10 DAYS
DEDICATED TO THE DISH OF PEACE
18.27 SEPT 2015 SAN VITO LO CAPO
OFFICIAL MAGAZINE 2015
make cous cous not war
4 DIECI GIORNI DI GRANDI EVENTI PER UN COMPLEANNO DA RICORDARE
TEN DAYS OF GREAT EVENTS FOR A BIRTHDAY TO REMEMBER
7 MATTEO RIZZO. SAN VITO LO CAPO, DOVE L'ACCOGLIENZA È DI CASA
SAN VITO LO CAPO, THE HOME OF HOSPITALITY
8 COUS COUS IL PIATTO TRA STORIA E LEGGENDA
A DISH BETWEEN HISTORY AND LEGEND
10 CAMPIONATO ITALIANO DI COUS COUS BIA, SEI CHEF IN CERCA DI UN TITOLO
BIA ITALIAN COUSCOUS CHAMPIONSHIP SIX CHEFS COMPETING FOR THE TITLE
11 COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP
COUSCOUS WORLD CHAMPIONSHIP
12 DIECI PAESI IN GARA
TEN COUNTRIES IN COMPETITION
17 CLAUDIO SADLER. DA QUANDO HO SCOPERTO IL COUS COUS NON L’HO PIÙ ABBANDONATO
SINCE I DISCOVERED COUSCOUS, I HAVE NEVER LOOKED BACK
18 LA GIURIA TECNICA, IL GIUDIZIO DI GRANDI ESPERTI INTERNAZIONALI
make cous cous not war
THE TECHNICAL JURY, THE JUDGMENT OF GREAT INTERNATIONAL EXPERTS
22 “LA MIA SICILIA” RICETTA VINCITRICE COUS COUS FEST 2014
Ha contribuito alla realizzazione di questa rivista / It contributed to the production of this magazine: >FEEDBACK ideazione e progettazione grafica, redazione testi e impaginazione / creation, graphic design, editing and layout. Photo: C. Allais, N. Ceriani, G. Cuttitta, F. Marino, A. Panfalone, D. Ruggirello, L. Savettiere e A. Castagna.
“MY SICILY” WINNING RECIPE COUS COUS FEST 2014
24 IL VILLAGGIO GASTRONOMICO
FOOD VILLAGE
27 COOKING SHOW GRANDI CHEF SUL PALCO
30 BIA COUS COUS KITCHEN IL COUS COUS BIA INTERPRETATO DA TRE GRANDI CHEF
BIA COUSCOUS INTERPRETED BY THREE GREAT CHEFS
31 SAPORI E DINTORNI CONAD IL MEGLIO DEL GUSTO ITALIANO
THE BEST OF ITALIAN TASTE
32 ELECTROLUX EXPERIENCE UN INCONTRO TRA ECCELLENZE
A MEETING OF EXCELLENCE
36 PROGRAMMA PROGRAMME
42 SAN VITO LO CAPO, IL TRIONFO DEI SENSI
SAN VITO LO CAPO, THE TRIUMPH OF THE SENSES
44 IL MARE CHE NON TI ASPETTI. I DIECI TUFFI DA NON PERDERE A SAN VITO LO CAPO
THE SEA YOU DO NOT EXPECT. TEN DIVES YOU CANNOT MISS IN SAN VITO LO CAPO
48 CONVERSAZIONI CON I GRANDI OSPITI DEL COUS COUS FEST
A CHAT WITH THE GREAT GUESTS OF COUS COUS FEST
51 52 54 56 58 60 62 66
TAMUNA / BABIL ON SUITE GIOBBE COVATTA CAPAREZZA ELIO E LE STORIE TESE VINICIO CAPOSSELA MARRACASH PEACE WILL FEED THE WORLD THE POPSHOCK RUMBA DE BODAS GIOVANNI CACIOPPO
GREAT CHEFS ON STAGE
COMUNE DI SAN VITO LO CAPO ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI SAN VITO LO CAPO
SI RINGRAZIA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
DIECI GIORNI DI GRANDI EVENTI PER UN COMPLEANNO DA RICORDARE L'EVENTO THE EVENT
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/ TEN DAYS OF GREAT EVENTS FOR A BIRTHDAY TO REMEMBER
www.couscousfest.it
Un compleanno festeggiato alla grande quello del Cous Cous Fest che quest'anno diventa “maggiorenne” e regala al suo pubblico un'edizione da ricordare. Non più sei giorni ma dieci con un programma d'eccezione. Grandi concerti gratuiti sotto le stelle, chef provenienti da tutto il mondo, degustazioni e cooking show con i più prestigiosi protagonisti della cucina italiana si alterneranno a San Vito Lo Capo dal 18 al 27 settembre. Si parte già alla grande sabato 19 settembre con il Campionato italiano di cous cous Bia che vedrà sfidarsi sei chef italiani, e con il concerto di Caparezza. Dieci paesi saranno in gara per il Cous cous world championship, la gara internazionale di cous cous - Brasile, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Palestina,
Senegal, Stati Uniti e Tunisia - con il pubblico che potrà assaggiare e votare le ricette in gara partecipando alla giuria popolare. A San Vito Lo Capo si daranno appuntamento anche i migliori chef italiani e internazionali che presenteranno le loro ricette. Tra i protagonisti Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano, Claudio Sadler, chef con 2 stelle Michelin, Filippo La Mantia, “oste” e “cuoco” famoso in tutta Italia, Giancarlo Morelli, chef con una stella Michelin, Stefano Callegaro, vincitore dell'ultima edizione di Masterchef Italia e l’attore e chef Andy Luotto. Per la prima volta al festival, direttamente da Gambero rosso channel, il grande Giorgione e Hiro Shoda, protagonista del programma “Ciao sono Hiro”. A condurre gli appuntamenti Andy
Luotto, la showgirl siciliana Eliana Chiavetta e Federico Quaranta, del duo di Decanter. E dopo avere assaggiato le ricette di cous cous che più vi intrigano tra le oltre trenta proposte al villaggio gastronomico, la sera comincia il grande show con i concerti dei maggiori protagonisti della musica contemporanea che si esibiranno in concerto gratuito. Tra i protagonisti delle notti sanvitesi Elio e le storie tese, Vinicio Capossela e Marracash. Si ride con la comicità di Giobbe Covatta e Giovanni Cacioppo mentre sul palco i talk show mettono a confronto chef, scrittori e giornalisti internazionali intervistati da Vladimir Luxuria e Marzia Roncacci del Tg 2. E allora, auguri al Cous Cous Fest e, a voi, buon divertimento!
This year the CousCous Fest will become “adult” and it is giving its audience a festival to remember by celebrating its birthday in style. It will last for ten days instead of six, with an exceptional programme. Great free concerts under the stars, chefs from all over the world, and cooking and tasting shows with the most admired names in Italian cooking will be on offer in San Vito Lo Capo from 18 to 27 September. It all kicks off in style on Saturday 19 September with the Italian Bia Couscous Championship, which will see six Italian chefs in competition, and with a concert by Caparezza. Ten countries will be taking part in the Couscous World Championship – Brazil, France, Israel, Italy, Morocco, Mauritius, Palestine, Senegal, the
United States and Tunisia – and the audience will be able to taste the recipes and vote for the ones they prefer by joining the people’s jury. The best Italian and international chefs will also be coming to San Vito Lo Capo to present their recipes. The big names will include Sonia Peronaci, creator of the Giallo Zafferano website, Claudio Sadler, chef with 2 Michelin stars, Filippo La Mantia, Sicilian “host” and “cook” famous all over Italy, Giancarlo Morelli, chef with a Michelin star, Stefano Callegaro, winner of MasterChef Italia and the actor and chef Andy Luotto. For the first time at the festival, directly from the Gambero Rosso Channel, the fantastic Big George and Hiro, presenter of the show “Hi, I’m Hiro” will be appearing. Andy Luotto,
the showgirl Eliana Chiavetta and Federico Quaranta from the duo of Decanter will be hosting the events. And after tasting the couscous recipes you find most intriguing from among more than thirty on offer in the gastronomic village, the show begins in the evening with concerts from the biggest names in contemporary music. Among the stars of the San Vito nights there will be Elio e le StorieTese, Vinicio Capossela and Marracash.There will be comedy from Giobbe Covatta and Giovanni Cacioppo, and chefs, writers and international journalists will be interviewed in the talk shows on the stage by Vladimir Luxuria and Marzia Roncacci from Tg2. So happy birthday to the CousCous Fest and have fun! 5
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COMPIE 18 ANNI IL COUS COUS FEST, OGGI CASE HISTORY DI SUCCESSO
Il Cous Cous Fest diventa maggiorenne. Il festival che da San Vito Lo Capo ogni anno lancia un importante messaggio di pace e integrazione, quest'anno compie 18 anni. Nata come una sagra dedicata al cous cous, piatto simbolo della tradizione gastronomica della nostra cittadina, la manifestazione è cresciuta nel corso degli anni conquistando, edizione dopo edizione, nuovi primati: premi, riconoscimenti, visibilità internazionale e diventando sempre di più una case history di successo, tema di decine di tesi di laurea e best practice di master, incontri e convegni. Da piccolo evento nato per animare il territorio in un periodo di bassa stagione, il Cous Cous Fest oggi è un festival internazionale capace di attirare a San Vito Lo Capo oltre 200 mila visitatori, oltre che uno degli eventi di punta del panorama regionale e nazionale, sancendo il successo di un progetto di marketing territoriale che produce ricadute reali nel nostro comprensorio. La gara internazionale di cous cous, che vede a confronto 10 paesi che mantengono viva la cultura del cous cous, oggi è un prezioso momento di incontro e scambio tra culture, popoli e religioni all'insegna di una cultura dell'accoglienza, tema oggi di grande attualità, che da sempre ha fatto parte dell'identità nel nostro territorio. A San Vito Lo Capo le differenze sono una ricchezza e la rassegna una festa del loro nuovo incontro.
SAN VITO LO CAPO, DOVE L'ACCOGLIENZA È DI CASA
/ SAN VITO LO CAPO, THE HOME OF HOSPITALITY 18 YEARS OF THE COUSCOUS FEST - TODAY IT IS A PARADIGM OF SUCCESS
The CousCous Fest comes of age. The festival that sends out an important message of peace and integration from San Vito Lo Capo every year is 18 this year. The event that started as a local fair dedicated to Couscous, the dish that symbolizes the culinary tradition of our town, has grown over the years, reaching new heights every time, including prizes, recognitions and international visibility, and becoming more and more a paradigm of success, the subject of dozens of degree theses, meetings and conventions. From a small event that was started to liven up the area in a low season period, the CousCous Fest has become an international festival capable of attracting more than 200 thousand visitors to San Vito Lo Capo. It is one of the highlights of the regional and national scene, confirming the success of a local marketing project that has made a real difference in our area. The international couscous competition, which involves 10 countries that keep the culture of couscous alive, is a precious moment of meeting and exchange between cultures, peoples and religions under the banner of a culture of hospitality. Today this is a very relevant theme, which has always been part of the identity of our territory. In San Vito Lo Capo,differences are an asset and this event is a celebration of their coming together.
MATTEO RIZZO
SINDACO DI SAN VITO LO CAPO
/ MAYOR OF SAN VITO LO CAPO
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IL PIATTO NATO NEL MEDITERRANEO UNO DEI PRIMI “FINGER FOOD” CHE UNISCE I POPOLI DELLA STORIA Il cous cous è uno dei piatti più conosciuti ed apprezzati al mondo. Ogni giorno, milioni di persone lo consumano in tutte le sue varianti di carne, pesce e verdure. Nato tra le dune del Nord Africa e affermatosi come piatto tipico delle popolazioni berbere, il cous cous è una “pietanza giramondo”. Oltre che nel Maghreb, infatti, ha trovato casa in Francia, in Belgio, in molti paesi del medio-oriente (Israele, Giordania, Libano, Palestina) e anche in Italia, adattandosi alle tradizioni gastronomiche locali. Dalla Sicilia, nella fattispecie a San Vito Lo Capo e in tutta la provincia di Trapani dove si prepara principalmente nella versione a base di pesce, al cascà carlofortino, la variante con le verdure tipica dell’isola di San Pietro, nel sud ovest della Sardegna, alla Liguria dove si mangia principalmente a Genova.
Solitamente servito su un piatto rotondo - con il pesce, la carne o le verdure al centro - viene mangiato insieme alla famiglia. Tutti i commensali possono attingere dall’unico piatto con le mani - più precisamente con la cosiddetta forchetta di Allah, le tre dita della mano destra - o con il pane lievitato. Del resto, è già nel gesto della sua preparazione che questo piatto lascia intravedere il significato intrinseco dell’aggregazione. È, infatti, attraverso l’incocciata che la semola di grano si trasforma in cous cous; un rito magico, fatto di movimenti rotatori delle mani che, con l’aiuto di alcune gocce di acqua salata, fanno sì che i granelli possano unirsi all’interno della mafaradda, una tipica zuppiera di terracotta. La cottura avviene a vapore, in una pentola conosciuta con il nome di couscoussiera.
TANTI NOMI, UN UNICO SAPORE: QUELLO DELLA CONDIVISIONE
THE MEDITERRANEAN DISH THAT UNITES PEOPLE
Secondo una delle teorie più diffuse, la parola cous cous trae origine dall’espressione rac keskes che sta ad indicare “l’atto di sminuzzare a
Couscous is one of the most popular and appreciated dish all over the world. Millions of people consume daily the variations with meat, fish or vegetables. Couscous is a “rover dish" whose origins are the sand dunes of
SO MANY NAMES, JUST ONE FLAVOUR: THE TASTE OF SHARING
According to the most common theory, the word couscous derives from the expression rac keskes, literally "crushed small". In most of Maghreb, it is referred to using the Arabic name ta'ām, which means food. It is called cuscusu in the province of Trapani, cascà in the South of Sardinia, succu o scuccusù in Liguria. The true identity of this dish is not determined by its name, but by the fact it is a symbol of sociability, sharing, cultural and religious integration, and prosperity.
ONE OF THE FIRST FINGER FOODS OF THE HISTORY
Usually served in a round dish - with fish, meat or vegetables in the centre - couscous is eaten with family. Everyone can help themselves with their hands - with the so called Allah fork, three fingers of the right hand - or leavened bread. Couscous is synonymous with aggregation. In fact, it is through a process of “rubbing” that the wheat semolina becomes couscous; a magic rite, in which the grains are aggregated with circular movement of the hands, and a few drops of salted water, in the “mafaradda”, a traditional terracotta tureen. Couscous is cooked in a pot for steaming food, called couscoussiera.
COUS COUS pezzetti”. In gran parte del Maghreb è conosciuto semplicemente con il nome arabo di ta'ām (“cibo”). Diviene, poi, cuscusu nel trapanese, cascà nel sud della Sardegna, succu o scuccusù in Liguria. A determinare la vera identità di questo piatto, però, non è il nome che gli viene attribuito ma la sua connotazione simbolica. Il cous cous, infatti, è considerato il piatto della convivialità, della condivisione, dell’integrazione culturale e religiosa e della prosperità.
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North Africa, where was the national dish of the Berbers. As well as in the Maghreb, it is also spread in France, Belgium, many countries of the Middle East (Israel, Jordan, Lebanon, Palestine) and Italy, and adapted to local gastronomic traditions. From Sicily, in San Vito Lo Capo and the Province of Trapani, where the traditional version is made with fish, to cascà in Carloforte, where couscous is usually served with the typical vegetables of Saint Peter Island, in the South Western Coast of Sardinia, and in Liguria as well, where is mainly eaten in Genoa.
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IL PIATTO TRA STORIA E LEGGENDA
/ A DISH BETWEEN HISTORY AND LEGEND Una leggenda narra che re Salomone, innamorato non corrisposto della regina di Saba, guarì dal mal d’amore e dalla sua inappetenza assaggiando il cous cous. Da questo racconto iniziò a essere considerato il “piatto dell’amore”. Un’altra leggenda racconta che il cous cous nasce dal mare. Una donna mentre faceva il bagno venne a sapere, da un piccolo topo, dell'esistenza di una particolare sabbia che si poteva mangiare. I granelli gialli che costituivano la spiaggia altro non erano se non una semola di grano giunta da una vecchia nave sprofondata negli abissi. Da quel giorno la popolazione del villaggio visse nell'abbondanza. A Damasco, nel primo secolo dell’era musulmana, un viaggiatore soggiornò da un erudito della città. Il maghrebino si ammalò e la guarigione tardava. Il profeta Muhammad, venuto in sogno
una notte, suggerì all’erudito di dar da mangiare del cous cous al viaggiatore. L’ammalato guarì, contribuendo così a incrementare l’aspetto mitico e simbolico che viene attribuito al cous cous. Nel Corano è scritto che il cous cous vada mangiato con la forchetta di Allah, le sole tre dita della mano destra, per distinguersi dal diavolo che mangia con uno, dal Profeta con due e dall'ingordo che ne usa cinque; le mani vengono lavate, prima e dopo il pasto, senza alzarsi da tavola con l’acqua di una brocca. Le popolazioni di religione islamica mangiano il cous cous seduti per terra, in cerchio intorno a un basso tavolo rotondo, servendosi da un unico grande piatto senza posate, aiutandosi con il pane lievitato. Com’è noto, almeno una volta nella vita è dovere di ogni musulmano compiere il pellegrinaggio alla Mecca (il luogo sacro in Arabia
Saudita). Il ritorno “Hadj” è una grande festa. In questa occasione i marocchini preparano il kseksou bel beid wa louz, un cous cous con uova e mandorle profumato con il coriandolo, la curcuma, e lo zafferano. Nelle comunità ebraiche originarie del Maghreb, il cous cous è il primo pasto dello Shabbat, il giorno di riposo settimanale (venerdì), considerato un giorno di festa. Sono tanti i riferimenti al piatto, sia nella Bibbia che nel Talmud, testo sacro dell’ebraismo. Il cous cous assume sia nelle civiltà occidentali sia in quelle islamiche una funzione apotropaica che ne riassume tutti i suoi significati simbolici: piatto dell’amore, piatto della pace, piatto propiziatore, piatto dell’unione e dell’integrazione culturale e religiosa.
A legend tells that King Solomon was in love with the Queen of Sheba, but was not returned. He recovered from his sicknesses and lack of appetite by eating couscous. This is the reason why it is considered “the dish of love”. Another legend tells that couscous originated from the sea. A woman, while bathing, was said by a little mouse about a particular sand whose grains could be eaten. The yellow grains of the beach were, in fact, the wheat semolina coming from an old vessel sunk into the ocean depths. Since that day the population of the village has lived in plenty. In Damascus, in the first century of the Muslim era, a traveller was hosted by a scholar of the town. The man got sick and did
not recover. The Prophet Mohammed, come in a dream, suggested the scholar to give the traveller some couscous. The man recovered, increasing in such a way the mythical and symbolic aspect assigned to couscous. As you can read in the Koran, couscous should be eaten with the Allah fork, three fingers of the right hand, because Satan eats with one finger, the Prophet with two, and the glutton with five; hands should be washed, before and after meals, without leaving the table, using water from a jug. Islamic population eats couscous seated on the floor, in a circle around a low round table, helping themselves from one large plate without using cutlery, with leavened bread. It is well known that at least once in life every
Muslim must go on a pilgrimage to Mecca (holy place in Saudi Arabia). The return, called “Hadj”, is a big celebration. On this occasion, Moroccans prepare the kseksou bel beid wa louz, a couscous with eggs and almonds seasoned with coriander, turmeric and saffron. In Jewish communities coming from Maghreb, couscous is the first meal of Shabbat, the weekly rest day, considered a feast day. In the Bible and in the Talmud, sacred text of Judaism, there are many references to the dish. Couscous has, both for Western and Islamic civilization, an apotropaic function summing up all its symbolic meanings: dish of love, dish of peace, propitiatory dish, dish of harmony and cultural and religious integration. 9
CAMPIONATO ITALIANO DI COUS COUS BIA, SEI CHEF IN CERCA DI UN TITOLO / BIA ITALIAN COUSCOUS CHAMPIONSHIP - SIX CHEFS COMPETING FOR THE TITLE
TINDARO RICCIARDO (Messina) Cous cous al basilico con vellutata di zucchine e caponatina nebroidea Apprende i rudimenti della cucina dalla nonna. La sua ricetta ripercorre il ricordo nostalgico dei profumi della sua terra d’origine. Basil couscous with courgette cream and nebrodi sweet and sour vegetables. He learned the basics of cooking from his grandmother. His recipe evokes nostalgic memories of his hometown.
SALVATORE LIPARI (Palermo) Seppioline e cous cous Fin da giovanissimo alterna la passione per la cucina a quella per il calcio. Nel 2009 si inventa a Bagheria “l’Osteria saperi e sapori”, un piccolo locale a conduzione familiare. Nella sua ricetta il cous cous come è un morbido ripieno per le seppie.
Little squid and couscous. From a very young age he alternated between his passions for cooking and football. In 2009 he started up a little family run restaurant called “Osteria saperi e sapori” in Bagheria. His recipe uses the couscous as a soft filling for the squid.
