Inycon - Vino . Mare. Menfi

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Comune di Menfi

VINO.MARE.MAGAZINE www.inyconmenfi.it

LA CITTÀ IN FESTA CON IL SUO VINO DEGUSTAZIONI SOTTO LE STELLE IN GIRO PER CANTINE E VIGNETI MUSICA, SHOW E RISATE AL CALARE DEL SOLE

24/26 GIUGNO 2011


La vita è fatta di alti e bassi.

Noi ci siamo in entrambi i casi. Lo sappiamo che la vita non sempre va come l’avevi immaginata. Per questo ascoltiamo con attenzione ogni tua esigenza. Perché tu possa contare su di noi in qualunque sfida o opportunità che incontrerai sulla tua strada. Ed è così che noi siamo: una banca concreta, sempre vicino a te. unicredit.it Numero verde: 800.32.32.85


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l’evento 4 vino 12 mare 20 menfi 24 il programma 30 non solo vino 32 ricette 33 versando vino 36 musica 39 cantine 42

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L’EVENTO INYCON È UNA DELLE PIÙ ANTICHE MANIFESTAZIONI DEDICATE AL VINO CHE SI SVOLGONO IN SICILIA. DA SEDICI ANNI ORMAI LA RASSEGNA, PROMOSSA DAL COMUNE DI MENFI IN COLLABORAZIONE CON SETTESOLI, CELEBRA IL VINO SICILIANO DI QUALITÀ ALLE PORTE DELL’ESTATE. Per tre giorni la città si colora di atmosfere festose all’insegna di Bacco. Il legame del vino con la storia di Menfi è antico: Stefano di Bisanzio, narrando dell’antica città di Inycon, primo insediamento urbano nell’area e risalente all’epoca della Magna Grecia, pone l’accento sull’eccellenza dei suoi vini. Inycon decanta il vino, ma non soltanto. Benedice la vite che frutta l’uva e celebra l’arte della sua coltivazione. Una kermesse che porta alla ribalta quanto di meglio offre il comprensorio dal punto di vista produttivo, ma anche ambientale e naturalistico. Un palcoscenico per valorizzare il territorio dove vanno in scena spettacoli, musica, arte, cultura e, naturalmente, il vino. Elementi che costituiscono gli ingredienti perfetti per un week-end all’insegna del relax, del divertimento e alla scoperta della Sicilia più autentica.

#4


C’ERA UNA VOLTA INICO… Cosa fu Inycon, o Inico, in un passato lontano? Inycon fu uno dei principali centri abitati dai Sicani, popolo di cui ancora si sconosce l’origine certa. Secondo Tucidide e Dionigi di Alicarnasso, le origini dei Sicani sarebbero iberiche. I Sicani si stabilirono nei territori della Sicilia orientale e, successivamente, dopo un’eruzione dell’Etna e numerosi scontri con i Siculi, furono cacciati nella parte occidentale dell’isola, dove si insediarono tra due fiumi, l’Hypsa, oggi Belice, e l’Halycos, l’attuale Platani. L’abbondanza d’acqua e la fertilità del suolo permisero di sviluppare una fiorente agricoltura basata soprattutto sulla coltivazione della vite. Non è ancora stato identificato il sito esatto in cui sorgeva la città di Inico. Ma sappiamo che vantava la produzione di un ottimo vino, come dimostra Plinio il Vecchio, che sostiene che Giulio Cesare, nei pubblici conviti, prediligeva il vino proveniente da quel territorio.

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L’EVENTO

Michele Botta, sindaco di Menfi

UNA CITTÀ IN FESTA CON IL SUO VINO Inycon è la festa che coinvolge tutta la città all’insegna del vino di qualità, prodotto simbolo del territorio, forza trainante dell’economia, e del turismo. Sul solco della lunga tradizione, la rassegna intende valorizzare la nostra cittadina e il suo litorale, dallo straordinario patrimonio enogastronomico, culturale e paesaggistico, l’eccellenza vitivinicola, fiore all’occhiello di Menfi e delle Terre Sicane e il nostro mare, premiato anche quest’anno, per la 15^ volta, con la Bandiera Blu della Fee, la Fondazione internazionale per la salvaguardia dell’ambiente. Sul nostro mare sventolano tanti riconoscimenti - attributi da Legambiente ma anche dai pediatri italiani per i lidi più adatti ai più piccoli - che premiano non soltanto il nostro mare cristallino e un litorale incontaminato, ma anche i servizi offerti in spiaggia, l’accessibilità ai diversamente abili e l’attenzione all’ambiente che ispira tutte le scelte dell’amministrazione comunale, attirando un turismo che è in continua crescita e che, negli ultimi anni, ha visto aumentare le presenze a Menfi da 8mila a circa 88mila. Anche quest’anno Inycon sarà, quindi, l’occasione per fare conoscere la nostra cittadina e i suoi dintorni, considerati meta trendy per il turismo enogastronomico dall’Associazione nazionale città del vino, ad un pubblico sempre più ampio che potrà godere delle nostre eccellenze vitivinicole ma anche del ricco e articolato programma culturale e di spettacoli, quest’anno potenziato, che avrà nella musica il suo filo conduttore. Buon divertimento a tutti i visitatori di Inycon e un caloroso benvenuto a Menfi, nella speranza che possiate ogni anno apprezzarla di più e trovarla, edizione dopo edizione, più accogliente e ospitale.

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Daniele Tranchida, assessore al turismo, allo sport e allo spettacolo della regione siciliana

UN EVENTO CHE QUALIFICA LA NOSTRA ISOLA Il vino di qualità, occasione per riscoprire il territorio e le sue ricchezze ambientali e culturali. Inycon si conferma come manifestazione di grande valenza culturale, con il vino, la sua storia e le sue tradizioni come grandi protagonisti. E, ancora una volta, cultura, ambiente, enogastronomia si coniugano per la promozione turistica del territorio. Inycon, in programma dal 24 al 26 giugno, è una delle manifestazioni inserite nel calendario degli eventi di grande richiamo turistico emanato dall’Assessorato regionale al Turismo, proprio per questa connotazione che attua la volontà e l’esigenza di qualificare e arricchire l’offerta turistica della nostra regione, andando oltre l’immagine consolidata, ma limitata e da superare, del mare e del sole, unendo le peculiarità del territorio a quelle culturali, enogastronomiche, dell’accoglienza che, tutte insieme e unite a una valida e mirata promozione, possono contribuire al rilancio del turismo in Sicilia, per il quale la Regione sta profondendo grandi energie. L’organizzazione, gli appuntamenti di approfondimento, le mostre e gli spettacoli, uniti alle occasioni per “aprire” al grande pubblico il mondo del vino, le cantine, le realtà imprenditoriali, le eccellenze enogastronomiche e dell’artigianato, in un contesto ambientale suggestivo come quello di Menfi e del suo territorio, sono le carte vincenti di una manifestazione che saprà confermare, anche quest’anno, il successo delle scorse edizioni. Il vino è diventato, in questi anni, uno degli ambasciatori della Sicilia nel mondo. La ricerca costante della qualità, affiancata alla valorizzazione della specificità di una produzione varia e ricca, che affonda le sue radici nella secolare e prestigiosa tradizione vitivinicola, sono le caratteristiche che stanno consentendo alle nostre etichette di affermarsi sui mercati mondiali, con un grande apprezzamento degli esperti.

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L’EVENTO

Elio D’Antrassi, assessore alle risorse agricole e alimentari della regione siciliana

GRANDI VINI IN UN’AREA D’ECCELLENZA VITIVINICOLA Nel corso degli ultimi 20 anni la Sicilia è assurta a territorio di prestigio dell’enologia internazionale, ed evoca zone di straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità, e una intensa relazione tra produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio. Il Governo della Regione mantiene, dunque, costante il proprio impegno come punto di riferimento efficace e concreto per aziende, associazioni di produttori e diverse istituzioni, che, con la loro partecipazione diretta, hanno costituito il punto catalizzatore della mission dei vini di Sicilia nel mondo. In tale contesto, la rassegna “Inycon” di Menfi rappresenta tappa fondante e fiore all’occhiello del processo di valorizzazione dell’identità territoriale dei vini di Sicilia, coniugando la tradizione e la qualità dei prodotti ai luoghi di produzione e alle diverse attrattive naturali e storico - culturali del territorio. Quindi, marketing, promozione e comunicazione dei vini di Sicilia, il tutto finalizzato allo sviluppo competitivo nel mercato non solo prettamente commerciale ma anche di tipo eno-turistico. Infatti Inycon è la più antica manifestazione siciliana dedicata al vino di qualità, ed è appuntamento di riferimento, entrato a pieno titolo nel calendario enologico italiano che, confermando la sua formula di incontro popolare e partecipato, non rinuncia ad offrire un programma di alto profilo tecnico, economico e culturale, ricco di contenuti e di momenti conviviali. In occasione dell’evento la cittadina dell’agrigentino cambia volto e si trasforma in un palcoscenico urbano, aprendo le sue porte a tutti coloro che hanno voglia di scoprire i grandi vini di un’area d’eccellenza vitivinicola come quella rappresentata dalle Terre Sicane e dalla città di Menfi, in un contesto architettonico e naturale dove la storia e la cultura sono intimamente legate alla coltivazione della vite e alla produzione del vino. Identità che si traduce in economia, sviluppo locale e promozione turistica del territorio, in un angolo di Sicilia che intende valorizzare al massimo il tessuto produttivo diffuso che caratterizza la filiera vitivinicola delle Terre Sicane.

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Franco Gagliano, dirigente della soat di menfi distretto belice-carboj

UN IMPEGNO PER VALORIZZARE IL TERRITORIO Una presenza ormai consolidata quella della Soat di Menfi che opera nel territorio dei comuni di Menfi, Montevago, Santa Margherita di Belice e Sambuca di Sicilia, dove nel tempo ha portato avanti attività riguardanti le varie filiere produttive, nonché progetti mirati allo sviluppo, la promozione e valorizzazione delle risorse agroalimentari e ambientali del territorio, seguendo un percorso iniziato negli anni Sessanta, quando fu aperto il primo centro di assistenza tecnica. Con il passare degli anni i compiti si sono evoluti in relazione allo sviluppo del territorio, apportando innovazioni di prodotto e di processo nelle principali filiere produttive dell’area. Così, mentre fino agli anni Novanta il lavoro della Soat era mirato soprattutto a favorire l’introduzione di innovazioni da parte degli imprenditori, già da alcuni anni pur continuando in questa direzione, si è aperto lo sguardo al territorio, nel tentativo di favorirne uno sviluppo globale, integrato, nell’ottica del ruolo multifunzionale dell’agricoltura che non può svolgere unicamente una funzione produttiva, ma deve orientarsi verso una dimensione integrata, offrendo anche servizi diversi da quelli alimentari. A partire dai primi anni del Duemila sono state svolte anche una serie di azioni miranti a definire una strategia di promozione turistica integrata, articolate intorno al settore gastronomico, storico e culturale. Abbiamo lavorato molto sulle attività educative e formative e sulla diffusione della cultura del gusto per valorizzare le risorse del territorio come il vino, e gli altri prodotti di qualità tra cui l’olio extravergine d’oliva ottenuto dalle varietà Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola, il formaggio “Vastedda della Valle del Belice”, il carciofo spinoso di Menfi, il ficodindia di Santa Margherita di Belice, i meloni gialli, e tanto altro ancora.

