Il Giornale di Casoria

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Anno III - Numero 16 - Domenica 26 maggio 2013

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita

STABILIMENTO ALENIA: PARTE LA DISMISSIONE Residenti preoccupati. Chiesto l’intervento di ASL e ARPAC


[ Editoriale ]

Le VITE degli altri Siamo un “non luogo” e non sappiamo di esserlo! di Giuseppe Storti

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empi duri per i troppo buoni! Chi? I cittadini casoriani: prigionieri di una città che è un “non luogo” Cosa vorrà dire mai…Cerchiamo di spiegarlo in maniera semplice. La definizione di “non luogo” è stata coniata dall’ etnologo ed antropologo francese: Marc Augè. Nei suoi studi ha analizzato le società contemporanee. E’ stato anche in Italia. Forse sara’ passato anche per Casoria. Infatti la sua teoria sui “non luoghi”: ovvero quelle città dove la gente corre in maniera disordinata: gruppi di persone perennemente in transito, che pero’ non si relazionano mai, a tal punto da cadere nell’oblio e nell’ aberrazione della memoria, sembra calzare a pennello per la nostra città. C’è un altro luogo per lo studioso francese che serve a far relazionare i cittadini residenti su di un determinato territorio: il luogo antropologico. E’ quel luogo dove ci si riconosce, dove si capisce le nostre radici, l’identità di un gruppo, anche perché è il luogo stesso che ha un’identità storica-sociale. Cari Lettori, sembra la fotografia del modo in cui si vive nella nostra città. Un Territorio attraversato,per meglio dire: violentato ogni giorno da migliaia di autoveicoli. Una vera invasione. Entrano in città da tutte le direzioni. La posizione baricentrica di Casoria da potenziale risorsa e’ divenuta una pesante ipoteca sulla qualità della vita dei cittadini. Un traffico caotico: ingovernabile ma neppure governato: almeno come tentativo. Macchine, moto, camion, camioncini che trasportano merci, tracimano sulla città senza controlli. La doppia e tripla fila è la regola. L’occupazione di marciapiedi e di scivoli per i disabili, come purtroppo dimostrato da questo giornale, grazie alla vigile collaborazione dei cittadini, è una triste e vergognosa realtà. Le strade poi… Un immenso co2

labrodo: buche, avallamenti,gobbe, fosse! Sembrano bombardate. Piu’ che un assessorato ai Lavori Pubblici, occorrerebbe una delega ai “ fuossi pubblici” . 100 mila euro. Questa la cifra pagata nel 2012 per incidenti e/o infortuni dovuti alle strade “ sgarrupate” di Casoria. Ce lo dice Franco Polizio che abbiamo incontrato alle votazioni per il rinnovo dell’ordine dei giornalisti della Campania, che tra l’altro hanno visto essere eletto al consiglio nazionale il nostro concittadino e collega Dr. Massimiliano Musto a cui facciamo gli auguri. Ma non finisce qui l’esborso per le casse pubbliche causa incidenti. Sempre Polizio ci dice che dall’inizio del corrente anno siamo già a 40 mila euro che il comune ha tolto dalle tasche dei suoi cittadini per un impiego come dire di cui non si sentiva il bisogno. A proposito: un nostro lettore ci chiede e noi chiediamo a chi di competenza in che misura e con quali modalità vengono utilizzate le somme introitate con le multe per violazione del codice stradale. Infatti Nel Codice della Strada esiste l’art. 208 che disciplina l’uso dei proventi delle contravvenzioni. Ebbene detto art. al comma 4 dispone letteralmente che una parte dei fondi vanno assegnati “ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell´ente, all´installazione, all´ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all´articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all´educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di

cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell´articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica". Tale destinazione avviene, ai sensi del comma 5 dell´art. 208, Quindi questi soldi vanno usati , come dice il comma 4, principalmente per il miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale. Solo una parte per le altre finalità tra cui la previdenza complementare degli addetti alla viabilità. Tutto cio’ viene fatto? Per il 2012 esiste una delibera di massima che ha destinato dette somme, secondo le finalità previste dalla normativa vigente? E per il 2013? Nel comune capoluogo: Napoli, il sindaco e l’assessore ai trasporti sono finiti sotto inchiesta per attentato alla sicurezza dei trasporti ed omissioni di atti d’ufficio. Tra le contestazioni fatte rientra proprio il mancato utilizzo per le riparazioni delle buche stradali degli introiti derivanti dagli incassi delle multe. Insomma sulla questione occorrerebbe fare chiarezza in maniera semplice: comunicato stampa, interviste pubblicazione sul portale del comune dei report degli incassi per multe con le prevedibili destinazioni. Aspettiamo speranzosi. Intanto torniamo a Marc Auge’. Cari lettori, chiedo a voi: sapete indicarmi un luogo antropologico esistente a Casoria? Ovvero: quel luogo dove ci si riconosce, dove si capisce le nostre radici, l’identità di un gruppo, anche perché è il luogo stesso che ha un’identità storica-sociale. Per favore ditemelo, così inizio a frequentarlo. Insomma siamo un “non luogo” corriamo da mattina a sera per conquistare un metro di spazio ma non ci incontriamo mai. Come le rette parallele che camminano insieme ma non si incontrano mai. Ma questi discorsi importano a chi dovrebbe pensare al benessere dei cittadini? No! Tanto sono: le vite degli altri! BUONA DOMENICA!

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[ Politica ]

DECORO urbano La proposta dei Giovani Democratici di Casoria. di Rosa Davide

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antissimi sono i paesi che negli ultimi anni hanno deciso di adottare gli strumenti del web 2.0 per creare un filo diretto tra cittadini e amministrazioni pubbliche. Decoro Urbano è un servizio 2.0 per una cittadinanza attiva, uno strumento totalmente gratuito per il cittadino che consente di inviare, tramite smartphone e sito web, segnalazioni riguardanti situazioni di degrado cittadino. Al contempo, è uno strumento per l’Amministrazione Pubblica per monitorare il territorio e/o per comunicare

ai cittadini le opere d’intervento. Il concetto è molto semplice: si vede qualcosa che non va, lo si fotografa e si invia la segnalazione attraverso un meccanismo automatizzato. Il progetto è in continuo sviluppo. Attualmente è possibile inviare segnalazioni in merito a : rifiuti, dissesto stradale, zone verdi, vandalismo, segnaletica e affissioni abusive. Pertanto, i Giovani Democratici di Casoria hanno chiesto al sindaco di Casoria e agli organi competenti di procedere alla sottoscrizione per aderire all’attivazione completamente gratuita di Decoro Urbano. Ogni comune aderente ha accesso ad un proprio pannello di amministrazione per il controllo delle segnalazioni effettuate

sul territorio di propria pertinenza e per ogni segnalazione ricevuta può adottare e segnalare le misure che ritiene opportune identificabili tramite i seguenti stati: “in attesa”, “in carico” e “risolta”. Un comune attivo dispone anche di homepage personale, applicazione smartphone personalizzata e materiale divulgativo. Inoltre l’aspetto social di decoro urbano permette un utilizzo mirato della rete per comunicare la propria presenza sul territorio e un’attenzione costante alla tematica del degrado urbano. Attraverso la completa integrazione con i social network, gli interventi possono ottenere ampia risonanza mediatica e riscuotere il consenso di tutta la community. Nella prospettiva di un impegno partecipativo della cittadinanza casoriana, Decoro Urbano è uno strumento di assoluta pertinenza in materia, è un servizio a costo zero, finalizzato alla tutela dell’ambiente e dei beni comuni.

