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CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINA Data Evento Risultato a And Dom. 29-08 1 Camp. FIORENTINA - NAPOLI 1-1 a And Dom. 12-09 2 Camp. Lecce - Fiorentina 1-0 a And Sab. 18-09 3 Camp. FIORENTINA - LAZIO 1-2 a And Merc. 22-09 4 Camp. Genoa - Fiorentina 1-1 Dom. 26-09 5a Camp.And FIORENTINA - PARMA 2-0 a And Dom. 03-10 6 Camp. FIORENTINA - PALERMO 1-2 Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1 Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1 Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0 0-0 Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina a And Dom. 07-11 10 Camp. FIORENTINA - CHIEVO 1-0 a And Merc. 10-11 11 Camp. Roma - Fiorentina 3-2 a And Sab. 13-11 12 Camp. FIORENTINA - CESENA 1-0 a And Sab .20-11 13 Camp. Milan - Fiorentina 1-0 1-1 Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0 Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0 Sab. 11-12 16a Camp.And Udinese - Fiorentina 2-1 Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1 Dom. 19-12 17a Camp.And FIORENTINA - INTER RINVIATA Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1 a And Dom. 09-01 19 Camp. FIORENTINA - BRESCIA 3-2 Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0 a Rit Dom. 23-01 2 Camp. FIORENTINA - LECCE 1-1 Sab. 29-01 3a Camp.Rit Lazio - Fiorentina 2-0 a Rit 1-0 Merc. 02-02 4 Camp. FIORENTINA - GENOA a Rit Dom. 06-02 5 Camp. Parma - Fiorentina 1-1 a Rit Dom. 13-02 6 Camp. Palermo - Fiorentina 2-4 a And Merc.16-02 Rec.17 FIORENTINA - INTER 1-2
Data Dom. 20-02 Dom. 27-02 Dom. 06-03 Dom. 13-03 Dom. 20-03 Dom. 03-04 Dom. 10-04 Dom. 17-04 Sab. 23-04 Dom. 01-05 Dom. 08-05 Dom. 15-05 Dom. 22-05
7 Camp. 8a Camp.Rit 9a Camp.Rit 10a Camp.Rit 11a Camp.Rit 12a Camp.Rit 13a Camp.Rit 14a Camp.Rit 15a Camp.Rit 16a Camp.Rit 17a Camp.Rit 18a Camp.Rit 19a Camp.Rit a
Rit
Evento Risultato FIORENTINA - SAMPDORIA 0-0 Bari - Fiorentina 1-1 FIORENTINA - CATANIA 3-0 Chievo - Fiorentina 0-1 FIORENTINA - ROMA 2-2 Cesena - Fiorentina 2-2 FIORENTINA - MILAN 1-2 FIORENTINA - JUVENTUS 0-0 Cagliari - Fiorentina 1-2 FIORENTINA - UDINESE 5-2 Inter - Fiorentina 3-1 FIORENTINA - BOLOGNA Brescia - Fiorentina Le ultime 4 cartoline da collezione de I Magnifici Viola anni ‘50-1980! Questa settimana Pellegrini, Mazzone, Restelli, Desolati, Tendi e Galbiati. Appuntamento al prossimo campionato con 80 cartoline de I Magnifici Viola anni 1980-2010
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CLASSIFICA serie A
a
1i8 o torn 15 Maggio 2011
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78 72 68 62 60 60 57 53 49 48 44 43 43 42 41 40 38 36 31 21
BARI - LECCE CATANIA - ROMA CESENA - BRESCIA CHIEVO - UDINESE FIORENTINA - BOLOGNA LAZIO - GENOA MILAN - CAGLIARI NAPOLI - INTER PARMA - JUVENTUS SAMPDORIA - PALERMO
Cari amici, cari lettori, siamo giunti all’ultimo appuntamento di questo campionato, il quindicesimo, con Fiorentina Informa. Per la nostra Viola è stata una stagione piena di difficoltà, che dobbiamo lasciarci velocemente alle spalle per ripartire a BOLOGNA BARI 9 1itorno subito alla grande, con R BRESCIA - FIORENTINA tutta quella passione e CAGLIARI - PARMA l’entusiasmo di cui solo GENOA - CESENA INTER - CATANIA Firenze e i Fiorentini JUVENTUS - NAPOLI sono capaci. LECCE - LAZIO La stessa passione e lo PALERMO - CHIEVO ROMA - SAMPDORIA stesso entusiasmo che 22 Maggio 2011
Milan Inter Napoli Udinese Lazio Roma Juventus Palermo FIORENTINA Genoa Cagliari Catania Chievo Parma Bologna Cesena Lecce Sampdoria Brescia Bari
UDINESE - MILAN
L’editoriale
abbiamo messo noi in ognuno dei numeri di Fiorentina Informa. Un GRAZIE di cuore e un abbraccio a tutti voi, lettori, collezionisti e sponsor, che ci avete sostenuto, consigliato, a volte criticato, ma soprattutto avete condiviso quest’avventura con noi, sancendo lo straordinario successo de ‘I Magnifici Viola’ e venendoci a trovare nel nostro Store. È per questo che al centro di questo numero abbiamo inserito un piccolo ‘regalo’ per premiare tutti voi che ci seguite con tanto interesse, che è anche un pretesto per incontrarci senza attendere la fine dell’estate. Vi aspet-
tiamo, quindi, nel nostro Store di via dei Sette Santi 38r e su internet, per prepararci insieme ad una nuova grande annata da vivere insieme: torneremo puntuali, come sempre, per la prima partita casalinga della Fiorentina del prossimo campionato, con le nuove cartoline de ‘I Magnifici Viola’ e un’infinità di novità e di sorprese! A presto e Alè Viola!
