RASSEGNA STAMPA
GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2012
Rassegna per testata/edizione
N째 Titolo
Testata-Edizione
1
Il Gazzettino Pordenone
16-02-2012
Il Gazzettino Pordenone
16-02-2012
Il Gazzettino Pordenone
16-02-2012
Il Gazzettino Pordenone
16-02-2012
Il Gazzettino Pordenone
16-02-2012
Il Gazzettino Udine
16-02-2012
Il Piccolo Nazionale
16-02-2012
Messaggero Veneto Nazionale
16-02-2012
Messaggero Veneto Nazionale
16-02-2012
Messaggero Veneto Pordenone
16-02-2012
Il sindaco parla in inglese L'abuso della parola 'fiducia'
Data
Pordenone Fiere -
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L'assessore scopre il Polo tecnologico Happy Business To You -
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Mobile alla prova Fiera ma Distretto senza soldi Happy Business To You - Pordenone Fiere -
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Politici in fila, clima da campagna elettorale Happy Business To You - Pordenone Fiere -
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Tra convegni, guru del design e feste su invito Happy Business To You -
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'L'architettura italiana prigioniera dalla storia' Happy Business To You - Pordenone Fiere -
7
Pordenone, Tondo apre 'Happy business you' Happy Business To You -
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Il governatore: pronti 2 milioni per mobile e sedia Happy Business To You - Pordenone Fiere -
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Tondo: sull'energia nessun fermo Pordenone Fiere -
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In Fiera il gotha del mobile arredo Happy Business To You - Pordenone Fiere -
16 FEB 2012
Il Gazzettino Pordenone Cronaca
pagina 7
Quotidiano
SUL PALCO
Il sindaco parla in inglese L’abuso della parola "fiducia" PORDENONE - «Welcome to everyone to this global event...». Il sindaco Claudio Pedrotti ha scelto di salutare in inglese nel suo intervento all’inaugurazione della Fiera del contract. «Non è uno snobismo - ha precisato -: quello di essere internazionali è l’unico modo per essere competitivi». Negli altri interventi la parola più usata è "fiducia": «nelle sinergie tra poli produttivi», Mauro Manassero dell’Asdi Mobile. «Per uscire dal gelo della crisi che sembra non finire», Michelangelo Agrusti (Unindustria). Seguita da "coraggio", «quello - come sottolineato da Alessandro Ciriani, presidente della Provincia e Giovanni Pavan della Cciaa della Fiera nell’intraprendere questa strada». «Di andare nel mondo con un marchio unico», Giusto Maurig del Distretto della sedia di Manzano. Che per bilanciare l’inglese del sindaco ha salutato con un "mandi". © riproduzione riservata
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Taglio medio
16 FEB 2012
Il Gazzettino Pordenone Cronaca
pagina 7
Quotidiano
VISITA Seganti, silenzio sul presidente
L’assessore scopre il Polo tecnologico PORDENONE - (v.s.) Fino all'arrivo di Federica Seganti, assessore regionale alle Attività produttive, per una visita alle eccellenze imprenditoriali insediate al Polo Tecnologico, si gira nei corridoi con Michelangelo Agrusti (presidente dimissionario) a fare da cicerone e Franco Scolari (direttore del Polo). È Agrusti a reggere le fila della piccola creatura dell'innovazione tecnologica pordenonese - con le sue 43 aziende insediate oltre alle novanta associate - ma occorre iniziare a guardarsi attorno (forse proprio a partire dai componenti dell'attuale consiglio direttivo, si vocifera su Nicola Zille) per capire chi sarà a prenderne il posto, con carica non retribuita. Nessuna indiscrezione, tanto meno dall'assessore Seganti strappata