Il Giornale di Casoria

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Anno 1 - Numero 12 - Domenica 25 settembre 2011

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - ilgiornaledicasoria@libero.it - Distribuzione gratuita

I FATTI

.. . O T O F IN UNA

È lì da un anno segnalata da mesi

STRADE "SGARRUPATE" ...ED IL CONTENZIOSO AUMENTA!


EDITORIALE

ALENIA chiude a Casoria “Schiaffo” ad una realta’ produttiva di eccellenza della nostra città. di Giuseppe Storti

La questione Alenia che questo giornale, ha posto con forza all’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica, è diventata di tutti. Ci fa piacere. Ma l’ordine del giorno della Consigliera Bianca D’Angelo, votato all’unanimità dall’intera assemblea legislativa è degli inizi di agosto. Mentre l’annuncio dello “scippo” degli stabilimenti ALENIA in Campania è del 27 luglio. Comunque, il Sindaco Carfora, ha ricevuto una delegazione di sindacalisti dell’ Alenia, prima del consiglio comunale del 19 settembre. Poi in serata si è recato nello stabilimento di Casoria che secondo i piani del management del Gruppo sarà chiuso, per portare ai lavoratori la solidarietà dell’Ente e dell’intera città di Casoria. Quindi è stato preannunciato una seduta di consiglio comunale monotematica il prossimo 26 settembre allargata ai rappresentanti delle altre istituzioni regionali, provinciali e nazionali. L’assessore alle Attività Produttive Sen. Casillo, ha chiesto al Prefetto di Napoli la convocazione di un Tavolo di trattative tra istituzioni e Azienda. Lo stesso ha fatto il Consigliere Regionale casoriano Gennaro Nocera.

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Il 23 settembre invece si svolgerà a Pomigliano nella sede comunale un consiglio comunale straordinario, convocato sempre per la situazione Alenia. Vi parteciperà l’euro deputato Enzo Rivellini. Rivellini , ha diramato un comunicato stampa dai toni durissimi, parlando di un autentico “pacco” per la Campania. Ecco in sintesi la sua dichiarazione: “Sono pronto a sostenere ogni battaglia utile per difendere la nostra economia e la nostra comunità. I politici oggi si dividono in due tipologie: gli auto-referenti e quelli rappresentativi delle istanze popolari. Trovo vergognoso che chi è eletto

dai cittadini non sia pronto a mettere in atto ogni azione utile per difendere il nostro territorio ed i nostri lavoratori. In questo momento serve il sostegno di tutte le forze politiche per difendere l’Alenia perché siamo stanchi di chi privatizza gli utili e socializza le perdite e di chi usa il nostro know how e la nostra storia e poi, per giochetti politici ed interessi di varia natura, mortifica la nostra Comunità. Dalla lotta dinanzi ai can-

celli dell’azienda fino a tutte le idonee iniziative parlamentari a Bruxelles sono pronto a compiere il mio dovere di rappresentante dei cittadini della Campania. In particolare intendo comprendere a Bruxelles se l’Alenia con sede legale in Campania, quindi in una zona a Obiettivo 1 per la Comunità europea, abbia ricevuto finanziamenti a fondo perduto dall’Ue. Se ciò è avvenuto ed ora avviene il trasferimento della sede legale in Lombardia ci possono essere validi motivi per costringere l’Alenia a restituire quei fondi eventualmente ricevuti dalla Comunità europea. Ho il sospetto che i giochetti politici siano già chiusi e che la sede legale sia stato deciso debba andare in Lombardia, ma questa non è certo una buona ragione per arretrare di un millimetro nella battaglia che va fatta in difesa della Campania e delle sue eccellenze industriali». Ma anche altri parlamentari della Campania, finalmente hanno fatto sentire la propria voce, in quello che si configura come una spoliazione di una realtà produttiva di eccellenza sul territorio della Campania. Insomma dopo il Banco di Napoli, l’Irisbus della Valle dell’Ufita nell’avellinese, ecco L’Alenia. Gli operai già hanno iniziato forme di protesta che sfoceranno in scioperi e blocchi dell’attività produttiva. Ma il titolo Alenia precipita in borsa, causa anche il coinvolgimento sempre più marcato dei vertici di Finmeccanica la holding del gruppo nell’inchiesta penale che da Bari coinvolge il faccen-

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EDITORIALE diere Tarantini e il Premier Berlusconi per un presunto scambio escort - appalti. Inoltre varie interrogazioni parlamentari sono state presentate sia al Senato che alla Camera sullo scottante caso che vede la nostra Regione trattata come fecero i Savoia dopo la conquista del Regno delle Due Sicilie. Ovvero: spogliare di tutte le realtà produttive la Campania trasferendole al Nord. Insomma Due grandi industrie con migliaia di operai e ben dodici impianti estesi per ettari ed ettari con tanto di super tecnologici strumenti all'avanguardia nel mondo, saranno fuse e finiranno al nord: oltre alla morte di migliaia di operai e di piccole e medie imprese che con queste grandi realtà industriali lavoravano, hanno deciso anche il nuovo nome. Alenia Aermacchi: guarda caso. Ma presto anche il Consiglio regionale della Campania, che quale assemblea legislativa dell’intera regione, ha avuto il merito di sollevare la questione, terrà un consiglio monotematica sulla questione Alenia. Lo stesso Presidente Caldoro si sta adoperando presso i vertici del gruppo per una positiva soluzione della vertenza. Trattasi di una "colonizzazione". La spostamento della sede legale è uno smacco sul piano simbolico e non solo: la Regione perde infatti una quota sensibile del proprio gettito Irap. E col federalismo fiscale alle porte, è un’autentica mazzata. La rabbia maggiore monta per la nota vicinanza dell'ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi alla Lega Nord».E’ lui il manager che ha voluto questo piano, per rispondere a quali interessi? Ma anche gli industriali e le loro associazioni di categoria sono in fermento. Dal presidente dell'Unione industriali di Napoli Paolo Graziano, tra l'altro imprenditore di settore, a Nicola Palumbo, responsabile della sezione Metalmeccanica dell'Unione. I sindacati sono in rivolta, ed in attesa del nuovo vertici con Finmeccanica del 29 settembre p.v. preannunciano uno sciopero generale. Noi seguiremo costantemente questa inquietante vicenda, in verità indicativa del fatto che la Campania è completamente scomparsa dall’agenda politica nazionale. Non solo. Ma quelle poche realtà produttive e di eccellenza della nostra regione, subiscono un’autentica rapina. Altro che Roma ladrona e Padania libera: cavolate! E’ il Sud che viene costantemente penalizzato.

