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PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA POSATORI DI PAVIMENTI IN LEGNO

ASSOCIAZIONE ITALIANA POSATORI PAVIMENTI IN LEGNO

DICEMBRE 2013

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IL MADE IN ITALY SALPA VERSO AFRICA E MEDIORIENTE AIPPL RISPONDE: NUOVA VERSIONE DELLA EN 14342 BELLE POSE: ABITAZIONE PRIVATA A BARI E COMUNE DI STRAMBINO A TORINO PORTE APERTE IN CAVER

IMPIANTI RADIANTI DI NUOVA GENERAZIONE E SOLUZIONI APPLICATIVE NELLA POSA DEL PARQUET ASSOCIAZIONE ADERENTE A WEB

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La versatilità che vince!

WAKOL MS 290 Colla per parquet Nuovo – la prima colla per parquet silanica (MS) resistente al taglio Universale – anche per parquet particolarmente critici Sicura – nessuno scambio di sostanze con le finiture superficiali del parquet Pratica – 12 mesi di stabilità a magazzino con il nuovo imballo sigillato

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IL NOSTRO TEAM DI ESPERTI

STEFANO BERTI

Laureato in Scienze Forestali, ricercatore, Dirigente di Ricerca CNR presso l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA) di Firenze. E’ Presidente della Commissione Legno UNI, dei Comitati Operativi ‘Registro Consulenti Tecnici del Legno’ e ‘Codice Trasparenza Parquet’ di FederlegnoArredo e membro di Commissioni di valutazione progetti e attività di ricerca in Organizzazioni nazionali e internazionali.

FRANCO BULIAN

Laureato in chimica,è Vice-Direttore e Responsabile del reparto chimico del CATAS, il più grande istituto di ricerca italiano nel settore del legno e dell’arredo. E’ membro del CEN/TC139/WG2 (Vernici per legno per esterni) e del CEN/TC112/WG5 (Pannelli a base di legno: sostanze pericolose) e coordina il Comitato di normazione italiana sulle superfici (Legno e Mobili).

FILIPPO CAFIERO

Avvocato, da anni è consulente esterno di FederlegnoArredo per gli aspetti legali del settore legno. Fa parte del Comitato operativo del Registro dei Consulenti Tecnici del Legno; del Comitato tecnico per il Codice Trasparenza Parquet e di commissioni di studio su temi di interesse degli associati FLA.

SOMMARIO 5 EDITORIALE DALLA FEDERAZIONE 8 Il made in Italy salpa verso Medioriente e Africa 9 MADE Expo cambia data FAQ 12 AIPPL Risponde BELLE POSE 14 Abitazione Privata, Bari 18 Comune di Strambino, Torino PRIMO PIANO 22 Impianti radianti di nuova generazione e soluzioni applicative nella posa del parquet VITA ASSOCIATIVA 26 22 novembre, giornata di formazione AIPPL INCONTRI IN AZIENDA 28 Porte aperte in Caver

GAETANO CASTRO

IL DIRETTIVO DI AIPPL, LO STAFF OPERATIVO E LA REDAZIONE AUGURANO AD ASSOCIATI E LETTORI BUONE FESTE.

Laureato in Scienze Forestali, è ricercatore del Laboratorio di Qualità del Legno. E’ membro delle Commissioni Normative Tecniche Nazionali (UNI) e internazionali (CEN e ISO) nell’ambito dei Gruppi di Lavoro ‘Pannelli a base di Legno’. Coordina il Comitato Tecnico del Gruppo Compensati di Assopannelli/FederlegnoArredo ed è rappresentante italiano nella Federazione Europea dei Produttori di Compensato.

RITA D’ALESSANDRO

Laureata in Ingegneria Civile Edile dal 1985, dal 1996 è libera professionista. È responsabile dell’ufficio tecnico-normativo di A.I.P.P.L. e di EdilegnoArredo, l’associazione di FederlegnoArredo che riunisce i produttori di finiture interne e manufatti per l’arredo urbano e per esterni.

