Il Giornale di Casoria

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Anno 1 - Numero 16 - Domenica 23 ottobre 2011

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - ilgiornaledicasoria@libero.it - Distribuzione gratuita

PUNTO DI

SVOLTA!


EDITORIALE

Casoria: PUNTO DI SVOLTA Settimana in cronaca. di Giuseppe Storti

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’avevamo preannunciato in tempi non sospetti. Il quadro politico uscito fuori dalle elezioni amministrative del giugno scorso è fin da subito apparso alquanto fragile. La maggioranza al governo della città di stampo elettorale più che politico, sembrava non omogenea per identità culturale e politica. Pezzi del centro destra(Futuro e Libertà) che vanno a braccetto con il PD che pure è il principale partito del centro sinistra: sembra essere un controsenso. Poi i soliti personaggi in cerca d’autore. Quelli che riflettevano e riflettono sulla malasorte di essersi schierati con la coalizione perdente. E quindi crisi d’astinenza e pronti al salto della quaglia, da giustificare con il solito “pistolotto” dell’interesse della città. Oggi, quello che sembra l’epilogo. Questo lascia intravedere la cronaca di quanto accaduto in consiglio comunale. Certo approfondiremo, sentiremo i protagonisti della politica locale. Ma tant’è. La questione dirigenti comunali, è sintomatica di un assalto alla diligenza. Chi controlla i super pagati burocrati dell’Ente, controlla i famosi PEG( Piani economici di gestione). In pratica i capitoli di spesa del bilancio comunale. I dirigenti sono stati scelti in solitudine dal sindaco che ha firmato i decreti di nomina. La scelta appare fatta sulle indicazioni dei partiti. Forse non di tutti. O non di tutti i “pezzi” della maggioranza. Ecco: i mal di pancia, che si evidenziano in una parte del partito democratico. Inoltre è lampante una spaccatura tra la rappresentanza in giunta di assessori targati Pd e lo stesso gruppo dei democratici. Mentre pezzi del centro destra che appare ormai una galassia in dissoluzione, vagano alla ricerca di approdi

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nell’isola del tesoro. Ovvero sul carro del vincitore. Sullo sfondo: la campagna elettorale della prossima primavera. Già partita anche in città. Chi controlla l’Ente Locale, può fare il grande salto verso un seggio senatoriale o parlamentare. Il Governo Berlusconi è in ormai in “ articulo mortis” si aspetta solo il “big bang” quindi meglio tenersi pronti. E gli spostamenti di carriaggi e truppe cammellate che sotto traccia già iniziano ad evidenziarsi, sono propedeutici proprio a questi fini. Ovviamente: al diavolo chi ha creduto nella solita “ pri-

mavera casoriana” il futuro radioso e luminoso di un nuovo avvenire, cozza con la politica politicante che litiga ma non risolve i problemi. Mentre accade tutto ciò, c’è chi invece non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Chi è la vittima predestinata di questa grande macelleria sociale che è divenuto il nostro Paese, e la nostra città. I disoccupati, i disabili, gli anziani, i giovani laureati che stanno ancora nello stato di famiglia di mamma e papà

perché qui non c’è lavoro. Non c’è nulla. Solo un “paesone” indistinto e distante dai bisogni della gente. Privo di strutture socio- aggregative e di servizi. Non c’è un pronto soccorso, né un primo soccorso. Quello ottimamente gestito dall’Ospedale dei Camilliani, è stato chiuso. Tanti i disagi, troppe le promesse: inutili le passerelle di chi promette e non mantiene. Ma pieno di professionisti della politica. Quelli che non hanno mai lavorato nemmeno un giorno. Già i disoccupati. In settimana clamorosa la protesta di una nuova sigla da poco nata nella frastagliata galassia dei gruppi di disperati che protestano contro l’Ente più prossimo ai propri bisogni, ovvero il Comune. Un gruppo di una ventina di giovani che si firmano: comitato disoccupati casoriani per la legalità, ha occupato per poco tempo gli uffici di Piazza Cirillo. Poi dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la volontaria liberazione degli uffici stessi. Quasi un “flash mob” C’è da dire che l’altro gruppo storico di disoccupati: l’USB per bocca del suo leader Genny Laudiero, parla di una speculazione sulla pelle dei lavoratori, invitando tutti ad evitare le strumentalizzazioni. Certo che la gente è stufa. Gli indignati: anzi i disperati sono tanti. Troppi. Se a protestare c’è un’avanguardia. A soffrire ci sono migliaia di persone, nemmeno note ai servizi sociali comunali sempre più insufficienti ad avere almeno il quadro delle emergenze sociali. Quadro invece chiaro alle parrocchie del territorio, veri e propri sensori istituzionali del disagio sociale. Ma quale sviluppo per la nostra città? Gli imprenditori che dovevano insediarsi nel progetto denominato “ cittadella del benessere e del tempo libero” stanno scappando da Casoria. Vogliamo dire per la crisi? Bene. Ma certamente anche per le diseconomie della città. Nei numeri scorsi abbiamo parlato dello sportello unico per le

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EDITORIALE imprese. Rispetto agli adempimenti di legge previsti in materia, L’Ente appare in ritardo. Buio totale. Vogliamo parlare del progetto Vedelago? Come dire: fiumi di parole o periodo di decantazione? Notte fonda. Il tutto sembra perdersi e disperdersi nel porto delle nebbie di Piazza Cirillo. Insomma si rischia una “città del libro” 2: la vendetta! In quante campagne elettorali abbiamo visto raccontare la storiella della città del libro che doveva rappresentare l’alba di una nuova era. Poi la fuga degli imprenditori e la realizzazione del progetto in altra sede. Questo è quanto. Il resto è aria fritta. Intanto l’allarme lanciato dal nostro giornale a più riprese sul fronte della criminalità predatoria che impazza in città, ha avuto un seguito. Apprendiamo da un comunicato stampa del collega Borzillo, responsabile dell’area stampa dell’Ente locale che: Il Prefetto di Napoli, Andrea De Martino, accogliendo l’invito rivoltogli a più riprese dall’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, Enzo Carfora e dell’Assessore alla Sicurezza, senatore Tommaso Casillo, ha deciso di convocare a Casoria la riunione del prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, finalizzato ad un’analisi aggiornata delle problematiche sulla sicurezza pubblica nell’intero ambito territoriale. All’appuntamento operativo, previsto per martedì 25 ottobre prossimo presso la Sala Consiliare del Comune di Casoria, con inizio alle ore 16:00, prenderanno parte i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e di sindaci di Afragola, Arzano, Casavatore e Frattamaggiore. “La decisione del Prefetto – afferma il Sindaco, Enzo Carfora – è la giusta considerazione alle esigenze di una città come Casoria che rappresenta un crocevia per tutto il comprensorio dei comuni a nord di Napoli. Sul nostro territorio si ripercuotono le problematiche delle periferie di Napoli e della provincia e solo un approccio allargato potrà produrre risultati apprezzabili.” “Sul nostro territorio – dice l’Assessore alla Sicurezza, senatore Tommaso Casillo – si registrano fenomeni criminali di varia natura. Una situazione che rende ai cittadini una percezione di insicurezza che intendiamo arginare. Dal punto di vista operativo gli sforzi della nostra Polizia Municipale sono già ampi ma un operato comune con le altre forze di sicurezza sono certo renderà risultati apprezzabili in poco tempo. In tal senso abbiamo già messo in campo misure concrete mediante la partecipazione del Comune a quattro progetti della misura 3.1 del Pon Sicurezza che saranno consegnati lunedì proprio in Prefettura.” Noi: ci saremo. Ma le politiche della sicurezza sul territorio, vanno sviluppate in loco. E’ chiaro che bisogna anche chiedere l’aiuto dello Sta-

