BamBino gesu’. il VerBo di dio si e’ Fatto carne. Ho baciato quel posto, abbiamo celebrato nella casa di Maria: ed eravamo a nazaret … a Betlemme il VerBo di dio è venuto alla luce: il luogo ove Gesù Bambino è stato adagiato appena nato è indicato da una stella; nasce spontaneo inchinarsi e donare un atto di amore con un nuovo bacio e così riconoscere che in quel bambino appare tutto l’amore di Dio Padre per noi. Ora Gesù Bambino non si identifica con un luogo: lo abbiamo incontrato in carne e ossa andando a visitare la casa di “DIO BAMBINO” (Ninos Dios) dove sono ospitati bambini con gravi handicap fisici e mentali, gestita da Suore del Verbo Incarnato e l’Asilonido per bambini figli di ragazze madri, tenuto dalle Suore della Carità. Quanto amore concreto verso Gesù presente in ogni bambino. Ci siamo privati di quanto avevamo per lasciare un dono per le loro necessità. Penso a quello che mi aveva detto

Don Franco e Don Battista a Naz Don. Gianni” ogni uomo e’ terra santa”; egli e d. Antonio, anch'essi del nostro gruppo, non hanno partecipato al Pellegrinaggio. Questo Gesù farà brillare la luce del suo amore con la sua passione sulla croce: siamo al Getzemani dove è stato tradito e si è abbandonato alla volontà del Padre. Il cuore è carico, bisognoso


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giano il loro 50° anniversario di sacerdozio. Per l’occasione hanno partecipato al classe. Sono stati giorni intensi di spiritualità e di comunione tra di loro. e tuttavia presente dopo aver ricuperato il documento con una rocambolesca gara e Sofia, decise a non far perdere l’occasione a colui che da 25 anni guida la loro o dopo, con la ‘Freccia Rossa’ (Trenitalia) sono giunte a Roma e col taxi a S. Marta in forse d. Franco e d. Battista) stavano partendo con il pullman per l’aeroporto.

a a Nazareth verso la basilica della Annunciazione per la S.Messa di misericordia perché mi sono reso conto di aver poco ricambiato. Pietro piangerà per il suo rinnegamento. Abbiamo celebrato anche alla chiesa del dominus FleVit (il Signore piange). Con lo sguardo rivolto a Gerusalemme, meravigliosamente bella e piena di speranza, che non riconosce il tempo in cui è stata visitata.

Sono stati momenti intensi, di commozione nuova per questo Dio che mi ama immensamente. Siamo sul Calvario: Gesù è in croce. E’ stato il momento per sceglierlo così, abbandonato dal Padre. dio mio, dio mio percHe’ mi Hai aBBandonato ? La mente e il cuore vanno a chi l’ha scelto come sposo dell’anima

e a tutti coloro che l’hanno seguito e continuano a vivere il suo Ideale. Adesso ci troviamo nella basilica del santo sepolcrocon la celebrazione della Eucaristia, la domenica 2 aprile alle 6,30 del mattino con la comunità dei Francescani. E’ il giorno della nostra Prima Messa solenne (02/04/1967) Al S. Sepolcro anch’io ho toccato quella pietra dove è stato posto il Corpo di Gesù e dalla quale è risorto. Ho pensato che tutta la nostra fede è Qui nella risurrezione ! Quest’anno cercheremo di vivere con più coerenza il nostro sacerdozio approfittando di ogni attimo presente (il Qui, adesso ) E così la vita di Gesù la si potrà incontrare e vedere in ciascuno di noi. Tutto il viaggio è andato bene prima di tutto perché eravamo nella terra di Gesù e poi per il clima di vero e concreto amore reciproco tra di noi. Per la mia difficoltà di reggermi e di camminare, sono stato aiutato in tutto da tutti per cui sono stato presente in ogni tappa del pellegrinaggio. Il nostro 50° è stato celebrato nella reciproca soddisfazione, presente il Nunzio Apostolico a Gerusalemme Vescovo Lazzarotto, ordinato sacerdote assieme a noi. Ha preparato lui il programma, i trasferimenti e ci ha fissato l'alloggio prima a S. Marta in Vaticano, poi al Notre Dame of Jerusalem Center. Ci siamo sentiti una famiglia e aBBiamo trasmesso tanta gioia in coloro che abbiamo incontrato in quei giorni. Don Franco Callegari