CATERINA MALINCONICO Architetto, esercita la libera professione. Dal 1998 è consulente dell’Istituto Europeo di Design di Milano (IED Design) come Coordinatore del corso di Interior Design. È docente di Metodologia della progettazione e di Progettazione architettonica (Design 1).

n. 5 - Dicembre 2013 Newsletter di

ASSOCIAZIONE ITALIANA POSATORI PAVIMENTI IN LEGNO

Direttore responsabile: Donata Marazzini Comitato di redazione: Stefano Berti, Franco Bulian, Filippo Cafiero, Gaetano Castro, Rita D’Alessandro, Caterina Malinconico, Giuseppe Anzaldi, Michele Murgolo, Dalvano Salvador, Stiven Tamai, Andrea Brega Segreteria di redazione: Dorella Maiocchi, Deborah Fontanili Il Consiglio Direttivo AIPPL: Presidente: Dalvano Salvador Vice presidenti: Fabrizio Bernabei e Francesco Conventi Consiglieri: Stefano Abramo, Giuseppe Anzaldi, Giacomo Braido, Alfiero Bulgarelli, Raffaele Prisco, Stiven Tamai Revisori dei conti: Fruttuoso Montrasio, Michele Murgolo, Tiberio Trentin

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L’ANNO CHE STA ARRIVANDO TRA UN ANNO PASSERÀ. IO MI STO PREPARANDO: È QUESTA LA NOVITÀ. di DONATA MARAZZINI Direttore LAPIS WEb E’ quasi Natale. Forse non ce ne siamo accorti, presi dalle comprensibili litanie di chi invoca la fine della crisi o dalle inefficaci liturgie di chi invita alla speranza allo scadere di ogni anno. Ci sentiamo sospesi tra buoni propositi, desideri irrealizzati, progetti più o meno grandi da cullare per esorcizzare una situazione nazionale e internazionale che invita a ripiegarsi su se stessi. Il nostro augurio, il messaggio che vorremmo passasse è un invito a voltare davvero pagina. A partire da noi. Con gesti piccoli ma concreti, per quanto e come possiamo, con l’impegno ad aggiungere un piccolo tassello al ‘Bene comune’. Ciascuno secondo la propria parte per provare a migliorare le cose: in Associazione, nelle proprie imprese, nelle relazioni. La difficoltà sta nel riprovarci per i troppi che hanno perduto slancio, entusiasmo e speranza. Ad AIPPL piace credere che ciascuno di noi ha qualcosa di importante da dare per ripartire insieme, in sinergia. Per riappropriarci di noi stessi, dei nostri desideri, delle nostre azioni. Senza rimandare a domani ciò che vorremmo vedere realizzato oggi. E senza coltivare l’idea di avere un tempo infinito per aspettare che tutto sia ‘a regime’, come noi vorremmo che fosse. Perché non ridisegnare la trama delle nostre relazioni ritrovandoci su azioni comuni, non necessariamente troppo lontane o alte? Il futuro nostro e di AIPPL, è qui e adesso. Sta a noi prenderlo per mano e accompagnarlo con piccoli, concreti gesti quotidiani. Troppo poco? Qualcuno ha detto che “le cose semplici sono le più belle...” Forse è davvero così. Un Natale sereno e un 2014 ricco di soddisfazioni, personale e professionali, per tutti noi.

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DALLA FEDERAZIONE

IL MADE IN ITALY SALPA VERSO MEDIORIENTE E AFRICA Cinque mesi di navigazione, sedici tappe. Il 13 novembre la portaerei della Marina Militare Italiana “Cavour” è partita da Civitavecchia, per un’operazione molto diversa da quelle cui è abituata: smetterà i panni dell’arma per vestire quelli inusuali di ambasciatrice dello stile. Impiegata come “fiera galleggiante”, l’ammiraglia resterà sei mesi lontano dall’Italia facendo sosta nelle località commercialmente più strategiche del Golfo Persico e dell’Africa, con rientro il 7 aprile 2014, per un tour di promozione del made in Italy. La missione è duplice. Da una parte umanitaria, fortemente voluta dal ministro della Difesa Mario Mauro. Dall’altra il bisogno di mostrare a paesi in via di sviluppo, o già sviluppati, le eccellenze della produzione italiana. «Nei container – spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo – c’è la nostra area espositiva: 150 metri quadrati per esporre i 90 prodotti delle 36 aziende che hanno deciso di accettare questa sfida internazionale. L’Operazione Cavour rappresenta l’occasione per consolidare proficue sinergie tra le aziende, le istituzioni e le associazioni di categoria di settore allo scopo di garantire ritorni tangibili non solo in termini di immagine, ma anche sotto il profilo dei risultati commerciali, presidiando mercati strategici per l’eccellenza del made in Italy. Gli altri paesi guardano all’Italia come alla patria del design. Molti vengono alle fiere di settore, come il Salone del Mobile o Made Expo. In questo caso siamo noi ad andare direttamente a casa loro». La Cavour ha fatto tappa a Gibuti, sul Mar Rosso, per mettere a punto aspetti tecnici dell’allestimento espositivo, per poi partire con il percorso vero e proprio da Abu Dhabi, alla fine

