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CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINA Data Evento Risultato a And Dom. 29-08 1 Camp. FIORENTINA - NAPOLI 1-1 a And Dom. 12-09 2 Camp. Lecce - Fiorentina 1-0 a And Sab. 18-09 3 Camp. FIORENTINA - LAZIO 1-2 a And Merc. 22-09 4 Camp. Genoa - Fiorentina 1-1 Dom. 26-09 5a Camp.And FIORENTINA - PARMA 2-0 a And Dom. 03-10 6 Camp. FIORENTINA - PALERMO 1-2 Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1 Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1 Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0 0-0 Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina a And Dom. 07-11 10 Camp. FIORENTINA - CHIEVO 1-0 a And Merc. 10-11 11 Camp. Roma - Fiorentina 3-2 a And Sab. 13-11 12 Camp. FIORENTINA - CESENA 1-0 a And Sab .20-11 13 Camp. Milan - Fiorentina 1-0 1-1 Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0 Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0 Sab. 11-12 16a Camp.And Udinese - Fiorentina 2-1 Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1 Dom. 19-12 17a Camp.And FIORENTINA - INTER RINVIATA Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1 a And Dom. 09-01 19 Camp. FIORENTINA - BRESCIA 3-2 Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0 a Rit Dom. 23-01 2 Camp. FIORENTINA - LECCE 1-1 Sab. 29-01 3a Camp.Rit Lazio - Fiorentina 2-0 a Rit 1-0 Merc. 02-02 4 Camp. FIORENTINA - GENOA a Rit Dom. 06-02 5 Camp. Parma - Fiorentina 1-1 a Rit Dom. 13-02 6 Camp. Palermo - Fiorentina 2-4 a And Merc.16-02 Rec.17 FIORENTINA - INTER 1-2
Data Dom. 20-02 Dom. 27-02 Dom. 06-03 Dom. 13-03 Dom. 20-03 Dom. 03-04 Dom. 10-04 Dom. 17-04 Sab. 23-04 Dom. 01-05 Dom. 08-05 Dom. 15-05 Dom. 22-05
7 Camp. 8a Camp.Rit 9a Camp.Rit 10a Camp.Rit 11a Camp.Rit 12a Camp.Rit 13a Camp.Rit 14a Camp.Rit 15a Camp.Rit 16a Camp.Rit 17a Camp.Rit 18a Camp.Rit 19a Camp.Rit a
Rit
Evento Risultato FIORENTINA - SAMPDORIA 0-0 Bari - Fiorentina 1-1 FIORENTINA - CATANIA 3-0 Chievo - Fiorentina 0-1 FIORENTINA - ROMA 2-2 Cesena - Fiorentina 2-2 FIORENTINA - MILAN 1-2 FIORENTINA - JUVENTUS 0-0 Cagliari - Fiorentina 1-2 FIORENTINA - UDINESE Inter - Fiorentina FIORENTINA - BOLOGNA Brescia - Fiorentina 4 cartoline da collezione de I Magnifici Viola! Questa settimana
Giancarlo GALDIOLO, Gianfranco CASARSA, Sergio ZUCCHERI, Vincenzo GUERINI e Alessio TENDI
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1 Maggio 2011
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BARI - ROMA CATANIA - CAGLIARI CESENA - INTER CHIEVO - LECCE FIORENTINA - UDINESE LAZIO - JUVENTUS MILAN - BOLOGNA NAPOLI - GENOA PARMA - PALERMO SAMPDORIA - BRESCIA
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8 Maggio 2011
Milan Inter Napoli Lazio Udinese Roma Juventus Palermo FIORENTINA Genoa Cagliari Bologna Chievo Parma Cesena Catania Sampdoria Lecce Brescia Bari
BRESCIA - CATANIA CAGLIARI - CESENA GENOA - SAMPDORIA INTER - FIORENTINA JUVENTUS - CHIEVO LECCE - NAPOLI PALERMO - BARI ROMA - MILAN UDINESE - LAZIO
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15 Maggio 2011
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BARI - LECCE CATANIA - ROMA CESENA - BRESCIA CHIEVO - UDINESE FIORENTINA - BOLOGNA LAZIO - GENOA MILAN - CAGLIARI NAPOLI - INTER PARMA - JUVENTUS SAMPDORIA - PALERMO
L’editoriale L’incredibile sabato di Pasqua ha aperto in maniera insospettabile la settimana topica per il futuro della Fiorentina. Tralasciando gli aspetti societari ed occupandosi, finalmente con gioia, esclusivamente del campo, suona strano dover notare che proprio i viola più contestati della stagione, l’allenatore Sinisa Mihajlovic e l’ex giallorosso Cerci, vituperato in stereofonia dallo stadio Franchi, abbiano messo il sigillo sulla vittoria numero undici in campionato, la terza in trasferta dopo Palermo e Chievo...
