Comune di Menfi
Il vino dove non siete mai stati
www.inyconmenfi.it
La vita è fatta di alti e bassi.
Noi ci siamo in entrambi i casi. Lo sappiamo che la vita non sempre va come l’avevi immaginata. Per questo ascoltiamo con attenzione ogni tua esigenza. Perché tu possa contare su di noi in qualunque sfida o opportunità che incontrerai sulla tua strada. Ed è così che noi siamo: una banca concreta, sempre vicino a te. unicredit.it Numero verde: 800.32.32.85
index 4 l’evento 10 luoghi&storia 20 un giorno in vigna 22 vita tra gli ulivi 24 l’arte di ricamare 26 le ricette 28 il programma 37 gli spettacoli 42 le cantine
#3
Una storia che affonda le proprie radici nei vigneti di un territorio che, ancora oggi, fa del succo di Bacco il suo punto di forza. Il momento di incontro tra un passato dal sapore ellenico ed un presente tuttora legato alla tradizione, dove il vino è l’unico vero filo conduttore. Tutto questo è Menfi. La cittadina in provincia di Agrigento per tre giorni apre le sue porte ad Inycon, una delle più antiche manifestazioni dedicate al vino che si svolgono in Sicilia, l’occasione giusta per raccontare i sapori, gli odori e i colori di un territorio che celebra il vino siciliano di qualità. Giunta alla sua diciassettesima edizione, la kermesse, promossa dal comune di Menfi in collaborazione con Settesoli e la SOAT di Menfi, porta alla ribalta quanto di meglio offre il comprensorio dal punto di vista produttivo, ambientale e naturalistico. Un weekend all’insegna di gusto, cultura, arte, musica e spettacoli, tre giorni alla scoperta della Sicilia più autentica.
L’evento La storia
Il legame del vino con la storia di Menfi è antico. Si narra che la città di Inycon fu il primo insediamento urbano nell’area, risalente all’epoca della Magna Grecia. Uno dei principali centri abitati dai Sicani dove l’abbondanza di acqua e la fertilità del suolo permisero di sviluppare una fiorente agricoltura, basata soprattutto sulla coltivazione della vite. Inycon divenne, così, il centro di produzione di un vino d’eccellenza. Talmente buono che, stando ai racconti di Plinio il Vecchio, Giulio Cesare lo prediligeva nei pubblici conviti.
#4
Michele Botta, sindaco di Menfi
UNA CITTÀ IN FESTA CON IL SUO VINO C’è una località in Sicilia dove non siete mai stati? Menfi potrebbe essere una di queste perché, pur essendoci già stati, scoprirete di non conoscerla a fondo. È una Menfi “diversa” quella che vi invitiamo a visitare: con il suo fertile territorio che da millenni vanta un’eccezionale produzione di vino, con la sua vite che campeggia sullo stemma civico a ricordo dell’antica città di Inycon che la tradizione storica vuole sorta in queste contrade. Dal nome dell’antica città sicana, decantata per le sue eccellenti uve, si perpetua Inycon, la manifestazione che celebra il vino come risorsa principale del territorio e che diventa il tempo della rinascita e del preziosismo di una Menfi che trasforma il vino “distillato dalla terra” in comunicazione sociale. Dal 22 al 24 giugno 2012 a Menfi è tempo di Inycon, divenuta marchio di un territorio permeato da rimanti storici e da profonde suggestioni, tripudio di tutte le potenzialità socio-economiche, per degustare il vino immersi in una festa sempre più originale... dove non siete mai stati.
#5
Daniele Tranchida, assessore al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo della Regione Siciliana
LA STORIA E LE TRADIZIONI Inycon si pone sulla linea d’intervento e d’azione dell’assessorato regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo per qualificare e arricchire l’offerta turistica della nostra regione, andando oltre l’immagine consolidata, ma limitata, delle stagioni balneari, puntando sulla promozione dell’enogastronomia tradizionale, in questo caso sul vino, prodotto d’eccellenza del territorio di Menfi. Inycon è, infatti, una delle manifestazioni inserite nel calendario dei grandi eventi dell’assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacolo. Con gli appuntamenti di approfondimento, le mostre e gli spettacoli che propone, riafferma le potenzialità, la storia e le tradizioni di un intero territorio. Coniugando la cultura, l’ambiente e l’enogastronomia, rafforza inoltre l’offerta turistica. Tutto ciò, insieme all’iniziativa di “aprire” al grande pubblico il mondo che gravita attorno alle cantine, alle realtà imprenditoriali e all’artigianato, in un contesto ambientale suggestivo come quello di Menfi, rende la manifestazione una carta vincente che saprà confermare, anche quest’anno, il successo delle scorse edizioni. In quest’ottica, l’assessorato sostiene anche altre manifestazioni legate a prodotti gastronomici storicamente e tradizionalmente legati ai vari territori siciliani come il gelato artigianale, con lo Sherbeth Festival di Cefalù, il cioccolato di Modica con il Chocobarocco, il Cous cous di pesce del trapanese con il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo. E il vino, che in questi anni è diventato uno degli ambasciatori della Sicilia nel mondo. La ricerca costante della qualità, affiancata alla valorizzazione della specificità di una produzione varia e ricca, che affonda le sue radici nella secolare e prestigiosa tradizione vitivinicola, sono le caratteristiche che stanno consentendo alle nostre etichette di affermarsi sui mercati mondiali, con grande apprezzamento da parte degli esperti. Argomenti sui quali si sta già consolidando un turismo che attrae sempre più anche un nuovo target di visitatori, come è stato dimostrato dalle manifestazioni sostenute dall’assessorato, proprio con questo intento. I prodotti di un territorio sono strettamente legati alla sua storia e alle sue tradizioni e promuoverli, soprattutto quando sono d’eccellenza, significa rafforzarne il fascino e suscitare nuovo interesse e anche curiosità. Fattori cardine per incrementare un flusso turistico che, inevitabilmente, si traduce in un significativo ritorno economico e d’immagine, per l’intera regione. È il leitmotiv in cui crede l’assessorato al Turismo e la ragione principale per cui sostiene manifestazioni di questo genere.
#6
Francesco Aiello, assessore alle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana
UN GRANDE SETTORE ECONOMICO Vino e territorio: in Sicilia è un connubio imprescindibile perché sintesi di ciò che siamo e ciò che eravamo. Ogni porzione di territorio va assaporata per la sfrontata ricchezza della sua diversità produttiva e la bellezza degli ambienti rurali, testimoni delle buone e antiche pratiche di viticultori che hanno plasmato sulla fatica e sull’attesa il pregio della produzione enologica siciliana. Nell’isola, quello del vino è un grande settore economico da sostenere e sviluppare, espressione del profondo legame con le zone di produzione, un vero caposaldo capace di far crescere anche l’offerta turistica. Una performance quella dei vini di tutto rilievo, molto apprezzata dai consumatori. La Regione proseguirà nella strategia di valorizzazione della qualità, investendo sempre di più nel settore grazie anche alle opportunità offerte dal Piano di sviluppo rurale e dalla riforma dell’Organizzazione comune di mercato (Ocm vino). La Sicilia rivendica una superficie vitata di oltre 120 mila ettari e la nostra vitivinicoltura rappresenta il 25 per cento della produzione lorda vendibile dell’agricoltura isolana. Questo significa che fasi favorevoli o sfavorevoli si ripercuotono inevitabilmente su tutta l’economia del territorio. Purtroppo, la crisi in questo momento è forte, i produttori devono resistere, dobbiamo prepararci al consolidamento. L’anello più debole della filiera rimane ancora la commercializzazione, che può essere superata attraverso la neo nata Doc Sicilia, che sarà la più estesa del Paese. Poter indicare il nome “Sicilia” nelle altre etichette aiuterà tutto il vino dell’isola nel panorama internazionale perché permetterà alle aziende di ridurre anche i costi della promozione di nomi geografici meno conosciuti. Inoltre, il consorzio di tutela del brand Doc Sicilia, che a breve partirà, faciliterà l’accesso ai fondi europei e rafforzerà il sistema dei controlli, grazie alla vigilanza dell’Istituto regionale della Vite e del Vino. Aspetto rilevante, se si considera che molto vino siciliano, finora, in assenza della Doc regionale, viene ancora venduto sfuso e imbottigliato nel Nord Italia, con controlli molto limitati.
#7
Franco Gagliano, dirigente della SOAT di Menfi distretto Belice-Carboj
NUOVA IDENTITÀ PER LE TERRE SICANE L’agricoltura delle Terre Sicane si proietta verso una nuova identità. Da una funzione legata strettamente alla produzione, ne assume una più complessa e articolata, connessa al ruolo dell’agricoltore che diventa imprenditore dello spazio rurale. Un cambiamento possibile attraverso l’ampliamento dell’attività tradizionale con l’integrazione in ambito aziendale dell’attività agricola con quella di trasformazione e di vendita. Ma anche attraverso l’integrazione del reddito agricolo con altri redditi extra aziendali e l’allargamento verso nuove funzioni dell’agricoltura come quella turistica. Le Terre Sicane custodiscono innumerevoli risorse rappresentate da paesaggi di straordinaria bellezza, storia, cultura, tradizioni popolari, prodotti tipici e artigianato rurale. Elementi semplici, ma caratterizzati da un ricco significato, della cui importanza l’agricoltore è sempre più consapevole. Da questi elementi passa lo sviluppo dell’agricoltura delle Terre Sicane, dalla capacità dell’agricoltore/imprenditore di valorizzare in toto le risorse rurali e tutto quello che l’uomo ha saputo creare e tramandare nel tempo. Così, le nostre campagne, oltre ad essere luogo per la produzione di eccellenze enogastronomiche, possono diventare organo propulsore per lo sviluppo e per una nuova qualità della vita. Il tutto confortato da una nuova presa di coscienza che fa leva sulla riscoperta della ruralità, contrapposta alla globalizzazione, sul bisogno di salvaguardare il territorio, sul desiderio di stili di vita più naturali, sull’esigenza di multifunzionalità delle aziende agricole per combattere il temuto esodo delle aree rurali, salvaguardando nel contempo le produzioni tipiche. La ruralità delle Terre Sicane oggi rappresenta pertanto un elemento che si coniuga col territorio e con le persone che lo abitano, nel nome di un progresso che passa dall’utilizzo in chiave sostenibile di tutte le risorse disponibili.
#8
Vito Varvaro, presidente di Settesoli
INNOVAZIONE A 360 GRADI PARTENDO DAL VIGNETO La sfida dei prossimi anni delle Cantine Settesoli – spiega Vito Varvaro, presidente di Settesoli, attualmente collaboratore del Gruppo Della Valle ed ex Ad in Italia del gruppo Procter & Gamble – è quella di continuare la strada di leader dei vini siciliani nel mondo portando i propri marchi Settesoli e Mandrarossa in tutti i continenti, inclusi i nuovi mercati asiatici e latino-americani. Questo consentirà di remunerare meglio i soci della cooperativa, condizione essenziale per mantenere ed incrementare la cultura vinicola e la bellezza del territorio. Innovazione a 360 gradi, partendo dal vigneto per arrivare al marketing ed al commerciale, sarà segreto del successo. Una cantina vincente farà da traino alla sviluppo del territorio, quello di Menfi, nel cuore delle Terre Sicane. Un angolo di Sicilia incontaminato, dalle bellezze naturalistiche ed ambientali uniche, fortemente vocato per l’agricoltura ed il turismo ecosostenibile.