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di novembre. Poi Kuwait, Dubai, il Mozambico, Città del Capo in Sudafrica intorno a febbraio. Angola, Congo, Nigeria, Ghana, Senegal, Marocco, Algeria e per finire Taranto, dove la Cavour approderà ad aprile. Cinque mesi in cui verranno organizzati incontri fruttuosi dando vita a un B2B (business to business) in movimento su una portaerei. L’installazione, dal titolo “Il cuore dell’abitare italiano. La nostra passione è la tua casa” prevede l’esposizione di prestigiosi arredi e finiture made in Italy che costruiranno un percorso ideale, per mostrare l’Italia come vera e propria culla di manualità, ricerca e innovazione. «La casa è l’anima del design – dice Snaidero –. Per questo vogliamo portare pezzi di casa italiana, in giro per il mondo, per dare un messaggio positivo dell’Italia e del suo stile unico. Vi sarà un insieme di moduli di legno che presenteranno i prodotti come in una sorta di set. L’offerta di ciò che mostreremo sarà ampia sia in termini di categorie, che di tipologie di prodotti (arredamento, accessori, illuminazione, legno e altri materiali) per mostrare un po’ di tutto ai paesi che ci ospiteranno. Già molti ambasciatori ci hanno confermato che verranno a visitare la Cavour. E vorremmo anche che venissero portati in visita scuole, studenti e università». Quella sulla “Cavour” si inserisce in un contesto piuttosto numeroso di iniziative. «Abbiamo un articolato programma di missioni (B2B) – continua Snaidero – partecipazioni fieristiche, attività di scouting per le aree focus e un follow up mirato sugli operatori internazionali e sulle imprese associate, con l’obiettivo di allargare gli orizzonti e creare nuove opportunità di

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business per le aziende dei settori legati al legno e all’edilizia». Sono venticinque le aziende associate coinvolte: Alias, Annibale Esposti, Artemide, Ceramiche dal Prà, Fantoni, Galassia, Gallotti & Radice, Golran, Koh-I-Noor, Carlo Scavini & C, LaMurrina, Leucos Group,Magis,Modenese Gastone Group, Molteni & C, OAK Industrie Arredamenti, Pataviumart, Poliform, Rapsel, Seguso Gianni, Sistem Costruzioni, Smania Industria Italiana Mobili, Stratex, Unifor, Villari e Zanaboni Salotti Classici. «Uno dei fattori che hanno consentito al settore di superare le fasi più dure della crisi è sicuramente la forte spinta all’internazionalizzazione – ha aggiunto Snaidero – che, però, va adeguatamente supportata con missioni B2B, incoming e iniziative di larga portata. Capaci di dare la giusta visibilità alle aziende associate, soprattutto in aree dalle enormi potenzialità di sviluppo come l’Africa e il Medio Oriente che nel prossimo futuro saranno sempre più ricettive per i nostri prodotti». Il tour sulla portaerei “Cavour” non è l’unica iniziativa che FederlegnoArredo ha in programma per supportare il made in Italy del legnoarredo «Tra le altre – ricorda Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo – si segnalano, in particolare, le prossime missioni negli Emirati Arabi e in Qatar l’8-12 dicembre (arredo, legno strutturale e case in legno) e in India il 9-13 dicembre, per il settore porte e finestre, arredo urbano e pavimenti in legno. Con oltre 40 milioni di euro nel 2011 il nostro Paese è risultato il quarto esportatore in India dopo Cina, Germania e Malaysia. Non a caso, la nostra Federazione opera qui da 8 anni: il mercato asiatico in generale rappresenta una grande opportunità per il settore legnoarredo. Ma il programma 2014 prevede missioni B2B non solo in Asia, come in Cina, Azerbaijan, Qatar, Indonesia, Arabia Saudita, ma anche in Russia, Ghana, Nigeria, Kenya, Libano, Kazakistan, Algeria, Iran, Turchia, Marocco, Emirati Arabi, Iraq, Israele, Stati Uniti e Messico». Chiara Sirianni

