Anno III - Numero 1 - Domenica 10 febbario 2013
Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita
Il futuro ha radici antiche
RIECCOCI!
[ Editoriale ]
CASORIA nel cuore! Il futuro ha radici antiche di Giuseppe Storti
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ieccoci. Anche con l’edizione cartacea. Tanti i temi all’attenzione delle cronache cittadine. Iniziamo dalle tematiche ambientali. Esiste un vero e proprio diritto dei singoli cittadini all’informazione in materia ambientale. Di contro vi è un dovere da parte dell’Ente Locale di fornire informazioni dettagliate e costanti in materia. La legge istitutiva del Ministero dell’Ambiente ha configurato l’ambiente quale nuovo “interesse pubblico”. Detto diritto si esplica su tre grandi direttrici, ormai riconosciute a livello di Pubblica amministrazione: il diritto all’informazione ambientale, il diritto alla partecipazione, e il diritto all’accesso. Alcuni comuni d’Italia, non del Burundi,prevedono e garantiscono ai cittadini ogni tipo di informazioni sull’ambiente in formato elettronico sul portale comunale. Ad esempio il Comune di Reggio Emilia. E’ un obbligo, quindi, che vale anche per la nostra città. Pertanto, sulla questione delle aree dismesse, che sono fatte oggetto di interventi urbanistici in applicazione del “Piano casa”, l’assessore all’Ambiente, ed il Sindaco, che, giova ricordarlo, è anche la massima autorità sanitaria della città, devono fornire ai cittadini, periodicamente, dati certi ed incontrovertibili sulla salubrità degli ex siti industriali oggetto degli interventi. Ci riferiamo ovviamente all’area dell’ex Tubibonne, e della Rhesia. La popolazione casoriana, è scossa e preoccupata dai tantissimi casi di patologie tumorali che colpiscono ogni fascia d’età. Dati allarmanti sono stati
divulgati da giornali quotidiani e da luminari della medicina internazionale sull’aumento esponenziale del tasso di patologie tumorali che coinvolge la popolazione dell’area a nord di Napoli, tra cui anche Casoria. Occorre fare chiarezza. E la chiarezza non la devono fare i giornali, ma chi ha la responsabilità di gestire settori tanto rilevanti per la salute dei cittadini. Già da tempo, il Sindaco Carfora, ci ha illustrato un suo progetto di istituire, in collaborazione con l’ausilio dei medici di famiglia, una rete per la raccolta di dati e di informazioni in materia di malattie oncologiche. Il progetto è affidato al Dr.Mariano Marino che ha la delega alla Sanità. Una sorta di registro tumorale comunale. Ottima idea! Il Comune di Napoli, ha già istituito un comitato che si occupa dell’argomento, grazie all’impegno dell’assessore Pina Tommasiello. Di pochi giorni fa è la notizia, che finalmente la Regione Campania,ha insediato il comitato scientifico per l’attuazione del registro regionale dei tumori. Occorre fare presto. Il Ministro della Salute, Balduzzi, pochi giorni fa, in visita a Caivano, accompagnato da Padre Maurizio Patriciello, parroco anti- roghi, che ha avuto il merito di porre all’attenzione nazionale ed internazionale il dramma delle popolazioni dei nostri comuni appestati dai fumi nefasti dei roghi tossici, ha parlato di una situazione analoga a quella della peste del seicento. Casoria, è uno dei comuni più popolosi della provincia di Napoli, non a caso è la quarta città della Campania. Quindi l’attenzione sulle tematiche ambientali deve essere mas-
sima e costante. Il cemento non vale una vita umana. Altro tema che ci interessa trattare. Ricostruire la memoria storica del popolo casoriano. Un popolo che rinuncia alla propria storia, rinuncia al suo diritto ad essere comunità. Dare contributi ad associazioni senza riferimenti con il nostro Territorio, è un’offesa all’intelligenza di tantissime persone che qui, in maniera gratuita, sono disponibili ad impegnare il proprio tempo per ricostruire la grande memoria storica del popolo casoriano. Il messaggio è stato trasmesso all’assessore Marro, nel corso di un colloquio di qualche mese fa. La nostra proposta è di istituire un centro di ricerca e di documentazione storica della città di Casoria presso la Biblioteca cittadina, prevedendo anche la nascita di un albo d’onore dei cittadini illustri di Casoria. Non ci rassegniamo alla “ damnatio memoriae”. Letteralmente, lo vogliamo ricordare, sta ad indicare la “condanna della memoria”. Era una pena terribile che nel diritto romano, consisteva nella cancellazione della memoria di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse essere tramandata ai posteri. I Romani, comminavano questa devastante pena ai propri nemici. Qui, non ci sono nemici, né prigionieri politici. I santi, i beati, i cardinali, i tantissimi uomini illustri di questa nostra città, non meritano questa pena. Il futuro ha radici antiche e noi del Giornale di Casoria intendiamo rinsaldare dette radici per fondare una nuova identità: condivisa e conosciuta dalle giovani generazioni a futura memoria! BUONA DOMENICA!