alla fiera dove é venuta a visitare gli stand di Happy Business to You. «Ricerca e creatività vanno bene - dice Seganti - ma vanno anche vendute. Per questo occorre portaFederica Seganti re l'innovazione in tutti i settori». E allora si propone: perché non pensare di adattare una piattaforma per l'analisi del Dna capace di sequenziare oltre 500 geni, anche nel settore alberghiero per farne un hotel wellness capace di offrire una dieta personalizzata a seconda del dna del cliente? Il Polo è una scoperta per l'assessore regionale che passa anche attraverso il centro per la telemedicina e la teleassistenza, insediato sempre al Polo. Del resto sono «12 quest'anno i milioni di euro a favore dell'industria regionale e per la realizzazione di infrastrutture commerciali. Per quanto riguarda il 2011 - ha spiegato la Seganti - sono stati complessivamente 70 i milioni messi a disposizione dalla Regione alle imprese, e 350 i progetti approvati nel corso dell'intero anno». Infine, a dimostrazione della grande richiesta di sostegno da parte delle aziende per l'innovazione, ha fatto sapere che lo scorso 16 gennaio in sole poche ore si è completata l'attività di sportello per accettare le 120 domande (tetto massimo per il primo quadrimestre) di contributo per i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. © riproduzione riservata
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Spalla destra
16 FEB 2012
Il Gazzettino Pordenone Cronaca
pagina 7
Quotidiano
MobileallaprovaFiera maDistrettosenzasoldi Al via "Happy Business": Zaia assente, i complimenti di Tondo Sul finanziamento regionale pende però il ricorso del Governo PRESIDENTE
Davide Lisetto PORDENONE
Doveva essere il coronamento del lavoro che la Fiera ha svolto per quasi due anni: la stretta di mano sul palco di "Happy Business to You" - l’expo internazionale sulle maxi-forniture di arredo e sul design - tra i due presidenti delle Regioni, il friulano Renzo Tondo e il veneto Luca Zaia. Ma ieri mattina all’inaugurazione dell’evento fieristico più importante degli ultimi anni il governatore veneto non si è presentato. La sera prima con una mail declinava l’invito "per impegni istituzionali". «Un vero peccato - è stato il commento degli organizzatori -. Anche perché tra i padiglioni fieristici il 30 per cento delle aziende presenti proviene proprio dal distretto veneto». Segno che le imprese vanno avanti a prescindere dalla politica e dalle istituzioni. E segno che la Fiera di Pordenone è riuscita comunque a fare da cerniera: ha unito al distretto mobiliero del Livenza sia quello della sedia di Manzano che quello "gemello" del mobile della confinante Marca. Sarà l’effetto della "grande crisi", fatto sta che per la prima volta i distretti locali del settore cercano di mostrarsi e di vendere insieme le proprie eccellenze. Per il comparto mobiliero (ma anche la filiera dell’arredo, dall’illuminazione alla domotica, dalle tecnologie dell’home thea-
Renzo Tondo presidente regionale
tre fino agli elettrodomestici) la fiera in corso fino a sabato è una sfida cruciale: riuscire a vendere progetti "chiavi in mano" di grandi forniture per residenze, villaggi turistici e grandi alberghi nei mercati in crescita come Cina, India, Brasile, Russia, Paesi Arabi, Turchia, ma anche Libano e Qatar. Quello del "contract" è l’unico segmento di mercato dato in crescita a due cifre nel prossimo triennio. E mentre le imprese fanno filiera per combattere contro la recessione internazionale le notizie del dietro
IMPRESE IN FIERA Alessandro Zanetti all’inaugurazione di "Happy Business"
