Il Giornale di Casoria

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Anno III - Numero 12 - Domenica 28 aprile 2013

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita

Discarica del Cantariello: FINALMENTE LA BONIFICA!


[ Il caso ]

La SMS NINO CORTESE continua a cadere a pezzi Come non bastasse, sul tetto della Succursale giace anche una pericolosa bombola di gas. di Luca Scialò

È

passato quasi un anno dal nostro primo articolo di denuncia. Eppure, nonostante le continue segnalazioni del DS Giovanni Liccardo alle autorità locali competenti (sindaco, assessori, etc.), con contestuali informative alla Prefettura di Napoli e all’USR della Campania, la SMS Nino Cortese sita ad Aripino versa ancora in quel vergognoso stato di degrado con cui l’avevamo descritta in quell’occasione. Partiamo dalla Centrale. I bagni dei maschi sono pochi e mal funzionanti, in attesa di manutenzione da settimane. Pensate che per circa 200 maschi ci sono solo 4 wc attivi. Stesso dicasi per i bagni delle femmine, anch’essi pochi e mal funzionanti e in attesa di manutenzione da settimane. A loro va anche peggio rispetto ai compagni maschi, giacché su circa 200 femmine solo 2, dico due, wc sono funzionanti. Immaginate dunque i tempi di attesa dei poveri ragazzi per espletare i propri naturali bisogni fisiologici. Ancora, la scala di emergenza è stata chiusa per settimane, mentre, due aule restano interdette dopo un provvedimento dei vigili del fuoco del 20 febbraio, con conseguente sistemazione di emergenza nei laboratori (i quali hanno ovviamente tutt’altra

destinazione, oggi non possibile). Unica nota positiva il fatto che a seguito di un incontro tra il Ds Liccardo e l’Assessore D’Anna tenutosi un mesetto fa, una ditta specializzata ha eseguito lavori di ripristino del solaio. Magra consolazione. Veniamo alla Succursale. Anche qui i bagni sono, manco a dirlo, pochi e mal funzionanti, in attesa di manutenzione da settimane. Per di più, sulla testa degli alunni della Succursale pende anche una vera bomba: da settembre, infatti, “giace” sul tetto della scuola una bombola di gas per la messa in opera delle guaine, con gravissimi rischi di esplosione e di incendio! Ma, come diceva il compianto Corrado: non finisce qui! A queste problematiche, occorre aggiungere infatti quelle ormai “ataviche”: sedie e banchi nuovi attesi ormai da tre anni, l’assenza di un’attrezzatura sportiva, la mancata manutenzione dei cancelli, i citofoni (sia della centrale che della succursale) che non funzionano. E cosa dire del fatto che il direttore dell’ufficio scuola del Comune (pagato con i soldi dei contribuenti) non si sia mai fatto vedere o sentire qui alla Cortese? Questo il commento sconfortato del DS Giovanni Liccardo: «al terzo anno nel ruolo di DS della “N. Cortese” devo evidenziare la cronica inadempienza dell’Ente locale alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie; la mancanza della volontà concreta e non a chiacchiere di dare una sistemazione definitiva agli ambienti, alle aule, alle attrezzature scolastiche! Questa amministrazione, salvando l’impegno perso-

