Il Giornale di Casoria

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Anno 1 - Numero 24 - Domenica 18 dicembre 2011

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - ilgiornaledicasoria@libero.it - Distribuzione gratuita

Dal 17 dicembre sempre piĂš vicini ai nostri lettori...

...siamo anche ONLINE!


EDITORIALE

Buon Natale e buon Anno CASORIA Appuntamento in edicola il 15 gennaio 2012. di Giuseppe Storti

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on il numero odierno il giornale nell’edizione cartacea va in pausa. Torneremo nelle edicole il 15 gennaio del nuovo anno. Nel giorno della festa del Santo Patrono di Casoria: San Mauro. Ma, ed è questa la novità, ci vedremo sul web. Come infatti leggerete nelle pagine a seguire, abbiamo lanciato il portale web del giornale. Quindi, interrompiamo per le festività natalizie, l’edizione cartacea, ma ci sarà la possibilità di interfacciarci con i nostri lettori online. Detto questo prima di addentrarci nelle domenicali riflessioni sulla nostra città, vogliamo fare gli auguri per le prossime festività natalizie. In primis ai nostri lettori. Poi agli amici edicolanti che ci danno una mano nella distribuzione del giornale. Infine al Sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali. Le strade della città, sono ormai piene di luminarie. In forma ridotta per l’incombente crisi economica che investe l’Italia e a cascame ogni segmento di questo nostro grande Paese. Ma non c’è quel clima di festa e di rincorsa ai regali che abbiamo notato altre volte. Negozi e ipermercati sono vuoti. La sparuta clientela va, guarda e in genere non spende se non in misura decisamente ridotta rispetto al passato. L’incertezza per il futuro genera depressione e paura. Sono tempi difficili. L’incertezza però si evidenzia anche a livello politico. Nonostante le professioni di ottimismo del sindaco: almeno nelle dichiarazioni

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ufficiali, la maggioranza uscita fuori dalle ultime elezioni appare in preda a convulsioni e contorsioni che impediscono l’agibilità dell’azione politica. La città, appare bloccata: paralizzata. L’ultimo consiglio comunale, celebrato in maniera “carbonara” ovvero senza avvisare la stampa, ha sentenziato il rinvio dell’approvazione di un atto strategico e fondamentale di un esecutivo. Ci riferiamo all’assestamento di bilancio. Motivazione ufficiale: i dirigenti non avrebbero approntato gli atti utili per procedere in tal senso. Ci sembra una scusa risibile. Una “pezza a colore” per nascondere le divisioni, tuttora in essere all’interno del quadro politico di maggioranza. Intanto e di questo lo ringraziamo pubblicamente, riceviamo la comunicazione della programmazione di ulteriori sedute del consiglio comunale da parte di Emilio Polizio, che evidentemente da buon giornalista, prima ancora che da consigliere comunale ci informa in tempo utile circa il calendario delle sedute di consiglio. Ecco il calendario delle prossime sedute del civico consesso. La conferenza dei Capi - Gruppo visti gli impegni istituzionali del Sindaco ha deciso di rinviare il Consiglio Comunale previsto per il 19 dicembre alla data del 21 dicembre alle ore 15 con il seguente ordine del giorno: Discussione sul P.I.U. Europa; istituzione del consiglio tributario. Inoltre si è deciso di convocare un ulteriore Consiglio per la data del 27 dicembre con all'ordine del giorno l'assestamento di bilancio. Dunque si

evidenzia ancora una volta, un rinvio per impegni istituzionali del sindaco Carfora, ed ancora un rinvio per l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Sarà ancora una volta colpa della dirigenza, che il Sindaco dice di aver nominato con una scelta personale non condizionata dai partiti, assumendosi quindi l’intera responsabilità anche per quanto riguarda il possesso dei requisiti di professionalità e competenza? Nutriamo qualche legittimo dubbio, al riguardo. O forse questi continui rinvii sono dovuti alle frizioni ormai evidenti tra il Partito democratico con la sua rappresentanza consiliare e gli assessori presenti in giunta in quota Pd, che il sindaco ha confermato a dispetto della sfiducia manifestata nei loro confronti dalla rappresentanza consiliare del partito di Bersani. Per Carfora cio’ fa parte delle dinamiche interne del partito democratico. Bisogna aspettare. Intanto la città non puo’ aspettare i tempi “ biblici” della politica. C’è un’umanità dolente e senz’alternativa fuori dal palazzo della politica che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena che non comprende il teatrino della politica. Il vaucher per l’acquisto del pacco natalizio non ci sembra risolva i problemi delle politiche sociali. Questa città: la nostra città, attende da tempi immemorabili sviluppo, occupazione, buona amministrazione, condizioni di vivibilità normali, buona sanità. L’elenco è lungo e datato. Riuscirà nell’anno che verrà il Dr. Carfora ad invertire la tendenza? Noi, ce lo auguriamo e lo auguriamo ai nostri cittadini.

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L'EVENTO

Il portale per la Città di Casoria:

www.casacasoria.it

Il Giornale di Casoria è online! di Giuseppe Storti

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ine anno con il botto finale. E’ quello della nostra Testata, che dopo appena 8 mesi di vita va sul web. Un traguardo che ci inorgoglisce. In genere siamo sempre misurati. Non ci piacciono i toni esagitati. Nonostante l’età non siamo ancora in menopausa giornalistica di cui osserviamo i nefasti effetti che si vedono in giro. Andare oltre è il nostro motto. E grazie al nostro Editore: Dr. Carlo De Vita, con il portale siamo andati ben oltre le più rosee aspettative. Dopo 24 numeri il Giornale di Casoria è entrato nel cuore dei casoriani. Ce lo dice la gente. I lettori, gli amici edicolanti che ringraziamo per il prezioso lavoro di distribuzione della Testata. Ora le grandi autostrade informatiche di internet ci aspettano. Non ci poniamo limiti. Abbiamo un Editore moderno e caparbio che ci segue e ci incoraggia. Ma soprattutto gestisce il giornale con tecniche aziendalistiche e manageriali. Ma abbiamo anche costruito pezzo dopo pezzo un gruppo redazionale che tutti ci invidiano. Un mix di affermati professionisti di questa città, ed un gruppo di giovani

di belle speranze e grandi prospettive. Non chiediamo tessere d’appartenenza. Mai fatto in oltre trent’anni di carriera. Ai redattori del giornale chiedo solo di seguire i fatti in assoluta autonomia esprimendo quindi un commento e un’opinione in piena libertà di coscienza. Il portale che andrete a cliccare numerosi: ce lo auguriamo, è stato prodotto da specialisti della materia, e’ aggiornato alle ultimissime tecniche di gestio-

ne e produzione di notizie e articoli online. Contiene tutto cio’ che puo’ essere utile al cittadino ed all’utente di determinati servizi fondamentali per la vita quotidiana. Ma soprattutto sarà un portale di informazione interattivo. I contenuti principali li abbiamo messi noi. Ma a vostra scelta inseriremo

