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“POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1. COMMA 2, NE PD”
Un’altra Sottomarina. ildegarda di Bingen. Parola di Vita di ottoBre 2017. inizio anno catechiStico 2017-2018. 1917-2017 cento anni dalle aPParizioni di Fatima.
Anno LXIII -08
Ottobre 2017
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SOMMARIO
eco del SantUario delle grazie PERIODICO DI CULTURA E DEVOZIONE MARIANA Anno LXIII - n. 08 Ottobre 2017
Un’altra Sottomarina (Don Giovanni Battista) III° Figli di un unico Padre (Carla Tiengo) III° -------------------------------------------------------------------------------Ildegarda di Bingen (Sante Rodella) IV°- V° -------------------------------------------------------------------------------Parola di Vita di Ottobre 2017 (Luisa Boaretto ) VI° -------------------------------------------------------------------------------Pagine centrali a cura ed. Paoline
-------------------------------------------------------------------------------Inizio dell’anno Catechistico 2017-2018 (Seriana Pinton ) VII° -------------------------------------------------------------------------------1917-2017 Cento anni dalle apparizioni di Fatima (Maurizio Pengo) VIII°- IX° -------------------------------------------------------------------------------Cronache in Santuario X° --------------------------------------------------------------------------------
Orario delle celebrazioni in Santuario
S.MESSA:
• • • •
La Madonna delle Grazie del Bellini (1430-1516) - Particolare
Direzione e Amministrazione: SANTUARIO DELLE GRAZIE Piove di Sacco (Padova) C.C.P. 92805332 Telefono 049 5840327
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S. ROSARIO
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direttore capo redattore: don Battista crivellaro direttore responsabile don gino Brunello
impaginazione, grafica e design Federico meneghello
Autorizzazione Trib. PD n. 188 del 7/7/1960
Finito di stampare in Piove di Sacco il 20.10.2017 2
CONFESSIONI
Giorni festivi 8,00 - 11,00 - 16,00 Festiva al sabato ore 18 (17 inv.) Giorni feriali ore 17 (16 inv.) Al giovedì ore 20.30 Al primo Sabato del mese ore 7,30
• ogni giorno prima delle S. Messe • ogni domenica ore 15.30 prima della S.Messa delle ore 16,00 • durante il mese di Maggio ogni sera alle ore 20.30 eccetto sabato e domenica (in Cappellina) • ogni giorno mezz’ora prima e dopo la S. Messa • al sabato mattina e pomeriggio • alla domenica mezz’ora prima della S. Messa • in altri momenti della giornata richiedendo al Sacerdote
S.Messa in diretta su internet www.madonnadellegraziepiovedisacco.it
tutte le domeniche ore 8,00 - 11,00
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Un’altra Sottomarina!!! ura iale a c L’editor Battista di Don
Il sorgere del sole a
Sottomarina, che in quel 17 marzo non abbiamo visto, si colloca nel bel mezzo di una esperienza a due che il Signore Dio ci sta facendo fare da qualche anno in Santuario Madonna delle Grazie. Sbagliare la strada, correre a velocità oltre i limiti, incontrare la nebbia, restare Don Franco e Don Battista in una cenetta fra amici della Parrocchia quasi senza benzina in quel viaggio, possono diventare lo specchio Franco come parroco-rettore del loro” (Mt 18,20) Il passaggio dalla montagna alla e la parafrasi di un percorso di vita che Santuario di Piove, che allora era solo, aveva come meta la gioia della luce, ed aveva intuito, nelle circostanze in pianura umida e afosa mi ha ma che ha incontrato degli intoppi e cui mi trovavo a fare il parroco in disorientato: era come correre in inconvenienti, inaspettati da noi e che montagna, un disegno di Dio. Creatasi mezzo alla nebbia col timore di restare invece il buon Dio ha preveduto e per lì una situazione insostenibile, ho senza benzina. Ma il sole si leva ugualmente i quali nel momento giusto ha sentito che le mie forze erano insufficienti, ed ho acconsentito di anche se è oscurato e anche se non provveduto. c’è chi lo guarda: non essere più solo 14 aprile 2011 è la data del mio andare a vivere insieme: Con lui, fra l’altro ho condiviso tutto come nella canonica di montagna e trasferimento. Il Vescovo non mi ha chiesto l’obbedienza di lasciare la il corso teologico in preparazione al trovare una persona con cui dialogare Parrocchia: era una mia richiesta sacerdozio. Era sottintesa l’intenzione e con la quale condividere i momenti acconsentita dai Superiori, che al di fare esperienza di quell’unità per la della giornata nell’amore reciproco, è momento non aveva alternative. Era quale Gesù ha promesso la sua stato come l’alba di un nuovo giorno. una strada a senso unico, senza presenza “Dove due o tre sono uniti (continua al prossimo numero.) don giovanni Battista deviazioni: me l’aveva indicata don nel mio nome, Io sono in mezzo a
UNI DI UN FIGLI PADRE
CO
Orizzonti confinati nei ricordi, le tradizioni in un mare ostile abbandonate per la speranza di un’incerta libertà e un pugno
di felicità. Grida la patria nel cuore dolente a dover ricominciare frastornati usi diversi tra sguardi che trapassano l’anima
e la spogliano dell’orgoglio: orgoglio di esseri umani figli di un unico Padre.
