Il Giornale di Casoria

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Anno 1 - Numero 14 - Domenica 9 ottobre 2011

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - ilgiornaledicasoria@libero.it - Distribuzione gratuita

I FATTI IN UNA FOTO..

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Casoria: Distretto Sanitario

LA SALUTE TRA DEGRADO E SPORCIZIA...


EDITORIALE

Zibaldone Casoriano Casoria: una settimana, un giorno... di Giuseppe Storti

L’avevamo promesso agli operai dell’Alenia di Casoria. Noi le promesse le manteniamo. Continuiamo a parlare della battaglia dei lavoratori contro la truffa ordita dalla Lega Nord e dai vertici del gruppo, per spostare il “core business” dell’Alenia dalla Campania al varesotto. Paese natale del Ministro Maroni e della moglie Emilia Macchi. Guarda caso interessata alla Aermacchi. Una piccolissima azienda aeronautica, che dovrebbe incorporare per fusione il gigante Alenia. Domenica scorsa Lucia Annunziata nella sua striscia giornalistica “ in mezz’ora” su Rai 3 si è collegata con i cancelli dello stabilimento casoriano dell’Alenia. All’ora del “Ragù” non c’erano i rappresentanti del Comune: il Sindaco Carfora e l’Assessore e Senatore Casillo. C’era il nostro Giuseppe Pesce che ci ha raccontato la cosa. C’erano gli attivisti di S.E.L. e i ragazzi dell’USB sempre pronti a lottare insieme ad altri lavoratori. Forti le polemiche per quest’assenza da parte dei lavoratori e dei cittadini. Abbiamo raggiunto telefonicamente il senatore Casillo che sull’episodio ci ha dichiarato: “non era in scaletta la nostra partecipazione alla trasmissione. Sarebbe stato comodo andare li’ a farsi vedere. Io sono stato l’intera mattinata in contatto con i vertici sindacali.” Polemiche a parte. E’ stata una grande settimana di lotta e di proteste quella appena trascorso per i lavoratori dell’Alenia. Scioperi, cortei, e l’incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In visita

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a Napoli, Napolitano ha voluto incontrare i lavoratori, forzando il cerimoniale, a testimonianza dell’affetto del Presidente nei confronti della nostra martoriata Terra. Pronto il suo autorevole intervento nella vertenza. Quindi il Consiglio regionale monotematica sulla crisi industriale in Campania, che si è celebrato martedì scorso. Il Presidente Caldoro, ha assicurato nel suo intervento il massimo impegno della Regione e di tutte le istituzioni campane a sostegno dei lavoratori dell’Alenia. Infatti la Regione ha ufficialmente chiesto al Governo la costituzione di un tavolo nazionale sul caso Campania. Inoltre il Presidente Caldoro, ha sottolineato il fatto che tutte le istituzioni locali sono impegnate nel sostegno ai lavoratori dell’Alenia. Infine ha dichiarato che da recenti statistiche dell’Istat si registra un timido segnale di ri-

presa dell’occupazione nell’ultimo anno. Fin qui il racconto di questa ennesima vicenda che coinvolge in negativo la Campania e la nostra città sulla quale ritorneremo. Ma la settimana a Casoria, è stata caratterizzata dalla presenza di Vittorio Sgarbi che ha inaugurato la mostra al Cam. E giù polemiche a tutto spiano. In primis per il contributo dato alla manifestazione non al Cam, come ci

ha precisato l’Assessora Marro(a noi sembra la stessa cosa). Ventimila euro in un periodo di tagli ai servizi sociali: già in atti, come si dice in gergo giuridico, a molti sono apparsi troppi. Come hanno sottolineato alcuni esponenti politici dell’opposizione nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Comunque contributo concesso. Al resto ci ha pensato Sgarbi con il suo proverbiale elogio del turpiloquio che anche qui a Casoria non ci ha risparmiato. Infine le opere: il massimo della perversione artistica, per dirla con il Maestro Antonio Manfredi. Se la mostra aveva lo scopo di lanciare provocazioni tramite le espressioni artistiche degli autori: lo gridiamo ad alta voce: lo ha fatto. Ma nel becero contesto dello spirito dei tempi, dopo la Repubblica della “patonza” non ci sarebbe dispiaciuto risparmiarci la mostra del sesso sbattuto in faccia. Ma tant’è così va il mondo... Anche quello artistico naturalmente. Fermo restando il rispetto per la libertà di espressione artistica degli autori delle opere esposte. Infine: percorrendo le strade della città, notiamo che l’illegalità legalizzata la fa ancora da padrona. Certo i Vigili sono di più in strada. Li vediamo. Ma il rispetto del codice della strada appare ancora un consiglio, più che un obbligo di legge. Vogliamo poi parlare delle occupazioni di suolo pubblico? Pane quotidiano. L’ex giunta Ferrara emanò ordinanze in materia che prevedevano la chiusura dei locali commerciali recidivi rispetto alla occupazione di suolo comunale. Ora non se ne sa più nulla. Infine Il Consiglio Comunale di giovedì 6 ottobre alle ore 12:00, è stato rinviato a data da destinarsi. La decisione, comunicata ufficialmente dal Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Fuccio, è stata presa per i concomitanti ed improcrastinabili impegni istituzionali del Sindaco, Enzo Carfora, fuori sede. All'ordine del giorno era prevista la Relazione Programmatica del Sindaco, che sarà fissata dalla Conferenza dei Capigruppo consiliari a nuova data utile.

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POLITICA

RIEQUILIBRIO O SQUILIBRIO Bilancio: giudizio negativo Intervista ad Emilio Polizio, UDC. di Emanuele Tanzilli

Sul riequilibrio di bilancio abbiamo interpellato Emilio Polizio, esponente UDC nonché consigliere anziano. Emilio, lo scorso 28 settembre il Consiglio ha approvato la manovra per il riequilibrio di bilancio. Come valuti questa decisione e la manovra nel suo complesso? Il mio giudizio non può che essere negativo, c'è una sovrastima delle entrate del Comune che provocherà nuovi debiti fuori bilancio, e i tagli fatti, seppur giustificati dalla diminuzione dei fondi statali, non sono stati equamente distribuiti, ma hanno colpito in maniera pesante le politiche sociali e lo sviluppo. È incomprensibile il motivo per cui ancora nessuno abbia pensato di riorganizzare i settori, diminuendo il numero dei dirigenti e delle strutture che pesano per un valore stimato sugli 800.000 €. In questo momento di profonda crisi mi aspettavo una maggiore attenzione per le famiglie in difficoltà. Ciò che mi consola è l'atteggiamento di critica assunto dal Pd, che seppur votando favorevolmente ha evidenziato attraverso

un documento la sua presa di distanza dalla manovra. Nel corso della seduta consiliare, hai depositato nelle mani del Segretario Generale un documento che esprime i punti del vostro dissenso. Quali sono i contenuti fondamentali della vostra contro-proposta? Noi dell'UDC abbiamo evidenziato una serie di criticità: 1) manca l'accertamento di responsabilità per i debiti fuori bilancio, tale omissione non fa altro che incrementare questa deleteria pratica; 2) si evince nelle voci d'entrata uno scostamento tra previsione ed incassi che principalmente riguarda l'imposta comunale sugli immobili, la tassa di occupazione del suolo pubblico e la tassa sui rifiuti solidi urbani, con il risultato di creare uno scompenso tale da compromettere l'attività amministrativa; 3) il patrimonio comunale non viene adeguatamente valorizzato, il Comune possiede ancora immobili come le "case popolari" che andrebbero vendute ai legittimi assegnatari; 4) non si capisce che fine abbia fatto il contenzioso tra il Comune e la Casoria Ambiente S.p.A.; 5) non viene minimamente menzionato il programma integrato PIU EUROPA; 6) non c'è chiarezza sulla questione dei con-