to per un aumento degli organici delle Forze dell’ordine. Sarebbe anche il caso di avere qui a Casoria, non dico un Commissariato di Polizia di Stato, ma almeno un sede distaccata. Ma in un contesto di crisi economica e di tagli al comparto sicurezza, c’è poco da sperare. Ed allora occorre organizzarsi, facendo di necessità virtù. Ad esempio, coinvolgendo le associazioni di protezione civile che esistono ed operano a Casoria nelle politiche di sicurezza. Molti comuni italiani lo hanno fatto. La protezione civile casoriana con le sue associazioni, già ha collaborato in maniera efficace con l’Ente Locale nel periodo dell’emergenza rifiuti. E’ pacifica l’utilizzabilità delle associazioni di volontariato quali ausiliari del traffico presso le amministrazioni comunali. Molti comuni lo fanno da anni, con il conforto della giurisprudenza di merito e di quella della Corte Costituzionale. In questo caso si liberebbero i Vigili Urbani da queste incombenze, potendoli destinare in maniera più assidua al controllo del territorio. Questi i fatti più importanti della settimana casoriana. Tante le notizie che troverete, Cari lettori, nel Giornale di Casoria, che ha, e continua ad avere l’unico obiettivo di dare un’informazione seria ed efficace ai cittadini: sicuramente non di parte.

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Ultim'ora: LA SCOMPARSA DI MONS. MAURO PISCOPO

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pprendiamo la notizia della scomparsa di Mons. Mauro Piscopo, storico decano dei parroci casoriani. Conosciuto e amato in citta’ ed anche in tutta la Regione Campania, per le sue doti di umanità e di bontà. Fino all’ultimo, ha voluto stare con i suoi parrocchiani nella Chiesa di San Benedetto che non ha mai voluto lasciare nel corso del suo lunghissimo sacerdozio, rinunciando per questo ad importanti incarichi nell’ambito della Chiesa Napoletana. Siamo particolarmente addolorati per questa scomparsa, per una motivazione personale. Con Padre Mauro , abbiamo trascorso una parte consistente della nostra gioventu’, formandoci culturalmente e spiritualmente. Alla famiglia tutta giungano le piu’ affettuose e sentite condoglianze da parte dell’intera redazione e dell’editore. G.S.

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POLITICA

CONSIGLIO COMUNALE: un esito del tutto inaspettato La questione delle nomine dei dirigenti spacca la maggioranza. di Rosa Davide

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o scorso lunedì 17 Ottobre, alle ore 13:30, nella sala consiliare, si è svolto il consiglio comunale. All’ordine del giorno le tanto discusse nomine dirigenziali. E’ ormai giunta alle orecchie di tutti la notizia che a Casoria, secondo il Decreto Legislativo 141/2011, è possibile e legittima la nomina di un solo dirigente, oltre al personale interno. Si tratta, infatti, della percentuale dell’8% sancita per i cosiddetti “Comuni non virtuosi”, di cui la città fa parte. Nonostante questo, attualmente sono già stati nominati ben sette dirigenti esterni, per una spesa totale annua che ammonta a circa 800 mila euro. Durante il corso della seduta, il PD ha avanzato la proposta di annullare, in autotutela, le nomine dirigenziali precedentemente effettuate. Tale richiesta, era già stata fatta più e più volte, a partire dallo scorso mese di luglio, da parte dei membri dell’opposizione. Una proposta che ha letteralmente spaccato la maggioranza, in quanto,

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fatta eccezione per i consiglieri del Partito Democratico ( Fuccio, Balsamo, Laezza e Marigliano),tutti gli altri hanno votato perché venisse respinta. E se la maggioranza ha mostrato così la sua debolezza e la sua non compattezza, non più coerenti sono stati i membri dell’opposizione. Prima che si andasse al voto , infatti, i consiglieri Pugliese, Cerbone, Stefano Ferrara, Esposito e Capano, hanno preferito abbandonare la sala consiliare, evitando così di affrontare la questione. I consiglieri dell’opposizione ancora presenti in aula, hanno votato a favore della proposta del PD, ma tutto questo non è bastato. La seduta è poi terminata alle 16.30, dopo ben tre ore. Tre lunghe ore caratterizzate da un disordine generale, contrasti, polemiche e discussioni, che hanno portato ad un esito inaspettato e sconcertante. Quattro consiglieri del Partito Democratico che si pongono totalmente contro la scelta effettuata dall’amministrazione, che si pongono contro quella maggioranza di cui essi

stessi fanno parte. D’altra parte ben cinque consiglieri dell’opposizione, che anziché continuare a lottare per la loro tesi, portata avanti dal mese di luglio, preferiscono fare un passo indietro e non partecipare alla votazione. Che tutto questo preannunci un cambiamento nella composizione della stessa maggioranza? Questa è una delle ipotesi più probabili, già preannunciata dal consigliere comunale Balsamo, durante un suo intervento nella stessa seduta. La cosa certa è che dopo questo consiglio, in molti hanno perso la loro credibilità innanzi agli occhi dei cittadini, molti hanno deluso le aspettative di coloro che credevano nell’inizio di un nuovo corso per questa città, coloro che credevano in quel “vento nuovo e di cambiamento”, di cui si era tanto parlato durante la campagna elettorale. Sperando che l’accaduto possa essere spunto di riflessione per tutti, ancora una volta non ci resta che aspettare. L’unica cosa certa è che continueremo a tenervi informati. Buona Domenica!

