Limen museo darte vv catalogo d'arte

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ROMANO Edizioni




I

l pittogramma del logo Limen - Museo d'Arte Vibo Valentia è una stilizzazione della splendida location della collezione d’arte, in particolare del

chiostro

del

Valentianum.

L'infilata

centrale dei colonnati disegna un corridoio simbolico, un passaggio fatto di soglie successive e tendenti all'infinito. L'alternanza di netti chiari e scuri richiama la luce intensa del mezzogiorno mediterraneo: luce che rivela e nasconde per abbagliamento (bianco, luce assoluta), ombra che protegge e accoglie misteri (rosso, forza vitale). Questo Limen è un confine inclusivo, che invita all'attraversamento e a esplorare, una soglia dopo l'altra, il cammino dell'arte contemporanea, che incrocia ed esalta quello del museo.



Complesso Valentianum Piazza San Leoluca - Vibo Valentia

Ente Promotore Camera di Commercio di Vibo Valentia www.vv.camcom.it limenarte@vv.camcom.it

Presidente Michele Lico Direttore Donatella Romeo

Si ringraziano: Il Consiglio e la Giunta della Camera di Commercio di Vibo Valentia Si ringraziano per la collaborazione organizzativa: Luigia Caglioti, Maurizio Caruso Frezza, Rosanna De Lorenzo, Emmanuela Greco, Francesco Lombardi. Si ringraziano per la collaborazione Tecnico-Artistica: Arthemisia Group, Nicolas Ballario, Vincenzo Le Pera, Domenico Piraina Si ringraziano per la collaborazione fornita: Regione Calabria, Amministrazione comunale di Vibo Valentia. Nessuna parte di questo catalogo può essere riprodotta in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti d’autore. © CCIAA Vibo Valentia Tutti i diritti riservati 2016 - Romano Edizioni

Grafica e stampa: Romano Arti Grafiche 89861 Tropea (VV) Tel. 0963.666424 www.romanoartigrafiche.it Finito di stampare nel mese di Dicembre 2016

In copertina: Logo LIMEN MUSEO D'ARTE VIBO VALENTIA

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SOMMARIO Introduzione

Michele Lico - Presidente Camera di Commercio Vibo Valentia

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Il mestiere dell’arte per lo sviluppo e la legalitĂ

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La Collezione

Donatella Romeo - Direttore

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Planimetria

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I critici del Premio Internazionale Limen Arte



L Michele Lico

Introduzione Presidente Camera di Commercio Vibo Valentia

arte a servizio di cultura, sviluppo, economia. E’ l’idea che ha accompagnato sin dalle sue origini il progetto del Museo d’Arte Contemporanea della Camera di Commercio di Vibo Valentia che ora, con una sua precisa identità e fisionomia, si materializza nel pieno della sua organizzazione e fruibilità, forte del riconoscimento pubblico della Regione Calabria che ne ha decretato l’ingresso a pieno titolo nel circuito del polo museale regionale. Il Museo Lìmen, questa la sua denominazione, integrato nella sede istituzionale dell’Ente camerale, è parte di un percorso complesso e di una strategia progettuale ben delineata con azioni e interventi concatenati, autonomi e singolari solo nella tipologia, ma strettamente connessi tra loro in un mutuo rapporto di obiettivi e finalità. La storia del Museo Lìmen parte infatti da lontano, ritrovando i suoi aspetti costitutivi nei molteplici progetti che la Camera di Commercio, nel corso di questi ultimi undici anni, ha pensato e realizzato per promuovere il territorio e il suo sviluppo sociale, imprenditoriale ed economico, anche e proprio, attraverso la valorizzare del patrimonio culturale e dell’arte. L’avvio di questo percorso ininterrotto parte, infatti, nel 2006 con la pubblicazione della Rivista istituzionale Lìmen –Economia Arte Cultura. Lìmen, una denominazione che ritroveremo ricorrente in altri progetti, proprio nella logica di quel collegamento che prima dicevamo. Questo prodotto editoriale, immagine riflessa del modo di essere della Camera di Commercio di Vibo Valentia, della poliedricità e della versatilità della nostra terra, ha gettato le basi di rapporti e relazioni che si sono sviluppati nel tempo moltiplicando idee e azioni, reti di collaborazioni, sistemi di condivisioni. Così, nel 2008, la pubblicazione e la presentazione dell’”Enciclopedia dell’Arte di Calabria ‘800 e ‘900” di Enzo Le Pera, nel fortunato incontro con il noto e stimato critico d’arte Giorgio di Genova, fa nascere l’idea, lanciata nell’occasione in modo estemporaneo, ma poi subito ripresa con grande convinzione, dell’istituzione di un premio internazionale d’arte

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contemporanea a Vibo Valentia. Un progetto entusiasmante e tanto più ambizioso in quanto finalizzato non solo alla realizzazione, con cadenza annuale, di una mostra di opere di artisti nazionali e internazionali, ma anche ad una collezione di opere d’arte, patrimonio dell’ente camerale, destinate a dar vita, a loro volta, ad una vera e propria istituzione museale. Nell’opera del divenire, nasce così, nel 2009 il Premio Internazionale Lìmen Arte, con la formula di acquisire al patrimonio dell’Ente le opere vincitrici di ogni edizione e le donazioni, passate al vaglio di esperti e critici, per mantenere standard di autorevolezza e credibilità di quel Museo di cui dovevano essere parte. La strutturazione del Premio Lìmen e del Museo confluisce perfettamente, intersecandosi con coerenza con un’altra azione che la Camera di Commercio aveva già da tempo avviato e che proprio nel 2009 ha trovato realizzazione: il trasferimento della sede camerale al Valentianum, antico Convento domenicano del 400 nel centro storico della città, acquisito in proprietà dall’ente. Gli interventi di recupero e riqualificazione hanno restituito il prestigioso immobile alla fruibilità, contemperando l’esigenza di assicurare spazi di lavoro e ambienti più accoglienti e funzionali per personale e utenti, e allo stesso tempo, aree e locali a servizio delle attività produttive e della socialità, rivitalizzando proprio l’antica valenza del Valentianum quale centro di economia, arte, cultura. Un intervento strutturale con previsione di specifici ambienti espositivi, poi ampliati nella successiva fase di ristrutturazione della nuova ala sede camerale, in un percorso circolare lungo gli ampi corridoi del primo piano dello storico convento, completata dalla nuova e tecnologica sala Congressi e, al piano terra, lungo l’area perimetrale del chiostro, dalla Sala Formazione e dai Laboratori destinati ad attività di valorizzazione dell’artigianato artistico e delle nuove professioni, per attività in collaborazione con tecnici, artisti e artigiani e con il sistema scolastico e con le Accademie di Belle Arti, nel segno della tradizione e dell’innovazione. Un programma sì ambizioso, tradotto, però, in azioni