#9
Gori Sparacino, presidente Federazione Strade del Vino e dei Sapori di Sicilia
IL GUSTO DELLA CULTURA Le 12 Strade del Vino e dei Sapori di Sicilia, mettendo in sinergia pubblico (enti territoriali) e privati, in primis aziende vitivinicole, agroalimentari, di ristorazione e di accoglienza, vogliono realizzare il giusto connubio tra cultura e prodotti del territorio, per far conoscere l’enogastronomia realizzando un percorso di storia e tradizioni, che legano i luoghi ai prodotti tipici e soprattutto ai vini. Le Strade come protagoniste di un modello di sviluppo dell’offerta enoturistica, basato su un processo di condivisione del valore del territorio e sulla messa a sistema della filiera turistica ed enogastronomica. La Federazione si propone di diffondere l’immagine e la conoscenza delle Strade del vino di Sicilia attraverso campagne d’informazione e iniziative che promuovano l’eccellenza siciliana in Italia e nel mondo per coniugare cultura, natura ed enogastronomia.
# 10
Ferdinandea Il mistero della leggenda, il fascino del mito, il piacere della storia in un unico luogo: l’isola Ferdinandea. Isola di re Ferdinando era, e il capitano la chiamò Ferdinandea. Poi passarono gli inglesi e ci appizzarono la bandiera e dissero che ci apparteneva. Arrivarono i francesi, ci appizzarono un’altra bandiera e dissero pure loro che ci apparteneva. Erano al punto di sciarriarsi a chi doveva essere il padrone dell’isola. Sai che fece quella? Zitta zitta se ne tornò sott’acqua e scomparve, tranquilla, senza battaria, scivolò sul fondo del mare, e là rimase, assieme a pesci e coralli. da La zia Marchesa, di Simonetta Agnello Hornby
# 12
Lembo di terra apparso nel Canale di Sicilia, tra Pantelleria e Sciacca, si è fatto spazio nei libri e nei pensieri di studiosi per la sua vita davvero breve: venuta fuori dalle acque il 2 luglio del 1831, l’isola Ferdinandea è scomparsa appena sei mesi dopo, il 28 dicembre dello stesso anno, quando venne demolita dai flutti. Gli anni trascorsi non hanno mai scalfito l’interesse di ricercatori ed esperti che, ad oggi, non escludono che l’isola “che non c’è più” possa tornare a mostrarsi da un momento all’altro.
# 13
Le spiagge Spiagge dai granelli lucenti come l’oro, mare dalle acque blu come lo zaffiro. Menfi si svela in tutta la sua preziosa bellezza al visitatore che sceglie di trascorrere lì un po’ del suo tempo. Ad accoglierlo c’è un litorale mozzafiato, che dal 1998 ottiene ininterrottamente il prestigioso riconoscimento della “Bandiera blu” rilasciato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), per la qualità ambientale, la vivibilità delle spiagge e per lo stato di salute delle acque. “Con costanza e dedizione – dichiara Michele Botta, sindaco di Menfi – lavoriamo alla valorizzazione e qualificazione di quest’area di Sicilia che ha tutte le carte in regola per affermarsi come una meta turistica di qualità, da scegliere e vivere. Quello che offriamo al turista è un vasto litorale incontaminato, un mare premiato per la pulizia delle sue acque e una spiaggia ricca di servizi”.
# 14
Porto Palo
Nata ai piedi di una torre di avvistamento costiera costruita nel 1583, Porto Palo, frazione di Menfi, è un piccolo e antico villaggio di pescatori, attracco naturale della bassa valle del fiume Belice. Con poco più di cento abitanti a popolarlo, questo borgo affascina per la sua spiaggia lunga e sabbiosa e per il suo mare dai fondali bassi e dalle acque cristalline.
Lido Fiori
I colori sono quelli di una terra dal sapore africano, le suggestioni di una natura selvaggia e incontaminata. Tra dune, canne e agrumeti si fa spazio la spiaggia di Lido Fiori, un litorale da cui lasciarsi travolgere, di cui respirare l’essenza al profumo di bianco giglio del Mediterraneo, dove scoprire l’anima di una terra di mezzo.
Bertolino di Mare
La sabbia cede il passo ai ciottoli bianchi e levigati, quando si arriva sul litorale di Bertolino di Mare. Due chilometri di costa che si snodano tra mare e vigneti, dove è possibile incontrare esemplari di palma nana, tamerice e giunco pungente. Una meta ideale, senza dubbio sorprendente.
# 15
Riserva naturale Monte San Calogero Grotte e pinete che affondano le loro radici nell’era Mesozoica. Una vegetazione incontaminata e selvaggia tradisce origini da un passato lontano. Si presenta così, rude e incantevole, maestosa ed ipnotica, la riserva naturale Monte San Calogero, sul monte Kronio, che ricade interamente nel comune di Sciacca, in provincia di Agrigento. Di natura calcareo-gessosa, accoglie un suggestivo complesso di grotte comunicanti, che la mitologia non esita a ricondurre a Dedalo. Al suo interno si fanno così spazio le stufe di S.Calogero, la grotta di Lebbroso, la grotta di Mastro, la grotta Cucchiara e la grotta Gallo. Un complicato sistema interessato da fenomeni termali riconducibili ad un vulcanesimo secondario, con vapori saturi di sali sulfurei, a temperatura intorno ai 40 gradi.
Lago Arancio
Le sue acque nascondono l’araba Mazzallakkar, i suoi cieli sono rotte migratorie per decine di specie di uccelli. Il Lago Arancio, oasi di quiete e silenzio che si sviluppa per 400 ettari sui monti Sicani, è l’invaso più esteso della provincia di Agrigento. Suggestivo ed imponente, questo luogo offre periodicamente uno degli spettacoli più suggestivi a cui assistere: quando il livello delle acque del lago si abbassa, dall’acqua emergono i ruderi di Mazzallakkar, una costruzione fortificata di origine araba. In primavera e in autunno è luogo di sosta di numerose specie di uccelli migratori, mentre d’inverno vi si rifugiano aironi, cormorani, svassi, spatole, moriglioni, folaghe. Le acque del Lago Arancio si ritagliano il loro spazio tra il bosco della Resinata, ad ovest dell’invaso, e le gole della Tardara, un canyon scavato dal fiume Carboj, l’unico emissario del lago.
La natura
# 16
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La storia Selinunte
La storia di una Grecia antica e gloriosa rivive in un lembo di Sicilia. A Selinunte, in un tratto di costa sud occidentale dell’Isola, case e autostrade si fanno da parte per celebrare templi e santuari, fortificazioni e sculture, esemplari di ceramica corinzia… Ricordi di un passato incantevole. Fondata dai coloni di Megera Hyblea, è rinomata nel mondo proprio per il suo parco archeologico, il più grande d’Europa per estensione, al centro dell’interesse di studiosi del settore che ogni anno arrivano da tutte le parti del mondo per visitarlo e scoprirne l’essenza.
Cretto di Burri
Un labirinto vasto e spettrale, una colata di cemento bianco sulle macerie di una Gibellina distrutta dal terremoto del 1968. È il Grande Cretto di Alberto Burri. Il progetto artistico, avviato nel 1984 e portato a termine in cinque anni, è concepito come uno spazio percorribile e ad altezza d’uomo, un tracciato tra blocchi e fenditure che ricalca in buona parte quello che era l’impianto urbanistico di Gibellina con le sue strade e i suoi isolati. Le macerie della città furono distrutte con l’intervento dell’esercito, raccolte poi con i bulldozer, compattate e tenute insieme da reti metalliche. Su questi blocchi in seguito fu colato il cemento liquido bianco. Oggi, il Grande Cretto di Burri è considerato un’opera d’arte di certo non fine a se stessa: osservandolo da lontano o, forse ancora di più, attraversandolo nelle sue viscere, l’uomo si ritrova nel mezzo di un percorso di smarrimento, in un luogo in cui riflettere sul significato più vero della nozione di perdita.
# 18
# 19
Un giorno in vigna Un’emozione che vibra dentro quando il vento soffia e gli uccelli cantano il buongiorno. Gli odori, i sapori e i colori di luoghi che raccontano storie di famiglie. I volti, le mani, le voci di chi fa della vigna una ragione d’essere, il centro del proprio mondo rurale e genuino. Gli anni si rincorrono, cambiano le tecniche di coltivazione e le generazioni di viticoltori si tramandano antiche sapienze. Ma non muta il modo di sentire la vigna, di vivere il vino, di tenersi aggrappati alla tradizione. Ieri come oggi, oggi come ieri. Vi raccontiamo un giorno in vigna, le emozioni e le fatiche di una vita dedicata al vino, attraverso le voci di due uomini distanti per età ed uniti per passione. # 20
In quale vigneto lavora? Da quanto tempo? La sua giornata tipo in vigna, ce la descrive?
Il momento più faticoso? E quello di maggiore gratificazione? Che emozioni le dà vivere e respirare il vigneto?
Le tecniche di raccolta sono cambiate? Se sì, come? Cosa significa per lei vino?
Michele Botta, 63 anni
Filippo Campo, 35 anni
Nel vigneto di mia proprietà.
In quello di mia proprietà. Ho ereditato sia l’azienda che la passione.
Sin da piccolo, ho cominciato aiutando mio padre.
Da piccolo. Ricordo che trascorrevo le vacanze natalizie ed estive sempre in mezzo alla vigna.
In inverno comincio a lavorare alle 7.30 e ritorno nel primo pomeriggio: mi dedico con passione alla potatura e alla concimazione. Nel periodo primaverile ed estivo, invece, comincio alle 6 e torno a casa verso le 13:30. In quei mesi mi dedico alla potatura verde, all’aratura del terreno e alla spollonatura. Ogni volta con la stessa passione, trasmessa da mio padre.
La mattina mi alzo presto e raggiungo la vigna dove eseguo i lavori del momento, come l’aratura del terreno, la potatura, la concimazione e l’irrigazione. La cosa che più mi piace è pranzare in campagna, all’ombra delle viti.
In primavera, perché c’è tanto lavoro che si concentra contemporaneamente.
In primavera, al risveglio vegetativo, perché si concentrano tanti lavori.
La vendemmia, perché gratifica per i lavori svolti durante tutto l’anno.
La vendemmia, perché vedo i risultati di un’intera annata seguita con fatica e pazienza.
Emozioni grandi date dall’odore della campagna, dal silenzio spesso interrotto piacevolmente dal canto degli uccelli, dai ricordi di infanzia... E dal fatto che, spesso, il sacrificio e il sudore divengono momento di piacere.
Emozioni bellissime, perché è lì che respiro tanti profumi che, di norma, non si percepiscono altrove.
Prima la vendemmia avveniva a mano, mentre oggi la svolgo a macchina. Anche se mi privo di certe emozioni.
Sí, adesso si usa anche la vendemmiatrice. Io, però, preferisco la vendemmia manuale, perché è gradevole anche se faticosa, si ride e si scherza come in un giorno di festa.
Emozioni, gusto, piacere, vita.
Per me è tutto: è vita, allegria, cultura. Ciò che unisce tanta gente.
# 21
Vita tra gli ulivi Tradizione, passione, tempo. In una parola, dedizione. È ciò che un albero di ulivo richiede al suo coltivatore. Accursio Alagna, direttore della cooperativa “La Goccia d’Oro” di Menfi, racconta cosa significa vivere una vita scandita dai tempi dell’oro verde, linfa dell’isola di Sicilia.
# 22
Accursio Alagna
In cosa consiste il suo lavoro? Cos’è la cooperativa “La Goccia d’Oro”? Che tipo di cura richiedono gli alberi di ulivo?
Ci descrive la vita in un uliveto?
Le tecniche di raccolta si sono evolute? Se si, si è perso qualcosa del passato? Oggi il mondo dell’olio può rappresentare un’opportunità di lavoro concreta?
La parte migliore e quella peggiore della vita tra gli ulivi?
L’olio è un bene da... Per lei, olio significa?
