Fiorentina Informa 329

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Violet & Fiorello Orsetti del Cuore Viola li trovi solo nello store di Fiorentinainforma in via de’Sette Santi 38r a Firenze

CALENDARIO 2011-2012 della FIORENTINA Data Evento Risultato Dom. 21-08 Coppa Italia FIORENTINA-CITTADELLA 2-1 Sab. 27-08 1a Camp.And Siena-Fiorentina rinviata Dom. 11-09 2a Camp.And FIORENTINA-BOLOGNA 2-0 2-0 Dom. 18-09 3a Camp.And Udinese-Fiorentina Merc. 21-09 4a Camp.And FIORENTINA-PARMA 3-0 0-0 Sab. 24-09 5a Camp.And Napoli-Fiorentina Dom. 02-10 6a Camp.And FIORENTINA-LAZIO 1-2 Dom. 16-10 7a Camp.And Cesena-Fiorentina 0-0 2-2 Sab. 22-10 8a Camp.And FIORENTINA-CATANIA Mart. 25-10 9a Camp.And Juventus-Fiorentina 2-1 Dom. 30-1010a Camp.And FIORENTINA-GENOA 1-0 1-0 Dom. 06-1111a Camp.An Chievo-Fiorentina Sab. 19-11 12a Camp.An FIORENTINA-MILAN Giov. 24-11 Coppa Italia FIORENTINA-EMPOLI Dom. 27-1113 a Camp.An Palermo-Fiorentina Dom. 04-1214a Camp.An FIORENTINA-ROMA Sab. 10-12 15a Camp.An Inter-Fiorentina Sab. 17-12 16a Camp.An FIORENTINA-ATALANTA Mart. 20-12 Rec. 1a Camp.And Siena-Fiorentina Dom. 08-0117a Camp.An Novara-Fiorentina

Data Evento Risultato Dom. 15-0118a Camp.An FIORENTINA-LECCE Dom. 22-0119a Camp.An Cagliari-Fiorentina Dom. 29-01 1a Camp.Rit FIORENTINA-SIENA Merc. 01-02 2a Camp.Rit Bologna-Fiorentina Dom. 05-02 3a Camp.Rit FIORENTINA-UDINESE Dom. 12-02 4a Camp.Rit Parma-Fiorentina Dom. 19-02 5a Camp.Rit FIORENTINA-NAPOLI Dom. 26-02 6a Camp.Rit Lazio-Fiorentina Dom. 04-03 7a Camp.Rit FIORENTINA-CESENA Dom. 11-03 8a Camp.Rit Catania-Fiorentina Dom. 18-03 9a Camp.Rit FIORENTINA-JUVENTUS Dom. 25-0310a Camp.Rit Genoa-Fiorentina Dom. 01-0411a Camp.Rit FIORENTINA-CHIEVO Sab. 07-04 12a Camp.Rit Milan-Fiorentina Merc.11-04 13a Camp.Rit FIORENTINA-PALERMO Dom. 15-0414a Camp.Rit Roma-Fiorentina Dom. 22-0415a Camp.Rit FIORENTINA-INTER Dom. 29-0416a Camp.Rit Atalanta-Fiorentina Merc. 02-05 17a Camp.Rit FIORENTINA-NOVARA Dom. 06-0518a Camp.Rit Lecce-Fiorentina Dom. 13-0519a Camp.Rit FIORENTINA-CAGLIARI

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* Una partita in meno

L’appuntamento con Fiorentinainforma è giovedì 24 novembre per la partita di Coppa Italia

FIORENTINA-EMPOLI

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20 Novembre 2011

21 21 20 19 16 14 14 14 13 13 12 12 12 12 12 10 8 8 7 3

CATANIA - CHIEVO FIORENTINA - MILAN GENOA - NOVARA INTER - CAGLIARI JUVENTUS - PALERMO NAPOLI - LAZIO PARMA - UDINESE ROMA - LECCE SIENA - ATALANTA

24 Novembre 2011 4° Turno Coppa Italia FIORENTINA-EMPOLI a 1n3data ATALANTA - NAPOLI A

27 Novembre 2011

Udinese Lazio Milan Juventus* Palermo Napoli* Roma Catania Siena Cagliari FIORENTINA Genoa* Atalanta Chievo Parma Bologna Inter* Lecce Novara Cesena

A

CAGLIARI - BOLOGNA CESENA - GENOA LAZIO - JUVENTUS LECCE - CATANIA MILAN - CHIEVO NOVARA - PARMA PALERMO - FIORENTINA SIENA - INTER UDINESE - ROMA

a 1n4data BOLOGNA - SIENA A

4 Dicembre 2011

CLASSIFICA Serie A

a 1n2data BOLOGNA - CESENA

CATANIA - CAGLIARI CHIEVO - ATALANTA FIORENTINA - ROMA GENOA - MILAN INTER - UDINESE JUVENTUS - CESENA LAZIO - NOVARA NAPOLI - LECCE PARMA - PALERMO

La Firenze ‘liberata’ è una città che ribolle di passione e pullula di entusiasmo. Firenze è tornata a essere una città allegra, che trasmette emozioni Anche senza motivazioni concrete – la nuova creatura di Rossi non è ancora scesa in campo in una partita ufficiale – c’è la certezza di un rinascimento calcistico che mai sarebbe potuto sbocciare sotto il giogo di Sinisa Mihajlovic... Mai in precedenza l’esonero di un allenatore era stato accompagnato da tale trasporto, mai in precedenza Firenze si era mostrata così compatta dinanzi ad un divorzio, doloroso solo all’apparenza...


Quando (ri)nasce un amore...

Delio Rossi

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Fiorentinainforma

La fine di un amore mai nato Diciamolo francamente, erano molti mesi che la città non sopportava più l’idea di calcio di Mihajlovic, se mai fosse esistita. Era questo sostanzialmente il problema, visto che con l’uomo-Sinisa, Firenze non ha mai avuto reali attriti e visto che l’addio, anche grazie alla lettera di scuse scritta dall’allenatore serbo, è stato pacifico e sereno. Non era più il caso di proseguire con questo supplizio, e il coro ‘Sinisa salta la panchina’, intonato anche dopo il successo col Genoa, era un messaggio chiaro ed inequivocabile. Ciò che imputava la città alla società – più precisamente al direttore tecnico Pantaleo Corvino - non è tanto aver toppato completamente l’individuazione dell’erede di Cesare Prandelli, quanto l’averlo difeso a lungo

contro l’evidenza dei fatti e infine l’averlo confermato per questa stagione. Con la ghigliottina dell’esonero inevitabilmente pronta a cadere entro l’autunno.