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DOMENICO DELLA SALANDRA (Milano) Cous cous alla norma Chef al ristorante “Il Taglio”, ama sperimentare e creare piatti originali, puntando su abbinamenti creativi e tecniche di lavorazione estremamente innovative.
Cous cous alla norma. Chef at the restaurant “Il Taglio”, he loves to experiment and create original dishes, making use of creative combinations and extremely innovative techniques.
DANIELE ZENNARO (Venezia) Cous cous di barena Executive chef al ristorante “Vecio Fritolin”, ama valorizzare gli ingredienti tipici della laguna. La sua ricetta parte proprio da elementi tipici come le seppie, i canestrei, la salicornia e il brodetto di pesci abbinati al cous cous di mais.
Cous cous di barena. Executive chef at the restaurant “Vecio Fritolin” he loves to make the most of the local ingredients from the lagoon. His recipe starts by making use of local ingredients like squid, canestrei, samphire and fish soup with maize couscous.
19 SEPT / H 12.00 - 20 SEPT / H 13.00 Sei chef, sei ricette, un solo vincitore. In palio il titolo di “Miglior chef italiano” e la possibilità di entrare a far parte della squadra “azzurra” che parteciperà alla gara internazionale di cous cous. A giudicare gli chef - selezionati attraverso un contest online - sarà una giuria tecnica, presieduta da Chiara Maci, e una popolare. Ecco gli sfidanti: Six chefs, six recipes, one winner. The title of “Best Italian Chef” is at stake, as well as the chance to become part of the Italian team that will be competing at the Couscous World Championship. A technical jury presided over by Chiara Maci, and a people’s jury will judge the chefs, who have been selected in an online contest. Here are the contestants:
STEFANO DE GREGORIO (Varese) Un viaggio in Sicilia Chef dell'Unione italiana ristoratori, è autore di una cucina fantasiosa e attenta ai minimi particolari. La sua ricetta è un viaggio tra i colori e i sapori della Sicilia.
A journey through Sicily. Chef of the Italian Union of Restaurateurs, he cooks imaginatively, whilst paying attention to the smallest details. His recipe is a journey through the colours and flavours of Sicily.
ETTORE MOLITEO (Catania) Citruscous Esperto di tecniche e materie prime orientali. Propone un ricetta di cous cous dolce che abbina la ricotta di pecora ai gelsi, al limone e alla citronella. Citruscous. Expert in techniques and ingredients of Oriental cooking. He is presenting a cool fresh couscous recipe made with sheep’s milk ricotta, mulberries, lemon and lemongrass.
TICKET 10 € SEMIFINALE TICKET 15 € FINALE
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COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP, DIECI PAESI IN GARA
CHEF DA TUTTO IL MONDO IN CUCINA A SAN VITO LO CAPO
ANDY LUOTTO
/ COUSCOUS WORLD CHAMPIONSHIP, TEN COMPETING COUNTRIES
CHEFS FROM ALL OVER THE WORLD COOKING IN SAN VITO LO CAPO La gara gastronomica internazionale, cuore della rassegna, è la sua anima più allegra e colorata. Brasile, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia si sfidano a San Vito Lo Capo all’insegna della multiculturalità e dell’integrazione attraverso il cibo. Il Palabia, intitolato a Bia Spa, main sponsor della rassegna, è il palcoscenico delle sfide. Due giurie, una tecnica e una popolare, eleggono i vincitori. La giuria tecnica, presieduta dallo chef Claudio Sadler, è composta da chef ed importanti giornalisti internazionali di settore. La giuria popolare è formata, invece, dai visitatori della rassegna. Per farne parte basta acquistare il biglietto che dà diritto ad assaggiare i piatti preparati dagli chef serviti a tavola e abbinati a vini siciliani.
ELIANA CHIAVETTA
The international gastronomic competition is the heart of the festival, its most cheerful and colourful soul. Brazil, France, Israel, Italy, Morocco, Mauritius, Palestine, Senegal, United States and Tunisia will be facing in San Vito Lo Capo where multiculturalism and integration turn into reality thanks to the food. The challenges will take place at the Palabia, dedicated to Bia Ltd, main sponsor of the event. Two juries, one technical and one of the people, will vote for the winners. The technical jury, chaired by Claudio Sadler, is made up of chefs and important international journalists from this sector. The people’s jury is made up of the visitors at the event. To join the jury, you should buy the ticket including the tasting of the dishes prepared by the chefs, served at the table, in combination with the best Sicilian wines.
FEDERICO QUARANTA
I CONDUTTORI
A condurre gli appuntamenti saranno Andy Luotto - attore, conduttore e cuoco italo-americano, Eliana Chiavetta, giovane showgirl siciliana, miss Sicilia nel 2006, e Federico Quaranta, del duo Fede&Tinto, di Decanter, programma di culto di Rai Radio 2.
THE PRESENTERS
The heats will be presented by Andy Luotto - actor, presenter and ItalianAmerican cook, who has a restaurant in Sutri in the province of Viterbo - Eliana Chiavetta, a young Sicilian showgirl, Miss Sicily in 2006, and Federico Quaranta, member of the duo Fede&Tinto, star of Decanter, a cult programme that goes on air on Rai Radio 2. 11
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DIECI PAESI IN GARA
/ TEN COUNTRIES IN COMPETITION BRASILE
Il cous cous arriva in Brasile durante la tratta degli schiavi, quando migliaia di africani furono deportati e ridotti in schiavitù nelle piantagioni brasiliane. Oltre al dolore dell’abbandono della propria terra natia, portarono con sé la ricetta del cous cous. Sono diffuse due versioni molto diverse tra loro. La prima è quella di Bahia che utilizza tapioca, latte di cocco e latte condensato. La seconda è la ricetta paulista, tipica dello stato di San Paolo, con pesce, semi di grano, uova, pomodori e cuori di palma.
FRANCIA
Il cous cous è uno dei piatti più consumati in Francia a seguito dell’immigrazione maghrebina e la colonizzazione del Marocco. Dai ristoranti alle mense universitarie, ma anche a casa. Nei negozi e nei supermercati si trova precotto e viene spesso consumato con le verdure e la carne. Alcuni ristoranti lo propongono accompagnato con la bouillabaisse, la tradizionale zuppa di pesce alla marsigliese.
JEAN-ROCH AUDION
CHRISTOPHER CABICIERI Di madre bahiana e padre carioca, ama la cucina sin da giovane. Da qui la scelta di aprire il suo primo ristorante a Maraù (Bahia). Poi la scelta di viaggiare per ampliare i suoi orizzonti. Oggi vive a Armação dos Búzios, nei pressi di Rio de Janeiro, dove otto anni fa ha aperto “Zuza”, soprannome che lo chef ha sin da bambino. Il locale è specializzato in cucina di pesce. I piatti hanno influenze mediterranee ma non trascurano le radici africane e indigene del popolo brasiliano.
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ISRAELE
Le ricette israeliane a base di cous cous nascono dal connubio tra cucine diverse: quella askenazita, che utilizza zucchero, uvetta e arance e quella sefardita, più speziata e aromatizzata. Caratteristica del cous cous israeliano, noto anche col nome di ptitim, è la grandezza dei grani, più grandi rispetto alla versione classica. La grandezza dei grani rende questo cous cous adatto a diverse tipologie di ricette, molte delle quali traggono spunto dalla Bibbia o dal Talmud. Il cous cous viene mangiato in casa sia come piatto quotidiano che come piatto delle feste.
36 anni, è chef e patron del ristorante Edgar, a Saint-Laurent du Var, in Costa Azzurra. Il cous cous fa parte della sua cultura culinaria da ben quattro generazioni. Esperto di vini grazie a corsi e specializzazioni, ha lavorato anche come sommelier a Monaco. Ha realizzato la sua prima ricetta a sei anni e da allora non ha mai smesso di cercare di migliorare e perfezionare le ricette tramandate dai suoi avi. Ha lavorato a St-Tropez, Miami, Nizza e persino a Cape Town, in sud Africa.
BOAZ COHEN Lo chef fa della sua attività dietro ai fornelli anche un modo per aiutare il prossimo al punto da tenere persino un corso di “cucina terapia”. Sposato e padre di due figli, Boaz è anche operatore sociale. La sua cooking therapy permette una terapia che unisce la gioia della creazione e del gioco con la psicoterapia tradizionale. Dal 2004 al 2010 è stato chef del “Catering Louisa” dove, ad oggi, insegna agli studenti delle classi superiori le tecniche di preparazione dei piatti della cucina tipica della terra di Israele.
BRAZIL
Couscous arrives in Brazil during the slave trade, when thousands of Africans were deported and enslaved in the Brazilian plantations. As well as the pain for the abandonment of their home soil, they brought with them the couscous recipe. There are two very different versions. The first is the Bahia version, made of tapioca, coconut milk and evaporated milk. The second recipe is the Paulista version, typical of state of São Paulo, with fish, wheat grains, eggs, tomatoes and palm hearts. CHRISTOPHER CABICIERI, of a Bahian mother and a Carioca father, has always loved cooking: for this reason he opened his first restaurant in Maraù (Bahia). Then he started travelling to broaden his horizons. Today he his living in Armação dos Búzios, close to Rio de Janeiro, where 8 years ago he opened “Zuza”, his nickname since he was a child. The restaurant is specialised in fish, and the dishes have Mediterranean influences as well as African and indigenous ones.
FRANCE
ISRAEL
JEAN-ROCH AUDION, 36-year-old, is chef and owner of the restaurant Edgar, at Saint-Laurent du Var, in Côte d'Azur. Couscous belongs to his culinary culture from four generations. He is an expert of wine because of some courses and specialisations and has worked as sommelier in Monaco. He cooked his first recipe when he was 6 and since then he has never stopped to improve and make perfect the dishes handed down from his forebears. He has worked in Saint-Tropez, Miami, Nizza and even in Cape Town, South-Africa.
BOAZ COHEN turned his cooking activity into a vehicle to help people, creating a course of “cook therapy. He is married, has two children, and is also a social worker. His cook therapy combines the joy of creation to the happiness of playing with the traditional psychotherapy. From 2004 to 2010, he has been the chef of “Catering Louisa”, where he is now teaching high school students the techniques to prepare the dishes of the typical Israeli cuisine.
Couscous is one of the most common dishes in France because of the Maghreb immigration and the colonisation of Morocco. From the restaurants to the refectories, but also at home. It can be found ready-made in shops and supermarkets, and is often eaten with meat and vegetables. In the restaurants it can be served with the bouillabaisse, the traditional Marseille fish soup.
The Israeli recipes using couscous derive from the union between different cuisines: the Ashkenazi version, with sugar, raisin and oranges, and the Sephardic one, more spiced and flavoured. Israeli couscous, known as ptitim, is characterised by a different size of grains, larger than the classic ones. The size of its grains makes this couscous perfect for different kind of recipes: many of them derive from the Bible or the Talmud.
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ITALIA
La capitale indiscussa del cous cous in Italia è la provincia di Trapani che, per la sua posizione geografica ha avuto frequenti scambi con i paesi del Nord d’Africa. L’antica tradizione del cous cous prevede la sua incocciata a mano e un condimento di brodo di pesce misto, chiamato ghiotta, con scorfano, cernia, pesce San Pietro e gallinella. Un altro luogo in cui si respira aria di cous cous è l’isola di San Pietro, in Sardegna: la versione tabarchina a base di verdure, chiamata cascà, è stata importata da una colonia di genovesi che aveva fatto tappa in Tunisia.
MAROCCO
È piatto nazionale del Paese, diffuso in tantissime varianti, sia regionali che familiari: da quello bagnato con latte e servito come se fosse una zuppa, a quello condito con prelibate carni speziate e frutta secca. La versione più diffusa è a base di carne d’agnello accompagnata dai ceci, ma non mancano le varianti a base di mais e verdure o quelle dolci in cui viene servito con mandorle, cannella e zucchero.
Sanvitese, cuoco autodidatta, apre nel 2000 con la madre la gastronomia “Crik & Crok”. Cinque anni fa, cambia totalmente volto al proprio locale coadiuvato dalla moglie, trasformandolo in un ristorantino alla carta. Il locale propone una cucina semplice, prevalentemente di pesce, di gusto con qualche innovazione nella tradizione utilizzando materie prime di qualità. Per il prossimo futuro ha in cantiere altri progetti.
Nata a Essauoira in Marocco, vive in Italia da 28 anni. Ha avuto diverse esperienze nei ristoranti della zona del Vittorio Veneto tra cui anche uno stage di cucina presso il ristorante “Tre pannocce” a Conegliano Veneto. Oggi vive a San Vendemiano (Treviso) dove frequenta l’istituto alberghiero. Ai fornelli propone sia le pietanze tipiche della tradizione marocchina, come la carne con prugne e mandorle che quelle della tradizione veneta.
MAURITIUS
La cucina mauriziana è il frutto della sua storia e della sua posizione geografica, che l’ha resa per secoli crocevia di popoli con culture gastronomiche diverse. Le tradizioni dei creoli, la raffinatezza dei piatti francesi, le particolarità della lontana Cina e il gusto forte e speziato dell’India si fondono perfettamente, dando origine a un melting pot di sapori e odori.
VINOBHA Detto Vinod, è executive chef del Fornello da Ricci a Ceglie Messapica (Brindisi), una stella Michelin. Studia la cucina italiana e se ne innamora. E proprio per amore si trasferisce in Puglia. Con grande impegno è riuscito a coltivare due cucine, quella del suo Paese di origine, all’insegna di pescato, frutti e spezie e quella regionale pugliese, in particolare quella dell’arte norcina. Ha portato la sua cultura dei cibi da Helsinki a Boston fino a Dubai.
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The undisputed capital of couscous in Italy is the province of Trapani, which because of its geographical position had frequent exchanges with the North Africa countries. The traditional couscous is prepared by hand, seasoned with a mixed fish stew, called ghiotta, made of rockfish, grouper, John Dory fish and bogue. Another place where you can eat couscous is Saint Peter island, in Sardinia: their version, called cascà, is with vegetables, and has been imported by a group of Genoese coming from Tunisia. ROCCO PACE, a self-taught chef from San Vito, opened “Crik &Crok” in 2000 with his mother. Five years ago, he revolutionised his restaurant with the help of his wife, turning it into a restaurant à la carte. He proposes a simple but tasty fish cuisine, uses quality ingredients, and put creativity into the tradition. He has in mind other ideas for the future.
SUEDE BAROUZ ROCCO PACE
ITALY
MOROCCO
It is the country’s national dish, and comes in many different forms, both domestic and regional. There is one version that is soaked in milk and served as if it were a soup, and another with fine spiced meats and dried fruit. The most common dish is based on lamb meat and chickpeas, but there are also recipes based on corn and vegetables or sweet versions served with almonds, cinnamon and sugar. SUEDE BAROUZ, was born in Essauoira, in Morocco, and has been living in Italy for 28 years. She has worked in different restaurants in Vittorio Veneto area, including a cooking workshop at the restaurant “Tre pannocce” in Conegliano Veneto. She is living in San Vendemmiano (Treviso) today, where is attending the catering institute. She is an expert in the Moroccan traditional dishes, such as meat with plums and almonds, and in the Venetian ones.
MAURITIUS
The Mauritian cuisine is the result of its history and geographical position, which has made it for centuries a melting pot of peoples with different culinary cultures. The traditions of Creoles, the refinement of French dishes, the peculiarities of the far China and the strong and flavoured taste of India are perfectly combined, creating an authentic marriage of tastes and smells. VINOBHA (aka Vinod) Sookar is executive chef of the restaurant Fornello da Ricci in Ceglie Messapica (Brindisi), one Michelin star. He studied the Italian cuisine and fell in love. And for love he moved to Apulia. He nurtured two culinary traditions with determination: the Mauritian one, characterised by fish, fruits and spices, and Apulia cuisine, in particular the “norcina”. He cooked in Helsinki, Boston and Dubai.
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PALESTINE
The Palestinian couscous is a delectable dish, has a larger grain, and is made with wholemeal grain and broken wheat, one of the finest hambar durum wheat varieties. It is prepared by women by hand, and is known as maftoul, an Arabic word indicating the circular hand movement to rub the semolina. Its preparation is very particular: it is covered by a thin layer of wheat flour, and worked with water and salt. It is then sieved and dried in the sun for a couple of days. One of the most common recipes is with chicken or the Tabbouleh version.
PALESTINA
È un cous cous prelibato quello della Palestina, con una grana più grossa e a base di grano integrale e frumento spezzettato, qualità di grano duro hambar tra le più pregiate. Preparato dalle donne in modo artigianale, è conosciuto come maftoul, nome che in arabo indica il movimento rotatorio della mano che incoccia la semola. Molto particolare è la sua preparazione che consiste nell’avvolgerlo con un velo di farina di grano e nell’impastarlo con acqua e sale. Lo step finale consiste nel setacciarlo e lasciarlo essiccare al sole per un paio di giorni. Tra le ricette tipiche la versione con il pollo e il tabulé.
SENEGAL.
Sono tante le versioni di cous cous prodotte in Senegal: da quella classica, a base di brisure di riso a quella con il miglio. Nella parte meridionale del paese è possibile assaggiare una particolare versione preparata con il fonio, cereale dal sapore delicato, coltivato in terreni poveri e zone semi-aride, che sposa bene salse di diverso genere. Esiste infine la versione di bulgur, alimento composto da frumento integrale e grano duro germogliato. Il cous cous viene accompagnato da pesce e verdure, ma non di rado si incontrano anche piatti con la carne.
MAREMME CISSE JACK ANTAR Di Gerusalemme, ha una personalità eclettica e grande esperienza nel settore. È chef da quindici anni e parla sei lingue. Dopo aver frequentato un corso di cucina a Gerusalemme, ne ha svolto uno in cucina internazionale presso l’Istituto Nazionale di Formazione Turistica di Lisbona. Dal 1993 ha lavorato in numerosi hotel nella “città eterna”, dove cucina ancora oggi le sue prelibatezze presso lo spettacolare Notre Dame Guest House.
È chef al Ginger People&Food, all’interno del Farm Cultural Park di Favara, che offre alcune specialità della cucina tipica africana. È anche membro della cooperativa sociale Al Kharub, nata con lo scopo di promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disagio sociale, ma soprattutto per favorire l’integrazione sociale e culturale di cittadini extracomunitari. Maremme è il simbolo di una reale integrazione culturale avvenuta negli anni ad Agrigento – città in cui abita - portavoce ideale dei valori che il Cous Cous Fest cerca da sempre di trasmettere attraverso la cucina – la multiculturalità, la convivialità, il rispetto reciproco.
JACK ANTAR, from Jerusalem., has an eclectic personality, speaks 6 languages and has a lot of experience in the culinary field: he has been chef for fifteen years. After a cuisine course in Jerusalem, he took one in international cuisine at the Institute of Tourism Management in Lisbon, and another with the School of Culinary Arts and Food Technology of Dublin. He has worked since 1993 in various hotels in the “eternal city”, where he still continues to cook his dishes at the amazing Notre Dame Guest House.
SENEGAL
There are so many couscous versions in Senegal: the classic one is made with crushed rice, another with millet. In the South of the country there is the one with fonio, a cereal with a delicate flavour, cultivated in poor soil and semi-arid regions, usually served with various kinds of sauces. At the end there is a bulgur version, a cereal food made with wholemeal wheat and sprouted durum wheat. Couscous is usually accompanied with fish and vegetables, but dishes with meat are also common. MAREMME CISSE is the chef of Ginger People&Food, restaurant inside the Farm Cultural Park, in Favara, which offers some traditional recipes of the African cuisine. She is also a member of the social cooperative Al Kharub, aiming to promote employment of people with social difficulties, but also the social and cultural integration of non-European citizens. Maremme is the symbol of a real cultural integration happened over the years in Agrigento - where she lives - and spokesperson of the values Cous Cous Feast tries to convey through cuisine multiculturalism, conviviality, mutual respect.
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STATI UNITI
Gli Stati Uniti sono un Paese fondato sull’immigrazione, in cui persone provenienti da Paesi diversi hanno introdotto culture e tradizioni diverse, soprattutto culinarie. È il multiculturalismo applicato alla tavola: non solo fast-food agli angoli delle metropoli statunitensi, ma anche locali che presentano piatti di tutto il mondo, asiatici e africani, italiani e irlandesi, da quelli kasher della cucina ebraica a quelli del mondo arabo e del Mediterraneo. Ecco perché il cous cous, che a prima vista potrebbe apparire come un piatto estraneo agli Stati Uniti, in realtà non lo è.
SARA KRAMER È co-chef e proprietaria del Madcapra, un falafel shop all’interno del Grand Central Market, a Los Angeles, la cui cucina è basata sulle verdure di stagione. Nata a New York, e attrice a Broadway, inizia la sua carriera al Blue Hill at Stone Barns, dopo studi in cucina alternativa al Natural Gourmet Institute. Dopo avere lavorato nella catena di ristoranti di Andrew Tarlow a Brooklyn, nel 2014 si trasferisce a Los Angeles.
