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T
F
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L
I
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Filippo De Benedetti Agosto 2020
Curriculum vitae
Filippo De Benedetti Data di nascita
16/03/1995
Nazionalità
Italia
Lingue
Italiano e inglese (Libello B1)
Residenza
Via Selvanese n.41, 30174, Zelarino (Ve), Italia
filippodebenedetti.95@gmail.com
Telefono
+39 340 050 3650
+ Attitudine al lavoro di gruppo e la confronto + Capacita decisionali + Flessibilità e disponibilità + Rispetto delle consegne + Capacità di lavorare sotto pressione + Spirito d’adattamento + Curiosità Abilitazione all’esercizio della professione di Architetto (07/2020) Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe InDesign Autodesk AutoCAD Autodesk Revit Autodesk 3ds MAX Vray for 3ds Max Graphisoft Archicad Rhinoceros Sketchup Microsoft office Agisoft PhotoScan QGis
Istruzione 2017 – 2020
Lauree magistrali in Architettura e ingegneria edile-architettura Valutazione: 110 L/110
Università IUAV di Venezia
2014 – 2017
Lauree in Scienze dell’architettura Valutazione: 108/110
Università IUAV di Venezia
2009 – 2014
Diploma di maturità Scuola Superiore, Geometra Valutazione: 75/100
Istituto di Istruzione Secondario Pacinotti – Massari, (Mestre)
Esperienze lavorative Set. 2018 – ott. 2019
Architetto collaboratore Lost s.r.l. Arc. B. Giannola - Venezia
- Progettazione architettonica e urbanistica - Interior design e ristrutturazioni
Set. 2018
Workshop
Giu. 2018 – ago. 2018
Architetto tirocinante Giorgio Pettenò Architetti - Venezia
1 + 1 = 11 Over Emergency Solution with EAHR - Realizzazione di un’architettura umanitaria con la tecnica del super adobe con sacchi di juta
- Partecipazione a un concorso di architettura - Progettazione architettonica di un edificio industriale
Giugno 2016
Workshop
Nov. 2015 – mar. 2016
Tirocinio curriculare ArTec Iuav Sistemi laboratori - Venezia
W.A.VE. 2016 Workshop architettura Venezia con Prof. F. Cacciatore e [A+M]2 - Progetto di recupero e riutilizzo per Porto Marghera, con la realizzazione di modelli in gesso
- Realizzazione di schede tecniche di materiali e sistemi costruttivi per l’architettura, da inserire nel database del laboratorio - Partecipato e collaborato ai convegni realizzati da ArTec
Lug. 2015 – ott. 2015
Fallegname dipendente Falegnameria Andrilegno - Mestre
- Progettazione e realizzazione di arredi su misura per abitazioni e negozi - Lavorazione del legno
Giugno 2015
Workshop
Giu. 2013 – lug. 2013
Geometra tirocinante Studio Paolo Favaro - Mestre
W.A.VE. 2015 Workshop architettura Venezia con Prof. B. Albrecht e J. Lobos - Progettazione di villaggi per rifugiati in Africa per aiutare le popolazioni colpite dalla guerra
- Progettazione architettonica - Rilievi edifici storici
Musée de la Koutoubia Progetto per un museo Marrakech, Marocco
Il museo si trova a nord della moschea di Koutoubia, delimitato da ampi e folti spazi verdi, in un lotto a punta molto rastremato, che si allarga man mano che ci si avvicino alla moschea. Quest’area anche se si trova all’interno della Medina, centro storico della città di Marrakech, presenta caratteristiche molto differenti da quelle tradizionali e tipiche di questo luogo. Infatti, la densità, elemento più caratteristico in questo luogo viene a mancare per via degli ampi spazi aperti dalle piazze della Koutoubia e Jamaa el Fna e dai parchi a nord e sud della moschea, che ne fanno uno dei punti più verdi della città. Quest’area è uno dei simboli religiosi della città e di ritrovo della popolazione: la vicinanza a Jamaa el Fna la rende uno dei punti nevralgici sia per la vita dei cittadini sia per i percorsi e flussi di movimento, in entrata e in uscita, dal centro di Marrakech. Il progetto prevede la realizzazione di un museo che si vada a insediare a nord del lotto descritto, confrontandosi con gli elementi caratteristi della cultura e dell’architettura locale. L’edificio ha una forma triangolare e si chiude completamente su sé stesso, lavorando solo con un sistema di patii che illuminano gli ambienti interni e diventano il perno su cui si articolano i diversi spazi espositivi. Inoltre, è presente anche un piano interrato dove sono presenti la maggior parte degli spazi espositivi che godono di una illuminazione zenitale dei patii e di alcuni tagli sul soffitto, che creano dei giochi di chiaro e scuro. Il museo per dare continuità all’ampio giardino sottostante, prevede la realizzazione di uno spazio espositivo all’esterno dove è presente anche uno specchio d’acqua che richiama un altro elemento caratteristico dell’architettura del luogo.