Meno male che Delio c’è Abbiamo passato mesi di sofferenza, di tira e molla, ma eccoci, finalmente, ad un presente tornato ad es-

sere esaltante e scottante. C’è, se Dio vuole, Delio Rossi sulla panchina della Fiorentina, l’allenatore che la città invoca da mesi, l’uomo che ha risposto picche ad almeno altri cinque presidenti, pur di vestire viola. Firenze e Rossi si sono annusati, cercati, attesi a lungo; adesso sono pronti a consumare l’amore. Andrea Della Valle, ringalluzzito dall’entusiasmo del pubblico e della città, in delirio per la prima uscita di Delio contro la Rondinella, è stato categorico nel ripetere, in modo assillante, l’obiettivo stagionale: un piazzamento Europeo.

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“Niente è perduto, siamo a novembre e non è troppo tardi”, ha ribadito il presidente viola (per convenzione abbiamo deciso di mantenergli la carica nominale). È vero, non è tardissimo, certo è che se l’allenatore fosse stato cambiato alla pausa precedente, adesso la Fiorentina avrebbe ‘guadagnato’ un mese.

Trenta giorni per decidere un’intera stagione Serve un’impennata d’orgoglio, proprio nella fase più difficile del calendario. Davanti alla Fiorentina si prospettano le sfide a Milan e Roma in casa, Palermo e Inter in trasferta. In tempi di depressione avremmo ipotizzato un drammatico “zero punti in quattro partite”, adesso con Rossi che ci fa sognare, non ci accontenteremo, quasi quasi, neanche di farne sei.

Bisogna stare con i piedi per terra tuttavia, Delio sa fare i miracoli, ma un po’ di tempo gli serve. Una cosa è fuori discussione: la Fiorentina deciderà la propria stagione proprio in questo mese. Se riuscirà a recuperare parte dei punti sperperati nella prima parte di campionato, potrà veramente pensare, con un grande girone di ritorno, di rientrare in corsa per un piazzamento europeo. Altrimenti saremo costretti a concentrarsi esclusivamente sulla Coppa Italia (Rossi l’ha vinta recentemente con la Lazio e persa in finale lo scorso anno alla guida del Palermo).

È finito l’happy hour: in testa solo Firenze e la Fiorentina Dipenderà molto da quanto sapranno incidere i calciatori “più pagati”, quelli finiti del mirino della mitragliatrice della società dopo l’umiliante sconfitta di Verona.


Quando (ri)nasce un amore

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I Magnifici Viola Una maglia, una passione, la nostra storia

Con questo numero le cartoline de: la Viola della stagione 1988-’89, Stefano Borgonovo, Carlos Dunga, la Viola della stagione 1990-’91 e Mario Cecchi Gori

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Fiorentinainforma Gilardino, Montolivo (giunto all’ultimo mese in viola) e Vargas dovranno darsi una svegliata e cominciare a determinare come ha fatto, fino a questo momento, il solo Jovetic, un gioiello dal va-

lore assoluto. Lo ha ripetuto ossessivamente anche il presidente Della Valle, lo ha fatto capire in modo deciso Rossi negli spogliatoi in questi giorni: “Non saranno più tollerati atteggiamenti poco professionali e la violazione delle regole civili stabilite dalla società”.

i in r e b m a G o r d n a s Ales

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Prima di tutto, tornare a divertirsi I tifosi vigileranno, la città starà addosso ai giocatori: per un bel periodo niente più bagordi, niente più sbronze, niente più notti brave, niente più festini a luci rosse. Tutti concentrati sulla Fiorentina e sugli obiettivi sportivi da raggiungere. La sensazione è che la tolleranza sugli sgarri sia ridotta pressoché a zero. “Per i trasgressori – ha minacciato Andrea Della Valle – saranno dolori”. Finalmente, aggiungiamo noi. Il debutto di Delio Rossi sulla panchina della Fiorentina è, dunque, da brividi. Al Franchi arriva il Milan, la squadra più in forma del campionato: i campioni d’Italia, dopo un inizio stentato, hanno infilato cinque vittorie consecutive condite da 17 gol, e hanno travolto tutti gli avversari che hanno incontrato sulla propria strada. La squadra di Allegri, in modo particolare nelle ultime tre partite, contro Parma, Roma e Catania, è stata davvero impres-


Quando (ri)nasce un amore sionante nell’esibire la sua forza dirompente. Contro il Milan la Fiorentina perde regolarmente da diversi anni, a volte in maniera ineccepibile, come nello scorso aprile, a volte in maniera incomprensibile ed immeritata (ricordate che ‘truffa’ il tiro Rosetti - Huntelaar Pato?). L’ultimo successo viola risale alla prima stagione di Prandelli, praticamente un secolo e mezzo fa.

La prima vittoria di Rossi: si è riaccesa la passione

o in d r a il G e l a u q Lazzari,Pas JoJo

Cos’è giusto chiedere a Rossi? Inutile dire che

un debutto con vittoria di prestigio manderebbe in visibilio la città e probabilmente potrebbe anche spingere i più ottimisti a riparlare di scudetto. Cercando però di essere ragionevoli e realisti, iniziamo a pretendere una Fiorentina più determinata, più organizzata e in grado di offrire qualche combinazione offensiva divertente per il pubblico. Il risultato, credeteci, questa sera, conta molto meno di altre volte. Se arriverà qualcosa in classifica, sarà tutto di guadagnato.