Nella valorizzazione dei prodotti che arrivano dai nostri soci. Per la precisione, parlo dell’olio extra vergine di oliva proveniente dalle tre principali cultivar del nostro territorio: Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola. È un insieme straordinario di uomini accomunati da idee, sogni, desideri, voglia di produrre un olio di qualità da commercializzare nel mondo. Alla base di tutto c’è uno scenario di storia e cultura, una parte di Sicilia Occidentale, tra le migliori zone olivicole del mondo, da sempre rivelatrici di sapori veri. L’olivo è una pianta che si caratterizza per l’alta rusticità. Così, la sua coltivazione è possibile in terreni altamente calcarei, siccitosi e difficilmente coltivabili. La difficoltà maggiore è sicuramente legata alla Bactrocerae olea, la mosca dell’olivo che causa notevoli problemi alla qualità dell’olio e che può essere contrastata attraverso la lotta chimica o biologica. Le operazioni più impegnative per un imprenditore sono essenzialmente tre: potatura, lavorazione e raccolta. Proprio quest’ultima rappresenta un momento molto faticoso per l’agricoltore, anche se non è più gravosa come una volta, in quanto la moderna tecnologia permette una riduzione di tempi e costi non indifferente. Di sicuro le tecniche di raccolta non sono più quelle di 10 anni fa, la meccanizzazione ha dato un notevole aiuto all’agricoltore permettendo un risparmio di tempo e di costi. Unica pecca, è la perdita di quel qualcosa che rendeva caratteristico il periodo dell’anno in cui la famiglia si riuniva e partecipava alla raccolta del prodotto. Certamente sí. Bisogna però avere molta pazienza, dedizione e soprattutto disponibilità ad innovare le tecniche colturali.
Non penso ci sia un momento peggiore nella vita tra gli ulivi. L’unico aspetto negativo può essere legato alla remunerazione dell’olio per quintale, ancora troppo bassa per ripagare i sacrifici che ogni giorno vengono sostenuti. Preservare. Rappresenta la nostra tradizione ed è uno dei componenti essenziali della dieta mediterranea. Tradizione, cultura, sostenibilità.
# 23
L’arte di ricamare A cura di Roberta Urso responsabile pubbliche relazioni Settesoli
Saveria Cusumano 44 anni, mamma di due figlie, casalinga e ricamatrice per passione Saveria inizia a ricamare e lavorare all’uncinetto sin da bambina, intorno agli 8 anni, durante le giornate estive trascorse in campagna con tutta la famiglia. Insieme alle cugine muove i primi passi, seguendo le orme della madre e delle zie: ama trascorrere le ore calde all’ombra degli alberi del giardino, chiacchierando e ricamando. I primi lavori sono delle copertine all’uncinetto e dei grembiulini ricamati con deliziosi motivi floreali. Le prime vere realizzazioni di ricamo, però, le crea durante l’adolescenza, a 14 anni. La passione, infatti, cresce sempre
# 24
Graziella Oro 78 anni Mamma e nonna, ricamatrice Graziella è un’ex sarta, particolarmente esperta nella realizzazione di abiti da sposa e prêt-à-porter. Inizia a ricamare intorno all’età di 7 anni, andando in collegio dalle suore dove la madre superiora, Suor Orsolina, teneva un laboratorio di ricamo. Per tre estati frequenta il corso con attenzione ed amore e ricorda ancora oggi i primi lavori a punto antico e gli amorevoli insegnamenti delle suore, sempre pronte ad intervenire quando si scoraggiava perché sbagliava qualche punto. Prosegue poi gli studi di ricamo al Collegio dell’Immacolata, imparando a ricamare tende a punto erbe e punto rode, parure di intimo e camicie da notte. Ricama interamente il corredo per la sorella maggiore quando si appresta alle nozze. Inizia poi, a 14 anni, a ricamare il proprio corredo, lavorando a lenzuola, tovaglie da tavola, intimo. È intorno ai 17 anni che inizia a frequentare anche la famosa scuola di taglio della signora Giovanna Mangiaracina, di via Garibaldi, che a Menfi ha fatto scuola negli anni 40, dove impara anche l’arte del taglio e cucito. Il ricamo resta sempre la sua prima passione e continua a realizzare splendidi lavori, coniugando la sartoria col ricamo, cucendo e realizzando applicazioni su tende, cuscini e centrini, quadri a punto pittoresco, cuscini a punto fiamma. Per il suo matrimonio cuce anche gli abiti delle sue parenti, il suo vestito da sposa, i completi da viaggio di nozze. Negli anni '70 impara a produrre ricami ed applicazioni, poi, con la nascita dei nipotini, inizia a dilettarsi con corredini e vestitini. La sua specialità è sempre stata, e resta, il punto antico. Ha continuato nel tempo a lavorare alla produzione di corredi; tra questi, quello della figlia e della nuora. Ancora oggi, le sue abili mani, producono capolavori dall’inestimabile valore, con la passione e l’entusiasmo di sempre.
più e col passare del tempo la sua abilità matura. Da vera autodidatta impara da giornali e riviste specializzate punti sempre più complicati: come il punto palestina, il punto rammendo, il punto ad aghi, il punto sfilato. È sempre intorno a quell’età che inizia così a realizzare lavori meravigliosi ed assai complessi, come coperte, tovaglie, servizi da tavola, che a volte si riallacciano alla tradizione del ricamo menfitano di un bianco candido mentre altre, vengono reinterpretati in chiave più
moderna e arricchiti di colori vivaci, diventando servizi da tavola natalizi, set da bagno, asciugamani, tende. La casa di Saveria è arredata con moltissimi dei suoi lavori, ma lei, ancora oggi, si diletta a produrre corredi per amiche e parenti. Passione che si palesa nella volontà di trasferire il sapere delle sue abili mani anche alle figlie, Sara ed Annalisa, che già da qualche anno si cimentano nella creazione di piccoli capolavori di un’arte che merita di essere tramandata.
# 25
Gli chef e la Sarde a Beccafico Chef Vittorio Brignoli Ristorante Da Vittorio, Menfi
“Ho pensato a chi è allergico al latte, nel tentativo di proporre un piatto che rappresenti una variante della tradizione siciliana, senza per questo stravolgerla. Rendendolo, a parere di molti, un piatto strepitoso”. Ingredienti 800gr di sarde deliscate e aperte in due 100gr di mollica di pane fresco 50gr di pecorino 50gr di pinoli e uvetta pistacchi di Bronte tritati q.b. prezzemolo tritato q.b. fumetto di scorfano e pescatrice 1 bicchiere di succo d’arancia di coltura biologica olio evo d’oliva Nocellara del Belice, sale e pepe
# 26
Pulire le sarde, diliscarle e privarle delle teste. Sciacquarle, asciugarle e aprirle in due. Mettere in una padella il pangrattato, farlo dorare facendo attenzione a non bruciarlo. Quando sarà ben colorato togliere la padella dal fuoco, unirvi un filo d’olio e amalgamare bene. In una scodella, unire la mollica con l’uvetta e i pinoli, lo zucchero, il sale e pepe ed il prezzemolo tritato finemente. Amalgamare bene questi ingredienti, impiegando del fumetto di pesce. Adagiare su ogni sarda un poco
del ripieno ottenuto e arrotolare così da ottenere degli involtini. Aggiungere succo di arancia e pistacchi. Infarinare e friggere in olio caldo. La novità L’innovazione sta nel fatto che il ripieno delle sarde viene impastato con il fumetto e non con il latte come nella ricetta originale, rendendo il piatto più leggero. Il succo d’arancia e i pistacchi aggiungono una nota di freschezza al piatto. Infine, le sarde vengono infarinate e fritte in olio caldo.
Mezze Maniche con carciofi e calamari Chef Alessandro Bursi Ristorante Il vigneto, Menfi
“L’ispirazione del piatto è data dai nostri prodotti della terra e dal pesce del vicino mare di Porto Palo, giornalmente presenti nella nostra cucina”. Ingredienti 500 gr mezze maniche 3 carciofi tagliati a julienne 1 carciofo tagliato a julienne e fritto 2 calamari medi tagliati a listarelle 1 spicchio di aglio nella buccia e schiacciato (in camicia) ½ mazzetto di menta e basilico, battuti o frullati con olio ½ bicchiere di vino bianco 1 bicchiere d’acqua olio evo sale, pepe bianco
In una padella capiente a fuoco moderato versare l’olio, l’aglio in camicia e i calamari. Lasciare rosolare per qualche minuto e aggiungere i carciofi. Bagnare con il vino e lasciare evaporare. Aggiungere l’acqua, il sale e lasciare intenerire i carciofi. Nel frattempo, cuocere la pasta in abbondante acqua salata scolare al dente, versare nella padella e amalgamare a fuoco vivace. Spegnere la fiamma, aggiungere il
battuto e continuare ad amalgamare. Aggiungere il pepe, decorare con i carciofi fritti e servire. La novità La ricetta originale prevede cipolla e carciofi. Nella versione proposta dallo chef, i carciofi vengono accompagnati dai calamari, la cipolla viene sostituita dall’aglio e si aggiungono al piatto basilico e menta, per dare profumo e colore.
tradizione La capolata Chef Angelo Pumilia Foresteria Planeta Estate, Menfi
“La capolata è un piatto tradizionale menfitano che ha radici antiche. Io l’ho reinterpretata scegliendo una versione più estiva”. Ingredienti 500gr di semola rimacinata 4 uova 1l di brodo di pesce 500gr di pomodori ramati 1 spicchio di aglio 50gr di cipolla 20gr di acciughe 10gr di menta 200gr di frutti di mare crudi Salsa di pomodoro prezzemolo, peperoncino 100gr di olio evo
Impastare farina e uova fino ad ottenere un composto molto duro. Con un coltello, tritare la pasta finemente e setacciarla con lo scolapasta. Soffriggere la cipolla tritata con olio e peperoncino, aggiungere i pomodori spellati, cuocere qualche minuto e mettere da parte. Lessare qualche secondo la capolata nel brodo di pesce, scolare e saltare in un fondo di aglio, acciughe e menta. Scaldare bene la salsa e, a fuoco spento, aggiungere i frutti di mare crudi. Servire la capolata con la salsa ai frutti di mare e la salsa ottenuta frullando prezzemolo e olio.
La novità Secondo la ricetta tradizionale, la capolata viene preparata in inverno e lessata nel brodo di gallina. La versione rivista è più estiva, prevede il brodo di pesce e una mantecatura della pasta come se fosse di grano duro. Viene servita con una salsa dal gusto tradizionale, a base di pomodoro fresco e menta con l’aggiunta del pesce crudo, che mescola i suoi umori con l’acidità del pomodoro, dando così la sensazione iniziale del classico sugo “allo scoglio”, ma con una texture tipica del crudo.
# 27
PROGR TUTTI I GIORNI DAL 22 AL 24 GIUGNO
EXPO / CULTURA
DEGUSTAZIONI
ECO VINEYARD TOUR
INGRESSO LIBERO
h 18-24 Chiesa di San Giovanni, Via della Vittoria
h 9-24 Enoteca Strada del Vino Terre Sicane Via Santi Bivona 13
TRA LE NUVOLE IN TOUR
A cura di Maria Giovanna Ingrasciotta
Degustazione e vendita di vini e prodotti tipici del territorio.