PAMELA YOUNG È co-proprietaria e pasticcera del “Semilla”, un ristorante prevalentemente vegetariano di Brooklyn, NY. Apre un dessert bar a Manhattan con lo chef Will Goldfarb, unendosi al team fondatore del “Room 4 Dessert” e poi lavora con lo chef Sam Mason al “Tailor” e in Europa, tra Belgio, Francia e Spagna.
make cous cous not war 16
TUNISIA
Piatto nazionale, è diffuso in centinaia di varianti, a seconda delle stagioni: in inverno si prepara con la carne di agnello e montone, ceci, cavoli e zucca; in estate si arricchisce dei sapori, i colori e gli odori delle verdure o con il pesce, specie nelle zone costiere e nei dintorni di Sfax. Il cous cous tunisino molto spesso viene servito con salse come la harissa, a base di peperoncino rosso, aglio e olio. Ne esistono anche versioni dolci, con datteri e chicchi di melograno.
FETHI KAHLAOUI Coadiuvato da Wichtati Bilel proporrà una ricetta di cous cous con calamari ripieni. Fethi è executive chef presso l’hotel Caribbean World Beach and Garden Hotel ad Hammamet, sulla riviera tunisina. È anche membro dell’Atpac, l’associazione tunisina di professionisti nel settore delle arti culinarie.
THE UNITED STATES
The United States is a country founded upon immigration, to which people from different countries have brought their diverse cultures and traditions, particularly their culinary traditions. It is multiculturalism applied to the dining table; not just fast food on the street corners of U.S. cities, but also places that serve dishes from all over the world: Asian and African; Italian and Irish; from kosher Jewish cooking to the Arab world and the Mediterranean. That is why, even though couscous may seem like a foreign dish to the U.S., in fact it is not. SARA KRAMER is co-chef and owner of Madcapra, a falafel shop inside the Grand Central Market, in Los Angeles, and her cuisine is based on seasonal vegetables. She was born is New York, was an actress in Broadway, and started her career at Blue Hill at Stone Barns after studying alternative cuisine at the Natural Gourmet Institute. She has worked for the Restaurant group Andrew Tarlow in Brooklyn, and in 2014 moved to Los Angeles. PAMELA YOUNG is co-owner and pastry chef of Semilla, a mainly vegetarian restaurant in Brooklyn, NY. She opened a dessert café in Manhattan with the chef Will Goldfarb, becoming a member of the founder team of Room 4 Dessert, and worked with the chef Sam Mason at Tailor, in Europe, among Belgium, France and Spain.
TUNISIA
It is the national dish and there are so many different varieties according to the season: in winter it is cooked with lamb and mutton, chickpeas, cabbages and pumpkin, in summer it is made with the flavours, the colours and the smells of vegetables or fish, particularly in the coastal areas and the area around Sfax. The Tunisian couscous is usually served with the traditional harissa sauce, made with red pepper, garlic and oil. There are also sweet versions, with dates and pomegranate seeds. FETHI KAHLAOUI, assisted by Wichtati Bilel, will prepare a couscous recipe with stuffed squids. Fethi is executive chef at the Caribbean World Beach and Garden Hotel in Hammamet, on the Tunisian coastline. He is also a member of ATPAC, the Tunisian Association of Professionals in Culinary Arts.
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CLAUDIO SADLER
CHEF DUE STELLE MICHELIN
/ TWO MICHELIN STAR CHEF
PRESIDENTE DELLA GIURIA TECNICA DEL COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP
/ HEAD OF THE TECHNICAL PANEL OF THE COUSCOUS WORLD CHAMPIONSHIP
DA QUANDO HO SCOPERTO
IL COUS COUS NON L’HO PIÙ ABBANDONATO / SINCE I DISCOVERED COUSCOUS, I HAVE NEVER LOOKED BACK
Sarà per me un grande onore e un grande impegno giudicare con massima attenzione, cura e imparzialità gli chef partecipanti alla gara internazionale. Il fascino di questo festival si può riassumere nelle caratteristiche principali del piatto che ne è protagonista: grazie alla sua trasversalità, il cous cous allinea culture di popoli tra loro molto diversi, ma uniti sotto un’unica “bandiera culinaria”. Nelle sue diverse sfumature, esso è, da centinaia di anni, alle fondamenta di tradizioni alimentari di gran parte del bacino mediterraneo come risorsa fondamentale, se non indispensabile. Io sono un cuoco, per nascita e formazione, del nord Italia e, per questa ragione, del cous cous sapevo poco. A partire dalla sua scoperta, però, non l’ho più abbandonato, rendendolo un elemento sempre presente nella mia cucina. Compare infatti nei menu di entrambi i miei ristoranti: insalata di triglie, paleta di Pata Negra con cous cous alla clorofilla, cremino di yogurt e miele e tocco di peperoncino, tra gli antipasti di Sadler; da Chic‘n Quick si può scegliere tra i primi piatti il cous cous con gamberi e cozze in salsa carrettiera. Ne apprezzo in particolare la duttilità: è un prodotto estremamente versatile e in grado di adattarsi a tutte le portate, dall’antipasto al dessert. Può essere accompagnato dagli ingredienti più vari, senza coprirne i sapori, ma esaltandoli, grazie al suo gusto delicato e per nulla invadente. Ho grandi aspettative anche per questa edizione. La presenza di chef internazionali, già elevatissima lo scorso anno, consentirà un contatto e un’unione di tradizioni gastronomiche differenti che potrà portare a grandiosi risultati. Il mio augurio è che i concorrenti riescano a valorizzare la storicità di questo prodotto, ma con la capacità di adattarlo agli standard culinari attuali, portandolo così alla sua massima espressione. In bocca al lupo a tutti i partecipanti e che vinca il migliore! It will be a great honour and a big responsibility for me to judge the chefs taking part in the international competition, and I shall endeavour to do it impartially, with the greatest care and attention. The charm of this festival can be summed up with the main characteristics of the dish that is at the centre of it; thanks to its wide appeal, couscous aligns the cultures of peoples that are very different to each other, and unites them under a single “culinary banner”. In its many forms, it has been at the heart of the cooking traditions of a large part of the Mediterranean for hundreds of years, as a fundamental, if not indispensable, resource. I was born in Northern Italy and I trained as a cook there, and for this reason I knew very little about couscous. However, it became an important part of my cooking as soon as I discovered it, and I have never stopped using it. In fact, it appears in the menus of both my restaurants: mullet salad, paleta of PataNegra with green salad couscous, and cream of yoghurt and honey with a touch of chili are among the starters at Sadler; at Chic‘n’ Quick, you can choose couscous with prawns and mussels in tomato sauce from among the first courses. I particularly appreciate its flexibility; it is an extremely versatile product and can be adapted for any course, from starter to dessert. It can be accompanied by the widest variety of ingredients, without obscuring their taste, but rather elevating it, thanks to its delicate flavour which is anything but overpowering. I have great expectations for this year’s festival. The number of international chefs present, already very high last year, will allow a meeting and joining of different gastronomic traditions, which could lead to fantastic results. My hope is that the contestants manage to bring out the historic value of this product, while adapting it to current culinary standards, and thus elevate it to its maximum expression. Good luck to all the participants, and may the best one win! 17
LA GIURIA TECNICA, IL GIUDIZIO DI GRANDI ESPERTI INTERNAZIONALI / THE TECHNICAL JURY, THE JUDGMENT OF GREAT INTERNATIONAL EXPERTS
STEFANIA BERBENNI Giornalista e autrice, è caporedattore a Panorama dove si occupa di cultura, spettacoli e società. Ha lavorato in radio e in comunicazione. È autrice di Quello che i mariti non dicono (Mondadori) e Il sognatore di Positano (Cinquesensi).
CLAUDIO SADLER PRESIDENTE DI GIURIA / HEAD OF THE JURY
Chef due stelle Michelin, Sadler è milanese per nascita e per spirito. Ambasciatore della cucina italiana nel mondo, dal 1996 è tra i primi chef a solcare i confini dell’estremo Oriente. Tra i fondatori di “Jeunes Restaurateurs d’Europe” (JRE), è anche autore di sei grandi libri di ricette editi dalla Giunti e docente in corsi per professionisti e appassionati.
Two Michelin star chef, Sadler is Milanese by birth and in spirit. Ambassador of the Italian cuisine in the world, he has been one of the first chefs to cross the borders of the Far East since 1996. He is one of the founders of “Jeunes Restaurateurs d’Europe” (JRE), writer of six recipe books published by Giunti, and also teacher in lessons for professional chefs and food lovers.
ENZO BATTAGLIA Ristoratore della "Casa del Cous Cous", già docente di lettere ed esperto di tradizioni e cultura, è stato sindaco di San Vito Lo Capo. Manager of "House of Couscous", teacher of literature and expert on traditions and culture, he has been mayor of San Vito Lo Capo.
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She is journalist and writer, and managing editor for Panorama, in which she writes about culture, shows and society. She has worked in radio and in communication. She is the author of “What Husbands do not Say” (Mondadori) and “The Dreamer of Positano” (Cinquesensi).
SUSANNE ENGELSTOFT RASMUSSEN Ideatrice di ricette e food stylist, ha pubblicato ben otto libri di cucina e scritto nel tempo, in qualità di food writer freelance, numerosi articoli di ricette per varie riviste. Negli ultimi anni ha lavorato principalmente scrivendo di dieta vegetariana e ha anche un blog di cucina flexitariana. Susanne è, inoltre, ambasciatrice per l’organizzazione umanitaria Care.
Recipe developer and food stylist Susanne Engelstoft Rasmussen has published eight cookbooks and trough time written a lot of articles with recipes for many magazines as a freelance food writer. The last years she has worked primarily with vegetarian food and has a Flexitarian blog. Furthermore, Susanne is today as well ambassador of the human organization Care.
MICHAEL DAY È stato il corrispondente in Italia per “The Independent” per sette anni. Ha scritto - e mangiato - dalle Dolomiti a Palermo. Scrive su tutti gli aspetti della vita in Italia per i suoi lettori britannici, tra cui la cultura, le arti e la cronaca, ed è un grande fan della cucina mediterranea e del Medio oriente. Prima di venire in Italia ha lavorato a Londra per The Sunday Telegraph per cinque anni. Il suo libro "Being Berlusconi; The Rise and Fall from Cosa Nostra to Bunga Bunga", è disponibile su Amazon.com.
He has been the Italian news correspondent for “The Independent” for 7 years. He wrote - and ate - from the Dolomites to Palermo. He writes about every single aspect of the Italian life for his British readers, such as culture, art and news items, and is a big fan of the Mediterranean cuisine and Middle East. Before coming to Italy, he has worked in London for five years for the Sunday Telegraph. His book "Being Berlusconi; The Rise and Fall from Cosa Nostra to Bunga Bunga", can be purchased on Amazon.com.
CARLA ICARDI Architetto, da cinque anni dirige Italian Gourmet, divisione food di DBInformation Spa, a cui fanno capo quattro riviste di settore tra cui il magazine Grande cucina, una ricca produzione di libri ed eventi specializzati. Architect, she has been director, for five years, of Italian Gourmet, food department of DBInformation Spa, which includes four specialised magazines, such as Grande cucina, dealing with books and events of the sector.
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MARCO MANGIAROTTI Scrive il suo primo articolo di critica jazz per il Giornale di Bergamo nel 1969, firma su Latoside, DoppioW, Europeo, Panorama, entra al Giorno da critico ed esce vicedirettore. Lavora in TV, scrive saggi e libri collettivi. Educazione gourmet negli anni 50 da Peck, poi Veronelli, Gianni Sassi, Carlin Petrini, i Metalli al Riccione e Masuelli, il primo Marchesi stellato, da inviato in Italia e nel mondo. Cura la pagina food de Il Giorno, scrive per il Qn e collabora a www.storienogastronomiche.it He wrote his first article of jazz criticism for il Giornale di Bergamo in 1969, and worked for Latoside, DoppioW, Europeo, and Panorama. He started working for Il Giorno as reviewer, and he is the deputy editor today. He works for TV, writes essays and general books. Starting from the Fifties, he has received a gourmet education from Peck, Veronelli, Gianni Sassi, Carlin Petrini, Metalli at Riccione e Masuelli, the starred-chef Marchesi, in the role of correspondent in Italy and in the world. He edits the food page for Il Giorno, writes for Qn, and contributes to www.storienogastronomiche.it
FABRIZIO NONIS Dalla fine degli anni '80 si dedica alla gestione della macelleria del padre, presto trasformata in una vera e propria boutique della carne. Insegna all'Università dei Sapori di Perugia, lavora come reporter e opinionista in varie trasmissioni ed è autore di 5 libri. Oggi è al timone di Sconfinando, format turisticoenogastronomico, e di Bekér - Macellaio in Cucina. Since the end of the eighties, he has started working in the butcher shop of his father, turning it in an authentic meat boutique. He has taught at the “Università dei Sapori” in Perugia, worked as reporter and columnist in some TV broadcasts, and is author of 5 books. Today he is at the helm of the tourist, wine and food format Sconfinando, and of Bekér - Macellaio in Cucina.
ROBERTA SCHIRA È scrittrice e gourmet ( www.robertaschira.it ). Dopo una laurea in lettere impara a cucinare da Sadler, a scrivere dalla lettura e a leggere da una zia fuori dall’ordinario. Collabora al Corriere della sera, a finedininglovers.com ed altre testate nazionali. Ha pubblicato ricettari, trattati di antropologia culturale, romanzi e biografie. Il suo ultimo libro, "Mangiato Bene? Le 7 regole per riconoscere la buona cucina” (Salani), è la prima teoria della critica gastronomica, pubblicato in portoghese e fiammingo. She is writer and gourmet for www.robertaschira. it . She took a degree in Literature, then she learned to cook from Sadler, to write from reading, and to read from an extraordinary aunt. She contributes to Il Corriere della sera, finedininglovers.com and other Italian newspapers. She has published recipe books, cultural anthropology essays, novels and biographies. Her last book, "Mangiato Bene? Le 7 regole per riconoscere la buona cucina” (Salani), is the first theory of gastronomic criticism, translated in Portuguese and Flemish.
SONIA PERONACI GIANCARLO MORELLI Chef bergamasco, una stella Michelin. Nel 1993 apre il ristorante Pomiroeu a Seregno (Mi), oggi anche in Marocco, “Pomiroeu Marrakech”. Autore di una cucina considerata “dirompente”, ha nel suo curriculum studi, viaggi e giri per il mondo. Ha partecipato a grandi eventi internazionali come “LoMejor de la Gastronomia” in Spagna e “Mistura 2012”, a Lima, il congresso culinario più importante nel Sud America
He is a Michelin star chef from Bergamo. In 1993 he opened the restaurant Pomiroeu in Seregno (Mi), which is now also in Morocco, “Pomiroeu Marrakech. A creator of “sensational cuisine”, his curriculum vitae includes researches and worldwide travels. He participated to great international events, such as “LoMejor de la Gastronomia” in Spain, and “Mistura 2012”, in Lima, the most important culinary conference of South America.
È cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger, fondatrice del sito Giallo Zafferano, il blog di cucina più amato dagli italiani raggiungendo più di 6 milioni di utenti unici al mese. Partecipa a programmi televisivi come Masterchef e In Cucina con Ale e, dal 2013, ha una trasmissione dedicata sul canale FoxLife. Ha vinto nel 2010, 2011 e 2012 il premio "Miglior sito Food" dei Macchianera Blog Awards e nel 2013 il premio “Italia a Tavola” come Opinion Leader.
She is chef, writer, presenter and blogger, founder of the cookery website Giallo Zafferano, Italy’s most popular cuisine blog with 6 millions of individual users per month. She participates to TV programmes, such as Masterchef and Cucina con Ale, and since 2013 she has had her own broadcast on FoxLife channel. She won the Macchianera Blog Awards - “Miglior sito Food - in 2010, 2011 and 2012, and the award “Italia a Tavola” as opinion leader in 2013.
GIOVANNI TORRENTE Storico chef sanvitese, lavora all’hotel Trinacria. Ospite di eventi e trasmissioni, è stato più volte capitano della squadra italiana del Cous Cous Fest.
He is a historic chef from San Vito and works at the hotel Trinacria. Host of events and broadcasts, he has been captain of the Cous Cous Fest italian team many times.
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UNA PARTNERSHIP CHE SI ACCENDE DI SAPORI E SAPERI Il cibo, primo artefice dell’evoluzione delle relazioni tra le persone, è occasione per parlare di accoglienza e di integrazione culturale. E della comprensione – nel rispetto delle abitudini alimentari di tanti popoli del Mediterraneo – di ciò che è parte di altre culture e Paesi attraverso la mediazione del prodotto protagonista del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani. Conad è partner per il quinto anno consecutivo e porta in dote quei valori che da cinquant’anni ne contraddistinguono l’attività e l’impegno quotidiani. Valori partecipativi e solidali che si rafforzano grazie anche ad una rassegna quale il Cous Cous Fest, perché non c’è cultura che non sia attratta da un’altra, non c’è sistema culturale che possa bastare a se stesso. La cucina è cultura ed è una delle espressioni della vita di un territorio; è una festa a cui partecipano tante persone lungo strade e piazze, un’emozione, una curiosità, la voglia di gustare ricette che sono espressione di culture e tradizioni culinarie differenti. Per questo San Vito Lo Capo diventa crocevia di dieci differenti Paesi, che qui si incontrano, si conoscono, si comprendono respirando un’atmosfera speciale. Quella di Conad con il Cous Cous Fest è una partnership forte, perché forti sono i valori del mondo cooperativo di cui è parte e solida la base di esperienze che vuole condividere: mutualità, partecipazione, disponibilità. E la persona costantemente al centro delle attività quotidiane. Una partnership colorata del blu e oro di Sapori&Dintorni Conad, uno dei brand più conosciuti e apprezzati dai clienti, selezione di prodotti tipici ambasciatori dell’eccellenza di tante produzioni regionali nel segno della tradizione e di “saperi” tramandati di generazione in generazione, lontani dall’omologazione industriale e frutto di un’accurata selezione.
Una tradizione a cui danno corpo gli chef dell’Unione Italiana Ristoratori, quale riconoscimento dell’attività che da anni Conad sta portando avanti per far meglio conoscere, in Italia come all’estero, tanti prodotti locali sottraendoli al limbo dei ristretti mercati locali. Un modo per sostenere piccole economie territoriali che altrimenti non avrebbero futuro. L’Italia è il Paese dei cento borghi e dei mille campanili – perché esistono rivalità, attaccamento alle proprie posizioni, usi e costumi anche in uno stesso contesto urbano –, ma è anche la culla di prodotti tipici, tradizioni centenarie, ricette familiari, espressione della cultura di ogni luogo, di ogni famiglia. E volano di un’economia che, sì, fatica in questa epoca di globalizzazione, ma che sa far conoscere, apprezzare e valorizzare in tutto il mondo produzioni che hanno nella cultura del “sapere fare” e della “tradizione” le carte vincenti in ogni mercato. Mille culture e colture non devono però chiudersi in se stesse, ma viaggiare le strade del mondo per crescere e far crescere il Paese. San Vito Lo Capo è una fermata, non certo il capolinea di un viaggio che intende diffondere i valori tradizionali del mondo Conad. Valori incarnati anche da ognuno dei tanti prodotti a cui Conad affida il proprio nome, la propria immagine; un microcosmo di saperi e di sapori e contribuisce allo sviluppo, a rendere ancor più note ai consumatori italiani le insegne del gruppo, piccole comunità in cui la cordialità e la competenza sono di casa. Già, perché la presenza e la disponibilità del socio imprenditore nel punto di vendita è di per sé garanzia di attenzioni e di una solida relazione con il cliente, ma anche con la comunità in seno alla quale opera; perché assicura vicinanza alle persone, dà lavoro ed è capace di risposte immediate a bisogni comuni.
CHEF ANDREA PROVENZANI & GIUSEPPE SALMERI PREMIO GIURIA TECNICA E PREMIO GIURIA POPOLARE
/ TECHNICAL PANEL PRIZE AND PEOPLE’S JURY PRIZE
“LA MIA SICILIA” RICETTA VINCITRICE COUS COUS FEST 2014 / “MY SICILY” WINNING RECIPE COUS COUS FEST 2014
INGREDIENTI PER 8 PERSONE
1,5 kg ricciola, 500 ml olio di erbe e peperoncino, 600 g cous cous, 1 l brodo vegetale, 100 g uvetta sultanina, 500 ml latte di mandorla, caffè in polvere, 250 g pesto al finocchietto, limone candito salato e pistacchi. Per il pesto al finocchietto, limone candito salato e pistacchi: 1 mazzo grande di finocchietto selvatico, 1 mazzo di basilico, 50 g capperi dissalati, 75 g acciughe sott'olio, 250 g pistacchi al naturale, 40 g limone candito, 250 ml olio evo, sale, pepe e peperoncino. Per il brodo vegetale: 1 porro, 1 gambo di sedano, 1 spicchio di aglio, pepe nero in grani, 2 l acqua, 10 g pomodori secchi, 250 ml vino bianco aromatico (moscato secco meglio), gambi del finocchietto, mezza melanzana grande, sale, un pizzico di zafferano. Per le cipolle al marsala: 3 cipolle rosse, 750 ml marsala secco, 75 g zucchero, spezie (cannella, macis, anice stellato, chiodi di garofano e pepe nero in grani). Per l’olio di erbe e peperoncino: 500 ml olio evo, 1 spicchio di aglio in camicia, basilico, finocchietto, zenzero, peperoncino fresco. Per il latte di mandorla: 250 ml latte, 750 ml acqua, 500 g mandorle pelate, zenzero, sale e zucchero.