Già, il pubblico. È previsto, per la ‘prima’ di Delio, il record stagionale di presenze. Ci sono

persone che, coerenti come solo i fiorentini sanno esserlo, da mesi hanno disertato sistematicamente lo stadio e che si ripresenteranno stasera per dare sostengo alla squadra. Questa può già considerarsi a pieno titolo la prima vittoria di Rossi. Le altre, le aspettiamo dal campo. In bocca al lupo, Delio. E sempre, forza Fiorentina! Cristiano Puccetti

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Andrea Della Valle

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Fotostory Viola

Fiorentinainforma 1

25 Ottobre Juventus-Fiorentina 2-1

rentina sta per entrare nella storia. Non per aver battuto la Juve per la prima volta nel nuovo stadio, ma per essersi fatta prendere a pallate come mai prima d’ora: Boruc si fa in quattro e limita i danni, ma nulla può al 13', quando Bonucci porta in vantaggio i bianconeri sugli sviluppi di un calcio d’angolo, complice una difesa viola incredibilmente ferma. 3 Storico anche il record della Juventus, che alla fine del primo tempo va negli spogliatoi con un misero 1-0 in tasca, risultato miserrimo a fronte di una quantità

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1Alla vigilia della Partita con la P maiuscola, Mihajlovic la spara grossa: “Vogliamo essere i primi a battere la Juventus nel suo nuovo stadio”. Sa bene il tecnico serbo che nella sfida di Torino si gioca una bella fetta di stagione, non tanto per la classifica, quanto per la credibilità tra i tifosi, da un pezzo giunta ai minimi storici. Squalificato Montolivo, tocca a Kharja prendere il posto dell’ex capitano viola, mentre Cerci viene confermato sulla destra... non si sa a fare cosa, visto che per un tempo non tocca palla e nella ripresa viene sostituito da Gilardino. 2Pronti, via, e si capisce che la Fio-

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industriale di palle-gol sbagliate contro un avversario inesistente. Nella ripresa, però, la Fiorentina torna in campo con un piglio diverso e al 57' trova il gol con Jo-vetic, che centra l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza. 4 Il momento buono dei viola dura giusto il tempo di illudere i tifosi arriva-

ti fino a Torino, perché otto minuti dopo i bianconeri si riportano davanti con Matri. E finisce come era iniziata: Fiorentina alle corde e Juventus che fa quello che vuole. Al triplice fischio è 2-1, e se i bianconeri non dilagano è un miracolo che si deve in parte al gladiatore Behrami, ultimo baluardo a difesa di una squadra allo sbando, che corre, s’impegna, fa quel che può e alla fine si prende pure un giallo che gli fa saltare la partita contro il Genoa.

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Fiorentinainforma 5

Pasqual, davvero un altro giocatore rispetto a quello visto in campo contro la Juventus, e a destra con Romulo, che fa ammattire la retroguardia rossoblù. 7 Alla fine i gigliati passano: da Jovetic per Pasqual, pallone in mezzo per Lazzari che, dall’altezza del dischetto del rigore,

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30 Ottobre Fiorentina-Genoa 1-0 5 Cinque giorni dopo Torino, nella sfida-riscatto contro il Genoa, per Mihajlovic l’unica alternariva è vincere, e per farlo il serbo si gioca due carte a sorpresa: una è Romulo, alla prima da titolare, l’altra Kharja, in campo nonostante le polemiche sulla sua strana vita da pendolare tra Firenze e Milano. 6 La Fiorentina parte forte e si propone bene in avanti, a sinistra con

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batte l’acclamato ex Frey. Al 41' è 1-0 per i viola. 8 Troppo bello per essere vero: vuoi vedere che proprio quando tutti lo davano per spacciato, Mihajlovic ha trovato la quadratura della sua Fiorentina? Tutti ci sperano, ma intanto, nella ripresa lo spettacolo si fa sempre più deprimente: i viola si rintanano dietro e aspettano l’iniziativa del Genoa. Al 70' fuori Gilardino, alla prima da titolare dopo l’infortunio, dentro Vargas: bene il bomber di Biella, male il peruviano, che ancora una volta non riesce a mettere insieme una prova sufficiente. 9 Dopo aver corso qualche rischio di troppo, al 77' la Fiorentina sfiora il raddoppio: su calcio d’angolo, un colpo di testa di Jovetic diventa un assist per Gamberini, che da due passi centra la traversa. Non senza qualche ul-


Fotostory Viola 6 Novembre ChievoFiorentina1-0

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teriore sudore freddo, la partita finisce 1-0: Mihajlovic è salvo, almeno per il momento e per la società. I tifosi, dal canto loro, han deciso da un pezzo: “O Sinisa salta la panchina”.

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10 Mezza Italia finisce sott’acqua: prima la Lunigiana, poi Genova, devono fare i conti con una alluvione drammatica, col fango che si porta via persone e cose. Il primo novembre una cinquantina di tifosi viola “non tesserati” partono alla volta di Aulla, per aiutare la popolazione. Il 6 novembre, dato che non possono andare in trasferta contro il Chievo, affittano un pullman e fanno il bis. Nel frattempo, a Verona c’è da giocare contro il Chievo, reduce da tre sconfitte consecutive. Per non farsi mancare nulla, durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione, Montolivo e Gamberini si mettono a sghignazzare. Si dirà poi, tra le sentite scuse degli interessati, che per un problema d’intestino, uno dei due, per dirla con Dante, “avea del cul fatto trombetta”. E giù, tutti a ridere... Va bene progetto giovane, ma il livello dell’asilo infantile non sarà anche troppo? 11Meteorismo o no, la partita contro il Chievo è decisiva per il futuro della sta-

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Fotostory Viola 12

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gione e di Mihajlovic. A Verona piove a dirotto e in casa viola piove sul bagnato: dopo 25 minuti la Fiorentina deve fare a meno di Cassani e Behrami per infortunio. Rimangono altri 65 minuti con una sola sostituzione a disposizione. 12 Il guaio è che, infortuni o no, è la solita Fiorentina di sempre, brutta, lenta, macchinosa, tenuta a galla dal solo Jovetic e assolutamente non padrona del terreno di gioco. Benino fa Romulo, benino fa Gilardino, da segnalare anche un gol sfiorato di Montolivo, ma la porta di Sorrentino rimane inviolata. 13 La tegola arriva al 60': fuori Natali, dentro Nastasic. Il quale viene subito battezzato da Moscardelli, che in cinque minuti, tra il 61' e il 65', sfiora per tre volte il gol. Dai e dai, un minuto dopo 15 arriva il vantaggio del Chievo Verona, aiutato da una papera di Boruc che si fa saltare facilmente da Rigoni. 14 La reazione è nei piedi di JoJo, che in un paio di circostanze arriva al tiro, senza inquadrare la porta avversaria. Ma

la sensazione è che ormai sia andata, anche perché le occasioni migliori le ha ancora il Chievo, che allo scadere centra anche una traversa con Hetemaj. Finisce 1-0, e sotto il cielo grigio di Verona finisce anche l’avventura di Mihajlovic a Firenze. 15 Nella serata di lunedì arriva l’ufficialità: via Mihajlovic, arriva Delio Rossi, che l’indomani, dopo la presentazione alla stampa, viene acclamato da centinaia di tifosi arrivati al Franchi. In 5000, invece, affolleranno la maratona il sabato mattina, per l’amichevole contro la Rondinella, con un entusiasmo che non si vedeva da un pezzo. Benvenuto, Delio! Giovanni Rizzo