Una stagione da mangiarsi le mani A livello teorico e matematico la Fiorentina è ancora in corsa per raggiungere un posto in Europa League; a livello pratico, invece, i viola possono soltanto ce-
I Viola NON o n a l l o m
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L’editoriale lebrare un mea culpa e disperarsi per tutte le occasioni che, anche nell’ambito di un buon girone di ritorno, sono state sprecate. Tentare di agganciare il settimo posto, occupato da una derelitta Juventus, non era, come poteva apparire, un’impresa proibitiva. Bisognava crederci di più, magari. E sotto questo aspetto la Fiorentina ha molto da recriminare (esempio, i gol subiti nei finali di Bari e Cesena).
I Viola o NON mollan
Nonostante tutto, i Viola non mollano Tutto sommato, dalla trasferta in Sardegna emergono dati destinati a divenire oggetto di riflessione. Al contrario di ciò che pensava la maggior parte dei tifosi viola, la squa-
dra nelle ultime partite non ha mollato e probabilmente non mollerà, come fatto rovinosamente nello scorso campionato. La continuità e l’impegno sono i segnali che cercava Mihajlovic, assieme alla vittoria, per capire di avere ancora e sempre di più lo spogliatoio in mano, sotto controllo. Il fatto che, come annunciato, molti giocatori dell’attuale Fiorentina il prossimo anno non faranno parte del Progetto-bis Viola, amplificava le paure di deriva di Mihajlovic e di tutta la società. Da questo punto di vista bisogna sottolineare
l’ottimo comportamento della Fiorentina, che, a differenza di altre squadre, non ha ‘svaccato’ e non ha originato sospetti sulle
proprie partite. La sfida di oggi all’Udinese è un altro banco di prova importante per capire come procede il lavoro di Mihajlovic e, soprattutto, dove porta. Battere i friulani costituirebbe, peraltro, una “prima volta” molto attesa, dato che in questo campionato la Viola non ha mai vinto contro squadre che la precedono in classifica.
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L’editoriale Battere l’Udinese e sperare: l’Europa (im)possibile della Fiorentina Considerato il livello basso di gran parte di questo torneo, potremmo comunque considerarla una piccola prova di maturità. In quest’ottica sono state giuste e opportune le dritte tracciate da Andrea Della Valle, il quale mai – neanche dinanzi all’evidenza – si è arreso alla possibilità di lottare per l’Europa League. Al momento, tuttavia, non restano più di cinque possibilità su cento che la Fiorentina possa centrare l’obiettivo. Servirebbe, e sarebbe bellissimo, uno spaventoso cedimento della Juventus. Oppure un ammutinamento dei calciatori anti-Del Neri. Sarebbe l’unico modo per raddrizzare una stagione nata male e proseguita leggermente meglio. Decisiva sarà questa giornata: battendo l’Udinese,
i viola si porterebbero a -4 dai bianconeri, in attesa del posticipo che vede impegnata la Juventus sul difficile campo della Lazio. In caso di sconfitta della squadra di Del Neri, la Fiorentina avrebbe poi la possibilità di tentare l’aggancio nelle ultime tre partite. Anche un arrivo a pari merito, infatti,
I Viola NON mollano
per effetto degli scontri diretti, qualificherebbe la squadra di Mihajlovic al settimo posto, utile per un piazzamento europeo solo nel caso in cui il Palermo non dovesse raggiungere la finale di Coppa Italia. Insomma, un rebus infinito ed irrisolvibile, che serve almeno a farci sognare una fuga in avanti in un finale di campionato amaro.
Nel girone di ritorno solo due sconfitte Ma torniamo agli elementi positivi offerti dal successo sul campo del Cagliari, storicamente la trasferta più ostica per i colori viola (si è trattato della terza vittoria nella storia della Fiorentina in Sardegna). Con i tre punti incassati contro la formazione di Donadoni, i
viola hanno allungato la propria serie positiva in trasferta, dove non perdono ormai da sette partite. In pratica, dopo la disfatta di Roma contro la Lazio, seguita da una dura contestazione dei tifosi viola che attesero il pullman di ritorno dalla capitale, la Fiorentina si è data una svegliata, e fuori
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L’editoriale casa non ha più perso. Nel girone di ritorno, infatti, la squadra di Mihajlovic finora è uscita sconfitta soltanto in due partite su quindici disputate (contro Lazio appunto, e Milan, visto che il k.o. interno con l’Inter era un recupero del girone d’andata). Al di là di come la si pensi su Mihajlovic – e Fiorentina Informa non ha mai fatto sconti a nessuno, tantomeno a lui – è giusto rilevare come questo ruolino di marcia possa definirsi altamente soddisfacente. Così come il dato che colloca la difesa
della Fiorentina al quarto posto nella graduatoria delle meno battute del campionato, dopo quelle di Milan, Napoli e Lazio, rispettivamente prima, terza e quarta in classifica. E visto che i nostri difensori, singolarmente presi, non sono dei fenomeni, la bontà del rendimento del reparto arretrato va indubbiamente ascritta all’organizzazione complessiva della squadra.