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concrete in cui rientra l’Accordo di Programma Quadro con l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia, per la “creazione al Valentiamun di un Polo di attrazione culturale e artistico per il turismo culturale e scolastico” e l’investimento sul Museo d’Arte sacra, pure lì insediato, in collaborazione con le autorità diocesane e con la reggenza del prospicente Duomo di San Leoluca. Il Museo Lìmen della Camera di Commercio di Vibo Valentia è dunque un luogo dove gli uffici convivono armonicamente con gli spazi espositivi, in un rapporto di reciprocità nella visione e nell’azione proiettata al territorio e la suo rilancio nella contemporaneità. Il Museo Limen ha infatti l’ambizione di trasferire al territorio le potenzialità dell’arte e della cultura, del fare e del saper fare con bellezza, in un›ottica di scambio e di investimento, di nuove opportunità di crescita, di nuova occupazione, di sviluppo moderno e competitivo, in linea con gli attuali orientamenti museologici e museografici che assegnano centralità al lavoro per e con il pubblico, all’interno di un processo educativo nel segno della cultura e della legalità. Il Museo Lìmen vuole porre al centro delle sue politiche museali ed espositive l’esperienza dei visitatori fornendo strumenti e opportunità culturali ai diversi pubblici portatori d’identità e differenze, di vari bisogni, di attese e curiosità, di talento e creatività. Il ruolo del museo oggi sta infatti cambiando, così come sta cambiando anche la sua missione ed il rapporto con il visitatore, orientati sempre più verso esperienze personalizzate, partecipative, innovative, efficaci, interconnesse e di qualità. Una sfida che il Museo Lìmen accoglie, forte dell’esperienza, dell’entusiasmo e del consenso maturati in questi anni con quell’evento che ne ha costituito ieri il presupposto e oggi il motivo della sua evoluzione: il Premio Internazionale Lìmen Arte, la mostra d’arte contemporanea che dal 2009 a Vibo Valentia, la Camera di Commercio propone annualmente con successo, in collaborazione con importanti critici di fama nazionale e internazionale, che ritroverete tutti doverosamente menzionati

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in questa pubblicazione, e che ha avuto attestazione di credibilità e autorevolezza con la presenza di qualificate personalità come il prof. Philippe Daverio e il prof. Vittorio Sgarbi, che hanno più volte presenziato nelle varie edizioni del premio. Quello che vogliamo offrire e continuamente rinnovare è un intrigante viaggio diverse e singolari sperimentazioni artistiche proponendo al visitatore non solo un’osservazione asettica della contemporaneità, ma anche un teatro/laboratorio in cui interagire con gli altri portatori di interesse, per sviluppare quell’abitudine alla cultura, al dialogo, al gusto per la bellezza che costituiscono i presupposti per la crescita dell’individuo e della società. E lo vogliamo fare proprio attraverso l’arte contemporanea che per la sua versatilità e dinamicità è lo specchio dei tempi, del nostro tempo, e riesce a riflettere con immediatezza la velocità e la vivacità dei cambiamenti facendosene interprete privilegiata attraverso le più varie forme espressive -pittura, fotografia, scultura, disegno, design, videoarte, installazioni, arte digitale, performance. Quelle stesse che, diversamente orientate rispetto alla pura espressività estetica, possono diventare vere e proprie occasioni professionali e occupazionali nuove e originali. E comunque, oggi l’arte è elemento fondante e competitivo anche di quelle attività tradizionali che, proprio nel gusto e nello stile rinvigoriscono attualità e ricercatezza, in una dimensione protesa a funzionalità, benessere diffuso, sostenibilità. Anche per questo la nostra attenzione è particolarmente rivolta ai giovani e al sistema formativo in una ricerca di collegamento diretto soprattutto con le Accademie di Belle Arti nazionali e internazionali, per uno scambio di conoscenze e competenze che attraverso il linguaggio dell’arte, e nello specifico di quella contemporanea, sappia alimentare cultura e bellezza, saperi ed emozioni, produrre opinioni, sappia coinvolgere in un pensiero critico aperto al dibattito e al confronto, leva di nuovi interessi e di nuove idee, connettendo in modo dinamico e interattivo arte e impresa, creatività e mercato del lavoro, cultura e società. Il Museo Lìmen della Camera di Commercio di Vibo Valentia ha questa missione e si presenta già con una collezione di

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opere d’arte così vasta da poter permettere un infinito gioco di incastri, una interminabile serie di mostre e di attività diverse che si possono creare attraverso sensazionali combinazioni tra artisti. Attualmente si struttura in tre specifiche aree tematiche: “Scene”, che richiama a quella teatralità che fin dai grandi Maestri è al centro del concetto stesso di arte e, dunque, non solo il valore espressivo della figura, ma anche la costruzione di un vero e proprio atto scenico all’interno della tela; “Segni”, con protagonisti autori per i quali è il gesto a contenere in sé il senso dell’arte, pittori per cui la creazione diventa un rito spirituale e onirico; e infine “Geometrie”, un percorso che indaga il rapporto tra arte e forma. Il Museo Lìmen apre le sue porte in concomitanza con l’VIII edizione del Premio Internazionale Lìmen Arte, che arricchirà ulteriormente la sua collezione di nuove opere di artisti contemporanei italiani e stranieri, espressioni di altre e diverse forme creative e interpretative di una realtà in continua trasformazione. La sua denominazione, nel significare “confine”, “soglia”, è evocativa di una strategia operativa che pone ogni traguardo raggiunto come punto di partenza per una nuova esperienza per lo sviluppo di economia e società. Questa è la forza del Museo Lìmen, perché è nella capacità di trovare nuove possibilità espressive e di coinvolgere che si manifesta la più grande qualità dell’arte.

