Rassegna Stampa Happy Business To You

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RASSEGNA STAMPA

SABATO 18 FEBBRAIO 2012

Rassegna per testata/edizione


N째 Titolo

Testata-Edizione

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Il Gazzettino Pordenone

18-02-2012

Il Quotidiano del Fvg

18-02-2012

Il Quotidiano del Fvg

18-02-2012

Messaggero Veneto Pordenone

18-02-2012

Messaggero Veneto Pordenone

18-02-2012

Happy Business, prime prenotazioni per il 2013

Data

Happy Business To You - Pordenone Fiere -

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Fiera del contract a Pordenone una prima edizione ben riuscita Happy Business To You - Pordenone Fiere -

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Il Distretto della Sedia finalmente piu' coeso e convincente Happy Business To You - Pordenone Fiere -

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Happy business, buona la prima Happy Business To You - Pordenone Fiere - Udine e Gorizia fiere -

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Le aziende friulane seguano i modelli Alessi e Apple Happy Business To You -


18 FEB 2012

Il Gazzettino Pordenone Cronaca

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Quotidiano

FIERA

Happy Business, prime prenotazioni per il 2013 PORDENONE - Ultima delle quattro giornate di "Happy Business to Yuo", in Fiera oggi si chiuderà la prima edizione della manifestazione dedicata al contract, il settore dell’arredamento di alberghi e villaggi turistici "chiavi in mano". Anche nella giornata di ieri nei padiglioni di viale Treviso si sono stabiliti centinaia e centinaia di contatti tra le imprese

espositrici e il sistema dei buyer e degli architetti provenienti da tutto il mondo. I riflettori però sono stati puntati sul guru del design mondiale: Karim Rashid ha tenuto una "lezione" sui suoi innumerevoli progetti internazionali legati all’arredo. In serata, il padiglione 5 si è trasformato in un raffinato disco bar per la festa in cui lo stesso designer si è

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esibito in una performance come Dj attirando quasi mille persone. Nella giornata di oggi l’appuntamento è anche con Tendenza Mosaico e con la premiazione del concorso internazionale legato a Mosaico e Architettura. E tra gli stand già ieri erano molti gli espositori che hanno chiesto di rinnovare la loro adesione all’edizione 2013. Da domani, intanto, cominceranno i primi bilanci su una manifestazione che rappresenta una carta cruciale per il futuro della Fiera. © riproduzione riservata

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18 FEB 2012

Il Quotidiano del Fvg Economia

pagina 11

Quotidiano

L’INIZIATIVA. Successo per la prima edizione di “Happy business to You” che si chiude oggi

Fiera del contract a Pordenone una prima edizione ben riuscita POSITIVO IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DEL SALONE DEL MOBILE DI MILANO, CARLO GUGLIELMI PER ROBERTO SNAIDERO FONDAMENTALE CREARE OCCASIONI D’INCONTRO FRA BUYER E AZIENDE u «Come tutte le prime edizioni ci sono molti aspetti positivi e altri da migliorare, ma indubbiamente si tratta di un’iniziativa interessante, soprattutto per le aziende di quest’area». É questo il primo giudizio, sostanzialmente positivo su “Happy Business to You - Italian Contract & More”, di Carlo Guglielmi, presidente del Salone del Mobile di Milano che ieri era in visita, insieme al presidente di Federelegno-Arredo, alla kermesse pordenonese. “Happy Businses to You” che si chiuderà oggi, è la prima fiera dedicata esclusivamente alle aziende specializzate nella fornitura del mercato “contract” (alberghi, navi, grandi ristoranti, ecc.) che, nella nostra regione e in Italia, rappresentano uno dei comparti trainanti e più dinamici del settore legno-arredo.

GUGLIELMI. «Il contract spiega Guglielmi - è molto importante sia per il fatturato diretto che realizza con contratti molto importanti, sia per la visibilità che offre ai prodotti e all’industria italiana. Arredare un albergo di prestigio, frequentato da persone provenienti da tutto il mondo, come accade spesso a molte nostre aziende, dà, infatti,

de, infatti, è la stagnazione dei consumi interni e la mancanza di serenità dei consumatori».