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La squadra ospite Massimiliano Allegri vuole continuare la sua corsa verso lo scudetto. Il suo Milan non può permettersi battute d’arresto. E finalmente pure lui sorride. Sì, perché è vero che per almeno sei mesi mancherà Cassano, operato al cuore il 4 novembre, ma intanto contro la Fiorentina tornerà Alexandre Pato, fermo per un infortunio muscolare dal 21 settembre scorso. Sarebbe p o t u t o rientrare anche prima della sosta, per la partita con il Catania, ma a frenarlo è stata la mancanza

MILAN

di allenamento nelle gambe. Di sicuro, il brasiliano ha lanciato la sfida ai viola: «Dopo ogni infortunio torno sempre più forte di prima, anche perché è dura andare allo stadio e guardare i tuoi compagni dalla tribuna». Il tecnico Quando Aquilani ha fatto dietro front livornese Sembrava ormai soltanto una formalità. Tanto che Pantaleo potrà poi Corvino, agli amici più fidati, continuava a ripetere: «Il gatto è già nel sacco, manca soltanto la coda, ma basta chiuderlo». All’improvviso, invece, quando già c’era l’accordo tra la Fiorentina e il Liverpool ed Alberto Aquilani aveva pure parlato con Sinisa Mihajlovic, la trattativa si è arenata. Franco Zavaglia, il suo manager, continuava a ripetere che la società viola avrebbe dovuto acquistarne l’intero cartellino, ma senza successo. Alla fine, scaricato già dal Liverpool e con l’incubo di venir escluso anche dalle convocazioni azzurre per l’Europeo, si è trasferito al Milan, in prestito con diritto di riscatto legato al numero delle presenze complessive collezionate.

La curiosità

LA ROSA I PORTIERI 32 Christian ABBIATI 1 Marco AMELIA 51 Riccardo PISCITELLI 30 Flavio ROMA I DIFENSORI 77 Luca ANTONINI 25 Daniele BONERA 52 Mattia DE SCIGLIO 53 Rodrigo ELY 5 Philippe MEXES 13 Alessandro NESTA 2 Taye TAIWO 33 THIAGO 76 Mario YEPES 19 Gianluca ZAMBROTTA I CENTROCAMPISTI 20 Ignazio ABATE 23 Massimo AMBROSINI 18 Alberto AQUILANI 27 Kevin-Prince BOATENG

54 Simone CALVANO 28 Urby EMANUELSON 16 Mathieu FLAMINI 8 Gennaro GATTUSO 22 Antonio NOCERINO 10 Clarence SEEDORF 57 Mattia VALOTI 4 Mark VAN BOMMEL GLI ATTACCANTI 7 Alexandre PATO 99 Antonio CASSANO 58 Gianmario COMI 92 Stephan EL SHAARAWI 56 Simone GANZ 11 Zlatan IBRAHIMOVIC 9 Filippo INZAGHI 70 ROBINHO ALLENATORE: Massimiliano ALLEGRI

contare sulla forza esplosiva di Zlatan Ibrahimovic, al centro dell’attenzione anche per l’autobiografia uscita in Svezia una settimana fa dopo aver superato nelle prenotazioni addirittura un best seller come Harry Potter. A destare attenzione anche il presunto diverbio con Pep Guardiola ai tempi del Barcellona, club attaccato in tutte le sue componenti. Già, perché secondo il vice presidente dell’area istituzionale del club catalano Carles Villarubi, lo svedese avrebbe minacciato di picchiare il tecnico addirittura davanti alla stampa. Fiorentina-Milan, però, sarà una partita diversa dal solito soprattutto per Riccardo Montolivo, destinato, pare, tra qualche mese a trasferirsi definitivamente nella capitale della moda e a vestire la maglia rossonera. Anche per questo, però, Firenze e il suo pubblico saranno persino più esigenti nei suoi confronti: non potrà sbagliare una mossa. Walter Ducci


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Curiosità della Storia Fiorentina

Il riposo del viandante: la panca di via Nel centro storico di Firenze è possibile notare, alla base delle facciate o delle pareti laterali di alcuni palazzi storici rinascimentali (ad esempio Palazzo Medici-Riccardi, Palazzo Strozzi, Palazzo Budini-Gattai, Palazzo de’Gondi, ecc.), delle lunghe sedute in pietra: sono le “panche di via”. Il loro scopo, in origine, oltre che far riposare il viandante, era molteplice. Difatti funzionavano come protezione della muratura dagli eventuali urti dei carri che passavano vicino al palazzo, oppure come rifinitura stilistica, dando difatti un certo spessore al basamento del nobile edificio o, ancora, erano il luogo dove le persone umili attendevano dal signore del palazzo un lavoro o dei doni. Ma queste panche marmoree simboleggiavano anche una sorta di riconoscenza della nobile famiglia proprietaria del palazzo verso la città. Infatti i mercanti arricchitisi con il commercio, e i banchieri, intorno al Quattrocento, abbandonano la medievale casa-torre per una abitazione che desse più prestigio alla loro nuova e migliore condizione sociale. Ed ecco così nascere i palazzi rinascimentali: si estendono in larghezza le dimensioni, le fine-

stre si ingrandiscono e i piani appaiono tutti uguali, ordinati e rivestiti di pietra bugnata, una porta ampia ad arco, e alla base la panca di via. Il nuovo ricco, così, quasi a voler ringraziare la città per le ricchezze ed il prestigio ottenuto, forniva il proprio palazzo di tale seduta come un’opera “pubblica”, perché ne godesse la popolazione.