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doni edilizi e delle pratiche di demolizione. Nel tuo intervento, in particolare, hai messo in risalto l'incapacità degli Enti preposti ad incassare ciò che gli spetta. Analizzando le inadempienze, sia amministrative che dei vari soggetti morosi, a cosa credi siano dovute tali negligenze? Di fronte a questa emergenza, che a lungo andare potrebbe portare al dissesto finanziario, bisognerebbe potenziare il settore tributi, riducendo le inutili lungaggini burocratiche, destinando maggiore personale, informatizzando il servizio; o al massimo pensare ad esternalizzare questo settore. Quali sono le sfide principali che attendono il Comune di Casoria alla luce dei continui tagli del Governo centrale? Non c'è dubbio che i tagli alla spesa mettano in seria difficoltà i Comuni e principalmente quelli più grandi come Casoria. Ma è necessario prendere atto di questa situazione e tentare di razionalizzare le spese, eliminare gli sprechi e tagliare i costi inutili, iniziando da quelli della politica, ad esempio riducendo le Commissioni. È richiesto uno sforzo comune partendo da noi che sediamo in Consiglio Comunale. Se vogliamo chiedere sacrifici ai nostri cittadini dobbiamo dare il buon esempio. In conclusione, potresti accennarci i progetti e le linee-guida su cui l'opposizione intende adoperarsi nel breve periodo? Consolidare i principi che guideranno sempre la nostra azione, soprattutto la legalità e la trasparenza. Le sfide che attendono Casoria sono tante, a breve ci confronteremo nuovamente sul regolamento comunale e speriamo nel buon senso di tutti per iniziare quel taglio delle spese inutili di cui parlavo. C'è il progetto PIU EUROPA, che speriamo venga immediatamente portato al vaglio del Consiglio Comunale, ci sono il Piano Casa ed il PUC, che potrebbero essere dei volani per l'occupazione, le espansioni dei centri commerciali e la Cittadella del Benessere, risorse che potrebbero generare occupazione. Vogliamo dare il nostro contributo per concedere una boccata d'ossigeno ai tanti in cerca di lavoro. Ringraziandoti per la cortesia e la disponibilità, ti invitiamo a seguire il Giornale di Casoria e ti auguriamo buon lavoro.

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POLITICA

RIEQUILIBRIO DEL BILANCIO:

fonte di polemiche e discordanze I cittadini chiedono una maggiore chiarezza a riguardo. di Rosa Davide

La manovra finanziaria, approvata dalla maggioranza nel consiglio comunale dello scorso 28 Settembre, è diventata centro di grande discussione in città. Non poche sono state le polemiche, in particolare sui debiti fuori bilancio, la cui cifra ammonterebbe a circa 653 mila euro. Non risulta essere molto chiaro, infatti, dove andranno ad essere effettuati i tagli per far fronte alle spese. Mentre i cittadini gradirebbero una maggiore chiarezza sull’argomento, ben chiari sono invece i punti di criticità e di discordanza della manovra finanziaria per l’opposizione. I consiglieri comunali Iodice e Del Prete avevano già ampiamente sottolineato il fatto di non essere favorevoli alla proposta dell’assessore Raffaele Bene durante il corso della seduta del consiglio comunale, in un clima particolarmente caotico, vista la rumorosa presenza dei lavoratori dell’USB. Anche in quell’occasione questi ultimi hanno chiesto un incontro con opposizione e maggioranza per parlare del tema lavoro. Il consigliere Del Prete, nel suo intervento, ha affermato che avrebbe continuato a portare avanti la sua battaglia riguardo i debiti fuori bilancio, una battaglia di cui si era già precedentemente fatto portavoce. Egli si è scagliato particolarmente contro il CAM, affermando che non è possibile destinare una cifra di circa ven-

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ti mila euro per la presenza di Vittorio Sgarbi e che il museo di arte contemporanea si trova in un edificio che dal punto di vista strutturale non è a norma. L’assessore Tommaso Casillo, sentendosi chiamato in causa per la contestazione sorta tra le file dell’opposizione sul riequilibrio, ha dichiarato che non è lecito che i debiti fuori bilancio vengano attribuiti all’attuale amministrazione, che è al governo da soli due mesi. Su queste parole la replica di Massimo Iodice che ha accusato l’amministrazione di aver sperperato una cifra pari a circa 800 mila euro, per delle nomine dirigenziali che non sarebbero neanche legittime. In quella stessa sede del consiglio, il consigliere comunale dell’UDC, Emilio Polizio, ha spiegato che l’intera opposizione avrebbe votato contro la manovra finanziaria e che il comune non è in grado di incassare le cifre precedentemente preventivate. Un esempio concreto può essere quello dell’ufficio tributi, che sugli arretrati ICI avrebbe dovuto incassare una cifra di circa 300 mila euro, ma ne ha effettivamente incassati soltanto 60 mila. Per far fronte a tutto questo vengono dunque operati dei tagli, che non sarebbero necessari gestendo in maniera migliore il patrimonio comunale. Sono stati dunque presentati dall’opposizione al tavolo della Presidenza dieci

punti programmatici critici per indurre la maggioranza ad un ulteriore riflessione su questo tema. L’assessore Luisa Marro, ha risposto invece al consigliere Del Prete sulla questione del CAM, dicendo che i contributi sono stati versati per la manifestazione culturale e non per la scuola che la ospita e che il museo di arte contemporanea ha portato la città di Casoria alla ribalta, non solo in Campania, non solo in Italia, ma nel mondo. E proprio riguardo al CAM, alle opere esposte per l’evento, numerose sono le polemiche scoppiate soprattutto su facebook. Molti i giudizi negativi soprattutto sulla scelta della modella quasi completamente senza veli, divenuta subito il centro dell’attenzione per i numerosi visitatori della mostra. L’arte contemporanea si caratterizza però proprio per la sua incomunicabilità, per il suo No-Sense ed è proprio per questo che in essa v’è ogni altro “Senso”. Per quanto riguarda quindi il riequilibrio del bilancio, nell’attesa di ulteriori doverose delucidazioni, abbiamo cercato di comprendere meglio, per quanto sia possibile, i vari aspetti della situazione. A tale riguardo, abbiamo chiesto ai diretti interessati. Questa settimana: Emilio Polizio Udc. La prossima: Giovanni Marigliano PD.