#9


L’EVENTO

Salvatore Li Petri, direttore delle cantine settesoli

IL VERO PROTAGONISTA È IL TERRITORIO Cantine Settesoli crede fermamente nel valore economico del patrimonio rurale di questo territorio. Per questo da 16 anni impegna risorse ed energie nella programmazione ed organizzazione, in collaborazione con il Comune di Menfi, di Inycon che rappresenta una importante opportunità per comunicare e far conoscere le bellezze naturali, la cultura, le tradizioni, il patrimonio artistico, le tipicità gastronomiche e soprattutto il vino di una comunità: quella del distretto delle Terre Sicane. Quest’anno, in occasione di Inycon, il centro storico di Menfi sarà animato con iniziative, wine tasting e momenti di intrattenimento in cui il territorio sarà il vero protagonista. Un territorio unico e particolarmente vocato per la viticoltura di qualità e in cui una straordinaria comunità di agricoltori, ogni giorno, lavora con passione ed è il vero motore dello sviluppo locale. L’edizione 2011 di Inycon ci vede, ancora una volta, lavorare in sinergia con l’Amministrazione Comunale al fine di comunicare la straordinarietà di Menfi e del suo territorio attraverso un’occasione di festa in cui il vino è trait d’union di tutte le iniziative in programma.

# 10


Marilena Barbera, presidente della strada del vino terre sicane

UN ITINERARIO DALL’IDENTITÀ PLURALE Con il termine Terre Sicane si indica il territorio abitato anticamente dai Sicani, popolazione di origine iberica migrata in Sicilia intorno al XII secolo a.C. e successivamente ellenizzata dai coloni greci a partire dall’VIII secolo a.C. Qui si sviluppa la Strada del Vino Terre Sicane: un percorso ideale, un itinerario-sistema nel territorio dei Comuni di Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belìce e Sciacca. Cittadine dalle caratteristiche differenti ma incastonate come pietre preziose in un unico territorio, un luogo infinito e senza tempo in cui i monti, gli altopiani e le colline dai dolci dorsi corrono verso la costa, ora piana e sabbiosa, ora scogliosa e frastagliata, aperta sull’azzurro del mare Africano. Sospinti dal desiderio dell’ignoto e dal vento caldo dello scirocco, ci si può avventurare in un territorio dall’identità plurale, un vero e proprio mosaico di cultura greca, araba, normanna e spagnola dove la Magna Grecia s’incontra con l’Oriente bizantino, il fascino del Medioevo convive con l’eleganza del Rinascimento e l’arte respira l’aristocratica bellezza dell’Ottocento. La Strada del Vino Terre Sicane sostiene la diffusione della conoscenza e la promozione di questo magnifico territorio attraverso la valorizzazione della sua identità culturale, degli splendidi vini che qui vengono prodotti e della ricchissima gastronomia tipica di qualità. Creata nel 2001, festeggia quest’anno i suoi primi dieci anni di vita, ed ha al suo attivo moltissime iniziative, tutte con lo scopo di animare il territorio e sostenerne la primaria vocazione turistica. Strettamente legata al mondo del vino è la manifestazione Donne & Vino che valorizza, con l’attribuzione del “Premio enologico delle Terre Sicane”, le donne che hanno scelto di dedicare interesse e passione al vino di qualità. Tra le premiate, Stefania Lena e Mariangela Cambria, due attive ed intraprendenti vigneronnes siciliane, Pia Berlucchi, presidente dell’Associazione nazionale Donne del Vino e Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice, produttrice vinicola e presidente della Fondazione Masi. Tra le attività di rilievo culturale due iniziative che pongono al centro la sperimentazione artistica: Letterando in Fest, una kermesse internazionale cui partecipano autori dei Paesi Mediterranei e DivinCinema, la rassegna cinematografica tematica che porta il cinema di qualità nelle aziende associate. Di straordinario impatto e grande valenza scientifica e culturale la creazione di Iter Vitis, itinerario culturale recentemente riconosciuto dal Consiglio d’Europa che ripercorre il cammino della vite dall’Azerbaigian e la Georgia attraverso le regioni vitate d’Europa fino alle isole Azzorre. Ed è straordinario che proprio nelle Terre Sicane Iter Vitis abbia la propria sede, una scelta che sottolinea il ruolo primario che il vino ha nella cultura e nell’economia del nostro territorio.

# 11


VINO VIAGGIO TRA LE ETICHETTE DELLE TERRE SICANE Un paesaggio caldo, mediterraneo, ricco di arte, storia e cultura. È quello che caratterizza Menfi e il suo hinterland, una terra prodiga di prodotti di indiscussa qualità e tipicità, da sempre vocata alla produzione di vini eccellenti. Un territorio contraddistinto dall’intenso verde dei vigneti, dal giallo dorato dei seminativi e dal blu di un mare pulitissimo. La zona offre al visitatore la possibilità di degustare dei vini che traggono origine dalla tradizione viticola ed enologica locale, arricchita ed evoluta nel tempo, grazie a metodi di trasformazione innovativi. Vitigni coltivati da secoli come il Nero d’Avola, il Grecanico, l’Inzolia ed il Catarratto, si mescolano a uve di particolare pregio come lo Chardonnay, il Merlot, il Syrah, il Cabernet Sauvignon, il Fiano ed il Viognier dando origine ad una vasta gamma di vini di qualità. Aziende vinicole vecchie e nuove, specchio di un settore in grande fermento, operano nel territorio e contribuiscono ad elevare l’immagine di una delle più importanti aree viticole della Sicilia Sempre più spesso il consumatore tende ad abbinare le caratteristiche organolettiche e sensoriali di un vino ai suoi ricordi personali e alle percezioni di piacere legate alle eccellenze ambientali, storiche ed artistico-culturali del territorio di origine. Il binomio “vino - territorio”, pertanto, sempre più intimamente integrato, si autoalimenta positivamente e rappresenta una fondamentale leva di marketing territoriale per la competitività dei distretti vitivinicoli di qualità, come quello delle Terre Sicane.

# 12


I VINI DEL TERRITORIO Sono il risultato di un’area dalle caratteristiche territoriali e climatiche uniche. Dalle colline che scivolano fino al mare, alle vallate che circondano il lago Arancio, fino alle coste soleggiate battute dalla brezza marina, il territorio vanta terreni ben esposti, fertili, ideali per la coltivazione della vite. Tra le denominazioni esistenti, oltre alla più diffusa IGT Sicilia, anche cinque DOC (Contessa Entellina, Menfi, Sciacca, Sambuca e Santa Margherita), che sottolineano lo stretto legame tra i vini ed il territorio di produzione. Nella Strada del Vino Terre Sicane operano 18 cantine tra le più prestigiose in Sicilia, che propongono un’offerta ampia e qualificata. L’enoturista potrà scegliere tra degustazioni tecniche, tour guidati di cantine e vigneti, e raffinati abbinamenti enogastronomici.

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VINO IL VINO È IN SCENA, SI ALZA IL SIPARIO Le migliori produzioni di 14 cantine delle Terre Sicane sono le protagoniste dei tre grandi wine tasting, cuore di Inycon. Ogni sera la piazza principale di Menfi si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto dove alzare il sipario sul meglio della produzione enologica del territorio, raccontata dalla simpatica verve di Fede&Tinto, il frizzante duo della trasmissione Decanter, in onda su Rai Radio2. Con loro ci saranno anche due ospiti d’eccezione.

WINE TASTING Per loro il vino non ha segreti. Si tratta di Marco Sabellico, giornalista esperto di vino del Gambero rosso e coordinatore nazionale della guida Vini d’Italia e Veronika Crecelius, corrispondente in Italia per Weinwirtschaft, la più influente rivista per il mercato di vini in Germania. Ogni sera quattro etichette

vengono raccontate dai nostri ospiti e sorseggiate in compagnia degli stessi produttori che ne svelano le caratteristiche, tra curiosità e aneddoti in vigna. Venerdì sera l’appuntamento è con gli autoctoni classici.

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sig Con


!

venerdì

24

ore 20 Piazza V.E. III

sabato

domenica

ore 20 Piazza V.E. III

ore 20 Piazza V.E. III

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In degustazione i vitigni della tradizione siciliana espressione della viticoltura tradizionale che, nei tempi più recenti, sono stati valorizzati da nuove sperimentazioni e stili. Prodotti moderni, insommma, ma dal cuore antico. Sabato è la volta, invece, dei nuovi autoctoni, ovvero varietà internazionali o di altre regioni d’Italia introdotte in Sicilia che, per le caratteristiche del clima siciliano e il loro ottimo adattamento, vengono oggi considerate della varietà autoctone, come il Fiano o il Syrah.

Domenica ultimo appuntamento con le varietà internazionali di successo che si sono adattate perfettamente al terroir siciliano, ma senza perdere del tutto la loro connotazione internazionale, pur mantenendo uno strettissimo legame con il clima e il carattere siciliano. Parliamo di Sauvignon Blanc, Merlot o Cabernet Sauvignon. Per partecipare ai wine tasting è necessario ritirare una card, gratuita, distribuita fino all’esaurimento dei posti disponibili e subordinata all’acquisto di un ticket di degustazione per il Wine bar o per il Cortile del gusto.

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VINO

venerdì

24

ore 18 / 1 Piazza V.E. III

sabato

domenica

ore 18 / 1 Piazza V.E. III

ore 18 / 1 Piazza V.E. III

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WINE EXPERIENCE ☞ DEGUSTAZIONI SOTTO LE STELLE

Cons

Un elegante wine bar a cielo aperto in piazza Vittorio Emanuele III a Menfi.

igliat o!

Al calar del sole, dalle 18 all’una di notte, propone in degustazione, in collaborazione con l’enoteca Picone, le migliori etichette di quattordici cantine del territorio in un’atmosfera lounge e raffinata. Sorsi, emozioni e profumi di bianchi, rossi e rosati tutti da assaporare sotto le stelle per momenti di vero relax. Il ticket, di 5 euro, prevede 3 degustazioni di vino, 1 calice e 1 tracolla. E, per i veri wine lovers, la possibilità di fare shopping tra i vini più pregiati delle Terre Sicane. Anche a Casa Planeta, in via Santi Bivona, dalle 9 alle 24, degustazioni e vendita di vini e di prodotti tipici del territorio presso l’Enoteca della Strada del vino Terre Sicane.

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E

tutti i

giorni

WINE TOUR☞

Con

sig

liat o!

IN GIRO PER CANTINE E VIGNETI Degustazioni e visite ai vigneti alla scoperta delle cantine delle Terre Sicane e delle loro produzioni. Assaporate i vini e le emozioni di un wine tour visitando i vigneti, le cantine e i frantoi guidati dagli stessi produttori. È necessario prenotare chiamando il numero +39 333 7927301.

I SAPORI SICILIANI AL CORTILE DEL GUSTO I sapori e i colori della gastronomia siciliana sono i protagonisti del Cortile del gusto allestito nel cortile di Palazzo Pignatelli. Qui, a farla da padrone, sono le prelibatezze gastronomiche del territorio. Un menu pensato per i più golosi dallo chef Beppe Buffa del ristorante “Al Ritrovo”: dal cous cous alla pasta con le sarde, dalla Vastedda del Belice con pane nero di Castelvetrano alla caponata, senza dimenticare i formidabili dolci siciliani. Il ticket costa 10 euro.

A LEZIONE DI VINO E DI OLIO Sabato e domenica si torna sui banchi, a Casa Planeta, per imparare a degustare il vino e l’olio, con la guida di esperti del settore. Le lezioni sono organizzate in collaborazione con la Soat di Menfi dell’Assessorato regionale risorse agricole e alimentari. Gli incontri dedicati alla conoscenza dell’olio d’oliva sono in collaborazione con l’U.o.s. di olivicoltura di Sciacca mentre quelli sul vino si avvalgono della collaborazione degli esperti dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.

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VINO IL TERRITORIO

venerdì

24

ore 17 Casa Planeta

IN UN BICCHIERE Le nuove tendenze del gusto e gli stili di consumo, che diventano sempre più raffinati, ma anche la necessità, per le aziende, di comunicare bene. Sono questi alcuni dei temi intorno ai quali si discuterà durante il talk show “Il territorio in un bicchiere” organizzato, nell’ambito del programma di Inycon, dalla Soat di Menfi, il centro di assistenza tecnica

Un talk show tutto da “bere”

della Regione Sicilia per il distretto vitivinicolo. L’incontro si propone di raccontare e spiegare come sia possibile sentire il territorio in un bicchiere e perché sia importante che ciò avvenga. Come a dire: buono da bere, buono a sapersi. Ci saranno Fede&Tinto, i conduttori di Decanter su Rai Radio2, ad animare il dibattito, venerdì 24 giugno a Casa Planeta alle ore 17, durante il quale si confronteranno nomi importanti della politica, dell’associazionismo e dell’Università.

