Anno III - Numero 14 - Domenica 12 maggio 2013
Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita
Foto di M
ario Cocco
rese
Due foto, dimostrano a distanza di giorni che gli scivoli per disabili sono sempre ostruiti...
CASORIA: CITTA’ NEGATA AI DIVERSAMENTE ABILI!
[ Editoriale ]
La città INVISIBILE... Cronache casoriane. di Giuseppe Storti
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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” La citazione è tratta da un libro di Italo Calvino, dal titolo: “le città invisibili”. Torniamo a scrivere, non senza difficoltà,ed anche un insistente senso di nausea……….. quella di parlava e scriveva un altro grande della letteratura contemporanea: Iean Paul Sartre. “Se sapessi soltanto di cui di che cosa ho avuto paura avrei già fatto un gran passo”. Quali altri sentimenti si possono provare quando leggiamo della tragica rapina di Maddaloni, finita nel sangue di un valoroso carabiniere, Tiziano Della Ratta, che con lo sprezzo del pericolo che solo gli eroi possono avere, ha sventato la rapina, pagando con la vita, il proprio senso del dovere. Ma c’è un altro morto: un giovane casoriano di appena 18 anni del quartiere Castagna, Angelo Covato. Non vogliamo
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e non possiamo fare sociologia spicciola. Ma è una sconfitta per tutti i casoriani. Chi sceglie la divisa, e chi sceglie di delinquere. Forse al Sud, ivi compresa la nostra città: sempre piu’ violenta e disperata, non c’è alternativa. La nostra città: l’abbiamo scritto tante volte è un “paesone” indistinto e distante anni luce da quel vivere civile che alla base del contratto sociale di cui scriveva Rousseau, tramite il quale i cittadini cedono una parte della propria libertà allo Stato, che in cambio, deve garantire la pacifica coesistenza tra i consociati. Siamo agli antipodi di cio’ che accade nella nostra città. Una città in cui l’illegalità è legalizzata proprio a causa dell’assenza, oserei dire, della latitanza delle istituzioni: da quelle statuali a quelle locali. La morte del diciottenne casoriano, è la sconfitta di tutti. Tutti dovrebbero fermarsi a riflettere, sul fallimento sistematico della politica, intesa come progresso sociale e “mano tesa” ai cittadini per risolvere i propri bisogni di vita. Il collega del “Mattino” di Napoli, sbarcato qui a Casoria per fare il suo dovere di cronista, descrive il Quartiere Castagna, allo stesso modo in cui la stampa locale lo tratteggia da anni. Ovviamente, spesso i giornalisti locali si beccano la rituale razione di contumelie: perché la via della verità è sempre stretta ed impervia, ma va sempre perseguita. “ Pochi spazi di aggregazione per i giovani ma tanto cemento ad invadere una borgata sorta sui terreni incolti della zona periferica di Casoria”. E’ l’occhiello del pezzo citato che così tratteggia il quartiere Castagna.
Che dire: vergogniamoci tutti,Un po’ in piu’ è chiaro, chi ha governato e governa la città, avendo responsabilità politicoistituzionale, ma soprattutto ripensiamo le politiche sociali in questa città in modo serio e costruttivo. Altro problema. Altre sofferenze per i cittadini. Casoria è una città negata per i diversamente abili. Barriere architettoniche a iosa, scivoli e posti per disabili, occupati senza il benché minimo controllo da parte degli addetti ai lavori. Mario Coccorese, cittadino casoriano, attivista del movimento 5 stelle, ci ha dimostrato con una serie di fotografie le tribolazioni giornaliere dei nostri concittadini diversamente abili negli spostamenti in una città caotica, disorganizzata e soprattutto preda di parcheggiatori abusivi che ricavano soldi e guadagni dal suolo pubblico. Al Comune di Milano hanno da tempo istituito un Nucleo speciale di Vigili urbani addetti al decoro della città. Magari il neo comandante dei “caschi bianchi”, mai presentato alla stampa, potrebbe fare la stessa cosa. In verità, abbiamo notato che i vigili stanno iniziando a far capire ai commercianti, ad esempio, che la mercanzia non va esposta sui marciapiedi: in particolare quella alimentare. Ma la strada è ancora lunga e l’operazione deve essere sistematica. L’occupazione di suolo pubblico in città è la norma. Ma ogni illegalità, puo’ e deve essere sradicata. Ci auguriamo che sia così!