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quelli che ci segnalerete secondo le vostre preferenze e i vostri gusti. Curerà la parte web della nostra offerta editoriale il giornalista Giuseppe Pesce. Un collega che ho indicato io all’editore, che ha accettato di buon grado. Chi mi conosce sa bene che ho sempre lavorato in team , gestendo gruppi secondo metodi di consenso e non di comando. La logica dell’uomo o del direttore solo al comando è sbagliata e arcaica. La redazione è come il corpo umano. Tutti gli organi sono fondamentali alla bisogna. E’ come il celebre monologo di Menenio Agrippa il nobile romano che convinse i plebei che avevano abbandonato Roma a tornare sui propri passi, facendo proprio l’esempio del corpo umano. Tutti concorrono a formulare e produrre un’offerta giornalistica che sia gradita ai lettori e soprattutto non sia improntata all’eterogenesi dei fini. Il fine è unico: fare informazione, portando nel cuore Casoria: la nostra città. Ma il portale,così come il giornale partendo da Casoria: la nostra stella polare, vuole riferirsi anche all’Area a Nord di Napoli. Questo l’altro traguardo. Intanto buon portale a tutti. E mi raccomando: non perdiamoci di vista e di mouse. Il Giornale e il portale di Casoria: l’informazione a portata di vista e di mouse.

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L ' I N T E R V I S TA

Situazione LAVORO Parla Gennaro Laudiero, delegato del Movimento di Lotta per il Lavoro. di Rosa Davide

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disoccupati casoriani hanno dato luogo ad un presidio permanente in Piazza Cirillo. Quali sono le loro rivendicazioni? Innanzitutto tengo a precisare che il gruppo dei 30 disoccupati, che in questi giorni presidiava la piazza, non appartiene al Movimento di Lotta per il Lavoro. Al di là delle divisioni, noi siamo un Movimento autonomo e autogestito, senza interferenze e strumentalizzazioni politiche esterne. Le nostre rivendicazioni, come tutti sanno, sono quelle di portare a Casoria, attraverso interventi e progetti, ricadute occupazionali. Infatti stiamo spingendo, ormai da anni, a creare condizioni di lavoro attraverso dei programmi dettagliati. Chiediamo all’assessore alle attività produttive di attivarsi immediatamente, per riprendere subito i contatti con la Menarini Group di Bologna, per la realizzazione di un progetto, che non sia semplicemente un altro centro commerciale, visto che siamo circondati da decine di centri commerciali dismessi, ma che porti alla costruzione della Cittadella del benessere, un importante centro turistico per la cura della salute. Siamo stati personalmente in provincia di Treviso, per studiare il modello Vedelago, e abbiamo intrapreso con l’amministrazione Carfora una serie di incontri, per realizzare un centro ecosostenibile per la raccolta differenziata. Riguardo la questione di Casoria Ambiente, abbiamo chiesto che i lavoratori possano accedere a corsi di formazione, e conseguentemente essere assunti, dato che i dipendenti della società, non riescono più a sostenere dei ritmi così massacranti, con troppe ore di straordinario. Più volte i disoccupati casoriani hanno incontrato il sindaco e i membri della nuova amministrazione. Quali sono stati gli esiti di questi incontri? La nostra azione di lotta ha portato a una costante interlocuzione con la nuova amministrazione, per la risoluzione dei problemi occupazionali a Casoria. Abbiamo presentato in 4

Consiglio Comunale un importante Protocollo d’intesa, per far fronte alla crisi occupazionale. Quest’ultimo è stato definito da qualcuno come “un pezzo di carta”. Vogliamo ricordare che il Protocollo d’intesa è stato votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, e che certamente non staremo a guardare impassibili quello che succede. Qualsiasi azienda di ogni ordine e grado, che verrà a investire sul nostro territorio, dovrà attingere forza lavoro dai disoccupati casoriani, e in ogni caso, visto che abbiamo proposto questa iniziativa, vogliamo in percentuale una corsia preferenziale. Questa iniziativa tutela tutti i disoccupati di Casoria. Nel caso in cui questa Amministrazione do-

vesse perpetuare contro i disoccupati le solite manfrine e clientele, sarà lotta dura, visto che non possiamo più vivere e i debiti oramai fanno da padrone nelle nostre vite. Tanto atteso il consiglio comunale per l’approvazione del PIU Europa. E’ ottimista a tale riguardo? Finalmente!!! Qualcosa sembra muoversi nella direzione giusta, ma abbiamo delle preoccupazioni alquanto obiettive. Dovranno essere gestiti 35 milioni di euro in materia edilizia e infrastrutturale. C’è da temere che la camorra possa modificare e disorientare questi fondi, chiediamo quindi all’Amministrazione di gestirli in maniera trasparente e di dirci chiaramente in che modo. Inoltre, c’è bisogno di accorpare alcuni importanti interventi come ad esempio i palazzi di pregio storico e di importanza infrastrutturale e sociale. Dividere tali fondi, significherebbe destinarli ai soliti noti potentati del territorio. Tali interventi dovrebbero, a mio parere, per un maggiore risparmio, essere inseriti nel contesto del PUC (mai adottato dal Consiglio Comunale) con il nuovo piano casa. Saremo in Consiglio Comunale,

