CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINA Data Evento Risultato Data Evento Risultato a And a And Dom. 29-08 1 Camp. FIORENTINA - NAPOLI 1-1 Merc.16-02 Rec.17 FIORENTINA - INTER 1-2 a And a Rit Dom. 12-09 2 Camp. Lecce - Fiorentina Dom. 20-02 7 Camp. FIORENTINA - SAMPDORIA 0-0 1-0 a And Sab. 18-09 3 Camp. FIORENTINA - LAZIO 1-2 Dom. 27-02 8a Camp.Rit Bari - Fiorentina 1-1 a And a Rit Merc. 22-09 4 Camp. Genoa - Fiorentina Dom. 06-03 9 Camp. FIORENTINA - CATANIA 1-1 a And Dom. 26-09 5 Camp. FIORENTINA - PARMA 2-0 Dom. 13-03 10a Camp.Rit Chievo - Fiorentina Dom. 03-10 6a Camp.And FIORENTINA - PALERMO 1-2 Dom. 20-03 11a Camp.Rit FIORENTINA - ROMA Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1 Dom. 03-04 12a Camp.Rit Cesena - Fiorentina Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1 Dom. 10-04 13a Camp.Rit FIORENTINA - MILAN Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0 Dom. 17-04 14a Camp.Rit FIORENTINA - JUVENTUS Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina 0-0 Sab. 23-04 15a Camp.Rit Cagliari - Fiorentina Dom. 07-11 10a Camp.And FIORENTINA - CHIEVO 1-0 Dom. 01-05 16a Camp.Rit FIORENTINA - UDINESE Merc. 10-11 11a Camp.And Roma - Fiorentina 3-2 Dom. 08-05 17a Camp.Rit Inter - Fiorentina Sab. 13-11 12a Camp.And FIORENTINA - CESENA Dom. 15-05 18a Camp.Rit FIORENTINA - BOLOGNA 1-0 Sab .20-11 13a Camp.And Milan - Fiorentina 1-0 Dom. 22-05 19a Camp.Rit Brescia - Fiorentina Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina 1-1 Fiorentinainforma lo trovi in Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0 anteprima, al prezzo di 1 euro, in edicole, bar e negozi Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0 di Firenze e provincia, a And Sab. 11-12 16 Camp. Udinese - Fiorentina 2-1 (a pagina 24 e 25 l’elenco Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1 completo), insieme alle a And cartoline da collezione I Magnifici Dom. 19-12 17 Camp. FIORENTINA - INTER RINVIATA Viola! Questa settimana: Formazione 1968-69, Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1 Ugo Ferrante, Dom. 09-01 19a Camp.And FIORENTINA - BRESCIA 3-2 Giuseppe Brizi, Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0 Giancarlo De Sisti a Rit Dom. 23-01 2 Camp. FIORENTINA - LECCE 1-1 a Rit Sab. 29-01 3 Camp. Lazio - Fiorentina 2-0 a Rit Merc. 02-02 4 Camp. FIORENTINA - GENOA 1-0 a Rit Dom. 06-02 5 Camp. Parma - Fiorentina 1-1 a Rit 2-4 Dom. 13-02 6 Camp. Palermo - Fiorentina
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Aggiornamenti, curiosità e novità
CLASSIFICA serie A
sul nostro sito internet www.fiorentina-informa.it
9itaorno BOLOGNA - CAGLIARI
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6 Marzo 2011
58 53 52 48 47 43 41 40 38 35 35 34 31 31 29 28 28 25 24 16
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PORTIERI 1 Sebastien FREY 25 Vlada AVRAMOV 84 Artur BORUC 89 Norberto Murara NETO DIFENSORI 2 Per BILLESKOV KROLDRUP 5 Alessandro GAMBERINI 14 Cesare NATALI 23 Manuel PASQUAL 25 Gianluca COMOTTO 29 Lorenzo DE SILVESTRI 30 Nikola GULAN 31 Michele CAMPORESE
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BRESCIA - INTER CAGLIARI - UDINESE CATANIA - SAMPDORIA CESENA - JUVENTUS CHIEVO - FIORENTINA GENOA - PALERMO LECCE - BOLOGNA MILAN - BARI PARMA - NAPOLI ROMA - LAZIO a
1i1 o torn 20 Marzo 2011
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Il prossimo appuntamento con Fiorentinainforma è DOMENICA 20 MARZO per la partita FIORENTINA-ROMA
CHIEVO - PARMA FIORENTINA - CATANIA INTER - GENOA JUVENTUS - MILAN LAZIO - PALERMO LECCE - ROMA NAPOLI - BRESCIA SAMPDORIA - CESENA UDINESE - BARI
1i0 o torn 13 Marzo 2011
Milan Inter Napoli Lazio Udinese Roma Juventus Palermo Cagliari Genoa Bologna FIORENTINA Chievo Sampdoria Catania Lecce Parma Cesena Brescia Bari
LA FIORENTINA
BARI - CHIEVO BOLOGNA - GENOA FIORENTINA - ROMA INTER - LECCE JUVENTUS - BRESCIA LAZIO - CESENA NAPOLI - LAZIO PALERMO - MILAN SAMPDORIA - PARMA UDINESE - CATANIA
CENTROCAMPISTI 4 Marco DONADEL 6 Juan Manuel VARGAS 7 Mario Alberto SANTANA 18 Riccardo MONTOLIVO 21 Gaetano D’AGOSTINO 22 Adem LJAJIC 24 Alessio CERCI 32 Marco MARCHIONNI 85 Valon BEHRAMI Amidu SALIFU ATTACCANTI 8 Stevan JOVETIC 9 Khouma el BABACAR 10 Adrian MUTU 11 Alberto GILARDINO ALLENATORE Sinisa MIHAJLOVIC
Dove sei
Fiorentina?
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L’editoriale La brutta interpretazione della partita di Bari, più che il risultato, può rappresentare il capolinea della scommessaMihajlovic. La squadra non c’è, non è mai sbocciata, perchè non è mai nata e ormai anche l’allenatore ottimista ha perso speranza. E a fine gara lo ha ammesso candidamente, affermando che nel secondo tempo, mentre dalla panchina arrivava l’ordine di attaccare, la Fiorentina, sorprendentemente, difendeva...