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I L FAT T O

Alle porte di Casoria Via San Salvatore dai rifiuti... di Daniela Devecchi

Una montagna di rifiuti speciali, puzza e ratti che s' aggirano quasi indisturbati, moscerini di ogni genere che hanno “campo completamente libero”. Così si presenta Via San Salvatore nei pressi del famigerato cinema Uci alle porte di Casoria. Da circa un anno, i soliti incivili versano per la strada, tra l'altro altamente trafficata soprattutto nei fine settimana, spazzatura bruciata che non può essere rilasciata nelle normali discariche. Nonostante la videosorveglianza, i malfattori agiscono “in barba a tutti i controlli”, indisturbati, soprattutto la notte. Arrivano, scaricano il materiale tossico e scappano via. E l'arteria si trasforma in un vero e proprio immondezzaio a cielo aperto e nei pressi di aree ad alta densità abitativa. Sono gli abitanti delle vicinanze, infatti, che hanno cominciato a sentire le prime conseguenze del disagio. Così l'estate 2011, a causa de “l'immondezzaio”, come è stata definita la via, è

stata forse la peggiore di tutte. “Siamo tornati alla situazione di due anni fahanno dichiarato i casoriani- non ne possiamo più, stiamo circolando con la mascherina per strada, abbiamo anche paura di pidocchi. Non possiamo garantire l' incolumità dei nostri figli”. La situazione di pericolo, se non risolta in tempo, potrebbe trascinarsi anche nel centro cittadino. Non difficile il rischio di ulteriore sporcizia e, secondo alcuni esperti, di “lievi epidemie” che potrebbero colpire soprattutto i neonati. “Stiamo facendo il possibile per risolvere la situazione- ha dichiarato in merito Pasquale Tignola, assessore all'ambiente del comune- Abbiamo avvertito la Sapna, società provinciale napoletana che gestisce i rifiuti, e l'abbiamo sollecitata per un intervento tempestivo in zona, così come accaduto in via Pascoli tempo fa. Per ora non ci resta che aspettare- aggiunge- purtroppo la colpa non è nostra e nemmeno del dispiegamento di forze che stiamo utilizzando per scovare i trasgressori.

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Spesso abbiamo “beccato” i malfattori e abbiamo inflitto anche multe salate. La colpa e dell'inciviltà di alcuni cittadini. Agiscono di notte e riescono a eludere i controlli. E la situazione diventa sempre più pesante, per casoria e casoriani. La videosorveglianza è ancora lenta, ma stiamo cercando di utilizzare un dispiegamento di forze ancora maggiore. In merito a via San Salvatore, come ho detto, al momento dobbiamo solo attendere. I rifiuti

abbandonati nell'area, sono speciali e non scaricabili nelle normali discariche. Ma contiamo di risolvere tutto in pochi giorni”. E intanto per le zone limitrofe si continua a “circolare con la mascherina”. Peggio, non sono pochi gli abitanti che, per paura di problemi respiratori, hanno deciso di chiudersi in casa. Sfortunatamente ancora, il gran caldo di questi ultimi giorni non agevola certo la situazione.

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AT T U A L I TÀ

Casoria 0 - Degrado 1 La città esce ancora sconfitta dalla lotta contro il degrado. di Antonella Storti Continuano le segnalazioni negative. Il degrado,ancora una volta,ha avuto la meglio sulla città di Casoria. Ancora si parla di emergenza rifiuti. Quanto bisognerà aspettare per vedere finalmente una città pulita e degna d’essere chiamata tale? Un paesaggio indecoroso circonda scuole e luoghi pubblici. Nel frattempo,tutto tace ed i cittadini di tutte le età continuano a vivere o,meglio,sopravvivere in un ambiente sporco ed inquinato,ignari della gravità della faccenda. Non è necessario sentirne l’odore per sapere di respirarla:la spazzatura,ormai,ha impregnato l’aria del suo tanfo. Significativa è la foto che ritrae il vergognoso scenario di una mini discarica,situata proprio accanto alla scuola materna “Prato Fiorito”. E di un incredibile “prato fiorito” si tratta,non c’è che dire:il trionfo della natura in tutti i suoi aspetti. C’è chi,ironicamente,si consola pensando che,ormai,i cumuli di spazzatura che ci assediano siano diventati esempi di arte contemporanea locale,degni d’essere esposti al Contemporary Art Museum di Via Duca D’Aosta. Non finisce qui. Sacchetti di spazzatura si estendono per metri su ambo i lati della rampa d’accesso all’asse mediano,sita in via Caserta al Bravo. Che dire dell’Uci Cinemas,amato luogo di ritrovo di giovani di tutte le età. Poco prima dell’ingresso del complesso un’altra simil discarica si mostra in tutta la sua “magnificenza”. Una e-mail,spedita all’indirizzo della nostra redazione,denuncia una situazione di degrado definita “degna da terzo mondo”. La

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strada che porta all’Ikea e nei pressi dell’ex Carrefour è anch’essa invasa da un cumulo di rifiuti. Anche se determinati luoghi della città sono meno frequentati di altri,ciò non vuol dire che debbano essere completamente dimenticati ed abbandonati a loro stessi o,meglio,alla sporcizia eterna. I cittadini chiedono più controlli e multe salate per coloro che,nonostante la raccolta differenziata sia il primo indice di civiltà,ancora non la pratichino quotidianamente ed assiduamente. Sulla pagina di Facebook de “Il giornale di Casoria” le segnalazioni sono continue. Forti proteste e richieste speranzose volte a risvegliare nei un senso civico ormai sopito da troppo tempo e,soprattutto,maggior impegno da parte della classe politica. Dall’assessorato all’ambiente fanno sapere che ad inizio settimana prossima saranno installati sacchetti per la differenziata anche in strada per evitare che i passanti depositino cartacce ed altri rifiuti per terra,contribuendo ad aumentare il tasso di inquinamento ed a peggiorare la deplorevole condizione delle strade. Sottolineano l’impegno posto nella distribuzione di sacchetti pattumiera ai cittadini e nella raccolta porta a porta della differenziata,nonchè la pulizia di Via Genova,da troppo tempo invasa dai rifiuti. Altre segnalazioni disperate ci sono state rivolte. Si denuncia la continua presenza di barriere architettoniche. Impossibile camminare spingendo un passeggino. Tutela dei disabili? Meglio non parlarne. Le foto sono ottime oratrici. Immagini di via Pio XII che mostrano lo stato di degrado di una strada fondamentale,sede di una scuola media. Paletti capovolti ed automobilisti che devono destreggiarsi in manovre d’abilità se vogliono evitare di danneggiare la carrozzeria. L’eterna lotta contro il degrado è ancora in corso e si spera che la prossima volta,ad uscirne vincitrice sarà la nostra Casoria,altrimenti,come in tutte le guerre che si rispettino,a pagare le conseguenze sarà “il popolo”.