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le quinte non sono buonissime. Parte del finanziamento regionale di cinque milioni che servirà a dare gambe al piano di rilancio del distretto del mobile (presentato l’estate scorsa) resta ancora bloccato. Sui due milioni destinati all’Asdi (altri due andranno al Confidi e uno al Frie) pende il ricorso del governo che ha impugnato il provvedimento per "concorrenza sleale". La Regione ha fatto ricorso. Si è pensato di dirottare il finanziamento tramite la Camera di commercio e Unindustria sta già lavorando sul piano strategico. Ma inevitabilmente i tempi, affinché i soldi siano operativi per le imprese sul territorio, non saranno brevi. Intanto il presidente Tondo dal palco ha fatto i complimenti per l’iniziativa a Pn Fiere: «Questo ha detto - è il Friuli che ci piace, quello che va avanti con determinazione». Da Tondo anche un appello pro-imprese alle banche: aprite le porte alle piccole realtà innovative che meritano. Intanto Alessandro Zanetti, ad della Fiera, in tarda mattinata dà con entusiasmo i primi numeri: quasi 1.300 accrediti in mattinata, quasi il 20 per cento gli operatori stranieri. Tutti possibili business per le 122 aziende presenti. Ma ciò che conforta di più la Fiera è l’arrivo di oltre 180 buyer, cioé grandi compratori (costruttori, architetti, designer, general contractor) da quaranta Paesi del mondo. © riproduzione riservata
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Apertura
16 FEB 2012
Il Gazzettino Pordenone Cronaca
pagina 7
Quotidiano
LA "SFILATA"
Politici in fila, clima da campagna elettorale PORDENONE - (d.l.) Se il governatore del Veneto Luca Zaia è rimasto a casa (evidentemente i voti, a differenza del business delle imprese, hanno ancora confini) non hanno voluto mancare i molti esponenti politici locali che hanno occupato palco e prime file. L’inaugurazione della Fiera del contract "Happy Business to You" è diventata un’occasione per una parata di autorità e politici del territorio. A ricordare
che le elezioni regionali sono quasi alle porte è stato il presidente Renzo Tondo (arrivato a Pordenone con il vice Luca Ciriani e con l’assessore alle Attività produttive Federica Seganti, ha girato a lungo tra gli stand) che ha fatto l’elenco delle cose fatte per le imprese negli ultimi quattro anni. Dietro alla giunta i consiglieri Paolo Santin, Franco Dal Mas e Maurizio Salvador. Con il presidente della Provincia Alessandro Ciria-
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ni anche il "suo" assessore Giuseppe Pedicini. In prima fila a stringere mani anche l’ex sindaco Sergio Bolzonello: pure per lui l’occasione è importante per testare il mondo dell’economia. A ringraziare tutti ci ha pensato il presidente della Fiera, Alvaro Cardin. Rappresentato istituzionalmente pure il governo (c’è il patrocinio alla manifestazione) dal prefetto Pierfrancesco Galante. © riproduzione riservata
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16 FEB 2012
Il Gazzettino Pordenone Cronaca
pagina 7
Quotidiano
GLI APPUNTAMENTI
Tra convegni, guru del design e feste su invito PORDENONE - Sono molti gli appuntamenti legati a focus e convegni sui mercati emergenti nel contesto internazionale. Ma "Happy Business" non sarebbe happy se non ci fossero anche momenti di divertimento nel dopo-fiera. Stasera, alle 18,30, l’happy hour offerto dal Distretto della sedia di
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Manzano con una dozzina di eccellenti cantine friulane. Ma l’appuntamento forse più atteso è quello di domani con il guru mondiale del design: Karim Rashid. Alle 16 il suo intervento su "Design contract e life". Poi alle 18,30, solo su invito, lo stesso designer farà il dj alla festa musicale.