Senza arte nè parte Difendeva cosa? Un misero vantaggio in casa dell’ultima in classifica? Un possibile successo striminzito contro una squadra devastata da infortuni, contestazione e cambio di allenatore? Il pareggio del San Nicola è un pezzo cool nella collezione trash delle partite viola di questo campionato. Prima di incassare il prevedibile pareggio, la Fiorentina ha
vivacchiato un’ora sul gollettino del predicatore solitario in attacco, Alberto Gilardino, arrivato a 28 anni a quota 200 gol in carriera. Un traguardo incredibile, stratosferico, dedicato a quelli che ancora hanno la forza - non solo il coraggio di discuterlo. Siamo dunque ai titoli di coda in una stagione iniziata con proclami roboanti e obiettivi ambiziosi, finita all’inizio di marzo con una Fiorentina anonima, ‘capace’ di non esprimere gioco e ferma nelle sabbie mobili: non va più nè su, nè giù. Tutto sommato, però, non tutto il male viene per nuocere. E se adesso suonano ridicoli i propositi di Champions 7
Fiorentinainforma League, possiamo liberamente sostenere che anche i timori di retrocessione erano eccessivi. Se contro la Sampdoria la squadra è ripiombata in una drammatica crisi di gioco, contro il Bari è spirato definitivamente il sogno-rimonta alimentato da Mihajlovic e indispensabile per la sua riconferma. Sogno naufragato, peraltro, anche a causa degli ennesimi cambi bizzarri chiamati dalla panchina.
Un nome per il dopo Sinisa Si aprono nuovi scenari per il futuro, e la scelta più urgente e più delicata tocca a Pantaleo Corvino: l’individuazione del nuovo allenatore a cui affidare un progetto più nitido e più convincente per i ‘big’ in fuga come Montolivo e Gilardino. In quest’ottica dobbiamo definire stazionarie le quotazioni di Delio Rossi, allenatore stimato dalla proprietà e dal direttore sportivo, ma incappato in un periodo terribile e addirittura sommerso da sette gol nell’ultimo turno di campionato contro l’Udinese, una disfatta clamorosa che gli è costata la panchina del Palermo. Momentaccio a parte, come abbiamo già lasciato trapelare qualche settimana fa su Fiorentina Informa, ad oggi rimane proprio lui il candidato numero uno a raccogliere l’eredità di Sinisa Mihajlovic. Nel frattempo ci sarà la possibilità di valutare
attentamente alcuni elementi della rosa che, per mille motivi, restano grandi punti interrogativi.
Mutu, un campione sul viale del tramonto? Partiamo dal più vecchio, Mutu, per arrivare al più giovane, Babacar. Il Fenomeno non sembra più lui: un anno di inattività, il tempo che passa, una vita al limite fatta di stravizi, strappi e riappacificazioni, ne hanno segnato quel che gli restava di carriera da giocare ad alti livelli.
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L’editoriale Certo, può risorgere, oggi ci può anche smentire segnando tre gol al Catania, ma resta un dato di fatto inconfutabile: Mutu non è più il campione in grado di fare la differenza con continuità.
I ‘misteri’ Vargas e Cerci Marzo, aprile e maggio ci diranno anche se l’altra pecorella smarrita, Vargas, è un giocatore recuperabile di fisico e di testa nella realtà fiorentina. Anche lui sembra un’imbarcazione in balia del mare tempestoso: notti di bagordi, infortuni sospetti e ricorrenti, rifiniture fatali, macchine sfasciate ed un subdolo tentativo di sabotare la sua valutazione economica per scappare più facilmente da Firenze, la città che il peruviano ha sempre considerato una tappa intermedia per la sua carriera. C’è poi il grande rebus Cerci.
Comincia ad insospettire l’eccessivo e ostinato ricorso che fa Mihajlovic all’impiego di questo calciatore. Cercinho è chiaramente un elemento non positivo per la squadra, e un parafulmine troppo comodo da utilizzare contro le saette lanciate dall’esasperato pubblico fiorentino. Resta tuttavia un interrogativo: perchè Mihajlovic
lo trasloca così, con grande disinvoltura, dalla tribuna al campo,
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Fiorentinainforma tantissimo, deve avere la possibilità e l’umiltà di imparare i colpi risolutivi, deve soprattutto allenarsi sulla precisione.
Babacar, Ljajic e Camporese, tre ‘pianticelle’ su cui contare di più A parte la discreta mole di passaggi sbagliati, infatti, il giovane talento serbo ha grandissimi problemi nell’inquadrare la porta. Consola il fatto che, al primo anno di esperienza, le stesse difficoltà le aveva affrontate Jovetic, salvo poi esplodere puntualmente nella stagione successiva. Ljajic è comunque uno su cui insistere.
esponendolo regolarmente al pubblico ludibrio? Perchè Cerci deve giocare a tutti i costi? C’è poi l’enigma Adem Ljajic. Cer-
to, i minuti giocati in questa stagione e le presenze collezionate in serie A, saranno sicuramente utili per la sua maturazione, ma lui a sua volta deve aiutarsi a crescere. Deve lavorare
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Meriterebbe più chances anche Babacar, vittima di uno strano ostracismo da parte di Mihajlovic. Anche a Bari, come in altre circostanze, l’allenatore serbo ha preferito mandare in campo Cerci anzichè il giovane senegalese. Le apparizioni di Baba sono davvero contingentate al minimo indispensabile. Non avendo altre punte, quando c’è da fare la mossa della disperazione - ma solo in quel caso Mihajlovic ricorre a lui. E con lui Camporese, silurato
dopo lo sfortunato autogol con-
L’editoriale tro l’Inter e l’errore commesso nella marcatura di Eto’o. Le ultime panchine hanno avuto sul giovane centrale viola, come unico effetto, quello di azzerare l’autostima che una serie di prestazioni esaltanti gli avevano garantito. Adesso rientrerà in campo con la paura e anche lui dovrà ricominciare da capo.