Modi di dire fiorentini: “Bucaioli, c’è le paste!” L’espressione gergale “Bucaioli c’è le paste!” negli anni recenti ha assunto impropriamente una valenza volgare, eppure trae origine dalla più classica tradizione

popolare fiorentina. Bucaioli infatti erano chiamati i renaioli, coloro che raccoglievano la rena dal fondo dell’Arno. Ogni giorno andavano con una barca apposita, dal fondo piatto, in un punto del fiume, la bloccavano ad un palo ancorato nell’alveo e, me-

diante una particolare pala di legno, munita di un lungo e robusto manico che poteva arrivare alla lunghezza di 5 metri, raschiavano il fondo del fiume per raccogliervi la rena ad uso edile. Rimuovendo la rena si formavano, così, sul fondale, dei buchi: da qui l’appellativo “bucaioli” dato ai renaioli. Questo continuo esercizio di alzare dall’alveo del fiume le tante palate di rena bagnata faceva diventare il loro lavoro molto faticoso e dispendioso di energie. Quindi i renaioli necessitavano di una particolare alimentazione, oggi diremmo ipercalorica. A mezzogiorno le mogli di ciascuno di loro si recavano sull’argine a cucinare e, quasi sempre utilizzando un’unica grande pentola in comune, preparavano il menù del giorno: pastasciutta al sugo di pomodoro, trippa alla fiorentina, panzanella di pane, cipolle e vino rosso. Quando era pronto, una delle donne si avvicinava al limite dell’argine e, rivolta ai renaioli , gridava: “BUCAIOLI, C’E’ LA PASTA!”. Era allora che il barcaiolo di turno si muoveva per raccogliere i “colleghi” e portarli a riva, per mangiare alla ‘mensa’. Tratto da Firenze Informa mese di Novembre In mezzo: Renaioli Sotto: La panca di Palazzo BudiniGattai e quella in via de’ Servi

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Pagina da ritagliare e conservare per la collezione

I Magnifici Viola

22a puntata Una

maglia, una passione. La nostra storia...

I Magnifici Viola Una maglia, una passione. La nostra storia Campionato 1988-’89 7° posto, 34 punti Lo stuolo di polemiche con cui si chiude la stagione 1987-’88 non risparmiano Diaz, del resto mai entrato del tutto nelle grazie di mister Eriksson. L’argentino chiude la stagione con sette gol e poi si trasferisce armi e bagagli all’Inter, dove gli garantiscono un ingaggio di 650 milioni netti. Va detto subito: il suo sostituto non lo fa rimpiangere.

Baggio-Borgonovo, la B2 delle meraviglie I Pontello pescano l’asso dal Como, portandosi a casa Stefano Borgonovo, un tipo scaltro e opportunista alla Paolo Rossi, che in coppia con Baggio fa meraviglie. La B2, come vengono subito ribattezzati i gemelli del gol, segnerà 29 reti (15 Baggio, 14 Borgonovo), portando la Fiorentina dritta dritta in zona

Uefa. Ma Borgonovo non è l’unico bel colpo di quel calciomercato, che vede tra l’altro l’arrivo alla Fiorentina di un nuovo direttore sportivo: Nardino Previdi. I dirigenti viola hanno poi l’intuizione di far rientrare dal prestito al Pisa un certo Carlos Bledorn Verri detto Dunga, professione mediano, un gran campionato e due gol alle spalle. Nella Fiorentina di Eriksson, il brasiliano si dimostra presto insostituibile regista davanti alla difesa, leader in campo e nello spogliatoio. Meno “pesante” l’apporto dell’altro nuovo acquisto, Pruzzo, vecchio bomber proveniente dalla Roma, che passa agli annali per aver realizzato un’unica rete, ma fondamentale: quella nello spareggio a Perugia proprio contro la Roma, che vale alla Viola la qualificazione in Coppa Uefa. Ma, se ricordate, nemmeno quella stagione è una marcia trionfale, anzi. La squadra, ancora di più rispetto all’anno precedente, vola in casa e prende in trasferta scoppole clamorose. Addirittura la panchina di Eriksson incomincia a traballare, ma poi arrivano il 2-1 sulla Juventus e poi il 4-3 all’Inter di Tr a p a t t o n i , prossima vincitrice dello scudetto. Per il tecnico svedese è

una bella rivincita, ma il suo rapporto con i dirigenti viola è logoro. La sua storia fiorentina pare avviata alla fine. Già in febbraio l’ineffabile Sven accetta le lusinghe del Benfica, e firma un pre-contratto con il club portoghese: una scelta di vita, spiega, oltre che professionale, “Perché a Firenze non si vince niente”. Inevitabile il conseguente nervosismo dei tifosi, ma la possibile contestazione viene addolcita, per non dire soffocata, dai buoni risultati che intanto la squadra va inanellando. Nel mirino restano, ovviamente, i Pontello, accusati tra l’altro di non aver dato a Eriksson una squadra all’altezza delle sue ambizioni. In effetti… Ricordate la meteora Aguirre? Il tecnico in estate aveva chiesto Madjer come terzo straniero, arriva invece questo semisconosciuto centravanti uruguaiano, con un contratto a gettone. A settembre, il tempo di segnare un gol in coppa Italia, viene “tagliato” e rispedito a casa.

Eriksson se ne va È chiaro che, quando Eriksson fa sapere che se ne andrà, i Pontello fanno di tutto per trattenerlo. La Fiorentina offre al tecnico svedese ben tre miliardi (per tre anni) purché rimanga. E lui decide che la scelta di vita e la villa a Cascais possono pure aspettare, al cospetto di una tale dimostrazione d’amore... A metà aprile vola a Lisbona, Sven,

La Fiorentina del Campionato 1988-’89 PRESIDENTE: Lorenzo RIGHETTI ALLENATORE: Sven Goran ERIKSSON PORTIERI: Marco LANDUCCI (25 pres) Giuseppe PELLICANO’ (11 pres) DIFENSORI: Renzo CONTRATTO (23 pres) Stefano CAROBBI (30 pres) Celeste PIN (18 pres) 24

Ernesto CALISTI (10 pres) Sergio BATTISTINI (28 pres, 1 rete) Glenn HYSEN (31 pres) CENTROCAMPISTI: Alberto DI CHIARA (31 pres, 1 rete) Roberto BOSCO (25 pres) Carlos DUNGA (30 pres, 3 reti) Luca MATTEI (28 pres) Enrico CUCCHI (32 pres, 4 reti)

