Il Giornale di Casoria

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Anno III - Numero 8 - Domenica 31 marzo 2013

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita

Buona Pasqua


[ Editoriale ]

La legalità va PRATICATA non predicata I carabinieri di Casoria battono anche l’omertà. di Giuseppe Storti

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a notizia non è “fresca” di cronaca. Ma è indicativa del clima che si respira in città. L’omertà ed il farsi i fatti propri, è una bieca abitudine che si è diffusa in una città che è diventata terreno di scorribanda di bande criminali, ma anche di episodi di violenza e di prevaricazione tipiche di società malate. Il caso è noto. Un giovane muore, apparentemente per cause naturali. Nessuna denuncia, sembra un caso da rubricare nell’ordinario. Ed invece i carabinieri di Casoria non ci stanno. Ricordiamo che la Compagnia Carabinieri di Casoria, si conferma sul campo tra le migliori di tutta l’Italia meridionale. Risultati brillanti conseguiti in un territorio ad altissima densità criminale. Una tradizione rinnovata nel tempo che qui ha

avuto inizio sul finire degli anni successivi al dopoguerra, allorquando un giovane tenente dell’arma fu mandato a comandare la locale compagnia casoriana. Il suo nome sarebbe stato scritto molti anni dopo nell’olimpo degli eroi nazionali. Ci riferiamo ovviamente al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua figlia Rita, nacque proprio qui a Casoria. Oggi al comando Compagnia c’è il Maggiore Gianluca Migliozzi, brillante ufficiale che nel solco tracciato dal Generale Dalla Chiesa, statistiche alla mano, si conferma quale comandante di una delle più produttive Compagnie della benemerita arma dei carabinieri. Nel 2011, infatti quella di Casoria, è stata la prima compagnia in Campania per numero di arresti eseguiti. Inoltre, sempre la Compagnia di Casoria annovera tra le sue fila uno dei 5 marescialli tra i migliori comandanti di caserma dell’intera nazione. Ricordiamo anche l’impegno del Comandante della Stazione Maresciallo Errico Giordano.

Lavorano dieci dodici ore al giorno con stipendi non certamente alti, rappresentando l’unica e costante presenza dello Stato sul territorio cittadino. Il caso del giovane ucciso in un brutale pestaggio si è risolto solo grazie al fiuto ed all’insistenza investigativa dei carabinieri. Ce ne parla nell’articolo qui di seguito pubblicato la nostra cronista Devecchi. Ma i cittadini devono collaborare. Anche in modo anonimo con l’Arma dei Carabinieri. La lotta per la legalità e per l’affermazione dello stato di diritto sul nostro territorio deve coinvolgere tutti. Nessuno escluso. Anche la politica deve fare la sua parte. Mettendo in campo non solo manifestazioni, ma soprattutto azioni concrete. Ne ricordiamo alcune attese da anni. Sportello anticamorra ed antiraket. Riutilizzo per finalità sociali dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Ce ne sono, sul nostro territorio ben 44. Videosorveglianza dell’intero Territorio. Buona Pasqua!

[ Il caso ]

Storie di ordinaria CRONACA NERA “Giustizia è fatta” grazie ai carabinieri di Casoria! di Daniela Devecchi

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ei ordinanze di custodia cautelare e un arresto ai domiciliari. Così si è risolta una vicenda che ha dell'incredibile in cui sette uomini si sono resi colpevoli di pestaggio e omicidio. Il caso è stato condotto a termine dai carabinieri della compagnia di Casoria, che, dopo anni di indagini, combattendo il muro di silenzio e di paura che come sempre circonda simili episodi, sono riusciti a scovare i colpevoli e hanno fatto collaborare uno dei sette criminali che ha dato man forte 2

alla risoluzione della storia. Come testimoniano le stesse forze dell'ordine:”La vicenda cominciò intorno ai primi giorni di maggio del 2011 quando R. D. R. trentaquattrenne si presentò all'ospedale di Fratta con gravi lesioni- continuano- non si fermò in ospedale, ma dopo pochi giorni morì per gravi lesioni interne presso l' ospedale di Giugliano. Aveva subìto un' aggressione in branco per futili motivi, anche se non lo disse, presso le palazzine popolari di Via Calvanese di Casoria, eppure, nonostante le botte e che fossero in sette contro uno, nessuno aveva visto né sentito niente”- proseguono -” Ma noi non ci siamo dati certo per vinti: abbiamo cominciato delle ferree indagini per scoprire chi era stato a ridurre il trentaquattrenne in quello stato, alla fine abbiamo riesumato il cadavere, ed è proprio lì che abbiamo avuto conferme ai nostri sospetti. Infatti non era stata una