Battere la Juve e costruire oggi il futuro: il senso di una stagione in due desideri Lo scorso anno, giocando e perdendo contro il Catania, i dirigenti viola si innamorarono di Mihajlovic. Anche se Sinisa
ha molte attenuanti, la sua esperienza a Firenze sta volgendo al termine. Mihajlovic è una gran brava persona, leale, corretta, coraggiosa, e per certi versi molto simile a noi fiorentini. Il ‘matrimonio’, però, non ha funzionato e adesso cerchiamo di lasciarci nel miglior modo possibile, senza ulteriori danni. A Sinisa chiediamo di esaudire almeno due desideri residui al termine di una stagione di estrema sofferenza: battere la Juventus nella sfi-
da del prossimo 17 aprile e concedere spazio a tutti i giovanotti che costituiranno l’ossatura della Fiorentina del domani. Dentro sempre dal primo minuto Camporese, Ljajic, Babacar, e piano piano anche Carraro. Cristiano Puccetti
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16 Febbraio nter 1-2 Fiorentina-I
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Mercoledì 16 febbraio Fiorentina- Inter 1-2 1 La goleada contro il Palermo ha riacceso l’entusiasmo intorno alla Fiorentina, che al Franchi trova l’Inter nel recupero della diciassettesima giornata. Si gioca alle 18,30, un’ora impossibile per essere un mercoledì; ciononostante, sugli spalti sono pochi gli spazi vuoti e in tribuna si rivede anche il CT
della Nazionale Claudio Cesare Prandelli. 2 Nell’aria c’è ottimismo e voglia di dare una scossa ad una stagione incolore. Ma la Fiorentina è sempre la Fiorentina, e dopo la solita partenza al fulmicotone che fa intravedere l’impresa, arriva l’immancabile doccia fredda. Al 6’ Eto’o mette nel mezzo per Nagatomo, ma il pallone sbatte sulla gamba dello sfortunato Camporese che mette alle spalle del proprio portiere. 1-0 per i nerazzurri. 3 e 4 La Fiorentina, però, si dimostra reattiva, e trascinata da un grande Adrian Mutu, mette l’Inter alle corde. Il pari arriva al 32’ con Pasqual e molta fortuna: cross teso e anticipo a vuoto di Cordoba su Gilardino. Il numero 11 viola non deve nemmeno sfiorare la palla perchè entri in rete. È 1-1! 5 Dopo il pari, i viola continuano ad attaccare fino alla fine del primo tempo, senza però trovare il gol del vantaggio. Al primo minuto della ripresa, Mutu fa tremare le gambe a Julio Cesar con un destro al giro che finisce di poco a lato. È l’ultimo vero guizzo della Fiorentina, che per tutto il secondo tempo paga le energie spese nel primo. 6 Il pallino del gioco passa inevitabilmente all’Inter, e
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al 61’ arriva il gol dell’ex: Eto’o lascia sul posto Camporese e dà a Pazzini, che di piatto, dopo aver abbattuto a sportellate Gamberini, insacca per il 2-1 finale.
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20 Febbraio pdoria 0-0 m a -S a in t n e Fior 7
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Domenica 20 Febbraio Fiorentina-Sampdoria 0-0 7 Palermo, Inter, Samp: tre gare in sette giorni. Dopo l’inaspettata vittoria con i rosanero e la preventivabile sconfitta con onore contro l’Inter, i tre punti contro una Sampdoria in piena crisi sono d’obbligo, un po’ per la classifica in sè, un po’ per dimostrare che quanto di buono si è visto nelle ultime due uscite, non è stato frutto del caso. Nel giorno del suo compleanno, Mihajlovic applica un moderato turn over, inserendo De Silvestri per Comotto e Natali al posto di Camporese; sulla destra si rivede Marchionni dal primo minuto, mentre Cerci finisce di nuovo in tribuna. Non sarà ancora un ‘caso’ l’esclusione del Thierry Henry di Valmontone, ma poco ci manca. La Fiorentina parte abbastanza bene e, dopo soli 4 minuti ha l’occasione per portarsi in vantaggio con Gilardino, che lanciato sul filo del fuorigioco da Montolivo, si mangia il gol da dentro l’area. 8 Un quarto d’ora dopo è invece Behrami a impegnare Curci con un bel tiro dal limite. Alla fine della gara, lo svizzero sarà tra i migliori in campo, risultando ancora una volta l’uomo ovunque della Fiorentina. 9 Col passare del tempo, la partita scivola lentamente nella noia. I blucerchiati si difendono in dieci e la Fiorentina è incapace di abbattere la muraglia che gli avversari sembrano aver eretto sulla propria trequarti. E fatto salvi pochi, pochissimi lampi, ai tifosi viola sembra di essere davanti alla solita novella dello stento, tra errori sotto por-
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ta e latitanza di gioco. Al 75’ si rivede in campo anche Vargas, o forse il suo fratello gemello, perchè, complice il lungo stop, il peruviano scarica a tempo di record le batterie, senza riuscire ad incidere sulla partita. 10 L’insostenibile tristezza calcistica finisce tra i fischi al 94’. Mihajlovic si aspettava probabilmente un bel regalo per festeggiare i quarantadue anni, e invece deve fare i conti con un pareggio che ha il sapore della mez-
11Se la Fiorentina maggiore non dà grosse soddisfazioni, qualche gioia la regalano le pianticelle della Primavera, impegnate nel Torneo di Viareggio. L’esordio contro il Newcastle è subito una festa, con i tre gol segnati da Iemmello, Carraro e Matos, che valgono la vittoria contro gli inglesi nella prima partita del primo turno eliminatorio. 12 Due giorni dopo il bis contro il Lecce, piegato per 2-1, che vale il passaggio agli ottavi con un turno di anticipo. In gol ancora Carraro e lo straordinario 12 Iemmello, tra i giocatori più in forma del torneo. za sconfitta. “Abbiamo giocato bene, ci è mancato solo il gol. I fischi? Non ce ne deve fregare” ha detto il tecnico serbo a fine partita. Contento lui...
