enerAGRIa-Analisi della Domanda Potenziale

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enerAGRIa: enerAGRIa: IL PARCO PARCO DELL’ENERGIA DELLA VAL D’AGRI Analisi della domanda potenziale

Settembre 2011


Rapporto di ricerca FEEM − enerAGRIa: il parco dell’energia della Val d’Agri. Analisi della domanda potenziale

La Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) è un’istituzione non-partisan e non-profit che svolge attività di ricerca nel campo dello sviluppo sostenibile e della governance globale. Riconosciuta dal Presidente della Repubblica nel 1989 e operativa dal 1990, la Fondazione è diventata un’istituzione leader nel campo della ricerca, in grado di fornire analisi puntuali e obiettive su un’ampia gamma di temi ambientali, energetici e di economia globale.

© FEEM - Documento redatto dal gruppo di ricerca "turismo sostenibile" della Fondazione Eni Enrico Mattei (Mariarosaria Bellizia, Angelo Bencivenga) e coordinato da Livio Chiarullo livio.chiarullo@feem.it, coordinatore delle attività di ricerca della sede FEEM di Viggiano

Fondazione Eni Enrico Mattei Corso Magenta 63, Milano – Italia Tel. +39.0975.350.729 Fax. +39.0975.350.729 E-mail: viggiano@feem.it www.feem.it 2


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INDICE NOTA INTRODUTTIVA

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CAPITOLO 1 TURISMO ENERGETICO E SOSTENIBILITÀ

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1.1. I casi studio 1.1.1.Enertour 1.1.2.Parco dell’energia rinnovabile (P.E.R.) 1.1.3.Parco Educativo Sperimentale delle Energie Alternative (P.E.S.E.A.) 1.1.4.Una visione d’insieme

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CAPITOLO 2 IL PROGETTO ENERAGRIA: LE POTENZIALITA’ TURISTICHE DI UN PARCO DIFFUSO DELL’ENERGIA NELLA VALLE DELL’AGRI

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2.1 Il progetto enerAGRIa 2.2 L’analisi Sul Campo

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NOTE CONCLUSIVE

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NOTA BIBLIOGRAFICA E SITOGRAFICA

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NOTA INTRODUTTIVA La regione Basilicata riveste nel panorama energetico nazionale un ruolo molto importante legato ai giacimenti di idrocarburi qui presenti ma anche alle altre risorse naturali di cui il territorio dispone. È questo un patrimonio che può avere utilizzi differenti, in primis per la produzione di energia, ma non solo. In questa sede, in particolare, si analizzano le potenzialità turistiche che il tematismo energetico può avere in Basilicata e in particolare in Val d’Agri, area a sud-ovest della regione ricca di giacimenti petroliferi (tra i più grandi dell’Europa Continentale), di acqua (raccolta nell’invaso artificiale del Pertusillo nel quale confluiscono il fiume Agri e i suoi affluenti), del vento (che soffia sugli altipiani dell’Appennino Lucano), del sole. È in questo territorio, infatti, che è stato pensato un Parco tematico dell’energia (enerAGRIa) che mette in rete le risorse energetiche presenti e, allo stesso tempo, promuove cultura e storia del territorio, nell’ottica di una valorizzazione integrata dell’identità locale. Un parco che potrebbe rappresentare un volano per lo sviluppo del turismo locale indirizzato ad un turista di “nicchia” sensibile e interessato alle tematiche energetiche. L’obiettivo dell’indagine qui presentata è quello di approfondire le potenzialità turistiche del progetto enerAGRIa, analizzando, in particolare la domanda del turismo scolastico, considerato il target principale, ma non esclusivo, di riferimento. L’indagine, ha permesso di testare l’interesse verso il progetto, raccogliere suggerimenti e verificare la possibilità di inserire l’itinerario proposto nel carnet dei viaggi d’istruzione.

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CAPITOLO 1 TURISMO ENERGETICO E SOSTENIBILITÀ L’idea di utilizzare gli impianti per la produzione di energia come prodotti turistici è relativamente recente. Ancora oggi questi impianti, spesso visivamente impattanti, sono percepiti dalla popolazione che risiede nelle aree limitrofe, come meri agglomerati di cemento e lamiere, cattedrali nel deserto che deturpano il paesaggio e si presentano quindi come detrattori turistici piuttosto che prodotti da offrire a un visitatore. È chiaro che in questa sede ci si riferisce ad un particolare tipo di turista, interessato non tanto all’estetica dei luoghi (per quando questi impianti siano sempre più frequentemente costruiti con accortezze che tendono a mitigare l’impatto visivo e a migliorarne l’integrazione con il paesaggio circostante) quanto piuttosto al funzionamento e al carattere innovativo/ tecnologico di questi impianti. Si parla in questo caso di turismo energetico. Il turismo energetico è quindi una declinazione settoriale del turismo industriale, con cui si indica in modo generico la visita a strutture produttive, attive e/o dismesse (archeo industriali), considerate a tutti gli effetti beni che, nel corso del tempo, hanno influenzato la cultura, l’evoluzione storica e le attività del territorio in cui sono inseriti. Si tratta di un’esperienza ludica e didattica che, molto spesso, assume la forma dell’edutainment1 (Pine, Gilmore, 1999) ovvero di una proposta di svago a cui è associata un’occasione di apprendimento. Alla base del pensiero dei teorizzatori di questa particolare forma di offerta turistica vi è la convinzione che nella società contemporanea una proposta di valore per i consumatori si costruisce attraverso le esperienze, ossia eventi memorabili che coinvolgono attivamente i turisti considerati spett-attori dell’attrazione che per loro viene messa in scena.