OTO...

I FATTI IN UNA F

SI LANCIA DAL BALCONE DEL TERZO PIANO E CADE SUI MATERASSI ABBANDONATI di Alberto Simonetti Risveglio movimentato in Via Ludovico Ariosto, erano circa le 9 di oggi 2 Ottobre 2011, domenica soleggiata e molti si sono attardati a letto, d’improvviso un tonfo, e un vocio strano in strada mi affaccio dal balcone e vedo un capannello di persone... mi chiedo cosa mai sarà accaduto, da prime informazioni avute si è saputo che una persona di età indefinita si è buttata giù dal balcone prima dal primo piano poi si è saputo realmente che si è buttata dal 3 paino, era una conoscente in visita e non sono noti i motivi per cui abbia commesso il tragico gesto, la Sua “fortuna” è stata quella di sbattere prima sull’inferriata del balcone al primo piano poi su un auto parcheggiata di sotto e in ultimo sui materassi abbandonati sul marciapiede, l’ambulanza è giunta sul posto in tempi accettabili... La persona seppur con molti traumi sembra non corresse pericolo di vita ed è stata trasportata al più vicino ospedale, comunque si ripresenta il problema della mancanza di un posto di Primo Soccorso in una città come Casoria che conta circa 100.000 abitanti. Speriamo soltanto che nessuno faccia uno slogan tipo ... "la Monnezza ti salva la vita" e con la scusante dei salvataggi si ricominci a depositare selvaggiamente !!!

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AT T U A L I TÀ

Un CAMPANIA SENSES che stordisce! Consensi ma anche critiche al CAM. di Sara Ramona Pellegrini Consensi e critiche per una mostra: quella in svolgimento al Museo Cam di Casoria, dal 28 settembre al 30 gennaio 2012. L’iniziativa promossa dal Padiglione Italia alla 54a Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia. Si era a lungo parlato di questa mostra, alcuni la dipingevano come un nuovo trampolino di lancio per gli artisti campani e soprattutto per la città di Casoria, che finalmente pote-

va trovare un occasione di riscatto dall’essere considerata semplicemente una periferia di Napoli. Non è stato così, almeno per tutti. Anche se un critico d’arte come Sgarbi ha promosso e patrocinato l’evento. L’arte è bellezza, classe, eleganza; tutto ciò che questa mostra francamente non è sembrato essere. Nonostante si proponesse come il contenitore di un arte alternativa e contemporanea, in cui avrebbero trovato spazio temi importanti come il ruolo della donna, la camorra e via discorrendo, è parsa solo una grande fiera dei luoghi comuni. Anche se dobbiamo dire che almeno nei primi giorni una folla delle grandi occasioni ha invaso le anguste sale del Museo, che in pratica si trova in un sottoscala di una scuola. Partiamo dal ruolo della donna. Non è certamente esponendo un quadro in cui la si ritrae intenta a tastare un membro o mostrando una donna di

colore in lingerie che si esorcizza il clichè della donna-oggetto. Continuiamo con il tema dei giovani. Possiamo parlare di arte mostrando un video con dei ragazzini napoletani appartati e intenti a masturbarsi?. Mi sembra che queste opere siano state prodotte dallo stesso meccanismo che ha creato le escort e le veline. Cioè da una società repressa e bigotta che trova nel mezzo comunicativo, qualunque esso sia, il modo per dar sfogo ai suoi impulsi più animaleschi. In ogni caso il risultato finale ha un impatto emotivo forte ma non piacevole, oltre che fastidioso per gli occhi. Poi il ciclone Sgarbi che nel suo giro al Cam al cospetto delle telecamere ha usato il suo frasario di sempre, infarcito di improperi e contumelie contro l’Assessorato regionale alla Cultura e contro i Musei napoletani di arte moderna. Infine il Maestro Antonio Manfredi contento per la riuscita della kermesse di arte moderna che a suo dire è anche perversione e voglia di stupire e provocare. Forse un po’ troppo. Infatti in città non si parla che della modella di colore: cubana per la cronaca, che al passaggio di Sgarbi si è sfilata il minuscolo tanga che aveva indosso.

L'EMIGRANTE

“Per una ragione allargata" Scuola e famiglia: binomio vincente. di Edy Vitale Mai come oggi scuola e famiglia insieme devono assumere responsabilmente il ruolo di fondamentali agenzie di crescita e sviluppo della personalità dei ragazzi. Un bambino contento impara di più. La relazione con i genitori in primis è importante per creare le strutture mentali che permettono di affrontare la vita in maniera positiva. I genitori sono coloro che assicurano al bambino amore, guida e sostegno,che lo aiutano ad acquisire coscienza di sè, autostima, conoscenza dell'altro,

sviluppando l'intelligenza emotiva, basilare per la costruzione della coscienza morale e delle relazioni che saranno poi approfondite ed estese nell' ambito scolastico. Quest'ultimo, a sua volta, dovrà essere bello, accogliente, sicuro e l'insegnante dovrà sviluppare sia l'intelligenza emotiva, che la razionalità, trasmettendo la passione per il proprio lavoro, offrendo proposte didattiche interessanti e significative, instaurando in classe un clima sereno, fatto di fiducia, di rispetto e di affetto nei confronti dei ragazzi. In tal modo l'emotività educa e previene il burnout, perchè spesso le difficoltà comportamentali degli alunni sono l'esito di dinamiche emotive negative: ansia, paura,rabbia, tristezza, dolore, mancanza di fiducia e di affetto derivano dal cattivo uso dell'intelligenza emotiva. La scuola quindi deve riuscire a sviluppare

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l'uso di una "ragione allargata", che ricorra anche all'intelligenza emotiva, per migliorare la capacità di apprendere, di agire positivamente ,di saper affrontare le difficoltà, di costruire la propria identità, grazie all'interesse, al fascino, alla passione per la conoscenza. L'insegnante insomma deve saper trasmettere ai suoi allievi il "gusto di imparare" , il gusto della meraviglia, perchè "solo lo stupore conosce". Bisogna in definitiva ristabilire il giusto nesso tra sentire e intelligere, tra cuore e mente, tra emozione e cognizione,mettendo comunque in primo piano la capacità di esplorare e valutare ogni aspetto della realtà, pur alleandosi con le emozioni. Questa "ragione allargata", fondata sull'impegno e la passione degli insegnanti nel trasmettere il bello e il vero nel rapporto quotidiano con gli alunni, può essere effettivamente la base per una ricostruzione della scuola italiana, nonostante le previsioni di un futuro oscuro e inquietante .