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Domenica 27 Febbraio Bari-Fiorentina 1-1 13 Nel frattempo, Montolivo e compagni si ritrovano ad affrontare il Bari, fanalino di coda della serie A, totalmente allo sbando. Tra allenatori ballerini, contestazione dei tifosi, un attacco che non segna da quattro partite, sembra che manchi solo la voce fuori campo che dice “Ti piace vincere facile?” prima che parta il jingle. I tifosi viola arrivati fino in Puglia ci credono, e ci crede anche Mihajlovic, che schiera un aggressivo 4-3-3 con Ljajic a far da spalla al tandem Mutu-Gilardino. In difesa, Natali viene preferito di nuovo a Camporese. 14 e 15 Tra i fischi incessanti e i cori “a lavorare” del pubblico barese contro la propria squadra, arriva il gol di Gilardino, un diagonale bellissimo dalla sinistra, che batte Gillet. Per il bomber gigliato è il gol numero duecento in carriera. 16 Il resto è il nulla, con la Fiorentina che, invece di provare a chiudere la partita, si rintana a difendere il risultato. Mutu ancora una volta è protagonista di una prestazione incolore, e al 68’
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viene sostituito da Cerci, che tanto meglio non fa. Una mezz’ora di gloria se la gode Vargas che, subentrato al 60’, nella desolazione generale, qualche cosina di buono sulla sinistra la fa vedere: difficile stabilire quanto per demeriti altrui e quanto per meriti propri. 17 A quattro minuti dalla fine, il Bari trova l’1-1 finale con un gol bellissimo di Ghezzal. Un risultato giusto, almeno per quello che si è visto in campo, che fa da requiem alle speranze europee della Fiorentina. Ma al di là del risultato, è lo spettacolo offerto a lasciare senza parole. Appunto. A cura di Giovanni Rizzo
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Pensierino Viola
L’importanza di DDV La storia della Fiorentina sta vivendo una delle pagine più difficili e complicate dell’ultimo decennio, forse anche maggiore rispetto al periodo delle ingiustizie di Calciopoli. Non per i tanti infortuni, non per la situazione di classifica, non per il gioco espresso dalla squadra, ma per un ambiente intorno alla Viola diventato del tutto surreale... Esiste, e si sente, un completo scollamento da parte di tutte quelle componenti che hanno contraddistinto i successi della Fiorentina negli ultimi anni. Società, dirigenti, calciatori, stampa, tifosi, tutti apparentemente gli uni contro gli altri, tutti contro tutti, ognuno per la propria strada senza quell’obiettivo comune che dovrebbe unire e non disunire, che si chiama Firenze, e che è rappresentata nel mondo del calcio dalla Fiorentina. Chi e cosa ha scatenato tutto ciò? Come, quando e perché è stato
possibile? Sicuramente ognuno di noi ha la risposta che crede giusta, ha il colpevole da mettere in croce, ha la propria idea, che niente e nessuno potrà fargli cambiare. Ma adesso è necessario trovarlo? È necessario saperlo? Oppure è più importante cercare di capire come bisogna fare per tornare indietro di un anno?
Un passo indietro tutti insieme per tornare a sognare Tutti hanno commesso degli errori, chi più e chi meno, e tutti sono responsabili di questa situazione. Si-
curamente la persona che avrebbe più influenza in questa situazione, la persona che avrebbe la capacità, il carisma e il potere di far riaccendere entusiasmi smarriti, di far ritrovare gli stimoli sotterrati da tempo, si chiama senza dubbio Diego Della Valle. Stiamo parlando di una delle settantacinque persone più potenti e influenti del pianeta, forse della più inestimabile risorsa economica, organizzativa e umana che Firenze abbia mai avuto. In otto anni di gestione, ogni sua parola, ogni sua esternazione, ogni suo movimento, hanno provocato nel bene e nel male sostanziali contraccolpi, suscitando soddisfazione o delusione in tutti coloro che amano le sorti della Fiorentina. Il futuro più o meno roseo della squadra gigliata passerà dall’entusiasmo e dalla fame di successo di Diego Della Valle. Certo, tutto ciò dipenderà dalla volontà sua, del fratello Andrea e di tutte le sopracitate componenti, tifosi compresi, di fare un passo indietro per poter riprendere insieme quella strada che è stata smarrita ormai da troppo tempo. Fabio Perniciano
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Nella Divina Commedia il Poeta inserisce nell’Inferno un copioso campionario di suoi concittadini e denuncia la corruzione diffusa a Firenze alla fine del XIV secolo. In questo libro vengono raccontati questi personaggi e le loro vite, insieme ai peccati di cui si sono macchiati. Secondo Dante non c’è più una guida che diriga i cittadini, il potere temporale della Chiesa si ingerisce nelle questioni politiche e l’avidità, la superbia e l’invidia hanno accecato i Fiorentini facendo condannare l’Alighieri per concussione e baratteria. E allora: “Fiorentini, andate tutti all’Inferno!”
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Rieccoci con la nuova classifica del nostro campionato virtuale. Rispetto all’ultimo appuntamento notiamo che adesso le posizioni di quella virtuale rispettano, tutto sommato, quelle della classifica reale. L’eccezione è il Milan, che non sarebbe al comando con tutti quei punti di
RECUPERO 16A GIORNATA Inter-Cesena
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21A GIORNATA Udinese–Inter Roma–Cagliari Milan–Cesena Palermo–Brescia Parma–Catania Chievo–Genoa Sampdoria–Juventus Bologna–Lazio Fiorentina–Lecce Bari–Napoli
3–1 3–0 2–0 1–0 2–0 0–0 0–0 3–1 1–1 0–2
22A GIORNATA Lazio–Fiorentina 2–0 Catania–Milan 0–2 Cagliari–Bari 2–1 Lecce–Cesena 1–1 Brescia–Chievo 0–3 Inter–Palermo 3–2 Genoa–Parma 3–1 Bologna–Roma rinv. Napoli–Sampdoria 4–0 Juventus–Udinese 1–2
23A GIORNATA Udinese–Bologna 1–1 Roma–Brescia 0–1 anziché 1–1 Irregolare il gol della Roma per fallo di mano di Vucinic Sampdoria–Cagliari 0–1 Cesena–Catania 1–1 Fiorentina–Genoa 1–0 Bari–Inter 0–3 Milan–Lazio 0–0 Parma–Lecce 0–1 Chievo–Napoli 2–0 Palermo–Juventus 2–2 anziché 2–1 Non assegnato un rigore alla Juventus per fallo di mano
Il campionato di serie A con la MOVIOLA in campo distacco. Notiamo anche che le squadre di testa hanno tutte dei crediti con la “sorte” arbitrale, ad eccezione del Palermo.