nale di pochi (quello del vice sindaco D’Anna, ad esempio; mentre da parte dell’assessore alla Pubblica Istruzione Luisa Marro neppure uno straccio di telefonata per chiedere notizie, informarsi, far sentire la sua vicinanza), come del resto la precedente, ha dimostrato finora nel confronti di questa Scuola di saper fare in modo eccellente solo promesse vuote, che poi immancabilmente non mantiene! Eppure, a dispetto della loro inconcludenza, l’offerta formativa risulta sempre gradita e apprezzata dalle famiglie e quest’anno ci sono state quasi 270 iscrizioni alle classi prime: un risultato eccezionale! Comunque, per continuare a lavorare, per farlo nelle condizioni migliori, attendo sempre fiducioso, di sicuro non per un mio vantaggio o tornaconto, ma per il bene dei ragazzi, delle loro famiglie, dei docenti e di tutto il personale che lavora in questa Scuola, che i rappresentanti della istituzione locale dimostrino finalmente di assolvere seriamente ai loro impegni verso la Scuola. Soprattutto, che abbiano un po’ più di rispetto e attenzione per le persone che la fanno funzionare!» Parole che non hanno bisogno di ulteriori commenti e valutazioni. Nonostante la malapolitica, la SMS Nino Cortese continua comunque ad essere efficiente, attiva in più iniziative e a vantare un incredibile numero di nuove iscrizioni. Inoltre, è stata la prima scuola italiana protagonista del progetto “SOS Sognare”, organizzato dall’Associazione Ali d’angelo contro la violenza. Un progetto atto a sensibilizzare gli alunni sulle varie forme di violenza: femminicidio, bullismo, stalking, mobbing. Ciò comunque non deve offrire deterrenti agli amministratori locali, i quali giustificano, come ormai fanno tutti quelli degli altri Comuni, il proprio menefreghismo con la crisi economica che attanaglia gli enti locali. Intanto però il proprio stipendio se lo intascano ugualmente. Non ci sono soldi per sistemare una scuola. Ma per ingrossare le loro tasche sì.

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[ Buone Notizie ]

Presto sarà bonificata l'area del CANTARIELLO Ci siamo quasi! di Daniela Devecchi

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iqualificazione ambientale del Cantariello, rendere l'area un sito ecosostenibile, e contribuire a una migliore qualità dell'aria e del terreno in Casoria, in un futuro si spera prossimo. Sono stati questi i temi trattati durante l' incontro di lunedì 22 aprile tra sindaco, assessore all'ambiente Lucio Iavarone presidente del comitato no discariche, l' assessore all'ambiente Pasquale Tignola e tutte le parti in causa, ovviamente anche i cittadini, per stabilire che cosa ne sarà del futuro della nostra città e soprattutto come muoversi in tempi rapidi, e al momento si spera entro l' inizio del prossimo anno,per ripulire completamente la zona in questione. Gli accordi sono stati fatti e presto arriveranno le ruspe per rimuovere tutti i rifiuti dall'area e poi, ovviamente, si dovrà procedere alla bonifica. Come ha dichiarato durante la riunione Pasquale Tignola, assessore all'ambiente del comune:”Dopo una serie di incontri burocratici la scorsa settimana abbiamo ottenuto la firma per lo svuotamento dei rifiuti in questo sito, il Cantariello- prosegue- ma non siamo ancora soddisfatti. La nostra soddisfazione arriverà quando vederemo il primo camion

che toglierà le prime tonnellate di spazzaturaconclude- per il futuro auspico per la nostra città di avere una coscienza diversa nell'essere al servizio della cosa pubblica, altrimenti, se non cambieremo noi atteggiamento i problemi di Casoria non si risolveranno mai. Cercheremo di fare in questo senso per il nostro comune tutto ciò che per troppi anni non è stato fatto!”. L' incontro, cominciato intorno alle dodici si è concluso con successo intorno alle tredici circa. Nessuna rimostranza da parte dei cittadini presenti, in tanti volevano ascoltare questa lieta notizia, solo applausi e speranze affinchè la faccenda si risolva al più presto. Per ora, per l' insperato inizio delle bonifiche, non resta che aspettare. Un' attesa che,almeno per questa volta, si prospetta non fine a se stessa.

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31 Maggio 01 e 02 Giugno 2013

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[ Fatti & Misfatti ]

PALACA(O)SORIA “L’affaire” Palazzetto dello Sport. a cura dell’Avv. Gennaro Crispino