PREPARAZIONE
Mettere sul fuoco il brodo per cuocere il cous cous, tagliare le verdure e tostarle con l'olio, sfumare con il vino, lasciare evaporare e coprire con acqua, aggiungere le erbe, i pomodori secchi e i condimenti, far bollire un’ora, spegnere e filtrare, aggiungere lo zafferano, affumicare il tutto per pochi minuti con il legno aromatico. Stendere il cous cous in una teglia, aggiungere l'uvetta e coprire con il brodo. Se la semola è cruda andrà lavorata sul fuoco aggiungendo il brodo fino alla cottura. A parte preparare il pesto di finocchietto. Per la salsa al Marsala, tagliare le cipolle e coprirle con il marsala, zucchero e spezie, cuocere per un’ora a fuoco basso e aggiustare di sale alla fine. Tagliare la ricciola in cubi e rosolarla a fiamma vivace, finirla di cuocere nell'olio aromatico per 3 minuti, senza friggere. Per il latte di mandorla tostare le mandorle, coprirle con latte e acqua e portare ad ebollizione, coprire e far riposare 8 ore, riportare sul fuoco per pochi minuti e decantare con l'aiuto di un colino e di un tovagliolo di cotone (per poterlo strizzare al meglio), aggiungere sale, zucchero e zenzero.
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INGREDIENTS FOR 8 PEOPLE
1.5kg amberjack, 500ml of oil with herbs and chili pepper, 600g of couscous, 1l of vegetable stock, 100g of sultana, 500ml of almond milk, ground coffee, 250g of fennel pesto, salted candied lemon and pistachios For fennel pesto, salted candied lemon and pistachios: 1 big bunch of wild fennel, 1 bunch of basil, 50g of desalted cappers, 75g of anchovies in oil, 250g of pistachios, 40g of candied lemon, 250 ml of extra virgin olive oil, salt, pepper and chili pepper. For the vegetable stock: 1 leek, 1 celery stalk, 1 glove of garlic, ground black pepper, 2l of water, 10g of dried tomatoes, 250 ml of aromatic white wine (better if dry Muscat), fennel stalks, one-half aubergine, salt, a pinch of saffron. For the Marsala onions: 3 red onions, 750 ml of dry Marsala, 75g of sugar, spices (cinnamon, mace, star anise, cloves and ground black pepper). For the oil with herbs and chili pepper: 500 ml of extra virgin olive oil, 1 unpeeled garlic glove, basil, fennel, ginger, fresh chili pepper. For the almond milk: 250 ml of milk, 750 ml of water, 500g of peeled almonds, ginger, salt and sugar.
PREPARATION
Put on the stove the stock to cook the couscous, chop the vegetables and saute with a drizzle of oil, simmer with wine until reduced and cover with water, add the herbs, the dried tomatoes and the seasoning, boil for one hour, turn off and filter, add saffron, smoke for a few minutes with the aromatic wood. Arrange the couscous in a tin, add sultana and cover with the stock. If the semolina is raw, it will be cooked on the stove adding the stock until cooking is reached. Prepare the fennel and basil pesto. For the Marsala sauce, cut onions and cover with Marsala, sugar and spices, cook on low heat for an hour, and add salt at the end. Dice the amberjack and brown on high heats, cook in the seasoned oil for 3 minutes, without frying it. For the almond milk, toast peeled almonds slightly, cover with milk and water and boil for a few minutes, cover and let it aside for 8 hours, then cook for a few minutes and decant using a strainer and a cotton napkin, (to squeeze it well), add a pinch of salt, sugar and ginger.
CASA DEL COUS COUS DAL MONDO THE HOUSE OF COUSCOUS FROM THE WORLD
Via Regina Margherita - Via Abruzzi
MENU COUS COUS DEL SENEGAL con carne e datteri
SENEGALESE COUSCOUS with meat and dates
COUS COUS DELLA COSTA D’AVORIO con carni miste e verdure
IVORIAN COUSCOUS with mixed meat and vegetables
COUS COUS DELLA TUNISIA con carne e verdure
TUNISIAN COUSCOUS with meat and vegetables
COUS COUS DEL MAROCCO con carni e ceci
MOROCCAN COUSCOUS with meat and chickpeas
COUS COUS DI SAN VITO con pesce SAN VITO COUSCOUS with fish
COUS COUS DELL’ALGERIA
con pollo, patate e ceci
ALGERIAN COUSCOUS with chicken, potatoes and chickpeas
TABULÈ DI VERDURE
VEGETABLE TABBOULEH
COUS COUS DEL BRASILE
con latte di cocco e frutti di mare
BRAZILIAN COUSCOUS with coconut milk and seafood
COUS COUS DI PESCE SENZA GLUTINE GLUTEN-FREE FISH COUSCOUS
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IL VILLAGGIO GASTRONOMICO / FOOD VILLAGE
Oltre 30 ricette di cous cous, tra le versioni più stravaganti e i sapori della tradizione, a base di semola fornita da Bia Spa. Varianti per tutti i palati nelle “Case del cous cous” del villaggio gastronomico, aperte da mezzogiorno a mezzanotte, compresa una senza glutine. Il biglietto per le degustazioni dà diritto ad un piatto di cous cous a scelta, un dolce tipico siciliano, un bicchiere di vino oppure una bibita Tomarchio (bottiglia da 0,20 l vari gusti). I punti di degustazione sono aperti tutti i giorni orario no-stop dalle 12 alle 24. Over 30 couscous recipes including the most extravagant versions, the traditional tastes and even gluten free one, made with Bia semolina. The “Houses of Couscous”, the traditional tasting points, are open from midday to midnight. A tasting ticket includes a portion of couscous, chosen from the menus on offer, a traditional Sicilian dessert, glass of wine or a Tomarchio drink (0,20 l bottle - various tastes). The Tasting points are open every day no-stop from 12am to 12 pm.
TICKET 10 €
www.couscousfest.it
CASA DEL COUS COUS DEL MEDITERRANEO
THE HOUSE OF MEDITERRANEAN COUSCOUS Piazza Marinella
MENU COUS COUS DI PESCE FISH COUSCOUS
COUS COUS DI CROSTACEI E ZUCCHINE
CASA DEL COUS COUS TRAPANESE
AL WAHA
Via Venza
MENU COUS COUS DEL SENEGAL
THE HOUSE OF TRAPANI COUSCOUS MENU COUS COUS DI PESCE
COUS COUS DELLA COSTA D’AVORIO
COUSCOUS “PANTESCO”
BUSIATE AL PESTO TRAPANESE
COUS COUS DI CARNE MISTE
CASA DEL COUS COUS DEL MAGHREB
COUSCOUS WITH SPICED VEGETABLES
SENEGALESE COUSCOUS
COUS COUS PANTESCO
COUS COUS DI TONNO, SARDE E FINOCCHIETTO
COUS COUS DI VERDURE PICCANTI
con carni miste e datteri with mixed meat and dates
COUS COUS DI CARNE
COUSCOUS WITH MIXED MEAT
The beach near via Savoia
FISH COUSCOUS
COUSCOUS WITH SHELLFISH AND COURGETTES
COUSCOUS WITH TUNA, SARDINES AND WILD FENNEL
Spiaggia altezza Via Savoia
MEAT COUSCOUS
BUSIATE WITH TRAPANI PESTO
THE HOUSE OF MAGHREB COUSCOUS Spiaggia altezza hotel Capo San Vito The beach near the hotel Capo San Vito
MENU COUS COUS DI PESCE FISH COUSCOUS
COUS COUS MAGREBINO MAGHREB COUSCOUS
COUS COUS AL NERO DI SEPPIE
piccante alle verdure
IVORIAN SPICED COUSCOUS with vegetables
COUS COUS DELLA TUNISIA
con montone e zucca gialla TUNISIAN COUSCOUS with mutton and pumpkin
COUS COUS DI SAN VITO con pesce di scoglio
SAN VITO COUSCOUS with fish
COUS COUS DELLO CHEF
con tonno e finocchietto
COUSCOUS with tuna and wild fennel
COUS COUS DEL MAROCCO con pollo e ceci
MOROCCAN COUSCOUS with meat and chickpeas
COUS COUS SICILIANO
con carne di manzo e ortaggi
COUSCOUS WITH SQUID INK
SICILIAN COUSCOUS with beef and vegetables
COUS COUS VEGANO
TABULE
VEGAN COUSCOUS
COUS COUS D’AGNELLO
COUSCOUS WITH LAMB
con verdure e pesce alla mentuccia
TABBOULEH with vegetables and fish with mint
COUS COUS ALLA NORMA
con pomodoro e melanzane
COUSCOUS “ALLA NORMA” with tomatoes and aubergines
COUS COUS DEL GIORNO
COUSCOUS OF THE DAY
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ll mio sogno era quello di servire una grande varietĂ di piatti squisiti, ovunque!
L’ho realizzato Con Libero Point di Electrolux Professional h Sistema di cottura mobile, versatile, compatto e con cassetti refrigerati h Consente di preparare piatti appetitosi e sfiziosi direttamente davanti ai vostri clienti mantenendo un ambiente confortevole h Sistema di filtraggio Anti-Odori altamente tecnologico
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I grandi protagonisti della cucina italiana e internazionale sbarcano a San Vito Lo Capo. I piatti firmati dai migliori chef del momento saranno proposti al pubblico della rassegna che potrà degustare le ricette, abbinate ai migliori vini siciliani, assistendo dal vivo alla loro preparazione. Saranno gli stessi protagonisti a raccontare le le loro ricette tra curiosità, aneddoti e piccoli segreti tra i fornelli. Ecco il calendario degli appuntamenti più gustosi.
GRANDI CHEF SUL PALCO EMOZIONI IN CUCINA PER GLI APPUNTAMENTI PIÙ GUSTOSI
/ GREAT CHEFS ON STAGE
EXCITEMENT IN THE KITCHEN WITH THE TASTIEST DATES
The big names in Italian and international cooking are coming to San Vito Lo Capo. The tastiest dishes created by the best chefs of the moment will be presented to the audience of the show, who will be able to taste the recipes, accompanied by the finest Sicilian wines, after watching them being prepared live. The big name chefs will describe their recipes themselves, together with curiosities, anecdotes and little secrets from the kitchen. Here is the calendar of the tastiest dates.
COOKING SHOW
STEFANO CALLEGARO 22 SEPT / H 18.30 IL “MASTERCOUSCOUS”
THE “MASTERCOUSCOUS”
He has been appreciated by the audience of
Ha conquistato i tanti appassionati di Masterchef Italia thanks to his sensitiveness, talent Masterchef Italia grazie alla sua sensibilità, and love for cuisine. He is a meticulous chef, able to al suo talento e alla sua passione per la convey emotions through his recipes. cucina. Stefano Callegaro è uno cuoco attento He was born in 1972, and fell in love with cuisine e accurato, capace di trasmettere emozioni since he was a child: since then he has never attraverso le sue ricette. Classe 1972, si abandoned the kitchen. He participated in and innamora della cucina sin da quando era won the fourth edition of the Sky show with such a bambino e da allora non si allontana più dai disposition. Stefano will prepare a tabbouleh with fornelli. È con questo spirito che si presenta squid tagliatella, saffron sauce and oranges. alla quarta edizione del programma di Sky aggiudicandosi il titolo di vincitore. Proporrà in degustazione una ricetta di tabulè con tagliatella di calamaro, salsa allo zafferano e aria di arancia.
TICKET 10 €
COOKING SHOW
GIANCARLO MORELLI 23 SEPT / H 20.30 CREATIVITÀ AL POTERE
GIOVANNA WALE & FABRIZIO NONIS 23 SEPT / H 17.00 MAMMA E CHEF GIRAMONDO
Psicologa, mamma, viaggiatrice e chef per passione, è un volto del piccolo schermo. La sua carriera tra i fornelli inizia con Masterchef. Oggi è una delle protagoniste del programma The Cooking Show che mette a confronto due chef nella preparazione di piatti tipici.
Autore di una “cucina dirompente” è uno chef sensibile e geniale. Amante della sperimentazione, non smette di stupire senza dimenticare le proprie origini. Detentore di una stella Michelin, da più di vent’anni lavora al ristorante Pomiroeu di Seregno (Mi), inserito nel circuito “Associazione Le Soste”. Bergamasco, ha nel suo curriculum studi e viaggi in giro per il mondo. Il suo punto di partenza è il rispetto della materia prima, e da qui parte per creare assonanze inattese, generare equilibri sorprendenti, talvolta spiazzanti, ma mai alienanti. Tra i fornelli non smette di stupire: creativo e appassionato, si rivela per quello che è, una persona pura dal palato sopraffino e dal gusto raffinato.
IL REPORTER CHE AMA "SCONFINARE"
È macellaio e conduttore televisivo. Dal 2001 al lavoro in macelleria, affianca l'attività di giornalista. Attualmente collabora con TG5 Gusto, Sky e Gambero Rosso ed è anche ideatore del format Sconfinando, nel quale si occupa di turismo enogastronomico.
MOTHER AND GLOBE TROTTING CHEF
Psychologist, mother, traveler and passionate chef, is one of the new faces on the small screen. Her career in the kitchen started with Masterchef. She is currently appearing in The Cooking Show, the programme which brings two chefs together to prepare some dishes from their culinary traditions.
THE REPORTER WHO LOVES TO “BREAK NEW GROUND”
Is butcher and television presenter. Since 2001 he has also been a journalist. He is currently working with TG5 Gusto, Sky, and Gambero Rosso, and he is creator of Sconfinando (Breaking New Ground), in which deals with food and wine tourism.
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TICKET 10 €
GIORGIONE 24 SEPT / H 18.00 L’ORTO IN TAVOLA
Giorgio Barchiesi è grande e grosso, dal carattere aperto e sensibile. Per tutti è Giorgione, protagonista della serie su Gambero Rosso Channel dal titolo, appunto, 'Giorgione - Orto e Cucina'. Classe ’57, romano, ‘quasi’ veterinario, cucina con passione nella sua locanda. Un vulcano, ma anche l’uomo giusto per raccontare l'esperienza di curare un orto ed esaltare le primizie con ricette semplici e facili. ‘Giorgione - Orto e Cucina’ è ambientato in casa sua, una dimora immersa in un bosco, con animali da cortile ovunque e un orto ricchissimo. Giorgione ha trasferito in trasmissione la sua vita quotidiana: da’ da mangiare agli animali, cura l’orto, va a funghi e a tartufi, raccoglie erbe selvatiche e porta a casa il tutto per cucinare e mettere in tavola.
COOKING FROM THE GARDEN CREATIVITY IN POWER
A creator of “sensational cuisine”, is a perceptive and ingenious chef. He loves experimentation and never ceases to amaze, without forgetting where he comes from. He has received the award of one Michelin star, and has been working at the restaurant Pomiroeu di Seregno in Milan (part of the “Associazione Le Soste” chain) for more than twenty years. He is from Bergamo and was born in 1959; his curriculum vitae includes research and worldwide travel. His starting point is respect for the raw materials, and from there Giancarlo moves on to create unexpected harmonies and surprising balances, sometimes beguiling, but never off-putting. In the kitchen he never ceases to amaze and his true character is revealed; he is creative and passionate, a genuine person with a sophisticated palate and refined taste.
Giorgio Barchiesi is a big man with a great personality and an open and understanding character. Everyone calls him Big George, and he is the star of a series on the Gambero Rosso Channel, unsurprisingly entitled Big George - Garden and Kitchen. Born in 1957, Roman and ‘almost’ a vet, today he cooks with passion in his restaurant. Basically, he is a volcano, but also the right man to describe the experience of tending a vegetable garden and how to bring out the best in its seasonal produce with simple and easy to cook recipes. ‘Big George - Garden and Kitchen’ is set at his home, a house surrounded by woodland with domestic animals everywhere and of course a splendid vegetable garden. Big George lives his daily life on air; he feeds the animals, tends the garden, picks mushrooms, truffles and wild herbs, and takes it all home to cook and serve up.
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HIROHIKO SHODA
SONIA PERONACI
26 SEPT / H 14.00
26 SEPT / H 18.00
DAL GIAPPONE ALL’ITALIA SEGUENDO L’AMORE PER LA CUCINA
Hirohiko Shoda, detto Hiro, nasce in Giappone, dove studia la cucina italiana. Simpatico, allegro ed estremamente curioso, per oltre dieci anni lavora nell'alta ristorazione italiana in Giappone come capo chef, per poi trasferirsi in Italia dove finalmente concretizza il suo sogno di conoscere e lavorare nel Paese adorato fin dalla tenera età. Fa quindi esperienza nelle cucine più prestigiose d'Italia, unendo la sua predisposizione naturale per il crudo con l'amore per la tradizione gastronomica italiana. Conduce su Gambero Rosso Channel il programma “Ciao sono Hiro” dove ha la possibilità esaltare il concetto di crudità, proponendo tutte ricette senza l’utilizzo dei fornelli.
27 SEPT / H 12.00
FOOD BLOGGER PER PASSIONE
CLAUDIO SADLER 26 SEPT / H 20.30 UNO CHEF IN CONTINUA EVOLUZIONE
Una continua tensione verso l’evoluzione, quella di Claudio Sadler è una filosofia culinaria perennemente orientata verso soluzioni poeticamente innovative. Chef di fama internazionale, insignito di 2 stelle Michelin, è milanese per nascita e per spirito. È proprio nella sua città, infatti, che nel 1991 conquista la prima stella Michelin; sono quelli gli anni dell’Osteria di Porta Cicca in Ripa di Porta Ticinese con la quale, nel 1995, si aggiudicherà anche la seconda stella. Ambasciatore della cucina italiana nel mondo, dal 1996 è tra i primi a solcare i confini dell’estremo Oriente. Tra i fondatori di “Jeunes Restaurateurs d’Europe” (JRE), lo chef è anche autore di sei grandi libri di ricette editi dalla Giunti e docente in corsi per professionisti e appassionati.
È cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger, fondatrice di Giallo Zafferano, il blog di cucina più amato dagli italiani. Inizia diverse collaborazioni con mensili e portali online come Grazia e Donna Moderna - e dal 2011 porta i suoi consigli e le sue video ricette anche in televisione. Partecipa a programmi come Masterchef e In Cucina con Ale e, dal 2013, ha una trasmissione sul canale FoxLife. Sonia è autrice di alcuni libri di cucina per Mondadori, tra cui "Le mie migliori ricette" (2011) e "Divertiti cucinando" (2012). Nel 2014 è uscito il suo primo ricettario pensato per i genitori alle prese con difficili gusti dei bimbi: "Guarda che buono!".
PASSIONATE FOOD BLOGGER
She’s a cook, a writer, a presenter, a blogger and the creator Giallo Zafferano, which became the best loved cookery blog by Italians. She then started working with various monthly magazines and online portals like Grazia and Modern Woman, and since 2011 she has been giving advice and showing her video recipes on television too. She appears in programmes like Master Chef and In cucina con Ale, and since 2013 she has had her own show on the channel Fox Life. Sonia has written several books for Mondadori, including "Le mie migliori ricette" (2011) and "Divertiti cucinando" (2012). In 2014 her first recipe book for parents facing the difficult challenge of the likes and dislikes of young children came out: "Guarda che buono!".
A CHEF IN CONTINUAL EVOLUTION FROM JAPAN TO ITALY, FOLLOWING HIS LOVE OF COOKING
Hirohiko Shoda, or Hiro, was born in Japan where he studied Italian cuisine. He is friendly, cheerful and extremely curious. He worked in the finest Italian restaurants in Japan as a head chef for ten years, and then moved to Italy finally making his dream a reality by living and working in the country he has adored since childhood. He gained experience in the most respected kitchens in Italy, combining his natural predisposition for raw food with a love for traditional Italian cooking. He presents the programme “Hi, I’m Hiro” on the Gambero Rosso Channel, where he can promote the concept of uncooked food with recipes that do not need a cooker.
A continual drive towards evolution, Claudio Sadler’s culinary philosophy is always searching for poetically innovative solutions. A chef of international renown with 2 Michelin stars, is Milanese by birth and in spirit. In fact, it was in his home city that he was awarded his first Michelin star in 1991; those were the years of the Tavern of Porta Cicca in Ripa di Porta Ticinese, and in 1995 he won his second star with the same restaurant. He is an international ambassador of Italian cuisine, and was among the first to break through into the Far East. One of the founders of “Jeunes Restaurateurs d’Europe” (JRE), he is also the author of several great recipe books, published by Giunti, and teaches courses for professionals and enthusiasts.
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IL COUS COUS BIA INTERPRETATO DA TRE GRANDI CHEF BIA COUS COUS KITCHEN
/ BIA COUSCOUS INTERPRETED BY THREE GREAT CHEFS A TAVOLA LE RICETTE PIÙ ORIGINALI E FANTASIOSE
I Bia Cous Cous Kitchen sono dedicati ai prodotti firmati da Bia, azienda leader in Italia nella produzione di cous cous ad Argenta (Fe). Filippo La Mantia, Andy Luotto e Chiara Maci presenteranno le loro creazioni pensate per esaltare il gusto del cous cous Bia. Il pubblico potrà assaggiare le ricette realizzate con materie prime di alta qualità.