Infine dobbiamo sottolineare che sono aumentate le parentesi con il numero “0”, a significare il massimo equilibrio nelle direzioni arbitrali.
24A GIORNATA
26A GIORNATA
Udinese–Sampdoria 2–0 Cagliari–Juventus 1–3 Bologna–Catania 1–0 Brescia–Bari 2–2 anziché 2–0 Non assegnati al Bari 2 rigori per falli di mano in area Genoa–Milan 1–1 Lazio–Chievo 1–0 anziché 1–1 Irregolare il gol del pareggio del Chievo per fallo di Cesar in area della Lazio Lecce–Palermo 2–4 Napoli–Cesena 3–0 anziché 2–0 Non visto un gol per il Napoli Parma–Fiorentina 1–1 Inter–Roma 5–3
Chievo–Milan 1–1 anziché 1–2 Irregolare il secondo gol assegnato al Milan per fallo di mano di Robinho Genoa–Roma 4–3 Inter–Cagliari 0–0 anziché 1–0 Irregolare la rete assegnata all’Inter per fuorigioco Udinese–Brescia 0–0 Napoli–Catania 1–0 Parma–Cesena 2–2 Lecce–Juventus 2–0 Bologna–Palermo 1–0 Fiorentina–Sampdoria 0–0 Lazio–Bari 1–0
25A GIORNATA Cesena–Udinese 0–3 Milan–Parma 4–0 Catania–Lecce 2–2 anziché 3– 2 Non c’è la punizione dalla quale scaturisce il terzo gol del Catania Sampdoria–Bologna 3–1 Cagliari–Chievo 4–1 Palermo–Fiorentina 2–4 Bari–Genoa 1–0 anziché 0– 0 Regolare un gol annullato al Bari Brescia–Lazio 0–2 Roma–Napoli 0–2 Juventus–Inter 1–0
RECUPERO 17A GIORNATA Fiorentina–Inter Sampdoria-Genoa
1–2 0–1
A
27 GIORNATA Bari–Fiorentina 1–1 Roma–Parma 3–2 anziché 2–2 Manca un secondo rigore per la Roma Juventus–Bologna 0–2 Cesena–Chievo 0–0 anziché 1–0 Non era rigore quello assegnato al Cesena Catania–Genoa 1–1 anziché 2 – 1 Irregolare la rete del pareggio del Catania per fuorigioco Cagliari–Lazio 1–0 Brescia–Lecce 3–2 anziché 2–2 Regolare una rete annullata al Brescia alla fine del secondo tempo Palermo–Udinese 0–7 Sampdoria–Inter 0–2 Milan–Napoli 2-0 anziché 3–0 Assegnato al Milan un rigore sullo 0-0 dopo un fallo di un attaccante
Sarà che riusciranno ad aumentare ancora nelle prossime undici giornate? F.P.
CLASSIFICA Inter 52 (-1) Milan 49 (-9) Napoli 47 (-5) Lazio 46 (-2) Udinese 45 (-2) Palermo 44 (+4) Roma 41 (-2) Cagliari 41 (+3) Juventus 40 (-1) Fiorentina 37 (+3) Genoa 37 (+2) Bologna 35 (0) Chievo 31 (0) Sampdoria29 (-2) Parma 27 (-1) Lecce 27 (-1) Catania 27 (-1) Cesena 25 ( 0) Brescia 24 ( 0) Bari 24 (+5) Tra parentesi i punti che la squadra dovrebbe avere rispetto alla classifica reale
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La squadra ospite I mille incroci tra Diego e Sinisa
CATANIA
Insieme hanno giocato nella Lazio. Insieme hanno vinto tutto, sbancato la Roma biancoceleste, negli anni straordinari di Cragnotti: uno scudetto e una Coppa Italia (1999/2000), una Supercoppa Uefa (1999) e una Supercoppa italiana (2000). Poi le loro strade si sono divise. Sinisa Mihajlovic, oggi tecnico della Fiorentina, è andato a Milano, nell’Inter; Diego Simeone, invece si è trasferito in Spagna, all’Atletico Madrid. Si ritroveranno oggi: le loro strade, alla fine, hanno finito per incrociarsi di nuovo. Sì, perché proprio Mihajlovic soltanto un anno fa sedeva su quella stessa panchina, stabilendo il nuovo record di punti mai messi insieme nella storia del Catania in serie A, 45. Le loro sembrano quasi storie allo specchio. «È stato un grande giocato-
I PORTIERI 21 Mariano ANDUJAR 30 Andrea CAMPAGNOLO 1 Tomas KOSICKY I DIFENSORI 22 Pablo ALVAREZ 18 Blazej AUGUSTYN 14 Giuseppe BELLUSCI 33 Ciro CAPUANO Giordano MACCARONE 12 Giovanni MARCHESE 2 Alessandro POTENZA 6 Matias SILVESTRE 3 Nicolas SPOLLI 35 Gerardo STRUMBO
re e già allora aveva la testa da allenatore - disse il serbo all’arrivo in Italia dell’ex compagno di squadra È Uno che ha gli attributi, con Simeone la squadra potrebbe migliorare caratterialmente». Aveva ragione Mihajlovic. Messo in archivio il primo periodo di naturale ambientamento, il Cholo ha rivolu-
23 Christian TERLIZZI I CENTROCAMPISTI 27 Marco BIAGIANTI 5 Ezequiel CARBONI 29 Marco CUOMO 17 Alejandro GOMEZ 13 Mariano IZCO 8 Pablo LEDESMA 16 Ezequiel LLAMA 10 Francesco LODI 20 Raphael MARTINHO 24 Simone PESCE 19 Adrian RICCHIUTI 7 Ezequiel SCHELOTTO 26 Francesco SCIACCA GLI ATTACCANTI 9 Gonzalo BERGESSIO 11 Maximiliano LOPEZ 15 Takayuki MORIMOTO Francesco NICASTRO Gianvito PLASMATI ALLENATORE: Diego SIMEONE
zionato il Catania.