per vigilare sull’operato dell’amministrazione. Dovranno essere creati degli sbocchi occupazionali per i disoccupati, chiederemo a breve un incontro su questo tema. Il 23 Dicembre, i disoccupati casoriani saranno per le strade della città in un corteo per il lavoro. Cosa può dirci su questa iniziativa? Si, come l’anno scorso vogliamo riproporre questo importante appuntamento di democrazia partecipata. La manifestazione si svolgerà di mattina alle 10:00. Da Piazza San Paolo partirà un corteo, che attraverserà tutte le strade importanti della nostra città, per rivendicare la nostra situazione di disagio economico e sociale per la mancanza del lavoro. Siamo stanchi di aspettare, i tempi della politica sono lunghi e estenuanti, mentre i figli di questa città non possono mangiare, pagare le utenze del gas, dell’energia elettrica e dei tributi locali. Abbiamo invitato i movimenti di lotta di Napoli e provincia, che come sempre verranno in soccorso a chi lotta per i diritti e per la dignità degli uomini. La manifestazione avrà come tematica la questione della crisi economica contro il debito. L’evento terminerà poi in piazza Cirillo, nei pressi della lapide in memoria delle vittime della Strage di Natale in San Benedetto Val di Sambro avvenuta nell’84, dove verrà deposta una corona di alloro. Approfittiamo di questo spazio per invitare tutte le associazioni, i movimenti, le organizzazioni politiche e sociali, a partecipare alla manifestazione. Cosa si aspetta da quest’amministrazione? Crede che i cittadini possano avere fiducia in essa? La fiducia si guadagna attraverso i fatti, con interventi mirati, sani, trasparenti e legali. Solo così questa amministrazione potrà godere di credibilità. In sei mesi ci sono stati diversi mal di pancia tra chi preferisce la spartizione, i sottogoverni e gli incarichi, ma la città ha bisogno di un’inversione di tendenza radicale e storica. Basta giocare sulle spalle dei disoccupati e dei cittadini! Un podista prima di vincere un premio deve correre e sudare, solo se arriverà tra i primi tre sarà premiato. Allora questa Amministrazione deve prima correre, sudare, realizzare e dopo, se è il caso, essere premiata, attraverso la fiducia della cittadinanza.

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I L FAT T O

Una bella iniziativa ANTI-CAMORRA a pochi passi dalla nostra cittadina Inaugurata a

San Pietro a Patierno una trattoria in una villa confiscata a un Boss.

di Luca Scialò

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na villa su tre livelli, lussuosa e maestosa, si ergeva prepotentemente a San Pietro a Patierno. Apparteneva a una famiglia camorrista, che se l’è vista sottrarre quattro anni fa mediante confisca. E adesso ha anche uno scopo sociale. Sarà di fatti inaugurata una trattoria dove lavoreranno ex detenuti e giovani a rischio. “Si tratta del primo caso a Napoli – ha detto l’assessore comunale alla Legalità Giuseppe Narducci – di un riutilizzo sociale a fini produttivi di un bene confiscato alla camorra. Da questa esperienza si proverà a ricavare una concreta opportunità di lavoro per i giovani”. Il locale è intitolato alla memoria di Dario Scherillo, 26enne ucciso per errore nel corso della faida di Scampia, crivellato

dai killer il 6 dicembre del 2004 mentre era in sella alla sua Honda a Casavatore, al confine con Secondigliano. “A dimostrazione che l’idea di questa amministrazione è che ciò che ci sottraggono le mafie ce lo riprendiamo con gli interessi”, ha ribadito Narducci. La riconversione del bene confiscato si inserisce nel progetto “Mafie in pentola” (come l’omonimo spettacolo teatrale di Tiziana De Masi), che prevede il riutilizzo dell’immobile per la realizzazione di un ristorante sociale con annessa un’aula laboratorio per corsi di cucina ed educazione alimentare per i minori a rischio. Ma anche attività di accoglienza per chi ha trascorso anni dietro le sbarre e per le loro famiglie. Il ristorante-laboratorio si trova in via Laburia n. 58. Ma non tutti a San Pietro sono convinti dell’iniziativa. “Qui non li vogliamo – tuona un’anziana che abita nei pressi

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della villa - fateci stare tranquilli”. E’ anche su questo che lo Stato deve lavorare: sulla mentalità dei cittadini. Far percepire loro che la sua presenza sul territorio non è una fastidiosa eccezione, bensì la regola. Insomma le altre città si muovono nell’ottica del riuso a fini sociali dei beni sequestrati alle organizzazioni criminali. Tutto sembra fermo invece a Casoria, dove, come segnalato dal nostro giornale di recente, sono ben 48 gli immobili sequestrati alla malavita che da anni aspettano di essere riconvertiti a finalità sociali. Ma al Comune tutto tace. Alcuni di essi rischiano il degrado e addirittura sono divenuti la base per occupazioni abusive di Rom. Come sempre la nostra città è maglia nera anche in quelle iniziative che potrebbero dare più servizi alla città, dando anche un segnale di legalità e di presenza delle Istituzioni che riconquistano pezzi del territorio allo stato di diritto.

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IL CASO

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI:

colpevoli solo di non avere Santi in paradiso La tragica situazione della disoccupazione: 12.000 solo a Casoria. La parola ai diretti interessati. di Daniela Devecchi

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odici mila disoccupati nella sola Casoria. E' il tragico bilancio di una crisi tutta Italiana che trova in Napoli e in Campania il suo culmine fondamentale. Nella città del napoletano la situazione è oltremodo grave. La mancanza di lavoro colpisce soprattutto le fasce più giovani, e i neo laureati. Chi prende una laurea oggi, in poche parole, anche con il massimo dei voti, ha poco da sperare. C'è poco da stare allegri in una situazione come questa. I cortei per il lavoro e la legalità purtroppo non bastano, occorrono fondi, investimenti e voglia di rimboccarsi le maniche. A Casoria, le aree dismesse ormai non si contano più. Dagli anni ottanta sono rimaste “tale e quali” non ci sono stati investitori, nè tanto meno forte volontà di riprendere in mano la situazione. Non è stata creata occupazione e peggio ancora, quelle zone abbandonate restano tutt'oggi “bersaglio” per scaricatori abusivi o per malfattori

