LANDMARK

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sistemi verticali

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forza della natura

s.p.a.


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Landmark

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forza della natura

premessa

Introduzione L’idea: la connessione positiva Landmark razionalizza la quantità di geogriglie necessarie per il rinforzo del ®

terreno, aumentando nel contempo la loro efficienza e la convenienza economica globale dell’opera. Una nuova connessione meccanica (detta “connessione positiva”) permette ai progettisti di utilizzare - nella maggior parte dei casi - il 100% della resistenza meccanica della geogriglia nel punto di connessione con i blocchi, rendendo il sistema estremamente performante. Rispetto ai tradizionali sistemi di contenimento segmentale, Landmark® necessita di una minore quantità di strati di rinforzo con geogriglie, rendendo ugualmente possibile la realizzazione di murature con notevole altezza e assoggettate a rilevanti carichi. Un surplus tecnologico Il sistema Landmark®, che è frutto di un lungo percorso di ricerca e di sviluppo, rappresenta una nuova frontiera della tecnologia utilizzata per la costruzione di murature segmentali di contenimento. La particolare geometria e foratura degli elementi, unitamente alla efficace connessione meccanica, permette applicazioni particolarmente complesse che, fino ad oggi, erano difficilmente realizzabili con altri sistemi. Cosa rende Landmark® così unico? Il dimensionamento delle geogriglie è ottimizzato dall’innovativo sistema di connessione meccanica: l’efficienza strutturale della muratura rimane inalterata all’aumentare della sua altezza. Si possono realizzare murature anche in presenza di sovraccarichi elevati, ad esempio nel caso di applicazioni stradali, o in presenza di azioni sismiche rilevanti. Landmark® è una soluzione affidabile, economica e particolarmente indicata per progetti impegnativi. Prestazioni ineguagliabili Da una ricerca approfondita dei fattori che influiscono sulla nascita e sulla longevità di opere murarie di contenimento, nasce la tecnologia Landmark®. Un prodotto innovativo che, grazie a un sistema di ancoraggio “intelligente” tra gli elementi, permette la costruzione di murature affidabili, resistenti alle spinte attive del terreno, ai sovraccarichi e alle azioni sismiche. Forza ed eleganza L’aspetto “sfalsato” della faccia esterna di Landmark® crea una verticalità inconfondibile e assai gradevole: questo effetto estetico così elegante non tradisce la forza e la solidità del muro. Il diverso spessore dei singoli elementi, che si differenzia di 10mm, aumenta il senso di naturalezza e di sofisticata armonia complementare all’ambiente e ai paesaggi circostanti.

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Contenuti Introduzione .....................................................2 Vista 3D tipo .....................................................3 Colori disponibili .............................................3 Certificazioni ....................................................3 Elementi del sistema ......................................3 I pluspoint Landmark®....................................4 Landmark® Green ............................................6 Prima della costruzione .................................8 Scopo del manuale .......................................8 Le fasi iniziali ..................................................8 Informazioni preliminari di posa ..................9 1. Tracciamento del muro .............................9 2. Operazioni di scavo ..................................9 3. Livello di base ............................................9 4. Posa del corso di fondazione ...................9 5. Formazione dei livelli di posa ...................10 6. Corsi successivi e dettagli di drenaggio ..10 6a. Dettagli costruttivi e drenaggio - Inerti di riempimento granulari (permeabili) ..............10 6b. Dettagli costruttivi e drenaggio - Inerti di riempimento fini coesivi (impermeabili) .......11 7. Compattazione ..........................................12 8. Geogriglie di rinforzo .................................12 9. Pulizia finale dell’opera .............................14 10. Architettura e paesaggio: considerazioni importanti........................................................14 11. Posa a “giunti sfalsati” .............................14 12. Posa della copertina ...............................15 Costruzione della muratura ..........................16 Curve interne .................................................16 Curve interne – posa delle geogriglie ..........16 Curve esterne ................................................17 Curve esterne – posa delle geogriglie .........17 Angoli 90° interni............................................18 Angoli 90° interni – posa delle geogriglie ....18 Recinzioni (non attigue a strade ed aree pavimentate) ..................................................19 Guardrail (barriera Sicurvia) .........................19 Murature a gradoni (indipendenti tra loro) ...20 Murature a gradoni (interagenti tra loro)......20 Applicazioni in presenza di acqua ...............20 Geometria elementi e sezione tipo ..........22 Checklist per una posa di qualità ............23 Referenze......................................................24


Vista 3D tipo Zona rinforzata, realizzata con inerte idoneo ad essere compattato, avente profondità a monte pari alla lunghezza delle geogriglie di rinforzo

Copertina

Elemento intero

Geogriglia di rinforzo. La tipologia, la posizione e il numero di teli sono determinati in base al contesto (geometria della muratura, carichi previsti, caratteristiche geotecniche terreno).

Barra di ancoraggio in polimero estruso (solo ove prevista la geogriglia di rinforzo)

Strato di base

Strato di drenaggio, profondità minima 30cm, composto da ghiaia pulita frantumata.

Elementi con altezza 190mm (mezzi), alla base del muro, per ridurre il volume di scavo

Tubazione microforata di drenaggio (diametro minimo 100mm).