Rivoluzione Simeone
Lo ha reso più forte, consapevole delle proprie potenzialità. Anche domenica scorsa, contro il Genoa, ha prima incassato il colpo del ko, poi è ripartito a testa bassa, fino a ribaltare il risultato, trascinato da uno straripante Berges-sio. Doveva essere lui, il ragazzino cresciuto nelle giovani del Platense, a fare la differenza, e così è stato. Peccato solo che il club siciliano abbia dovuto tribolare per più di due settimane per ottenere il transfert, dopo il trasferimento in prestito (con diritto di riscatto) dal Saint Etienne. Attenzione ai due esterni, Pablo Alvarez e Matias Silvestre: la Fiorentina li ha seguiti con attenzione e non è escluso che si possano gettare le basi per una eventuale trattativa in vista del prossimo mercato. Walter Ducci
La curiosità Ecco la Selecciòn Catania La sua Selecciòn d’Argentina, Diego Simeone l’ha già trovata. Gli è bastato volare fino a Catania, piccola colonia di Buenos Aires. Dodici argentini in rosa con l’ultimo acquisto Gonzalo Bergessio, a cui si potrebbe aggiungere pure Leonel Galeano, centrale dell’Independiente soprannominato il nuovo Samuel: il Catania del Cholo si muove a passi di tango. Dal veterano Izco, il primo ad arrivare sotto l’Etna, al portiere Andujar fino al rinato Maxi Lopez, Pietro Lo Monaco ha fatto dell’Argentina la sua seconda casa, trasformando il suo Catania nella squadra più argentina non solo d’Italia, ma di tutta Europa. Izco è stato il primo a sbarcare in Sicilia, nel 2006. Due anni dopo sono arrivati Carboni, Silvestre, Pablo Ledesma e Llama. Nel 2009 il Catania ha scoperto Andujar, Spolli, Alvarez, più Ricchiuti, che comunque in Italia si era già fatto notare con il Rimini. Maxi Lopez è stato il colpo di genio del 2010, Gomez l’investimento della scorsa estate, Bergessio l’ultimo guizzo. Aspettando Galeano, la nuova intuizione.
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DO RE MI FA GOL Faccia a faccia con
MATTEO AMANTIA ‘Mister Hyde’ dal cuore rossoazzurro
Matteo Amantia il successo lo ha conosciuto con il gruppo catanese degli Sugarfree, di cui è stato cantante e frontman fino al 2009. Adesso è all’inizio della sua seconda vita artistica come solista: “Non riesco a fare musica scendendo a compromessi - spiega - proprio non ce la faccio. Io mi devo sentire libero per esprimere quello che sento dentro. Con gli Sugarfree non ero d’accordo sulla direzione artistica da seguire, e per questo ho lasciato il gruppo. Adesso per me è come rinascere, tra meno di un mese esce il mio primo cd, un lavoro curato nei minimi dettagli in questi ultimi due anni: è stata una gestazione lunga, ma finalmente ecco ‘Mr Hyde’, forse il lato più oscuro di me”.
Lo stadio, un’emozione infinita Un album che potrebbe balzare ai primi posti delle classifiche, un po’ come nel calcio Matteo Amantia spera possa accadere alla sua squadra del cuore: “Beh, mi piacerebbe che anche il mio Catania balzasse ai primi posti – dice – ma per il momento stiamo nelle zone basse. In città ci sono persone che vedono negativamente questo nostro campionato, io invece non sono pessimista. Nonostante tutto siamo in Serie A e ce la stiamo giocando. Il tifo è sempre presente, e avere l’apporto del pubblico è sempre gratificante”. Una piazza, quella di Catania, da
sempre calorosissima: “Mio padre, quando avevo 10 anni, mi portò per la prima volta allo stadio – racconta Amantia – Ricordo perfettamente i colori ed i cori dei tifosi, quell’emozione che trascina, che dà la carica. Mi ricordo di aver avuto la sensazione di essere attraversato da un’ondata di energia. Poi, con gli anni, ho anche avuto modo di suonare dentro lo stadio con gli Sugarfree, e non potete capire l’emozione di sentire urlare le persone per te. Non dimentichiamo che, per uno che fa musica, uno stadio è il luogo più grande in assoluto per suonare dal vivo”.
Con i viola una partita bella e combattuta Per il Catania la partita del Franchi è l’occasione per dimostrare maturità in trasferta, contro una Fiorentina smarrita, a caccia di punti salvezza
in una stagione senza acuti: “Non è un derby, e questo è già positivo: sapete bene la rivalità che c’è con il Palermo. Quelle sono partite difficili da gestire sia in campo che sugli spalti. C’è troppa adrenalina. Io non condivido nel modo più assoluto quando l’agonismo e il tifo toccano le corde della violenza. Sinceramente, puntando sulla sportività, spero di godermi una bella partita, corretta e combattuta”. Quello che rischia di mancare, in questo campionato pieno di sorprese ed equilibrio, è il bel gioco: “Io ovviamente tiferò Catania, ma mi auguro che tutti possiamo assistere ad un calcio di ottimo livello”. Antonio Lenoci e Francesco Nidiaci Redazione di Radio Rosa
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Firenze è una pagina parlante di secoli di storia e di arte, scrigno prezioso che dovrebbe conservare gelosamente le tracce del suo passato glorioso. 150 anni fa, “in nome del progresso”, la città cambiò totalmente il suo assetto urbanistico: prima furono distrutte le antiche mura e poi il suo cuore medievale. Sotto i picconi della modernizzazione non caddero solo edifici e chiese di grande valore, ma anche l’antico spirito fiorentino, l’ingegno artistico e mercantile, gli usi e i costumi, le sue tradizioni. Vi raccontiamo questa Firenze “scomparsa in circostanze misteriose” per la troppa fretta, con la sua arte, la sua gente, i suoi aneddoti: una Firenze che non esiste più...