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L’editoriale
Giù il sipario . . . i o p E
si riparte! Dobbiamo prendere questo derby tra Fiorentina e Bologna come un’occasione per omaggiare e salutare i protagonisti di tante stagioni viola che il prossimo anno non ci saranno più. Poi ci impegneremo a cancellare questo campionato dalle nostre menti. Prima ci riusciremo, meglio sarà per tutti, soprattutto per chi resterà, a cominciare dall’allenatore...
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Fiorentinainforma Grazie a chi ha onorato la maglia viola È doveroso, però, riconoscere a calciatori come Santana, come Donadel - tanto per citare due che nella prossima stagione difficilmente vedremo al Franchi – di aver profuso in questi anni il loro massimo impegno per la maglia viola. E sarà emozionante congedarsi da un pezzo della nostra gloriosa storia recente. Il nostro invito è quello di salutare tutti col massimo calore possibile: per alcuni potrebbero non esserci più occasioni. Lo scorso anno, infatti, ci congedammo da Prandelli con un arrivederci. Fu invece un addio. E Firenze fu costretta ad abbracciare Cesare sulla panchina della Nazionale in un’anonima partita con le Far Oer.
Contro le grandi ‘mai una gioia’ Dunque saluti e baci a tutti, in fondo è questo l’unico senso che può rivestire una partita di fine stagione tra due formazioni fuori da tutti i giochi. Dopo finali di campionati vissuti al cardiopalma dell’ultima giornata (indimenticabile il gol in rovesciata di Osvaldo, che consegnò la Champions ai viola ai danni del Milan), è già il secondo anno che l’apatia si impossessa della nostra primavera. Sportivamente è un dramma.
E poi... si riparte!
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La Fiorentina del prossimo anno cambierà moltissimo e questo rappresenta comunque una fortuna, oltreché una necessità, visto come sono andate le cose in questo 2010-11.
L’editoriale Contro l’Inter, nessuna sorpresa. Purtroppo anche la Viola di Mihajlovic, come quella di Prandelli, conserva la pessima abitudine di squagliarsi al cospetto della grandi squadre. Perde la testa, regala agli avversari black-out da campionato amatori, e incassa sistematicamente sconfitte, senza mai riuscire a dare la sensazione di poter fare il colpaccio. È un handicap psicologico pesante che la squadra ha accumulato negli anni e che sarà difficile scardinare. È trascorso dunque un altro cam-
pionato senza che la Fiorentina sia riuscita a regalarsi e a regalarci un pomeriggio di gioia, di euforia, di sogni. Torna prepotentemente di attualità lo striscione “Mai una gioia”. Eppure la Viola degli anni ’80, senza andare troppo indietro nella gloriosa storia gigliata, riusciva spesso ad esaltarsi nelle grandi partite, anzi costruiva e fortificava la propria stagione in quegli appuntamenti. Le ultime ‘Fiorentine’ capaci di giocare a viso aperto e senza paura contro le big, sono state quella dell’Imperatore Fatih Terim e la prima della gestione Prandelli. Poi è iniziato l’inesorabile declino, fino a quest’anno, dove affrontare avversari più avanti in graduatoria ha creato nei giocatori viola un vero e proprio complesso: contro le squadre che la precedono in classifica, la Fiorentina, in sedici incontri, ha perso nove volte, pareggiato cinque e vinto
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L’editoriale solo in due circostanze, a Palermo e in casa contro l’Udinese.
Sfortuna, infortuni, errori: una stagione da dimenticare Va in archivio il campionato più sofferto degli ultimi sei anni, un calvario preannunciato peraltro dalle previsioni azzeccatissime di Corvino, ma clamorosamente in controtendenza con gli strombazzanti proclami di Sinisa Mihajlovic. Sì, la Fiorentina ha realmente rischiato di retrocedere e, col senno di poi, se non ci fosse stato l’elettroshock dei tifosi e della città dopo la delirante prestazione di Roma con la Lazio, la squadra di Mihajlovic sarebbe tranquillamente potuta rotolare in una spirale. Ci sono voluti nervi saldi e tanta buona volontà, Sinisa ha corretto qualcosa (ogni tanto diamo qualche merito anche a lui!) e la fortuna ha poi deciso di correre in soccorso di una squadra che gli infortuni avevano falcidiato in modo inverecondo.
Adesso la ricostruzione Adesso può iniziare la ricostruzione della Fiorentina. Un restyling profondo che poggerà le sua fondamenta su alcuni indiscutibili punti fermi. Nella Fioren-
tina del domani ci saranno sicuramente e quasi esclusivamente giocatori motivati ed orgogliosi di vestire la maglia viola. Questa è una delle promesse-manifesto che Corvino, quest’anno, vuole mantenere a tutti i costi. Impossibile conciliare questa condizione con gli atteggiamenti di Mutu, il quale continua a condurre una vita dissennata. In campo gioca ormai 20 minuti ogni dieci partite, per gli altri 80’ è praticamente un fantasma. Un costosissimo ‘zombie’. Praticamente impossibile recuperare Juan Vargas:
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il peruviano si è ‘giocato’ il campionato tra infortuni prolungati, notti brave, macchine sfasciate, salvo poi riemergere nel finale con prestazioni maiuscole e gol straordinari. Di un campione così, costantemente a mezzo servizio, Firenze ormai non ha più bisogno.