Carla Tiengo
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Ildegarda di di Bingen
Il personaggio
Una santa intellettuale, ovviamente
scomoda ai maschilisti di ogni epoca, per coloro che hanno sempre avuto paura della donna intellettuale, trovando l’alibi che la maggior parte degli artisti, filosofi o grandi geni in generale sono maschi, come dire che l’intelligenza è una dote prettamente maschile e la donna è nata solo per procreare, per assecondare il compagno di vita. Una mentalità che è dura a morire…… Eppure Ildegarda, che nasce in Renania, regione della Germania, vicino al Reno, nel 1098, nel periodo delle crociate, avrebbe fatto impallidire le femministe, le suffragette che sarebbero venute al mondo secoli e secoli dopo di lei. Ultimogenita di dieci fratelli, sin da piccola si dimostra intelligentissima e iper sensibile. Ha come precettrice una nobile tedesca e da adolescente decide di prendere i voti.. Diventa badessa, una badessa giovanissima del convento benedettino di Disibodenberg. La sua indole socievole conquista il cuore delle consorelle…. La sua vita trascorre sino a 45 anni tranquilla, dedita molto agli studi. Praticamente si rivela una tuttologa, diviene esperta di teologia, di medicina, di musica, di erboristeria. Abbraccia lo scibile umano. E nello stesso tempo la coltissima Ildegarda, accanita lettrice, si dimostra di una umiltà sconcertante. Anche scrittrice, tiene rapporti epistolari con personaggi illustri, fra cui l’imperatore Federico Barbarossa. In un clima di visionari manifesti, come era la sua epoca, non parla delle sue visioni che aveva dalla tenera età. Non si definisce una profetessa, non si vanta del suo 4
misticismo, non si vanta della sua cultura sterminata, si considera solo una serva di Cristo e si dedica ai bisognosi, istruisce più persone possibili. Nei suoi studi filosofici ha come modello sant’ Agostino e Dionigi L’aeropagita, filosofo pagano. Il suo convento accoglie pellegrini, poveri, bisognosi, emarginati, perseguitati, eretici , islamici convertiti con il tempo fonda una grandissima comunità di preghiera e di lavoro sull’esempio del fondatore del suo ordine, san Benedetto, pur avendo cara le sua sorella gemella santa Scolastica. Solo a 45 anni confessa le sue visioni divine che la aiutano a interpretare i testi sacri. Ovviamente è anche una biblista e apprezza soprattutto il Cantico dei cantici, la poesia amorosa dell’antico Testamento. Le sue visioni divine vengono dichiarate con grande umiltà. Tra i suoi libri maggiormente celebri sono: ”Sci vias,” “il Liber vitae meritorum”. In tali opere rivaluta il corpo, supera il dualismo platonico, e può essere definita la teologa cristiana del piacere. La vita terrena deve essere gioiosa per prepararci al godimento sublime dell’altra vita, la più importante. E pertanto il tragitto terreno deve essere sereno nell’attesa del dopo, la fede per lei deve essere connessa alla vita pratica. In una epoca nella quale la medicina era confusa con la magia, in cui il malato era considerato spesso un punito da Dio, dedica la sua vita alla ricerca medica sotto un profilo scientifico e si dedica alla cura degli ammalati, spesso emarginati socialmente,consapevole che la malattia fisica è causata da un disagio dell’anima. Propone un nuovo ideale di vita
Anatomista, fisiologa, psicologa, sessuolog criticò l’arroganza degli imperatori, la cor suo tempo e riusciva a redimerli. Se fosse Ma fortunatamente visse in una ‘ altra ep E un grande papa, Benedetto XVI, ricono irradiato il mondo, il suo nome significava guerra, una pacifista ante litteram, una an Lottava contro l’avidità materiale, creando realizzazione del cristianesimo. Il monito
monastica, non più rigorosamente claustrale, nel tentativo di risvegliare le