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Il Gazzettino Udine Cultura
16 FEB 2012
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Quotidiano
«L’architetturaitaliana prigionieradallastoria» La giapponese Kazuyo Sejima ospite della rassegna Happy Business To You alla fiera di Pordenone Clelia Delponte PORDENONE
Rigore, essenzialità, estrema pulizia, purezza. Queste sono alcune delle qualità che contraddistinguono lo stile inconfondibile e unico di Kazuyo Sejima, direttrice della Biennale dell’architettura 2010 a Venezia, che la rendono tanto amata, per non dire quasi venerata dagli addetti ai lavori, accorsi numerosi sono nella main arena allestita per Happy Business to you, dove l'architetto giapponese ha tenuto la sua lectio magistralis, che di fatto ha inaugurato la nuova kermesse internazionale di Pordenone Fiere. Qual è oggi - le chiediamo - il ruolo dell'architettura contemporanea? «Oggi esistono diversi media e mezzi di comunicazione, principalmente virtuali; per me anche l'architettura è un mezzo di comunicazione, fisico, che mette in relazione le persone. L'architettura definisce lo spazio dove le persone si incontrano, parlano, si danno la mano». Quali materiali predilige? «Si dice che utilizzi prevalentemente il vetro ed è vero. Il vetro è il materiale più adatto a realizzare il concetto di traspa-
patto che avranno quando viste dall'esterno, che considerando il punto di vista dell'abitante. In Giappone le case sono più piccole e a misura d'uomo. In ogni caso, è giusto che ciascun paese mantenga le proprie caratteristiche, che si sono formate nei secoli». Soprattutto in Italia siamo di fronte a una urbanizzazione selvaggia, che cementifica e distrugge il territorio, cosa possono fare gli architetti al riguardo? «Anche in Giappone c'è que-
renza, che amo particolarmente, perché aiuta le persone a vedere, capire, relazionarsi. Ultimamente però sono anche attratta da materiali più caldi, come il legno». Come vede l'architettura italiana? «L'Italia è fortemente condizionata dalla sua storia, per cui spesso gli edifici sono molto grandi, a volte concepiti più in relazione al contesto urbano, più che per l'uomo che li deve vivere. Ad esempio, le aperture vengono concepite più per l'im-
sto fenomeno e mi domando: è giusto questo tipo di sviluppo? Non c'è una risposta univoca perché è necessario analizzare i singoli progetti nel loro contesto. La collettività deve prendere coscienza di questi problemi; la pianificazione deve essere molto oculata affinché ognuno possa riconoscersi nella propria città. Una possibilità è che gli architetti spingano di più per la ristrutturazione dell'esistente, piuttosto che sulla costruzione continua di edifici ex novo». Una qualità abitativa nel nostro Paese? «Mentre in Giappone ci sono grandi città ricche di servizi, e piccoli villaggi molto isolati dove non ci sono risorse, in Italia anche le cittadine più piccole hanno tanto da offrire, come ristoranti e altri servizi; la comunità qui è sempre viva». L'attenzione all'ambiente è di grande attualità, dunque anche l'architettura pensa a progetti green? «È un tema importante, ma anche delicato e complesso. Innanzitutto bisogna considerare che ogni paese ha un clima diverso e quindi anche le risposte alla questione ambientale devono essere diverse. Inoltre, bisogna considerare l'impatto energetico complessivo del singolo intervento nel suo contesto e non solo quello finale di utilizzo dell'edificio. È anche fondamentale non separare l'architettura dalla natura, ma garantire sempre un dialogo tra esse, un'interconnessione». La sua sfida attuale? «Sto lavorando a un progetto in un piccolo villaggio su un'isola giapponese. Lì restauro le case vecchie e abbandonate e le converto in gallerie d'arte». © riproduzione riservata
A PORDENONE L’architetto giapponese Kazuyo Sejima
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16 FEB 2012
Il Piccolo Nazionale Regionale
pagina 19
Quotidiano
FIERE
Pordenone,Tondoapre “Happybusiness toyou” ■■ Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha inaugurato ieri a Pordenone «Happy Business to You. Italian Contract & More», fiera che vede protagonista il Contract. «Da questa nuova iniziativa fieristica - ha detto Tondo - che sa riunire i Distretti della Sedia e del Legno, viene un messaggio di fiducia e di ottimismo per contrastare la crisi ».