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La parola edutainment deriva dalla fusione di educational e entertainment e sintetizza la risposta alla crescente domanda di un uso qualitativo del tempo libero, che coniuga cultura, educazione, spettacolo, emozione e divertimento in esperienze uniche e significative (Pine, Gilmore, 1999). Un esempio di eduteinment è l’acquario di Genova, in grado di coinvolgere i visitatori facendoli immergere completamente nell’esperienza.

Il turismo energetico, offrendo una combinazione dell’aspetto ludico con quello educativo (l’individuo si diverte e impara allo stesso tempo) si configura proprio come una forma di edutaitment in cui l’attività ludica rappresenta un mezzo per l’apprendimento. Per coinvolgere il visitatore, nell’ambito del turismo energetico vengono organizzati dei veri e propri “tour energetici” negli stabilimenti di produzione, corredati da laboratori didattici, workshop, corsi di formazione per professionisti del settore o docenti interessati ad approfondire le tematiche energetiche. La “fruizione” turistica delle fonti energetiche avviene, così, non solo attraverso un esercizio teorico ma tramite una partecipazione creativa che produce conoscenza, curiosità e che insegna ad apprendere con i cinque sensi, a conoscere facendo (Vendittelli M., 2003). Interessante è evidenziare come gli impianti per la produzione di energia rappresentino delle “risorse turistiche” disponibili 12 mesi l’anno, fattore strategico per gli operatori turistici interessati a destagionalizzare l’offerta, richiamando visitatori anche al di fuori dei canonici periodi di villeggiatura, e quindi a rendere maggiormente “sostenibile” tale attività economica. Il pubblico giovanile, in particolare quello delle scuole di secondo grado, può risultare il target maggiormente interessato a questo tipo di offerta. Si tratta infatti di una proposta ludicodidattica che proponendo “esperienze” (visite nei luoghi dell’energia, laboratori didattici pratici, giochi interattivi sui temi energetici) in sostituzione della tradizionale lezione frontale, agevola la comprensione di temi non sempre di facile apprendimento. In un parco tematico sull’energia i ragazzi sono stimolati a pensare, trarre deduzioni, ipotizzare, esplorare, valutare, immaginare e creare. L’autenticità dell’oggetto reale evoca curiosità e desiderio di toccare; questa varietà di reazioni stimola l’apprendimento attraverso la scoperta, mentre l’esperienza personale diventa il punto di partenza per la comprensione (Weber, 2003). Il turismo energetico, inoltre, rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare i visitatori verso le tematiche ambientali ed educare al risparmio energetico. Si tratta di temi che, considerando l’attuale scenario energetico internazionale e le questioni connesse alla sostenibilità dell’approvvigionamento e del consumo di energia, risultano particolarmente 5


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importanti e dotati di una valenza che va oltre la mera necessità di conoscenza e di apprendimento e rientrano nella sfera dei valori che dovrebbero guidare l’agire e lo “stile di vita” delle nuove generazioni. Nel paragrafo successivo vengono presentati tre casi studio nazionali che possono essere considerati esempi efficaci di Parchi dell’energia, e in particolare delle energie rinnovabili, indirizzati ad un target scolastico.

1.1 I casi studio I casi studio presi in esame sono: Enertour, il Parco dell’energia rinnovabile (P.E.R.) e il Parco Educativo Sperimentale delle Energie Alternative (P.E.S.E.A.). 1.1.1 Enertour L’iniziativa Enertour2 è stata avviata nel 2006 in Alto Adige , regione nella quale esiste, ormai da anni, una diffusa cultura sui temi delle energie rinnovabili e del risparmio energetico degli edifici (si pensi che attualmente circa il 50% del fabbisogno energetico regionale è assicurato proprio con le energie rinnovabili). Il soggetto proponente è il Centro per le Energie Rinnovabili RENERTEC del Techno Innovation Park South Tyrol, il Parco dell’innovazione della Provincia Autonoma di Bolzano. Le tappe di questo itinerario energetico sono rappresentate sia dai differenti impianti (per tipologia e dimensione) per la produzione di energia dislocati lungo le principali direttrici delle valli altoatesine (Val d’Adige, Valle dell’Isarco, Val Pusteria, Val Venosta, ecc.), sia dagli edifici (pubblici o privati) ad alta efficienza energetica3. Le visite si rivolgono a tecnici, imprenditori, collaboratori dell’amministrazione pubblica, 2