Low profile e monte ingaggi ridotto: il futuro inizia da qui La Fiorentina del domani dovrà essere, dunque, prima di tutto una squadra di seri professionisti, capaci di resistere alle tentazioni e di condurre una vita da atleta. E la società dovrà stabilire regole ferree, intransigenti, e multe onerose per evitare che ogni sera si crei il pretesto, anche fra i più giovani, per scatenare in città il Carnevale di Rio. Dovrà essere, sostanzialmente, una squadra che guadagna di meno. E in questa direzione Corvino sa che è giusto risparmiare sugli ingaggi dei top player come su quelli dei gregari. La Fiorentina del domani sarà una squadra rinforzata in tutti i reparti, a cominciare dalla difesa, esposta sovente, come a Milano, a delle figuracce dai contorni imbarazzanti. Per Mihajlovic sarà indubbiamente una sfida eccitante. Il tecnico serbo, che ha goduto di ampio
credito in città, che è stato difeso e protetto ad oltranza da parte della società, sarà costretto a dimostrare di aver fatto tesoro degli innumerevoli errori commessi quest’anno. Dalla preparazione – gli avversari hanno corso per tutto il campionato più della Fiorentina – all’organizzazione della squadra, acquisita parzialmente solo nelle ultime giornate di campionato; dalla gestione dei giocatori – passati repentinamente da campo a tribuna e viceversa – a quella dei rapporti
E poi... si riparte! con stampa e città. Il prossimo campionato infatti nascerà in una dimensione di basso profilo, per non creare le assurde aspettative della scorsa estate (“Siamo da Champions”), poi frettolosamente ritirate con la Fiorentina ultima in classifica.
Firenze e la Fiorentina: una scelta d’amore La società infine. La Fiorentina tornerà ad avere un presidente e, chiunque esso
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L’Editoriale sia, potrà dunque archiviare per sempre la grottesca rappresentazione di un club decapitato al vertice. Si strutturerà, inoltre, in modo migliore, con l’ingresso, anche questo ufficiale, di nuove figure che ‘ingrasseranno’ l’organigramma della dirigenza viola.
I Della Valle, di questo ne siamo sicuri, senza svenarsi, assicureranno, come sempre hanno fatto, i fondi necessari per la ricostruzione, e pretenderanno dai propri dipendenti un immediato riscatto dopo due anni di rovinosi flop. Le premesse per una stagione migliore, insomma, ci sono tutte.
E poi... si riparte!
Un legame speciale tra la città di Firenze e la squadra viola Un’ultima considerazione, sulla tifoseria. Non sarà mai il saldo passivo di una campagna acquisti o il budget di un monte ingaggi a far impennare l’entusiasmo di Firenze per la Fiorentina. Cari dirigenti viola, cari Della Valle, siate voi a dare il buon esempio: vogliate bene ai colori viola e alla gente che vi sostiene, fin dalla C2.
L’affezione e il calore della città dipende esclusivamente dal vostro amore e non dal vostro denaro. Altrove no, ma a Firenze è sempre stato così. Cristiano Puccetti
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Fotostory viola 1
1 Maggio
inese 5-2 d -U a in t n e r Fio
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1Reduce dalla vittoria del Sant’Elia contro il Cagliari, la Fiorentina al Franchi trova l’Udinese in piena lotta Champions. Per quel simpaticone di Guidolin e i suoi, l’imperativo è vincere, per i Viola, nono-
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stante la matematica ancora non abbia chiuso del tutto le porte dell’Europa, conta soprattutto fare bella figura davanti al proprio pubblico. E davanti ad un monumento della storia recente della Fiorentina come Angelo Di Livio, in tribuna nella veste di commentatore per Sky. 2 e 3 Dopo la prova della settimana precedente, i riflettori sono tutti puntati su Alessio Cerci, che Mihajlovic conferma in avanti accanto a Gilardino e Vargas. L’ex romanista ripaga alla grande la fiducia del tecnico: al 9’, azione devastante sulla fascia destra, cross perfetto in area per Vargas, che di sinistro
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la mette sotto l’incrocio. È 1-0! 4 e 5 La Fiorentina prende in mano la partita, impedendo all’Udinese di rendersi pericolosa, e al 22’ raddoppia. A segnare è D’Agostino, bravissimo a sfruttare un pallone sporcato da Behrami su cross di Pasqual. 2-0 per i Viola! 6 L’Udinese non può permettersi di perdere e, dopo il raddoppio viola, si riprende il pallino del gioco, trovando il gol con Pinzi al 29’ e sfiorando il pareggio quattro minuti più tardi con Isla, che non riesce a deviare in gol un bel cross di Pasquale. Dopo l’intervallo, è però la Fiorentina a riportarsi in avanti, ancora con D’Agostino, che con un gran tiro dalla distanza, deviato da Zapata, batte per la seconda volta Handanovic. 3-1! 7 Il teorema del tifoso viola, però, parla chiaro: se in campo c’è la Fiorentina, sugli spalti è necessario patire. Dopo aver evitato il KO grazie ad un grande intervento di Handanovic su un insidiosissimo tiro di Behrami, l’Udinese rientra in partita grazie ad Asamoah, che al 57’ trafigge Boruc, mettendo a segno il gol del 3-2. Pochi minuti dopo Gilardino si ritrova tutto solo con il pallone tra i piedi all’altezza del dischetto del rigore, ma il tiro finisce alto. 8 Il quarto gol dei gigliati arriva al 71’: D’Agostino pesca sul filo del fuorigioco Alessio Cerci che, con un pallonetto, anticipa l’uscita di Handano-vic, mettendo a segno il 4-2.
