Anno II - Numero 19 - Domenica 27 maggio 2012
Foto di Domenico Cuomo
Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - www.casacasoria.it - Distribuzione gratuita
Ripuliamo CASORIA!
I membri dell’USB scendono in campo per ripulire la città.
EDITORIALE
“Forse un giorno gioverà RICORDARE tutto questo” (Virgilio)
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di Giuseppe Storti Mi chiamo Melissa, che succede?» Poi ha chiuso gli occhi per sempre»Queste le ultime parole della dolcissima studentessa di Mesagne, pronunciate prima di crollare nelle braccia del medico che cercava di rianimarla. Andare a scuola per morire. Un fatto senza precedenti nella storia di questa nostra Italia, scossa da terremoti(quello tragico di Ferrara) e da una crisi economica e sociale da fare impallidire il periodo post bellico. Un fine settimana tragico quello vissuto appena pochi giorni fa. Ricordiamo in questo numero il vile attentato di Brindisi, così come abbiamo fatto sul Portale di informazione. Abbiamo ricordato anche l’operaio di Sant’Antimo Cesaro , morto nel terremoto che ha scosso la pianura Padana sul versante bolognese. Ci è sembrato giusto. La cronaca locale spesso è sopraffatta da quella nazionale con eventi che colpiscono al cuore la gente. Unica consolazione: la vittoria del Napoli che ha conquistato la Coppa Italia, sconfiggendo la Iuventus nella finalissima dell’Olimpico di Roma. Citiamo quest’evento di natura completamente diverso dai lutti che hanno colpito la nostra nazione per un motivo particolare. Ci hanno colpito le parole del Presidente del Napoli De Laurentiis. Ha dichiarato che la vittoria era del Napoli(squadra) ma anche della città di Napoli. Ha ragione: si può essere vincenti anche al Sud, anche a Napoli, che per altri versi è la capitale del disagio sociale, delle contraddizioni della malapolitica. La metafora di un Meridione fotografato, di recen-
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te dall’Istat che lancia l’allarme povertà che coinvolge fasce sociali sempre maggiori. Ma con l’impegno, la buona amministrazione da parte del Presidente napoletano che ha preso una società relegata in serie C per fallimento, portandola in appena sei anni di nuovo nel firmamento del calcio che conta, si può costruire una società ed una squadra vincente anche a Napoli. Con bilanci in regola ed un’organizzazione aziendale da far invidia ai titolati club milanese e torinesi. Questo è quanto. Ma c’è dell’altro. I ballottaggi per le amministrative in importanti comuni italiani. Le sorprese confermate. Ovvero il movimento 5 stelle che conquista il comune di Parma e diventa così una forza nazionale. Pensate gli ultimi sondaggi accreditano al movimento di Beppe Grillo un sorprendente 16%. La rovinosa sconfitta della Lega, travolta da scandali di così basso livello da far scappare il proprio elettorato fin qui fidelizzato al massimo sul simbolo del carroccio. Altra conferma: il Terzo Polo è morto. Ne dà il triste annuncio lo stesso Casini. Il Pdl ridotto ai minimi storici con la voglia di cambiare nome e simbolo ad un partito che non tira più. Bersani canta vittoria. Però nelle grandi città vince con candidati non proveniente dalle proprie fila. Ed a Palermo perde contro Leoluca Orlando definitosi un “Monti con l’anima”. Antipolitica? No! Semplicemente il rifiuto dei cittadini verso questa politica. La vera
anti politica è in Parlamento. Un Parlamento che non riesce a cambiare quella vergognosa legge elettorale che risponde al nome(che è tutto un poema) di “porcellum” in quanto il suo autore, quell’inquietante politico di nome Calderoli(Lega) definiva: una “ porcata”. Ecco questa è l’antipolitica. I cittadini chiedono un cambiamento reale e votano il movimento a 5 stelle, che udite, udite, per la campagna elettorale del neo eletto sindaco di Parma Pizzarotti, ha speso 6000 euro. Questo vuole la gente. Il risultato elettorale dei ballottaggi è l’ultimo avviso per i partiti(anche quello di Bersani) prima della catastrofe finale che li spazzerà via se non cambiano marcia. Altro elemento indicativo il forte astensionismo. Dai ballottaggi alle prossime elezioni chi riuscirà a convincere questi elettori che non sono andati a votare della bontà della propria offerta politica vincerà. Al momento come dice Grillo i partiti politici nella loro composizione attuale (compreso il Pd) sono la storia: anzi la preistoria. Ultima annotazione. Riguarda la nostra città. Ci riferiamo alla petizione inoltrata alla Regione da parte dei vertici degli Iperstore che sono situati tra Via Circumvallazione esterna e Via San Salvatore. Ovvero una nostrana Striscia di Gaza, dove il degrado, la sporcizia, la “monnezza” la prostituzione ad ogni ora del giorno e della notte, il campo Rom, la microcriminalità, il traffico impazzito, stanno pregiudicando gli affari di queste strutture commerciali, che ora minacciano la chiusura ed il licenziamento di centinaia di addetti. Tutto ciò è l’epilogo di quanto andiamo denunciando da tempo. La resa dell’amministrazione comunale verso quelle periferie della città abbandonate a se stesse ed ai propri problemi. Anche questa è l’antipolitica. Ma chissà se a Piazza Cirillo se ne rendono conto. Buona domenica!