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MADE EXPO DAL 18 AL 21 MARZO 2015 MADE expo, dopo un’approfondita verifica con aziende espositrici, associazioni e opinion leader del settore, ha scelto di riposizionarsi sul calendario internazionale delle grandi fiere dell’edilizia negli anni dispari e durante il mese di marzo a partire dall’edizione 2015. Dal 18 al 21 marzo 2015, MADE expo anticiperà l’EXPO e si proporrà in modo propedeutico ai temi della sostenibilità che saranno trattati e mostrati durante i sei mesi dell’esposizione universale. «La collocazione a marzo e la biennalità rappresentano la risposta all’esigenza di razionalizzazione dell’offerta fieristica italiana, consentendo alle aziende di concentrare in un unico evento fieristico la presentazione al mercato, nel primo trimestre, delle novità e di pianificare le successive campagne di promozione e vendita».

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FAQ

AIPPL RISPONDE RISPONDE L’ING. RITA D’ALESSANDRO, RESPONSABILE UFFICIO NORMATIVE AIPPL ED EDILEGNOARREDO

Quali novità porterà l’applicazione della nuova versione della EN 14342 in tema di marcatura CE? Innanzitutto occorre ricordare che la nuova versione della EN 14342, pubblicata a settembre 2013, non potrà essere formalmente applicata fino a quando non verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Questo, ad oggi non è ancora avvenuto. Quando accadrà il fabbricante potrà scegliere fra tre modalità di marcatura CE del prodotto: A. B. C.

Marcatura completa, con rappresentazione di tutte le caratteristiche e dei relativi livelli prestazionali Marcatura semplificata, comprendente solo i dati del fabbricante, i riferimenti alla norma EN 14342 e l’anno di apposizione della marcatura stessa. Le caratteristiche e i relativi livelli prestazionali dovranno comunque essere riportati nella documentazione di accompagnamento Marcatura codificata, con la rappresentazione secondo precisa codifica dei livelli prestazionali per le singole caratteristiche.

Un’ulteriore novità riguarda la segnalazione di sostanze pericolose: qualora nel prodotto, oltre alla formaldeide e all’eventuale pentaclorofenolo già contemplati nella normativa, fosse presente qualche altra sostanza riconosciuta pericolosa da uno specifico provvedimento legislativo in vigore nel paese di destinazione del prodotto stesso, il fabbricante è tenuto a dichiararne il valore in termini di parti per milione (ppm). Altra importante precisazione contenuta nella norma riguarda, infine, lo scopo e il campo di applicazione. Il documento si applica esclusivamente ai parquet e alle pavimentazioni di legno ed esclude esplicitamente le pavimentazioni di bambù, laminato, aloe, sughero, cocco e le pavimentazioni contenenti dispositivi tattili per persone non vedenti o ipovedenti.

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Il silenzio oggi va anche sotto il parquet! Isolmant propone la nuova Linea Parquet, una gamma completa di soluzioni per l’isolamento acustico Sottoparquet. Dieci prodotti tecnici, suddivisi in Linea Casa e Linea Professional, per affrontare efficacemente tutte le principali problematiche della posa flottante. I materassini acustici sottoparquet di Isolmant sono certificati presso i principali laboratori europei e verificati con misure in opera, per garantire la massima sicurezza e tranquillità nella posa. Come IsolDrum FR, ideale nelle applicazioni in cui sia prescritto un prodotto isolante con omologazione ministeriale di reazione al fuoco Classe 1.

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BELLE POSE

ABITAZIONE PRIVATA BARI

Realizzazione Pacchetto completo, dal sottofondo alla posa del parquet, in tempi rapidi e certi nel programma di esecuzione su una superficie di 100 metri quadrati. Legno impiegato Parquet rovere di fontaines fibrami x naturplus sp.14 125x800/1500 Modalità di posa e materiali impiegati Si è iniziato con la stesura dei teli avendo cura di unirli tra loro con nastro adesivo. Sui bordi a ridosso dei muri è stata inserita una fascia adesiva ad “L” di polietilene espanso. Battute le quote nei vari ambienti e realizzati i punti di appoggio si è passati al getto del massetto, in 3 fasi.