Planivolumetrico
Pianta piano terra
Sezione longitudinale
Prospetto est
Sezione trasversale
Marghera 2099 W.A.Ve 2016 con F. Cacciatore & [A+M]2 Porto Marghera (Venezia), Italia
Quale sarà il destino di due milioni di ettari di Porto Marghera dopo la completa dismissione del sito? Quali saranno le testimonianze del passato una volta completata la disattivazione del sito? Attraversando oggi il sito industriale, non si possono riconoscere spazi umani adeguati, ma basse recinzioni, forme chiuse, magazzini, contenitori carichi di materiali, pali di vecchi macchinari, oggetti casuali sfollati da altri luoghi. Ma gli spazi esistono. Sono nascosti nelle pieghe, negli interstizi e nei confini di questo paesaggio intensamente stratificato. Abbiamo solo bisogno di portarli alla luce, conservandoli come un ricordo di quello che c’era prima: lo scopo è quello di generare rovine senza tempo. A questo proposito, un nuovo volume, puro in forma, viene immesso in un blocco di materiale “lento”, il calcestruzzo. Queste due caratteristiche fondamentali sono completamente diverse da quelle del sito industriale, fatto di macchinari articolati e, in generale, di metalli deperibili. I nuovi volumi di dimensioni fisse reagiscono alle tensioni derivanti dalla combinazione della nuova geometria e del modello esistente. Questi frammenti, attraverso la sottrazione o la solidificazione, riveleranno quegli spazi nascosti, menzionati prima, e diventeranno la memoria della complessità del passato industriale e, allo stesso tempo, i punti di partenza per la rinascita dell’intero sito.
Volume di base
2016 Volume de sito: serbatoi
2099 Volume del sito: testimonianza della topografia
Modello 1:200
Modello 1:500
Modello 1:500
Modello 1:5000 Venezia e Marghera
Eco park - Contest Concorso di progettazione per un parco Marcon (Venezia), Italia
Il progetto segue l’idea di un parco aperto a tutta la comunità in cui sono sviluppate diverse macro-aree funzionali. Il polo sportivo è posizionato nella zona nord, in cui padiglioni i prefabbricati si aprono su campi da calcio e basket. L’area del parco giochi è posizionata sul lato est mentre l’anfiteatro è collocato sul lato ovest. Una zona centrale viene lasciata libera per eventi temporanei o possibili future espansioni. Alla fine, un’area picnic è situata nel lato sud. Sostenibilità e prefabbricazione sono due concetti importanti sempre presenti in tutto il progetto. In particolare, i padiglioni sono sviluppati come una struttura prefabbricata in legno in cui gli stessi elementi strutturali possono creare due diversi tipi di spazio, uno a pianta rettangolare e l’altro a pianta quadrata, dove possono essere collocate diverse funzioni. La pavimentazione dei percorsi nel parco è realizzata in cemento drenante per evitare lo sviluppo di isole di calore e favorire il drenaggio dell’acqua. La vegetazione è stata scelta in base alla sua posizione, con alberi medio-alto fusto di tre specie diverse posizionati sul confine e all’interno dell’area per creare aree ombreggiate, invece i cespugli antizanzara vengono posizionati vicino al fiume. Nell’area del parco giochi, quaranta altalene sono disposte in modo da formare un cerchio con al centro un’area in gomma antitrauma con spruzzi d’acqua. Questa scelta consente di creare uno spazio semi chiuso interamente dedicato ai bambini.