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il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
[ Casoriani nella storia ]
Carabiniere MAURO MITILINI: presente! Nel XXII anniversario della strage del pilastro ricordiamo l’eroe ragazzino della nostra città. di Giuseppe Storti
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ra il 4 gennaio del 1991 a Bologna ore 22 di sera, una giornata come un’altra. Un’auto dei carabinieri passa per un normale controllo di routine nel quartiere Pilastro. Tre carabinieri alla guida. Tutti molti giovani. Otello Stefanini, Mauro Moneta ed il nostro concittadino Mauro Mitilini. La tranquillità della serata viene tragicamente scossa dalla ferocia degli assassini della Uno Bianca, dal nome dell’auto con la quale compivano i loro orribili misfatti. La macchina dei tre valorosi carabinieri viene investita dal fuoco di armi pesanti. I militari, seppure feriti, escono dall’auto e rispondono con le armi d’ordinanza, ferendo uno dei malviventi. Ma la loro vita viene spezzata dalla ferocia dei killer. Un vero e proprio agguato. La banda della Uno Bianca, insanguinò dalla fine degli anni ottanta e fino al 1994 la Regione Emilia Romagna. Commise ben 103 azioni delittuose, provo-
cando la morte di 24 persone ed il ferimento di altre 102. Tra i componenti spiccavano le inquietanti figure dei fratelli Savi. Due dei quali: Alberto e Roberto erano poliziotti in servizio a Bologna e Rimini. Mai le sentenze hanno chiarito il vero movente delle stragi,in particolare di quella del Pilastro. Un periodo oscuro della storia della Repubblica italiana, in cui trame oscure, torbidi intrecci tra servizi segreti deviati, criminalità organizzata, apparati infedeli e lampanti depistaggi hanno segnato per sempre la civilissima Emilia Romagna, gettando nel lutto e nello sconforto centinaia di persone. Venerdì 4 gennaio, per onorare la memoria dei carabinieri Andrea Moneta, Mauro Mitilini e Otello Stefanini, caduti nell'eccidio del Pilastro, alle 11 si è svolta la celebrazione della Messa in loro suffragio nella Chiesa di Santa Caterina da Bologna. Al termine della cerimonia, sono state deposte, come ogni anno, delle corone al monumento in memoria delle vittime in via Casini. Ventidue anni dopo, non si attenua la sofferenza di Anna Maria Stefanini, madre del carabiniere Otello, nonostante siano trascorsi oltre venti anni dalla sua tragica morte insieme ai colleghi Mauro Mitilini e Andrea Moneta. Ecco cosa dichiara all’Ansa ''Il tempo non serve a niente, e' un dolore che
non mi lascia mai'', Ha poi ribadito il proprio 'no' al perdono per i componenti della banda. Cosi' come la richiesta che non escano dal carcere: ''Non hanno nessun diritto di rifarsi una vita''.Inutile dire che alcuni degli assassini sono già fuori grazie alla legge Gozzini. Il nostro Mauro Mitilini, nato il 16 settembre del 1969(quando è caduto nell’adempimento del dovere aveva solo 22 anni), apparteneva ad una famiglia di persone stimate e conosciute della nostra città. E’ stato insignito della medaglia d’oro al valor civile. Di carattere mite, con uno sguardo da eterno ragazzino, si era arruolato nell’Arma dopo il diploma. Di lui,conservo un ricordo personale. Durante gli anni dell’impegno nell’azione cattolica, nella Parrocchia di San Benedetto, lo ebbi nel gruppo di ragazzini che venivano all’oratorio per l’azione cattolica ragazzi. Aveva lo stesso sguardo tenero e mite che mostra nelle foto con la divisa di carabiniere. Un eroe casoriano: l’eroe con la faccia d’angelo. Il suo sacrificio viene ricordato ogni anno a Bologna da ventidue anni a questa parte. Qui da noi no! Caro Mauro: non importa. Noi! finche’ avremo voce e forza per scrivere non ti dimenticheremo mai! Carabiniere Mauro Mitilini: per sempre nei nostri cuori!