CHIARA MACI 20 SEPT / H 17.00 LA FOOD MAMMA
Affermata “food blogger” e volto noto del piccolo schermo, sarà protagonista di un momento dedicato i bambini che visiteranno il Cous Cous Fest. In qualità di maestra d’eccezione, insegnerà ad alcuni “piccoli chef” come preparare, divertendosi, una golosa ricetta di cous cous. Un’occasione per mettersi alla prova tra i fornelli ma anche per imparare a mangiare bene, scoprendo l’importanza della sana alimentazione.
THE FOOD MAMMA
An established food blogger and a well-known face on the small screen, will be the star of a show dedicated to the children visiting the CousCous Fest. In her role as an exceptional schoolmistress, she will be teaching some “little chefs” how to prepare a delicious couscous recipe while having fun. A chance to have a go in the kitchen and also learn to eat well, discovering the importance of a healthy diet.
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SERVING UP THE MOST ORIGINAL AND IMAGINATIVE RECIPES
Bia Couscous Kitchen is dedicated to the products of the brand Bia, in Argenta (Ferrara) and market leader in Italy for the production of couscous. Filippo La Mantia, Andy Luotto and Chiara Maci will present their creations, made to bring out the flavour of Bia couscous. The audience will be able to taste their recipes prepared with high quality ingredients.
ANDY LUOTTO
FILIPPO LA MANTIA
20 SEPT / H 19.00
22 SEPT / H 12.00 25 SEPT / H 18.00
LA SIMPATIA AL POTERE
Attore, conduttore e chef italiano, è da oltre trent’anni sulla cresta dell’onda. In giro per i cinque continenti, ha realizzato oltre 150 documentari sul cibo e ha cucinato per star internazionali, artisti di fama mondiale e capi di Stato. Tutti i suoi piatti vantano un ingrediente speciale: una dose di dirompente simpatia. Lo chef porterà in tavola una golosissima ricetta di cous cous dolce.
GENIALITY IN CHARGE
Actor, presenter and Italian chef, has been on the crest of a wave for more than thirty years. He has made documentaries about food in all five continents and he has cooked for international stars, world famous artists and heads of state. All his dishes contain a special ingredient: a dose of sensational geniality. He will be serving up a mouth-watering recipe of sweet couscous.
23 SEPT / H 18.30
L’OSTE PIÙ FAMOSO D’ITALIA
La sua cucina si basa sull’uso di prodotti siciliani di stagione, in cui spiccano gli agrumi. Dal ristorante “Filocontinuo” di San Vito Lo Capo approda a Roma all’hotel Majestic per poi lanciarsi in una nuova avventura a Milano, dove ha aperto un ristorante che porta il suo nome. Il locale è una proiezione dei profumi e dei sapori di Pantelleria: cannoli a colazione, aperitivo con panelle e, a tavola, cous cous e caponata.
THE MOST FAMOUS HOST IN ITALY
His cooking is based on the use of seasonal Sicilian produce, in particular citrus fruits. From the restaurant “Filocontinuo” in San Vito Lo Capo he moved on to Rome, where he cooked at the Hotel Majestic, and then started out on a new venture in Milan, where he opened his restaurant. It is a projection of fragrances and flavours from Pantelleria: cannoli, appetizers of fried chickpea squares, couscous and caponata.
TICKET 10 €
www.couscousfest.it
IL MEGLIO DEL GUSTO ITALIANO / THE BEST OF ITALIAN TASTE
SAPORI E DINTORNI CONAD
Due appuntamenti dedicati ai sapori della cucina italiana firmati da Conad, main sponsor della rassegna. Una festa del gusto a cura di due tra gli chef più importanti del panorama nazionale. Two events presented by Conad, main sponsor of the festival, dedicated to the flavours of Italian cooking. A celebration of taste hosted two of the most important chefs on the national scene.
FABRIZIO BARONTINI
LOUNGE CONAD, PROTAGONISTI GLI CHEF DELL’UIR
22 SEPT / H 20.30 COUS COUS MADE IN LIGURIA
Chef del ristorante “Il gallo rosso” di Iseo (Brescia), sa interpretare la cucina di mare e quella di lago, proponendo abbinamenti sempre fantasiosi e originali. Lo chef, di origini liguri, preparerà una ricetta dal titolo “Il cous cous in Liguria: pesto, polpo, olive taggiasche e pinoli”.
IGLES CORELLI 25 SEPT / H 20.30 CREATIVITÀ EMILIANA
Chef eclettico, è autore di una cucina creativa ed armoniosa. Custode del patrimonio gastronomico emiliano-romagnolo, predilige gli ingredienti freschissimi e ancora intrisi del profumo della terra o del mare. Per il suo cooking show proporrà una ricetta dal titolo “I mille colori del cous cous”.
COUSCOUS MADE IN LIGURIA
Chef of the restaurant “Il Gallo Rosso” in Iseo (Brescia), is an expert in sea and lake cooking, and he always comes up with imaginative and original combinations. He is originally from Liguria and he will be preparing a recipe called “Couscous in Liguria: pesto, octopus, Taggia olives and pine nuts”.
TICKET 10 €
EMILIAN CREATIVITY
Is an eclectic chef and his cooking is creative and harmonious. Custodian of the gastronomic heritage of Emilia-Romagna, he prefers ingredients that are very fresh and still have the fragrance of the earth or sea. For his cooking show, he will be preparing a recipe called “The Thousand Colours of Couscous”.
Due cooking show al giorno (alle 18.30 e alle 20.30) per il Cous Cous Fest. È l’appuntamento con Lounge Conad “Sapori & Dintorni”, lo spazio di degustazione sul lungomare che vedrà alternarsi gli chef dell’Unione Italiana Ristoratori. Ecco i protagonisti: Stefano De Gregorio, Max Masuelli, Antonio Corrado, Rudy Basciano, Tano Simonato, Daniele Zennaro e Luigi Pomata.
THE CONAD LOUNGE
THE PROTAGONISTS ARE THE CHEFS OF THE ITALIAN UNION OF RESTAURATEURS
Two cooking shows a day (at 6.30 pm and 8.30 pm) for the Cous Cous Fest. Make a date with Conad Lounge “Sapori e Dintorni”, the tasting space on the seafront that will see a different chef from the Italian Union of Restaurateurs cooking. Here are the protagonists: Stefano De Gregorio, Max Masuelli, Antonio Corrado, Rudy Basciano, Tano Simonato, Daniele Zennaro and Luigi Pomata.
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UN INCONTRO TRA ECCELLENZE
ELECTROLUX EXPERIENCE
/ A MEETING OF EXCELLENCE Grandi chef per un viaggio all’insegna dell’eccellenza, esaltata dalle attrezzature professionali Electrolux Professional, leader mondiale nella produzione e distribuzione di soluzioni professionali per il settore della ristorazione. Esperienze culinarie raffinate ed eleganti che lasciano il segno. Great chefs for a journey in search of excellence, enhanced by the appliances of Electrolux Professional, world leader in the production and distribution of professional solutions for the restaurant sector. Elegant and refined culinary experiences that leave their mark.
TICKET 10 € 21 SEPT / H 14.30 Ad inaugurare gli appuntamenti di Electrolux Experience sarà la Federazione Italiana Cuochi di Trapani. Sede provinciale tra le 120 che compongono la FIC, l’associazione di Trapani vanta una media di 290 associati annui. Suo obiettivo principale è quello di valorizzare, attraverso le proprie attività, il lavoro dei cuochi diffondendo la cucina territoriale e i prodotti della tradizione.
RAFFAELE VITALE
ANDREA GRAZIANO
21 SEPT / H 16.30
22 SEPT / H 15.00
Chef del ristorante “Casa del Nonno 13” di Mercato San Severino (Salerno) con una stella Michelin, la sua cucina è creatività allo stato puro. La cura per i dettagli fa di ogni sua ricetta una vera e propria storia.
He is a professional restaurateur, a passionate cook, and he eats out of necessity - this is how Andrea Graziano likes to describe himself. He opened the restaurant “Fud - Bottega Sicula” in Catania, where he serves hamburgers, gourmet sandwiches and the best Neapolitan style pizza in an original way.
The Electrolux Experience will be launched by the Trapani Federation of Italian Cooks. The Trapani association is one of the 120 provincial groups that make up the FIC (Federation of Italian Cooks), and it boasts an average of 290 annual members. Its main objective is to support the work of the cooks by promoting local cuisine and its traditional products.
Chef of the restaurant “Casa del Nonno 13” in Mercato di San Saverino (Salerno) with one Michelin star, his cuisine is pure creativity. The accuracy for details create a story in every single recipe.
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Ristoratore per professione, cuoco per passione, mangiatore per esigenza - come lui stesso ama definirsi - Andrea Graziano ha aperto a Catania il ristorante “Fud - Bottega Sicula”. Nel suo locale propone in maniera originale hamburger, “panini gourmet” e la migliore pizza in stile napoletano.
www.couscousfest.it
SALVATORE CAMPAGNA
TONY LO COCO
23 SEPT / H 15.00
24 SEPT / H 16.00
Chef del ristorante “Secondo Tempo” di Termini Imerese (Palermo) è un profondo conoscitore della tradizione, ma sempre orientato verso soluzioni innovative. Autore di una cucina gustosa e contemporanea che reinterpreta i sapori della tradizione siciliana, ama sperimentare nuove tecniche di cottura e sceglie le materie prime in base alla loro disponibilità stagionale. Chef at the restaurant “Secondo Tempo” in Termini Imerese (Palermo), is a great connoisseur of tradition, but always in search of innovative solutions. His cooking is tasty and contemporary and reinterprets the Sicilian tradition. He loves experimenting with new ways of cooking and chooses his ingredients on the basis of their seasonal availability.
È chef e patron del ristorante “I Pupi” di Bagheria, che ha aperto con la moglie Laura nel 2009 dopo le esperienze presso la pasticceria bagherese “Don Gino” e il ristorante “Cozzo dei Ciauli”. La cucina dei “Pupi”, premiata con una stella Michelin, un cappello delle guide de L’Espresso e le due forchette del Gambero rosso, mira alla valorizzazione dei tesori alimentari del territorio.
Is chef and patron of the restaurant “I Pupi” in Bagheria, which he opened with his wife Laura in 2009 after his experience at the Bagheria patisserie “Don Gino” and the restaurant “Cozzo dei Ciauli”. The cooking at “I Pupi”, which has been awarded a Michelin star, a hat in L’Espresso guide and two forks by the Gambero Rosso, aims to promote the treasures of the local cuisine.
MIRKO RONZONI 25 SEPT / H 16.00 È il vincitore della seconda edizione di Hell’s Kitchen Italia. Nato a Bergamo, si appassiona al mondo della cucina fin da bambino. Dopo il diploma alberghiero, affina il suo estro creativo in giro per il mondo tra Londra, New York e Bucarest. Collabora con l’Accademia del Gusto.
Was the winning chef of the second series of Hell’s Kitchen Italia. He was born in Bergamo and has had a passion for the world of cooking since he was a child. After catering college, he honed his creativity by travelling around the world in London, New York and Bucarest. He works with the Accademia del Gusto.
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TUTTI I GIORNI EVERY DAY
FOOD VILLAGE
PROGRAMMA / PROGRAMME
h 12 > 24 - Ticket 10€
SAB/SAT 19 SEPT
DOM/SUN 20 SEPT
CAMPIONATO ITALIANO DI COUS COUS BIA** BIA COUSCOUS ITALIAN CHAMPIONSHIP**
CAMPIONATO ITALIANO DI COUS COUS BIA** BIA COUSCOUS ITALIAN CHAMPIONSHIP**
20/27 SEPT
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Prima Semifinale / First Semi-final Due chef a confronto Competition between two chefs
ARRIVA PICASSO
COOKING SHOW*
h 13 / PalaBia - Via Lungomare Finale Tre chef a confronto Final Competition among three chefs
EXPO VILLAGE
h 12 > 24 Via Savoia / Via Regina Margherita
LOUNGE CONAD
h 12 > 24 - Via Lungomare
Spazio di degustazione Sapori & Dintorni e cooking show (h 18.30 - h 20.30) Tasting point Sapori & Dintorni and cooking show (h 18.30 - h 20.30)
PICASSO IS COMING
Piazza Vittorio Emanuele 2 Palazzo La Porta In mostra Autoritratto di Pablo Picasso (1967) Pablo Picasso Self-Portrait (1967) is on show
h 14 / PalaBia - Via Lungomare Il GAC Trapani presenta “Mango per Alice”. Cooking show con degustazione a cura dello chef Andy Luotto “Mango per Alice”. Organised by Gac. Cooking show and tasting with the chef Andy Luotto
VEN/FRI 18 SEPT CAFÈ LE COUS COUS h 21.30 / Piazza Santuario Cerimonia di presentazione degli chef del Campionato Italiano di Cous Cous Bia Presentation of the chefs of the Bia Couscous Italian Championshiop Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto con la partecipazione di / with Chiara Maci
h 22.30 / Piazza Santuario
CAMPIONATO ITALIANO DI COUS COUS BIA** BIA COUSCOUS ITALIAN CHAMPIONSHIP** h 18.30 / PalaBia - Via Lungomare Seconda Semifinale / Second Semi-final Due chef a confronto Competition between two chefs h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Terza Semifinale / Third Semi-final Due chef a confronto Competition between two chefs
h 17 / PalaBia - Via Lungomare Bia Cous Cous for Kids Laboratorio gastronomico per piccoli chef. A cura della / With the foodblogger Chiara Maci
Gastronomic lab for children.
INGRESSO GRATUITO / ADMISSION FREE
h 19 / PalaBia - Via Lungomare Bia Cous Cous Kitchen Il Totano Patrizio e il Tiramicouscous: due nuovi modi di interpretare il Cous Cous BIA. Cooking show dello chef Andy Luotto Andy Luotto presents the “tiramicouscous” and the “patrizio squid”: two new ways to cook couscous. Cooking show with tasting
CAFÈ LE COUS COUS h 21.15 / Piazza Santuario Cerimonia di premiazione del Campionato Italiano di Cous Cous Bia BIA Italian Championship Prize giving ceremony con la partecipazione di / with Chiara Maci
CAFÉ LE COUS COUS h 21.30 / Piazza Santuario Talk Show
Conduce / Presented by Eliana Chiavetta
h 22.30 / Piazza Santuario 36
COOKING SHOW*
h 21.30 / Piazza Santuario Cabaret
www.couscousfest.it
LUN/MON 21 SEPT
MAR/TUE 22 SEPT
COOKING SHOW*
COOKING SHOW*
h 14.30 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience “U cuscusu alla trapanese”. Cooking show a cura della Federazione Italiana Cuochi di Trapani. “U cuscusu alla trapanese”. Cooking show and tasting with the FIC from Trapani.
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Bia Cous Cous Kitchen Cous cous con la tapenade di capperi, finocchietto, lime e fritto di paranza. Cooking show del cuoco Filippo La Mantia.
h 18.30 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef Tabulè con tagliatella di calamaro, salsa allo zafferano e aria di arancia. Cooking show di Stefano Callegaro, vincitore di Masterchef 2015.
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
The recipes of great chefs Tabbouleh with squid tagliatella, saffron sauce and orange. Cooking show and tasting with Stefano Callegaro, winner of Masterchef 2015.
COOKING SHOW* h 16.30 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience Cous cous di Gragnano, cotto in acqua di pomodoro San Marzano, burrata di bufala campana e tartara di pesci di scoglio. A cura dello chef Raffaele Vitale del ristorante Casa del Nonno 13 di Mercato San Severino, 1 stella Michelin . Gragnano couscous, cooked in San Marzano tomato water, burrata of buffalo mozzarella and fish tartar. Cooking show with Raffaele Vitale from the restaurant Casa del Nonno 13 in Mercato San Severino, 1 Michelin star. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
h 21.30 / Piazza Santuario
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
Couscous with caper, wild fennel, lime and fried fish tapenade. Cooking show and tasting with the chef and innkeeper Filippo La Mantia. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
h 15 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience “Strit Fud Ecspirienz”il cibo da strada incontra il cous cous. Cooking show dello chef Andrea Graziano di Sale Art Cafè di Catania e FUD Catania e Palermo. “Strit Fud Ecspirienz”, street food meets couscous. Cooking show and tasting with the chef Andrea Graziano from FUD and Sale art cafè in Catania.
h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Sapori e dintorni Conad Il cous cous in Liguria: pesto, polpo, olive taggiasche e pinoli. Cooking show di Fabrizio Barontini, chef della UIR. Couscous in Liguria: pesto, octopus, taggia olives and pine nuts. Cooking show and tasting with Fabrizio Barontini, chef of UIR. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
CAFÉ LE COUS COUS h 22 / Piazza Santuario Talk show
Conduce / Presented by Vladimir Luxuria. Special guest Elio
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
h 23 / Piazza Santuario
Il presente programma potrà subire variazioni. Tutti gli spettacoli sul palco di piazza Santuario sono gratuiti. Il prezzo del biglietto per degustare i cous cous al Food Village è di 10€ e comprende una porzione di cous cous, un bicchiere di vino o una bibita Tomarchio (bottiglia da 0,20 lt) e un dolce siciliano. (*) Ticket Cooking Show 10€ - Il Ticket Cooking Show dà diritto all’ingresso al PalaBia, al posto a sedere, alla degustazione della ricetta preparata dallo chef e del vino in abbinamento. Per ogni appuntamento in programma sarà emesso un numero limitato di Ticket. I Ticket possono essere acquistati presso la biglietteria del PalaBia e non sono rimborsabili. (**) Ticket Giuria Popolare / Campionato Italiano - Semifinali 10€ / Finali 15€ - Il Ticket dà diritto all’ingresso al PalaBia nel giorno e all’orario indicato sullo stesso, al posto a sedere, alla degustazione e alla votazione dei cous cous in gara. I ticket possono essere acquistati presso la biglietteria del PalaBia, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e non sono rimborsabili. (***) Ticket Giuria Popolare / World Championship - Semifinali 15€ / Finali 20€ - Il Ticket dà diritto all’ingresso al PalaBia nel giorno e all’orario indicato sullo stesso, al posto a sedere, alla degustazione e alla votazione dei cous cous in gara. I ticket possono essere acquistati presso la biglietteria del PalaBia, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e non sono rimborsabili.
The programme may be subject to variations. All the performances on the stage of Piazza Santuario are free. The ticket to taste couscous at Food Village costs 10€ and includes a dish of couscous, a glass of wine or a Tomarchio drink (0,20 lt bottle) and a Sicilian dessert. (*) Cooking Show Ticket costs 10€ and includes the entrance at PalaBia, the seat, the tasting of the recipe prepared by the chef and a wine to go with it. Tickets are available until they are sold out. Tickets can be purchased at the PalaBia ticket office, and are not reimbursable. (**) People’s jury Ticket / Italian Championship - Semi-finals 10€ / Final 15€. Tickets includes the entrance at PalaBia on the day and the hour indicated in, the seat, the tasting and the vote of competing couscous. Tickets can be purchased at PalaBia ticket office until they are sold out, and are not reimbursable. (***) People’s jury Ticket / World Championship - Semi-finals 15€ / Final 20€. Tickets includes the entrance at PalaBia on the day and the hour indicated in, the seat, the tasting and the vote of competing couscous. Tickets can be purchased at PalaBia ticket office until they are sold out, and are not reimbursable. 37
MER/WED 23 SEPT COOKING SHOW* h 13 / PalaBia - Via Lungomare Il rosso di Mutti Il triplo con_couscous: Il rosso di Mutti e l’oro del cous cous interpretati dal cuoco Filippo La Mantia. The red of Mutti The red of Mutti and the gold of couscous: cooking show and tasting with the chef and innkeeper Filippo La Mantia. h 15 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience Carpaccio di filetto di manzo madonita scottato con insalata di nocepesche. Cooking show a cura dello chef Salvatore Campagna del ristorante Secondo Tempo di Termini Imerese. Browned beef filet carpaccio from Madonie with nectarine salad. Cooking show and tasting with the chef Salvatore Campagna of the restaurant Secondo tempo in Termini Imerese. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
h 17 / PalaBia - Via Lungomare Marocco, Italia, Polonia: il cous cous fusion. Cooking show del reporter gastronomico Fabrizio Nonis e della chef Giovanna Wale. Morocco, Italy, Poland: couscous fusion. Cooking show and tasting with Fabrizio Nonis and Giovanna Wale. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
COOKING SHOW* h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef Cous cous D.O.S (Di Origine Siciliana): bulgur con cappero e le sue foglie, gambero e tonno alalunga, cipolla di Giarratana, pomodoro pachino IGP e arancio candito.Cooking show dello chef stellato Giancarlo Morelli, 1 stella Michelin.