DIPINTI ARTISTICI SU LEGNO, VETRO E CERAMICA
ENOTECA DELLA STRADA DEL VINO TERRE SICANE
BIGIOTTERIA ARTISTICA CON PIETRE NATURALI
A PAGAMENTO
A cura di Doriana Ingrasciotta
RICAMI SU LINO
A cura di Anna Maria Campo h 18-24 / Palazzo Pignatelli
NEL SEGNO DELL’ARTE: DONAZIONE GALLÈ - UPIGLIO Mostra Permanente delle Collezioni Civiche d’arte
LA MADONNA RITROVATA
Il monumentale gruppo scultoreo raffigurante la “Madonna e il peccatore”, realizzato nel 1891 da Calogero Cardella, recuperato dall’antica Chiesa Madre dopo il terremoto del ’68. A cura di Gioacchino Mistretta h 18-24 / Biblioteca comunale
MOSTRA MALACOLOGICA
h 19-1.00 Piazza V. E. III e Cortili di Via della Vittoria
WINE & FOOD EXPERIENCE / ANDAR PER CORTILI
Degustazioni sotto le stelle di vini e prodotti tipici del territorio, in collaborazione con l’Enoteca della Strada del Vino delle Terre Sicane, la Cacioteca Regionale Siciliana del CORFILAC, il Centro Commerciale Naturale Inycon in centro e l’Unione Commercianti di Menfi. A PAGAMENTO (1)
h 19-1.00 / Piazza San Giuseppe
SAPORI D’AFRICA
Degustazioni di prodotti tipici del Marocco tra musiche, colori e tradizioni mediterranee.
Un tour alla scoperta del territorio a bordo di mezzi eco-compatibili.
Scopri dall’alto la bellezza del territorio menfitano, a bordo di deltaplani e aeromobili ultraleggeri.
PRENOTAZIONI: Avioterranova Volo Club Lido Fiori, Menfi Tel. +39 328 2688657 / 339 2804651
A CAVALLO IN TOUR
Monta in sella per vivere il Menfishire a contatto con la sua natura più selvaggia. PRENOTAZIONI: Centro ippico La Giara C.da Cinquanta, Menfi / Tel. +39 389 5845292
PEDALANDO IN TOUR
Percorso guidato in bici tra le cantine della Strada del Vino Terre Sicane, con momenti di degustazione e visite ai vigneti. PRENOTAZIONI: Coast2coast Agrigento / Tel. +39 328 4561237
LIVE SHOW
A PAGAMENTO (1)
INGRESSO LIBERO
h 19 / Piazza V. E. III
h 20.45 / Piazza V. E. III
Progetto di Planeta per l’arte e il territorio, quinta edizione. Opere di Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Franco Polizzi e Salvatore Paolino. Testi di Armando Massarenti e Diego Planeta.
Laboratori di degustazione della tipica cucina del territorio, a cura delle Signore di Menfi coordinate da Bonetta Dell'Oglio. Conducono Fede & Tinto. INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Proiezione dei 4 cortometraggi vincitori del concorso “Reason wine: idee per bere con gusto”, realizzato nell’ambito del progetto “Vino e giovani” a cura dell’Enoteca Italiana.
h 21 / Piazza V. E. III
h 22.30 / Piazza V. E. III
h 18-24 Piazza V. E. III, Via Blandina e Via Garibaldi
WINE TASTING
I vini dell’estate. Degustazioni guidate delle etichette delle Terre Sicane. Conducono Fede&Tinto, interviene Veronika Crecelius.
Cabaret e grandi concerti gratuiti con Giovanni Cacioppo, Max Gazzè e Sicily Ska
h 18-24 Enoteca Strada del Vino Terre Sicane Via Santi Bivona 13
VIAGGIO IN SICILIA
EXPO VILLAGE
Itinerario espositivo dedicato al mondo del vino, dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio.
SIGNORE RICETTE: LA BRIGATA DI CUCINA MANDRAROSSA
LEZIONI IN TERRAZZA
A cura dell’associazione culturale Odissea
h 20 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
(1) Il prezzo del biglietto wine è di € 5 ed è composto da due tagliandi. Il primo dà diritto a 1 calice e 1 tracolla, il secondo, invece, dà diritto a 1 degustazione di vino a scelta tra la selezione consultabile presso il wine bar e i cortili. Qualora abbiate già acquistato un biglietto e siate già in possesso del calice e della tracolla il relativo tagliando darà diritto a 1 degustazione di vino. Il prezzo del biglietto food è di € 5 e dà diritto a 1 degustazione a scelta tra i menu proposti nei cortili di Via della Vittoria, in piazza Vittorio Emanuele III e nell’area del Marocco. (2) Il prezzo del biglietto è di € 10 e dà diritto ad un posto in platea con degustazione. Il biglietto si acquista in enoteca. I biglietti non sono rimborsabili anche se parzialmente utilizzati. L’acquisto del biglietto comporta l’accettazione integrale del regolamento consultabile presso le biglietterie. Il programma potrà subire variazioni.
SPETTACOLI IN PIAZZA
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
h 19-24 / Villa Comunale
CULTURA E ARTE
VINO E GIOVANI REASON WINE: IDEE PER BERE CON GUSTO!
DALL'ANALISI SENSORIALE AL PIACERE DEL VINO Corso di analisi sensoriale. A cura di Daniela Barbera e Antonio Scacco. A PAGAMENTO (2)
WINE BAR
Andar per cortili 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Bonera Cavarretto Bertolino Agareni Gurra Belice Genovese Magaggiaro Torrenova Mandrazzi Area Marocco DEGUSTAZIONI
RAMMA VENERDÌ 22 GIUGNO
SABATO 23 GIUGNO
DOMENICA 24 GIUGNO
EXPO / CULTURA
EXPO / CULTURA
DEGUSTAZIONI
h 17 / Biblioteca comunale
h 18.30 / Giardino di Villa Valvaro Via della Vittoria 178
h 19 / Piazza V. E. III
SICILY WORLD WINE
Convegno sulla sponsorizzazione del prodotto vino in Italia e all’estero e sulla DOC Sicilia
CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA DI MENFI A DIEGO PLANETA
h 21 / Teatro del mare
DEGUSTAZIONI
“OMAGGIO ALL’OPERA” E “LA TRAPPOLA” DI PIRANDELLO
SIGNORE RICETTE: LA BRIGATA DI CUCINA MANDRAROSSA I DOLCI: NUCATOLI E CANNILERI h 21 / Piazza V. E. III
WINE TASTING: I ROSSI
h 19 / Piazza V. E. III
Saggio di teatro danza degli allievi di Aurelia Lalicata
SIGNORE RICETTE: LA BRIGATA DI CUCINA MANDRAROSSA SUA MAESTÀ LA PASTA DI CASA
DEGUSTAZIONI
h 19 / Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
SIGNORE RICETTE: LA BRIGATA DI CUCINA MANDRAROSSA PANI, INFIGGHIULATE E SCIAVATE
A cura di Iter Vitis (Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa) INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO
h 21 / Piazza V. E. III
Durante la degustazione, presentazione del nuovo presidio Slow Food “Carciofo Spinoso di Menfi”
LEZIONI IN TERRAZZA
WINE TASTING: I ROSATI
h 10 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
LEZIONI IN TERRAZZA
MINICORSO DI DEGUSTAZIONE DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
h 20 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
MINICORSO DI DEGUSTAZIONE DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
h 20 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
DALL'ANALISI SENSORIALE AL PIACERE DEL VINO: I ROSSI
h 21 / Piazza V. E. III
WINE TASTING: I BIANCHI
h 10 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13 A cura della società La Goccia d’Oro in collaborazione con l’Unità Operativa Specializzata in Olivicoltura di Sciacca
BANCO D’ASSAGGIO DI VINI INTERNAZIONALI
h 19 / Piazza V. E. III
LEZIONI IN TERRAZZA
DALL'ANALISI SENSORIALE AL PIACERE DEL VINO: I BIANCHI
A cura della società La Goccia d’Oro in collaborazione con l’Unità Operativa Specializzata in Olivicoltura di Sciacca
A PAGAMENTO FINO AD ESAURIMENTO POSTI (2)
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
LIVE SHOW
h 20 / Terrazza dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane, Via Santi Bivona 13
A PAGAMENTO FINO AD ESAURIMENTO POSTI (2)
LIVE SHOW h 22.30 / Piazza V. E. III
SICILY SKA in concerto
h 24 / Piazza V. E. III
SPETTACOLO PIROTECNICO Concerto piromusicale
DALL'ANALISI SENSORIALE AL PIACERE DEL VINO: I ROSATI
h 22.30 / Piazza V. E. III
GIOVANNI CACIOPPO
A PAGAMENTO FINO AD ESAURIMENTO POSTI (2)
LIVE SHOW
“Vita da bar” spettacolo di Cabaret
h 22.30 / Piazza V. E. III
MAX GAZZÈ
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ECO VINEYARD TOUR
LIVE SHOW
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WineTasting In alto i calici: arrivano i vini dell’estate. Sono i vini dell’estate i protagonisti dei wine tasting di Inycon. Vini leggeri e capaci di dare al palato un senso di freschezza senza esagerare nel grado alcolico, i vini dell’estate sono particolarmente ricercati dai “wine lovers”: non superano i 13 gradi e hanno un’acidità spiccata che offre refrigerio anche nelle più calde giornate estive. Ogni sera, alle ore 21, sarà possibile degustare le migliori produzioni dell’estate di 15 cantine delle Terre Sicane nella piazza Vittorio Emanuele III di Menfi, trasformata per l’occasione in un grande palcoscenico a cielo aperto, dove alzare il sipario sul meglio della produzione enologica del territorio. A raccontare le etichette in degustazione saranno Fede&Tinto, il frizzante duo della trasmissione Decanter, in onda su Rai Radio2. Con loro ci sarà anche la giornalista Veronika Crecelius, corrispondente in Italia per Weinwirtschaft, la più influente rivista per il mercato di vini in Germania. Venerdì saranno in degustazione i vini bianchi, sabato i rosati e domenica i rossi. Ogni sera le etichette verranno sorseggiate in compagnia degli stessi produttori che ne sveleranno le caratteristiche, tra curiosità e aneddoti in vigna. Venerdì sera l’appuntamento è con Galici di Agareno; Il Grillo del lago dell’azienda Di Prima; Grillo di Pianadeicieli e Lighea, di Donnafugata. Sabato saranno in degustazione Rosa d’Avola di Lanzara; Rosa di nero di De Gregorio; Gerbino dell’azienda Di Giovanna e Rosé di Planeta. Domenica si sorseggeranno invece Lumà di Cellaro; Kairè di Montalbano; Timperosse di Mandrarossa; Nuhar di Rapitalà e Ibisco di Rizzuto. Per partecipare ai wine tasting è necessario ritirare una card gratuita. Le card vengono distribuite fino all’esaurimento dei posti disponibili.
# 30
tutti i giorni h 21
Le Terre Sicane tra vino e gusto
In piazza e nei cortili le degustazioni sotto le stelle. tutti i giorni h 19 > 1
Wine & Food experience
Sorsi, emozioni e profumi delle migliori etichette del territorio da vivere sotto le stelle, per momenti di vero relax. Bianchi, rossi e rosati ma anche spumanti di quindici cantine del territorio sono serviti in un elegante wine bar a cielo aperto nella piazza principale di Menfi. Le degustazioni, in collaborazione con l’enoteca della Strada del Vino delle Terre Sicane e la Cacioteca regionale siciliana del Corfilac, cominciano al calar del sole e proseguono fino all’una di notte. Le produzioni di alcune delle migliori realtà vitivinicole del territorio saranno servite in abbinamento alla Provola dei Nebrodi e a 4 formaggi Siciliani Dop (Denominazione di origine protetta): Ragusano Dop, Pecorino Siciliano Dop, Piacentinu Ennese Dop e Vastedda Valle del Belice Dop, accompagnati da marmellate e pane. Il prezzo del biglietto per le degustazioni è di 5€ e dà diritto ad un calice, una tracolla ed una degustazione di vino. Le biglietterie si trovano in piazza Vittorio Emanuele III e in via della Vittoria.
tutti i giorni h 19 > 1
Andar per cortili
I caratteristici vicoli di Menfi si trasformano in palcoscenici del gusto. Vini, ma anche prodotti tipici del territorio saranno offerti in degustazione per far conoscere ai visitatori l’offerta enogastronomica delle Terre Sicane. Etichette in abbinamento a dolci, prodotti da forno e specialità tipiche locali. L’iniziativa è a cura dell’enoteca della Strada del Vino delle Terre Sicane, delle aziende del Centro Commerciale Naturale Inycon in centro e dell’Unione Commercianti di Menfi. Il prezzo del biglietto per le degustazioni è di 5 €. tutti i giorni h 20
A lezione di… vino
Le terrazze dell’Enoteca Strada del Vino Terre Sicane ospitano, ogni sera, i corsi di degustazione di vino per scoprire le etichette del territorio. L’appuntamento è con i bianchi (venerdì), i rosati (sabato) e i rossi (domenica). Le degustazioni sono guidate da Daniela Barbera e Antonio Scacco, esperti in analisi sensoriale. tutti i giorni h 9 > 24
In enoteca
L’enoteca della Strada del vino Terre Sicane di Casa Planeta, in via Santi Bivona 13, rimane aperta dalle 9 a mezzanotte per la degustazione e la vendita di vini e prodotti agroalimentari del territorio. tutti i giorni h 18 > 24
L’expo village
L’itinerario tra i migliori vini, le eccellenze agroalimentari e le creazioni di artigianato del territorio si snoda tra piazza Vittorio Emanuele III, via Blandina e via Garibaldi, per una passeggiata tra arte e gusto.