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L Donatella Romeo Il mestiere dell’arte per lo sviluppo e la legalità

Direttore

Italia, vista con gli occhi del mondo, resta il Paese della grande bellezza e del caos creativo, ma noi che ne siamo i custodi non ne abbiamo consapevolezza. Eppure la bellezza, nel suo significato più profondo, richiama i concetti di tolleranza ed educazione, elementi fondamentali per lo sviluppo economico e culturale, da cui discende la qualità della vita. Il basso livello sostanziale dell’istruzione determina che in Italia il 76 per cento dei cittadini abbia difficoltà a comprendere un semplice testo nella nostra lingua. Immaginiamoci quali possano essere le conseguenze sul piano della crescita economica e democratica. Con queste premesse come si può apprezzare un quadro di Mattia Preti, un decollage di Mimmo Rotella, un’opera musicale di Francesco Cilea, una poesia di Lorenzo Calogero, un romanzo di Corrado Alvaro? E ancora, come lasciarsi ispirare da Pitagora, Tommaso Campanella, Giacchino da Fiore, Luigi Lilio, Bernardino Telesio, Rino Gaetano? Viviamo una stagione triste nella quale prevale una visione basica, che riduce le analisi ai minimi termini fermandosi alle apparenze e rendendo le riflessioni aride, sterili. Anche negli osservatori più attenti è forte la tentazione di abbandono verso un approccio esclusivamente razionale del mondo e della sua evoluzione, si continuano a delineare scenari, puntualmente smentiti dai fatti, rifiutando l’idea che i cambiamenti epocali dell’umanità siano stati determinati da “cigni neri”. Fortunatamente la lunga crisi di questi anni sta spingendo molti a cambiare prospettiva, facendo comprendere che il futuro in Italia riparte dal passato. Non a caso uno dei più importanti costituzionalisti italiani, Michele Ainis, insieme al critico d’arte

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Vittorio Sgarbi, hanno avanzato la proposta di riconoscere la bellezza nella Costituzione italiana come simbolo dell’identità nazionale. E a confermare l’importanza della bellezza per la crescita italiana non a caso è uno dei più grandi economisti del Novecento, John Kenneth Galbraith che già nel 1983 scriveva: “L’Italia, partita da un Dopoguerra disastroso, è diventata una delle principali potenze economiche. Per spiegare questo miracolo, nessuno può citare la superiorità della scienza e della ingegneria italiana, né la qualità del management industriale, né tantomeno l’efficacia della gestione amministrativa e politica, né infine la disciplina e la collaboratività dei sindacati e delle organizzazioni industriali. La ragione vera è che l’Italia ha incorporato nei suoi prodotti una componente essenziale di cultura e che città come Milano, Parma, Firenze, Siena, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, pur avendo infrastrutture molto carenti, possono vantare nel loro standard di vita una maggiore quantità di bellezza. Molto più che l’indice economico del Pil, nel futuro il livello estetico diventerà sempre più decisivo per indicare il progresso della società”. In questo contesto nel quale tutto sta cambiando e nessuno sa dove stiamo andando, l’Italia ha la fortuna di avere una stella polare da seguire. Basti ricordare alcune battute celebri per capire cosa può essere il genio italico: In Italia sotto i Borgia, per trent’anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos’hanno prodotto? Gli orologi a cucù.[cit. Harry Lime (Orson Welles) a Joseph Cotten]. In questo mondo più incerto, più veloce, più imprevedibile, l’unica risposta vera è l’adattabilità, la capacità di mettere in atto rapidamente soluzioni che, solo poco tempo

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prima, non si erano neppure immaginate. Tutto questo chiama in gioco una competenza, un’attitudine fondamentale: la capacità di far succedere le cose. Chi ha la responsabilità, tecnica o politica, di amministrare la cosa pubblica, di gestire beni comuni dovrebbe avere innanzi tutto l’ossessione di provocare cambiamenti, di far succedere le cose. Ovviamente, poiché siamo nati per progredire, le cose che servono, raramente coincidono con quelle più popolari e di facile consenso e ancora più raramente con quelle più semplici da ottenere. Ci vuole un grande senso di responsabilità , un senso etico del ruolo e tanto coraggio, costanza e determinazione. Il momento di transizione che sta attraversando il sistema camerale non può essere un alibi per una visione asfittica e di corto respiro, che finisce inevitabilmente per confermare la severa e, per tanti versi, cieca politica di ridimensionamento. È per questo che a Vibo Valentia ci siamo interrogati su quale dovesse essere il ruolo della Camera di Commercio in questo momento di profonda trasformazione economica, sociale, politica, etica. La risposta per noi è da sempre la stessa: ripartire dal territorio per valorizzare tutte le risorse, nessuna esclusa. Abbiamo creduto che il Valentianum, l’edificio storico dove si trova la nostra sede, potesse diventare un luogo di creatività per artisti e artigiani vibonesi e calabresi, italiani ed europei, ed abbiamo voluto offrire un luogo, nel quale creare cultura e approfondire il mestiere più prezioso ed esclusivo: quello dell’arte. C’è un termine che suona strano quando viene applicato alle istituzioni: imprenditorialità. Ma è proprio questo che la Camera di Vibo Valentia ha inteso