E ora un po’ di ottimismo! Tutto questo panegirico per dire cosa? Che forse, al di là della opinioni personali, sempre rispettabilissime, tutti noi tifosi o simpa-
tizzanti della Fiorentina dovremmo avere la forza di cancellare la prima parte di questo disgraziato campionato, accantonare simpatie o antipatie personali, e dedicare anima e corpo, come stanno facendo Corvino e Mihajlovic, alla costruzione della nuova Fiorentina. Se siamo stati un anno a criticarli e anche ad insultarli, probabilmente il loro lavoro non è stato impeccabile, adesso però è arrivato o sta per arrivare il tempo della costruzione, della positività e, volendo, anche dell’ottimismo. Nel calcio, come nella vita, non guasta mai. È stato deciso che Mihajlovic sarà l’allenatore della Fiorentina anche il prossimo anno. La cosa può non piacerci, ma dato che non spettava a noi sentenziare, ci dobbiamo adeguare. Sarà
lui a ricostruire la Fiorentina, sarà lui che proverà a riportarci in alto. Dopo averlo picconato per mesi senza risparmiargli niente, ora proviamo ad aiutarlo… Cristiano Puccetti
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I Viola o NON mollan
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17 Aprile
uventus 0-0 Fiorentina-J
1 Dateci pure dei provinciali, ma quella contro la Juve non è una partita come le altre, mai. In questa stagione senza capo né coda, poi, è addirittura la partita dell’anno, quella da vincere ad ogni costo, un po’ per darsi una bella botta di vita, un po’ per il gusto sadico di fare a pezzi i sogni europei di una Juventus disastrata come non si vedeva da parecchio tempo. 2 Mihajlovic conferma in porta Boruc, da qualche tempo insidiato dalla concorrenza del redivivo Frey, costretto ad accomodarsi in panchina. 3 In avanti spazio a Winston Cerci, che dopo settimane di naftalina, ha l’occasione per farsi rimpiangere. Il romano parte bene e al 14’ va vicino al gol con un bel sinistro deviato da Grosso. 4 Sette minuti più tardi è Adrian Mutu ad inquadrare la porta di Buffon, ma il tiro finisce alto. Per buona parte del primo tempo, il romeno riesce a far impazzire Motta, ma spesso si perde negli ultimi trenta 3 metri. Nella ripresa non ne può più e cala vistosamente, e con lui tutta l’iniziativa gigliata. 5 Il primo tempo scorre via senza troppe emozioni: la Fiorentina fa vedere qualche cosa di più rispetto ai bianconeri, ma il risultato rimane inchiodato sullo 0-0. E nel secondo tempo la musica non cambia: la Juve combina poco, i Viola si danno un gran da fare, ma non riescono a sfondare. Nel mezzo del campo il
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mattatore è Behrami, che tra pedate e rilanci (purtroppo imprecisi) mura letteralmente Aquilani e compagni. 6 In campo c’è tanta Fiorentina, ma anche la 4 Juve alle volte riesce a far paura. Come al 60’,
Fotostory viola quando il neo entrato Del Piero si fa servire in area da Pepe e batte verso la porta difesa da Boruc, che è bravissimo a respingere in tuffo. 7 E non c’è niente da fare neanche per Gilardino, imbeccato in area al 78’ da Mutu, che riesce a gi-
23 Aprile
rarsi e a far partire un tiro che viene rimpallato dalla difesa bianconera. Finisce 00, un risultato che equivale all’addio definitivo ai sogni Champions per Juve e 5 a quelli di un piazzamento europeo per la Fiorentina. Per la serie: mal comune, mezzo gaudio.