Il progetto è finanziato in parte dalla Provincia di Bolzano (Assessorato per l’innovazione) e in parte dalla Fondazione Cassa di risparmio di Bolzano. 3 Molti di questi edifici sono stati realizzati nell’ambito del protocollo KlimaHouse (Casa Clima), un progetto volontario della Provincia Autonoma di Bolzano del 2002 finalizzato al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni climalteranti o gas serra (CO₂ in particolare) e al miglioramento delle condizioni abitative degli occupanti dei fabbricati al fine di evitare la cosiddetta “sindrome dell’edificio malato” (TIS Innovation Park, Renertec Centro energie rinnovabili, 2007)

studenti e a tutti gli interessati ai temi dell’energia rinnovabile e dell’edilizia sostenibile. Durante un Enertour si possono visitare centrali di teleriscaldamento a biomassa, impianti a biogas, centrali idroelettriche, impianti geotermici, edifici a elevata efficienza energetica (CasaClima), impianti di trattamento e di riciclaggio dei rifiuti. Nel 2010 hanno partecipato alle visite Enertour circa 1600 persone, di cui 320 (20% del totale) alunni delle scuole superiori. I costi del tour variano in base alla tipologia di impianti da visitare, alle relative distanze, ai servizi accessori (accompagnatore, servizio ristorazione, ecc…) che si richiedono. Dal sito ufficiale del progetto (www.enertour.bz.it/it) è possibile estrapolare alcuni esempi di programma di visita agli edifici ad alta efficienza energetica il cui costo medio è di circa 70€ a persona (compreso nel prezzo: organizzazione della visita e scelta del personale tecnico per la guida agli edifici, accompagnamento di un collaboratore enertour, viaggio in pullman per raggiungere gli edifici e materiale informativo con i dati tecnici dei singoli edifici). 1.1.2 Parco dell’energia rinnovabile (P.E.R.) Il P.E.R. si trova in Umbria, tra Todi e Amelia nel comune di Guardea, in un’area rurale integra. L’idea del parco energetico é nata nel 2009 dalla sensibilità di alcuni privati che decidono di acquistare un vecchio rudere e avviarne la ristrutturazione ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale a all’efficienza energetica. Nell’area che circonda la struttura sono stati installati micro impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (illuminazione ad alto rendimento, vari tipi di pannelli fotovoltaici, diversi tipi di generatori eolici, etc.) che fanno di quest’area un parco dell’energia a cielo aperto in cui è possibile osservare non solo i macchinari per la produzione ma anche l’impiego finale della energia prodotta. Il parco dispone al suo interno di un “natural hotel”, un agriturismo ad alta efficienza energetica che produce energia, accumula acqua e riscalda autonomamente i propri ambienti. L’orto che circonda la struttura, anch’esso gestito in modo energeticamente autosostenibile (serre passive e serre riscaldate da collettori, pompe fotovoltaiche per l’irrigazione delle 6


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colture, etc.) produce prodotti biologici di qualità a km 0 che vengono offerti agli ospiti del parco.

sperimentazione delle fonti alternative, l’educazione ambientale, la ricerca per l’Innovazione di processo e di prodotto.

In collaborazione con la locale associazione Humus Sapiens4, il Parco propone, in particolar modo alle scuole, percorsi educativi sulle fonti di energia rinnovabile e su tutti gli argomenti della sostenibilità. Inoltre è possibile aderire ad attività formative e di aggiornamento professionale, progetti di educazione alla sostenibilità, stage per studenti universitari, campi scuola residenziali.

Le attività didattiche proposte sono rivolte in particolare alle scuole elementari, medie inferiori e superiori e offrono agli alunni la possibilità di conoscere le tematiche energetiche, con particolare riferimento alle energie rinnovabili e alla sostenibilità; le caratteristiche della flora e della fauna locale, approfondendo parallelamente la conoscenza della storia del territorio e delle sue trasformazioni

Le proposte ludico-didattiche del P.E.R. sono differenziate per fasce d’età. Alle fasce più giovani sono riservate le visite didattiche (soprattutto per le scuole) di mezza o di una giornata; i campi scuola residenziali (da tre a cinque giorni), strutturati con laboratori, visite ai centri d’arte dell’Umbria, escursioni naturalistiche a piedi, mountain bike, cavallo; i campi tendati “Wild Umbria: per imparare l’autosufficienza con le energie rinnovabili”; oltre agli innumerevoli laboratori (su temi energetici, economici, enogastronomici, naturalistici, etc.).

Ciò che viene offerto è, quindi, un parco educativo e dimostrativo sulle diverse forme di energia pulita, dove entrano in gioco emozioni, curiosità e desiderio di comprendere i temi dell'attualità, senza dimenticare i legami con la tradizione.

Il P.E.R. è completamento autofinanziato. Nel corso del 2010 hanno partecipato alle sue attività circa 1000 studenti (75% per le attività di mezza giornata e 25% giornata intera). Per il percorso didattico il prezzo a persona è di 6,50€ per la mezza giornata e di 10€ per la giornata intera. 1.1.3 Parco Educativo Sperimentale delle Energie Alternative (P.E.S.E.A.) Il Parco Educativo Sperimentale delle Energie Alternative si sviluppa in località Bagnile del comune di Cesena. Si tratta di una vasta area (circa 7 ettari) all’interno della quale attualmente è possibile osservare da vicino impianti fotovoltaici ed eolici e che nel mediobreve periodo si doterà di un micro impianto idroelettrico, di un impianto a biomassa vegetale e di un impianto di cogenerazione alimentato da biocombustibili. Gli obiettivi principali di P.E.S.E.A. sono la produzione di energia alternativa, la 4

L’Associazione Humus Sapiens si occupa di promozione della cultura della sostenibilità e della cittadinanza attiva, educazione non formale e interculturale per la diffusione di stili di vita a limitato impatto ambientale, iniziative per la comunicazione e divulgazione sui temi inerenti la sostenibilità, promozione della cultura scientifica.