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8 Maggio 9 Un quarto d’ora più tardi, l’ex romanista si concede addirittura il bis, mettendo dentro un suggerimento dalla sinistra di Marchionni e fissando il risultato finale. La Fiorentina batte l’Udinese 5-2, ma il grande protagonista è lui, Alessio Cerci. Quattro gol e un assist in due partite: non abbastanza, forse, per cancellare una stagione con troppi alti e pochi bassi, ma di sicuro un bottino sufficiente per meritarsi, finalmente, gli applausi del Franchi.
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tina 3-1 Inter-Fioren
10 In mancanza di motivazioni, ci rimangono gli incroci. E di incroci Inter–Fiorentina ne offre tanti: l’ex Mihajlovic accolto dagli applausi del suo ex pubblico, Paz10 zini, ex al veleno, salutato dai compagni del periodo viola, il giro d’onore del doppio ex Francesco Toldo prima del fischio d’inizio e la storia infinita del non ancora ex, ma forse presto ex, Montolivo, che rumors di mercato danno sempre più vicino ai nerazzurri. Ci sarebbe anche il fatto che contro le cosiddette grandi, la Fiorentina non ha mai vinto, e che questa potrebbe essere la volta buona per cambiar l’andazzo. Al 10’ ci prova Gilardino: bella palla di Cerci nel mezzo per lui e pallone che finisce sulla traversa. 11 Al 18’ è Cerci a far tremare Julio Cesar, scaricando verso la porta un poderoso sinistro su cui, però, il portiere è pronto. 12 Scampato il pericolo, l’Inter rialza la te11 sta e mette alle corde la Fiorentina. Il gol, nell’aria, arriva al 25’ dai piedi di Pazzini, che imbeccato da Eto’o, si gira nello stretto e trafigge Boruc. 1-0. 13 Neanche il tempo di riprendersi dal colpo, che arriva il raddoppio di Cambiasso, sugli sviluppi di una punizione battuta dal solito Eto’o. 2-0. 14 La partita, in pratica, si chiude qui. Dopo le ultime belle prestazioni, la Fiorentina sembra essere tornata prigioniera dei propri limiti e della sfortuna, aggravati da una difesa assolutamente non in giornata. Malissimo Vargas: dopo le ultime buone uscite, il peruviano è protagonista di una partita da dimenticare. 15 Nella ripresa si fa vedere Gilardino, che al 53’ si mangia il più facile dei gol e al 74’ riesce a b u t t a r l a 14 dentro, accorciando le distanze. Le speranze si spengono 12 dopo appena tre minuti, q u a n d o 13 Coutinho trafigge per la terza volta Boruc. Finisce 3-1, 15 un risultato senza appello che sancisce la matematica esclusione della Fiorentina dall’Europa League.
Pagine a cura di Giovanni Rizzo Aggiornamenti e notizie sul nostro sito www.fiorentinainforma.it
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La squadra ospite Per qualche mese è stata addirittura la squadra rivelazione. Quella che continuava a vincere e mettere in cascina punti su punti, nonostante la giustizia sportiva ne togliesse man mano altri. Tre in tutto, cosa mai accaduta fino ad oggi nella storia del calcio italiano. Poi qualcosa, nella macchina Bologna, si è inceppato. Neppure Alberto Malesani, tecnico ma anche psicologo delle sue squadre, è riuscito a rimettere a posto gli ingranaggi. Tanto che Bologna, oggi, è una polveriera. Anche i giocatori non sono tranquilli. Perché il pareggio con il Parma, alla fine ha premiato (grazie a Boselli che ha regalato la vittoria al Genoa nella stracittadina della Lanterna) solo i ducali. «Abbiamo giocato con la paura addosso - ha raccontato domenica Marco Di Vaio, il simbolo del Bologna - ne avevamo tanta. Era difficile reagire dopo 5 sconfitte consecutive, e non siamo
Fiorentinainforma gol dura ben 510 minuti. L’ultima rete rossoblù porta la firma di Marco Di Vaio, alla mezz’ora di Brescia-Bologna. Era il 3 aprile scorso, l’inizio di una lenta agonia che vede, a 180 minuti dal termine della stagione, il Bologna ancora alle prese con la salvezza. Per stare al sicuro servono ancora due punti, ma il Franchi non sarà terreno di conquista. La Fiorentina vuole rendere meno amara la fine di una stagione iniziata nel peggiore dei modi, e l’obiettivo è quello di mettere insieme due vittorie su due per dare inizio ad un nuovo ciclo, da portare a termine la prossima stagione, magari con il ritorno in Europa dopo un’assenza di due anni. Walter Ducci
BOLOGNA
LA ROSA I PORTIERI 44 Filippo LOMBARDI 22 Cristiano LUPATELLI 1 Emiliano VIVIANO I DIFENSORI 6 Miguel BRITOS 21 Nicolò CHERUBINI 16 Andrea ESPOSITO 8 György GARICS 2 JUAN 87 Bruno MONTELONGO 18 Vangelis MORAS 3 Archimede MORLEO 13 Daniele PORTANOVA 17 Ivan RADOVANOVIC
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riusciti a renderci pericolosi come volevamo».