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entina 1-2 Cagliari-Fior
8 8 Nell’invidiabile posizione di quelli che non hanno nulla da perdere né da vincere, i Viola affrontano il Cagliari in quella che da sempre è una delle trasferte più difficili di tutto il campio7 nato. In palio, al massimo, c’è l’onore. Il primo brivido arriva al 4’ dai piedi di Mutu su cross di Pasqual: il numero 10 viola prova a calciare al volo, ma il pallone finisce abbondantemente fuori. 9 Dodici minuti più tardi è Montolivo a mettere in difficoltà Agazzi con un destro teso che finisce in calcio d’angolo. 10 A parte qualche fiammata, nessuna delle due squadre sembra riuscire a prendere il sopravvento. Gli errori su entrambe le trequarti e le
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Fotostory viola occasioni sciupate quasi non si conta- 11 no, finché allo scadere del primo tempo, Alessio Cerci non trova il gol del vantaggio: fraseggio nello stretto tra Gilardino e Mutu che serve l’ex romanista. Il suo sinistro rasoterra angolato è imparabile per l’estremo difensore rossoblù. È 0-1! 11 e 12 Ma quando si parla di Fiorentina, si sa, se non c’è da patire non ci si accontenta: dopo 30 secondi della ripresa Cossu trova il pari, con un tiro impossibile dal-
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23 Aprile Cagliari-Fiorentina 1-2
la distanza. Ma dopo quattro minuti, Cerci, sempre lui, il vituperatissimo Cerci, si regala il bis: Behrami sfonda in area cagliaritana dalla sinistra, Agazzi compie un mezzo mira12 colo, ma la ribattuta finisce sui piedi del ric- trovarlo. Al 90’ esordisce in macioluto esterno glia viola Amidu Salifu, il proche ribadisce in mettente ex Vicenza. Al Sant’Elia finisce 2-1 per la rete. E’ 1-2! Fiorentina, che centra così la 13 Ormai tutto può succedere: meno di terza vittoria in trasferta del un minuto dopo il 2011, e in classifica si porta la gol, Cerci sfiora la nono posto, superando proprio tripletta, ma Agazzi il Cagliari. Non varrà nulla per devia in angolo; die- l’Europa, ormai irraggiungibile, ci minuti dopo è ma male non fa. Pagine a cura di Montolivo a sfioGiovanni Rizzo rare il palo, ma le Aggiornamenti e notizie occasioni più ghiotsul nostro sito te le ha il Cagliari, www.fiorentina-informa.it prima con Nainggolan, che accarezza il 13 p a l o , all’82’, e poi con Acquafresca che, nel giro di sei minuti, va per due volte vicino al pareggio, senza tuttavia riuscire a
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La squadra ospite È la squadra rivelazione del campionato, quella che non ti aspetti, quella che prima o dopo, pensi, crollerà. L’Udinese di Francesco Guidolin, invece, ha fatto della continuità di risultato il suo punto di forza. Qualche scivolone qui e lì, è vero, ma senza mai risentirne più di tanto. I bianconeri adesso hanno davanti un obiettivo che in Friuli manca da dieci anni. L’ultima volta era stato Luciano Spalletti, fiorentino di Certaldo, a centrare l’obiettivo Champions: i Pozzo boy’s, quest’anno, possono ripetersi. Basterà cancellare la pessima parentesi contro il Parma di sette giorni fa. A suon di gol, l’Udinese si sta confermando squadra capace di mettere i difficoltà tutti, senza esclusione di sorta, dalle rodate Roma e Juventus fino alle piccole del campionato. A sorprendere, però, non sono soltanto le due punte di diamante della formazione di Guidolin, il cileno Alexis Sanchez (12 gol) e l’italianissimo Totò Di Natale (26). Le individualità che si sono messe in
il numero uno sloveno Samir Handanovic, forse uno dei pochi in grado di ipnotizzare la maggior parte degli attaccanti avversari che si sistemano la palla dal dischetto (non ultimo Cavani). L’Udinese è anche altro. È Mauricio Isla, straordinario esterno, e pure Pablo Armero, difensore col vizio del gol. Anche per questo la sfida del Franchi sarà avvincente. Fiorentina-Udinese sarà anche l’occasione per i rispettivi direttori sportivi per fare il punto di mercato. Pantaleo Corvino deve infatti ancora decidere se esercitare l’opzione (già fissata) di riscatto per il cartellino di Gaetano D’Agostino, ma non è difficile immaginare possa fare qualche sondaggio per il ghanese Kwadwo Asamoah e per lo svizzero Inler. Fiorentina-Udinese sarà una partita particolare anche per Bernardo Corradi, senese e in passato spesso accostato ai viola. Fino ad oggi, però, il suo corteggiamento non è mai andato oltre il semplice pour parler.
