Las Palmas: Passaggio degli immigrati
Da bambino ascoltavo con piacere e curiosità le avventure narrate da nonno Pietro, che per ben cinque volte é andato in Sud America e molte altre ritornando in Europa. Era certamente uno strano tipo di emigrante: irrequieto e nostalgico, lavoratore e ... viaggiatore. Ricordo di stare seduto ai suoi piedi e ... - Dimmi nono !! Allora cosa hai fatto? E dove sei andato? Quante domande gli ho fatto. E lui, paziente, haveva sempre una risposta pronta e interessante per me. Passarono gli anni; nonno Pietro è morto. Rimaneva solo il ricordo vivente delle loro avventure e dei loro viaggi. L'episodio che non potrei mai dimenticare è quello che chiameremo "Las Palmas". Dieci volte il nonno su era fernati lì, permettendogli di fare amicizie, con le quali ha mantenuto corrispondenza per vari anni. "Las Palmas", mi disse, è una delle poche meraviglie nella terra. Un'isola senza ricchezza, senza industrie, ma piena di fiori, tanti fiori, frutti, canarini, tranquillità e felicità. Nessuno dei tanti che hanno visitato Las Palmas può dimenticarlo. Che sole! E che paradiso! ” Quando parlava sembrava in estasi. "Ti augurio," continuò, "che quando sarai grande potrai visitarla almeno una volta." Il destino, come il nonno, così lo ha voluto. Un giorno, tra centinaia di emigranti c'ero anch´io. Il primo pensiero, all'imbarcare mi ha riportato al nonno Pietro. Sarebbe stato contento sapere che hó seguito la sua strada. Passarono i giorni e la nave attraccò nell'arcipelago delle Canarie. Il sole batteva vivacemente sui fianchi della nave mentre le ancore si abbassavano nell'ampio semicerchio del porto di Las Palmas. Si potrebbe sbarcare senza tante formalitá. Lungo il molo decine di venditori offrivano le piú variate merci e tra queste si distaccavano le bambole. Le famose bambole di Las Palmas già menzionate da nonno. Alcuni amici ed io prendemmo un taxi, uno dei tanti "vecchi" taxi che