SNAIDERO. Anche il presiden-

HAPPY BUSINESS TO YOU. Un’immagine del salone e, in basso, Guglielmi e Snaidero la possibilità di mettere in luce la qualità del prodotto italiano». In questo senso «Happy Business to You - continua Guglielmi - mi è parso un tentativo ben riuscito di avvicinare il mondo dei compratori e dei progettisti a questo territorio e alle aziende di questa zona. Certamente Pordenone non è Milano, Parigi o Francoforte, ma certamente anche questo salone offre un’occasione importante per gli operatori del settore.

Ovviamente, essendo la prima edizione, è un po’ presto per fare valutazioni concrete, ma, ribadisco, mi pare un’iniziativa di indubbio interesse». Più in generale il presidente del Cosmit, si è soffermato sul momento non facile del settore del legno-arredo italiano sottolineando come: «La situazione è complessa e richiede un’analisi molto articolata. Tuttavia - ha aggiunto - per quanto riguarda il consumo interno, non

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credo si possa prescindere da una revisione totale dell’atteggiamento fiscale del nostro Paese. Non è, infatti, accettabile che ci sia un livello di “nero” così elevato e così poche persone che pagano tutte le tasse. Va allargata la base di chi paga le tasse per potere arrivare quanto prima a un drastico abbassamento delle aliquote che consentirebbe una ripartenza dei consumi. Il problema principale per le nostre azien-

te di Federlegno Arredo ha una valutazione positiva sul salone pordenonese dedicato al mondo del contract: «Devo dire che la Fiera di Pordenone ha fatto tutto davvero per bene e credo che, in questo momento, sia molto importante creare un’occasione, come questa, di incontro, di confronto fra i buyer esteri e le imprese del territorio attive in questo settore. Il contract, infatti, è un comparto molto importante e il Friuli Venezia Giulia ha numerose aziende che sono a un ottimo livello competitivo sia nel contract per alberghi, sia in quello per le grandi navi. Più in generale - continua Roberto Snaidero - è un settore trainate per tutta la filera del legno-arredo ed è proprio per questo che come Federazione stiamo organizzando per il prossimo Salone del Mobile di Milano una serie di sei incontri fra le aziende del settore e i più grandi studi di arredamenti d’interni statunitensi che sono, poi, quelli che condizionano i più importanti costruttori di alberghi nella scelta dei fornitori». © C.T.P.

Apertura


18 FEB 2012

Il Quotidiano del Fvg Economia

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Quotidiano

ASDI SEDIA. Molto soddisfatte le undici imprese che hanno partecipato, tutte insieme in un unico stand

Il Distretto della Sedia finalmente più coeso e convincente OLTRE 500 LE PERSONE ALL’HAPPY HOUR DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO MAGAZINE “TAKE A SEAT” u Alla fiera “Happy business to you” il Distretto della Sedia ha finalmente dimostrato di avere una buona capacità di aggregazione. Le 11 imprese del Distretto, infatti, si sono riunite in un unico stand, del tutto privo di barriere e separazioni, sotto l’egida di Italian Chair District, il marchio internazionale con cui l'Asdi Sedia propone all'estero la comunicazione del Distretto.

HAPPY HOUR. La presentazione del magazine dell’Asdi Sedia

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Soddisfatte le aziende presenti (Abitex, Billiani, Blues, Bp Sedie, Bulfoni Franco, Domitalia, Forti Giorgio, Riccardo Rivoli Design, New Life, Psm, Torre) e positivi tutti i commenti espressi. Oltre 500 le persone che hanno partecipato all’happy hour organizzato dall’Asdi Sedia per presentare il nuovo magazine “Take a seat”. Tra le collaborazioni vantate dall’iniziativa editoriale,

quella con Fabrica del gruppo Benetton. Allo stand allestito dallo Studio Marco Viola, tra sedute variopinte e degustazioni di vino friulano (un tipico esempio di aggregazioni trasversali di successo), il presidente dell’Asdi Sedia, Giusto Maurig, ha illustrato i contenuti del magazine, ponendo l’attenzione sulla “vitalità del Distretto, che sta guardando al mondo”.