Michele GELSI (1 pres) Paolo PERUGI (3 pres) Stefano SALVATORI (23 pres, 1 rete) ATTACCANTI: Davide PELLEGRINI (29 pres, 4 reti) Roberto PRUZZO (13 pres) Stefano BORGONOVO (30 pres, 14 reti) Roberto BAGGIO (30 pres, 15 reti)


per provare a liberarsi dall’impegno già preso. Ma i portoghesi si impuntano, hanno un accordo e vogliono che sia rispettato. È inutile anche la successiva missione del presidente Righetti, che offre al Benfica 200 milioni perché lasci l’allenatore a Firenze. Niente da fare. Il 3 maggio, a campionato ancora apertissimo, l’addio di Eriksson diventa ufficiale. Di lì a breve diventerà ufficiale anche il nome del suo prossimo sostituto: sarà Bruno Giorgi, portato in viola dal suo amico Previdi. In tribuna a Perugia, il 30 giugno, per lo spareggio con la Roma, c’è anche lui, il futuro allenatore. E, come abbiamo visto, sarà Pruzzo, su assist di Baggio, a firmare l’10 della Viola, ultimo atto della gestione Eriksson: Svennis saluta Firenze consegnandole un importante piazzamento Uefa.

Campionato 1989-’90 12° posto, 28 punti “Giorgi sì, ma Eleonora”. Questo striscione della Fiesole, ormai leggendario, la dice lunga sulla popolarità che il nuovo tecnico riesce a guadagnarsi tra i tifosi. Del resto la sua Fiorentina annaspa in zona retrocessione. Per motivi misteriosi, invece, in coppa vola. Più che mai “bella di notte”, parte superando l’Atletico Madrid, poi fa fuori il Sochaux, quindi elimina negli ottavi la Dinamo Kiev. Firenze assiste incredula a una simile schizofrenia, sia nel gioco sia nei risultati. La verità è che quella Fiorentina è

pennellone Lubos Kubik, centrocampista di sinistra, ex Slavia Praga, scappato in Inghilterra come profugo politico e rimasto fermo un anno: il suo gioco è l’apoteosi della lentezza. Altri arrivi: Faccenda dal Pisa,

Pagina a fianco sotto: La Fiorentina della stagione 1988-’89 In questa pagina a sinistra: Stefano Borgonovo Sopra: 15 gennaio 1990 Fiorentina-Juventus 2-1 Gol di Baggio e di Borgonovo

Storia del Campionato 1988-’89 La Fiorentina si classifica al settimo posto, qualificandosi per la Coppa Uefa dopo la vittoria nello spareggio con la Roma a Perugia (1-0, rete di Pruzzo). I viola raccolgono 34 punti, frutto di 12 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte. 43 i gol segnati, 34 quelli subiti. Milan-Fiorentina 4-0 FIORENTINA-ASCOLI 2-1 (Borgonovo, Baggio) Cesena-Fiorentina 0-3 (Baggio, Borgonovo, autor.) FIORENTINA-TORINO 2-1 (Pellegrini, Baggio) FIORENTINA-ATALANTA 1-1 (Borgonovo) Pisa-Fiorentina 0-0 FIORENTINA-SAMPDORIA 0-2 Napoli-Fiorentina 2-0 FIORENTINA-PESCARA 3-2 (Pellegrini, Baggio 2) Como-Fiorentina 3-2 (Battistini, Cucchi) Verona-Fiorentina 2-1 (Baggio) FIORENTINA-LAZIO 3-0 (Borgonovo, Salvatori, Baggio) FIORENTINA-JUVENTUS 2-1 (Baggio, Borgonovo) Lecce-Fiorentina 0-0 FIORENTINA-ROMA 2-2 (Borgonovo 2) Bologna-Fiorentina 1-0 FIORENTINA-INTER 4-3 (Baggio, Cucchi,Borgonovo 2) FIORENTINA-MILAN 0-2 Ascoli-Fiorentina 1-1 (Borgonovo) FIORENTINA-CESENA 4-1 (Baggio 2, Dunga, Borgonovo) Torino-Fiorentina 1-0 Atalanta-Fiorentina 0-1 (Baggio) FIORENTINA-PISA 3-0 (Di Chiara, Borgonovo, Dunga) Sampdoria-Fiorentina 1-2 (Pellegrini, Borgonovo) FIORENTINA-NAPOLI 1-3 (Pellegrini, Borgonovo) Pescara-Fiorentina 0-0 FIORENTINA-COMO 3-1 (Baggio 2, Dunga) FIORENTINA-VERONA 1-1 (Baggio) Lazio-Fiorentina 1-0 Juventus-Fiorentina 1-1 (Cucchi) FIORENTINA-LECCE 1-1 (Cucchi) Roma-Fiorentina 2-1 (Borgonovo) FIORENTINA-BOLOGNA 0-0 Inter-Fiorentina 2-0

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una squadra piuttosto modesta, figlia di un mercato modesto. Il cannoniere Borgonovo è passato al Milan (tornerà l’anno successivo, sotto la gestione Cecchi Gori), al suo posto è arrivato l’argentino Oscar Dertycia, tutto fuorché un fenomeno, comunque capace di segnare 4 gol prima di sparire dalla scena in dicembre, per la rottura dei legamenti del ginocchio. L’altro nuovo straniero è il

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La Fiorentina del Campionato 1989-’90 PRESIDENTE: Lorenzo RIGHETTI ALLENATORE: Bruno GIORGI, dalla 31esima giornata Francesco GRAZIANI PORTIERI: Marco LANDUCCI (34 pres) DIFENSORI: Celeste PIN (28 pres) Stefano PIOLI (26 pres, 1 rete) Giuseppe VOLPECINA (30 pres, 1 rete) Mario FACCENDA (20 pres) Sergio BATTISTINI

(30 pres, 3 reti) Alberto MALUSCI (11 pres) Stefano DANIEL (2 pres) Alessandro ANTINORI (1 pres) CENTROCAMPISTI: Antonio DELL’OGLIO (27 pres, 2 reti) Alberto DI CHIARA (21 preS, 2 reti) Roberto BOSCO (4 pres) Carlo DUNGA (28 pres) Lubos KUBIK (26 pres, 3 reti) Giuseppe IACHINI (23 pres)

Dell’Oglio dall’Ascoli e il trio veronese, Pioli, Volpecina e Beppe Iachini, quest’ultimo senz’altro il pezzo migliore. In un simile deserto (o quasi) pre-

dica Roberto Baggio, indiscusso idolo della piazza nonché salvatore della patria: i suoi 17 gol finali sono quelli che tengono la Fiorentina in serie A.