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a questione della gestione del Palazzetto dello Sport della Città di Casoria, rara struttura ricettiva del ns. territorio, è alquanto ingarbugliata. Durante gli ultimi nove anni, l’intera struttura, sia il palazzetto che la piscina, è stata affidata all’ A.S.D. Delphinia Sporting Club ed il rapporto contrattuale scadrà il prossimo 27 maggio. Orbene, dinanzi all’alternativa del passaggio alla gestione diretta, l’attuale amministrazione comunale si è determinata per la prosecuzione della esternalizzazione della gestione. L’assessore al ramo, Lanzano, infatti, durante un recente consiglio comunale ha presentato una proposta di deliberazione della Giunta finalizzata alla indizione di una gara pubblica per l’individuazione del nuovo affidatario. L’accoglienza di tale proposta da parte dei consiglieri comunali è stata piuttosto controversa. Si sono registrati vari orientamenti tra chi propendeva per l’adesione alla proposta dell’assessore, chi, invece, manifestava l’opportunità di valutare il rinnovo dell’affidamento alla A.S.D. Delphinia e chi, infine, con audacia inaspettata, quantomeno per lo schieramento di appartenenza, proponeva la gestione diretta con tanto di approfondimento in tema di oneri derivanti al Comune. La discussione coinvolgeva quasi tutti i componenti dell’assise consiliare, con inusuale ed inattesa veemenza e coinvolgimento. Ad alimentare il caos, si aggiunge il ricorso al T.A.R. proposto dalla A.S.D. Delphinia, finalizzato, sostanzialmente, ad ottenere la negoziazione del rinnovo contrattuale. Orbene, proprio con riferimento a questo ultimo aspetto, occorre sgomberare il campo da ogni possibile equivoco. Invero, nel nostro ordinamento, il rinnovo di un contratto inerente a un pubblico servizio (in senso lato del termine) non solo costituisce una ipotesi meramente residuale, cui la pubblica amministrazione può ricorrere in ipotesi

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solo marginali ed in presenza di specifici requisiti ma è, in ogni caso, una libera scelta alla stessa demandata non potendo mai arrivare a costituire per essa un obbligo. In merito la giurisprudenza amministrativa è concorde nel sancire che “Il divieto di rinnovo dei contratti pubblici scaduti (che riguarda gli appalti di lavori, servizi e forniture, nonchè le concessioni), ha valenza generale e inderogabile, ed e` preclusivo sulle altre e diverse disposizioni dell’ordinamento” (cfr. Consiglio di Stato, sent. n. 6194/2011). E’ vero che deve distinguersi l’ipotesi in cui la possibilità di rinnovo non è stata espressamente indicata nella lex specialis, da quella in cui il bando contempla detta eventualità (com’è nel ns. caso), facendone discendere, in tale seconda ipotesi, la possibilità che le amministrazioni motivatamente dispongano la proroga dei rapporti in corso. Senonchè, costituisce principio consolidato che anche laddove una tal previsione sia contenuta nella lex specialis, essa potrebbe, al limite, consentire una limitata deroga al principio del divieto di rinnovo, purchè con puntuale motivazione l’amministrazione dia conto degli elementi che conducono a disattendere il principio generale. Di conseguenza, nessun onere motivazionale può essere imposto alla pubblica amministrazione qualora disattenda la possibilità di rinnovo prevista nel precedente bando di gara e nel contratto. Ad ogni buon conto non credo che questo sia l’aspetto principale sul quale dovrebbe vertere la discussione. Ritengo, infatti che la questione preminente concerna la possibilità di gestire in modo diretto il PALACASORIA, eventualità che la Giunta Carfora ha scartato a prescindere. Tale opzione, denota, ancora una volta la miopia di questa amministrazione: la gestione diretta di una struttura tanto importante in un momento così difficile per la ns.