IL CASO

Casoria: parte lo smantellamento dello STABILIMENTO ALENIA Allarme tra i cittadini, l’Assessore Tignola: chiesto l’intervento di ASL e ARPAC. di Giusto

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n nostro lettore: Francesco Adinolfi ci segnala che da qualche giorno è in atto lo smantellamento dello stabilimento Alenia, che il gruppo ha deciso di chiudere. I cittadini residenti nella zona: la Statale Sannitica vedendo personale in tuta bianca, guanti protettivi che smontava materiale e spostava bidoni si sono insospettiti. Allertati subito le

autorità cittadine. C’è stata una riunione di sindaco con l’ Assessore all’Ambiente e alcuni rappresentanti delle forze politiche, sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili ambientali comunali. Pare che gli operai al lavoro appartengano ad una ditta specializzata incaricata dall’Alenia di provvedere alla dismissione dello stabilimento. Intanto come ci dice l’Assessore Tignola la situazione è costantemente monitorata. Il sindaco ha scritto ai vertici del gruppo per chiedere chiarimenti. Nei prossimi giorni effettue-

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ranno ispezioni e controlli tecnici dell’Arpac e dell’Asl locale. Ovviamente i cittadini sono preoccupati dal fatto che si tratti di materiale pericoloso per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Come testimoniato dalla foto scattata dagli stessi cittadini che pubblichiamo in copertina. Insomma si spera che dopo il danno della chiusura di uno degli stabilimenti piu’ produttivi del Gruppo Alenia, una perdita gravissima per l’economia locale, non si assommi anche le beffa dell’ennesimo inquinamento ambientale. 3


[ Casoria nella storia ]

LUDOVICO DA CASORIA: Santo tra i Santi! Daniele Comboni e padre Ludovico da Casoria insieme per l’Africa. A cura dell’Associazione “Padre Ludovico da Casoria”

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ede incrollabile ed instancabile attività missionaria hanno accomunato due grandi protagonisti per il riscatto dell’Africa: Daniele Comboni e padre Ludovico da Casoria. Durante l’affascinante viaggio del nostro beato verso questo continente ancora così misterioso e sconosciuto, egli ebbe un incontro con un altro grande missionario del 19° secolo, Daniele Comboni, con cui ebbe anche un rapporto epistolare. Anche Comboni fu figlio di povera gente, ma riuscì a diventare il primo Vescovo cattolico dell’Africa centrale e dunque uno dei più grandi evangelizzatori della stessa. Nato a Limone sul Garda (Brescia) il 15 Marzo del 1831, quarto di otto figli, i quali morirono quasi tutti in tenera età, lascia presto il suo paese per frequentare la scuola a Verona presso l’Istituto fondato dal Sacerdote don Nicola Mazza. Durante gli anni trascorsi a Verona egli scopre la sua vocazione al sacerdozio e subito viene attratto dall’idea di andare in Africa centrale come missionario. Di fatto, dopo soli tre anni dalla sua ordinazione al sacerdozio, avvenuta nel 1854, egli parte per l’Africa insieme ad altri missionari mazziani. Numerose furono le difficoltà da affrontare; clima torrido, malattie di ogni tipo, abbandono totale della gente e morte di alcuni compagni. Tutto ciò non scoraggiò il giovane Comboni che, invece di abbandonare il suo proposito, fece suo il motto “O Nigrizia, o morte”, o l’Africa o la morte (queste stesse parole furono pronunciate anche da padre Ludovico). Tornato in Italia, egli capisce che è necessario prendere in considerazione l’idea di una missione permanente in Africa che potesse quindi garantire continuità di aiuti e sostegno a favore di un popolo così vessato da schiavitù e povertà. Ricordiamo che fu tra il 1865 e il 1866 che la congregazione di Propaganda Fide approvò il piano di 4