caduta accidentale, come avevano voluto farci credere, ma davvero un violento pestaggio, dato che nonostante fossero trascorsi pochi mesi dall'episodio, ancora erano visibili i segni di tutte le botte che la vittima aveva subito”.- Continuano- “Eppure, ripetiamo, nessuno voleva parlare, alla fine uno dei sette aggressori ,pentitosi sotto nostra pressione, ci ha dato una mano nelle indagini e alla fine siamo risaliti ai restanti sei assassini. Finiranno tutti in carcere tranne il pentito che, per la sua collaborazione, godrà degli arresti domiciliari.- concludono- una vicenda per fortuna conclusasi felicemente, grazie anche al fatto che qualcuno ha collaborato sotto nostra insistenza...” E si potrebbe aggiungere che è una cosa che, sfortunatamente a Napoli è una cosa che accade molto, troppo di rado. La vicenda, almeno stavolta, è finita nel migliore dei modi “giustizia è stata fatta”.

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[ Il caso ]

Caso TUBI BONNA Dopo mesi di attesa, finalmente delle risposte agli interrogativi posti dal Partito Democratico. di Rosa Davide

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i torna a parlare di aree dismesse, in particolare della questione Tubi Bonne. Lo scorso Dicembre, i quattro consiglieri comunali del Partito Democratico avevano posto un’interrogazione al sindaco e alla sua maggioranza, per meglio comprendere lo stato delle cose. Tutto sembrava pronto per il rilascio di lottizzazioni convenzionate all’interno dell’ex area industriale, nonostante non vi fossero certificazioni di avvenuta bonifica da parte dell’Arpac e degli altri enti preposti. Nessuna risposta del sindaco, nonostante il PD continuasse a lanciare l’allarme e ad informare la cittadinanza attraverso articoli di giornale e manifesti. Alle accuse del PD, l’amministrazione comunale rispondeva con dei manifesti affissi per le strade della città, dal titolo “Bugiardi”. La Conferenza dei Servizi, che avrebbe dovuto condurre a dei risultati concreti il

31 Gennaio 2013, si e’ svolta solamente lo scorso 22 Marzo. Dal verbale si può leggere che alla riunione tecnica, presieduta dall’Ing. Giuliano Morlando, erano presenti il sindaco di Casoria, l’assessore all ’ambiente Tignola, il dirigente del settore ambiente Colucci, il dirigente dell’ufficio tecnico Giardino e la ditta Palladino Antonio, oltre ai rappresentati dell’Arpac e della Provincia. Al termine dell’incontro, è emerso che è necessaria la certificazione di avvenuta bonifica da amianto da parte dell’Asl Napoli 2 Nord, prima della presentazione di un piano della caratterizzazione per il sito nel suo complesso. E le novità non sono finite. Secondo il

commento dei rappresentanti dell’opposizione: “oltre al rilascio di nuove lottizzazioni in zone dove la bonifica non è molto probabilmente mai avvenuta, la proprietà avrebbe anche richiesto un cambio di destinazione, per costruire residenze e non edifici commerciali. Il nuovo piano casa consentirebbe infatti di trasformare le volumetrie “preesistenti”. Queste ultime attualmente però non esistono affatto, e il rilascio delle lottizzazioni è stato bloccato dagli organi competenti. Delle domande sorgono però spontanee: in una città già edificata per oltre il 90%, la costruzione di nuove case ha un valore maggiore della salvaguardia e della tutela della salute pubblica? chi sono i veri bugiardi?” Come giornale, continueremo a tenervi informati sui fatti. Vi invitiamo a seguirci anche on-line su www.casacasoria.it Buona Domenica!

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[ Attualità ]

L’acqua: una RISORSA VITALE La giornata mondiale dell'acqua. a cura di Gaetano Caputo*