GIO/THU 24 SEPT h 10.30 / Al Waha Conferenza stampa di presentazione del Cous Cous Fest 2015 Presentation of CousCous Fest 2015 Press Conference Conduce / Presented by Eliana Chiavetta
COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP***
The recipes of great chefs Couscous D.O.S (of Sicilian origin): bulgur with capers and leaves, prawn and tuna, onion from Giarratana, PGI Pachino tomatoes and candied orange. Cooking show and tasting with the starred Michelin chef Giancarlo Morelli. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
CAFÈ LE COUS COUS h 22 / Piazza Santuario Presentazione delle delegazioni dei Paesi in gara alla Cous Cous World Championship Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto con la partecipazione di / with Vladimir Luxuria
VINICIO h 23 / Piazza Santuario
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Prima Semifinale / Eliminatory Gara tra due Paesi / Competition between two countries h 14 / PalaBia - Via Lungomare Seconda Semifinale / Eliminatory Gara tra due Paesi / Competition between two countries
COOKING SHOW*
h 16 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience La “stigghiola” di pesce. Cooking show a cura dello chef Tony Lo Coco, del ristorante I Pupi di Bagheria. “Fish stigghiola”. Cooking show with the chef Tony Lo Coco of the restaurant i Pupi in Bagheria. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
h 18 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef Amatriciana Cous Cous. A cura di Giorgione del Gambero Rosso. The recipes of great chefs “Amatriciana” Couscous. With Giorgione, from the Gambero Rosso broadcast.
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP*** h 18.30 / PalaBia - Via Lungomare Bia Cous Cous Kitchen Cous cous alla Paolina. Cooking show del cuoco Filippo La Mantia. Couscous “alla Paolina”. Cooking show and tasting with the chef and innkeeper Filippo La Mantia. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto
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h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Terza Semifinale / Eliminatory Gara tra due Paesi. / Competition between two countries
CAFÉ LE COUS COUS
h 21.30 / Piazza Santuario Talk show. Conduce / Presented by Marzia Roncacci
h 23 / Piazza Santuario
www.couscousfest.it
VEN/FRI 25 SEPT
SAB/SAT 26 SEPT
COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP***
COUS COUS WORLD CHAMPIONSHIP***
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Quarta Semifinale / Eliminatory Gara tra due Paesi / Competition between two countries h 14 / PalaBia - Via Lungomare Quinta Semifinale / Eliminatory Gara tra due Paesi / Competition between two countries
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Finale / Final Gara tra tre Paesi / Competition among three countries
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
COOKING SHOW* h 16 / PalaBia - Via Lungomare Electrolux Experience Estetismo nel piatto, style food. Cooking show dello chef Mirko Ronzoni, vincitore della seconda stagione di Hell’s Kitchen Italia. Culinary aestheticism, style food. Cooking show and tasting with the chef Mirko Ronzoni, winner of Hell’s Kitchen.
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
h 18 / PalaBia - Via Lungomare Bia Cous Cous Kitchen La capocouscous. Cooking show del cuoco Filippo La Mantia. The “capocouscous”. Cooking show and tasting with the chef and innkeeper Filippo La Mantia. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Sapori e dintorni Conad I mille colori del cous cous. Cooking show di Igles Corelli, chef e patron del ristorante Atman di Pescia, 1 stella Michelin. The thousand colours of couscous. Cooking show and tasting with Igles Corelli, chef and patron of the restaurant Atman in Pescia, 1 Michelin star. Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
CAFÉ LE COUS COUS h 21.30 / Piazza Santuario Talk show. Conduce / Presented by Marzia Roncacci
h 22.30 / Piazza Santuario
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
COOKING SHOW* h 14 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef Cuscus coast to coast. Cooking show di Hiro Shoda del Gambero Rosso. The recipes of great chefs Couscous coast to coast. Cooking show and tasting with Hiro Shoda, from Gambero Rosso.
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
COOKING SHOW* h 18 / PalaBia - Via Lungomare Il rosso di Mutti Cous cous con ceci, cozze, vongole e bottarga: cooking show a cura dell’azienda Mutti. Ricette di Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano. The red of Mutti Couscous with chickpeas, mussels, clams and fish eggs organised by Mutti. Recipes by Sonia Peronaci, blogger and founder of Giallo Zafferano. h 20.30 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef Cous cous incocciato con brodo di gallina ruspante, uova d’oro al profumo di tartufo e grana padano. Cooking show dello chef Claudio Sadler, 2 stelle Michelin. The recipes of great chefs Cous cous prepared with hen stock, eggs, truffle and grana cheese. Cooking show and tasting with the chef Claudio Sadler, 2 Michelin stars.
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
CAFÈ LE COUS COUS h 22 / Piazza Santuario Cous Cous World Championship Cerimonia di premiazione World Championship Prize Giving Ceremony Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
VIDEO MAPPING h 23 / Piazza Santuario Peace will feed the world La storia per immagini dei 18 anni del Cous Cous Fest. The story in images of the 18 years of Cous Cous Fest. Produced by Dario Denso Andriolo
h 23.30 / Piazza Santuario
DOM/SUN 27 SEPT COOKING SHOW*
h 12 / PalaBia - Via Lungomare Le ricette di grandi chef. Cavatelli con ragù di verdure e fiori di zucca fritti ripieni di burrata e pomodori secchi. A cura di Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano. The recipes of great chefs. Cavatelli with vegetable sauce and fried courgette flowers filled with burrata and dried tomatoes. Cooking show and tasting with Sonia Peronaci, blogger and founder of Giallo Zafferano. h 14.30 / PalaBia - Via Lungomare Presentazione Olio per la pace In collaborazione con Premiati Oleifici Barbera. Presentation of Oil for Peace In cooperation with Premiati Oleifici Barbera Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
COOKING SHOW*
h 17.30 / PalaBia - Via Lungomare Dolcezza di cous cous integrale Cooking show a cura degli chef Giovanni Torrente e Angela Abbrignani con i prodotti del Distretto Sicilia Occidentale. “Sweatness of wholewheat couscous” Cooking show and tasting with the chefs Giovanni Torrente and Angela Abbrignani with the product of the Western Sicily district.
CERIMONIA DI CHIUSURA h 19 / Piazza Santuario
Conducono / Presented by Eliana Chiavetta, Andy Luotto, Federico Quaranta
h 21.30 / Piazza Santuario
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SAN VITO LO CAPO, IL TRIONFO DEI SENSI / SAN VITO LO CAPO, THE TRIUMPH OF THE SENSES
Più che un viaggio è un’esperienza. Arrivare a San Vito Lo Capo significa abbandonarsi ad un dolce sconvolgimento di sensi. Tutto inizia con la vista. Una tavolozza di colori brillanti appare allo sguardo del visitatore: il bianco della costa, il blu cangiante delle acque limpide, il rosso dei tramonti sulla spiaggia. Tocca poi anche all’olfatto. I gelsomini e le buganvillee che profumano le case, l’inconfondibile fragranza del mare, la freschezza delle erbe aromatiche che spontanee nascono nelle vicine riserve di Monte Cofano e dello Zingaro. Anche l’udito non è escluso. Il suono del vento, l’infrangersi delle onde sul litorale, le dolci note che allietano le sere di fine estate. È coinvolto persino il tatto. Con le dita che affondano nella sabbia soffice e sottile e con le esperte mani di chi, come vuol la tradizione, “incoccia” ancor oggi il cous cous come tanto tempo fa. Arriva, quindi, la volta del gusto. Un’esplosione di sapori che cattura cuore e testa e che lascia sbalordito chiunque visiti San Vito Lo Capo, che sia la prima o l’ennesima volta. 42
It is not a trip. It is an experience. The arrival in San Vito Lo Capo means let yourself go to a gentle turmoil of the senses. It all begins with the sight. A palette of bright colours opens up to the visitor: a white coast, iridescent blue clear waters, red sunsets on the beach. Then, it is the turn of the sense of smell. Houses smell of jasmine and bougainvillea, the fragrance of the sea is unmistakable; the herbs grow wild in Monte Cofano and Lo Zingaro natural reserves. Hearing is not left out. The sound of the wind, the waves breaking on the coast, late summer nights gladdened by sweet notes. Touch is involved as well. Fingers plunged into the thin and soft sand, expert hands of people rubbing couscous just like centuries ago, according to tradition. And at the end, the taste. Heart and mind are touched by a flavour burst which astonishes all the visitors, whether it is the first or the umpteenth time.
www.couscousfest.it
“DOVE IL MARE È MARE”
Blu, azzurro, turchese e celeste: ogni sfumatura è un’emozione. Quello di San Vito è un mare che non finirà mai di stupire per la sua bellezza e per i sogni che è capace di ispirare. Un mare che sa toccare il cuore, che sa accogliere tra le sue braccia come il più affabile corteggiatore e che, per questo, è capace di strappare sempre la promessa di tornare. Un mare che è anche assai premiato e che, anche quest’anno, ha ottenuto le “5 Vele” di Legambiente.
UNA NATURA TUTTA DA VIVERE
Da levante a ponente, San Vito Lo Capo è circondata da graziose calette e suggestivi tratti di costa. Da un lato il percorso che conduce fino alla riserva dello Zingaro; un suggestivo cammino puntellato da sorprese e meraviglie, che comprende il promontorio roccioso di Cala Tonnarella, le rocce selvagge di Cala Marinella e Cala Berretta, le floride Cala Punta Leone e Cala ‘Disa, le trasparenti Cala Ficarella e Cala Torre dell’Uzzo. Dall’altro lato tanti altri angoli di straordinaria bellezza, come Cala Mancina e Cala Topata - disposte tra costoni di roccia e scogli - ma anche spiagge di sabbia finissima come quella di Calazza e di Baia Santa Margherita, un angolo di paradiso tutto da scoprire.
TERRA DI SUD, TERRA DI CONFINE
San Vito Lo Capo è l’abbraccio di due anime, quella della Sicilia e quella dell’Africa. Una terra in cui i trascorsi fenici, saraceni, arabi, normanni e spagnoli hanno lasciato il segno producendo un risultato unico ed estremamente affascinante. San Vito però è anche mistero, da sempre qui la storia si mescola con la leggenda. Come quella di San Vito, patrono della città, e di Santa Crescenza che, come racconta la tradizione, infrangendo il divieto di girarsi a guardare la cittadina di San Vito, si trasformò in pietra nel luogo dove oggi sorge una cappella a lei dedicata.
WHAT A WONDERFUL SEA
Blue, azure, turquoise and sky-blue: every shade is an emotion. San Vito sea will never stop amazing you with its beauty and the dreams it inspires. San Vito sea touches the heart, welcome in its arms like an affable admirer, able to make you promise to return. It denotes great attention toward the natural heritage: the environmental heritage Legambiente has given the “5 sails” once again this year.
NATURE WORTH DISCOVERING
From East to West, San Vito Lo Capo is surrounded by charming coves and evocative coastline. From one side the path leads to the Zingaro reserve; a suggestive road dotted with surprises and delights, from the rocky promontory of Cala Tonnarella and Cala Beretta, to the flourishing Cala Punta Leone and Cala Disa, and the transparent Cala Ficarella and Cala Torre dell’Uzzo. From the other side there are other places of outstanding beauty, like Cala Mancina and Cala Topata - placed between rocks and cliffs - and very fine sand beaches like Calazza and Santa Margherita Bay, a little piece of heaven.
A LAND BETWEEN SICILY AND AFRICA
San Vito Lo Capo is the embrace of two souls, Sicily and Africa. A land where the colonisations by the Phoenicians, Saracens, Arabs, Normans and Spanish left their mark, creating a unique and incredibly captivating result. San Vito is also mystery, because its history always mingles with the legend. One is the legend of San Vito, patron saint of the town, and Saint Crescenza. The tradition tells she broke the prohibition not to turn around and look at San Vito, and turned into stone in the place where a chapel was built in her honour.
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IL MARE CHE NON TI ASPETTI. I DIECI TUFFI DA NON PERDERE A SAN VITO LO CAPO
/ THE SEA YOU DO NOT EXPECT. TEN DIVES YOU CANNOT MISS IN SAN VITO LO CAPO 1. SCOGLIO DELLO SCIALANDRO
Conosciuto anche come isolotto della Vernice, si trova nel golfo di Macari a poco meno di un miglio dalla costa. È un luogo perfetto per le escursioni subacquee per via della presenza di resti risalenti al periodo romano.
2. BAIA SANTA MARGHERITA
Lunga oltre 250 metri, si caratterizza per fondali bassi e acque cristalline. Situata tra Macari e Castelluzzo, prende il nome da una cappella votiva dedicata a Santa Margherita. Un angolo di paradiso immerso nella natura più incontaminata.
3. CALA DEL BUE MARINO
Eletta da Legambiente “Spiaggia più bella d’Italia 2015”, è molto amata da quanti cercano un angolo di mare diverso e suggestivo. Formata esclusivamente da ciottoli è il luogo ideale per ammirare uno splendido tramonto.
4. PUNTA NEGRA
È un piccolo capo che si affaccia nel golfo di Macari; un luogo imperdibile per chiunque voglia intraprendere un itinerario subacqueo. 44
5. CALA MANCINA
Insenatura naturale di assoluta bellezza, si trova a sud del golfo di Macari. Colori straordinari e mare trasparente, è raggiungibile solo a piedi o via mare. Luogo ideale per chi cerca tranquillità.
6. IL PORTO, LA SPIAGGIA BILLECI
Poco lontana dal porto, regala ai bagnanti la possibilità di vivere un’esperienza completa. Acque incontaminate a due passi dal lungomare e da uno splendido viale che corre a pochi metri dalla sabbia.
7. TONNARA DEL SECCO
È uno dei luoghi simbolo del territorio. Sebbene le reti per la mattanza non vengano più calate dal 1969, custodisce ancora l’incanto del passato. Le sue atmosfere ricche di fascino ne hanno fatto la location ideale di molte produzioni cinematografiche.
8. LAGO DI VENERE
A Sud del golfo del Firriato, è un piccolo specchio d’acqua circondato da faraglioni. Si connota per un paesaggio estremamente colorato grazie ai giochi di luce favoriti dalla bassa profondità dei fondali.
TONNARA DEL SECCO
Calette, spiagge, scogli e angoli poco noti ai turisti che vengono a visitare questo territorio. Eccovi una top ten di dieci luoghi da non lasciarvi sfuggire per un bagno indimenticabile. Coves, beaches, rocks and places less well-known to tourists visiting the area Here’s the top ten places you cannot get away for an unforgettable bathing
9. CALA BERETTA
Una piccola insenatura naturale con fondali straordinari e acque turchesi, si trova al centro dello Zingaro. Facilmente raggiungibile, è un luogo ideale per lo snorkeling.
10. CALA DELLA ‘DISA
Dalla forma circolare, si caratterizza per ciottoli bianchi, insenature naturali e per un mare cristallino. Prende il nome dalla pianta di ampelodesma di cui è molto popolata ed è un gioiello naturale capace di lasciare i suoi visitatori senza fiato.
www.couscousfest.it
CALA DEL BUE MARINO
LA SPIAGGIA PIÙ BELLA D'ITALIA 2015 MOST BEAUTIFUL ITALIAN BEACH 2015
3. CALA DEL BUE MARINO
7. TONNARA DEL SECCO
4 . PUNTA NEGRA
8. LAKE OF VENERE
The cove of Bue Marino has been elected by the environmental organisation Legambiente “Most beautiful Italian beach 2015”. It is loved by people looking for a different and suggestive sea. It is made up of pebbles, and is the perfect place to enjoy the sunset .
Punta Negra is a little cape by the fascinating gulf of Macari, behind San Vito. Is it an unmissable place for people looking for an underwater tour. SPIAGGIA / BEACH BILLECI
1. ROCK OF SCIALANDRO
Known also as Vernice islet, it is located in the gulf of Macari, just under one mile from the coast. It is the perfect place for diving excursions because it is full of pelagic and resident fishes dating back to the Roman period.
2. SANTA MARGHERITA BAY
Santa Margherita Bay, a 25 m long amazing beach, is characterised by shallow and clear waters. It is located between Macari and Castelluzzo, and takes its name from the votive chapel dedicated to Saint Margherita. A real piece of paradise in the uncontaminated nature.
5. CALA MANCINA
Natural inlet of extraordinary beauty, it is placed in the South towards the gulf of Macari. Marvellous colours and clear sea, it can be reached only on foot or by sea, and is the ideal location for people looking for quietness.
6. THE HARBOUR, BILLECI BEACH
The beach of Billeci, not far away from the harbour, gives the chance to live an unforgettable experience. Uncontaminated waters just a few steps away from the seafront and from a wonderful avenue, just a few metres away from the sand.
It is one of the local symbolic sites. The nets for tuna fishing have not been used since 1969, but the place preserves the enchantment of the past. It has been, for its fascinating atmospheres, the perfect location of many films.
The lake of Venere, to the South of the gulf of Firriato, is a little stretch of water surrounded by stacks. It is characterised by a colourful landscape, due to light plays created by the shallow seabed.
9. CALA BERETTA
It is a little inlet with an amazing seabed and turquoise waters, situated at the centre of the Zingaro. It is easily accessible, and is also well-known by the snorkelling lovers.
10. CALA DELLA ‘DISA
The bay is round-shaped and is characterised by white pebbles, natural inlets, and a clear sea. It is named after the plant of ampelodemos, typical of the area, and is a real gem, able to leave its visitors breathless.
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SI RINGRAZIANO GLI OPERATORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL
COUS COUS FEST
DOVE DORMIRE HOTEL RIVIERA Via Lungomare 54 Tel. +39 0923 972480
VILLAGGIO CALAMANCINA Via Calamancina 12 Tel. +39 0923 621611
CAMPING VILLAGE LA PINETA Via del Secco, 90 Tel. +39 0923 972818
HOTEL AL PARADISE Via Biagio Foritano 14 Tel. +39 0923 621470
HOTEL AGAVE Via Nino Bixio 35 Tel. +39 0923 621088
HOTEL IRIDE Via La Goulette Tel. +39 0923 621414
HOTEL RIVA DEL SOLE
HOTEL CAPOSANVITO
Via Generale Arimondi 11 Tel. +39 0923 972629
Via San Vito 1 Tel. +39 0923 972122
HOTEL ALTAMAREA
HOTEL AL RITROVO
Via C. B. Conte di Cavour 104 Tel. +39 0923 972503
HOTEL HELIOS Via Savoia 299 Tel. +39 0923 621785
B&B KARMA Via Loria - Castelluzzo Tel. +39 0923 975076
HOTEL GHIBLI Via Regina Margherita 80 Tel. +39 0923 974155
MAREMONTI CASE VACANZE Via Amodeo 15 Tel. +39 0923 972231
HOTEL VENTO DEL SUD Via Duca degli Abruzzi 183 Tel. 39 0923 621450
Viale Cristoforo Colombo 31 Tel. +39 0923 975656
HOTEL TRINACRIA Via Giuseppe Mazzini 39 Tel. +39 0923 621467
CAMPING VILLAGE EL BAHIRA Contrada Salinella Tel. +39 0923 972577
HOTEL TANNURE Albergo, Ristorante, Bar Via Regina Margherita 91 Tel. +39 0923 974240
HOTEL MEDITERRANEO E RISTORANTE PROFUMI DI MARE Via Faro 39 Tel. + 39 0923 972027
B&B SABIR Via Duca degli Abruzzi 109 Tel. +39 0923 194 1501
HOTEL AURALBA Via Forio d'Ischia Tel. +39 0923 621443
DOVE MANGIARE
RISTORANTE LA CAMBUSA Via Generale Arimondi 15 Tel. +39 0923 972021
HOTEL OASI DA PAOLO
RISTORANTINO CRIK & CROK
Via Caizza 1 - Castelluzzo Tel. +39 0923 975300
Via Regina Margherita 99 Tel. +39 333 6068268
RESIDENCE LE ROSE
RISTORANTE MORSI E SORSI
Via Regina Margherita 73 Tel. +39 0923 974100
BIANCONIGLIO Via Santuario 17 Tel. +39 340 5436004
LA LOCANDA DELLE COZZE Via Regina Margherita 10 Tel. +39 349 6828270
LA CASA DEL COUS COUS Via Principe Tommaso 8 Tel. +39 0923 621488
RISTORANTE LA CASA DI ENZO
Via Savoia 89 Tel. +39 347 9140811
Contrada Peralta 81 Tel. +39 0923 974079
Via Giuseppe Mazzini 19 Tel. +39 0923 972785
RISTORANTE AGORÁ
RISTORANTE PROFUMI DI COUS COUS
U SFIZIUSU
HOTEL SUN GARDEN
Piazza Marinella 5 Tel. +39 0923 974442 Via Lungomare 19 Tel. +39 348 0423967
THA'AM Via Duca degli Abruzzi 32 Tel. +39 0923 972836
GNÀ SARA Via Duca degli Abruzzi 8 Tel. +39 0923 972100
Via Regina Margherita 80 Tel. +39 0923 974155
DITTE TRANSFER SAN VITO TRANSFER MULTISERVICE DI PEPPINO TRANSFER FAST
CONVERSAZIONI CON I GRANDI OSPITI DEL COUS COUS FEST / A CHAT WITH THE GREAT GUESTS OF COUS COUS FEST
Martedì 22, giovedì 24 e venerdì 25 settembre alle 21.30, i protagonisti del Cous Cous Fest si confrontano sul palco in piazza Santuario, intervistati da Marzia Roncacci, giornalista del TG2, e da Vladimir Luxuria. Tra gli ospiti attesi gli chef Claudio Sadler, Giancarlo Morelli e Filippo La Mantia e poi ancora Stefano Callegaro, vincitore di Masterchef, il giapponese Hiro, Giorgione, Fabrizio Nonis, Giovanna Wale, le food blogger Chiara Maci e Sonia Peronaci, il giornalista inglese Michael Day, il professore Massimo Montanari, docente all’Università di Bologna ed esperto di storia dell’alimentazione e il condirettore del Giornale di Sicilia Giovanni Pepi. On Tuesday 22, Thursday 24 and Friday 25 September at 9:30 pm the stars of Cous Cous Fest will be on the stage of Piazza Santuario, interviewed by Marzia Roncacci, journalist of TG2, and Vladimir Luxuria. Among the expected guests the chefs Claudio Sadler, Giancarlo Morelli and Filippo La Mantia, the Masterchef winner Stefano Callegaro, the japanese Hiro, Giorgione, Fabrizio Nonis, Giovanna Wale, the food bloggers Chiara Maci and Sonia Peronaci, the English journalist Michael Day, the lecturer Massimo Montanari, teaching at the University of Bologna and expert in nutritional history and the Giornale di Sicilia co-editor Giovanni Pepi.