Masterplan
Esploso assonometrico paglione
Un caffè a Padova Progetto di un centro polifunzionale Padova, Italia
La soluzione progettuale, nasce dallo studio della stratificazione storica e della forma urbana della città di Padova. Il lotto sul quale è situato il progetto è una lunga e stretta lingua di terra che costeggia via Morgagni, nella zona universitaria della città. Questo luogo, che si differenzia profondamente dall’intorno urbano per una fitta vegetazione, conserva la memoria di un’antica rete tramviaria, ormai quasi irriconoscibile. Abbiamo sottolineato il carattere unico del lotto creando un portale di ingresso a questo lungo viale alberato, inserendo il nostro progetto in testata, sviluppando un unico corpo che si compone di due torri di differente altezza, unite da un ponte, e un corpo orizzontale che ne diviene basamento. Al fine di creare continuità tra il polo universitario ed il Centro Culturale San Gaetano, abbiamo creato uno spazio urbano che si caratterizza come spazio destinato all’arte e alla convivialità, sviluppato a livello interrato e a livello stradale. La relazione tra il fronte principale del lotto, quello verso la stazione e le università, e il parco retrostante è rafforzato dal corpo che si sviluppa orizzontalmente e da una corte ipogea. Mentre una passerella crea continuità di passaggio tra i due fronti, una rampa inclinata crea un accesso diretto al tetto dell’edificio orizzontale, che diviene un ulteriore spazio espositivo. Le torri ospitano alloggi temporanei, mentre il piano dove i due corpi si uniscono è nuovamente destinato a spazio pubblico, come i piani superiori. Qui si trovano un ristorante ed un bar su due livelli, dai quali si possono ammirare il corso del Bacchiglione ed i Giardini dell’Arena. Tra le due torri intercorre un duplice dialogo: le facciate che guardano lo spazio urbano sottostante e il parco sono trasparenti, delimitate da vetrate inclinate, mentre i prospetti che si relazionano direttamente con altri edifici sono opachi, senza rinunciare ad un’abbondante l’illuminazione.
Pianta piano 0
Sezione B - B
Planivolumetrico
Prospetto sud - est
Spaccato assonometrico
Sezione A - A
Workshop 1+1=11 con EAHR Edificio umanitario in terra cruda Vallada Agordina, Belluno, Italia
Il workshop di autocostruzione con la tecnica del SuperAdobe, con la quale si è realizzato un edificio umanitario da utilizzare in condizioni post emergenza o umanitarie. L’edifico è completamente sostenibile e biodegradabile, poiché si è voluto sperimentare l’utilizzo dei sacchi di juta invece dei tradizionali sacchi di plastiche che la tecnica del SuprAdobe prevede. Così facendo l’edificio una volta dismesso in poco tempo si deteriora senza lasciare tracce. L’edifico è stato realizzato in soli 5 giorni ed è una cupola di 3 m di altezza con un diametro si 2,3 m, realizzata con si sovrapporsi di anelli di sacchi di juta, riempiti di terra cruda successivamente pressati. Unico elemento di connessione tra i vari anelli di terra è un filo spinato, che rafforza la connessione già data dalla forma a cupola dell’edificio. La cupola una colta completata à stata rivestita con un intonaco a base di terra che lo rende l’edificio più resistente e impermeabile alle precipitazioni. L’intonaco per via della sua natura può essere facilmente sostituito man mano che questo viene portato via delle precipitazioni.