A due punti dalla salvezza C’è pure un altro record negativo che il Bologna non è ancora riuscito ad abbattere: l’astinenza dal
19 Matteo RUBIN I CENTROCAMPISTI 24 Antonio BUSCE’ 32 Federico CASARINI 7 Francesco DELLA ROCCA 12 Albin EKDAL 4 Rene KRHIN 26 Gaby MUDINGAYI 5 Massimo MUTARELLI 15 Diego PÉREZ 10 Gastón RAMÍREZ 77 Luca SILIGARDI GLI ATTACCANTI 9 Marco DI VAIO 11 Manuel GAVILÁN 20 Henry GIMENEZ 69 Riccardo MEGGIORINI 35 Daniele PAPONI 14 Andrea PISANU ALLENATORE: Alberto MALESANI
La curiosità
Malesani, il debuttante che entrò nei cuori viola Dopo la sua prima partita sulla panchina viola, ad Udine, niente fu più come prima. La Fiorentina di Malesani, il debuttante, espugnò il Friuli. Lui, scapigliato e paonazzo in volto, maglietta e pantalocini assolutamente anti convenzionali, corse subito sotto la curva. Diventò il tecnico-ultrà, e per questo a Firenze nessuno lo ha mai dimenticato. Pur essendo al suo esordio alla guida tecnica di una squadra di serie A, riuscì subito a dare un gioco e un’anima alla squadra, oltre a portarla al quinto posto, in Coppa Uefa. I campioni, su tutti Batistuta e Rui Costa, si schierarono immediatamente dalla sua parte: intuirono subito la sua preparazione e quella cultura del lavoro fondata su idee innovative, capace di far giocare una squadra coniugando spettacolo e concretezza. Il suo feeling, straordinario con squadra e città, non fu altrettanto efficace con Vittorio Cecchi Gori, allora presidente-proprietario della Fiorentina. Le strade si separarono, Malesani se ne andò, portandosi dietro l’amarezza di non aver potuto portare avanti un ciclo. Sicuramente vincente. Dopo Firenze, Malesani è stato alla guida di Parma, Verona, Modena, Panathi-naikos, Udinese, Empoli, Siena e, infine, dal primo settembre 2010, del Bologna.
Do Re Mi Fa GOL
ANDREA MINGARDI Bologna rossoblues È difficile inquadrare la carriera di Andrea Mingardi: un po’ rock, un po’ blues, ora cantautore “serio”, ora ‘alfiere’ del nonsense... Settant’anni, bolognese di nascita e di fede calcistica, Mingardi diventa noto al pubblico alla fine degli anni Settanta: “La mia carriera musicale – racconta – è iniziata con ‘Datemi della musica’, un brano rock blues inciso anche dalla grande Mina. Poi ci sono state anche canzoni divertenti, e se vogliamo demenziali, come ‘Un Boa nella canoa’, perché mi diverto a spaziare nell’arco musicale”. Nel 1992 arriva il debutto al Festival di Sanremo in coppia con Alessandro Bono, morto di AIDS due anni dopo: “Ricordo con grande emozione il duetto con lui, sono stato 10 anni senza parlare a quanti mi chiedevano pruriginosi dettagli sulla scomparsa di un giovane che ha fatto un errore e gli è costato caro, ma è rimasta quella canzone, ‘Con un amico vicino’, a sancire la nostra amicizia ed anche la bravura di un grande cantante”.
Cantautore e scrittore: un artista a 360 gradi Oltre che cantante, Mingardi è anche scrittore: “Un biglietto per l’aldilà” è il suo ultimo legal thriller. “In questo particolare momento – precisa, però - mi dedico alla registrazione di un disco, e credo proprio che sarà il più forte che abbia mai pensato. Ci troveremo il blues, il rock’n’roll, la trasgressione e l’ironia. Dario Fo ha detto recentemente che se uno è giovane non può non essere trasgressivo e rivoluzionario: essendo io giovane non potevo esimermi dal metterci dentro certe cose. Nella mia carriera lunga e fortunata mi sono sempre tenuto borderline, senza seguire le mode: mi piace molto scrivere, occuparmi di cinema, mi piace fare tante cose. Alcuni mi dicono che sono un artista a 360 gradi - sorride - io dico: sempre meglio a 360 che.. a 90 gradi!”.
Tifoso del Bologna e del progetto Fiorentina Al Franchi il Bologna trova una Fiorentina senza obiettivi, a differenza di una compagine rossoblù in piena lotta salvezza.
“Vi stupirò – dice – tifoso è una parola grossa, ma io sono un ammiratore del progetto Fiorentina, anche se ora state attraversando un momento che può capitare ogni 4 o 5 anni, quello del rinnovamento, del tetto degli stipendi da rivedere con alcuni giocatori come Montolivo che trattano la permanenza. Occorre valutare bene se svenarsi o rifondare. Avete poi un grande allenatore, ho avuto modo anche di dissentire sul suo licenziamento dal Bologna, ha idee chiare che riesce a trasmettere con forza. Noi invece siamo riusciti a complicarci la vita, solo la rete del Genoa contro la Samp all’ultimo secondo ci ha dato un po’ di ossigeno, altrimenti eravamo già con il defibrillatore attaccato”.