CAFÉ LE COUS COUS
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La democrazia è merce rara. Si può trovare la democrazia tra le corsie di un supermercato? E per prenderla, è sufficiente allungare una mano verso uno scaffale? In un certo senso sì, ma occorre procedere con cautela: “ la democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola”, avvertiva Enzo Biagi. La democrazia è un metodo, non è un piatto pronto. Noi di Conad ce ne accorgiamo tutte le volte che ci confrontiamo con i fornitori dei nostri prodotti a marchio: la bontà delle loro argomentazioni vive nella qualità delle materie prime, nel rispetto delle risorse impiegate, nella sostenibilità di ogni fase della filiera. In quanto libertà di scelta, la democrazia si riflette nella gamma di prodotti offerta ai clienti dei nostri negozi, ma soprattutto si incarna nella sensibilità con cui ogni nostro socio immagina lo sforzo di tante persone nel fare la spesa. Non è facile far combaciare ciò che si desidera con ciò che realisticamente
è possibile mettere nel carrello. L’invenzione di “Bassi e Fissi”, che tanto successo ha riscosso presso i nostri clienti e tutti coloro che ci seguono da vicino, costituisce una operazione profondamente democratica perché estende a tutti la possibilità di tenere insieme, stabilizzandoli, due aspetti cruciali: la grande qualità e la grande convenienza. Democrazia è dare valore e rappresentanza ai prodotti tipici, una miniera di tesori enogastronomici espressi dal territorio. E Conad lo fa con “Sapori&Dintorni”. Democrazia è sostenere in prima persona il rapporto con i clienti mettendo in discussione il proprio mestiere, la propria storia e sensibilità. E ogni socio-imprenditore Conad lo fa ogni giorno. Saper ascoltare è l’esercizio democratico che ci riesce meglio, è la base per elaborare e fornire le risposte che i nostri clienti si attendono. Parlare di democrazia per un’insegna è vendere tutto www.conad.it ciò che non ha prezzo.
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INGRESSO LIBERO
TAMUNA
ADMISSION FREE
18 SEPT / H 22.30 TALENTO FOLK E PASSIONE PER LA WORLD MUSIC
Nati e cresciuti a Palermo, i Tamuna traggono l'ispirazione dai suoni e colori della tradizione siciliana ma anche dalla black music, dal rock, dal reggae e dal pop. Un viaggio musicale scandito da commistioni stilistiche, sonore e linguistiche che, fin dagli esordi, rappresenta la vera cifra della band. Anche il nome scelto è un esempio di contaminazione: rende infatti omaggio a Tamar, la più importante regina della Georgia detta anche “re dei re, regina delle regine”. La band si è esibita anche in Russia ed in Inghilterra, paese dove risiede e dove ha registrato i suoi ultimi brani. Tra i molti riconoscimenti ricevuti, il primo posto al contest Edison Change The Music e il premio della critica dedicato alla memoria del cantante dei Tazenda Andrea Parodi.
A TALENT FOR FOLK AND A PASSION FOR WORLD MUSIC
Born in Palermo, Tamuna draw inspiration from the sounds and colours of the Sicilian tradition, but also from black music, rock, reggae and pop. A musical journey expressed by a mixture of styles, sounds and languages, which have been the real trademark of this band since its debut. Even the choice of name is an example of fusion; in fact it pays homage to Tamar, the most important queen of Georgia, also known as “king of kings, queen of queens”. The band has also performed in Russia and in the U.K., where they recorded their latest tracks and where they live. They have received many awards, including first place in the Edison Change the Music contest, and the critic’s prize dedicated to the memory of the singer of Tazenda, Andrea Parodi.
GROOVE ELETTRONICO E SPERIMENTAZIONE
Musicisti eclettici, produttori e dj, i Babil on suite spaziano dal funk allo swing combinando campionature, strumenti acustici e musica elettronica. Il gruppo catanese ha calcato i palchi dei più importanti club italiani proponendo un groove incalzante e originalissimo. Nel 2009 ha avuto il privilegio di incontrare Lucio Dalla che li invita ad aprire i propri concerti e che, successivamente, produrrà il loro primo album “Roulette”. La musica di Babil on suite, come conferma anche il loro secondo lavoro discografico “La Scatola”, si fonda sulla fusione di strumenti e sonorità particolari e distanti tra loro: dall’arpa al banjo, dal sintetizzatore allo scacciapensieri.
BABIL ON SUITE 21 SEPT / H 21.30
ELECTRONIC GROOVE AND EXPERIMENTATION
Eclectic musicians, producers and DJs, Babil on Suite have a mix of styles ranging from funk to swing and they combine sampling with acoustic and electronic music. This band from Catania has appeared on stage in the most important Italian clubs with its very original and unrelenting groove. In 2009, they had the privilege of meeting Lucio Dalla, who invited them to open his concerts, and later produced their first album “Roulette”. The music of Babil on Suite, as their second album “La Scatola” confirms, is based on a fusion of instruments and sounds that are unique and very diverse: from the harp to the banjo, from the synthesizer to the Jew’s harp.
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È uno degli attori più amati e si divide tra teatro, televisione, cinema e scrittura. A San Vito Lo Capo porterà lo spettacolo “Sei gradi” che affronta, con comicità e ironia, il tema del surriscaldamento globale. He is one of the public’s favourite actors, he works in theatre, television and film, and he is also a writer. He is bringing his show “Six Degrees”, which deals the subject of global warming in a comical and ironic way, to San Vito Lo Capo.
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GIOBBE COVATTA
20 SEPT / H 21.30 "AL COUS COUS PREFERISCO LA PASTA ALLA NORMA"
Da dove nasce la scelta di affrontare temi un po’ più impegnati? Dal fatto che mi stanno a cuore. La maturità artistica e anagrafica mi danno la possibilità di affrontare in maniera scanzonata temi che magari non lo sono propriamente, e portare il pubblico alla risata. Si può ridere lo stesso anche senza parlare di traffico all’Eur. Dal teatro alla tv fino alla scrittura. Dove trova la sua dimensione ideale? Sono un attore di teatro. Se poi riesco a portare in teatro un testo di cui sono l’autore sono felice; così come se riesco a cantare una canzone che
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ho scritto, ma questo non mi fa uno chansonnier. Qual è il ruolo della satira nella televisione italiana? La televisione è piena di trasmissioni di cabaret, la proposta è enorme e non sempre di livello. Allo spettatore la possibilità di scegliere la qualità. È un grande appassionato di vela. Ha mai navigato tra le acque di San Vito Lo Capo? No, ma la Sicilia la conosco molto bene. A Favignana e Marettimo ho legati bellissimi ricordi di venticinquenne. Le piace il cous cous? È un piatto che conosco da tempo ma, se devo confessarlo, al cous cous preferisco un bel piatto di pasta alla norma.
"I PREFER PASTA ALLA NORMA TO COUSCOUS "
What made you decide to deal with more serious issues? Because they are important to me. Artistic maturity, as well as maturity in years, makes it possible to deal with issues in a light hearted way, even if they are not in reality at all light hearted, and make the audience laugh. You can still laugh, even without talking about traffic in the EUR district of Rome. From Theatre to TV to your work as a writer. What is your ideal field? I am a theatre actor. If I manage to perform a piece I’ve written myself in the theatre then I’m happy; just as I am if I manage to sing a song I’ve written, but that doesn’t make me a chansonnier. What is the role of satire in Italian television today? Television is full of cabaret programmes, but not all of it is of a decent standard. It’s up to the viewer to choose, and opt for good quality. You’re a great sailing enthusiast. Have you ever sailed in the waters around San Vito? No, but I know Sicily very well. I have very fond memories of Favignana and Marettimo from when I was twenty-five. Do you like couscous? It’s a dish that I’ve known for as long as I can remember, but to be honest, I prefer a nice plate of pasta alla Norma to couscous.
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19 SEPT / H 22.30
CAPAREZZA IL “RAPPISTA” CAPAREZZA CHE ASCOLTA DE GREGORI
Pugliese di nascita, Michele Salvemini - in arte Caparezza - è uno dei “rappercantautori” più interessanti dell’attuale panorama musicale. La sua consacrazione arriva nel 2003 con l’album “Verità supposte”, che contiene brani come “Fuori dal tunnel“ e “Vengo dalla luna”.
THE RAPPER LISTENING TO DE GREGORI
Born in Puglia, Michele Salvemini - aka Carapezza - is one of the most interesting “rapper-singer-songwriters” currently on the music scene. After a few years of trying, he finally made it in 2003 with the album “Verità supposte”, which contains tracks like “Fuori dal tunnel” and “Vengo dalla luna”.
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Più rapper o cantautore? Quando ho cominciato a rimare (contro), tanti anni fa, mi chiamavano rappista. I miei colleghi si offendevano ma a me piaceva come definizione. Apparentemente leggere, le sue canzoni sono in realtà portatrici di messaggi importanti. Può la musica contribuire a diffondere la cultura dell’integrazione tema centrale del festival? Se la musica avesse questo potere oggi vivremmo nel giardino dell’Eden (e probabilmente ci faremmo due palle così). Io fisso i miei pensieri non curandomi molto di quella che potrebbe essere la reazione dell’ascoltatore. Può, la musica, informare, far riflettere, e di conseguenza abbattere un pregiudizio, questo sì, ma i cambiamenti, quelli reali, arrivano quando si è disposti ad accettarli, quindi da un’apertura mentale che prescinde da ciò che si ascolta, si legge e si studia. Il suo look è diventato negli anni un tratto distintivo, confermandola un artista attento alla comunicazione. Qual è il suo rapporto con il web? Se per look intendiamo la mia “spettinatura” è di certo un tratto
Are you more of a rapper or more of a singer-songwriter? When I started rhyming (against the current), many years ago, I called myself a rapper. My fellow artists were offended but I liked the definition. They might seem light, but in reality your songs have important messages. Can music contribute to spreading a culture of integration – a central theme of the festival? If music had that kind of power, we’d be living in the garden of Eden by now (and we’d probably be really bored). I concentrate on my thoughts without caring much what the reaction of the listener could be. Can music inform people, make them think, and as a consequence, overcome a prejudice? Yes, it can, but change, real change, comes when people are ready to accept it, from an opening of minds that goes beyond what you listen to, read and study. Over the years your look has become a distinctive feature, which shows that you’re aware about communication. What’s your relationship with the internet like? If you mean my “uncombed hair” when you say look, it’s certainly a distinctive feature, which isn’t in my favour because hair autumn comes to us all. I have the same relationship
distintivo, il che non depone a mio favore perché l’autunno pilifero arriva per tutti. Col web ho lo stesso rapporto che ho con chiunque e con qualsiasi cosa: tendo a demistificare. Non sono un ultrà della rete, tento solo di usare quella fetta di internet che ritengo interessante e utilizzo i social network senza diventarne dipendente.
parlare e scrivere. Siamo terrorizzati da termini come “impudicizia” e rassicurati da neologismi agghiaccianti come “trollare”, “selfare”, “taggare”. Io continuo a pensarla come Michele Apicella (indimenticato alter ego di Moretti): “Chi parla male pensa male e vive male”. Ed ascolto volentieri Dalla e De Gregori.
È stato tra i primi a riportare in auge in Italia il rap, dopo i fasti degli anni ’90. Cosa ne pensa del fatto che oggi i rapper siano diventati degli “influencer”? Crede che possano colmare il vuoto lasciato dai cantautori? Non credo di aver riportato in auge il rap: è sempre esistito, fin dai tempi degli antichi romani. Non ci sarà mai un tramonto del rap, così come del rock, del pop, dell'EDM e di qualsiasi altra forma di cultura musicale sensibile all’evoluzione, più che alla rivoluzione. Dalle mie parti raduniamo folle oceaniche cantando componimenti popolari di secoli fa, figuriamoci se ci spaventano le sorti del rap. Per quanto riguarda il vuoto lasciato dai cantautori, beh, non è stato affatto colmato, e non per colpa di questi giovani epicurèi. Il problema è del nostro modo contemporaneo di pensare,
Qual è il suo rapporto con la Sicilia? Influenza o ha influenzato la sua musica? Ho amato la Sicilia e ho fatto parte del suo regno fino al 1861. Ho bellissimi ricordi di quel periodo, si viveva in prosperità. Per quanto riguarda l’influenza sulla mia musica, ora che ci penso, ho usato il marranzano in qualche canzone, ne sono sicuro. A parte gli scherzi, sono del Sud e le tematiche che tocco sono fortemente influenzate dal territorio in cui vivo e nel quale, sicuramente, possono riconoscersi anche i siciliani.
with the web that I have with anyone and anything - I have a tendency to demystify. I’m not a big fan of the internet, I just try to use the part of it that I find interesting and I use social networks without becoming an addict.
What’s your relationship with Sicily like? Has it influenced your music? I loved Sicily and was part of it’s kingdom until 1861. I have wonderful memories of that period, when people lived in prosperity. As far as its influence on my music is concerned, now that I think about it, I’m sure I’ve used the marranzano in some of my songs. But seriously, I’m from the South and the issues I deal with are strongly influenced by the place I live in, which Sicilians will certainly be able to identify with.
You were one of the first to bring rap to fame in Italy, after the glories of the ‘90s. What do you think of the fact that rappers have become “influencers”? Do you think they can fill the gap left by the singer-songwriters? I don’t think I brought rap to fame; it’s always existed, since Roman times. Rap will never die, just like rock, pop, dance and any other form of musical culture that’s open to evolution, more than revolution. Where I come from, we gather in huge crowds to listen to popular compositions from centuries ago; the fortunes of rap certainly don’t scare us. As far as the gap left by the singersongwriters is concerned, well, it hasn’t been filled at all, and these young Epicureans aren’t to blame. The problem is our current way of thinking, speaking and writing. We are terrified of terms like “shamelessness” and reassured by spine-chilling buzzwords like “trolling”, “selfie” and “tagging”. I continue to think like Michele Apicella (unforgettable alter ego of Moretti): “He who speaks badly thinks badly and lives badly”. And I am happy to listen to Dalla and De Gregori.
Le piace il couscous? Lo mangia abitualmente? Dalle mie parti è più facile imbattersi nelle orecchiette ma il cous cous non lo disdegno, pur non avendo idea di come sia preparato.
Do you like couscous? Do you often eat it? Where I come from you’re more likely to come across orecchiette, but I don’t turn my nose up at couscous, although I’ve no idea how to cook it.
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ELIO E LE STORIE TESE 22 SEPT / H 23.00 INGRESSO LIBERO ADMISSION FREE
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Elio, Faso, Cesareo, Rocco Tanica, Christian Meyer, Jantoman e Mangoni. Questi i componenti del “gruppo cult” milanese Elio e le Storie Tese. Autori di una musica capace di attraversare i generi più diversi, gli “Eelst” sono maestri nel coniugare testi ironici a raffinate sonorità rock. Ospiti della diciottesima edizione del Cous Cous Fest sbarcano a San Vito con tutta la loro simpatia e spensieratezza. Elio, Faso, Cesareo, Rocco Tanica, Christian Meyer, Jantoman and Mangoni. These are the members of the cult band from Milan, Elio e le Storie Tese. Their music is a mixture of the most diverse styles, and “Eelst” are masters of combining ironic lyrics with a polished rock sound. They are guests at the eighteenth Cous Cous Fest and they are arriving with all their charm and lightheartedness.
Maestri del travestimento, in perenne equilibrio tra reale e surreale, con quali effetti speciali pensate di stupire il pubblico del Cous Cous Fest? È difficile stupire il pubblico del Cous Cous Fest, soprattutto dichiarando in anticipo quali effetti speciali useremo per tentare di stupirlo. Faremo una cosa totalmente fuori di testa: suoneremo tutto dal vivo! E se non sarà sufficiente ricorreremo alla nostra arma segreta: la spensieratezza! Moltissime le incursioni nel mondo della televisione: da “Mai dire goal” a “Parla con me”. A queste si aggiungono poi le partecipazioni individuali come quella del “giudice” Elio ad X-Factor o di Rocco Tanica al timone di “Razzo Laser”. Al tempo di Internet, cosa significa fare televisione e che valore ha? Fare televisione al tempo di Internet è come andare a cavallo dopo l’invenzione dell’automobile, roba da appassionati/ inguaribili romantici/adorabili sognatori quali noi riteniamo di essere.
La caratteristica principale per affermarsi è senza dubbio l’aspetto fisico, e la nostra colpa più grave è quella di esserci lasciati andare fisicamente negli ultimi anni. Ripartiamo da San Vito Lo Capo con un nuovo piglio e con l’idea di affrontare il 2016 in perfetta forma fisica, anche per rispetto verso tutti coloro che si sono avvicinati a Eelst perché eravamo belli. Ogni vostro album è una sorpresa e lascia il segno. Da dove nasce l’ispirazione per i vostri più memorabili brani? Ci consideriamo testimoni del nostro tempo e ci limitiamo a raccontare ciò che accade intorno a noi. Il cous cous è stato un’ispirazione sin dai tempi del grande successo di Franco Battiato “couscouscouscouscous paloma”.
A proposito di X-Factor, quest’anno Elio torna tra i giudici del programma di Sky. Quali sono, a vostro avviso, le caratteristiche per affermarsi nel mercato discografico attuale?
Qual è il vostro rapporto con la Sicilia? È la prima volta per voi a San Vito Lo Capo? Il nostro rapporto con la Sicilia è paragonabile a quello di un uomo verso una bellissima donna che sogna di conquistare, ma che è irraggiungibile perché è sposata e non se lo fila minimamente, anche perché lui è molto timido. E San Vito Lo Capo è il luogo dove vive questa bellissima donna sposata,
You’re masters of disguise, in a perpetual equilibrium between the real and the surreal; what special effects are you going to use to amaze the audience at the Cous Cous Fest? It’s difficult to amaze the audience at the Cous Cous Fest, especially if we say what special effects we’re going to use to try and amaze them. We’ll do something completely crazy: we’ll play everything live! And if that’s not enough, we’ll bring out our secret weapon: lightheartedness!
be one of the judges again this year. In your opinion, what are the characteristics needed to be a success in today’s music market? The most important characteristic needed for success in undoubtedly physical appearance, and our biggest mistake is that we have let ourselves go physically in recent years. We’re starting afresh at San Vito Lo Capo with a new look and with the idea of starting 2016 in perfect physical shape, partly out of respect for all those who started following Eelst because we were good looking.