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il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
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[ Politica ]
Viabilità e mancanza di SICUREZZA STRADALE Una ferita nell’orgoglio degli abitanti che vivono la periferia con dignità. di Rosa Davide
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Sindaco accuonc’ e strad!!!”. Questo l’appello lanciato dal PD al primo cittadino. La situazione risulta essere particolarmente grave sul territorio di Arpino, caratterizzato da incroci mal progettati e buche mai coperte. Più che di strade sembrerebbe trattarsi di vere e proprie trappole.
“Il sindaco e la sua maggioranza non si accorgono dei gravi problemi di vivibilità delle periferie. La situazione è diventata insostenibile soprattutto nelle zone di via Arpino, D. Colasanto, B. Croce, Cupa Casoria, via Giotto, via Nazionale delle Puglie e via Lepori. Il PD denuncia la mancanza di sicurezza per l’incolumità dei cittadini.” Questo si può leggere dal manifesto. Non che la situazione sia poi così differente anche a Casoria centro. Chi non ha maledetto più volte, nel corso degli ultimi anni, le numerose buche e crepe nell’asfalto. Con il maltempo e le piogge le voragini si trasformano in vere e proprie piscine, mettendo a dura prova le abilità degli automobilisti e la stabilità dei veicoli. Tuttavia, chi viaggia a quattro ruote può ancora ritenersi fortunato dal punto di vista della
sicurezza stradale. Non si può dire lo stesso per chi viaggia con una motocicletta, con uno scooter o per chi cammina a piedi (in particolar modo anziani e bambini). I rischi che si corrono in questo caso sono certamente più numerosi. Un caso storico è quello rappresentato da via Pio La Torre. Sono anni che i cittadini casoriani chiedono interventi di manutenzione. Non si sa nemmeno ancora con certezza se quella strada risulti essere pubblica o privata. Situazione analoga anche per quanto riguarda via Garibaldi. L’azione di recupero e riqualificazione risulta essere dunque necessaria e non più rimandabile. E’ fondamentale un pronto intervento per ridurre i disagi e garantire la sicurezza stradale. Infine, un’ultima annotazione. Il consigliere Orlando Esposito, comunica che fa parte saldamente del Pdl locale, partito a cui aderisce con convinzione e radicamento, continuando a privilegiare la politica come servizio a favore dei cittadini. Come sempre continueremo a tenervi aggiornati e a pubblicare le vostre segnalazioni. Vi invitiamo a continuare a seguirci anche sul portale web www.casacasoria.it Buona Domenica!
[ Il caso ]
Uniti per Padre Ludovico: la citta’ si mobilita L’ospizio marino non deve chiudere: parte una petizione. di Giusto
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a paventata chiusura dell’Ospizio Marino, uno dei simboli dell’azione pastorale di Padre Ludovico da Casoria, singolare figura di francescano, amatissimo nella nostra città, ha destato molto scalpore e sgomento nella popolazione. Sul nostro portale abbiamo ben spiegato la situazione, con articoli ed interventi. Ufficialmente si parla di una chiusura temporanea, giustificata da urgenti lavori di messa in sicurezza del sito. Intanto pero’ si è mobilitata anche l’Associazione Padre Ludovico da Casoria sorta sot-
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to l’egida di Mons. Nunzio D’Elia, Parroco della Chiesa di san Paolo in Casoria che ha intrapreso, con l’aiuto dei parroci casoriani, di Casavatore e di Arzano una raccolta di firme che ha lo scopo, in primis di sostenere la battaglia intrapresa dai vecchietti ricoverati a Posillipo che chiedono di non essere trasferiti ad altre strutture, ed in secondo luogo per preservare la vita di quello che, come detto è un simbolo dell’instancabile opera di carità di Padre Ludovico. La raccolta sta procedendo benissimo. Già sono centinaia le firme apposte. Volontari e gente comune stanno girando per negozi e uffici per raccogliere le firme. La raccolta è iniziata al termine delle messe domenicali del 3 febbraio. Abbiamo chiesto ad alcuni volontari, sono dei laici: gente comune, il senso di que-
sta iniziativa. Ecco la risposta: “L’iniziativa intrapresa dall’Ass. Culturale P. Ludovico da Casoria mira a sostenere la richiesta degli anziani che, nonostante il freddo e la salute precaria, hanno protestato all’ingresso dell’Ospizio di Posillipo chiedendo di non essere trasferiti in altre strutture. Abbiamo ritenuto che fosse necessario e, ancor più doveroso, lanciare un appello per non essere passivi di fronte ad un evento che ha riscosso grande scalpore sul piano mediatico.” Ma c’è anche un’altra iniziativa spontanea, tenutasi nella sala dedicata a Padre Ludovico della Basilica di san Mauro. Associazioni e cittadini comuni convenuti con lo scopo di discutere iniziative di sostegno ai vecchietti dell’ospizio marino. Promotore dell’iniziativa è stato Genny Laudiero del Movimento dei disoccupati casoriani(USB). Presenti anche il Sindaco Carfora ed il Preposito Mauro Zurro. Il Sindaco ha detto che presto si recherà sul posto per parlare da vicino con le suore per comprendere bene la situazione, con una delegazione di cittadini per sostenere il rilancio della struttura, e scongiurarne la chiusura. Molti temono che al posto della struttura esistente, si voglia costruire un albergo. Seguiremo costantemente la vicenda.