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Breve
16 FEB 2012
Messaggero Veneto Nazionale Economia
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Quotidiano
Il governatore: pronti 2 milioni per mobile e sedia di Elena Del Giudice ◗ PORDENONE
Disponibili a breve i primi due milioni di euro, sui 4 promessi, per i distretti del mobile e della sedia. Ad assicurarlo il presidente della Regione, Renzo Tondo, ieri a Pordenone per l’inaugurazione di Happy business to you, la prima fiera interamente dedicata al contract made in Italy. Le risorse per le Asdi sono parte delle azioni dispiegate dalla Regio-
ne per affrontare la crisi, insieme a quelle destinate «agli ammortizzatori sociali, alle infrastrutture, al sostegno al credito» ha elencato Tondo, che ha anche richiamato «il sistema bancario a credere di più nelle aziende di questa regione, imprese sane e che pure si vedono negare il credito necessario ad andare avanti». Un plauso dal governatore all’ultima nata delle manifestazioni fieristiche pordenonesi, ca-
pace di collegare due dei distretti regionali, quello del mobile e quello della sedia, per presentare a buyer provenienti da tutto il mondo, l’eccellenza di questo territorio nel settore dell’arredamento. Una dimostrazione, anche questa, che «il Friuli Venezia Giulia sa reagire, non attendendo passivamente soluzioni, ma andando a cercarle». E Happy business, un evento riservato al contract, settore che vale oltre 2,8 miliardi in Italia, con tassi di
Tondo alla cerimonia inaugurale
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crescita a due cifre, dimostra pure «che è possibile innovare, avendo il coraggio di scegliere e di percorrere strade nuove». Tondo ha accennato al pronunciamento del consiglio comunale di Trieste, che ha bocciato l’ipotesi del rigassificatore di Zaule, un “no” che ha sorpreso il presidente, ma che potrebbe non cancellare il progetto. Se è vero che «la Regione non si fermerà di fronte a scelte importanti sul tema dell’energia». Alla cerimonia inaugurale sono stati il presidente di Pordenone Fiere, Alvaro Cardin, e l’amministratore delegato, Alessandro Zanetti, a presentare la manifestazione che ha raccolto l’adesione di 130 espositori, la presenza di 183 buyer provenienti da 41 Paesi. Dopo i saluti del sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, e del presidente della Provincia Alessandro Ciriani, sono intervenuti i presidenti delle Asdi, Mauro Manassero per il mobile e Giusto Maurig per la sedia, oltre al presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti. Quindi la lectio magistralis di Kazuyo Sejima.
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Nazionale Regionale
pagina 13
Quotidiano
Tondo: sull’energia nessun fermo Il governatore sorpreso dal no di Trieste sul rigassificatore. Confindustria: serve ◗ UDINE
Nel prendere atto con «doveroso rispetto istituzionale» dell’ampia convergenza con cui il consiglio comunale di Trieste si è espresso negativamente in ordine al rigassificatore, il presidente della Confindustria regionale Alessandro Calligaris esprime alcune perplessità in merito al «no» categorico al progetto. Un problema cui ha fatto cenno, alla Fiera di Pordenone, anche il governatore Renzo Tondo: una bocciatura che ha sorpreso il presidente, ma che potrebbe non cancellare il progetto. Se è vero che «la Regione non si fermerà di fronte a scelte importanti sul tema dell’energia»,
ha affermato infatti Tondo. Per gli industriali la realizzazione del terminale potrebbe costituire uno strumento di supporto e rilancio del tessuto produttivo, non solo triestino, ma anche regionale. Fermo restando che la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle condizioni di sicurezza per tutti i tipi di impianti sono considerate una priorità, per Confindustria la realizzazione di questo importante progetto rimane necessaria e urgente: gli approvvigionamenti energetici costituiscono infatti una “conditio sine qua non” per la competitività di un sistema paese, ed è in quest’ottica che un progetto come quello di Gas Natural deve essere valutato, pur
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con le dovute attenzioni alle esternalità che un impianto del genere può causare. Dello stesso avviso è il presidente dell’Associazione industriali di Trieste, Sergio Razeto, a cui preme sottolineare che l’orientamento favorevole di Confindustria non vuole e non può prescindere da alcuni prerequisiti di capitale importanza nella stesura del progetto definitivo, quali l’utilizzo delle tecnologie più avanzate in termini di sicurezza e impatto ambientale, la riduzione dell’impatto paesaggistico dell’impianto e la compatibilità con le attività logistiche e portuali presenti e future. Per il presidente dell’Associazione triestina sarebbe stato più
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costruttivo sollecitare la Società proponente a colmare i deficit progettuali attraverso la richiesta e l’imposizione di prescrizioni sempre più stringenti, anziché esprimere netta contrarietà al progetto. Parimenti, si riconosce che da parte di Gas Natural è mancata l’apertura a un confronto efficace e diretto con gli attori locali, presupposto fondamentale per rendere la proposta il più possibile coerente con le esigenze del territorio. In qualità di rappresentanza del settore industriale, Confindustria desidera infatti assecondare la crescita e lo sviluppo del territorio attraverso iniziative improntate alla sostenibilità di lungo periodo.