ASTA DI BENEFICENZA AL MY DAY DEL GIORNALE DI CASORIA DEL 9 MAGGIO Nel prossimo numero ampi servizi e foto dell’evento!
il giornale di Casoria • Domenica 12 maggio 2013
[ Il fatto ]
Il Direttore Artistico del CAM Antonio Manfredi scrive al Ministro della Cultura Massimo Bray Il Manfredi furioso! a cura di Antonella Storti
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i risiamo; appena spenti i riflettori dei media nazionali ed internazionali sulle “azioni” del CAM per salvare il patrimonio artistico e culturale del Museo (che l’hanno visto in prima linea a difendersi dall’ex Ministro della Cultura Lorenzo Or-
naghi e dai suoi rappresentanti locali), ed ecco che il primo Ministro in visita ufficiale al museo CAM non sarà il neo-eletto Ministro della Cultura Massimo Bray, ma il Ministro della Cultura, dell’Arte e del Cinema della Repubblica del Camerun, Ousmane Mouhtar. Questo lo spunto che ha spinto il Direttore del CAM, Antonio Manfredi, ad inviare stramattina una decisa lettera al nuovo Ministro Massimo Bray invitandolo a far visita al museo per “darci la forza politica di lottare contro una mentalità camorristica che appiattisce ogni cosa e di costringere le politi-
che locali e nazionali, spesso ottuse e colluse, a comprendere che solo attraverso la cultura è possibile una rinascita sociale e civile”, concludendo la missiva con “Questo le chiedo, e questo le compete da Ministro della Cultura e da uomo del Sud”. Il Ministro della Cultura della Repubblica del Camerum, Ousmane Mouhtar è stato in visita in ufficiale al Museo CAM, mercoledì 8 maggio alle ore 10.
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il giornale di Casoria • Domenica 12 maggio 2013
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[ L'evento ]
MARIA CRISTINA BRANDO dieci anni dopo La “Madre Santa” casoriana potrebbe essere canonizzata a breve. di Margherita De Rosa
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el decennale della beatificazione di Madre Cristina Brando, fondatrice della congregazione delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Casoria, la madre generale, suor Carla di Meo, e la comunità delle consacrate, hanno dato vita ad un triduo di preghiera e di preparazione al 27 aprile, data in cui si è svolta un solenne celebrazione, presieduta da Padre Giuseppe Sannino. Nel tempio che la Beata volle innalzare a Gesù Sacramentato per il culto perpetuo all’Eucarestia, una numerosa assemblea ha partecipato all’evento, unita dall’auspicio di una prossima canonizzazione di quella che fu per Casoria la “Madre santa”. Il celebrante ha sottolineato la peculiarità eucaristica e vittimale di madre Cristina, tradotta in carità autentica e offerta totale di sé a Dio ed al prossimo, augurando alle figlie spirituali della Fondatrice di ripercorrerne fedelmente le orme, ponendo al centro della propria vita solo ed esclusivamente l’amore: << Qual è il bisogno più urgente dell’uomo e della storia? – ha chiesto padre Sannino ai partecipanti nel corso della sua omelia – l’amore, di cui oggi si percepisce l’assenza … l’uomo contemporaneo soffre il freddo gelido determinato dall’assenza dell’amore: alla