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Cronache in Santuario

Vittorina e Guerrino Frison festeggiano assieme alla Comunità il loro 50°anno di Matrimonio.

nel 1° maggio 1967 avete fatto la promessa davanti al signore di amarvi e onorarvi per il resto della vostra vita. oggi 50 anni dopo, siete un bel esempio in questi tempi per molti giovani e famiglie. Festeggiando la vostra unione, vogliamo ringraziare il signore che vi ha permesso di trascorrere la vita insieme rendendovi testimoni dell'amore. invochiamo maria !! Madonna delle Grazie di accompagnarvi e proteggervi per tanti altri anni che il signore vi donerà insieme.

Con affetto dai vostri cari

Vittorina e Guerrino nel loro giorno più bello.

Mauro con Pauline, Stefania con Moreno

I nipoti Giorgia, Riccardo, Maddalena, Lorenzo. "Davide e Sofia nati il 28 settembre 2016 di soranzo luca e santostasi stefania oggi 30 aprile 2017 ricevete il vostro primo sacramento e come ogni giorno da quando siete nati vi auguriamo di crescere in bontà e salute sostenuti dalla fede e l'amore nel percorso della vostra vita" Stefania e Luca

Anche quest’anno in Parrocchia si è svolta la Quarta edizione del pranzo in

famiglia nel chiostro del Santuario. La festa è stata anche l’occasione per ricordare i 50° anni di Sacerdozio dei nostri Don Franco e Don Battista. Festa all’insegna dello stare insieme e condividere fra persone quei piccoli momenti di serenità al di fuori delle preocupazioni quotidiane. la comunità é realizzazione personale ed ogni persona si realizza pienamente in una comunità, nella quale ci si sente partecipi e solidali: con la vita e i problemi degli altri. ognuno, infatti, deve considerarsi responsabile dell’altro, accettando di condividere la situazione, le responsabilità, le gioie e i dolori. Ma questa é la Vita che mettiamo in gioco, ogni giorno.

Domenica 14 maggio nel Santuario di Maria.

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Don Franco e Don Battista al taglio della torta

m.F.


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“CHI CREDE IN ME,ANCHE SE MORTO, VIVRÀ”. GV. 11, 25

Adolfo Sorgato

19.09.1926

29.09.2006

Guido Tommasi

06.02.1924

22.09.2002

Michela Tommasi

03.01.1989

21.09.1990

Oliva Pasquetto Ved.Sorgato

Nea Brigida Contran Ved.Marin

Pasquina Gobbi

Sante Tommasi

30.03.1926

25.11.1990

Ved.Tommasi 09.01.1926 19.09.2013

Padre Sergio Contran

13.10.1926

25.03.2017

di anni 93

31.01.1949

21.12.2016

Pietro Taschin

30.06.1939

22.05.2004

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Magnificat

L’altare dedicato a Maria

… Quando il cielo baciò la terra nacque maria che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. maria è il respiro dell’anima, è l’ultimo soffio dell’uomo. maria discende in noi, è come l’acqua che si diffonde in tutte le membra e le anima, e da carne inerte che siamo noi diventiamo viva potenza. … maria vuol dire transito, ascolto, piede lieve e veloce, ala che purifica il tempo. maria vuol dire una cosa che vola e si perde nel cielo. …

L’interno del Santuario

L’entrata dal Chiostro

Alda Merini

Vista Esterna del Santuario

Il Chiostro interno

La Chiesa prima degli anni 50

Vista esterna del Santuario negli anni 60


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