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pone in guardia il cristiano dall’attaccamento alla ricchezza, il peggior veleno secondo l’ esperta erborista. Le sue teorie saranno preziose alla ricerca posteriore, in un'epoca in cui appariva solamente la magia. Aveva costruito rigorosamente un linguaggio segreto, che sarebbe stato il linguaggio dei mistici, di coloro che parlano con umiltà con Dio. È anche astronoma , filologa, filosofa, medico antropologa e umilissima donna, oltre che latinista e studiosa di nuovi linguaggi, anticipando le lingue volgari. Da musicista feconda scrive 80 composizioni dedicate alla Madonna che considerava la donna sublime , la procreatrice per eccellenza, la sposa del Cantico dei cantici. Grande Ildegarda, che scorgeva il bello, le gioie umane, come l’anticamera del divino!! Capiva che una scintilla di paradiso si insinua in ogni essere umano, spetta a noi saper amplificare tale scintilla coltivando l’amore per il prossimo, il perdono…. La sua cultura viene posta al servizio della giustizia, conduce la sua battaglia non con le armi come i crociati, ma con la testimonianza, con la determinazione, con la coerenza. La sua sapienza abnorme proveniva da Dio e e dalla Madre,….. la donna perfetta, non per niente afferma che la donna è l’umanità di Dio……. Muore in concetto di santità il 17 settembre 1179. È beatificata nel 1324 .Poteva essere una visionaria presuntuosa, una intellettuale superba, al contrario incoraggia tutti, infonde la gioia al depresso, guarisce il malato, essuologa ante litteram studiò il corpo della donna. Timida e dolcissima fustigò i potenti, accende la luce dove vi è buio, è colei ri, la corruzione dell’alto clero, ebbe l’ardire di tenere testa a papi e vescovi corrotti del che ripara il mondo . Se fosse nata al tempo dell’inquisizione sarebbe stata condannata al rogo. Viene canonizzata da papa altra epoca, morì di vecchiaia, dopo una vita instancabile Benedetto XVI nel 2012 e giustamente I, riconobbe in lei il simbolo della sapienza divina che si era concretizzata, che aveva proclamata dottore della Chiesa. E' gnificava la” protettrice della battaglie” e la sua prima battaglia fu contro il concetto di venerata in molte chiese protestanti. m, una antesignana della non violenza. creando comunità ovunque, scoraggiava la proprietà privata, un impedimento alla piena monito del “guai ai ricchi
coscienze di una epoca di profonde innovazioni . Nella maturità viaggia per
monasteri, tiene conferenze pubbliche in cattedrali prestigiose, fustiga i potenti,
Sante rodella
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Parola di vita di ottobre
A
“ bbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù " C’è un affetto che nasce spontaneo tra chi ha ricevuto il dono del cristianesimo e la persona che lo ha donato, tra maestro e allievo, tra persone che vivono uno stesso carisma. Comunicazione della fede, nella fede. Credo che abbiamo un po’ tutti sperimentato questo particolare
sentimento che arricchisce, che fa crescere ma che, però, a volte non si riesce a collocare nella sfera dei sentimenti nel modo giusto. Ma anche questo mese la Parola di Vita ci viene in aiuto e ci fa riconoscere questo sentimento: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù”. Questa frase ci fa capire che questi sentimenti li viviamo perché sono la presenza di Gesù in noi stessi, sono
la presenza di Gesù nell’altro, sono la presenza del Suo Amore nel nostro cuore, è Lui che ci dà la capacità di perdonare, la capacità di accogliere ogni persona così com’è. Possiamo anche noi vivere la nostra vita abbassandoci verso i più piccoli cercando di risollevarli facendoli sentire amati. Cerchiamo anche noi di vivere questi sentimenti forti di Gesù come Lui, come amore gratuito mettendoci al servizio degli altri con i nostri talenti costruendo rapporti positivi. “Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” Chiara Lubich, che per tutta la vita si è lasciata guidare dal Vangelo e ne ha sperimentato la potenza, ha scritto: “Imitare Gesù significa comprendere che noi cristiani abbiamo senso se viviamo per gli altri, se concepiamo la nostra esistenza come un servizio ai fratelli, se impostiamo tutta la nostra vita su questa base. Allora avremo realizzato ciò che a Gesù sta più a cuore. Avremo centrato il Vangelo. E saremo veramente beati! luisa
Ritorna“Maria nei Vangeli” 16 Dicembre 2017 ore 20,45 in Santuario
Spettacolo recital teatrale interamente basato sulle note del Vangelo, sulla Vita di Maria, dall’annunciazione alla discesa dello Spirito Santo. Sarà un’occasione veramente imperdibile e unica per poter assistere veramente ad una rievocazione fedele agli atti del Vangelo, Per informazioni e/o Tel. 335 7408696 6
” issà i mo Ult !!! “Ch olo tac t e Sp
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Inizio dell’anno Catechistico 2017-2018.