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fare, assumendo il rischio e la responsabilità di fare scoccare le scintille dell’inevitabile cambiamento. Non può esserci nessun cambiamento delle istituzioni solo attraverso la modifica di norme e regolamenti senza coinvolgere, formare e credere nelle persone che sono quelle che poi devono rendere queste riforme utili per cittadini ed imprese. Seguendo tenacemente questa impostazione, la Camera di Commercio di Vibo Valentia negli ultimi otto anni ha cercato di “far accadere le cose”. Infatti, siamo riusciti a ottenere il riconoscimento della nostra prestigiosa e preziosa raccolta artistica all’interno del sistema del polo museale della Calabria, ed abbiamo creato una piccola Silicon Valley della cultura contemporanea. Un risultato talmente importante che per essere compreso richiede che l’interlocutore abbia la mente libera ed una visione ampia del ruolo istituzionale delle Camera di Commercio. Quando, nel pieno del secondo conflitto mondiale, mentre Londra era sotto una pioggia di bombe nemiche, chiesero a Winston Churchill di tagliare i fondi destinati all’arte per sostenere lo sforzo bellico, egli rispose: <<e allora per che cosa combattiamo?>> Sì è spesso discusso del rapporto fra arte e impresa, riducendolo nel passato al mecenatismo, la cui importanza è stata strategica per realizzare i grandi capolavori e la tanta bellezza che ci circonda. Poco o niente, invece, si è detto sull’influenza verticale che l’arte, intesa come capacità soggettiva di creazione, può avere nella vita di enti pubblici dedicati alle imprese, quali sono le Camera di Commercio. Una visione limitata della cultura la vuole destinata ad un piccola élite; ma i numeri raccontano un’altra storia. Il sistema produttivo culturale è ampio e comprende oltre al

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patrimonio storico-artistico, le industrie culturali, creative e le performing arts e arti visive. Un insieme che vale il 5,5% dell’economia nazionale con oltre quattrocento mila imprese e circa un milione e mezzo di occupati, per un terzo giovani. Uno dei pochi settori a far registrare una bilancia dei pagamenti positiva. I prodotti dell’industria culturale rappresentano il 10% delle nostre esportazioni. Ed è proprio in questi settori che si aprono nuovi spazi lavorativi per nuove professionalità. In questa ottica, assume un valore emblematico l’azione in direzione ostinata e contraria di una Camera di Commercio come quella di Vibo Valentia che riesce a cogliere queste vivacità, creando luoghi di incontro e occasioni di crescita imprenditoriale e culturale. Partendo dal Premio “Limen arte” abbiamo deciso di andare oltre, raccogliendo nei nostri splendidi uffici le oltre 250 opere premiate e ricevute in dono nel corso delle varie edizioni. Per questo abbiamo deciso di realizzare un catalogo che raccogliesse il frutto di questi anni. L’intento è soprattutto quello di esercitare una funzione pedagogica verso i nostri giovani, affinché la cultura della bellezza sia recepita nel suo significato autentico di armonia e di comprensione, per sconfiggere la malapianta della criminalità e promuovere il coraggio dell’impresa, che crea valore per sè e per gli altri. Questa per noi è la sfida più importante, lo scopo che ha il dovere di compiere ogni pubblica amministrazione, degna di questo nome e consapevole della propria alta funzione.

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La Collezione


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Amarena Pictures (Alessandro Merletti De Palo e Giovanni Caloro), 2010 - Lady Erinni Urlo 3, frame da video

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Salvatore Anelli, 2014 - Come un corpo che ha in affitto il proprio peso, PVC in alluminio satinato, base 110x130x4,5 cm

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Caterina Arcuri, 2014 - Eclittica, dibond specchiante, ceramica al terzo fuoco, cinque elementi tot. 180x100x17 cm

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Caterina Arcuri, 2014 - EĂŹmĂ­, dibond specchiante, multistrato in legno, smalto, vernice, ceramica al terzo fuoco, 47x55x55 cm

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Caterina Arcuri, 2014 - Oltre natura, legno, smalto, vernice, acciaio, inox specchiante, 140x30x70

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Vincenzo Arena, 2013 - Opera 1/2013, acrilico su tela, 90x90 cm

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Noemi Aversa, 2012, Presenza assenza, mista, triangolare, 35x150x31 cm con pannello limbo 150x200x120 cm in foto: raffigurazione dei pannelli laterali

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Sonia Babini, 2014 - Rapace amore resta, tecnica mista, 50x50 cm

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Fabio Bacci, 2016 - Dalla serie "Orat", scansione da negativo, 25x16 cm

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Santo Alessandro Badolato detto BADO, 2011 - Aero-grafia 2, gesso, pigmento e circuiti stampati su pannello, Ă˜ 130x10

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Antonella Ludovica Barba, 2015 - Sweet rocket’s army, installazione interattiva, sculture di zucchero e suono, fotosculture, 110x200x25 cm

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Gennaro Barci, 2015 - Lo struzzo, smalti su metacrilato, 25x62x15 cm

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Silvia Beltrami, 2014 - Prospettiva accidentale, collage, 80x100x0,5 cm

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Gino Berardi, 2015 - Vele dell’Adriatico, tecnica mista su tela 70x70 cm

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Cesare Berlingeri, 2009 - Quadro dipinto argento piegato, 241,5x191x8 cm

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Gabriela Bernales, 2010 - PietĂ ..., olio su tela, cm 100x80x2 cm

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Nicola Bertellotti, 2015 - Blue Eye, stampa fine art, 60x40 cm

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Emanuela Bianchi e LubĂŹ, 2015 - LIMEN - video 9' 30"

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Andrea Biffi, 2000 - Mosaico velato della memoria dell'arte, collage e smalto su tavola, 80x80 cm

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Andrea Biffi, 2007 - SHOAH, materiali vari, 46x170x50 cm

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Andrea Biffi, 2011 - Il discorso della montagna, smalto su tavola, 110x65,5 cm.