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che giungono là anche per “spartirsi il bottino”. Ma non basta: ultimamente anche la chiusura dell'Alenia, con la perdita di altri posti per dipendenti ormai ultra quarantenni che avranno una seria difficoltà nel trovare un altro impiego, finendo per inglobare le già grosse fila del lavoro nero. E che ne sarà dell'estesa area ormai abbandonata? C'è chi scommette che la zona diverrà, proprio come accaduto in passato, un' ulteriore territorio dismesso, nonostante la volontà espressa dal sindacato CGIL di farne una “zona produttiva ad alta occupazione”. Ma torniamo ai laureati. Molti tra loro hanno trovato come sola occupazione possibile il classico lavoro dei “call center” a progetto e senza alcuna garanzia. A Casoria, in pochi anni, sono spuntati come funghi, e non c'è giovane, anche con una laurea importante, che non abbia fatto una minima esperienza in questi uffici. C'è chi invece, con i tempi che corrono, ne ha fatto la propria occupazione principale. “A che serve specializzarsi o fare master?- testimonia a riguardo Raffaella residente in Via Pio XII- fare master è solo una perdita di tempo, non c'è posto, non ci sono speranze. Io sono

laureata in Giurisprudenza, che speranza ho per il futuro?”. Ancora più toccante la testimonianza di Giovanni, trentenne pluri laureato con il massimo dei voti: ”Io ho due lauree, una in legge, l' altra in scienze politiche- prosegue- sono dipendente in un call center. E' l' unica cosa che ho trovato. Sto cercando di aprirmi uno studio mio, di mettere da parte i fondi- conclude ancora più delusoma per ora devo lasciare le cose come stanno. Non ci sono aspettative per me e per altri come me”. Il sindaco Carfora prima e dopo l’ elezione, disse che avrebbe cercato di aumentare l' occupazione nella cittadina. Tante speranze riposte dai disoccupati organizzati di Casoria per il progetto Vedelago: ovvero un impianto di riuso ecologico dei rifiuti da impiantare a Casoria, e poi L’ovulo commerciale con la tanto decantata “Città del Benessere e dello Sport.Poi più nulla. Solo parole, che hanno fatto seguito alle promesse. Infine un protocollo d’intesa con i disoccupati locali, che rischia di rimanere l’ennesimo bluff ai danni di quanti aspirano ad un posto di lavoro. La domanda è: queste nuove occupazioni che fine hanno fatto? Al momento tutto è rimasto lettera morta.

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ARPINO

Arpino si prepara a FESTEGGIARE IL NATALE Proposte anti-crisi. di Raffaella Battinelli

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l Natale è alle porte e la ridente popolazione della Cittadella, frazione di Arpino, è affaccendata nei preparativi: l’odore dei dolci tipici che inebria l’aria, i festoni sgargianti che illuminano e colorano le strade ed i negozi, alberelli addobbati ad arte che si intravedono dalle finestre, regalini e letterine a Babbo Natale già pronte ad essere spedite … In occasione di questa splendida festività Don Jonas il parroco della chiesa locale, la Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe in Casoria, non è rimasto a guardare, anzi, si è rimboccato le maniche ed ha messo in piedi un programmino dav-

vero niente male. A partire da Sabato 17 Dicembre, per tutto il periodo festivo, la comunità tutta è invitata a partecipare ad una serie di simpatici eventi, un modo familiare e festoso per non pensare alle preoccupazioni che ci assillano durante tutto l’anno. Ad aprire le danze, anzi i canti, sarà lo spettacolare concerto di musica classica (Sabato 17 ore 19:00) per poi proseguire con il tradizionale ed immancabile Presepe vivente ( Sabato 17 ore 20:30 e Dome-

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nica 18 ore 11:00 con ingresso gratuito ), e per finire il tanto desiderato spazio per i più piccoli che prenderà corpo in due momenti separati, cioè lo spettacolo natalizio dei bambini della parrocchia organizzato in collaborazione con l’ accademia “Musica è” di Napoli e la serata dedicata alla proiezione del famoso film “ A Christmas Carol” della Disney ( Martedì 20 ore 19:00 ).Durante tutte queste belle manifestazioni sarà allestito nel cortile della parrocchia un mercatino natalizio dove sarà possibile degustare ed acquistare prodotti tipici natalizi realizzati artigianalmente. Insomma ce n’è per tutti! Basta solo scegliere oppure, perché no gettarsi a capofitto a partecipare a tutte le attività ed assaporare ogni singolo minuto questa splendida atmosfera natalizia.

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ARPINO

Per Natale la comunità di Arpino richiede S strade nuove e un maggiore senso civico Urla di protesta contro un degrado ambientale e strutturale. di Raffaella Battinelli

Caro Babbo Natale sono una giovane cittadina che da troppo tempo a questa parte si trova a dover combattere con l’ egoismo e l’inciviltà dei suoi concittadini. Non so proprio come risolvere questo odioso e snervante dramma quotidiano. Scrivo a te perché magari almeno tu puoi farci qualcosa. Ogni mattina mi sveglio con la solita speranza, quella di non far tardi a lavoro perché altrimenti rischio di perdere il posto; il servizio bus funziona a malapena e quando va bene, mi tocca poi superare l’ostacolo insormontabile del traffico. Sai, dalle mie parti è quasi una tradizione, portata avanti ed alimentata da almeno due fattori. Il primo è che siamo del tutto sprovvisti di strade decenti, quelle che abbiamo sono a malapena percorribili tranne però quando piove … in tal caso è addirittura consigliabile non uscire di casa se si vuol far salva la

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pelle. Il secondo fattore è rappresentato dall’abusivismo e dal menefreghismo. Mi spiego. Ti cito ad esempio una strada in particolare : Via Nazionale delle Puglie, all’altezza della Peugeot e del numero civico 46… Hai presente? Beh, lì la strada non solo è dissestata da anni ed anni ma il problema non si può neppure risolvere poiché , trovandosi ai margini di Casoria, una parte del marciapiede appartiene alla giurisdizione del Comune di Napoli e in più la strada è provinciale, quindi intoccabile. Come se tutto questo non bastasse in quel preciso pezzetto di strada c’è una restrizione che va a formare un imbuto dal quale le automobili difficilmente riescono ad uscire se non dopo ore ed ore, pensiamo un autobus ... Insomma è un vero e proprio inferno. Se poi disgraziatamente dovessi avere l’urgenza di spostarmi di pomeriggio oppure peggio di sera, dovrei in più affrontare il problema del prolungamento dei negozi fin sopra tutto il marciapiede e le macchine parcheggiate in seconda e terza fila da chi pesa egoisticamente solo a fare i propri comodi. Poi vengono a raccontarci che a Natale sono tutti più buoni … Per tutti questi motivi ti chiedo se per favore, almeno tu puoi provvedere a risolvere il problema.”