radice di tanti drammi che ai nostri giorni si consumano, alla base degli innumerevoli fallimenti personali e sociali c’è la mancanza d’amore … tutto si è svuotato, in ogni ambito ed in ogni sfera della nostra vita: qualsiasi cosa viene distorta e materializzata dall’assenza dell’amore, la mancanza d’amore ci impoverisce … come siamo diventati poveri, non solo sotto l’aspetto economico, ma soprattutto nel cuore … tutto scivola verso il basso, le nuove generazioni sono allo sbando proprio in conseguenza della nostra mancanza d’amore … nel prendere atto di questa distorsione dolorosa della realtà, bisogna chiedersi cos’è veramente l’amore e come si vive d’amore … L’amore è fonte di energia e di vita, la sfida del Cristianesimo sta proprio nell’amore, un amore da contemplare in verticale e da porre in essere in orizzontale attraverso un’autentica testimonianza di carità, realizzata in una Chiesa che è fraternità, giovinezza perenne, perché chi ama è eternamente giovane: la Pasqua di Cristo, la Sua Resurrezione sono al centro di questa buona novella d’amore, che riabilita l’uomo e trasforma la storia … l’amore di Dio è paradosso, è l’amore che passa per la Croce diventando gloria e poi ancora amore, concretizzandosi nel comandamento nuovo che Gesù ha lasciato in eredità agli Apostoli ed all’umanità tutta: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi, e cioè fino all’estremo sacrificio di sé: se non si ha come riferimento l’amore di Cristo non si amerà mai veramente, si farà piuttosto dello sterile sentimenta-
lismo … Come titolava l’enciclica di Benedetto XVI “Deus Caritas est” e quindi chi vuole sperimentare l’amore proveniente da Dio deve testimoniare la carità, poiché senza carità non c’è amore e quindi non c’è Dio … Madre Cristina Brando ha incarnato mirabilmente questa realtà ed oggi, a dieci anni dalla sua beatificazione, dobbiamo più che mai consacrarci a lei, lasciarci plasmare e stupire dal suo straordinario carisma eucaristico, innamorandoci della sua fede, perché è la luce della fede che spalanca il cuore alla carità: se si ama, ci si dona incondizionatamente e sarà questa la bellezza che salverà il mondo; come Madre Cristina facciamo di Gesù, vittima sacrificale, il nostro modello e le consacrate sue figlie possano tradursi in esempio di carità verso tutte le povertà della storia, facendo sì che il loro cuore abbia lo stesso palpito d’amore e di donazione che fece di madre Cristina la testimone della più sublime carità vittimale>>. A celebrazione conclusa, Madre Carla si è portata con i fedeli alla cappella ove riposano le spoglie mortali della Beata ed insieme si è pregato perché al più presto Cristina Brando possa essere elevata all’onore degli altari, coronando la sua storia di cristiana e di consacrata con il suggello della santità, lei che santa, per i casoriani, lo è stata fin da subito per la straordinarietà mistica del suo carisma e per la concretezza di una fede praticata mediante reali ed efficaci gesti di soccorso e solidarietà verso chiunque tendesse a lei una mano per chiederle aiuto …
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il giornale di Casoria • Domenica 12 maggio 2013
[ L'emigrante ]
Sentieri un pò meno SELVAGGI ! Casoria: viale Europa… di nome ma non di fatto... di Edy Vitale
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obbiamo dare atto all'Assessore Tignola di non essere rimasto insensibile al nostro ironico “grido di dolore” sui sentieri selvaggi della nostra cittadina. Qualcosa si è mosso: i marciapiedi del Viale Europa sono stati finalmente decespugliati, i muri liberati dalle erbacce invasive e dai rovi, si è proceduto addirittura ad un'accurata operazione di disinfestazione da parte di personale specializzato dotato di apposita tuta isolante. Insomma grazie, grazie davvero per il pronto intervento che restituisce un po' di dignità (anche se le buche restano!) ad un viale importante che conduce alla stazione ferroviaria ed è quindi percorso ogni giorno da centinaia di persone. Però...resta un però! La prima e la seconda traversa Europa, che si affacciano sul suddetto viale, sono rimaste abbandonate a loro stesse,