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Veronica Bisesti, 2013, Violation#2, stampa su forex e organza, cucito, 80x62 cm

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Walter Bortolossi, 2009 - Der blaue engel, olio su tela, 150x120x3,5 cm

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Annamaria Bova, 2006 - Senza titolo, tecnica mista, 45x150x45 cm

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Brivido Pop, 2015 - Lady Madonna (1 di 5), stampa digitale su tela, 75 x 100 cm

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Lucia Buono, 2006 - Desiderio d’ali, colori acrilici su tela di juta, 52x115 cm

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Busco, 2016 - Outer Space, tecnica mista su carta bianca liscia, incollata su tavola, 215x150 cm

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Roberta Buttini, 2016 - Cardini dell'Universo, olio su tela, legno e pietra, 75x133 cm

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Federico Cacciapaglia (cafè), 2016 - Castello granchio, acquarelli e inchiostro su carta, 30x41 cm

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Giulio Calandro, 2016 - Inizio, tecnica mista, 100x150 cm

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Giovanni Caloro, 2012 - Autoritratto con spazzolino, frame da video

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Laura Canali, 2013 - Forze profonde (Ingeborg Bachmann), alluminio graffiato e stampa digitale - disegno vettoriale, 150x100 cm

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Bruno Canova, 1997 - Appunti su Roma, acquaforte, 70x50 cm

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Anna Capolupo, 2013 - Sonato mare dipinto bosco, tecnica mista su carta intelaiata, 200x100 cm

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Francesco Antonio Caporale, 2011 - L'albero delle mani, ceramica ingobbiata bianca su base di legno dipinta, 34x120x34 cm

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Tatiana Carapostol , 2009 - Distogliere, olio su tela, 100x120 cm

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Diego Cataldo, 2014 - Green series, tecnica mista su tela, 4 elementi, tot. 100x100 cm

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Gianni Celano Giannici, 2016 - Mr. De Lapalisse n’etait pas ma main droit, acrilico e tornalina su tela, 100x150 cm

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Alfredo Celli, 2015 - Superficie CK39, tecnica mista su mdf, 80x110 cm

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Camilla Cerqua, 2015 - Senza titolo, disegno, 2 elementi cad. 50x92 cm

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Marco Cerutti, 2009 - Pope against condom, foto elaborata digitalmente e sfera al plasma su light box, 180x120x18 cm

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Pino Chimenti, 2006 - Sogno agnostico con microarchitetture dell’anima, tempera e acrilico su tavola, 70x50 cm

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Natino Chirico, 2011 - Charlie Chaplin, olio, acrilico e tecnica mista su tela, 70x85 cm

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Antonia Ciampi, 2011, LIMEN, legno, gommapiuma, tela, acrilico e piombo, 150x150 cm

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Franco Cilia, 2006-2007 - Accade al tramonto, acrilico su tela, 100x80 cm

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Francesco Cinelli, 2009 - Contaminazione n.8, anilina su lurex (tessuto), 150x210x90 cm

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Francesco Cinelli, 2015 - LegalitĂ : contaminazioni di luce e movimento, tecnica mista 200x260 cm. su base 200x2x80 cm

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Mario Circhirillo, 2010 - Acqua, fotografia digitale (lambda), 70x100 cm

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Liliana Condemi, 2016 - Fuochi e fuoco, tecnica mista su tela, 80x80 cm

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Angela Consoli, 2016 - L.H.O.O.Q., tecnica mista e "fuoco" su porta, 65x87 cm

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Francesco Correggia, 2014 - Dove sono i tuoi libri, olio e matita su tela, 80x100x5 cm

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Franco Cortese, 2014 - Iron Ribbons n.1, ferro dipinto,90x40x12 cm

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Giuliano Cotellessa, 2015 - Danza arcaica, pastello ad olio su cartone, 60x60 cm

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Giuseppe Cotroneo, 2016 - Tra segni e materia nello spazio misterioso, tecnica mista su tela, 120x100 cm

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Carlo Cottone, 2016 - L'otto ed il suo cammino, acrilico su tavola, 59x99 cm.

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(particolare) Maria Credidio, 2010 - Percezione sensibile, acrilico su tela piĂš led, legno e pelle, 90x120 cm

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Maria Credidio, 2013 - Katharsis, tecnica mista su tela, 9 elementi, tot. 324x50 cm

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Paul Critchley, 2002, A foot in the door, olio su tela su pannello provvisto di cardini, 80x120x05 cm

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Maria Pia Daidone, 2013 - Liber 1996,tecnica mista su carta, cartone, foglia d'oro, in teca di vetro, 20x30x28 cm

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Yasmine Dainelli, 2013, Frammento di pinetum 00, incisione calcografica: collografia e puntasecca, 6 elementi, tot. 93x140 cm

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Nicola De Luca, 2013 - Secrète, grafite su carta cotone, 80x60 cm

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Giulio De Mitri, 2015 - Transitorie architetture, installazione - 18 elementi in polipropilene bianco di diverse dimensioni, componenti mobili in metallo, corpo illuminante di colore blu, proiettore

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Pino Deodato, 2013 - Pensierini del chiodo fisso, installazione, terracotta policroma, 28x51x07 cm

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Pino Deodato, 2014 - Pensierini domestici, olio su tela, 120x100 cm

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Pasquale de Sensi, 2015 - Breakfast, collage, 23,5x18,5 cm

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Vincenzo De Simone, 1979 - Nodo/Reperto, 1979, tecnica mista su tela: terre naturali, ramo d'olivo, innesto, 115x180 cm

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Giovanni Diano , 2016 - Ultimo accesso, collage su cartello stradale, Ă˜ 60 cm

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Giampaolo Di Cocco, 2011 - Leviathan, lamiera di alluminio e piombo su supporto ligneo, 200x120x60 cm

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Massimo Diosono, 2009 - ...Dal visibile apparente... al reale invisibile, acrilico extrafine su tavola, 118x118 cm

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Leandro Manuel Emede (Concept by Oliviero Toscani), 2007 - Wart, frame da video

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Isidoro Esposito, 1975 - Contenitore di stati d’animo, tecnica mista, acrilici e listelli lignei su tela, 100x100 cm

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Isidoro Esposito, 2016 - Uovo cosmico e origine del mondo, scultura lignea dipinta con acrilici + uova con base lignea, 58x255x47 cm

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Renzo Eusebi, 2015 - Op. n. 08, tecnica mista su tavola, 70x70 cm

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Enzo Fabbiano, 2010 - Costellazione, tecnica mista/combustioni su tela, 80x60x4 cm

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Lorenzo Fantastichini, 2016 - Profondo rosso, stampa su tela, 30x40 cm

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Emilio Farina, 1989 - Festa romana, cartapesta dipinta e bamboo, Ă˜ 100 cm

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Diego Fazio, 2011 - Luccicanza, matita su carta, 100x70 cm

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Massimiliano Ferragina, 2015 - Il peso dell’aria, tecnica mista: acrilico e stucco su tela, 100x100 cm