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ARPINO

ARPINO: cronache dall’altra città… Via Tremiti, il piccolo viale dell’ abbandono. di Raffaella Battinelli

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n una soleggiata mattinata di ottobre come quella di oggi, il modo migliore per iniziare la giornata mi è sembrato quello di dare una bella rispolverata alla bicicletta, montare in sella e godermi una piacevole e rilassante passeggiata! Oops… quasi dimenticavo: sarebbe più opportuno lasciar perdere; non si è mai preparati abbastanza ad una corsa ad ostacoli “made in Casoria”. Ebbene si, devo a malincuore abbandonare l’idea, altrimenti mi ritroverei a dover far fronte alle mille ed enormi buche presenti sull’asfalto (incredibile notare come si moltiplichino a vista d’occhio, quasi come se si trattasse di funghi) o peggio ancora, a rischiare la vita. No, non è affatto un’ esagerazione! In questo piccolo viale si può infatti sperimentare l’ebbrezza di una vera e propria corsa automobilistica, proprio come quelle che vediamo in televisione. Il fattaccio è che a correre all’ impazzata non sono soltanto delle semplici automobili ma degli enormi camion che, nonostante la scadente qualità del fondo stradale e nonostante la continua presenza di bambini , si ostinano a cimentarsi in delle vere e proprie gare di velocità. Mi domando “Vincerà forse un bel premio chi arriva per primo ?!”. Abbandonata definitivamente l’idea della passeggiata in bicicletta, decido di restare comodamente nelle mie vesti di pedone; il fatto è che non riesco proprio a rassegnarmi, non voglio sprecare questa bella giornata e decido di fare due passi a piedi. Mentre cammino col sole in pieno volto, riconosco la ragazzina che tutte le mattine percorre lo stradone principale (Via Ventotene) per andare a scuola, e la vedo ritornare indie-

tro a passo svelto e con gli occhi pieni di lacrime. Preoccupata mi avvicino a lei e le chiedo cosa sia accaduto. La povera piccola scoppia in lacrime e mi racconta che un signore di mezza età le si è avvicinato con l’automobile, invitandola a salire per un passaggio, tutto questo mentre si accarezzava indiscretamente le parti intime … Come può un genitore essere tranquillo, quando i propri figli escono di casa per giocare o semplicemente per andare a

scuola? E’ forse questo un modo per farci capire che dobbiamo istituire delle ronde cittadine?! E’ vero che “ L’unione fa la forza” ed è pur vero che “ A mali estremi

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, estremi rimedi ”; ma fino a che punto possiamo andare avanti in queste condizioni? Amareggiata me ne torno a casa ed incontro un amico che mi racconta che è ormai da qualche notte che non riesce a dormire a causa dell’invasione di insetti provenienti dal terreno abbandonato che ha di fronte casa dove, tra l’altro, si trovano anche i residui di una ex discarica abusiva di rifiuti tossici che ogni tanto riprende a fumare. Pensare che l’estate scorsa ci son voluti circa quattro giorni, per spegnere le fiamme. Ci fu spiegato dagli stessi Vigili del fuoco che i residui erano ormai ben radicati nel terreno a tal punto che ogni tanto sarebbe stato “normale” rivedere il vecchio cumulo ritornare ad infiammarsi. Mi rendo perfettamente conto che tutto questo sembra inverosimile, ma purtroppo è la realtà che vivo. Posso sempre attendere la sera per portare a spasso il cane; peccato però che di sera questa strada metta i brividi: non c’è illuminazione ma soltanto sospette ed ambigue macchine parcheggiate in fondo al viale ed inquietanti blitz di ricognizione da parte dei delinquenti di zona; e le forze dell’ordine? Dove sono finiti tutti? Possibile mai che siamo stati completamente dimenticati? Nell’attesa di risposte, resto a casa. “Magari domani andrà meglio”, continuo a ripetere tra me e me. Ma sarà vero?...Mi piace continuare a credere in Babbo

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I L FAT T O

Vivere, anzi sopravvivere a via Circumvallazione Esterna Lamentele e problemi dei residenti nell’incontro con il sindaco Carfora. di Daniela Devecchi

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ncontro “più che riavvicinato” tra sindaco e cittadini. I residenti di Via Circumvallazione esterna, all'unanimità, si sono radunati per lo storico appuntamento svoltosi in data quattordici ottobre. Presenti all'evento, ovviamente il primo cittadino del comune Carfora, il consigliere comunale Orsino Esposito e, ovviamente, una folta rappresentanza di abitanti, presentatisi per esprimere ognuno il proprio malcontento. L'area, anche se ad alta densità abitativa, “pullula” di delinquenti, poco collegata con il centro cittadino, l' illuminazione è scarsa, manca un servizio autobus, i semafori per attraversare il doppio senso, strada a scorrimento veloce, non sono funzionanti, in tanti hanno subito rapine che non hanno dichiarato per timore di ritorsione. Per non parlare di fenomeni di soprusi e varie “intrusioni” che nella maggior parte dei casi

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non viene denunciata. Inoltre, il disagio della chiusura di Via Ferdinando Russo, traversa adiacente, un tempo percorso sicuro per cittadini tutti, soprattutto minori che si recano quotidianamente a scuola, chiusa da decenni, perchè dichiarata “strada privata”, e un servizio di pubblicità e cartellonistica per fare in modo che anche chi sta “al di fuori del centro”, come dichiarato dai cittadini, possa essere informato di ciò che accade al comune. Queste, e altri svariate difficoltà affrontante durante l' appuntamento con il sindaco, tra l' altro durato solo pochi minuti. Tutti i presenti hanno voluto parlare “quasi l' uno sull'altro”, ognuno ha voluto esprimere un giudizio sulle problematiche esposte, il primo cittadino, attento alle discussioni, si è impegnato per ascoltare e valutare poco a poco, ogni questione. “ Ma è mancata organizzazione, ognuno ha voluto dire la propria, non credo che il sindaco abbia capito molto” ha denunciato Giuseppina una storica abitante. “Il sindaco ha segnato tutto, ha cercato di ascoltare tutti quelli che parlavano ma per come la vedo io, si è creata troppa confusione”. ”E' vero, avremmo dovuto essere meglio organizzati e più uniti- ha affermato Francesco, altro abitante presente all'eventoio non ho potuto parlare, avrei voluto esporre

dei problemi a nome di tutti, eppure non ho potuto dire nulla, e secondo il mio parere, non sono stato il solo- continua amareggiato- in tanti avrebbero voluto dire la loro, ma non ne hanno avuto la possibilità”. L' incontro, sfortunatamente, è stato di breve durata. Non abbastanza perchè tutti i partecipanti avessero potuto“dire la loro”. Unico consiglio, espresso anche dal consigliere Esposito “Quello di organizzarsi e di focalizzarsi, per una prossima riunione, su uno o due punti per volta, i più scottanti, per poi approdare, piano piano, ad altri temi, meno presi in considerazione, ma

sicuramente rilevanti”.Il sindaco Carfora, ha espresso solidarietà e piena disponibilità anche per chi volesse recarsi al comune per esprimere di persona i propri disagi, che in via Circumvallazione, sono davvero tanti. La riunione, di venerdì quattordici, ha rappresentato solo una lieve “premessa”. Altre ce ne saranno, e già ci si augura che, stavolta, “chi ha ansia di “parlare” crei davvero le premesse per “farsi ascoltare”.