Colori disponibili

SAHARA

GRIGIO

Certificazioni

TRENTO

Elementi del sistema

Mezzo Peso (kg)

+− 23

Intero +− 39 380 x 200 x 300 / 320

Trapezio +− 36 380 x 200/175 x 300 / 320

Copertina

Barra di ancoraggio

Bk Glue

+− 32

Polimero

Fissaggio

estruso

copertine

Dimensioni (mm)

Adesivo

Lungh 1000

Polimerico

100 x 457 x 305

Dimensioni (mm) HxLxP

190 x 200 x 300 / 310

Area faccia esp./ fabbisogno

0.038 m2 (26.32 pz/ m2)

0.076 m2 (13.16 pz/ m2)

0.076 m2 (13.16 pz/ m2)

2.18 pz/ ml

Arretramento/ inclinazione

2.54cm —

2.54cm (3.8°)

2.54cm (3.8°)

— —

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i pluspoint Landmark ®

Eccezionale connessione meccanica Nel sistema Landmark® la connessione tra gli elementi e le geogriglie di rinforzo è data dalla innovativa connessione di tipo meccanico (connessione positiva). Negli altri sistemi per murature di contenimento segmentali, l’efficacia della connessione è affidata alle forze di attrito e di gravità agenti nel punto di contatto tra gli elementi e la geogriglia. Questa connessione meccanica positiva è ottenuta mediante una specifica “barra di ancoraggio”, prodotta utilizzando uno speciale polimero, che viene alloggiata all’interno del canale che si trova sulla sommità degli elementi. Lo speciale sistema di aggancio conferisce alla muratura una maggiore affidabilità e resistenza ai sovraccarichi di tipo dinamico e alle azioni sismiche. Test eseguiti dimostrano che la connessione positiva di Landmark® è in grado di resistere a carichi di molto superiori alla resistenza a trazione delle geogriglie di rinforzo.

Eccezionale resistenza della connessione La barra di ancoraggio fissa meccanicamente le geogriglie di rinforzo agli elementi Landmark®. La specifica forma della barra di ancoraggio e del canale, posto sulla sommità degli elementi, sono stati progettati per poter alloggiare le geogriglie di rinforzo previste per il sistema.

che l’innovativa connessione meccanica mantiene solido l’ancoraggio tra gli elementi e le geogriglie di rinforzo, anche in assenza di carichi verticali. I carichi, quando applicati direttamente sul retro degli elementi Landmark®, mettono in tensione la geogriglia. Questa tensione mette in azione la barra di ancoraggio

agganciando

geogriglia agli elementi.

meccanicamente

la

100 connection capacity (kN/m)

Test eseguiti sul sistema Landmark®, dimostrano

80

Tu=72 + N tan 61

60 40 20 0

0

12 4 8 normal load (kn/block) or H (m) Risultati test di resistenza della connessione

L’incremento della tensione della geogriglia aumenta l’efficienza e il rendimento della connessione. Progettisti ed imprese quindi, considerando i risultati ottenuti nei test dal sistema Landmark®, possono contare su un livello di confidenza elevato per quanto riguarda le performance complessive della muratura. Gli effetti di cedimenti differenziali, l’azione sismica e il distacco di blocchi dalla muratura sono significativamente ridotti grazie alla connessione meccanica positiva brevettata.

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Straordinaria resistenza al taglio Gli elementi Landmark® hanno una forma unica che fornisce una elevata resistenza agli sforzi di taglio: l’incastro a giunto maschio/femmina, infatti, ha grande capacità di resistere a tali sforzi generati da pressioni laterali e da sovraccarichi.

150 shear capacity (kN/m)

Landmark® raggiunge una resistenza al taglio che supera

peak shear capacity curve Vu=45.40 + N tan 60

i 13kN/m , nel caso di test in assenza di carichi verticali diretti sugli elementi. Se invece agli elementi vengono

120

sovraccaricati verticalmente si possono raggiungere

90

resistenze eccedenti i 44kN/m. lower bound peak shear capacity curve Vu=29.18 + N tan 60

60 30 0

Test eseguiti hanno dimostrato che il sistema, grazie al particolare tipo di incastro tra gli elementi, è in grado di trasferire gli sforzi di taglio allo strato rinforzato adiacente.

0

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30 45 60 normal load (kN/m) Risultati test di resistenza al taglio

70

Questo è indice di resistenza assolutamente superiore alla norma.

I risultati dimostrano inoltre che il sistema ha una buona capacità di resistere agli sforzi di taglio, generati da pressioni laterali e da elevati sovraccarichi, perfino nel caso di terreni aventi scarse caratteristiche geotecniche.

Ancoraggio diretto degli elementi In molte applicazioni, nell’ambito delle murature di contenimento, non esiste spazio sufficiente, dietro i blocchi, per permettere l’esecuzione scavi di sbancamento e il successivo posizionamento di

Geotessuto (se necessario) Parete di scavo

Elementi Landmark®

Ancoraggio

geogriglie di rinforzo. La forma degli elementi Landmark® è stata appositamente progettata per poter alloggiare travi e profilati in acciaio nelle cavità orizzontali

Trave in acciaio alloggiata nella cavità passante degli elementi Landmark®

passanti. Questo sistema permette di ancorare Ghiaia di drenaggio Sezione tipo

direttamente gli elementi Landmark® a chiodature, tiranti ed altri particolari sistemi geotecnici. Con Landmark® sono di possibile realizzazione

speciali applicazioni, senza l’ausilio di geogriglie, che prevedono l’ancoraggio diretto degli elementi. Questo non risulta praticabile con altri sistemi di tipo segmentale.

Prodotto con precisione Il particolare processo produttivo, utilizzato per Landmark®, permette di ottenere elementi estremamente precisi in altezza. Questo assicura il rispetto del “modulo verticale” tra gli elementi, con notevoli ed evidenti benefici durante le fasi cantieristiche di posa in opera.