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Gianluigi Ferrari, 2014 - Presente, installazione a parete, legno, iuta e granito, 160x200x30 cm

99


Antonio Fiore, UfagrĂ , 2016 - Buco nero n. 2, acrilico su tela, 100x100 cm

100


Franco Flaccavento, 2009 - D’amore e di mare, tecnica mista su tela, 100x120x5 cm

101


Franco Flaccavento, 2012 - (TR) AMARE, acrilici inchiostri su tela, 100x120 cm

102


Franco Flaccavento, 2012 - Barocchismi, Gomma su supporto ligneo, 100x120 cm

103


Franco Flaccavento, 2014 - Lieve il vento, cemento su tela, 100x120 cm

104


Jacopo Fonte, 2015 - Il naufragio, acrilico su compensato, 80x80x4 cm

105


Reale F. Frangi, 2014 - Spazio, acrilico su tela su legno, 60x60 cm

106


Aldo Fulchignoni, 2014 - Incastri in bianco e nero con bordo rosso, smalti acrilici su sagome di legno, 50x20x54 cm

107


Andrea Gallo, 2014 - Indovina chi viene a cena, olio su tela, 80x80 cm

108


Cristina Gerbino, 2012, Birdbrain, terracotta, 32x83x42 cm

109


Barbara Giacopello, 2016 - Marosi # 1, acrilico su tela, 70x50 cm

110


Fiorentina Giannotta, 2014 - Part_c di George CH., smalti industriali su tella, 100x100 cm

111


Marco Ginoretti, 2015 - Prevaricatori, acrilico su tela, 40x80x4 cm

112


Luigia Giovannangelo, 2013 - Alfabetiere per adulti, carta intagliata su spilli su carta, 3 elementi cad. 20x28x3 cm

113


Meri Gorni, 2012, C'era una volta una strada, libro collage, 51x22 cm estensibile

114


Vittorio Guarnieri, 2014 - Metamorfosi figurative inv. n° 230, polietere, 60x120x8:2 cm

115


Icks, 2010 - Opinioni di un clown [h. bรถll], self portrait, stencil [halfcolor] su mdf, 50x70 cm

116


Heike Hinneburg, 2015 - L’altro e il suo doppio, olio, pastello su carta, 60x90 cm

117


Cesare Inzerillo, 2016 - Offerte, tecnica mista, 50 x 60 cm

118


Antonio La Gamba, 2013 - Porta del mare, sbalzo su rame, 120x250x05 cm

119


Antonio La Gamba, 2016 - Studio della stele di Limen realizzata a sbalzo su rame, 40x225x40 cm

120


Mario Lanzione, 2016 - Evidenziazione, acrilici e carte su tala, 100x70 cm

121


Salvatore Lendi, 2015 - Who Is, carboncino su tela, 120x100 cm

122


Giovanni Leto, 2012 - Assemblaggio (ritratto di ignoto), opera ambientale in carta su supporto di puliuretano, 120x120 cm

123


Margherita Levo Rosenberg, 2015 - CALABRIAE, pellicole radiografiche vergini e stampate su rete metallica e su tavola, 117x130x25 cm

124


Michele Licata, 2015 - Punto di rottura, ottone e ferro, 34x70x10 cm

125


Domenico Lo Russo, 1088 - Saverio Strati, tecnica mista su tela, 150x150 cm

126


Francesco Lupinacci, 2005 - La malinconia di Delfi n.1, olio su tela, 100x100 cm

127


Luigi Magli, Abitare, stoffa e foglia oro, 200x100 cm

128


LAB 1 (Filippo Malice, Giuseppe Guerrisi, Giuseppe Lococo, Luigi Scopelliti, Diego D'Agostino), 2015 - La giustizia, scultura in ferro, 42x67x22 cm

129


Filippo Malice, 2016 - Vedetta, Assemblaggio polimaterico, acciaio-ferro-ottone, 53x13x9,5 cm

130


Luigi Malice, 1995 - Lacustre, tecnica mista su tela, 60x60x2,5 cm

131


Enea Mancino, 2010 - Madi frattale ma4, acrilici su forex, 60x60x3 cm

132


Marilena Manzella, 2015 - Via La Loggia, pastelli e matite su carta, 20x26 cm

133


Maria Maquieira Vales-VillamarĂ­n, 2012 - Cartas de cumpleannos (lettere di compleanno), disegno con installazione a parete, 150x150 cm

134


Maro D (Maria Rosaria D'Agostino), 2013 - Nir, frame fotografico da installazione con video, 24x19 cm

135


Max Marra, 2007 - Domus Mediterranea, acrilico su tela e juta, 105x155x15 cm

136


Vincenzo Marsiglia, 2010 - Bucolic ambient, poltrona acrilico su tessuto provenzale, ceramica dipinta, 200x200x200 cm

137


Giovanni Marziano, 2010 - Diario segreto n. 1, olio e pastelli su cartone grigio, 70x100x3 cm

138


Vincenzo Mascia, 2014 - Struttura 25/14, acrilico su legno, 39x39x7 cm

139


Elia Mauceri, 2012 - Lezioni di pittura, olio su tela, 120x100x04 cm

140


Najada Mehmetaj, 2011 - Memorie d'infanzia, mista su tavola, 50x70 cm

141


Monica Melani, 2011, 2015 - Tracce di vita: il cane, acquerello metodo melajna fotografia digitale e grafite su carta intelata su tavola, 2 elementi cad. 40x88,5 cm

142


Domenico Mendicino, 2014 - Samara, fotografie stampa da plotter su carta perlata e montaggio su pannello dibond, 6 elementi cad. 50x38,5 cm

143


Vincenzo Merola, 2015 - PV150323, dattilografia su carta, 29,7Ă—21 cm

144


Giuseppe Minoretti, 2014 - Composizione L.O.F. (O. 326), acrilico su tela, 63x76 cm

145


Giuseppe Minoretti, 2014 - Composizione L.O.F. (O. 327), Acrilico su tela, 58x78 cm

146


Diego Minuti, 2014 - Ecce Homo, olio su tavola + materiali vari, 81x48 cm

147


Francesco Minuti, 2015 - Body and soul, tecnica mista su tavola, 4 elementi tot. 134x80 cm