Riprende il cammino di
Iniziazione Cristiana (catechismo). Dopo un’estate dove abbiamo visto i giovani della nostra Parrocchia impegnati in tante iniziative che hanno tenuto vive le nostre serate, eccoci a riprendere con maggiore intensità le attività invernali e tra queste gli incontri di Iniziazione Cristiana. Il rinnovato percorso di Iniziazione alla vita Cristiana secondo quanto previsto dalla Chiesa di Padova, da qualche anno anche nella nostra Parrocchia, come nel resto dell’Unità Pastorale, il percorso di catechesi si svolge con nuove modalità, che vedono coinvolgere in modo più “intensivo” anche i genitori. La Catechesi così non vuole più essere vista solo come un periodo di preparazione ai Sacramenti, al termine del quale spesso l’esperienza di fede e di comunità si chiude. Essa cerca di mettere in atto “strade nuove”, con lo sforzo di avvicinare i bambini e i ragazzi al Signore e alla Parola del Vangelo in modo più profondo; di fare in modo che essi vivano i Sacramenti non solo il giorno che li ricevono per la prima volta e possano sperimentare la gioia di inserirsi in una Comunità Cristiana viva (proprio come quella dei bellissimi momenti che abbiamo vissuto quest’estate!!!). I genitori sono chiamati ad essere i protagonisti della formazione cristiana dei propri figli e a ripercorrere per primi il cammino di fede che hanno “scelto” per loro. E’ un invito ad uscire da un’esperienza di sola tradizione e a riscoprire la novità del Vangelo nella propria vita. La celebrazione dei Sacramenti. All’interno di tale rinnovato percorso, quest’anno i ragazzi riceveranno i Sacramenti della Cresima e dell’Eucarestia per la prima volta.
Riprende il cammino di Iniziazione di Cristiana (catechismo) Domenica 15 Ottobre il gruppo dei Catechisti ha ricevto il mandato catechistico. Proprio come i primi cristiani essi hanno fatto un cammino di catecumenato che culminerà con la Quaresima e con le Celebrazioni Pasquali il centro sono la morte e la resurrezione di gesù, la Pasqua, grazie alla quale tutti noi riceviamo i Sacramenti: la Vita nuova nel Battesimo, lo Spirito Santo, l’eucarestia. Per tale motivo i ragazzi saranno chiamati a vivere in modo particolare la Quaresima e riceveranno i Sacramenti nel tempo di Pasqua. Ma il cammino non si esaurirà qui! Dopo il momento forte dei Sacramenti, i ragazzi e le loro famiglie i a riprendereranno il cammino nella fraternità, tempo che si svolgerà durante la preadolescenza e nel quale potranno fare propria, consolidare, testimoniare la fede ricevuta. Il ruolo dei Catechisti e degli accompagnatori dei genitori: “fare catechismo o essere catechisti?” “Anche per i catechisti la nuova tappa che inizia quest’anno può diventare un’occasione di riscoperta della bellezza
della fede che si vive, ma anche del fascino dei sacramenti, quali segni visibili che comunicano la salvezza operata dalla Pasqua del Signore” (don G. Bezze, Ufficio Catechistico - Diocesi di Padova). Anche noi catechisti siamo chiamati a metterci in cammino, consapevoli che quanto facciamo è una “chiamata” e non un “fare” qualche ora di servizio in parrocchia. Lo abbiamo vissuto in modo forte con la celebrazione Eucaristica che ha segnato l’avvio ufficiale del percorso: abbiamo ricevuto il mandato perché quanto facciamo non sia a titolo personale ma a servizio del Signore e della Comunità, su di noi è stata invocata la forza e la luce dello Spirito, affinché la nostra testimonianza sia autentica e gioiosa. Seriana Pinton
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1917 – 2017 A CENTO ANNI DALL E APPARIZIONI DI Cento anni fa, il 13 ottobre 1917, proiettile il 13 maggio 1981, proprio