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FASE 1: si è creato uno spessore medio iniziale di circa 2/3 cm. dove appoggiare la rete elettrosaldata con maglia 5x5 cm e realizzare i “cordoli guida” per la staggiatura; FASE 2: il materiale è stato distribuito avendo cura di compattarlo bene, battendolo con un battitore in plastica per poi staggiarlo e dargli la prima fratazzatura; FASE 3: la più importante. Si è operato con un disco di acciaio con monospazzola a basso numero di giri lavorando sull’impasto ancora fresco. Per le riprese di getto avvenute nei giorni seguenti è stato utilizzato un adesivo epossidico bicomponente Eporip per la saldatura in modo ottimale i vari getti. A massetto perfettamente asciutto e con grado di umidità nella norma si è stesa una mano di primer monocomponente Eco Prim PU 1K. Una volta asciugato anche il primer si è passati alla posa del parquet: una plancia di Rovere 2 strati leggermente spazzolata e verniciata con effetto opaco, mediante l’utilizzo di colla epossipoliuretanica bicomponente. FASI OPERATIVE Stesura telo, getto massetto, posa primer, posa parquet. CURIOSITA’ Per impastare il cemento abbiamo utilizzato una minibetoniera, che ha il vantaggio di impastare il tutto direttamente nei secchi contenitori, senza bisogno di travasare il materiale dalla betoniera classica alle carriole.

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sotto ogni grande

PAVIMENTAZIONE ESTERNA

C’È UN MEGA SUPPORTO MEGAMART® è il nuovo supporto per pavimenti esterni che, grazie all’ampia escursione di regolazione, si adatta a qualsiasi tipo di pavimentazione anche già esistente.

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Velocità di posa. L’innovativo sistema MEGAMART® consente tempi ridottissimi di posa in opera per risultati sempre all’altezza.


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BELLE POSE

COMUNE DI STRAMBINO TORINO

L’intervento è stato realizzato nella sala consiliare del comune di Strambino su un pavimento datato attorno al 1845. Sono state eseguite le operazioni di levigatura e oliatura: due mani di oli e una e una mano di cera liquida di una finitura che conferisce un aspetto finale luminoso. Il risultato è un restauro che ha riporta all’antica bellezza un ambiente di indubbio valore artistico e culturale.

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PRIMO PIANO

IMPIANTI RADIANTI DI NUOVA GENERAZIONE E SOLUZIONI APPLICATIVE NELLA POSA DEL PARQUET. AGGIORNAMENTO TECNICO/NORMATIVO NELL’AMBITO DELL’INCONTRO AVVENUTO PRESSO IL CNR IVALSA IL 22 NOVEMBRE SCORSO, L’ING. CLARA PERETTI, COORDINATRICE CONSORZIO Q-RAD HA TENUTO UNA RELAZIONE PUNTUALE E APPROFONDITA. RIPORTIAMO - SECONDO UN NOSTRO FILO LOGICO - I PUNTI SALIENTI DELLA PARTE TECNICA, RIMANDANDO AL SITO AIPPL PER LA VERSIONE INTEGRALE DELLA RELAZIONE, CON AMPIO SPAZIO DEDICATO ALLA NORMATIVA.

Tra le svariate tipologie di sistemi radianti, quelle tipiche dei settori residenziale e terziario consistono in serpentine annegate nelle strutture normalmente isolate dai locali attigui. Tali sistemi sono in grado di lavorare a temperature relativamente basse in riscaldamento e alte in raffrescamento: una soluzione interessante per il possibile accoppiamento con sistemi di generazione ad elevata efficienza o con fonti rinnovabili. Un sistema radiante generalmente si compone degli strati seguenti: • solaio comprensivo di caldana (normalmente costituita da magrone a base di sabbia e cemento) • materiale resiliente • materiale isolante • striscia perimetrale • massetto ripartitore dei carichi in cui sono annegate le tubazioni • pavimentazione • zoccolino opportunamente distaccato dal piano della pavimentazione Gli impianti radianti possono essere • a parete (prefabbricati o costruiti in opera); • a pavimento (tradizionali - ad alta inerzia o a basso spessore - a bassa inerzia); • a soffitto (metallici, in cartongesso, ad attivazione termica della massa). Gli impianti radianti a pavimento a basso spessore (bassa inerzia) vengono considerati di nuova generazione in quanto le tubazioni possono trovare alloggio direttamente in pannelli prefabbricati sagomati con funzione isolante o in opportune gabbie metalliche con funzione di ripartizione dei carichi o in supporti fresati. Tali sistemi presentano basso spessore e possono essere posati su pavimentazioni esistenti. La stratigrafia del pavimento deve comunque prevedere la presenza della barriera al vapore, così come indicato nella norma UNI 11371.