Con i viola a caccia di un ‘pareggiaccio’-salvezza Col Parma è arrivato un punto importantissimo in ottica salvezza: “È stata una partita stranissima - dice - data come un pareggio annunciato, che ha visto due traverse per parte e la nostra squadra sulle ginocchia. Dobbiamo ancora recuperare la mentalità. Abbiamo avuto problemi societari con il rischio fallimento, l’avvicendamento alla presidenza, il rapporto deteriorato con Malesani verso l’autolicenziamento, siamo senza una politica programmatica e in balia dei venti. Arriviamo a Firenze con la speranza di fare una buona partita, anche perché l’ultima ce l’abbiamo in casa con il Bari, e non dovrebbe essere troppo complicata. Per domenica mi auguro un pareggio, magari 12 a 12, sarebbe divertente per i tifosi. Se vediamo le forze tecniche e fisiche, non dovrebbe esserci partita, ma se è vero che contano di più le motivazioni, può darsi che un pareggiaccio riusciamo a strapparlo.. me lo auguro”. Antonio Lenoci e Francesco Nidiaci redazione di Radio Rosa
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I Magnifici Viola 16a puntata Una
maglia, una passione. La nostra storia...
I Magnifici Viola I Magnifici Viola di questo numero: 1 ENNIO PELLEGRINI (Livorno, 3 marzo 1951) ha esordito in Serie A con la maglia della Fiorentina l’11 ottobre 1970, in Catania-Fiorentina, finita 0 a 0. Agli esordi mediano difensivo, si è poi trasformato in libero, ruolo che lo ha visto distinguersi per senso della posizione, tempestività negli interventi in copertura e temperamento nel guidare i compagni della difesa. Con la maglia della Fiorentina ha vinto una Coppa Italia nella stagione 1974-75 battendo, nella finale di Roma del 28 giugno 1975, il Milan per 3 a 2. Ha intrapreso la carriera di allenatore e dal novembre 2010 è l’allenatore del Montecatini. 2 CARLO MAZZONE (Roma, 19 marzo 1937), detto anche “Magara” data la sua propensione a esprimersi in puro dialetto romanesco, ha allenato la Fiorentina dal 1975 al ’78. Quando arrivò sulla panchina viola Carletto non chiese alcun rinforzo: vedeva in due giovani, Roggi e Guerini, le colonne della squadra del domani. Purtroppo i due giovani viola furono subito messi fuori gioco, e per sempre, da una maledetta sfortuna: Moreno si fratturò un ginocchio durante un’amichevole, Guerini subì un gravissimo incidente automobilistico. I dirigenti della Fiorentina non furono in grado di rimpiazzare degnamente i due giocatori e fu un peccato, perché Mazzone, al secondo anno in viola, raggiunse un ottimo terzo posto in campionato dietro la Juventus e il Torino. L’anno successivo fu esonerato all’undicesima giornata dopo la sconfitta casalinga con la Lazio e sostituito da Mario Mazzoni, a sua volta rilevato da Beppe Chiappella (richiamato per salvare capra e cavoli) che
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riuscì a salvare la Fiorentina dalla retrocessione proprio all’ultima giornata. Come disse in seguito, a Firenze Mazzone avrebbe potuto fare grandi cose, ma arrivò nel momento sbagliato. Ma dalla panchina viola cominciò la sua carriera di allenatore giramondo che lo ha portato al record di panchine in serie A: ufficialmente 792. 2 MAURIZIO RESTELLI (Montebelluna, Treviso, 4 febbraio 1954). Arriva a Firenze nel 1972, ma nel ’74 viene ceduto alla Reggina; successivamente veste la maglia del Lanerossi Vicenza. Torna in viola nel 1976, ma l’anno dopo è al Napoli. Nel 1978, altro ritorno in viola, dove resta per tre stagioni, per poi passare, nel 1981, al Cagliari. Nella foto è con Claudio Desolati e Alessio Tendi (Firenze, 27 giugno 1953), cresciuto nella Fiorentina, che nel 1972 lo cede al Livorno. In seguito gioca nel Bari e nel Grosseto, quindi torna alla Fiorentina che il 28 febbraio del 1976 lo fa esordire in serie A contro la Roma. Resta in viola fino
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al 1981, quando viene ceduto al Como. In serie A ha giocato 128 partite e segnato 2 reti, di cui una alla
Juventus. 4 ROBERTO GALBIATI (Cernusco sul Naviglio, 16 settembre 1957) libero, in forza alla Fiorentina nelle stagioni 1978 - ’82 e 1986 - ’87. Dotato di una tecnica eccellente, Galbiati è stato un talento precoce al punto che esordì in serie A con la maglia dell’Inter a soli 17 anni. Senso tattico, posizione e tecnica i suoi punti di forza, anche se un limite Roberto lo aveva nel gioco aereo e nella lentezza dello scatto. Galbiati era un giocatore educato e corretto (il che significa che era ed è una persona educata e corretta); nella stagione ’81-’82 con Pietro Vierchowod, formò una bella coppia che a fine campionato si sciolse perché Pietro tornò alla Sampdoria e Roberto fu ceduto al Torino. Ritornò in viola nel 1987. Dopo la carriera di calciatore si è dedicato ad allenare giovanili e squadre minori. È commentatore tivvù e come molti suoi colleghi ha scelto Firenze per viverci.