il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
IL CASO
Ripuliamo CASORIA I membri dell’USB scendono in campo per ripulire la città. i è svolta lo scorso Sabato l’iniziativa promossa dei membri del Movimento di Lotta per il lavoro, dal titolo “Ripuliamo Casoria”. I disoccupati casoriani, armati di scope e sacchetti, forniti dalla ditta Casoria Ambiente, hanno pulito i quartieri periferici della città. La mission è quella di sensibilizzare i cittadini ad una
frastrutturale, ridando a Casoria quell’anima che oggi non ha più. Dobbiamo cercare di far capire agli abitanti l’importanza di scendere in piazza. La società civile deve prendersi delle responsabilità e non deve soltanto delegare la politica, troppo presa dai propri interessi. Stamattina abbiamo scelto di ripulire una zona periferica, situata in via Indipendenza, abbandonata a se stessa. La raccolta differenziata potrebbe raggiungere risultati ancora migliori, se i cittadini fossero più responsabili. Continuano ad esserci moti sprovveduti, che gettano sacchetti ovunque. Noi siamo pronti, come disoccupati e come cittadini a dare il nostro contributo. Il no-
corretta raccolta differenziata, ad un maggior rispetto per l’ambiente e ad una maggiore cura del territorio. “Questa è stata soltanto la prima di una serie di iniziative, che parte da un progetto, Casoria bene comune, la cui finalità è quella di portare i cittadini a riappropriarsi della città in materia ambientale, in materia in-
stro progetto, che abbiamo presentato al Comune, prevede una ristrutturazione e una manutenzione delle scuole e degli uffici comunali, secondo dei criteri di economicità maggiori rispetto alle aziende a cui solitamente ci si rivolge. Non è possibile che gli appalti vengano dati ai soliti noti, amici degli amici dei politici. Nonostante tutti i sol-
di Rosa Davide
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di che vengono spesi, le scuole di Casoria e i beni comuni continuano ad essere abbandonati. Abbiamo richiesto un tavolo urgente con l’ufficio tecnico del comune. Non è possibile che i dirigenti scolastici si lamentino perché da molto tempo non vengono risolti dei piccoli problemi, delle piccole urgenze. Invitiamo i politici a svegliarsi, perché c’è tanto da fare. I problemi di coesione della maggioranza non ci interessano. ” Queste le parole di Gennaro Laudiero, il coordinatore del Movimento di Lotta per il Lavoro. Inoltre, i disoccupati casoriani, sempre attivi e presenti sul territorio, hanno anche organizzato una fiaccolata contro la mafia e la violenza, come accaduto anche nella maggior parte delle città italiane, viste le ultime vicende di cronaca, invitando a partecipare tutti gli studenti, i lavoratori e le associazioni. Un fazzoletto bianco, questo l’unico simbolo della protesta.
è anche online!!! il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
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I L FAT T O
Chiusi gli sportelli del SERVIZIO DEMOGRAFICO della Cittadella e di via Po Secondo i responsabili, tali uffici hanno subito una drastica riduzione dei carichi di lavoro, dunque non hanno più ragion d’esistere. Ma il Codacons non ci sta. di Luca Scialò
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urocrazia Vs Diritti dei cittadini. Uno scontro epico infinito, tra chi gestisce con le ragioni della carta bollata e dell’efficientismo la complessa macchina dello Stato da un lato, e chi, dall’altro, con tutte le tasse che paga, chiede solo qualche semplice documento di tanto in tanto. Anche a Casoria, Comune dal vasto territorio e dall’alta densità demografica, ovviamente questa
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battaglia si consuma ogni giorno, spesso lasciando dietro di sé strascichi di polemiche e critiche. Ultimo caso quello relativo alla chiusura simultanea, a partire dallo scorso 21 maggio, degli uffici anagrafici decentrati di Via Nazionale delle Puglie-Cittadella e di via Po. A renderlo noto una comunicazione firmata dal Direttore di Servizio, la Dott.ssa Anna Apuzzi, e dal Dirigente di Settore, il Dott. Ciro De Rosa. Perché si è giunti a ciò? Stando alla nota congiunta: “è necessario riorganizzare, nell’ambito del servizio demografico, i servizi di anagrafe mediante la soppressione degli sportelli delle sedi periferiche di Via Po e della Cittadella – via nazionale delle Puglie a far data dal prossimo 21 maggio 2012- in modo da provvedere all’assegnazione del personale, attualmente in forza alle sopprimende sedi periferiche, ad altre unità organizzative di questo settore al fine di poter adempiere con puntualità alle nuove disposizioni normative, nonché di poter migliorare lo standard qualitativo, in termini di efficacia, efficienza ed economicità, dei servizi