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Landmark ® Green

Il muro di contenimento verde Landmark® Green è una particolare applicazione che permette di realizzare murature di sostegno “verdi” mantenendo, nel contempo, l’eccezionale comportamento statico tipico di Landmark®. In questo modo si facilita fortemente l’inserimento ambientale dell’opera, rendendo possibile la sua realizzazione anche nei contesti maggiormente sensibili dal punto di vista paesaggistico. Dal punto di vista architettonico, Landmark® Green da la possibilità al progettista, grazie alla modularità dei blocchi, di personalizzare l’opera seminando le essenze secondo un preciso disegno e creando quindi particolari tessiture verdi in facciata. Dal punto di vista ingegneristico, le murature Landmark® Green possono essere dimensionate secondo quanto disposto dalle recenti Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008). La presenza di vegetazione interna al canale e la spaziatura tra gli elementi, non pregiudicano la resistenza alla connessione tra i blocchi e le geogriglie: ai fini del calcolo si può quindi considerare il 100% del valore di connessione. Il sistema è di possibile realizzazione posando gli elementi Landmark®, a file alternate, spaziati tra loro di circa 10cm ed inserendo, nella cavità orizzontali passanti, uno speciale “rullo vegetativo” in geosintetico. Il rullo, riempito con una particolare miscela di inerti naturali, costituisce il supporto per la semina delle essenze vegetali. E’ previsto inoltre un sistema integrato di irrigazione che agevola il rapido sviluppo della vegetazione e il suo mantenimento nel tempo, riducendo gli interventi di manutenzione.

Tavole tecniche - Sezione tipo e particolare RULLO IN GEOTESSILE, AD ELEVATA DURABILITA' E RESISTENZA AI RAGGI U.V., RIEMPITO CON SPECIALE MISCELA DI INERTI ESSENZA VEGETALE PIANTATA DIRETTAMENTE NEL RULLO

INERTE DI COPERTURA ARGILLOSO (IMPERMEABILE)

TUBO GOCCIOLANTE DI IRRIGAZIONE INTEGRATO NEL RULLO

CUNETTA DI RACCOLTA

PART. "A"

3.8° BARRA DI ANCORAGGIO

GEOGRIGLIA GEOGRIGLIA FISSATA AL CORSO NON SPAZIATO (NON VEGETATO)

INERTE DI RIEMPIMENTO

PART. “A” VEGETAZIONE

GEOGRIGLIA

RULLO VEGETATIVO

GEOGRIGLIA

GEOGRIGLIA

STRATO DI BASE TUBO MICROFORATO DI DRENAGGIO GEOTESSUTO FILTRO/SEPARATORE

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Uno dei punti di forza di Landmark® Green è la possibilità di personalizzare il rinverdimento: si possono creare murature “verdi”, “fiorite” o un mix di entrambe, oppure è semplicemente possibile mimetizzare la muratura ricoprendola di essenze autoctone. Dal punto di vista botanico è possibile scegliere l’essenza più adatta in funzione del luogo e dell’esposizione della muratura (tipo di clima, irraggiamento solare, ventosità,…) ottenendo una muratura che si mantiene bella e curata durante tutti i periodi dell’anno. Il sistema Landmark® Green, fornendo nuovi habitat alla flora locale e promuovendo la biodiversità, può contribuire al ripristino di aree danneggiate e alla massimizzazione degli spazi aperti, contribuendo quindi all’acquisizione di crediti di sostenibilità ambientale LEED®. Lo staff tecnico Ferrari BK Spa, vi potrà supportare nella progettazione di Landmark® Green.

Ferrari BK Spa è socio ordinario del Green Building Council Italia.

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prima della costruzione

Scopo del manuale Questa guida fornisce indicazioni e informazioni utili e necessarie per costruire in modo corretto ed efficente murature di contenimento con l’innovativa tecnologia Landmark®. É bene sottolineare che la guida all’installazione è uno strumento complementare e non sostitutivo degli elaborati di progetto presenti in cantiere. In fase d’opera, alcune particolarità progettuali potrebbero avere maggiore rilevanza rispetto alle indicazioni “standard” contenute in questo documento. Nelle seguenti pagine sono disponibili schede descrittive dettagliate del sistema Landmark® e uno schema di checklist per il controllo giornaliero relativo alla qualità e allo stato di avanzamento dei lavori. Per ulteriori informazioni sul sistema Landmark® si consiglia di consultare l’Ufficio tecnico Ferrari Bk S.p.A. oppure un professionista abilitato con esperienza nel campo delle opere in terra rinforzata.

Le fasi iniziali É necessario che tutti i soggetti coinvolti nell’opera di costruzione siano a conoscenza, fin dalle fasi iniziali, dei seguenti punti: • Specifiche progettuali d’intervento. • Programma lavori e particolarità progettuali. • Posizione di tutti i sottoservizi (gas, elettricità, acquedotto e telecomunicazioni). Prima dell’inizio dei lavori, costruttore, progettista, direttore dei lavori e committente devono essere informati circa: • Permessi di costruzione ed eventuali prescrizioni. • Specifiche tecniche del sistema Landmark® e delle sue componenti (geogriglie di rinforzo, tubazioni di drenaggio, inerti da utilizzare,…). • Livelli di posa, calcoli e verifiche di stabilità, elaborati esecutivi ed altri dati di supporto. Sarebbe opportuno redigere anche un verbale di avvenuta informazione/formazione.

N.B. Deve essere incaricato un tecnico abilitato, in accordo tra il progettista e il committente, per eseguire l’analisi di stabilità globale. L’analisi della stabilità globale, infatti, non sempre viene effettuata (talvolta non sono disponibili tutti i dati per l’input), a differenza delle verifiche di stabilità interna, esterna e del paramento che sono procedure standard nella fase di dimensionamento della muratura. É bene sottolineare che la stabilità globale dell’opera deve essere verificata prima dell’inizio della costruzione.

Sono disponibili, su Copia ed utilizza la checklist di pag.23

dettagli costruttivi utili per la

cantiere della qualità di posa e della

progettazione e la corretta

produttività giornaliera. Conserva tutte le copie dei controlli effettuati.

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richiesta, schemi tecnici e

per una più facile e veloce verifica in

posa in opera di una muratura Landmark® .


informazioni preliminari di posa

1. Tracciamento del muro • Il tracciamento della muratura dovrà avvenire da parte di personale qualificato e con i sistemi più idonei. • Verificare il corretto posizionamento assieme al responsabile del cantiere e/o direzione lavori.