PANORAMA CASORIANO a cura di Antonella Storti

egnaliamo il secondo posto ottenuto da Angela Micheletti di 16 anni, con plauso della giuria e dell' auditorio, nella 3° edizione del premio letterario (sezione giovani) " le parole dell' anima", tenutosi a Casoria nella Biblioteca comunale il giorno 09.12.2011. Questo risultato ha una valenza straordinaria, poichè conseguito in "casa". Infatti nonostante i numerosi successi letterari che Angela ha riportato in vari concorsi a livello nazionale (di cui anche un attestato dal vescovo di N' Dali nel Benin; Monsignore Martin Adjou, che durante un viaggio ha letto una favola scritta da Angela ed ha ritenuto opportuno tradurla affinchè fosse letta ai bambini del centro africano " Sta Maria"), questo, riconoscimento è stato particolarmente gradito dal papà di Angela, Il Dr. Micheletti Gennaro Dirigente sanitario dell’Ospedale Moscati di Avellino, casoriano doc, che nei fine settimana torna in città, e dobbiamo dirlo con molto orgoglio, segue il nostro giornale, e ogni iniziativa editoriale che ha curato il nostro direttore. Complimenti ad Angela ed al Papà. Ecco il testo della poesia. Memorie crepuscolari Occhiate fugaci, risate sommesse, lo zefiro che soffia dal mare … Ricordi soffusi di tempi remoti. Il sole tramonta, il cielo si spezza, ripudia la luce, bacia le ombre. La luna germoglia in filigrane dorate, il mio pensiero si perde in infiniti sogni e sento il suo cuore palpitare col mio. Lacrime dolci solcano il viso, fili d’argento fra boccoli d’oro. La morte è in agguato, ma la vita ritorna col suo flebile tocco e l’infinito si specchia nei suoi occhi di giada.

Giubileo dei commercialisti

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i è tenuto presso la sede dell’ O.D.C.E.C. , di piazza dei Martiri a Napoli, il “Giubileo dei Commercialisti”. Un’ importante occasione di incontro tra la categoria e le istituzioni ecclesiastiche, eccezionalmente rappresentate dal Cardinale Crescenzio Sepe e dal direttore di Nuova Stagione Crescenzio Piscopo. L’impegno civile ed etico dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli ha di fatto promosso due protocolli di intesa tra l’ Odcec di Napoli e la diocesi di Napoli: l’istituzione degli sportelli presso i Decanati per la tutela dei piccoli risparmiatori e l’istituzione di un centro studi tra Diocesi di Napoli ed Odcec, che individui i migliori progetti presentati da associazioni e Onlus; In rappresentanza della città di Casoria erano presenti Giovanni Naccarato, Riccardo Musto ed Antonio Pugliese.

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S T O R I E D I PA ES E

La storia di Irina Vicende di immigrati, di minori e di miserie in una domenica casoriana. di Margherita De Rosa

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ono da poco passate le 14.30 di domenica: per chi non è particolarmente incline ai piaceri della tavola, sembra questa l’ora più indicata al fine di portarsi in uno dei tanti centri commerciali, per gli inevitabili acquisti natalizi, evitando il folle carnaio che si accalcherà, inevitabilmente, dalle 16.00 in poi…dunque, in marcia per la compera più vantaggiosa, si beneficia della quiete domenicale, per qualche aspetto un po’ inquietante, soprattutto nella zona antistante la stazione ferroviaria: piazza Dante, infatti, è un deserto senza oasi, la desolazione più totale domina incontrastata e solo figuri poco raccomandabili si aggirano nei paraggi. In questo scenario si staglia, in tutta la sua solitudine, l’immagine fragile e delicata di una ragazzina, visibilmente turbata, alle prese con un cellulare: il lieve tremore delle mani, gli occhi lucidi, sono segno tangibile di un profondo malessere, molto probabilmente di quella che comunemente chiamiamo paura ma che, nello specifico, ha un nome un po’ diverso: panico… Eh si, è proprio panico quello che si legge sul volto della bambina, che tenta di stabilire un contatto con qualcuno che non c’è, almeno momentaneamente…l’istinto di chi osserva è quello di farsi presente, di chiedere alla piccola se ha bisogno di qualcosa, anche se si tratta di una domanda retorica; all’istinto, però, fa eco la ragione, che prevede una reazione negativa: si è comunque sconosciuti agli occhi dell’indifesa creatura, e ciò potrebbe determinare ulteriori turbamenti…la situazione non si sblocca, quindi, è opportuno decidere: farsi avanti è l’unica soluzione! Nel giro di qualche secondo ci si accosta alla piccola, chiedendole: << Hai bisogno di qualcosa? Ci sono problemi? >>, ed ecco che il panico diventa terrore vero e proprio…comprendendo la situazione, si cambia tattica di approccio: << Non preoccuparti, puoi stare tranquilla, vogliamo solo aiutarti…>>: la bambina guarda, se potesse, metterebbe ai raggi X cuore e cervello dell’interlocutore per comprenderne intenzioni e sentimenti, ma deve

solo accontentarsi delle parole rassicuranti e ciò non le basta, non le può bastare…tuttavia, sembra avere un cedimento, forse non regge più a lungo lo stress emotivo e dice: << Ho paura…>>: e non ha paura della situazione di solitudine della stazione, forse nemmeno del tizio, assai poco rassicurante, che dorme, o finge di dormire, in un’auto accostata al marciapiede: ha paura di chi cerca di aiutarla…e allora si riparte con caute sollecitazioni:<< Non devi avere paura, possiamo solo darti una mano: chi stai cercando?>> e, finalmente, la ragazzina inizia, timidamente, il suo racconto con un accento chiaramente straniero: << Vengo da Acerra, doveva venirmi a prendere mia sorella, ma non c’è, non mi risponde al telefono…>>, intanto un lacrimone scende giù…<< Ma dov’è tua sorella? Forse lavora a Casoria?>>: la risposta è immediata, questa volta: << Si, lavora in un bar >>; << Ma dove esattamente?>>…la piccola non sa fornire indicazioni più dettagliate e, allora, non resta altro da fare che proporle di salire in macchina e “fare da guida” verso la meta desiderata. Ovviamente, subentra una nuova incertezza nell’animo della ragazzina, comprensibilissima: chi, al suo posto, non farebbe fatica a fidarsi di estranei? Infine, però, la decisione è presa, si parte alla volta del bar,