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L'OPINIONE

Donna oggi: “non vedo, non sento” ma parlo! al passaggio di Vittorio Sgarbi, maestro banditore della mostra, si levava anche quel triangolo di stoffa ed inizia tra i due scambi di battute allusive. Sinceramente guardando questa scena un po' di stupore l'ho comunque provato, di Angela Uliano non essendo abituata a livelli di comuniSi è inaugurata la Biennale di Venezia a cazione così, diciamo di pancia, per non Casoria gran soirèe con grandi personag- essere giudicanti. In quanto donna mi gi noti e meno noti. Finalmente la nostra sembra un'immagine degradante e lesiva città è sotto i riflettori. Finalmente non della dignità, non solo della donna, ma si parlerà per un po' di degrado mora- umana e soprattutto dell'uomo italiano, le, ne’ della Letizia, ne’ di monnezza. Si che se ha bisogno di modelli femminili parlerà d'Arte, pensiamo noi, e invece accondiscendenti, silenti e dunque prino. Chi è andato alla prima della Bien- vi del diritto di parola o della capacità nale promossa dal CAM e patrocinata di esprimersi verbalmente, siamo allora dal comune e sostenuta da innumerevoli in condizioni sub-umane, o pre-umane, sponsor ha visto in mezzo a tanta “arte” sempre per non essere troppo categorici. una donna di colore che abbigliata sol- L'ossessionante riproposizione di steretanto di un tanga e in mezzo a tanto tulle otipi svilenti del corpo femminile finiammiccava in maniera non certo velata sce per mostrare come naturale, ovvio, i visitatori della kermesse. Ma il massi- scontato ciò che non è affatto naturale, mo della sua esibizione è stata quando un rapporto di dominio del maschile sul

“Pronte all'uso” ...ecco come ci vendono al CAM

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femminile, che porta con sé un corredo iconografico dove la bellezza femminile è asservita allo sguardo maschile. O meglio a un certo sguardo maschile. Lo stesso Presidente della Repubblica, in un recente convegno sul tema, ha sottolineato come sia ormai evidente che la comunicazione di un'immagine della donna che risponda a funzioni ornamentali o che venga offerta come bene di consumo offende profondamente la dignità femminile. Non solo, secondo Napolitano, questo stile di comunicazione nei media, nella pubblicità, nel dibattito pubblico può offrire un contesto favorevole per la proliferazione di molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte dei giovanissimi. Ora mi chiedo da noi questo è il valore della donna e che le donne danno ad altre donne? Beh allora è davvero triste la nostra condizione per le ataviche e scarse prospettive che riesce ad offrire a chi lasciamo dopo di noi. Qui si parla di una forma mentis che affossa le prospettive di miglioramento, gli slanci verso il merito, la voglia di spaccarsi in quattro per cambiare le disfunzioni sociali. Quello che bisognerebbe lasciare alle nuove generazioni è la rivincita della dignità, insegnare che la dignità non si vende, la rispettabilità non si compra, la libertà non ha ipoteche maschili, economiche, politiche, religiose, razziali. Quello che bisogna insegnare è: sono una donna e nono sono disponibile, il mio valore non si scambia con niente, il posto di lavoro deve essere meritocratico e spettarmi non perchè donna o raccomandata ma perchè sono un individuo capace. Le Istituzioni devono in primis farsi garante di questo, ma è davvero difficile e frustante pensare che da soli si riesca a farsi rispettare quando chi ci governa è tra i primi a non indignarsi al palese sfruttamento e mercificazione di certi diritti civili.

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CASORIA NELLA STORIA

A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio. La lunga storia dei rapporti tra Comune di Casoria e Capitolo di S. Mauro. di Giuseppe Pesce

Una recente controversia per un muro (in via Caruso) ha riacceso una vecchia, se non antica, questione sospesa tra il Comune di Casoria ed il Capitolo di San Mauro. Non entrando nel caso specifico - competenza di legali - ho raccolto una serie di appunti storici su quelli che sono i rapporti tra le due principali istituzioni di Casoria; anche per sfatare gli equivoci che possono nascere leggendo di tanto in tanto notizie sugli affitti pagati dal Comune alla parrocchia. Negli anni '80, infatti, alcune opere pubbliche - tra cui villa comunale, caserma dei carabinieri, pretura - sono stati edificati su terreni che fanno parte dell'antico patrimonio immobiliare del Capitolo di San Mauro, regolati da una particolare convenzione. Il patrimonio di San Mauro fu costituito nella seconda metà del Seicento, unendo le antichissime proprietà della chiesa (le cui prime notizie risalgono al XII secolo) ad una serie di donazioni private (Pietro Ferrara 1642, Ettore Paladino 1648, Giuseppe Zamparelli 1660); da questo patrimonio, incrementato da una donazione di 4mila ducati del Comune di Casoria (1693-94), nacque nel 1700 la Collegiata di San Mauro: un Capitolo, ovvero una congregazione, di 20 sacerdoti canonici presieduti da un "preposito". All'indomani dell'Unità d'Italia, per effetto delle leggi anticlericali del

1866-67, la Collegiata di San Mauro fu però soppressa, e il patrimonio del Capitolo fu annesso al Demanio dello Stato: i beni non furono espropriati e indennizzati, ma semplicemente requisiti. Il Comune di Casoria chiese subito di acquistare tutti i terreni di San Mauro, avviando una battaglia legale contro il Capitolo. La vertenza durò sei anni: nel 1873 il Comune vinse in Appello e nel 1876 entrò in possesso di tutti i beni, pagando una tassa (corrispondente al 30% del loro valore). C'era però un problema: sui beni gravavano dei "pesi". Si trattava delle celebrazioni (festività, suffragio dei testatari etc.) che erano lo scopo stesso per cui era stata costituita la Collegiata, che in pratica avrebbe dovuto mantenersi con le rendite di questo patrimonio che si era legittimamente costituito ma che sembrava ormai perduto a causa delle inique leggi contro la proprietà ecclesiastica. Cosa fare? Il Comune dovette provvedere a proprie spese, e istituì nel 1877 un "Assegno ai cappellani addetti alla soddisfazione degli oneri di culto gravanti i beni della soppressa collegiata". Tuttavia, col passare degli anni questa voce (piuttosto salata) del bilancio comunale sollevò non poche proteste e ricorsi, fino ai primi del Novecento, quando fu oggetto di nuove inconcludenti controversie legali. Non potendo andare avanti a colpi di ricorsi, nel 1925 si giunse ad una prima Convenzione, tra il parroco Alfonso Castaldo e il Regio Commissario del Comune di Casoria Eduardo Guarini; convenzione che fu poi rinnovata nel 1934, all'indomani del Concordato Stato-Chiesa. La soluzione adottata riconosceva in sostanza gli antichi diritti (usurpati) della chiesa: l'usufrutto del patrimonio immobiliare andò al Ca-

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pitolo, mentre al Comune restò solo la nuda proprietà. Una cinquantina di anni più tardi, a metà degli anni '80, quando era parroco mons. Francesco Galdi, il Comune decise di edificare delle opere pubbliche su alcuni di quei terreni, e dovette pertanto obbligarsi contrattualmente a pagare un affitto al Capitolo. Giusta o sbagliata sia stata quella decisione, oggi la situazione è di fatto ancora questa, e potrebbe certamente essere migliorata. Come? Non credo a colpi di ricorsi amministrativi e giudiziari. Riordinando l'archivio storico di San Mauro ho avuto modo di sfogliare decine di cause, ma in un secolo e mezzo nessuna ha mai prodotto dei veri risultati, infrangendosi contro problematici ostacoli: un patrimonio costituito e amministrato sotto diversi ordinamenti statali, dal viceregno spagnolo ad oggi; una requisizione (quella del 1867) che rappresenta un caso evidente di usurpazione della proprietà privata; un Comune che non può espropriare qualcosa di cui è (seppur "nudo") proprietario. Per uscire dall'impasse, la via migliore sarebbe quella di ridiscutere la Convenzione. Con l'aiuto di competenti legali e di un buon notaio, con un po' di disponibilità da ambo le parti, Comune e Capitolo potrebbero raggiungere un nuovo accordo, che risolva la questione in modo definitivo; ad esempio, dividendo i beni tra le parti e mettendo fine a questo singolare rapporto, forse ormai logorato dagli anni.