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 18
Quotidiano
PRESENZE DA 41 PAESI PER HAPPY BUSINESS IN FIERA
Pordenone diventa la capitale del legno arredo
■ ■ Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha inaugurato ieri a Pordenone “Happy Business to You. Italian Contract
& More”, fiera che vede protagonista esclusivo il Contract con presenze da 41 Paesi del mondo. Pordenone si è riscoperta capitale del settore, con accrediti per oltre 1.200 persone e benefici per il turismo. ■ DEL GIUDICE ALLE PAGINE 18 E 19
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 18
Quotidiano
Due fasi della cerimonia inaugurale di “Happy Business” ieri mattina in Fiera. La rassegna ha generato un movimento notevole di imprenditori del settore, creando anche una cospicua ricaduta per il turismo locale
In Fiera il gotha del mobile arredo Presenze da 41 Paesi per il via di “Happy Business” Oltre 1.200 visitatori, Pedrotti interviene in inglese di Elena Del Giudice Il 35% della produzione del mobile-arredo italiano è concentrato tra «Treviso, Pordenone e Udine», e dunque la collocazione geografica strategica per una fiera dedicata al contract (un settore che muove 2,6 miliardi di euro in Italia con tassi di crescita a due cifre nel passato recente ed anche per il prossimo biennio) non poteva che essere Pordenone. E alla sua prima edizione, la manifestazione incassa un indiscutibile successo: di partecipazione degli espositori, di adesioni dai buyers provenienti da 41 Paesi, dagli accrediti di oltre 1.200 visitatori, il 17% dei quali dall’estero, dalle 512 visite in azienda prenotate. «Abbiamo voluto cogliere ed offrire alle imprese del settore del mobile e della sedia - ha ricordato Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere - un’opportunità», sia di business, ovviamente, che «di fare squadra». Ha scelto l’inglese il sindaco Claudio Pedrotti come esordio per il proprio intervento, in ossequio al respiro internazionale della manifestazione. Ha riconosciuto «le eccellenze» del territorio che sapranno affrontare le nuove sfide, e citando Darwin ha ricordato che «non sono gli animali più forti a sopravvivere, ma quelli più reattivi». Quella inaugurata ieri «è la
Visitatori ieri in Fiera per Happy Business (F.Missinato)
strada che dobbiamo rafforzare - ha aggiunto Alessandro Ciriani, presidente della Provincia -. Accogliamo a Pordenone buyer internazionali che possono comprendere dove produciamo e che cosa produciamo». Happy business ha richiesto «uno sforzo di sistema straordinario» e anche «il coraggio» è il riconoscimento di Giovanni Pavan, presidente della Camera di commercio «di immaginare questo evento e di realizzarlo». In un momento non facile per l’economia, con indicatori in negativo per l’ultima
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parte del 2011, e previsioni di «difficoltà per il primo trimestre 2011. Dunque, coraggio dell’ente Fiera e coraggio delle imprese del territorio» per le quali l’export rimane il pilastro, il punto di forza da contrapporre ad un mercato interno stagnante. Happy business è stato ieri un progetto, oggi una realtà, capace di calamitare l’interesse di più soggetti, istituzioni, associazioni di categoria, enti che hanno compreso «che qui si sono create le condizioni per operare in modo univoco - ha 2/7
dichiarato Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria per affrontare la crisi in modo appropriato. Se è vero che l’altro significato della parola crisi è opportunità, ora - ancora Agrusti - è venuto il tempo di stare insieme: oggi o mani più». Tra i partner il Distretto del mobile «che ha aderito con entusiamo ad un’iniziativa che rappresenta una possibile via d’uscita dalla crisi», ha spiegato Mauro Manassero, presidente dell’Asdi, e che a saputo offrire l’occasione «di fare sistema, cosa che dovremo replicare più spesso - ha aggiunto Giusto Maurig, presidente dell’Asdi della sedia - come Regione, come Province e come