città non sarebbe opportuna ma addirittura necessaria. Il PALACASORIA, infatti, potrebbe fungere da alveo per una rinascita della ns. collettività; la pratica delle discipline sportive ha la funzione sia di educare le giovani generazioni che di consentire alla popolazione di respirare una boccata di speranza, in un territorio tanto desolato e desolante. La gestione diretta faciliterebbe il nascere e l’espandersi di associazioni sportive la cui attività è di fatto impedita dagli alti oneri concessori dell’attuale gestione. L’amministrazione motiva la propria scelta di esternalizzare la gestione con l’impossibilità di fare fronte agli alti costi: ebbene questa appare una giustificazione tanto superficiale quanto emblematica della scarsa volontà propositiva e capacità realizzativa dell’attuale Giunta. Per quel che ho avuto modo di appurare esaminando le spese di gestione di strutture analoghe sul territorio regionale, le spese di ordinaria gestione (addetti all’impianto, energia elettrica, gas, acqua, pulizia, assicurazioni) si aggirano intorno ai 45.000,00 euro annui, oltre euro 15.000,00 per spese straordinarie. Tali costi ben potrebbero essere sostenuti facendovi fronte, da un lato, con un oculata gestione e, dall’altro lato, con un taglio delle spese in altri settori, tipo quello delle consulenze legali, che sono davvero esorbitanti per non dire scandalose! Per quanto riguarda l’impianto ove è ubicata la piscina le valutazioni da fare sono diverse. Innanzitutto, la gestione della piscina richiede competenze tecniche e professionali peculiari. Peraltro, l’attuale gestione appare assolutamente confacente allo scopo di garantire al ns. territorio una struttura attiva per la pratica del nuoto e delle altre discipline acquatiche, con istruttori qualificati. Inoltre, l’esperimento di una gara d’appalto pubblica si protrae per diversi mesi, il chè comporta il rischio di paralisi della struttura. Concludendo, l’amministrazione comunale, tenendo per sé la gestione del palazzetto, potrebbe rinnovare in favore della Delphinia la gestione della piscina, vincolandola alla salvaguardia dei posti di lavoro e dirimendo, altresì, la controversia giudiziaria.

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[ Il caso ]

Evoluzione e aggiornamenti di un’antica truffa automobilistica Meglio tenersi aggiornati per aggirare il pericolo. di Raffaella Battinelli

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on molti giorni fa, si è verificato un episodio abbastanza familiare ma con tratti tanto innovativi da depistare ogni ragionamento malpensante. “E’ la solita truffa o un banale incidente?” Questo è ciò che si è domandato il protagonista della nostra storia. Erano le 20:00 di un solito Mercoledì sera, quando il signor Mario era di ritorno a casa e percorreva Via Caserta al Bravo, quella che segna il confine tra Casoria e Napoli, per intenderci quella all’altezza de “Il Centro”, quando all’improvviso lo spec-

chietto della sua automobile sembra urtare quello di un’altra, posteggiata ai margini della strada. L’onesto Mario, preso da senso civico, torna indietro per verificare l’eventuale danno da lui provocato. Si accorge che nell’auto parcheggiata c’erano a bordo un uomo e una donna con bambino. L’uomo al volante della macchina scende e inizia ad inveire contro l’onesto cittadino che, mortificato, tenta di dare le dovute spiegazioni. Il presunto danneggiato pare mostrare una specie di tesserino, dicendo di essere un rappresentante delle forze dell’ordine e, dando una veloce controllata allo specchietto inizia ad ipotizzare una cifra per eseguire la riparazione del danno, specificando che, essendo la sua un’auto noleggiata, ci sarebbe stato bisogno di procurare pezzi di ricambio originali.

Premesso che in questo genere di situazioni si è purtroppo generalmente più propensi a proseguire come se nulla fosse accaduto, nella situazione in esame si ponga l’accento sull’insolito buon senso dimostrato dal signor Mario. Un esempio d’onestà civica! Non con disincanto ci si può però rivolgere nei confronti dell’altra parte della vicenda, in quanto pare ci sia stata una notevole esagerazione, che induce a credere che si tratti di un espediente per intimorire il malcapitato, tentando di estorcergli del denaro. Se d’incidente si trattava, che bisogno c’era di esibire il proprio tesserino? Si è dunque trattato di un banale disguido tra automobilisti o siamo dinanzi ad un’ipotesi di abuso di potere? Non è così che generalmente si agisce tra persone civili … E poi, a voler dubitare fino in fondo, si potrebbe addirittura pensare che l’urto sia stato indotto; è noto, infatti, che l’ auto in movimento si trova automaticamente dalla parte del torto se provoca danno ad un’altra correttamente in sosta. Quindi, peggio ancora, si tratta di una vecchia truffa modernizzata, dalla quale ci dobbiamo ben guardare?