il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
[ L'evento ]
CLAUDIA KOLL, una testimonianza di fede Afragola: l’attrice incontra i giovani e le famiglie. di Francesco Gemito
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omenica 3 febbraio, alle ore 17,00 presso la chiesa sant'Anna di Afragola, l'attrice Claudia Koll ha incontrato i giovani e le famiglie per rendere la propria testimonianza di fede che le ha cambiato la vita. Ero seduto ad un palmo da lei, non è stata la solita testimonianza emotiva, dagli occhi di Claudia usciva una luce incredibile. Primo dell'arrivo di Claudia, il parroco don Franco Iazzetta ha trasmesso ai fedeli parole di conforto, c'è una frase detta da lui che mi ha colpito in un modo particolare, "la fortuna la chiedo a Dio e non al gioco del superenalotto o totocalcio, oppure al gratta e vinci". Dio sa ciò di cui abbiamo bisogno, perciò, rivolgiamoci a lui direttamente. Claudia ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II, " aprite le porte a Cristo ", da qui inizia la sua lunga e bella testimonianza. Nata in una famiglia di cattolici praticanti, alla sua nascita sua madre rischia di morire, chiede la grazia alla Madonna e così si salva. L'unico problema fu una trasfusione di sangue infetto, per sottoporsi a vari controlli, la piccola Claudia cresce con i propri nonni. Mentre la madre avrà bisogno di cure continue. Il padre muore in un incidente d'auto. In famiglia ha sempre ricevuto i buoni principi cristiani, studia medicina ma un bel giorno decide di iscriversi ad una scuola di teatro, la madre, è contraria a questa scelta, Claudia decide di andare via di casa e di vivere la propria vita. Per
circa vent'anni si dedica al mondo dello spettacolo, in tutti questi anni non mette più piede in una chiesa, si abbandona completamente al mondo e alle sue cose materiali. Nonostante tutto, inizia a sentire dentro di se la solitudine, eppure non le mancava niente. Un bel giorno un’ amica le chiede di accompagnarla a piazza san Pietro, era l'anno del giubileo, a questo punto Claudia si rende conto che manca dalla chiesa da molti anni, ci va contro voglia, ma qui inizia a muoversi qualcosa nel suo cuore. Mentre gira un film, non riesce a commuoversi durante una scena sentimentale, una sua collega le dice: Ma se in te non c'è verità di quello che fai, questa parte ti verrà sempre male. Ecco, la verità, a Claudia mancava la vera verità, mancava Gesù. Inizia a pregare il padre nostro ma le tentazioni non mancano, lei non si arrende, continua a lottare contro i demoni, lo dice con un sorriso sulle labbra. Gesù entra in lei e la sua vita si trasforma. Dopo vent'anni entra in una chiesa, non ci va una sola volta, ci va ogni giorno, prega e legge il Vangelo. Inizia a darsi da fare nel mondo del sociale. Dice che Gesù le dà dei nuovi compagni, ragazzi malati di aids, ha studiato medicina, si prende cura di queste persone comprando loro abiti e soprattutto gli dà il proprio sostegno morale. Collabora con la Caritas a favore di questi giovani che man mano lasciano la vita per raggiungendo il Signore. La vita di Claudia koll viene illuminata da un Dio vivente, “Gesù fa nuova ogni creatura”, lo dice ai tanti giovani presenti nella chiesa di sant'Anna ad Afragola, ad una folla che ascolta in silenzio le dolci parole di una donna che rinuncia alla gloria del mondo per servire la gloria di Dio. La missione non si ferma ai
il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