Tra gli interventi il sindaco di Menfi, Michele Botta, l’assessore regionale delle risorse agricole e alimentari, Elio D’Antrassi, il dirigente generale del dipartimento interventi infrastrutturali per l’agricoltura dell’assessorato, Salvatore Barbagallo, i professori Rosario Di Lorenzo e Giuseppe Barbera della facoltà di agraria dell’Università di Palermo, Marilena Barbera, presidente della Strada del Vino Terre Sicane, Paolo Benvenuti, direttore dell’associazione nazionale Città del Vino, Andrea Rea, dell’Università La Sapienza di Roma ed Emanuela Panke, segretario generale dell’Itinerario culturale europeo Iter Vitis.

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CASA PLANETA ☞

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NELL’ENOTECA SI BRINDA AD INYCON È da Casa Planeta che prende il via il programma della 16\esima edizione di Inycon. Proprio qui, nei locali che ospitano la nuova Enoteca Terre Sicane, avverrà il brindisi augurale della manifestazione. L’enoteca, che offre una vasta gamma di etichette prodotte nel territorio, è gestita dall’associazione no profit SI.S.TE.MA. Vino, che promuove la cultura del vino e di tutti i prodotti agroalimentari del territorio attraverso l’organizzazione di tavole rotonde, convegni, incontri e mostre. L’associazione riunisce, oltre al Comune di Menfi e all’Associazione Strada del Vino Terre Sicane, anche 11 imprese agricole e vitivinicole locali, Cantine Settesoli, Planeta, Barbera, Agareno, Pianadeicieli, Lanzara, l’Antica riserva, Società agricola fratelli Li Petri, Stoccatello, La Goccia d’oro e Capricci divini.

GLI APERITIVI A CASA PLANETA Abbinamenti intriganti, specialità di altri territori, stuzzicanti aperitivi e il fascino delle antiche ricette. È ricco il programma delle iniziative che si svolgono ogni giorno, in collaborazione con l’enoteca Terre Sicane, a Casa Planeta. Il sapore dei cinque migliori formaggi siciliani ma anche il fascino dei bianchi dell’Alto Adige, un “match” tra birre e vini, l’antica gastronomia delle Terre Sicane e il dolce connubio tra grappe, sigari e sorbetto al cioccolato. Difficile resistere…

UN EDIFICIO DAL FASCINO SETTECENTESCO L’edificio di Casa Planeta, databile alla fine del ‘700, è caratterizzato da alterne vicende storiche e da un percorso di costruzione e restauro insolito. Dopo la riqualificazione, il palazzo fu donato nel 2008 alla famiglia Planeta e oggi è divenuto sede dell’Enoteca Terre Sicane. Superato il magnifico ingresso e il portale in pietra di Burgio, il visitatore è subito trasportato in un’altra dimensione, nel bagliore dell’atrio lastricato. Dopo lo zoom vorticoso lungo gli spazi e gli ambienti, spogli quanto autentici per via delle pareti in pietra grezza, attraverso la scala a volta tappezzata in marmo di Carrara, si accede al primo piano che conduce agli ambienti gentilizi, un tempo dimora della famiglia. Dal salotto si arriva alla terrazza da cui si scorge il grande atrio interno. L’intera struttura si sviluppa attraverso ambienti a pianta quadrangolare, sormontati da tetti a volta in pietra e gesso. Le pavimentazioni più belle sono quelle in maiolica che risalgono allo stesso periodo in cui venne edificato l’edificio.

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MARE

LASCIATEVI STREGARE DA UNO DEI LITORALI PIÙ BELLI DELLA SICILIA. DUNE SABBIOSE, SCOLPITE DAL VENTO D’AFRICA TRASFORMANO IL VOLTO DELLE COSTE, RENDENDOLE EMOZIONANTI E SUGGESTIVE. UN PICCOLO PARADISO TERRESTRE DOVE L’AMBIENTE MANTIENE ANCORA IL SUO FASCINO INALTERATO.

SUL MARE SVENTOLA LA 15ª BANDIERA BLU È la quindicesima Bandiera Blu quella che sventola sulle coste di Menfi e le sue località balneari di Porto Palo, Lido Fiori e Bertolino di Mare. Il riconoscimento è assegnato dalla Fee, la Fondazione internazionale per la salvaguardia dell’ambiente, per la pulizia delle acque e per i servizi in spiaggia. Quella di quest’anno è la quattordicesima di fila: dopo il primo riconoscimento, nel 1992, infatti, dal 1998 il mare di Menfi viene premiato ogni anno ininterrottamente. “Sono soddisfatto - ha detto il sindaco di Menfi, Michele Botta - per questa rinnovata conferma della qualità ambientale per il nostro mare. Si tratta di un riconoscimento internazionale che non premia solo l’ottimo stato di salute delle nostre acque, ma anche la qualità ambientale complessiva della zona e la sua completa vivibilità”.

# 20


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MARE

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PORTO PALO A circa 7 km da Menfi, su un verde promontorio al centro di un ampio golfo delimitato da capo Granitola ad ovest e capo Marco ad est sorge l’antico borgo marinaro di Porto Palo di Menfi, vero e proprio attracco naturale della bassa valle del fiume Belice, oggi la maggiore località balneare del comprensorio. La spiaggia, lunga e sabbiosa, caratterizzata dai fondali bassi, la rendono facilmente accessibile anche ai più piccoli e ai diversamente abili.

LIDO FIORI Il litorale, immerso in un’atmosfera africana, tra dune, canne ed agrumeti, è spazioso e selvaggio e si trasforma seguendo il ritmo delle stagioni. Il fascino delle dune, la sabbia finissima e dorata sulla quale spicca il bianco giglio del Mediterraneo, tanto elegante quanto rude, disegnano un ambiente tipico delle coste incontaminate del Mediterraneo, perfetto per trascorrere alcuni giorni in pieno relax.

BERTOLINO DI MARE Due chilometri di costa di ciottoli bianchi levigati dal mare, un colpo d’occhio decisamente unico. Come sfondo un paesaggio colorato dai vigneti dai quali nasce l’ottimo vino, fiore all’occhiello di Menfi. Nella riserva naturale crescono la palma nana, il tamerice, il giunco pungente. Una meta ideale, dall’alto valore naturalistico, visitabile in tutte le stagioni dell'anno.

# 23


MENFI LA STORIA DELLA CITTÀ DI MENFI È STORIA ANTICA. IN QUESTO SCORCIO DI SICILIA TERSA SI RESPIRA LA SERENITÀ DI UNA PIACEVOLE NATURA INVADENTE, DA ASCOLTARE CON L’ANIMA, DA SFIORARE CON GLI SGUARDI PER NON SCALFIRNE L’ESSENZA.

IL FASCINO DI UN A Per questo motivo, probabilmente in passato, fu luogo di interesse di popolazioni differenti: Saraceni, Spagnoli, Normanni, Romani. Un paesaggio unico circonda la città di Menfi, in cui i filari dei vigneti dalla collina si spingono giù fino alla costa, ad incontrare il mar d’Africa e le sue fresche brezze marine. Odori intensi di natura disabitata vagano nel vento e profumano l’aria. Insomma, un luogo da respirare intensamente. È nel 1638 che la cittadina assume il volto con cui la conosciamo adesso, quando Diego Tagliavia Aragona Cortes diede inizio alla prima costituzione di un conglomerato urbano distribuendo le terre del vecchio casale arabo di Burgiomilluso (borgo ubertoso), alle famiglie di contadini del circondario. Terre che la famiglia Tagliavia era riuscita ad ottenere nel 1518 con il consenso del re Carlo V. L’economia della città è prevalentemente basata sull’agricoltura della vite, dell’ulivo e del prelibato carciofo spinoso. La storia ci racconta del passaggio di Federico II di Svevia, il quale fece erigere, probabilmente sui resti di un fortilizio arabo, uno dei monumenti simbolo della città: la Torre Federiciana. Ridotta ad un cumulo di macerie durante il terremoto che colpì la valle del Belice nel 1968, la torre è stata successivamente ricostruita con l’aspetto originario così da mantenere chiaro ai posteri il ricordo di un luogo che, nel passato, fu attraversato da un uomo che seppe dare vigore e orgoglio alle genti del Meridione d’Italia. La torre è ciò che rimane dell’antico castello svevo.

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N A STORIA ANTICA Accanto ad essa sorge il Palazzo baronale Pignatelli, un edificio caratteristico dell’antica Sicilia del feudo. Recentemente il Comune ne ha promosso il restauro d’intesa con la Soprintendenza dei beni culturali della Provincia di Agrigento. Al piano terra dell’edificio sono visitabili le sedici tombe rinvenute dopo gli scavi archeologici. Per chi volesse immergersi metaforicamente nelle abissali profondità del mare, merita una visita la sede dell’Istituzione Culturale Federico II. Al suo interno è custodita gelosamente una mostra permanente di conchiglie provenienti da tutti i mari del mondo. Quasi 5mila esemplari, raccolti nel Museo Malacologico, per una mostra originale e unica in tutta l’Italia meridionale. Una tappa da non perdere, insomma, per conoscere parte delle misteriose meraviglie nascoste nell’affascinante universo acquatico. A pochissimi chilometri dalla città, si trova l’antico borgo marinaro di Porto Palo, una delle porte d’ingresso dei Saraceni alla conquista della Sicilia. Dall’alto, la torre di Porto Palo, costruita nel 1518 come punto di avvistamento dei corsari, continua a guardare il mare come una vedetta in oblio rimasta impietrita di fronte allo splendore del Mediterraneo.

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E NEI DINTO SELINUNTE

MONTEVAGO

Un luogo incantevole, di forte attrazione turistica, Selinunte fu fondata da coloni di Megara Hyblea. Sorge a pochi chilometri da Menfi ed è fortemente rinomata per il suo parco archeologico, il più grande d’Europa per estensione (1740 km quadrati). L’eccezionalità del parco, uno dei centri di maggiore interesse al mondo per gli studiosi del settore, è data dalla vastità delle sue rovine, dalla loro mole e dal loro pregio, elementi che, insieme, è difficile rintracciare in altre parti del mondo occidentale. Da non perdere i templi, otto in tutto, eretti in onore di divinità elleniche, l’acropoli, le necropoli, gli altari e i santuari, come quello, ad esempio, dedicato alla divinità femminile Demetra Malophoros, il cui culto era molto diffuso nella Sicilia ellenica. Nei dintorni meritano una visita gli insediamenti archeologici delle cave di Cusa che, insieme a quelle marmoree di Mileto in Turchia, costituiscono un complesso unico al mondo. Un tuffo indimenticabile nelle acque della piccola frazione di Marinella di Selinunte, un lungo litorale sabbioso di 5 km in un ambiente incontaminato che è quello della riserva naturale della foce del fiume Belice. Un’oasi naturale, tipica della macchia mediterranea, che accoglie una ricca avifauna, sia stanziale che migratoria, in cui le diverse specie, come l’airone cenerino, la folaga, il gabbiano e tante altre specie animali, trovano il loro habitat ideale.

Dedicare un po’ di tempo a sé stessi e rilassarsi nelle acque delle sue terme. A Montevago il tempo si annulla nella magia che si sprigiona dalle falde delle sue terme, dove l’acqua sgorga ad una temperatura di 40°. Staccare la spina per ricaricarsi, immersi tra paesaggi di incontaminata bellezza, tra i sentieri del bosco del Magaggiaro, visitando i resti di un casale musulmano in contrada Caliata o ancora in contrada Mastroagostino, dove sono stati ritrovati i resti di una villa rustica romana. La cittadina, fondata nel 1636 da Don Rutilio Dirotta, vanta anche alcune interessanti opere scultoree, come il “Sole deposto” di Giò Pomodoro, nella piazza centrale del paese, o “L’abbraccio” di Lorenzo Cascio e gli splendidi mosaici realizzati dall’artista rumeno Marin Deaconu, custoditi all’interno del palazzo comunale.