Storia del Campionato 1988-’89 La Fiorentina si classifica al dodicesimo posto, arrivando però alla finale di Coppa Uefa, persa contro la Juventus. I viola in campionato raccolgono 28 punti, frutto di 7 vittorie, 14 pareggi e 13 sconfitte. 41 i gol segnati, 42 quelli subiti. Bari-Fiorentina FIORENTINA-GENOA Juventus-Fiorentina FIORENTINA-LAZIO Napoli-Fiorentina Milan-Fiorentina FIORENTINA-UDINESE Lecce-Fiorentina FIORENTINA-SAMPDORIA Cremonese-Fiorentina FIORENTINA-BOLOGNA FIORENTINA-ASCOLI Cesena-Fiorentina FIORENTINA-ROMA Verona-Fiorentina FIORENTINA-INTER Atalanta-Fiorentina FIORENTINA-BARI Genoa-Fiorentina FIORENTINA-JUVENTUS Lazio-Fiorentina FIORENTINA-NAPOLI FIORENTINA-MILAN Udinese-Fiorentina FIORENTINA-LECCE Sampdoria-Fiorentina FIORENTINA-CREMONESE Bologna-Fiorentina Ascoli-Fiorentina FIORENTINA-CESENA Roma-Fiorentina FIORENTINA-VERONA Inter-Fiorentina FIORENTINA-ATALANTA

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Fiorentinainforma

Mauro ZIRONELLI (6 pres) Giacomo CALLEGARI (3 pres) Luigi SACCHI (2 pres) Simone SERENI (2 pres) ATTACCANTI: Marco NAPPI (20 pres, 2 reti) Giacomo BANCHELLI (6 pres) Roberto BAGGIO (32 pres, 17 reti) Oscar Alberto DERTYCIA (19 pres, 4 reti) Roberto BUSO (29 pres, 4 reti)

1-1 0-0 3-1 1-0 3-2 1-1 1-2 1-0 3-1

(Baggio) (Kubik) (Baggio) (Baggio 2) (Dell’Oglio) (Buso)

(Volpecina, Battistini, Baggio) 1-2 (Nappi, Pioli) 0-1 5-1 (Baggio 3, Dertycia 2) 1-1 (Dertycia) 1-2 (Battistini) 1-0 2-2 (Baggio, Dell’Oglio) 0-0 2-2 (Buso, Baggio) 1-1 (Dertycia) 2-2 (Baggio, Battistini) 1-1 (Kubik) 0-1 2-3 (Baggio, Kubik) 1-1 (Buso) 3-0 (Baggio, Nappi, autorete) 3-0 0-0 1-0 2-1 (Baggio) 0-0 0-0 3-1 (Di Chiara, Baggio 2) 2-0 4-1 (Buso, Di Chiara, Baggio, autorete)

Baggio va al Milan... Per questo fa molto male, alla gente viola, leggere dell’incontro, venerdì 17 novembre, tra il Divino, il suo manager Caliendo e Adriano Galliani al Motel Fini di Modena. In pratica, quel giorno Baggio passa al Milan. Berlusconi lo vuole ad ogni costo e ha dato carta bianca al suo plenipotenziario perché si trovi in fretta un accordo. E l’accordo c’è, su tutto. A far saltare la trattativa è, come si saprà dopo, una telefonata dell’Avvocato Agnelli al Cavaliere. Da tempo, almeno dall’estate precedente, la Juventus fa la corte al fantasista. Il concetto è: “Baggio interessa anche a noi, lasciacelo”.

...no, alla Juve! E Berlusconi, che non vuole irritare né gli Agnelli né la Juve, risponde: obbedisco. Peccato che, nel frattempo, si irritino assai i fiorentini. Desiderosi, sì, di credere ai proclami di Baggio, che va assicurando: “Voglio restare,


italiano. La Federcalcio annusa l’aria di tempesta e prolunga il mercato dei nazionali fino al 19 maggio: in questo modo Baggino evita di presentarsi alla finale Uefa di ritorno, il 16 maggio, già ufficialmente juventino. Ma è come se lo fosse. La Viola, sul neutro di Avellino, non va oltre lo 0-0, Roby di nuovo è il fantasma di se stesso. Alla fine, va sotto la curva a salutare i tifosi viola. Il venerdì successivo, 18 maggio, alle 13.48, l’annuncio ufficiale: Baggio è della Juve.

Tumulti, scontri e feriti

La sconfitta al Comunale di Torino, il 2 maggio, è netta (3-1), anche se la Viola meriterebbe di più. Da quel momento, la situazione precipita. La tensione sale ancora, il 4 maggio un gruppo di ultras aggredisce Claudio Pontello di fronte alla sede di Piazza Savonarola. Gli stessi ultras se la prendono anche con i bianconeri… in azzurro, ovvero con la squadra di Vicini che a Coverciano (altro scherzetto della sorte…) sta, nel frattempo, preparando il mondiale

Quello che succede dopo è davvero nella memoria di tutti: tumulti di piazza, scontri con poliziotti e carabinieri, feriti, arresti, connivenze e omertà. Una rivolta. Contro i Pontello, contro la nazionale simbolo del Palazzo del calcio. E perfino, alla fine, contro Roberto Baggio, contestato pesantemente da circa 200 persone nel ritiro di Coverciano. Questa volta il conte Flavio non riesce a fare spallucce, come molte altre volte. E decide, una volta per tutte, di sbarazzarsi della Fiorentina. Da anni ormai in città girava il nome di Mario Cecchi Gori come possibile erede. Ora il produttore cinematografico (che già aveva lavorato, inutilmente, per far rimanere Baggio) esce allo scoperto e avvia una lunga trattativa, che si chiuderà solo a fine giugno. Quando ormai la Fiorentina ha ingaggiato Sebastiao Lazaroni, ct del Brasile, protagonista di un mondiale grigio: l’ultimo “colpo” dei Pontello, l’ultimo atto della loro storia viola. (continua) Tratto da Quaderni Viola 1985-1990 Media Point Editore