quasi fossero terra di nessuno. Gli abitanti si chiedono sbigottiti se queste due traverse, compresi quelli che potremmo eufemisticamente chiamare “giardinetti” interposti, facciano parte del Comune di Casoria oppure siano possedimenti extraterritoriali. E' da anni infatti che non si effettuano interventi di manutenzione di alcun tipo: le buche continuano ad allargarsi e a diventare più profonde, l'asfalto è ridotto all'osso, i tombini saltano al primo temporale, le aiuole sono state abbandonate al più totale degrado : soltanto
le due all'ingresso sono state pittorescamente “attrezzate” in maniera fantasiosa e personalissima da un privato, mentre le altre sono ridotte a desolati rettangoli polverosi di terra battuta per il parcheggio selvaggio di macchine e carcasse ab-
il giornale di Casoria • Domenica 12 maggio 2013
bandonate per anni interi e a piazzole per il deposito dei rifiuti, al di fuori di ogni regolamento comunale. E pensare che questo spazio potrebbe ritornare ad essere, come tanti anni fa, un vero e proprio polmone verde, con panchine, recinzioni, aiuole fiorite e piante che possano sostituire in maniera degna i grandi pini , ormai vecchi e malati, che ancora sopravvivono, nonostante tutto! Non si tratterebbe di interventi eccezionali e costosi, ma solo di una risistemazione, magari accompagnata da un'opportuna campagna di sensibilizzazione tra i cittadini per la salvaguardia del bene comune. D'altra parte gli abitanti di queste due traverse, non c'è bisogno di ricordarlo, non sono cittadini di serie B, risiedono nel Comune di Casoria e pagano regolarmente le tasse, non meritano certo di essere abbandonati dalle istituzioni, né possono accontentarsi di qualche maldestro tentativo di colmatura delle buche con calcinacci di vario genere dovuto alla pietà di qualche improvvisato e spazientito volontario! Restiamo quindi in fiduciosa attesa: un segno di sensibilità e attenzione c'è già stato, basterebbe poco per completare l'opera!
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[ Lettere al Direttore ]
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Ill.mo Sindaco Comune di Casoria Dott. Vincenzo Carfora Oggetto: richiesta chiarimenti sui finanziamenti comunali a favore delle associazioni di volontariato
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l Codacons Casoria, sezione attiva del Codacons Campania, che svolge la sua attività in difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, iscritto nell’albo regionale delle Associazioni Onlus e presente sul territorio di Casoria da quatto anni, svolge la propria attività nell’ottica di una collaborazione con la Pubblica Amministrazione, mirante alla soluzione di problematiche poste dagli utenti, con enormi benefici per l’attività deflattiva del contenzioso giurisdizionale. Ha avviato, già da tempo, una campagna di sensibilizzazione in merito alla necessità di instaurare una collaborazione attiva fra associazioni di consumatori, utenti e P.A., al fine di migliorare la erogazione dei servizi pubblici e conformarli agli standard di qualità ed efficienza nel processo di informazione e di gestione dell’utenza.