avvenne l’ultima delle sei apparizioni della Madonna a tre pastorelli in uno sperduto villaggio del Portogallo. La prima era avvenuta il 13 maggio, poi seguirono quelle del 13 giugno, del 13 luglio, del 19 agosto e del 13 settembre. Questi eventi straordinari ebbero luogo a Fatima ed ebbero come protagonisti tre bambini: Lucia Dos Santos di dieci anni e suoi due cuginetti Francesco Marto di nove anni e Giacinta Marto di sette. Già l’anno precedente i veggenti avevano avuto insieme tre visioni di un angelo, e anche dopo il 13 ottobre 1917 ebbero altre visioni della Madonna, ma individuali. Francesco morì nel 1919, Giacinta nel 1920, colpiti dalla febbre “spagnola”, senza lasciare scritti, ma solo testimonianze rese in occasione degli interrogatori a cui furono sottoposti i bambini a seguito delle apparizioni. Francesco e Giacinta sono stati canonizzati il 13 maggio scorso da Papa Francesco. Lucia invece, dapprima fattasi suora dorotea e poi monaca carmelitana, è vissuta 97 anni ed è morta il 13 febbraio 2005. È lei che scrive il famoso segreto rivelato dalla Madonna il 13 luglio, suddiviso in tre parti: la visione dell’inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria e la conversione della Russia dal comunismo ateo che opprime i cristiani. In questa terza parte si parla anche dell’uccisione di un “vescovo vestito di bianco” che in seguito Lucia ha indentificato con il papa Giovanni Paolo II colpito da un 8
nel giorno della prima apparizione. In occasione della rivelazione dei segreti, la Madonna insegnò ai pastorelli anche una preghiera entrata in uso nella recita del rosario ad ogni proclamazione del mistero: “O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno e porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”. A differenza di Lourdes, dove tutto risulta chiaro ed evidente, le apparizioni di Fatima appaiono complicate sotto ogni punto di vista e piene di implicazioni sociali, politiche e perfino diplomatiche, un cumulo di misteri, un vero ginepraio. Molte sono le coincidenze, ma altrettanto numerosi sono i nodi irrisolti. Oggi, in un mondo che obbliga ad usare un linguaggio politically correct, anche la Chiesa fatica a parlare direttamente dell’inferno e sembra a disagio nell’affrontare la questione del destino delle anime. Il luogo denominato Fatima è l’unico in tutto l’occidente ad avere il nome della figlia prediletta di Maometto. I riferimenti alla rivoluzione sovietica e agli “errori che la Russia spargerà nel mondo” e la richiesta di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria, ad oggi non ancora attuata, ha provocato dissapori politici. La terza parte del segreto, pubblicata nel 2000 per disposizione del papa Giovanni Paolo II con un commento teologico del cardinal Ratzinger lascia ancora delle questioni aperte
Madonna a Fatima
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ONI DI FATIMA
a
e d’altra parte nel 2010 lo stesso Ratzinger divenuto papa Benedetto XVI ebbe modo di dire che “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa”. Le rivelazioni della Madonna sono oggi di estrema attualità alla luce del male e della violenza che si sono diffusi nel mondo. Disordini e squilibri si accrescono nella nostra società. Guerre e persecuzioni continuano ad insanguinare la terra. Satana sembra prevalere a causa del peccato. Ma il male non prevarrà, l’ultima parola sarà di Dio. Come ha detto la Madonna a Fatima “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”. Non ci è dato di sapere se questo futuro di pace sia prossimo, ma è certo che non è Dio a punire il mondo, perché il male non viene da Dio. È l’uomo che si autopunisce con il suo operato perché insegue il male e non sceglie il bene. La Sacra scrittura insegna che Dio non gode per la rovina dei viventi. Quindi la salvezza dipende da noi, dal nostro comportamento, dal nostro orientamento a compiere il bene, ciascuno nella propria condizione di laico o di religioso. Qualcuno ha osservato infatti che quando la Madonna dice “È necessario che non offendano più Dio, nostro Signore, che è già molto offeso” intende includere proprio tutti, anche i consacrati che offendono Dio con le loro infedeltà e la vita troppo tiepida, indifferente, egoista e a volte veramente scandalosa. Maria è una madre tenera e premurosa nei confronti dei suoi figli