[ Arpino ]

Via Tremiti: strada comunale oppure privata? Tappare buche stradali in cambio di “mance”. di Raffaella Battinelli

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ormai da troppo tempo che ci si interroga sulla natura di Via Tremiti, uno dei viottoli adiacenti allo stradone principale di Via Ventotene. E’ stata definita strada privata ad uso pubblico: chiunque vi può accedere per svolgere qualsiasi genere di attività (dallo spaccio, alla ricognizione pre furto domestico, fino ai noti episodi delle coppiette che si accoccolano a tutte le ore, del giorno e della notte), ma non si può contare però sui servizi generalmente erogati dal Comune, quali illuminazione stradale, sistema fognario, reti telefoniche, adeguatezza del manto stradale. Bisogna spezzare una lancia a

favore del martoriato e pluri criticato Comune di Casoria, il quale, si badi, non è avverso alla considerazione della nota zona dell’ex mercato dei fiori; per ciò che nello specifico attiene alle condizioni in cui vertono le strade, tutte, della nostra cittadina, non esiste alcuna discriminazione: fanno tutte indistintamente schifo! La vergogna più grande è che proprio lo scorso anno, in tempi di America’ s Cup, scrivevamo “A Napoli le coppe, a Casoria le toppe”. Di tempo ne è trascorso ma di miglioramenti neppure l’ombra. Qualche mattina fa, i residenti di Via Tremiti, la stradina delle coppiette, si sono visti costretti a braccare un camioncino che si apprestava a tappare alcune delle buche più profonde e pericolose di Via Ventotene, poiché quelle presenti davanti le loro abitazioni rendevano particolarmente impraticabile il passaggio, sia quello pedonale che quello automobilistico. I lavoratori si sono sgarbatamente rifiutati di prestare così il servizio ai richiedenti, a meno che questi non si fossero resi disponibili a somministrare loro

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un compenso economico, una “mancia” per intenderci. Gli utenti di Via Tremiti, sconfortati dal fatto che le buche presenti sono un tormento tanto noto quanto insopportabile, e che completa è l’assenza di un interesse da parte del Comune a riguardo, si son visti quasi costretti ad accettare il ricatto. Le buche sono state tappate, anche se contro voglia ed in modo alquanto approssimativo (certamente verranno meno dopo le prime piogge previste in questi giorni, oppure dopo il passaggio sfrenato dell’ennesimo automobilista spericolato … vi faremo sapere), il compenso è stato dato e la rassegnazione di questa ristretta fascia di cittadini ha purtroppo avuto la meglio sul sentimento combattivo volto ad affermare e difendere i propri diritti civici. Il fatto che un cittadino debba elemosinare attenzione e supporto perché, trovandosi ai margini di una periferia, quella casoriana, appare esiliato dalla cerchia di diritti che spettano a coloro che abitano più in centro, è l’emblema del degrado in cui viviamo!

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[ Il caso ]

Il degrado di Casoria: si vede dal marciapiedi! Strade casoriane: SOS! di Daniela Devecchi

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ome notare l' aspetto degradato della città di Casoria? E' semplice, non bisogna fare altro che... Guardare a terra! Infatti è proprio dai marciapiedi pedonali che si avverte il disagio di un comune fin troppo carico di problematiche. Basti notare quello di un' arteria periferica come via circumvallazione esterna: gli alberi sono stati

potati troppo tardi, tanto che hanno messo radici sotto il manto stradale creando pericolosi avvallamenti: tali da impedire la normale circolazione pedonale. Di grave c'è da aggiungere che si tratta sì di una banchina di “periferia” ma abitualmente frequentata da cittadini, soprattutto bambini che la percorrono ogni giorno per recarsi nella vicina scuola. Basta davvero poco per inciampare in quelle condizioni, cadere e forse anche farsi tanto male!Inutili i reclami, inascoltate le proteste, il marciapiedi incriminato è così da sempre, “da una vita” affermano i re-

sidenti! Non solo: al posto di alcuni alberi tagliati (come segno decorativo?) qualcuno, forse per impedire che i passanti inciampino, ha imposto un cerchione per auto. Forse lo scopo è anche buono, ma sicuramente per una strada abitualmente percorsa non è certo una bella immagine... Ma tanto ormai , si potrebbe aggiungere e non certo da parte dei cittadini: Chi se ne frega? I problemi quelli sono e malauguratamente quelli resteranno, se l' amministrazione è lontana, e gli alti vertici sono “sordi, ciechi e muti” a chi chiedere aiuto? Come al solito: a nessuno!