Distretti». E’ stato l’amministratore delegato di Pordenone Fiere, Alessandro Zanetti, ha fornire i numeri di questa prima edizione di Happy business che ha condotto qui 183 buyers (tra responsabili acquisti, architetti, interior designers, rappresentanti di general contractor) da quattro continenti con lo scopo di far conoscere il sistema legno-mobile, la sua capacità produttiva, il suo raffinato design. Il biglietto da visita di un territorio accolto in 5 padiglioni, 15 mila metri quadrati finemente arredati, ed anche all’interno delle circa 200 fabbriche visitabili dagli ospiti internazionali. ©RIPRODUZIONERISERVATA
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 18
Quotidiano
IL RIMPIANTO DI ZAIA
«Volevamo questo evento già una decina d’anni fa» «Esattamente dieci anni fa come Distretto del mobile, ci muovemmo in questa direzione, ovvero nel cercare di organizzare un evento dedicato al contract. Ma evidentemente i tempi non erano maturi, e il progetto naufragò». E’ Sergio Zaia, imprenditore del mobile ed ex presidente del Distretto, a ricordare l’aneddoto e anche le cause della mancata concretizzazione del progetto: il settore andava bene, e l’individualismo degli imprenditori prevalse sulle strategie che avrebbero voluto il sistema capace di fare squadra. (e.d.g.) ©RIPRODUZIONERISERVATA
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Sergio Zaia
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 18
Quotidiano
L’ANNUNCIO
La Regione sblocca i 10 milioni per i distretti Cinque arriveranno quest’anno e 5 nel 2012. L’obiettivo è fare sinergia per uscire dalla crisi «La Regione ha fatto la sua parte anche finanziando i distretti industriali. I soldi pubblici ovviamente non bastano, ma anche le imprese devono dare un battito d’ali». Una delle notizie più attese dal Distretto del mobile, e anche da quello della sedia, è arrivata dal palco della cerimonia inaugurale di Happy Business dal presidente della Regione, Renzo Tondo. Il riferimento va alle risorse (complessivamente 10 milioni di euro di cui 5 per il 2011 e altrettanti per il 2012) stanziate ma mai arrivate, e sollecitate non molto tempo fa da Unindu-
stria e Federlegno. La causa? L’impugnazione da parte del governo nazionale della norma per il sospetto di essere in contrasto con la normativa comunitaria in tema di concorrenza. La Regione ha contestato la decisione e ha fatto ricorso, ma contestualmente ha individuato un diverso meccanismo attraverso il quale rendere disponibili queste risorse (dei 5 milioni della prima annualità, 2 vanno alle Asdi di Brugnera e Manzano, 2 ai Confidi e 1 al Frie). Il finanziamento viene infatti dirottato sulle Camere di commercio che avranno il
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compito di sostenere progetti di rilancio competitivo presentati dalle aziende del mobile. Unindustria, che aveva definito il piano straordinario per il mobile, si è impegnata «a rivedere e approfondire questo strumento - ha anticipato Michelangelo Agrusti - per arrivare quanto prima anche ad una sua presentazione». E’ stato Giusto Maurig, presidente del Distretto della sedia, a rivolgere a Tondo un appello ricordando che «il sistema dei distretti è in difficoltà», ciononostante «oggi dimostriamo che facendo squadra si posso-
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no avere risultati importanti». E il riferimento va alla partecipazione ad Happy business nell’intento di fare sinergia e di presentare ai buyers giunti a Pordenone da tutto il mondo, che il settore produttivo del legno-mobile-arredamento sa fare sinergia. «Ma se il sistema Italia non ci darà una mano e non ci supporterà...» ha lasciato sospeso il finale Maurig limitandosi a concludere che «le nostre imprese si confrontano sui mercati mondiali», e che la competizione «è crudele». (e.d.g.) ©RIPRODUZIONERISERVATA
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
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Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