2. Operazioni di scavo • Per la formazione del livello di base, eseguire gli scavi seguendo le linee e i livelli illustrati nel progetto esecutivo. • La lunghezza dei teli di geogriglia determina le dimensioni degli eventuali scavi a monte. • La trincea di scavo, per il livello di base, deve avere larghezza minima di 60cm. • Poichè non è possibile posare Landmark® a corsi inclinati, nel caso di murature su terreni in pendenza lo scavo di fondazione deve essere realizzato “a gradoni” (con gradoni di altezza preferibilmente 190mm).

3. Livello di base • Il livello di base è composto da inerte granulare con granulometria e compattabilità buone, oppure da calcestruzzo con diametro nominale degli inerti 20mm e con resistenza alla compressione 20N/mm2. Il corso di fondazione deve essere posizionato e allineato prima che il calcestruzzo perda la sua lavorabilità. • Il livello di base si deve estendere per 15cm davanti e dietro il corso di fondazione e deve avere almeno 15cm di profondità. Se si tratta di livello di base di tipo granulare, è necessario raggiungere una ottimale densità di compattazione. • Compattare fino ai livelli e agli allineamenti previsti.

4. Posa del corso di fondazione • La posa del corso di fondazione è una delle fasi costruttive più importanti e delicate, sia dal punto di vista strutturale che estetico. • Per verificare la corretta messa in quota degli elementi utilizzare livelli laser o altri sistemi idonei. • Per posizionare e livellare singolarmente i blocchi, invece, utilizzare strumenti manuali (livella e martello di gomma). • Iniziare la posa del corso di fondazione dalla quota di progetto più bassa. • Per la formazione del corso fondazione vanno utilizzati i blocchi tipo “mezzo”, altezza 190mm, utilizzando la loro faccia interna per l’allineamento e posandoli fianco a fianco. Togliere se necessario il dente di ancoraggio, oppure annegarlo nello strato di base. • É possibile lasciare uno spazio di 25mm tra i vari blocchi per ridurre la quantità necessaria. • Controllare che il corso di fondazione sia ben collegato con il livello di base e verificare costantemente il livello di posa dei blocchi (longitudinale e trasversale). Si consiglia di utilizzare una livella di lunghezza almeno 1.20mt. • Quando ogni blocco è livellato, verificare l’allineamento generale del corso di fondazione con spago o altri sistemi idonei. • Una volta che il corso di fondazione è correttamente posato, livellato e allineato, posizionare l’inerte di riempimento davanti e dietro ai blocchi e procedere con la compattazione. 9


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informazioni preliminari di posa

5. Formazione dei livelli di posa • Per mantenere l’allineamento orizzontale della muratura, utilizzare l’elemento di altezza 190mm (mezzo) dove necessario. • Tenere conto, durante le fasi di realizzazione dei gradoni di posa, della traslazione conseguente all’arretramento dei blocchi. • I blocchi arretrano 25 mm ogni corso (circa 66 mm ogni metro di altezza).

6. Corsi successivi e dettagli di drenaggio • Nel caso in cui il terreno di riempimento fosse di tipo “permeabile” (granulare) seguire le indicazioni contenute nel punto successivo 6a. Invece, nel caso di terreno di riempimento “non permeabile” (coesivo), consultare il punto 6b. • Non è escluso l’utilizzo di sistemi addizionali di drenaggio in casi ove le caratteristiche geomorfologiche lo richiedano.

6a. Dettagli costruttivi e drenaggio - Inerti di riempimento granulari (permeabili) • Pulire da ogni detrito la scanalatura posta sulla sommità dei blocchi del corso di fondazione. • Posizionare attentamente il 1° corso sui blocchi utilizzati come fondazione verificando, per ogni blocco, l’arretramento, l’allineamento e il corretto incastro reciproco. • Non devono rimanere spazi liberi tra i blocchi. • Posizionare il geotessuto filtro separatore nella posizione in cui è previsto il tubo di drenaggio. • Ogni progetto ha caratteristiche diverse: il livello di posa del tubo di drenaggio è in funzione delle quote del terreno. • Posizionare il tubo drenaggio dietro il muro in modo che l’acqua possa percolare ed essere raccolta. • Prevedere , al massimo ogni 20mt di spaziatura, le espulsioni delle acque meteoriche sul fronte della muratura. • Riportare inerte granulare di drenaggio (ghiaia) per almeno 30cm dietro il primo blocco di altezza 380mm (“intero”). • Avvolgere con geotessuto l’inerte e la tubazione di drenaggio e sovrapporne le estremità.

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• Posizionare geotessuto dietro ai blocchi, come si vede nelle figure a fianco, con un minimo di 15cm di sovrapposizione orizzontale ove prevista la geogriglia di rinforzo. • Riportare idoneo inerte granulare e compattare, a strati di adeguato spessore, fino a raggiungere la densità prevista. Verificare costantemente l’allineamento dei blocchi. • Evitare di marciare con mezzi pesanti nelle immediate vicinanze dei blocchi. • Non utilizzare rulli e altri mezzi compattatori pesanti a meno di 120cm dal retro dei blocchi. • Per la sicurezza degli operatori, prevedere sistemi di protezione contro le cadute.

• Ripetere queste fasi per ogni corso fino al raggiungimento della quota di progetto.