resi al cittadino”. Ciò perché “si continua a registrare una generalizzata diminuzione dell’organico del settore, avvenuto per effetto dei pensionamenti e precedentemente a causa delle avvenute progressioni verticali; per effetto delle restrizioni finanziarie all’assunzione di personale o all’utilizzo di forme flessibili di lavoro, non potendo provvedere altrimenti, si è tentato di sopperire alle necessità mediante specifiche disposizioni di servizio che hanno previsto una rimodulazione di alcuni aspetti dell’organizzazione del settore, al fine di assicurare una migliore ripartizione dei carichi di lavoro, nonché di assicurare una più efficiente erogazione dei servizi”. Si è potuto farlo adesso “perché l’art. 15 della legge 12 novembre 2011 n. 183 permette la completa de-certificazione del rapporto tra p.a. e cittadini (…) mentre, in concomitanza, andrà a svilupparsi un incremento del lavoro riguardante la verifica, da effettuarsi in futuro esclusivamente on-line, delle autocertificazioni e dichiarazioni di atto notorio provenienti dalle p.a. e dai concessionari di pubblici servizi. Per l’effetto di quanto sopra riportato, il carico di lavoro afferente alle sedi periferiche (sportello via Po e sportello Cittadella), peraltro sempre piuttosto esiguo, è diminuito in entità tale che i valori assoluti non sono in grado di giustificare il permanere in attività di dette sedi; in particolare, nel periodo di osservazione – gennaio/aprile 2012 – è stata osservata una diminuzione nell’emissione dei certificati compresa tra il 60% e il 78% rispetto ai corrispondenti mesi delle annualità 2010 e 2011”. Insomma, detta in parole povere: il ca-
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I L FAT T O rico di lavoro dei due uffici soppressi si è drasticamente ridotto negli ultimi due anni, facendo venir meno la loro ragion d’essere. La risposta del Codacons però non si è fatta attendere. In una nota - oltre ad appellarsi alle norme che pongono i dirigenti di fronte alle loro responsabilità in termini di organizzazione degli uffici pubblici – evidenzia come sia “disarmante constatare che il Comune di Casoria, che pure vanta un cospicuo numero di dipendenti, non sia stato in grado di ristrutturare il proprio organico in modo da assicurare un servizio essenziale alla comunità della Cittadella costituita da più 8000 utenti. E’ inspiegabile di come un servizio in essere da oltre 30 anni, sia stato cancellato con la mera motivazione della improduttività della struttura, costringendo gli utenti per l’effetto
per il futuro a recarsi presso le disagevoli sedi Arpino e Casoria senza alcun collegamento pubblico”. Infine, chiama in causa la politica “La problematica in esame non è solo di carattere organizzativo ma soprattutto politica. Infatti, investe
pesantemente la classe politica, laddove, la POLITICA DEVE ESSERE AL SERVIZIO DEL CITTADINO, ed allora sinceramente non si comprende
il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
come sia pensabile abbandonare circa 8000 utenti privandoli dell’Ufficio demografico. Come sia stato possibile che prima della cancellazione non si sia pensato di provvedere all’ampliamento dei servizi presso l’ufficio demografico della Cittadella o alternativamente un’apertura almeno tre volte alla settimana”. A quanto pare siamo alle solite. Si punta ad una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi della burocrazia attraverso una riduzione dei servizi in favore della già bistrattata utenza finale. Particolarmente “pesante” è la soppressione dell’ufficio ubicato nella Cittadella, molto più distante dalla sede centrale del Comune rispetto a quello di via Po. In una zona peraltro deficitaria di un sistema pubblico dei trasporti efficiente. Di sprechi veri da eliminare, in quel di Piazza Cirillo, ce ne sarebbero. Eccome.
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il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
IL CASO
PERIFERIE DEGRADATE ed ABBANDONATE: questo il biglietto da visita per chi arriva a Casoria Prostituzione e inconsuete visioni in via Circumvallazione esterna. I residenti: ”Che si aspetta a intervenire?". di Daniela Devecchi
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n giro di prostituzione infanga via Circumvallazione esterna. Lo sanno i passanti, i residenti e... clienti abituali. Una triste situazione che si ripete da anni, secondo i più anziani, anche da decenni. Complici il buio, la via a percorrenza veloce, finanche le stradine appartate, le squillo campeggiano in ogni angolo di strada. Di notte ma anche, cosa più eclatante,di giorno. Ma non basta il losco giro a provocare lo scandalo: in ultimo, dopo al crepuscolo, lucciole e clienti “sbarrano virtualmente” la strada in un tragitto a normale percorrenza. Infatti le lavoranti, alcune tra loro,si appostano presso la salita che porta ad importanti punti vendita o centri ricreativi quali Uci Cinemas disco bowling, Decatlon impedendo il passaggio alle automobili, non certo con transenne, bensì offrendo ai passanti l' invo-
lontario e insolito spettacolo totalmente a luci rosse. Eh sì, poiché tanti tra clienti e squillo, consumano l' atto proprio in una strada di passaggio automobilistico. Molte sono state le segnalazioni di auto con persone sole, o anche famiglie con bambini che di notte hanno dovuto assistere involontariamente allo scenario;alcuni hanno anche sorriso alla cosa. In tanti, soprattutto chi ha minori in auto, hanno voluto lamentare e raccontare il proprio disappunto. Come Francesca, residente di zona, che più volte per portare i bambini al cinema ha dovuto impedire loro di vedere ciò che stava accadendo:”E' una cosa veramente indegna- ha affermato la cittadina- quando passo per quella strada, di notte, vedo sempre le prostitute che consumano l' atto a pagamento proprio sotto i nostri occhi... Ma perchè non se ne vanno da un' altra parte soprattutto lontani da occhi indiscreti?- prosegue inorridita- i miei figli, ormai hanno imparato, quando passano per quel maledetto ponte devono mettere la testa sotto il sedile per non vedere, cosa più assurda qualche volta hanno anche visto quello che stava succedendo ma è mai possibile? La strada è pubblica e ci passano molte macchine!”