Sezione trasversale
Pianta copertura
Cascia: dal sisma alla rinascita Residenze post-sisma Cascia, Umbria, Italia
Il progetto nasce dalla collaborazione tre l’università IUAV e il comune di Cascia, in provincia di Perugia, colpito duramente del sisma del centro Italia del 2016. Il progetto ha come obbiettivo quello di rilanciare la città di Cascia e il suo comune composta tante piccole frazioni, nel quale negli anni, anche prima del sisma, si verifica il fenomeno dello spopolamento come in tutte le località degli Appennini del centro Italia. Il Progetto vuole fruttare il terremoto come occasione per ripensare la città per renderla più attrattiva, creando una nuova economia alternativa a quella del turismo, legata ai prodotti gastronomici tipici del territorio e a una nuova scuola gastronomica che li promuova e li valorizzi. Il progetto prevede quindi la realizzazione di una scuola, di edifici per la collettività che in caso di sisma possono diventato edifici strategici e di nuove abitazioni per la popolazione. Le nuove abitazioni voglio collegare una parte della città ora scollegata, riprendendo alcune caratteristiche del centro storico, sviluppando però edifici di altezza contenuta per dare una maggior sensazione di sicurezza a chi le abiterà. Gli edifici al piano terra ospitano sempre delle attività commerciali e nel retro dei garage, creando così una piazza allungata che collega le nuove abitazioni al centro storico di Cascia. Questa piazza pedonale ospita spazzi verdi con alberi, panchine e pedane per le attività commerciali, per rendere questo spazio il più possibile vivibile durante la bella stazione. Ogni appartamento è stato pensato in modo tale da avere un doppio affaccio, a est e a ovest, così di avere sempre un affaccio sulla nuova piazza e centro storico. Inoltre la modularità degli edifici permette di avere differenti tipologie di appartamene a seconda delle necessità delle varie famiglie.
Masterplan
Km 0
SCUOLA
SCUOLA SCUOLA
STRATEGIA NUOVA SCUOLA
EDUCAZIONE SPECIFICA DEL TERRITORIO
Costruzione di una nuova scuola con indirizzo alberghiero ed agrario.
PROFESSORI SPECIALIZZATI
NUOVE FIGURE PROFESSIONALI
EXPO CASCIA
Acquisizione di nuove figure professionali specializzate provenienti da tutta Italia
Creazione di una esposizione gastronomica, a livello scolastico, con l’utilizzo e valorizzazione dei prodotti l’eccellenza locali.
Formazione di studenti in grado di valorizzare le peculiarità del territorio, sfruttando le nuove tecnologia e novità del settore.
SCUOLA
SCUOLA
PORTARE I PRODOTTI LOCALI A SCUOLA
MERCATO KM 0
SINERGIA SCUOLA - AZIENDE AGRICOLE
OBBIETTIVO
AZIONI
Vendita diretta dei prodotti locali in uno spazio appositamente dedicato a Cascia capoluogo. Creando una relazione organizzativa tra il centro e le varie frazioni.
Instaurare una relazione tra la scuola e i prodotti tipici locali, facendo conoscere sia i prodotti che i produttori agli studenti.
SCUOLA
ALLEVATORI E COLTIVATORI IN AULA
Km 0
Lezioni frontali tenute dagli allevatori e coltivatori proveniente dalle frazioni.
COLLEGARE VIA CAVOUR AL CENTRO STORICO
RAGGRUPPARE I SERVIZI
ACCESSIBILITÀ PER TUTTI
SPAZI PER I GIOVANI
Riorganizzazione del quartiere con un mix di funzioni residenziali e commerciali all’interno del parco urbano.
Rendere più accessibile l’area a pedoni e disabili mediante nuovi percorsi costituiti da rampe e scale.
Spazi dedicati ai giovani per rendere più appetibile la città e la scuola per evitare lo spopolamento delle nuove generazioni
NUOVO FLUSSO ECONOMICO PER EVITARE LO SPOPOLAMENTO
Prospetto Nord-Ovest
Piano secondo
Prospetto Sud-Est
Piano secondo
Caserma Prandina dalla dismissione al nuovo cohousing Quando il vuoto urbano diventa un opportunità Tesi di laurea magistrale Padova, Veneto, Italia
Il progetto vuole ripensare il grande vuoto urbano della caserma Prandina, situato all’interno del centro storico e adiacentemente alle Mura carraresi. La caserma in parte dismessa viene trasformata in un grande parco urbano che contiene al suo interno una molteplicità di funzioni, con fine di dare continuità al progetto di più ampia scala del Parco delle Mura, che valorizza il monumento e crea una grande anello verde all’interno della città. Le demolizioni di alcuni edifici incongrui permetto di collegare questo grande spazio verde al resto del centro urbano, creando nuovi accessi che si collegano a percorsi pedonali e ciclabili già esistenti. I nuovi volumi, che ospiteranno un cohousing, hanno la capacità di relazionarsi con i due fronti differenti. Ad Est dove l’edificio si relazionare con il paesaggio della riviera, è presenta un prospetto più impermeabile che dialoga con l’architettura del luogo. Al contrario ad Ovest, dove si ha l’affaccio sul parco urbano l’edificio diventa più permeabile, lasciando entrare verde all’interno del sistema residenziale. Il sistema distributivo a ballatoi a influito sulla progettazione delle unità abitative, queste ultime infatti sono suddivise in due. La parte semi-pubblica che si affaccia sul ballatoio coincide con la zona giorno, mentre zona notte più intima si affaccia sul prospetto opposto. Questa divisione delle abitazioni consentire sempre due affacci verso l’esterno, che mette in risalto la relazione tra l’edificio e il verde del parco urbano.