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L ' I N T E R V I S TA

Il patrimonio comunale: parla Mariano Marino L'Assessore al Patrimonio: "Molta confusione. Presto un censimento". di Rosa Davide

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uesta settimana siamo stati a colloquio con l’Assessore al Patrimonio, Decentramento e Servizi Demogra-

fici. Assessore può spiegare ai nostri lettori, concretamente e in maniera semplice, quali sono gli incarichi di sua competenza in questo assessorato? La delega al Patrimonio prevede la gestione amministrativa e contabile di tutti gli immobili e terreni di proprietà del Comune di Casoria. Con la delibera di Giunta, che risale allo scorso Settembre, l’assessorato non si occuperà più dei fitti passivi. La gestione di tali fitti sarà effettuata direttamente dagli uffici che hanno avuto la necessità di generare il contratto di locazione. L’ufficio opera attualmente, e continuerà ad operare fino al prossimo assestamento del bilancio, il pagamento mensile del canone di locazione, re-

stando sostanzialmente estraneo sia alla fase della conoscenza delle necessità iniziali che hanno dato luogo alla costituzione del rapporto locatizio, che a quella successiva della verifica della permanenza delle iniziali necessità. Per tale ragione, è certamente più razionale che sia l’ufficio inizialmente proponente la locazione, a seguirne tutte le fasi operative ed evolutive del contratto. Il decentramento e l’anagrafe comportano le attività di avvicinamento ai cittadini dei servizi comunali (es. Tributi e Assistenza) ed extracomunali (es. ASL, Ottogas ecc.). Sono in programma dei processi di dismissione o valorizzazione degli immobili del patrimonio comunale? La valutazione dell’ipotesi di dismissione del patrimonio immobiliare è oggetto di una serie di riunioni, la prima delle quali si è già svolta il 13 Ottobre. La seconda si terrà il prossimo 27 Ottobre, utilizzando come base di discussione uno studio della società SIRAM, che gestisce il patrimonio di edilizia popolare comunale, che giaceva abbandonato da circa un anno. Esistono delle difficoltà nell’individuare esattamente l’elenco delle proprietà del Co-

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mune? È già possibile prevedere a quanto ammonterebbe, in termini finanziari, il cosiddetto patrimonio? La società SIRAM entro la fine dell’anno provvederà a depositare un censimento completo di tutti gli appartamenti di edilizia popolare. Devo purtroppo registrare che il servizio Patrimonio, durante le passate amministrazioni, ha fatto richiesta di aggiornamento dell’elenco delle proprietà comunali, delle valorizzazioni a esse corrispondenti, e delle eventuali alienazioni e/o acquisti di immobili. Tuttavia alcune proprietà, che non risultano essere state inserite nell’elenco delle proprietà comunali, sono invece intestate catastalmente al Comune. C’è un bel po’ di confusione, perché questi immobili che esistono catastalmente non sono facilmente individuabili. Per questo ho chiesto al Sindaco di promuovere un censimento globale di tutte le proprietà, come ad esempio suoli concessi in comodato d’uso e immobili. Ho anche sollecitato il Sindaco alla risoluzione del problema del Parco Buontempo, in via Watt, dove delle unità abitative, occupate da assegnatari individuati dal Comune, non sono ancora state acquisite al patrimonio comunale. Arpino, territorio che le sta particolarmente a cuore, è da tempo considerata “l’altra città”. I cittadini della frazione si aspettano molto da lei, ora che, in qualità di assessore al decentramento, può intervenire direttamente sulla questione. Cosa farà per non deluderli? La presenza costante del Sindaco e dei colleghi Assessori sulla frazione di Arpino e sull’intera città sta garantendo la valorizzazione della frazione e delle periferie. C’è da aggiungere che, a seguito di quanto deciso dalla Giunta, sarà possibile utilizzare, a sede di uffici comunali, un immobile finora destinato a scuola dell’obbligo nella frazione Arpino, in via Pascoli. Presso l’edificio sarà possibile trasferire l’Ufficio Tributi. In questo modo, rimarrà anche la disponibilità dell’intero primo piano, che potrebbe essere utilizzato per la collocazione di ulteriori uffici. Attraverso un piano di riassetto generale della collocazione di alcuni uffici comunali, sarà dunque possibile restituire alla proprietà altri immobili che l’Ente detiene in locazione. La dismissione dei predetti immobili consentirà di effettuare economie di gestione a evidente vantaggio del bilancio. A cento giorni di governo, come giudica l’operato della nuova amministrazione? Non sono io a dover giudicare, meglio lasciare ai cittadini l’ardua sentenza. 7


CASORIA NELLA STORIA

Quando Casoria aveva il fiume e il mulino Il Galioncello, gli antichi possedimenti del Comune di Casoria a Ponticelli. di Giuseppe Pesce

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a scorsa settimana, la bella lettera di Massimo Andreano ci ha segnalato le case della Rhodiatoce progettate da Davide Pacanowski nel 1953, e citate in un volume di Cesare De Seta (I centri storici della provincia di Napoli, pubblicato da ESI qualche anno fa, in cui è ripreso anche il mio saggio sulla storia di Casoria). De Seta è forse il più importante storico dell'arte e dell'architettura napoletano vivente: il suo volume Napoli, uscito nel 1981 per le "Grandi opere" di Laterza, è ormai una pietra miliare. A quella ricerca fece seguito qualche anno dopo un libro dal titolo I Casali di Napoli (Laterza, 1984). I casali di cui si parla sono quelli da cui ha avuto origine la città, e non quelli dell'entroterra, a cui appartiene Casoria; ma che tuttavia per la sua vicinanza a Napoli è comunque spesso citata. In particolare, si incrociano alcune notizie sul Mulino e sul Fiume di Casoria, che si trovavano nella zona di Ponticelli. Proprio partendo da questi cenni, diversi anni fa raccolsi un po' di dati sulla storia di questi luoghi, che andai persino a ritrovare (ricordo una piacevole passeggiata in una mattina di sole, col professor Giuseppe Navarra). Il Fiume e il Molino sono ancora esistenti, seppure soffocati da degrado e costruzioni