Presto un’azione forte a tutela della legalità nell’area a nord di Napoli Parla Angelo Marino Vice Presidente della Commissione Regionale Anticamorra

proporrò la richiesta di convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Gli organici delle Forze dell’Ordine che agiscono su Casoria e paesi limitrofi vanno adeguatamente rinforzati di Giusto a tutela del Sulla grave situazione dell’ordine pub- diritto alla blico nella nostra città, ed in tutto il s i c u r e z z a comprensorio abbiamo ascoltato l’avv. dei cittadiAngelo Marino consigliere regionale del ni. Inoltre territorio, nonché Vice presidente della stiamo proCommissione consiliare d'inchiesta An- grammando ticamorra, per la vigilanza e la difesa con- di portare la tro la criminalità organizzata. Ecco le sue Commissiodichiarazioni: “ seguo costantemente la ne nell’area situazione dell’ordine pubblico del Terri- a Nord di torio. Tra l’altro io vivo qui. Sono forte- Napoli, a temente preoccupato per la recrudescenza stimonianza degli episodi di criminalità, e dell’allar- dell’impegno me sociale conseguente. A breve porte- e della vicinanza nostra e della Regione rò all’attenzione della Commissione la Campania alle popolazioni che vivono questione. D’intesa con l’Ufficio di Presi- con giusta preoccupazione l’assalto della denza dove ci sono colleghi dl Territorio, criminalità organizzata”.

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IL CASO

SOS criminalità

Quando i cittadini hanno paura di uscire di casa... di Antonella Storti

Ancora scenari in stile Far West per Casoria ed i suoi abitanti. Per quanto tempo i cittadini dovranno temere per la propria incolumità al punto da chiudersi in casa e limitare le uscite al minimo indispensabile? Quarta città della Campania,con ben 100 mila abitanti,Casoria è situata,suo malgrado,in “zona minata”; questo la porta ad essere oggetto di vere e proprie invasioni da parte di bande di delinquenti provenienti dai quartieri napoletani più a rischio. Questa volta,a tingere di rosso il bollettino casoriano,non sono solo semplici “dilettanti”e delinquenti d’occasione,bensì veri e propri professionisti e rapinatori seriali,che armati di Kalashnikov,sono pronti a sparare a sangue freddo contro chiunque intralci la loro azione. Criminali d’alto livello imbottiti di cocaina,assaltano ciclicamente tra settembre e ottobre banche e blindati:questo è quanto riportato da Marco Di Caterino sulle pagine del Mattino. Lo scorso giovedì,teatro di scon-

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tri a fuoco è stato il Bingo di Montecarlo,sito sulla strada statale Sannitica. Una rapina da quarantamila euro ed un proiettile piazzato nel polmone della guardia giurata Gennaro Amore:un colpo veramente grosso in tutti i sensi,non c’è che dire. Le condizioni del ferito sono,per il momento,ancora gravi ed ha dovuto subire l’asportazione di parte del polmone, completamente compromessa dal proiettile. Gli investigatori sono quasi certi che i criminali che hanno assaltato il Bingo di Montecarlo,siano gli stessi che lo scorso 25 Ottobre causarono scompiglio e terrore con un conflitto a fuoco durante il quale,stando ai dati forniti da Marco Di Caterino,furono esplosi circa trecento colpi,la metà dei quali,partiti dai fucili dei malviventi. Il giorno seguente,la banda di malviventi prese di mira la filiale dell’Unicredit sita in via Pio XII. Una squadra di cinque killer armati di Kalashnikov che,davanti agli occhi dei clienti della banca,con due colpi ben piazzati,uccise il quarantatreenne Gerardo Citarella,padre di

due figli e ferì gravemente Pino Lotta,di soli 32 anni,morto qualche giorno dopo in ospedale. Notizie sempre più disastrose,vicende catastrofiche e vergognose che,purtroppo,per una città come Casoria,ormai sono pane quotidiano. Scippi,furti d’auto,negozi svaligiati e quant’altro. La scorsa settimana,la prontezza di riflessi di una guardia giurata,ha permesso di evitare una nuova rapina alla filiale del Monte Dei Paschi di Siena di via Pio XII,già assalita circa un anno fa. “Ho paura ad uscire da sola e quando posso,evito di portare la borsa.” Dice un’anziana signora. “Sono preoccupata quando i miei nipoti vanno a scuola:potrebbero trovarsi nel bel mezzo di uno scontro a fuoco.” Prosegue. Occorrerebbe disporre i vigili urbani in posti di blocco negli snodi strategici della citta’,al fine di evitare l’invasione criminale o attivare sistemi di videosorveglianza della citta’ collegati al comando vigili e al comando compagnia dei carabinieri sfruttando i fondi europei e i fondi PON per la sicurezza. La situazione è gravissima e non ci si può permettere di stare ad aspettare,domandandosi quale sarà il prossimo bersaglio,perché nel frattempo altri innocenti potrebbero rimetterci la vita. E intanto,in città,scende il panico.

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AT T U A L I TÀ

La MISS fatta in casa Intervista a Margherita Arciprete Miss Italia Casoriana. di Federico Russo Quest’anno la finale di Miss Italia è stata seguita con occhio particolare dai casoriani. Tra le sessanta bellezze provenienti da tutto il Paese che hanno partecipato al concorso c’è stata una giovane ragazza di Casoria. La diciannovenne Margherita Arciprete, residente a piazza S. Paolo, studentessa di Scienze della Comunicazione, ultima di sette fratelli. Una bella famiglia numerosa con a capo papà Giovanni, commercialista e mamma Annamaria Cisconiglia. Per la cronaca la Miss casoriana è stata eliminata nelle serate finali, resta la soddisfazione di essere stata finaliste, e di aver portato alla ribalta la città di Casoria, per un evento positivo. Noi l’abbiamo incontrata in una delle rare pause del lavoro di preparazione delle serate di fine settembre che per la prima volta quest’anno si sono tenute a Montecatini terme.

“La vera bellezza è quella del cuore“ (Mahatma Ghandi) di Sara Ramona Pellegrini “La vera bellezza è quella del cuore“. Ho voluto iniziare con questa frase di Ghandi per parlare uno degli eventi nazional-popolari più famosi in Italia: Miss Italia. E’ il primo pensiero che mi è venuto in mente guardando il dolcissimo viso della vincitrice di questa 72° edizione, Stefania Bivone. Questa edizione mi è piaciuta veramente tanto, in primis per il format che è stato snellito e ridotto finalmente a due serate, poi perché le 60 partecipanti di quest’anno sono state valutate

Come stai vivendo questa avventura a Miss Italia? “Vivo quest’esperienza con molta tranquillità anche se adesso comincio a sentire la fatica di stare tanto tempo lontano da casa.” Il concorso Miss Italia è come te lo aspettavi che impressione ne stai avendo ? “E’ come lo immaginavo. Impegnativo a volte anche duro ma assolutamente bello. Siamo sempre in giro a fare servizi fotografici ed a girare video. Un’esperienza che ti fa crescere tanto. Non c’è, almeno quest’anno, il clima di competizione che si dice. Si ride e si scherza tra le ragazze, certo il legame c’è forse solo con quelle della Campania ma per il resto con le altre delle altre regioni c’è una buona competizione”. Il mondo dello spettacolo, quindi, ti sta prendendo sempre di più? “Il mio sogno resta quello di diventare giornalista sportiva, seguire il calcio. Studio Scienze della Comunicazione apposta. Tuttavia se dovessero arrivare proposte dal mondo dello spettacolo le valuterei con attenzione, specie se dovessero propormi di fare l’attrice”. La tua passione per il calcio ti deriva anche dall’avere un fidanzato calciatore?