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l 22 marzo 2013 è stata la Giornata mondiale dell’acqua, una giornata dedicata a questa preziosa risorsa e al suo razionale utilizzo. Una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 nella Conferenza di Rio de Janeiro sullo Sviluppo Sostenibile, per focalizzare l’attenzione sull’importanza della risorsa acqua. In pari data fu sottoscritta Agenda 21 “le cose da fare nel XXI secolo”, siglato da 183 Paesi, tra cui l’Italia, e furono adottati programmi ed interventi per la tutela dell’ambiente. L’evento del 22 marzo ha dato vita a molte iniziative a livello nazionale e locale con una forte adesione delle scuole di ogni ordine e grado, per sottolineare l’importanza dell’acqua e di come proteggere le risorse ancora disponibili. E’ stato rimarcato il concetto che l’acqua è indispensabile per tutte le forme di vita, che tutti gli esseri viventi sono costituiti per la maggior parte da acqua e che il corpo umano stesso è acqua per i suoi due terzi, ma rimane comunque una risorsa limitata poiché costituisce soltanto il 3% circa dell’intera idrosfera. Di questo 3%, parte è intrappolata nei ghiacciai e parte è sotterranea, pertanto la disponibilità per l’uomo è soltanto dell’1%. L’anno 2013, inoltre, è stato scelto dalle Nazioni Unite anche come ”Anno Internazionale per la cooperazione per l’Acqua”, allo scopo di poter condividere questa risorsa, indispensabile per l’uomo e utilizzarla come strumento di pace per l’intera umanità. L’acqua, dunque, rappresenta idealmente il filo conduttore che unisce le persone di tutto il Mondo: senza acqua non può esserci vita e il destino delle popolazioni dell’intero Globo terrestre dipende da questa sostanza. Ma cosa stiamo facendo per preservare questo bene così prezioso per la vita e, soprattutto, cosa stiamo facendo per rendere disponibile questa risorsa alle ge-

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essere perfezionata mediante comportamenti e senso di responsabilità sempre maggiori, mettendo in atto piccole e semplici regole. Ad esempio: non sprecare acqua dolce; non gettare rifiuti come nerazioni future? Si sa con certezza che vernici, olii e altre cose simili nel lavanle attività dell’uomo, negli ultimi decen- dino o nel water; se non si è sicuri della ni, in tutti i settori, hanno determinato pericolosità di qualche sostanza, chiedere forti modificazioni sul ciclo delle acque al servizio dei rifiuti locale o ad un Ente in riferimento agli aspetti qualitativi e ambientale; sensibilizzare la famiglia di quantitativi. In particolare le acque dol- appartenenza, gli amici e i vicini di casa ci utilizzate per le attività umane sono sui metodi per ridurre il loro contributo sostanzialmente di tre tipi: sotterranee, all’inquinamento; utilizzare detergenti di sorgente e superficiali. Negli anni le biologici nella nostra casa. Riprendere acque sotterranee sono state preferi- vecchi metodi come pulire con acqua te alle altre due perché maggiormente e aceto al posto di sostanze chimiche pure. Tuttavia l’eccessivo ed incontrollato utilizzate in cucina e bagno. Utilizzare sfruttamento ne ha notevolmente dimi- riduttori di flusso in resina nella parte nuito la disponibilità, mentre l’inquina- terminale dei rubinetti, non gettare nel mento ne ha profondamente degradato proprio bagno di casa rifiuti come cela qualità. D’altra parte il rinvenimento rotti, cotton fioc, batuffoli di cotone ecc.. di sostanze inquiFor tunatamente, nanti negli acquiferi l’opinione pubbliprofondi è un ineca sta acquisendo quivocabile camuna consapevolezza panello di allarme sempre crescente ridelle condizioni di guardo alle criticità degrado della stesche la società futura sa idrostruttura. dovrà affrontare in Ciò rappresenta campo ambientaun chiaro segnale Area fluviale libera da processi di antropizzazione le ed in particolare che il potere autodella mancanza di depurativo, insito disponibilità della nella natura stessa, risorsa idrica: purè in parte già comtroppo non viagpromesso. Le cause giano di pari passo sono da ricondurre, nè la percezione di principalmente, a quali siano i comproblemi di accuportamenti virtuosi mulo dovuti all’uso, Area fluviale antropizzata e degradata nè, tantomeno, la sempre più freloro adozione. Quequente, di sostanze non biodegradabili, sto divario, che sussiste inevitabilmente pesticidi e altri prodotti tossici utilizzati nei vari livelli, dal legislatore fino al sinnelle diverse attività dell’uomo. In questi golo cittadino, ha molteplici e complesse ultimi anni, dunque, siamo in presenza di ragioni che gli effetti di un uso improun fenomeno preoccupante rappresenta- prio dell’acqua mettono a volte in dramto dal fatto che a fronte di una crescente matica evidenza. È necessario rivolgersi domanda d’acqua, si registra un impove- ai giovani, soprattutto attraverso i loro rimento delle risorse idriche sottratte ai docenti, in particolare, delle discipline più svariati usi poiché inquinate. scientifiche per fornire utili informaOccorrono ulteriori programmi ed azio- zioni. Dare ai giovani risposte tecniconi, comunitari, nazionali e locali, che scientifiche ai quesiti più importanti, può mettano al centro la questione della rappresentare l’inizio di un processo gragestione razionale delle risorse idriche duale di cambiamento all’utilizzo consaprincipalmente per scopi idropotabili. pevole dell’acqua. L’acqua è, dunque, una Le soluzioni sono molteplici. Tuttavia a risorsa preziosa che ha bisogno di inceslivello nazionale già esistono da tempo santi controlli per assicurare la vita futura leggi e direttive di carattere europeo che dell’intero Pianeta. disciplinano la materia. Ma è l’azione del * docente di Matematica e Scienze singolo cittadino che deve sicuramente c/o I.C.S. “Filippo Palizzi” - Casoria (NA) il giornale di Casoria • Domenica 31 marzo 2013