# 31
Le signore ricette sono servite Ai fornelli la brigata di cucina Mandrarossa. Donne con le mani in pasta, odori e sapori di una cucina contadina che riportano indietro agli anni dell’infanzia, immagini di un passato che torna a vivere sul palcoscenico di Inycon. I visitatori, nei tre giorni della rassegna dedicata al vino siciliano di qualità, potranno gustare le ricette casalinghe della tradizione menfitana, proposte dalle signore di Menfi su iniziativa di Mandrarossa. E prima di assaporare i piatti realizzati dalle mani sapienti di queste donne, coordinate dallo chef Bonetta Dell’Oglio, sarà possibile assistere alla loro preparazione. Così, ogni sera, alle 19, l’appuntamento è in piazza Vittorio Emanuele III, per tre gustosi appuntamenti da non perdere. Venerdì la brigata di cucina Mandrarossa svelerà i segreti della preparazione del pane, raccontando al pubblico quali passi seguire per sfornare ottime infigghiulate e sciavate. Sabato la scena sarà rubata dalla pasta fatta in casa, mentre domenica si chiude con i dolci: le signore di Menfi insegneranno come preparare in casa ottimi nucatoli e cannileri.
tutti i giorni h 19 19.00
# 32
L’emozione del gusto vive a Casa Planeta Soffitti a volta in pietra e gesso, pavimenti ricoperti da antiche maioliche, scale tappezzate in marmo di Carrara e, ancora, ambienti vestiti solo di pareti in pietra grezza.
tutti i giorni h 20
Le sale del palazzo settecentesco che ospita Casa Planeta, a Menfi, si inebriano dei sapori e degli odori dei vini dell’Enoteca Terre Sicane, per tre giorni in cui promuovere la cultura del vino e di tutti i prodotti agroalimentari del territorio.
Degustazioni, incontri, mostre e momenti di confronto
Sono al centro delle attività organizzate dall’associazione Si.S.Te.Ma. Vino che gestisce l’enoteca e propone una vasta gamma di etichette locali. L’associazione riunisce, insieme al comune di Menfi e all’associazione Strada del Vino Terre Sicane, anche 11 imprese agricole e vitivinicole locali, Cantine Settesoli, Planeta, Barbera, Agareno, Pianadeicieli, Lanzara, l’Antica riserva, Società agricola fratelli Li Petri, Stoccatello, La Goccia d’oro e Capricci divini.
Dall’analisi sensoriale al piacere del vino.
I bianchi, i rosati e i rossi sono gli ospiti d’eccezione della terrazza d'Enoteca del vino delle Terre Sicane. Da venerdì a domenica, nel pieno rispetto della filosofia che da 17 anni contraddistingue Inycon e vuole far rivivere ogni volta il vino di un territorio tutto da scoprire, i visitatori potranno partecipare ai corsi “Dall’analisi sensoriale al piacere del vino”. Incontri che rappresentano l’occasione perfetta per affrontare un viaggio di gusto, all’insegna di una gamma di sensazioni che solo un calice di vino è in grado di offrire. Le degustazioni sono a cura di Daniela Barbera e di Antonio Scacco, esperti in analisi sensoriale.
# 33
Il CoRFiLaC e la Cacioteca Regionale Siciliana
CoRFiLaC – Ragusa S.P. 25 Ragusa – Mare Km 5 97100 – Ragusa Tel. 0932.660414 www.corfilac.it
# 34
Il Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia, con sede a Ragusa, nasce nel 1996 ed è un ente, con personalità di diritto pubblico, della Regione Siciliana. Nasce dall’istituzionalizzazione del “Progetto Ibleo”, dal quale eredita il “Sogno”: creare un ponte tra il mondo della ricerca, il mondo della produzione e dei consumatori. Il Progetto Ibleo ed il CoRFiLaC vengono istituiti per far sì che le esigenze della base produttiva e dei consumatori diventino impegni istituzionali delle Università e dei centri di ricerca nazionali ed internazionali che operano in Sicilia. Nell’ambito di molteplici opportunità il CoRFiLaC punta sulle tradizioni casearie siciliane nel loro contesto ambientale, sociale, storico, paesaggistico e culturale. La strategia di ricerca del CoRFiLaC è di sviluppare dei protocolli sperimentali che studino le specificità dei sistemi tradizionali di produzione, attraverso una serie di processi naturali che l’uomo, l’allevatore, il casaro deve dominare ogni giorno affinché arrivi a produrre un formaggio d’eccellenza. Per questo il CoRFiLaC li ha definiti “Formaggi d’Autore”. Dopo gli studi sulle tecnologie di caseificazione è diventato prioritario per il CoRFiLaC approfondire le conoscenze scientifiche sui processi di maturazione dei Formaggi Storici Siciliani tradizionali aprendo un confronto anche con le scuole degli “affinatori” francesi ed italiani. A tale scopo è nata la “Cacioteca Regionale Siciliana” un centro in cui s’intendono riprodurre i sistemi storici di stagionatura dei Formaggi Siciliani senza trascurare il contesto caseario internazionale. Si vogliono creare le condizioni “per non dimenticare” un patrimonio culturale secolare che ereditiamo da sapienti
uomini e donne che hanno segnato la storia dell’universo caseario. Non solo Stagionatura, ma anche un forte legame con il consumatore. All’interno della Cacioteca sono riprodotti i sistemi storici di stagionatura dei formaggi siciliani tradizionali, ma non solo. L’intento è, infatti, quello di allargare la proposta ad un contesto caseario internazionale, affinchè il centro diventi luogo di una testimonianza interculturale. La Cacioteca è accolta in una struttura avveniristica con 12 celle disposte su due livelli sotto terra, nell’area adiacente alla sede dell’Istituto, e sarà il polo di ricerca dove l’equipe del CoRFiLaC, insieme a produttori e stagionatori dell’Isola, lavorerà per studiare l’affinamento dei formaggi nelle condizioni climatiche e ambientali originarie, quelle degli ambienti tipici di stagionatura di una volta. Riproduzione possibile grazie all’ausilio di tecnologie e processi di monitoraggio all’avanguardia. La Cacioteca è stata pensata anche come un centro espositivo, con percorsi guidati di facile accesso per consumatori, giornalisti, opinion leader, esperti del settore e il mondo della scuola. Saranno esposti i formaggi storici tradizionali della Sicilia (Maiorchino, Palermitano, Pecorino Siciliano, Piacentinu Ennese, Provola dei Nebrodi, Ragusano, Vastedda della valle del Belice, Fiore Sicano e Tuma Persa), i formaggi italiani a crosta fiorita ed erborinati, altri formaggi nazionali (Asiago, Castelmagno, Parmigiano Reggiano, Montasio e non solo) e, infine, una cella dedicata ai formaggi internazionali, a media e lunga stagionatura, provenienti da Francia, Inghilterra, Spagna e da alcuni dei Paesi del Mediterraneo. Un Teatro del Gusto consentirà, inoltre, a grandi chef e “nonne” del mondo di presentare e far degustare, in occasione di eventi specifici, le straordinarie peculiarità enogastronomiche territoriali, non solo del Mediterraneo, ma anche dei Paesi con una forte tradizione culinaria eco-compatibile. Sarà un teatro anche per i mestieri del cibo. Sarà disponibile, dedicato agli operatori del settore ed alle istituzioni, un laboratorio, “l’Accademia della Terra”, aperto al pubblico, per degustazioni culturali guidate, alla scoperta della biodiversità dei saperi e dei sapori dei formaggi storici in abbinamento a grandi prodotti dell’enogastronomia (pane, vini, birre, oli, conserve…). L’auspicio è che la Cacioteca Regionale Siciliana e l’Accademia della Terra possano diventare, per la Sicilia, il luogo di lancio, promozione e valorizzazione del cibo di altissima qualità.
Eco Vineyard Tour tutti i giorni solo su prenotazione
Menfi come non l’avete mai vista.
Per scoprire un territorio intriso di vino, mare e storia, per conoscere un luogo che custodisce i sapori e gli odori dell’uva, per svelare i segreti di una tradizione che si rinnova da secoli, da quest’anno c’è un modo nuovo: quello ecocompatibile. Per la prima volta ad Inycon trovano spazio gli Eco Vineyard Tour, i tour per le strade, i vigneti e i percorsi naturali di Menfi, che rispettano l’ambiente e avvicinano il visitatore al territorio. Deltaplani e aeromobili ultraleggeri, biciclette e cavalli saranno a messi a disposizione di tutti coloro che vorranno vivere la città di Inycon da prospettive fino ad ora inesplorate.
Prenotazioni: +39 328 2688657 +39 339 2804651
Prenotazioni: +39 389 5845292
Prenotazioni: +39 328 4561237
Tra le nuvole in tour
Con la testa tra le nuvole, a bordo di deltaplani e aeromobili ultraleggeri, sarà possibile scoprire dall’alto la bellezza del territorio menfitano. Ad organizzare il tour è Avioterranova Volo Club.
A cavallo in tour
Per vivere il Menfishire a contatto con la sua natura più selvaggia c’è il tour a cavallo: passeggiate tra le spiagge, i boschi e i siti culturali di Menfi. Ad organizzare il tour è il centro ippico La Giara.
Pedalando in tour
Basterà montare in sella ad una bici per essere protagonisti di un percorso guidato tra le cantine della Strada del Vino Terre Sicane. L’esperienza ancora più inebriante quando si farà tappa nei vigneti della zona e ci si fermerà per degustare i prodotti tipici del territorio menfitano. Ad organizzare il tour è Coast2coast.
# 35
L’arte, il territorio e la gente di Sicilia.
I progetti di Planeta in mostra 23 giugno h 18 > 24 aperta fino ad ottobre
# 36
Sono due i progetti firmati Planeta, espositivi ed editoriali, che saranno inaugurati in occasione di Inycon. Casa Planeta di Menfi, l’antica residenza di famiglia costruita nella seconda metà del XVIII secolo e oggi sede dell’Enoteca della Strada del Vino delle Terre Sicane, ospiterà la quinta edizione di “Viaggio in Sicilia. Progetto per l’Arte e il Territorio”. La mostra, cui sarà dedicato un libro, quest’anno vede protagonisti alcuni degli artisti legati al Gruppo di Scicli: Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Salvatore Paolino e Franco Polizzi. Insieme al reportage fotografico di Gianni Mania, saranno in mostra più di trenta opere (tra disegni, dipinti e sculture) alcune delle quali realizzate o ispirate dal viaggio che gli artisti hanno compiuto all’interno e intorno alle campagne e alle cantine Planeta: da Menfi a Sambuca, da Vittoria a Noto, dall’Etna a Milazzo. Un viaggio, partenza e centro del progetto, realizzato durante il periodo della vendemmia. Nel libro trovano spazio, oltre ad una sezione dedicata alla mostra, le biografie degli artisti, alcuni testi di Armando Massarenti e Diego Planeta e citazioni che raccontano l’idea del viaggio e della casa. L’edizione quest’anno ha come protagonista ancor più privilegiata la Sicilia, non solo nell’ispirazione, pensata con Piero Guccione e Giuseppe Lo Magno, (direttore artistico dell’omonima Galleria di Modica), ma anche nella scelta della sede della mostra. Si inaugura, infatti, in concomitanza con l’esposizione, una parte del piano terra di Casa Planeta gestito direttamente dall’azienda, dove sarà custodita la collezione delle diverse edizioni di “Viaggio in Sicilia”. La mostra, con ingresso libero, sarà aperta fino ad ottobre.