# 26

SAMBUCA DI SICILIA Della sua impronta araba ne è testimonianza il quartiere saraceno, il più antico della città. Sambuca è stata fondata, infatti, nell’827 dall’emiro arabo Al Zabuth. In tempi ancor più antichi, sulla sommità del monte Adranone, a circa 7 km dalla città, sorgeva la città greca di Adranon fondata nel VI sec. a.C., successivamente distrutta e riedificata dai Cartaginesi. I resti di questi insediamenti sono ancora visibili in quello che è considerato il sito archeologico punico più alto del Mediterraneo, con resti di botteghe artigiane, case dell’epoca, aree sacre e l’acropoli. Fuori dalle mura, invece, si può visitare la necropoli tra cui spicca la Tomba della Regina.


TORNI... I reperti rinvenuti dagli scavi di monte Adranone sono custoditi all’interno dell’ex monastero di S. Caterina e di Palazzo Panitteri. Sambuca è anche il paese natale del pittore Gianbecchina, un artista fortemente apprezzato anche da Guttuso che riuscì a rappresentare, con i suoi colori vivi, la calda natura estiva siciliana, non tralasciando le attività quotidiane e i lavori della terra. Le opere del Maestro Gianbecchina possono essere ammirate presso l’Istituzione omonima, alla chiesa di S. Calogero, dove sono custoditi 190 lavori. Da non perdere la particolare pasticceria, le minne di vergine, ripiene di crema di ricotta, zuccata e cioccolata.

SCIACCA Anticamente conosciuta come Terme Selinuntine, Sciacca era una sub-colonia greca della città di Selinunte, poi passata sotto il dominio arabo. Incerta l’etimologia del nome, da “Syac” che vuol dire bagno o da “al Saqqah” che significa la “separante”, in quanto posta a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa ed Agrigento o ancora, forse la tesi più accreditata, dal termine “Shaqqa” a sua volta derivante dal culto per il dio siriano “Shai al Quaaum”. Al di là della sua denominazione, la cittadina cattura il visitatore con le sembianze di un anfiteatro che si affaccia direttamente sul mare. Il tramonto, osservato da piazza Scandaliato, seduce in qualsiasi giorno dell’anno. Di notevole interesse sono le terme dove l’acqua scorre a circa sei chilometri di profondità al di sotto del monte Cronio, oggi monte S. Calogero. Rinomata anche per l’artigianato delle ceramiche

maiolicate, oltre che per la pesca del pesce azzurro, Sciacca è una città da scoprire nel quotidiano e vivere in totale spensieratezza per poterne cogliere tutte le sfumature. A pochi chilometri dalla città si trova il Castello Incantato. Non un vero e proprio castello, ma un sito certamente singolare opera di un artista-contadino saccense, Filippo Bentivegna, detto “Filippo delle teste” perché scolpì nella roccia, da autodidatta, migliaia di facce e teste tutte diverse tra loro. In bilico fra l’arte e la follia Bentivegna può ritenersi un esponente dell’”Art brut”, l’arte impulsiva, brutale, prodotta, particolarmente, dall’ebbrezza creativa dei malati di mente. Alcune delle sue opere sono esposte al Museo di Art Brut di Losanna, in Svizzera.

CONTESSA ENTELLINA Pur facendo parte della provincia di Palermo, Contessa Entellina ricade nei territori dei monti Sicani. È stata costruita nel 1450 ai piedi del monte Genuardo da popolazioni greco-albanesi immigrate dalla colonia militare di Birisi. Il nome Entellina, che deriva da Entella, antico borgo abitato dagli Elimi, venne associato a Contessa soltanto nel 1875. Nella cittadina vive una forte comunità albanese che mantiene ancora oggi la lingua, le tradizioni e i riti religiosi greci-bizantini che culminano nelle celebrazioni pasquali, di grande suggestione e fascino. Nel territorio comunale ricadono due riserve naturali, Grotta di Entella, nella parte settentrionale del territorio, nella Rocca di Entella, e la riserva di Santa Maria del Bosco e Monte Genuardo che ricade nella parte meridionale ed interessa anche i comuni di Sambuca di Sicilia e Giuliana.

# 27


LA NATURA L’AMBIENTE NATURALE, A MENFI, È ANCORA SELVAGGIO. LA NATURA ESPLODE NELL’ENTROTERRA, TRA FITTA E RIGOGLIOSA VEGETAZIONE, VIGNETI CHE DEGRADANO FINO AL MARE E AMBIENTI DAL FASCINO UNICO E INCONTAMINATO. ECCO I LUOGHI DI PARTICOLARE INTERESSE NATURALISTICO CHE NON POTETE PERDERE.

CAPARRINA MARE È una collina ricoperta da una fitta e rigogliosa vegetazione di palme nane e di giaggiolo nano con una spiaggia solitaria e silenziosa che ospita molte specie animali tra cui la tartaruga marina e palustre. Nella zona nidificano storni, gabbiani reali, gazzette e spatole. Sulle dune della spiaggia cresce il giglio marino.

VALLONE SAN VINCENZO Ampio e profondo vallone, percorso dal fiume San Vincenzo, dove si possono scoprire arbusti tipici della originaria foresta mediterranea e tantissime specie vegetali della macchia bassa come diverse qualità di orchidee selvatiche, il carrubo ed altre specie di minor pregio. Lungo il letto del fiume crescono rigogliose alcune varietà di felci e di licheni. L’ambiente è popolato dall’istrice, il coniglio selvatico, il riccio, la donnola, la volpe e piccoli rapaci.

RISERVA NATURALE FOCE DEL FIUME BELICE Un’area protetta balneabile, alla foce del fiume Belice, che offre uno dei più bei paesaggi della Sicilia occidentale. Centotrenta ettari di riserva naturale estesa per oltre 5 km sulla costa meridionale della Sicilia e bagnata dal Canale di Sicilia, tra Marinella di Selinunte e il promontorio di Porto Palo. Qui il fiume Belice sfocia in mare dopo un corso di 77 chilometri. Il litorale è sabbioso ed è costellato da piccole dune che si spostano con l’azione dei venti. La riserva comprende ambienti diversi: le dune, la foce del fiume con la tipica vegetazione palustre e, nella parte più interna, la macchia mediterranea sempreverde.

# 28


A

IL SERRONE CIPOLLAZZO È un’area collinare ricoperta di sabbia fino all’altezza di 60 metri, tanto da sembrare una gigantesca duna, ricoperta da un fitto canneto con presenza di specie vegetali caratteristiche del clima mediterraneo.

LE SOLETTE DI PORTO PALO Un’area costiera di circa 25 ettari compresa tra Porto Palo ed il fiume Belice, a confine con la riserva naturale foce del fiume Belice. Lungo il Vallone Gurra di Mare si trovano varie specie vegetali e sulla costa rocciosa differenti specie di capperi. Il vallone è popolato da lepri, donnole, ricci e volpi, mentre sul costone nidificano molte specie di uccelli migratori. Tra la sabbia ancora oggi depone le uova la tartaruga mediterranea Caretta Caretta, specie protetta da Wwf e da Legambiente.

# 29


tutti i

venerdì

24

Via della Vittoria e Via Santi Bivona

MENFI COMMUNITY

Installazione su strada dei ritratti dei giovani di Menfi. Photo di Giò Martorana.

TALKS

MOSTRE & EXPO

giorni

INGRESSO LIBERO

THE ULTIMATE VINTAGE

Gli arredi della case menfitane di oggi, in autentico stile vintage.

a seguire / Enoteca della Strada del vino Terre Sicane

h 17 - 24 / Palazzo Pignatelli

IN ALTO I CALICI

INGRESSO LIBERO

h 18 - 24 / Piazza Vitt. Emanuele III

EXPO VILLAGE

Itinerario espositivo dedicato al mondo del vino, dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio.

Inaugurazione della XVI edizione di Inycon.

DEGUSTAZIONI

Ceramiche, coralli e merletti. A cura di Giuseppe Navarra.

Con Antonio Frasca del ristorante Baciamolemani di Marina di Ragusa e Francesco Patti e Domenico Colonnetta del ristorante Coria di Caltagirone.

h 9 - 24 / Casa Planeta (Via Santi Bivona) A PAGAMENTO

A PAGAMENTO (1)

CORTILE DEL GUSTO

Degustazioni guidate dei vini delle Terre Sicane. Conducono Fede&Tinto e Marco Sabellico, interviene Veronika Crecelius.

LABORATORIO CON LO CHEF Birre&vini: nemici o alleati?

LIVE SHOW

DEGUSTAZIONI

Un viaggio multimediale alla scoperta del territorio attraverso spettacoli, musica e immagini all’interno dei suggestivi cortili del centro storico.

h 18 - 24 / Cortile di Palazzo Pignatelli

INGRESSO LIBERO CON CARD (3)

WINE TASTING gli autoctoni classici

Enoteca della Strada del Vino Terre Sicane A PAGAMENTO (4)

ANDAR PER CORTILI

Degustazione e vendita dei vini e dei prodotti tipici del territorio.

h 20 / Piazza Vitt. Emanuele III

h 21,30 / Casa Planeta

h 21-1 / Cortili di Via della Vittoria

ENOTECA DELLA STRADA DEL VINO TERRE SICANE

TALK il territorio in un bicchiere

Talk show organizzato in collaborazione con la Soat di Menfi dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari - Dipartimento degli Interventi Infrastrutturali. Conducono Fede&Tinto.

h 9 - 24 / Casa Planeta (Via Santi Bivona)

LA MOSTRA DI INYCON L’arte nei mestieri

h 17 / Casa Planeta (Via Santi Bivona) INGRESSO LIBERO

h 22 / Piazza Vitt. Emanuele III (5)

SERGIO FRISCIA Spettacolo di cabaret.

Percorso tra i sapori e le prelibatezze della cucina povera menfitana a cura dello chef Beppe Buffa. h 18 - 1 / Piazza Vitt. Emanuele III A PAGAMENTO (2)

WINE EXPERIENCE

Degustazioni sotto le stelle dei vini del territorio, a cura dell’Enoteca Picone. h 18 - 1 / Piazza Vitt. Emanuele III A PAGAMENTO

WINE SHOP

TOUR

Selezione delle migliori etichette della Strada del Vino delle Terre Sicane.

WINE TOUR SU PRENOTAZIONE

Percorso tra le cantine e i frantoi della Strada del Vino Terre Sicane, con momenti di degustazione e visite ai vigneti.

# 30

(1) (2) (3) (4) (5) (6)

Il prezzo del biglietto è di 10€ e dà diritto a 3 degustazioni. Il prezzo del biglietto è di 5€ e dà diritto a 1 calice, 1 tracolla e 3 degustazioni. La card gratuita è subordinata all’acquisto di un ticket per il Wine bar o per il Cortile del gusto, fino ad esaurimento posti. Il prezzo del biglietto è di 10€ e dà diritto ad un posto in platea con degustazione. Il biglietto si acquista in enoteca. Tutti gli spettacoli sono gratuiti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

I biglietti non sono rimborsabili anche se parzialmente utilizzati. L’acquisto del biglietto comporta l’accettazione integrale del regolamento esposto presso le biglietterie. Il programma potrà subire variazioni.


sabato

domenica

h 10 / Casa Planeta (Wine Bar 1° Piano) INGRESSO LIBERO (6)

IMPARIAMO A CONOSCERE l’olio d’oliva

Mini corso di degustazione a cura della Soat di Menfi e dell’U.O.S. di Olivicoltura di Sciacca.