[ Il caso ]

Noi: speriamo che ce la CAVIAMO! Fossa presso via Circumvallazione esterna: potrebbe inghiottire anche una ruota di un camion! a cura di Daniela Devecchi

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una fossa larga quanto una ruota di un camion, profonda abbastanza da fare “affondare” le auto a ogni passaggio, tanto grande da fare inciampare più pedoni contemporaneamente, pericolosa al punto da forare anche le più resistenti ruote di auto. Stiamo parlando di una delle tante voragini di Casoria, precisamente presso la via Circumvallazione Esterna, altezza condomini Secra e Giuliano. Era una buca piccola al principio,ossia all'incirca un anno fa, nessuno ci faceva caso: con il tempo, come ovunque a Casoria e in generale a Napoli, causa le piogge e l' usura del manto stradale, è diventata sempre più grande, fino ad assumere dimensioni molto pericolose cui si è giunti oggi. Inutili sono state fino a oggi le lamentele di tutti gli abitanti: la grande buca si allarga ogni giorno di più, quasi inghiottisce il camion della spazzatura che transita quotidianamente per la zona. Per non parlare poi del disagio dei residenti che, nell'attraversare la “zona rossa” in auto devono camminare a “passo di formica”;

tutto al fine di evitare danni permanenti ai propri autoveicoli. La buca si trova nelle stesse condizioni da mesi ormai. Non c'è alcuna miglioria, peggiora sempre di più, e presto, al fine di evitare che qualcuno possa farsi male sul serio, si suppone, bisognerà utilizzare il classico rimedio “tampone” ossia sbarrare la voragine, o riempirla con qualche sedia o gommone vecchio. Come semapre succede, e come è accaduto troppe volte nel passato e nel presente. Eppure, tutti i residenti non vogliono arrivare certo a questo e prima di passare a queste maniere “drastiche” hanno chiesto di esporre, con queste poche righe, la propria lamentela alle istituzioni, e di non essere abbando-

nati dal comune, come spesso si sentono, essendo questa un'area periferica e lontana dal centro. La domanda per tutti è: ci

vorrà ancora tempo prima di intervenire? La soluzione che si adotterà, sempre che la si faccia in tempi rapidi, sarà tale da risolvere completamente il problema?

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[ Attualità ]

La nostra VIA CRUCIS La quotidiana “passione” dei cittadini casoriani. di Francesco Gemito

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a via Crucis per i cittadini è all'ordine del giorno. Ogni giorno ci svegliamo con la paura di trovare nelle nostre cassette postale una cartolina di color verde, il color verde dovrebbe dire speranza, in Italia vuol dire disperazione. Multe, multe, multe. Con Equitalia non si finisce mai di soffrire. Ci svegliamo con la paura di trovarci fuori la porta l'ufficiale giudiziario, molti di noi non avendo potuto pagare l'affitto di casa, risultando morosi devono lasciare la casa. Ci

svegliamo con la paura di trovarci le bollette di acqua, luce, gas in aumento, tutto aumenta ma non gli stipendi. Ci svegliamo con la paura di non poter comprare il pane o il latte per nostri figli. Ci svegliamo con la paura di perdere quel poco di lavoro che ci è rimasto. Oggi abbiamo paura anche di vivere nelle nostre case, visto che a Casoria ci sono rischi di crolli. I politici promettono di fare qualcosa quando ormai ognuno di noi vive in sala di rianimazione. Non sono rimasto meravigliato quando ho saputo che un padre di famiglia è andato in pizzeria armato di pistola perchè i figli a casa non avevano nulla da mangiare,