Ecco i protagonisti dell’evento
Fede&Tinto e Veronika Crecelius La loro voce la conoscete di sicuro. È quella che ogni sera, sulle frequenze di Rai Radio2, racconta il mondo dell’enogastronomia italiana con tanta simpatia e un pizzico di irriverenza. Fede&Tinto, il frizzante duo della trasmissione Decanter, torna ad Inycon. I due mattatori dell’etere animeranno i principali appuntamenti della manifestazione per raccontare il mondo del vino e dare voce ai suoi protagonisti. Saranno loro a condurre i tre grandi wine tasting in piazza Vittorio Emanuele, svelando curiosità e aneddoti sui vini in degustazione, la storia delle cantine, le tecniche di produzione e tutto ciò che sta dentro ad una bottiglia di vino. Con loro ci sarà anche un ospite d’eccezione, la giornalista Veronika Crecelius, corrispondente in Italia per Weinwirtschaft, la più influente rivista per il mercato di vini in Germania. Veronika guiderà i visitatori nell’analisi sensoriale dei vini, attraverso i loro colori, aromi e sapori.
tutti i giorni dalle 19
# 37
Siciliano doc, garanzia di divertimento
Giovanni
Cacioppo È Giovanni Cacioppo, il comico arrivato direttamente dal palco televisivo di Zelig che venerdì sera intratterrà il pubblico di Inycon tra battute e sketch esilaranti. Dopo aver militato nelle fila dei comici del programma condotto da Claudio Bisio tra il ’98 ed il 2003, Cacioppo nel 2006 è entrato a far parte del cast di Colorado cafè live per poi diventare, l’anno seguente, ospite fisso della trasmissione Mai dire martedì. Con il suo nuovo spettacolo Vita da bar, tra personaggi vecchi e nuovi, sta collezionando una serie di sold out e successi in tanti teatri italiani. Mattatore della risata sul palco, Cacioppo lo è anche al cinema. Tra le sue partecipazioni, si ricordano quelle nei film La leggenda di Al, John e Jack e Così è la vita del celebre trio Aldo, Giovanni e Giacomo; e, ancora, Lucignolo di Massimo Ceccherini e Al momento giusto di Giorgio Panariello.
22 giugno h 22.30
# 38
Romano di nascita, siciliano per origini
Max Gazzè Max Gazzè da oltre dieci anni in vetta alle classifiche musicali nazionali, sabato sera sarà protagonista della diciassettesima edizione di Inycon. Conosciuto per indiscussi successi di pubblico come Cara Valentina, Una musica può fare, Il solito sesso, Mentre dormi e il più recente singolo A cuore scalzo, Max Gazzè farà ballare piazza Vittorio Emanuele III ripercorrendo i brani che hanno segnato la sua carriera, riscuotendo il consenso di migliaia di fan che non smettono di seguirlo ad ogni tappa dei suoi tour. L’ultimo album di inediti di Max Gazzè, dal titolo Quindi?, è stato introdotto sul mercato nel maggio del 2010, debuttando alla sesta posizione della classifica ufficiale dei dischi più venduti in Italia FIMI. Il disco è stato anticipato dal singolo Mentre dormi, premiato come “miglior canzone originale” in occasione dei David di Donatello 2011.
23 giugno h 22.30
# 39
La musica suona in dialetto
Sicily Ska Menfitani doc, fanno delle loro sicilianità il carattere distintivo dei testi e delle melodie che compongono. Domenica sera ad esibirsi sul palco di piazza Vittorio Emanuele III saranno i Sicily Ska, band nata nel 2009 e composta da dieci elementi, che farà ballare i visitatori della rassegna a suon di ska. Con all’attivo 22 brani inediti in dialetto siciliano, il gruppo punta a valorizzare le tradizioni, gli usi e i costumi dell’Isola. A farne parte sono Piero Mangiaracina (musiche, testi, voce e piano), Maurizio Turturici (testi, cori), Giuseppe Geremia (tromba), Nino Coppola (chitarra), Mario Zaffora (basso), Antonino Montalbano (batteria e percussioni), Saverio Sutera (flicorno), Peppe Corsale (fisarmonica), Nino Bavetta (sax contralto) e Gianluca Ciccarelli (cori).
24 giugno h 22.30
# 40
Il vino diventa cinema
Ciak si beve! Il vino protagonista della realtà italiana e dello stile di vita del nostro Paese, come strumento di socializzazione e di diffusione della cultura del bere responsabile. È questo il tema dei quattro cortometraggi, vincitori del concorso Reason Wine: idee per bere con gusto!, che saranno proiettati ogni sera in piazza Vittorio Emanuele III in occasione di Inycon. I visitatori della manifestazione potranno quindi vedere il cortometraggio 1979 di Michele Socci (27 anni di Massa e Cozzile, Pistoia), vincitore del primo premio, Adamant di Giacomo Mantovani (28 anni di Carpi, Modena), classificato al secondo posto, Come un poeta seduto in osteria di Nadia Saladin (37 anni di Motta di Livenza, Treviso), che ha ottenuto il terzo premio e Un giorno d’autunno, di Federica Wu (34 anni di Cologno Monzese, Milano).
tutti i giorni h 20.45
Il concorso Reason Wine: idee per bere con gusto! è stato promosso dal progetto “Vino e Giovani” del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali e organizzato da Enoteca Italiana, per raccontare il vino attraverso i linguaggi della fiction, dell’animazione e del mockumentary e si è avvalso della collaborazione di 242 Movie Tv e Ibla Film. La giuria è stata presieduta dal regista Edoardo Winspeare.
Lo show chiude Inycon
Musica… d’artificio Saranno i fuochi d’artificio a calare il sipario sulla 17^ edizione di Inycon. Domenica 24 giugno l’appuntamento è, come da tradizione, in piazza Vittorio Emanuele III, a mezzanotte. Con il naso all’insù i visitatori della manifestazione potranno godere di uno spettacolo particolarmente suggestivo. I fuochi d’artificio illumineranno il cielo di Menfi al ritmo di musica e daranno l’arrivederci alla prossima edizione della rassegna.
24 giugno h 24
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Cantine 1 Agareno
6 Di Prima
11 Planeta
2 Barbera
7 Donnafugata
12 Rapitalà
3 Cellaro
8 Lanzara
13 Rizzuto
4 De Gregorio
9 Montalbano
14 Settesoli
5 Di Giovanna Vini
10 Pianadeicieli
15 Stoccatello
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Sono loro le vere protagoniste dell’evento, le quindici cantine delle Terre Sicane che partecipano ad Inycon. Aziende che vantano una lunga tradizione, produzioni d’eccellenza e un’attenzione verso i mercati internazionali. Vini, uomini e terre con lo sguardo al futuro.
AZIENDA AGRICOLA AGARENO L’Azienda Agricola Agareno nasce nel 1999 dalla volontà di otto giovani produttori, figli di contadini e agricoltori, di continuare a mantenere un antico e profondo legame con la tradizione agricola del proprio territorio. I consigli ed i suggerimenti dei loro padri, da sempre impegnati a coltivare la terra e la vigna, costituiscono il bagaglio ed il patrimonio più importante dell’azienda. A ciò si legano interesse ed entusiasmo verso l’innovazione e la sperimentazione nei vigneti: così il legame col passato e l’apertura al futuro sono i caratteri distintivi del protagonismo di questa giovane cantina siciliana. I vigneti sono localizzati nel territorio di Menfi e interessano sia l’entroterra e le colline sia i pianori declinanti che si affacciano sul mare africano. 30 gli ettari vitati, diverse le cultivar: Nero d’Avola, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Sirah e Chardonnay, Fiano, Catarratto, vigne di qualità per prodotti vocati all’eccellenza. I VINI Gurra: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Moscafratta: Nero d’Avola, Merlot, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Preula: Nero d’Avola, Syrah, Bianco, Sicilia IGT. Galici: Fiano, Bianco, Sicilia IGT. Viognier: Viognier, Bianco, Sicilia IGT.
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CANTINE BARBERA 2
Le Cantine Barbera si trovano a Menfi, sulla costa meridionale della Sicilia, nella valle del fiume Belice che qui sfocia nel mare, dando il nome alla riserva naturale. Un territorio così bello e ricco fa parte dell’azienda e diventa il suo modo di essere. L’obiettivo è quello di trasferire nel vino, nel massimo rispetto delle caratteristiche tipiche di ogni varietà, l’essenza e l’unicità di questa terra: da qui nasce la scelta di legare il nome dell’azienda a quello della Doc Menfi, poiché la tipicità di un grande vino non deriva necessariamente dalla sua autoctonia, ma dall’unione, mediata dall’uomo, tra territorio e vitigno che ne è interprete. Sistemi di potatura a garantire basse rese, ricerca di un equilibrio tra parte vegetativa e produzione, diradamento dei grappoli nelle annate abbondanti, curve di maturazione, vendemmia condotta a mano sono le scelte aziendali fatte per garantire la qualità del prodotto dalla vigna alla cantina. La famiglia è il punto di forza dell’azienda: un team giovane e pieno di entusiasmo, unito dall’amore per la terra, dal fascino della vinificazione, dal piacere di condividere con gli altri il frutto del proprio impegno. I VINI Inzolia: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. La Bambina: Nero d’Avola, Rosato, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Albamarina: Passito, Sicilia IGT. Coste al vento: Grillo, Sicilia IGT. Dietro Le Case: Inzolia, Menfi DOC. Piana Del Pozzo: Chardonnay, Menfi DOC. Microcosmo: Perricone, Nerello Mascalese, Sicilia IGT. Azimut: Merlot, Menfi DOC. La Vota: Cabernet Sauvignon, Menfi DOC. Coda Della Foce: Nero d’Avola, Petit Verdot, Merlot, Menfi DOC.
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VINI CELLARO 3
La Cantina Cellaro è stata fondata nel 1969 ed ha avviato l’attività nel 1972. Oggi consta di oltre ottocento soci che conferiscono mediamente 130.000 quintali di uve sia autoctone che alloctone per la produzione di vini IGT, ha una capacità ricettiva di oltre 220.000 ettolitri, con una superficie vitata di oltre 1.500 ettari. La produzione vinicola della cantina si trasforma ulteriormente nel 1980, con l’imbottigliamento diretto del prodotto locale. Tutte le uve dei vitigni Cellaro sono avvantaggiate dalle straordinarie condizioni pedo-climatiche delle colline circostanti Sambuca che raggiungono i 700 metri sul livello del mare. I vitigni coltivati sono stati impiantati in terreno di medio impasto tendente all’argilloso e poggiato su una matrice calcarea. Il clima asciutto e ventilato favorisce una produzione di uve sane. La vendemmia inizia nel mese di agosto e termina i primi di ottobre. Il controllo della produzione inizia dalla coltivazione della vite, prosegue nella delicata fase della selezione e pigiatura delle uve e della fermentazione che avviene per tutti i vini a temperatura controllata e sino alla messa in bottiglia. I VINI Lumà: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Lumà: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Lumà: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Lumà: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. 4Borghi Adragno: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. 4Borghi Comicchio: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. 4Borghi Sinurio: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. 4Borghi Terrusio: Sirah, Rosso, Sicilia IGT. Solea Bianco: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Solea Rosso: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Sambuca di Sicilia: Più Blend, Bianco, Sicilia IGT. Sambuca di Sicilia: Più Blend, Rosso, Sicilia IGT. Micina: Nerello Mascalese, Rosso, Sicilia IGT.
