La Popolazione a Terricciola

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Provincia di Pisa Comune di Terricciola

La popolazione a Terricciola

Federico Ferrazzino – Norbert Frroku


Corso di studio in Ingegneria Edile Architettura AA 2008/09 Tecnica Urbanistica I Docente: Arch. Luisa Santini Ing. Serena Pecori

La popolazione a Terricciola

A cura di Federico Ferrazzino – Norbert Frroku


1-Analisi introduttiva Questa relazione ha l’obiettivo fondamentale di analizzare la situazione della popolazione presente nel Comune di Terricciola sotto vari aspetti: -Dinamica della popolazione - Struttura demografica, classi d’età decennali - Indice di invecchiamento - Densità territoriale - Pendolarismo - Percentuale abitazioni occupate - Attivi - Tasso di disoccupazione

Con questi dati successivamente sarà possibile comprendere quali siano le esigenze maggiori da parte della popolazione residente nel territorio comunale. Analizzati i problemi si potranno trovare diverse soluzioni seguendo i punti sopra indicati: dalla dinamica della popolazione, si può pianificare un piano casa nel caso in cui ci sia un aumento esponenziale dei residenti; la struttura demografica ci indica quali servizi sono maggiormente necessari a seconda della classe di età più presente; la densità territoriale è un valore che serve per la pianificazione delle superfici edificabili in determinate aree; il pendolarismo è forse l’elemento più importante dell’analisi, perché è da questo dato che è possibile pianificare la viabilità interna del comune e soprattutto nel caso di Terricciola verso i comuni adiacenti.


2-Dinamica della popolazione Per calcolare la dinamica della popolazione si è seguito queste formule: Popolazione Residente al 1971 1981 Popolazione Residente al 1981 1991 Popolazione Residente al 1991 2001 Popolazione Residente al 2001 2011 Calcolo della proiezione al 2011: P2 = P1 (1 + x) P3 = P2 (1 + x) P3 = P1 (1 + x)(1 + x) = P1 (1 + X)2 P4 = P1 (1 + X) 3 P5 = P1 (1 + X)4 Il tasso di incremento intercensuario è dato da: x1-2 = (P2-P1)/P1 x2-3 = (P3-P2)/P2 x3-4 = ………….


Andamento popolazione 4050 4000 3950 3900 polazione

3850 3800 3750 3700

1971

1981

1991

2001

Nel grafico è ricostruito l’andamento della popolazione dal 1971 al 2001. Analizzando i vari periodi decennali possiamo notare che dal 1971 al 1981, ovvero il primo decennio di analisi, la popolazione residente nel comune è scesa drasticamente da 4032 a 3876 con un decremento dello 0,04. Questo fatto può avere varie spiegazioni: un abbandono della campagna da parte di molti braccianti per trasferirsi nei grandi centri in cerca di possibilità lavorative più stabili e redditizie. Oppure ad altre cause legate non ad un piano economico ma sociale.

Nel secondo periodo analizzato, ovvero dal 1981 al 1991, si ha un ulteriore calo della popolazione residente, con un decremento, in questo caso minore rispetto al precedente, di 0,016. Dai 3876 residenti nel 1981 si passa 3815 del 1991, non un calo come quello precedente ma piuttosto un assestamento della popolazione dovuto a motivi non chiaribili da questi dati.

Nel terzo periodo, ovvero quello che va dal 1991 al 2001, abbiamo un “boom” demografico: la popolazione grazie ad un incremento dello 0,032 passa da 3815 a 3939. Questo aumento può essere analizzato come un “ritorno al paese”: grazie alla maggiore facilità di mobilità da parte dei lavoratori e uno sviluppo dell’economia interna, Terricciola è ritornato ad avere un numero di residenti molto vicino a quello del censimento del 1971.


È stata inoltre calcolata una previsione per quanto concerne il 2011: la popolazione scendere nuovamente ma più lentamente. Dai 3939 residenti nel 2001 si passerà, in approssimazione, a 3844.

3- Struttura demografica, classi d’età decennali Le classi di età sono un metodo di analisi che consente di dividere la popolazione in fasce di età, ciascuna di 5 anni. Questi dati sono molto utili per comprendere su quale fascia puntare l’offerta dei servizi: se le fasce dei maggiori ai 65 anni rappresenta un numero consistente della popolazione, il comune dovrà intervenire organizzando assistenza domiciliare e facilitare gli accessi ai servizi di cui necessitano. Situazione nel Comune di Terricciola: Minori di 5 anni  158 abitanti Tra 5 e 14 anni  309 abitanti Tra 15 e 24 anni  417 abitanti Tra 25 e 34 anni  619 abitanti Tra 35 e 44 anni  547 abitanti Tra 45 e 54 anni  506 abitanti Tra 55 e 64 anni 495 abitanti Tra 65 e 74 anni  447 abitanti Maggiori di 75 anni  441 abitanti