UDINESE
LA ROSA I PORTIERI 6 Emanuele BELARDI 50 Alin BUCUROIU 1 Samir HANDANOVIC 12 Jan KOPRIVEC I DIFENSORI 45 Gabriele ANGELLA 27 Pablo ARMERO 8 Dustan BASTA 17 Mehdi BENATIA 13 Andrea CODA 4 Juan CUADRADO 11 Maurizio DOMIZZI 22 Joel EKSTRAND
evidenza - e sulle quali si stanno già scatenando gli operatori di mercato sono ben più di due. C’è Gokhan Inler, centrocampista che sta impressionan-
do mezza Europa per le doti da interdittore e da uomo di regia; c’è Mehdi Benatia, uno dei migliori difensori della serie A e pure
32 Damiano FERRONETTI 26 Giovanni PASQUALE 2 Cristian ZAPATA I CENTROCAMPISTI 23 Almen ABDI 20 Kwadwo ASAMOAH 19 Emmanuel BADU 18 Christian BATTOCCHIO 88 Gokhan INLER 3 Mauricio ISLA 66 Giampiero PINZI 7 Alexis SANCHEZ GLI ATTACCANTI 15 Steve BELECK 9 Bernardo CORRADI 16 German DENIS 10 Antonio DI NATALE 21 Matej VYDRA ALLENATORE: Francesco GUIDOLIN
La curiosità
Walter Ducci
Lo sfogo del Patron Lo sfogo del Patron non è passato inosservato. Il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo non ha gradito la designazione arbitrale del fischietto che sette giorni fa ha diretto la sfida contro il Parma (persa). A non andare giù non sono stati i singoli episodi né tantomeno le ipotetiche sviste che, settimana dopo settimana, riempiono le cronache dei quotidiani, quanto piuttosto la...provenienza dell’arbitro Valeri, nato a Roma. «Sarebbe stato preferibile un arbitro non originario della capitale, visto che ci stiamo giocando la qualificazione alla prossima Champions League con due squadre della capitale». Sono state riflessioni a voce alta le sue, lo ha detto chiaramente. «La stessa riflessione l’avrebbero fatta Roma o Lazio se a dirigere le loro partite fosse stato mandato un arbitro friulano». La sfida del Franchi ora più che mai rappresenta un crocevia di straordinaria importanza, oltretutto contro una squadra, la Fiorentina, che gioca per l’orgoglio.
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Do Re Mi Fa GOL
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DARIO ZAMPA Ambasciatore del Friuli Tifoso bianconero e autore dell’inno dell’Udinese, re del folk friulano e ambasciatore della friulanità nel mondo, Dario Zampa vanta una lunga carriera artistica e musicale che affonda nei lontani anni ’60, tra le canzoni di Sergio Endrigo e Giorgio Gaber, come “Valentina”, prima performance proposta come intermezzo ad un vasto pubblico, ed immediatamente apprezzata “Eh sì, continuo ancora dopo 40 anni, ed è la longevità artistica che mi aiuta a dare musicalmente voce ed immagine al Friuli – confessa – Ricordo benissimo gli anni ’60, fino al ’90, e forse la classifica dell’Udinese è un po’ l’emblema del benessere acquisito in questi anni dalla crescita del nord-est”. Partita con l’obiettivo salvezza, quest’anno l’Udinese accarezza il sogno Champions. Quale è la chiave del successo? “Sicuramente la fortuna, ma soprattutto la capacità della famiglia Pozzo di aver saputo riorganizzare una squadra provinciale in un gruppo compatto che ha imboccato la strada giusta, diventando un fenomeno. Una squadra che cerca di sopravvivere tra i grandi club pur non avendone le possibilità: ci sono delle annate come questa nelle quali puoi toglierti delle belle soddisfazioni, ma senza scordare mai che può esserci anche l’anno in cui va tutto storto e rischi di retrocedere”.