6b. Dettagli costruttivi e drenaggio - Inerti di riempimento fini coesivi (impermeabili) • Pulire da ogni detrito la scanalatura posta sulla sommità dei blocchi del corso di fondazione. • Posizionare attentamente il 1° corso sui blocchi di fondazione. Verificando, per ogni blocco, l’arretramento, l’allineamento e il corretto incastro reciproco. Non devono rimanere spazi liberi tra i blocchi. • Posizionare geotessuto filtro separatore nella posizione in cui è previsto il tubo di drenaggio. • Ogni progetto ha caratteristiche diverse: il livello di posa del tubo di drenaggio è in funzione delle quote del terreno. • Posizionare il tubo drenaggio dietro il muro in modo che l’acqua possa percolare ed essere raccolta. • Prevedere , al massimo ogni 20mt di spaziatura, le espulsioni delle acque meteoriche sul fronte della muratura. • Riportare inerte granulare di drenaggio (ghiaia) per almeno 30cm dietro il primo blocco di altezza 380mm (“intero”). Verificare l’allineamento dei blocchi. • In funzione delle condizioni geomorfologiche, potrebbe risultare necessaria la posa di un geocomposito drenante al di sotto dell’inerte di riempimento. • Riportare inerte fine, adeguatamente stabilizzato, lasciando uno spazio di almeno 30cm a tergo dei blocchi (per l’inerte di drenaggio). Procedere poi con la compattazione a strati di adeguato spessore. 11


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informazioni preliminari di posa • Posizionare, tra l’inerte fine della zona rinforzata e l’inerte di drenaggio, un geotessuto per prevenire la migrazione di parti fini. • Compattare adeguatamente l’inerte fine di riempimento prima di posare il corso successivo di blocchi. • Evitare di marciare con mezzi pesanti nelle immediate vicinanze dei blocchi. • Non utilizzare rulli e altri mezzi compattatori pesanti a meno di 120cm dal retro dei blocchi. • Per la sicurezza degli operatori, prevedere sistemi di protezione contro le cadute.

• Ripetere queste fasi per ogni corso fino al raggiungimento della quota di progetto. • Per migliorare le caratteristiche geomeccaniche dei terreni fini coesivi, si consiglia di eseguire la loro stabilizzazione a calce prima del loro utilizzo.

7. Compattazione • Per ottenere una compattazione ottimale, l’inerte di riempimento deve essere riportato a strati di spessore massimo di 25cm. • Il riempimento entro a 1.20mt a tergo dei blocchi, deve essere compattato utilizzando attrezzature di piccole dimensioni (comandate a mano). • Oltre 1.20mt dietro i blocchi possono essere utilizzati mezzi compattatori di maggiori dimensioni. • La densità minima di compattazione deve raggiungere almeno il 95% di quella ottenibile in una prova di tipo Proctor (AASHTO modificato).

8. Geogriglie di rinforzo • Verificare che la resistenza e la posizione delle geogriglie rispetti quella prevista nel progetto esecutivo. • La direzione di massima resistenza a trazione delle geogriglie, dovrà risultare, una volta posata, perpendicolare alla faccia dei blocchi. • Misurare e tagliare le geogriglie fino a raggiungere le lunghezze previste negli elaborati grafici. • Pulire da ogni detrito la scanalatura posta sulla sommità dei blocchi del corso di fondazione. • Posare la geogriglia ed inserire la barra di ancoraggio, nella apposita scanalatura sommitale dei blocchi, con la parte piatta rivolta verso l’alto come indicato in figura. • A posa ultimata la geogriglia deve risultare arretrata di 25mm rispetto la faccia esterna dei blocchi.

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DETTAGLIO ANCORAGGIO

VISTA ASSONOMETRICA

• La barra di ancoraggio deve essere inserita in modo continuo (a tutta lunghezza) solo ove prevista la geogriglia di rinforzo. • Tendere la geogriglia e fissarla al terreno di riempimento con picchetti, graffe o altri idonei sistemi (per prevenire la formazione di pieghe/grinze). • Posizionare l’inerte di riempimento e vibro-compattare meccanicamente. • Riportare almeno 150cm di inerte di riempimento prima di marciare con veicoli sopra le geogriglie. • Evitare sterzate improvvise, frenate e velocità eccessiva (max 15Km/h)

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informazioni preliminari di posa

9. Pulizia finale dell’opera • Spazzare la faccia della muratura da ogni eventuale residuo di inerti, e raccogliere ogni scarto di lavorazione. • Rimuovere con un taglierino le porzioni di geogriglia eventualmente debordanti dalla faccia del muro. • Ripulire con un getto d’acqua la faccia esterna della muratura rimuovendo ogni eventuale residuo di polvere, derivante dal taglio dei blocchi, e di inerti.

10. Architettura e paesaggio: considerazioni importanti • A completamento della muratura Landmark® potranno essere installati ulteriori elementi architettonici a patto che non ne pregiudichino la statica. • Sia in fase di progettazione che di posa in opera, devono essere prese opportune precauzioni per garantire un corretto inserimento ambientale della muratura. • La zona rinforzata a tergo del muro, che contiene le geogriglie di rinforzo, è determinante per assicurare la stabilità a lungo termine della struttura: dovrà essere preservata da eventuali futuri scavi. • E’ opportuno valutare preventivamente la struttura delle radici degli alberi e arbusti di abbellimento che verranno piantati in sommità: sono da preferire essenze con un sistema di radici a “sviluppo verticale” rispetto quelle “a bulbo”.

11. Posa a “giunti sfalsati” • La posa a “giunti sfalsati” si forma quando si posano i blocchi centrandoli sul giunto presente tra due blocchi della fila precedente. Questo metodo di posa migliora la stabilità del muro e lo rende esteticamente più gradevole.

• Nel caso di murature non rettilinee, l’allineamento verticale dei giunti può non essere perfetto: infatti l’arretramento dei blocchi provoca una traslazione longitudinale dei corsi. Per ovviare a questo problema è possibile inserire una porzione di blocco, tagliato a misura, per riprendere il corretto allineamento verticale.

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• I blocchi tagliati a misura non devono essere di lunghezza inferiore a 100 mm e non devono essere posizionati direttamente uno sopra l’altro. Se lo spazio da riempire è di lunghezza maggiore di un blocco (>200mm), utilizzare due porzioni di blocco di lunghezza pari a metà dello spazio.