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. Di parere non diverso Giovanna, altra storica cittadina:”Io ho paura per tutte queste prostitute che circolano di notte, ma ancora peggio, adesso dobbiamo pure vedere cosa fanno!- prosegue sconcertataOrmai è così tutte le notti, nessuno può più passare per quella salita maledetta... Certo nessuno ti mena, però che brutta cosa che dobbiamo vedere! Veramente occorre fare qualcosa così non si può certo andare avanti”. Via Circumvallazione esterna di Casoria, è un'arteria buia, poco frequentata e soprattutto isolata. La presenza di gommoni o strane figure che aspettano l' automobilista di passaggio non è certo cosa nuova per i casoriani, ma adesso, come hanno lamentato in tanti, chi passa è anche costretto a guardare l' atto osceno consumato in luogo pubblico. Come gli involontari spettatori hanno affermato, “davvero non c'è limite all'indecenza”. E se l' inconsueto scenario prosegue già da tempo, i cittadini da troppo si domandano cosa si aspetta ancora a intervenire: fatto più curioso in una città martoriata da mille problemi, i più “tranquilli” avrebbero anche giocato i numeri al lotto. Secondo le testimonianze: ”Anche con discreto successo”.
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AT T U A L I TÀ
Le parole dell’anima Un premio letterario senza “Santi in paradiso”. di Francesco Gemito
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l premio letterario “le parole dell’anima” nasce a Casoria nel 2008. A tale premio hanno partecipato autori proveniente da tutta L’Italia, non solo, anche dall’Austria, Francia e Germania. Hanno partecipato anche i ragazzi del carcere minorile di Airola, per non parlare dei numerosi giovani. Divulgare la cultura, credo che sia un fatto positivo, ma, organizzare un premio letterario a Casoria è davvero difficile. Anzi, qualsiasi cosa è difficile, qui non siamo ad Afragola o Napoli, siamo a Casoria. Ho partecipato a numerosi premi letterari, ho girato L’Italia, e non solo. Di premi né ho vinto tantissimi, di libri né ho pubblicato tre, l’ultimo è il romanzo “la rabbia e l’amore”, anche con questo libro ho vinto, diciamo che come autore mi sento soddisfatto. L’unica cosa di cui sono indignato, che questo premio non viene considerato. Ho letto con molta attenzione l’articolo di Luca Scialò, pubblicato su
questo giornale domenica 20 maggio. Luca scrive che il comune ha stanziato 8 mila euro a favore di un festival musicale, organizzato da Royal Music. Di sicuro questa scuola di musica ha santi in paradiso, ma qui non si tratta di avere santi in paradiso, e per questo chiederò al comune di Casoria, per quale motivo a me non è stato dato nessun contributo e gli altri prendono tutti questi soldi? Il 9 dicembre presso la biblioteca comunale di Casoria, si è svolta la manifestazione di premiazione della 3° edizione del premio letterario “le parole dell’anima” c’era come ospite il sindaco Carfora e il vicesindaco D’Anna, l’onorevole Marino e l’assessore
Marro, che hanno premiati autori proveniente da Udine, Pescara, Roma e Napoli. Hanno premiato i giovani e detenuti del carcere minorile di Airola. Per la riuscita di quel premio ci ho rimesso due stipendi, tutto questo perché non amo fare la fila dietro ai politici e mai la farò, ho una mia dignità e resterò fedele ai miei ideali. Sono sempre d’accordo che i soldi vanno stanziati per il bisogno della povera gente, soprattutto per quelli che non possono comprare libri per i propri figli, che non possono comprare il pane e che non possono pagare l’affitto di casa. Riguardo la cultura, o stanziate soldi per tutte le associazioni presenti nel territorio o non li date a nessuno. È già in atto la 4° edizione di questo premio e stanno partecipando numerosi autori, al comune non chiederò niente e porterò avanti questo premio non mio, ma di questa città.