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frutta e ortaggi, ha prosperato per secoli, fino alla seconda metà dell'Ottocento. Poi la mancanza di manutenzione e l'abbandono. Ma soprattutto le linee ferroviarie (Napoli-Roma, Circumvesuviana) che lo hanno devastato: i binari hanno tagliato in due la zona agricola, rendendo disagevoli i collegamenti con Casoria, che era stata per secoli il centro abitato di riferimento. abusive. Fanno parte di un grande territorio Dopo molto anni (e molte controversie con che ricade sotto la giurisdizione di Napoli, gli affittuari) di recente il Comune di Cama che è proprietà del Comune di Casoria. soria ha commissionato ad un architetto un Una proprietà vantata «ab immemorabile», incarico per il rilievo e la stima dei terreni di come si legge letteralmente in uno dei più Ponticelli (la parcella di 11.600 euro è stata antichi documenti: la lapide di fondazione liquidata lo scorso marzo). Cosa se ne farà di San Mauro, posta sull'architrave della il Comune? Li svenderà agli affittuari, molti chiesa, che parla di «pacifico possesso» di un dei quali vi hanno realizzato opere abusive? mulino e di un territorio «molendino» di Chissà. Una cosa è certa: quei territori di 110 moggia (oltre 370mila metri quadrati). Ponticelli, in mano ad amministratori intelligenti, poteAlle stesse vano essere proprietà oggetto di allude ceruna ben più tamente la interessante scritta sulla trattativa col colonna di Comune di piazza SanNapoli. Con ta Croce l'aiuto di un costruita buon notanel 1582 io, infatti, dall'Univeril Comune sitas su cui di Casoria si legge: «De bonis mole- Il Mulino di Casoria sul piccolo fiumicello, ormai quasi scomparso. avrebbe potuto cedere dini». Cosa sono questi «beni molendini»? Si tratta di l'intera proprietà a Napoli. Come controun territorio agricolo tagliato da fiumicel- partita avrebbe chiesto la ridefinizione dei li e canali di irrigazione, su cui sorgevano confini comunali col quartiere di San Piediversi mulini. La località è antichissima, tro a Patierno, in modo da portare sotto la come si evince dal nome: Galioncello, che giurisdizione di Casoria il territorio della ex deriva dal culto medievale per S. Eucalione, «Pista», un'area incolta e abbandonata che che rivela a sua volta antichissime ascen- delimita un tratto della centrale via Pio XII, dall'incrocio con via Brodolini a quello con denze greche. Quali siano le origini di questo territorio, via San Pietro. Il gioco sarebbe valso la canchi e quando lo abbia organizzato in quel dela: perché è meglio avere giurisdizione su modo, è difficile da stabilire. La cosa certa un'area di grandi potenzialità urbanistiche, che ho potuto rilevare è che questa sorta che essere proprietari di un'area estesa ma di "distretto", in cui si produceva canapa e ingestibile ed ormai inservibile come quella lino, si macinava frumento, si coltivavano di Ponticelli.

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L'EMIGRANTE

Omaggio a Steve Jobs "I pazzi osano dove gli angeli temono di andare" Alexander Pope. di Edy Vitale

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a follia congenita del genio, che osa andare oltre i limiti : del consentito, del possibile, del razionale e dell'irrazionale. La sfida è pazzia, oltraggio, violenza agli occhi dell'uomo normale, perchè egli non riesce a veder oltre il limite del proprio sguardo, del proprio intelletto addomesticato e intorpidito. Spesso il genio è considerato addirittura un disadattato, perchè dislessico, disgrafico, discalculico come Albert Einstein, Pablo Picasso, John F. Kennedy, Leonardo da Vinci, Walt Disney. L'aggettivo folle ricorre spesso associato a personaggi storici, o leggendari e mitici, con forti connotazioni positive o negative. Il "folle volo" di Ulisse viene celebrato da Dante(Inferno canto XXVI):"...fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e canoscenza". Quel volo, oltre i limiti del mondo, oltre le colonne d'Ercole, è considerato folle: Ulisse ha peccato di tracotanza, sfidando con arroganza le leggi degli dei, quindi è condannato all'inferno, ma tuttavia per il poeta e per

noi resta il simbolo imperituro della sete di conoscenza che consente all'uomo di porsi continuamente nuove mete sempre più ambiziose, difficili e di superarle. Perchè niente è impossibile. "Siate affamati e folli", ha detto Steve Jobs ai giovani nel suo testamento spirituale e questa esortazione è quasi un grido che risuona oggi fortissimo e lacerante: il grido del genio che sentiva di dover soccombere , nonostante tutto, all'unica forza insuperabile per l'uomo, ma che non rinunciava a lanciare l'estremo messaggio di sfida: non cedete alla normalità, all'appiattimento, alla noia, alla consuetudine, non seguite schemi fissi e sentieri già battuti, abbiate la forza delle idee ed il coraggio di portarle avanti contro tutto e tutti.Solo in questo modo si aspira alla grandezza e si può raggiungere perfino l'immortalità. Un messaggio forte, che potrebbe apparire violento, ma che invece nasconde una grande speranza di rinnovamento, auspicando il risveglio delle intelligenze e l'abbattimento del torpore che così spesso obnubila le coscienze e le menti e tiene con redini salde i cavalli selvaggi e scalpitanti della creatività e dell'immaginazione. Quindi, ragazzi,spezzate le briglie, rischiate anche la sconfitta e il fallimento, ma osate con coraggio e con tutte le vostre forze, consapevoli delle vostre potenzialità. Il futuro è vostro. Un genio , scomparso troppo presto,ha saputo in un decennio rivoluzionare e sconvolgere il nostro mondo, imprimendo un'accelerazione fantastica, impensabile, alla tecnologia e ai suoi strumenti.Ora ci si aspetta che qualcuno di voi raccolga il suo testimone: la mela della Apple, la mela proibita, ormai è stata morsa!