26

DEGUSTAZIONI

DEGUSTAZIONI

25 h 18 / Casa Planeta (Wine Bar 1° Piano)

Mini corso di degustazione a cura della Soat di Menfi e dell’U.O.S. di Olivicoltura di Sciacca. INGRESSO LIBERO (6)

IMPARIAMO A CONOSCERE il vino

IMPARIAMO A CONOSCERE il vino

h 19,30 / Casa Planeta Enoteca della Strada del Vino Terre Sicane A PAGAMENTO (4)

h 19,30 / Casa Planeta Enoteca della Strada del Vino Terre Sicane A PAGAMENTO (4)

Mini corso di degustazione a cura della Soat di Menfi, in collaborazione con l’A.I.S. Sicilia.

Mini corso di degustazione a cura della Soat di Menfi, in collaborazione con l’A.I.S. Sicilia.

L’APERITIVO Fratelli d’Italia: i bianchi dell’Alto Adige e delle Terre Sicane a confronto

L’APERITIVO I formaggi siciliani in abbinamento al vino

Con Giovanni Farina dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio.

h 20 / Piazza Vitt. Emanuele III INGRESSO LIBERO CON CARD (3)

h 20 / Piazza Vitt. Emanuele III

WINE TASTING i nuovi autoctoni

INGRESSO LIBERO CON CARD (3)

WINE TASTING gli internazionali

Degustazioni guidate dei vini delle Terre Sicane. Conducono Fede&Tinto e Marco Sabellico, interviene Veronika Crecelius.

Degustazioni guidate dei vini delle Terre Sicane. Conducono Fede&Tinto e Marco Sabellico, interviene Veronika Crecelius.

h 21,30 / Casa Planeta (Via Santi Bivona) A PAGAMENTO (4)

LABORATORIO CON LO CHEF

h 21,30 / Casa Planeta (Via Santi Bivona)

Con Beppe Barone de La Fattoria delle Torri di Modica.

LABORATORIO CON LO CHEF Le grappe, i sigari e il sorbetto al cioccolato

La fattoria delle Torri di Modica incontra i vini delle Terre Sicane

A PAGAMENTO (4)

a cura dell’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappe, in collaborazione con la distilleria Bianchi di Marsala e Federico Marino dello Slow Smoking club di Palermo.

h 18.30 / Piazza Vitt. Emanuele III INGRESSO LIBERO CON CARD (2)

SIGNORE RICETTE

La cucina contadina delle mamme e delle nonne di Menfi interpretata dallo chef Beppe Buffa. Conducono Fede&Tinto. h 21 / Piazza Vitt. Emanuele III

CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA BANDIERA BLU

Il mare di Menfi riceve l’ambito riconoscimento alla presenza delle autorità.

LIVE SHOW

TALKS

IMPARIAMO A CONOSCERE l’olio d’oliva

h 18 / Casa Planeta (Wine Bar 1° Piano)

INGRESSO LIBERO (6)

LIVE SHOW

h 10 / Casa Planeta (Wine Bar 1° Piano) INGRESSO LIBERO (6)

h 22 / Piazza Vitt. Emanuele III (5)

TINTURIA In concerto.

A seguire SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO A RITMO DI MUSICA

h 22 / Piazza Vitt. Emanuele III (5)

MATTEO AMANTIA In concerto.

# 31


Alla scoperta del ricco patrimonio enogastronomico del territorio Un viaggio nelle Terre Sicane significa poter gustare una ricca offerta enogastronomica, tipica e naturale tutto l’anno. Tante sono le specialità agricole, in particolare ortaggi e frutta, che qui trovano le condizioni ideali alla loro coltivazione.

NONSOLOVINO OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

FICODINDIA DI SANTA MARGHERITA

L’olivo è presente da sempre nell’area delle Terre Sicane, dove si possono ammirare esemplari vecchi di centinaia d’anni. La superficie destinata all’olivicoltura è estesa circa 850 ettari. Dalle pregiate varietà autoctone Biancolilla, Cerasuola e Nocellara del Belìce si produce un olio extravergine dal fruttato intenso e saporito.

La pianta del ficodindia, originaria delle Americhe, si è ambientata talmente bene in Sicilia che ha trovato un posto importante nella gastronomia locale. Il ficodindia di Santa Margherita del Belice è coltivato nelle tre varianti gialla o sulfarina, rossa o sanguigna, bianca o muscaredda. I frutti maturano in agosto, ma alcuni di essi vengono raccolti prima (“scozzolati”) per ottenere una seconda fioritura che garantisce un nuovo frutto in autunno, il cosiddetto “bastardone”, più pregiato perché con meno semi. Il ficodindia è ideale fresco, ma ottimo anche per dolci al cucchiaio, gelati, succhi.

CARCIOFO SPINOSO DI MENFI La coltura del carciofo occupa una superficie di circa 600 ettari e ricade quasi totalmente nel comune di Menfi, una delle zone più vocate in Italia per la coltivazione del carciofo. La specialità del luogo è il carciofo spinoso violetto, che cresce da novembre ad aprile,ha piccole dimensioni ed è profumato e gustoso, ottimo per essere consumato crudo, eccellente anche conservato.

FRAGOLINA DI RIBERA La fragolina di bosco, presidio Slow Food, è una pianta erbacea spontanea e perenne. In Sicilia si trova spontanea nelle radure boschive delle Madonie, dei Nebrodi e sull’Etna, ma, a differenza di altre aree, nel territorio delle Terre Sicane le condizioni sono ottimali anche per la coltivazione in pieno campo. A Sciacca e nei comuni limitrofi la produzione della fragolina è stata introdotta negli anni ‘20. Oggi la coltivazione si estende su circa 100 ettari per una produzione di circa 4mila quintali.

VASTEDDA DELLA VALLE DEL BELICE DOP È l’unico formaggio di pecora a pasta filata, ottenuto con latte ovino intero, crudo, ad acidità naturale di fermentazione, di pecore di razza “Valle del Belìce”. La vastedda ha una particolare forma lenticolare, conferita pressando più volte in un piatto fondo una porzione di pasta filata, lavorata a mano e salata molto leggermente. Si consuma entro pochi giorni dalla produzione, per preservarne il sapore fresco e piacevolmente acidulo.

# 32


RICETTE CACUOCCIULI ‘A VIDDANIEDDA

CUCCHITEDDI

Carciofi in tegame alla villanella INGREDIENTI PER 4 PERSONE 8 carciofi teneri Il succo di un limone 1 mazzetto di prezzemolo 2 spicchi d’aglio 50 g di pangrattato sale e pepe q.b. qualche cucchiaio di pecorino o caciocavallo semi-stagionato grattugiato 4 acciughe salate (pulite e dissalate) mezzo bicchiere d’acqua mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva PROCEDIMENTO Pulire i carciofi e sbattere le punte su un piano rigido, in modo da allargare le foglie. Tagliare le punte per rimuovere le spine ed eliminare le foglie dure. Allargare ulteriormente le foglie e, con un coltello, eliminare il fieno interno. Infine tagliare i gambi, in modo che i carciofi stiano in piedi, e metterli in un po’ d’acqua acidulata con il succo di un limone. Preparare un trito con il prezzemolo e l’aglio, unire le acciughe salate tagliate a pezzetti, il sale, il pepe ed il formaggio grattugiato. Tostare il pangrattato con un filo d’olio e 2 cucchiaini di zucchero e unirlo al trito, innaffiando il tutto con un po’ d’olio. Amalgamare bene e mettere da parte. Sgocciolare i carciofi e imbottirli con il condimento preparato, con una leggera pressione. Adagiare i carciofi in piedi nella pentola con acqua e un filo d’olio, fino a coprirli per metà. Coprire e cuocere a fuoco moderato, per circa 30 minuti.

PESTO ALLA SICILIANA

Dolcetti alle mandorle INGREDIENTI PER LA PASTA 1 Kg di mandorle tritate 200 g farina di majorca 800 g zucchero 2 uova 1 limone 400 g zucca candita INGREDIENTI PER LA GLASSA DI ZUCCHERO 250 ml acqua 2 bustine di vanillina un pizzico di cremor tartaro PROCEDIMENTO Lavorare le mandorle tritate con lo zucchero e le uova, fino ad ottenere una pasta abbastanza consistente. Lasciare riposare la pasta per circa dieci ore. A parte, tagliare a pezzetti piccolissimi la zucca candita. Prendere la pasta di mandorle e dividerla in tanti piccoli panetti. Su ognuno di essi, mettere al centro un cucchiaino di zucca candita a pezzetti, disporre su una teglia imburrata e cuocere in forno a 180°, fino a doratura. Nel frattempo, preparare la glassa versando lo zucchero, l’acqua, la vanillina, un pizzico di cremor di tartaro e la buccia di un limone grattugiata in una casseruola. Cuocere a fiamma bassa, mescolando di continuo fino a quando lo zucchero si è completamente sciolto. Togliere dal fuoco e tuffare i cucchiteddi, in modo che vengano ricoperti dalla glassa. Disporre su un vassoio foderato con carta da forno e lasciar raffreddare.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE 1 spicchio d’aglio 1 mazzetto di basilico 150 ml olio extravergine d’oliva delle Terre Sicane 100 g parmigiano 50 g pinoli 500 g pomodori ramati 150 g di ricotta sale q.b. pepe nero macinato fresco q.b. PROCEDIMENTO Pulire e lavare i pomodori, tagliarli in due, rimuovere la parte bianca interna. Spremere i pomodori per togliere il liquido in eccesso e i semini e metterli in una ciotola con i bordi alti. Iniziare a frullare con il mixer ad immersione e aggiungere poco a poco il basilico lavato e asciugato, i pinoli, lo spicchio di aglio, il parmigiano grattugiato, la ricotta e l’olio extra vergine d’oliva delle Terre Sicane. In alternativa frullare il tutto in un frullatore a bassa velocità, per controllare il grado di cremosità desiderata. Quando il pesto alla siciliana avrà raggiunto la giusta consistenza, aggiustare di sale e di pepe e conservare in frigorifero dentro un contenitore di vetro con tappo, al massimo per 2 giorni.

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TRA MOSTRE, SHOW E SPETTACOLI ☞ Cons

igliat o!

MUSICA, DANZA E VIDEO ANIMANO I CORTILI Oltre agli spettacoli serali, Inycon animerà ogni sera anche il centro storico di Menfi e i suoi caratteristici cortili di via della Vittoria. A partire dalle ore 21,00 e fino all’una di notte i cortili prenderanno vita trasformandosi in palcoscenici a cielo aperto ospitando performance di danza, musica, proiezioni video ed esibizioni di artisti da strada. Sarà come compiere un “viaggio” multimediale alla scoperta del territorio tra musica, storia e immagini. I cortili faranno rivivere la tradizione locale attraverso atmosfere e storie ormai dimenticate. In calendario videoproiezioni, concerti, storie di vita e di mestieri nella suggestiva cornice di un vero e proprio “curtigghio” siciliano.

VINTAGE, FOTO E CORALLI IN MOSTRA Ad Inycon c’è spazio anche per l’arte, la fotografia e le creazioni dell’artigianato. Gli appassionati di vintage possono fare un tuffo nel passato, tra originali oggetti e suppellettili di modernariato provenienti dalle case di Menfi ed esposti a Casa Planeta, dalle ore 9 alle ore 24. Sarà un’esplosione di colori, oggetti ed elettrodomestici considerati obsoleti ma che ancora hanno tanto da “raccontare”. Gli scatti di Giò Martorana della “Menfi community”, che ritraggono giovani produttori, espressione della vera cultura vitivinicola del territorio ma con lo sguardo rivolto al futuro, sono esposti invece in via della Vittoria e in via Santi Bivona. A Palazzo Pignatelli, dalle 17 alle 24, si trovano in esposizione, invece, le ceramiche, i coralli e i merletti nell’ambito della mostra “L’arte nei mestieri” a cura del professore Giuseppe Navarra.

UNA PASSEGGIATA ALL’EXPO VILLAGE Un itinerario tra i migliori vini, le eccellenze agroalimentari e le creazioni di artigianato del territorio. Dalle 18 alle 24, la possibilità di fare shopping tra quanto di meglio offre il territorio negli stand allestiti in piazza Vittorio Emanuele III.