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alla Juve non vado, sono i Pontello che mi vogliono mandare via”. Ma pure scettici il giusto: perché pure Antonio Caliendo “tifa” per portare il suo assistito alla Juve. E la trattativa tra gli Agnelli e il conte Flavio va avanti, a dispetto di una contestazione sempre più feroce. Ricordate? In gennaio la Fiesole fa lo sciopero del tifo, contro il Napoli la curva è polemicamente vuota. La guerra alla Famiglia è ormai apertissima, questa volta non c’è un Eriksson, non ci sono buoni risultati a calmare le acque. Giorgi, anzi, procede a ritmo-serie B, tanto da condannarsi all’esonero. Lo evita una prima volta portando la squadra a vincere ad Auxerre e a qualificarsi – di nuovo – in Coppa. Non la scampa dopo un triste Fiorentina-Cesena 0-0: il 28 marzo la squadra è affidata a Ciccio Graziani, allora allenatore della Primavera. Ciccio, che regge la baracca viola per 4 giornate e la pilota alla salvezza grazie alla vittoria nell’ultimo turno contro l’Atalanta, regala a Firenze anche la finale Uefa, eliminando il Werder Brema. Va detto che le partite in casa si giocavano quell’anno a Perugia, perché il Franchi era in via di sistemazione per Italia ’90. Bene, la Fiorentina ottiene il poco simpatico record di farsi squalificare anche il campo neutro: colpa di due tifosi che entrano sul terreno di gioco e danno la caccia al portiere tedesco Reck. La finale casalinga, di conseguenza, si giocherà sul neutro del neutro, ad Avellino. Ma più che un regalo, questa finale sembra un dispetto, uno scherzo del destino: davanti si ritrovano Fiorentina e Juventus, e proprio nel pieno del caso-Baggio. Roby, sfiancato dallo scomodo ruolo di chi è tirato per la giacca, lusingato dall’amore di Firenze ma anche dal lauto ingaggio offerto dalla Signora (1700 milioni netti a stagione), giocherà entrambe le partite come in apnea. Come chi spera solo che tutto finisca in fretta.

I Magnifici Viola

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Pagina a fianco: Carlos Dunga In questa pagina in alto: La rabbia e i tumulti della tifoseria viola per la cessione di Baggio Qui a fianco: Mario Cecchi Gori 27


Complimenti ai VINCITORI! GRAZIE a tutti i partecipanti! Sabato 28 ottobre sono stati proclamati i vincitori del nostro gioco. Ringraziando tutti quelli che hanno partecipato, ecco i fortunati con i loro premi.

1° PREMIO Orologio viola gigante in legno Lavander a Loris Peruzzi

2° PREMIO Specchio-scultura “La Dama del Giglio” a Elsa Ermini e Vincenzo Fagioli

Questi A-Mici sono Malachia e Annarella, due coccoloni e grandi tifosi viola, che hanno voluto fare una sorpresa alla loro ”mamma”. Ciao a tutti, miao miao e Forza Viola!

3° PREMIO Candeliere Viola a Serena Pettini

Viola ha 12 anni ed è da sempre una supertifosa: eccola con alcuni dei suoi campioni! Un bacio da mamma Stefania, da babbo Roberto e dalla zia Maria


Tutti pazzi per la Viola!

Tutti pazzi per la Viola! I tifosi viola sono i pi첫 belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa... Queste pagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amici e parenti, per immortalare un momento speciale, o semplicemente per far vedere fino a dove arriva la passione per la Viola... Inviate le vostre foto con dedica a: redazione@fiorentina-informa.it

Nicola Castrucci, tifoso sempre presente in Fiesole, anche in trasferta a Torino. Un abbraccio affettuoso dalla mamma

Mi chiamo Alberto, ho 3 mesi e sono nato bello, sano e ovviamente della Fiorentina! Un bacio da mamma Sara e dal babbo Samuele! Un saluto a tutti i tifosi viola!

Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti

pazzi pazzi pazzi pazzi pazzi

per per per per per

la Viola! la Viola! la Viola! la Viola! la Viola!

Stefano ha voluto fare una sorpresa ai suoi compagni di trasferte Sara, Giulia, Pippo e Gabriele. Un saluto a tutti!

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Tutti pazzi per la Viola!

Violet & Fiorello Orsetti del Cuore Viola li trovi solo nello store di Fiorentinainforma in via de’Sette Santi 38r a Firenze

Ciao Andrea! Giovanna e Fiorenzo, grandissimi tifosi viola, sono sempre insieme alla nostra squadra del cuore, al Franchi e in trasferta

I Magnifici Viola Una maglia, una passione, la nostra storia Gli Stewards dello Stadio desiderano ricordare con profondo affetto e stima, assieme alla piccola Sofia, a Simona e alla sua splendida famiglia, l’amico e collega Andrea Marrucci che il 10 Novembre ci ha lasciati.

Con questo numero le cartoline de: la Viola della stagione 1988-’89, Stefano Borgonovo, Carlos Dunga, la Viola della stagione 1990-’91 e Mario Cecchi Gori

FM 90.4 - 101.6 101.9

Fiorentinainforma Il giornale dei tifosi viola www.fiorentina-informa.it 19 Novembre 2011 Anno XVI n°329 Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999 Prezzo di copertina 3,00 euro. I prodotti a pagina 19, 20,21 e 22 sono in abbinamento a questo numero Editore, redazione e pubblicità: MEDIA POINT di Daniela Zani Viale De Amicis, 113 Firenze Via dei Sette Santi, 38r Firenze Tel. 055-5520824 338-2043547 Tel. punto vendita 055.5002065 mail: redazione@fiorentina-informa.it Direttore Editoriale: Daniela Zani Hanno collaborato: Federico Biancalani, Ido Brunetti, Walter Ducci, Patrizia Iannicelli, Alessandro Masi, Cristiano Puccetti, Giovanni Rizzo, Roberta Romolini Foto: Fotocronache/ Riccardo Germogli Stampa: Baroni & Gori s.r.l. Prato




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