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il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
RADICI PROFONDE
Nello spirito del Beato LUDOVICO DA CASORIA ne di tali eventi, il 17 giugno, giorno in cui cade il menzionato anniversario della vestizione del Beato, presso la Chiesa dell’Immacolata, monsignor Vincenzo Scippa terrà una relazione circa il tema: “ Il nome nella Scrittura”, a cui farà seguito una solenne celebrazione alla quadi Margherita De Rosa le potranno partecipare tutti coloro che del Beato portano il glorioso nome. Si fa ervono le iniziative in onore del inoltre presente a chiunque beato Ludovico da sia in possesso di testimoCasoria, all’indo“Fratelli miei carissimi, vi raccomando l’amore di Dio nell’interno e nell’esterno della vostra vita” nianze, trasmesse oralmente mani della fondazione del Dal Testamento del Beato Ludovico da Casoria o documentate mediante Centro Studi, che si profoto, riguardanti la vita e pone di attivarsi al fine di l’opera di padre Ludovico, di consentire una più capillare recarsi nella sede del centro conoscenza della figura di Studi di via Pastore, presso questo futuro santo, che agì la parrocchia di San Paolo sotto il segno della carità e Apostolo di Casoria, allo della solidarietà più autenL’Associazione culturale “P. Ludovico da Casoria” si riunisce l’ultimo venerdì di scopo di fornire materiale tica. Nel mese di giugno, ogni mese dalle ore 18:30 alle ore 20:00 presso i locali della Parrocchia San Paolo, via G. Pastore,16,Casoria. che costituirà una preziosa pertanto, saranno poste in fonte di informazione e di essere diverse iniziative, leFinalità degli incontri : conoscenza. Dunque, molto gate a momenti significativi Studio e approfondimento della figura del Beato Ludovico si è intenzionati a fare per della vita di padre Ludovico, Riflessioni e confronti su tematiche di attualità chi tanto ha concretizzato per il cui tramite sarà pos Raccolta di testimonianze storiche (Fonti orali, scritte, iconografiche, …) per gli uomini e per la Chiesibile approfondire alcuni sa, pur nella consapevolezza elementi di quello che fu che qualunque cosa si reil suo peculiare carisma. Si alizzi sia una goccia al coprocederà dalla ricorrenza Contatti: Cell:393/3682574 spetto dell’oceano d’amore della vestizione religiosa del e-mail: padreludovico2012@libero.it di cui Ludovico da Casoria Beato, che prese il nome di Blog: http://padreludovicodacasoriablog.spot.it fu testimone nel suo tempo Ludovico, per esaminare, e di cui è fervido ed inimida più angolazioni, quello Associazione Culturale Padre Ludovico da Casoria tato esempio fino ai nostri che può definirsi il “destigiorni… no” presente in un nome,
Il programma delle iniziative dell’Associazione.
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così come verrà debitamente analizzato l’aspetto relativo alla cultura di Padre Ludovico, uomo di scienze, che pure seppe orientare tale formazione alla fede prima ed alla santità poi. In relazione alle tematiche fin qui esposte saranno pianificati dibattiti e confronti, che si avvarranno del supporto di uomini di cultura oltre che di religiosi. Intanto, in previsio-
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IL CASO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
fondata sul lavoro”. Ma quale lavoro? Ci sono migliaia di disoccupati, invalidi civili, lavoratori come quelli della Telecontrolli e non solo,che rischiano di perdere il loro lavoro, e tanti giovani che sperano di trovare un lavoro adatto ai loro studi ... Ma poi basta guardarci intorno per renderci conto che sono solo speranze, o meglio dire,illusioni ... L’articolo 4 della nostra Costituzione tabilizzati nelle buste paga rilasciate ai riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che lavoratori. Protestano ancora contro il manca- rendano effettivo questo diritto. essere un diritto to versamento dei contributi dovuti al Dovrebbe Fondo Cometa,anche se regolarmente concreto,materiale,ma purtroppo è solo registrati nelle buste paga ai lavoratori. una speranza. Si ribellano ancora,contro il manca- I lavoratori della Telecontrolli chiedono to versamento dei contributi sindacali, di non “elemosinare” il proprio lavoro,ma bensì che gli anch’essi revenga ricogolarmente nosciuto in citati nelle quanto loro buste paga ai diritto! lavoratori. La maggior Le iniziatiparte delve intraprese le persone è mirano al micontenta di glioramento vivere in una del pagamensocietà fondato regolare di ta sulla prevatutte le spetlenza del più tanze dovute forte,ma la ai lavoratori. E’ uno stato di agitazione in attesa di vita non è una gara,non è una lotta,per risposte concrete e soprattutto positive! cui spero che l’azienda,si renda conto "Democrazia non vuol dire individuali- della grande emergenza sociale che ha smo senza freni, ma livellamento e co- creato, e prenda cognizione dei propri munanza nel rispetto della legge, ripar- errori, dando certezze concrete ai lavoratori. tizione del lavoro, ordine". Dove sono andati a finire i diritti dei Il lavoro è un diritto di tutti! Lottiamo affinché questo diritto ci sia lavoratori? “L’Italia è una Repubblica democratica, riconosciuto!