L’Udinese, un simbolo delle nostre radici Che effetto fa ascoltare l’inno scritto da te e cantato dai tifosi? ”Grandi soddisfazioni: l’inno è il canto che unisce, un punto di riferimento per i tifosi. Il ritornello “Alè Udìn” è la frase che colpisce. La canzone racconta di un gruppo di persone che si unisce sotto una bandiera; sono i tifosi che si ritrovano per inneggiare alla propria squadra, ma anche alla propria terra e alle proprie origini. Noi siamo diversi rispetto a Firenze,
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per le opere artistiche o per la cultura. È un’immagine del Friuli che rafforza le nostre radici”. A Firenze che partita ci attende? “Dovete sapere che i Friulani sono parecchio realistici, non freddi calcolatori, ma realistici. Abbiamo i nostri soliti 15.000 abbonati e teniamo alla Champions, non ci capita tutti gli anni di arrivarci, e dobbiamo dire grazie anche ai giocatori, soprattutto al duo Di Natale Sanchez, giocatori che hanno un feeling particolare, tanto che se vendessero uno dei due, già si romperebbe il giocattolino. A Firenze sarei soddisfatto per un pareggio, sarebbe comunque un buon risultato. La Fiorentina è a metà classifica e proprio per questo penso che la partita non crei motivi per una disputa accesa”. Antonio Lenoci e Francesco Nidiaci redazione di Radio Rosa perché voi culturalmente avete cose importanti che fanno parlare nel mondo della vostra città, noi abbiamo soltanto la squadra ed io che ho avuto l’occasione di viaggiare con la mia musica, mi meraviglio quando fuori dai nostri confini sento parlare di Udine, anzi di Udinese. Per noi questa squadra è diventata una vera bandiera, siamo conosciuti per la squadra e non
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Ricicli, firme e autoritratti sul Battistero e sul Duomo La Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero, oltre ad essere opere di rara bellezza architettonica e ospitare al loro interno numerosi e prestigiosi capolavori d’arte, contengono sulle pareti esterne numerose curiosità che non sempre è facile individuare: eppure sono lì da secoli e contribuiscono a renderli ancor più affascinanti e suggestivi...
Per l’edificazione del Battistero, costruito intorno al IV-V secolo d.C. sui resti di una struttura romana, un tempio dedicato al dio Marte, come si usava nel passato, furono utilizzate pietre di altre provenienze ed origine, in alcuni casi anche già scolpite, e prevalentemente di resti romani. Ecco, quindi, come sia possibile vedere, a sinistra della porta nord, quella rivolta verso la colonna di San Zanobi, su un basamento, un fregio scolpito, probabilmente già di un sarcofago romano, o le quattro colonne della tribuna, anch’esse romane.
Tombe riciclate... Un’altra pietra di reimpiego è visibile in alto, a destra della famosa “Porta del Paradiso”, rivolta ad est perchè era da qui che i battezzati uscivano dal Qui sopra: La cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero Qui sotto: Pietre e iscrizioni provenienti dagli edifici romani preesistenti, utilizzati per la costruzione del Battistero
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Battistero per entrare in Cattedrale e raggiungere l’altare: la direzione verso est simboleggiava infatti l’andare verso la nascita del Sole, e quindi verso una nuova vita.
...e colonne affumicate Ai lati di questa porta sono visibili due colonne di porfido, spezzate, che forse stonano nell’armonia generale dell’edificio, ma furono poste qui, volutamente, dalle autorità cittadine, in quanto si trattava di un regalo della città di Pisa, che così volle ringraziare i Fiorentini per l’aiuto nella guerra contro Lucca del
Curiosità della Storia Fiorentina 1115. Le due colonne erano il bottino di guerra dei Pisani ai danni di una città saracena nell’isola di Maiorca (vedi tutta la storia su Firenze Informa n° 120 di Luglio-Agosto 2010), affumicate dall’incendio di quella città durante gli scontri: anche se rovinate, i fiorentini, visto il loro valore simbolico, decisero di collocarle comunque ai lati della porta. Una leggenda dice che abbiano poteri magici, arte di cui i saraceni erano maestri.
L’autoritratto del Ghiberti... La dorata “Porta del Paradiso”, così definita da Michelangelo per la sua bellezza, sebbene già nell’antichità lo spazio tra il Battistero ed il Duomo fosse chiamato il “Paradiso”, è opera dell’orefice e scultore Lorenzo
Ghiberti, che la realizzò tra il 1425 e il 1452. Quella che vediamo oggi è una copia, l’originale è nel vicino Museo dell’Opera del Duomo, e l’artista volle autoritrarsi nel suo più grande capolavoro. Infatti, nel quinto registro, contando dall’alto al basso e da sinistra a destra, sulla cornice, ecco l’autoritratto dell’artista, mentre allo stesso livello, sul battente destro, si può vedere il ritratto di Bartoluccio, suo padre adottivo e maestro, a cui il Ghiberti volle rendere onore immortalandolo.