“Eh si ed è anche mio compagno negli studi. Lui mi è vicino in tutto, in questo periodo mi sta incoraggiando. Mi da forza nei momenti in cui siamo stanche per il lavoro e la lontananza. Lui, napoletano, gioca a Brindisi e quindi è più abituato di me a stare lontano da casa”. Tu vivi a Casoria ma quanto frequenti la città e qual è il giudizio che ne dai? “In verità, studio ed ho gli amici a Napoli quindi vivo poco Casoria. Penso che come tutte le città sia stata penalizzata dall’emergenza rifiuti. Però almeno negli ultimi tempi le cose stanno migliorando”. A Casoria c’è la tua famiglia, peraltro numerosissima, che immagino stia vivendo con trepidazione questo tuo momento? “Si, mi seguono molto. Sia i miei genitori che i miei fratelli. Questa non è la prima volta che partecipo alle selezioni di Miss Italia e mi hanno sempre seguito. I miei genitori saranno a Montecatini per la finale. Per sperare, insieme a me”.

non soltanto per l’aspetto fisico ma anche per quanto avessero da esprimere a livello interiore. Credo che l’espressione “ ragazza della porta accanto “ sia quanto mai esatta per descrivere delle mie coetanee che come me si trovano ad affrontare sentimenti come la paura, l’incertezza sul proprio futuro e la speranza di costruirsene uno. E forse a colpire la giuria ed il pubblico a casa è stata proprio la determinazione di Stefania che ha scelto da sola, e senza alcun condizionamento da parte dei genitori, di intraprendere questo percorso e, per sua stessa ammissione, “ sfruttare la mia altezza per raggiungere un traguardo più importante per me : cantare “. Tra le partecipanti anche una casoriana, Margherita Arciprete, che l’8 Agosto aveva ricevuto in dono per il suo compleanno la fascia di Miss Miluna e il passepartout per la finale; per lei resterà comunque una bellissima esperienza ed

una grande soddisfazione, considerando anche il fatto che è riuscita dopo ben tre tentativi. Il concorso ha oggi un carattere diverso, o forse apparentemente tale, da quello che aveva quando fu introdotto nel 1939. All’epoca si chiamava “ 5000 lire per un sorriso “ e utilizzava come canale comunicativo la fotografia, invitando le ragazze a inviare una loro foto in posa sorridente per pubblicizzare una marca di dentifricio; era evidente quindi l’equazione bellezza in cambio di soldi e successo. Oggi invece sembra viaggiare verso terre più “ etiche “ come sembrerebbe dall’introduzione del tanto chiacchierato articolo 8 comma f che vieta alle partecipanti qualsiasi esibizione di nudo precedente alla partecipazione alla gara; come se mostrarsi senza veli significasse essere disposte a tutto; come se chi è disposta a tutto si accontenti poi di posare nuda per un servizio fotografico e non miri, invece, più in alto.

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AT T U A L I TÀ

MULTE SALATE per gli incivili che sporcano la città La crociata dell’assessore all’ambiente Pasquale Tignola. di Daniela De Vecchi Via Calore, Via Boccaccio, Salierno, Viale Europa, Strada Sannitica, sono solo alcune delle aree a rischio di Casoria. Il disagio è sempre lo stesso: spazzatura e ancora spazzatura. Nonostante la raccolta differenziata “porta a porta” sia ormai in crescita e attiva da poco anche nella frazione di Arpino, ci sono sempre “i soliti” che, non rispettando la legge, versano rifiuti, anche non riciclabili, nelle aree periferiche della città. In una recente riunione del 15 settembre tra l'assessore all'ambiente di Casoria, Pasquale Tignola e gli assessori dei comuni limitrofi di Arzano e Casavatore, si è discusso a lungo del problema ambientale e del fatto che nella maggior parte dei casi, i rifiuti “abusivi” vengono abbandonati in strade periferiche che, pur essendo considerate dalla popolazione “parte di Casoria” appartengono al comune di Napoli. In merito, come si legge da un comunicato stampa, lo

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stesso sindaco Carfora, ha affermato :”Arrivare ad una soluzione certa e duratura per la pulizia delle aree periferiche la cui gestione è in concorso con altri enti,rappresenterebbe un'importante determinazione per porre fine ad un problema assurdo.- concludendo- Che tocchi a noi o ad altri, l'importante che si faccia”.Di parere non dissimile l'assessore Tignola,il quale ha aggiunto :”Le aree su cui vogliamo intervenire, anche se non appartengono al nostro territorio, sono comunemente considerate parte di Casoria per questo siamo interessati ad arrivare ad una soluzione definitiva”.Un sistema di videosorveglianza, controlli a tappeto e a incrocio, tra Casoria, Arzano e Casavatore, una collaborazione tra carabinieri, polizia e vigili ambientali, multe salate contro i trasgressori,sono alcune tra le soluzioni auspicate,per debellare, una volta per tutte,l'incessante “grattacapo”. “Ma tutto questo serve a ben poco se prima non si rieducano anche i cittadini- ha aggiunto Tignola- per quello che ci riguarda, siamo

profondamente soddisfatti del lavoro svolto, e del sistema della raccolta differenziata che da poco si è esteso anche ad Arpino. Le strade della nostra città, anche rispetto a pochi mesi fa, sono molto più pulite- poi aggiunge con amarezza- Eppure nonostante la forte campagna di sensibilizzazione al problema, ci sono sempre i soliti ignoti che abbandonano sacchetti e altro materiale in mezzo alla strada. Peggio ancora, in zone periferiche del comune e di notte,quando i vigili ambientali hanno concluso il loro lavoro. Questa spazzatura, com'è ovvio, viene presa dagli addetti ai lavori,anche se, compito primario adesso,è di raccogliere giorno per giorno i sacchetti per la differenziata. Per questo la monnezza abbandonata, viene lasciata in strada più a lungo. Di certo non vogliamo che la vicenda finisca nel dimenticatoio”. Conclude ”Servirebbero maggiori controlli, ma i vigili ambientali, per lo meno a Casoria, ne sono solo sei,e il turno finisce di giorno. Occorrerebbe sorvegliare le vie,almeno quelle meno in vista, soprattutto di notte. Ad oggi, purtroppo, c' è chi ancora resta insensibile al problema ambientale”. Una questione ancora aperta dunque,il disagio è stato almeno parzialmente risolto, ma restano ancora punte spigolose sui cui, tutt'oggi si continua a dibattere. E con le piogge delle ultime ore, i manti stradali scivolosi, e sacchetti galleggianti su fiumi d' acqua sporca, hanno riportato violentemente in vista e sotto gli occhi di tutti, il disagio e l'amara consapevolezza che “il guaio esiste ancora”.