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PENDRIVE

Un caffè con FRANCO DEL PRETE Figura centrale nella storia della musica napoletana del genere cosiddetto Neapolitan Power. di Gianni Bianco Franco Del Prete, musicista, batterista e autore di origine frattese, fonda, con James Senese e Mario Musella, a metà degli anni 60’ gli Showmen. Chi non ricorda “Un’ora sola ti vorrei” e lo straordinario successo del gruppo napoletano che arrivò grazie anche alla vittoria al Cantagiro. Dopo la morte prematura di Mario Musella e la crisi del gruppo che ne seguì, James e Franco creano Napoli Centrale, progetto di contaminazione musicale JazzFuny-Rock, dalla chiara influenza popolare napoletana; due album su tutti “Napoli Centrale e Mattanza”. Napoli Centrale sarà uno dei gruppi di maggiore successo del Rock-progressivo italiano degli anni 70’-80’ e del movimento di artisti musicali partenopei denominato Napolipower. Grandi amici pessimi caratteri, arriva la fine del sodalizio. James Senese continua la sua esperienza con Napoli Centrale Franco Del Prete inizia una nuova carriera da musicista e autore. Collabora con Eduardo De Crescenzo, Peppino di Capri, Gino Paoli, Sal Da Vinci, e siamo agli anni 80’-90’. Due anni fa ho il piacere di conoscerlo personalmente e dopo uno scambio di battute sulla musica, Franco mi regala il primo lavoro dei suoi Sud Express “L’ultimo apache”. Franco Del Prete Batteria, Piero Gallo Mandola, Franco Iadicicco Basso, Paola de Mas Voce, altri due giovani emergenti, Salvatore Sabba Lampitelli Voce e chitarre, il giovane e pro-

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mettente figlio di Franco, batterista anche lui Francesco Del Prete. Sono passati due e non posso fare a meno di ascoltare “Mariamaddalena” e “Veleno”. Reputo quel lavoro discografico il migliore album italiano del 2009. Oggi, Franco Del Prete ci sorprende ancora. Il suo gruppo, i Sud Express, ha costruito un nuovo grande sodalizio con Enzo Gragnaniello nasce e il nuovo lavoro “Radice”. Da cosa è nata l’esperienza solista di Sud Express? Dopo anni di esperienze da musicista ho voluto lasciare una traccia personale nell’universo musicale. Se ti chiedessi qual è la canzone, nella tua esperienza di autore oltre che musicista, che ami di più? Spesso non ricordo nemmeno le parole delle mie canzoni e sorride. Dopo qualche titubanza mi risponde “Van Gogh interpretata da Eduardo De Crescenzo, sono stato sempre affascinato dalla figura di Van Gogh”. Dopo il successo di critica e di pubblico del primo album “L’ultimo apache”, cosa proporrà il nuovo disco. Uscirà prima di natale e sarà una sorpresa, ti anticipo un pezzo dedicato a Miriam Makeba, la grande cantante africana morta a Castelvolturno durante un concerto di solidarietà. Tra i due dischi la collaborazione con Enzo Gragnaniello? Dopo l’uscita di Sud Express è stato Enzo che mi ha proposto questa collaborazione e devo dire che il disco che ne è nato “Radice” è la giusta sintesi tra le nostre esperienze artistiche. Sei stato tra i promotori della serata dedi-

cata a Mario Musella, cosa ricordi di lui? Gli anni della giovinezza, gli Showmen, non riesce a nascondere l’emozione di parlare dell’amico scomparso, unico e indimenticabile. Una curiosità? La gelosia di James Senese nei suoi riguardi per essere l’amico più vicino di Mario. Franco, nel 1977 comprai, in edizione economica, l’LP Napoli Centrale, tornato a casa ascoltai “Campagna” una giornata intera, raccontami un aneddoto del tuo rapporto musicale con James Senese? Sorride, i due musicisti americani Mark Harris (piano) e Tony Walmsley (basso) piacevano alle ragazze che se li mangiavano con gli occhi quando ci esibivamo nei concerti. Io e James invece pur avendo delle facce non certo belle come loro, eravamo “più concreti”, capisci. Scherzi a parte, il successo, la grande esperienza di una tournee insieme ai grandi Weather Report di Joe Zawinul, Whine Shorter, Alex Acuna etc. La voce di James il suo modo di suonare il sax, un grande, ma avevamo bisogno di altri stimoli oltre la musica. Mi fermo qui, non perché non ci siano più cose da chiedere o da raccontare,anzi,ma per conservare altre storie dopo l’uscita del prossimo lavoro dei Sud Express e la promessa, di riproporre in uno showcase, come fu l’anno scorso in una domenica di gennaio, il nuovo disco. Sarà l’occasione per ascoltare buona musica e soprattutto apprezzare un talento della nostra terra, proprio come il titolo di una delle più belle canzoni scritte da Franco Del Prete “A’ terra mia”.

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SPORT

ONDA D’URTO NAPOLI,

effetti devastanti e vincenti! Dominati Villareal ed Inter, dopo la sosta in arrivo il Bayern. di Francesco Scalamogna