Classi d'età 700 600 500 400 popolazione 300 200 100 0

<5

5_14

15_24

25_34

35_44

45_54

55_64

65_74

>75

Da questo grafico possiamo trarre diverse conclusioni. Sicuramente l’età media dei residenti del Comune di Terricciola è alta: le fasce di età che vanno dai 45 anni in su rappresentano la maggior parte della popolazione. Questo fattore sicuramente rimarrà costante o crescerà: secondo le stime nazionali, infatti, l’Italia sta invecchiando e Terricciola segue questo andamento. Come possiamo vedere sempre dal grafico i bambini al di sotto dei 5 anni sono solamente 158, un numero davvero esiguo, anche se questo però non deve spingere il comune a tagliare sull’infanzia. Una politica familiare, per le coppie giovani, la creazioni di nuove strutture per l’infanzia potrebbe agevolare la crescita della popolazione in questa fascia. Esigui sono anche i valori della delle due fasce successive: 309 e 417, valori ben al di sotto delle altre, ma che hanno permesso nel decennio 1991-2001 di far aumentare la popolazione residente da 3815 a 3939. La fascia di età più importante di questo grafico è senza dubbio quella che va dai 25 ai 34 anni: questa rappresenta il bacino dei giovani che stanno o sono appena entrati nel mondo del lavoro. È la fascia che ha bisogno di maggior appoggio: è opportuno loro garantire la possibilità d’impiego se possibile nelle aziende del territorio e se non fosse possibile garantire una buona viabilità affinché possano raggiungere Pisa o altre città limitrofe. Questa è anche la fascia caratterizzata anche dalla ricerca di alloggi, per lo più di piccole-medie dimensioni, che non abbiano un prezzo eccessivo per le loro possibilità economiche. Il comune in questo caso può intervenire con incentivi per giovani coppie o single che scelgono di comprarsi una casa o che la prendono in affitto.


4-Indice di invecchiamento L’indice di invecchiamento si calcola mettendo in rapporto il numero dei residenti di età superiore ai 64 anni con quelli di età inferiore ai 5 anni. Questo fattore è molto importante per capire e comprendere quali potranno essere i problemi per i residenti fra qualche anno.

Indice invecchiamento

2 1,5 1 0,5 0 terricciola pisa

L’indice di invecchiamento per il Comune di Terricciola è pari a 1,9 un valore abbastanza alto considerando che è quasi il doppio di quello della provincia. Questo valore è perfettamente in linea con quelli che abbiamo riscontrato nel punto precedente, dove abbiamo notato che le fasce di età sopra i 44 anni rappresentano la maggior parte della popolazione residente nel Comune. Questo valore come il precedente va preso con molta attenzione, al fine di fare delle buone scelte programmatiche per il futuro.


5-Densità territoriale Questo è un valore che si ottiene mettendo a rapporto i residenti totali del Comune con la superficie totale. Il valore che si otterrà servirà per una programmazione più o meno dettagliata delle costruzioni residenziali future, della distribuzione dei servizi e delle opere di pubblica utilità.

Densità territoriale

160 140 120 100 80 60 40 20 0

terricciola

pisa

Come è possibile vedere dal grafico, anche se la differenza era intuibile, la densità nel Comune di Terricciola è nettamente inferiore a quella della Provincia di Pisa. Questo valore è spiegabile da più punti: -La morfologia prevalentemente collinare non permette un pieno sviluppo delle aree residenziali; -Le attività economiche prevalenti sono soprattutto nell’ambito dell’agricoltura, seminativa e legnosa, e quindi grandi superfici sono occupate da campi e coltivazioni; -Il numero dei residenti è esiguo rispetto alla superficie totale del comune.


6-Tasso di pendolarismo nel 1981 Il tasso di pendolarismo nel 1981 calcolato con questa formula, ovvero lavoratori occupati fuori su lavoratori occupati totali, ci permette di sapere quanti sono i pendolari che si spostano per lavoro. Questo dato è decisamente importante perché da questo è possibile pianificare la viabilità urbana e soprattutto extraurbana del Comune a seconda delle esigenze dei pendolari.

Pendolarismo per lavoro (Tasso pendolarismo 1981) 0,8 0,6 0,4 0,2 0 terricciola pisa

Questi dati ci mostrano come nel 1981 i pendolari nel Comune di Terricciola fossero pochi in confronto a quelli della Provincia di Pisa. Questo dato è legato soprattutto alla diminuzione drastica dei residenti durante il decennio 1971-1981 e alle maggiori opportunità lavorative all’interno del comune.


7-Tasso di pendolarismo nel 2001 In questo caso calcoliamo il pendolarismo totale, ovvero quante persone si muovono verso l’esterno su quelle che si spostano in generale. Questo valore è importante perché non solo tiene conto dei pendolari che vanno verso l’esterno ma anche della viabilità interna per i lavoratori locali.