e vuole che questa umanità smarrita ritrovi la via della salvezza in Cristo Gesù. Ci invita, pertanto, a purificare la nostra fede, a renderla più forte, più radicale, più aperta alla speranza e più ricca di amore. Ma per fare questo non servono azioni straordinarie. Basta semplicemente saper cogliere l’essenziale, non rincorrere il mondo secolarizzato con le sue infinite attrattive, ma ritornare alla dimensione ordinaria della vita Cristiana fatta di lavoro e di preghiera e operare con costanza nella realtà temporale senza dimenticare che siamo protesi all’Infinito. maurizio Pengo
Preghiera Giubilare di Consacrazione
Salve, Madre del Signore,Vergine Maria, Regina del Rosario di Fatima! Benedetta fra tutte le donne, sei l’immagine della Chiesa rivestita di luce pasquale, sei l’onore del nostro popolo, sei il trionfo sul male. Profezia dell’Amore misericordioso del Padre, Maestra dell’Annuncio della Buona Novella del Figlio, Segno del Fuoco ardente dello Spirito Santo, insegnaci, in questa valle di gioie e di dolori, le verità eterne che il Padre rivela ai piccoli. Mostraci la forza del tuo manto protettore. Nel tuo Cuore Immacolato, sii il rifugio dei peccatori e la via che conduce a Dio. Unito ai miei fratelli, nella Fede, nella Speranza e nell’Amore, a Te mi affido
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Cronache in Santuario
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Il giorno 6 maggio 2017 a
Domenica 30 luglio 2017 loredana e Paolo
crespano del grappa, Suor anna maria Pescante ha festeggiato il suo 50' anniversario di vita religiosa dell'ordine di maria Bambina. i familiari ringraziano la Madonna delle Grazie per questo tempo e tutti uniti continuano ad approvarla perché la cara sorella e zia Suor anna abbia ancora tanti tanti anni da donare al Signore in grazia e salute
carraro festeggiano il loro 50° di matrimonio
Domenica 9 luglio
2017 festeggiano il battesimo di Noemi, di Francesco Sarinelli e moira dorigo
A Fiorano Modenese si venera la
B.V. Maria del Castello, più propriamente S.Maria delle Grazie. Domenica 15 ottobre ci siamo recati in quel Santuario, la cui storia risale al 1400 ed è legata alla guarigione dalla peste del 1630; quasi in parallelo con la storia del nostro santuario: una cinquantina di persone abbonate e simpatizzanti Tradizionale gita annuale di Respice Stellam alla nostra rivista RESPICE STELLAM. Fiorano era circondato da mura di un castello e sopra una delle porte è stata dipinta la figura di Maria. Il dipinto miracolosamente è rimasto intatto nonostante gli incendi e la completa distruzione delle mura. Nel pomeriggio una guida ci ha condotto a visitare la città di Modena. 10
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“CHI CREDE IN ME,ANCHE SE MORTO, VIVRÀ”. GV. 11, 25
Giuseppe Miante
Antonio Savioli 1913-1991
01.10.1926 - 01.10.2017
Don Dino Breggion
06.04.1930 - 15.10.2017
Leopoldo Panizzolo
24.08.1947 - 06.10.2017
Maria Milani
Maria Savioli
Luigi Zatti
Don Sergio Coccato
29.03.1933 - 20.12.2015
1912-1994
18.07.1923 - 09.04.2013
Carla Milani Ved.Savioli
1900-1987
31.07.1926 - 12.11.2004
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Nel profondo dell'essere ripongo il mio io e d'abbandono accolgo Amore di Te o mio Dio.
L’altare dedicato a Maria
Canto libera verità il Vivente in ogni persona, realtà, dono appartenenza, l'umano spirituale di ogni esistenza. Susanna Zancanaro
Vista Esterna del Santuario
La Chiesa prima degli anni 50
L’interno del Santuario
L’entrata dal Chiostro
Il Chiostro interno
Vista esterna del Santuario negli anni 60