In dettaglio le attività didattiche proposte sono: » “Percorso energia” della durata di 3 ore, indirizzato alle scuole medie e superiori, con l’obiettivo di far conoscere e studiare le fonti di energia rinnovabili e i metodi sostenibili per utilizzarle; » “Modellino alternativo” della durata di 2 ore e 30 minuti, indirizzato anch’esso alle scuole medie e superiori, che prevede una lezione in aula sull’eolico e/o fotovoltaico con successiva distribuzione di un kit per la costruzione di un modellino che funziona con quel tipo di energia pulita; » “Creiamo il bio-sapone” della durata di 3 ore, indirizzato alle scuole elementari e medie, che prevede una breve lezione sulle nuove metodologie per ottenere energia pulita e la creazione di biosaponette con materiali di recupero; » “Un ponte fra passato e futuro” della durata di 3 ore, indirizzato alle scuole elementari, medie e superiori per conoscere la storia del territorio rurale e delle sue trasformazioni, soffermandosi sulla Centuriazione Romana che ha anticamente modellato i luoghi che ospitano il Parco Come nel caso del P.E.R. anche il P.E.S.E.A. è un progetto autofinanziato. I dati sull’affluenza relativi all’anno 2010 riportano un totale di 3000 studenti, per un numero complessivo di 60 scuole. 7


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I laboratori, descritti in precedenza e attualmente in catalogo hanno un costo di 8,50€ a studente, per una durata media di 3 ore. 1.1.4 Una visione d’insieme I tre casi studio seppur accomunati dall’obiettivo di valorizzare e far conoscere le fonti di energia rinnovabili, presentano una diversa strutturazione e si distinguono per una differente offerta di servizi. Enertour si contraddistingue per il suo carattere diffuso. Le tappe del tour, infatti, sono dislocate in un’area vasta e non circoscritta come invece nel caso del P.E.S.E.A. e del P.E.R. Questo se da un lato rende l’attrazione maggiormente soggetta agli imprevisti legati alle variazioni meteorologiche, dall’altro permette di creare una maggiore integrazione turistica tra l’offerta energetica e quella legata al patrimonio storico culturale di cui il territorio dispone. Si attiva in questo modo un circolo virtuoso grazie il turismo energetico diviene strumento di promozione e valorizzazione del territorio considerato nella sua complessità e variegata offerta. Passando invece ai servizi messi a disposizione dei visitatori, P.E.S.E.A accanto all’offerta didattica e formativa indirizzata prevalentemente a studenti e famiglie, ospita al suo interno anche un centro di ricerca che realizza studi e sperimentazioni sulle nuove tecnologie per lo sfruttamento efficiente delle fonti alternative. P.E.R. invece, accanto all’offerta didattica, offre un servizio di ospitalità all’interno di un proprio agriturismo completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e quindi del tutto sostenibile. P.E.S.E.A. e P.E.R. sono accomunati dalla loro offerta laboratoriale indirizzata ad un pubblico prevalentemente scolastico, offerta che negli Enertour non troviamo, considerato che la stessa è indirizzata per lo più ad un pubblico di tecnici ed esperti.

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CAPITOLO 2 IL PROGETTO ENERAGRIA: LE POTENZIALITA’ TURISTICHE DI UN PARCO DIFFUSO DELL’ENERGIA NELLA VALLE DELL’AGRI Il territorio della Val d’Agri è caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie di fonti energetiche, tra cui: il petrolio, il vento degli altipiani; l’acqua della diga del Pertusillo; il sole. La risorsa energetica più rilevante dell’area è sicuramente il petrolio. Nell’area, che rappresenta il più grande giacimento dell’Europa continentale, si contano 25 pozzi petroliferi attivi. La struttura di coordinamento di tutto il sistema estrattivo è costituita dal centro olio di Viggiano, un “particolare” impianto industriale all’interno del quale il greggio viene convogliato e successivamente sottoposto a un primo trattamento di desulfurizzazione. Il vento, presente soprattutto negli altipiani che caratterizzano la morfologia del territorio, risulta un’altra fonte energetica presente e quindi sfruttabile nell'area della Val d'Agri. Il parco eolico del comune di Montemurro (uno dei comuni del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano), comprende 36 aerogeneratori, che producono una potenza complessiva di 29,1 MW. Il territorio della Basilicata ha un indice di irraggiamento solare annuo fra i più alti d'Italia, questo rende la regione particolarmente idonea all’installazione di impianti che utilizzano questa fonte per produrre energia. Uno dei più grandi parchi fotovoltaici lucani si trova proprio in Val d'Agri, nel comune di Viggiano. La Basilicata risulta una regione ricca anche di risorse idriche. Il sistema idrografico lucano è costituito da cinque fiumi con foce nel mar Ionio, da cinque laghi naturali e quattro artificiali. Di questi nove invasi presenti sul territorio, solo uno, il lago Pertusillo, presente nella Valle dell’Agri, è utilizzato anche per la produzione di energia idroelettrica. Da questa breve descrizione delle caratteristiche energetiche dell’area risulta evidente come una tale concentrazione di risorse e di relativi impianti di produzione renda ipotizzabile la realizzazione di itinerari turistici legati proprio all’energia. Creare percorsi di conoscenza

dell'energia (sia delle fonti che degli impianti di produzione) potrebbe essere infatti la risposta a un turismo di nicchia, esperienziale, che associa l'intrattenimento all'educazione, lo svago alle necessità di formazione e di conoscenza su tematiche legate alle energie, rinnovabili e non. Si tratterebbe, di una singolare e innovativa offerta turistica per la Val d’Agri, fortemente territorializzata, a carattere educativo e scientifico, rivolta in particolare alle scolaresche, ma anche ai tanti studiosi interessati, ad esempio, alle innovazioni in tema di sicurezza e monitoraggio ambientale collegato alla produzione di energia.