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PANORAMA CASORIANO ALENIA: Casillo e Carfora a Roma per impedire la chiusura di Antonella Storti

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uestione Alenia, continua la mobilitazione e l’impegno della città e delle sue istituzioni per scongiurare la chiusura dello stabilimento produttivo di Casoria, che dà lavoro a più di 400 tra tecnici e operai. Il Sindaco di Casoria, Enzo Carfora, e l’assessore alle Attività Produttive, senatore Tommaso Casillo, unitamente al Presidente dell’Api, senatore Francesco Rutelli hanno incontrato nei giorni scorsi a Roma il dottor Marco Forlani, responsabile internazionale delle relazioni esterne di Alenia. Nel corso dell’incontro, i vertici dell’amministrazione comunale casoriana, hanno ribadito con forza, l’assoluta contrarietà allo smantellamento dell’insediamento produttivo della nostra città, che rappresenta un’eccellenza nell’ambito del comparto aeronautico. Sia Casillo che Carfora, hanno ribadito al dirigente dell’Alenia, che l’Ente Locale, metterà in campo ogni iniziativa utile ad impedire il sacrificio de sito casoriano nell’ambito di processo di ristrutturazione industriale di Alenia, e nel contempo hanno chiesto al dottor Forlani di rappresentare ai vertici del gruppo, la necessità di svolgere, presso la sede istituzionale del Comune di Casoria, un incontro con l’Amministratore Delegato dottor Giuseppe Giordo. “Tale incontro – proseguono Carfora e Casillo – rappresenterebbe non solo un forte segnale di sensibilità e rispetto verso il territorio e per i lavoratori ma costituirebbe un proficuo momento di confronto e riflessione sul problema, visto dall’ottica della città di Casoria.” “Noi abbiamo esposto con cordiale fermezza questa nostra esigenza – concludono – ci auguriamo che ciò possa avvenire per arrivare ad una soluzione soddisfacente e condivisa” Intanto la mozione approvata dal Consiglio Comunale del 26 settembre scorso è pervenuta al Presidente della Repubblica, al Ministro per lo Sviluppo Economico, al Presidente della Regione a quello della Provincia ed ai sindaci di Napoli, Pomigliano e Nola.

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AT T U A L I TÀ

Presto un’altra Santa per la Citta’ di Casoria Maria Cristina Brando verso la santificazione di Margherita De Rosa

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l 3 ottobre u.s. per la congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato ha segnato una data importante in quello che è il cammino della Beata Cristina Brando, fondatrice della citata congregazione, verso la santità; ma cerchiamo di capire perché: nella mattinata di questo giorno speciale, all’interno dell’ufficio del Cancelliere della Congregazione delle cause dei Santi, vale a dire Monsignor Giacomo Pappalardo, si è presa visione della copia autentica ed autentificata della documentazione inerente al processo di canonizzazione di Madre Cristina Brando. Tale materiale era custodito in scatole, contenenti inoltre le lettere del cardinale Crescenzio Sepe, del delegato del Vescovo, don Nunzio D’Elia e del promotore di Giustizia, il cappuccino padre Pietro Zarella. il rito di apertura della suddetta documentazione è stato presenziato da don Nunzio D’Elia, in qualità di presidente del Tribunale Regionale Campano per le cause dei santi, dalla postulatrice

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della causa di canonizzazione della Beata Brando, prof.ssa Antonella Borriello, dalla Superiora Generale della congregazione delle VEGS, Madre Carla Di Meo, dalla Segretaria Generale della congregazione in parola, Suor Leonia Di Cerbo e dalla responsabile delle Missioni, Suor Pia Stravato; prima di procedere al taglio dei nastri rossi che sigillavano le scatole, liberando le stesse dal suggello di ceralacca, Monsignor Pappalardo ha invitato i presenti ad unirsi nella preghiera, e così, in quella che è la lingua ufficiale della chiesa, si è innalzata l’unanime invocazione a Dio, alla Vergine ed alla stessa madre Crstina, affinché intercedesse per l’ottimale risoluzione del processo. Si è poi passati all’esame degli incartamenti ed evidente è risultata l’approvazione da parte del cancelliere a ciò preposto, che ha rilevato la precisione e la cura del procedimento posto in essere dai membri Tribunale Campano nell’organizzazione del materiale processuale. Tutto ciò sembra dunque non lasciare adito a dubbi circa l’esito positivo della fase successiva di quell’iter procedurale, alla cui conclusione le figlie spirituali della Beata Brando, l’intero popolo di Casoria e di ogni in terra in cui è stato conosciuto il nome, l’opera ed il carisma

eucaristico di Madre Cristina, auspicano di poter annoverare questa donna straordinaria tra i santi della chiesa di Roma. La santità di Adelaide Brando rivoluzionò il suo tempo per la carica di profonda spiritualità che la contraddistinse e per lo slancio solidaristico, che si tramutava in sostegno concreto ai bisognosi, a coloro che bussavano alla sua porta, certi di trovare una mano tesa, e a quanti, per troppo pudore, ne restavano a distanza, ma che madre Cristina sosteneva ugualmente, inviando quanto era loro necessario per la sopravvivenza. Amore nato da amore, passione da passione, donazione da donazione: questo fu la Beata Brando, forte dell’esempio di quel Cristo Eucaristico che amò sopra ogni cosa, ella si fece pane per il prossimo, scudo per i peccatori mediante la sua azione vittimale ed espiatrice, sorgente di speranza per chiunque l’incontrasse, avendo sperimentato la dolcezza dell’estasi ed il contatto con l’Onnipotente: per questo ed altri straordinari motivi i suoi contemporanei la definirono la “madre santa” ed è ora giunto il tempo che tutta l’umanità possa chiamare Adelaide Brando “santa Maria Cristina”: si realizzerà così il sogno della madre fondatrice della congregazione delle VEGS, che voleva diventare santa ad ogni costo agli occhi di Dio e che tale sarà agli occhi del mondo, di un mondo che, oggi più che mai, ha necessità di esempi straordinari nel grigiore di una sempre più triste quotidianità.

il giornale di Casoria • Domenica 23 ottobre 2011


SPORT

NAPOLI bello…a metà! Distratto in campionato, tiene a bada il Bayern Monaco in Champions. di Francesco Scalamogna

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mpresa del Napoli che strappa un prezioso punto ai tedeschi del Bayern Monaco frenandone la corsa finora sempre vincente. Passo falso invece in campionato dove arriva la prima sconfitta casalinga contro il Parma. Questa la sintesi della tre giorni tutta casalinga targata Napoli. CAPITOLO CAMPIONATO – Colpo Gobbo di un Modesto Parma al San Paolo. Dopo la settimana di pausa per gli impegni della nazionale, gli azzurri ospitano nell’anticipo serale del Sabato il Parma, sempre più tenuto per mano da Sebastian Giovinco. Mazzarri ha a disposizione tutti e, a sorpresa, non effettua turn-over. Ma è poco, pochissimo Napoli nella gelida serata del San Paolo che vede il colpaccio di un Parma cinico e compatto, pronto a sfruttare la minima disattenzione degli avversari. Succede tutto nel secondo tempo. Napoli inesistente fatte salve un paio di conclusioni velleitarie, neanche l'ingresso di un vivace Mascara dà la scossa ad una squadra probabilmente troppo distratta dal Bayern Monaco. Prima Gobbi, poi Modesto, intervallati