Inquadramento
Progetto Parco delle mura
Nuove funzioni di progetto
01
Residenza universitarie/anziani
09
02
Parcheggi
10
Palestre
03
Biblioteca
11
Aule studio
12
Asilo nido
04
Residenza per studenti
05
Edificio per esposizione temporanea
13
Scuola specialistica
06
Sala convegni
14
Centro nautico - turistico e centro di salute
07
Bar / caffetteria
15
Sala associazioni
08
Commerciale / uffici
17
Piazza con servizi e piccolo commercio
Sala polivalente
Il Parco delle mura è un progetto in fase di realizzazione del comune di Padova, frutto della collaborazione del comitato delle Mura di Padova e alle due università di Padova e IUAV di Venezia. Il progetto prevede la realizzazione di un circuito verde adiacente alle preesistenti mura con la duplice funzione di conservare e allo stesso tempo restituire spazi alla popolazione per il tempo libero e per lo svago. Il circuito nel suo complesso misura quasi 11 Km percorribili sia a piedi che in bicicletta, passando all’interno all’esterno delle mura. Il progetto ingloba anche 13 area in momentaneo degrado o abbandono adiacenti alle mura, nelle quali dovranno essere inserite una molteplicità di funzioni che mirino alla miglioramento della qualità insediativa ,soprattutto nelle aree più dense. Il progetto fornisce delle linee guida su come intervenire delle varie aree, lasciando però come idea portante quella di unire funzionalmente tutte le aree, creando un percorso pedonale e ciclabile unitario come fulcro stesso del progetto. L’area della caserma Prandina, deve perciò collegarsi e entrare in continuità con il più ampio progetto del Parco delle mura
0
100
200
400
Edificato esistenti
Edifici di progetto
Verde esistente/ attrezzato di progetto
Percorsi ciclabili
Acque
Mura
Piazze e spazi pubblici di progetto
Ambiti di recupero urbanistico
p rin c ip a li p u n ti d i in te re s s e
Viabilità ciclabile
Accessibilità
lu og h i d i in te re s s e tu ris tic o Te a tri e c in e m a
p rin c ip a li p u n ti d i in te re s s e
C h ie s e
lu og h i d i in te re s s e tu ris tic o
P AR CH E GGI
Te a tri e c in e m a
Distanza dall’area di progetto
P a rc h e g g io
C h ie s e
M U R A D I P AD OV A
P AR CH EGGI Palazzo Bo
ZTL
M U R A D I P AD OV A
a u tob u s c op ia u n ifi c a ti
Palazzo ZTL Bo
9 min.
4 min.
F E R R O V IA
11 min.
Tra tti_F e rrovia ri_Ve n e to
a u tob u s c op ia u n ifi c a ti
Basilica Sant’Antonio F E R R O V IA
Are a d i p rog e tto 7 min.
21 min.
c on te s to u rb a n o
23 min.
PRG
Tra tti_F e rrovia ri_Ve n e to Are aValle d i p rog e tto Prato della
8 min.
F IU M E
PRG
S tra d e p rin c ip a li
c on te s to u rb a n o
Portello
9 min.
S c u ola d e ll'in fa n zia
S tra d e p rin c ip a li
Ospedale
S c u ola p rim a ria 7 min.
S C U O LE P E R TIP O LO G IA A S C ALA C O M U N ALE
S c u ola s e c on d a ria d i s e c on d o g ra d21o min. 7 min.