quotidianamente a fare i conti con la scarsa disponibilità di denaro, da impiegare nella gestione delle proprie attività per la realizzazione dei propri obiettivi istituzionali. Difatti, per la loro connotazione giuridica: “ enti senza scopo di lucro”, le associazioni di volontariato sono spesso fortemente e giustamente orientate a migliorare i contenuti della loro azione nella comunità, a scapito, ovviamente, di una ricerca costante di strumenti (anche finanziari) e modalità opportune per acquisirli. La mancanza di erogazione di fondi e di attenzione, poi, da parte della P.A., verso quelle associazioni che si impegnano unite spesso alla mancanza di trasparenza nell’attribuzione di contributi può portare a 3 risultati: Il primo, il più negativo, rappresentato dalla rinuncia, per le associazioni in argomento, a perseguire gli obiettivi prefissati; Il secondo è costituito dal sospetto che troppo spesso non ci sia trasparenza nell’erogazione dei contributi, perché cosi “è più facile”. Il terzo, conseguenza naturale del secondo risultato, è il radicamento del convincimento generale della P.A. come punto di presidio conflittuale per le legittime istanze dei cittadini. Il tema della gestione finanziaria nelle associazioni di volontariato è di per se stesso affascinante e lo diventa ancora di più
quando, come in questo caso, viene chiesta una riflessione che vada al di là della polemica. Si chiede semplicemente l’implementazione di un processo di confronto e di stimolo, anche nell’ottica e nel rispetto della legislazione corrente che prevede la possibilità dell’apertura di uno “sportello del consumatore”, presso gli uffici del Comune. Infatti, la L.R. n. 19 del 3 settembre 2002, che disciplina la tutela degli utenti e dei consumatori e che evidenzia il fondamentale ruolo economico e sociale che ha il cittadino inteso come consumatore ed utente di beni e serviz, contempla tale possibilità. Certo della Sue doti e nell’attesa di un Suo cortese riscontro, il Codacons Casoria, nella persona del suo legale rappresentante Angela Uliano e del suo responsabile legale Avv. Luigi Di Palma, CHIEDE PER TUTTO QUANTO ESPOSTO che siano resi pubblici i finanziamenti che fino a oggi hanno interessato le associazioni di volontariato e i criteri di scelta. Nell’attesa di un Suo personale riscontro, si porgono ossequiosi saluti Casoria, 6 maggio 2013 Angela Uliano Avv. Luigi Di Palma
IN TALE OTTICA SOTTOLINEA, in questo generale e critico momento di difficoltà economica, che la maggior parte delle associazioni di volontariato si trova
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il giornale di Casoria • Domenica 12 maggio 2013
[ Panorama Casoriano ]
Domenica si riscopre la città in bicicletta con il “Cicloturismo”
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arà di sicuro una domenica speciale quella di oggi, in cui decine di amatori della bici potranno girare nella loro città. E’ infatti previsto per questa domenica, il raduno in piazza Cirillo alle ore 9,30, un giro per la città sulle due ruote, alla riscoperta dei “tesori locali”. Chiese, piazze antiche, piccoli monumenti, saranno oggetto di questa kermesse La manifestazione rientra nel Trasport Learning un progetto europeo che promuove la mobilità sostenibile, con la partecipazione dell’ANEA (Agenzia Napoletana per l’Energia e l’Ambiente) e patrocinata dal Comune di Casoria. E’ un piccolo segnale per una nuova e diversa mobilità sostenibile nel nostro Comune dichiara il Sindaco Enzo Carfora, entusiasta dell’iniziativa. “Credo che sia la prima volta che in città si tenga una manifestazione del genere e sono convinto che ci sarà una buona partecipazione dichiara l’Assessore Pasquale Tignola che ha voluto fortemente questa iniziativa. La
bicicletta sta diventando un mezzo sempre più utile, a volte indispensabile, bisogna anche in città, invertire la cultura creando condizioni favorevoli a chi preferisce la bici alle auto. Riscoprire poi le radici di Casoria e farlo in modo insolito, credo sia un mix utile e divertente al tempo stesso. Ringrazio personalmente i promotori dell’iniziativa, l’arch. Teresa Blasotti, Arch. Antonio Cerbone e Massimiliano Moraca e il fatto che abbiano avuto considerazione per la nostra città è estremamente positivo conclude Tignola. Alla manifestazione potranno partecipare tutti coloro che hanno una bici, piccoli e grandi, il percorso infatti sarà “in sicurezza” cioè tutelato dai vigili, che ostruiranno il traffico veicolare nelle zone di passaggio dell’evento. Insomma una giornata in bici, sostando per i monumenti che saranno illustrati dai bambini delle nostre scuole. Chissà che questa manifestazione non riuscirà a far vedere la città, da una prospettiva diversa.
Anno III - Numero 14 Domenica 12 maggio 2013 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 30 aprile 2013. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 335 8270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com Stampa: Printing House s.r.l. Via Capri, 2 - Casoria (NA) Tel. 081 7590707 - E-mail: info@vecaprint.it
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