...e quello di Passaglia Secoli più tardi un altro artista volle ritrarsi al modo di Ghiberti, questa volta su uno dei portali del Duomo. La facciata del Duomo fu completata il 12 maggio 1887, dopo vari problemi e rinvii. A quella data però mancavano ancora i portali, quelli che si possono ammirare oggi, che, infatti, furono montati solo dieci anni più tardi. Il portale siniIn alto a sinistra:Le colonne donate dai Pisani Qui sopra: La Porta del Paradiso del Ghiberti e il suo autoritratto Qui sotto: Augusto Passaglia, autore del portone di sinistra del Duomo, criticato per il ritardo, si ritrasse strangolato dai serpenti
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Fiorentinainforma stro fu eseguito da Augusto Passaglia, lo stesso che fuse quello centrale, inaugurato nel 1903 dal re Vittorio Emanuele III, mentre nel 1899, il portale destro fu opera dei fratelli Amos e Giuseppe Cassioli. Fortemente criticato per il ritardo nella consegna, il Passaglia volle ritrarsi nei rilievi bronzei del portale, strangolato da un serpente. L’autoritratto si trova
da che sbuca proprio dinanzi alla porta), e vicino di casa della nobile famiglia dei Cornacchini, ebbe un terribile incubo: veniva divorato da un leone. Il giorno seguente, volendo esorcizzare l’incubo, si avvicinò al leone e mise la mano nella sua bocca. Sfortunatamente vi era nascosto un grosso scorpione, che lo punse e ne causò la morte nel giro di poche ore.
Grazie ai donatori Infine, una più moderna curiosità. Sempre sulla facciata del Duomo, ai lati esterni dei portoni di destra e sinistra, quasi ad altezza d’uomo, sono stati scolpiti vari stemmi con, in rilievo, i nomi di famiglie nobili, semplici cittadini o associazioni. È il riconoscimento dell’Opera del Duomo a chi, negli anni, ha effettuato donazioni.
nella parte destra del portone.
Un incubo diventato realtà Sulla fiancata di sinistra del Duomo, invece, il portale di legno è inserito tra due colonne sostenute da un leone ed una leonessa. I leoni simboleggiano la giustizia e in questo ambito, posti alla porta, rivolti verso chi entra, sono come un avvertimento che il luogo dove ci si sta avvicinando è un luogo di giustizia divina, non più terrena. Questa porta è chiamata di Balla o dei Cornacchini, in seguito ad una tragica storia. Nel XV secolo, infatti, Anselmo, che abitava in via del Cocomero (l’attuale via Ricasoli, la stra-
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Tratto da FIRENZE INFORMA In alto a sinistra: La Porta dei Cornacchini Qui sopra: Gli stemmi delle famiglie che hanno fatto donazioni all’Opera del Duomo
Moviola in campo
Il campionato con la MOVIOLA in campo Continua il cammino del campionato di Serie A con la moviola in campo. L’ultima giornata è stata caratterizzata da molti errori dei quali, però, solamente uno è risultato determinante ai fini del risultato. Solo tre squadre hanno il conto in pareggio e possiamo notare che ci sarebbero differenze considerevoli in tutte le posizioni, ad esclusione dei primi 4 posti dove, però, le distanze sarebbero molto più serrate rispetto alla realtà. Anche la Fiorentina, diventata la squadra più in credito del campionato, sarebbe in piena lizza per l’ultimo posto in Europa League ed andrebbe ad affrontare in questo fine settimana una partita veramente importante.
Ricordiamo sempre che le valutazioni degli errori non sono di carattere soggettivo ma vengono considerate tutte le rubri-
che della Moviola dei vari organi di stampa e di informazione sportiva. Fabio Perniciano 29A GIORNATA
28A GIORNATA Lecce–Roma 2–2 (anziché 1–2) Ci sarebbe almeno un rigore per il Lecce non assegnato Sampdoria–Cesena 1–3 (anziché 2-3) Non c’è il rigore assegnato alla Samp Bologna–Cagliari 2–1 (anziché 2–2) Da annullare il primo gol del Cagliari Fiorentina–Catania 2–0 (anziché 3–0) Da annullare il terzo gol della Fiorentina per fuorigioco Napoli–Brescia 1–0 (anziché 0–0) Ci sarebbe almeno un rigore per il Napoli Lazio–Palermo 1–0 (anziché 2–0) Irregolare il secondo gol della Lazio per fuorigioco
Cagliari–Udinese 0–2 (anziché 0–4) Sono da annullare le prime due reti dell’Udinese Genoa–Palermo 0–0 (anziché 1–0) Da annullare per fuorigioco il gol del Genoa Lecce–Bologna 1–0 (anziché 0–1) Ci sarebbe almeno un rigore per il Lecce ed era da annullare il gol del Bologna per fuorigioco Parma–Napoli 1–2 (anziché 1-3) Era irregolare il primo gol del Napoli per fuorigioco