You’ve made a very large number of incursions into the world of television, from “Mai dire goal” to “Parla con me”. In addition, there are the individual appearances like Elio’s as a judge on X-Factor or Rocco Tanica at the helm of “Razzo Laser”. In the age of the internet, what does it mean doing television and is it worthwhile? Doing television in the age of the internet is like riding a horse after the invention of the automobile – it’s the stuff of enthusiasts/ incurable romantics/adorable dreamers, which we believe ourselves to be. On the subject of X-Factor, Elio is going to
Your albums are always a surprise and they always leave their mark. Where does the inspiration for your most memorable tracks come from? We consider ourselves witnesses of our time and we just describe what is going on around us. Couscous has been an inspiration since the time of the great success by Franco Battiato “couscouscouscouscous paloma”. What is your relationship with Sicily like? Is it the first time in San Vito Lo Capo for you? Our relationship with Sicily can be compared to that of a man with a really beautiful woman whose heart he longs to win, but she is out of
ma dove lui non è mai stato perché una volta ci voleva andare, ma si è perso. Il cous cous è un piatto portatore di concetti quali l’integrazione culturale e la condivisione. Slogan del Cous Cous Fest è “Make cous cous not war”. Che valore può avere, secondo voi, in questo momento storico una manifestazione di questo genere? Il cibo racconta la storia dei popoli e il cous cous ci racconta che l’incontro di popoli può e deve produrre frutti buoni. Vi piace il cous cous? Lo mangiate abitualmente? Abbiamo adottato da tempi non sospetti un’alimentazione basata prevalentemente sul cous cous e lo usiamo anche per altri scopi. per esempio, nella sfortunata partecipazione al Festival di Sanremo del 2013 avevamo riempito le nostre giacche di cous cous, per sembrare più grassi. Ma lo usiamo anche per aumentare l’attrito delle carrucole che servono a caricare le casse sul palco, è economico e non inquina.
reach because she’s married and she’s not remotely interested, partly because he’s very shy. And San Vito Lo Capo is the place where this really beautiful married woman lives, but where he has never been because he wanted to go there once, but he got lost. Couscous is a dish that brings with it concepts like cultural integration and sharing. The slogan of the Cous Cous Fest is “Make couscous not war”. At a historic moment like this, how important do you think an event of this kind is? Food tells the story of people and couscous tells us that people coming together can and must produce a good return. Do you like couscous? Do you eat it often? We’ve had a diet predominantly based on couscous for an unheard of amount of time and we also use it for other purposes. For example, during our unfortunate experience at the Festival of Sanremo in 2013 we had filled our jackets with couscous to make ourselves look fatter. But we also use it to increase the friction in the pulleys used to load the speakers onto the stage. It’s cheap and eco-friendly. 57
IL CANTAUTORE FANTASMAGORICO
23 SEPT / H 23.00
Nato in Germania da genitori di origine irpina, è tra i cantautori italiani contemporanei di maggior talento. Cresciuto artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia Romagna, viene notato da Francesco Guccini che lo lancia all’interno del club Tenco. Ironico, sentimentale, istrionico, si ispira ai blues di Tom Waits e di Paolo Conte. I suoi album traggono ispirazione dalla grande letteratura: Dante, Omero e poi Melville e Céline. I suoi concerti mettono in scena mondi fantasmagorici animati da personaggi tanto reali quanto immaginifici. Vinicio Capossela è, insomma, un’artista eclettico che, al lavoro da musicista, ama affiancare la passione per il teatro, per il cinema e per la scrittura. Ispirato al suo ultimo romanzo, candidato quest’anno al Premio Strega, lo spettacolo che porterà in scena al Cous Cous Fest è un vero inno all’immaginazione. “Nel paese dei coppoloni still alive” è un concerto materico, sanguigno, ballabile che vedrà la partecipazione della Banda della Posta di Calitri, di Cicc’Bennett, di CumversazioneVoli e di tanti alti ospiti. Un grande regalo per il pubblico della rassegna e per la città di San Vito Lo Capo che, grazie alla musica di Capossela, potrà vivere una notte di sognante allegria.
VINICIO CAPOSSELA THE PHANTASMAGORIC SINGER-SONGWRITER
INGRESSO LIBERO ADMISSION FREE
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Born in Germany to parents from Irpinia, is one of Italy’s most talented singer-songwriters. His artistic development took place on the Emilia-Romagna underground scene, and he was discovered by Francesco Guccini, who launched his career in the Tenco club. Ironic, sentimental and histrionic, he draws inspiration from the blues of Tom Waites and Paolo Conte. His albums draw inspiration from literature: Dante, Homer, Melville and Céline. In his concerts phantasmagorical worlds animated by as real as imaginative characters live. Vinicio Capossella is, in short, an eclectic artist: he has not only a great love for music, but also a passion for theatre, cinema and writing. The show he will display at Cous Cous Fest is based on his last novel, nominee for the Strega Prize, and is a hymn to imagination. “Nel paese dei coppoloni still alive” is a tangible, full-blooded and danceable concert, in which there will be the participation of the Banda della Posta of Calitri, Cicc’Bennett, CumversazioneVoli and many other guests. A great present for the audience of the festival and for San Vito Lo Capo that, thanks to Capossela music, is going to live a dreamy cheerful night.
>>> art . 20. 27 SETTEMBRE 2015 SAN VITO LO CAPO PALAZZO LA PORTA
Il Cous Cous Festival di San Vito Lo Capo è un >>> grande happening d’arte e cultura e, quest’anno, per festeggiare il 18° compleanno regala al suo pubblico la possibilità di ammirare un’opera unica di Pablo Picasso, “Autoritratto” (del 1967), dove l’artista rivela tutta l’identità e l’alterità del suo doppio. La gouache del genio spagnolo, ospitata dal 20 al 27 settembre, anticipa la mostra “Picasso e le sue passioni” che sarà al Museo Pepoli di Trapani dal 10 ottobre al 10 dicembre. In quest’opera unica Picasso è l’uomo, l’artista, l’alchimista, ma anche il Minotauro, il toro, il demone: è l’ombra che affiora dall’inconscio per tradire l’identità nascosta. Nella sua costante decostruzione dell’Ego, Picasso si ritrae allo specchio dell’anima nell’ossessione drammatica di rivelare la sua identità segreta prima di tutto a se stesso. La mostra, organizzata da Comediarting e III Millennio con il patrocinio del Comune di Trapani, dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana e del Museo Regionale A. Pepoli, a cura di Dolores Duran Urcan e Stefano Cecchetto, porterà al Museo Pepoli più di 100 opere tra vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, importanti opere su carta e tre opere uniche, di cui due oli e una gouache. Si tratta di opere provenienti per la maggior parte da prestigiose raccolte private di tutto il mondo e dal museo di Mija Malaga, noto per la ceramica. Il percorso è inoltre arricchito da Picasso in the cube (politic passion), un'istallazione multimediale interattiva che racconta il rapporto dell'artista con la politica e i riflessi che questa ebbe sulla sua arte. La mostra, con un percorso completo di opere del grande artista, intende illustrare, nei suoi contenuti più autentici, i temi e le passioni che hanno dato vita alla creatività di Picasso e ne hanno influenzato la vicenda umana e quella artistica. Il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica sono state per tutta la sua carriera argomenti di ricerca portante nella sua complessa cifra stilistica. Unico artista del ‘900 che ha saputo trattare tutte le tecniche ascrivibili al mondo dell’arte, Picasso ha conquistato il titolo
ARRIVA PICASSO
di Genio proprio perché non si è mai fermato davanti a nulla, mettendosi in gioco e sperimentando fino alla vecchiaia. Picasso riesce ad infondere anche nella grafica le atmosfere pittoriche dei suoi periodi. L’attività incisoria dell’artista è stata sempre molto intensa, perché ne ha compreso subito la versatilità e la non ordinarietà delle soluzioni che si possono raggiungere. Nelle opere in ceramica si esprime tutta la forza della fantasia creatrice di Picasso in un momento particolarmente felice della sua esistenza, terminato l’incubo della seconda guerra mondiale. Si dedica a questo linguaggio espressivo che scopre particolarmente congeniale alla sua vena creativa, tanto da iniziare una sperimentazione che lo accompagna per il resto della vita e che si intreccia indissolubilmente con i suoi lavori su tela, le sue sculture e la sua grafica.
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AUTORITRATTO (1967) SARA’ ESPOSTO AL COUS COUS FESTIVAL DAL 20 AL 27 SETTEMBRE. LA GOUCHE ANTICIPA LA MOSTRA “PICASSO E LE SUE PASSIONI” CHE SARA’ OSPITATA AL MUSEO PEPOLI DI TRAPANI DAL 10 OTTOBRE AL 10 DICEMBRE.
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MARRACASH 24 SEPT / H 23.00
Apre il concerto
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be opened The concert will one of the most O, by ACHILLE LAUR of the Italian nt ne po promising ex rap music
Fabio Rizzo, meglio conosciuto come Marracash, è uno dei più conosciuti rapper italiani. Dopo innumerevoli collaborazioni con personaggi di calibro della scena hip hop milanese, arriva al successo con l'album che porta il suo nome. Tra i suoi singoli di maggior successo “Badabum Cha Cha”, “Fino a qui tutto bene” e “Stupido”. 60
Fabio Rizzo, better known as Marracash, is one of the best-known Italian rappers. After working with numerous top names in the Milan hip-hop scene, he made the big time with his debut album called “Marracash”. “Badabum Cha Cha”, “Fino a qui tutto bene” and “Stupido” are among his most successful singles.
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Siciliano di nascita, milanese d’adozione. Cosa si prova a tornare ad esibirsi nella propria terra d’origine? È bello perché si riscontra un affetto diverso, più caloroso. È un orgoglio da parte mia e si sente che è reciproco. In una terra dove è tutt'altro che facile costruire una carriera non convenzionale forse questa cosa è sentita anche di più. Tantissime le collaborazioni con i suoi colleghi rapper (Fabri Fibra, Club Dogo, ecc.) e non solo. Nel suo ultimo album “Status” (2015), per esempio, spicca la presenza di Tiziano Ferro (“Senza un posto nel mondo”). Quanto è importante per la carriera di un’artista sperimentare generi e soluzioni musicali originali? Io ho sempre fatto dell'originalità una bandiera: essere originali ed unici dovrebbe essere uno dei cardini del rap. Tiziano Ferro è venuto nel mio mondo da appassionato, visto che è nato con il rap e l'r&b e sono proprio questi i traguardi di cui la nostra musica ha bisogno. Qualche incursione anche nel mondo della televisione. Ha condotto, per esempio, il programma “MTV Spit” dedicato a rapper emergenti. Le piacerebbe diventare “giudice” di un talent show come i suoi colleghi Fedez e J-Ax?
Sicilian by birth, Milanese by adoption. How does it feel to come back and perform in your place of origin? It’s nice because you notice a different kind of friendliness, warmer. For me it’s about pride and you can see it’s a mutual feeling. In a place where it’s anything but easy to build an unconventional career maybe that makes the feeling even stronger. You’ve worked with so many other rappers (Fabri Fibra, Club Dogo etc.) as well as other artists. In your latest album “Status” (2015), for example, the presence of Tiziano Ferro stands out (“Senza un posto nel mondo”). How important is it for an artist’s career to experiment with original styles and solutions? I’ve always made originality my trademark. Being original and unique should be one of the basics of rap. Tiziano Ferro came into my world as an enthusiast, seeing as he was born with rap and R&B and these are the aims that our music needs. You’ve appeared on TV a few times as well. For example, you presented the programme
In questo momento della mia carriera non sono interessato a programmi nazional-popolari come quelli da Lei citati, poiché questo genere di ruolo richiede una buona dose di ipocrisia che ancora non mi ha contagiato. Per questo, Spit è un altro tipo di show che non ha molto a che fare con i talent e i reality. Da qualche anno a questa parte i rapper sono ritenuti dei punti di riferimento nel dibattito nazionale. Cosa si prova ad essere considerati “influencer”? Secondo me, non si può fare l'impegnato e poi fare musica che non richiede impegno. In questo Paese fare musica di qualità è già di per sé un grande impegno ed un tentativo di cambiare le cose. Se poi a questo si aggiunge anche un concreta coscienza sociale tanto meglio. A tal proposito, quali sono, invece, i punti di riferimento musicali e artistici dell’influencer Marracash? Mi piace leggere, guardare e ascoltare storie di persone, sia di artisti che di gente comune. Cinema, musica, libri, tv... Va tutto bene purché ci siano delle storie rilevanti.
Fest è “Make Cous Cous Not War”. Che valore può avere, secondo lei, in questo momento storico una manifestazione di questo genere? È un momento storico veramente particolare e drammatico per il nostro paese e l'Europa. Una resa dei conti che abbiamo rimandato per anni... È impensabile risolverla con gli slogan xenofobi e ancora non mi capacito come, per l'ennesima volta, molta gente caschi in questi stereotipi che storicamente hanno solo peggiorato o rimandato i problemi. Chiudere le frontiere non è la soluzione e anche se l'integrazione è complessa e difficile mi sembra l'unica via. Le piace il cous cous? Lo mangia abitualmente? Non lo mangio abitualmente, ma mi piace tantissimo quello di pesce che tra l'altro è siciliano, giusto?
Il cous cous è un piatto portatore di concetti quali l’integrazione culturale e la condivisione. Slogan del Cous Cous
“MTV Spit” dedicated to emerging rappers. Would you like to be a “judge” on a talent show like your fellow artists Fedez and J-Ax? At this stage of my career I’m not interested in popular national programmes like the ones you mentioned, as this type of role requires fair amount of hypocrisy, which I still haven’t picked up. Spit is a different type of programme that doesn’t have much to do with talent shows and reality TV. Rappers have been seen as role models in the national debate for several years now. What’s it like to be considered an “influencer”? I don’t think you can be an activist and then make music that doesn’t require any effort. In this country, making quality music is already a big effort and an attempt to change things. If you then add active social awareness to that, then so much the better. So, who are the musical and artistic role models of the influencer Marracash? I like reading watching and listening to people’s stories, both artists and ordinary people. Cinema, music, books, TV… It’s all
good as long as there are interesting stories. Couscous is a dish that brings concepts like cultural integration and sharing with it. The slogan of the Cous Cous Fest is “Make Couscous Not War”. How important do you think an event of this type is at this moment in history? This is a very important and dramatic time for our country and Europe. It’s the result of situations that we’ve been putting off for years… It’s ridiculous to think they can be resolved with xenophobic slogans and I still fail to see how a lot of people can fall for these stereotypes, yet again, when historically they have only worsened the problems or put them off until later. Closing the borders is not a solution, and although integration is complex and difficult, I think it’s the only way. Do you like couscous? Do you eat it often? I don’t eat it often, but I really like the fish one and anyway that’s Sicilian, isn’t it?
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PEACE WILL FEED THE WORLD 26 SEPT / H 23.00 IL VIDEO MAPPING DI SAN VITO
Un’emozionante storia per immagini che ripercorre i 18 anni del Cous Cous Fest, i valori della rassegna e le eccellenze del territorio. Curato da Dario Andriolo, artista palermitano specializzato in design, grafica e video art, il video mapping illuminerà con effetti mozzafiato la facciata del Santuario di San Vito Lo Capo.
SAN VITO VIDEO MAPPING
An exciting story through images describing the 18 years of Cous Cous Fest, the values of the festival, and the regional excellences. Produced by Dario Andriolo, an artist from Palermo specialised in design, graphics and video art, the video mapping will light up the facade of San Vito Lo Capo Sanctuary with spectacular effects.
ERUZIONI DI GIOIA E DANZE SFRENATE
I Rumba de Bodas spaziano tra le sonorità del latin swing, i ritmi dello ska e le armonie della musica balcanica. Il primo album “Just Married” (2011), esprime il loro progetto artistico: un incontro tra identità e culture diverse che si fondono in un eccentrico mix musicale. Impossibile da classificare all’interno di un genere, la musica dei Rumba de Bodas è un’eruzione di gioia e ha il suono della festa. 62
BURST OF JOY AND WILD DANCES
Rumba de Bodas range among the sounds of Latin swing, the rhythms of ska and the melody of Balkan music. The first album, “Just married” (2011), is the expression of their art project: a blending of different cultures and identities created through an eccentric musical mix. Their music cannot be classified under a genre: it is a burst of joy and has the sound of celebration.
THE POPSHOCK 26 SEPT / 00.00 I PADRONI DELLA FESTA
“Popshock” è una realtà unica nel panorama dell’intrattenimento siciliano. Un mix capace di unire musica live e party, grazie ad un unico denominatore: il Pop. Un progetto che cresce anno dopo anno e che ha visto sul proprio palcoscenico artisti come Subsonica, Motel Connection e molti altri. Una varietà di generi capaci di soddisfare ogni palato musicale, un contenitore contemporaneo la cui unica missione è intrattenere.
THE RULERS OF THE PARTY
“Popshock” is a unique reality on the Sicilian exhibition scene. A mix which merges live music and party, thanks to a common denominator: Pop. The project is growing year after year and has seen artists as Subsonica, Motel Connection and many others on its stage. A variety of genres able to satisfy every musical palate, a modern show whose purpose is amusement.
RUMBA DE BODAS 25 SEPT / H 22.30 INGRESSO LIBERO ADMISSION FREE
www.couscousfest.it
I COLORI DEL
COUS COUS FEST DIVENTANO GADGET / THE COLOURS OF THE COUSCOUS FEST, BECOME SOUVENIRS
Portare con sé un pezzetto del Cous Cous Fest? È possibile farlo con il merchandising ufficiale della rassegna. T-shirt - per uomo, donna e bambino - ma anche borse shopper, collarini, grembiuli e strofinacci. I possessori di I-Phone potranno acquistare anche le custodie per i loro smart-phone. Chicche assolute le bici prodotte da Lombardo Bikes, in special edition per la manifestazione, con cambio Shimano. Un modello city trekking con telaio in alluminio, interamente personalizzato con la grafica della rassegna. I gadget ufficiali si possono acquistare allo stand del merchandising, in via Savoia, all’altezza di piazza Santuario. Per informazioni: info@feedback.it Do you want to take a piece of the Cous Cous Fest with you? You can with the official merchandising of the event. T-shirts - for men, women and children - and also shopping bags, neckerchiefs, aprons, and tea towels. I-phone owners will also be able to buy cases for their smart phones. The bikes made by Lombardo Bikes are absolute gems and there is a special edition for the event, with Shimano gears. A city trekking model with an aluminium frame, completely customised with the graphics of the event. The official merchandising can be bought at the merchandising stand in Via Savoia, near Piazza Santuario. For information: info@feedback.it
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Bia, cous cous di qualità certificata I prodotti dell’azienda a casa tua con un click
Bia Spa, azienda leader in Italia nella produzione del cous cous con sede ad Argenta (Ferrara), è main sponsor della 18^ edizione del Cous Cous Fest. Oltre ad un’ampia gamma di cous cous convenzionali, l’azienda produce - nel rispetto dell’ambiente e del suo ecosistema - una linea biologica certificata. Da sempre l’azienda riserva grande attenzione ai gusti e alle esigenze di tutti: kamut, farro, orzo, riso, mais, quattro cereali e poi i cous cous aromatizzati per i piatti più originali. Qualità e cura per i dettagli sono gli ingredienti principali dei prodotti Bia, il cous cous ufficiale del festival che potrà essere assaporato, ogni giorno, negli speciali punti di degustazione allestiti a San Vito Capo.
Il cous cous Il cous cous è un alimento sano, nutriente e digeribile. Un piatto economico ed ecosostenibile che non richiede alcun dispendio di energia elettrica o gas. Il cous cous precotto, infatti, può essere preparato soltanto con un po' di acqua a temperatura ambiente.
Segui le nostre video ricette su
I prodotti Bia a casa tua con l’e-commerce Tante novità in casa Bia. Da settembre sarà online un modernissimo web store che permetterà agli appassionati del cous cous di poter acquistare, in maniera veloce ed immediata, tutti i prodotti della gamma Bia. Pagamenti sicuri e spedizione gratuita in tutta Italia. Tutte le info su www.biacouscous.it
Due testimonial d’eccezione La food blogger Chiara Maci e lo chef Filippo La Mantia sono i volti che incarnano al meglio lo spirito di Bia Spa. Saranno loro i testimonial dell’azienda attraverso il web e i canali social. Una collaborazione che, sempre più, animerà la comunicazione e gli eventi firmati da Bia.
IRONIA “MADE IN SUD” / IRONY “MADE IN THE SOUTH”
GIOVANNI CACIOPPO 27 SEPT / H 21.30
INGRESSO LIBERO ADMISSION FREE
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Campione di simpatia e umorismo, Giovanni Cacioppo è un attore e cabarettista che ama divertire il pubblico raccontando le contraddizioni del Meridione e dei suoi abitanti. Lo spettacolo che porterà in scena al Cous Cous Fest, “Vita da bar”, è un’esilarante commedia che racconta la strampalata realtà del luogo “rifugio” per definizione delle città del sud. Ricorrendo alla sua scanzonata ironia, Cacioppo racconta un’antologia di personaggi accomunati da una particolare “allergia” nei confronti del lavoro; ciò che ne viene fuori è un esilarante monologo sui luoghi comuni che accompagnano i meridionali e la loro filosofia di vita. Un modo autoironico, insomma, per esorcizzare gli stereotipi sul Sud d’Italia. Champion of geniality and humour, Giovanni Cacioppo is an actor and cabaret artist who loves to entertain the public by talking about the contradictions of the South and its inhabitants. His act at the CousCous Fest, “Vita da bar”, is an exhilarating comedy that talks about the strange reality of the archetypal place of “refuge” of the cities of the South. With his ironic flippancy, Cacioppo describes an anthology of characters who all have a particular “allergy” to work; the result is an exhilarating monologue about the stereotypes of southerners and their philosophy of life. Basically, a tongue in cheek way of exorcizing the stereotypes about Southern Italy.
FACCIAMO FEST NOI DI FEEDBACK FACCIAMO FEST DA QUANDO SIAMO NATI. PERCHÉ NOI E IL COUS COUS FEST SIAMO NATI E CRESCIUTI INSIEME, E INSIEME QUEST’ANNO SPEGNEREMO COMMOSSI 18 CANDELINE. COMPIERE 18 ANNI È UN EVENTO CHE CAPITA UNA VOLTA NELLA VITA. UN MOTIVO IN PIÙ PER FARE FEST, UN GRANDE MEMORABILE FEST.
>FEEDBACK diciott’anni di comunicazione integrata, organizzazione, sponsoring, pr, ufficio stampa... www.feedback.it
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