evangelizzazione dell’Africa centrale e scelse Scellal (Assuan) come base per i missionari. In questo periodo Comboni e padre Ludovico da Casoria collaborarono per lo stesso fine: combattere la schiavitù e consolidare l’attività missionaria anche con l’aiuto degli stessi africani. Ecco cosa scrisse Comboni alla vigilia della partenza verso l’Africa : “ Fra due giorni viene a Verona il P. Lodovico da Casoria, il nuovo S. Vincenzo de’ Paoli di Napoli, il fondatore di quel famoso Istituto che accoglierà 24,000 e più lazzaroni etc, etc. Egli è deputato insieme con me da Roma a segnare i confini di divisione del gran Vicariato dell’Africa Centrale. Egli viene per unirsi a me, e partiremo insieme per Vienna e poi per l’Africa … A S. Altezza mille ossequi”. Tuissimus in J. C. D.D. Comboni. I due dunque, uniti dallo stesso progetto, si misero in viaggio per concertare sui confini da stabilirsi fra l’Istituto Mazza e l’Istituto della Palma da Napoli. Lo stesso Comboni definì il nostro beato “ degno figlio di San Francesco d’Assisi, animato da grande zelo per la salvezza dei poveri neri ” ed era a conoscenza che questi aveva fondato a Napoli due Istituti per i mori africani; quello maschile, diretto dai suoi fratelli Bigi del Terz’Ordine e quello femminile, diretto dalle Suore Stimmatine terziarie di Toscana, che aveva chiamate a Napoli per condurre e sviluppare altre opere di carità. A sua volta Comboni fondò nel 1867 e nel 1872 rispettivamente l’Istituto maschile e l’Istituto fem-

minile dei suoi missionari, più tardi conosciuti come Missionari Comboniani e Suore Missionarie Comboniane. Daniele Comboni riuscì anche a fare sottoscrivere a settanta vescovi una petizione a favore dell’evangelizzazione dell’Africa Centrale (Postulatum pro Nigris Africae Centralis) e il 2 Luglio del 1877 egli fu nominato Vicario Apostolico dell’Africa Centrale e consacrato Vescovo un mese dopo. Morto prematuramente a soli cinquant’ anni tra la sua gente, egli fu beatificato da Giovanni Paolo II il 17 Marzo 1996 ed in seguito canonizzato il 5 ottobre 2003. Totalmente votato alla “Nigrizia”, anch’egli comprese, come padre Ludovico, l’importanza della stampa, fondò infatti la rivista chiamata appunto “Nigrizia” che è attiva ancora oggi. Totalmente dediti agli altri, essi riuscirono a compiere opere quasi impensabili per i tempi in cui vissero. Comboni definì il nostro umile frate “ un miracolo di carità” e nel 1861 disse ancora di lui : “Nei vari giorni che mi trattenni a Napoli, potei ammirare più davvicino ed apprezzare questo buon padre e persuadermi che egli è uno di quegli uomini straordinari, che di quando in quando suscita la Provvidenza per beneficio dell’umanità e per la diffusione ed incremento della gloria di Dio ”. Sempre fiduciosi circa l’arrivo dell’attesa notizia dell’avvenuta canonizzazione del nostro beato, continueremo a ricordare il suo continuo e costante lavoro di carità cristiana.

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[ Il caso ]

Cervelli casoriani in FUGA Fuitevenne... il lavoro è all’estero! di Luca Scialò

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entre i politicanti al Governo si rinchiudono in un Convento, non si arresta la fuga ormai emorragica di giovani laureati e diplomati italiani verso l’estero. Anche Casoria contribuisce non poco a questo fenomeno noto come “fuga dei cervelli”. Solo nelle ultime due settimane sono venuto a conoscenza di tre casi: un laureato in Ingegneria aerospaziale emi-

grato in America; un laureato in Scienze politiche emigrato a Berlino; un 19enne diplomato emigrato a Londra. E questi si vanno ad aggiungere ai tantissimi altri casi di giovani di mia conoscenza ormai espatriati da anni: un laureato in Lettere a Berlino, una laureata in Scienze internazionali e diplomatiche a Barcellona, un laureato in Sociologia ad Amsterdam, due diplomati in Alberghiero a Barcellona e Nizza. E chissà quanti altri casi ancora. Il fenomeno è ormai un’autentica piaga, alimentato da una politica che da quarant’anni ha pensato solo ad ingrassare