dal momentaneo pareggio di Mascara, consegnano la vittoria al Parma. Gioisce il pragmatico Colomba, Mazzarri dovrà spiegare ai suoi che quando c'è la Champions non si ferma il campionato. Domenica 23 si va a Cagliari per una trasferta che si presenta tutt’altro che semplice. Gli isolani, reduci dal pareggio interno col Siena, sono in un bel periodo di forma e sopra di una lunghezza dal Napoli in classifica. CAPITOLO CHAMPIONS – Martedì 18 Ottobre erano in 60.074 al San Paolo, per un incasso pari a 2.541.504,00 euro. Battuto ampiamente il record appartenente a NapoliStoccarda, finale di Coppa Uefa dell’89. Ma è subito doccia fredda per i supporters azzurri. Al secondo minuto Boateng innesca centralmente Kroos, che sostituisce l’infortunato Robben, che buca la difesa azzurra e manda all’angolino. Il Napoli è lento a carburare e, dopo che il Bayern fallisce il raddoppio con Ribery, suona la carica dopo la mezz’ora. Inler serve sullo scatto Maggio che semina Lahm ed il suo cross in mezzo induce all’errore Badstuber, che cercando l’anticipo batte Neuer dopo 1147 minuti d’imbattibilità. Nella ripresa, si rende subito protagonista l’arbitro Benquerenca che su suggerimento del colla-

il giornale di Casoria • Domenica 23 ottobre 2011

boratore Miranda fischia un discutibile rigore per un mani di Cannavaro che salta di spalle su tiro di Gomez. A far esplodere il San Paolo è De Sanctis che ipnotizza Gomez, il cui tiro non irresistibile viene addirittura bloccato dall'ottimo portiere azzurro. Più evidente invece il mani in area di Schweinsteiger non segnalato nel primo tempo. Ancora Bayern con Muller sugli sviluppi di un calcio d’angolo a dare un brivido agli azzurri. Sale in cattedra Zuniga, che confezione due splendidi assist prima per Lavezzi, ma il suo stop a seguire è facile preda della difesa tedesca, poi per Cavani, che manca la girata in area. L’ultima occasione della gara è un contropiede concluso con un tiro blando da Schweinsteiger. La squadra di Mazzarri riesce a pareggiare con una prestazione matura, che vede crescere un gruppo compatto, capace di soffrire e risalire la china. I tedeschi visti nel primo tempo restano tra i favoriti a sfidare il Barcellona. Ma qui è venuto fuori il carattere del Napoli, sostenuto dal suo grande pubblico. Un pizzico di fortuna nel trovare il pari, ma soprattutto un buon secondo tempo con varie occasioni create e assalti minori subiti da un Bayern che non ha mai rinunciato a vincere. Per un Napoli che di perdere in Europa non vuole saperne.

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CASA CASORIA

Decisi nel CAMBIAMENTO! Giovani, con poca esperienza parlamentare e quasi nessuna competenza ministeriale. di Carlo De Vita

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gni tanto è bene allargare lo sguardo e dare un'occhiata a quello che succede negli altri paesi. Ma non solo nei paesi più famosi, quelli che sono sempre sulle prime pagine dei giornali. Anche nazioni come la Danimarca, per esempio, possono insegnarci qualcosa. Si insedia il nuovo governo danese di centro sinistra guidato, per la prima volta nella storia di quel paese, da una donna la leader Thorning Schmidt, 44 anni, ripone estrema fiducia nel suo giovane staff (l'età media è di 43 anni) e definisce forte e pronta ad entrare in azione la coalizione che ha formato con i socialisti e i radicali. Sono arrivati dalla regina del Paese in bicicletta sei dei 23 ministri che la prima donna premier ha presentato a sua maestà Margrethe. È stato questo il segnale di un nuovo stile che si fa strada nel governo di centrosinistra insediatosi in

Danimarca. Perché a capo di 23 dicasteri siedono d'ora in poi dei ministri giovani, con poca esperienza parlamentare e quasi nessuna competenza ministeriale. Il più giovane dell'esecutivo, ha 26 anni e dovrà dirigere quel ministero per il Fisco che avrà un ruolo rilevante nella riforma fiscale prevista dal nuovo governo. Una riforma, si legge nel programma, che dovrà "limitare le diseguaglianze e ridurre la povertà". Un'altra giovanissima, 28 anni, ministro della Sanità che dovrà garantire interventi rapidi nella cura del cancro e di tutte le malattie mortali. Ida Auken, 33 anni, siede a capo del ministero dell'Ambiente con un compito impegnativo: portare la Danimarca a ridurre i gas serra del 40 per cento entro il 2020, entro la stessa data portare l'energia cinetica a coprire la metà del complessivo consumo elettrico, eliminare per legge ogni sostanza chimica nociva nel cibo, nei succhiotti per neonati e nei giocattoli. Da segnalare la forte percentuale di partecipazione al voto: 87,7%. Gli elettori danesi votano e mandano

il giornale di Casoria • Domenica 23 ottobre 2011

al governo chi propone loro di lavorare ogni giorno 12 minuti gratis in più per lo Stato, per la collettività. Dodici minuti di sacrificio tutti i giorni e tutti insieme per uscire da un problema di tutti, la grande crisi finanziaria. A ben vedere si tratta di un`ora alla settimana, o di una mezza giornata al mese, ma comunicativamente è geniale. Un modo per far fronte alla crisi economica senza metter mano alle pensioni e senza alzare le tasse, ad eccezion fatta per i più ricchi. Una via che, evidentemente visti i risultati elettorali, è piaciuta al popolo danese. Certo da noi la crisi è più grave che in Danimarca, ma da noi aumentano le tasse per tutti, vedi l’Iva, e si mette mano alle pensione per tentare di far quadrare i conti. E anzi, non solo non si pensa a regalare qualcosa alla collettività, da noi non si riesce nemmeno a riscuotere quello che alla collettività sarebbe dovuto, cioè le tasse. Una lezione per tutti! Il senso della collettività, l’attitudine al bene comune, il buon esempio, come cambiare una società. Intanto la Danimarca si muove, con energia e volontà, è un bel vedere. Una speranza per il futuro. Dimenticavo è l’unico paese in cui ci sono ritornato per la seconda volta! letteralmente affascinato da una società bella, elegante e serena!