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Il CANTO alla QUARCONIA Come si rieducavano i giovani nella Firenze antica Ammesso che qualcuno abbia alzato il naso alla cantonata di Via de’ Cerchi che porta questa scritta, è probabile che sia rimasto con la curiosità di sapere da dove sia uscito l’astruso nome di Quarconia. Forse una lontana terra esotica, una spezia rara, una principessa in esilio, una tassa immobiliare? Il vernacolo fiorentino si diverte a storpiare i nomi per rendere i concetti e le immagini più coloriti, ma per arrivare a Quarconia, di fantasia ce ne vuole. E anche un po’ di latino, perché pare che tale parola derivi da QUARE QUONIAM (come dire, SICCOME PERCHÈ). Ma che ci fanno due parole latine così, su uno spigolo delle antiche case de’ Cerchi? Andò che nel 1659 una di queste case divenne un luogo di “rieducazione” giovanile, grazie allo zelante interessamento di Don Filippo Franci, della congregazione di San Filippo Neri
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(1515-1595). Pare, infatti, che il fenomeno della gioventù sbandata non sia solo frutto della corrotta società moderna, e che angustiasse autorità e parenti fin da tempi assai remoti. Per togliere i suddetti ragazzi “non integrati” dalla strada del vizio, si costituì dunque l’Ospizio della Quarconia, riconosciuto come istituzione ufficiale da Ferdinando II con un documento che cominciava, appunto, con Quare Quoniam. Ora, queste due parole erano la formula giuridica usata nei tribunali popolari per sintetizzare la causa di colpevolezza dell’imputato e la relativa sentenza di condanna. Se ne deduce, pertanto, che a dispetto dell’iniziale pia intenzione di Don Franci di dare un tetto e una speranza ai suoi assistiti, questi finirono col ritrovarsi in riformatorio. E ben lontani dal bonario motto di Filippo Neri “siate buoni, se potete”, perché per le loro colpe di accattonaggio, furtarelli, vagabondaggio
Curiosità della Storia Fiorentina e disturbo della quiete pubblica, i giovani disadattati della Firenze antica (fra cui anche i rampolli “caratteriali” di famiglie-bene, incapaci di tenerli a freno) erano distribuiti poco per amore e parecchio per forza in otto piccole celle, dove poter meditare sulle proprie mancanze. Non erano comunque solo esercizi spirituali quelli a cui venivano sottoposti gli ”ospiti” di tale encomiabile istituzione: a quell’epoca erano in voga più le terapie d’urto che quelle persuasive, e generalmente si ricorreva a metodi di convincimento un po’ drastici. Se ne uscivano redenti o meno non si sa con esattezza. Può darsi che questo Canto si sia preso più accidenti che benedizioni, tuttavia l’ente che qui aveva sede era animato dallo scopo di togliere dalla strada potenziali delinquenti: un servizio di ‘pubblica sicurezza’ che, pur nell’evoluta ottica moderna di tutti i tipi di attenuanti per i disadattati che sono in giro, i fiorentini contemporanei, forse, non disdegnerebbero rispolverare, per quanto oggi otto celle non basterebbero più, il latino non vada più di moda e un Canto del genere non potrebbe nemmeno esistere, in nome del “politically correct”. O tempora, o mores!
L’usanza, disgustosa, di imbrattare edifici e monumenti, non è moderna. Anche in passato le autorità dovevano confrontarsi con questo problema, ma rispetto ad allora sono cambiate, per fortuna, le sanzioni per i responsabili...
A morte gli antichi imbrattatori La chiesa di Santa Maria de’ Ricci in via del Corso, detta anche “Madonna de’ Ricci”, fu edificata su una già preesistente chiesa nel 1508 dalla famiglia Ricci, a monito di un atto sacrilego compiuto dal nobile Antonio Rinaldeschi.
Il sacrilegio di Antonio Rinaldeschi Il 21 luglio 1501 Antonio di Giovanni Rinaldeschi, che aveva perso un’ingente somma di denaro giocando a dadi presso la locanda del Fico (nel chiasso degli Agolanti, l’attuale vicolo del Giglio), ubriaco, passò dinanzi al tabernacolo raffigurante l’Annunciazione, posto sul canto de’Ricci, proprio di fronte all’attuale chiesa. Volendo manifestare la sua collera contro il destino avverso, Antonio, bestemmiando, raccolse dello sterco di cavallo da terra e lo lanciò contro l’immagine della Madonna, imbrattandola. Notato da alcuni passanti, fu denunciato e condotto al Bargello per un sommario processo che lo vide condannato immediatamente a mor-
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Sfregio alla Madonna delle Rose
te, tramite impiccagione, fuori dalle finestre della prigione, così come si usava allora, per essere da monito a tutti. L’Annunciazione vittima del sacrilegio si trova oggi nel coro della chiesa di Santa Maria de’ Ricci, mentre, nell’ultima cappella della parete di sinistra della chiesa, è esposta una copia di una tavola del Seicento (l’originale è custodito presso il Museo Stibbert), suddivisa in varie caselle che, come in un fumetto, ricostruisce questi avvenimenti.