Pendolarismo totale (Tasso pendolarismo 2001) 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 terricciola pisa

Da questo grafico notiamo subito che la maggior parte dei pendolari presenti nel Comune viaggia verso una meta di lavoro che è al di fuori dei confini. Il valore, che è più alto anche della media degli altri comuni pisani, ci porta a dire che Terricciola offre poche opportunità di lavoro e questo spinge la popolazione lavorativa a cercare un impiego oltre i confini. Gli interventi che possono seguire a questi dati sono un rafforzamento delle strutture viarie che mettono in comunicazione Terricciola con gli altri centri urbani e anche la realizzazione di vie che rendano più scorrevole il traffico in uscita la mattina e in entrata la sera. Potrebbe essere previsto anche un potenziamento della rete di trasporti pubblici.


8-Percentuale abitazioni occupate Per calcolare la percentuale di abitazioni occupate nel Comune è necessario mettere in rapporto il numero di abitazioni occupate sul numero di tutte le abitazioni presenti. Il dato serve per un controllo accurato dell’urbanistica: è opportuno sapere quante sono le prime case e le seconde case presenti nel territorio. Nel caso in cui pervenga la presenza di un deficit di case in confronto alla popolazione residente, il comune interverrà con una variante al fine di costruire quelli alloggi mancanti.

Percentuale di abitazioni occupate 2001

0,9 0,89 0,88 0,87 terricciola pisa

Da quanto risulta dal grafico le case occupate a Terricciola sono pari all’88% del totale: questo valore è sì sotto alla media provinciale, però dimostra che è minima la presenza di seconde case per la residenza vacanziera. Inoltre questo dato ci porta a dire che non vi è un bisogno imminente di case come anche dimostrato dalla previsione per 2011 in cui non si prevede un aumento dei residenti bensì una loro riduzione.


9-Attivi Il numero di attivi nei vari settori produttivi, agricoltura, industria e servizi è molto importante perché ci permette un analisi accurata non solo sullo stato economico del Comune ma anche sullo stato socioeconomico. Grazie all’andamento di questo grafico è possibile fare previsioni anche sull’andamento futuro di determinati settori

Attivi

1000 900 800 700 600

agricultura

500

industria

400

servizi

300 200 100 0

71

81

91

Questo grafico ci mostra l’andamento degli attivi nei vari settori del Comune di Terricciola dal 1971 al 1991. Per quanto concerne l’agricoltura possiamo notare un calo netto fra il ’71 e l’81: questo calo netto è soprattutto legato al crollo demografico di questo decennio, dove una parte considerevole della popolazione si è trasferita verso i centri urbani più importanti in cerca di lavoro nelle aree industrializzate. Dall’81 al ’91 abbiamo sempre una diminuzione degli addetti però in questo caso è meno drastica: in questi anni l’agricoltura si è specializzata e meccanizzata, arrivando quindi all’attuale conduzione con manodopera familiare, la più frequente a Terricciola.


Dal 1971 al 1981 il settore industria ha avuto una leggera flessione in positivo, con un aumento degli attivi da 745 a 870. Si può ipotizzare un piccolo ammortamento da parte dell’industria nei confronti dei lavoratori agricoli che lasciano la campagna in cerca di lavoro in fabbrica. Dall’81 al ’91 si ha una flessione in negativo, gli attivi scendono da 870 a 685, un calo netto vedendo che scendono anche rispetto al valore del 1971. Il settore servizi a differenza degli altri due è sempre stato in crescita. Questo è spiegabile analizzando vari aspetti del Comune: -Mancanza di industrie importanti -Assenza di un polo industriale -Aziende agricole di piccole dimensioni Questi fattori hanno spinto a sviluppare il settore servizi puntando soprattutto sul turismo e produzioni collegate.


10-Tasso di disoccupazione Il tasso di occupazione è valore che serve per pianificare le politiche sociali di un comune. Si calcola mettendo a rapporto il numero di disoccupati sul numero della forza lavoro totale.

Tasso di disoccupazione 2001

0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0 terricciola pisa

Il numero di disoccupati in percentuale a Terricciola è inferiore a quello della media provinciale. Essendo un Comune con una popolazione bassa rispetto alla media ed essendo ben collegato con i centri urbani limitrofi le possibilità di lavoro soddisfano quasi a pieno la richiesta di lavoro.


11-Conclusioni Dopo l’attenta analisi illustrata sopra possiamo trarre delle conclusioni: -I residenti secondo la previsione diminuiranno; -La popolazione ha un età media elevata ed è destinata ad invecchiare sempre più; - La densità territoriale è proporzionata alla morfologia del territorio; -Il tasso di pendolarismo indica che è elevato il numero di lavoratori che viaggiano ogni giorno verso centri urbani limitrofi: è opportuno che venga rafforzato il piano viario; -La maggioranza delle case del comune sono prime case e sono occupate: non è esigenza primaria la realizzazione di nuove residenze; -Agricoltura e industria sono due settori ultimamente in crisi; il solo settore servizi è quello che ha uno sviluppo costante e positivo; -la disoccupazione non è una problematica seria per il Comune.


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