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POLITICA

Un Consiglio Comunale che si conclude nel dubbio

Non si è raggiunta l’unanimità per l’approvazione della modifica del regolamento comunale. di Rosa Davide

Lunedì 19 Settembre, presso la sala consiliare, si è tenuto il Consiglio Comunale. Punto principale all’ordine del giorno, la modifica del regolamento del Consiglio stesso, ovvero la “carta costituzionale” del Comune. Tale proposta è stata elaborata dal Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Fuccio (PD). Questa si basa principalmente sulla riduzione del numero delle commissioni e dei componenti delle stesse, con l’obiettivo di ridurre i costi e nello stesso tempo migliorare l’efficienza dell’amministrazione. Il Presidente Fuccio ha lavorato insieme all’Ufficio di Presidenza, quindi soprattutto con i consiglieri comunali Emilio Polizio (UDC) e Massimo Iodice, che hanno da subito appoggiato l’iniziativa. La proposta prevede la razionalizzazione delle spese, la riduzione del costo complessivo dei consiglieri: gettoni id presenza e permessi di lavoro, e l’utilizzo di nuove tecnologie, quali la Pec ( posta elettronica certificata). Quest’ultima serve a ridurre lo spreco della carta. Dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro, la maggioranza ha votato per una sospensione, al fine di riflettere sulla modifica di un regolamento rimasto invariato da oltre vent’anni. La pausa, che avrebbe dovuto essere di circa venti minuti, è durata più di due ore. La seduta, che avrebbe dovuto cominciata alle 10 del mattino, sospesa e poi ripresa alle 12 e 30 circa, si è prolungata inesorabilmente oltre ogni limite di orario, per poi essere sospesa alle 17 e 20 con dieci consiglieri presenti e quindici assenti. La conclusione non è del tutto chiara, alcuni articoli della norma sono stati approvati, altri no. Effettuare un lavoro congiunto, tra maggioranza e opposizione, non è risultato possibile. Il clima teso e la pausa durata più di due ore hanno portato l’opposizione e in particolare i consiglieri Massimo Iodice e Pasquale Pugliese a parlare di una frattura, di una crisi della maggioranza. Ripresa la seduta, il consigliere Colurcio, dopo essersi scusato con

tutti i presenti per il ritardo, ha sottolineato che lo stesso non è frutto di una divisione della maggioranza e che ben presto si sarebbe giunti ad un accordo. La vicenda offre certamente numerosi spunti di riflessione. Se non si riesce a raggiungere l’unanimità per l’approvazione della modifica del regolamento comunale, cosa accadrà quando saranno poste in gioco questioni di gran lunga più importanti? Un esempio concreto può essere quello rappresentato dall’approvazione del famoso PUC (piano urbanistico comunale), di cui tanto si discute e di cui poco si era riuscito a sapere finora. A tale proposito, pochi giorni prima del Consiglio Comunale del 19, abbiamo incontrato l’assessore all’urbanistica Giovanni Gagliardi, che ci ha messi al corrente della situazione attuale. L’amministrazione sta lavorando, ha detto. A breve, il piano urbanistico sarà consegnato alla segreteria

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e poi posto all’attenzione della giunta e del consiglio per l’approvazione. “ Il PUC sarà depositato senza alcuna modificazione. Per troppo tempo è stato tenuto volutamente chiuso in un cassetto dalla precedente amministrazione, nonostante fossero state rilasciate oltre cento concessioni per costruzioni edilizie.” Queste sono state le parole dell’assessore, che ha inoltre ribadito l’importanza di questo atto politico, al fine di attuare delle misure di salvaguardia. Insomma, la ripresa delle attività politiche non è stata così semplice. Di regolamenti da approvare, di questioni di cui discutere e di decisioni da prendere ce ne saranno ancora molte. Siamo solo agli inizi. Giungere a delle conclusioni non è ancora possibile. Non resta dunque nient’altro da fare se non attendere. Il tempo darà le giuste risposte. Nel frattempo continueremo a tenervi aggiornati.

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ARPINO

Arpino: tutto pronto per l’avvio della RACCOLTA DIFFERENZIATA Volontari della protezione civile Folgore e le Aquile-Casoria a disposizione dei cittadini arpinesi. di Sara Mottola A partire da giovedì 16 settembre fino a domenica mattina19 settembre, dalle ore 16:00 alle ore 20:00, i volontari della protezione civile Folgore-Casoria in collaborazione con le Aquile hanno allestito gazebo ad Arpino, allo scopo di fornire ai cittadini arpinesi tutte le informazioni necessarie in merito all’avvio della raccolta differenziata. Abbiamo scambiato alcune battute con i volontari per testare concretamente l’efficacia dell’iniziativa intrapresa e la partecipazione attiva dei cittadini. Chi siete e qual è lo scopo della vostra iniziativa? Noi siamo volontari della guardia ittica ambientale e facciamo parte della protezione civile Folgore. Casoria Ambiente ha al-

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lestito degli stand per fornire informazioni a tutti i cittadini sulla raccolta differenziata. Vi è interesse da parte dei cittadini per questa iniziativa? L’interesse è sicuramente alto ma molti sono i dubbi sulle modalità della raccolta differenziata in quanto non tutte le informazioni sono contenute nei kit distribuiti ai cittadini. Poi interviene anche il maresciallo Palmieri della guardia ambientale di Casoria il quale ci ricorda che, qualora qualcuno avesse bisogno di informazioni più dettagliate, anche dopo l’avvio della raccolta differenziata, può tranquillamente contattare i numeri da loro messi a disposizione: 081-540 4880 (dalle 17:00 alle 20:00), 331 95 56 479(24 ore su 24).Dice il maresciallo: “Noi come guardia ambientale stiamo cercando di fare una convenzione per effettuare un controllo sul territorio e tutelare i cittadini in collaborazione con l’assessore Tignola, di cui ricordo la piena disponibilità”. Inoltre, il maresciallo chiede più assistenza da parte di Casoria Ambiente, in quanto vi sono

ancora cittadini che non hanno ricevuto nemmeno il kit con le informazioni relative alla raccolta differenziata. Durante il nostro colloquio, ho avuto modo di constatare concretamente l’interesse e la partecipazione dei cittadini, in quanto molti si sono avvicinati per chiedere informazioni, ricevere chiarimenti, porre quesiti. Segno inequivocabile che c’ è una forte volontà di cambiamento, una spinta decisiva a risolvere problemi che durano oramai da troppo tempo. Un cittadino arpinese, ivi presente, ci ha confidato che spera con tutto il cuore in un risanamento del territorio, lamentando la presenza di cumuli di spazzatura che, in alcuni punti della frazione, costituiscono ancora discariche a cielo aperto. Ci ricorda che numerosi sono ancora gli incivili che, incuranti di questa volontà di cambiamento, privi di spirito di collaborazione che dovrebbe accomunare tutti,lasciano sacchetti di spazzatura ovunque e perseverano nel deturpare i territori della frazione. Altri cittadini reclamano, invece, un ampliamento e una maggiore tutela di aree verdi, affinché esse possano costituire un momento di aggregazione sociale, un punto di incontro per bambini, giovani ed anziani. Ancora, più vigilanza, più controllo sul territorio. Qualcuno opportunamente ci ricorda che all’inizio di via Nazionale delle Puglie, nei pressi della scuole materna Sacro Cuore, numerosi incivili, incuranti delle regole e delle norme di buona educazione, parcheggiano in maniera selavaggia le auto lungo il marciapiede che costeggia la scuola, ostruendo il passaggio degli altri veicoli e creando notevoli disagi ai cittadini con la devastante conseguenza di rimanere imbottigliati nel traffico e sottrarre, così, tempo alle semplici faccende di vita quotidiana. In questo caso, una massiccia presenza dei vigili urbani, con la minaccia di distribuire multe, potrebbe costituire un valido supporto ai cittadini; vigili,che come riferito dai cittadini non sono presenti in zona.