Il Crocifisso spezzato Sotto questa riproduzione, in una teca di cristallo, è adagiato un Crocifisso con gli arti spezzati e depositati sul corpo del Cristo, vittima anch’esso di un atto vandalico. Il Crocifisso, infatti, si trovava appeso su una delle pareti della vicina piazza del Giglio, dono, negli anni Settanta, di un artista veneto. Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 1978 un vandalo, con una spranga di ferro, mozzò le braccia e le gambe dell’opera. Il volto del Cristo assunse, davanti alla macchina fotografica, qualche ora dopo lo scempio, un’espressione orribile e spaventosa. Quell’immagine è custodita a fianco della teca. Il vandalo non fu mai scoperto.
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Destino diverso ebbe, invece, il responsabile di un altro atto di sacrilegio. Infatti, sul lato sud della Chiesa di Orsanmichele, vi è il Tabernacolo dell’Arte dei Medici e degli Speziali: nella nicchia si trova il quattrocentesco gruppo in marmo con la Madonna della Rosa, attribuito a Piero di Giovanni Tedesco. Una scritta in latino ricorda che, nel 1493, una persona sfregiò la statua con un ferro e che, sorpresa nella delittuosa azione da alcuni passanti, fu fermata e linciata a morte. Tratto da FIRENZE INFORMA Pagina 25: La chiesa di Santa Maria de’ Ricci in via del Corso In questa pagina in alto: La tavola che ricostruisce la vicenda del Rinaldeschi e tre caselle della tavola: ‘Rinaldeschi perde al gioco’, ‘ Getta lo sterco in faccia alla Madonna’ e ‘Si confessa e si pente’ In basso: La Madonna della Rosa e la targa che ricorda il linciaggio di chi nel 1493 la sfregiò
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Il piccolo Santiago Fratini, alla sua prima presenza allo stadio in occasione di FiorentinaUdinese, è stato un vero portafortuna per i viola! Un bacione ed un arrivederci a presto in Curva Fiesole da Annamaria
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Nozze d’oro per due grandi tifosi viola: Gianfranco e Teresa
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Nozze d’oro per due grandissimi tifosi viola: Gianfranco Vannozzi e Teresa Nepi festeggiano i 50 anni di matrimonio! Una vita insieme nel segno di Firenze e della Fiorentina: l’esordio al Franchi di Gianfranco risale infatti al lontano 22 settembre 1945 (Fiorentina-Inter 3-3), il primo abbonamento al campionato 1948-1949, così come la prima trasferta contro la Lucchese in quella stessa stagione. Poi la presidenza del Viola Club Coverciano e del Collegio dei Probiviri del Centro di Coordinamento, per non parlare dei quindici anni da calciante dei Verdi, di cui è stato anche capitano… Insomma, un palmarès formidabile, a cui si aggiunge questo traguardo importantissimo per lui e per la moglie Teresa! Tantissimi auguri da tutta la redazione e un abbraccio!
Calcio & Solidarietà
UNA GIORNATA PER CLAUDIO Vogliamo parlare di Claudio, come se lui fosse ancora qui con noi, al suo posto di lavoro o a correre sui campi di calcio nei nostri tornei amatoriali. Purtroppo Claudio è fermo da un anno, in stato di coma profondo, a seguito di un incidente stradale occorsogli durante il suo impegno lavorativo. Da quel giorno, nonostante le cure mediche e l’affetto dei familiari, amici e colleghi, Claudio vive in una realtà lontana, senza stimoli e sensazioni. È vero: vive, ma non sa chi gli sta vicino e soffre per lui, covando quella rabbia umana di chi è consapevole della propria impossibilità a riportare Claudio a quella realtà quotidiana alla quale avrebbe diritto. Oggi Claudio è in un Ospedale di Innsbruck, in un reparto specializzato nel recupero da questi traumi: una tiepida luce dai costi economici altissimi. Per questo motivo i suoi colleghi, tramite il CRAL Telecom Toscana e Liguria, hanno organizzato per Sabato 14 Maggio 2011 una manifestazione calcistica amatoriale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano allo scopo di raccogliere fondi per alimentare quella fiamma di speranza, gridando tutti insieme, come se lui fosse in campo a concludere un’azione da gol sotto rete, FORZA CLAUDIO! Per chi desidera collaborare con un’offerta, indichiamo il riferimento per il versamento: codice IBAN IT51C0630037830CC1010201734 Cassa di Risparmio di San Miniato Filiale di Empoli. Specificare nella causale “PER CLAUDIO”
Fiorentinainforma Il giornale dei tifosi viola
www.fiorentina-informa.it 15 Maggio 2011 Anno XVI n°323 Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999 Prezzo di copertina 1,00 euro. I prodotti a pagina 16 e 17 sono in abbinamento a questo numero Editore, redazione e pubblicità: MEDIA POINT di Daniela Zani Viale De Amicis, 113 Firenze Via dei Sette Santi, 38r Firenze Tel. 055-5520824 338-2043547 Tel. punto vendita 055.5002065 mail: redazione@fiorentina-informa.it Direttore Editoriale: Daniela Zani Hanno collaborato: Federico Biancalani, Marco Cassarà, Giulia Chiari, Walter Ducci, Daniele Gesualdi, Patrizia Iannicelli, Alessandro Masi, Cristiano Puccetti, Giovanni Rizzo, Roberta Romolini Foto: Fotocronache/ Riccardo Germogli Le foto di pagina 19 sono di Poli & Galassi Stampa: Baroni & Gori s.r.l. Prato