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CANTINE DE GREGORIO L’azienda si estende tra Sciacca e Menfi, di fronte alla fantastica Isola Ferdinandea, tra i siti archeologici di Selinunte ed Eraclea Minoa: trenta ettari tra vigneti e uliveti, sul dolce pendio che si tuffa nel Mar d’Africa. La cantina ha sede in un vecchio borgo di campagna, dove già nel ‘700 si produceva, con tecniche antiche, un vino delicato e intenso: il vino di Ugo Testoni, riconosciuto ed apprezzato in tutto il territorio. Sua figlia Maruzza ed il marito Ascanio De Gregorio, insieme ai propri figli, hanno ristrutturato il borgo con l’intento di rinnovare una memoria mitica nell’armonica integrazione tra esperienze passate e le odierne innovazioni tecnologiche. Accanto ai vitigni autoctoni, la cantina produce varietà internazionali che hanno trovato in queste terre il loro habitat ideale: un clima temperato d’inverno, estati calde e asciutte, una luminosità straordinaria, una precisione quasi maniacale nelle culture, permettono alle piante di esprimere un frutto sano e forte che trova la sua migliore espressione nella produzione di vini di grande qualità. I VINI Magarìa: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Magarìa: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Bianco di San Lorenzo: Ansonica, Manzoni, Bianco, Sicilia IGT. Dragonara: Nero d’Avola, Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Dragonara: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Haris: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Rahana: Ansonica, Bianco, Sicilia IGT. Rosa di Nero: Nero d’Avola, Rosato, Sicilia IGT.
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DI GIOVANNA VINI L’amore per le vigne è un fatto di famiglia, tramandato da generazioni con immutata passione e profondo orgoglio. I primi vigneti furono piantati nel 1860 dal trisavolo Don Totò. Le cultivar di oggi, scelte dopo un’accurata sperimentazione e selezione clonale avviata da Aurelio Di Giovanna insieme alla moglie Barbara nel 1985, è oggi condotta dai figli Gunter e Klaus, con particolare attenzione alle caratteristiche micro-pedoclimatiche delle cinque tenute di famiglia. Le tenute di collina si trovano a 350-450 metri sul livello del mare nel territorio di Contessa Entellina (Palermo); quelle di montagna a 700-800 metri, nel territorio di Sambuca di Sicilia (Agrigento). I fratelli Di Giovanna allevano l’intera azienda (c.a 100 ettari) in regime biologico e sono certificati BIO, NOP-USDA ORGANIC, ISO 14001. Precise tecniche di potatura, concimazione e vendemmia assicurano un elevatissimo livello qualitativo e l’integrità delle uve fino all’isola di pigiatura nella nuova cantina. Le barriques di rovere francese permettono un invecchiamento naturale, sotto l’occhio vigile di due esperti enologi, affiancati da un consulente francese di fama internazionale.
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I VINI Viognier: Viognier, Bianco, Sicilia IGT. Sauvignon Blanc: Sauvignon Blanc, Bianco, Sicilia IGT. Inzolia: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Gerbino Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Grillo: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Grecanico: Grecanico, Bianco, Sicilia IGT. G&K: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Gerbino: Nero D’Avola, Rosato, Sicilia IGT. Gerbino: Nerello Mascarese, Rosato, Sicilia IGT. Cabernet Franc: Cabernet Franc, Rosso, Sicilia IGT. Syrah: Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot, Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Gerbino: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Gerbino: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Gerbino: Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. G&K: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Nerello Mascalese: Nerello Mascalese, Rosso, Sicilia IGT.
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Situata nel territorio di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, l’azienda da generazioni scommette nella trasformazione delle uve dai propri vigneti per offrire prodotti di alta qualità. Una passione antica, quella di Davide Di Prima e della sua famiglia, tramandata con i racconti di bisnonni e trisavoli, che pigiavano le uve con i piedi. Oggi, la cantina si estende dalle sponde del Lago Arancio per 38 ettari e copre tre zone suggestive: Pepita Roccarossa, Arancio e Batia. Le diverse condizioni naturali, la coltivazione con sistemi biologici, l’altitudine compresa fra i 300 e i 550 metri, il microclima favorito dalla vicinanza del Lago Arancio e del bosco, l’escursione termica, hanno permesso la selezione dei vitigni più adatti alle caratteristiche del terreno, per produrre vini dotati di forte personalità. Gli impianti hanno una capacità di circa 2mila ettolitri e il sistema di imbottigliamento è all’avanguardia nel settore. I VINI Pepita: Chardonnay, Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Il Grillo del Lago: Grillo, Bianco, Sicilia IGP. Gibilmoro Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Il Rosè del Lago: Merlot, Rosato, Sicilia IGT. Pepita Rosso: Nero d’Avola, Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Villamaura: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Gibilmoro Merlot: Merlot, Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Gibilmoro Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT.
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DONNAFUGATA Donnafugata nasce in Sicilia nel 1983 dall’iniziativa della famiglia Rallo che conta oltre 150 anni di esperienza nel vino di qualità. Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, con i figli Josè e Antonio portano avanti un progetto imprenditoriale che punta alla cura dei particolari e mette l’uomo al servizio della natura per produrre vini sempre più rispondenti alle potenzialità del territorio. Ad oggi la produzione complessiva è ottenuta da circa 328 ettari di vigneto, di cui 260 a Contessa Entellina e 68 a Pantelleria. A Contessa Entellina si coltivano ben 13 varietà e questo traguardo è frutto di una scelta agronomica orientata a valorizzare le peculiarità delle diverse contrade (suolo, altitudine, esposizione) e a produrre vini complessi e ricchi di personalità. A Pantelleria, Donnafugata può contare su 68 ettari impiantati a Zibibbo (Moscato d’Alessandria). Nelle cantine di Marsala, invece, costruite nel 1851, confluiscono i prodotti ottenuti nelle vigne per i processi di affinamento (in acciaio, cemento, legno) ed imbottigliamento.
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I VINI Damarino: Uve autoctone e internazionali, Bianco, Sicilia IGP. Anthilia: Cataratto e Ansonica, Bianco, Sicilia IGP. Polena: Cataratto, Viognier, Bianco, Sicilia IGP. Lighea: Zibibbo. La Fuga: Chardonnay, DOP Contessa Entellina. Vigna di Gabry: Ansonica in blend con altre uve, Bianco, DOP Contessa Entellina. Chiarandà: Ansonica, Chardonnay, Bianco, DOC Contessa Entellina. Sherazade: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGP. Sedàra: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Angheli: Nero d’Avola, Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Tancredi: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Mille e una notte: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia DOC Contessa Entellina. Kabir: Zibibbo, Bianco naturale dolce, DOP Moscato di Pantelleria. Ben Ryè: Zibibbo, Bianco naturale dolce, DOP Passito di Pantelleria.
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LANZARA La viticoltura e la produzione di vini pregiati, invecchiati in botte nel rispetto della plurisecolare tradizione, sono l’attività principale della “Tenuta Baglio San Vincenzo”, che si estende su un territorio di 35 ettari e dispone oggi di un complesso di cantine e gallerie estese su 2000 mq di superficie, circondate da dolci colline, comprese tra la riserva naturale della valle del Belice e la valle del Carboj, che da Menfi degradano verso il Mar d’Africa. La cantina, gestita dalla “Casa Vinicola Lanzara”, oltre ad utilizzare impianti all’avanguardia gode della collaborazione di enologi di chiara fama e dei frutti di un territorio altamente vocato. Il Baglio è stato ristrutturato per ospitare la cantina: oggi in superficie si trovano gli edifici che ospitano gli impianti destinati alla vinificazione e all’imbottigliamento; nel piano interrato e nelle gallerie in tufo si invecchiano i vini in botte. Si respira un’atmosfera magica generata anche dalla particolare architettura ispirata alla secolare tradizione. Nell’antica cantina è stata ricavata la sala ristorante, che offre la possibilità di gustare la genuina tradizione dell’enogastronomia di qualità. I VINI San Vincenzo Bianco: Chardonnay, Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Ipsas: Catarratto, Bianco, Sicilia IGT. Elitre: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Serico: Bianco, Chardonnay, Sicilia IGT. Costanza: Grecanico, Spumante Extra Dry, Sicilia IGT. Rosa d’Avola: Nero d’Avola, Rosato Spumante Extra Dry, Sicilia IGT. Maria Sofia: Chardonnay, Bianco Spumante Brut Riserva, Sicilia IGT. San Vincenzo Rosso: Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Rosso Sicilia IGT. Cabernet Sauvignon: Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Merlot: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Syrah: Syrah, Rosso Sicilia IGT. Nero D’Avola: Nero D’Avola, Rosso Sicilia IGT. Terre dell’Istrice: Nero D’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Cromazio: Nero d’Avola, Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT.
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MONTALBANO Il rispetto per l’ambiente, da una parte. La salute del consumatore, dall’altra. Sono questi i due principi alla base della filosofia dell’azienda agricola Montalbano. Un luogo di famiglia, dove la tradizione affonda le sue radici in un terreno che si estende per 38 ettari, coltivati a vigneti, oliveti, agrumeti ed ortaggi. Un lavoro innovativo che, seguendo il percorso tracciato dalla più moderna agricoltura biologica, porta alla produzione di materie prime di qualità: dal vino all’olio extravergine di oliva, fino anche al miele, le marmellate di agrumi, il patè di pomodori secchi, i carciofi, le olive e, ancora, le spezie più profumate come l’origano e il rosmarino, senza dimenticare i limoni e le arance simbolo dell’Isola. Insomma, un paniere di prodotti che si distingue per genuinità e bontà del gusto, ma soprattutto per essere il frutto di una passione che si tramanda da anni, di una tradizione rispettata da padri e figli, ripetuta da generazione in generazione. I VINI Lustro di Luna: Grecanico, Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Kairè: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT.
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PIANADEICIELI 10
L’azienda Pianadeicieli è situata, nell’omonima vallata, al centro di un interessante percorso enogastronomico e culturale, che si snoda tra Sciacca, Selinunte, Adranone e lo splendido mare di Porto Palo. Nei primi anni del ‘900 la famiglia Giambalvo impiantò i primi vigneti, nel tempo estesi e riqualificati. Oggi la tenuta si sviluppa in 80 ettari complessivi, di cui 30 destinati a vigneto: sono coltivate uve autoctone (Nero d’Avola, Grillo, Grecanico e Catarratto) e internazionali (Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay). I vigneti si trovano su terreni di medio impasto, alcuni argillosi altri sabbiosi, con diverse esposizioni e con un’altitudine media di 200 metri sul livello del mare. La densità d’impianto è di 5.000 ceppi per ettaro, al sesto di m. 2,5 x 0,80, con una resa di ql. 75-80 per ettaro. La produzione annua si aggira sulle 40.000 bottiglie. La cantina Pianadeicieli, se pur piccola, è dotata di impianti moderni per la vinificazione e l’imbottigliamento, con ambienti dedicati all’accoglienza e una moderna sala di degustazione. Al centro di tutto il progetto c’è l’uva, materia prima coltivata con scrupoloso rispetto. I VINI Chardonnay Grecanico: Chardonnay, Grecanico, Bianco, Sicilia IGT. Pizzo dei Corvi: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Catarratto: Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Mascarò: Merlot, Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Gibilmoro Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGP. Syrah: Syrah, Rosso, Sicilia IGT.