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NAPOLI NORD

Il luglio musicale dei nostri vicini di casa Estate nel tuo comune...sì: Afragola di Margherita De Rosa Agli amanti della musica e dello spettacolo di casa nostra non sarà sfuggita la serie di appuntamenti canori, e non, svoltisi nella vicina Afragola lo scorso mese di Luglio; infatti, all’interno dello stadio cittadino, si sono esibiti artisti del calibro dei Pooh, dell’inossidabile Massimo Ranieri, di Sal Da Vinci, che pure riscuote notevoli consensi a livello nazionale, il team di Made in Sud e l’apprezzabile Simone Schettino. Il tutto a prezzi ac-

"I tempi mitici" di Enzo Marino conquistano la Germania Lo Stadtmuseum di Erlangen ospita dal 24 settembre fino al prossimo 28 ottobre "I tempi mitici", una mostra di opere pittoriche e sculture del maestro Enzo Marino. Erlangen, in Baviera, è un vivace centro industriale ed universitario: sede della Siemens, ospita l'università Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg nonché il grande istituto di ricerca del Fraunhofer-Gesellschaft; lo Stadtmuseum è il principale museo cittadino. La mostra "I tempi mitici/Die mythishe Zeit" raccoglie una cinquantina tra le opere più si-

cessibili ed in un contesto gradevole: la domanda, così come la riflessione, sorge più che spontanea: e a Casoria? Sono certamente abbastanza lontani i tempi dei concerti in piazza Cirillo, ai quali prendevano parte artisti di tutto rispetto, sicuramente le esigenze sono cambiate, qualcuno direbbe “evolute”, ma il fenomeno dei concerti è più che condiviso ed apprezzato ovunque, per cui, avendo a disposizione degli spazi, sarebbe opportuno organizzare un simile evento, almeno uno…la partecipazione è assicurata, basta scegliere l’artista giusto e anche le nonne e le casalinghe più ostinate sono disposte a pagare un biglietto, certamente non da Teatro alla Scala, a farsi belle ed a lasciarsi coinvolgere da quell’emozione unica, che solo la musica sa creare, in special modo

se vissuta a livello collettivo; è questione di volontà, oltre che di possibilità, e, politicamente parlando, siffatte iniziative non possono che creare consenso…speriamo che qualcuno ci pensi, speriamo che qualcuno ci creda, non considerando eventi del genere con snobismo intellettuale bensì con la liberale convinzione di aprirsi al territorio ed alla sua gente, che, per fortuna, nonostante drammi e problemi, ha ancora la forza e il desiderio di cantare, la capacità di emozionarsi e di credere, come qualcuno ha detto che, nonostante tutto, domani sia un altro giorno: tutto ciò non è utopia, basta una canzone, ma, soprattutto, basta creare una possibilità affinché le proposte diventino fatti : noi, fiduciosamente, attendiamo…

gnificative dell'ormai cinquantennale curriculum artistico del maestro Enzo Marino, casoriano d.o.c., conosciuto e apprezzato in molti Paesi del mondo. Pittore, scultore, performer, grafico, Marino si dedica da anni alla sperimentazione: sono sue le nuove tecniche delle “Alaniline” (1972), “Tempere fuse” (1975-84), “Rollerpainting” (1983) , “Graffisculture” (1999) ed “Endosculture” (2004). Ospite del CONI alle ultime Olimpiadi (Pechino, 2008), Marino è stato segretario regionale del Sindacato Artisti CGIL Campania per oltre

un quindicennio a partire dagli anni '80, ed ha preso parte ed organizzato centinaia di eventi internazionali, creando il gruppo "Free International Artists", che conta oltre 300 iscritti. Proprio la sezione tedesca dei "Free International Artists", nella persona del vice presidente per la Germania, il professor Christian Lucian Hamsea, in occasione del vernissage "I tempi Mitici" consegnerà al maestro Enzo Marino l'alta onorificenza "The Blu Globe" alla carriera artistica e all’opera svolta nel mondo a favore dell’arte e dei giovani artisti. G.P.

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AT T U A L I TÀ

Il punto di vista dell’altra meta’ del cielo La manovra del governo vista dalla parte delle donne. di Angela Uliano Come spesso accade nel nostro paese (e, a dire il vero, anche altrove) quando una questione riguarda le donne si tende ad ignorarla, assumendola, nel migliore dei casi, all’interno di una questione più generale. E’ quanto è avvenuto nella discussione sull’ultima manovra del governo Berlusconi ritenuta da gran parte del paese e degli osservatori ingiusta e iniqua, ma per nulla esaminata con uno sguardo di genere. Se questo fosse stato usato i titoli dei giornali sarebbero stati molto diversi. E la constatazione sarebbe stata unanime. Questa manovra finanziaria non colpisce, come con una certa astrattezza si tende a dire, i comuni o le regioni o i servizi o le pensioni. Le vittime hanno un volto molto più concreto e preciso ed è quello delle donne italiane. Sono loro lo strumento attraverso cui questo governo ha deciso di fare cassa e di rispondere agli ultimatum rigoristi delle istituzioni finanziarie europee. Non è la prima volta si dirà. Ed è indubbiamente vero. Pure questa volta l’attacco alle donne è diverso dal passato. E diverso quantitativamente e qualitativamente. Le donne colpite sono moltissime e rientrano i molteplici categorie. In quella del pubblico impiego che, come si sa, è composta in gran parte da donne. Proprie queste hanno subito il blocco del loro contratto, dei trattamenti economici ed integratici per il 2011 2013 e, nel caso degli insegnanti, degli scatti di anzianità. Ma hanno ricevuto un colpo duro anche coloro che sono in attesa della pensione. L’età per averla infatti è