2.1 Il progetto enerAGRIa Il progetto per la realizzazione di un Parco dell’energia nella Valle dell’Agri (enerAGRIa) si pone l’obiettivo di valorizzare le risorse e l’identità del territorio, creando, intorno al tematismo energetico, un network di comuni. Si tratta di un parco tematico diffuso che permette di approfondire i temi energetici (fonti rinnovabili e non, gli impatti, i consumi, etc.) e allo stesso tempo offre un modo innovativo per poter fare esperienza di questi temi: non una struttura museale ma uno spazio espositivo “esploso” e diffuso sul territorio. L’idea di base è, infatti, quella di stimolare la conoscenza del tema energetico e, allo stesso tempo, promuovere un territorio ricco, nella sua globalità, di risorse naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Le attrazioni principali del parco sono: 1. le dinamo gioco. Tradizionali giochi da parco, come il dondolo o il girello, che producono energia a partire dal movimento umano. Le dinamo gioco posizionate all’interno dei paesi hanno anche la funzione di attrarre i visitatori nei nuclei abitativi, spesso dotati di centri storici riqualificati e densi di storia e tradizioni; 2. le installazioni esperienziali (empiria) dedicate al petrolio, al sole, al vento e all’acqua e alle energie che da essi scaturiscono. Le installazioni sono anch’esse una sorta di giostre e permettono ai visitatori di esperire, secondo una logica immediata di causaeffetto, come viene prodotta l’energia dalle fonti; 9


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3. i luoghi per l’approfondimento (cubotto). Le informazioni specifiche sulle fonti di energia, sul funzionamento dell’ “impianto” di produzione, sulle quantità di energia che si riescono a produrre, sono fornite all’interno di appositi container le cui pareti contengono approfondimenti sulla fonte di energia accanto alla quale il “cubotto” è posizionato. L’itinerario di enerAGRIa è strutturato in 14 tappe, per un totale di 2 giorni di visita durante i quali scoprire le risorse energetiche dell’area e, allo stesso tempo, esplorare e apprezzare le altre risorse turistiche del territorio (gli scavi archeologici di Grumentum; i vini, i formaggi e gli altri prodotti enogastronomici di qualità; i luoghi del culto mariano; le emergenze naturalistiche e paesaggistiche).

2.2 L’analisi Sul Campo Per comprendere il livello di attrattività turistica del progetto enerAGRIa è stata svolta un’indagine esplorativa. La ricerca si è avvalsa di un questionario telefonico strutturato con 11 domande chiuse suddivise in tre sezioni: la prima anagrafica; la seconda finalizzata a comprendere il grado di interesse per le nuove forme di turismo energetico; la terza specifica sul progetto enerAGRIa con l’obiettivo di esplorare le potenzialità turistiche del progetto e cogliere suggerimenti e indicazioni provenienti dai potenziali fruitori. La modalità di somministrazione (telefonica) è stata dettata principalmente da questioni legate alle distanze e ai tempi. Dovendo coinvolgere un campione non solo locale è stata preferita questa tecnica che presenta indubbi vantaggi quali ad esempio la semplificazione nella gestione della rilevazione, il contenimento dei costi e dei tempi di somministrazione, la possibilità di adeguarsi maggiormente alle esigenze temporali dell’intervistato5. La qualità dell’intervista è stata garantita da una serie di contatti precedenti con l’intervistato, avvenuti sia telefonicamente sia via 5

È utile precisare che a tali vantaggi, tuttavia, si affiancano anche limiti legati, ad esempio, all’impossibilità di mostrare materiale all'intervistato, alla difficoltà nell’affrontare argomenti delicati e analizzare le questioni in profondità, alla brevità dell'intervista (solitamente la disponibilità e l’attenzione dell'intervistato sono limitati). Per approfondimenti si rimanda a “Corbetta P., Metodologia e tecniche per la ricerca sociale, Il Mulino, 1999”