Gli almanacchi del calcio racconteranno di un Napoli che sta ben figurando nel girone di ferro in Champions e che in campionato ha liquidato le milanesi con tre gol a testa, sfatando anche l’ultimo tabù rimasto: espugnare il San Siro. Ma andiamo con ordine. 27 settembre 2011, esattamente sette anni dopo l’esordio dell’allora Napoli Soccer al San Paolo contro il Cittadella, il Napoli fa il suo debutto casalingo nella massima competizione continentale contro gli spagnoli del Villareal. L’inno della Champions League regala emozioni e commozione, in particolare a quei sostenitori che possono dire “Sette anni fa c’ero anch’io…”. Verso il quarto d’ora, un super Lavezzi serve in area Hamsik che a tu per tu col portiere avversario non sbaglia e sigla il suo primo centro in Champions. È il momento di osare, gli avversari sono letteralmente storditi dall’entusiasmo partenopeo. Ci pensa ancora Lavezzi a bucare la difesa degli spagnoli su un retropassaggio e conquistarsi il calcio di rigore. Esecuzione perfetta del Matador Cavani che por-

ta a due le sue marcature. Il Napoli sale quindi a 4 punti nel suo girone alle spalle del Bayern Monaco, mettendo una seria ipoteca al passaggio del turno successivo. Unica macchia l’infortunio alla caviglia di Cavani che lo costringerà a saltare il big-match di Milano contro l’Inter. Quattro giorni dopo si va in scena alla Scala del calcio italiano. L’Inter, rinvigorita dalla cura Ranieri, ritrova Maicon, Stankovic e Pazzini. A completare il trio d’attacco azzurro è l’ex di turno Pandev. La partita è subito effervescente, sull’out destro un rigenerato Maicon spinge fortissimo. Il Napoli va in crescendo; Lavezzi, messo come prima punta, crea scompiglio nella difesa nerazzurra. L’equilibrio viene rotto sul finire del primo tempo: Obi spinge al limite dell’area Maggio, l’arbitro Rocchi assegna il rigore e mostra il secondo giallo al nigeriano. Il primo guardalinee Nicoletti non segnala nulla all’arbitro scatenando l’ira interista. Sul dischetto va Hamsik che però si fa ipnotizzare da Julio Cesar, il quale nulla può sul tapin vincente di Campagnaro. Rigore tuttavia che andava ripetuto per la presenza in area dello stesso difensore napoletano e di tre giocatori dell’Inter. La partita sfugge di mano a Rocchi, che a malapena riesce a gestire le furiose polemiche di Julio Cesar e Maicon. Viene poi allontanato Ranieri dalla panchina. Nel secondo tempo è il Napoli che ge-

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stisce la partita e va ancora in gol prima con Maggio, poi con Hamsik che porta a 50 le sue marcature in azzurro andando a segno per la prima volta contro l’Inter. Al termine della partita, durissima la contestazione interista che nelle sue principali figure Moratti, Ranieri e capitan Zanetti, additano la loro sconfitta unicamente alla conduzione arbitrale, omettendo gli indubbi meriti che il Napoli ha conquistato sul campo. È troppo poco come giustificazione, che pare voler nascondere i veri limiti dell’Inter che non ha saputo sostituire Eto’o in estate e che volge al tramonto del suo ciclo vincente data una programmazione tecnica inadeguata dell’epoca post-Mourinho. Il Napoli sale a quota 10 punti in campionato, alle spalle di Juventus e Udinese. Prossimo big-match la sfida coi tedeschi del Bayern al San Paolo del 18 ottobre, che darà sicuramente chiare indicazioni sulla forza di questo Napoli, che alla sua prima partecipazione alla Champions League sta dimostrando di potersi ritagliare un ruolo da protagonista e non della Cenerentola di turno.

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ARPINO

Cittadini e volontari ripuliscono la villetta IN VERDIAMO. Arpino: finalmente più in-verde. di Sara Mottola

Sabato primo ottobre, presso la Villetta “tronco morto” del quartiere Cittadella di Casoria,si è svolta un’importante iniziativa ecologica denominata “In Verdiamo”, promossa e organizzata dal Codacons, allo scopo di sensibilizzare tutti, adulti e bambini, circa l’importanza della tutela dell’ambiente e trasmettere soprattutto la consapevolezza che l’ambiente sia un bene comune e,in quanto tale, va doverosamente curato, conservato e decisamente salvaguardato. A questo proposito, ho scambiato alcune battute con Angela Uliano, responsabile del Codacons, attiva organizzatrice dell’evento, la quale ci ha detto: “L’iniziativa si è posta l’obbiettivo di riprendere una villetta abbandonata a sé stessa da troppi anni e ridarle vita. Importante sicuramente è stato il ruolo svolto dai bambini che hanno messo nuove piantine e, in seguito, si sono adoperati nel pulire la villetta. Le attività da loro svolte hanno chiaramente due finalità: riprendere la concezione della tutela dell’ambiente e riavere la consapevolezza del territorio in cui si vive. Naturalmente ci aspettiamo che l’amministrazione in sinergia

con i cittadini possano ridare vita ad un territorio da troppi anni abbandonato a sé stesso. Inoltre, l’ufficio tecnico di Casoria Ambiente ha allestito gazebo allo scopo di fornire informazioni ed indicazioni per una corretta raccolta differenziata”. La giornata è stata sicuramente molto intensa, ha visto l’entusiasmo, la collaborazione e la partecipazione di tutti, dai bambini agli adulti fino alle istituzioni presenti nella figura del sindaco di Casoria, Vincenzo Carfora, l’assessore all’ambiente Pasquale Tignola, i consiglieri Petrone(Idv) ,Marco Colurcio(Noi d’Arpino)e il parroco Padre Jonas della chiesa “Santa Maria Francesca delle cinque piaghe;anche i ristoratori vicini hanno palesato il loro interesse, offrendo un ricco buffet, pieno di cose deliziose. Ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con alcuni bambini, visibilmente entusiasti per le attività da loro svolte, i quali mi hanno raccontato alcuni aspetti salienti della giornata e mi sono sembrati fortemente ricettivi ai messaggi che si sono voluti propinare loro attraverso questa importante iniziativa sociale. Ehm già. Gli adulti non dovrebbero mai dimenticare il loro alto senso di responsabilità su questioni delicate, di interesse collettivo quali l’educazione all’ambiente, il rispetto e la tutela del territorio in cui si vive;rendere consapevoli i propri figli e trasmettere il messaggio che tutto quanto la natura ci offre ha un valore inestimabile, è di una bellezza incomparabile e, soprattutto, è

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un bene di tutti; ragion per cui esso non va sprecato e deturpato ma, al contrario, custodito gelosamente e valorizzato con l’auspicio che le future generazioni possano ricevere la stessa consapevolezza e comportarsi, quindi, in maniera analoga. Questo dovrebbe essere soprattutto l’imperativo categorico delle istituzioni che, a malincuore, mi tocca dire sono state assenti fino ad ora, attribuendo davvero poca importanza a tematiche come queste, soprattutto nella frazione di Arpino che cito in quanto a me più vicina ma so bene che questo riguarda un po’ tutta la citta di Casoria. Mi auguro che d’ora in poi le istituzioni facciano la loro parte, intervengano attivamente e prendano spunto dalla encomiabile lezione di civiltà di questa giornata. La loro perdurante latitanza mi aveva reso quasi dimentica dell’esistenza di villette e spazi verdi che comunque esistono ma che sono abbandonati all’incuria più to-

tale; spazi che, opportunamente recuperati e utilizzati, possono costituire un momento di forte aggregazione sociale. La speranza e la fiducia ci sono, l’esito della giornata lo ha abbondantemente dimostrato. Adesso è semplicemente questione di volontà e tanto impegno. Noi ci crediamo e voi?