I parametri di comfort sono definiti dalle normative UNI EN ISO 7730, che stabilisce i valori minimi da garantire per il comfort ambientale e UNI EN 15251, che fornisce indicazioni per la clas-

sificazione dell’edificio in termini di comfort ambientale da garantire mediante sistemi impiantistici. Progettare un sistema radiante significa allora chiedersi qual è il fabbisogno dell’edificio, ma anche di ogni appartamento e delle singole stanze, senza trascurare la collocazione dell’unità immobiliare (interpiano o a contatto con il terreno), in quale zona climatica è ubicato l’edificio e quale temperatura esterna di progetto occorre considerare. La norma UNI EN 1264, parti da 1 a 5, rappresenta il documento di riferimento per la progettazione, in quanto fornisce prescri-

PREMESSO QUESTO, COSA SI INTENDE PER PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA RADIANTE? La progettazione di un sistema radiante prevede la combinazione di più fattori: una corretta valutazione dell’insieme involucro-impianto, il rispetto dei requisiti di legge e il raggiungimento di un elevato livello di comfort ambientale per gli occupanti.

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zioni in termini di dimensionamento e determinazione della potenza termica dell’impianto, nonché di installazione. Un fattore importante che caratterizza il sistema radiante è la resa, ossia la potenza per unità di superficie, da valutare tenendo conto della temperatura dell’aria interna, della temperatura dell’aria esterna o dei locali confinanti e della temperatura di mandata dell’acqua. Per la determinazione della resa sono disponibili metodi sperimentali, che consentono una valutazione diretta in termini prestazionali a prescindere dai dettagli costruttivi e termofisici dell’impianto, e metodi computazionali, che per esempio consentono di verificare le prestazioni dell’impianto già installato.

Un sistema radiante quindi risulta efficace in relazione alla sua resa, ovvero alla potenza che l’insieme composto da isolante, tubazione, strato di supporto e rivestimento può fornire nelle condizioni di temperatura dell’aria e dell’acqua indicate a progetto. QUALI CARATTERISTICHE DEVONO AVERE I COMPONENTI DEI SISTEMI RADIANTI? Innanzitutto la barriera al vapore, che deve essere sempre presente se si posa una pavimentazione di legno. La barriera al vapore può essere costituita ad esempio da un foglio in di polietilene da posare correttamente per evitare una UMIDITÀ DI RISALITA CONTINUA. Sopra la barriera vapore deve essere previsto lo strato isolante che riveste un ruolo determinante, in termini di spessore e conduttività termica, ai fini della resa del sistema radiante nel suo complesso. Esistono tipologie di isolanti accoppiati ai sistemi radianti, quelli posti dietro al sistema hanno la funzione di ridurre il calore ceduto verso l’ambiente retrostante. La norma UNI EN 1264-4 definisce i requisiti dello strato isolante in relazione alla resistenza termica minima che questo deve offrire. Anche lo strato di supporto, che può essere realizzato con massetti tradizionali, massetti fluidi o autolivellanti, gioca un ruolo fondamentale. I massetti tradizionali, posati e staggiati, hanno normalmente uno spessore di 5 cm anche se esistono prodotti che consentono spessori inferiori. Aspetto fondamentale è che lo spessore al di sopra della tubazione sia maggiore di 3 cm. La resistenza meccanica di tali massetti inoltre deve essere adeguata alla destinazione d’uso e al tipo di pavimento da posare. I massetti fluidi o autolivellanti si caratterizzano per elevata scorrevolezza, fluidità e una volta induriti, da alte resistenze