StazioneS c u ola p rim a ria
Allog g i s tu d e n ti
S c u ola s e c on d a ria d i p rim o g ra d o S c u ola s e c on d a ria d i s e c on d o g ra d o
B ib liote c h e
= 500 metri
E d ifi c i u n ive rs ita ri
Allog g i s tu d e n ti
P IS TA C IC LAB ILE C O R R E TTO
B ib liote c h e
Piste ciclabili
P IS TA C IC LAB ILE C O R R E TTO
26 min.
S c u ola s e c on d a ria d i p rim o g ra d o
S c u ola d e ll'in fa n zia
Leggenda E d ifi c i u n ive rs ita ri
28 min.
S C U O LE P E R TIP O LO G IA A S C ALA C O M U N ALE
F IU M E
Scala 1:30.000
3 min.
P a rc h e g g io
Cors ia ris e rva ta
Contesto
C ic lo p e d on a le Cors ia bstoriche us p rin c ip aMura li p u n ti d i in te re s s e
Cors ia ris riservata Corsia e rva ta
Contesto Urbano
Ciclopedonale C ic lo p e d on a le
Edifici area di progetto
in tin e ra p re vis di luLuoghi og h i drii in teinteresse re stis e tu risturistico tic o
Corsia Cors ia b ubus s
Chiese monasteri
sTetra d eebcia h ea Teatri einncinema a tri ecm
previsti inItinerari tin e ra ri p re vis ti
Corsi d’acqua
Strade s tra d e b iabianche nche
Area di progetto
p rc C ahChiese ie h s ei e g ia rd in i p u b b lic i
P A R C H Bike E G G sharing I B ike s h a rin g
p a rc h i e g ia rd in i p u b b lic i
P a rc h e g g io
B ike s h a rin g
M U R A D I P AD OV A
Area di progetto alla fine del XVIII secolo
ZTL
Area di progetto
Accessi all’area per pedoni e ciclisti
La viabilità lenta nella città di Padova è equamente distribuita tra il centro storico e la zona subito a ridosso delle mura carraresi. Ciò permette una facilità nello spostamento a piedi e in bici raggiungendo i principali punti della città come la stazione, i diversi poli universitari e il cuore del centro storico. Il Parco delle Mura prevede di incrementare l’offerta già ampia di piste ciclabili presenti, creando un circuito interno ed esterno alle preesistenti mura. L’area di progetto si colloca in una posizione che deve tenere conto della viabilità lenta che si verrà a creare con il Parco delle mura, ma allo stesso tempo deve riuscire a riconnettersi alla riviere san Benedetto in modo tale da essere più permeabile trasversalmente e collegata al centro della città.
Area di progetto oggi
a u tob u s c op ia u n ifi c a ti
F E R R O V IA Superficie dedicata a verde
Tra tti_F e rrovia ri_Ve n e to Are a d i p rog e tto
Edifici contesto Chiese e monasteri Edifici incongrui
PRG c on te s to u rb a n o F IU M E S tra d e p rin c ip a li S C U O LE P E R TIP O LO G IA A S C ALA C O M U N ALE S c u ola d e ll'in fa n zia S c u ola p rim a ria S c u ola s e c on d a ria d i p rim o g ra d o S c u ola s e c on d a ria d i s e c on d o g ra d o Allog g i s tu d e n ti B ib liote c h e E d ifi c i u n ive rs ita ri P IS TA C IC LAB ILE C O R R E TTO Cors ia ris e rva ta C ic lo p e d on a le Cors ia b u s in tin e ra ri p re vis ti s tra d e b ia n c h e p a rc h i e g ia rd in i p u b b lic i B ike s h a rin g
Scala 1:12.000
Dettaglio dal disegno della pianta di Giovanni Valle - 1781
Da un analisi storica dell’area di progetto si più vedere che in passato questa era prevalentemente verde, infatti dove oggi è presente la caserma alla fine del XVIII secolo erano presenti numerosi orti broli, giardini e vigneti che creavano un vero orto cittadino all’interno delle mura. Oggi invece questa caratteristiche si è completante persa, perdendo anche la relazione che questa area ha con il monumento delle mura. Dal lato est invece sono presenti alcuni edifici incongruenti con quello che è il tipico paesaggio della riviera. Gli edifici in questione oltre ad avere altezze eccessive e qualità architettonica discutibile, bloccano qualsiasi accesso e relazione con lo spazio retrostante della caserma, rendendo impossibile qualsiasi relazione con tra la riviera e l’area della caserma Prandina.