L’Italia: una Repubblica fondata sul LAVORO? La lotta degli operai della fabbrica “Telecontrolli”. di Arianna Ilardi
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on intendono mollare gli operai della fabbrica “Telecontrolli” che ha sede alla Cittadella (Casoria),in Via Nazionale delle Puglie n° 177. Ormai è iniziata l’assemblea permanente dei lavoratori che continueranno la protesta ad oltranza, fino a quando non avranno certezze produttive. “Per quale motivo i lavoratori della Telecontrolli protestano?” Magari ne fosse uno il motivo! Protestano contro il pagamento irregolare dello stipendio. Infatti per venire incontro all’azienda che lamentava una momentanea crisi di liquidità, avevano acconsentito a tale modalità di pagamento,ma la crisi che doveva essere “momentanea” è divenuta “strutturale” e ciò grava molto sulle aspettative di vita dei lavoratori! Per non parlare della mancata consegna dei tickets, anche se regolarmente con-
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I L FAT T O
Gente SINISTRA Tanti seguaci di Berlinguer o del Che si dicono paladini dei più deboli, ma nei fatti pensano solo alla propria carriera. di Luca Scialò
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Occhio al Fascismo di sinistra, che è più pericoloso di quello di destra”. Con queste parole il compianto Gianfranco Funari salutava in collegamento video Michele Santoro, durante una puntata di Sciuscià del 2000. Era arrabbiato Funari, fatto fuori dall’allora centro-sinistra che guidava la Rai. Era stato trattato proprio come due anni dopo fu trattato lo stesso Santoro dai vertici Rai manipolati dal centro-destra
(ricorderete l’epurazione di Biagi, Luttazzi e la Guzzanti). Per loro si usarono paroloni, e a ragione, come “dittatura”, “editto bulgaro”, “conflitto d’interessi”. Il caso di Funari non suscitò lo stesso clamore. Non ho mai dimenticato quella frase, allora avevo 18 anni. Nel corso degli anni esse sono radicate profondamente in me giorno per giorno, grazie alle quotidiane esperienze personali, che mi hanno fatto capire sempre più quanto siano vere. Di personaggi autoproclamatisi “di sinistra” ne ho incrociati vari nel corso degli anni; gente dalla lunga militanza in partiti e sindacati, sempre pronta ad aizzarsi come difensori dei più deboli e rappresentante degli ultimi, ma poi anteponendo i propri interessi personali su tutto. Si sono fatti la loro bella
carriera, hanno curato il proprio orticello, sono cresciuti professionalmente, invitando gli altri a tesserarsi, partecipare ai loro comizi o riunioni di partito; per poi dimenticarsi di tutti appena eletti o dopo aver goduto dell’assegnazione di qualche minimo incarico appagante. Per carità, non che a destra vada meglio. Anzi, con la discesa in campo del Cavaliere, la destra italiana è diventata arrivista e individualista; promuovendo perfino tali atteggiamenti negli altri. Sollecitando il Berlusconi che è in ognuno di noi a venire fuori e fregare il prossimo (come diceva Gaber “Non temo il Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me”). Ma almeno, a destra tale atteggiamento non è tenuto nascosto; è palesato, quasi sbandierato. I sinistroidi invece si mascherano dietro una finta solidarietà, la finta immedesimazione nei problemi degli ultimi. Insomma, hanno l’aggravante dell’ipocrisia. E’ gente sinistra, in tutti i sensi, che per fortuna ho sempre schivato.
L'EMIGRANTE
La scuola non ha PAURA! Melissa, Melissa, Melissa: un nuovo angelo volato in cielo. di Edy Vitale
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iesci quasi a vederla Melissa,tanta dolcezza già nel nome, sbarazzina, luminosa, occhi di cerbiatta che parlano al cuore e la bellezza dei suoi 16 anni...Maledetti assassini...La vedi Melissa sorridere con le amiche nel bus che le porta a scuola come ogni mattina...Bastardi assassini...La vedi Melissa con i suoi sogni d'amore, senza grilli per la testa, brava e studiosa... Vigliacchi assassini...La vedi Melissa scendere dal bus piena di vita, pensando al sabato sera e al suo dolcissimo Mario...Terroristi assassini...ancora qualche
minuto a chiacchierare prima che si apra il cancello... Spietati assassini..."Melissa, Melissa, Melissa", grida disperata la sua amica ferita e ustionata, ma lei ormai non c'è più, ha iniziato un altro viaggio senza ritorno... Maledetti bastardi, vigliacchi, terroristi, spietati assassini! Un padre, una madre annientati dal dolore, che non possono e non potranno mai comprendere: avevano solo lei! E poi lo Stato,la scuola ferita a morte, la scuola simbolo dell'innocenza e della speranza, la scuola che sta seminando sempre più profondamente la cultura
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della legalità, contro ogni forma di violenza e di prevaricazione. Questo può fare paura. Soprattutto oggi, che siamo tutti preda dell'ansia e il senso di vuoto alimenta il disorientamento, l'insicurezza e il terrore. Ma i nostri ragazzi hanno sogni e speranze che la scuola deve coltivare e far realizzare, se vogliamo avere un futuro. Perciò sia che questa strage sia opera di criminalità organizzata, di mafiosi, di terroristi, di un folle (ma non tanto folle da non saper costruire un meccanismo mortale ed azionare un telecomando proprio quando è arrivato il bus da Mesagne!),la scuola non piegherà la testa, anzi si batterà ancor più per la legalità e la giustizia. La scuola non ha paura! 11
T ER Z A PAG I N A
“Tra LEGALITÀ e ILLEGALITÀ il confine è impercettibile” (Antonino Caponetto) di Vittoria Caso