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meccaniche. Possono essere realizzati con spessori ridotti, fino a 3 cm. La scarsa resistenza al passaggio del calore li rende idonei per la copertura e l’avvolgimento dei pannelli radianti a pavimento, ma possono ricevere anche pavimentazioni incollate. In relazione alla tipologia di massetto è sempre opportuno verificare che l’umidità residua sia adeguata e rispetti i limiti previsti dalla norma UNI 11371. Nel caso di sistemi radianti a basso spessore (bassa inerzia) lo strato di supporto può essere realizzato mediante massetti a secco, lastre in acciaio e massetti fluidi o autolivellanti. Per quanto riguarda lo strato di rivestimento superficiale, di norma su un impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante è possibile posare qualsiasi tipologia di pavimentazione, che deve essere comunque identificata in fase di progetto in termini di materiale, spessore e resistenza termica al fine di procedere con il corretto dimensionamento dell’impianto e la valutazione della resa ottimale. In relazione infine alla posa della pavimentazione di legno, è opportuno che il collante va sia deciso in accordo con il posatore e selezionato tra quelli idonei alla posa su sottofondi riscaldati. La colla impiegata deve conservare nel tempo una sufficiente elasticità, necessaria per assecondare i naturali movimenti del legno. ** L’inerzia termica dell’impianto può essere identificata come la “velocità” con la quale l’impianto segue le variazioni di temperatura ambiente. In termotecnica per inerzia termica si intende la capacità di un materiale o di una struttura di variare più o meno lentamente la propria temperatura come risposta a variazioni di temperatura esterna o ad una sorgente di calore/raffreddamento interno. ** Quanto tempo impiega il pavimento a raggiungere la temperatura desiderata? Dipende dalle caratteristiche del sistema, dalla temperatura iniziale del pavimento e dalla temperatura dell’ambiente. ** Non esiste un isolante acustico ottimale, ma un sistema corretto di isolamento acustico In fase di pianificazione e di realizzazione del progetto edilizio occorre tenere in debito conto il tema dell’isolamento acustico, in particolare ai rumori di calpestio. La corretta posa dei prodotti è fondamentale per raggiungere l’isolamento acustico richiesto. ** La temperatura superficiale delle pavimentazioni di legno è legata ai limiti di comfort. Il valore massimo ammesso di temperatura superficiale è di 27°C (UNI CEN/TS 15717:2008). ** Parametro fondamentale per le pavimentazioni di legno è la resistenza termica R, espressa in m2K/W. Ai fini della resa del sistema radiante, il valore di R della pavimentazione più quello dello strato di supporto deve essere inferiore a 0,15 m2K/W (UNI CEN/TS 15717).

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VITA ASSOCIATIVA

GRANDE L’APPREZZAMENTO PER LA GIORNATA DI FORMAZIONE AIPPL DEDICATO AGLI ‘IMPIANTI RADIANTI DI NUOVA GENERAZIONE E ALLE ULTIME NOVITÀ NORMATIVE IN TEMA DI MARCATURA CE E PAVIMENTAZIONI PER ESTERNO’ L’AGGIORNAMENTO TECNICO-NORMATIVO PRESSO IL CNR IVALSA. AIPPL ha segnato un altro importante traguardo, in termini di formazione ad associati e non, con la realizzazione della giornata di approfondimento del 22 novembre scorso presso il CNR IVALSA di Sesto Fiorentino cui hanno partecipato un centinaio di persone. Decisamente articolato il tema degli ‘Impianti radianti di nuova generazione e soluzioni applicative nella posa del parquet’, anche per l’approccio puntuale agli aspetti più squisitamente progettuali. “Abbiamo proposto due relazioni decisamente impegnative – ha spiegato il presidente Dalvano Salvador – perché crediamo che la crescita professionale passi anche attraverso la valutazione sempre più allargata di tutte le tematiche che la posa implica. Certo, non dobbiamo formare degli ingegneri, ma vorremmo che ogni ‘nostro’ posatore fosse in grado di interagire con interlocutori che, all’interno del cantiere o nelle commesse, svolgono ruoli decisionali. Ringrazio quindi tutti i presenti per lo sforzo, anche di attenzione, e per la dialettica con cui hanno sollecitato i nostri relatori”. Particolarmente seguito e dettagliato è stato l’intervento dell’ing. Clara Peretti, Coordinatrice del Consorzio Q-RAD (Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità), che ha definito i sistemi radianti, i loro componenti e le tipologie, comprese quelle più innovative. Ne ha approfondito le modalità di progettazione accennando, per temi, a componenti, barriera al vapore, strato isolante, strato di supporto, rivestimenti superficiali, inerzia dei sistemi radianti e prestazioni acustiche. Una relazione interlocutoria, di alto livello, spesso arricchita dalle richieste di dettaglio sulla scorta dell’esperienza sul campo testimoniata dai posatori.