Scala 1:12.000
Edifici incongrui
Demolizioni e costruzioni
Edifici incongrui
Edifici demoliti
Stato comparativo
Scala 1:2.500
Nuovi edifici Edifici incongrui
Nuovi edifici
Edifici demoliti
Demolizione con successiva ricostruzione
All’interno della caserma sono stati demoliti, tutti gli edifici con bassa qualità architettonica, conservando invece gli edifici più storici e significativi per mantenere la memoria della caserma, nei quali saranno inserite nuove funzioni. Sulla riviera invece sono stati demoliti i 3 edifici incongruenti con il contesto, sostituendo con dei nuovi volumi più coerenti e che andassero ad accogliere le abitazioni e attività presenti negli volumi demoliti. I nuovi volumi permettono un nuovo accesso all’area e una maggior relazione con l’ex area della caserma, diventata ora parco urbano. Chiese e conventi
Caserma
Chiese e conventi
Superficie dedicata a verde
Edifici incongrui
Caserma
Inaccessibilità dell’area
Demolizioni
Nuove costruzioni
Nuovi accessi
Piazza Capitaniato Caffè Pedrocchi Piazza dei Signori
Piazza della frutta e delle erba Palazzo della Ragione
Palazzo Bo
10 Minuti Caserma Prandina Piazze del centro storico
Piste ciclabili esistenti
Accessi all’area
Mura Carraresi
Piste ciclabili esistenti
Area della caserma
Nuove piste ciclabili
Funzioni esistenti
Chiese e conventi
Caserma
Nuovi accessi
Superficie dedicata a verde
Palazzo Bo Edifici d’interesse
La valorizzazione delle mura nel area di progetto avviene eliminando l’attuale Via orsini a ridosso delle mura e trasformando l’area in un Grande parco urbano. L’area è attraversata da nord a sud da una nuova pista ciclo-pedonale che si collega elle a quelli esistenti e ad una serie di nuovi percorsi che permettono dei nuovi accessi all’area, rendendolo più permeabile sul fronte della Riviera San Benedetto, collegandosi meglio al centro storico delle città.
Nuove funzioni
Contesto rubano
Spazio espositivo
Perimetro caserma
Biblioteca - aula studio
Alloggi per studenti
Residenze e attività commerciali
Start-up e uffici
Edificio dedicato al turismo
La caserma dismessa verrà convertita in una nuova piazza contemporanea che conterrà nuove funzioni, sia per la popolazione locale, ma anche per la gli studenti e il turismo, diventando un posto dove fare sport, passare il tempo libero, dove incontrarsi e fare eventi come mostre di opere d’arte, concerti, film o semplicemente un luogo dove sostare e immergersi nella natura.
Tipologia di alberi piantumati
20 m
10 m
Acero Campestre Acer Campestre
Albero di Giuda Cercis siliquastrum
Sorbo degli uccellatori Sorbus aucuparia
Pioppo bianco Populus alba
Frassino comune Fraxinus excelsior
Tiglio argentato Tilia tomentosa
Sezione longitudinale parco
Attività ludiche Albero di Giuda Cercis siliquastrum
Acero Campestre Acer Campestre
Area eventi - spettacoli Sorbo degli uccellatori Sorbus aucuparia
Spazi per attività sportive Pioppo bianco Populus alba
Pista ciclabile Tiglio argentato Tilia tomentosa
Percorsi pedonali Frassino comune Fraxinus excelsior
Alberi esistenti
Insieme di tutte le azioni, convertiranno il vuoto urbano della caserma in un luogo polifunzionale, che si connette al parco delle mura e ne valorizzerà il monumento. Contemporaneamente quest’area si ricollegherà al centro storico della città, e sarà una delle porta di ingresso di esso.
Masterplan
Piano terra
Prospetto Sud
Piano primo
Sezione longidudinale
Piano secondo
Prospetto Ovest
Prospetto Est
Prospetto nord
Partito architettonico senza ballatoio
Partito architettonico con ballatoio