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ull’onda emotiva dello scellerato attentato all’Istituto Professionale “Francesca Morvillo Falcone”, colpiti al cuore dall’efferato gesto, sgorga spontanea un’ulteriore riflessione sulla legalità. Ulteriore, si, perché ogni giorno ci lamentiamo delle illegalità continue, reiterate, diffuse che ognuno di noi subisce, direttamente o indirettamente. La scelta dell’obiettivo-scuola e di una scuola intitolata alla Morvillo-Falcone, certamente non è casuale! Il ricordo di Falcone, di Borsellino, di Chinnici, di Dalla Chiesa, uomini onesti, dediti al loro lavoro con religioso impegno, non è sbiadito nei ricordi di chi è altrettanto onesto, di chi sa che due fondamenti della convivenza civile sono sicuramente da una parte la consapevolezza dei diritti e dall’altra il rispetto dei doveri. La rabbia, le lacrime versate, l’angoscia di quei giorni lontani, si mescolano al dolore di oggi, riaprono la piaga sanguinante delle famiglie degli uomini delle scorte, colpevoli anche loro, solo e unicamente di aver compiuto il proprio dovere. L’esecrazione generale e l’orrore per il terrorismo, mafioso o di altra origine, da parte di noi tutti fanno sperare che soprattutto i giovani avvertano una crescente ansia di rigenerazione e, di conseguenza, scelgano comportamenti responsabili ispirati a valori etici e civili. Non è facile! E’ vero: bombardati da mil-
le sollecitazioni diverse e contrapposte, è molto difficile per i giovani delle nostre periferie individuare e scegliere la strada della legalità! Da una parte essi vogliono essere soggetti primari della loro vita, artefici del proprio destino; dall’altra avvertono il peso deprimente e schiacciante di decenni di malcostume e di mistificazioni, mentre un vortice di simboli, messaggi ambigui, pseudo miti li avviluppa e li imprigiona. Qual è il primo passo? Dovrebbero iniziare a compiere il proprio dovere con serietà e impegno, senza cercare scorciatoie oppure alibi; abbandonare la miserabile etica della raccomandazione e il modus operandi del do ut des, così diffuso e così apprezzato nelle nostre periferie. I giovani contestano l’universo degli adulti: la mistificazione, la manipolazione, la falsità, l’ipocrisia, ma……. Oggi, del resto, non è più facile crescere rispetto al passato, anzi! La maturazione biologica è più rapida grazie ai progressi delle scienze mediche e all’alimentazione più completa, ma il prolungamento degli studi così come il tardivo ingresso nel mondo del lavoro rende più difficile diventare adulti. Accettare se stessi, interagire con gli altri sono traguardi cui non è semplice pervenire, non solo per la crisi dei valori ma anche dei ruoli che non risparmia neppure
gli adulti, i quali, anziché aiutare i giovani spesso finiscono col disorientarli ulteriormente. “Come combattere la cultura dell’illegalità? Dove trovare - chiedono i giovanil’energia interiore per recuperare se stessi e scegliere da persone libere una cittadinanza attiva? E’ alla scuola che i giovani della nostra travagliata periferia chiedono una mano per non lasciarsi intrappolare dalle maglie del disagio e sedurre dall’inganno del facile guadagno, per riconoscere i tentacoli della criminalità che si presenta sempre sotto mentite spoglie, i mistificatori e i manipolatori….. La famiglia è in crisi, è vero! E la scuola? Forse anche la scuola deve farsi un buon esame di coscienza. I tanti progetti dovrebbero essere calibrati sui bisogni e non viceversa. La scuola deve aiutare i giovani, aprendosi come luogo privilegiato d’aggregazione e di dibattito, d’incontro e di confronto, in cui i diritti non sono calpestati, le aspettative non subiscono frustrazioni e tutti trovano il proprio spazio di crescita civile e di sviluppo culturale. La scuola è insostituibile nel rispondere agli interrogativi dei giovani e a soddisfarne i bisogni perché il suo intervento è costante, intenzionale, pedagogicamente equilibrato. La scuola, così com’è ora, è in grado di dare una risposta a questi bisogni? E’ giusto perciò che si attivi e recuperi la sua centralità formativa, promovendo un’incisiva azione pedagogica che maturi coscienze sensibili agli ideali universali di dignità, uguaglianza, giustizia e fornisca altresì ai giovani sia esempi, sia strumenti facendosi la vera garante della legalità e della libertà di ciascuno e di tutti.
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il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
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ART CULINAIRE
Crostata alla confettura di albicocche Una semplice e genuina torta da preparare, ideale sia per colazione sia come merenda. A cura di Monica Acri
Ingredienti: 350 gr di farina 140 gr di burro 140 gr di zucchero 2 tuorli di uova 1 pizzico di sale 1 vanillina 1/2 cucchiaio di lievito chimico in polvere 1 limone da grattugiare Latte q.b Ripieno: 300 gr di confettura di albicocche
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PANORAMA CASORIANO
Decorazione: zucchero a velo q.b Procedimento: In una terrina mescolate la farina con lo zucchero la vanillina il lievito chimico la buccia grattugiata del limone e il sale,unite il burro a pezzetti e iniziate a lavorate con le punta delle dita,incorporate le uova e il latte se necessario e formate un panetto liscio e omogeneo. Tenetelo in frigorifero fino all’utilizzo. Trascorso il tempo indispensabile per tonificare la pasta stendete una parte alta ½ centimetro e sistematela in una teglia imburrata e infarinata, bucherellate il fondo e spalmate al suo interno la confettura, stendete un’altra parte e procedete formando le losanghe,con l’aiuto di una rotella dentellata ritagliate delle strisce di pasta,posizionate le strisce a griglia sulla crema e create il bordo della crostata Infornate in forno già caldo a 180 gradi per circa 30 minuti,sfornate e spolverizzate con lo zucchero a velo. Consiglio: se volete realizzare una crostata meno friabile omettete il lievito chimico. Curiosità: in tutta Europa sono diffuse torte simili come la crostata Olandese e la crostata Portoghese.