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stata prolungata, i tempi per raggiungere la cosiddetta parità con gli uomini si sono accorciati. Senza alcuna contropartita, senza neppure un dibattito su come riparare al danno che una parità tutta formale provoca nella condizione concreta degli uomini e delle donne che è, ancora oggi, di profonda diseguaglianza. Lo Stato ha rotto un patto senza porsi il problema di salvare la faccia o almeno di fornire una spiegazione che non fosse quella del rigore imposto dall’Europa. Ma le donne sono state colpite soprattutto in quanto depositarie ed erogatrici del lavoro di cura, di assistenza. A pochi mesi da un rapporto Istat che dimostra inequivocabilmente come il sistema di Welfare in Italia si regga esclusivamente su di loro, come siano le nonne a sostituire gli asili nidi, le figlie a sostenere il peso dei genitori anziani, le madri ad occuparsi dei figli, e come, all’interno della famiglia, siano sempre le donne ad accollarsi il peso di una malattia di un handicap, la nuova manovra ha tagliato i fondi per i servizi sociali. Meno asili, meno assistenza, meno cura per gli anziani da parte degli enti locali significano automaticamente il trasferimento di compiti e fatica sulle donne. Un equilibrio per quanto ingiusto e precario si è rotto ancora una volta a loro sfavore. Una donna che usufruisce di minori servizi ha sicuramente maggiori difficoltà nel cercare un lavoro e nel lavoro stesso. E non può certo puntare ad un reddito o ad una contribuzione pensionistica più alta. Ma in questa manovra l’attacco alle donne è diverso anche dal punto di vista della qualità. Colpisce la sicurezza, la tracotanza, l’assenza di ogni remora con cui esso è stato condotto. Non si è cercata alcuna mediazione, non si è usata nep-

pure la menzogna o l’ipocrisia che hanno contraddistinto il comportamento negativo di tanti governi prima di questo. Fino a qualche tempo fa un esecutivo deciso a far pagare prezzi tanto alti avrebbe almeno cercato di camuffare le sue decisioni, di offrire o di fingere di offrire qualcosa in cambio. Persino quando, alcuni mesi fa, fu deciso l’innalzamento dell’età della pensione per le lavoratrici del pubblico impiego si ritenne necessario costituire con il risparmio prodotto un fondo che avrebbe dovuto rafforzare i servizi e cioè alleggerire le donne dal lavoro di cura . Questo fondo è semplicemente scomparso, il governo ha deciso di usarlo in altro modo e non si è data neppure la pena di spiegare come. Ed oggi, nel momento in cui il percorso per l’innalzamento dell’età delle pensioni è diventato più rapido anche per le donne del settore privato non si è proposta alcuna mediazione. Gli uomini del governo hanno gettato la maschera: l’importante è fare cassa e subito. Il resto – il doppio lavoro delle donne, il loro ruolo di supplenza in un welfare carente, la conciliazione fra lavoro in casa e lavoro nel mercato – costituisce una inutile discussione. Questa nettezza e questa disinvoltura colpiscono. Perchè svelano a pieno che cosa il governo pensa e si aspetta dalle donne. Pensa che quei pochi servizi finora erogati siano stati un lusso che è costato molto ai contribuenti e di cui si può fare a meno. Si aspetta che subiscano, accettino. Che il ruolo di supplenza che hanno esercitato nei confronti della Stato si confermi e si rafforzi senza alcuna rivendicazione o pretesa. Si aspetta che tacciano. Ed in effetti le donne finora hanno taciuto. Se non ora quando? Si è gridato qualche mese fa nelle piazze . Appunto, quando?

il giornale di Casoria • Domenica 25 settembre 2011


CASORIA NELLA STORIA

I ROCCO di Casoria nel novecento Giudici, avvocati, politici: appunti sulla saga familiare dei Rocco di Torrepadula.

sconfitta fu un avvenimento di rilevanza nazionale: Il Mattino scrisse che era caduto «uno dei pilastri del blocco di potere napoletano». Dopo la Grande Guerra, Rocco riuscì tuttavia a tornare al potere: fu eletto sindaco di Casoria e vinse anche le elezioni politiche del 1919. Era ancora un punto di riferimento importante per i Cattolici, tanto che nel 1921 Luigi Sturzo lo affiancò a Giulio Rodinò nel tentativo risanare il di Giuseppe Pesce partito a Napoli, che in forte crisi. Ma un’epoca ormai si chiudeva, e il fascismo l’anno seguente Nel 1905 il testimone di Marco Rocco fu rac- mise fine con la forza allo stanco e triste teatro colto da un suo nipote omonimo: Marco Rocco della politica italiana, che versava in una crisi junior (1859-1938), che fu eletto deputato per irreversibile. quasi un decennio, fino alla XXIII legislatura Nel ventennio fascista i Rocco di Casoria si al(1909-13). Le elezioni politiche del 1913, però, lontanarono dalla vita politica, e soprattutto dal non furono altrettanto fortunate. Con la nuo- ramo napoletano della famiglia che aveva aderiva legge andarono a votare per la prima volta to al regime, al quale apparteneva un esponente tutti i maschi di 30 anni e i 21enni che aveva- di spicco come Alfredo Rocco (1875-1935), no assolto il servizio militare. In quegli anni, a Ministro della Giustizia e autore dei Codici Casoria la situazione era molto difficile. Nelle penali. campagne si minacciavano scioperi, e la Polizia Solo per pochi mesi, all'indomani della seconda per reprimerli ricorreva alla mano violenta della guerra mondiale, un altro Rocco guidò il CoCamorra. Edoardo Scarfoglio denunciò dalle mune di Casoria. Sindaco di nomina prefettizia colonne del Mattino: «il sottoprefetto, Girardi nel 1945, l'avvocato e notaio Luigi Rocco si die Gargiulo, hanno lanciato nella lotta di Casoria mise per andare a ricoprire importanti incarichi tutti i delinquenti di Montecalvario, di Melito, di partito. Fu infatti segretario provinciale di di Frattamaggiore, di Secondigliano». Anche le Napoli e poi segretario regionale della Campaelezioni furono accomnia (nonché consigliere pagnate da violenti sconnazionale) della Demotri, e durante i tafferugli crazia Cristiana. Condi Casoria un prete, tale tinuò anche per alcuni Di Giore, cadde ucciso anni a ricoprire l’incarico da un colpo di rivoltella di Assessore ai Lavori della Pubblica Sicurezza. pubblici del Comune di Politicamente, i CattoCasoria, occupandosi lici si presentarono alle delle opere di ricostruelezioni spaccati in tre zione. Nel dicembre nel correnti, e Marco Roc1949 fu eletto deputato co junior si spostò a dealla Camera. Fece parte stra aderendo al gruppo della Commissione perliberal-conservatore dei manente per l’Industria Sonniniani; fu così bat- Luigi Rocco (1894-1951), ultimo fino ai primi del 1951, tuto dal medico frattese politico casoriano della famiglia dei quando scomparve preAngelo Pezzullo, e la sua Torrepadula maturamente.