la propria Casta, mangiandosi il futuro dei giovani. I dati sull’emigrazione sono tornati quelli del Dopoguerra, con punte di nuovo altissime verso la Germania. E’ come se il boom economico del dopoguerra, durato meno di trent’anni, sia stato dilapidato negli anni a seguire. Forse la colpa è anche delle generazioni successive agli anni ’70, che si sono lasciate scivolare addosso nel disinteresse più totale tutte le nefandezze di chi li ha governati. E oggi sono costretti di nuovo ad espatriare come i propri nonni. La valigia non sarà più di cartone come la loro, ma le tasche vuote sono le stesse.

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[ Arpino ]

ARPINO, l’altra città tra disagi e preoccupazioni… Non ci sono marciapiedi... possibile che si aspetta il morto? di Daniela Devecchi

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n alcuni tratti non esistono marciapiedi lungo Via Nazionale delle Puglie a Casoria. I casoriani esasperati ogni giorno, corrono il rischio di essere “falciati” dai mezzi che percorrono l'area anche a velocità elevata, senza avere alcuna possibilità di mettersi a riparo. Il problema, se è “da stare attenti” di giorno, diventa a dir poco angosciante di notte. In alcuni punti infatti, l' arteria non è

molto illuminata i guardrail sono spezzati e il povero malcapitato a piedi, anche solo attraversando la strada, potrebbe finire davvero in un grosso guaio. E ' sempre stato così, eppure, di marciapiedi, banchine, qualsiasi cosa che mettesse i residenti in condizione di passeggiare in sicurezza non si è mai visto. E' un' altra Casoria, la frazione di Arpino, una tra le tante aree lontane dal municipio, di cui, come i residenti attestano “sembra che addirittura appartenga a un altro territorio”. La zona è densamente abitata da anziani, donne anche in stato di gravidanza, nonché percorsa quotidianamente da minori che si recano a scuola in autobus o

a piedi, o che vorrebbero giocare anche non lontani dalla loro abitazione. Ogni giorno, i parenti sono in angoscia, quotidianamente si corre il pericolo di essere investiti, anche solo giocando, visto che se un qualsiasi oggetto finisce per strada sono guai, in ogni istante può accadere un incidente, giorno per giorno le auto percorrono la strada sempre più velocemente... E a rimetterci sono le fasce più deboli! Al momento, almeno negli ultimi tempi, il morto o il ferito non ci è ancora “scappato”... E da più parti si lamenta che purtroppo, in genere, si aspetta il grave incidente prima di intervenire... Ma solo per tamponare il problema!

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[ L'evento ]

2° Memorial “NELLO TUCCILLO” la locandina con tutte le notizie. Infine anche noi del Giornale di Casoria ricordiamo con stima, affetto ed amicizia il Dr. Nello, strappato a quanti, ed erano davvero tanti, lo amavano troppo presto! “ Ti sia lieve la terra” Carissimo dr. Nello Tuccillo!

Parte oggi il torneo a S. Angelo in Formis. a cura di Antonella Storti

Anno III - Numero 16 Domenica 26 maggio 2013 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 22 maggio 2013. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 335 8270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti

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arte oggi, sul campo di Tiro a volo di S. Angelo in Formis a Caserta la seconda edizione del memorial dedicato al compianto medico casoriano Nello Tuccillo, scomparso qualche anno fa. Un uomo molto conosciuto in città, per le sue doti di umanità e di vicinanza al prossimo. Ora amici e conoscenti gli dedicano questo torneo che nasce sotto l’egida della Sezione comunale a lui intitolata della Federazione Italiana della caccia. Il dr. Tuccillo infatti era un grande appassionato di caccia. E’ possibile iscriversi al torneo che prevede premi fino al 6° posto direttamente sul campo. Qui di seguito pubblichiamo

Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com Stampa: Printing House s.r.l. Via Capri, 2 - Casoria (NA) Tel. 081 7590707 - E-mail: info@vecaprint.it

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Progettare, insieme.

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