La nostra concittadina Angela Micheletti vincitrice nel concorso regionale “certamen vergilianum abellinense”
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ngela Micheletti di 16 anni, figlia del Dr. Gennaro, dirigente sanitario all’Ospedale Moscati di Avellino, che frequenta il II Liceo classico " Convitto Nazionale P. Colletta " del capoluogo Irpino è risultata vincitrice nel concorso regionale " Certamen Vergilianum Abellinense - VII edizione ", tenutosi ad Avellino dal 07 al 09 maggio 2012 ed aperto ai migliori studenti di tutti i licei. Nella prova del concorso consistente nella traduzione di un passo del VIII libro dell' Eneide e successiva analisi testuale, Angela è risultata 1^ classificata (su circa 50 concorrenti provenienti da tutti i licei della regione campania).Ad Angela ed al Papà, Dr. Gennaro nostro assiduo lettore gli auguri e le felicitazione dell’intera redazione.
il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
LETTERE AL DIRETTORE
Forza e coraggio: riprendiamoci il nostro mondo!
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n’epoca in cui tutto è cambiato, in cui sembra che non si abbia più rispetto nemmeno per dei ragazzini che innocentemente vanno a scuola; un’era in cui ti alzi ogni giorno e combatti per far valere i tuoi diritti. Nella quale spesso si incontrano persone realmente disperate e le difficoltà sono palesi: questo è il tempo in cui io vivo, eppure non smetto di credere in tutti i valori che mi hanno trasmesso e continuo a sperare che qualcosa cambi. In questi giorni in cui cade la ricorrenza della tragica morte di due dei più grandi uomini che la storia ci abbia mai regalato, non voglio smettere di credere in quello sguardo pieno di fierezza, orgoglio e tenacia di Borsellino e neanche nel sorriso e nella caparbietà di Falcone. Due uomini con i quali io ho un sogno in comune, il mio sogno, ma dai quali ognuno di noi dovrebbe apprendere molto. I loro ideali fanno parte di ognuno di noi, di ogni ragazzo che, come me, crede ancora nella legalità, che apre la Costituzione e non legge parole scritte al vento, che pensa che per vedere qualcosa cambiare non deve aspettare che gli altri lo facciano, ma deve agire in prima persona. Sicuramente non sarà facile, le porte in faccia ricevute con violenza saranno tante e le persone pronte a criticare saranno dietro
ad ogni angolo della strada. Tutto ciò non deve fermarci! Proprio come non ha fermato questi due grandi magistrati. Qualcuno di voi si chiederà: “A cosa è servito il loro impegno se poi hanno perso anche la vita?” beh, questo è vero, ma loro avevano degli ideali forti che non gli hanno mai permesso di scendere a compromessi. Perché sono proprio i continui compromessi a cui cediamo anche solo semplicemente accettando che non ci sia fatto lo scontrino per un caffè, che stanno rovinando la nostra società. Quella società nella quale siamo cresciuti, quella società che tutti critichiamo e quella realtà, soprattutto “napoletana”, dalla quale gran parte dei giovani vorrebbe scappare. Infatti oggi è difficile parlare con un ragazzo e non sentire che egli non desideri di cambiare città perché forse quella in cui abita è diventata , per mille motivi diversi, invivibile. Ma è proprio questo il punto: siamo noi ad averla resa tale! In un’epoca in cui tutto è diventato frivolo ed in cui regna la superficialità, possedere dei valori così grandi, come quelli sopra citati, credo sia un dono inestimabile e proprio noi ragazzi dobbiamo riprendere il progetto di Falcone e Borsellino dal punto in cui loro lo hanno lasciato… Riprendere la loro voglia di vivere, credere proprio in quell’Art 1c2 della Costituzione “ La sovranità appartiene al popolo” e capire che il nostro futuro dipende solo da noi. Colui al quale questo ragionamento sembrerà utopistico, guardi negli occhi la persona amata o il proprio bambino e pensi che il loro sorriso potrebbe spegnersi da un momento all’altro, proprio, come è accaduto
il giornale di Casoria • Domenica 27 maggio 2012
a quella ragazzina innocente di Brindisi… vi sembra giusto? È giusto rimanere passivi dinanzi a tanta crudeltà? È giusto vedere tutto andare in rovina senza reagire o almeno provarci? Valeria Federico
Anno II - Numero 19 Domenica 27 maggio 2012 Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 23 maggio 2012. ilgiornaledicasoria@libero.it Tel. 081 7588818 - 3358270557 Inserto di Napolincasa News Aut. Tribunale di Napoli n. 0062 del 30/09/2005 Editore: Carlo De Vita Via S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA) casadevita@libero.it Direttore responsabile: Giuseppe Storti Segreteria di redazione: Imma D'Angelo - Anna Baratto casadevita@libero.it Direzione e redazione: Via S. Di Giacomo, 6/8 80026 Casoria (NA) Tel. 081 7588818 Progetto grafico, impaginazione e stampa: Grafis print s.a.s. Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA) Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com
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