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Bisogna essere ebbri. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del tempo che rende livide le vostre spalle e vi piega verso terra, bisogna che v’inebriate senza tregua. Ma di cosa? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro. Ma inebriatevi. (Charles Baudelaire)

VERSAN D POETI E SCRITTORI, CANTANTI E CANTORI DA SEMPRE ELOGIANO IL VINO E I LORO AMORI. COMPORRE PAROLE PER FARNE POESIA. COLTIVARE LA VITE PER FARNE… POESIA. POESIA E VINO INTERIORMENTE SCUOTONO, PRONUNCIANO VERITÀ, REGALANO EBBREZZA. DA DANTE A BAUDELAIRE, DA HEMINGWAY A NERUDA. PAROLE IN VERSI E VINO A SORSI. IL VINO È IL PRODOTTO DELLA TERRA LAVORATA CON INTENSO AMORE, CON INTENSA CURA, COME FOSSE, IL SUCCO, ORO COLATO DELLA VITE.... E DELLA VITA.

Il vino è qualcosa che vive e che fa parte della nostra vita: raccontarlo dunque vuol dire parlare di noi, di persone e di paesaggi; Il vino è la poesia della terra

Il vino è il condensato di un territorio, di una cultura, di uno stile di vita (Ernest Hemingway)

(Mario Soldati)

Guarda il calor del sol che si fa vino, giunto all’umor che dalla vite cola… (Dante Alighieri)

# 36


N DOVINO Vino color del giorno, vino color della notte, vino con piedi di porpora o sangue di topazio, vino, stellato figlio della terra, vino, liscio come una spada d’oro, morbido come un disordinato velluto, vino inchiocciolato e sospeso, amoroso, marino, non sei mai presente in una sola coppa, in un canto, in un uomo, sei corale, gregario, e, quanto meno, scambievole. A volte ti nutri di ricordi mortali, sulla tua onda

andiamo di tomba in tomba, tagliapietre del sepolcro gelato, e piangiamo lacrime passeggere, ma il tuo bel vestito di primavera è diverso, il cuore monta ai rami, il vento muove il giorno, nulla rimane nella tua anima immobile. Il vino muove la primavera, cresce come una pianta di allegria, cadono muri, rocce, si chiudono gli abissi, nasce il canto. [...]

(tratto da Ode al Vino di Pablo Neruda)

# 37


FEDE &TINTO&... IL VINO IL DUO DI DECANTER DI RAI RADIO2 SI SCOPRE ATTRAVERSO UN’INTERVISTA DOPPIA SE FOSSI UN VINO QUALE VINO SARESTI E PERCHÉ? TINTO Un nuovo blend! Sono nato in Puglia, per cui Negramaro; ho vissuto in Toscana per cui San Giovese; ho fatto l’Università a Milano per cui Franciacorta; ho sposato una straniera, per cui Cabernet Sauvignon; vivo a Roma, per cui un vino dei castelli! FEDE Un Lambrusco... immediato...diretto...non troppo complesso...piacevole... piacevole...è la bottiglia che finisce subito! CHE RAPPORTO HAI CON IL VINO? TINTO Non manca mai sulla mia tavola una buona bottiglia di vino, possibilmente del posto in cui mi trovo: per me il vino è espressione della terra. FEDE Avendo origini piemontesi, il vino era legato al nonno ed alla sua terra. Mio nonno Bartolomeo lo produceva: Barbera, Dolcetto e Nebbiolo, facevano schifo! Ma io amavo lui, il nonno e le sue mani di contadino, grosse e segnate, sempre ombreggiate dal rosso del vino! VINO E SICILIA, COSA TI SUGGERISCE QUESTO BINOMIO? TINTO Inseparabili! Come Scilla e Cariddi...Il vino siciliano ha contribuito a rafforzare l’immagine della Sicilia in tutto il mondo e viceversa. La loro forza è nello stare uniti poiché

# 38

quello è il vero patrimonio. FEDE Binomio inscindibile! In trasmissione abbiamo cercato di trovare una traduzione alla parola francese terroir...ecco in italiano non c’è...ma il senso è questo! La vite nasce in quella terra grazie all’uomo...ed in più, se la terra è quella di Sicilia, il vino è ancora più buono! BIANCO COME L’INZOLIA E IL CATARRATTO MA ANCHE COME? TINTO Bianco....come quando sta per arrivarmi il conto al ristorante! Non si può spendere un po’ meno di vino? Bianconero non si può dire? Il calcio è la mia seconda grande passione! FEDE Bianco come il sorriso perfetto di mia moglie...Simona Branchetti! ROSSO COME IL NERO D’AVOLA, IL NERELLO O IL PERRICONE MA ANCHE? TINTO Frappato! FEDE Pignatello! DOLCE COME LA MALVASIA DELLE LIPARI, IL MOSCATO DI NOTO, LO ZIBIBBO DI PANTELLERIA E... TINTO Dolce come la spiaggia di Porto Palo...un paradiso... FEDE Dolce come il primo bacio di mia moglie...ma il primo brindisi fu con l’Amarone!

Adesso ci avete diviso abbastanza...alle ultime due rispondiamo insieme... QUELLA VOLTA CON UN BICCHIERE DI TROPPO E… Non ci deve essere il bicchiere di troppo perché è da stupidi! Non neghiamo, a volte, da giovani di aver fatto le nostre esperienze... ma poi si cresce e, nella misura e nella moderazione, si trova la giusta via. Noi non vogliamo insegnare niente perché ognuno è libero di fare ciò che vuole ma esagerare con l’alcool è da folli. Il nostro slogan, visto che con Decanter appoggiamo il progetto europeo ”Wine in moderation” promosso qui in Italia da Federvini è “Ci vuol poco a passare dall’ebrezza al parabrezza!” AD INYCON E MENFI PER? Scoprire una zona che non conosciamo bene ed aggiungerla alla cartella con i file delle nostre esperienze enogastronomiche. Una volta poi in onda a Decanter su Radio2 basterà cliccare su quel file ed automaticamente lo condivideremo con i nostri ascoltatori, con la nostra community!


È uno dei più poliedrici artisti del panorama nazionale, amatissimo dal grande pubblico. Sergio Friscia, consacrato al successo con la partecipazione a Macao su Rai2, dove, in poche settimane, è diventato uno dei protagonisti più amati grazie ai suoi esilaranti personaggi, si distingue poi nella fiction, al cinema, in radio e in teatro, guadagnandosi con impegno, tenacia e grande professionalità,

l’affetto del grande pubblico. L’artista siciliano - direttamente dagli schermi di Rai2 dove conduce, insieme ad Amadeus “Mezzogiorno in famiglia” - si esibirà in uno show imperdibile che prende in giro il mondo della televisione, della pubblicità e dei reality, tra musica, risate e sketch. A finire nel mirino dello showman è anche il mondo della musica. È con testi esilaranti che Friscia ripropone

dal vivo alcuni grandi successi, reinterpretati con ironia, dando vita a momenti di pura comicità. Lo spettacolo è apprezzato da un pubblico variegato: dai più giovani, che ripetono i tormentoni lanciati dai suoi personaggi, agli adulti che si ritrovano nelle situazioni vissute dall’attore e si divertono a lasciarsi trasportare dalla spiazzante simpatia e dall’improvvisazione alla quale Sergio Friscia lascia molto spazio.

Uno show del sorriso tra tormentoni, musica e sketch Co n

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ore 22 Piazza V.E. III

SERGIO FRISCIA

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ore 22 Piazza V.E. III

Il rock di Matteo Amantia i grandi successi e le ultime proposte

MATTEO AMANTIA ☞ Dopo il successo raggiunto con gli Sugarfree, Matteo Amantia sceglie di “viaggiare” da solo e comincia un percorso artistico da Co ns solista firmando il primo album, lanciato dal singolo “Avido”. igl iat L’artista catanese proporrà quindi gli undici nuovissimi brani, o! nati - come lui stesso spiega - dal desiderio di nutrirsi, attraverso i sensi, del significato più profondo della passione. Un disco, battezzato con il nome dell’artista, che esprime l’ebbrezza di essere veramente innamorati. Matteo Amantia non trascurerà i grandi successi firmati dagli Sugarfree che l’hanno lanciato al successo e fatto conoscere al grande pubblico, da Cleptomania, diventato un tormentone e il cui album ha conquistato il “disco d’oro” vendendo oltre 60mila copie, a Briciola di te e Scusa se ti chiamo amore, colonna sonora del quasi omonimo film di Federico Moccia campione d’incassi. Ad accompagnare Matteo Amantia una band composta da Davide Bucceri (batteria), Fabio Vassallo (basso), Luca Galeano (chitarra elettrica), Edoardo Musumeci (chitarra acustica ed elettrica) e Pierpaolo Latina (piano, organo, tastiere).

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TINTURIA

C’è del pop, ma anche del reggae, del funk e del rap, ma anche un pizzico di folk. Ma c’è soprattutto l’allegria e un ritmo contagioso nella musica proposta dai Tinturia, la band siciliana il cui nome prende spunto dalle monellerie di bambini troppo vivaci apostrofati in dialetto siciliano come “tinti”. E’ così quindi che la band, artisti “discoli” e innamorati della musica, vive la musica, come fonte di espressione artistica e divertimento. E allora si balla, trascinati dall’estro geniale del loro leader, Lello Analfino, con una leggerezza e irriverenza mai banale. La band, un gruppo di musicisti quotati, collaudato e affiatato, trasforma ogni concerto in un vero e proprio evento musicale. Il live è la vera forza del gruppo, made in Raffadali, che esalta e valorizza le sue radici siciliane con ironia dissacrante. Un’esibizione tutta da ballare con trascinante energia.

Energia live

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ore 22 Piazza V.E. III

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CAN TINE Sono loro le vere protagoniste dell’evento, le quattordici cantine delle Terre Sicane che partecipano ad Inycon. Aziende che vantano una lunga tradizione, produzioni d’eccellenza e un’attenzione verso i mercati internazionali. Vini, uomini e terre con lo sguardo al futuro. 1

Azienda Agricola Agareno

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Cantine Barbera

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Cellaro

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De Gregorio

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Di Giovanna Vini

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Di Prima

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Domina Miccina

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Donnafugata

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Lanzara

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Pianadeicieli

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Planeta

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Rizzuto

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Settesoli

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Stoccatello

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CAN TINE

AZIENDA AGRICOLA AGARENO L’Azienda Agricola Agareno nasce nel 1999 dalla volontà di otto giovani produttori, figli di contadini e agricoltori, di continuare a mantenere un antico e profondo legame con la tradizione agricola del proprio territorio. I consigli ed i suggerimenti dei loro padri, da sempre impegnati a coltivare la terra e la vigna, costituiscono il bagaglio ed il patrimonio più importante dell’azienda. A ciò si lega tanto interesse ed entusiasmo verso l’innovazione e la sperimentazione nei vigneti: così il legame col passato e l’apertura al futuro sono i caratteri più distintivi del protagonismo di questa giovane cantina siciliana. I vigneti sono localizzati nel territorio di Menfi e interessano sia l’entroterra e le colline sia i pianori declinanti che si affacciano sul mare africano. 30 gli ettari vitati, diverse le cultivar: Nero d’Avola, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Sirah e Chardonnay, Fiano, Catarratto, vigne di qualità per prodotti vocati all’eccellenza. I VINI Gurra: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Moscafratta: Nero d’Avola, Merlot, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Galici: Fiano, Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Preula: Nero d’Avola, Sirah, Bianco, Sicilia IGT.