12. Posa della copertina • La posa in opera della copertina deve iniziare sempre dalla quota più bassa. • Se le altezze del muro variano, è necessario fissare le copertine partendo dal cambio di altezza e proseguire verso il successivo. • In prossimità del cambio di altezza tagliare una porzione di copertina a misura e posizionarla in verticale. • Negli angoli a 90° tranciare a 1/2 la copertina per ottenere la faccia a vista su entrambi i lati. • Le copertine devono essere opportunamente sagomate una ad una nel caso di posa in opera su murature curve. • Dopo aver tranciato, tagliato e pre-posizionato le copertine, procedere al loro fissaggio utilizzando adesivo speciale per calcestruzzo. • Si consiglia di utilizzare l’adesivo polimerico speciale Bk Glue per fissaggi duraturi e robusti.

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costruzione della muratura

Curve interne •

Controllare i disegni al fine di determinare il raggio di curvatura del corso di fondazione. Il raggio minimo di fondazione non deve essere minore di 1.80m..

Iniziare posizionando un picchetto al centro del raggio di curvatura desiderato e, con uno spago di lunghezza pari al raggio, tracciare l’arco di cerchio.

Il raggio di curvatura aumenta all’aumentare dell’altezza della muratura.

Allineare i blocchi di fondazione al raggio di progetto tracciato e verificarne il livello di posa longitudinale e trasversale.

L’arretramento dei blocchi causa l’incremento, ad ogni corso, del raggio di curvatura e la conseguente perdita dell’allineamento dei corsi (posa a “giunti sfalsati”). Per mantenere tale allineamento utilizzare, se necessario, porzioni di blocchi tagliati a misura.

La muratura arretra di 25mm ogni 380mm di altezza.

(*) Per calcolare il raggio di curvatura del corso sommitale aggiungere, al raggio del corso di fondazione, 25mm per ogni 380mm di altezza. Non ci sono raggi interni minimi.

Curve interne – posa delle geogriglie •

Tagliare la geogriglia di rinforzo per ottenere la lunghezza indicata negli elaborati grafici di progetto.

Posizionare la geogriglia verificando che la direzione resistente sia perpendicolare alla faccia del muro.

Inserire la barra di ancoraggio nei corsi ove prevista la geogriglia. (verificare l’arretramento max rispetto i blocchi)

La barra di ancoraggio va tagliata per ottenere spezzoni della lunghezza desiderata.

Posizionare i blocchi del corso successivo segnando, sul retro degli stessi, le zone in cui la geogriglia non è presente. Questo passaggio è molto importante in quanto, una volta eseguito il riempimento, non è più possibile distinguere le zone rinforzate da quelle non rinforzate.

Riportare inerte di riempimento e compattare.

Per garantire una omogeneità di rinforzo, posizionare il successivo telo di geogriglia centrandola sulle zone non rinforzate (prendendo come riferimento i blocchi segnati).

Ripetere queste fasi durante la costruzione di tutti i tratti curvi della muratura. 16

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Curve esterne •

Le curve convesse vengono costruite utilizzando solo i blocchi “mezzo” e “trapezio”.

Per costruire una curva convessa iniziare determinando il raggio del corso di fondazione partendo da quello previsto in sommità della muratura (*)

Posizionare a terra un picchetto al centro del raggio di curvatura desiderato e, con uno spago di lunghezza pari al raggio, tracciare l’arco di cerchio di progetto.

Allineare i blocchi di fondazione secondo il raggio in progetto misurato a tergo del blocco e verificarne il livello di posa longitudinale e trasversale.

L’arretramento dei blocchi determina la riduzione, ad ogni corso, del raggio di curvatura e la conseguente perdita dell’allineamento dei corsi (posa a “giunti sfalsati”). Per mantenere tale allineamento utilizzare, se necessario, porzioni di blocchi tagliati a misura.

(*) Per calcolare il raggio del corso di fondazione aggiungere (al raggio sommitale di progetto) 25mm per ogni 380mm di altezza. Il raggio esterno minimo per Landmark è 2.75m.

Curve esterne – posa delle geogriglie •

Tagliare la geogriglia di rinforzo, a strisce di larghezza 70/80cm, fino alla lunghezza indicata negli elaborati grafici di progetto.

Posizionare la geogriglia verificando che la direzione di massima resistenza sia perpendicolare alla faccia del muro.

Evitare un eccessivo sormonto delle geogriglie. Se questo accade interporre 2/3 cm di inerte tra loro.

Inserire la barra di ancoraggio, ove prevista la geogriglia. (verificare l’arretramento max rispetto i blocchi).

La barra di ancoraggio va tagliata per ottenere spezzoni di idonea lunghezza.

Posizionare i blocchi del successivo corso segnando, sul retro dei blocchi, le zone non rinforzate. Questo passaggio è molto importante in quanto, una volta eseguito il riempimento, non è più possibile distinguere le zone rinforzate da quelle non rinforzate.

Per garantire una omogeneità di rinforzo, posizionare il successivo telo di geogriglia centrandola sulle zone non rinforzate (prendendo come riferimento i blocchi segnati).

Ripetere queste fasi durante la costruzione di tutti i tratti curvi della muratura. 17


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sistemi verticali

Landmark forza della natura

costruzione della muratura

Angoli 90° interni •

Posizionare un blocco di fondazione, nel punto ove previsto il vertice interno dell’angolo a 90°, ed a seguire tutti gli altri elementi di un lato.

Proseguire poi con la posa del rimanente lato del corso di fondazione.

Iniziare e completare la posa di uno dei 2 lati del secondo corso posando i blocchi centrandoli sui giunti dei blocchi di fondazione (posa a “giunti sfalsati”).

Posare l’altro lato, sempre a “giunti sfalsati”, e collimare lo spazio rimanente nell’angolo inserendo un blocco tagliato a misura.