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I Magnifici Viola 11a puntata
Una maglia, una passione. La nostra storia...
I Magnifici Viola FORMAZIONE 1968-1969 In piedi da sinistra: Ferrante, Merlo, Brizi, Rogora, Maraschi, Superchi Accosciati: Rizzo, Mancin, De
Sisti, Chiarugi, Amarildo.
fino alla fine della carriera.
Giancarlo De Sisti (Roma, 13 marzo 1943) Arrivò a Firenze nel 1965, dopo aver conquistato, con la maglia della Roma, una Coppa delle Fiere e una Coppa Italia. In viola ci rimase per ben nove stagioni, collezionando 256 presenze e 28 gol, prima di tornare a vestire la maglia giallorossa
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I Magnifici Viola Centrocampista dotato di grande tecnica, De Sisti fu capitano della Fiorentina Yè Yè del secondo scudetto. Oltre al tricolore, con il giglio sul petto conquistò anche una Coppa Italia e una Mitropa Cup, mentre in azzurro fu Campione de’Europa nel 1968 e vicecampione del Mondo nel 1970.
Ugo Ferrante (Vercelli, 18 luglio 1945 – 29 novembre 2004) Arrivò alla Fiorentina appena diciottenne, nel 1963. Nel ruolo di libero, esordì in viola il 31 maggio 1964 contro il Bari, per poi rimanere a Firenze per altre sei stagioni, collezionando 179 presenze e 6 gol. Fu ceduto al Vicenza nel 1972, dopo aver conquistato con la maglia della Fiorentina uno scudetto e una Coppa Italia.
Giuseppe Brizi
quali ha totalizzato 374 presenze e 2 gol. Ritagliatosi quasi subito un posto in squadra, Brizi fu una pedina fondamentale per la conquista del secondo scudetto gigliato, ma nel suo palmares fiorentino vanta anche due Coppe Italia (1965-1966 e 1974-1975) e una Mitropa Cup (1966). Prima di appendere gli scarpini al chiodo, giocò per una stagione nella Maceratese, la squadra della sua città, di cui in seguito divenne anche allenatore. Continua nel prossimo numero
(Macerata, 19 marzo 1942) È stato una colonna della difesa della Fiorentina per quasi quindici anni, dal 1962 al 1976, durante i Fiorentinainforma la puoi trovare anche in edicole, bar, locali e negozi di Firenze e provincia, INSIEME alle CARTOLINE da COLLEZIONE de I Magnifici Viola. Il tutto al PREZZO SPECIALE DI 1 EURO, in anteprima e in esclusiva. Ecco l’elenco degli esercizi commerciali che ci ospitano. GRAZIE, cari AMICI!
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Che tempo che fa
Che tempo che fa a cura di fiorentinanews.com
Sulla testa di Alberto Gilardino SPLENDE IL SOLE dei giorni più belli. Il bomber della Fiorentina, nella sfortunata trasferta di Bari, si è regalato il duecentesimo gol fra i professionisti. Un RAGGIO DI SOLE accolto con soddisfazione dal ‘Gila’, che nel deserto del ‘San Nicola’ ha esultato riproducendo il numero 200 con le mani al cielo. Un traguardo incredibile, soprattutto perché si tratta di un attaccante di 28 anni, che davanti a sé ha ancora molte stagioni da disputare ad alto livello. PIOGGIA TORRENZIALE, invece, sul gioco della Fiorentina. Dopo i passi avanti messi in mostra contro Palermo e Inter, la squadra gigliata è ripiombata nell’anonimato dei mesi scorsi. Il primo ad essere circondato da una BUFERA è Sinisa Mihajlovic, specialmente per alcune sostituzioni un po’ troppo difensivistiche. La difesa a cinque, con l’inserimento di Camporese al posto di Behrami, non è certo passata inosservata, ma il tecnico serbo
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ha tenuto a ribadire che il suo atteggiamento non è assolutamente difensivista. Questione di punti di vista. Fase di stallo per quanto riguarda il rinnovo del contratti dei giocatori viola in scadenza. Un metereologo parlerebbe di LACUNA BARICA, perché di novità non c’è traccia. I primi contatti tra l’agente di Marco Donadel e Pantaleo Corvino hanno prodotto un niente di fatto. Stesso discorso per Mario Alberto Santana, che ha sul tavolo l’offerta viola e quella di tante altre squadre, italiane e straniere. Il caso più spinoso riguarda Riccardo Montolivo: le PERTURBAZIONI delle scorse settimane sembrano essere cessate, ma rimane un FREDDO GELIDO fra lui e la società. L’incontro decisivo dovrebbe andare in scena a metà aprile: solo allora sapremo se andremo incontro ad un BURRASCOSO TEMPORALE ESTIVO. Alessandro Latini Fiorentinanews.com
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LA STORIA ROMANTICA DEI PRIMI MOTI CARBONARI Medici sotto le lenzuola FERDINANDO II Granduca sodomita o vittima del gossip? In alto a sinistra: È il 29 ottobre 1961. Allo Stadio Comunale sta per iniziare Fiorentina - Milan. Sulla panchina rossonera c’è Nereo Rocco, che l’anno prima era al Padova. Detto ‘el paròn’, fu l’apostolo del “catenaccio”, modulo difensivo mutuato dal calcio svizzero che lo aveva praticamente inventato negli Anni Trenta. Qui è fotografato mentre entra in campo con Hamrin. Rocco sorride, Kurt a testa bassa anche. Alla fine della partita l’allenatore non sorriderà: quella gara finì 5 - 2 per i viola (3 gol di Hamrin, 2 di Milan, 1 di Petris). Nella gara di ritorno “el paròn” restituì pan per focaccia: Milan-Fiorentina 5 - 2. Per i viola segnò due volte Milan, per i rossoneri segnò una rete tal Rivera Gianni Qui sopra: I giocatori della Fiorentina festeggiano la vittoria in Coppa delle Coppe Qui sotto: Orzan, Rivera, Sarti e Gonfiantini durante la partita Fiorentina-Milan del 1961
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A Firenze si parla così Ave’ garbo Essere gentili e cortesi, sapersi comportare in tutte le occasioni nel modo e con i toni giusti. Deriva da garbare, cioè piacere, andare a genio.