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CANTINE BARBERA 2

Le Cantine Barbera si trovano a Menfi, sulla costa meridionale della Sicilia, nella valle del fiume Belice che qui sfocia nel mare, dando il nome alla riserva naturale. Un territorio così bello e ricco fa parte dell’azienda e diventa il suo modo di essere. L’obiettivo è quello di trasferire nel vino, nel massimo rispetto delle caratteristiche tipiche di ogni varietà, l’essenza e l’unicità di questa terra: da qui nasce la scelta di legare il nome dell’azienda a quello della Doc Menfi, poiché la tipicità di un grande vino non deriva necessariamente dalla sua autoctonia, ma dall’unione, mediata dall’uomo, tra un territorio e il vitigno che ne è interprete. Sistemi di potatura a garantire basse rese, la ricerca di un equilibrio tra parte vegetativa e produzione, il diradamento dei grappoli nelle annate abbondanti, curve di maturazione, vendemmia condotta a mano sono le scelte aziendali fatte per garantire la qualità del prodotto dalla vigna alla cantina. La famiglia è il punto di forza dell’azienda: un team giovane e pieno di entusiasmo, unito dall’amore per la terra, dal fascino della vinificazione, dal piacere di condividere con gli altri il frutto del proprio impegno. I VINI Inzolia: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. La Bambina: Nero d’Avola, Rosato, Sicilia IGT. Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Albamarina: Passito, Sicilia IGT. Coste al vento: Grillo, Sicilia IGT. Dietro Le Case: Inzolia, Menfi DOC. Piana Del Pozzo: Chardonnay, Menfi DOC. Microcosmo: Perricone, Nerello Mascalese, Sicilia IGT. Azimut: Merlot, Menfi DOC. La Vota: Cabernet Sauvignon, Menfi DOC. Coda Della Foce: Nero d’Avola, Petit Verdot, Merlot, Menfi DOC.

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CAN TINE

VINI CELLARO 3

La Cantina Cellaro è stata fondata nel 1969 ed ha avviato l’attività nel 1972. Oggi consta di oltre ottocento soci che conferiscono mediamente 130.000 quintali di uve sia autoctone che alloctone per la produzione di vini DOC e IGT, ha una capacità ricettiva di oltre 220.000 ettolitri, con una superficie vitata di oltre 1.500 ettari. La produzione vinicola della cantina si trasforma ulteriormente nel 1980, con l’imbottigliamento diretto del prodotto locale. Tutte le uve dei vitigni Cellaro sono avvantaggiate dalle straordinarie condizioni pedo-climatiche delle colline circostanti Sambuca che raggiungono i 700 metri sul livello del mare. I vitigni coltivati sono stati impiantati in terreno di medio impasto tendente all’argilloso e poggiato su una matrice calcarea. Il clima asciutto e ventilato favorisce una produzione di uve sane. La vendemmia inizia nel mese di agosto e termina i primi di ottobre. Il controllo della produzione inizia dalla coltivazione della vite, prosegue nella delicata fase della selezione e pigiatura delle uve e della fermentazione che avviene per tutti i vini a temperatura controllata e sino alla messa in bottiglia. I VINI Lumà: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Lumà: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Lumà: Inzolia, Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Lumà: Grillo, Bianco, Sicilia IGT. 4Borghi Adragno: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. 4Borghi Comicchio: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. 4Borghi Senurio: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. 4Borghi Terrusio: Sirah, Rosso, Sicilia IGT. Solea Bianco: Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Solea Rosso: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Sambuca di Sicilia: Più Blend, Bianco, DOC. Sambuca di Sicilia: Più Blend, Rosso, DOC.

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CANTINE DE GREGORIO 4

L’azienda si estende tra Sciacca e Menfi, di fronte alla fantastica Isola Ferdinandea, tra i siti archeologici di Selinunte ed Eraclea Minoa: trenta ettari tra vigneti e uliveti, sul dolce pendio che si tuffa nel Mar d’Africa. La cantina ha sede in un vecchio borgo di campagna, dove già nel ‘700 si produceva, con tecniche antiche, un vino delicato e intenso: il vino di Ugo Testoni, riconosciuto ed apprezzato in tutto il territorio. Sua figlia Maruzza ed il marito Ascanio De Gregorio, insieme ai propri figli, hanno ristrutturato il borgo con l’intento di rinnovare una memoria mitica nell’armonica integrazione tra esperienze passate e le odierne innovazioni tecnologiche. Accanto ai vitigni autoctoni la cantina produce varietà internazionali che hanno trovato in queste terre il loro habitat ideale: un clima temperato d’inverno, estati calde e asciutte, una luminosità straordinaria, una precisione quasi maniacale nelle culture, permettono alle piante di esprimere un frutto sano e forte che trova la sua migliore espressione nella produzione di vini di grande qualità. I VINI Magarìa: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso. Magarìa: Chardonnay, Bianco. Bianco di San Lorenzo: Ansonica, Manzoni, Bianco. Dragonara: Nero d’Avola, Merlot, Rosso. Dragonara: Grillo, Bianco. Haris: Nero d’Avola, Rosso. Rahana: Ansonica, Bianco. Rosa di Nero: Nero d’Avola, Rosato.

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CAN TINE

DI GIOVANNA VINI L’amore per le vigne è un fatto di famiglia, tramandato da generazioni con immutata passione e profondo orgoglio. I primi vigneti furono piantati nel 1860 dal trisavolo Don Totò. Le cultivar di oggi, scelte dopo un’accurata sperimentazione e selezione clonale avviata da Aurelio Di Giovanna insieme alla moglie Barbara nel 1985, è oggi condotta dai figli Gunter e Klaus, con particolare attenzione alle caratteristiche micro-pedoclimatiche delle cinque tenute di famiglia. Le tenute di collina si trovano a 350-450 metri sul livello del mare nel territorio di Contessa Entellina (Palermo); quelle di montagna a 700-800 metri, nel territorio di Sambuca di Sicilia (Agrigento). I fratelli Di Giovanna allevano l’intera azienda (c.a 100 ettari) in regime biologico e sono certificati BIO, NOP-USDA ORGANIC, ISO 14001. Precise tecniche di potatura, concimazione e vendemmia assicurano un elevatissimo livello qualitativo e l’integrità delle uve fino all’isola di pigiatura nella nuova cantina. Le barriques di rovere francese permettono un invecchiamento naturale, sotto l’occhio vigile di due esperti enologi, affiancati da un consulente francese di fama internazionale. I VINI Gerbino: Chardonnay, Bianco. Gerbino: Nero D’Avola, Rosato. Gerbino: Nerello Mascarese, Rosato. Gerbino: Cabernet Sauvignon, Rosso. Gerbino: Merlot, Rosso. G&K: Grillo, Bianco. G&K: Nero d’Avola, Rosso. G&K: Merlot, Rosso.

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Di Prima DI PRIMA

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Situata nel territorio di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, l’azienda da generazioni scommette nella trasformazione delle uve dai propri vigneti per offrire prodotti di alta qualità. Una passione antica, quella di Davide Di Prima e della sua famiglia, tramandata con i racconti di bisnonni e trisavoli, che pigiavano le uve con i piedi. Oggi, la cantina si estende dalle sponde del Lago Arancio per 38 ettari e copre tre zone suggestive: Pepita Roccarossa, Arancio e Batia. Le diverse condizioni naturali, la coltivazione con sistemi biologici, l’altitudine compresa fra i 300 e i 550 metri, il microclima favorito dalla vicinanza del Lago Arancio e del bosco, l’escursione termica, hanno permesso la selezione dei vitigni più adatti alle caratteristiche del terreno, per produrre vini dotati di forte personalità. Gli impianti hanno una capacità di circa 2mila ettolitri e il sistema di imbottigliamento è all’avanguardia nel settore. I VINI Pepita: Chardonnay, Inzolia, Bianco, Sicilia IGT. Pepita: Nero d’Avola, Sirah, Rosso, Sicilia IGT. Villamaura: Sirah, Rosso, Sicilia IGT. Gibilmoro: Merlot, Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT.

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CAN TINE

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DOMINA MICCINA Miccina, un borgo antico dove si producono i vini Domina Miccina, è una fertile contrada collinare a circa 350 metri sul livello del mare. È localizzata tra i comuni di Sambuca di Sicilia e di Contessa Entellina, territorio iscritto alla DOC Contessa Entellina e IGP Sicilia. Dalla fine del XVIII secolo il Feudo Miccina, con azienda agricola e ampia masseria appartiene alla famiglia Ciaccio. Domina Miccina presenta una collezione di vini di alta gamma tra cui il Nero d’Avola IGP Sicilia, prodotto a Contessa Entellina, in un territorio particolarmente vocato, ad un’altitudine di 350 metri slm, considerato dagli esperti una nicchia preziosa nel “mare magnum dei Nero d’Avola”. Tra i bianchi, assieme al Catarratto e al Grillo, il gioiello di Casa Domina Miccina è lo Chardonnay-Viogner, prodotto a 550 metri slm in contrada Miccina, un imperativo per gli amanti dei vini bianchi importanti. I VINI Domina Miccina: Cataratto, Bianco, Sicilia IGT. Domina Miccina: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Domina Miccina: Chardonnay, Viognier, Bianco, Sicilia IGT. Adamantis: Grillo, Bianco, Sicilia IGT.

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DONNAFUGATA 8

Donnafugata nasce in Sicilia nel 1983 dall’iniziativa della famiglia Rallo che conta oltre 150 anni di esperienza nel vino di qualità. Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, con i figli Josè e Antonio portano avanti un progetto imprenditoriale che punta alla cura dei particolari e mette l’uomo al servizio della natura per produrre vini sempre più rispondenti alle potenzialità del territorio. Ad oggi la produzione complessiva è ottenuta da circa 328 ettari di vigneto, di cui 260 a Contessa Entellina e 68 a Pantelleria. A Contessa Entellina si coltivano ben 13 varietà e questo traguardo è frutto di una scelta agronomica orientata a valorizzare le peculiarità delle diverse contrade (suolo, altitudine, esposizione) e a produrre vini complessi e ricchi di personalità. A Pantelleria, Donnafugata può contare su 68 ettari impiantati a Zibibbo (Moscato d’Alessandria). Nelle cantine di Marsala, invece, costruite nel 1851, confluiscono i prodotti ottenuti nelle vigne per i processi di affinamento (in acciaio, cemento, legno) ed imbottigliamento. I VINI Damarino: Uve autoctone e internazionali, Bianco, Sicilia IGP. Anthilia: Cataratto e Ansonica, Bianco, Sicilia IGP. Polena: Cataratto, Viognier, Bianco, Sicilia IGP. Lighea: Zibibbo. La Fuga: Chardonnay, DOP. Sherazade: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGP. Sedàra: Nero d’Avola più blend, Rosso, Sicilia IGT. Angheli: Nero d’Avola, Merlot Rosso, Sicilia IGT. Tancredi: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Mille e una notte: Nero d’Avola più blend, Rosso, Sicilia IGP.

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CAN TINE

LANZARA La viticoltura e la produzione di vini pregiati, invecchiati in botte nel rispetto della plurisecolare tradizione, sono l’attività principale della “Tenuta Baglio San Vincenzo”, che si estende su un territorio di 35 ettari e dispone oggi di un complesso di cantine e gallerie estese su 2000 mq di superficie, circondate da dolci colline, comprese tra la riserva naturale della valle del Belice e la valle del Carboj, che da Menfi degradano verso il Mar d’Africa. La cantina, gestita dalla “Casa Vinicola Lanzara”, oltre ad utilizzare impianti all’avanguardia gode della collaborazione di enologi di chiara fama e dei frutti di un territorio altamente vocato. Il Baglio è stato ristrutturato per ospitare la cantina: oggi in superficie si trovano gli edifici che ospitano gli impianti destinati alla vinificazione e all’imbottigliamento; nel piano interrato e nelle gallerie in tufo si invecchiano i vini in botte. Si respira un’atmosfera magica generata anche dalla particolare architettura ispirata alla secolare tradizione. Nell’antica cantina è stata ricavata la sala ristorante, che offre la possibilità di gustare la genuina tradizione dell’enogastronomia di qualità. I VINI Bianco San Vincenzo: Inzolia, Sauvignon Blanc, Bianco Sicilia IGT. Cabernet Sauvignon: Cabernet Sauvignon, Rosso Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco Sicilia IGT. Ipsas: Catarratto, Bianco Sicilia IGT. Merlot: Merlot, Rosso Sicilia IGT. Nero D’Avola: Nero D’Avola, Rosso Sicilia IGT. Rosso San Vincenzo: Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Rosso Sicilia IGT. Syrah: Syrah, Rosso Sicilia IGT. Terre dell’Istrice: Nero D’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso Sicilia IGT. Costanza: Grecanico, Spumante Dry.