uno che rapina le pizze non si era mia visto, dove ci hanno portato questi grandi politici? Non resto meravigliato più di niente. L'euro, maledetto euro che ha depresso l'economia, raddoppiando il costo della vita, ci strappato l'anima. In questo giorno meraviglioso dove Gesù risuscitando, ha vinto la morte, troviamo pace nel suo amore e nel nuovo pontefice papa Francesco, uomo umile e servitore della povertà. Troviamo pace nel perdono, senza stancarci mai di chiederlo, parole sante di papa Francesco. Come vorrei una chiesa povera ha detto con un viso dolce. Noi Italiani: come vorremo una politica povera e onesta. Preghiamo che questi messaggi d'amore possano scendere nei cuori di tutti noi. La nostra via Crucis non finisce mai, questi lo devono capire, altrimenti finiremo ingiustamente tutti su una sola croce. Buona Pasqua a tutti.

[ Le buone notizie ]

Contro i pirati dell’AMBIENTE Casoria: arrivano le S telecamere mobili. di Antonella Storti

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ono 11 postazioni video che serviranno oltre ad un monitoraggio per gli scarichi abusivi anche per prevenire atti di criminalità. Le immagini sono “live” ma vengono registrate per una settimana quindi, si può controllare e verificare eventualmente il "registrato". Verranno posizionate nei punti noti e sensibili, via Calore, Via Boccaccio e Via Cantariello,

al momento sono accese 4: via Rocco, Via Nazionale delle Puglie, all'interno dell'ufficio lavori pubblici che guardano l'ingresso della posta, Piazza Cirillo e via Castagna. Entro giugno saranno tutte funzionanti. La cosa positiva è che sono mobili, ovvero se viene riscontrato che il problema è aumentato in una zona non monitorata,potranno essere spostate. Inoltre ad Arpino saranno installate in via Ventotene e via Capri. L’iniziativa, proposta e promossa dall’Assessore all’Ambiente Pasquale Tignola è stata presentata giovedì scorso nella sala consiliare comunale. Finalmente un utile deterrente per sorvegliare la città.

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[ Agenda ]

PADRE LUDOVICO:

detto il Don Bosco di Napoli Un’altra storia del nostro grande francescano. A cura di Giuseppe Storti

L’uomo di carità ha per fine Iddio nell’amare il prossimo,e se non ama per amore di Dio,il suo amore è vano,arido,ozioso”. Questa, una delle tante perle che ci ha lasciato il nostro grandissimo francescano. Padre Ludovico, ispiratore di uomini e donne che diventeranno grandi protagonisti della storia della chiesa napoletana ed italiana. Stiamo insistendo molto su quest’aspetto, perché ci sembra che esca prepotentemente fuori dalla sua incredibile ed affascinante parabola terrena. Un altro grande santo della chiesa napoletana: S.G. Bosco, ebbe frequenti contatti con Padre Ludovico. Presto ne racconteremo uno, molto bello e toccante. Per il momento ci limitiamo a descrivervi il contenuto di un’epigrafe

presente nella Parrocchia del Sacro Cuore a Napoli, nel quartiere Vomero. Ecco: S. G. Bosco fu a Napoli tra il 29 ed il 30 marzo del 1880, ospite del Parroco dell'Ospedaletto, in via Medina, don Fortunato Nedi. Fu ricevuto in udienza dall'Arcivescovo di Napoli, il futuro cardinale Sanfelice. Si incontrò anche con Padre Ludovico di Casoria (detto il "don Bosco di Napoli") e con il Sindaco di Napoli, Comm. Giusso, presso l'Istituto delle Monache della Carità, per il pranzo a quattrocento poveri. L'Osservatore Romano scrisse in quei giorni che D. Bosco si era recato a Napoli " per fondare una Colonia agricola ed un Ospizio di Arti e Mestieri per fanciulli poveri ed abbandonati" . Con quella visita furono poste le basi anche della futura Opera Salesiana a Napoli. Pensate, Cari lettori, Padre Ludovico viene paragonato a Don Bosco. Anzi è il Don Bosco di Napoli. Paragonato a santi della chiesa napoletana. Lui: umile fraticello, non ancora asceso agli onori dell’altare. La sua vita, trasuda santità. Più si legge su di lui, più si percepisce il soffio del divino amore che “divorava” il suo nobile animo e si spandeva come un inebriante profumo in chi lo incontrava.

Anno III - Numero 8 Domenica 31 marzo 2013 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 27 marzo 2013. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 335 8270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com Stampa: Printing House s.r.l. Via Capri, 2 - Casoria (NA) Tel. 081 7590707 - E-mail: info@vecaprint.it

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Progettare, insieme.

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