I blocchi tagliati a misura non devono essere di lunghezza inferiore a 100 mm e non devono essere posizionati direttamente uno sopra l’altro. Se lo spazio da riempire ha lunghezza maggiore di un blocco (>200mm), utilizzare due porzioni di blocchi di lunghezza pari a metà dello spazio.

Rimuovere l’incastro inferiore dei blocchi, ove necessario, per consentire una corretta allineamento con il corso inferiore.

I blocchi tagliati devono essere posizionati in modo alternato su entrambe le facce dell’angolo e per tutti i corsi successivi.

Queste indicazioni permettono di creare un angolo interno a 90° perfettamente collegato e di mantenere inalterata la stabilità del muro.

Angoli 90° interni – posa delle geogriglie •

Tagliare la geogriglia e posizionarla traslata, rispetto l’angolo interno, di una distanza pari ad 1/4 dell’altezza della muratura. Prestare attenzione alla lunghezza della geogriglie prevista in progetto e alla sua direzione di massima resistenza.

Assicurarsi che la geogriglia, a posa ultimata, sia arretrata di 25mm dal fronte dei blocchi.

Il rinforzo del corso successivo avviene seguendo la regola precedente per determinare il punto di partenza (H/4).

La geogriglia non deve essere sormontata e deve essere posata in modo parallelo rispetto a quella già posata.

Procedere con il corso successivo solo quando la geogriglia e la barra di ancoraggio risultano posate.

Alternare l’estensione della geogriglia oltre l’angolo (ove la geogriglia di rinforzo è prevista).

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Recinzioni (non attigue a strade ed aree pavimentate) •

La recinzione viene fissata in sommità collegando i piantoni ad appositi “tubi di alloggiamento” da posizionare in fase d’opera.

Questi tubi di alloggiamento devono avere un diametro di almeno 50 mm maggiore rispetto a quello del piantone (per agevolarne il successivo riempimento con malta o calcestruzzo).

Installare i tubi durante la costruzione della muratura, e verificare la corrispondenza con l’interasse dei piantoni della recinzione previsti in progetto.

Se la recinzione è traslata rispetto il muro, di almeno 1m, solitamente non servono geogriglie aggiuntive.

Se la recinzione è invece posizionata a meno di 1m si deve tener conto dei carichi che la stessa potrebbe trasferire al muro. Potranno essere quindi necessarie geogriglie aggiuntive in prossimità dei tubi di alloggiamento.

La posizione ideale dei piantoni della recinzione coincide con il punto di sovrapposizione tra i vari strati di geogriglia.

Cementare il piantone della recinzione, all’interno del tubo di alloggiamento, una volta terminata la costruzione della muratura.

Guardrail (barriera Sicurvia) Eventuali impatti accidentali, sul guardrail posto in sommità, possono trasferire carichi aggiuntivi alla muratura. Di questo si deve tener conto durante la

Guardrail Strato di sabbia protettivo o membrana di separazione

progettazione e la costruzione del muro. Dettagli costruttivi sono inclusi nella normativa BS 8006:1995.

fondazione in c.a.

Guard rail e parapetti devono essere fissati a una fondazione in cemento armato posizionata al di sopra, o in fianco, del corso sommitale ed estesa fino alla zona

Blocchi Landmark®

rinforzata. Nel caso di posa affiancata, i blocchi sommitali dovranno essere collegati idoneamente alla fondazione per evitarne il distacco. La fondazione in cemento armato, al quale il guard rail è collegato, non deve

Geogriglie

essere in diretto contatto con le geogriglie di rinforzo per evitarne di danneggiarle (per evitare il diretto contatto è possibile utilizzare una membrana di separazione).

Inerte di drenaggio

Seguire attentamente le disposizione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14/01/2008).

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sistemi verticali

Landmark forza della natura

costruzione della muratura

Murature a gradoni (indipendenti tra loro) Al fine di rendere due murature indipendenti tra loro il muro superiore deve essere posto ad una distanza pari o superiore a due volte l’altezza del muro inferiore (comunque tenendo sempre conto del tipo di terreno e delle altre considerazioni progettuali). Ad esempio: se la muratura inferore ha un’altezza di 2.00mt, quella superiore deve essere traslata a monte di almeno 4.00mt. Inoltre è buona norma che il muro superiore abbia altezza minore di quella del muro inferiore. Eccezioni a queste regole generali possono derivare dalla tipologia del terreno e dall’inclinazione del terreno a monte o a valle delle murature. Un adeguato drenaggio è basilare al fine di costruire murature di contenimento durevoli e stabili: le tubazioni di drenaggio devono essere installate in modo che l’acqua venga raccolta e dispersa sotto, o lateralmente, la muratura più bassa (mai posizionare l’uscita del tubo di drenaggio sopra o dietro il muro inferiore).

Murature a gradoni (interagenti tra loro) Se la distanza tra i due muri è minore di due volte l’altezza del muro inferiore, i muri sono da considerarsi “strutturalmente legati” e quindi, nel calcolo statico, devono essere considerati come un’unica muratura. In tale situazione è fondamentale valutare attentamente la stabilità globale dell’opera. Sono inoltre da incrementare le lunghezze e le resistenze delle geogriglie di rinforzo ed è opportuno prevedere dei rinforzi aggiuntivi. Oltre a questo, per murature “strutturalmente legate”, sono necessarie più opere di scavo, maggiore quantità di materiale di riempimento e maggiori oneri di posa in opera. Quindi verificare attentamente le prescrizioni progettuali prima di iniziare la costruzione.

Applicazioni in presenza di acqua I muri di contenimento Landmark® possono essere utilizzati anche per applicazioni in presenza d’acqua adottando particolari accorgimenti durante la loro progettazione ed esecuzione. Queste le fasi costruttive: •

Posizionare uno strato di geotessuto sporgente rispetto il fronte della muratura.

Posare il livello di base ed il corso di fondazione direttamente sopra il geotessuto.

Risvoltare la parte in eccedenza del geotessuto lungo la faccia del primo corso.