ragazzi malati di aids, Claudia inizia a girare il mondo, soprattutto in Africa, dove ancora oggi mancano ospedali, case, dove i bambini mangiano seduti per terra perchè non hanno nè sedie nè posate, non hanno scuole. Dove non c'è speranza, lei porta la speranza, la sapienza divina l’ illumina. “Per anni ho vissuto nel buio” dice, guardando negli occhi l'intera comunità, oggi in me c'è luce e quella luce la porterò nel mondo buio. In Italia lavora con “gli ultimi”, ai Rom insegna che chiedere l'elemosina è sbagliato, ed alcuni di loro hanno iniziato a creare oggetti da vendere, una formazione umana aiuta a vivere queste persone in un modo migliore. Fonda l'associazione "Le opere del padre", un’associazione che si occupa di poveri, carcerati e malati. Adesso si sta adoperando per costruire un ospedale in un paese del Terzo mondo, lo chiameranno "la piccola Lourdes" dedicato alla Madonna. In Italia ci sono numerosi gruppi di preghiera, si prega per il prossimo ma soprattutto per se stessi, affinchè Dio operi in ognuno di noi. La testimonianza si conclude con le parole del parroco Don Franco: "Ricordati che davanti a te, c'è un'altro che ha bisogno di te". Ho scritto questa testimonianza non per fare il solito articolo, ma solo per dire che se tutti facessero quello che ha fatto Claudia, nel mondo non ci sarebbero più poveri. Oggi molti ricchi con il proprio egoismo pregiudicano la vita degli altri, così facendo siamo tutti poveri nello spirito. La fortuna nostra si chiama Dio, come dice don Franco, non c'è bisogno di sperare per quello che un giorno lasceremo qui in Terra. Fatevi tesori in cielo dice Gesù. Grazie Claudia per la tua bellissima testimonianza di fede.
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[ Casa Casoria ]
Il paese dei BALOCCHI La confusione regna sovrana! di Carlo De Vita
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on è facile decidere chi votare e, di conseguenza, non è facile rispondere ai tanti amici che chiedono come orientarsi. La confusione regna sovrana! Penso che le idee chiare possa avercele solo chi ha interessi da difendere, posizioni da mantenere e incarichi da aggiungere al proprio curriculum. Partiamo con ordine. Chiunque vincerà le elezioni, grazie all’attuale sistema elettorale, sarà condizionato da chi ha come obiettivo il raggiungimento della quota di “ricatto”, che, in un sistema balordo come il nostro, serve a garantire ai “partitelli personali” la presenza dei leader in eventuali governi che si formeranno. In tutte le coalizioni i leader dichiarano di non poter mai governare in caso di vittoria con i leader degli altri schieramenti. Casini - l’eterno opportunista che continua a dichiarare che mai potrà essere lui un ministro di un governo che vede Vendola alleato - e Fini - il traditore della destra smarrita - si garantiscono delle buone posizioni facendo gruppo con il “salvatore della patria” Mario Monti. Colui che tanto piace all’Europa. Silvio Berlusconi - l’eterna figura mitologica, metà Fenice, metà Drago, che risorge dalle ceneri sputando fuoco ovunque, avendo capito che in Italia non serve rispettare le regole ma COMUNICARE e APPARIRE
- è l’unica vera forza che ha effetto sugli italiani che sono sempre più confusi e disorientati. Infine quel grande carrozzone di sinistra che sceglie bene le musiche e esalta le presenza nel partito di grandi nomi: cito il coraggioso procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che alla prima apparizione in TV da politico sembrava uno studente che si accorge di aver sbagliato l’indirizzo universitario e soffre per la scelta. Questo è il grande potere della politica: ridicolizzare gli uomini che hanno fatto tanto in altri aspetti della vita ed esaltare le tante nullità e i falliti della vita in generale. Poi tante comparse: Ingroia con rivoluzione civica che riesce ad aggregare forze come Rifondazione comunista, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Verdi, gli Arancioni di De Magistris e altre sigle dell’attivismo sociale e in difesa della Costituzione; Grillo con Movimento 5 stelle (capo coalizione ma non in corsa per il ruolo da premier) che promette battaglie “divertenti” come solo un comico sa fare; poi si segnalano le liste “coraggio” di uomini templari che sfideranno lo sbarramento al 4% come Oscar Giannino, i radicali di Pannella, i riformisti di Stefania Craxi che annoverano tra i propri adepti uomini dal calibro di Luciano Moggi; e dulcis in fundo, l’Udeur del mitico Clemente Mastella a cui suggeriamo di cambiare il nome in CASA MASTELLA. Ci piace segnalare che alla faccia del bipolarismo, solo tra le due maggiori coalizioni ci saranno in campo venti liste e che alla chiusura della consegna dei simboli elettorali si è arrivati a toccare 215 simboli. Avanza FRATELLI D’ITALIA con Crosetto e Meloni che anno-