30A GIORNATA Bologna–Genoa 0–1 (anziché 1-1) Da annullare il gol del Bologna per fallo di mano
31A GIORNATA Napoli–Lazio 4–4 (anziché 4–3) Non convalidato un gol regolare alla Lazio Parma–Bari 2–2 (anziché 1–2) Non assegnato al Parma un netto rigore
32A GIORNATA Udinese–Roma 2–2 (anziché 1–2) Non assegnato all’Udinese un rigore sul risultato di 1-1 Palermo–Cesena 2–3 (anziché 2–2) Negato al Cesena un rigore A
33 GIORNATA Fiorentina–Juventus 1–0 (anziché 0–0) Negato un rigore alla Fiorentina
34A GIORNATA Inter–Lazio 1–1 (anziché 2–1 ) Non c’era la punizione per l’Inter che porta il risultato sull’1-1 Bologna–Cesena 1–2 (anziché 0–2) Regolare un gol annullato al Bologna Cagliari–Fiorentina 1–3 (anziché 1–2) Non assegnato un rigore per la Fiorentina Genoa–Lecce 3–2 (anziché 4-2) Irregolare il primo gol del Genoa per fuorigioco Udinese–Parma 0–1 (anziché 0–2) Irregolare il primo gol del Parma per fuorigioco Palermo–Napoli 3–1 (anziché 2–1) Non assegnato al Palermo almeno un altro rigore Juventus–Catania 1–1 (anziché 2–2) Non c’erano nè il rigore assegnato alla Juventus nè la punizione che ha portato al pareggio del Catania
CLASSIFICA Milan 65 Inter 63 Napoli 60 Lazio 60 Udinese 58 Palermo 54 Juventus 51 Fiorentina 51 Roma 50 Genoa 47 Cagliari 46 Chievo 39 Cesena 39 Bologna 38 Lecce 38 Parma 38 Catania 35 Sampdoria 33 Brescia 29 Bari 24
(-9) (-3) (-5) ( 0) (-1) (+4) (-2) (+5) (-6) (+2) (+2) ( 0) (+2) (-2) (+3) ( 0) (-2) (-2) (-1) (+3)
Bologna 3 punti di penalizzazione Tra parentesi i punti che la squadra dovrebbe avere rispetto alla classifica reale
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I Magnifici Viola 15a puntata Una
Fiorentinainforma
maglia, una passione. La nostra storia...
I Magnifici Viola I Magnifici Viola di questo numero: 1 GIANCARLO GALDIOLO (Villafranca Padovana, 4 novembre 1948). Stopper della Fiorentina dal 1970 all’80, esordisce in maglia viola il 13 dicembre del ’70 contro la Sampdoria. Dopo il decennio a Firenze, Galdiolo si trasferì proprio alla Samp, dove rimase due anni, contribuendo alla promozione dei blucerchiati in Serie A. 2 VINCENZO GUERINI (Sarezzo, Brescia, 30 ottobre 1953) centrocampista. Alla Fiorentina dal 1973 al ’76. Giocatore di grandi possibilità, ha visto la carriera stroncata a soli 22 anni a causa di un incidente stradale. Nonostante il precoce ritiro, ha avuto il tempo di giocare in Serie A e in Nazionale. Diventato al-
mo turno di Coppa Uefa della stagione 1977 - ’78, fu protagonista di un curioso episodio: giocò la partita di andata, allo Stadio Comunale, contro lo Schalke 04 che finì 0 – 0, ma dopo la partita l’arbitro si rese conto che Casarsa non avrebbe dovuto giocare per 4 una precedente squalifica non ancora scontata. La Fiorentina perse la partita a tavolino 0 3. Al ritorno i tedeschi vinsero 2-1 e i viola furono eliminati. 4 ALESSIO TENDI (Firenze, 27 giugno 1953) difensore. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, viene ceduto al Livorno nel 1972. Poi gioca nel Bari e nel Grosseto prima di rientrare nella società viola nel campionato 1975 ’76 debuttando nella massima divisione il 28 marzo 1976. Rimane in viola fino al 1981, disputando 128 partite e segnato due reti.
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lenatore, ha guidato l’Ancona alla prima promozione nella massima serie. 3 GIANFRANCO CASARSA (Udine, 28 marzo 1953) attaccante, è stato giocatore viola dal 1974 al ’78. Nel pri-
Numero speciale di Fiorentinainforma La Firenze Infernale 4 cartoline de I MAGNIFICI VIOLA! di Dantecon Alighieri È arrivato l’album per le prime 80 cartoline dagli anni ‘50 al 1980! Un raccoglitore unico, viola numerato, con 20 inserti e 80 alloggiamenti personalizzati. Costo 20,00 euro LE CARTOLINE DA COLLEZIONE
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Ecco Chiara e Giada, tifose viola, allo Stadio per seguire la loro amatissima Fiorentina
Questa bellissima bimba si chiama Anna ed è in braccio al babbo Francesco, grande tifoso viola! Un abbraccio da mamma Alessandra
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