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RUBRICA LEGALE

Matrimonio, nullo solo se non duraturo L'annullamento dalla Sacra Rota e il riconoscimento da parte dello Stato.

a cura dell'Avv. Gennaro Calvanese (avv.calvanese@tiscali.it)

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gregio Avvocato, nel 2003 ho ottenuto dalla Sacra Rota l’annullamento del matrimonio contratto con mia moglie nel 1973. Successivamente ho chiesto che l’invalidità del matrimonio venisse riconosciuta anche dallo Stato adducendo come motivazione che le nozze erano viziate sin dall’origine in quanto mia moglie aveva taciuto di non volere figli. Tale riconoscimento mi è stato concesso dalla Corte di Appello. Intanto mia moglie ha ora proposto ricorso. A cosa vado incontro? Gentile Lettore, tra i principali motivi previsti dal codice civile che rendono nullo il matrimonio ci sono la mancata consumazione, la dichiarazione di non voler avere figli e la “riserva mentale”, ovvero l’essersi sposati senza avere ben chiaro il significato sacro del matrimonio. La Chiesa richiede che si arrivi all’altare in piena coscienza e volontà. Tutti elementi che vanno provati adeguatamente e che, sicuramente, dopo tanti anni di vita insieme perdono il loro fondamento. In Italia l’annullamento si ottiene nel breve giro si

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un paio di anni, mentre per il divorzio ne occorrono almeno cinque fino ad arrivare ai dodici necessari per una separazione o un divorzio giudiziale. In questo senso, la Sacra Rota sembra essere diventata una scappatoia per raggiungere lo stesso obiettivo in minore tempo. In base all’ordinamento italiano, il matrimonio può venire meno per via della separazione e del divorzio oppure attraverso il suo annullamento. Mentre nel primo caso viene sciolto un matrimonio considerato valido, l’annullamento cancella il vincolo coniugale come se non fosse mai esistito e, di conseguenza, estingue tutti gli obblighi a protezione del coniuge più debole. Se il tribunale civile si occupa dei matrimoni celebrati con rito civile o religioso diverso dal cattolico, per i matrimoni celebrati in Chiesa e trascritti nei registri di Stato Civile sono competenti sia il tribunale ecclesiastico sia quello civile. In soccorso alla risoluzione del quesito proposto, interviene una recente sentenza della Cassazione, la n.1343/2011 che va letta in questi termini. La Cassazione ha sancito che la prolungata convivenza è da considerarsi come un’espressa volontà di “accettazione del rapporto” e dunque incompatibile con la facoltà di poterlo rimettere in discussione. Questa sentenza rappresenta un freno che lo Stato italiano intende tirare attraverso la Corte di Cassazione. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso che ha condotto alla sentenza 1343/2011, dove di fatto il marito voleva ottenere il riconoscimento

della sentenza ecclesiastica per poter ripudiare la moglie e toglierle l’assegno di mantenimento. L’annullamento produce proprio questo effetto. Entro tre anni, il coniuge più debole perde anche il diritto al sostegno economico e questo ha indotto tanti uomini a tentare la strada ecclesiastica per risolvere ogni questione con l’ex moglie. La strada ecclesiastica si è trasformata negli anni nel puro e semplice tentativo di ottenere lo stato libero in tempi rapidissimi, senza avere nulla a che

vedere con il significato sacramentale del matrimonio e con le reali motivazioni che possono determinarne la nullità. E siccome in Italia, per avere efficacia, le sentenze ecclesiastiche matrimoniali devono essere riconosciute dal giudice italiano, la Cassazione ha sancito il principio della “durata”: dopo molti anni, o comunque dopo un periodo di tempo considerevole, il giudice non può riconoscere una sentenza ecclesiastica di annullamento.

il giornale di Casoria • Domenica 23 ottobre 2011


AGENDA

Progetto “Amici senza frontiere” alla Cittadella di Casoria L'iniziativa dell'Associazione “S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe”.

Madre Teresa, è rivolto a tutti, ma è rivolto principalmente alle famiglie che aderiscono al progetto “Amici senza frontiere”. Una forte adesione da parte di un consistente numero di famiglie sarebbe una dimostrazione di solidarietà importante perché fa capire che malgrado ci ritroviamo nel mezzo di una pesantissima crisi economica, le famiglie del Cav. Raffaele Anastasio aderenti al progetto, anche a costo di notevoli ià da qualche anno l’Associazione sacrifici sui propri bilanci familiari, non fanONLUS “ Santa Maria Francesca”, no mancare mai il proprio amore. situata nel comune di Casoria (fraz. I bambini, provenienti dalla Bosnia e da Arpino), dà seguito all’opera di costruzione Tuzla, partono da Spalato via nave e arrivadi un ponte dell’amicizia tra l’Italia e la Bo- no al porto di Ancona; nella stessa giornata vengono trasferiti a mezzo pullman G.T. da snia Erzegovina. Per due volte l’anno e precisamente nel pe- Ancona a Casoria presso la Parrocchia S. M. riodo estivo (luglio-agosto) e nel periodo Francesca delle Cinque Piaghe. invernale, in coincidenza con le festività na- Durante il tragitto saranno effettuate alcune talizie, l’Associazione dà inizio al progetto soste per dar loro modo di riposarsi e pran“AMICI SENZA FRONTIERE” per bam- zare. L’arrivo in Parrocchia è previsto per le ore 15 circa, dove ad attenderli ci saranno le bini provenienti dall’ex Jugoslavia. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione famiglie a cui saranno temporaneamente af“C.R.I.” con la collaborazione dell’Ass. “ON- fidati. LUS”, permette a tanti bambini, provenienti Durante il periodo di permanenza l’Associadalla Bosnia Erzegovina (molti di loro pro- zione ONLUS metterà in atto delle attività vengono da famiglie disagiate e anche da ricreative e culturali al fine di rendere il sogorfanotrofi), di trascorrere brevi periodi di giorno dei bambini piacevole e formativo. La partenza è prevista per il mese di gennaio vacanza presso alcune famiglie italiane. In una delle sue celebri frasi, Madre Teresa 2012, dopo la festa dell’Epifania, giorno in di Calcutta dice che la peggior malattia è cui con gli stessi mezzi faranno ritorno alle quella di non sentirsi desiderati o amati ma loro abitazioni. di sentirsi abbandonati. Ognuno ha bisogno Per informazioni telefonare al numero di teled’amore, sapere di essere desiderato e amato. fono 3383661970, dal lunedì al sabato, dalle ore 8,00 della alle 17,00. Quest’invito ad amare, gridato Evoluzione con forza da demografica citta’ di Casoria-Ultimo

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censimento anno 2001

S TA T I S T I C H E

Abitanti censiti

Evoluzione demografica della citta’ di Casoria Ultimo censimento anno 2001

il giornale di Casoria • Domenica 23 ottobre 2011

Anno 1 - Numero 16 Domenica 23 ottobre 2011 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 19 ottobre 2011. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione e stampa: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com

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