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PLANETA Planeta è un’azienda vinicola siciliana nata nel 1995. Planeta non è uno, ma sei modi di esprimere la terra in sei cornici diverse. Tante sono, infatti, le tenute nelle quali si produce vino, delle Boutique Wineries ciascuna con un progetto di ricerca e valorizzazione del territorio. Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Sciara Nuova sull’Etna a Castiglione di Sicilia, e infine La Baronia a Capo Milazzo sono i luoghi di Planeta, una superficie totale di vigna di 364 ettari. Il progetto di Planeta include da un lato un profondo legame con la più antica tradizione enologica siciliana e il suo patrimonio di varietà indigene, dall’altro una decisa apertura verso i vitigni internazionali più importanti, interpretati da un territorio che li marca in maniera inconfondibile. A ciò si aggiunge una sperimentazione varietale più spinta e visionaria: quella che ha permesso di ottenere per la prima volta in Sicilia un Fiano rivoluzionario. Alessio, Francesca e Santi Planeta puntano a traguardi ambiziosi, sotto il diktat di valori come la sostenibilità ambientale, il primato della qualità e un’importante politica di responsabilità sociale.
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I VINI La Segreta: Grecanico, Chardonnay, Viognier, Fiano, Bianco, Sicilia IGT. Carricante: Carricante, Bianco, Sicilia IGT. Alastro: Grecanico, Bianco, Sicilia IGT. Cometa: Fiano, Bianco, Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Passito di Noto: Moscato di Noto, Bianco, DOC Moscato di Noto. Rosè: Syrah, Rosato, Sicilia IGT. La Segreta: Franc, Rosso, Sicilia IGT. Plumbago: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Cerasuolo di Vittoria: Nero d’Avola, Frappato, Rosso, D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria. Dorilli Cerasuolo di Vittoria: Nero d’Avola Frappato, Rosso, D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria. Merlot: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Syrah: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Burdese: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Rosso, Sicilia IGT. Santa Cecilia: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT.
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RAPITALÀ 12
La Tenuta Rapitalà si estende per 225 ettari nel territorio che da Camporeale declina verso Alcamo, su dolci colline fra i 300 e i 600 metri. La perfetta esposizione e la composizione del suolo la rendono ideale per la coltivazione dei vitigni più pregiati. Su questa terra antica, domina un paesaggio di vigne che si inseguono e disegnano geometrie di filari, che il sole e i colori del mediterraneo trasformano in colline dorate. Rapitalà è un nome vero, viene dall’arabo (Rabidh-Allah “fiume di Allah” dal torrente che scorre tra i vigneti), e sta a testimoniare che queste campagne furono coltivate fin dall’antichità. Nel corso dei secoli generazioni di agricoltori hanno disegnato la forma attuale e l’identità della tenuta. I VINI Piano Maltese: Grillo Cataratto Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Grillo Tenuta: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Fleur: Viognier, Bianco, Sicilia IGT. Alcamo: Cataratto lucido, Bianco, DOC Alcamo Grillo: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Cataratto-Chardonnay: Cataratto-Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Hugonis: Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Bianco, Sicilia IGT. Grand Cru: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Casalj: Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Cielo d’Alcamo Vendemmia tardiva: Sauvignon, Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Rosato Sicilia: Nerello Mascalese, Perricone, Rosato, Sicilia IGT. Rosato: Nerello Mascalese, Perricone, Rosato, Sicilia IGT. Campo Reale: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Syrah Tenuta: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Sire Nero: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Solinero: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Nuhar: Nero d’Avola, Pinot Nero, Rosato, Sicilia IGT. Nadir: Syrah, Rosso, Sicilia IGT.
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RIZZUTO
L’azienda, che si trova nel Comune di Cattolica Eraclea, appartiene alla famiglia Rizzuto Guccione da generazioni e vanta una lunga tradizione di viticoltori nel territorio. I vigneti si estendono per circa 50 ettari, in cui vengono coltivati i vitigni tipici del territorio ed alcune delle più conosciute varietà internazionali, oltre ad un eccellente olio extravergine di oliva. Le principali produzioni dell’azienda agricola sono: il vino IGT, l’olio extravergine di oliva e anche le mandorle e il miele. La cantina si trova al centro dei vigneti, cuore pulsante dell’azienda agricola. Accanto alla cantina, si erge l’installazione dell’artista Croce Taravella, che ha voluto rappresentare il ciclo della vita, usando dodici bottiglie alte otto metri, accasciate al suolo o incastonate nella terra o ritte verso il cielo. Il legame con l’arte è un valore importante per l’azienda, che ha scelto di inserire nelle etichette dei propri vini riproduzioni di pittori di fama internazionale: Piero Guccione, Mary Bauermeinster, Franco Sarnari e Croce Taravella, amici e frequentatori della casa di Piconello.
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I VINI Piconello Bianco: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. Enzo: Sauvignon Blanc, Bianco, Sicilia IGT. Piconello Chiaro: Cabernet Sauvignon, Bianco, Sicilia IGT. Piconello Rosso: Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Jannicello: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Riz: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Statale 115: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Ibisco: Nero d’Avola, Merlot, Rosso, Sicilia IGT.
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SETTESOLI Nata nel 1958, a Menfi, per iniziativa di un gruppo di viticoltori, l’azienda si è sviluppata nel corso dei decenni. Cantine Settesoli è oggi la più grande azienda vitivinicola siciliana e il vigneto più grande d’Europa. 6mila gli ettari vitati, 2.300 i soci, 4 gli stabilimenti, 500mila i quintali di uve e 22 milioni le bottiglie prodotte ogni anno: sono questi i numeri di un’azienda di successo in continua espansione. Ha ottenuto le maggiori certificazioni di qualità, è particolarmente attenta ai temi ambientali e sociali e su ogni etichetta è impresso un codice di identificazione che permette di percorrere a ritroso l’intero percorso produttivo fino ai vigneti d’origine. I VINI Cantine Settesoli produce due diverse linee di vini dedicate, rispettivamente, al canale grande distribuzione e alla ristorazione. Linea Settesoli Gdo Settesoli Inzolia IGT Sicilia; Settesoli Grecanico IGT Sicilia; Settesoli Grillo IGT Sicilia; Settesoli Chardonnay IGT Sicilia; Settesoli Syrah rosato IGT Sicilia; Settesoli Nero d’Avola IGT Sicilia; Settesoli Syrah IGT Sicilia; Settesoli Merlot IGT Sicilia; Settesoli Cabernet Sauvignon IGT Sicilia (www.cantinesettesoli.it). Linea Mandrarossa È disponibile per il canale Horeca presso i migliori ristoranti, enoteche e gastronomie specializzate. Linea varietali Autoctoni: Mandrarossa Costadune Grecanico IGT Sicilia; Mandrarossa Costadune Nero d’Avola IGT Sicilia. Internazionali: Mandrarossa Fiano IGT Sicilia; Mandrarossa Chardonnay IGT Sicilia; Mandrarossa Viognier IGT Sicilia; Mandrarossa Syrah IGT Sicilia; Mandrarossa Merlot IGT Sicilia; Mandrarossa Cabernet Sauvignon IGT Sicilia. Linea territoriali Mandrarossa Urra di mare, Sauvignon Blanc, IGT Sicilia; Mandrarossa Santannella, Fiano, Viognier, Chenin Blanc, IGT Sicilia; Mandrarossa Urra di mare, Syrah, Petit Verdot, IGT Sicilia; Mandrarossa Bonera, Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, IGT Sicilia; Mandrarossa Cavadiserpe, Merlot, Nero d’Avola, Alicante Bouschet, IGT Sicilia. Cru e specialità Mandrarossa Carthago, Nero d’Avola, IGT Sicilia; Mandrarossa Cala dei Tufi Vendemmia Tardiva, Chardonnay, IGT Sicilia (www.mandrarossa.it).
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STOCCATELLO
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L’azienda agricola Stoccatello si trova a Menfi nel territorio delle Terre Sicane nella Sicilia sud-occidentale. Pur essendo viticoltori dagli inizi del ‘900, solo nel 2006 la famiglia Barbera con Renzo ha deciso di vinificare ed imbottigliare le proprie uve. La filosofia aziendale è improntata sul rispetto dell’ambiente e sulla qualità: da qui deriva la scelta di allevare prevalentemente vitigni autoctoni, che esaltano le peculiarità del territorio. La produzione si assesta intorno alle 20.000 bottiglie ed attualmente permette di produrre due vini, un Catarratto e un Nero d’Avola in purezza. All’interno dell’azienda è presente l’agriturismo “Tenuta Stoccatello” dove si può mangiare, dormire, rilassarsi nel centro benessere per godere di quei piaceri che solo la natura, la cucina, l’ospitalità e un buon bicchiere di vino sanno offrire. Grazie ad un mix irripetibile di calore, aria di mare, esperienza, tradizione e passione per la terra, l’azienda imbottiglia vini, o meglio “essenze siciliane” come preferisce chiamarli, di alta qualità, con caratteristiche organolettiche-olfattive, uniche al mondo. I VINI Animi: Insolia, Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Ignis: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT.
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UNIONE EUROPEA FESR FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI SOAT DI MENFI ISTITUTO REGIONALE VINI E OLI
COME ARRIVARE IN AUTO da Palermo e da Trapani: autostrada A29 direzione Mazara del Vallo, uscita Castelvetrano. Continuare sulla S.S. 115 in direzione Sciacca - Agrigento, uscita Menfi. Da Agrigento: S.S. 115 direzione Trapani, uscita Menfi. IN TRENO linea Palermo - Castelvetrano, poi bus da Castelvetrano a Menfi. IN BUS autolinee Gallo.
CON IL PATROCINIO DI
IN AEREO arrivo all’aeroporto di Palermo (Falcone-Borsellino), di Trapani (V. Florio) o di Catania (Fontanarossa) poi bus per Menfi. IN NAVE arrivo al porto di Palermo o di Trapani, poi bus per Menfi. PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
UN GRAZIE A... Roberta Urso e Filippo Buttafuoco di Settesoli, Accursio Alagna della cooperativa La Goccia d’Oro, gli chef Vittorio Brignoli, Alessandro Bursi e Angelo Pumilia. Un grazie anche a Michele Botta, Filippo Campo, Saveria Cusumano e Graziella Oro per averci regalato una goccia della loro esperienza ed essersi raccontati nelle interviste che hanno trovato spazio in queste pagine. Foto di Giò Martorana, Franco Piazza e Chiara Quartararo. Un grazie all’Associazione Strada del vino Terre Sicane, la Soat di Menfi, l’Associazione Si.S.Te.Ma. Vino, il Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia di Ragusa – Corfilac, il distretto socio-culturale di Selinunte, il Centro Commerciale Naturale Inycon in Centro e l’Unione Commercianti di Menfi, Erina Migliore, Pino Russo. CENTRO COMMERCIALE NATURALE INYCON IN CENTRO UNIONE COMMERCIANTI DI MENFI
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Si ringrazia per la preziosa collaborazione tutte le cantine aderenti, vero trait d’union del programma della manifestazione: Agareno, Barbera, Cellaro, Di Giovanna, Di Gregorio, Di Prima, Donnafugata, Lanzara, azienda agricola Montalbano, Piana dei cieli, Planeta, Rapitalà, Rizzuto, Settesoli e Stoccatello. Si ringraziano anche Bonetta dell’Oglio e le signore di Menfi per la realizzazione dell’evento “Signore ricette, la brigata di cucina Mandrarossa”, Padre Saverio Catanzaro, i residenti dei Cortili del centro storico, lo staff dell’istituto IPSSAR Pietro Piazza di Palermo coordinati dal professore Totò Reginella, l’intera amministrazione e lo staff del Comune di Menfi, le forze dell’ordine e la cittadinanza tutta.