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che poi non è un bar, bensì un negozio che prepara piatti pronti, collocato nei pressi di piazza Benedetto XV. Nel frattempo si riesce a strappare qualche parola alla piccola, che dice di chiamarsi Irina, di abitare con la sua numerosa famiglia ad Acerra, di avere due sorelle che lavorano a Casoria, di lavorare lei stessa e di essere molto legata a suo fratello Alì, che “va a scuola” e, nel pronunciare questa parola, per la prima volta, gli occhi, bellissimi, di Irina, si illuminano…che stranezza, che fenomeno straordinario: laddove i nostri pargoli si rabbuiano, Irina gioisce; quella che per tanti risulta una parola terribile, per una ragazzina extracomunitaria è fonte di letizia…già, a lei piaceva andare a scuola, stava bene a scuola, ci sarebbe tornata volentieri, ma deve lavorare, sente l’obbligo di aiutare la famiglia. Chissà se Irina comprende che è solo sfruttata, chissà se si rende conto di quanti diritti le siano negati, ma, in fondo, non le importa più di tanto, perché c’è quel fratellino a percorrere la strada che lei ha dovuto abbandonare…già, ma fino a quando? In quale giorno, non lontano, anche Alì dovrà fare, ancora bambino, la spola Aversa-Casoria tutto solo,ed imbattersi in situazioni assai spiacevoli? Non ci è dato saperlo, quel che conta è che Irina ora sia al sicuro, vicina alla sorella, certo, ma, purtroppo assai lontana da quella normalità che le spetterebbe come bambina, come persona, come cittadina di un mondo che può definirsi dignitoso per molti, ma non per tutti, certamente, e purtroppo, non per lei…

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L'EVENTO

Primo anniversario dell’associazione Uniti per il Sorriso “Liberi di sorridere, perché il sorriso aiuta ad essere liberi”. di Francesco Scalamogna

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’associazione “Uniti per il Sorriso” nasce ufficialmente sul finire dello scorso anno dalla volontà di quattro amici, in seguito all’esperienza di volontariato maturata nel sostegno degli ammalati a Lourdes. Numerosi gli eventi e le iniziative già promosse dall’associazione, composta da giovani brillanti, ricchi di passione e volontà che dedicano spazio del loro tempo a chi ha bisogno. In occasione dell’anniversario del primo anno di vita, gli “Uniti” hanno organizzato lo scorso week-end una tre giorni di attività che riassumono concretamente gli obiettivi del loro status sociale. Nel giorno dell’Immacolata si è inaugurata la Casa di Babbo Natale all’interno della Villa Comunale. L’idea nasce dalla volontà di donare un sorriso a quei bambini che altrimenti non vivrebbero un Natale sereno. I bambini, dopo aver compiuto un percorso a tappe tra elfi e menestrelli, hanno finalmente incontrato nell’ultima stanza Babbo Natale, il quale, facendoli

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sedere sulle proprie ginocchia, raccontava segreti ed ascoltava le richieste dei bambini. Versando un contributo di 5€, le famiglie hanno potuto ritirare in tempo reale il calendario 2012 con la foto impressa dei propri figli; Il raccolto servirà per remunerare il progetto “Un sorriso per l’Africa”, attività avente ad aggetto l’acquisto di 500 vaccini antimalarici da destinarsi al villaggio di Uroa Presso Zanzibar (Africa, isola della Tanzania). Sabato 10 dicembre è stato organizzato il “Pranzo Sociale”: tramite

la Caritas, cinquanta senza dimora, poveri e persone disagiate sono state invitate ad un pranzo coi fiocchi che l’Associazione ha offerto loro presso la Parrocchia Santuario di San Benedetto Abate di Casoria. Presente a tale evento e legata all’associazione l’assessore Luisa Marro, che ha espresso pieno sostegno verso queste iniziative di solidarietà. Don Pasquale Fioretti, parroco di San Benedetto, ha sottolineato come questi eventi contribuiscano a vivere il Natale nel senso più profondo del significato, condividendo un pasto caldo con chi oggi ci rappresenta Gesù Cristo. A conclusione della tre giorni, domenica 11 dicembre si è tenuto presso il Santuario Parrocchia di San Benedetto Abate il “Concerto Natalizio” del coro di voci bianche, gli “Angeli del Sorriso”, e del coro della compagnia teatrale dell’associazione. Al termine, i bambini hanno lasciato salire al cielo cento luminarie, alle quali è stato legato un proprio desiderio per l’anno che verrà. Donare sorrisi è la cosa più preziosa e forse difficile che si riesce a fare oggigiorno, impegnarsi per questa causa ci tiene davvero tutti uniti.

il giornale di Casoria • Domenica 18 dicembre 2011


L'EMIGRANTE

Quando? Alle calende greche! Tagli alla politica? La casta salva la casta! di Edy Vitale

Davvero vergognoso l'atteggiamento dei parlamentari che continuano a dire e disdire, ad affermare e a ritrattare la possibilità di un taglio ai loro stipendi e alle loro pensioni. Fini e Schifani hanno avuto un bel da fare per tentare di rimediare ad una situazione imbarazzante e pericolosa,che potrebbe diventare esplosiva, assicurando che i tagli si faranno e non ci sarà nessun rinvio. Anche se, badate bene, il provvedimento non può essere preso dal governo in carica sic et simpliciter, ma bisogna far riferimento ad un proposta del precedente governo, per cui tal Giovannini, incaricato ad hoc,dovrà riunire l'apposita Commissione e mettere in atto tutto

l'iter procedurale che si preannuncia alquanto complicato... già queste precisazioni fanno intravedere che il cammino sarà lungo e tortuoso...Intanto c'è chi continua a blaterare, sostenendo che un deputato italiano ha un'indennità netta di soli 5000 euro (sic!) e che comunque nella manovra presentata dal Governo Monti non c'è alcuna norma che taglia gli stipendi dei parlamentari. Benissimo, o meglio, malissimo! Allora ci state prendendo per i fondelli?!Che cosa vuol dire che il polverone che si è sollevato ha coperto i veri temi delle pensioni e dell'ICI? Il problema è, caro deputato, che a questo punto i poveri cittadini pensionati o colpevolmente possessori di una casa di proprietà, che si vedono spremuti come limoni, vorrebbero vederci chiaro, sapere se i sacrifici, le lacrime e il sangue vengono richiesti solo a loro o se magari i loro rappresentanti politici, quelli che dal popolo sono stati

il giornale di Casoria • Domenica 18 dicembre 2011

votati e portati in parlamento e al senato, hanno dato per primi il buon esempio ( come sarebbe logico!), rinunciando al cumulo di privilegi che, come tutti sanno, si sommano allo stipendio mensile portandolo a 12/13000 euro al mese! E' una richiesta eccessiva, forse, la nostra? Del tutto insulso e pietoso poi il commento laconico di un altro deputato di segno politico opposto al precedente che, lamentandosi per il fatto che demonizzare lui e i suoi colleghi sia diventato ormai uno sport nazionale, invita a tagliare ai parlamentari non solo gli stipendi, ma anche la testa! Un consiglio da amica: con i tempi che corrono ci vada piano con queste battutacce, onorevole!