20

®


Posizionare del materiale di riempimento sul fronte al muro e compattare.

Installare poi un altro telo di geotessuto, sul fronte del muro, per limitare l’erosione e la fuoriuscita delle parti fini, e coprirlo con almeno 75mm di sabbia.

Realizzare, sul fronte della muratura, una massicciata composta da massi di grossa pezzatura e continuare la costruzione del muro.

Per prevenire l’intasamento dell’inerte e del tubo di drenaggio, prevedere uno strato di geotessuto di separazione con l’inerte di riempimento posto a tergo.

Ripetere queste fasi di posa fino alla completa costruzione della muratura.

L’ultimo strato di geotessuto deve coprire l’inerte di drenaggio ed arrivare fino a metà altezza dell’ultimo corso della muratura.

Aggiungere materiale di riempimento in sommità e compattare.

Numerosi sono gli accorgimenti da adottare nel caso delle applicazioni in acqua: moti ondosi, fenomeni erosivi e movimenti indotti dal congelamento dell’acqua, possono influenzare negativamente la muratura.

Nota: nelle applicazioni in acqua la zona rinforzata deve essere realizzata unicamente con inerte di tipo permeabile.

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sistemi verticali

Landmark

®

forza della natura

geometria elementi e sezione tipo

Geometria elementi tipo “Intero” e “Trapezio”

INTERO 1 (Base 32cm)

INTERO 2 (Base 30cm)

Geometria elementi tipo “Mezzo”

31

0

MEZZO 1 (Base 31cm)

Sezione tipo

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MEZZO 2 (Base 30cm)

TRAPEZIO 1 (Base 32cm)

TRAPEZIO 2 (Base 30cm)


Checklist di verifica (per una posa di qualità). ®

CHECKLIST DI VERIFICA

Struttura rinforzata con geogriglie s.p.a

PER LE CASE E LE PIAZZE PIÙ BELLE D’ITALIA

Progetto:

Data:

Direttore dei lavori:

Muratura:

La muratura in oggetto è compresa tra i seguenti due punti: (Utilizza fogli separati per ogni sezione di muratura nel caso di sezioni multiple ripetute più volte al giorno)

Disegno n°:

e

Tutte le risposte negative (casella “No” della sottostante tabella) dovranno essere commentate in modo conciso, sul retro del foglio, in modo da ricercare le ragioni che hanno portato all’errore e gli accorgimenti per correggerlo.

Strato di base e primo corso (corso di fondazione) della muratura

Si

No

Non applicabile

Strato di base posizionato con punti e livelli topografici Le dimensioni dello strato di base rispettano quelle previste nel progetto esecutivo Lo strato di base è costruito con idoneo materiale e come previsto nel progetto esecutivo Il primo corso di blocchi è nella corretta posizione per assicurare il corretto allineamento in sommità Il primo corso di blocchi ha un corretto allineamento e livello

Esecuzione strato di drenaggio e dettagli Il tubo di drenaggio è avvolto nel geotessuto Il tubo di drenaggio è installato come da progetto Sono previste, al massimo ogni 20mt di spaziatura, le espulsioni delle acque meteoriche sul fronte della muratura Lo strato di drenaggio a tergo dei blocchi ha uno spessore di almeno 30cm Le cavità, e i fori passanti tra i blocchi, sono per intero riempite con inerte di drenaggio La granulometria dell’inerte di drenaggio rispetta le specifiche del progetto esecutivo

Installazione dei blocchi, delle geogriglie e posa del riempimento Le dimensioni dei blocchi sono entro la tolleranza ammessa (±1.6mm in altezza) e non più del 25% dell’incastro risulta mancante. I blocchi sono del corretto colore I blocchi vengono installati a non più di due corsi per volta prima di procedere con il riempimento (drenaggio e zona rinforzata) I blocchi appaiono allineati in modo corretto e la verifica avviene con i sistemi più opportuni L’inerte di riempimento rispetta le specifiche tecniche di progetto I test di verifica della densità di compattazione rispettano le specifiche progettuali Prima della posa della geogriglia il livello del riempimento, dopo la compattazione, è pari a quello del blocco Nessun vuoto apparente, sotto la geogriglia, nel punto di connessione geogriglia/blocco La geogriglia si estende perpendicolarmente al retro del blocco (tolleranza ±3°) Le geogriglie sono installate alle quote previste in progetto Le geogriglie sono installate con la loro resistenza massima perpendicolare alla faccia del blocco Le geogriglie sono installate negli angoli, curve e a ridosso di eventuali tubazioni come previsto in progetto Almeno 20cm di inerte impermeabile è installato in sommità della muratura Tutte le copertine sono incollate e, se non presenti, il corso finale risulta incollato Gli argomenti di cui sopra rappresentano solamente un sommario dei controlli giornalieri e non escludono, o limitano, altri controlli che potrebbero essere necessari o richiesti volta per volta da parte di personale qualificato. Firma del supervisore

Firma del responsabile di cantiere

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LANDMARK forza della natura

IN BREVE:

Landmark ® può vantare queste caratteristiche che lo rendono unico:

Vers. 07 / 2011

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PER LE CASE E LE PIAZZE PIÙ BELLE D’ITALIA Sede centrale: Via Santa Caterina, 7 37023 Lugo di Grezzana (VR) Tel. +39.045.880.10.66 - Fax +39.045.880.16.33 Showroom: Via Quattro Novembre - Angolo Strada Provinciale 206 27023 - Cassolnovo (PV) - Tel. +39. 0381.92.90.35 - Fax +39.0381.91.15.95 sito web: www.ferraribk.it - email: info@ferraribk.it

©2010 Ferrari BK Landmark® è prodotto in esclusiva da Ferrari BK Spa su licenza di Anchor Wall Systems Inc. Landmark® è un marchio registrato Anchor Wall Systems Inc.


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