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RUBRICA MEDICA

Epidemia di settembre I consigli del medico di famiglia. A cura del Dr. Liberatore Graziano

Ogni anno, tra la metà settembre e la fine di ottobre, si verifica un’epidemia di infezioni virali delle alte vie respiratorie nei bambini in età scolare e prescolare. Tali infezioni a volte si complicano con otiti, sinusiti, infezioni delle basse vie respiratorie o attacchi di asma. Tale epidemia coincide con la riapertura delle scuole dove i bambini, che fisiologicamente hanno un sistema immunitario ancora immaturo, passando diverse ore in ambiente chiuso e affollato, contraggono facilmente patogeni respiratori come rhinovirus, virus parainfluenzali, etc. I bambini in età scolare, poi, “portano i virus a casa” e contagiano i fratellini più piccoli. Per cercare di ridurre l’entità di tale epidemia e le sue complicanze, è utile seguire alcuni consigli: 1) Non fumare in casa; il fumo passivo è il principale fattore di rischio per le infezioni delle vie respiratorie in quanto danneggia il loro principale meccanismo di difesa (il battito delle ciglia che le rivestono). Ricordarsi che anche se si fuma in un’altra stanza, il fumo “circola” e raggiunge tutti gli ambienti; inoltre anche l’aria espirata dopo aver fumato e i residui di fumo che rimangono sui vestiti del fumato-

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re, quando vengono inalati dai bambini, producono danni. 2) Rispettare e insegnare ai bambini le seguenti norme igieniche: • Lavare spesso e molto accuratamente le mani con acqua e sapone, in particolare dopo avere tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili è possibile usare, in alternativa, varie soluzioni disinfettanti facilmente reperibili in commercio; se possibile, asciugarsi con asciugamani di carta monouso. • Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non pulite; i germi si diffondono in questo modo. • Coprire con un fazzoletto (possibilmente di carta) naso e bocca quando si starnutisce e poi gettare il fazzoletto nella spazzatura o nella biancheria da lavare. • Tenere le superfici, soprattutto dei giocattoli, dei banchi e del bagno, sempre pulite; • Se malati, evitare di recarsi a scuola: in questo modo si evita di infettare altre persone e allo stesso tempo si riduce il rischio di sviluppare

complicazioni e di contrarre infezioni (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus. 3) Offrire una nutrizione bilanciata con apporto sufficiente di vitamine e sali minerali. 4) Come prevenzione farmacologica, solo sotto controllo e consiglio del pediatra, si possono tentare farmaci immunomodulanti, oppure prodotti omeopatici e/o fitoterapici di efficacia dubbia ma, in genere, non dannosi.

Per ridurre il rischio di riacutizzazioni nei bambini asmatici, oltre a rispettare i consigli suddetti , è necessario consultarsi al più presto con il proprio pediatra per valutare l’opportunità di iniziare in tempo una terapia antiasmatica “preventiva”, che sarà diversa da caso a caso in base all’età del bambino, il tipo di asma (allergico o no), la gravità dell’asma, etc.

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PA N O R A M A CA S O R I A N O

Arpino: la festa di S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe. Il fascino della Parrocchia di S.Maria Francesca delle Cinque Piaghe ha fatto da suggestiva cornice alla processione tenutasi domenica pomeriggio per le vie della Cittadella di Arpino fraz. Di Casoria, a conclusione della settimana di solenni festeggiamenti in onore della Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe. Lo sparo dei fuochi d’artificio e una pioggia di petali di carta colorata, scelto, hanno salutato l’uscita della Reliquie e la statua della S.M.F.C.P. dai locali della parrocchia. Tra due ali di fedeli, che non hanno voluto mancare il tradizionale appuntamento con la processione lungo le strade della frazione di Arpino, dove tanti fedeli festeggiavano il passaggio della reliquie con fuochi d’artificio e petali colorati. Un grazie al parroco, don Jonas Gianneo presidente dell’ Associazione Santa Maria Francesca, vice presidente Cav. Raffaele Anastasio i soci fondatori Michele Meluzio Tommaso Iorio, con tanti sacrifici e con l’aiuto dell’associazione hanno dato un valido contributo alla ricostruzione della cappella antistante alla parrocchia ricordando che l’A.S.M.F.C.P.si occupa prevalentemente di volontariato assicurando elargire un servizio sanitario (visite e assistenza sanitaria) gratuito per tutti coloro che non hanno possibilità. Alla processione erano presenti anche il sindaco .Vin-

cenzo Carfora, L’assessore. all’Ambiente Pasquale Tignola, i rappresentanti con gonfalone della Madonna dell’Arco. “I festeggiamenti – ha ricordato don Jonas – hanno per questa comunità una duplice valenza. Oltre all’aspetto prettamente religioso, c’è quello sociale che non va sottovaluto, perché proprio in occasioni del genere ci si ritrova, si riesce a stare assieme, non per questo in serata si è tenuto un concerto con i giovani carismatici dando testimonianza della giornata della gioventù. La processione ha toccato le zone di appartenenza parrocchiale della frazione. Tra i momenti ricreativi, da sottolineare il successo ottenuto con una piccola sagra oltre allo spettacolo musicale del gruppo giovani carismatici dove hanno coinvolto tutti i presenti. Chiudendo in via definitiva i festeggiamenti, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno. Flavio Maione

La Roland Music School di Casoria. Casoria – solitamente i ragazzi di Casoria scelgono fra le alternative quelle di frequentare corsi di fitness, bodybuilding o karate.Da qualche anno però nei pressi di Piazza San Paolo esiste una scuola che ha visto sorgere giovani talenti, la Roland Music School. L’idea di vedere germogliare giovani artisti nel campo della musica e della recitazione è nata dall’esperienza attoriali e musicali del maestro Ezio Margotti, infatti, nella sua scuola si insegna canto, musica e recitazione con serietà e competenza. A conferma, il grande favore degli iscritti in costante aumento. Proprio nel mese di luglio scorso nel teatro Barone di Melito è andato in scena uno spettacolo realizzato dalla Roland a cui hanno partecipato con grande successo gli allievi della scuola. A rendere particolarmente suggestiva la regia sul palcoscenico ci

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ha pensato la firma del famoso attore e cantante Pietro Pignatelli il quale nella mente dei bambini è Pietro ne L'Albero Azzurro, in onda su Rai Uno, attualmente in giro per l’Italia dove è impegnato nel ruolo di Capitan Uncino nel musical “Peter Pan”.Presto tornerà a Casoria per affiancare Ezio che sta lavorando al prossimo spettacolo che si terrà nel periodo natalizio. Il futuro della Roland Music School è sicuramente roseo, così ci ha spiegato il maestro Margotti, il suo progetto infatti, è quello di realizzare a Casoria anche un’ accademia di musicol. Chissà se proprio dalla Roland Music School si vedrà nascere qualche nome famoso nella nostra città. Teresa Carboncino

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Anno 1 - Numero 14 Domenica 9 ottobre 2011 Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 5 ottobre 2011. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione e stampa: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com

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