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PIANADEICIELI 10

L’azienda Pianadeicieli è situata, nell’omonima vallata, al centro di un interessante percorso enogastronomico e culturale, che si snoda tra Sciacca, Selinunte, Adranone e lo splendido mare di Porto Palo. Nei primi anni del ‘900 la famiglia Giambalvo impiantò i primi vigneti, nel tempo estesi e riqualificati. Oggi la tenuta si sviluppa in 80 ettari complessivi, di cui 30 destinati a vigneto: sono coltivate uve autoctone (Nero d’Avola, Grillo, Grecanico e Catarratto) e internazionali (Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay). I vigneti si trovano su terreni di medio impasto, alcuni argillosi altri sabbiosi, con diverse esposizioni e con un’altitudine media di 200 metri sul livello del mare. La densità d’impianto è di 5.000 ceppi per ettaro, al sesto di m. 2,5 x 0,80, con una resa di ql. 75-80 per ettaro. La produzione annua si aggira sulle 40.000 bottiglie. La cantina Pianadeicieli, se pur piccola, è dotata di impianti moderni per la vinificazione e l’imbottigliamento, con ambienti dedicati all’accoglienza e una moderna sala di degustazione. Al centro di tutto il progetto c’è l’uva, materia prima coltivata con scrupoloso rispetto. I VINI Mascarò: Merlot, Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Rosso. Syrah: Sirah, Rosso Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso. Pizzo dei Corvi: Chardonnay, Bianco. Catarratto: Cataratto, Bianco. Chardonnay & Grecanico: Chardonnay, Grecanico, Bianco.

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CAN TINE

PLANETA 11

Planeta è un’azienda vinicola siciliana nata nel 1995. Planeta non è uno, ma sei modi di esprimere la terra in sei cornici diverse. Tante sono, infatti, le tenute nelle quali si produce vino, delle Boutique Wineries ciascuna con un progetto di ricerca e valorizzazione del territorio. Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Sciara Nuova sull’Etna a Castiglione di Sicilia, e infine La Baronia a Capo Milazzo sono i luoghi di Planeta, una superficie totale di vigna di 364 ettari. Il progetto di Planeta include da un lato un profondo legame con la più antica tradizione enologica siciliana e il suo patrimonio di varietà indigene, dall’altro una decisa apertura verso i vitigni internazionali più importanti, interpretati da un territorio che li marca in maniera inconfondibile. A ciò si aggiunge una sperimentazione varietale più spinta e visionaria: quella che ha permesso di ottenere per la prima volta in Sicilia un Fiano rivoluzionario. Alessio, Francesca e Santi Planeta puntano a traguardi ambiziosi, sotto il diktat di valori come la sostenibilità ambientale, il primato della qualità e un’importante politica di responsabilità sociale. I VINI La Segreta: Grecanico, Chardonnay, Viognier, Fiano, Bianco, Sicilia IGT. La Segreta: Nero d’Avola, Merlot, Syrah, Cabernet, Rosso, Sicilia IGT. Rosè: Sirah, Rosato, Sicilia IGT. Alastro: Grecanico, Bianco, Sicilia IGT. Plumbago: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Cerasuolo di Vittoria: Nero d’Avola, Frappato, Rosso, D.O.C.G. Carricante: Carricante, Bianco, Sicilia IGT. Merlot: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Syrah: Syrah, Rosso, Sicilia IGT. Burdese: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Rosso, Sicilia IGT. Cometa: Fiano, Bianco, Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Santa Cecilia: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Passito di Noto: Moscato Bianco, DOC.

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RIZZUTO 12

L’azienda, che si trova nel Comune di Cattolica Eraclea, appartiene alla famiglia Rizzuto Guccione da generazioni e vanta una lunga tradizione di viticoltori nel territorio. I vigneti si estendono per circa 50 ettari, in cui vengono coltivati i vitigni tipici del territorio ed alcune delle più conosciute varietà internazionali, oltre ad un eccellente olio extravergine di oliva. Le principali produzioni dell’azienda agricola sono: il vino IGT, l’olio extravergine di oliva e anche le mandorle e il miele. La cantina si trova al centro dei vigneti, cuore pulsante dell’azienda agricola. Accanto alla cantina, si erge l’installazione dell’artista Croce Taravella, che ha voluto rappresentare il ciclo della vita, usando dodici bottiglie alte otto metri, accasciate al suolo o incastonate nella terra o ritte verso il cielo. Il legame con l’arte è un valore importante per l’azienda, che ha scelto di inserire nelle etichette dei propri vini riproduzioni di pittori di fama internazionale: Piero Guccione, Mary Bauermeinster, Franco Sarnari e Croce Taravella, amici e frequentatori della casa di Piconello. I VINI Ibisco: Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Statale 115: Merlot, Rosso, Sicilia IGT. Piconello: Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Piconello Grillo: Grillo, Bianco, Sicilia, IGT. Piconello Chiaro: Cabernet Sauvignon, Bianco, Sicilia, IGT. Jannicello: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia, IGT. Riz: Syrah, Rosso, Sicilia, IGT. Enzo: Sauvignon Blanc, Bianco, Sicilia, IGT.

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CAN TINE

SETTESOLI Nata nel 1958 a Menfi per iniziativa di un gruppo di viticoltori, l’azienda si è sviluppata nel corso dei decenni. Cantine Settesoli è oggi la più grande azienda vitivinicola siciliana e il vigneto più grande d’Europa. 6mila gli ettari vitati, 2.300 i soci, 4 gli stabilimenti, 500mila i quintali di uve e 22 milioni le bottiglie prodotte ogni anno: sono questi i numeri di un’azienda di successo in continua espansione. Ha ottenuto le maggiori certificazioni di qualità, è particolarmente attenta ai temi ambientali e sociali e su ogni etichetta è impresso un codice di identificazione che permette di percorrere a ritroso l’intero percorso produttivo fino ai vigneti d’origine. I VINI Cantine Settesoli produce due diverse linee di vini dedicate, rispettivamente, al canale grande distribuzione e alla ristorazione. Linea Settesoli Gd Italia Settesoli Inzolia IGT Sicilia, Settesoli Grecanico IGT Sicilia, Settesoli Grillo IGT Sicilia, Settesoli Chardonnay IGT Sicilia, Settesoli Syrah rosato IGT Sicilia, Settesoli Nero d’Avola IGT Sicilia, Settesoli Syrah IGT Sicilia, Settesoli Merlot IGT Sicilia, Settesoli Cabernet Sauvignon IGT Sicilia (www.cantinesettesoli.it). Linea Mandrarossa È disponibile per il canale Horeca presso i migliori ristoranti, enoteche e gastronomie specializzate. Linea varietali Autoctoni: Mandrarossa Costadune Grecanico IGT Sicilia, Mandrarossa Costadune Nero d’Avola IGT Sicilia. Internazionali: Mandrarossa Fiano IGT Sicilia, Mandrarossa Chardonnay IGT Sicilia, Mandrarossa Viognier IGT Sicilia, Mandrarossa Syrah IGT Sicilia, Mandrarossa Merlot IGT Sicilia, Mandrarossa Cabernet Sauvignon IGT Sicilia. Linea territoriali Mandrarossa Urra di mare IGT Sicilia, Mandrarossa Timperosse IGT Sicilia, Mandrarossa Bonera IGT Sicilia, Mandrarossa Santannella IGT Sicilia, Mandrarossa Cavadiserpe IGT Sicilia. Cru e specialità Mandrarossa Carthago IGT Sicilia, Mandrarossa Vendemmia Tardiva Doc Menfi, Mandrarossa olio extravergine d’oliva Grappa di Nero d’Avola (www.mandrarossa.it).

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STOCCATELLO

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L’azienda agricola Stoccatello si trova a Menfi nel territorio delle Terre Sicane nella Sicilia sud-occidentale. Pur essendo viticoltori dagli inizi del ‘900, solo nel 2006 la famiglia Barbera con Renzo ha deciso di vinificare ed imbottigliare le proprie uve. La filosofia aziendale è improntata sul rispetto dell’ambiente e sulla qualità: da qui deriva la scelta di allevare prevalentemente vitigni autoctoni, che esaltano le peculiarità del territorio. La produzione si assesta intorno alle 20.000 bottiglie ed attualmente permette di produrre due vini, un Catarratto e un Nero d’Avola in purezza. All’interno dell’azienda è presente l’agriturismo “Tenuta Stoccatello” dove si può mangiare, dormire, rilassarsi nel centro benessere per godere di quei piaceri che solo la natura, la cucina, l’ospitalità e un buon bicchiere di vino sanno offrire. Grazie ad un mix irripetibile di calore, aria di mare, esperienza, tradizione e passione per la terra, l’azienda imbottiglia vini, o meglio “essenze siciliane” come preferisce chiamarli, di alta qualità, con caratteristiche organolettiche-olfattive, uniche al mondo. I VINI Nero d’Avola: Nero d’Avola, Rosso, Sicilia IGT. Ignis: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Rosso, Sicilia IGT. Chardonnay: Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT. Animi: Insolia, Chardonnay, Bianco, Sicilia IGT.

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COME ARRIVARE

UN GRAZIE A...

IN AUTO da Palermo e da Trapani: autostrada A29 direzione Mazara del Vallo, uscita Castelvetrano. Continuare sulla S.S. 115 in direzione Sciacca - Agrigento, uscita Menfi. Da Agrigento: S.S. 115 direzione Trapani, uscita Menfi IN TRENO linea Palermo - Castelvetrano, poi bus da Castelvetrano a Menfi IN BUS autolinee Gallo IN AEREO arrivo all’aeroporto di Palermo (Falcone-Borsellino), di Trapani (V. Florio) o di Catania (Fontanarossa) poi bus per Menfi IN NAVE arrivo al porto di Palermo o di Trapani, poi bus per Menfi

Unione Europea FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Investiamo nel vostro futuro

Istituto Regionale della Vite e del Vino CON IL PATROCINIO DI

Provincia Regionale di Agrigento

SPONSOR

>FEEDBACK Ideazione, organizzazione, comunicazione integrata, p.r., ufficio stampa e sponsoring www.feedback.it SI RINGRAZIA

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Ha contribuito alla realizzazione di questa rivista: Feedback ideazione e progettazione grafica, redazione testi e impaginazione. Un ringraziamento particolare a Ettore Giacalone ed Ivan Guardino. Foto per gentile concessione di Giò Martorana, Franco Piazza e Chiara Quartararo. Un grazie anche all’Associazione Strada del Vino Terre Sicane, la Soat di Menfi e l’Associazione Sistema Vino. Si ringrazia per la preziosa collaborazione tutte le cantine del distretto delle Terre Sicane aderenti, vero trait d’union del programma della manifestazione: Agareno, Barbera, Cellaro, Di Giovanna Vini, De Gregorio, Di Prima, Domina Miccina, Donnafugata, Lanzara, Pianadeicieli, Planeta, Rizzuto, Settesoli e Stoccatello. Si ringraziano anche Padre Saverio Catanzaro, le signore di Menfi per la realizzazione della mostra “The ultimate vintage” e dell’evento “Signore ricette”, i ragazzi della “Menfi community” e i residenti dei Cortili del centro storico, l’enoteca Picone e lo chef Beppe Buffa, lo staff dell’Istituto turistico “Don Pietro Arena” (sede distaccata di Menfi) e dell’Istituto professionale di stato “Pietro Piazza” di Palermo, le forze dell’ordine e l’intera cittadinanza di Menfi.


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