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CONTEMPORARY

Ti amo Napoli: un fenomeno di MUSICA e CALCIO! Parla Nando Misuraca autore di una canzone dedicata al Napoli che sta spopolando sul web. di Rosa e Concetta Alvino

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hi segue il Calcio Napoli e i vari siti che sul web osannano la squadra diretta da Walter Mazzarri, si sarà imbattuto piacevolmente con la canzone che sta spopolando sul canale you-tube e sui vari Social network, “Ti amo Napoli”, brano scritto dal giovane cantautore partenopeo Nando Misuraca. Vincitore del Premio “Pigro-Ivan Graziani 2010-Topo1” con il brano “Inavvertitamente”, Nando Misuraca ha partecipato al Festival Sanremo giovani Nuova generazione con il brano “Suono Libero” (titolo scelto per la nascita di un’etichetta discografica “Suono Libero Music” proprio per dar voce alle nuove leve della musica pop). Carissimo Nando, oramai la tua canzone sta letteralmente furoreggiando. Raccontaci allora come nasce quest'amore verso la maglia del Napoli? Essere tifoso azzurro è nel mio dna, probabilmente era scritto nei miei geni ancor prima che io nascessi. Come recita la mia canzone “Napoli è un sentimento” ed appartenere alla grande famiglia dei napoletani vuol dire sentire fortemente questo fuoco sacro di appartenenza ancor prima di venire al mondo. E’ chiaro che questa passione c’è tramandata dai nostri padri ed è un fuoco che difficilmente si affievolirà col tempo. Tu sei un cantautore della nuova generazione musicale nel panorama partenopeo. Che cosa rappresenta questa rinascita della squadra per la città di Napoli?

Rappresenta uno dei prodotti da esportazione più concreti che siano stati concepiti e creati negli ultimi anni nella nostra città. D’altronde non mi sorprende che dietro questo progetto ci sia un’abile manager come Aurelio De Laurentiis. Le Istituzioni e gli imprenditori locali dovrebbero prendere esempio dalle strategie vincenti del nostro Presidente ed ideare altri progetti che portino in giro per il mondo il marchio della città di Napoli. Invece, tutto ciò che fanno, è comprarsi spazi pubblicitari al San Paolo, o affiliarsi al club azzurro. Vivendo, così, sempre di luce riflessa. La musica è il tuo grande amore… Come si coniuga con la passione del tifo? Mai come in questo momento vanno di pari passo. Sento frequentemente parlare i gestori locali che “piangono” perché le partite del Napoli sono spesso di sabato. Ma a questi signori dico di rivedere sul serio la loro capacità organizzativa, perché quando gioca il Napoli, è un momento di aggregazione incredibile ed il Napoletano è un tifoso caliente ed appassionato che ama condividere il proprio tifo con altre persone. Quindi dovrebbero capire che se gioca il Napoli il sabato è solo un vantaggio e non un disastro come vogliono far credere a noi musicisti. Raccontaci come nasce questo progetto musicale 'Ti amo Napoli' che coinvolge insieme a te altri artisti? “Ti amo Napoli” è una canzone nata un anno fa, scritta da me, e poi riposta, in compagnia di tante altre “incompiute”, in un cassetto. E’ nata dall’esigenza di voler dichiarare il mio amore per la squadra azzurra e la mia città in un momento storico particolarmente difficile e pieno di contraddizioni. Tuttavia, in quel momento,

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che coincideva con il Napoli di Mazzarri che volava verso la Zona-Champions, c’erano fin troppe canzoni dedicate ai partenopei. Alcune, davvero grottesche rivisitazioni di successi pop italiani. E siccome sentivo che poteva essere qualcosa di importante, ho deciso di aspettare. Poi, quest’estate, è nata l’idea di coinvolgere altri artisti. Gradualmente la “Ti Amo Napoli” che ascoltate in questi giorni nelle radio ha preso corpo e, grazie alla collaborazione di Gianni Conte, Umberto Bellissimo, Clementino, Maurizio De Giovanni, e dello studio Dharma Recording di Camposano, è divenuta realtà. Come spieghi questo fenomeno che sta superando i confini della nostra città? Napoli è una città d’amore, come dice Luciano De Crescenzo e se fossi nato, che so, milanese, probabilmente questo mio brano sarebbe passato inosservato. Invece qui tra il popolo c’è un forte senso di appartenenza e questa canzone ha riunito le quattro anime artistiche di Napoli. C’è quindi il pop-rock con me, il teatroletteratura con l’inedita coppia Umberto Bellissimo-Maurizio De Giovanni, il rap con Clementino e la tradizione melodica classica con Gianni Conte (cantante solista Orchestra Italiana di Renzo Arbore). Avete avuto commenti da parte di qualche calciatore? Questo è top secret: al momento opportuno saprete tutti i dettagli. Vogliamo che, come un fiore, “Ti amo Napoli” possa crescere e sbocciare con la primavera, di pari passo con i successi azzurri. Come cantautore e musicista, cosa bolle in pentola? Cosa ci dobbiamo aspettare per l'anno nuovo da Nando Misuraca? Entro il 2012 finalmente il mio album di inediti distribuito nei maggiori negozi nazionali. Chi mi conosce come artista da palco e dalla lunga gavetta, sa che questo è un risultato atteso da tanto. Resteremo in attesa di buone nuove musicali e sportive e ….. sempre Forza Napoli!