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ARPINO

NELLA

STORIA

Venire al mondo ad Arpino (l’altra Casoria)… sulle sponde del Sebeto di Pina Paone <<Una cantata di voce di basso e di basso continuo di Alessandro Scarlatti, conservata presso la Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella, si intitola “Nel mar che bagna al bel Sebeto il piede”. Si tratta di una cantata di argomento arcadico, cioè bucolico e pastorale, in cui sono ritratte gare di vele alla foce del fiume e, in parallelo, una gara d’amore che nasce tra due pastori dai mitologici nomi di Elpino e Nice>> Sulle sue sponde ho giocato e nelle sue acque ho rincorso gamberetti e ranocchie: un percorso di memoria non facile per me, perché il ricordo dei rumori, dei suoni, dei gesti, delle immagini sovrasta la parola, che pure ha un ritmo quasi visivo…ma pieno di senso. Emozioni inesplicabili, tuttora vivissime, tanto vive che, quando sono da quelle parti, lo cerco con lo sguardo il mio fiume. Eppure, un tempo lontano, fu eletto dagli abitanti dell’epoca a divinità fluviale ed è stato anche ritratto nelle sembianze di un giovane ragazzo, addirittura accomunato alla figura di Parthenope.Il fiume ricco d’acqua e pescoso che sorgeva alle falde del Vesuvio, il Mitico Sebeto, dov’è finito? L’unica traccia visibile in superficie si trova nella zona orientale, prima di giungere al Ponte della Maddalena: 20 metri d’acqua nera, fetida e colma di rifiuti, sotto un ponte della Tangenziale…mentre sono ancora ad Arpino…prigioniera dei miei ricordi. Oggi lungo le sue sponde, se non fosse stato sepolto dal cemento, vedremmo le macerie di un’abortita area industriale con scheletri di fabbriche abbandonate, muri crollati o quasi crollati: il regno dei cani, dei gatti randagi e delle mille attività illegali…per poi riaffiorare in quei 20 metri, per urlare tutto il suo dolore! Forse, si è rintanato per non vedere ed è meglio così. <<Il ricordo del fiume baldanzoso, da cui il nome Sepetios, “andar con impeto”, del fiume sepolto sì dal cemento , ma, soprattutto, dall’indifferenza>>

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CASA CASORIA

Il senso della politica Servire i cittadini nell’interesse della collettività! di Carlo De Vita

L’analisi è scontata, non ci si può sbagliare sul clima politico che si respira in Italia e ancora più accentuato a sud del nostro paese. L’assenza di una classe dirigente, ovvero una “classe” capace di porre obiettivi di giustizia, solidarietà e meritocrazia. La meritocrazia è divenuta una “forma rara” dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di appartenenza familiare o lobbistica e non per merito. Se c’è un punto sul quale la politica non può

più continuare è quello del mancato rispetto delle persone, cioè dei cittadini che le hanno affidato il compito di rappresentarli e che ora, di qualsiasi tendenza essi siano, assistono esterefatti a questo triste spettacolo quotidiano. Solidarietà altra parola leader nei cavi della comunicazione mediatica, ma nella realtà praticamente inesistente, mi riferisco alla solidarietà svolta dalle istituzioni per sollevare persone costrette ai margini della società a causa di problemi economici, frutto della pessima gestione politica e amministrativa precedente. Giustizia, la parola scatena una tempesta di sentimenti, non certo positivi. La certezza della pena, sembra non avere più senso. I processi ormai trasferiti nelle sedi dei programmi televisivi e i magistrati sempre più proiettati alla carriera politica. La corruzione dilaga, Spesso gli uomini rappresentativi della giu-

stizia finiscono nella rete dei rapporti sociali al limite della legalità e questo provoca sfiducia e senso di abbandono delle istituzioni. Altro capitolo, gli imprenditori. Impossibile non accettare le condizioni che detta la politica. Le concessioni, le convenzioni solo ed esclusivamente per appartenenza e dipendenza politica, il merito non appartiene alla cultura del nostro paese ma solo a poche aziende private, lontane dal controllo e dalla gestione della casta politica. Alla base di ogni progetto sia imprenditoriale, politico e associativo, esiste un segreto la “Dichiarazione e il rispetto degli Ideali”. Ebbene si, raggiungere gli obiettivi è importante, ma utilizzando metodi chiari e comprensibili, rispettando le idee altrui e lavorando per creare benessere in ogni persona, che fa parte dei progetti, contribuendo alla realizzazione di una vita produttiva e ricca di successi, ma mai a discapito e a danno di altre persone. Tutto ciò è esattamente il contrario di ciò che avviene oggi. Il Timone della politica a scopi personali e affaristici di famiglia è sempre attuale e la nostra Casoria è un esempio illuminante.

SPORT

Napoli: risultati e progetti Nuovo stadio, De Magistris: “Entro l’anno chiuderemo l’accordo”. di Francesco Scalamogna Un Napoli vincente ed intraprendente sta riscuotendo numerosi consensi. L’ottimo esordio in Champions contro il City ed in campionato contro il Milan e Cesena sono il frutto di un meticoloso lavoro che stanno portando avanti in perfetta simbiosi tecnico e società. Acquisti mirati di comune accordo tra Bigon e Mazzarri, una preparazione atletica curata nei dettagli dallo staff del dottor De Nicola che minimizza il rischio di infortuni:

questo è il segreto alla base del Napoli di oggi! Unica nota stonata la trasferta contro il Chievo, con la scelta dell’ampio turn-over effettuato da Mazzarri che non paga le aspettative. I successi sul campo si completano nella vittoria forse più difficile, quella dei bilanci: secondo i dati raccolti ed elaborati da Sporteconomy, il fair play finanziario delle società europee è roba per pochi e tra questi c'è il Napoli, che si classifica al quarto posto tra i club "sani". CAPITOLO NUOVO STADIO - Il Napoli vuole la gestione dello stadio San Paolo, il Comune è d’accordo. Il piano di lavoro prevede la ristrutturazione, in un arco di tempo tra i 4 e i 7 anni, del San Paolo: via la pista di atletica, terreno di gioco che si inabissa di una quindici di metri, nuovi spalti e tanti «sky-box». Su piazzale Tecchio, invece, dovrebbero sorgere strutture per il tempo libero, un albergo, un

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centro direzionale, ristoranti, bar e spazi che il Napoli potrebbe utilizzare per promuovere e vendere i propri prodotti: dall’abbigliamento agli scooter, dai gadget fino alle cibarie. I soldi potrebbero arrivare da operazioni di project financing e dalla cessione di spazi pubblicitari. Operazione questa tipicamente in stile inglese, che De Laurentiis ha potuto verificare personalmente durante la trasferta a Manchester con le visite all’Old Trafford — la casa dello United — e all’Etihad Stadium, il nuovo gioiellino del City rimodernato dall’ultramiliardario sceicco Mansour. Bisognerà parcellizzare gli interventi per lo stadio perché, al contempo, si dovranno anche giocare le partite. Per passare dalle parole ai fatti, il patron azzurro chiede solo una clausola di salvaguardia. In sintonia il primo cittadino De Magistris: “C’è la sfida per uno stadio nuovo e per il rilancio dello sport nella nostra città. Entro l’anno chiuderemo un accordo tra il Comune e il Calcio Napoli”. Nel frattempo, bisognerà fare due conti per avviare la rivoluzione calciourbanistica. Perché servono soldi, tanti soldi.

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RUBRICA MEDICA

Mal di collo del bambino Consigli utili per evitare posture sbagliate.