verano in novello Ignazio LA RUSSA a fare da portavoce di un nuovo progetto. Tre leader per due Ministri del governo di Berlusconi. E che dire di Di Pietro, l’uomo di MANI PULITE, il Garantista per eccellenza che cade su di una buccia di banana chiamata REPORT, che capisce di aver perso tutto in termini elettorali e sponsorizza l’ex collega di turno che promette di salvare l’Italia. IL Boing PD alle prese con lo scandalo MONTE DEI PASCHI DI SIENA, che naturalmente si professa estraneo alla vicenda come sempre, e noi ci crediamo pure, come ci è stato magistralmente insegnato da Collodi nella favola di Pinocchio. La cosa più grave è l’intervento della BANCA D’ITALIA a finanziare la banca senese. Pure con Tassi elevati, precisa una nota di Palazzo Koch. Naturalmente ci vien da pensare ai numerosi imprenditori che chiedono alle banche strumenti per avere liquidità per continuare a lavorare, o alle famiglie che vorrebbero acquistare casa con un mutuo. Una missione, per loro, da paragonare alla scalata della vetta dell’Everest. Insomma che dire. Pertanto suggeriamo un po’ di metodi da utilizzare per la scelta del voto alle prossime elezioni: il tiro del dado, l’estrazione dalla urna come la Champions League o semplicemente la busta n. 1, 2 e 3 del mitico Mike buongiorno. Tanto alla fine, come cantava Luca Barbarossa nel lontano 1980, con la canzone YUPPIS: “simm tutt figl e mamm e della canzon napulitan”.
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il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
[ Attualità ]
È scomparso CARLETTO IULIANO Grave lutto nel giornalismo campano di Giuseppe Storti
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l giornalismo campano è in lutto. Dopo un’improvvisa malattia è scomparso il decano dei giornalisti campani. Il Dr. Carlo, Carletto, per gli amici, Iuliano, figura storica e mitica del giornalismo sportivo napoletano. Aveva 71 anni, lascia la moglie Anna, le figlie Milena e Raffaella con la nipotina Laura. Un grandissimo nostro concittadino, appartenente ad una famiglia storica della nostra città. Laureato in Giurisprudenza è stato per anni giornalista Ansa, prima ancora del Roma. Ma la sua figura resta legata al ruolo di addetto stampa della società calcio Napoli. Anzi, lui, che apparentemente sembrava un uomo burbero, ma in effetti non lo era, ha legato la sua strabiliante carriera al Napoli di Ferlaino e di Maradona. Gli anni mitici del primo scudetto del Napoli. E’ da considerare a tutti gli effetti come l’inventore del ruolo di ad-
detto stampa. Amatissimo dai colleghi e dai tifosi, resterà per sempre nei cuori di quanti lo hanno conosciuto, amato e stimato. Alla famiglia Iuliano esprimiamo le piu’ sentite condoglianze da parte della redazione, dell’editore e del direttore. Carletto Iuliano, voleva bene al nostro giornale. Ci ha sempre incoraggiati. Anzi ci onoro’ della sua presenza alla festa per il primo compleanno del giornale. Intervenne come relatore al convegno al May Day, catturando l’attenzione di tutta la platea con ricordi e aneddoti di una Casoria che non c’è piu’. Quella città semplice di gente onesta e laboriosa e di tanti uomini illustri, come lui, che partendo proprio dalla città, che tanto amava, era diventato uno dei cronisti piu’ importanti e conosciuti a livello regionale e nazionale, che resterà per sempre nella storia del giornalismo di tutti i tempi.
Anno III - Numero 1 Domenica 10 febbraio 2013 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 6 febbraio 2013. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com Stampa: Printing House s.r.l. Via Capri, 2 - Casoria (NA) Tel. 081 7590707 - E-mail: info@vecaprint.it
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il giornale di Casoria • Domenica 10 febbraio 2013
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