La TELECAMERA MOBILE dove la metto? Denuncia dei residenti di arpino. di Daniela Devecchi

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nstallate le fatidiche telecamere mobili a Casoria. Il servizio era stato promesso, ricordiamo, lo scorso periodo natalizio per colpire gli eventuali trasgressori, e sorvegliare la nostra cittadina da fatti criminosi di piccola , media o alta rilevanza. Eppure, una cosa ha lasciati interdetti i cittadini della cittadella, ad Arpino. L' evento curioso ce lo racconta Monica, una residente:”Si è da un po' di tem-

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po che abbiamo notato una telecamera che a noi sembra fissa, anche se in realtà sarebbe mobile- continua- si trova proprio all'interno dell'ufficio postale della cittadella di Arpino, al lato dell'ingresso- prosegue ironica- strano che abbiano immesso un sistema di videosorveglianza all'interno di un cortile aperto solo in orari d' ufficio, e dove di spazzatura non ce n'è neanche l' ombra- prosegue divertita- ma andiamo per gradi dopotutto, nonostante che la telecamera è stata immessa al di fuori di un ufficio postale, soldi sprecati perchè avrebbe potuto finanziarla l' ufficio stesso, devo anche dire che proprio in questo stabile sono state compiute diverse rapine- prosegue- si potrebbe dunque affermare che la telecamera diciamo mobile è stata immessa per tutela e per

proteggere i cittadini e... qua viene il bello: i rapinatori però, durante le loro imboscate, non sono entrati né a mio parere, entrerebbero mai per l' ingresso principale! Sarebbe quasi come per farsi smascherare all'istante, infanti i malviventi hanno sempre agito passando dal retro da dove... Non ci sarebbero, o almeno non ho notato telecamere!!!!!! Ma che servizio è questo???? Roba da striscia la notizia!!!”. I commenti della donna, della residente divertita da queste gaffe tutte casoriane, di certo, non hanno bisogno di ulteriori commenti. Ironia della sorte, proprio di recente i soliti malintenzionati hanno derubato addirittura l’ufficio postale. Evidentemente, e saranno le indagini ad accertarlo, manomettendo la telecamera...

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[ L'evento ]

ASTA DI BENEFICENZA al My Day L’evento per il terzo compleanno del Giornale di Casoria! di Antonella Storti

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n occasione del terzo anniversario della nascita del nostro giornale, il 9 maggio prossimo, si terrà un grande evento di beneficenza al noto locale casoriano “ My Day” . Mattatore della serata il famoso attore casoriano Antonio Fiorillo. I piu’ importanti artisti casoriani metteranno in palio proprio opere che saranno battute in maniera scherzosa da Fiorillo. Ci saranno ospiti a sorpresa che allieteranno la serata che sara’ ripresa con

interviste volanti dai giornalisti fidanzati Antonino Fiorino ed Emilia Sensale inventori della brillante rubrica video “ Non c’è Sensale senza Fiorino”. Al termine della serata il succulento buffet offerto dal locale casoriano divenuto già l’ideale luogo di ritrovo per ogni tipo di cerimonia per la cortesia, la professionalità e la disponibilità dei titolari: i fratelli Paone. Il ricavato della serata sara’ interamente devoluto alle Suore Vincenziane di Casoria che tra le altre opere, assistono i bimbi disagiati per il tramite di Suor Marilena Lo Vetere, ed all’associazione Giuseppe Moscati di Arpino. Nel corso della serata il giornale di Casoria lancerà una grande iniziativa per ricordare un proprio illustre concittadino scomparso di recente. A breve gli inviti a tutte le autorità cittadine e regionali ed ai nostri lettori.

Anno III - Numero 12 Domenica 28 aprile 2013 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 24 aprile 2013. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 335 8270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com Stampa: Printing House s.r.l. Via Capri, 2 - Casoria (NA) Tel. 081 7590707 - E-mail: info@vecaprint.it

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