e-mail, che hanno permesso di introdurre il tema oggetto dell’indagine e di fornire, prima dell’intervista, del materiale informativo indispensabile per poter fornire risposte attendibili. L’indagine è stata indirizzata al mondo scolastico, considerato uno dei principali target di riferimento dell’offerta del parco tematico enerAGRIa. In particolare sono stati intervistati i responsabili dei viaggi di istruzione di 100 istituti scolastici superiori di primo e secondo grado. Le scuole inserite nel campione sono state individuate a partire dai dati fornitici dall'Apt e relativi al numero e alla provenienze delle scuole che nel corso del 2010 hanno effettuato un viaggio di istruzione in Basilicata. Nel dettaglio, sono state coinvolte 50 scuole della Basilicata, 17 della Puglia, 5 della Campania, 8 della Calabria, 4 del Veneto e altrettante dell’Umbria, della Lombardia, del Lazio e della Sicilia. La prima domanda del questionario chiedeva di esprimere il proprio accordo/disaccordo su alcuni item relativi all’interesse per il “turismo energetico” e alle finalità che questo dovrebbe avere se fosse inserito all’interno di un viaggio di istruzione. La maggior parte delle risposte (56%) si attestano su un valore più che positivo “abbastanza d’accordo” e mostrano buona attrattività della proposta energetica. L’apprezzamento è maggiormente positivo se la proposta di turismo energetico è indirizzata per fini ludico-didattici agli studenti. Circa il 65 % degli intervistati infatti dichiara di essere “del tutto d’accordo” nel considerare il turismo energetico una modalità innovativa per educare gli studenti ad uno stile di vita più compatibile e per fargli conoscere le fonti e le modalità di produzione dell’energia che quotidianamente utilizziamo. L’offerta di turismo energetico risulterebbe di maggiore interesse per gli intervistati se fosse affiancata anche da attività laboratoriali e di formazione. Il 98% dei docenti coinvolti nell’indagine mostra interesse anche per eventuali occasioni di approfondimento che potrebbero integrare i tour energetici. Il maggiore interesse è accordato ai “laboratori didattici per studenti da svolgersi sul posto” (52%) e alle “lezioni di approfondimento con esperti del settore” da svolgersi, anche queste, sul posto (37,8%).

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Tabella 1 - Valori % di risposta agli item 1°domanda

Il turismo energetico desta sempre più interesse

I Parchi tematici possono rappresentare un’interessante meta per un viaggio d’istruzione

La visita a un parco diffuso risulta indicata per un gruppo di studenti

E’ importante disporre di una guida specializzata per la visita

Tour energetico per far conoscere da dove otteniamo l’energia quotidianamente utilizzata

Tour energetico per sensibilizzare lo studente

Media % di riga

Per niente d’accordo

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Poco d’accordo

1%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Né in accordo né in disaccordo

0%

1%

0%

0%

0%

0%

0%

Abbastanza d’accordo

84%

69%

83%

30%

34%

35%

56%

Del tutto d’accordo

15%

30%

17%

70%

66%

65%

44%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

Totale

Grafico 1 - Tipo di servizio di formazione e approfondimento da affiancare alla visita (valori%)

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Le domande successive (dalla 3 in poi) erano specifiche sul progetto enerAGRIa e avevano l’obiettivo di capire e valutare il livello di interesse per il progetto, presentato ai docenti coinvolti nell’indagine sia verbalmente, sia attraverso delle schede informative inviate via mail prima dell’intervista.

energetici da un lato e cultura e tradizioni locali, dall’altro, che enerAGRIa offre. La motivazione segnalata da coloro che non condividono totalmente la strutturazione del percorso di enerAGRIa (5%) è legata ai tempi, considerati eccessivamente ridotti per poter esplorare e comprendere in modo non superficiale il tema energetico.

Il tour energetico proposto da enerAGRIa risulta interessante e strutturato in modo adeguato per il 95% degli intervistati. L’apprezzamento è legato in primo luogo (100% dei rispondenti) al carattere innovativo delle attrazioni utilizzate per presentare il tema energetico e in secondo luogo (58,9% dei rispondenti) all’integrazione tra temi

Anche le attività proposte nell’itinerario, sia connesse al tema energetico sia di carattere culturale e storico risultano complessivamente interessanti. Tutto ciò conferma la validità dell’integrazione tra le diverse attività proposte.

Tabella 2 - Valori % interesse attività proposte

Visita centro oli

Visita centri storici

Visita parco fotovoltaico

Visita cubotti

Visita parco eolico

Visita diga e centrale idroelettrica

Visita Parco archeologico di Grumentum

Per niente interessante

0%

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Poco interessante

1%

1%

2%

0%

1%

0%

0%

Non saprei

2%

2%

0%

1%

0%

1%

1%

Abbastanza interessante

69%

78%

58%

59%

59%

57%

76%

Molto interessante

28%

19%

40%

40%

40%

42%

23%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

Totale

Complessivamente quindi il progetto enerAGRIa è valutato in modo positivo soprattutto per la sua valenza educativa/didattica. Quasi la totalità degli intervistati (97%), infatti, considera l’iniziativa degna di essere inserita tra le possibili mete dei viaggi di istruzione del proprio istituto, coinvolgendo, in particolare, le terze classi degli istituti superiori di 1° e le terze, quarte e quinte classi degli istituti superiori di 2°. Per poter programmare e organizzare nel migliore dei modi il tour circa il 70% degli intervistati considera indispensabile poter accedere ad un sito internet dedicato al tour enerAGRIa che dovrebbe permettere, ad esempio, di preparare in modo anticipato gli studenti, anche fornendo loro dei materiali di supporto all’escursione. L’interattività e la multimedialità delle nuove tecnologie si

confermano come elementi importanti per formare e informare gli studenti in modo più dinamico e accattivante (le tradizionali forme di comunicazione cartacea sono considerate utili dal restante 30% dei docenti intervistati). Per poter meglio comprendere e misurare il grado di interesse relativo al progetto enerAGRIa le ultime domande del questionario proponevano un “esercizio” di valutazione contingente, tecnica economica sviluppata per giungere a una valutazione monetaria di beni senza mercato, finalizzato ad effettuare una misurazione monetaria del consenso e dell’utilità attribuiti dall’intervistato al progetto enerAGRIa. Le domande indagavano sulla disponibilità a pagare (DAP) per un ipotetico biglietto di ingresso al parco energetico e sull’ammontare dello stesso (si chiedeva infatti di indicare un 12