148


Antonio Montesanti, 2013, 2016 - Madonna di Piedigrotta, acrilico su sportello in legno del vano motore di un gozzo, 62x73 cm

149


Domenico Muratore, 2016 - CosmicitĂ dinamica in dualismo metafisico, acrilico su legno con oro zecchino ossidato, 120x85 cm

150


Giuseppe Negro, 2015 - Icona, tecnica mista, assemblaggio di legno bruciato su tela con monitor da 3,5", 15x18x2 cm

151


Giuseppe Negro, 2015 - Reliquario, tecnica mista, assemblaggio di legno su tela, 15x18x2 cm. ogni modulo

152


Francesco Neri, 2014 - Da qualche parte nella mia testa, disegno penna nera su cartoncino, 60x70 cm

153


Gianfranco Nicolato, 2011 - Double face - g.n. giallo e nero, smalto su multistrato-alluminio, 56x73 cm

154


Fabio Nicotera, 2016 - Pagina, tecnica mista su tela, 80x80 cm

155


Yoshin Ogata, 2008 - Sole, marmo scolpito, 56x90x27 cm

156


Satsuki Oishi, 2010 - Crystallize, carte rotolate, 160x160x30 cm

157


Cosimo Paiano, 2016 - Faceless, kentmere photo paper, gelatin silver process, 40x30 cm

158


Enzo Palazzo, 2014 - Omaggio a Joseph Beuys, tecnica mista, ferro e legno, 57x100x20 cm

159


Franco Paletta, 2010 - Corpo vuoto luminoso, acciaio verniciato, 38x93x36 cm

160


Claudia Palmarucci, 2011 - 1984, matita e olio su carta, 3 elementi 30x40, 60x40, 30x40 cm

161


Hannu Palosuo, 2012 - Memoria obliterata, olio su tela, 80x80 cm

162


Vincenzo Paonessa, 2013 - Senza titolo, acrilici, inchiostro bianco glitter su tela, 100x150 cm

163


Mario Parentela, 1996 - La Pinax, tecnica mista, 42,5x43,5x7 cm

164


Federico Paris, 2012 - Calamaro gigante, tecnica mista, 800x70x45 cm

165


Lina Passalacqua, 2010 - Fogliame, olio su tela, 50x70 cm

166


Carla Passarelli, 2015 - Giuseppe Spagnuolo detto Libero, mosaico in materiali lapidei e smalti, 70x90x4 cm

167


Giuliano Pastori, 2010 - Language research, smalti su plastica, 49,5x35,4 cm

168


Salvatore Pepe, 2013, Infinito 03, tecnica mista su tavola, 97x97x3 cm

169


Salvatore Pepe, 2014 - Orizzonte ovest, tecnica mista e sabbia su tela, 100x80x5 cm

170


Antonio Perrottelli, 2012 - Geometria transmultimediale 21, tecnica mista, 48x40x5,5 cm

171


Antonio Perrottelli, 2013 - Geometria transmultimediale 29, tecnica mista, 41x48x3,5 cm.

172


Barbara Pianca, 2012 - Fluttuando tra precipizi, bronzo, pietra di Gerusalemme, acquario, Ă˜ 56x40,5 cm

173


John Picking, 2013 - Macro e micro II, olio su tela, 120x80 cm

174


Marta Pilone, 2013 - Carma n. 19, plexiglass plasmato a caldo, 60x70x10 cm

175


Tarcisio Pingitore, 2013 - Incontro, lenzuolo e pittura su tela, 100x100x8 cm

176


Luca Pirozzi, 2013, Soffio, pietra di travertino e fili di giunchi su base in legno, 75x175x30 cm

177


Edoardo Pisano, 2014-2015 - Le porte dell’utopia: la porta per il bosco, tecnica mista, olio, smalto, elementi plastici, cera, 75x185x7 cm

178


Andrea Poma, 2013, Memorie, mosaico, 160x40x3 cm

179


Noemi Priolo, 2011 - Confini, terracotta patinata, 50x90x30 cm

180


Francesca Procopio, 2014 - Decadenza, fotografie stampa su carta satinata, 3 elementi 70x100, 70x50, 70x50 cm

181


Salvatore Provino, 2010 - Fusione aurea, olio su tela, 50x63 cm

182


Silvia Pujia, 2013, Soglie, opera ambientale (21 soglie in materiale lapideo), 300x15x250 cm

183


Antonio Pujia Veneziano, 2014 - Veritatis splendor, aerografia con vernice oro su tela, Ă˜ 90 cm

184


Stefano Pullano, 2015 - Senza visto, grafite e carboncino su carta, 2 elementi cad. 50x70 cm

185


Mikulàš Rachlík, 2004, Archeologia del presente, olio su tela, 100x120 cm

186


Davide Regoli, 2016 - Ipotesi di mondo al collasso #1, Ingrandimento da pittura su celluloide - stampa su tela, 87x100 cm

187


Tiziana Rinaldi, 2013 - Io sono, olio su tela su tavola e video con monitor da 3,5 pollici, 100x150x12 cm

188


Antonella Rocca, 2014 - Splash, posate in acciaio saldate, 100x100x108 cm

189


Giada Rochira, 2013 - Sine photoshop, fotografia luce ambiente, 90x122 cm

190


Anna Romanello, 2014 - Foto su carta cotone HanemĂźhle con interventi in xilografia e tecnica mista, 60x50 cm

191


Boutros Romhein, 2005 - Donna alla finestra, marmo statuario e vetro, 27x72x21 cm

192


Giorgia Romiti, 2012 - The dream of the fisherman's wife | backstage, stampa fine art, 70x50 cm

193


Lucia Rotundo, 2015 - Abitare la natura, legno, smalto, tessuto, foglia oro, acrilico su tela, 80x80x9 cm

194


Iolanda Russo, 2014 - Aspettando la notte, legno e specchio, 47x180x52,5 cm

195


Jeannette RĂźtsche, 2009 - Fuoco, geometria frazionaria, stampa fotografica su tela, 100x70 cm

196


Virginia Ryan, 2008 - Topography of the Dark/Square 2, assemblage, cm 150x150x05 cm