Stare chini sui libri con il capo anteriorizzato rispetto al resto del tronco non fa certo bene al collo. Accusiamo studio e videogame, ma non solo: anche il torcicollo è un problema tipico dei bambini; basta dormire in posizioA cura del Dr. Flavio Maione - Posturologo ne scomoda una notte perché il collo in crescita ne risenta, oppure chi è Mi fa male il collo. A dirlo non è un affetto da broxsismo (il serrare digriultra sessantenne con la cervicale, ma gnare i denti durante il sonno) possa un bambino. E non è un caso isolato: portare conseguenze non sole di tortre bimbi su quattro soffrono, alme- cicollo ma anche posturali ( alteraziono saltuariamente, di dolore al collo. ni sul piano Lo rivela una ricerca islandese perciò frontale della sono coinvolti oltre 1700 bambini colonna vertefra i 9 e i 12 anni: gli autori li hanno brale). intervistati e visitati con un questio- P r e c i p i t a r s i nario all’inizio dello studio, poi dopo dal Pediatra quattro anni. I risultati rivelano che o uno Speciala cervicale non è roba da pensionati, lista solo se il anzi appena il 24%dei piccoli non ha problema è di mai avuto mal di collo, tutto gli altri lunga durata na hanno sofferto almeno una volta o se si verie 5 bimbi su cento riferiscono dolo- fica spesso, e ri persistenti. Numeri che per giunte da ricordare sembrano in crescita, stando all’espe- che i bambini rienza di chi lavora sul campo come non sono dei il dott. Antonio Carpino Pediatra di piccoli adullibera scelta, Fisiatri Ortopedici e Fi- ti e di solito sioterapisti che lavorano nelle struttu- un approccio re in ambito territoriale. “mor bido”, E da dire che incide molto lo stile di con esercizi per l’equilibrio della covita dei piccoli, oggi più sedentario ri- lonna, e più che sufficiente. I bambini spetto al passato, le tante ore di studio hanno grosse capacità di recupero, i che le scuole richiedono (di tipo uni- dolori spesso dipendo da disarmonie versitario) in classe, e lo stare in casa momentanee dovute alla crescita. E seduti dividendo studio e videogame. a volte sono un modo per richiamare

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l’attenzione dei genitori distratti. Ancora oggi sono ignote le conseguenze di una cervicale in giovane età, di certo, però si può fare qualcosa per prevenirla. La scuola francese consiglia i banchi adattati per chi ha problemi di postura, la scuola italiana consiglia banchi non adatti all’età creando problemi posturali. Lo stare seduti composti può aiutare la schiena, ma dietro un banco non adatto all’età penalizza in

modo significativo il collo: perciò è fondamentale cambiare posizione durante le ore di lezione o cambiare il banco non adatto all’età del bambino. La buona igiene posturale migliora la qualità di vita del bambino.

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U LT I M A PA G I N A

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Casoria… in marcia per la Legalità

di Umberto detto Alberto Simonetti

più “agitato” c’è sicuramente, c’è da considerare l’estrazione sociale, il fatto che i giovani di Perché devo sporcare se non mi piace vivere oggi quando sono in gruppo vogliono a tutti costi palesare le loro leadership e questo porta nella sporcizia ? Perché devo distruggere se mi piace vivere nel a vivere spesso momenti non belli, la Nostra Città nei giorni di sabato e domenica vive a bello ? Perché devo fare l’indifferente se invece mi dir poco ore caotiche grazie a quanti si sentoimporta che al lavoro, a scuola per strada nella no padroni della Città ed ai quali non reagendo la diamo vinta, episodi di microcriminalità comunità le cose funzionino? Questi sono tre quesiti ai quali sarebbe il caso di cui preoccuparsi ne accadono tantissimi, mi di rispondere, sono tratti da una riflessione chiedo, quanti denunciano l’accaduto? della Dott.ssa Antonella Ciaramella in occa- Non denunciare un reato è REATO!!! sione della marcia contro l’illegalità, marcia Così facendo ci si rende complici, il furto del alla quale ho partecipato notando la presenza cellulare che ognuno dei nostri figli ha con se dei giovani delle Associazioni di Volontaria- o il motorino che in uno scatto di orgoglio non vengono consegnati al bulletto di turno to, Libero pensiero, La Folgore, Le Aquile ed può portare al ferimento o in casi più gravi Altri. alla morte dei Nostri figli, come è accaduHo notato un certo distacco della popolazione to 10 anni orsono a Stefano Ciaramella che Casoriana, a partecipare, c’erano i soliti noti, solo per difendere la propria dignità ha perso quelli che per la città si danno davvero da fare l’opportunità di una vita che per tutti i ragazzi ( a prescindere dal colore politico), l’evento di quella età è meravigliosa, non riesco a non voleva ricordare un ragazzo di 17 anni ucciso pensare a quando mio figlio mi dirà Papà staper un motorino ma tutto ciò non ha scosso sera esco, vado in giro con gli amici …… purle coscienze della maggior parte di cittadini. troppo la società moderna penalizza le persoCredo personalmente che sia dovuta una ri- ne miti ed educate, per molti siamo quelli da flessione più profonda, possibile che non si ri- deridere, io mi rendo conto che il mestiere di esca a capire che la legalità è un bene comune genitore è difficile ma sarà ancora più difficile ? e che dobbiamo difenderla ? se ai Nostri figli non diamo le giuste direttive, Possibile che solo in pochi si preoccupino dei un ragazzo al quale viene lasciato fare tutto propri figli quando vanno in giro per la Nostra sicuramente sarà meno “gestibile” di uno al Città, che per collocazione geografica, vede quale si cerca di dare la giusta formazione, nelle serate del fine settimana affluire giovani oggi in un mondo che vive di stereotipi, un da molte zone limitrofe, non che siano tutti ragazzo che non veste griffato, che non abbia scalmanati ma di certo però tra loro qualcuno quel tale modello di cellulare non è accettato

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nella maggior parte dei casi, si parla di crisi economica di povertà, mi chiedo però come sia possibile che il sabato sera lungo alcuni tratti di Via Principe di Piemonte sembra ci siano delle vere sfilate di moda ed esposizione di auto e moto di “rilievo” affidate a ragazzi appena maggiorenni, quanti di Noi hanno avuto la fortuna di avere a 18 anni la moto o la macchina di lusso ?? Tutto ciò dovrebbe farci riflettere sul futuro dei nostri figli, ad un bimbo se dai le caramelle e dopo un periodo poi le neghi farà i capricci ….. ad un ragazzo che veste griffato o a cui si compra il cellulare costoso, il motorino o altro e magari poi gli si nega tutto, abbiamo dato solo una opportunità …… quella di prenderseli ad ogni costo, incentivando così i nostri figli a non curarsi delle regole ma di vivere di regole proprie . Riappropriamoci della Città, anche un piccolo gesto che ci può sembrare insignificante serve a imporre la presenza della legalità, mettere la testa nella sabbia come gli struzzi serve solo a dare via libera all’illegalità e su questo si dovrebbe meditare !!!!

Anno 1 - Numero 12 Domenica 25 settembre 2011 Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 21 settembre 2011. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione e stampa: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com

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