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eventuale servizio aggiuntivo, considerato utile per la fruizione del parco, e rispetto al quale indicare anche l’ammontare del costo del biglietto da pagare). Anche in questo caso i dati sono positivi: l’83% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un biglietto di ingresso. Questo dovrebbe permettere di usufruire in particolare di una guida specializzata (servizio indicato come prioritario dall’84,3% di coloro che hanno un

DAP positiva) e di laboratori didattici per studenti (servizio considerato utile ma in modo minore del precedente dal 45,8% di coloro che hanno una DAP positiva). Il costo medio del biglietto che si è disposti a pagare per il primo servizio, guida specializzata, è di 5,2 €, mentre per usufruire del secondo, i laboratori didattici per gli studenti, la disponibilità massima a pagare è in media di 4,9€.

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NOTE CONCLUSIVE Dallo studio effettuato emerge come, se si considerano le tendenze attuali del turismo scolastico, i numeri relativi all’affluenza nei diversi parchi energetici già presenti sul territorio italiano, e i dati relativi all’indagine svolta sul campo, il progetto enerAGRIa, proposto per la Val d’Agri, rappresenti un’importante opportunità per il turismo della valle. Si capovolge in parte la diffusa convinzione che la presenza di attività legate alla produzione di energia sia esclusivamente un detrattore turistico e si evidenzia come le caratteristiche del turismo moderno stiano sensibilmente cambiando. Non si cercano solo oasi incontaminate, decontestualizzate e spesso prive di una loro identità. Il turismo diventa un’occasione di relax ma anche un’esperienza educativa per conoscere realtà, anche produttive, tipiche e approfondire tematiche specifiche. Al fine di accrescere la competitività di un sistema territoriale, quindi, i singoli territori dovrebbero sviluppare comportamenti sinergici, dovrebbero aggregarsi intorno a fattori complementari sfruttando le risorse naturali, ricettive, culturali, storiche, del tessuto produttivo (economico), per attrarre i turisti della “terza generazione” che risultano sempre più interessati ad un’esperienza globale (F.Forlani, www.experyentya.it). enerAGRIa, il parco diffuso dell’energia risponde a questo obiettivo mettendo in rete quei territori della valle accomunati dal tema dell’energia (utilizzato come fattore attrattivo e distintivo dell’area) e, allo stesso tempo, integrando il tematismo energetico con altre attrazioni “tradizionali” presenti sul territorio e legati alle risorse ambientali, storico-artistiche, culturali. Un’offerta, quindi, che presenta in modo integrato il patrimonio territoriale locale6 rispondendo ad un’esigenza espressa da circa il 60% dei docenti intervistati. Ma l’impatto legato allo sviluppo del progetto enerAGRIa non sarà solo nel settore turistico, occorre considerare, infatti, che il turismo è un’attività che, più di altre, ha ripercussioni su tutto il comparto economico di un territorio. A 6

Con l'estensione del concetto di bene culturale all'insieme del patrimonio del sapere dell'uomo, si è assistito a un progressivo ampliamento delle categorie ritenute passibili di interesse, di tutela e di valorizzazione (www.centrovolta.it/laviadellenergia/italiano/index.htm) 14


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beneficiare dell’impatto di questi flussi non saranno solo i servizi legati direttamente al parco (laboratori, guide, corsi) o alla ricettività e alla ristorazione (tipici del comparto turistico) ma anche quelli legati al commercio al dettaglio, ai trasporti, all’artigianato locale, con un effetto moltiplicativo rilevante per tutta l’area. Utilizzando i valori della DAP rilevati dall’indagine possiamo anche arrivare a stimare, in modo approssimativo, quello che potrebbe essere l’impatto economico generato dal progetto enerAGRIa. Se consideriamo, infatti, che ciascuna scuola disposta a pagare un ipotetico biglietto di ingresso al parco enerAGRIa (83% del campione) in media potrà portare sul territorio valligiano non meno di 60 studenti (capienza massima di un pulmann) e se moltiplichiamo tale dato (pari a circa 5000 studenti) per il costo medio della DAP rilevata tramite il questionario, avremo per il primo servizio (guida specializzata) entrate pari a 26.000€ all’anno e per il secondo (laboratori didattici da svolgersi sul posto) 24.500€ all’anno. Sommate potremmo ipotizzare un impatto economico direttamente generato dal progetto pari a 50.500€. Per poter stimare i benefici non direttamente collegati ai servizi offerti dal parco e, quindi, calcolare l’impatto economico indiretto, possiamo utilizzare i dati forniti dall’Osservatorio sul Turismo Scolastico del Touring Club Italiano7 relativi alla spesa media che ciascuno studente sostiene per un viaggio di istruzione (alloggio, ristorazione, trasporto, souvenir, shopping, etc) e che ammonta complessivamente a 204€. Tale dato ci permette di calcolare che complessivamente in un anno il campione da noi coinvolto porterebbe sul territorio non meno8 di 1.162.800€. Ogni studente che visiterà enerAGRIa, inoltre rappresenta un potenziale promotore dell’intero territorio valligiano. Dopo l’esperienza vissuta con la classe, infatti, il ragazzo potrebbe invogliare anche il resto della famiglia a visitare l’area caratterizzata da “tipicità” che in Italia non sono riscontrabili altrove. L’effetto 7