197


Antonio Salzano, 2014 - Veduta astratta, acrilico su tela, 100x100 cm

198


Vito Sardano, 2012 - Dalla serie To Overshoot In/contemporanea “neutroni in difficoltà”, 90x90x54 cm / installazione al muro 95x96x20 cm

199


Salvatore Sava, 2011 - Grande ceppo, scultura in ferro zincato con basamento in pietra, 42x78x42 cm

200


Grazia Savelli, 2012 - Dubbi dell’attesa, olio su mdf, 100 x 50 cm

201


Giancarlo Savino, 2011 - Andamento senza futuro, olio su tela, 105x97x3 cm

202


Nuccio Schepis, 2008 - Fusion,bronzo, 50x25 cm

203


Agnese Scultz, 2013 - Ritratti, tecnica mista, mosaico e pigmento su malta, 4 elementi cad. 53x73x5 cm

204


Agnese Scultz, 2015 - Reminescenze, caffè e sale su tessuto, 2 elementi tot. 80x60 cm

205


Gianfranco Sergio, 2007 - Coltivatori d’armi, olio su tela, 70x100 cm

206


Maria Jole Serreli, 2015 - Animas, nido di seta, installazione site specific: tela e materiali tessili, 200x280 cm

207


Emilio Servolino, 2015 - Repliche di silenzi, tecnica mista su tela su compensato, 67x130 cm

208


Antonio Sixty, 2010-2012 - Money transfer, file digitale stampato su plexiglass, 3 elementi cad. 76,5x49 cm

209


Filippo Soddu, 2014 - Aggregazione, acrilico e collage su cartone applicato su tavola, 80x80 cm

210


Enzo Spanò, 2013 - Abbraccio rosa, acrilico e cartoncino su tela, 70x86cm

211


Salvatore SpartĂ , 2014 - Ogni periodo ha la sua croce, tecnica mista, 155x103x25 cm

212


Ernesto Spina, 2015 - Elemento 10, gesso, pigmenti di colore e cera, sfera Ă˜ 40 cm

213


Ernesto Spina, 2016 - Stratificazioni 4, tecnica mista su tavola, 30x30 cm

214


Giulio Telarico, 2015 - Dialogo 1, tecnica mista: tela incollata su tavola a rilievo, 70x100x5 cm

215


Giulio Telarico, 2015 - Dialogo 2, mista su tela incollata su tavola a rilievo, 70x100x5 cm

216


Alessandra Tescione, 2012 - Dittico, istante instabile, tecnica mista su pellicola 35 mm b/ne stampa digitale, unico elemento 50x35x3 cm

217


Francesco Tommasi, 2015 - Pineta di Baratti, negativo bianco e nero 35 mm. digitalizzato e stampato con plotter, 90x60 cm

218


Gianluca Traina, 2012 - Portrait 360°- Tell Me, scultura (carta, pvc), 80x40x40 cm

219


Vincenzo Trapasso, 2014 - Bianco Sud (Pensiero per Mandela), cemento, acrilico, cornice, 40x45 cm

220


Valentina Trifoglio, 2011 - Stati d’animo, body-painting, video-proiezione, fotografia, 70x100 cm

221


Valentina Vallorani, 2015 - Il coniglio, la pescia, la vacca, olio, acrilici, matite e collage su box in cartone, 3 elementi cad. 40x59x12 cm

222


Luca Valotta, 2010 - Una dolce tentazione, olio su tela, 70x90x4 cm

223


Francesco Varlotta, 2016 - Analogico notturno sul mare, olio su tela, 100x100 cm

224


Victoria Villar, 2016 - Balla l’Aurora, tecnica mista, 70x70 cm

225


Paolo Viterbini, 2010 - Racconto urbano delle tracce azzurre, acrilico, 70x50 cm

226


Elisa Zadi, 2014 - Zita 1, installazione a parete, olio su tessuto di lino, 100x200x10 cm

227


Andreas Zampella, 2016 - For a futur war - Ascia#1, ramo e pietra, 25x60 cm

228


Piergiorgio Zangara, 2014 - Opera madi n. 246, legno+plexiglass, 51x75x5,5 cm

229


Morgan Zangrossi, 2016 - Archeological find XXI century b.C., Componenti hardware ricoperti di ruggine vera, 50x45x22 cm

230


Juan Zhao, 2012-2013 - I solidi, tecnica mista, 9 elementi cad. 42x29,7 cm. con associate 9 disegni poligonali in plastica assemblata

231


Zino, 2016 - Holy heart, stampa digitale e lego, 50x70 cm

232


Planimetria


LIMEN Museo d’Arte Vibo Valentia Complesso Valentianum Piazza San Leoluca - Vibo Valentia 1° piano

Area Museo Area Mista Uffici Camerali/Museo Uffici Camerali

234


Laboratorio Workroom

Sala Congressi Congress Hall

“A. Murmura”

Buio (Dark) Room

Galleria Nera Black Gallery

Uffici Offices

Galleria Oro Gold Gallery

“R. Carbone”

Sala Consiglio Meeting Room

Uffici Offices

Galleria Platino Platinum Gallery

Uffici Offices

Saletta MADI

Galleria Argento Silver Gallery Uffici Offices

Entrata Entry

235


I CRITICI D'ARTE DEL PREMIO INTERNAZIONALE LIMEN ARTE 2009: Lucio Barbera, Giorgio Di Genova, Massimo Duranti, Vincenzo Le Pera, Elena Pontiggia 2010: Toti Carpentieri, Claudio Cerritelli, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera, Nicola Micieli 2011: Paolo Bolpagni, Lara Caccia, Genny Di Bert Radicati, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera 2012: Lara Caccia, Elena Del Drago, Genny Di Bert Radicati, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera, Elisabetta Longari, Ugo Piscopo 2013: Giorgio Bonomi, Lara Caccia, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera 2014: Giorgio Bonomi, Lara Caccia, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera 2015: Giorgio Bonomi, Lara Caccia, Giorgio Di Genova, Vincenzo Le Pera 2016: Nicolas Ballario, Vincenzo Le Pera

236


ISBN 978-88-941512-8-2



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