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18 FEB 2012

Messaggero Veneto Pordenone Cronaca

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Quotidiano

fiera del contract

Happy business, buona la prima Oggi gran finale con dati positivi. Successo per il party della sedia Ultime battute oggi per Happy business to you, la fiera dedicata al contract made in Italy che concluderà alle 13 di oggi la sua prima edizione. Ieri, invece, la manifestazione ha vissuto altri momenti clou con Gabriele Centazzo, presidente di Valcucine, una delle aziende eccellenti del made in Italy, e Karim Rashid, che ha presentato alcuni dei suoi progetti legati al contract, mentre in serata ha animato il party in suo onore esibendosi anche come dj. In visita a Pordenone, sempre ieri, il presidente di Cosmit, organizzatore del Salone del Mobile di Milano, e Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo. Il successo della manifestazione si misura anche dal clima che si respira nei corridoi e all’interno degli stand dove gli incontri tra gli espositori, produttori di arredamento per grandi commesse chiavi in mano e i visitatori, architetti, studi di progettazione, buyers con progetti di forniture da realizzare, sono stati numerosi. Soddisfatti gli espositori che in tanti hanno chiesto di rinnovare la loro adesione per la prossima edizione del Salone prevista nel mese di febbraio 2013. Un successo è stato anche l’happy hour organizzato giovedì sera da Italian Chair District, il salone della sedia, che ha colto l’occasione per coinvolgere 13 cantine del Friuli Venezia Giulia che hanno presentato il meglio delle rispettive produzioni. Oggi il programma prevede un seminario su architettura e comunicazione, un focus sull’India e, alle 12, le premiazioni del concorso internazionale mosaico-architettura. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Alcuni momenti dell’happy hour con vini friulani del distretto della sedia

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18 FEB 2012

Messaggero Veneto Pordenone Cronaca

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Quotidiano

il guru del design rashid

«Le aziende friulane seguano i modelli Alessi e Apple» Il “made in Italy”? Sicuramente è un brand ancora molto importante perché dà la sensazione di essere parte di un mondo particolare». Ma quell’ “ancora” dice altro, dice che «progressivamente non avrà molta importanza “dove” un oggetto viene realizzato, ma “chi” lo realizza». E’ il Rashid-pensiero espresso ieri nel corso di una breve intervista che il noto designer ha concesso al Messaggero Veneto a margine della lectio magistralis che ha tenuto ad Happy business to you. Karim Rashid, abito bianco, scarpe multicolor, camicia a righe rosa, affabile e informale, ritiene infatti che già oggi i componenti di molte apparecchiature o oggetti «vengono fabbricati in Cina piuttosto che a Taiwan, ma vengono riconosciuti e acquistati per il loro marchio. Importerà sempre meno “dove” gli oggetti vengono prodotti, e sempre di più “chi” li ha fabbricati. E questo - precisa - vale per l’oggettistica come per il mobile. Poi, più in là nel tempo, quando il commercio mondiale sarà veramente libero, allora nemmeno il marchio conterà più molto». E il ruolo del design? Molti oggetti suscitano emozioni, non necessariamente però sono funzionali. E dunque: qual è l’elemento vincente? L’emozione o la funzionalità? «Credo la funzionalità. Anche il design è cambiato con il tempo: ci si preoccupa

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Karim Rashid

di meno dell’aspetto emozionale e molto di più della funzionalità e delle performances», tenendo conto anche dei materiali, della relazione tra prodotto e prezzo. «Se consideri tutti questi aspetti, se tutte le relazioni vengono soddisfatte, allora hai fatto un bel lavoro. Altrimenti... è come l’albergo in cui ho soggiornato a Londra: un investimento notevolissimo, anche eccessivo a mio avviso, e poi proponi delle camere esteticamente anche belle ma che non sono state progettate pensando a chi le frequenterà. Troppa attenzione all’immagine, poca al design». Infine la concorrenza, il timore di essere “copiati”. «Bisogna lavorare sul brand, lavorarci molto e bene, e allora nessuno avrà l’ardire di copiarti. Due esempi? Alessi e Apple: impossibili da imitare». (e.d.g.) ©RIPRODUZIONERISERVATA

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