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RUBRICA MEDICA

Cistite, infezione al femminile

Come affrontare questo fastidioso disturbo. a cura della Dott.ssa Rossella Pace

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l sesso femminile è la vittima preferita di questo disturbo perché sfavorito dal punto di vista anatomico dalla presenza di un'uretra molto corta e adiacente al canale vaginale. Questa situazione, appunto fisiologica, favorisce la contaminazione per risalita dei microrganismi intestinali. Per le donne le "stagioni" più a rischio cistite sono quelle in cui si verificano forti alterazioni ormonali, come durante il ciclo mestruale, in gravidanza, in pre-menopausa. Sono momenti in cui le oscillazioni ormonali rendono più labili le difese locali alle aggressioni e le difese immunitarie vescicali, facilitando l'instaurarsi dell'infezione. Nell'uomo la cistite è oserei dire inesistente. Le rare volte che un paziente lamenta sintomi compatibili con quelli di una cistite risulta poi soffrire di prostatite. Anche in questo caso per ovvi motivi anatomici. La cistite si associa generalmente a sintomi come frequente stimolo di urinare associato a bruciore e dolore durante la minzione, urine torbide e, a volte, maleodoranti; gli attacchi più gravi comportano a volte la presenza di sangue nelle urine e una sensazione di crampi al basso ventre. La terapia antibiotica, associata all'assunzione di grandi quantità di liquidi, è generalmente efficace nel promuovere la regressione dei sintomi e la guarigione. I consigli alimentari vanno riservati a quando l'infezione è in corso, negli altri momenti si può mangiare quel che si preferisce. I cibi speziati e gli alcolici, in particolar modo la birra, producono metaboliti urinari che sono irritanti per la mucosa vescicale e uretrale. Quindi, se la mucosa è già infiammata, meglio evitare questi alimenti, così da non doverne eliminare con l'urina i metaboliti. Per ridurre il rischio di cistite è importante attenersi alle norme comportamentali e igienico-sanitarie: • bere molta acqua (almeno 1,5 litri al giorno) • ridurre il consumo di caffè, tè, bevande alcoliche, cibi speziati • urinare frequentemente • non trattenere a lungo l'urina • usare vestiti comodi, non stretti • usare biancheria bianca di cotone • preferire la doccia alla vasca da bagno • non utilizzare asciugamani usati da altri • accurata igiene personale, specie nei giorni del ciclo e dopo i rapporti sessuali • non usare diaframma, creme spermicide, anticoncezionali ormonali

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• combattere la stipsi e la diarrea, perché in entrambi i casi è più probabile che si verifichi una contaminazione da germi intestinali. In caso di infezione si raccomanda di: • contattare il medico ai primi sintomi sospetti. • assumere i farmaci prescritti secondo le modalità indicate. Soprattutto nel caso di terapie antibiotiche prolungate (cistite ricorrente) non interrompere anticipatamente il trattamento perché questo comporterebbe, oltre ad una mancata efficacia terapeutica, la selezione di ceppi batterici resistenti al farmaco prescritto. • eseguire gli esami clinici proposti. La cistite può evolvere in pielonefrite, infezione renale, che può indurre anche danni renali permanenti. La cistite inoltre può sottendere un’infezione urogenitale (es. vaginite) o malformazioni urologiche. È importante quindi accertare, con gli opportuni esami clinici, la causa della cistite per identificare la terapia

più adeguata e ridurre il rischio di complicanze successive. Essendo un'infezione batterica la terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici e di antidolorifici (antispastici, che riducono la contrazione della muscolatura vescicale). I farmaci antibiotici possono essere assunti in dose singola (se al primo episodio) o attraverso un breve ciclo di tre giorni (cistite cronica) che, secondo studi recenti, sembra più efficace della monodose. Anche la fitoterapia può essere un valido aiuto per alleggerire la sintomatologia della cistite: le sostanze naturali diuretiche sono in grado di aumentare l'espulsione di urina, favorendo pertanto l'eliminazione di scorie. Ricordiamo l'uva ursina ma anche altre piante ad azione diuretica (es. tarassaco). Utile è anche l'assunzione di cranberry o mirtillo rosso americano; i fermenti lattici orali e vaginali (che vanno a ripristinare l'equilibrio della flora batterica persa sia a livello vaginale che intestinale).

il giornale di Casoria • Domenica 18 dicembre 2011


SPORT

Il Giotto non vince ma CONVINCE! I casoriani cedono al tie-break contro la corazzata Alessano. di Francesco Scalamogna

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rande spettacolo al Palazzetto dello Sport di Casoria lo scorso sabato 10 dicembre. Per la nona partita valida per il campionato nazionale di pallavolo di serie B-2, il Giotto sfodera una buona prestazione contro l’Aurispa Alessano, squadra pugliese di

Lecce. Partita molto combattuta ed avvincente, dunque, che ha visto i pugliesi prevalere 3-2 solo nel tie-break [18-25; 25-21; 21-25; 26-24; 16-18]. Solito approccio blando del Giotto alla gara, i nostri entrano in partita a set ormai pregiudicato ma rifacendosi poi nel successivo. La partita è molto equilibrata e regala emozioni ai sostenitori di entrambe le squadre intervenuti al Palazzetto. Sul finire del quarto set, sul punteggio di 24-24, si è visto il vero spirito guerriero del Giotto che strappa agli avversari i due punti necessari alla conquista

dell’ultimo set. Però non arriva l’impresa: l’Alessano, terza nel girone, porta a casa un importante successo che la conferma squadra di vertice. Per il Giotto, un importante punto guadagnato, che lo porta a +5 dalla zona calda della classifica, e la consapevolezza che si stanno vedendo in campo valori per lungo tempo inespressi. A fine partita, soddisfatti comunque il presidente Egidio Calabrese ed il coach Sergio Calabrese. “Bella prestazione, la squadra è in crescita – esordisce il presidente – siamo sulla buona strada, dobbiamo continuare così”. Sulla stessa onda il coach: “La squadra è in crescendo, stiamo lavorando molto per mantenere alta la concentrazione e l’approccio alla gara. Ora ci aspetta una delle gare più sentite del campionato, il derby contro il Cus Napoli a Fuorigrotta”. Il derby con il Cus Napoli è la partita dai mille significati e altissime motivazioni. Numerosissimi, infatti, gli ex di turno nonché la rivalità che corre tra le due società. Ovviamente sana rivalità, che fanno della pallavolo uno degli sport più appassionanti. Forza Giotto!

Anno 1 - Numero 24 Domenica 18 dicembre 2011 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 14 dicembre 2011. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557

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