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La relazione dell’ing. Rita D’Alessandro, Responsabile Ufficio Normative AIPPL ed EdilegnoArredo e indiscusso referente per tutti gli associati, ha illustrato le novità e gli sviluppi normativi legati alla pubblicazione recente della revisione della EN 14342. “Va ricordato - ha premesso D’Alessandro - che la nuova versione della norma pubblicata a settembre 2013 non potrà essere applicata prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Solo allora il fabbricante potrà scegliere fra tre modalità di marcatura CE del prodotto: completa, semplificata o codificata.” La marcatura completa richiede la rappresentazione di tutte le caratteristiche e i relativi livelli prestazionali; quella semplificata, comprendente solo i dati del fabbricante, deve contenere i riferimenti alla norma EN 14342 e l’anno di apposizione della marcatura stessa. Vanno comunque riportati, nella documentazione di accompagnamento, caratteristiche e relativi livelli prestazionali. La terza modalità di marcatura, quella codificata, prevede infine la rappresentazione secondo precisa codifica dei livelli prestazionali per le singole caratteristiche. Altre valutazioni sono state fatte sui criteri di valutazione della posa flottante, le pavimentazioni per esterni. Anche in questo caso il dibattito è stato ampio grazie agli interventi del prof. Stefano Berti, che da tempo ospita questi incontri di formazione presso la sede di Sesto Fiorentino. La giornata di lavori si è conclusa con la segnalazione da parte del Presidente AIPPL che la collaborazione con il Consorzio Q-RAD proseguirà sotto altre forme, considerato l’interesse comune di moltiplicare le occasioni di confronto su temi da cui la professionalità non può oggi prescindere.

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INCONTRI IN AZIENDA

PORTE APERTE IN CARVER

SI È SVOLTO IL 6 DICEMBRE L’ULTIMO APPUNTAMENTO AIPPL DEDICATO AGLI SPONSOR 2013.

Mattinata densa quella che si è svolta a Rodano, nella sede di Carver, cui hanno partecipato numerosi operatori del settore provenienti da varie zone d’Italia. Per favorire il confronto fra posatori e azienda si è scelto di dettagliare le attività svolte in sede, con tanto di visita ai laboratori operativi e alle aree solitamente inaccessibili dove nasce... fisicamente il prodotto. Mobilitato tutto lo staff aziendale che dall’accoglienza alla chiusura, con tanto di pranzo in agriturismo e assegnazione a sorpresa di buoni sconto sui prodoti, ha favorito il dialogo su temi molto tecnici e delicati. La giornata si è aperta con la suddivisione in gruppi dei partecipanti e l’illustrazione dell’operatività aziendale, anche in termini di scelte di mercato, ad esempio con un chiaro orinatmento verso i prodotti ‘puliti’. Chi quotidianamente vende o contribuisce a creare prodotti destinati alla posa e alla finitura del legno ne ha descritto ampiamente requisiti e punti di forza, andando ben oltre, grazie alle domande dei posatori, l’ambito ristretto della semplice pavimentazione in legno. “Oggi si produce in modo più sicuro e attento all’ambiente - ha chiarito Dalvano Salvador, presidente AIPPL - e sono le stesse aziende chimiche a pretendere chiarezza sulle caratteristiche dei materiali che impiegano. Anche l’Associazione, dunque, fà la sua parte promuovendo momenti di scambio sulle criticità che ancora accompagnano questi argomenti”.

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Di notevole interesse, considerato lo sviluppo esponenziale che sta avendo questo mercato, la spiegazione delle precauzioni da mantenere nella posa in esterno. Dalle caratteristiche delle vernici ad acqua, più sensibili all’umidità, agli oli protettivi che richiedono un mix di attenzione ad elasticità e colore per salvaguardare dalle intemperie. Trattamenti da scegliere, tutti indistintamente, confrontandosi con il produttore e senza mai dimenticare fattori essenziali quali le condizioni ambientali e le reazioni specifiche di ogni specie legnosa. Non è mancato - ormai ‘da contratto’ - neppure il ‘clima’ di affabilità e di squadra che, ad ogni appuntamento, AIPPL rinnova.

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