16 FEB 2012
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Quotidiano
VerSO LE REGIONALI
«Bolzonello mio rivale? Magari» Il governatore: mi piacerebbe che il centro-sinistra lo candidasse
Sergio Bolzonello
Un incontro cordiale, con scambio di saluti e sorrisi. E visto che l’argomento è già in auge, il cronista azzarda la domanda: «Un saluto tra due prossimi sfidanti?». «No, non credo proprio», è la risposta di Sergio Bolzonello. «Magari, mi piacerebbe fosse Bolzonello il candidato del centro-sinistra alle prossime regionali», è stata la dichiarazione dell’attuale presidente della giunta, Renzo Tondo. Il contesto è quello di Happy business, la fiera dedicata al contract inaugurata ieri a Pordenone, e l’incontro ovviamente è stato occasionale tra l’ex
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sindaco e il governatore. I due si sono salutati con cordialità, hanno scambiato poche battute e sorrisi reciproci, dimostrazione, evidentemente, dei buoni rapporti intrattenuti tra i due. Ma che Bolzonello possa essere il candidato alle prossime regionali di una coalizione di centro-sinistra, non è poi un’ipotesi peregrina. I giochi, com’è noto, sono ancora aperti, di più dopo il rifiuto della Serracchiani. E se l’agone nazionale insegna qualcosa, meglio se il leader di coalizione è un moderato. Chissà... (e.d.g.) ©RIPRODUZIONERISERVATA
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16 FEB 2012
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
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Tondo striglia le banche: «Credano nelle imprese» Il presidente della Regione: «Momento più difficile di quello post-terremoto» Plauso a Pordenone Fiere per l’attrattività e la capacità di fare sistema di Elena Del Giudice «Un territorio, la regione, che reagisce alla crisi non attendendo soluzioni che arrivino da chissà dove ma andando a cercarle». Uno spirito d’iniziativa, quello di Pordenone Fiere, che ha ottenuto ieri il plauso del governatore Renzo Tondo, soprattutto per la dimostrazione della capacità di fare sistema dispiegata in questo evento, Happy business to you, che sta richiamando a Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, buyers provenienti da 42 Paesi diversi, dagli Usa alla Cina, dall’India al Libano, dagli Emirati Arabi all’Argentina. «Quello che stiamo vivendo è un momento ancor più difficile rispetto a quello vissuto durante il terremoto, quando la crisi era circoscritta e c’erano a disposizione risorse pubbliche. Lo stiamo affrontando sotto diversi aspetti - ha proseguito Tondo -: abbiamo attivato gli ammortizzatori sociali, abbiamo e stiamo investendo nelle infrastrutture, dal completamento della A28 alla terza corsia sulla A4, con più obiettivi che vanno oltre lo “sbottigliamento” della comunità regionale rispetto all’Europa e al resto del Paese. Stiamo agendo anche sul fronte del sostegno al credito», 420 i milioni stanziati a tale fine, che «non sono sufficienti ma rappresentano comunque un impegno concreto della Regione», ha proseguito Tondo. Quindi il richiamo «al sistema bancario affinchè dimostri di credere di più alle imprese del Friuli Venezia Giulia, imprese sane e che pure si vedono negare i finanzia-
L’intervento di Renzo Tondo ieri mattina all’inaugurazione di “Happy Busines” in Fiera (F.Missinato)
menti necessari per andare avanti». Quindi il sostegno «all’innovazione, anche del sistema fieristico quando, come accade a Pordenone, dimostra di avere coraggio nel scegliere e percorrere strade nuove». «Ce la faremo perché abbiamo una marcia in più», ed anche il coraggio di fare scelte impopolari o non in grado di ottenere «un consenso immediato». Ad esempio in tema di energia: «la Regione - ha concluso - non si fermerà di fronte a scelte importanti». Un anticipo di strategia dopo il “no” di Trieste al rigassificatore. ©RIPRODUZIONERISERVATA
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