Sì, garbato quello! Espressione ironica con significato contrario a quello apparente: indica infatti una persona scortese, che si è comportata male.
ti. Quindi si dice di una persona che si comporta all’apposto di chi, invece “gli va i’ sangue a i’ capo”, cioè reagisce in maniera sanguigna se gli viene rivolta un’offesa.
irritazione nei confronti di qualcuno la cui opinione è inopportuna e da non prendere in considerazione. «Icché? La ne sa più lei dell’allenatore? Ma la mi facc’i’ piacere!» e simili.
Ma la mi facc’i’ piacere!
Poca vela!
Espressione di apparente cortesia, dettata, al contrario, da una esasperata
Rispondere negativamente a qualcuno o rifiutare qualcosa: «Ti piace la caccia? - Con me poca vela!», «Come va il lavoro?
più forte “Accidenti!”. Nel modo di dire “Accidempoli a chi ti legò i’ bellico” è una dimostrazione di simpatia. Questa parola si usa quando si vuol dire che una persona è sciocca, ma in modo confidenziale e affettuoso.
È un modo di dire che si usa per indicare, in senso spregiativo, qualcuno che è di carattere pauroso, e davanti a una provocazione o un fatto grave, da vigliacco, non si indigna nè ha reazioni. La piattola è, infatti,uno scarafaggio scuro che vive tra i rifiu-
Rimanè’ bollato
- Poca vela!», «Che mi dici di Carlo? - Poca vela!» e simili. Ha origine dal veleggiare delle navi: la velocità delle barche e la stessa navigazione, diventa più o meno buona solo se la vela asseconda o no la direzione del vento.
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Citrullo
Ha i’ sangue di piattola!
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A Firenze si parla
Si dice di un comportamento anomalo, fuori dalle righe, che può essere sia uno sfogo di ira, ma anche uno scoppio di allegria o brillante vivacità.
Accidempoli È un’imprecazione dal tono familiare e scherzoso in sostituzione della
Si usa quando si vuol indicare qualcuno rimasto danneggiato da qualche penalità, sia per colpa sua o di altri. «Son passato col rosso e il vigile m’ha bollato!»; «Attento a quello che fai, perché ti bollo!». Deriva dal sigillo, marchio, bollo, con il quale in passato si contrassegnano animali e cose. Bollare deriva infatti dal latino bulla, bolla, borchia, che i giovinetti romani portavano appesa al collo fino a che non erano in età d’indossare la toga virile. In seguito si indicò come bolla il sigillo di piombo fissato alle pergamene di papi e governatori, nei loro editti al popolo.
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A Firenze si parla
così Andare a letto con le galline Andare a letto presto, appena cala il sole, proprio come fanno le galline e i polli. Infatti, non è raro sentir dire anche “tu vai a letto presto come i polli!”.
Prendere una cantonata Letteralmente significa andare a sbattere con-
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tro qualcosa e farsi male. Ma si usa anche in senso metaforico con il significato di “commettere un grave errore, prendere un abbaglio”.
Mangiare a strippapelle Mangiare davvero troppo, tanto da “strippare” che viene da “trippa”, os-
sia la pancia, il corpo.
Qui fa buca! Espressione malevola, di critica, nei confronti di una o più persone, che per i loro atteggiamenti o discorsi, creano perplessità, vanno fuori dalle righe, tanto da far dubitare sulla loro lucidità mentale. Come a dire: poiché tutti i
balordi cascano qui, è evidente che qui il terreno fa buca.
Levare i’ vin da’ fiaschi Travasare il vino torbido in altri fiaschi per renderlo più chiaro, dunque in senso lato significa “prendere una decisione”, “risolvere una questione”.
Fare i’ gano Fare lo spavaldo, atteggiarsi a vanesio. L’espressione viene da una famosa trasmissione radiofonica regionale, “Il grillo canterino”, durante la quale l’attore fiorentino Corrado de Cristoforo vestiva i panni di “Gano: i’ dduro di Sanfrediano”. Tratto da FIRENZE INFORMA Nell’immagine: Piazza Santa Croce a metà ‘800
Tutti pazzi per la Viola
Tutti pazzi per la Viola! I tifosi viola sono i pi첫 belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa... Queste pagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amici e parenti, per immortalare un momento speciale, o semplicemente per far vedere agli altri fino a dove arriva la passione per la Viola... Inviate le vostre foto con dedica a: redazione@fiorentina-informa.it
Marco Cattani, 8 anni e mezzo, super tifoso viola in curva Fiesole. Un bacio da tutta la sua famiglia e dalla zia Patrizia
Ciao a tutti! Sono Lucrezia Petrioli, abito a Roma e sono tifosissima viola. Tanti auguri a tutta la squadra e a Miha, e sempre Forza Viola!
Tutti pazzi per la Viola!
Un piacevole ricordo per Fiorenzo e i suoi amici fiorentini, schierati lo scorso giugno in un triangolare a Coverciano a favore della Fondazione Stefano Borgonovo
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Tutti pazzi per la Viola
Milano 25 il Taxi Viola
Qui sopra: Stewards e controllori dello stadio Franchi si stringono intorno alla famosa taxi-driver Caterina, che da anni ha sposato la causa dei bambini in difficoltà e ha regalato un sorriso a tutti coloro che hanno semplicemente incrociato il suo taxi allegro e colorato per le vie di Firenze. Luciano F., Sergio C., Dino G., Daniele C., Alessandro D., Rolando N., Massimo D., Salvatore D., Lorenzo M., Andrea B., Mauro C. In alto a sinistra: Luciano e Salvatore con Caterina A fianco: Luciano, come Caterina tifoso Viola da sempre, si associa con sentito entusiasmo a sostegno della causa che Caterina porta avanti da tanti anni
Tutti pazzi per la Viola! Fiorentinainforma Il giornale dei tifosi viola
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6 Marzo 2011 Anno XVI n°318 Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999 Prezzo di copertina 1,00 euro I prodotti presentati a pagina 12 sono in abbinamento a questo numero
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