Centro Studi Touring Club Italiano (a cura di), Scuole in viaggio: ora si spende meno, in La Rivista del Turismo, n°3/2010 8 Si stima che ciascuna scuola che ha mostrato interesse per il progetto EnerAGRIa porti in valle 60 studenti, valore che in molti casi risulta sottostimato dato che per ciascuna scuola spesso vengono organizzati per lo stesso viaggio di istruzione anche più di un pulmann.

moltiplicatore sarebbe quindi non solo economico ma anche in termini di visibilità dell’intera area. Sempre nel rapporto dell’Osservatorio sul turismo scolastico, si sottolinea inoltre l’elevato interesse degli studenti ad effettuare un viaggio di istruzione organizzato secondo criteri di sostenibilità a partire dalla tipologia e dalla compatibilità ambientale della struttura ricettiva in cui si alloggia. Questo dato ci permette di fare un’ulteriore riflessione legata alla tipologia di accoglienza che dovrebbe essere offerta alle scolaresche in visita al parco enerAGRIa. Sarà possibile ipotizzare infatti un maggiore sviluppo del turismo energetico della Val d’Agri solo se questo sarà accompagnato da politiche ad hoc mirate da un lato a migliorare e potenziare l’offerta turistica in termini di servizi, attrazioni, trasporti e, dall’altro a tutelare e salvaguardare il contesto (sottoposto a continue pressioni antropiche legate anche all’attività estrattiva) in cui questo si sviluppa. Incentivi alle certificazioni ambientali delle strutture, l’adozione da parte dei comuni dell’area di interventi di efficientamento energetico, una gestione oculata dei rifiuti urbani sono solo alcuni interventi che potrebbero rendere l’area un polo energetico sostenibile che coniuga sviluppo economico, turismo e sostenibilità9. Naturalmente, un effettivo sviluppo di questo prodotto turistico può realizzarsi solo se affiancato da politiche di promozione e commercializzazione efficaci. Considerando il prodotto e il target di riferimento dovrebbe essere data particolare attenzione ai nuovi media (Internet, Web 2.0 e social network) ma anche a canali di commercializzazione tematici quali ad esempio tour operator e cataloghi dedicati al turismo scolastico, Festival e Borse sul turismo scolastico. La nascita di un tour operator locale, specializzato nell’organizzazione di questo tipo di viaggi, potrebbe offrire ulteriore visibilità a questa particolar proposta turistica, intercettando anche un target non necessariamente studentesco ma di adulti interessati ai temi energetici. 9

In tale ottica è stato strutturato e pensato il progetto P.E.R, presentato tra i casi studio del presente lavoro, che affianca alle attività prettamente legate al turismo energetico una serie di servizi più genericamente riconducibili alla sostenibilità quali la presenza di un agriturismo autosufficiente dal punto di vista energetico e totalmente sostenibile e la possibilità di utilizzare per i pasti alimenti e materie prime autoprodotte e quindi a Km 0. 15


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NOTA BIBLIOGRAFICA E SITOGRAFICA Bibliografia AA.VV. (2011), enerAGRIa: il parco dell’energia della Val d’Agri, Fondazione Eni Enrico Mattei Anselmi E., Bordin A. (2009), Il turismo energetico come opportunità di sviluppo di un territorio, Comune di Badia Calavena e Università degli Studi di Padova Centro Studi Touring Club Italiano (a cura di), Scuole in viaggio: ora si spende meno, in La Rivista del Turismo, n°3/2010 Ferraresi M., Schmitt B.H.(2006), Marketing esperienziale, Franco Angeli Muratore M. G., Signore M (a cura di) (2005), Il monitoraggio del processo e la stima dell’errore nelle indagini telefoniche. Applicazione all’indagine sulla sicurezza dei cittadini, ISTAT. Pine B. J., Gilmore J. H. (1999), L’economia delle esperienze, Etas TIS Innovation Park, Renertec centro energie rinnovabili. (2007), Enertour Turismo energetico e ambientale in Alto Adige Valdani E., Ancarani F. (2000), Strategie di marketing per il territorio: generare valore per le imprese e i territori nell'economia della conoscenza, Egea Vendittelli M (a cura di) (2003), Ecolandia: gioco e complessità, Franco Angeli Weber T., Musei e scuole: un esame del rapporto tra le due istituzioni, in Xanthoudaki M. (a cura di) (2003), Un luogo per scoprire: insegnare scienza e tecnologia con i musei, Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Xanthoudaki M. (a cura di) (2003), Un luogo per scoprire: insegnare scienza e tecnologia con i musei, Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Sitografia www.museoscienza.org www.touringclub.it www.pirrinipaola.it/pesea www.enertour.bz.it www.aptbasilicata.it www.classeturistica.it www.zainettoviaggi.it www.carusograssi.it www.miur.it www.turismoefinanza.it www.acquariodigenova.it www.experyentya.itwww.rinnovabili.it www.sodalitas.socialsolution.it

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